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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Martedì 18 Novembre 2008

PARTE 2

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18 Novembre 2008 04:00 NEW YORK
OBAMA INCONTRA MCCAIN, "LAVORIAMO INSIEME"
di WSI - La Repubblica
Faccia a faccia tra il presidente americano e il suo ex rivale. Uno accanto all'altro, sorridenti e rilassati. Stretta di mano: "Una nuova era per rimettere a posto il Paese".
Dopo una campagna elettorale passata scambiandosi colpi durissimi, il neo presidente americano barak Obama e il suo ex rivale, il repubblicano John McCain si sono incontrati a Chicago per un dialogo su come "rimettere le cose a posto nel Paese" e per lanciare "una nuova era di riforme" che cambi il clima a Washington.
Uno accanto all'altro, sorridenti e rilassati, si sono scambiato una stretta di mano. Un gesto che Bush e John Kerry avevano invece evitato dopo la velenosa campagna di quattro anni fa. La mossa di Obama è l'ennesimo tassello della strategia del neopresidente che mira a coinvolgere gli ex rivali nel compito di gestire l'agenda smisurata che il successore di George W.Bush si appresta ad affrontare dal 20 gennaio.
Obama e McCain si sono fatti ritrarre nell'ufficio di Chicago del presidente eletto seduti su poltrone color crema con la bandiera a stelle e strisce in mezzo. Ai lati sedevano i 'secondi', il senatore Lindsey Graham per McCain, e il futuro capo dello staff della Casa Bianca, Rahm Emanuel.
Obama, ha commentato l'ex portavoce della Clinton Phil Singer, sembra seguire il consiglio di Mario Puzo e del suo 'Padrino': "Tieni gli amici vicini, e i tuoi nemici ancora più vicini". Il presidente eletto, nella prima intervista alla Cbs, ha preferito un paragone più 'elevato', sottolineando l'ammirazione per Abramo Lincoln, celebre per aver creato una squadra in cui si confrontavano forti personalità ed ex rivali.
La riunione, ha detto Obama, è stata concepita come "una buona conversazione su come possiamo lavorare insieme per mettere a posto le cose nel paese". In una dichiarazione congiunta alla fine dell'incontro, Obama e McCain si sono detti d'accordo sul bisogno "di lanciare una nuova era di riforme nella quale affrontare gli sprechi del governo e la dura divisione che esiste a Washington, per ristabilire la fiducia nel governo e riportare prosperità e opportunità a ogni famiglia americana che lavora duramente".
McCain si è detto disponibile ad aiutare l'amministrazione Obama. A partire dalla ricerca di una soluzione su Guantanamo, che il presidente eletto ha promesso di chiudere. Ma nel dialogo a porte chiuse a Chicago è probabile che l'ex candidato presidente abbia anche messo in guardia Obama dal non perseguire un ritiro troppo rapido delle truppe dall'Iraq, perchè in quel caso si troverebbe ad avere il repubblicano "come serio critico sulla politica estera".
Quanto alla Clinton, Obama ha detto alla Cbs di volere da lei "consiglio e consulenza". Le indiscrezioni indicano che si fa più concreta l'offerta all'ex First Lady di guidare la diplomazia americana. Un ostacolo ora possono essere le attività di Bill, su cui indaga un team di legali di Obama. La fondazione dell'ex presidente, i suoi rapporti con governi stranieri e multinazionali, potrebbero sollevare problemi di conflitto d'interesse se la moglie assumesse la guida del dipartimento di Stato.

 

 

18 Novembre 2008 08:36 MILANO
BORSA: ASIA ARRETRA CON BANCHE E MATERIE PRIME, TOKYO -2,2%
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 18 NOV - Seconda seduta consecutiva in calo per le Borse Asiatiche, appesantite ancora una volta dai ribassi dei titoli bancari. Tokyo ha così perso il 2,28%, mentre a fare decisamente peggio sono Hong Kong e Shanghai che stanno lasciando sul terreno circa 6 punti percentuali ciascuna (negoziazioni ancora in corso). A livello continentale le flessioni di giornata si attestano mediamente intorno ai 2,4 punti percentuali (indice Msci Asia Pacifico). Tra i settori che hanno perso di più i tecnologici e i bancari, nonostante le misure adottate da due colossi come Citigroup e Hsbc di ridurre i costi tagliando il personale. In particolare, HongKong & Shanghai Banking Corporation, ha perso 1,6 punti percentuali dopo aver annunciato la mobilità per 500 dipendenti sul mercato asiatico. Due mesi fa il gruppo aveva già licenziato altri 1.100 lavoratori nella divisione banca e mercati a livello mondiale. In difficoltà poi il secondo gruppo bancario indiano, Icici Bank (-5,8%), che ha dimezzato i propri obiettivi nel settore mutui. In calo inoltre i titoli delle materie prime con il petrolio che si è mantenuto intorno ai 55 dollari al barile. A risentirne soprattutto l'australiana Bhp Billiton (-4%), e Queensland Ores (-1,1%). Segno meno infine a Tokyo per i principali titoli del comparto immobiliare in scia alla pubblicazione di alcune previsioni negative per il settore nel 2009: hanno perso quota quindi Mitsubishi Estate (-7,7%), Mitsui Fudosan (-5,4%), Nomura Real Estate (-11%) . Nella tabella l'andamento degli indici di riferimento delle principali Borse dell'area Asia-Pacifico: - Tokyo -2,28% - Hong Kong -5,78% (in corso) - Shanghai -6,31% (in corso) - Taiwan -3,03% - Seul -3,91% - Sydney -3,55% (in corso) - Singapore -2,82% (in corso) - Kuala Lumpur -0,64% (in corso) - Bangkok -1,28% (in corso) - Giakarta -5,24% (in corso). (ANSA).

 

 

18 Novembre 2008 11:44 ROMA
PETROLIO: SCENDE SOTTO 55 DOLLARI, AI MINIMI DA GENNAIO 2007
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 18 NOV - Le quotazioni del petrolio sono scese oggi ai minimi da quasi due anni, in attesa dei dati di domani che dovrebbero registrare l'ottavo rialzo consecutivo delle scorte statunitensi. Il greggio con consegna a dicembre è sceso di 82 centesimi, pari all'1,5%, a 54,13 dollari al barile a New York. Si tratta, riferisce l'agenzia Bloomberg, del prezzo più basso dal 30 gennaio 2007. A Londra il petrolio veniva invece scambiato in mattinata a 54,55 dollari. (ANSA).

 

 

18 Novembre 2008 12:12
Crisi, quasi 90.000 i licenziati della finanza mondiale
(Reuters) - Con i 500 esuberi in Asia annunciati oggi da HSBC il totale dei licenziamenti preannunciati da banche e big della finanza mondiale da settembre a oggi sfiora le 90.000 unità. HSBC aveva già preannunciato tagli per 1.100 addetti in Asia il 26 settembre scorso. Lunedì Citigroup ha sbalordito gli osservatori con i suoi 52.000 posti eliminati. Di seguito un elenco dei principali annunci di esuberi diffusi da protagonisti della finanza da settembre: SOCIETA NUMERO DATA ADDETTI ----------------------------------------------------- Commerzbank 9.000 1/9 GMAC 5.000 3/9 HSBC 1.100 26/9 UBS 2.000 3/10 Barclays 3.000 10/10 National City 4.000 21/10 Goldman Sachs 3.300 23/10 American Express 7.000 30/10 DBS Group 900 7/11 Fidelity Investments 1.700 14/11 Citigroup 52.000 17/11 HSBC 500 18/11 ---------------------------------------------------- TOTALE 89.500 ---------------------------------------------------

 

 

18 Novembre 2008 12:17 ROMA
CRISI: PAULSON,SUMMERS,RUBIN CONCORDI, SERVONO NUOVE MISURE
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 18 NOV - Il segretario al Tesoro Usa Henry Paulson e due dei principali advisor economici di Barack Obama, Robert Rubin e Lawrence Summers, sono d'accordo: per rimettere in sesto l'economia servono nuovi interventi. "C'é ancora un bel po' da fare perché l'economia è peggiorata", ha detto Paulson parlando a un convegno, secondo quanto riferisce l'agenzia Bloomberg. Summers, candidato a tornare alla guida del Tesoro, ha parlato della necessità di una politica di due-tre anni di stimolo fiscale. Mentre Rubin, predecessore di Summers sotto la presidenza Clinton, ha detto che serve un pacchetto "molto consistente". (ANSA).

 

 

18 Novembre 2008 14:52 ROMA
USA: PREZZI PRODUZIONE, A OTTOBRE -2,8%, OLTRE LE ATTESE
di ANSA
E' IL MAGGIOR CALO DI SEMPRE
(ANSA) - ROMA, 18 NOV - Il dato 'core' dei prezzi, al netto cioé di alimentari e petrolio, è invece salito oltre le attese (+0,1%), dello 0,4%, per il secondo mese consecutivo. La contrazione di ottobre, ben superiore al -1,9% previsto dagli analisti, è la più alta mai registrata dal 1947, quando si è iniziato a costruire l'indice. Rispetto a ottobre 2007 i prezzi alla produzione sono invece saliti del 5,2%, dopo un rialzo dell'8,7% nei 12 mesi terminati a settembre. Escluse le voci alimentari e energia, il rialzo annuale è stato invece del 4,4%. Il crollo dei prezzi alla produzione del mese scorso è da attribuire soprattutto a un ribasso del 13% dei prezzi dei carburanti, il maggiore dal 1986, e da un -0,2% dei prezzi alimentari. (ANSA).

 

 

18 Novembre 2008 15:49 NEW YORK
CRISI: BERNANKE, SEGNI MIGLIORAMENTO SU MERCATI
di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 18 nov - Pur constatando che sul mercato ci sono dei miglioramenti, Bernanke precisa che "le condizioni del mercato sono ancora lontane dalla normalità". Il presidente della Fed ribadisce inoltre il proprio invito alle banche a fare ricorso a "politiche dei dividendi appropriate" e a rivedere i compensi per limitare le prese di rischio. Sul fronte proprio dei compensi il G20 straordinario di Washington ha inviato a una valutazione su come i compensi dei manager possono esacerbare i trend ciclici.(ANSA).

 

 

18 Novembre 2008 15:51 NEW YORK
CRISI: PAULSON, PIANO SALVATAGGIO NON PANACEA ECONOMIA
di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 18 nov - Il piano di salvataggio - osserva Paulson - "non è un pacchetto di stimolo" per l'economia. "La ripresa del mercato del credito - aggiunge - determinerà la velocità della ripresa economica. L'attuale rallentamento dell'economia, comunque, potrebbe prolungare le difficoltà del mercato immobiliare". (ANSA).

 

 

18 Novembre 2008 16:39 NEW YORK
CRISI: PAULSON, AIG FALLITA SENZA FED CON EFFETTI SU SISTEMA
di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 18 nov - Aig "sarebbe fallità" senza l'intervento della Fed, con conseguenze su tutto il sistema finanziario. Lo ha detto il segretario al Tesoro Henry Paulson nel corso della sessione domande e risposte nell'ambito dell'audizione presso la commissione servizi finanziari della Camera. Paulson ribadisce inoltre che un eventuale collasso del sistema finanziario si sarebbe fatto pesantemente sentire sull'economia reale e come come un piccolo ammontare dei fondi del piano di salvataggio è possibile dare una scossa significativa al credito al consumo.(ANSA).

 

 

18 Novembre 2008 17:34 NEW YORK
CRISI:PAULSON,A LAVORO CONTRO PIGNORAMENTI;FED,MOLTO DA FARE
di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 18 nov - "Stiamo lavorano" duramente "per mitigare i pignoramenti". Lo ha detto il segretario al Tesoro Henry Paulson nel corso di un'audizione alla commissione servizi finanziari della Camera. "Per prevenire i pignoramenti - osserva il presidente della Fed, Ben Bernanke - dobbiamo fare molto di più. I pignoramenti sono un sintomo e una causa della crisi"(ANSA).

 

 

18 Novembre 2008 20:00 MILANO
BORSA: EFFETTO WALL STREET SU EUROPA, ASIA IN ROSSO/ANSA
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 18 NOV - Asia debole, Europa e America su di giri. L'andamento contrastato delle Borse ha diviso in due il mondo, con le piazze finanziarie orientali sotto pressione, mentre l'Europa, dopo una fase iniziale di incertezza, ha chiuso in rialzo guidata da Wall Street, con il Dow Jones in crescita di oltre il 2% al momento delle chiusure nel Vecchio Continente. Inaspettatamente lo borse europee, dopo diverse sedute in forte calo, sono riuscite a recuperare 73 miliardi di capitalizzazione. Dopo una prima parte incerta, con avvio moderatamente positivo e successiva inversione di tendenza in territorio negativo, le borse europee hanno ripreso fiato con Wall Street, che ha fatto i conti con il calo dei prezzi alla produzione negli Usa, scesi a ottobre oltre le attese degli analisti, mentre sul Nasdaq si sono impennate le quotazioni di Yahoo! dopo le dimissioni dell'amministratore delegato e co-fondatore Jerry Yang, contrario all'offerta di Microsoft, con un rialzo dell'11,5% sul Nasdaq. Bene il comparto petrolifero, sulla scia del rialzo delle quotazioni del greggio, salito oltre quota 55 dollari per barile all'asta di New York. Rialzi anche per auto, telecomunicazioni, tecnologia e media, mentre hanno sofferto le banche e i servizi finanziari. Sugli scudi i petroliferi Total (+4,61%), Shell (+4,12%) e Bp (+4,05%), mentre tra le utility hanno guadagnato terreno Gdf- Suez (+4,71%), Veolia (+3,25%) ed E.On (+2,76%); hanno sofferto Air France (-2,73%) e Lufthansa (-0,77%), a differenza di British Airways (+1,87%). Acquisti sul tecnologico Alcatel-Lucent (+4,79%), favorita dall'offerta sul 20,8% di Thales in mano a quest'ultima da parte di Dassault Aviation, che ha messo sul piatto 1,56 miliardi di euro. Bene i telefonici Vodafone (+5,37%), France Telecom (+2,51%), Telefonica (+1,5%) e Bt (+1,17%), a differenza di Deutsche Telekom (-1,04%). Ancora in calo le banche, dopo lo scivolone della vigilia a seguito dei tagli annunciati da Citigroup. Giù Hbos (-15,44%), Lloyds (-11,95%) ed Rbs (-6,71%) a Londra, Dexia (-11,91%), Societé Generale (-5,69%) e Bnp Paribas (-5,13%) a Parigi. Bene tra gli automobilistici i costruttori tedeschi Volkswagen (+4,03%), Daimler (+2,34%) e Bmw (+1,04%), sulla scia degli aiuti annunciati dal governo di Berlino, mentre hanno frenato i francesi Peugeot (-2,78%) e Renault (-1,81%). Rialzi per i media Tf1 (+8,81%), Thomson (+2,89%) e Vivendi (+2,04%), favoriti dal clima di ottimismo sulla possibilità di una inversione di rotta del ciclo economico, dopo i dati incoraggianti diffusi dal colosso tecnologico Usa Hewlett Packard. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse mondiali. - Tokyo -2,28% - Hong Kong -4,54% - Sidney -3,55% - Londra +1,85% - Parigi +1,11% - Francoforte +0,49% - Madrid +0,38% - Milano +0,19% - Amsterdam +1,74% - Stoccolma -0,72% - Zurigo +0,52%.

 

 

18 Novembre 2008 19:50 MILANO
CRISI: BANCHE EUROPA BRUCIANO 1.000 MLD IN 2008 /ANSA
di ANSA
BANCHE MALE NONOSTANTE RECUPERO BORSE; UBS E UNICREDIT PEGGIORI
(ANSA) - MILANO, 18 NOV - Le borse europee recuperano, le banche no. Mentre i listini del Vecchio Continente sono riusciti a invertire la rotta evitando l'ennesima chiusura con il segno meno, le banche hanno allungato la caduta libera che ha portato il comparto (l'indice Dj Stoxx del settore bancario ha ceduto il) a perdere complessivamente quasi il 63% da inizio anno, bruciando così oltre 1.000 miliardi di euro di capitalizzazione. Anche oggi gli istituti europei sono stati colpiti dalle vendite dopo che l'annuncio dei maxi-tagli (52 mila licenziamenti) fatto ieri da Citigroup ha allungato un'ombra sinistra su tutto il comparto, ancora invischiato nella crisi finanziaria e ora alle prese anche con la recessione economica che colpirà imprese e famiglie andando a impattare sui conti degli istituti di credito. Sulle Borse del Vecchio Continente, in un mercato estremamente volatile, sono proseguiti gli alleggerimenti dei portafogli degli investitori. Mentre i listini, dopo una mattinata pesante, recuperavano terreno nel pomeriggio, i bancari hanno chiuso con ribassi di diversi punti percentuali: Royal Bank of Scotland ha ceduto il 6,7%, Societé Generale il 5,69%, Bnp Paribas il 5,1%, Ubs e Unicredit il 3,5%. In questo contesto 'nero', gli amministratori delegati, insieme ai dipendenti, sono costretti a tagliare anche i propri stipendi: dopo Deutsche Bank e Goldman Sachs, anche Barclays ha annunciato che per quest'anno non pagherà bonus ai propri top manager. Dalla fine del 2007, le principali banche del Vecchio Continente raggruppate nell'indice Dj Stoxx hanno bruciato oltre 1.000 miliardi di euro di capitalizzazione a causa delle svalutazioni e delle perdite legate alla crisi dei mutui subprime Usa. Le banche europee valevano 1.621 miliardi di euro il 31 dicembre del 2007, ne valgono ora circa 599 nonostante aumenti di capitale, aiuti statali e tagli al dividendo adottati per rafforzarsi patrimonialmente. Tra le prime dieci banche del Vecchio Continente quella che ha tenuto meglio di fronte alla crisi globale è stata anche la più grande e la più internazionale: la britannica Hsbc (-19% in Borsa da inizio anno). Le restanti nove registrano perdite che oscillano tra il -71,5% di Ubs e il -45,9% di Bnp Paribas. Tra loro anche le due più grandi banche italiane: Intesa Sanpaolo e Unicredit che dalla fine del 2007 hanno perso rispettivamente il 57,7% e il 68,8%. L'istituto di Profumo è, dopo la svizzera Ubs, quello con la performance peggiore. Di seguito le variazioni dell'andamento di Borsa delle principali dieci banche del Vecchio Continente da inizio anno a oggi (tra parentesi l'attuale capitalizzazione in euro): - Ubs -71,5% (26,5 mld) - Unicredit -68,6% (24,7 mld) - Societé Generale -62,0% (21,8 mld) - Credit Agricole -60,2% (19,5 mld) - Intesa Sanpaolo -57,7% (27,9 mld) - Santander -57,1% (48,6 mld) - Credit Suisse -53,8% (22,8 mld) - Bbva -53,0% (29,8 mld) - Bnp Paribas -45,8% (39,2 mld) - Hsbc -19,1% (101,3 mld). .(ANSA).

 

 

18 Novembre 2008 22:37 NEW YORK
CRISI: TRICHET, IN EUROLANDIA NO TENDENZE DEFLAZIONE
di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 18 nov - Per ora in Eurolandia non ci sono "tendenze deflazionistiche". Lo ha detto il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet. Nei giorni scorsi il commissario europeo agli affari economici, Joaquin Almunia, aveva dichiarato che l'Ue sta vivendo una fase di recessione "con rischi di deflazione".(ANSA).


 

 

 

 

WALL STREET: VOLATILITA' ESTREMA COLPO DI RENI SUL FINALE

18 Novembre 2008 22:04 NEW YORK - di WSI
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Altra seduta turbolenta per gli indici americani, avanzati grazie agli acquisti maturati negli ultimi minuti. Prezzi in calo, pericolo deflazione (!); fiducia dei costruttori ai minimi storici. Il rialzo non convince.
Wall Street e’ riuscita ad avanzare in un’altra giornata turbolenta per gli indici americani, caratterizzata dalla forte incertezza sulle prospettive economiche dopo che gli ultimi dati macro avevano frenato gli investitori dal costruire nuove posizioni sull’azionario. Il Dow Jones ha guadagnato l'1.83% a 8424, l’S&P500 lo 0.98% a 859, il Nasdaq ha chiuso in progresso dello 0.08% a 1483. Spunti positivi sono emersi dal colosso informatico Hewlett-Packard che ha dimostrato come i profitti di alcune aziende continuino a crescere nonostante la minaccia della recessione. Il clima resta comunque incerto, il rialzo odierno non convince molti operatori.
Gli operatori continuano ad interrogarsi sulla durata del rallentamento economico, molti preferiscono limitare gli investimenti in attesa di segnali incoraggianti che possano indicare il raggiungimento di un punto di bottom da cui ripartire, altri, quelli istituzionali come gli hedge funds, continuano a produrre una volatilita’ estrema nei listini.
In chiaroscuro l’aggiornamento sui prezzi alla produzione di ottobre: il dato e’ sceso del 2.8% (nuovo record assoluto) ma la versione ‘core’ e’ risultata in progresso dello 0.4% ad un livello superiore a quello stimato dagli analisti. Il crollo dei prezzi e’ stato definito da alcuni analisti "preoccupante" perche’ indice dell’inizio di un fenomeno di deflazione. A peggiorare il clima e’ stato l’ultimo rapporto sulla fiducia dei costruttori rilasciato dalla National Association of Home Builders, crollato ad un nuovo minimo storico, con buona pace di quanti ritenevano gia’ iniziata la fase di recupero dell’industria. Sandy Dunn, presidente della NAHB ha dichiarato che "il rapporto evidenzia che ci troviamo a vivere una situazione di crisi"
Nervosismo tra gli investitori anche in attesa della decisione di Washington sugli aiuti finanziari a sostegno dell'industria dell'auto. Intervenuto davanti alla Commissione Servizi Finanziari della Camera il segretario al Tesoro Usa Henry Paulson ha difeso quanto attuato fino ad ora in merito al piano di salvataggio. Paulson ha affermato che il programma TARP non e' una panacea per l'economia e che non sono previsti finanziamenti per il rilancio delle aziende automobilistiche in difficolta'.
Gli strategist di HSBC fanno notare che il cambio di strategia del Dipartimento al Tesoro (il mancato acquisto degli asset "tossici" delle banche) ha gia’ messo fine ad uno dei pochi trend positivi che si erano creati di recente, ovvero il calo del tasso LIBOR a tre mesi. "Riteniamo ancora che un rally di fine anno sia possibile, ma il valore aggiunto sara’ comunque contenuto date le attuali condizioni di mercato".
Sul fronte societario, il colosso informatico Hewlett-Packard e' avanzato di quasi il 15% dopo aver offerto un outlook incoraggiante per i prossimi risultati fiscali. L'azienda prevede un utile per azione per il quarto trimestre pari ad $1.03 (consensus $1.00), i ricavi dovrebbero attestarsi a $33.6 miliardi. In buon progresso anche Home Depot, dopo aver riportato un calo dei profitti piu’ contenuto del previsto.
Acquisti (+8%) sul colosso media online Yahoo!: il CEO e co-fondatore Jerry Yang si e’ dimesso (restera’ comunque in carica finche’ non sara’ nominato un successore). "Le dimissioni di Yang sono da considerarsi positivi per due ragioni: in primo luogo e’ evidente che il Board e’ frustrato dalla recente performance del titolo e soprattutto appare chiara la disponibilita’ a valutare nuovi accordi, su tutti quello con Microsoft" hanno dichiarato gli analisti di Bernstein.
Tra i titoli in rosso, deboli General Motors e Citigroup. Dopo aver annunciato un taglio di 50 mila posti di lavoro nella giornata di ieri, il colosso bancario continua a muoversi al ribasso, vittima dei commenti negativi di Deutsche Bank. Pepsi Bottling ha annunciato unna riduzione della forza lavoro e lanciato un profit warning.
Sugli altri mercati, in ribasso il petrolio. I futures con consegna dicembre sono arretrati a nuovi minimi di 22 mesi a quota $54.39 al barile, in ribasso di $0.56. Sul valutario, in ritracciamento l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi' a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.2600. Vendite sull’oro: i futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno ceduto $9.30 a $732.70 l’oncia. In progresso i Titoli di Stato Usa. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.5350% dal 3.6840% di lunedi'.

 

Fonte - WallStreetItalia