04 Novembre 2008 15:39 ROMA
CRISI MUTUI: USA; TASSI COMMERCIAL PAPER AI MINIMI DA 4 ANNI
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 4 NOV - I tassi a valere sui cosiddetti
'commercial paper', cioé le cambiali societarie emesse dalle
società statunitensi, è sceso ai minimi da oltre quattro
anni, cioé dal 22 settembre 2004, come conseguenza delle
misure predisposte dalla Federal Reserve che contemplano fra
l'altro l'acquisto diretto di questa tipologia di titoli. Il
rendimento a valere sulle cambiali societarie a 30 giorni,
quelle più diffuse, è sceso infatti all'1,74%, in base a
dati di Bloomberg. Il rendimento di una cambiale a 90 giorni
è calato da parte sua al minimo da tre mesi, pari al 2,62%.
L'intervento da parte della Fed sui 'commercial paper' è
dovuto alla necessità di ripristinare una situazione di
maggiore equilibrio su questo mercato, attraverso il quale
le aziende statunitensi finanziano la loro attività
corrente. Oggi la banca centrale Usa ha fissato al 2,6% il
tasso massimo sulle cambiali societarie a 30 giorni che
possono essere direttamente acquistate, mentre sulle
cambiali a 90 giorni il tasso massimo é del 3,6%. Fra le
società che hanno la possibilità di beneficiare di questo
canale figurano American Express, AIG, Chrysler Financial,
Ford Motor Credit, GMAC, GE Capital, Harley-Davidson, Morgan
Stanley e Prudential Financial. (ANSA).
04 Novembre 2008 15:45 NEW
YORK
CRISI MUTUI: STUDIO;30 STATI USA IN RECESSIONE,19 A UN PASSO
di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 4 nov - Trenta dei cinquanta Stati
americani sono in recessione e altri 19 rischiano di
scivolarci nei prossimi mesi. Lo sostiene uno studio di
Moody's Economy.com, secondo il quale l'unico Stato che
registra un'espansione della crescita è l'Alaska. I dati
analizzati da Moody's Economy.com riguardano il periodo
marzo-settembre 2008. In agosto - si evince dal documento -
erano in recessione 27 Stati". (ANSA).
04 Novembre 2008 16:22 NEW
YORK
CRISI MUTUI: WSJ; IN USA DIVERGENZE SU PIANO PIGNORAMENTI
di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 4 nov - Divergenze fra la Casa Bianca e
la Fdic, l'agenzia federale di assicurazione dei depositi,
nel mettere a punto un piano per ridurre il numero dei
pignoramenti. Lo riporta il Wall Street Journal, ricordando
come il presidente dell'agenzia Sheila Bair nei giorni
scorsi ha proposto di destinare parte delle risorse
nell'ambito del piano di salvataggio per aiutare i
proprietari di casa. Bair vorrebbe che 30-40 miliardi di
dollari del piano di salvataggio da 700 miliardi fossero
destinati ad aiutare le famiglie, visto che le prime misure
di attuazione del progetto Paulson sono state indirizzate a
soccorrere le banche. (ANSA).
04 Novembre 2008 17:12 NEW
YORK
CRISI MUTUI: FISHER (FED), HA CONGELATO INFLAZIONE
di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 4 nov - La crisi economica in atto ha
"congelato" l'inflazione. Lo afferma il presidente della Fed
di Dallas, Richard Fisher, spiegando come "l'impeto" con i
cui prezzi si erano messi a correre sia in parte svanito a
causa del deterioramento delle condizioni economiche e del
calo della fiducia. La Fed ha tagliato la scorsa settimana i
tassi all'1% per evitare un ulteriore rallentamento dei
finanziamenti da parte delle banche e della spesa dei
consumatori. (ANSA).
04 Novembre 2008 18:37 MILANO
BORSA MILANO: IN 5 GIORNI +20%, VOLANO TELECOM E UNICREDIT
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 4 NOV - L'attesa per l'esito del voto negli
Stati Uniti diffonde un certo ottimismo sui mercati
finanziari e quello di Milano si piazza ai primi posti,
tanto da riuscire a chiudere la quinta seduta consecutiva in
rialzo, recuperando complessivamente un 20% dai minimi messi
a segno nei giorni scorsi. Dopo un avvio di seduta in
sordina nonostante la buona intonazione dei mercati
asiatici, gli indici di Piazza Affari hanno accelerato in
scia all'avvio in forte rialzo di Wall Street, archiviando
le contrattazioni con il Mibtel in crescita di quasi sei
punti percentuali (+5,94% a 17.750 punti), mentre ha fatto
meglio lo S&P/Mib (+6,86% a 23.090 punti), il migliore fra
gli indici di riferimento europei. Il tutto mentre le Borse
a stelle e strisce stanno mettendo a segno il miglior balzo
da 24 anni a questa parte in un giorno elettorale. In
particolare, il mercato milanese, che ha registrato
l'impennata di diversi titoli, tra cui UniCredit e Telecom,
ha beneficiato anche del "clima più tranquillo sul fronte
obbligazionario, che vede finalmente un moderato rientro
dello spread fra i titoli italiani e quelli tedeschi", ha
commentato un operatore di una primaria banca d'affari.
RIMBALZANO BANCHE, VOLA UNICREDIT, BENE INTESA. In attesa
del piano del Governo destinato al sistema bancario
nazionale hanno recuperato terreno i principali istituti di
crediti. In primis UniCredit, protagonista di una serie di
sospensioni al rialzo, che ha messo a segno uno dei migliori
balzi della sua storia, salendo del 19,18% a 2,21 euro. Bene
anche Intesa SanPaolo (+9,2% a 3,18 euro), così come Bpm
(+5,35% a 4,92 euro), Mps (+4,5% a 1,57 euro) e Ubi Banca
(+2,66% a 13,14 euro). Più indietro ma comunque positive
anche Mediobanca (+2% a 9,13 euro) e il Banco Popolare (+2%
a 9,82 euro). TELECOM A UN PASSO DA QUOTA 1 EURO, TISCALI
SULLA GIOSTRA. Telecom Italia risale fino a 1,01 euro
(massimo di seduta), poi scivola a un soffio dalla soglia
psicologica di un euro, chiudendo a quota 0,992 euro. Sul
titolo "c'é stato un rimbalzo più marcato rispetto agli
altri", è stato il commento di un operatore, ricordando che
domani sono attesi i conti della controllata brasiliana,
previsti peraltro in calo. Molto volatile Tiscali (-2,76% a
0,93 euro) a un giorno dal balzo record (+40%) in scia ai
contatti avviati con BSkyB per valutare un eventuale
cessione degli asset inglesi. In recupero poi Fastweb (+3,9%
a 15,52 euro) che domani presenterà la trimestrale che
secondo gli analisti di Euromobiliare sarà positiva al punto
da sostenere gli obiettivi di fine anno. VOCI SPECULATIVE
TRAINANO PININFARINA (+40%). E' Pininfarina il titolo più
forte della seduta con un balzo del 39,3% a 5,31 euro, che
fa seguito al +10% messo a segno nella seduta precedente.
Che tradotto in termini assoluti fa un +54,6% in due sedute.
A spingere gli acquisti sul gruppo piemontese sono le
indiscrezioni emerse nel fine settimana che indicano una
possibile conversione dei debiti in azioni per un importo di
oltre 100 milioni. CHI SALE & CHI SCENDE. Tra gli altri
titoli in forte rialzo, nonché protagonisti di sospensioni
all'insù, anche A2a (+12% a 1,67 euro), Atlantia (+7,6% a
15,39 euro), Saipem (+9,9% a 16,86 euro) e Prysmian (+11,9%
a 10,7 euro). Sempre sul paniere principale hanno ceduto
alcuni titoli a partecipazione statale come Terna (0,69% a
2,44 euro), Snam Rg (-0,62% a 4 euro) e Finmeccanica (-0,54%
a 10,23 euro), oltre ad altri come Lottomatica (-0,73% a
19,14 euro). Bene invece Eni (+4,8% a 19,35 euro) ed Enel
(+7,4% a 5,74 euro). (ANSA).
04 Novembre 2008 18:44 ROMA
BCE: PRONTA A SEGUIRE FED, GIOVEDI' NUOVO TAGLIO TASSI /ANSA
di ANSA
PREVISTA SFORBICIATA DA MEZZO PUNTO CON CALO AL 3,25%
(ANSA) - ROMA, 4 NOV - La Bce questa settimana sembra
intenzionata a dare una bella sforbiciata al costo del
denaro, visto che il presidente Jean-Claude Trichet, in
genere abituato a non anticipare troppo le sue mosse, è
arrivato al punto di sbilanciarsi e preannunciare un taglio.
Sembra essere questo il ragionamento degli economisti, che
prevedono per giovedì 6, data del prossimo consiglio
direttivo dell'Eurotower a Francoforte, un nuovo taglio da
mezzo punto percentuale dopo quello del 7 ottobre, che
porterebbe i tassi al 3,25%. Le parole di Trichet - che la
scorsa settimana ha detto che c'é "la possibilità", non la
certezza, di un taglio, potrebbero così aprire le porte a
una fase nuova. Caratterizzata da una Bce più aggressiva del
solito nel tagliare i tassi, pronta a mettere da parte la
tradizionale cautela anti-inflazionistica, da sempre
ispirata dalla Germania, in nome della lotta a una
recessione che sembra sempre più vicina per l'Europa. GLi
economisti prevedono infatti che l'Eurotower, entro aprile
2009, taglierà il costo del denaro al 2,5% dal 3,75%
attuale. Il quadro macroeconomico, del resto, è nero per
Eurolandia. La Commissione europea, secondo cui la fiducia
di consumatori ed aziende ha segnato il suo calo più forte
degli ultimi 23 anni a ottobre, ieri è stata ancora più
pessimista: Italia in recessione ed Eurolandia verso la
stagnazione, con una crescita dei Quindici di appena lo 0,1%
il prossimo anno. Per l'Europa la recessione "é un rischio
concreto", ha ammesso il commissario Ue agli Affari
economici, Joaquin Almunia. Il petrolio sotto i 70 dollari
fa della lotta alla recessione, e non all'inflazione, la
vera priorità per Francoforte. E' quindi del tutto probabile
che dopo la Banca d'Inghilterra - che si prevede tagli
anch'essa di mezzo punto giovedì, al 4% - sia la Bce la
prossima a mettere nuovamente mano al costo del denaro. La
scorsa settimana si sono mosse in tal senso la Banca del
Giappone (che li ha tagliati per la prima volta in sette
anni portandoli ai minimi di 50 anni), la Fed, la Banca
popolare della Cina, seguite da Norvegia, Slovacchia, Corea
del Sud, Taiwan, Israele, vari paesi del Medio Oriente e
oggi Australia. Ed è anche inevitabile che i banchieri di
Eurolandia, giovedì, facciano il punto sul ruolo sempre più
centrale non solo in Eurolandia, ma in tuta Europa, giocato
dalla Bce in queste settimane di passione per i mercati.
Solo nelle ultime tre settimane la Bce ha prestato cinque
miliardi di euro all'Ungheria, ha approntato swap in valuta
estera per aiutare la Svizzera e la Danimarca a fronteggiare
la tempesta, ed ha inondato di liquidità le banche di
Eurolandia, aumentando a oltre 1.000 miliardi i fondi loro
disponibili. Ora arrivano i frutti: il premier ungherese
Ferenc Gyurcsany sta cercando di convincere i leader europei
a permette alla Bce di fornire liquidità all'intera Europa a
27. I paesi senza euro sono costretti a chiedere aiuto al
custode dell'euro: come ha fatto la Danimarca, che nel 2011
ripeterà il referendum di otto anni fa in cui vinsero gli
euroscettici, e che assieme all'Ungheria ha paradossalmente
dovuto alzare i tassi per proteggere la sua debole valuta.
La Bce, forte del suo nuovo ruolo centrale in tutta Europa,
tende la mano: siamo pronti a venire in sostegno degli
"altri" paesi che "chiederanno il nostro aiuto", ha detto la
scorsa settimana Lorenzo Bini Smaghi, membro italiano del
comitato esecutivo.(ANSA).
04 Novembre 2008 19:32 MILANO
CRISI MUTUI: EFFETTO VOTO TRAINA BORSE,OK DA TOKYO A NY/ANSA
di ANSA
MILANO MAGLIA ROSA IN UE, AIUTANO TRIMESTRALI E
INTERBANCARIO
(ANSA) - MILANO, 4 NOV - Effetto Election day sulle Borse
mondiali, travolte da un'ondata di acquisti che ha
attraversato tutti i Continenti. In attesa del verdetto
sulla corsa alla Casa Bianca tra Barack Obama e John McCain,
i mercati finanziari hanno visto salire Tokyo del 6,27% e
Sidney del 3,23%, Londra e Parigi sono cresciute del 4,5%
circa e Francoforte del 5%. Più in alto tra tutti Milano,
con lo S&P/Mib che è balzato del 6,8%, mentre Wall Street
sta mettendo a segno il balzo più consistente da 24 anni a
questa parte in un giorno elettorale (Dow Jones +2,9% alle
ore 19,15). Mediamente i rialzi nel Vecchio Continente sono
stati intorno ai 4,5 punti percentuali (Dj Stoxx 600),
mentre la serie positiva prosegue da sei sedute, con un
recupero pari a circa 20 punti percentuali. A diffondere
ottimismo sui mercati, oltre all'attesa di conoscere nella
notte il nome del vincitore alla Casa Bianca, hanno
contribuito sia le trimestrali migliori delle attese
presentate da alcune multinazionali sia la frenata dei tassi
interbancari, che hanno ravvivato gli acquisti sul settore
bancario e finanziario, principali vittime della crisi
finanziaria. Oltre a questi elementi, gli operatori restano
in attesa delle decisioni, in agenda per dopodomani, delle
Banca Centrale Europea e di quella d'Inghilterra in materia
di politica monetaria. In particolare, le previsioni della
comunità finanziaria indicano che la Bce possa tagliare i
tassi di mezzo punto percentuale, portandoli così al 3,25%
dal 3,75% attuale, nello sforzo di combattere la recessione
ormai dilagante. Intanto, gli investitori sono tornati a
puntare gli occhi su alcuni giganti societari come quello
chimico svizzero Clariant, balzato a Zurigo del 23%, grazie
alla presentazione dei conti del terzo trimestre, archiviati
con un utile netto in crescita e superiore alle previsioni
del mercato. Lo stesso è valso per la prima catena di
abbigliamento del Regno Unito, Marks & Spencer (+5%), che
nel primo semestre ha riportato conti in deciso calo (utile
-43% a 223,2 milioni di sterline), ma comunque sopra le
attese degli analisti. Guardando poi i bancari europei,
saliti mediamente di 6 punti percentuali (Dj Stoxx banks)
grazie all'alleggerimento appunto delle tensioni
sull'interbancario, la maglia rosa è andata a UniCredit, che
ha fatto meglio di tutti i concorrenti balzando del 19,18%
dopo una serie di sospensioni per eccesso di rialzo.
Brillante poi la francese Natixis (+18,7%), così come
Deutsche Bank (+15,4%). Gli acquisti sono andati verso
Commerzbank (+14%), Societé Generale (+11%) e Hbos (+10%).
Di seguito l'andamento degli indici dei titoli guida delle
principali Borse mondiali: - Tokyo +6,27% - Mosca +4,78% -
Londra +4,42% - Parigi +4,62% - Francoforte +5,00% - Madrid
+5,36% - Milano +6,86% - Amsterdam +6,64% - Stoccolma +6,86%
- Zurigo +2,66% - Wall Street +2,91% (in corso). (ANSA).
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