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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - da Martedì 22 a Venerdì 30 Luglio 2008

PARTE  2

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  Martedì 22 luglio 2008   Venerdì 25 luglio 2008   Mercoledì 30 luglio 2008  
       
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BINI SMAGHI: INFLAZIONE USA 5%, CHI CRITICA BCE E' SERVITO

22 Luglio 2008 11:01 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 22 LUG - "L'inflazione negli Stati Uniti ha raggiunto il 5%. Chi voleva che la Bce seguisse il calo dei tassi attuato dalla Fed è servito". Così Lorenzo Bini Smaghi, membro del comitato esecutivo della Bce, in un'intervista alla Stampa difende le scelte dell'istituto di Francoforte. "Oggi - continua Bini Smaghi - avremmo un'inflazione ben più alta anche noi. A pagare quell'errore sarebbero soprattutto i cittadini". Infatti, a suo giudizio, "con un'inflazione al 4%, che rimarrà oltre il 3% ancora per alcuni mesi, un tasso d'interesse del 4,25% non è proprio qualificabile come restrittivo". La decisione di alzare il tasso di riferimento lo scorso 3 luglio, spiega, "ha prodotto un beneficio visibile. Sui mercati i tassi di interesse a lungo termine sono scesi: segno che le aspettative sull'inflazione futura, che prima stavano salendo, hanno cominciato a scendere. E la crescita economica non si è annullata nell'area euro". Insomma, rispetto agli Stati Uniti "al momento abbiamo più crescita e meno inflazione di loro". Quanto alle previsioni sulla crescita, Bini Smaghi ammette che le stime si basano "su ipotesi che non necessariamente si avvereranno, come il ritorno del petrolio a 120 dollari al barile. Può darsi che la ripresa richieda tempi più lunghi". Sull'Italia, infine, Bini Smaghi punta a una discesa del debito sotto al 100%: allora "si potrà avere un significativo ritorno di fiducia, e il minor costo del debito potrà a quel punto essere restituito ai cittadini attraverso riduzioni di tasse".(ANSA).

 
 

 

MUTUI: LA FED PASSA AL SETACCIO I CONTI DI FANNIE MAE E FREDDIE MAC

22 Luglio 2008 14:48 NEW YORK - di ANSA
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I conti e la situazione patrimoniale dei due colossi dei prestiti immobiliari sono attentamente monitorati dalla Banca Centrale e dall'Authority di vigilanza del settore (Ofheo), allo scopo di...
I conti e la situazione patrimoniale dei due colossi dei prestiti immobiliari statunitensi, cioé Fannie Mae e Freddie Mac, sono attentamente monitorati dalla Federal Reserve e dall' Authority di vigilanza in questo settore, vale a dire Ofheo, allo scopo di verificare se i due gruppi posseggono liquidità sufficiente per far fronte alle perdite derivanti dalla crisi del credito.
E' quanto ha reso noto un portavoce della stessa Fed, David Skidmore, citato dall' agenzia Bloomberg, affermando che "la Federal Reserve sta lavorando assieme ad Ofheo per avere un quadro più esauriente circa i problemi" legati alla governance dei due colossi.
In precedenza il New York Times aveva riferito che la Fed ed il Comptroller of the Currency, cioé la direzione generale del Tesoro Usa competente nella vigilanza finanziaria, stanno esaminando i libri contabili delle due Agenzie per valutare il loro stato di salute. (ANSA).



 

 

MUTUI: PAULSON, A BREVE ESAME NORME FANNIE E FREDDIE
di ANSA

22 Luglio 2008 15:08 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 22 lug - "Ci vorrà ancora del tempo per calmare le turbolenze", visto che le istituzioni finanziarie "continuano a rivalutare il rischio", ha aggiunto Paulson, sottolineando che fino a che "il mercato immobiliare non si sarà stabilizzato, dobbiamo prevedere che le tensioni sui mercati finanziari continuino". Il sistema bancario - ha ribadito - è "sano" e i fondamentali dell'economia americana sono "solidi". Secondo Paulson è necessario arrivare al punto in cui "anche le grandi istituzioni finanziarie complesse non sono considerate troppo grandi per fallire". Tornando su Fannie Mae e Freddie Mac, il segretario ha ribadito che la loro "attività é cruciale" per determinare la "velocità con la quale emergeremo dalla crisi": è per questo che "a breve termine" é necessario prendere delle misure per ripristinare la fiducia nei due gruppi. (ANSA).
 

 

 

MUTUI: SALVATAGGIO FANNIE E FREDDIE COSTA 25 MLD CONTRIBUENTI

22 Luglio 2008 16:05 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 22 lug - Il piano di salvataggio di Fannie Mae e Freddie Mac costerà probabilmente ai contribuenti 25 miliardi di dollari. E' la stima del Congressional Budget Office, che osserva comunque che "c'é una significativa possibilità, più del 50%, che la nuova autorità del Tesoro, prevista dalle norme, non venga usata prima della sua scadenza alla fine del dicembre 2009". (ANSA).
 

 

 

MUTUI: FANNIE-FREDDIE NEL MIRINO, MAXI-PERDITA WACHOVIA/ANSA

22 Luglio 2008 20:04 NEW YORK - di ANSA
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FED CONTROLLA CONTI; PRESSING TESORO SU CONGRESSO PER OK NORME
(ANSA) - NEW YORK, 22 lug - La Fed spulcia i conti di Fannie Mae e Freddie Mac per valutare se i due gruppi hanno liquidità sufficiente per far fronte alle perdite derivanti dalla crisi del credito. Il Tesoro fa pressing sul Congresso affinché esamini e dia il proprio via libera al piano di salvataggio che punta a ripristinare fiducia nelle due agenzie semipubbliche. Obiettivo dare una boccata d'ossigeno al mercato, sul quale si é abbattuto il rosso record, 8,9 miliardi di dollari, di Wachovia, facendo riaffiorare i timori sullo stato di salute del settore finanziario. "La Federal Reserve sta lavorando assieme ad Ofheo per avere un quadro più esauriente circa i problemi" legati alla governance dei due colossi, ha annunciato la Fed dopo le indiscrezioni riportate dalla stampa statunitense, secondo la quale la Fed e il Comptroller of the Currency, cioé la direzione generale del Tesoro Usa competente nella vigilanza finanziaria, stavano esaminando i libri contabili delle due Agenzie per valutare il loro stato di salute. La banca centrale ha fatto sapere di essere impegnata a monitorare attentamente i conti e la situazione patrimoniale di Fannie e Freddie. Un'operazione condotta insieme all'Ofheo, l'autorità di vigilanza di settore, che ha previsto per i due colossi dei prestiti immobiliari statunitensi nuove perdite e svalutazioni. Aiutare Fannie e Freddie, secondo le autorità americane, significa supportare il mercato: secondo quanto ribadito ancora una volta dal segretario al Tesoro, Henry Paulson, il buono stato di salute delle due società è fondamentale per il mercato dei finanziamenti ipotecari. Le due istituzioni sono "vitali", ha spiegato Paulson, facendo pressing sul congresso affinché approvi rapidamente il piano di salvataggio, che costerà - secondo le stime del Congressional Budget Office (Cbo) - 25 miliardi di dollari. Il Cbo, comunque , ha precisato che c'é una "significativa possibilità, più del 50%, che la nuova autorità del Tesoro, prevista dalle norme, non venga usata prima della sua scadenza alla fine del dicembre 2009". A gelare i mercati, già nervosi, è arrivata in ogni caso oggi anche la trimestrale di Wachovia, che ha evidenziato un rosso record pari a 8,9 miliardi di dollari. Alla luce del deludente risultato trimestrale la banca, che due settimane fa ha nominato amministratore delegato il sottosegretario al Tesoro Robert Steel, ha annunciato un taglio delle spese pari a due miliardi entro il prossimo anno e la cessione di alcuni asset dell'istituto. Travolta dalla crisi dei mutui subprime, Wachovia ha fatto sapere di aver deciso un taglio del dividendo dell'87%, e una riduzione di 6.350 posti lavoro. I risultati sono stati accolti inizialmente male dal mercato, con il titolo in pesante calo. Poi, però, le misure che la banca intende adottare per invertire il trend hanno convinto e il titolo, dopo aver bruciato le perdite, è girato in territorio positivo. Quanto a Fannie Mae e Freddie Mac, anche oggi in Borsa è una giornata da dimenticare: la prima cede il 9,8% a 12,74 dollari, la seconda il 5,8% a 8,24 dollari. (ANSA).

 

 

 

PETROLIO: PICKENS, PUO' SUPERARE 300 DLR, LANCIA PIANO EOLICO

22 Luglio 2008 20:39 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 22 LUG - Le quotazioni del petrolio rischiano di salire fino a 300 dollari al barile se gli Stati Uniti non ridurranno la propria dipendenza dalle importazioni di greggio che ormai minaccia la sicurezza nazionale. Il miliardario T. Boone Pickens, che ha costruito le proprie fortune sul petrolio, rivede la sua posizioni e presenta al Senato un piano per sostituire il greggio con l'eolico. Un progetto, questo, in cui Pickens crede molto, come dimostra l'impianto eolico da 10 miliardi di dollari che sta costruendo nel nord del Texas e che sarà operativo dal 2011. Per convincere i membri della commissione sicurezza nazionale e affari governativi del Senato della bontà del suo piano, Pickens ha presentato delle cifre. "Il rischio per l'America è di arrivare a spendere 700 miliardi di dollari l'anno per il petrolio estero, cioé quattro volte il costo annuale della guerra in Iraq. Stiamo pagando una guerra contro noi stessi e dobbiamo fermarci in qualche modo", ha spiegato evidenziando che il progetto Pickens prevede l'uso del vento per produrre elettricità e del gas naturale per alimentare le auto. Nel mondo - ha osservato - ci sono 8 milioni di vetture che vanno a gas, ma di queste solo 140.000 si trovano negli Usa. (ANSA).

 

 

 

MUTUI: BUSH RITIRA VETO,VIA SALVATAGGIO FANNIE E FREDDIE/ANSA

23 Luglio 2008 19:42 NEW YORK - di ANSA
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PAULSON, MESSAGGIO FORTE A MERCATI; 4 MLD DI AIUTI ALLE FAMIGLIE
(ANSA) - NEW YORK, 23 lug - Ritira la minaccia di veto e annuncia che firmerà il piano 'salva-mutui': il presidente americano George W. Bush decide di abbandonare lo scontro e di appoggiare il progetto che prevede il salvataggio di Fannie Mae e Freddie Mac e lo stanziamento di circa 4 miliardi per riacquistare le case pignorate. Misura, quest'ultima, sulla quale Bush aveva più volte espresso la propria contrarietà minacciando appunto il veto. "Riteniamo che non sia il momento di fossilizzarci in una battaglia a suon di veti, anche se siamo sicuri che il presidente sarebbe riuscito a imporsi", spiega la portavoce della Casa Bianca, Dana Perino. La Camera darà il via libera al piano oggi. Poi toccherà al Senato, ma si tratterà solo di un passaggio formale, alla luce del compromesso raggiunto nelle ultime ore fra senatori e parlamentari. Il segretario al Tesoro, Henry Paulson, potrebbe così ricevere già entro la fine della settimana il potere per intervenire, se necessario, e acquistare titoli delle due agenzie semipubbliche. Paulson, sottolineando che le nuove norme per Fannie e Freddie servono per dare "un messaggio forte" per restituire fiducia ai mercati" e sono "essenziali per aiutarci a svoltare pagina", ha oggi affermato, in linea con il presidente Bush, che il progetto nel suo insieme contiene aspetti "spiacevoli". Il piano per salvare Fannie e Freddie, presentato come uno dei più ambiziosi degli ultimi 20 anni, prevede che le due agenzie siano messe sotto l'autorità di un nuovo organismo di controllo e consente loro di accedere a più capitali pubblici, permettendo inoltre al Tesoro di acquistare, fino alla fine del 2009, azioni delle due società. Un punto, quest'ultimo, che ha sollevato molte polemiche soprattutto in vista dei costi che potrebbe avere per i contribuenti: secondo le stime del Comptroller Budget Office, il costo si aggirerebbe sui 25 miliardi di dollari in due anni, anche se ci sono 'significative possibilita', più del 50%, che la nuova autorità prevista per il Tesoro non venga usata prima della sua scadenza alla fine del dicembre 2009. Fannie e Freddie solo nelle ultime settimane hanno perso il 50% del proprio valore in borsa sulla scia dei timori sulla loro adeguatezza di capitale per far fronte alla crisi, appesantendo gli indici di Wall Street e quelli mondiali. Le due agenzie Fannie Mae e Freddie Mac detengono o garantiscono prestiti ipotecari per 5.200 miliardi di dollari, cioé circa il 50% del credito immobiliare statunitense. Il progetto, però, interviene anche a sostegno delle famiglie, mettendo a disposizione delle comunità locali circa 4 miliardi di dollari per il riacquisto delle abitazioni pignorate. Il piano, che punta a contrastare la più grave crisi immobiliare dalla Grande Depressione del 1929, è stato pensato per aiutare i mutuatari strangolati dalle rate mensili e si basa inoltre sull'aumento del tetto dei prestiti che possono ottenere garanzia pubblica. Così circa 300 miliardi di prestiti ipotecari avranno garanzia pubblica.(ANSA).
 

 

 

FMI: PIANO PER FANNIE E FREDDIE VA NELLA GIUSTA DIREZIONE

24 Luglio 2008 18:17 WASHINGTON - di ANSA
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(ANSA) - WASHINGTON, 24 lug - Il piano di salvataggio di Fannie Mae e Freddie Mac incassa il via libera del Fondo Monetario Internazionale. "Le misure annunciate per Fannie e Freddie vanno nella giusta direzione e sono coerenti con gli approcci sostenuti dal Fondo", spiega il portavoce dell'istituto, David Hawley, sottolineando che il Fmi "é d'accordo sul fatto che un intervento pubblico è legittimato se accompagnato da controlli migliori". La Camera statunitense ha ieri dato il proprio via libera al paino di salvataggio delle due agenzie semipubbliche. Il paino deve ora formalmente passare in Senato e poi sarà firmato dal presidente degli Usa, George W. Bush, che ha ritirato il proprio veto.(ANSA).
 

 

 

 

WALL STREET: DI NUOVO VENDITE MASSICCE

24 Luglio 2008 22:31 NEW YORK - di WSI
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Il petrolio riprende quota, la Ford accusa perdite miliardarie e dall'economia reale giungono segnali negativi. Un mix, questo, che non può che affossare Wall Street, che chiude in terreno negativo con il Dow Jones che perde oltre 280 punti (-2,37%) a 11.356,77 punti. Il Nasdaq arretra dell'1,97% a 2.280,11 punti, mentre lo S&P 500 cala del 2,27% a 1.253,03 punti.
Il tanto atteso rimbalzo sembra, così, già esaurito sulla scia dei timori crescenti per l'andamento dell'economia. I due dati congiunturali in calendario, cioé richieste di sussidio di disoccupazione e compravendite di abitazioni cosiddette esistenti, sono andati peggio delle attese. Le prime sono salite a 406mila unità, le seconde hanno segnato una contrazione del 2,6%.
I dati macro odierni sono arrivati in una giornata in cui anche dal vecchio Continente le statistiche in programma hanno evidenziato un forte rallentamento dell'attività, il che significa che la crisi è ben lungi dall'essersi conclusa e si sta spostando appunto sull'economia reale.
Ford ha ceduto fino ad un massimo il 15,09% a 5,12 dollari in quanto al netto di voci non ripetibili la trimestrale ha evidenziato una perdita di 1,38 miliardi di dollari, ossia 62 cent per azione contro i 28 cent previsti da alcuni analisti. Giù anche Gm, -10,40% a 13,10 dollari. Decisamente male anche i finanziari, con Washington Mutual che arretra del 12,90% a 4,05 dollari, Wachovia cede il 10,48% a 15,80 dollari, Bank of America cala del 7,86% a 30,81 dollari. Merrill Lynch e JpMorgan lasciano sul terreno rispettivamente il 13,99% a 29,08 dollari e il 5,89% a 39,49 dollari.
Brusca frenata per Fannie Mae e Freddie Mac: la prima scende del 19,33% a 12,10 dollari, mentre la seconda cala del 17,41% a 8,92 dollari. A pesare sul settore finanziario sono le stime di Bill Gross, responsabile di PIMCO, cioé del maggiore gestore mondiale di fondi, secondo il quale circa cinque trilioni (il trilione equivale a mille miliardi) di prestiti ipotecari sono da considerare a rischio, il che vorrebbe dire che dopo i 467 miliardi di dollari fra perdite e svalutazioni già contabilizzati il sistema finanziario dovrebbe accollarsi in pratica un analogo importo di qui ai mesi a venire.
 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 

 

MUTUI: CRISI COLPISCE ANCORA, E' CRAC PER DUE BANCHE USA

26 Luglio 2008 09:48 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 26 LUG - Dopo IndyMac, la crisi dei mutui fa due altre vittime, First National Bank of Nevada e First Heritage Bank, chiuse ieri in tarda nottata dalle autorità finanziarie perché sotto-capitalizzate. A decidere la chiusura delle attivitàdei due istituti, che fanno entrambi capo ad un gruppo dell'Arizona, First National Bank Holding, è stato l'Office of the Comptroller of the Currency, l'ente statale di controllo sul denaro circolante negli Stati Uniti. I depositi bancari presso le due banche e i loro attivi saranno acquisiti dalla Mutual of Omaha Bank, secondo quanto riporta la Bloomberg. Le autorità statunitensi hanno chiuso IndyMac Bancorp lo scorso 11 luglio. Con First National Bank of Nevada e FIrst Heritage Bank salgono a sette le banche fallite negli Usa dall'inizio di quest'anno, a causa della crisi dei mutui e del credito divenuto più difficile. (ANSA).

 

 

Mutui: Usa, Congresso approva fondo da 300 miliardi

26 Luglio 2008 19:06 WASHINGTON - di ANSA
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(ANSA) - WASHINGTON, 26 lug - Il Congresso Usa ha approvato lo stanziamento di un fondo speciale da 300 miliardi di dollari per far fronte alla crisi dei mutui. Lo stanziamento offre un finanziamento d'emergenza a Fannie Mae e Freddie Mac, le due agenzie semi-pubbliche che erogano o garantiscono la gran parte dei mutui negli Usa. Il piano approvato e' una delle piu' grandi operazioni finanziarie finora fatte della storia economica Usa. In questo modo si crea un nuovo regolatore per i due colossi dei mutui e si stanziano 300 miliardi di dollari per i proprietari di casa in difficolta'. Il provvedimento era gia' passato mercoledi' scorso alla Camera dei rappresentanti. Con l'approvazione di oggi del Senato diventano operative colossali misure d'emergenza decise per fronteggiare la crisi dei mutui che colpisce migliaia di americani. La misura prevede tagli fiscali, un nuovo sistema di licenze per i broker e per coloro che forniscono i prestiti, e stanzia circa 4 miliardi di dollari per interventi di restauro o di acquisto a favore di coloro che sono stati piu' fortemente esposti dalla crisi dei mutui. Il provvedimento riguarda almeno 400mila famiglie toccate dalla crisi dei mutui e di fatto salva Fannie Mae e Freddie Mac. Ora per diventare operativo si attende la firma del presidente Bush.(ANSA)

 
 

 

FMI: MERCATI RESTANO FRAGILI, NON SI VEDE FINE CRISI/ANSA

28 Luglio 2008 18:46 NEW YORK - di ANSA
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400 MLD SVALUTAZIONI, AUMENTANO RISCHI CONTAGIO PER ECONOMIA
(ANSA) - NEW YORK, 28 lug - I mercati restano "fragili", la fine della crisi del mercato immobiliare "non si vede" e le condizioni di credito sono deteriorate: un cocktail esplosivo che ha fatto sì che si creasse "un circolo vizioso" fra il sistema finanziario e l'economia, ora sempre più a rischio contagio. Il Fondo Monetario internazionale (Fmi), pur constatando i progressi compiuti dalle istituzioni finanziarie nel rafforzarsi, osserva che potrebbe esserci bisogno di ulteriori aumenti di capitale, divenuti comunque più difficili da realizzare. I rischi per il credito "restano elevati" e, anche se "i mercati finanziari non sono tornati agli elevati livelli di rischio sistemico della scorsa primavera, c'é una crescente preoccupazione - spiega il Fondo nell'aggiornamento del Global Financial Stability Report - sull'interazione fra le prospettive macroeconomiche e il funzionamento dei mercati". "I rischi negativi evidenziati nel rapporto di aprile sembrano essersi materializzati, conducendo a un circolo vizioso fra il sistema finanziario e l'economia", spiega nel corso di una conferenza stampa Jaime Caruana, responsabile del settore finanziario e monetario del Fmi. Nella ricognizione sullo stato di salute dei mercati, il Fondo nota come "i mercati finanziari mondiali restano ancora fragili" e come "gli indicatori di rischio sistemico sono ancora elevati", visto che se da un lato l'entità delle perdite provocate dalla crisi è nota, dall'altro il rischio si è ormai spostato su altri tipi di credito "sotto l'effetto del calo dei prezzi degli immobili e del rallentamento della crescita economica". Le banche restano sotto una forte pressione, e questo rende difficile il recupero di nuovi capitali: finora le svalutazioni effettuate ammontano a 400 miliardi di dollari e il crescente tasso di morosità e di insolventi "non ci dà alcuna ragione di modificare le stime sulla perdite totali" potenziali, valutate dal Fmi in aprile in 945 miliardi di dollari. Le autorità, da parte loro, si trovano in una posizione sempre più scomoda nel dover conciliare gli obiettivi di inflazione, crescita e stabilità finanziaria: le banche centrali delle economie mature devono "restare vigili a fronte del chiaro rallentamento delle economie e alle pressioni inflazionistiche", sottolinea Caruana, ammettendo come il ruolo della politica monetaria "al momento attuale sia più difficile e limitato che in precedenza a causa dell'aumento e della volatilità dei prezzi di petrolio e cibo che hanno fatto salire i rischi inflazionistici". Caruana ha quindi osservato che "le difficoltà nei mercati finanziari avranno bisogno di essere affrontate caso per caso senza una regola generale, e in ogni caso risposte immediate e trasparenti dei governi saranno fondamentali nel diradare le incertezze" sui mercati. Si inserisce in questo contesto l'intervento statunitense per salvare Fannie Mae e Freddie Mac: apprezzando il fatto che le nuove norme prevedano un supervisore indipendente, il Fmi invita comunque a "individuare una soluzione permanente al sistema di funzionamento" delle due agenzie semipubbliche specializzate in prestiti ipotecari affrontando il nodo degli standard di capitali che, "per queste istituzioni sono decisamente più bassi di quelli delle altre banche e perciò presentano più pericoli". (ANSA).
 

 

 

 

WALL STREET: GIU', L'FMI AIUTA GLI SHORT

28 Luglio 2008 22:10 NEW YORK- di WSI
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Profondo rosso per Wall Street che, sulla scia quadro tratteggiato dal Fondo Monetario Internazionale, chiude la prima seduta della settimana in territorio ampiamente negativo. Il Fmi, nell'aggiornamento del Global Financial Stability Report afferma di non vedere la fine della crisi del mercato immobiliare e che "il deterioramento del credito si sta ampliando anche ai mutui primari".
Un quadro fosco, quindi, che non fa altro che alimentare i già forti timori sullo stato di salute dell'economia americana. Prime indicazioni al riguardo si avranno in settimana, con la prima lettura del pil statunitense e i dati di luglio sulla disoccupazione. A pesare sugli indici è anche il petrolio, tornato a salire e che solo nella giornata si è apprezzato di un dollaro. Il Dow Jones chiude lasciando sul terreno il 2,10% (238,31 punti) a 11.132,2 punti, il Nasdaq cede cede il 2,00% a 2.264,22 punti, mentre lo S&P 500 cala dell'1,83% a 1.234,69 punti.
A guidare il ribasso sono ancora una volta i finanziari. Il Fmi constata il protrarsi di tensioni sui bilanci delle istituzioni finanziarie nonostante i 400 miliardi di svalutazioni già effettuate e intravede la possibilità che diverse banche abbiano bisogno di ulteriori aumenti di capitale, sempre più difficili da realizzare. Osservando come la qualità del credito è peggiorata, l'istituto di Washington mette in evidenza che il rischio che le difficoltà dei mercati contagino l'economia è aumentato.
Fra i singoli titoli Washington Mutual scende del 3,39% a 3,71 dollari, Citigroup cala del 7,43% a 17,45 dollari, mentre Wachovia arretra del 5,51% a 13,70 dollari. Male anche Bank of America (-4,83% a 28,15 dollari), Fannie Mae (-10,82% a 10,30 dollari) e Freddie Mac (-6,65% a 7,72 dollari). Aig lascia sul terreno il 12%. L'aumento delle quotazioni petrolifere pesa su Ford (-5,94% a 4,75%) e Gm (-7,6%). Quest'ultima ha annunciato un'ulteriore riduzione della produzione di pick up e suv e il taglio delle garanzie ai potenziali clienti Saab. Male Verizon (-2,5%) nonostante abbia riportato utili in crescita del 12%, grazie ai ricavi nel settore wireless, ma ha registrato un forte calo nella telefonia fissa. Sale invece KraftFood (+5,11% a 30,88 dollari) dopo aver riportato risultati trimestrali al di sopra delle attese degli analisti.

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 

 

IMMOBILIARE USA: ALTRO COLPO, PREZZI CASE -15.8%

29 Luglio 2008 15:00 NEW YORK - di ANSA
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Nel mese di maggio il rapporto S&P/Case Shiller, l’indicatore che monitora il prezzo medio degli immobili nelle 20 maggiori citta’ americane, scende ancora al nuovo record negativo anno su anno.

Il rapporto Standard & Poor's/Case Shiller, l’indicatore che monitora il prezzo medio degli immobili nelle 20 maggiori citta’ statunitensi, e’ risultato in calo (su base annuale) del 15.8% nel mese di maggio rispetto allo stesso mese del 2007, con un calo dello 0.9% rispetto ad aprile 2008. Continua dunque il crollo dei prezzi delle case in America, con contrazioni in certe zone metropolitane a due cifre percentuali e cali in tutte e 20 le maggiori zone metropolitane.
Le attese degli analisti erano per una contrazione del 16% su base annua e dell'1% su base mensile, quindi il risultato e' leggermente migliore delle attese.
Nel mese precedente l'indicatore aveva segnato una contrazione del 15.3%, poi rivista a -15.2%. Secondo S&P lo stesso indicatore riferito alle 10 maggiori aree metropolitane e' calato dell'1% a maggio e del 16.9% anno su anno.
 
 

 

USA: LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI SALE A 51.9

29 Luglio 2008 16:00 NEW YORK - di ANSA
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A luglio la fiducia dei consumatori negli Usa e' salita, con grande sorpresa degli analisti. Le attese del mercato erano per una contrazione a 50 punti.
Nel mese di luglio la fiducia dei consumatori negli Stati Uniti e' salita a quota 51.9 punti dai 51 punti di giugno (dato rivisto da 50.4).
Lo ha comunicato il Conference Board, un centro di ricerca privato di New York.
Il consensus degli economisti prevedeva in media un valore di 50 punti.
La percentuali degli amaericani preoccupata dell’ottenimento di un nuovo posto di lavoro e’ cresciuta al 30.3% dal 29.7% del mese precedente.

 

 

 

MUTUI: SALGONO PRESSIONI E TIMORI SU BANCHE CON PIANO MERRILL

29 Luglio 2008 21:14 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 29 LUG - L'annuncio a sorpresa di Merril Lynch su svalutazioni e aumento di capitale mette sotto pressione le banche rivali e sembra - secondo gli analisti - lasciare aperta la porta a un'ulteriore pulizia dei conti, e quindi svalutazioni degli asset legati ai subprime, da parte delle istituzioni finanziarie. Finora, a causa della crisi suprime, le banche hanno effettuato svalutazioni per 400 miliardi e le perdite complessive potrebbero arrivare, in base alle stime del Fmi, a quasi 1.000 miliardi di dollari. I 5,7 miliardi di svalutazioni di Merrill Lynch e il piano di aumento di capitale per 8,5 miliardi aumentano i timori degli operatori sul possibile arrivo di nuove cattive notizie sia da parte di istituzioni europee, come Ubs e Barclays, sia da parte dei colossi di Wall Street. Bank of America, Lehman Brothers e Wachovia hanno ognuno un'elevata esposizione a prodotti complessi legati ai mutui. Citigroup ha annunciato di aver chiuso il mese di giugno con un'esposizione ai suprime pari a 22,5 miliardi, cifra che include 18,1 miliardi di super-senior asset-backed securities CDOs (ABS CDOs), il tipo di prodotti ceduti da Merrill Lynch, e 14,4 miliardi di commercial paper. Secondo Mike Mayo, analista di Deutsche Bank Securities, Citigroup potrebbe trovarsi a far fronte a svalutazioni per 8 miliardi sui cdo. Secondo le stime di Meredith Whitney, di Oppenheimer & Co, Lehman Brothers avrebbe chiuso maggio con un'esposizione lorda agli Abs cdo per 600 milioni e ai commercial paper per 29,4 miliardi. Bank of America, invece, ha invece reso noto che alla fine di giugno la propria esposizione netta ai cdo era pari a 8,43 miliardi. Wachovia alla fine di giugno aveva un'esposizione ai subprime per 5,86 miliardi di dollari, inclusi 4,38 miliardi di abs cdos. (ANSA).

 

 

 

WALL STREET: POSITIVA CON FINANZIARI,PETROLIO A MINIMI DA MAGGIO

29 Luglio 2008 22:58 NEW YORK - di WSI
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(ANSA) - NEW YORK, 29 LUG - La borsa di New York chiude in forte rialzo sotto l'effetto di un netto calo dei prezzi del petrolio e di una ripresa della fiducia dei consumatori che, pur mantenendosi ai minimi, sale più delle previsioni degli analisti. A tirare la volata sono anche i finanziari, che bruciano le perdite di ieri. Il Dow Jones avanza del 2,36% a 11.393,41punti, il Nasdaq sale del 2,45% a 2.319,62 punti, mentre lo S&P 500 segna un progresso del 2,31% a 1.262,95 punti. Gli investitori sono stati rassicurati dalla risalita del dollaro, che ha permesso un ulteriore calo delle quotazioni petrolifere e che - sostengono gli analisti - lascia pensare a un rallentamento dell'inflazione. La volata del dollaro è stata tirata da dati congiunturali migliori delle attese negli Usa, dove la fiducia dei consumatori è salita a luglio a 51,9 da 51 di giugno. Una dato positivo che mostra come "la fiducia dei consumatori non si sia ulteriormente affievolita", spiegano gli analisti, sottolineando che gli indici hanno beneficiato anche dell'ennesima frenata dell'oro nero, sceso oggi di 3 dollari ai minimi a maggio. Rispetto al picco di 147,27 dollari raggiunto lo scorso luglio, le quotazioni del petrolio sono in calo di 25 dollari. Dopo un avvio di seduta in sordina, il settore finanziario ha ripreso sprint, nonostante il piano di Merill Lynch. "Si ha l'impressione che per Merrill si tratti di una pulizia accurata del bilancio che, quindi, dovrebbe essere la fine delle brutte sorprese", spiegano alcuni operatori. Merrill Lynch ha guadagnato il 7,89%, a 26,25 dollari, al di sopra del prezzo al quale sono stati venduti i nuovi titoli (22,50 dollari). Bank of America è salita del 14,83% a 32,22 dollari, Citigroup invece é avanzata del 5,85% a 15,70 dollari. In progresso anche Wachovia, +15,19% a 15,70 dollari, e Lehman Brothers, +10,54% A 16,88 dollari. Fannie Mae e Freddie Mac sono avanzate rispettivamente del 12,51% a 11,60 dollari e del 9,07% a 8,42 dollari. (ANSA).
 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 

 

MUTUI: EUROPA; JPMORGAN RIVEDE AL RIALZO STIMA SVALUTAZIONI

30 Luglio 2008 12:07 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 30 LUG - Gli analisti di JPmorgan Chase hanno rivisto al rialzo le loro stime relative a nuove svalutazioni cui dovrebbero andare incontro alcune fra le maggiori banche europee, segnatamente Deutsche Bank, UBS e Societé Generale. Secondo le indicazioni fornite da un gruppo di analisti della banca statunitense guidato da Kian Abouhossein, infatti, Deutsche Bank quest' anno dovrebbe svalutare fino a 8,7 miliardi di dollari, cioé 5,6 miliardi di euro circa, contro i 4,9 miliardi di euro che erano stati messi in conto la passata settimana dagli stessi esperti. UBS effettuerebbe invece write-down per 8,4 miliardi di franchi svizzeri, cioé circa 8,04 miliardi di dollari, da 6,5 miliardi di franchi della precedente valutazione. Infine, Societé Generale svaluterebbe fino a tre miliardi di euro da 2,6 precedenti. La revisione in peggio delle previsioni è legata fra l' altro all' annuncio fato ieri da Merrill Lynch relativo alla cessione a prezzi stracciati di 30,6 miliardi di dollari di CDO (collateralized debt obligations) in portafoglio. Gli analisti di JPMorgan fanno peraltro presente che al contrario della banca d' affari statunitense gli istituti europei allo stato attuale non hanno bisogno di raccogliere nuovi capitali anche se probabilmente non pagheranno il dividendo 2008. (ANSA).

 

 

MUTUI: USA; RICHIESTE PRESTITI IN PICCHIATA, MINIMI DA 2000

30 Luglio 2008 13:14 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 30 LUG - Le richieste settimanali di mutui negli Usa sono scese in media del 14,1% con il relativo indice a quota 420,8 punti, ai minimi dal dicembre del 2000. L' andamento negativo riflette essenzialmente il taglio dei rifinanziamenti, scesi del 23%, mentre le domande di prestito destinate all' acquisto effettivo sono calate del 7,8%. Il tasso medio d' interesse a valere su un mutuo a tasso fisso a 30 anni è sceso al 6,46% dal 6,58% precedente. (ANSA).

 

 

 

MUTUI: AL VIA SALVATAGGIO FANNIE E FREDDIE, PIANO E' LEGGE

30 Luglio 2008 14:32 NEW YORK - di ANSA
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BUSH FIRMA PROGETTO, PIU' POTERI A TESORO
(ANSA) - NEW YORK, 30 lug - Il piano più ambizioso degli ultimi 20 anni per salvare il mercato immobiliare, andando in soccorso delle famiglie e degli organismi di finanziamento ipotecario. Il presidente americano George W. Bush ha firmato il piano di salvataggio di Fannie Mae e Freddie Mac e ora l'amministrazione "é impaziente di mettere in atto le nuove misure per migliorare la fiducia e la stabilità dei mercati e per fornire una migliore sorveglianza a Fannie Mae e Freddie Mac", ha spiegato Tony Fratto, annunciando la tanto attesa firma. Il piano, a cui il Senato ha dato il proprio via libera sabato scorso, punta a bloccare la crisi che attanaglia il mercato immobiliare, dove la domanda scende, il numero delle compravendite crolla e i prezzi hanno imboccato la strada di un inesorabile declino. I prezzi delle case, secondo l'indice S&P/Case-Schiller, sono scesi a maggio del 15,8% su base annua, registrando il 17mo mese consecutivo di contrazione. A fronte di un calo dei prezzi si assiste a un'impennata dei pignoramenti: in base agli ultimi dati di RealtyTrac, nel secondo trimestre del 2008 sono aumentati del 14% rispetto ai tre mesi precedenti e del 121% rispetto al 2007. Complessivamente lo scorso anno sono state avviate 2,2 milioni di procedure di pignoramento. Il piano per salvare Fannie e Freddie prevede che le due agenzie siano messe sotto l'autorità di un nuovo organismo di controllo e consente loro di accedere a più capitali pubblici, permettendo inoltre al Tesoro di acquistare, fino alla fine del 2009, azioni delle due società. Un punto, quest'ultimo, che ha sollevato molte polemiche soprattutto in vista dei costi che potrebbe avere per i contribuenti: secondo le stime del Comptroller Budget Office, il costo si aggirerebbe sui 25 miliardi di dollari in due anni, anche se ci sono 'significative possibilita', più del 50%, che la nuova autorità prevista per il Tesoro non venga usata prima della sua scadenza alla fine del dicembre 2009. Nel salvataggio delle due agenzie gioca un ruolo importante anche la Fed, che avrà un ruolo di consulenza. Fannie Mae e Freddie Mac detengono o garantiscono prestiti ipotecari per 5.200 miliardi di dollari, cioé circa il 50% del credito immobiliare statunitense. Il piano, però, interviene anche a sostegno delle famiglie, mettendo a disposizione delle comunità locali circa 4 miliardi di dollari per il riacquisto delle abitazioni pignorate. Il piano, che punta a contrastare la più grave crisi immobiliare dalla Grande Depressione del 1929, è stato pensato per aiutare i mutuatari strangolati dalle rate mensili e si basa inoltre sull'aumento del tetto dei prestiti che possono ottenere garanzia pubblica. Così circa 300 miliardi di prestiti ipotecari avranno garanzia pubblica. (ANSA).

 
 

MUTUI: FED, BCE E SNB ESTENDONO TERMINI ASTE EMERGENZA

30 Luglio 2008 15:15 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 30 LUG - La Federal Reserve ha esteso fino al 30 gennaio due tipologie di aste di emergenza studiate durante la crisi dei mutui per fornire liquidità aggiuntiva a banche e società finanziarie. Lo comunica la Fed in una nota, che giustifica l'estensione con le "condizioni perduranti di fragilità nei mercati finanziari". La banca centrale americana - e con essa la Banca centrale europea e la Banca nazionale svizzera - daranno il via ad aste 'Term Auction Facility' (TAF) a 84 giorni che affiancheranno gli attuali rifinanziamenti a 28 giorni, sostituendoli progressivamente. La Fed - si legge nella nota - avvierà anche aste di rifinanziamento 'Term Securities Lending Facility' (TSLF, con cui presta alle banche titoli di Stato americani in cambio di titoli del credito strutturato) per ulteriori 50 miliardi di dollari, che andranno ad aggiungersi ai 200 miliardi attualmente offerti periodicamente. Le TSLF e le aste 'Primary Dealer Credit Facility', con cui la Fed dallo scorso marzo fornisce prestiti diretti d'emergenza alle istituzioni finanziarie, "saranno ritirate quando il board della Fed dovesse ritenere che le condizioni dei mercati finanziari non le richiederanno più".(ANSA).


 

 

 

WALL STREET: SI TORNA A COMPRARE

30 Luglio 2008 22:12 NEW YORK - di WSI
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Seduta di borsa improntata agli acquisti a Wall Street con gli indici che estendono il rally di ieri (controlla la performance in home page) spinti dal rapporto ADP relativo all’occupazione nel settore privato, da cui e’ emerso un trend in miglioramento che ha sorpreso gli analisti.
Il dato, risultato in crescita di 9 mila unita, ha battuto il consensus del mercato che era per un calo dell’indicatore. Il fatto lascia ben sperare per il rapporto occupazionale del prossimo venerdi’, per cui gli analisti hanno stimato una perdita di 65 mila posti ed un aumento del tasso di disoccupazione al 5.6%.
Si sono mossi al rialzo tutti i titoli del settore mutui immobiliari: il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, ha firmato il pacchetto di misure di aiuto mirato al rilancio dell’intero settore case. Bene anche il comparto finanziario supportato dalla Sec, che ha esteso fino al 12 agosto la misura d'urgenza, destinata a 17 grandi società finanziarie (tra cui Fannie Mae e Freddie Mac), per frenare le vendite allo scoperto. La Fed, la Bce e la Banca Centrale Svizzera hanno inoltre annunciato un piano congiunto per rifinanziare le banche e supportare il mercato finanziario in crisi.
Il dato sulle scorte settimanali di petrolio ha avuto l’effetto di far schizzare al rialzo le quotazioni dell’oro nero. A sorprendere in negativo sono stati gli stock di benzina, che hanno registrato il primo calo delle ultime 5 settimane. In questo momento, i futures con consegna settembre segnano un forte rialzo a $126.95 al barile.
Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro e’ in lieve calo rispetto al dollaro a 1.5574.
 

 

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 
 

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