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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - da Lunedì 11 a Venerdì 15 Agosto 2008

PARTE  2

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  Martedì 12 agosto 2008   Mercoledì 13 agosto 2008   Sabato 16 agosto 2008  
       
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USA: ANALISTI, SECONDA META' ANNO SARA' PEGGIO PRIMI 6 MESI
11 Agosto 2008 14:45 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 11 AGO - L'economia americana, stretta fra un rallentamento dei consumi e una debole crescita mondiale, si avvia a chiudere l'anno con risultati spiacevoli: "ad una mediocre prima parte dell'anno" seguirà una seconda parte ancora peggiore. Lo sostengono gli analisti, convinti che nel periodo giugno-dicembre 2008, l'Azienda America registrerà una performance peggiore che nei primi sei mesi dell'anno. "Crediamo che la debolezza economica degli Usa peggiorerà", spiega Kenneth Chenault, analista di American Express. "Registreremo una nuova decelerazione della crescita", spiegano da Goldman Sachs, sottolineando che "il rischio che la debolezza della domanda internazionale si ripercuota negli Usa sta chiaramente crescendo". Le famiglie si trovano a divincolarsi fra salari fermi, prezzi delle case in flessione e possibilità di accesso al credito più rigide. Gli sgravi fiscali concessi dall'amministrazione Bush - proseguono gli analisti - potrebbero non aver fatto abbastanza per evitare la recessione. Il piano di sostegno, infatti, è giunto in coincidenza con l'aumento dei prezzi della benzina e così buona parte degli sgravi sono serviti per pagare debiti e far fronte ai nuovi aumenti più che per rilanciare i consumi. Gli analisti ritengono che la dimostrazione di questa tendenza arriva dai dati sull'andamento delle vendite in alcune grandi catene, quali Gap che in luglio ha registrato un calo delle vendite a due cifre. "Con la fine degli sgravi, sappiamo che i consumatori spenderanno in modo più cauto", sottolinea il presidente di Wal-Mart, Eduardo CastriWright.(ANSA).

 

 

INDUSTRIA: CINA SUPERA USA, PRIMO PRODUTTORE MANIFATTURIERO
11 Agosto 2008 16:42 NEW YORK - di ANSA
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SORPASSO PECHINO NEL 2009, CON 4 ANNI ANTICIPO
(ANSA) - NEW YORK, 11 AGO - La Cina approfitta del rallentamento dell'Azienda America e si prepara a strapparle, con quattro anni di anticipo, un primato centenario, quello di maggiore produttore al mondo di beni manifatturieri. Secondo Global Insight, già dal 2009, cioé con 48 mesi di anticipo rispetto al previsto, la Cina diverrà infatti il primo produttore al mondo di beni manifatturieri, con il 17% del totale a fronte del 16% degli Usa. La notizia del sorpasso, però, potrebbe non stupire gli americani, molti dei quali già convinti che gli States abbiano perso il loro primato diverso tempo fa: "Non produciamo più niente, arriva tutto dalla Cina", è il commento più frequente raccolto in un sondaggio da una società di consulenza di Boston su richiesta del Financial Times. Fino allo scorso anno, gli Usa erano saldamente al comando con un quinto del totale dei beni manifatturieri prodotti al mondo, mentre la Cina occupava la seconda posizione con il 13,2%. Visto il divario, Global Insight aveva previsto alla fine del 2007 che la Cina avrebbe superato gli States solo nel 2013: ma l'accelerato rallentamento dell'economia a stelle e strisce, con un conseguente calo della produzione, ha costretto la società di consulenza a rivedere le proprie previsioni e a stabilire che il sorpasso avverrà prima. Il 2008 si chiuderà sempre con gli States in vantaggio, anche se il gap continuerà a ridursi (16,9% contro 15%). Negli ultimi 20 anni l'economia cinese è stata trainata dall'industria manifatturiera. Nel 1990, prima che le riforme economiche iniziassero a sortire i propri effetti, la produzione manifatturiera cinese rappresentava solo il 3% del totale globale. Ma alla medaglia d'oro della produzione manifatturiera la Cina non è nuova, visto che - in base ad alcuni dati storici - ha occupato il gradino più alto del podio per circa 1.800 anni fino al 1840, quando il primato le venne strappato dall'Inghilterra post rivoluzione industriale.(ANSA).

 

 

MUTUI: S&P RIVEDE VALUTAZIONI SU FANNIE MAE E FREDDIE MAC
12 Agosto 2008 00:12 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 12 AGO - L'agenzia internazionale di rating Standard & Poor's ha tagliato le proprie valutazioni su alcuni titoli di Fannie Mae e Freddie Mac, le due agenzie semipubbliche specializzate nei prestiti ipotecari. In particolare, Standard & Poor's ha rivisto al ribasso il rating sulle azioni privilegiate e sul debito subordinato delle due agenzie da 'AA-' a 'A-'. Secondo alcuni analisti, il dowgrade mette ulteriore pressione sulle due agenzie e soprattutto sull'eventuale emissione di nuovi titoli privilegati nel caso in cui Fannie e Freddie volessero rafforzare ulteriormente il proprio capitale. (ANSA).

 

 

UBS IN DIFFICOLTA', PERDE 221 MILIONI DI EURO
12 Agosto 2008 09:02 ROMA - di ANSA
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Ubs, la prima banca svizzera, ha annunciato di aver riportato nel secondo trimestre 2008 una perdita netta di 358 milioni di franchi svizzeri (circa 221 milioni di euro), contro l'utile di 5,6 miliardi di franchi svizzeri dello scorso anno. Sul risultato, precisa la Banca sul proprio sito, hanno inciso perdite realizzate e non realizzate pari a 5,1 miliardi di dollari su posizioni di rischio residue, prevalentemente su esposizioni legate a titoli connessi al comparto immobiliare residenziale statunitense e ad altre posizioni creditizie.
La Banca svizzera ha anche annunciato un "riposizionamento" con l'obiettivo di conseguire la massima flessibilità strategica per il proprio sviluppo futuro, che prevede tra l'altro la separazione delle proprie divisioni operative in tre unità autonome. Per il secondo semestre, inoltre, UBS "non prevede alcun miglioramento per quanto concerne le sfavorevoli tendenze economiche e dei mercati finanziari che hanno inciso sui risultati di questo trimestre".

 

 

USA: JPMORGAN: ALTRI 1,5 MLD DLR SVALUTAZIONI ASSET IMMOBILIARI
12 Agosto 2008 09:38 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 12 AGO - JPMorgan Chase, una delle maggiori banche d' affari statunitensi, ha preannunciato per il trimestre svalutazioni per almeno 1,5 miliardi di dollari a valere su asset legati al mercato immobiliare, come conseguenza della crisi dei mercati finanziari e dell' accentuarsi delle difficoltà del comparto abitativo. La comunicazione è stata fatta alla stessa banca secondo cui le condizioni di trading si sono "sostanzialmente deteriorate" a partire dallo scorso mese di luglio. Sotto la guida del chief executive officer Jamie Dimon la banca ha finora svalutato per circa 12 miliardi di dollari, una cifra che comprende anche le perdite legate all' esposizione su questo versante. Nella nota in cui ha previsto ulteriori svalutazioni, JPMorgan sottolinea che l' economia globale dovrebbe rimanere "debole" mentre i mercati dei capitali sono destinati ad attraversare una perdurante situazione di affaticamento. (ANSA).

 

 

BORSA: NYP; SEC, NORME ANTI-RIBASSO DIVENTERANO PERMANENTI
12 Agosto 2008 11:18 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 12 AGO - La Sec, l' organo che vigila sulla borsa statunitense, si prepara a presentare a settembre alcune proposte tese a rendere permanenti le recenti regole adottate per fronteggiare le operazioni dei ribassisti. Lo riporta il New York Post, ricordando che le regole introdotte di recente con validità temporanea cesseranno gli effetti alla mezzanotte di oggi. Le proposte alle quali starebbe lavorando la Sec dovrebbero espandere l' obbligo a carico degli operatori che praticano il cosiddetto 'short-selling' (vale a dire le vendite sullo scoperto) di farsi dare in anticipo in prestito i titoli che hanno intenzione di vendere. Le disposizioni prevedono inoltre l' imposizione di sanzioni a carico di chi non consegna i titoli presi in prestito entro tre giorni. Le misure di emergenza contro i ribassisti sono state adottate a valere sui titoli di 19 società quotate, inclusi i due colossi del credito immobiliare Fannie Mae e Freddie Mac. (ANSA).

 

 

PETROLIO: AIE LASCIA FERME STIME DOMANDA 2008,IN RIALZO 2009
12 Agosto 2008 11:21 PARIGI - di ANSA
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(ANSA) - PARIGI, 12 AGO - L'Agenzia internazionale dell'energia ha lasciato invariate a luglio le sue previsioni di domanda mondiale di petrolio anche se le tensioni tra Georgia e Russia fanno pesare rischi sull'approvvigionamento di greggio. Secondo l'agenzia, che cura gli interessi energetici dei paesi dell'Ocse, si constata del resto un netto aumento dell'offerta, un fattore che conferma la tendenza alla distensione del mercato. Nel suo rapporto mensile pubblicato oggi a Parigi l'AIE ha mantenuto le sue previsioni di domanda mondiale nel 2008 a 86,9 milioni di barili al giorno ma ha invece aumentato di 70.000 barili quelle per il 2009 portandole a 87,8 bg. La domanda di petrolio dovrebbe dunque aumentare di 0,9% quest'anno e dell'1,1% l'anno prossimo. L'offerta mondiale di petrolio è aumentata a luglio di 890.000 barili al giorno a 87,8 mbg, quella dell'Opec di 145.000 bg a 32,8 mbg grazie soprattutto alla produzione dell'Arabia saudita, primo produttore mondiale, che ha pompato il mese scorso 9,95 mbg, cioé un aumento di 100.000 bg. L'Aie si attende ora che l'offerta aumenti in rapporto alla domanda fino a tutto il 2009 con un'inversione di tendenza, che porterà a nuove tensioni sul mercato, a partire del 2010. Nel suo documento l'Aie sottolinea anche come "gli avvenimenti nel Caucaso creino delle minacce" per l'approvvigionamento proveniente dalla regione.

 

 

UBS: NUOVE SVALUTAZIONI E PERDITE,SEPARA INVESTMENT BANK/ANSA
12 Agosto 2008 18:02 MILANO - di ANSA
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SCISSE TRE ATTIVITA', DA INIZIO CRISI GIA' SVALUTATI 29 MLD
(ANSA) - MILANO, 12 AGO - La svizzera Ubs, la banca maggiormente colpita in Europa dalla crisi dei mutui suprime americani, ha registrato nel trimestre nuove pesanti perdite in seguito all'ennesima ondata di svalutazioni, annunciando una serie di misure per riconquistare redditività. Su tutte, la scissione delle attività nell'investment banking, nel private banking e nella gestione del risparmio. La notizia ha immediatamente innescato speculazioni sul mercato circa un possibile spezzatino, con l'attesa in particolare di una cessione della banca d'affari, come ricordato anche da Jp Morgan Chase in uno studio. Per il presidente Peter Kurer si tratta però della scelta di dare maggior autonomia alle tre attività guadagnando una maggior "flessibilità strategica". Viene esclusa un'ipotesi di vendita dell'intero gruppo, per il quale non sono comunque giunte offerte, e si nega esistano già "piani specifici" di cessione di attività. Nel trimestre, il quarto consecutivo in rosso, le perdite hanno raggiunto i 358 milioni di franchi (220 milioni di euro), rispetto ai 5,5 miliardi di utili dello stesso periodo nel 2007 (3,4 miliardi di euro) dopo svalutazioni per altri 5,1 miliardi di dollari (3,4 miliardi di euro) di titoli legati al comparto immobiliare americano e di altre posizioni nel credito strutturato. A circa un anno dall'inizio della crisi le svalutazioni complessive realizzate dal colosso Ubs raggiungono così i 43 miliardi di dollari, circa 29 miliardi di euro. Con questo semestre si fa sentire, poi, tutto il contraccolpo inferto all'immagine del gruppo dalla vicenda subprime. Quest'anno Ubs ha già registrato deflussi per 43,8 miliardi di franchi (27 miliardi di euro) nell'importante settore della gestione patrimoniale, l'asset management e il Business banking Switzerland, dopo che nell'intero 2007 i deflussi erano stati di 34 miliardi (21 miliardi di euro). A poco più di tre mesi dall'arrivo di Kurer alla presidenza in sostituzione di Marcel Ospel, travolto dalla bufera subprime, é stata annunciata poi un'ondata di nomine, con l'arrivo di nuovi manager nel board e la sostituzione del direttore finanziario Marco Suter, ritenuto uomo di fiducia di Ospel. Gli subentra John Cryan. E dopo i 5.500 tagli ai posti di lavoro (2.600 nell'investment banking) già annunciati in passato, alla fine del trimestre l'istituto ha annunciato una riduzione di 2.387 unità (1.695 nell'investment banking) che porta il gruppo a totalizzare 81.452 dipendenti.(ANSA).

 

 

MUTUI: ESPERTI, IN ARRIVO NUOVO CRAC BANCARIO ENTRO UN ANNO
12 Agosto 2008 18:49 NEW YORK - di REUTERS
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(ANSA-REUTERS) - NEW YORK, 12 AGO - La maggior parte degli investitori istituzionali si aspetta un altro 'crac' da parte di un'istituzione finanziaria entro un anno, e individuano nei 'credit-default swap' la minaccia più seria alla stabilità dei mercati. E' quanto emerge da un sondaggio della società di consulenza statunitense Greenwich Associates, secondo cui circa il 60% delle 146 istituzioni finanziarie intervistate si aspetta il collasso di un'altra grande società dei servizi finanziari. Il 15% degli intervistati prevede che questo accadrà fra sei-12 mesi. Dopo i mutui subprime e le 'auction-rate securities', circa l'85% degli intervistati negli Usa, e oltre il 55% di quelli europei, individua la principale minaccia alla stabilità dei mercati nei 'credit-default swap', i derivati con cui è possibile difendersi dal rischio di insolvenza da parte dell'emittente di obbligazioni, o speculare sulla sua qualità del credito. Lo scorso marzo, la Federal Reserve ha pilotato il salvataggio di Bear Stearns per i timori che una bancarotta dell'istituto, poi acquistato da JP Morgan, avrebbe potuto causare una crisi sistemica nel mercato dei 'credit-default swap', data la sua forte esposizione come controparte in numerose transazioni. Ora molti operatori pensano che possa toccare a un altro istituto. Secondo Frank Feenstra, consulente della società del Connecticut, "forse, se il mercato riuscirà a superare i prossimi sei mesi, il pessimismo potrà cominciare a rientrare".(ANSA).

 

 

Mutui: Freddie Mac, non acquistera' subprime New York
12 Agosto 2008 18:58 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 12 ago - Freddie Mac ha annunciato che non acquistera' i mutui subprime garantiti dalle proprieta' dello stato di New York. Si tratta di una nuova categoria di mutui creata da New York e che si pone come obiettivo quello di evitare le pratiche abusive. Freddie Mac e' una delle due agenzie semipubbliche specializzate nei prestiti ipotecari (l'altra e' Fannie Mae).

 

 

GREGGIO GIU': RALLENTA LA DOMANDA, DOLLARO FORTE
12 Agosto 2008 19:21 NEW YORK - di REUTERS
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Il prezzo del greggio è sceso di due dollari al barile, per poi risalire, sulla scia dei persistenti timori legati a un rallentamento della domanda, mentre il dollaro è in recupero sull'euro e i titoli fiduciari del governo Usa, continuano a fluttuare.
Alle 17,42 il prezzo del contratto a settembre sull'oro nero è sceso sulla piazza americana è in calo di 1,12 dollari a 113,28 dollari al barile, dopo aver toccato il minimo della sessione a 112,31 dollari ai livelli dei primi di maggio. L'analogo contratto sul Brent perde 1,52 centesimi a 111,18 dollari al barile. Nel corso della sessione di oggi il prezzo del greggio era stato spinto verso l'alto dalla chiusura degli oleodotti e dei gasdotti che attraversano la Georgia e da un temporaneo ribasso del dollaro sull'euro. L'euro a fine pomeriggio viene scambiato a 1,4890 dollari.

 

 

USA: BUDGET; DEFICIT VOLA, A LUGLIO A 102,8 MLD
12 Agosto 2008 20:34 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 12 ago - Vola il deficit federale Usa a luglio, spinto dagli sgravi fiscali concessi dall'amministrazione Bush. In base ai dati diffusi dal Dipartimento del Tesoro, lo scorso mese il deficit è risultato pari a 102,8 miliardi di dollari, cioé circa 3 volte rispetto a luglio 2007, che si era chiuso a 36,4 miliardi. Il dato di luglio è al di sopra delle attese del mercato, che prevedeva 97 miliardi. (ANSA).

 

 

MUTUI: USA: BOND ALTO RISCHIO; IN VISTA ACCORDO AUTORITA'-BANCHE
14 Agosto 2008 00:04 NEW YORK  - di ANSA
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14 Agosto 2008 00:04 NEW YORK
USA: BOND ALTO RISCHIO; IN VISTA ACCORDO AUTORITA'-BANCHE
di ANSA
(ANSA) - NEW YORK, 14 AGO - Le autorità statunitensi e diverse banche sarebbero vicine al raggiungimento di un accordo sui bond ad alto rischio (auction-rate security), in base al quale le istituzioni finanziarie si troveranno a sborsare miliardi di dollari per riacquistare i bond disastrati, oltre a dover pagare delle multe. Secondo indiscrezioni, il procuratore generale di new York, Andrew Cuomo, dovrebbe annunciare un accordo a breve. Lunedì scorso Cuomo ha inivato delle lettere a Morgan Stanley, Wachovia a JpMorgan invitandole a sedersi a un tavolo e a raggiungere un accordo. Morgan Stanley ha proposto il riacquisto di bond per 5,4 miliardi di dollari, offerta che Cuomo ha bocciato: "troppo poco e troppo tardi".(ANSA).

 

 

MUTUI: GREENSPAN BOCCIA PIANO FANNIE,FREDDIE;PREZZI CASE GIU'
14 Agosto 2008 00:24 WASHINGTON  - di ANSA
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(ANSA) - WASHINGTON, 14 AGO - La risposta del governo americano alle difficoltà di Fannie Mae e Freddie Mac è stata "cattiva" ma "inevitabile: non c'erano argomenti credibili per salvare Bear Sterans e non Freddie e Fannie". La diagnosi é di Alan Greenspan, ex presidente della Fed, secondo il quale i prezzi delle case negli Usa toccheranno il proprio minimo e si stabilizzeranno nella prima metà del 2009. E questa "é una condizione necessaria per mettere un punto alla crisi in atto". In un conversazione con il Wall Street Journal, Greenspan invita il governo a evitare tasse o politiche che possano incoraggiare la crescita delle nuove costruzioni, perché così facendo non farebbe altro che ritardare il tanto desiderato giorno in cui i prezzi delle abitazioni raggiungeranno il minimo. "L'iniziativa più efficace, ma politicamente difficile, sarebbe quella di ampliare le quote di immigrati qualificati", cioé che guadagnano abbastanza per poter acquistare una casa. La ricetta di Greenspan si basa quindi sull'incoraggiare la nascita di nuove famiglie, così da far aumentare la domanda di abitazioni. Il numero di nuove famiglie cresce annualmente di 800.000 unità di cui un terzo composte da immigrati. "Circa 150.000 di queste sono classificate come qualificate. Raddoppiare o triplicare questo numero - spiega - accelererebbe l'assorbimento di case invendute e aiuterebbe a far stabilizzare i prezzi". Per quanto riguarda Fannie Mae e Freddie Mac, Greenspan si dimostra coerente: già in passato infatto aveva as[ramente criticato il modello di Fannie e Freddie, sottolineando che rischiava di mettere in pericolo la stabilità finanziaria degli Usa.(ANSA).

 

 

GREENSPAN E IL TIMING SUL CROLLO IMMOBILIARE
14 Agosto 2008 07:19 WASHINGTON  - di ANSA
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La risposta del governo americano alle difficoltà di Fannie Mae e Freddie Mac è stata "cattiva" ma "inevitabile: non c'erano argomenti credibili per salvare Bear SteaRns e non Freddie e Fannie".
La diagnosi é di Alan Greenspan, ex presidente della Fed, secondo il quale i prezzi delle case negli Usa toccheranno il proprio minimo e si stabilizzeranno nella prima metà del 2009. E questa "é una condizione necessaria per mettere un punto alla crisi in atto".
In un conversazione con il Wall Street Journal, Greenspan invita il governo a evitare tasse o politiche che possano incoraggiare la crescita delle nuove costruzioni, perché così facendo non farebbe altro che ritardare il tanto desiderato giorno in cui i prezzi delle abitazioni raggiungeranno il minimo.
"L'iniziativa più efficace, ma politicamente difficile, sarebbe quella di ampliare le quote di immigrati qualificati", cioé che guadagnano abbastanza per poter acquistare una casa. La ricetta di Greenspan si basa quindi sull'incoraggiare la nascita di nuove famiglie, così da far aumentare la domanda di abitazioni. Il numero di nuove famiglie cresce annualmente di 800.000 unità di cui un terzo composte da immigrati. "Circa 150.000 di queste sono classificate come qualificate. Raddoppiare o triplicare questo numero - spiega - accelererebbe l'assorbimento di case invendute e aiuterebbe a far stabilizzare i prezzi". Per quanto riguarda Fannie Mae e Freddie Mac, Greenspan si dimostra coerente: già in passato infatto aveva as[ramente criticato il modello di Fannie e Freddie, sottolineando che rischiava di mettere in pericolo la stabilità finanziaria degli Usa.

 

 

GERMANIA: ANCHE LA GERMANIA SPROFONDA IN RECESSIONE
14 Agosto 2008 08:27 NEW YORK  - di ANSA
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Il prodotto nazionale lordo tedesco nel secondo trimestre ha registrato una variazione congiunturale negativa, -0,5%, sopra le attese. E' la prima volta in quasi quattro anni che l' economia tedesca registra una crescita negativa. In ogni caso il dato diffuso oggi è migliore rispetto alle indicazioni più pessimistiche venute qualche giorno fa, che stimavano una contrazione congiunturale dell' 1,0%. Peraltro, il tasso di crescita nel primo trimestre è stato sempre oggi rivisto al ribasso, +1,3% anziché +1,5% iniziale, il che spiega almeno in parte il fatto che il pil nei secondi tre mesi abbia segnato un rallentamento più contenuto rispetto alle aspettative. Su base annua, cioé con riferimento al corrispondente trimestre del 2007, l' economia tedesca ha segnato un tasso di crescita dell' 1,7%.

 

 

CRISI IMMOBILIARE USA: PIGNORAMENTI +184%
14 Agosto 2008 11:47 NEW YORK  - di ANSA
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Peggiora ulteriormente a luglio la situazione dei mutuatari di case negli Stati Uniti, vale a dire di quei soggetti che hanno a suo tempo acquisito un immobile attraverso un finanziamento a tasso variabile. Secondo dati forniti dalla società specializzata RealtyTrac, infatti sono cresciuti di ben il 184% i casi di riappropriamento della casa da parte delle banche, mentre le procedure di pignoramento hanno segnato un +55%. La variazione è su base annua, mentre su base mensile le procedure nel loro complesso hanno registrato un aumento dell' 8,0% a 272.171 unità, poco al di sotto del record di maggio. A luglio scorso inoltre sono 775.244 le proprietà immobiliari tornate nelle mani delle banche, contro le 445mila dell' intero 2007. I prezzi delle case a maggio sono diminuiti del 15,8%.

 

 

EUROPA IN RECESSIONE, PIL IN PICCHIATA OVUNQUE
14 Agosto 2008 11:58 ROMA  - di ANSA
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Meno 0,2% nell'ultimo trimestre. Su base annua frenata a 1,5% da 2,1% L’economia europea si avvicina alla recessione. Secondo le prime stime diffuse oggi da Eurostat, il Prodotto interno lordo (Pil) nel secondo trimestre 2008 è calato dello 0,2% nell’eurozona e dello 0,1% nell’Ue a 27 rispetto ai tre mesi precedenti, in cui la crescita trimestrale era stata dello 0,7% in entrambe le zone. La crescita annuale del Pil dal primo al secondo trimestre ha frenato dal 2,1% all’1,5% nell’eurozona, e dal 2,3% all’1,7% nei Ventisette. Il dato degli euroquindici è esattamente in linea con le previsioni degli analisti.
In Italia l’economia è arretrata dello 0,3% su base trimestrale ed è rimasta ferma su base annua (0,0%). Nell’Ue sembra stare peggio solo l’Estonia, dove il Pil cala dello 0,9% sul trimestre e dell’1,4% sull’anno.In Germania i dati trimestrali sono peggiori (-0,5%) ma il dato annuale rimane positivo (+1,7%), così come in Lettonia (-0,5% sul trimestre, +0,2% sull’anno).
Nelle altre grandi economie dell’Ue il Pil cala dello 0,3% sul trimestre in Francia, ma aumenta dell’1,1% sull’anno. In Gran Bretagna aumenta rispettivamente dello 0,2% e dell’1,6%, e in Spagna dello 0,1% e dell’1,8%. Il Paese più in salute di tutta l’Ue è la Slovacchia, dove il Pil cresce dell’1,9% trimestralmente e del 7,6% annualmente.

 

 

SPAGNA: PRESTITI BCE A BANCHE SALGONO A RECORD 49 MLD
14 Agosto 2008 12:42 ROMA  - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 14 AGO - I prestiti concessi dalla Banca Centrale europea alle banche spagnole sono cresciuti il mese scorso al livello record di 49,4 miliardi di euro, secondo dati della banca centrale spagnola citata da Bloomberg. La penisola iberica sta infatti aumentando l'indebitamento verso la Bce a ritmi superiori rispetto ad altre nazioni. I prestiti della Bce sono cresciuti del 5% dai 47,1 miliardi di euro di giugno, e dai 18 miliardi di euro di un anno fa. La quota di prestiti Bce della Spagna è così salita al 10,8% dal 4% dello scorso anno. In Spagna le banche stanno cercando di attrarre nuovi investitori dopo che il decennale boom immobiliare si è ormai concluso e le insolvenze ipotecarie sono salite ai massimi degli ultimi sei anni. La Bce intanto a luglio ha ridotto l'ammontare totale di prestiti concessi a 458,1 miliardi di euro, dai 460,6 miliardi del mese precedente. (ANSA).

 

 

MUTUI: CRISI PROSEGUE; PREZZI E VENDITE GIU', PIGNORAMENTI SU
14 Agosto 2008 17:13 NEW YORK  - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 14 AGO - Per il mercato immobiliare americano non sembra esserci tregua. La crisi in atto non accenna a placarsi: i casi di riappropriamento della casa da parte delle banche sono aumentati del 184%, mentre le procedure di pignoramento sono salite del 55%. I prezzi delle abitazioni, così come le vendite, continuano poi a restare stagnanti e ai minimi degli ultimi anni. Un quadro, quello tratteggiato, che preoccupa gli analisti e fa intravedere la luce alla fine del tunnel sempre più lontana. In base ai dati forniti da RealtyTrac, lo scorso mese sono cresciuti di ben il 184% i casi di riappropriamento della casa da parte delle banche, mentre le procedure di pignoramento hanno segnato un +55%. La variazione è su base annua, mentre su base mensile le procedure nel loro complesso hanno registrato un aumento dell' 8,0% a 272.171 unità, poco al di sotto del record di maggio. A luglio scorso inoltre sono 775.244 le proprietà immobiliari tornate nelle mani delle banche, contro le 445mila dell' intero 2007. Nel secondo trimestre 2008 le vendite di case esistenti sono scese ai minimi degli ultimi dieci anni, mentre i prezzi medi - secondo l'associazione nazionale degli agenti immobiliari - hanno accusato una flessione del 7,6%. Nel periodo aprile-giugno le vendite di case familiari e di condomini sono scese, su base annuale, del 16% a 4,913 milioni di unità. I prezzi sono risultati in calo in 115 aree metropolitane su 150 in quanto - spiega l'associazione - i pignoramenti e le vendite allo scoperto, cioé quelle in cui il prestatore accetta di farsi carico di una perdita sulla proprietà, hanno rappresentato un terzo di tutte le vendite trimestrali. I prezzi delle case negli Usa sono scesi del 15,8% in maggio, la flessione maggiore almeno dal 2001, in base ai dati dell'indice S&P/Case-Schiller. Secondo alcuni analisti, circa un terzo di coloro che hanno venduto casa nel secondo trimestre hanno perso denaro. (ANSA).

 

 

MUTUI: GREENSPAN; CRISI NON FINITA, USA SU ORLO RECESSIONE
14 Agosto 2008 20:16 ROMA  - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 14 AGO - "Non ho cambiato idea: c'é sempre il 50% di probabilità che l'economia americana entri in recessione. E sarei più meravigliato del contrario, visto lo stato in cui versa il settore finanziario". Lo afferma l'ex presidente della Fed Alan Greenspan in un' intervista esclusiva a Milano Finanza in cui puntualizza anche che la crisi non è finita. Secondo Greenspan, "finora l'economia Usa ha tenuto bene nonostante le spaventose pressioni che vengono dal mondo finanziario, ma gli spread che si riscontreranno nel mercato dei credit default swap (Cds) relativi alle posizioni debitorie ancora non chiuse dimostrano che ci vorrà ancora del tempo prima di un ritorno alla normalità". "Quando ero alla Fed il rapporto inflazione-crescita era in calo. E il declino dell'inflazione era dovuto principalmente agli eventi economici e politici che si verificarono in concomitanza con la fine della Guerra Fredda. Evidentemente il massimo è stato raggiunto nella primavera del 2007", prosegue Greenspan, che aggiunge: "Usciremo dalla crisi finanziaria, ma dovremo comunque affrontare il problema di un cambiamento nell'equilibrio tra crescita e dinamica dei prezzi". (ANSA).

 

 

USA: BANCHE RICOMPRANO BOND SPAZZATURA,RAGGIUNTO ACCORDO/ANSA
14 Agosto 2008 20:26 NEW YORK  - di ANSA
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PROCURATORE CUOMO CHIUDE CERCHIO, INTESA CON JPMORGAN, MORGAN
(ANSA) - NEW YORK, 14 ago - JpMorgan e Morgan Stanley riacquistano bond ad alto rischio per oltre 7 miliardi di dollari e si impegnano a pagare una multa complessiva dal valore di 60 milioni di dollari: le due banche d'affari hanno raggiunto un accordo con il procuratore generale dello Stato di New York, Andrew Cuomo, e con le autorità di altri stati. "Penso che abbiamo attraversato il Rubicone e stabilito la premessa: gli investitori saranno aiutati. L'incubo finirà", sottolinea soddisfatto Cuomo, che nei giorni scorsi aveva fatto pressione su JpMorgan e Morgan Stanley per spingerle a sedersi a un tavolo delle trattative e raggiungere un'intesa. Le sanzioni inflitte, complessivamente 60 milioni (35 MOrgan Stanley e 25 milioni JpMorgan) saranno divise fra New York e gli altri membri della North American Securities Administrators Association. "L'industria si sta assumendo la responsabilità di correggere i problemi che lei stessa ha contribuito a creare", spiega Cuomo, sottolineando che l'obiettivo "fondamentale è quello di far tornare il denaro nelle mani degli investitori e gli accordi sottoscritti finora vanno proprio in questa direzione". In base all'accordo, JpMorgan riacquisterà bond dai clienti retail, dalle istituzioni caritatevoli e dalle piccole imprese a partire dal prossimo 12 novembre. Morgan Stanley farà lo stesso dall'11 dicembre. Le due banche si sono anche dichiarate d'accordo sul fatto di aiutare i loro maggiori clienti istituzionali, che controllano più di 10 miliardi di dollari di bond ad alto rischio (auction-rate security, ars), a venderli. Il mercato degli auction-rate security vale circa 330 miliardi di dollari ed è collassato lo scorso febbraio. Le maggiori banche protagoniste del settore sono finite, alcuni mesi dopo, nel mirino delle autorità, che le hanno accusate di aver usato pratiche sleali e ingannato i clienti, ai quali hanno ceduto i titoli nascondendo le difficoltà del settore. In trattative con le autorità resta invece Wachovia . "Abbiamo fatto progressi. Ma ci sono ancora piccole cose su cui lavorare. Stiamo ancora in trattative", sottolinea riferendosi proprio alla quarta americana Laura Egerdal, portavoce del segretario del Missouri. I clienti retail di Wachovia, in base ai dati comunicati dalla stessa banca, controllano ars per 8,7 miliardi di dollari. Anche Merrill Lynch resta in trattative, nonostante abbia già annunciato il buy back di 10 miliardi di ars, obbligazioni a lungo termine il cui tasso viene stabilito in brevi intervalli nell'ambito di aste specifiche. L'accordo di JpMorgan e Morgan Stanley segue quelli raggiunti nelle scorse settimane da Ubs e Citigroup. In particolare, Ubs si è accordata per riacquistare bond per 19,4 miliardi di dollari e a pagare una multa da 150 milioni. Citigroup, invece, ha raggiunto un'intesa per riacquistare bond per 7,3 miliardi.(ANSA).

 

 

MATERIE PRIME: CROLLANO ORO, ARGENTO E COMMODITIES, DOLLARO SU
15 Agosto 2008 12:09 NEW YORK - di WSI
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L'oro e' crollato al di sotto degli $800 l'oncia, cioe' il 24% rispetto al massimo storico di $1032 del 17 marzo scorso, l'argento e' sceso del 40% dal picco record di $21.3550, mentre il greggio (passato da $147 a $111 in tre settimane) il grano, il rame e molte altre merci sono in caduta libera, alla luce del fatto che la ripresa del dollaro degli ultimi giorni riduce l'attrattivita' delle commodities dopo un boom durato 6 anni, anche per via del rallentamento economico globale.
"I prezzi hanno toccato il picco massimo" ha detto a Bloomberg l'investitore Marc Faber, 62 anni, editore di Gloom, Boom & Doom Report. "Se sia un picco finale o temporaneo seguito da prezzi piu' alti, non lo sappiamo ancora. Potrebbe andare ancora piu' in basso".
L'oro e' sceso a $782.27 l'oncia sugli scambi alla borsa di Londra. L'argento e' crollato oggi del 12%, il metallo tratta adesso a $12.905 l'oncia. Nel frattempo il dollaro si e' impennato del 5.3% nei confronti dell'euro nelle ultime due settimane, in ogni caso la valuta Usa e' salita per la quinta settimana consecutiva, e oggi quota sotto 1.47. I prezzi al consumo negli Stati Uniti sono ai massimi degli ultimi 17 anni (inflazione al 5,6% a luglio) scrive Bloomberg, il che rende molto difficile per la Federal Reserve abbassare i tassi d'interesse, se il rallentamento economico si dovesse accentuare.
 

 

 

 
 

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