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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Giovedì 20 Novembre 2008

PARTE 2

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20 Novembre 2008 09:01 MILANO
BORSA: NUOVO SCIVOLONE IN ASIA, TOKYO -6,8%, HONG KONG -5%
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 20 NOV - Reagiscono male le principali Borse di Asia e Pacifico al crollo di ieri dei mercati occidentali, con Tokyo in calo del 6,89%, Hong Kong, a seduta ancora aperta, del 5,56%, e Sidney del 4,19%. Sui mercati orientali, ai minimi dall'agosto 2003, pesano il crollo delle esportazioni giapponesi e il dato sul calo dei prezzi al consumo negli Usa, che insieme costituiscono una miscela esplosiva che si traduce in pessime previsioni per i risultati di fine anno dei principali gruppi industriali, da Sharp (-8,22%) a Sanyo (-7,74%), da Panasonic (-7,66%) a Sony (-6,36%), Nintendo (-6%), e Casio (-3,64%). Sotto pressione Mazda (-10,44%), dopo la decisione della Ford di scendere dal 33,4 al 13%. Il gruppo giapponese ha formalizzato al colosso Usa l'interesse a rilevare direttamente una quota pari a circa il 7% del capitale, mettendo sul piatto 184 milioni di dollari. In calo anche Honda (-6,8%), Nissan (-5,49%) e Toyota (-3,44%), penalizzate dalle previsioni sui risultati di fine esercizio. Ondata di vendite poi sugli assicurativi Sompo (-14,73%) e T&d Holdings, cha hanno annunciato un taglio alle stime sui profitti di fine anno a seguito del tracollo dei mercati finanziari, che ha ridotto all'osso il valore dei rispettivi portafogli. In forte calo a Sidney le materie prime con Rio Tinto (-13,13%) e Bhp Billiton (-9,05%) con le quotazioni dei metalli ai minimi, frenati anch'essi dalla recessione. Scivolone anche per i petroliferi Woodside (-9,67%) e Roc Oil (-9,23%), che scontano il greggio fermo a quota 52 euro. Pesanti a Hong Kong China Resources (-15,08%), Aluminium Corporation (-10,2%) e Cathay Pacific (-9,68%). Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse di Asia e Pacifico. - Tokyo -6,89% - Hong Kong -5,56% (seduta in corso) - Shanghai -1,67% (seduta in corso) - Taiwan -4,53% - Seul -6,70% - Sidney -4,19% - Bombay -3,56% (seduta in corso) - Singapore -3,43% (seduta in corso) - Kuala Lumpur -1,73% - Bangkok -3,95% - Giakarta -3,16% (seduta in corso). (ANSA).

 

 

20 Novembre 2008 15:18 ROMA
Petrolio: sotto i 50 dollari a New York
di ANSA
Greggio ai minimi dal 18 gennaio 2007
(ANSA) - ROMA, 20 NOV - Petrolio a New York sotto 50 dollari nelle prime battute della sessione regolare, ai minimi dal 18 gennaio 2007.

 

 

20 Novembre 2008 15:21 ROMA
Usa: richieste sussidio disoccupazione +27 mila unita'
di ANSA
A quota 542 mila, analisti prevedevano calo a 505 mila
(ANSA) - ROMA, 20 NOV - Le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate di 27.000 unita', a quota 542.000. Gli analisti prevedevano invece un calo a quota 505.000.

 

 

20 Novembre 2008 16:28 ROMA
Usa: superindice economico -0,8% a ottobre, peggio di stime
di ANSA
Indice Fed Philadelphia a novembre -39,3, sotto stime(ANSA) - ROMA, 20 NOV - Il superindice economico statunitense a ottobre ha segnato un calo dello 0,8% dopo il +0,3% di settembre. Il dato - calcolato dal Conference Board e considerato un buon anticipatore del trend economico Usa - e' peggiore rispetto alle previsioni degli analisti, che davano l'indice in calo dello 0,6%. L'indice della Fed di Philadelphia e' invece sceso a novembre a -39,3 da -37,5 di ottobre. Il dato e' peggiore rispetto alla stima degli analisti (-35,0).

 

 

20 Novembre 2008 17:25 NEW YORK
CRISI:KROSZNER(FED),DA MISURE PRESE EFFETTI INCERTI ECONOMIA
di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 20 nov - Le recenti misure di sostegno decise dalle autorità americane hanno ancora "effetti incerti" sull'economia. Lo ha detto Randall Kroszner, componente del board della Fed, intervenendo alla Commissione parlamentare delle piccole imprese. "Date le attuali condizioni economiche e finanziarie, l'ampiezza degli effetti delle recenti politiche tanto per l'economia che le piccole imprese sono molto incerti", spiega Kroszner, sottolineando che per le piccole aziende, oltre a un più difficile accesso al credito, preoccupano la debolezza dell'economia e il calo della domanda. Kroszner ha sottolineato che le piccole imprese sono vitali per l'economia americana, visto che rappresentano la metà dell'occupazione nel settore privato e hanno contribuito per il 50% alla creazione di nuovi posti di lavoro nel corso dell'ultimo decennio.(ANSA).

 

 

20 Novembre 2008 18:57 NAPOLI
CRISI: USA; RIFKIN, PACCHETTO GOVERNO AMERICANO NON BASTA
di ANSA
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(ANSA) - NAPOLI, 20 NOV - "Da solo il pacchetto di misure varato dal Governo americano non basta contro la crisi finanziaria". Ad affermarlo, a Napoli, è Jeremy Rifkin, presidente della Foundation on Economics trend, ed esperto dell'impatto globale delle nuove tecnologie. Rifkin ha partecipato al convegno dedicato al tema 'Il futuro cresce in Campania', in programma da oggi e fino a domani. "Il problema è stato il credito - ha detto - gli Stati Uniti hanno cominciato a spendere e si sono indebitati per 13,5 trilioni di dollari, fino a che la bolla creditizia non è scoppiata". "Il deficit del governo è al suo massimo - ha aggiunto -. Poiché il nostro Paese fa parte del mercato globale si è verificato l'effetto tsunami. La crisi finanziaria è stata esacerbata dalla crisi energetica globale". Il 'punto critico', secondo Rifkin, è stato raggiunto quando il prezzo del petrolio ha superato i 50 dollari al barile, perché "in quel momento abbiamo capito che tutto dipende dal petrolio, tutta la catena produttiva". Quando il petrolio ha raggiunto i 146 dollari a barile, l'inflazione è salita a livelli vertiginosi, ha spiegato, raggiungendo ciò che Rifkin ha definito "il picco della globalizzazione". (ANSA).

 

 

20 Novembre 2008 19:24 NEW YORK
CRISI: ANALISTI, NECESSARI ALTRI 1.200 MLD PER BANCHE USA
di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 20 nov - Le autorità americane potrebbero dover spendere altri 1.200 miliardi di dollari per ricapitalizzare le otto maggiori istituzioni finanziarie del Paese e stabilizzare il mercato, visto che gli investitori privati non intendono esporsi a rischi. Lo afferma, in una nota, Paul Miller, analista di Fbr Capital Markets. (ANSA).

 

 

20 Novembre 2008 19:50 MILANO
CRISI: BORSE AL TAPPETO CON BANCHE, ALLARME DEFLAZIONE /ANSA
di ANSA
CROLLA TOKYO (-6,9%), EUROPA BRUCIA 150 MLD. PESANTI PETROLIFERI
(ANSA) - MILANO, 20 NOV - Ancora una seduta di passione per le Borse, affossate dall'effetto domino scatenato dai listini asiatici sul timore di un peggioramento dello stato di salute dell'economia mondiale e dai dati macroeconomici americani non brillanti. Nel mirino degli investitori oltre ai bancari, in specie quelli tedeschi, i petroliferi con il greggio che a New York è precipitato sotto la soglia dei 50 dollari al barile. Il primo tonfo si è visto in mattinata a Tokyo con l'indice Nikkei che ha perso il 6,9 per cento. Un crollo che ha destabilizzato in avvio di seduta gli indici del Vecchio Continente che sono poi risaliti dai minimi di giornata nel finale. Al termine delle contrattazioni il saldo da pagare è stato comunque difficile da digerire con altri 150 miliardi di capitalizzazione bruciati e l'indice paneuropeo Dj Stoxx 600 che é sceso sui livelli del 2003. In particolare, mentre Wall Street limava le perdite intorno al punto percentuale (Dow Jones alle 19,30 -0,73%), le principali Borse europee archiviavano la seduta con perdite intorno ai 3 punti percentuali. Parigi in primis (-3,48%), seguita da Londra (-3,26%) e Francoforte (-3,08%). Più contenuta Milano (-1,8%), mentre è andata peggio ad Amsterdam (-4,33%) e Zurigo (-3,95%). "E' ancora troppo presto per far ripartire i mercati azionari", ha commentato un'operatore dalla City che si attende che "le cose vadano male ancora per qualche tempo". E in effetti i dati macroeconomici arrivati dagli Stati Uniti non parlano ancora di ripresa: oltre al calo sopra le attese del superindice economico di ottobre (-0,8%), Oltreoceano si è anche assistito ad una richiesta settimanale dei sussidi alla disoccupazione da record (+27.000 unità, a 542.000, livelli che non si vedevano dal 1992). Un quadro complessivamente difficile che ha pesato sugli investitori, tornati a vendere a mani basse. Nel mirino soprattutto i petroliferi con i giganti del calibro di Royal Dutch Shell e Total che hanno perso circa 4 punti percentuali ciascuno. In caduta libera anche le materie prime in scia alla brusca frenata delle quotazioni del rame a Londra (-3,2%): Bhp Billiton ha lasciato sul terreno il 5,8 per cento e la principale concorrente Rio Tinto il 7 per cento. Non hanno fatto meglio i bancari con il gigante tedesco del credito Deutsche Bank che ha perso 9,4 punti percentuali al fianco dell'olandese Ing (-8,9%); mentre a Wall Street Goldman Sachs è caduta sotto i 53 dollari per la prima volta dal debutto in Borsa nel 1999. Sempre Oltreoceano pesanti Citigroup (-25%) e Bank of America (-10%). Tornando nel Vecchio Continente, le vendite hanno colpito anche le compagnie aeree, con AirFrance-Klm che ha perso il 5,7 per cento, e il settore automobilistico che ha visto arretrare il sottoindice europeo di riferimento del 4,76% (Dj Stoxx autos), nel giorno in cui General Motors ha annunciato che Opel non si vende mentre pare aprirsi uno spiraglio per la concessione di aiuti governativi in grado di evitarne la bancarotta. Particolarmente pesanti le grandi come Renault (-6,2%), Volkwagen (-6%) e Porsche (-5,6%). Di seguito l'andamento degli indici dei titoli guida delle principali Borse mondiali: - Tokyo -6,89% - Sidney -4,19% - Londra -3,26% - Parigi -3,48% - Francoforte -3,08% - Madrid -2,72% - Milano -1,83% - Amsterdam -4,33% - Stoccolma -1,08% - Zurigo -3,95% - Wall Street -0,73% (in corso). (ANSA).




 

 

 

WALL STREET: SPROFONDA, S&P500 AI MINIMI DAL 1997

20 Ottobre 2008 22:03 NEW YORK - di WSI
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20 Novembre 2008 22:06 NEW YORK
WALL STREET SPROFONDA, S&P500 AI MINIMI DAL 1997
di WSI
Nuova ondata di vendite sull'azionario, perdite superiori al 5%. Tracollano i finanziari, Citigroup arretra -27%. Auto: euforia iniziale, poi nulla, non c'e' ancora l'ok sul prestito. Rendimenti T-bond ai minimi di 50 anni. Petrolio sotto i $50.
Gli indici americani hanno archiviato ancora una volta la seduta in pesante perdita. Gli ultimi rapporti economici hanno segnalato un aggravarsi della recessione, il settore dell’auto, che aveva ricevuto una solida spinta a meta’ giornata sul possibile accordo sul prestito ponte, ha ceduto interamente i guadagni a causa degli sviluppi successivi che hanno riportato la situazione in una fase di stallo. Il Dow Jones ha ceduto il 5.27% a 7553, l’S&P500, piombato ai minimi di 11 anni, ha perso il 6.71% a 752, il Nasdaq il 5.07% a 1316. La perdita settimanale registrata fino a questo momento e’ pari ad un calo medio del 13% circa.
Stando agli ultimi numeri macroeconomici, il mercato del lavoro continua a dare segnali di cedimento. Le nuove richieste di sussidio da parte dei disoccupati sono schizzate ai massimi livelli dal ’92. Il Superindice economico ha registrato una contrazione dello 0.8% nell’ultimo mese, deludendo le attese degli economisti, il Philly Fed ha infine segnalato un deterioramento dell’attivita’ manifatturiera nell’area di Philadelphia scendendo ad un minimo negativo di -39.3 punti.
"E’ veramente un disastro quanto sta accadendo in questo momento" ha dichiarato preoccupato Randy Bateman, responsabile degli investimenti di Huntington Bancshares. "L'economia si sta rivelando debole, molto debole"'. L’S&P500 ha perso il 48.8% da gennaio ad oggi ed e’ posizionato a chiudere l’anno con la peggiore performance di sempre.
A soffrire maggiormente e’ il settore bancario, tornato nuovamente nel mirino dei ribassisti in seguito al cambiamento di strategia del Dipartimento del Tesoro Usa per cui il governo non rilevera’ piu’ gli asset "tossici" delle banche, preferendo investire i fondi previsti dal piano di salvataggio in diverso modo.
Nuovo crollo del colosso Citigroup che dopo aver lasciato sul terreno il 23% nella seduta precedente, ha proseguito nella corsa al ribasso riportando una perdita del 27%, sotto la soglia dei $5. Le rinnovate preoccupazioni su nuove svalutazioni e perdite che potrebbero mettere in serie difficolta’ lo stato patrimoniale del gruppo hanno in breve tempo spazzato via l'ottimismo iniziale originato dai nuovi investimenti del principe saudita Alwaleed. Tra gli altri titoli del settore, -18% per JP Morgan (che ha annunciato un taglio del 10% della forza lavoro), Bank of America giu' -14%.
Operazioni nervose sul comparto dell'auto. L'accordo sul prestito ponte per permettere alle tre case automobilistiche di Detroit (General Motors, Ford e Chrysler) di sopravvivere alla crisi sembrava raggiunto, ma l'opposizione di alcuni membri del Congresso americano ha causato uno slittamento della decisione finale al prossimo mese. GM, che guadagnava il 43% ad un certo punto della seduta, ha visto cosi' evaporare i guadagni archiviando la sessione con un modesto +3.23%, confermandosi l'unico comunque l'unico componente del Dow Jones ad avanzare. Tra gli altri titoli dell'indice industriale, pesanti General Electric (-11%) ed Alcoa (-16%).
Tra le altre news societarie, nel comparto farmaceutico, Pfizer ha chiuso con un ribasso del 7% a causa del ritiro della richiesta presentata nei giorni scorsi sulla vendita del Viagra in Europa senza alcuna prescrizione medica. Buona la prova di PetSmart grazie all’outlook migliore del consensus relativo ai risultati dell’intero anno fiscale. Rally sensazionale per Ambac, il disastrato gruppo assicuratore di bond riuscito a liberarsi di CDO per un valore di $3.5 miliardi grazie al pagamento di $1 miliardo in cash. Il titolo e' schizzato del 70%.
Sugli altri mercati, ancora in ribasso il petrolio. I futures con consegna dicembre sono arretrati a quota $48.70 al barile, in ribasso del 9%. Sul valutario, in ritracciamento l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi' a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.2443. Acquisti sull’oro: i futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno guadagnato $12.70 a $748.70 l’oncia. In rally i Titoli di Stato Usa. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.1260% dal 3.3910% di mercoledi’.
 
 

Fonte - WallStreetItalia