13 Novembre 2008 07:16 TOKYO
G20: Giappone, 100 mld dlr a Fmi per economie emergenti
di ANSA
E' la proposta che il premier illustrera' domani a
Washington
(ANSA) - TOKYO, 13 NOV - Il Giappone si prepara a mettere a
disposizione del Fmi 10.000 miliardi di yen a sostegno delle
economie emergenti colpite dalla crisi. La somma, pari a 106
miliardi di dollari, fa parte delle riserve giapponesi in
valuta estera e sara' utilizzata sotto forma di prestiti. E'
la proposta che il premier Taro Aso illustrera' al G20. Il
Giappone e' titolare di 980 miliardi di dollari di riserve
in valuta estera. L'Fmi ha intenzione di erogare 200
miliardi di dollari di proprie risorse.
13 Novembre 2008 08:31 ROMA
Petrolio: in calo sotto 55 dollari, ai minimi da 21 mesi
di ANSA
Greggio con consegna a dicembre scende fino a 54,67 dollari
(ANSA) - ROMA, 13 NOV - Petrolio ai minimi da 21 mesi sul
mercato elettronico after hours di New York. Il greggio con
consegna a dicembre, depresso dalla domanda americana di
combustibili in flessione del 4,2% la scorsa settimana, e'
sceso fino a 54,67 dollari al barile (-2,7%).
13 Novembre 2008 08:44 MILANO
BORSA: ASIA GIU' CON REVISIONE PIANO USA E PETROLIO A MINIMI
di ANSA
-
(ANSA) - MILANO, 13 NOV - In Asia una seduta difficile si
chiude con il pesante calo di Tokyo. E' la reazione,
osservano gli operatori, della revisione del piano Paulson.
Il Tesoro americano ha deciso di non acquistare gli asset
'tossici' ma di investire direttamente nel capitale delle
banche. In controtendenza il listino cinese trainato dal
settore industriale dopo la decisione del governo di
implementare il suo piano di stimolo per l'economia.
Dongfang Electric fa un balzo del 10%, Baoshan Iron & Steel
del 4,8%. Altrove solo pesanti ribassi. A Sidney la
Commonwealth Bank ha perso il 6%, Hsbc il 6% a Hong Kong, a
Tokyo Mitsubishi ha perso il 3,7% e Mizuho il 6,6 per cento.
Pesante l'andamento dei petroliferi con le quotazioni del
greggio ai minimi. Bhp chiude in calo del 12% e PetroChina
dell'8,9 per cento. Sui timori di una contrazione nella
spesa dei consumatori Toshiba è scivolata in calo del 4,8%,
Sony del 8,7%, Samsung del 4,1%, LG del 13% e Sharp dell'8,4
per cento. Giù Dentsu, la società pubblicitaria giapponese,
del 7,5% dopo un taglio alle stime di fine anno. Nella
tabella l'andamento degli indici di riferimento delle
principali Borse dell'area Asia-Pacifico. - Tokyo -5,25% -
Hong Kong -5,91% (in corso) - Shanghai +3,68% (in corso) -
Taiwan -3,85% - Seul -3,15% - Sydney -5,86% (in corso) -
Mumbai chiusa - Singapore -2,82% (in corso) - Kuala Lumpur
-1,40% (in corso) - Bangkok -3,04% (in corso) - Giakarta
-5,52% (in corso) (ANSA).
13 Novembre 2008 10:41 ROMA
Bce: economia Eurolandia frena, consumi ed export fermi
di ANSA
Previsioni di calo nel 2009 per inflazione e pil
(ANSA) - ROMA, 13 NOV - L'economia di Eurolandia 'si e'
significativamente indebolita'. Lo scrive la Banca centrale
europea nel bollettino mensile. L'indebolimento e' dovuto a
'ristagno della domanda interna ed esterna e inasprimento
delle condizioni di finanziamento'. La Bce 'si attende che
l'inflazione seguiti a diminuire' fino a livelli in linea
con la stabilita' dei prezzi nel 2009', al 2%. Ma le
previsioni delle maggiori istituzioni Ue indicano il Pil a
1,2% nel 2008; 0,3% nel 2009; 1,4% nel 2010. Nella 'Survey
of Professional Forecasters', inoltre, le aspettative
sull'inflazione di Eurolandia sono in netto calo, con una
discesa dal 3,4% del 2008 al 2,2% del 2009 e 2% del 2010. Le
precedenti aspettative, sulla base dello studio condotto a
luglio, davano l'inflazione al 3,6% per il 2008, al 2,6% per
il 2009 e al 2,1% per il 2010. Il rialzo dei differenziali
fra i rendimenti dei titoli di Stato di Italia Grecia,
Olanda, Francia e dei Bund tedeschi, riflette anche 'fattori
di rischio dei singoli paesi e in particolare alla
sostenibilita' delle posizioni di bilancio'. (ANSA).
13 Novembre 2008 10:42 ROMA
Crisi mutui: Bri,
valore derivati +15% in primi 6 mesi
di ANSA
Per la prima volta in calo Credit Default Swap
(ANSA) - ROMA, 13 NOV - Nonostante la crisi dei mercati,
continua a salire il valore nozionale dei derivati Otc (Over-the-counter)
sui mercati mondiali. E' quanto emerge dall'indagine della
Bri, secondo la quale l'ammontare dei contratti e' di
683.700 mld dlr a fine giugno, +15% sui sei mesi precedenti.
Per la prima volta calano i Credit Default Swaps, a -1%
contro il +45% di crescita media negli ultimi tre anni.
Crescono invece i contratti sui tassi di interesse (+17%) e
quelli sulle valute estere (+12%).
13 Novembre 2008 11:54 ROMA
CRISI MUTUI:OCSE,DEFLAZIONE POSSIBILE SE SITUAZIONE PEGGIORA
di ANSA
-
(ANSA) - ROMA, 13 NOV - Una deflazione nelle economie che
fanno parte dell'Ocse è un'ipotesi remota, ma possibile se
la crisi finanziaria dovesse peggiorare. Lo ha detto,
durante una conferenza stampa a Parigi (trasmessa anche via
Internet) per la presentazione delle nuove stime
macroeconomiche dell'organizzazione, un economista
dell'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo
economico. L'Ocse, nelle sue previsioni, si aspetta una
deflazione nel 2010 soltanto per il Giappone.(ANSA).
13 Novembre 2008 12:19 ROMA
++ CRISI MUTUI:
NOWOTNY (BCE),EUROLANDIA E' IN RECESSIONE ++
di ANSA
-
(ANSA) - ROMA, 13 NOV - Le economie di Eurolandia sono già
"in recessione". A dirlo è il membro del consiglio direttivo
della Banca centrale europea, Ewald Nowotny, secondo quanto
riporta la Bloomberg. "Le aspettative inflazionistiche -
spiega Nowotny - dovrebbero scendere velocemente, e questo
darà alla Bce spazio di manovra per ulteriori tagli dei
tassi".(ANSA).
13 Novembre 2008 16:39 NEW
YORK
G20: BUSH, OBIETTIVO VERTICE E' GETTARE BASI RIFORME SISTEMA
di ANSA
-
(ANSA) - NEW YORK, 13 nov - L'obiettivo del Vertice del G20,
in calendario sabato a Washington, è di "gettare le basi"
delle future riforme del sistema finanziario, avviando un
processo che necessiterà diverse riunioni al più alto
livello. Lo sostiene il presidente degli Stati Uniti George
W. Bush in un discorso che verrà pronunciato verso le 20:00
italiane a New York, nel Financial District. Nel testo
diffuso anticipatamente dalla Casa Bianca, Bush ribadisce in
sostanza concetti già emersi nei giorni scorsi. Gli
obiettivi del Summit, con i Paesi del G7, la Russia ed
emergenti come Brasile e Cina, sono di "rispondere alla
crisi attuale e gettare le basi di riforme mirate ad
impedire che una crisi di questo tipo si ripeta in futuro".
(ANSA).
13 Novembre 2008 16:47 NEW
YORK
CRISI: SOROS DIFENDE HEDGE FUND, ATTENTI A REGOLE MAL IDEATE
di ANSA
-
(ANSA) - NEW YORK, 13 nov - Il miliardario filantropo George
Soros scende in campo, insieme ad altri manager di hedge
fund, in difesa dell'industria dei fondi speculativi: in una
testimonianza al Congresso, Soros difende le pratiche e i
profitti degli hedge fund, in linea con gli altri manager.
Divisioni fra i big degli hedge fund emergono invece sul
fronte della regolamentazione: se da un lato Philip Falcone,
senior managing director di Harbinger Capital Partners,
chiede maggiore trasparenza e più regole, Soros mette in
guardia dai possibili rischi che regole mal concepite
potrebbero avere. (ANSA).
13 Novembre 2008 17:58 ROMA
CRISI:BCE,UE IN RECESSIONE;OCSE VEDE RISCHIO DEFLAZIONE/ANSA
di ANSA
GELATA FINE ANNO SU PIL, IN 2009 EUROLANDIA -0,5%, USA -0,9%
(di Domenico Conti) (ANSA) - ROMA, 13 NOV - Eurolandia è
"già in recessione". A certificarlo è la Banca centrale
europea, che si prepara a tagliare energicamente i tassi. E
i Quindici paesi dell'euro, al pari degli Usa e delle altre
economie più avanzate, rischiano persino la deflazione
secondo l'Ocse, anche se è uno scenario "remoto". Non poteva
essere più violento l'impatto sull'Europa della peggior
crisi finanziaria dal 1929, rimbalzata dall'altra sponda
dell'Atlantico come uno tsunami. A mettere il sigillo sulla
recessione dei Quindici, che fino a pochi mesi fa ancora
speravano di scampare alla gelata del sistema creditizio, è
stato oggi Ewald Notowny, esponente austriaco della Bce che
siede nel consiglio direttivo presieduto da Jean-Claude
Trichet. Del resto oggi stesso la Germania, il motore
economico europeo, ha annunciato una crescita negativa dello
0,5% nel terzo trimestre, peggiore del -0,2% previsto, che
fa della sua attuale recessione la più dura degli ultimi 12
anni. E la stessa Organizzazione per la cooperazione e lo
sviluppo economico, nell'anticipare il suo 'Economic
Outlook', disegna un quadro a tinte fosche, in cui le
economie dei paesi suoi membri"sembrano essere entrate in
recessione", con una vera e propria gelata in questo scorcio
di fine d'anno: gli Stati Uniti vedranno un Pil in frenata
(-0,3%) nel terzo trimestre e un crollo nel quarto (-2,8%),
che saranno solo un assaggio rispetto ad un 2009 in
contrazione dello 0,9%, dopo il magro +1,4% di quest'anno. I
Quindici passeranno dal -0,5% del terzo trimestre 2008 al
-1% del quarto, con un 2008 in espansione dell'1,1% e un
2009 migliore rispetto agli Usa, ma pur sempre in calo dello
0,5%. La ripresa ci sarà solo nel 2010, e sarà timida: +1,2%
per Eurolandia, +1,6% per gli Usa. Il Giappone, invece, se
la caverà con un +0,5% quest'anno, un -0,1% nel 2009 e un
+0,6% nel 2010. Secondo l'Ocse - come ha spiegato il
capo-economista ad interim Joergen Elmeskov - servono quindi
ulteriori misure di aiuto all'economia, in presenza di una
crisi "profonda" e "prolungata". Perché "mentirei - ha detto
Elmeskov durante una conferenza stampa a Parigi - se dicessi
che la probabilità di deflazione è zero", anche se "si
tratta di un'ipotesi remota" che si verificherebbe solo con
un intensificarsi della crisi. Nelle sue previsioni L'Ocse
si aspetta comunque un'inflazione in fortissima frenata in
Eurolandia (+3,4% nel 2008, +1,4% nel 2009 e +1,3% nel 2010)
e negli Usa (+3,6%, +1,2% e +1,3% nel 2010). E il Giappone,
appena uscito dalla spirale deflazionistica, avrà una
ricaduta: l'Ocse prevede +1,4%, +0,3% e, nel 2010, -0,1%. Il
lato positivo della medaglia è che, con il petrolio
precipitato sotto i 55 dollari, "le aspettative
inflazionistiche dovrebbero scendere velocemente, e ciò - ha
spiegato Nowotny - darà spazio di manovra alla Bce per
ulteriori misure espansive". Nel suo bollettino mensile,
pubblicato oggi, l'istituto di Francoforte prevede che
l'inflazione scenda nel 2009 al di sotto del 2%, il che
permetterebbe di conseguire l'agognata "stabilità dei
prezzi" e concede margini alla Bce per tagliare i tassi.
Mentre gli Usa hanno ancora "mezzo punto" da tagliare e il
Giappone non può agire sulla leva del costo del denaro, per
l'Ocse la Bce potrà portare i tassi al 2%, dal 3,25%, entro
un periodo "non troppo in là nel 2009". (ANSA).
13 Novembre 2008 19:12 MILANO
BORSA: EUROPA VOLATILE CON RECESSIONE GERMANIA, CALO GREGGIO
di ANSA
-
(ANSA) - MILANO, 13 NOV - Borse europee estremamente
volatili nel giorno in cui la prima economia del Vecchio
Continente, la Germania, è entrata in recessione, mentre
l'Ocse intravede il rischio deflazione per i Quindici paesi
dell'area euro. E così i mercati, pur dando "già per
scontato nei mesi scorsi - secondo gli operatori - la
flessione del Pil tedesco", hanno comunque registrato una
seduta sull'ottovolante con gli indici che hanno più volte
invertito rotta in scia anche all'incertezza che domina su
Wall Street (Dow Jones -1,8% alle ore 19,00 circa). Al
termine delle contrattazioni l'indice che sintetizza
l'andamento dei primi seicento gruppi quotati sulle piazze
finanziarie europee, il Dj Stoxx, ha segnato una flessione
dello 0,56%, mentre guardando le chiusure dei singoli
mercati spunta qualche segno positivo: in primis Parigi,
salita dell' 1,1%, seguita da Milano (+0,92%) e Madrid
(+1,08%). In rialzo anche Francoforte (+0,62%), che nel
corso della giornata è arrivata a guadagnare fino a 2 punti
percentuali. Maglia nera va a Londra che ha lasciato sul
terreno lo 0,31 per cento. A pesare sui listini ha
contribuito ancora una volta la raffica di trimestrali delle
società quotate che non hanno centrato gli obiettivi
previsti dalla comunità finanziaria: in particolare, nel
corso dell'ultima settima in Europa circa 1.493 società
hanno presentato i propri conti registrando mediamente un
peggioramento dei risultati del 17 per cento rispetto ad un
anno fa. Il tutto mentre da inizio le Borse mondiali hanno
mandato in fumo più di 30 trilioni di capitalizzazione in
dollari, a fronte di svalutazioni dovute alla crisi del
sistema creditizio che ammontano intorno ai 950 miliardi di
dollari. "I mercati azionari andranno ancora giù", è il
commento di un gestore da Londra, secondo il quale
"bisognerà rivedere al ribasso le stime su diverse società".
A certificare la recessione in Europa è stata anche la Bce,
che per l'Ocse potrebbe tornare a tagliare energicamente i
tassi d'interesse. Guardando all'andamento dei singoli
titoli anche oggi quelli che hanno sofferto di più sono
stati il comparto petrolifero e delle materie prime, in scia
alla frenata del greggio che dopo i dati sulle scorte in Usa
è scivolato intorno ai 55 dollari al barile. Pesanti quindi
Bhp Billiton (-3,7%) e Anglo American (-2,4%). Non è andata
meglio ai titoli dei bancari: oltre ai colossi del calibro
di Barclays (-7,1%) Hbos (-7%) e Ubs (-8,2%), sono crollati
anche i titoli di istituti minori come Anglo Irish Bank
(-11,2%) e Bank of Ireland (-8,2%). Tra gli altri titoli da
segnalare il tonfo del London Stock Exchange: il gruppo che
ha acquisito Borsa Italiana ha perso il 10,3% in scia alla
presentazione dei dati semestrali che non hanno centrato gli
obiettivi degli analisti. Sempre a Londra pesante British
Telecom (-9%) in scia al taglio di 10 mila posti entro
l'anno per incrementare l'utile che nel trimestre è rimasto
stabile. Nella tabella l'andamento degli indici di
riferimento delle principali Borse europee. - Londra -1,30%
- Parigi +1,10% - Francoforte +0,62% - Milano +0,92% -
Madrid +1,08% - Amsterdam +0,28% - Stoccolma +0,71% - Zurigo
+0,65% (ANSA).
13 Novembre 2008 19:43 ROMA
G20: DRAGHI,BENE PROPOSTA AMPLIARE FINANCIAL STABILITY FORUM
di ANSA
-
(ANSA) - ROMA, 13 NOV - Per una migliore gestione della
crisi dei mercati è necessario allargare il numero dei Paesi
che fanno parte del Financial Stability Forum. E' quanto
dichiara il governatore di Bankitalia, Mario Draghi,
intervenendo in qualità di presidente del Fsf in una nota
della Banca dei Regolamenti Internazionali. Draghi ricorda
che il comunicato finale del G20 di San Paolo richiamava la
necessità che "il Fsf si allarghi includendo anche le
economie emergenti". Il governatore dichiara che il Fondo
"sostiene in modo deciso il richiamo ad allargare il numero
di partner del Fsf per includere le economie dei principali
Paesi emergenti e lavorerà per ottenere rapidamente questo
obiettivo". (ANSA).
13 Novembre 2008 19:53
WASHINGTON
G20:FMI;AFFRONTARE CRISI,PUO' DARE VIA A NOSTRO NUOVO RUOLO
di ANSA
-
(ANSA) - WASHINGTON, 13 NOV - La sollecitazione al G20
perché si affrontino "immediatamente" le conseguenze della
crisi in atto e si pongano le basi per "una nuova
architettura globale" del sistema fianziario-economico
mondiale, sono contenute in una lettera del 9 novembre,
prima cioé del vertice di San Paolo, del direttore generale
del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn.
Nella missiva ai capi di Stato e delle Istituzioni dei Paesi
del G20 Strauss-Kahn sottolinea l'urgenza nel breve termine
di "ulteriori risposte di politica monetaria e fiscale":
"C'é spazio per manovre fiscali in molte economie avanzate e
alcuni mercati emergenti", sottolinea precisando che per
quanto riguardo le economie più povere "é imperativo
mantenere il flusso di aiuti". Sul tema dello scenario di
lunga gittata che dovrebbe emergere dai meeting del G20 di
questo weekend a Washington, Strauss-Kahn, osserva nella
lettera la necessità di costruire "un sistema d'allarme che
individui anticipatamente i pericoli per l'economia
globale": "Noi al Fondo - dice Strauss-kahn - abbiamo già
iniziato a rafforzare queste funzioni e continueremo a
intensificare la collaborazione in questa area". Quanto ai
richiami venuti da più parti per un "nuovo accordo di
Bretton Woods", il capo dell'Fmi osserva: "Plaudo
all'iniziativa del presidente Usa di unire non solo i
leaders del G20 ma di sollecitare il lavoro di vari gruppi
'ad hoc' su questa ipotesi, lavoro che potrebbe culminare in
una nuova conferenza il prossimo anno". (ANSA)
13 Novembre 2008 20:33 NEW
YORK
G20: DOMANI GRANDI A CONSULTO; DRAGHI,EMERGENTI NEL FSF/ANSA
di ANSA
BUSH DIFENDE CAPITALISMO MA ORA ANCHE USA VOGLIONO PIANO
AZIONE
(ANSA) - NEW YORK, 13 NOV - La crisi finanziaria e suoi
effetti di nuovo sotto i riflettori. Stavolta però non solo
per un esame ma per cercare di raggiungere delle soluzioni
per la stabilità dei mercati e, soprattutto, per il rilancio
dell'economia. Gli Stati Uniti, inizialmente reticenti alla
necessità di una kermesse internazionale, puntano ora a
raggiungere risultati concreti, con l'adozione di un piano
d'azione. L'Europa si attende che siano gettate le basi per
l'avvio di un processo che porti a una riforma delle regole
dell'economia di mercato. E il governatore di bankitalia
Mario Draghi chiede che il Financial Stability Forum (Fsf)
si allarghi ai paesi emergenti. Attendersi risultati
concreti dal vertice appare difficile: al di là di fissare
un calendario e gli obiettivi intorno al quale istituire dei
gruppi di lavoro non si dovrebbe andare. Ma già sarebbe un
passo avanti, in vista dell'insediamento del nuovo
presidente americano, Barack Obama, e considerate le
divergenze fra il Vecchio continente e gli Usa e quelle
all'interno della stessa Unione Europea. Differenze queste
ultime che, però, non hanno portato, grazie all'iperattivismo
del presidente di turno Ue Nicolas Sarkozy, a crepe evidenti
nell'unità dei 27 nell'affrontare la fase più critica
dell'emergenza finanziaria. L'appuntamento di domani e
dopodomani a Washington, quindi, sarà anche l'occasione per
verificare se questa unità e determinazione sarà condivisa
anche dagli altri partner Ue seduti intorno al tavolo, a
partire dalla Germania di Angela Merkel. Alla riunione
Sarzoky chiederà di rimettere in discussione il ruolo finora
avuto dal dollaro sui mercati mondiali, ma anche la
necessità di dare al Fondo Monetario Internazionale un ruolo
più centrale nella nuova architettura mondiale. Un'idea
questa che agli Usa non piace: Washington è d'accordo ad
ammodernare il ruolo del Fmi, ma solo attraverso un
rafforzamento limitato della sua capacità di prevenire la
crisi. Gli Usa si oppongono inoltre al principio di un
regolatore mondiale unico e sovranazionale. Ma sono anche
altri i temi sul tavolo, quali l'aumento del peso dei paesi
emergenti nella supervisione della finanza internazionale.
Brasile, Cina, India e Russia chiedono una maggiore voce e
di poter giocare un ruolo di primo piano nel ridisegnare
l'architetture della finanza mondiale. Secondo il
governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, per una
migliore gestione della crisi dei mercati è necessario
allargare il numero dei Paesi che fanno parte del Financial
Stability Forum, includendo le economie dei principali Paesi
emergenti. L'Fsf "lavorerà - spiega - per ottenere
rapidamente questo obiettivo". Convinto che sia necessario
dare maggiore peso alle economia emergenti è anche Bush: è
stata infatti proprio Washington a insistere per allargare
quello che inizialmente doveva essere un G7 ad altri 13
paesi. Proprio per dare più voci ai paesi emergenti è
necessario ammodernare del Fondo Monetario internazionale e
della Banca Mondiale, così che possano rispondere meglio
alla crisi che, comunque, "non rappresenta il fallimento"
del capitalismo, osserva Bush. L'economia mondiale -
prosegue Bush - ha ancora davanti "giorni difficili", ma le
misure prese cominciano a produrre effetti. L'Europa e gli
Stati Uniti si presentano al vertice in recessione. Le
grandi economie dei paesi emergenti, che tirano la crescita
mondiale, chiedono un peso maggiore e vogliono partecipare
attivamente alla definizione della nuova architettura
finanziaria globale. Al vertice parteciperanno anche la
Spagna (alla quale la Francia ha ceduto uno dei due posti
cui aveva diritto essendo contemporaneamente presidente di
turno dell'Ue e membro effettivo del G20) e l'Olanda
(invitata da Nicolas Sarkozy, presidente di turno
dell'Unione Europea: così, il G20 sarà in realtà un G21.
(ANSA).
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13 Novembre 2008
14:39 ROMA
USA:
DEFICIT COMMERCIALE SETTEMBRE SI
RIDUCE A 56,5 MLD DLR
(ANSA) - ROMA, 13 NOV
- Gli economisti si aspettavano che il disavanzo di settembre si
attestasse su 57,0 miliardi. Ad agosto il deficit era stato di
59,1 miliardi; la statistica riferita a settembre indica il
'rosso' dei conti commerciali più basso da quasi un anno a
questa parte. Le importazioni sempre a settembre sono scese del
5,6%, una percentuale-record, a 211,9 miliardi di dollari. L'
export al tempo stesso è calato del 6,0%, la maggiore
contrazione dal settembre 2001, a 155,4 miliardi. Sull'
andamento del disavanzo ha pesato ovviamente il forte ribasso
dell' import petrolifero per via del crollo dei prezzi. (ANSA).
13 Novembre 2008
20:50 NEW YORK
USA:
DEFICIT FEDERALE SALE A 237,2
MLD, PESA PIANO PAULSON
(ANSA) - NEW
YORK, 13 nov - Il deficit del bilancio federale statunitense si
è attestato nel primo mese dell'anno fiscale 2009 a 237,2
miliardi di dollari, a fronte dei 56,8 miliardi di ottobre dello
scorso anno. Le entrate sono scese del 7,5%, mentre la spesa -
complice il piano salva finanza - è salita del 71%. (ANSA).
13 Novembre 2008
14:58 ROMA
CRISI: USA;
SUSSIDI DISOCCUPATI A
MASSIMI 11 SETTEMBRE 2001
TOTALE AMERICANI
SOTTO AIUTO A MAGGIOR LIVELLO DA 25 ANNI
(ANSA) - ROMA, 13 NOV - Le domande di sussidio di disoccupazione
negli Stati Uniti sono salite ai massimi da sette anni, ossia
dall'epoca dell'ultima recessione iniziatasi con gli attacchi
terroristici dell'11 settembre 2001, e il totale degli americani
che percepisce il sussidio è schizzato a livello più alto da 25
anni. Le richieste di sussidio sono aumentate la scorsa
settimana di 32.000 unità a quota 516.000, un livello che non si
vedeva dal settembre 2001 e di gran lunga superiore alle 480.000
unità stimate dagli economisti. E' stato inoltre rivisto il dato
della settimana precedente a 484.000 da 481.000 della prima
rilevazione. L'impennata della scorsa settimana ha fatto così
salire il totale dei sussidi a 3.897 milioni, vale a dire ai
massimi dal gennaio 1983. La media su quattro settimane, un
indicatore ritenuto meno volatile è a 491.000 unità , cifra che
non si vedeva dal marzo 1991 (da 477.750 precedente). (ANSA).
Thursday, 13
November, 2008 at 15:31 - Macromonitor
Stati Uniti -
Sussidi di disoccupazione in
forte aumento
Le richieste di
accesso ai sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono
aumentate la scorsa settimana al livello massimo da settembre
2001, toccando i 516.000, con un incremento di 32.000 unità
rispetto alla settimana precedente. Il numero totale di persone
iscritte alle liste dei beneficiari del sussidio è balzato al
livello massimo dal 1983. La stretta creditizia e il forte
rallentamento della domanda stanno costringendo le imprese a
ridurre gli investimenti e la manodopera. L’aumento della
disoccupazione è destinato a comprimere ulteriormente la spesa
dei consumatori, che rappresenta oltre due terzi dell’economia.
Le stime di consenso ipotizzavano un dato di 480.000 nuove
richieste. Il totale degli americani che ricevono il sussidio è
cresciuto, nella settimana dell’1 novembre, a 3,897 milioni,
massimo da gennaio 1983. La media mobile a quattro settimane dei
nuovi sussidi, una misura meno volatile, è cresciuta la scorsa
settimana a 491.000, massimo da marzo 1991, da 477.750 della
settimana precedente. La media da inizio 2008 si situa a
400.600, contro una media di 321.000 per tutto il 2007, quando
l’economia creò un totale di 1,1 milioni di nuovi impieghi.
Trentasei stati hanno riportato un aumento delle richieste di
sussidio, mentre 17 hanno riportato un calo. Le banche, che
stanno fronteggiando perdite crescenti, stanno licenziando
migliaia di lavoratori. Citigroup e Goldman Sachs hanno iniziato
ad attuare il i piani che porteranno ad un taglio di 12.000
dipendenti. Goldman, che il mese scorso si è trasformata da
broker-dealer a banca commerciale, il 5 novembre ha annunciato
il licenziamento di 3200 dipendenti, il 10 per cento della forza
lavoro. Citigroup ha iniziato a notificare al proprio staff un
piano per tagliare 9100 posizioni durante i prossimi 12 mesi,
pari a circa il 2,6 per cento dell’organico. Dall’inizio della
crisi dei subprime, in tutto il mondo sono stati soppressi circa
150.000 posti nel settore creditizio e finanziario.
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WALL STREET: SFORA AL RIBASSO I SUPPORTI
13 Novembre 2008 19:14 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
L'indice S&P 500 e' sceso sotto la
fatidica quota 839, minimo dello scorso ottobre. Adesso i
casi sono due: o lo sforamento provochera' un rimbalzo, o la
pressione di vendite si accentuera'. Dow sotto gli 8000.
L'indice S&P 500 e' sceso sotto la fatidica quota 839,
minimo intraday dello scorso ottobre. Adesso i casi sono
due: o lo sforamento provochera' un rimbalzo, o la pressione
di vendite si accentuera'. Il Dow Jones e' sceso sotto quota
8000, ma e' ancora circa 100 punti sopra al minimo di
ottobre (controlla la performance in tempo reale). La
volatilita’ alla borsa di New York resta elevata, l'ultima
ora potrebbe vedere l'intervento di chi considera raggiunto
il bottom o i sell massicci di chi e' convinto che il
mercato deve ancora scendere, alla luce della recessione
dilagante nel mondo.
Gli ultimi dati macro che hanno evidenziato un difficile
momento per il settore del lavoro e gli annunci societari da
cui e’ emerso un ulteriore rallentamento della spesa nel
settore tecnologico in parallelo ad una maggiore attenzione
delle famiglie americane verso gli acquisti a prezzi
contenuti.
Gli aggiornamenti economici sono risultati contrastati.
Segnali positivi sono giunti dalla bilancia commerciale, il
cui deficit si e’ ristretto rispetto al mese precedente, ma
il mercato del lavoro purtroppo continua a rimanere debole.
Le richieste di sussidio sono schizzate ai livelli post 11
settembre, ai massimi di 7 anni, confermando il difficile
clima che sta mettendo in ginocchio l’economia. PervArt
Hogan, chief market strategist di Jefferies, "il tasso di
disoccupazione continuera' a crescere, come sempre avviene
in una recessione".
A livello societario, il colosso delle vendite al dettaglio
Wal-Mart ha riportato una trimestrale migliore del consensus
con un incremento del 10% dei profitti. Le condizioni
macroeconomiche hanno evidentemente giocato un ruolo
fondamentale nei risultati del gruppo (EPS di un centesimo
migliore del consensus), spinti dalla maggiore attenzione
della famiglie americane nel contenimento della spesa,
prediligendo gli acquisti nei centri discount.
Notizie cattive invece per l’industria high-tech. Il gigante
dei semiconduttori Intel ha infatti lanciato un warning sui
ricavi del trimestre in corso che, con molte probabilita’,
si attesteranno ad un livello del 14% inferiore rispetto
alle precedenti stime. Il titolo e’ sceso di oltre il 7% nel
preborsa, per poi ridurre le perdite a -2.00%.
Il gigante dell'auto General Motors, che nel preborsa
guadagnava oltre il 7%, ha invertito rotta dopo i commenti
del presidente Usa George W. Bush, contrario all'utilizzo
del piano di salvataggio in favore dell'industria
automobilistica.
Tra le altre news, cinque frai i piu’ grandi gestori di
hedge fund di Wall Street sono in questro momento impeganti
in un intervento al Congresso, interrogati dalle autorita’
del governo americano per capire se le riservate operazioni
dell’industria di riferimento possano causare ulteriori
rischi al sistema economico-finanziario.
WALL ST:
SEDUTA EUFORICA, GRAN RECUPERO FINALE
13 Novembre 2008 22:07 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
Giornata nel segno della
volatilita'. Dopo aver violato tutti i supporti dello scorso
mese, i listini invertono rotta e vanno in rally. Progresso
giornaliero vicino al 7%. Buona risalita di euro (1.28) e
petrolio.
La seduta di borsa a Wall Street si e’ chiusa con gli indici in
forte progresso, particolarmente volatili, ma alla fine in gradi
di imboccare la strada dei rialzi ed avanzare con decisione. Le
vendite maturate a meta’ giornata avevano causato la violazione
dei supporti dello scorso ottobre, con il Dow Jones sceso al di
sotto della soglia psicologica degli 8000 punti e l’S&P 500 (che
ha attraversato la linea di parita’ per ben 38 volte) sceso
sotto la fatidica quota 839, minimo intraday dello scorso mese.
L’indice industriale, mossosi in un trading range di oltre 800
punti, ha archiviato la sessione in progresso del 6.67% a 8835,
l’S&P500 ha guadagnato il 6.92% a 911, il Nasdaq il 6.50% a
1596.
Attratti dalle quotazioni dei titoli particolarmente depresse,
gli investitori sono tornati a puntare sull’azionario, mettendo
fine alla serie negativa che durava dall’inizio della settimana,
costata all’indice S&P500 quasi 10 punti percentuali. "Siamo di
fronte alla migliore opportunita’ d’investimento, una di quelle
che non si vedevano da diverso tempo ormai" ha dichiarato Robert
Schaeffer, money manager di Becker Capital Management.
A caratterizzare la giornata sono stati i contrastati dati
economici e gli annunci societari di alcuni colossi americani
come Wal-Mart ed Intel. Gli ultimi aggiornamenti macro hanno
evidenziato un ancora difficile momento per il mercatodel
lavoro. Nell’ultima settimana le richieste di sussidio sono
schizzate ai livelli post 11 settembre, ai massimi di 7 anni,
confermando il difficile clima che sta mettendo in ginocchio
l’economia. Segnali positivi sono giunti invece dalla bilancia
commerciale, il cui deficit si e’ ristretto rispetto al mese
precedente.
Alcune note positive sono emerse dalla trimestrale di Wal-Mart ,
il colosso delle vendite al dettaglio che ha riportato una
trimestrale migliore del consensus con un incremento del 10% dei
profitti. Le condizioni macroeconomiche hanno evidentemente
giocato un ruolo fondamentale nei risultati del gruppo (EPS di
un centesimo migliore del consensus), spinti dalla maggiore
attenzione della famiglie americane nel contenimento della
spesa, prediligendo gli acquisti nei centri discount.
Notizie cattive invece per l’industria high-tech. Il gigante dei
semiconduttori Intel ha infatti lanciato un warning sui ricavi
del trimestre in corso che, con molte probabilita’, si
attesteranno ad un livello del 14% inferiore rispetto alle
precedenti stime. Il titolo e’ sceso di oltre il 7% nel preborsa,
per poi recuperare sul finale di seduta in sintonia col resto
del mercato.
"Sappiamo che il tasso di disoccupazione e’ in aumento, e’ cio’
che succede durante una recessione. Sappiamo che la gente non
compra PC come una volta, dunque l’annuncio di Intel era in gran
parte scontato. E sappiamo anche che Wal-Mart continua a
dominare il mercato retail grazie alla competitivita’ sui
prezzi" e’ il pensiero di Art Hogan, chief market strategist di
Jefferies. "Tutte queste notizie erano gia’ inglobate nella
valutazione dei listini, inferiore al fair value".
A non partecpare al rally dei listini e’ stato il gruppo
automobilistico General Motors, che nel preborsa guadagnava piu’
del 7%, ma ha poi ha invertito rotta dopo i commenti del
presidente Usa George W. Bush, contrario all'utilizzo del piano
di salvataggio in favore dell'industria automobilistica.
L’azione ha chiuso con un ribasso del 4.22%. Pesante Crocs, la
societa’ produttrice dei famosi sandali "bucati" (tanto amati
proprio da Bush), dopo aver riportato una perdita trimestrale di
$148 milioni e lanciato un allarme sui risultati futuri.
Tra le altre news di rilievo, cinque frai i piu’ grandi gestori
di hedge fund di Wall Street (compreso Geroge Soros) sono stato
interrogati dalle autorita’ del Congresso Usa per capire se le
riservate operazioni dell’industria di riferimento possano
causare ulteriori rischi al sistema economico-finanziario.
Sugli altri mercati, in recupero il petrolio. I futures con
consegna dicembre sono avanzati a quota $58.24 al barile, in
rialzo di $2.08. Sul valutario, in gran rispolvero l’euro nei
confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New
York il cambio tra le due valute e’ di 1.2814. Vendite sull’oro:
i futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno perso
$13.30 a $705.00 l’oncia. In calo i Titoli di Stato Usa. Il
rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.8140%.
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