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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Mercoledì 12 Novembre 2008

PARTE 2

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12 Novembre 2008 08:48 ROMA
CRISI MUTUI: HYPO RE VERSO PERDITA PRE-TASSE 3,1 MILIARDI
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 12 NOV - Hypo Real Estate, l'istituto di credito immobiliare tedesco salvato dallo Stato con un maxi piano da 50 miliardi di euro, stima per il terzo trimestre una perdita pre-tasse pari a 3,1 miliardi di euro. La perdita, secondo quanto riferisce Bloomberg citando un comunicato, comprende le svalutazioni per 2,5 miliardi su Depfa Bank, l'istituto irlandese acquisito lo scorso anno per circa 5,3 miliardi. Hypo Re, inoltre, si aspetta ulteriori "impatti negativi" sui propri conti nel quarto trimestre e nel 2009. La perdita pre-tasse annunciata supera quella prevista dagli analisti, che avevano puntato su un rosso di 2,39 miliardi. La banca presenterà la trimestrale il prossimo 17 novembre.(ANSA)

 

 

12 Novembre 2008 12:10 ROMA
CRISI MUTUI:WSJ,AMERICAN EXPRESS CERCA 3,5 MLD AIUTI GOVERNO
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 12 NOV - American Express sta cercando aiuti per 3,5 miliardi di dollari dal governo Usa. Lo scrive il Wall Street Journal che cita fonti vicine al dossier. Il colosso delle carte di credito sarebbe intenzionato ad aderire al piano di aiuti federale, il cosiddetto programma Tarp (Trouble Asset Relief Program) e potrebbe avere presentato richiesta già prima di aver ottenuto l'altro ieri dalla Fed il cambio di status a holding bancaria. L'indiscrezione sta facendo salire il titolo alla Borsa di Francoforte, con un rialzo di 40 cent a 22,80 dollari dopo il ribasso del 6,6% registrato al Nyse. American Express - riferisce l'agenzia Bloomberg - non ha voluto per ora commentare l'indiscrezione.(ANSA).

 

 

12 Novembre 2008 13:09 BRUXELLES
CRISI MUTUI: VIA LIBERA UE A STRETTA AD AGENZIE RATING
di ANSA
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(ANSA) - BRUXELLES, 12 NOV - La Commssione Ue ha adottato oggi il pacchetto per una maggiore vigilanza e controllo sulle agenzie di rating, una delle misure che si inseriscono nell'obiettivo di ridare nuove regole ai mercati finanziari. "Si tratta - ha spiegato il commissario Ue al mercato interno, Charlie McCreevy in una conferenza stampa - di una proposta ben equilibrata, che da un lato garantisce l'ampia indipendenza delle agenzie ma dall'altra le sottopone ad un attento controllo". "Non sarà più possibile - ha spiegato in particolare il commissario Ue - ricorrere alla difesa che quella delle agenzie di rating è una semplice opinione". Con la proposta di oggi - ha spiegato McCreevy - l'Ue ha adottato un approccio "totalmente innovativo" su questo provvedimento e l'auspicio è che anche i partner internazionali seguano questa direzione". (ANSA).

 

 

12 Novembre 2008 13:15 ROMA
PETROLIO: IN CADUTA LIBERA SOTTO 58 DLR, MINIMI 20 MESI
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 12 NOV - I futures sul petrolio 'Wti' sono scesi ai minimi di 20 mesi, sotto i 58 dollari, in attesa del dato sulle scorte statunitensi. Le previsioni sono per un incremento delle scorte, in aumento da quasi due mesi, a causa della crisi economica che sta danneggiando la domanda di prodotti energetici. Intorno alle 13 italiane il petrolio passa di mano a 58,35 dollari dopo aver toccato stamani i 57,70 dollari (da 59,33 di ieri), ai minimi dall 20 marzo 2007.(ANSA).

 

 

12 Novembre 2008 17:04 NEW YORK
CRISI MUTUI: PAULSON RINUNCIA AD ACQUISTO ASSET TOSSICI
di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 12 nov - "Riteniamo che al momento l'acquisto" di asset tossici "non è il modo più efficace per utilizzare i fondi" ai quali il Congresso ha dato il via libera. "L'acquisto diretto di azioni nelle istituzioni finanziarie è il modo più rapido ed efficace di usare i nostri nuovo poteri per stabilizzare il sistema finanziario", spiega Paulson nel corso di una conferenza stampa. "Non prevediamo più di acquistare asset tossici legati ai prestiti immobiliari", aggiunge Paulson, sottolineando che saranno presi in considerazione "i bisogni di capitale delle istituzioni finanziarie". Inoltre "passeremo al setaccio le strategie destinate a sostenere l'accesso al credito dei consumatori", e "continueremo a esaminare le modalità conj cui ridurre i rischi di pignoramenti". Le autorità - osserva - restano impegnate "a prevenire i fallimenti che rappresenterebbero un rischio per il sistema finanziario nel suo insieme". (ANSA).

 

 

12 Novembre 2008 17:04 NEW YORK
CRISI MUTUI: PAULSON, SISTEMA FINANZIARIO RESTA FRAGILE
di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 12 nov - Le turbolenze sul mercato finanziario proseguiranno fino a quando la correzione sul mercato finanziario non sarà completata, ha aggiunto Paulson, sottolineando come le misure adottate in ottobre da Tesoro, Fed e Fdic hanno "chiaramente aiutato a stabilizzare il nostro sistema finanziario". "Il nostro sistema è ora più forte e più stabile rispetto ad alcune settimane fa. Ma ci sono ancora molte sfide e cambiamenti davanti a noi. Il nostro sistema finanziario resta fragile in un contesto di rallentamento economico e nei bilanci delle istituzioni finanziarie ci sono ancora significativi asset non liquidi", constata Paulson.

 

 

12 Novembre 2008 17:18 NEW YORK
CRISI MUTUI: PAULSON, INDUSTRIA AUTO CRITICA PER PAESE
di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 12 nov - "L'industria automobilistica è un settore critico per lo stato di salute del paese". Lo ha detto il segretario al Tesoro americano Henry Paulson, precisando che "ogni dollaro" del piano salva-finanza da 700 miliardi di dollari "sarà utilizzato per stabilizzare i mercati finanziari. (ANSA).

 

 

12 Novembre 2008 17:20 NEW YORK
CRISI MUTUI: PAULSON, USA NON UNICI RESPONSABILI SITUAZIONE
di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 12 nov - Gli Stati Uniti "non sono gli unici responsabili della crisi". Lo ha detto il segretario al Tesoro Henry Paulson, secondo il quale i 700 miliardi di dollari del piano -salava finanza sono una cifra "sufficiente per svolgere il lavoro". Il piano - ha spiegato - "é focalizzato sul sistema finanziario, non solo sulle banche. Stiamo valutando l'uso dei fondi previsti dal piano per attirare capitali privati". (ANSA).

 

 

12 Novembre 2008 17:34 NEW YORK
CRISI MUTUI: PAULSON, OBIETTIVO PIANO NON SONO AUTO
di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 12 nov - I fondi del piano salva-finanza hanno come obiettivo quello di favorire la stabilità del sistema finanziario e delle istituzioni finanziarie, quindi non per l'industria automobilistica. Lo ha detto il segretario al Tesoro Herny Paulson, assicurando che farà il possibile per mantenere il piano-salva finanza nei suoi confini originali. Paulson ammette comunque che il Congresso, se volesse, "potrebbe modificare la legge". (ANSA).

 

 

12 Novembre 2008 18:24 NEW YORK
G20: PAULSON, PUNTI A SISTEMA FINANZA PER RILANCIO ECONOMIA
di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 12 nov - Il G20 straordinario in programma a Washington nel fine settimana deve concentrarsi sulle modalità con cui ripristinare il funzionamento del sistema finanziario come via per rafforzare l'economia globale. Lo ha detto il segretario al Tesoro Herny Paulson, sottolineando che l'incontro è "un'opportunita" per compiere un importante passo. "Si tratta, comunque, solo si un passo sulla via di una riforma", aggiunge, "la strada che si presenta di fronte all'economia statunitense e all'economia globale è piena di sfide". (ANSA).

 

 

12 Novembre 2008 20:07 NEW YORK
GM:VERSO BANCAROTTA, BRACCIO DI FERRO PAULSON-CONGRESSO/ANSA
di ANSA
TITOLO INTERROMPE TREND NEGATIVO, SALE IN VISTA SALVATAGGIO
(ANSA) - NEW YORK, 12 nov - A due mesi dai festeggiamenti per i 100 anni di vita, General Motors si trova a lottare per la propria sopravvivenza, con gli analisti che vedono la bancarotta come la soluzione più probabile, quella più vicina in termini temporali. Mentre i titoli della casa automobilistica salgono in borsa sulla scia di un imminente salvataggio, il segretario al Tesoro Henry Paulson ingaggia un braccio di ferro con il Congresso, escludendo la possibilità di usare i fondi del piano salva-finanza per sostenere Gm e tutta Detroit, capitale dell'auto americana scivolata in una crisi che ne minaccia la sopravvivenza. Un'opposizione, quella di Paulson, che non sembra interessare al presidente della commissione servizi finanziari della camera, Barney Frank: le case di Detroit - spiega - potrebbero a breve poter contare su 25 miliardi di aiuti dal piano Paulson. Per Gm, Ford e Chrysler "serve una soluzione", afferma Paulson, anche perché il comparto delle quattro ruote è "strategico" per l'economia statunitense. Una soluzione, però, andrebbe trovata al di fuori del piano da 700 miliardi di dollari che ha come "obiettivo il settore finanziario". Diversi leader del Congresso stanno facendo pressione sul governo del presidente uscente George W. Bush affinché consenta anche alle case automobilistiche di accedere ai fondi previsti dal piano salva-finanza. Il presidente della Camera, Nancy Pelosi, ha invitato il Congresso a modificare la normativa di recente approvata proprio per consentire anche ai costruttori di auto l'accesso alle risorse rese disponibili, al fine "di evitare il fallimento di uno o più costruttori americani, che avrebbe un impatto devastante sull'economia". Secondo Pelosi, il Governo e il Congresso dovrebbero assumere "misure immediate". Ma l'appello all'azione della speaker della Camera non convince Paulson: "Io mi concentro sul settore finanziario, sulla necessità di far girare il mercato del credito e quello dei prestiti. Non riesco a vedere niente altro che possa avere un impatto maggiore". Sulla scia delle pressioni di Pelosi, General Motors inverte rotta in Borsa e, in un mercato fortemente negativo, avanza interrompendo così la scia di cinque sedute consecutive in ribasso. Dall'inizio dell'anno Ford e Gm hanno accumulato perdite complessive per 30 miliardi di dollari. Nelle ultime settimane la situazione però è ulteriormente precipitata: le vendite in ottobre sono crollate per ambedue le case automobilistiche e Gm ha addirittura messo in guardia sulle sue difficoltà di liquidità, di cui potrebbe restare a corto entro la fine dell'anno. Lo scorso 27 settembre il Congresso ha dato il via libera ad aiuti per 25 miliardi di dollari a favore del settore automobilistico: oltre a essere bloccati per motivi burocratici, tali risorse sono già ritenute insufficienti per far fronte alla crisi di Detroit. Per Deutsche Bank, Gm da sola avrebbe bisogno di almeno 35 miliardi di dollari. Alle case automobilistiche di Detroit, secondo alcuni operatori, dovrebbe essere consentito l'accesso ai fondi del piano salva-finanza data l'importanza delle loro attività nei servizi finanziari. Gm infatti controlla il 49% di Gmac, società attività nel settore dei finanziamenti. Il restante 51% fa capo al primo azionista di Chrysler, il fondo Cerberus. Ford e Chrysler controllano rispettivamente il 100% di Ford Motor Credit e di Chrysler Financial. Secondo l'agenzia internazionale di rating Standard & Poor's, Gmac è ormai divenuta un "fardello importante" per Gm. L'ipotesi, avanzata da alcuni, di trasformare le filiali creditizie delle case automobilistiche in banche così da consentire loro l'accesso al piano salva-finanza, è reputata "irrealista" da Fitch. (ANSA).

 

 

12 Novembre 2008 20:08 MILANO
BORSA: EUROPA FRENA CON WALL STREET,BRUCIA 164 MILIARDI/ANSA
di ANSA
CALO PETROLIO DEPRIME SETTORE ENERGIA, PAULSON PESA SU BANCHE
(ANSA) - MILANO, 12 NOV - Seconda seduta consecutiva in rosso per le principali borse europee, che hanno bruciato i rialzi dei giorni precedenti in scia all'ennesimo rallentamento degli indici a Wall Street, che perde circa 3 punti percentuali in concomitanza agli ultimi scambi dei listini del Vecchio Continente. L'indice di riferimento paneuropeo (Dj Stoxx 600), dopo un avvio in rimbalzo, ha così invertito rotta segnando in chiusura una perdita del 3,28%, come conseguenza dell'andamento registrato dalle piazze di Parigi (-3,07%), Francoforte (-2,96%), Amsterdam (-3,06%) e Zurigo (-3,03%), mentre Londra ha ridotto il calo intorno all'1,52%. Complessivamente in Europa sono andati in fumo circa 164 miliardi di capitalizzazione. A pesare sui mercati hanno contribuito da una parte la speculazione degli investitori che scommettono sull'ipotesi che i colossi finanziari pubblichino in questi giorni trimestrali con utili peggiori delle attese. Dall'altra la frenata delle quotazioni del petrolio che scivolando sotto la soglia dei 57 dollari al barile ha depresso i titoli delle maggiori società del settore siderurgico e dell'energia. Il tutto mentre lo spettro della recessione ha scatenato vendite sul comparto automobilistico. Intanto, da Oltreoceano, nella giornata in cui si sta registrando il rally di General Motors (+19%) in vista di un possibile salvataggio pubblico, la Borsa Usa sta pagando dazio al segretario al Tesoro, Henry Paulson, che ha fatto marcia indietro circa la possibilità di ritirare gli asset 'tossici' nell'ambito del maxi-piano. Parole che in Europa hanno pesato sul comparto bancario (Dj Stoxx banks -4,5%) ad eccezione di UniCredit (+0,7%) che è riuscita a mantenersi in positivo grazie alla presentazione di una trimestrale migliore delle attese degli analisti. D'altro canto sono capitolate Credit Suisse, che ha lasciato sul terreno l'8,8%, Deutsche Bank, che ha perso circa 7 punti percentuali a Francoforte. E Natixis, che a Parigi ha segnato un -13 per cento. Tra gli altri titoli seduta da scordare anche per Arcelor Mittal (-9,5%), dopo che Citigruop ha consigliato la raccomandazione di "sell" (vendere). Male anche Bhp Billiton (-6,9%) e Anglo American (-8,4%), frenate dalle quotazioni dei metalli alla Borsa di Londra, in seguito alla contrazione della domanda in Cina. Difficoltà anche nell'energia con il greggio a 56,64 dollari, che ha indotto l'Opec a valutare la convocazione di un vertice straordinario (prima di quello programmato per il 17 dicembre) in cui si potrebbe decidere un nuovo taglio della produzione. Nel settore hanno perso quota anche British gas (-5,4%), E.on (-6,1%) e Statoil Hydro (-11%). Nella tabella l'andamento degli indici di riferimento mondiali: - New York -3,80% (alle 20 circa) - Londra -1,52% - Parigi -3,07% - Francoforte -2,96% - Milano -2,33% - Madrid -2,97% - Amsterdam -3,06% - Stoccolma -2,96% - Zurigo -3,03% .(ANSA).

 

 

12 Novembre 2008 21:54 NEW YORK
CRISI MUTUI: FDIC ASSICURA 139 MLN DEBITO GE
di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 12 nov - La Fdic, l'agenzia federale che assicura i depositi, assicurerà 139 milioni di dollari di debito di General Capital, il braccio finanziario di General Electric. Lo comunica la stessa Ge. Il valore di mercato di General Electric si è dimezzato a causa della crisi finanziaria e l'azienda è già stata costretta a tagliare per ben due volte il target di utili per il 2008.(ANSA).

 

 

12 Novembre 2008 21:59 NEW YORK
CRISI MUTUI: DIMON (JPMORGAN), RECESSIONE USA PROFONDA
di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 12 nov - La recessione americana potrebbe essere addirittura peggio della crisi finanziaria. Lo afferma l'amministratore delegato di JPMorgan, James Dimon, secondo il quale l'aumento delle disoccupazione e il processo di deleveraging delle società finanziarie potrebbero tradursi in una "profonda" recessione: "Siamo preparati ad agire in un contesto difficile".(ANSA).

 

 

12 Novembre 2008 16:02 NEW YORK
FEDERAL RESERVE: BANCHE, RIPARTONO I PRESTITI
di WSI
Documento congiunto della Banca Centrale americana e degli istituti di controllo finanziario sulla concessione dei prestiti ai consumatori con una buona storia di credito.
La Banca Centrale Americana ed altri organi di controllo del sistema finanziario hanno esortato la banche a concedere maggiori prestiti ai consumatori in grado di ripagare il debito.
In un documento congiunto della Federal Reserve, della Federal Deposit Insurance, del Comptroller of Currency e dell’Office of Thrift Supervision si legge che "le agenzie si aspettano un comportamento degli istituti finanziari congruo al ruolo fondamentale richiesto dalla situazione, nell’agire da intermediari del credito per le aziende e per i consumatori.
Gli ultimi dati in possesso della Fed evidenziano come gli istituti bancari abbiano ristretto i criteri per la concessione dei prestiti nell’ultimo anno, a livelli che non si vedevano da oltre due decadi.




 

 

 

WALL STREET: PIEGATA DA PAULSON E BEST BUY

12 Novembre 2008 22:05 NEW YORK - di WSI
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Indici in calo del 5%, Nasdaq sotto i 1500 punti. Agli operatori non piace la modifica del piano di salvataggio; il warning di Best Buy rafforza le tensioni su spesa dei consumatori e utili aziendali. Greggio ai minimi di 22 mesi.
Terza seduta consecutiva in rosso a Wall Street. L’annuncio del governo sulla modifica del piano di salvataggio da $700 miliardi e il warning di Best Buy su un rallentamento "sismico" della spesa dei consumatori hanno funto da volano alle vendite, intensificatesi nelle ultime ore di scambi. Il Dow Jones ha perso il 4.73% a 8282, l'S&P500 il 5.19% a 852, il Nasdaq e' arretrato del 5.17% a 1499. Il calo della domanda a livello globale ha spinto ulteriormente al ribasso le commodities, con il petrolio scivolato ai nuovi minimi di 20 mesi, sotto i $56 al barile.
Intervenuto in confernza stampa a Washington, il Segretario al Tesoro Usa Henry Paulson ha dichiarato che il governo americano iniettera’ capitali nelle banche in difficolta’ in cambio di azioni privilegiate e non come illustrato in precedenza rilevando gli asset "tossici" che continuano a gravare sulle condizioni finanziarie degli istituti. Tale cambiamento inatteso del piano ha avuto un effetto negativo sull’umore degli investitori, che speravano in un maggiore impegno delle autorita’ governative nella promozione di un sistema economico piu’ stabile.
Nessun segnale di ripresa dal fronte societario. Gli ultimi aggiornamenti aziendali hanno comfermato la fase di rallentamento della spesa dei consumatori, alimentando nuove tensioni sull’andamento dei profitti in un periodo particolare dell’anno, corrispondente con la corsa agli acquisti tipica delle festivita’ di fine anno. Gli analisti prevedono che la prossima stagione natazilizia si rilevera’ particolarmente deludente in termini di vendite, pribabilmente la peggiore dal 2000, subito dopo lo scoppio della bolla Internet.
Best Buy, la catena retail specializzata nell’hi-tech, e’ stata costretta a tagliare le stime sui prossimi risultati fiscali a causa di un ambiente macro estremamente difficile, "il peggiore a cui abbiamo mai assitito" hanno dichiarato i vertici del gruppo. Il titolo e’ arretrato dell’8% circa. Nei giorni scorsi la rivale Circuit City aveva richiesto l’ingresso nel processo di amministrazione controllata (Chapter 11), a richio bancarotta. L’annuncio ha contribuito a trascianre al ribasso i Big del comparto tecnologico ed informatico. Giu’ Apple, Microsoft, pesante anche il gigante Internet Google, per la prima volta sotto la soglia psicologica dei $300 dall’ottobre 2005.
Proseguono i guai per gli istituti finanziari. Prudential Financial ha ridotto del 50% il pagamento del dividendo trimestrale; Goldman Sachs, Morgan Stanley e Citigroup hanno chiuso la seduta con ribassi superiori ai 10 punti percentuali. In pesante calo anche il gigante delle carte di credito American Express, in difficolta’ nelle posizioni di liquidita’ tanto da avanzare una richiesta di prestito per $3.5 miliardi al governo americano.
Tra le societa’ che hanno diffuso la trimestrale, la catena retail Macy’s ha riportato una perdita inferiore alle attese ma il titolo non e’ riuscito a sfuggire al sell-off generale lasciando sul terreno piu’ di 10 punti percentuali. Male la societa' cinese produttrice di pannelli fotovoltaici Ja Solar il cui titolo e’ arretrato di quasi il 30%. Dopo la chiusura saranno le aziende hi-tech Applied Material e Computer Sciences a comunciare gli ultimi numeri fiscali.
Tutti i componenti del Dow Jones hanno chiuso in pesante perdita, fatta eccezione per General Motors, avanzato del 7% circa. I leader democratici hanno iniziato ad esprimere pareri favorevoli sull’utilizzo di parte dei fondi del piano per rilanciare il comparto, messo in ginocchio dal calo delle vendite.
Sugli altri mercati, in calo il petrolio. I futures con consegna dicembre sono arretrati a quota $56.16 al barile, in ribasso di $3.17 (-5.3%). Si rumoreggia di un nuovo taglio alla produizione da parte dell’OPEC nel meeting di dicembre che si terra’ in Algeria. I dati sulle scorte settimanali saranno diffusi giovedi’ per via della ricorrenza del Veterans Day. Sul valutario, ancora in calo l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.2475. Vendite sull’oro: i futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno perso $14.50 a $718.30 l’oncia. In progresso i Titoli di Stato Usa. Il rendimento sul Treasury a 10 annie’ sceso al 3.6550%.

 

Fonte - WallStreetItalia