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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Lunedì 17 Novembre 2008

PARTE 2

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17 Novembre 2008 02:24 TOKYO
GIAPPONE: PIL; YOSANO, E' RECESSIONE, RISCHI PEGGIORAMENTO
di ANSA
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(ANSA) - TOKYO, 17 NOV - I dati del terzo trimestre del 2008 dimostrano che "l'economia è entrata in recessione e vi è il pericolo che la situazione peggiore ulteriormente". E' il commento di Kaoru Yosano, ministro giapponese alle Politiche economiche e fiscali, in relazione alla contrazione del Pil dello 0,4% su base annua nel periodo luglio-settembre, seguito a un altro trimestre negativo. Quanto alle prospettive, ha aggiunto Yosano, "così come per l'economia mondiale è atteso un rallentamento, i movimenti verso il basso per il Giappone dovrebbero continuare". (ANSA).

 

 

17 Novembre 2008 04:12 NEW YORK
G20: I PUNTI PRINCIPALI DEL COMUNICATO
di WSI - REUTERS
Trovato un accordo per prendere decisioni rapide che includono eventuali misure di stimolo fiscale, per stabilizzare i mercati finanziari e ripristinare la crescita nell'economia mondiale in crisi.
I leader del G20 hanno trovato un accordo per prendere decisioni rapide che includono eventuali misure di stimolo fiscale, per stabilizzare i mercati finanziari e ripristinare la crescita nell'economia mondiale in crisi.
I leader vogliono anche dare più voce ai mercati emergenti nel sistema finanziario globale. Hanno detto di sostenere: - Misure fiscali per spingere rapidamente la domanda - Appropriate misure di politica monetaria - Più soldi al Fmi per sostenere le economie emergenti - Arrivare a un accordo entro l'anno nei negoziati di Doha sul commercio internazionale. -
Riforma delle istituzioni di Bretton Woods per dare alle economie emergenti più voce in relazione al loro mutato peso economico. - Un collegio di supervisori per controllare le principali banche mondiali - Rivedere gli standard di contabilità, gli stipendi dei manager, le regole sui fallimenti, le agenzie di rating I ministri delle finanze del G20 lavoreranno su questi temi entro la fine di marzo 2009, prima del nuovo summit.

 

 

17 Novembre 2008 08:44 MILANO
BORSA:ASIA REAGISCE A PIL GIAPPONE,SALE CON TITOLI DIFENSIVI
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 17 NOV - Il Giappone entra in recessione e in Asia la reazione delle Borse è negativa, ma a fine seduta i listini riprendono quota, seppur frenati dai timori su quanto sia profonda la recessione globale e dal calo dei prezzi del petrolio. Il mercato, spiegano gli operatori, punta sui titoli difensivi come utility e farmaceutici. Bhp Billiton lascia sul terreno il 4,9%, Gs Holding il 5,4%, Posco il 3 per cento. A Tokyo deboli gli immobiliari sulla notizia di affitti per nuovi uffici in calo per la prima volta in sei anni: Mitsubishi Estate scivola del 5,4%, Mitsui Fudosan del 5,2 per cento. Rialzo record invece per Aozora Bank (+37%) dopo l'annuncio della controllante Cerberus Capital Management di un buy back. E bene anche farmaceutici e utility che sostengono la ripresa del listino a fine seduta. Takeda Pharmaceutical segna un rialzo del 4,5% e Coca Cola Amatil (+13%) corre sull'offerta di acquisto da parte di Lion Nathan. Maglia nera per Babcock & Brown che precipita in calo del 15%. Bene le compagnie aeree cinesi China Eastern Airlines (+10%) e China Southern Airlines (+10%), su indiscrezioni di stampa secondo le quali le due compagnie riceveranno un iniezione di capitale dal governo pari a 439 milioni di dollari. Nella tabella l'andamento degli indici di riferimento delle principali Borse dell'area Asia-Pacifico. - Tokyo +0,71% - Hong Kong +0,03% (in corso) - Shanghai +2,22% (in corso) - Taiwan -0,29% - Seul -0,91% - Sydney -2,54% (in corso) - Mumbai -3,52% (in corso) - Singapore -0,61% (in corso) - Kuala Lumpur -0,15% (in corso) - Bangkok +0,68% (in corso) - Giakarta -1,28% (in corso) (ANSA).

 

 

17 Novembre 2008 11:41 ROMA
CRISI: EURIBOR 3 MESI TOCCA MINIMI LUGLIO 2007, AL 4,19%
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 17 NOV - Ancora giù i tassi interbancari denominati in euro, con l'Euribor sulla scadenza tre mesi che rivede i minimi da luglio 2007, da prima cioé dello scoppio della crisi subprime. Il tasso Euribor sulla scadenza trimestrale è sceso di tre punti base al 4,19%, un livello che non si vedeva dal 5 luglio 2007. L'Euribor a un mese è calato di cinque punti base al 3,78% e quello a una settimana di due punti base al 3,25%. I dati sono rilevati dall'European Banking Federation. (ANSA).

 

 

17 Novembre 2008 17:17 ROMA
Crisi: Citigroup annuncia taglio di altri 50.000 posti
di ANSA
Pronto anche un piano per ridurre i costi del 20%
(ANSA) - ROMA, 17 NOV - Citigroup annuncia il taglio di altri 50.000 posti, pari al 14% del totale dell'organico del gruppo, e un piano per ridurre i costi del 20%. La societa' ha annunciato i provvedimenti sul suo sito Web, confermando cosi' le indiscrezioni diffuse poco fa dall'emittente CNBC. Il numero uno di Citigroup, Vikram Pandit, presentera' oggi ai dipendenti il piano di riduzione del personale e dei costi.

 

 

17 Novembre 2008 17:22 ROMA
CRISI:OPEC DIMEZZA STIME CRESCITA DOMANDA PETROLIO 2008/2009
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 17 NOV - L'Opec non usa mezzi termini per descrivere l'attuale andamento del comparto petrolifero: "la distruzione di domanda domina" il mercato mondiale del greggio e cioé comporta la necessità di "interventi più frequenti" per aggiustare l'equilibrio fra domanda ed offerta e, di conseguenza, il livello dei prezzi. L'Organizzazione, che fornisce circa il 40% del petrolio consumato oggi nel mondo, ha inoltre annunciato la volontà di "seguire da vicino l'andamento del mercato", prima della prossima riunione, fissata per il 17 dicembre in Algeria, dalla quale la maggior parte degli osservatori si attende un ulteriore taglio della produzione. Attualmente, l'Opec è impegnato a rendere pienamente operativo il taglio da 1,5 milioni di barili al giorno deciso ad ottobre.(ANSA).

 

 

17 Novembre 2008 19:33 MILANO
CRISI: G20 NON SCUOTE LISTINI, EUROPA BRUCIA 125 MLD /ANSA
di ANSA
PESANTI BANCHE E AUTO, TOKYO (+0,7%) RESISTE A RECESSIONE
(ANSA) - MILANO, 17 NOV - I timori della crisi internazionale mettono di nuovo le Borse sull'ottovolante. E il primo giorno di contrattazione, dopo il weekend del G20 a Washington, si chiude con gli indici in ordine sparso, mentre nella lista dei Paesi in recessione si è aggiunto anche il Giappone. E se al termine delle contrattazioni in Europa ha regnato il segno meno davanti a tutti i listini (Dj Stoxx 600 -2,55%) in Asia e Oltreoceano è andata in modo diverso. Il Vecchio Continente ha complessivamente mandato in fumo quasi 125 miliardi di capitalizzazione con Milano che ha perso il 3,6%, Londra e Parigi entrambe il 3,3% e Francoforte il 3,2 per cento. D'altro canto Tokyo, dopo essere precipitata del 3% in scia alla pubblicazione del dato sul Pil di luglio-settembre (-0,4%), ha recuperato terreno grazie al rafforzamento del dollaro sullo yen. In miglioramento anche Wall Street (Dow Jones alle ore 19,15 -0,4%), che dopo una virata in positivo sta ora registrando delle perdite contenute, grazie anche ad alcuni dati macro che non hanno evidenziato un ulteriore deterioramento dell'economia. "La crisi sembra essere peggiore di quanto si immaginava qualche mese fa", ha commentato un operatore, che giustifica la volatilità dei mercati con "l'incertezza che regna anche a livello politico: dal vertice del G20 non sono arrivate quelle risposte forti, che il mercato ha bisogno". A farne le spese sono stati anche oggi i titoli del comparto bancario, mentre un colosso del settore come Citigroup ha annunciato un maxi-taglio per 50 mila dipendenti per ridurre i costi del 20% e JpMorgan potrebbe seguirla a breve, come indicato da alcune indiscrezioni. In Europa il settore ha perso mediamente il 4,5 per cento (Dj Stoxx banks), guidata dai tracolli di Hbos (-13,8%) e Royal Bank of Scotland (-12,3%). Male anche Lloyds (-10%), Fortis (-8,3%) e il tandem italiano composto da UniCredit (-7,2%) e Intesa SanPaolo (-8,19%). A picco poi il settore automobilistico (Dj Stoxx autos -5%) che non ha tratto spunti positivi dalla fiammata di General Motors (+11% in corso) a Wall Street in scia alla cessione della propria quota in Suzuki (+1,1%). Sono precipitate quindi Porsche (-8,2%), Volkswagen (-7,4%), Fiat (-6,3%) e Renault (-3,98%). Tra gli altri hanno sofferto le materie prime, mentre il colosso tedesco del cemento, HeidelbergCement (-22%), è crollato sui timori che l'azionista di controllo, il miliardario Adolf Merckle, debba dismettere la partecipazione. In difficoltà infine la grande distribuzione con Tesco che ha lasciato sul terreno della City il 6,6 per cento. Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali Borse mondiali: - Tokyo +0,71% - Londra -2,38% - Parigi -3,32% - Francoforte -3,25% - Madrid -3,77% - Milano -3,60% - Amsterdam -2,43% - Stoccolma -0,58% - Zurigo -3,23% - New York (Dow Jones) -0,44% (IN CORSO) - San Paolo +0,84% (IN CORSO).




 

 

 

WALL STREET: IN ROSSO, DURO COLPO AI FINANZIARI

17 Novembre 2008 22:08 NEW YORK - di WSI
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Forte accelerazione al ribasso sul finale. Lo spider del comparto bancario lascia sul terreno quasi il 6%, Citigoup annuncia taglio alla forza lavoro. Peggiora l'attivita' manifatturiera. Petrolio ai minimi di 22 mesi.
Seduta negativa per gli indici americani, anche oggi particolarmente volatili, in grado di recuperare terreno a meta’ giornata, per poi accelerare nuovamente al ribasso e chiudere in rosso. Il Dow Jones ha ceduto il 2.63% a 8273, l’S&P500 il 2.50% a 850, il Nasdaq e’ arretrato del 2.29% a 1482. La conferma dell’ingresso dell’economia giapponese in recessione e il cattivo momento che continua a caratterizzare il comparto finanziario hanno intensificato i timori su un inasprimento della crisi a livello globale.
Nell’ultimo mese la produzione industriale e’ risultata in rialzo ad un tasso nettamente superiore alle attese, ma l’attivita’ manifatturiera nell’area di New York ha registrato un nuovo calo record, il peggiore dal 2001 (anno di inizio dell’elaboraizone del dato), principalmente a causa della forte contrazione degli ordini e delle vendite. "La serie di cattivi dati economici non finisce qui" ha affermato Bill Stone, responsabile degli investimenti di PNC Wealth Management. "Gli utili sono in continua discesa. Neanche da questo fronte si avranno degli aiuti per un bel po’ di tempo ancora"
Un segnale che conferma l’ancora difficile momento del comparto finanziario e’ rappresentato dalla riduzione dei posti di lavoro annunciata dal colosso Citigroup: nel prossimo trimestre saranno eliminate 53 mila posizioni all’interno dell’azienda e ridotte le spese del 20%. Il titolo ha chiuso con un ribasso del 6.8%. L’indice S&P500 e’ in ribasso di circa il 41% dall’inizio dell’anno, appesantito dalle perdite e dalle svalutazioni degli istituti finanziari ammontate a $996 miliardi a livello globale. Il listino "benchmark" dell’azionario statunitense e’ posizionato a concludere l’anno con la piu’ forte perdita dal 1931.
A dettare un certo nervosismo tra gli operatori e' anche l'incertezza circa gli sviluppi all'interno del mercato dell’auto, per cui non e’ ancora chiaro se saranno stanziati o meno i fondi governativi per il rilancio dell’industria. Il presidente eletto Barack Obama ha intanto riconfermato l’importanza di attuare un piano di salvataggio per il settore. General Motors, che guadagnava piu’ del 15% ad un certo punto della seduta, ha archiviato la sessione in progresso dell'1.5%. Il gruppo di Detroit e’ in trattative con il governo tedesco riguardanti la propria posizione in Opel. L’azienda ha anche ceduto l’ultima quota d’investimento in Suzuki per un controvalore di $230 milioni.
Tra le altre notizie societarie, pesante il colosso dell’alluminio Alcoa, danneggiato dal downgrade emesso dagli analisti di UBS. Il gigante retail Target ha diffuso una trimestrale in linea con le attese ma ha sospeso il piano di riacquisto di azioni proprie. In ribasso la societa’ retail di articoli per la casa Lowe’s dopo aver riportato un calo del 24% dei profitti nell’ultimo trimestre. In buon rialzo il gruppo energetico ConocoPhillips: Berkshire Hathaway (la societa’ di Warren Buffet) ha reso noto un incremento dell’esposizione sull’azienda.
Da evidenziare che in mattinata gli operatori si erano dimostrati in qualche modo delusi da quanto emerso dall’incontro dei leader del G-20 tenutosi lo scorso weekend a Washington. Dal meeting e’ emersa la volonta’ dei partecipanti a stimolare la domanda, stabilizzare il sistema finanziario e garantire risorse necessarie al Fondo Monetario Internazionale per aiutare i Paesi in difficolta’ a superare la crisi. Scetticismo pero’ tra gli economisti. Gli strategist di UBS notano infatti che "il comunicato altro non e’ che una recitazione delle iniziative passate, accompagnato da ovvi commenti".
Sugli altri mercati, in ribasso il petrolio. I futures con consegna dicembre sono arretrati ai minimi di 22 mesi a quota $54.95 al barile, in ribasso di $2.09. Sul valutario, in rialzo l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.2660. Invariato l’oro: i futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno ceduto $0.50 a $742.00 l’oncia. In progresso i Titoli di Stato Usa. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.6840% dal 3.75% di venerdi’.
 
 

Fonte - WallStreetItalia