USA: ANALISTI, SECONDA
META' ANNO SARA' PEGGIO PRIMI 6 MESI
11 Agosto 2008 14:45 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 11 AGO - L'economia americana,
stretta fra un rallentamento dei consumi e una debole
crescita mondiale, si avvia a chiudere l'anno con
risultati spiacevoli: "ad una mediocre prima parte
dell'anno" seguirà una seconda parte ancora peggiore. Lo
sostengono gli analisti, convinti che nel periodo
giugno-dicembre 2008, l'Azienda America registrerà una
performance peggiore che nei primi sei mesi dell'anno.
"Crediamo che la debolezza economica degli Usa
peggiorerà", spiega Kenneth Chenault, analista di
American Express. "Registreremo una nuova decelerazione
della crescita", spiegano da Goldman Sachs,
sottolineando che "il rischio che la debolezza della
domanda internazionale si ripercuota negli Usa sta
chiaramente crescendo". Le famiglie si trovano a
divincolarsi fra salari fermi, prezzi delle case in
flessione e possibilità di accesso al credito più
rigide. Gli sgravi fiscali concessi dall'amministrazione
Bush - proseguono gli analisti - potrebbero non aver
fatto abbastanza per evitare la recessione. Il piano di
sostegno, infatti, è giunto in coincidenza con l'aumento
dei prezzi della benzina e così buona parte degli sgravi
sono serviti per pagare debiti e far fronte ai nuovi
aumenti più che per rilanciare i consumi. Gli analisti
ritengono che la dimostrazione di questa tendenza arriva
dai dati sull'andamento delle vendite in alcune grandi
catene, quali Gap che in luglio ha registrato un calo
delle vendite a due cifre. "Con la fine degli sgravi,
sappiamo che i consumatori spenderanno in modo più
cauto", sottolinea il presidente di Wal-Mart, Eduardo
CastriWright.(ANSA).
INDUSTRIA: CINA SUPERA
USA, PRIMO PRODUTTORE MANIFATTURIERO
11 Agosto 2008 16:42 NEW YORK - di ANSA
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SORPASSO PECHINO NEL 2009, CON 4 ANNI ANTICIPO
(ANSA) - NEW YORK, 11 AGO - La Cina approfitta del
rallentamento dell'Azienda America e si prepara a
strapparle, con quattro anni di anticipo, un primato
centenario, quello di maggiore produttore al mondo di
beni manifatturieri. Secondo Global Insight, già dal
2009, cioé con 48 mesi di anticipo rispetto al previsto,
la Cina diverrà infatti il primo produttore al mondo di
beni manifatturieri, con il 17% del totale a fronte del
16% degli Usa. La notizia del sorpasso, però, potrebbe
non stupire gli americani, molti dei quali già convinti
che gli States abbiano perso il loro primato diverso
tempo fa: "Non produciamo più niente, arriva tutto dalla
Cina", è il commento più frequente raccolto in un
sondaggio da una società di consulenza di Boston su
richiesta del Financial Times. Fino allo scorso anno,
gli Usa erano saldamente al comando con un quinto del
totale dei beni manifatturieri prodotti al mondo, mentre
la Cina occupava la seconda posizione con il 13,2%.
Visto il divario, Global Insight aveva previsto alla
fine del 2007 che la Cina avrebbe superato gli States
solo nel 2013: ma l'accelerato rallentamento
dell'economia a stelle e strisce, con un conseguente
calo della produzione, ha costretto la società di
consulenza a rivedere le proprie previsioni e a
stabilire che il sorpasso avverrà prima. Il 2008 si
chiuderà sempre con gli States in vantaggio, anche se il
gap continuerà a ridursi (16,9% contro 15%). Negli
ultimi 20 anni l'economia cinese è stata trainata
dall'industria manifatturiera. Nel 1990, prima che le
riforme economiche iniziassero a sortire i propri
effetti, la produzione manifatturiera cinese
rappresentava solo il 3% del totale globale. Ma alla
medaglia d'oro della produzione manifatturiera la Cina
non è nuova, visto che - in base ad alcuni dati storici
- ha occupato il gradino più alto del podio per circa
1.800 anni fino al 1840, quando il primato le venne
strappato dall'Inghilterra post rivoluzione
industriale.(ANSA).
MUTUI: S&P RIVEDE
VALUTAZIONI SU FANNIE MAE E FREDDIE MAC
12 Agosto 2008 00:12 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 12 AGO - L'agenzia internazionale di
rating Standard & Poor's ha tagliato le proprie
valutazioni su alcuni titoli di Fannie Mae e Freddie Mac,
le due agenzie semipubbliche specializzate nei prestiti
ipotecari. In particolare, Standard & Poor's ha rivisto
al ribasso il rating sulle azioni privilegiate e sul
debito subordinato delle due agenzie da 'AA-' a 'A-'.
Secondo alcuni analisti, il dowgrade mette ulteriore
pressione sulle due agenzie e soprattutto sull'eventuale
emissione di nuovi titoli privilegati nel caso in cui
Fannie e Freddie volessero rafforzare ulteriormente il
proprio capitale. (ANSA).
UBS IN DIFFICOLTA', PERDE
221 MILIONI DI EURO
12 Agosto 2008 09:02 ROMA - di ANSA
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Ubs, la prima banca svizzera, ha annunciato di aver
riportato nel secondo trimestre 2008 una perdita netta
di 358 milioni di franchi svizzeri (circa 221 milioni di
euro), contro l'utile di 5,6 miliardi di franchi
svizzeri dello scorso anno. Sul risultato, precisa la
Banca sul proprio sito, hanno inciso perdite realizzate
e non realizzate pari a 5,1 miliardi di dollari su
posizioni di rischio residue, prevalentemente su
esposizioni legate a titoli connessi al comparto
immobiliare residenziale statunitense e ad altre
posizioni creditizie.
La Banca svizzera ha anche annunciato un
"riposizionamento" con l'obiettivo di conseguire la
massima flessibilità strategica per il proprio sviluppo
futuro, che prevede tra l'altro la separazione delle
proprie divisioni operative in tre unità autonome. Per
il secondo semestre, inoltre, UBS "non prevede alcun
miglioramento per quanto concerne le sfavorevoli
tendenze economiche e dei mercati finanziari che hanno
inciso sui risultati di questo trimestre".
USA: JPMORGAN: ALTRI 1,5
MLD DLR SVALUTAZIONI ASSET IMMOBILIARI
12 Agosto 2008 09:38 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 12 AGO - JPMorgan Chase, una delle
maggiori banche d' affari statunitensi, ha preannunciato
per il trimestre svalutazioni per almeno 1,5 miliardi di
dollari a valere su asset legati al mercato immobiliare,
come conseguenza della crisi dei mercati finanziari e
dell' accentuarsi delle difficoltà del comparto
abitativo. La comunicazione è stata fatta alla stessa
banca secondo cui le condizioni di trading si sono
"sostanzialmente deteriorate" a partire dallo scorso
mese di luglio. Sotto la guida del chief executive
officer Jamie Dimon la banca ha finora svalutato per
circa 12 miliardi di dollari, una cifra che comprende
anche le perdite legate all' esposizione su questo
versante. Nella nota in cui ha previsto ulteriori
svalutazioni, JPMorgan sottolinea che l' economia
globale dovrebbe rimanere "debole" mentre i mercati dei
capitali sono destinati ad attraversare una perdurante
situazione di affaticamento. (ANSA).
BORSA: NYP; SEC, NORME
ANTI-RIBASSO DIVENTERANO PERMANENTI
12 Agosto 2008 11:18 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 12 AGO - La Sec, l' organo che vigila
sulla borsa statunitense, si prepara a presentare a
settembre alcune proposte tese a rendere permanenti le
recenti regole adottate per fronteggiare le operazioni
dei ribassisti. Lo riporta il New York Post, ricordando
che le regole introdotte di recente con validità
temporanea cesseranno gli effetti alla mezzanotte di
oggi. Le proposte alle quali starebbe lavorando la Sec
dovrebbero espandere l' obbligo a carico degli operatori
che praticano il cosiddetto 'short-selling' (vale a dire
le vendite sullo scoperto) di farsi dare in anticipo in
prestito i titoli che hanno intenzione di vendere. Le
disposizioni prevedono inoltre l' imposizione di
sanzioni a carico di chi non consegna i titoli presi in
prestito entro tre giorni. Le misure di emergenza contro
i ribassisti sono state adottate a valere sui titoli di
19 società quotate, inclusi i due colossi del credito
immobiliare Fannie Mae e Freddie Mac. (ANSA).
PETROLIO: AIE LASCIA
FERME STIME DOMANDA 2008,IN RIALZO 2009
12 Agosto 2008 11:21 PARIGI - di ANSA
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(ANSA) - PARIGI, 12 AGO - L'Agenzia internazionale
dell'energia ha lasciato invariate a luglio le sue
previsioni di domanda mondiale di petrolio anche se le
tensioni tra Georgia e Russia fanno pesare rischi
sull'approvvigionamento di greggio. Secondo l'agenzia,
che cura gli interessi energetici dei paesi dell'Ocse,
si constata del resto un netto aumento dell'offerta, un
fattore che conferma la tendenza alla distensione del
mercato. Nel suo rapporto mensile pubblicato oggi a
Parigi l'AIE ha mantenuto le sue previsioni di domanda
mondiale nel 2008 a 86,9 milioni di barili al giorno ma
ha invece aumentato di 70.000 barili quelle per il 2009
portandole a 87,8 bg. La domanda di petrolio dovrebbe
dunque aumentare di 0,9% quest'anno e dell'1,1% l'anno
prossimo. L'offerta mondiale di petrolio è aumentata a
luglio di 890.000 barili al giorno a 87,8 mbg, quella
dell'Opec di 145.000 bg a 32,8 mbg grazie soprattutto
alla produzione dell'Arabia saudita, primo produttore
mondiale, che ha pompato il mese scorso 9,95 mbg, cioé
un aumento di 100.000 bg. L'Aie si attende ora che
l'offerta aumenti in rapporto alla domanda fino a tutto
il 2009 con un'inversione di tendenza, che porterà a
nuove tensioni sul mercato, a partire del 2010. Nel suo
documento l'Aie sottolinea anche come "gli avvenimenti
nel Caucaso creino delle minacce" per
l'approvvigionamento proveniente dalla regione.
UBS: NUOVE SVALUTAZIONI E
PERDITE,SEPARA INVESTMENT BANK/ANSA
12 Agosto 2008 18:02 MILANO - di ANSA
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SCISSE TRE ATTIVITA', DA INIZIO CRISI GIA' SVALUTATI 29
MLD
(ANSA) - MILANO, 12 AGO - La svizzera Ubs, la banca
maggiormente colpita in Europa dalla crisi dei mutui
suprime americani, ha registrato nel trimestre nuove
pesanti perdite in seguito all'ennesima ondata di
svalutazioni, annunciando una serie di misure per
riconquistare redditività. Su tutte, la scissione delle
attività nell'investment banking, nel private banking e
nella gestione del risparmio. La notizia ha
immediatamente innescato speculazioni sul mercato circa
un possibile spezzatino, con l'attesa in particolare di
una cessione della banca d'affari, come ricordato anche
da Jp Morgan Chase in uno studio. Per il presidente
Peter Kurer si tratta però della scelta di dare maggior
autonomia alle tre attività guadagnando una maggior
"flessibilità strategica". Viene esclusa un'ipotesi di
vendita dell'intero gruppo, per il quale non sono
comunque giunte offerte, e si nega esistano già "piani
specifici" di cessione di attività. Nel trimestre, il
quarto consecutivo in rosso, le perdite hanno raggiunto
i 358 milioni di franchi (220 milioni di euro), rispetto
ai 5,5 miliardi di utili dello stesso periodo nel 2007
(3,4 miliardi di euro) dopo svalutazioni per altri 5,1
miliardi di dollari (3,4 miliardi di euro) di titoli
legati al comparto immobiliare americano e di altre
posizioni nel credito strutturato. A circa un anno
dall'inizio della crisi le svalutazioni complessive
realizzate dal colosso Ubs raggiungono così i 43
miliardi di dollari, circa 29 miliardi di euro. Con
questo semestre si fa sentire, poi, tutto il
contraccolpo inferto all'immagine del gruppo dalla
vicenda subprime. Quest'anno Ubs ha già registrato
deflussi per 43,8 miliardi di franchi (27 miliardi di
euro) nell'importante settore della gestione
patrimoniale, l'asset management e il Business banking
Switzerland, dopo che nell'intero 2007 i deflussi erano
stati di 34 miliardi (21 miliardi di euro). A poco più
di tre mesi dall'arrivo di Kurer alla presidenza in
sostituzione di Marcel Ospel, travolto dalla bufera
subprime, é stata annunciata poi un'ondata di nomine,
con l'arrivo di nuovi manager nel board e la
sostituzione del direttore finanziario Marco Suter,
ritenuto uomo di fiducia di Ospel. Gli subentra John
Cryan. E dopo i 5.500 tagli ai posti di lavoro (2.600
nell'investment banking) già annunciati in passato, alla
fine del trimestre l'istituto ha annunciato una
riduzione di 2.387 unità (1.695 nell'investment banking)
che porta il gruppo a totalizzare 81.452
dipendenti.(ANSA).
MUTUI: ESPERTI, IN ARRIVO
NUOVO CRAC BANCARIO ENTRO UN ANNO
12 Agosto 2008 18:49 NEW YORK - di REUTERS
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(ANSA-REUTERS) - NEW YORK, 12 AGO - La maggior parte
degli investitori istituzionali si aspetta un altro
'crac' da parte di un'istituzione finanziaria entro un
anno, e individuano nei 'credit-default swap' la
minaccia più seria alla stabilità dei mercati. E' quanto
emerge da un sondaggio della società di consulenza
statunitense Greenwich Associates, secondo cui circa il
60% delle 146 istituzioni finanziarie intervistate si
aspetta il collasso di un'altra grande società dei
servizi finanziari. Il 15% degli intervistati prevede
che questo accadrà fra sei-12 mesi. Dopo i mutui
subprime e le 'auction-rate securities', circa l'85%
degli intervistati negli Usa, e oltre il 55% di quelli
europei, individua la principale minaccia alla stabilità
dei mercati nei 'credit-default swap', i derivati con
cui è possibile difendersi dal rischio di insolvenza da
parte dell'emittente di obbligazioni, o speculare sulla
sua qualità del credito. Lo scorso marzo, la Federal
Reserve ha pilotato il salvataggio di Bear Stearns per i
timori che una bancarotta dell'istituto, poi acquistato
da JP Morgan, avrebbe potuto causare una crisi sistemica
nel mercato dei 'credit-default swap', data la sua forte
esposizione come controparte in numerose transazioni.
Ora molti operatori pensano che possa toccare a un altro
istituto. Secondo Frank Feenstra, consulente della
società del Connecticut, "forse, se il mercato riuscirà
a superare i prossimi sei mesi, il pessimismo potrà
cominciare a rientrare".(ANSA).
Mutui: Freddie Mac, non
acquistera' subprime New York
12 Agosto 2008 18:58 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 12 ago - Freddie Mac ha annunciato
che non acquistera' i mutui subprime garantiti dalle
proprieta' dello stato di New York. Si tratta di una
nuova categoria di mutui creata da New York e che si
pone come obiettivo quello di evitare le pratiche
abusive. Freddie Mac e' una delle due agenzie
semipubbliche specializzate nei prestiti ipotecari
(l'altra e' Fannie Mae).
GREGGIO GIU': RALLENTA LA
DOMANDA, DOLLARO FORTE
12 Agosto 2008 19:21 NEW YORK - di REUTERS
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Il prezzo del greggio è sceso di due dollari al barile,
per poi risalire, sulla scia dei persistenti timori
legati a un rallentamento della domanda, mentre il
dollaro è in recupero sull'euro e i titoli fiduciari del
governo Usa, continuano a fluttuare.
Alle 17,42 il prezzo del contratto a settembre sull'oro
nero è sceso sulla piazza americana è in calo di 1,12
dollari a 113,28 dollari al barile, dopo aver toccato il
minimo della sessione a 112,31 dollari ai livelli dei
primi di maggio. L'analogo contratto sul Brent perde
1,52 centesimi a 111,18 dollari al barile. Nel corso
della sessione di oggi il prezzo del greggio era stato
spinto verso l'alto dalla chiusura degli oleodotti e dei
gasdotti che attraversano la Georgia e da un temporaneo
ribasso del dollaro sull'euro. L'euro a fine pomeriggio
viene scambiato a 1,4890 dollari.
USA: BUDGET; DEFICIT
VOLA, A LUGLIO A 102,8 MLD
12 Agosto 2008 20:34 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 12 ago - Vola il deficit federale Usa
a luglio, spinto dagli sgravi fiscali concessi
dall'amministrazione Bush. In base ai dati diffusi dal
Dipartimento del Tesoro, lo scorso mese il deficit è
risultato pari a 102,8 miliardi di dollari, cioé circa 3
volte rispetto a luglio 2007, che si era chiuso a 36,4
miliardi. Il dato di luglio è al di sopra delle attese
del mercato, che prevedeva 97 miliardi. (ANSA).
MUTUI: USA: BOND ALTO
RISCHIO; IN VISTA ACCORDO AUTORITA'-BANCHE
14 Agosto 2008 00:04 NEW YORK - di ANSA
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14 Agosto 2008 00:04 NEW YORK
USA: BOND ALTO RISCHIO; IN VISTA ACCORDO
AUTORITA'-BANCHE
di ANSA
(ANSA) - NEW YORK, 14 AGO - Le autorità statunitensi e
diverse banche sarebbero vicine al raggiungimento di un
accordo sui bond ad alto rischio (auction-rate
security), in base al quale le istituzioni finanziarie
si troveranno a sborsare miliardi di dollari per
riacquistare i bond disastrati, oltre a dover pagare
delle multe. Secondo indiscrezioni, il procuratore
generale di new York, Andrew Cuomo, dovrebbe annunciare
un accordo a breve. Lunedì scorso Cuomo ha inivato delle
lettere a Morgan Stanley, Wachovia a JpMorgan
invitandole a sedersi a un tavolo e a raggiungere un
accordo. Morgan Stanley ha proposto il riacquisto di
bond per 5,4 miliardi di dollari, offerta che Cuomo ha
bocciato: "troppo poco e troppo tardi".(ANSA).
MUTUI: GREENSPAN BOCCIA
PIANO FANNIE,FREDDIE;PREZZI CASE GIU'
14 Agosto 2008 00:24 WASHINGTON - di ANSA
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(ANSA) - WASHINGTON, 14 AGO - La risposta del governo
americano alle difficoltà di Fannie Mae e Freddie Mac è
stata "cattiva" ma "inevitabile: non c'erano argomenti
credibili per salvare Bear Sterans e non Freddie e
Fannie". La diagnosi é di Alan Greenspan, ex presidente
della Fed, secondo il quale i prezzi delle case negli
Usa toccheranno il proprio minimo e si stabilizzeranno
nella prima metà del 2009. E questa "é una condizione
necessaria per mettere un punto alla crisi in atto". In
un conversazione con il Wall Street Journal, Greenspan
invita il governo a evitare tasse o politiche che
possano incoraggiare la crescita delle nuove
costruzioni, perché così facendo non farebbe altro che
ritardare il tanto desiderato giorno in cui i prezzi
delle abitazioni raggiungeranno il minimo. "L'iniziativa
più efficace, ma politicamente difficile, sarebbe quella
di ampliare le quote di immigrati qualificati", cioé che
guadagnano abbastanza per poter acquistare una casa. La
ricetta di Greenspan si basa quindi sull'incoraggiare la
nascita di nuove famiglie, così da far aumentare la
domanda di abitazioni. Il numero di nuove famiglie
cresce annualmente di 800.000 unità di cui un terzo
composte da immigrati. "Circa 150.000 di queste sono
classificate come qualificate. Raddoppiare o triplicare
questo numero - spiega - accelererebbe l'assorbimento di
case invendute e aiuterebbe a far stabilizzare i
prezzi". Per quanto riguarda Fannie Mae e Freddie Mac,
Greenspan si dimostra coerente: già in passato infatto
aveva as[ramente criticato il modello di Fannie e
Freddie, sottolineando che rischiava di mettere in
pericolo la stabilità finanziaria degli Usa.(ANSA).
GREENSPAN E IL TIMING SUL
CROLLO IMMOBILIARE
14 Agosto 2008 07:19 WASHINGTON - di ANSA
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La risposta del governo americano alle difficoltà di
Fannie Mae e Freddie Mac è stata "cattiva" ma
"inevitabile: non c'erano argomenti credibili per
salvare Bear SteaRns e non Freddie e Fannie".
La diagnosi é di Alan Greenspan, ex presidente della
Fed, secondo il quale i prezzi delle case negli Usa
toccheranno il proprio minimo e si stabilizzeranno nella
prima metà del 2009. E questa "é una condizione
necessaria per mettere un punto alla crisi in atto".
In un conversazione con il Wall Street Journal,
Greenspan invita il governo a evitare tasse o politiche
che possano incoraggiare la crescita delle nuove
costruzioni, perché così facendo non farebbe altro che
ritardare il tanto desiderato giorno in cui i prezzi
delle abitazioni raggiungeranno il minimo.
"L'iniziativa più efficace, ma politicamente difficile,
sarebbe quella di ampliare le quote di immigrati
qualificati", cioé che guadagnano abbastanza per poter
acquistare una casa. La ricetta di Greenspan si basa
quindi sull'incoraggiare la nascita di nuove famiglie,
così da far aumentare la domanda di abitazioni. Il
numero di nuove famiglie cresce annualmente di 800.000
unità di cui un terzo composte da immigrati. "Circa
150.000 di queste sono classificate come qualificate.
Raddoppiare o triplicare questo numero - spiega -
accelererebbe l'assorbimento di case invendute e
aiuterebbe a far stabilizzare i prezzi". Per quanto
riguarda Fannie Mae e Freddie Mac, Greenspan si dimostra
coerente: già in passato infatto aveva as[ramente
criticato il modello di Fannie e Freddie, sottolineando
che rischiava di mettere in pericolo la stabilità
finanziaria degli Usa.
GERMANIA: ANCHE LA
GERMANIA SPROFONDA IN RECESSIONE
14 Agosto 2008 08:27 NEW YORK - di ANSA
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Il prodotto nazionale lordo tedesco nel secondo
trimestre ha registrato una variazione congiunturale
negativa, -0,5%, sopra le attese. E' la prima volta in
quasi quattro anni che l' economia tedesca registra una
crescita negativa. In ogni caso il dato diffuso oggi è
migliore rispetto alle indicazioni più pessimistiche
venute qualche giorno fa, che stimavano una contrazione
congiunturale dell' 1,0%. Peraltro, il tasso di crescita
nel primo trimestre è stato sempre oggi rivisto al
ribasso, +1,3% anziché +1,5% iniziale, il che spiega
almeno in parte il fatto che il pil nei secondi tre mesi
abbia segnato un rallentamento più contenuto rispetto
alle aspettative. Su base annua, cioé con riferimento al
corrispondente trimestre del 2007, l' economia tedesca
ha segnato un tasso di crescita dell' 1,7%.
CRISI IMMOBILIARE USA:
PIGNORAMENTI +184%
14 Agosto 2008 11:47 NEW YORK - di ANSA
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Peggiora ulteriormente a luglio la situazione dei
mutuatari di case negli Stati Uniti, vale a dire di quei
soggetti che hanno a suo tempo acquisito un immobile
attraverso un finanziamento a tasso variabile. Secondo
dati forniti dalla società specializzata RealtyTrac,
infatti sono cresciuti di ben il 184% i casi di
riappropriamento della casa da parte delle banche,
mentre le procedure di pignoramento hanno segnato un
+55%. La variazione è su base annua, mentre su base
mensile le procedure nel loro complesso hanno registrato
un aumento dell' 8,0% a 272.171 unità, poco al di sotto
del record di maggio. A luglio scorso inoltre sono
775.244 le proprietà immobiliari tornate nelle mani
delle banche, contro le 445mila dell' intero 2007. I
prezzi delle case a maggio sono diminuiti del 15,8%.
EUROPA IN RECESSIONE, PIL
IN PICCHIATA OVUNQUE
14 Agosto 2008 11:58 ROMA - di ANSA
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Meno 0,2% nell'ultimo trimestre. Su base annua frenata a
1,5% da 2,1% L’economia europea si avvicina alla
recessione. Secondo le prime stime diffuse oggi da
Eurostat, il Prodotto interno lordo (Pil) nel secondo
trimestre 2008 è calato dello 0,2% nell’eurozona e dello
0,1% nell’Ue a 27 rispetto ai tre mesi precedenti, in
cui la crescita trimestrale era stata dello 0,7% in
entrambe le zone. La crescita annuale del Pil dal primo
al secondo trimestre ha frenato dal 2,1% all’1,5%
nell’eurozona, e dal 2,3% all’1,7% nei Ventisette. Il
dato degli euroquindici è esattamente in linea con le
previsioni degli analisti.
In Italia l’economia è arretrata dello 0,3% su base
trimestrale ed è rimasta ferma su base annua (0,0%).
Nell’Ue sembra stare peggio solo l’Estonia, dove il Pil
cala dello 0,9% sul trimestre e dell’1,4% sull’anno.In
Germania i dati trimestrali sono peggiori (-0,5%) ma il
dato annuale rimane positivo (+1,7%), così come in
Lettonia (-0,5% sul trimestre, +0,2% sull’anno).
Nelle altre grandi economie dell’Ue il Pil cala dello
0,3% sul trimestre in Francia, ma aumenta dell’1,1%
sull’anno. In Gran Bretagna aumenta rispettivamente
dello 0,2% e dell’1,6%, e in Spagna dello 0,1% e
dell’1,8%. Il Paese più in salute di tutta l’Ue è la
Slovacchia, dove il Pil cresce dell’1,9% trimestralmente
e del 7,6% annualmente.
SPAGNA: PRESTITI BCE A
BANCHE SALGONO A RECORD 49 MLD
14 Agosto 2008 12:42 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 14 AGO - I prestiti concessi dalla Banca
Centrale europea alle banche spagnole sono cresciuti il
mese scorso al livello record di 49,4 miliardi di euro,
secondo dati della banca centrale spagnola citata da
Bloomberg. La penisola iberica sta infatti aumentando
l'indebitamento verso la Bce a ritmi superiori rispetto
ad altre nazioni. I prestiti della Bce sono cresciuti
del 5% dai 47,1 miliardi di euro di giugno, e dai 18
miliardi di euro di un anno fa. La quota di prestiti Bce
della Spagna è così salita al 10,8% dal 4% dello scorso
anno. In Spagna le banche stanno cercando di attrarre
nuovi investitori dopo che il decennale boom immobiliare
si è ormai concluso e le insolvenze ipotecarie sono
salite ai massimi degli ultimi sei anni. La Bce intanto
a luglio ha ridotto l'ammontare totale di prestiti
concessi a 458,1 miliardi di euro, dai 460,6 miliardi
del mese precedente. (ANSA).
MUTUI: CRISI PROSEGUE;
PREZZI E VENDITE GIU', PIGNORAMENTI SU
14 Agosto 2008 17:13 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 14 AGO - Per il mercato immobiliare
americano non sembra esserci tregua. La crisi in atto
non accenna a placarsi: i casi di riappropriamento della
casa da parte delle banche sono aumentati del 184%,
mentre le procedure di pignoramento sono salite del 55%.
I prezzi delle abitazioni, così come le vendite,
continuano poi a restare stagnanti e ai minimi degli
ultimi anni. Un quadro, quello tratteggiato, che
preoccupa gli analisti e fa intravedere la luce alla
fine del tunnel sempre più lontana. In base ai dati
forniti da RealtyTrac, lo scorso mese sono cresciuti di
ben il 184% i casi di riappropriamento della casa da
parte delle banche, mentre le procedure di pignoramento
hanno segnato un +55%. La variazione è su base annua,
mentre su base mensile le procedure nel loro complesso
hanno registrato un aumento dell' 8,0% a 272.171 unità,
poco al di sotto del record di maggio. A luglio scorso
inoltre sono 775.244 le proprietà immobiliari tornate
nelle mani delle banche, contro le 445mila dell' intero
2007. Nel secondo trimestre 2008 le vendite di case
esistenti sono scese ai minimi degli ultimi dieci anni,
mentre i prezzi medi - secondo l'associazione nazionale
degli agenti immobiliari - hanno accusato una flessione
del 7,6%. Nel periodo aprile-giugno le vendite di case
familiari e di condomini sono scese, su base annuale,
del 16% a 4,913 milioni di unità. I prezzi sono
risultati in calo in 115 aree metropolitane su 150 in
quanto - spiega l'associazione - i pignoramenti e le
vendite allo scoperto, cioé quelle in cui il prestatore
accetta di farsi carico di una perdita sulla proprietà,
hanno rappresentato un terzo di tutte le vendite
trimestrali. I prezzi delle case negli Usa sono scesi
del 15,8% in maggio, la flessione maggiore almeno dal
2001, in base ai dati dell'indice S&P/Case-Schiller.
Secondo alcuni analisti, circa un terzo di coloro che
hanno venduto casa nel secondo trimestre hanno perso
denaro. (ANSA).
MUTUI: GREENSPAN; CRISI
NON FINITA, USA SU ORLO RECESSIONE
14 Agosto 2008 20:16 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 14 AGO - "Non ho cambiato idea: c'é
sempre il 50% di probabilità che l'economia americana
entri in recessione. E sarei più meravigliato del
contrario, visto lo stato in cui versa il settore
finanziario". Lo afferma l'ex presidente della Fed Alan
Greenspan in un' intervista esclusiva a Milano Finanza
in cui puntualizza anche che la crisi non è finita.
Secondo Greenspan, "finora l'economia Usa ha tenuto bene
nonostante le spaventose pressioni che vengono dal mondo
finanziario, ma gli spread che si riscontreranno nel
mercato dei credit default swap (Cds) relativi alle
posizioni debitorie ancora non chiuse dimostrano che ci
vorrà ancora del tempo prima di un ritorno alla
normalità". "Quando ero alla Fed il rapporto
inflazione-crescita era in calo. E il declino
dell'inflazione era dovuto principalmente agli eventi
economici e politici che si verificarono in concomitanza
con la fine della Guerra Fredda. Evidentemente il
massimo è stato raggiunto nella primavera del 2007",
prosegue Greenspan, che aggiunge: "Usciremo dalla crisi
finanziaria, ma dovremo comunque affrontare il problema
di un cambiamento nell'equilibrio tra crescita e
dinamica dei prezzi". (ANSA).
USA: BANCHE RICOMPRANO
BOND SPAZZATURA,RAGGIUNTO ACCORDO/ANSA
14 Agosto 2008 20:26 NEW YORK - di ANSA
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PROCURATORE CUOMO CHIUDE CERCHIO, INTESA CON JPMORGAN,
MORGAN
(ANSA) - NEW YORK, 14 ago - JpMorgan e Morgan Stanley
riacquistano bond ad alto rischio per oltre 7 miliardi
di dollari e si impegnano a pagare una multa complessiva
dal valore di 60 milioni di dollari: le due banche
d'affari hanno raggiunto un accordo con il procuratore
generale dello Stato di New York, Andrew Cuomo, e con le
autorità di altri stati. "Penso che abbiamo attraversato
il Rubicone e stabilito la premessa: gli investitori
saranno aiutati. L'incubo finirà", sottolinea
soddisfatto Cuomo, che nei giorni scorsi aveva fatto
pressione su JpMorgan e Morgan Stanley per spingerle a
sedersi a un tavolo delle trattative e raggiungere
un'intesa. Le sanzioni inflitte, complessivamente 60
milioni (35 MOrgan Stanley e 25 milioni JpMorgan)
saranno divise fra New York e gli altri membri della
North American Securities Administrators Association.
"L'industria si sta assumendo la responsabilità di
correggere i problemi che lei stessa ha contribuito a
creare", spiega Cuomo, sottolineando che l'obiettivo
"fondamentale è quello di far tornare il denaro nelle
mani degli investitori e gli accordi sottoscritti finora
vanno proprio in questa direzione". In base all'accordo,
JpMorgan riacquisterà bond dai clienti retail, dalle
istituzioni caritatevoli e dalle piccole imprese a
partire dal prossimo 12 novembre. Morgan Stanley farà lo
stesso dall'11 dicembre. Le due banche si sono anche
dichiarate d'accordo sul fatto di aiutare i loro
maggiori clienti istituzionali, che controllano più di
10 miliardi di dollari di bond ad alto rischio (auction-rate
security, ars), a venderli. Il mercato degli
auction-rate security vale circa 330 miliardi di dollari
ed è collassato lo scorso febbraio. Le maggiori banche
protagoniste del settore sono finite, alcuni mesi dopo,
nel mirino delle autorità, che le hanno accusate di aver
usato pratiche sleali e ingannato i clienti, ai quali
hanno ceduto i titoli nascondendo le difficoltà del
settore. In trattative con le autorità resta invece
Wachovia . "Abbiamo fatto progressi. Ma ci sono ancora
piccole cose su cui lavorare. Stiamo ancora in
trattative", sottolinea riferendosi proprio alla quarta
americana Laura Egerdal, portavoce del segretario del
Missouri. I clienti retail di Wachovia, in base ai dati
comunicati dalla stessa banca, controllano ars per 8,7
miliardi di dollari. Anche Merrill Lynch resta in
trattative, nonostante abbia già annunciato il buy back
di 10 miliardi di ars, obbligazioni a lungo termine il
cui tasso viene stabilito in brevi intervalli
nell'ambito di aste specifiche. L'accordo di JpMorgan e
Morgan Stanley segue quelli raggiunti nelle scorse
settimane da Ubs e Citigroup. In particolare, Ubs si è
accordata per riacquistare bond per 19,4 miliardi di
dollari e a pagare una multa da 150 milioni. Citigroup,
invece, ha raggiunto un'intesa per riacquistare bond per
7,3 miliardi.(ANSA).
MATERIE PRIME: CROLLANO
ORO, ARGENTO E COMMODITIES, DOLLARO SU
15 Agosto 2008 12:09 NEW YORK - di WSI
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L'oro e' crollato al di sotto degli $800 l'oncia, cioe'
il 24% rispetto al massimo storico di $1032 del 17 marzo
scorso, l'argento e' sceso del 40% dal picco record di
$21.3550, mentre il greggio (passato da $147 a $111 in
tre settimane) il grano, il rame e molte altre merci
sono in caduta libera, alla luce del fatto che la
ripresa del dollaro degli ultimi giorni riduce l'attrattivita'
delle commodities dopo un boom durato 6 anni, anche per
via del rallentamento economico globale.
"I prezzi hanno toccato il picco massimo" ha detto a
Bloomberg l'investitore Marc Faber, 62 anni, editore di
Gloom, Boom & Doom Report. "Se sia un picco finale o
temporaneo seguito da prezzi piu' alti, non lo sappiamo
ancora. Potrebbe andare ancora piu' in basso".
L'oro e' sceso a $782.27 l'oncia sugli scambi alla borsa
di Londra. L'argento e' crollato oggi del 12%, il
metallo tratta adesso a $12.905 l'oncia. Nel frattempo
il dollaro si e' impennato del 5.3% nei confronti
dell'euro nelle ultime due settimane, in ogni caso la
valuta Usa e' salita per la quinta settimana
consecutiva, e oggi quota sotto 1.47. I prezzi al
consumo negli Stati Uniti sono ai massimi degli ultimi
17 anni (inflazione al 5,6% a luglio) scrive Bloomberg,
il che rende molto difficile per la Federal Reserve
abbassare i tassi d'interesse, se il rallentamento
economico si dovesse accentuare.
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