21 Novembre 2008 00:05 NEW YORK
CRISI: FANNIE-FREDDIE SOSPENDONO
PIGNORAMENTI FINO 1/2009
di ANSA
-
(ANSA) - NEW YORK, 20 nov - La sospensione dei pignoramenti
avrà inizio dal giorno del Thanksgiving, il 27 novembre
prossimo. Della misura beneficeranno circa 10.000 mutuatari
di Fannie Mae e 6.000 di Freddie Mac. Nell'arco di tempo che
intercorrerà fra il 27 novembre e il 9 gennaio prossimo, le
due agenzie statunitensi metteranno in atto il proprio
programma di rinegoziazione dei mutui, che dovrebbe essere
funzionale dal 15 dicembre. Il programma, illustrato la
scorso settimana, mira a consentire ai mutuatari che
occupano l'immobile come residenza principale e che non
hanno onorato il pagamento di almeno tre rate di beneficiare
di una revisione delle condizioni a cui il prestito è stato
concesso. In particolare, i mutuatari potranno ottenere
tassi più bassi e allungare la durata del
finanziamento.(ANSA).
21 Novembre 2008 00:10 NEW
YORK
CRISI: USA; OK SENATO A ESTENSIONE SUSSIDI DISOCCUPAZIONE
di ANSA
-
(ANSA) - NEW YORK, 21 nov - Via libera del Senato americano
alla legge per il l'estensione dei sussidi ala
disoccupazione. Il testo prevede benefici prolungati di
sette settimane per tutti gli stati e di 13 per quelli più
colpiti dalla crisi. Il presidente americano George W. Bush
ha dichiarato che avrebbe firmato rapidamente la nuova
normativa una volta approvata dal Senato. Il presidente - ha
detto la portavoce della Casa Bianca, Dana Perino - è
"sempre preoccupato" quando la gente perde il proprio posto
di lavoro. Le richieste settimanali di sussidio di
disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate di 27.000
unità, a quota 542.000, contro un calo a quota 505.000
previsto dagli analisti.(ANSA).
21 Novembre 2008 02:00 NEW
YORK
CRISI: FONDO MONETARIO
IN LIQUIDAZIONE, GARANZIE TESORO/ANSA
di ANSA
-
(ANSA) - NEW YORK, 21 NOV - Il Reserve Fund's Us Government
chiede la liquidazione e, data "l'eccezionale situazione"
presente sul mercato monetario, il Tesoro americano, che
diverrà garante di ultima istanza, compenserà le perdite
subite dagli investitori. In particolare, l'accordo prevede
che il fondo si impegni a cedere i propri asset entro il 3
gennaio, poi interverrà il Tesoro che potrebbe dover asset
restanti per un importo massimo di 5,6 miliardi di dollari.
L'operazione sarà condotta attraverso l'Exchange
Stabilization Fund e mira ad assicurare che gli azionisti
ricevano almeno un dollaro per ogni azione. La decisione del
Tesoro di farsi compratore di ultima istanza é legata - è
spiegato in una nota - alle circostante "uniche ed
eccezionali" sul mercato. Al momento - aggiunge il Tesoro -
nessun altro fondo di quelli che hanno aderito al piano da
50 miliardi varato alcuni mesi fa proprio a sostegno del
mercato monetario godrà di azioni simili. Il Reserve Fund's
Us Government controlla buoni del Tesoro a breve termine e
titoli di debito emessi da Fannie Mae e Freddie Mac, i due
colossi del credito ipotecari commissariati dal governo
americano. "L'accordo raggiunto dà al fondo 45 giorni per
vendere gli asset a valore contabile netto o al di sotto. Al
termine di questo periodo" Il Tesoro "acquisterà gli asset
restanti al valore contabile netto". Il rischio massimo a
cui il Tesoro dovrebbe esporsi è 5,6 miliardi di dollari. Il
fallimento di fondi monetari, strumenti a breve termine
considerati molto sicuri, è un fenomeno molto raro, ma
l'attuale crisi finanziaria ha spinto Reserev Pimary Fund,
il più antico fondo monetario americano e quello a cui fa
capo Reserve Fund's Us Government, a liquidare un altro dei
suoi fondi nel settembre scorso, in seguito alla sua forte
esposizione a Lehman Brothers. In seguito a questo evento,
il Tesoro americano ha messo a punto un piano da 50 miliardi
per stabilizzare il mercato monetario e garantire la
stabilità dei fondi mutualistici. Accanto a questo
programma, la Fed ha annunciato la creazione di un
meccanismo per aiutare i fondi mutualistici consentendo loro
di rivendere più facilmente i titoli alle banche così da
poter far fronte alle richieste degli investitori, che
sempre più numerosi bussano alla porta per avere indietro
gli investimenti effettuati. Il meccanismo entrerà in vigore
il prossimo 24 novembre. (ANSA).
21 Novembre 2008 08:48 MILANO
BORSA: ASIA IN RIALZO CON BANCHE, HSBC +4,5%
di ANSA
-
(ANSA) - MILANO, 21 NOV - Le attese per nuovi sforzi dei
governi in sostegno dell'economia spingono i listini
azionari in Asia. Hsbc guadagna a Hong Kong il 4,5% sulla
promessa di liquidità dalla banca centrale cinese, Mizuho
Financial fa un balzo del 10% scommettendo su un riassetto
di Citigroup. Secondo fonti vicine all'operazione, citate
dal Wall Street Journal, il cda della banca americana
starebbe valutando la vendita con uno spezzatino o
dell'intero istituto. Intanto dopo il tonfo di Wall Street
nella vigilia oggi i future si muovono in rialzo (quello
sullo S&P 500 +3%). Tra i bancari bene China Construction
Bank (+6,7%), Woori Finance Holding (+6,9%), fuochi
artificiali per Fortescue (+40%) dopo un trimestre in utile.
Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali
borse di Asia e Pacifico. - Tokyo +2,70% - Hong Kong +2,33%
(seduta in corso) - Shanghai -0,72% (seduta in corso) -
Taiwan +1,98% - Seul +5,80% - Sidney +1,90% - Bombay +2,62%
(seduta in corso) - Singapore +2,28% (seduta in corso) -
Kuala Lumpur -0,62% - Bangkok +0,66% - Giakarta -1,24%
(seduta in corso). (ANSA).
21 Novembre 2008 09:32
Sistema euro, depositi marginali presso Bce per oltre 200
mld
FRANCOFORTE (Reuters) - Il sistema bancario della zona euro
ha fatto ricorso ieri sera a depositi marginali a un giorno
presso la Bce per oltre 200 miliardi di euro. Le statistiche
aggiornate a questa mattina e relative a giovedì - come si
legge alla pagina - mostrano un'erogazione di prestiti
overnight pari a 2,174 miliardi da 2,18 miliardi della
seduta precedente, e un utilizzo dei depositi a ventiquattr'ore
per 202,156 miliardi, in calo dai 205,539 miliardi di
mercoledì sera.
21 Novembre 2008 13:16 ROMA
CITIGROUP: RIUNIONE EMERGENZA BOARD, IPOTESI SPEZZATINO
di ANSA
-
(ANSA) - ROMA, 21 NOV - A differenza del Wsj, il New York
Times scrive che il management di Citigroup non sta
considerando attivamente una vendita, o uno spezzatino,
della banca americana. Secondo il Financial Times i membri
del board dell'istituto di New York, in allerta e in
contatto costante fin da ieri, hanno vagliato una serie di
ipotesi preliminari e l'opzione favorita, anche da parte
dell'amministratore delegato Vikram Pandit, sarebbe di
mantenere l'indipendenza dell'istituto. Diversi dirigenti
della banca - scrive ancora il Ft - avrebbero fatto
pressioni, a livello politico, per un'azione politica che
riporti la fiducia nei mercati e arresti la caduta libera
delle azioni del'istituto. Una proposta avanzata sarebbe
quella di re-introdurre il divieto di vendite allo scoperto
sui titoli bancari, anche se appare difficile che l'idea
trovi il favore delle autorità statunitensi. Quella che era
una volta la più grande banca statunitense ha visto il
proprio valore in borsa crollare dai 276 miliardi di dollari
della fine del 2006 a circa 26 miliardi ieri, quando ha
perso in una sola seduta il 26%, e diventare la quinta banca
per capitalizzazione dopo Bancorp. E a rassicurare gli
investitori - preoccupati per l'eventualità che dal bilancio
della banca escano fuori altre brute sorprese dopo le forti
svalutazioni sul credito strutturato - non sono bastati né
il rinnovato impegno del principe saudita Alwaleed, né il
piano di contenimento dei costi annunciato da Pandit, che
prevede oltre 50.000 licenziamenti. Intanto Christina
Pretto, portavoce di Citigroup, senza commentare le
indiscrezioni sul board si è limitata a ribadire che la
banca ha "un capitale e una posizione di liquidità molto
forti oltre a una rete globale unica". I banchieri e i
manager più in vista dell'istituto starebbero facendo del
loro meglio per scongiurare una fuga di capitali che
svuoterebbe le casse di Citigroup, lasciandola in balia
della tempesta. Alcune fonti anonime citate dalla Bloomberg
affermano che, finora, le grandi aziende clienti di
Citigroup non avrebbero spostato i loro soldi altrove.
Alcuni alti dirigenti, che hanno parlato con l'agenzia
statunitense senza essere citati, affermano di essere
assediati dai 'rumor' di mercato negativi sul conto di
Citigroup, fatti girare apposta da investitori che stanno
scommettendo al ribasso sulle azioni della banca. Intanto il
direttore finanziario di Citigroup, Gary Crittenden, ha
detto ai dipendenti che non sarebbe saggio prendere
decisioni affrettate e vendere attività preziose
dell'istituto per soddisfare l'appetito degli investitori
cercando di far risalire il valore delle azioni. L'istituto
potrebbe invece cedere alcune attività 'non core', cioé non
centrali nel suo business, come ha già fatto nel caso
dell'attività di banca commerciale in Germania e nella
vendita di Citi Global Services, una divisione indiana che
fornisce servizi di back office alle istituzioni
finanziarie.(ANSA).
21 Novembre 2008 13:25 PARIGI
Fmi: Strauss-Kahn,
rischio nuova catastrofe finanziaria
di ANSA
E' fondamentale fare ripartire il credito
(ANSA) - PARIGI, 21 NOV - Il direttore generale del Fondo
monetario internazionale, Strauss-Kahn, non esclude 'una
nuova catastrofe' nel mondo della finanza. E' questo a suo
avviso 'uno dei rischi che sussistono' e che potrebbero
pregiudicare la ripresa della crescita mondiale a fine 2009.
'Se siamo seri la crescita ripartira'', ha detto
Strauss-Kahn, per il quale c'e' pero' il rischio che il
credito non riparta. 'E' percio' legittimo - ha aggiunto -
pungolare i banchieri per obbligarli a concedere prestiti'.
21 Novembre 2008 14:33 NEW
YORK
TASSI: LA BCE POTREBBE ABBATTERLI (FORSE) A ZERO
di WSI-ANSA
Citigroup prevede che i tassi d'interesse fissati dalla
Banca centrale europea scendano all'1% il prossimo anno, un
punto percentuale in meno rispetto alla sua precedente
stima. E forse anche allo 0.0%.
Citigroup prevede che i tassi d'interesse fissati dalla
Banca centrale europea scendano all'1% il prossimo anno, un
punto percentuale in meno rispetto alla sua precedente
stima. Lo scrive la Bloomberg. Gli analisti di Citigroup
"non escludono" che il tasso di riferimento fissato dall'Eurotower
possa scendere a zero il prossimo anno, dal 3,25% attuale:
un'ipotesi che sembra prefigurare uno scenario di
deflazione.
21 Novembre 2008 14:59 NEW
YORK
ARMAGEDDON NEWS:
GOLDMAN SACHS PREVEDE CROLLO PIL USA A -5.0%
di REUTERS
La banca ha abbassato le previsioni sul Pil reale americano
e stima che calerà al tasso annuo del 5% nel quarto
trimestre e del 3% e dell'1% nei due successivi trimestri.
Goldman Sachs ha abbassato le previsioni sul Pil reale
americano e stima che calerà al tasso annuo del 5% nel
quarto trimestre e del 3% e dell'1% nei due successivi
trimestri. In precedenza Goldman aveva stimato un ribasso
del Pil al tasso annuo del 3,5% nell'attuale trimestre.
Secondo la banca d'affari la disoccupazione Usa raggiungerà
il 9% entro il quarto trimestre di quest'anno ed è destinata
a peggiorare poiché difficilmente l'economia Usa tornerà ad
un trend di crescita nel 2010. Nel 2009 gli utili societari
scenderanno del 25% complessivamente (contro una precedente
attesa pari a meno 20%), dopo una flessione stimata del 10%
nel 2008. Goldman prevede che la Fed taglierà il tasso
chiave di 50 punti base alla prossima riunione il 16
dicembre, se non prima.
21 Novembre 2008 16:12 ROMA
CRISI: A NUOVO RECORD
RISCHIO DEFAULT TITOLI TESORO USA E GB
di ANSA
-
(ANSA) - ROMA, 21 NOV - Le conseguenze della crisi globale
si fanno sentire anche sui titoli di Stato di Paesi ritenuti
fino a poco tempo fa estremamente affidabili. Infatti, il
rischio-insolvenza sui Treasury statunitensi e sugli
analoghi titoli del Tesoro Britannico è salito oggi a nuovi
record, secondo quanto riferito da Bloomberg che a sua volta
cita i dati forniti da CMA Datavision. I cosiddetti 'credit-default
swaps', vale a dire i derivati che proteggono dal
rischio-default, sono saliti infatti di quattro punti base,
al nuovo massimo storico di 42,5, per il Treasury a 5 anni,
mentre sul Treasury decennale il rialzo è di sei punti, a 48
(anche in questo caso nuovo record). I CDS relativi ai
titoli quinquennali del Tesoro britannico sono aumentati
invece di 14 punti base, a 82 punti, mentre sui titoli
decennali il rischio-insolvenza è aumentato di quattro
punti, a 87. I CDS per proteggere dal rischio-insolvenza sui
Treasury sono denominati in euro mentre quelli per
proteggersi dai titoli di Stato britannici sono espressi in
sterline. Un punto base su un CDS che protegge da una
possibile insolvenza dieci milioni di dollari investiti in
un Treasury a cinque anni equivale ad un esborso di mille
dollari l'anno. (ANSA).
21 Novembre 2008 17:52
WASHINGTON
FMI: LASCIA PRIMO CONSIGLIERE FINANZIARIO, JAMIE CARUANA
di ANSA
-
(ANSA) - WASHINGTON, 21 NOV - Inizia il giro di poltrone al
Fondo Monetario Internazionale che sta riposizionando il suo
ruolo verso una funzione di coordinamento per la gestione
della crisi finanziaria globale: se ne va Jamie Caruana,
autore dei 'Financial stability report' che, da due a
quattro volte l'anno, presentano il quadro e le tendenze
sullo scacchiere finanziario mondiale. Ad annunciare che il
consigliere e direttore della divisione sulle politiche
monetarie e sui mercati di capitali del Fondo se ne va per
assumere il ruolo di general manager della Bri, è stato lo
stesso direttore generale dell'Fmi, Dominique Strauss-Kahn.
Caruana, ex governatore della Banca centrale di Spagna,
lascerà il Fondo nell'aprile 2009 ed il processo per
scegliere il suo successore si sta avviando in questi
giorni. Strauss-Kahn ha ringraziato il consigliere uscente
per "il rafforzamento dato con il suo lavoro al ruolo del
Fondo nel settore finanziario e macroeconomico". (ANSA)
21 Novembre 2008 19:22 NEW
YORK
CRISI: PELOSI, NON ABBIAMO INTENZIONE DI VEDERE AUTO A FONDO
di ANSA
-
(ANSA) - NEW YORK, 21 nov - Qualsiasi eventuale salvataggio
dell'industria automobilistica americana non va interpretato
come un "sostegno a vita", ma rimanere immobili di fronte
alla situazione "non è un'opzione". Lo ha detto la speaker
della Camera, Nancy Pelosi. "Non abbiamo nessuna intenzione
di vedere il settore auto andare a fondo", ha aggiunto
Pelosi, annunciando che insieme al leader della maggioranza
in SEnato Harry Reid scriverà ai Gm, Ford e Chrysler per
spiegare quali sono le aspettative. Le case auto hanno tempo
fino al prossimo 2 dicembre per presentare piani du come i
soldi che potrebbero ricevere cambierebbero l'industria
automobilistica americana. "Offriamo loro un'opportunità per
dire agli americani: dateci i soldi, li useremo bene", ha
aggiunto ribadendo la propria contrarietà al fallimento di
una delle case auto. "Sarebbe un buco troppo profondo".
(ANSA).
21 Novembre 2008 19:46 MILANO
CRISI: BORSA EUROPA AFFONDA, WALL STREET TENTA RIMBALZO/ANSA
di ANSA
STUDIO GOLDMAN VEDE CROLLO PIL USA, CITIGROUP PESA SU BANCHE
(ANSA) - MILANO, 21 NOV - Le Borse europee affondano ancora
e mandano in fumo circa 110 miliardi di euro con perdite
attorno ai tre punti percentuali (-3,07% l'indice paneuropeo
Dj Euro Stoxx 50), sui timori che la recessione Usa sarà più
ampia di quanto stimato sino ad ora. Wall Street, intanto,
riesce a trovare spazio per un rimbalzo, anche se poco
convinto, dopo i minimi da undici anni segnati ieri. Resta
tutta aperta la vicenda Citigroup, che dopo aver bruciato
già un quarto del proprio valore ieri scende del 17% ai
minimi da almeno 16 anni. Secondo uno studio di Goldman
Sachs nel quarto trimestre del 2009 la disoccupazione negli
Stati Uniti raggiungerà tassi del 9%. La banca d'affari ha
poi stimato che nell'attuale trimestre l'economia americana
stia scendendo a un tasso annuo del 5% e che nei prossimi
due trimestri scenderà del 3 e dell'1%. Sulle nuove
apprensioni per la congiuntura internazionale è andato giù
un po' tutto il mercato europeo. Tra alcuni dei grandi nomi,
Vodafone è scesa del 7%, mentre Royal Ahold del 4,3%.
Lungamente bersagliati i finanziari sulle incertezze
impresse a tutto il comparto dal tonfo superiore al 26%
vissuto ieri da Citigroup. In giornata si è tra l'altro
riunito il consiglio di amministrazione dell'istituto
americano per valutare le possibili opzioni strategiche, con
anche ipotesi di spezzatino o cessione filtrate tra le
diverse ricostruzioni di stampa. Le smentite date però
dall'amministratore delegato Vikmar Pandit in una conferenza
telefonica con i dipendenti hanno mandato in fumo le attese
di un rapido intervento capace di sventare problemi sul
capitale. In Europa comunque Ing Groep ha segnato perdite
del 6,8%, Deutsche Bank del 2,9%. A Wall Street JpMorgan
Chase ha lasciato l'11%. Oltreoceano hanno intanto rialzato
un po' la testa i titoli energetici, dopo la scivolata
segnata ieri allo sfondamento del petrolio sotto i 50
dollari al barile. Exxon Mobil ha guadagnato il 4,5%, con un
rally del 17% per Newmont Mining. Bene i tecnologici, con
Microsoft in crescita del 7,13%. In discesa del 6,22% Dell,
nonostante i risultati trimestrali migliori del previsto.
Acquisti su Hewlett-Packard (3,8%), inserita nella lista dei
titoli di cui Goldman Sachs consiglia vivamente l'acquisto (conviction
buy). Balzo del 7,13% per Microsoft. In Europa, Bhp ha
segnato un balzo del 5,4%, Rio Tinto del 3,2% e Vedanta
Resources del 14%. Restano intanto le nubi sul comparto
dell'auto, dove pure General Motors e Ford si muovono in
ordine sparso muovendosi sulla parità attorno a 1,36 dollari
e scendendo del 3% l'altra. Quest'oggi a un certo punto lo
S&P 500 è sceso sotto i 744,38 punti, i livelli di chiusura
del 5 dicembre 1996. Si tratta della data in cui l'allora
governatore della Fed Alan Greenspan avvertì sui timori di
una sopravvalutazione dei mercati parlando di una loro
"esuberanza irrazionale" ed innescando uno scossone su tutte
le piazze. Nella tabella l'andamento degli indici di
riferimento delle principali Borse - Dow Jones +0,33% (alle
19.30 circa) - S&P 500 +0,31% (alle 19.30 circa) - Nasdaq
+0,01% (alle 19.30 circa) - Londra -2,43% - Parigi -3,33% -
Francoforte -2,20% - Milano -3,09% - Madrid -0,18% -
Amsterdam -2,15% - Stoccolma -3,42% - Zurigo -3,05% - Tokyo
+2,70% - Hong Kong +2,93%. (ANSA).
21 Novembre 2008 20:19 NEW
YORK
CRISI:CDA CITIGROUP VALUTA OPZIONI;PANDIT,NO SPEZZATINO/ANSA
di ANSA
RIUNIONE EMERGENZA BOARD, TITOLO CONTINUA SCENDERE
(ANSA) - NEW YORK, 21 nov - Otto sedute su nove in forte
calo. Valore di mercato crollato. Ma Citigroup, sotto
attacco, ribadisce: "il capitale è solido", la divisione
"Smith Barney non è in vendita" e non ci sarà alcuno
spezzatino. Poco prima del consiglio d'amministrazione
d'urgenza, l'amministratore delegato della banca Vikram
Pandit cerca di rassicurare i dipendenti: un tentativo che,
comunque, non rasserena il mercato. Il titolo continua a
perdere anche oggi, e scende anche sotto la soglia dei 4
dollari. Il Tesoro americano monitora la situazione e si
mantiene in contattato con l'istituto, mentre la Sec valuta
la possibilità di un incontro con gli altri organismi di
sorveglianza internazionali per valutare se le nuove regole
sulle vendite allo scoperto siano efficaci. Proprio nelle
ultime ore, Citigroup ha chiesto alla Sec di ripristinare il
bando sulle cosiddette pratiche di short-selling sui
finanziari. Dopo l'ennesima debacle di ieri, fra gli
operatori si era affermata la convinzione che anche per
Citigroup ci sarebbe stato bisogno di un salvataggio. Poi
l'annuncio della convocazione di un board d'urgenza per
valutare le iniziative da prendere. Pandit vorrebbe
mantenere l'indipendenza dell'istituto e si sarebbe espresso
contrariamente anche all'ipotesi di uno spezzatino,
rilanciata dal Wall Street Journal. A preoccupare gli
investitori è la convinzione che Citigroup non abbia il
capitale adeguato per far fronte a nuove perdite e
svalutazioni. I messaggi di fiducia e di rassicurazioni di
pandit non hanno fugato i timori. Tanto meno ci è riuscito
il principe saudita Alwaleed e il drastico piano di
riduzione del personale. Quella che era una volta la più
grande banca statunitense ha visto così il proprio valore in
borsa crollare dai 276 miliardi di dollari della fine del
2006 a circa 26 miliardi ieri, quando ha perso in una sola
seduta il 26%, e diventare la quinta banca per
capitalizzazione dopo Bancorp. Fra gli osservatori del
mercato c'é chi vede similitudini fra il caso Citigroup e
quello di Lehman Brothers, Bear Stearns e Merrill Lynch.
Come Bear Stearns e Lehman, anche Citigroup infatti continua
a rassicurare il mercato e ad affermare di poter andare
avanti da sola. Ma a fronte di questa somiglianza, ci sono
molte altre differenze: Citigroup è prima di tutto una banca
commerciale, mentre Lehman, Merrill e Bear Stearns erano
banche d'affari. Inoltre gli strumenti a disposizione del
board di Citigroup per affrontare la situazione d'emergenza
sono più vari: ci sono infatti i fondi del piano
salva-finanza da 700 miliardi di dollari e il programma del
Tesoro di acquisto diretto nel capitale delle banche.
(ANSA).
21 Novembre 2008 21:27 NEW
YORK
OBAMA NOMINA GEITHNER
MINISTRO DEL TESORO
di REUTERS
L'uomo che andra' al posto di Henry Paulson e' oggi
presidente della Federal Reserve di New York. E' la nomina
piu' importante per la nuova amministrazione, per dare un
segno di cambiamento contro crisi e recessione.
Timothy Geithner, 47 anni, presidente della Federal Reserve
di New York, sarà nominato alla carica di segretario del
Tesoro nel governo del presidente eletto degli Stati Uniti
Barack Obama. Lo ha riferito oggi l'emittente Nbc News. Dopo
la notizia, gli indici di Wall Street hanno guadagnato
terreno, con il Dow Jones che saliva dell'1,76%. La Nbc ha
detto che Obama annuncerà la sua squadra economica lunedì,
nel tentativo di rasserenare i mercati. Un portavoce della
Fed di New York non ha voluto commentare la notizia.
Geithner è considerato in pole position insieme all'ex
segretario del Tesoro Lawrence Summers. Il governatore del
Nuovo Messico Bill Richardson sarà invece nominato alla
carica di segretario del Commercio, sempre secondo quanto
riportato da Nbc News. Richardson, ex ambasciatore delle
Nazioni Unite e segretario dell'Energia nell'amministrazione
di Bill Clinton, è sempre stato un sostenitore di Obama, sin
dagli inizi della sua campagna elettorale.
21 Novembre 2008 21:40 LIMA
Apec: Medvedev, Asia-Pacifico sara' locomotiva economia
di ANSA
Molti Paesi della regione diventeranno leader fase post
crisi
(ANSA) - LIMA, 21 NOV - L'Asia-Pacifico sara' una locomotiva
per assicurare uno sviluppo stabile dell'economia mondiale
per il presidente russo, Dmitri Medvedev. Molti dei Paesi
della regione, ha detto ancora, sono destinati a diventare
leader della 'fase post-crisi' e a conquistare nuove
posizioni. Gli Stati dell'Asia e del Pacifico, sottolinea,
avvertono piu' di altri i cambiamenti dinamici, visto che in
quella regione vantaggi e svantaggi dell'economia globale si
sentono di piu'. L'energia, secondo Medvedev, sara' uno dei
temi al centro del vertice Apec. La Russia, aggiunge, 'e'
uno dei grandi fornitori di petrolio e gas naturale' ed e'
pronta a contribuire al somministro dell' energia dell'area
Asia-Pacifico. Medvedev definisce infine 'prioritarie' le
questioni relative alla 'riduzione degli effetti della crisi
finanziaria internazionale e al consolidamento della
sicurezza energetica e alimentare'.(ANSA).
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