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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - da Lunedì 24 a Venerdì 29 Agosto 2008

PARTE  2

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  Sabato 23 agosto 2008   Mercoledì 27 agosto 2008   Sabato 30 agosto 2008  
       
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MUTUI: FANNIE E FREDDIE A RISCHIO, PER WSJ 'PUNTO CRITICO'
25 Agosto 2008 11:55 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 25 AGO - Freddie Mac e Fannie Mae, le due agenzie semi-pubbliche statunitensi cui fanno capo almeno il 42% dei mutui erogati negli Usa, sono sempre più a rischio, con le prospettive di una ricapitalizzazione che cominciano a diventare proibitive. Secondo il Wall Street Journal, che cita l'opinione dei migliori analisti del settore, la decisione da parte del governo su un eventuale intervento di salvataggio "é a un punto critico": probabilmente il Tesoro dovrà iniettare capitali nelle due aziende, specializzate nel finanziamento dei mutui, anche se non è certo se questo aiuterà a fermare la spirale del mercato immobiliare negli Usa: una sorta di cane che si morde la coda con i prezzi del 'mattone' in caduta libera, le insolvenze da parte di chi ha contratto mutui che corrono senza freni, e i continui pignoramenti che continuano ad alimentare la crisi. Il futuro delle due agenzie, create dal Congresso per aiutare gli americani a comprare casa e dunque parte integrante del 'sistema' immobiliare americano, è stato al centro dei dibattiti informali dei banchieri centrali riunitisi a Jackson Hole nei giorni scorsi. Che hanno constatato che il segretario del Tesoro, Henry Paulson, ha davanti a sé scelte molto difficili: lo scorso mese ha ottenuto dal Congresso il via libera a forme di aiuto per Fannie e Freddie sotto forma di linee di credito o di iniezione di capitali. Ma - ricorda il Wsj - "i mercati vedono in un'iniezione di liquidità da parte del governo una diluizione del valore per gli azionisti esistenti, e ciò sta mettendo ulteriore pressione sulle azioni". E le cifre di cui si parla sono ragguardevoli: secondo Breaking Views, la rubrica di commenti finanziari, servirebbe una ricapitalizzazione colossale, nell'ordine dei 200 miliardi di dollari, perché Freddie e Fannie, a causa della passata politica lassista delle autorità, hanno un capitale pari a poco più dell'1% della loro esposizione totale potenziale., contro livelli pari ad almeno il 6,5% oer ke banche vere e proprie. La prospettiva di una mega-diluizione del capitale, e quindi di un ulteriore scivolone delle azioni, a sua volta fa sì che nessun investitore sia disponibile, al momento, a sottoscrivere qualsiasi offerta tesa a rastrellare fondi. Soltanto la scorsa settimana Freddie Mac ha perso il 52% del proprio valore in borsa, e Fannie Mae ha bruciato il 37% della propria capitalizzazione. E anche le azioni privilegiate sono in discesa, fra voci della possibile sospensione del pagamento dei dividendi. (ANSA).

 

 

MUTUI: TOCCA A DANIMARCA, BANCA CENTRALE IN SOCCORSO ROSKILDE
25 Agosto 2008 16:20 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 25 AGO - "Abbiamo voluto assicurare la stabilità finanziaria in Danimarca", ha spiegato il governatore della banca centrale, Nils Bernstein. "L'alternativa - ha detto in conferenza stampa - sarebbe stata la bancarotta di Roskilde, con un considerevole contagio nell'intero sistema finanziario". Il banchiere centrale ha poi voluto precisare che il crac di Roschilde, che prende il nome da una cittadina danese, è un "caso unico", dovuto "alla forte esposizione al mercato immobiliare", mentre al contrario "in generale le banche danesi sono ben preparate" ad affrontare crisi del mercato immobiliare e periodi di contrazione economica. La Danimarca è entrata in recessione nel primo trimestre, secondo la Bloomberg. Già lo scorso 10 luglio Roskilde - incapace di ridurre abbastanza velocemente la sua esposizione ad un mercato immobiliare in crisi - aveva ricevuto la disponibilità illimitata di liquidità da parte della banca centrale danese, oltre all'impegno dell'Associazione bancaria danese a coprire perdite fino a 750 milioni di corone. Il sostegno finanziario - aveva però chiarito l'istituto centrale - era condizionato alla possibilità per Roskilde di trovare un acquirente entro sei mesi. In una nota, oggi Roskilde ha spiegato che "i potenziali compratori hanno espresso forti riserve sulla cultura creditizia della banca", e per questo hanno preferito non lanciare offerte né per l'intero capitale, né per singoli asset dell'istituto. Il crac della banca - "assolutamente sconfortante" per il suo amministratore delegato Soeren Kaare-Andersen - è accaduto dopo che l'istituto ha dovuto svalutare 900 milioni di corone per i primi sei mesi dell'anno, che ha spinto "un gran numero di clienti" - come ha spiegato lo stesso istituto - a ritirare i propri soldi. (ANSA).

 

 

Fmi: nuovo taglio stime, +3,9% pil mondiale 2008
25 Agosto 2008 16:49 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 25 ago - Il FMI taglia ancora una volta le stime di crescita globale 2008 e 2009: per quest'anno la crescita sara' pari al 3,9%. In calo rispetto al 4,1% previsto solo un mese fa nell'aggiornamento del World Economic Outlook. Per il 2009, invece, la crescita mondiale viene prevista al 3,7% (3,9% la previsione dello scorso mese). Le nuove stime del Fmi sarebbero state messe a punto per la prossima riunione del G20 in programma nel prossimo fine settimana. Per la zona euro l'economia il pil e' stato tagliato a +1,4% nel 2008 (dall'1,8% precedentemente previsto), mentre per il 2009 e' previsto un +0,9% (da +1,2% previsto in luglio). Alla base della decisione del Fondo di rivedere nuovamente le stime di crescita ci sarebbero i prezzi delle commodity ancora elevati e volatili e un possibile ulteriore rallentamento dell'economia globale nella seconda parte di quest'anno. Gli Stati Uniti non sono immuni al taglio delle stime: il Fmi avrebbe confermato quelle del 2008, riducendo al +0,7% dal +0,8% di luglio la crescita 2009. Lo scorso luglio il Fmi aveva rivisto al rialzo le stime per l'economia mondiale pubblicate in aprile, avvertendo comunque che il rischio recessione globale resta ed e' legato alle crescenti pressioni inflazionistiche e al protrarsi della fragilita' sui mercati finanziari.(ANSA).

 

 

BORSA: NEW YORK PESANTE; AIG ROTOLA, NUOVI TIMORI PER BANCHE
25 Agosto 2008 18:36 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 25 AGO - Non c'é pace per le Borse, in particolare oggi per quella di New York che peraltro aveva archiviato venerdì scorso una seduta decisamente positiva, sostenuta dall'attesa di un'Opa sul conto di Lehman Brothers. Oggi lo scenario è infatti radicalmente cambiato, con gli indici che perdono circa il 2%, ancora una volta spinti al ribasso dai titoli finanziari, dopo che si è verificato il nono fallimento di un istituto statunitense. Infatti, le autorità del Kansas hanno deciso la chiusura di Columbian Bank, particolarmente esposta ai venti della crisi. I timori di ulteriori svalutazioni e perdite stanno affossando oggi in particolare il colosso assicurativo AIG, che perde oltre il 5% a 18,84 dollari, il ribasso più consistente fra i titoli che compongono il Dow Jones. Gli analisti di Credit Suisse infatti hanno pronosticato per il numero 1 mondiale del settore perdite per 2,41 miliardi di dollari nel trimestre, ossia 86 cent per azione. Fra i bancari, Washington Mutual arretra di 17 cent, a 3,66 dollari; Huntington Bancshares lascia sul terreno 36 centesimi, a 7,15 dollari. Oggi peraltro è tornata sotto pressione anche Lehman Brothers, che cede 1,01 dollari, a 13,4, ossia circa il 7%. Le autorità regolatorie sudcoreane hanno infatti messo sull'avviso Korea Development Bank circa i rischi legati ad una possibile acquisizione estera, considerata la gravità della crisi. Venerdì scorso infatti la stessa KDP non aveva escluso di avere fra le opzioni a disposizione anche l'acquisto della banca d'affari Usa. Oggi soffrono anche i titoli della grande distribuzione, con Coach - uno dei maggiori produttori di borsette di lusso - che arretra di 1,3 dollari, a 27,03. Nel settore della ristorazione, Darden Restaurants scivola di 94 cents, a 32,63 dollari. L'altalena del prezzo del petrolio - sceso oggi sotto 114 dollari per poi peraltro risalire - penalizza anche le compagnie aeree. AMR perde 14 cents, a 10,38 dollari. Il calendario macroeconomico prevedeva per la giornata odierna solo la statistica sulle compravendite di case esistenti, a sorpresa salite a luglio del 3,1%. Il dato peraltro non ha risollevato un mercato azionario già negativo dall' apertura. Attorno alle 18.30 ora italiana il Dow Jones cede il 2,04% a 11.391,29. Il Nasdaq perde il 2,06% a 2.364,88. Lo S&P 500 segna -1,89% a 1.267,75.(ANSA).

 

 

MUTUI: FIATO SOSPESO FANNIE-FREDDIE,FUTURO RESTA INCERTO/ANSA
25 Agosto 2008 19:52 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 25 ago - Freddie Mac riesce senza problemi a collocare i propri titoli di debito per 2 miliardi di dollari, allontanando così l'ipotesi di un imminente salvataggio da parte del Tesoro. Ma gli analisti restano incerti sul futuro di Fannie e Freddie, convinti che le due agenzie abbiano bisogno di essere ricapitalizzate, e anche in modo pesante. Nonostante la corsa in Borsa, dove Fannie guadagna oltre il 7% e Freddie il 21% sulla scia del successo del collocamento, l'amministrazione Bush non abbassa la guardia e, assicurando di continuare a monitorare gli sviluppi del mercato, precisa di essere in contatto con i manager di ambedue le società. Anche se lo spettro di un salvataggio a stretto giro da parte del Tesoro sembra allontanarsi, le tensioni intorno alle due società non sono ancora completamente scemate: dal 10 agosto scorso i titoli delle due agenzie sono scesi di oltre il 40%. Solo nell'ultimo trimestre il valore dell'investimento di Lehman Brothers nelle due agenzie si è praticamente dimezzato, dagli 1,2 miliardi di dollari iniziali a circa 600 milioni. "L'ammontare preciso delle perdite che potrebbe derivare da questo investimento per il terzo trimestre è difficile da determinare, data la significativa volatilità sperimentata in questi giorni", spiega Lehman. E infatti il crollo in Borsa di Fannie e Freddie potrebbe incidere sui bilanci delle banche che vi hanno investito, penalizzandoli ulteriormente. Secondo Breaking Views, la rubrica di commenti finanziari, per Fannie e Freddie ci sarebbe bisogno di una ricapitalizzazione colossale, da circa 200 miliardi di dollari, perché le due agenzie, a causa della passata politica lassista delle autorità, hanno un capitale pari a poco più dell'1% della loro esposizione totale potenziale, contro livelli pari ad almeno il 6,5% per le banche vere e proprie. La prospettiva di una mega-diluizione del capitale, e quindi di un ulteriore scivolone delle azioni, a sua volta fa sì che nessun investitore sia disponibile, al momento, a sottoscrivere qualsiasi offerta tesa a rastrellare fondi. Per il Wall Street Journal, la decisione da parte del governo su un eventuale intervento di salvataggio "é a un punto critico": probabilmente il Tesoro dovrà iniettare capitali nelle due aziende, anche se non è certo che questo aiuterà a fermare la spirale del mercato immobiliare negli Usa. In pratica una sorta di cane che si morde la coda con i prezzi del 'mattone' in caduta libera, le insolvenze da parte di chi ha contratto mutui che corrono senza freni, e i continui pignoramenti che continuano ad alimentare la crisi. Il futuro delle due agenzie, create dal Congresso per aiutare gli americani a comprare casa e dunque parte integrante del sistema immobiliare americano, è stato al centro dei dibattiti informali dei banchieri centrali riunitisi a Jackson Hole nei giorni scorsi. Che hanno constatato come il segretario del Tesoro, Henry Paulson, abbia davanti a sé scelte molto difficili: lo scorso mese ha ottenuto dal Congresso il via libera a forme di aiuto per Fannie e Freddie sotto forma di linee di credito o di iniezione di capitali. Ma "i mercati vedono in un'iniezione di liquidità da parte del governo una diluizione del valore per gli azionisti esistenti, e ciò sta mettendo ulteriore pressione sulle azioni". (ANSA).

 

 

MUTUI SUBPRIME: L'FBI AVEVA PREVISTO LA CRISI
25 Agosto 2008 19:47 NEW YORK ROMA - di ANSA
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L'Fbi aveva messo in guardia sulle possibili frodi sui mutui già nel 2004, ma aveva altre priorità. Lo rivela il Los Angeles Times, secondo il quale l'agenzia federale aveva avvertito che il boom delle attività legate ai mutui, spinto da tassi di interesse bassi e prezzi delle case in volata, aveva già iniziato allora ad attrarre operatori disonesti e miliardi di dollari di perdite erano attese.
"Potrebbe essere un'epidemia" aveva dichiarato nel settembre 2004 Chris Swecker, l'agente dell'Fbi che aveva in carico le indagini, sottolineando comunque che il problema poteva essere prevenuto. Ora, a quattro anni di distanza, appare chiaro - prosegue il quotidiano - che L'Fbi aveva previsto tutto esattamente ma non é stata in grado di affrontare e prevenire la crisi che, finora, è costata circa 300 miliardi di dollari di svalutazioni.
Solo in California sono state pignorate, negli ultimi anni, case per un valore di circa 100 miliardi di dollari e i pignoramenti continuano a volare: il ritmo è di 1.300 case ogni giorno lavorativo. L'Fbi e il Dipartimento di giustizia dovrebbero agire contro le attività illegali di banchieri e altri: ma nel 2004 la priorità era il terrorismo e la sicurezza nazionale, e così l'attenzione concentrata sui crimini dei colletti bianca era scarsa.
A questo si aggiunge - prosegue il quotidiano - che probabilmente le risorse a disposizione dell'agenzia per affrontare e prevenire quella che poi si è rivelata una debacle erano scarse, circa 100 agenti per lo svolgimento delle indagini. Nella precedente crisi degli anni 1980-1990 per indagare su possibili frodi in atto a disposizione c'erano 1.000 agenti.

 

 

Borse, indice mondiale a minimi quasi due anni su timori finanza
26 Agosto 2008 10:18 LONDRA - di REUTERS
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LONDRA (Reuters) - L'azionario globale scende sui minimi di quasi due anni, affossato dai rinnovati timori circa il settore finanziario e le previsioni di crescita economica. Intorno alle 10 l'indice azionario mondiale MSCI è scivolato a quota 329,76 punti (-0,9%), toccando i minimi da settembre 2006 e portando le perdite da inizio anno a -18%.

 

 

Cina, serve nuova politica economica per crescita - JP Morgan
26 Agosto 2008 10:37 - di REUTERS
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Cina, serve nuova politica economica per crescita - JP Morgan
SHANGHAI (Reuters) - La crescita cinese potrebbe scivolare sotto il 9%, dopo anni di crescita a due cifre, se il governo non farà un drastico cambiamento di politica economica, ha dichiarato Frank Gong, capoeconomista per la Cina di JP Morgan Chase. Gong ha anche precisato che la nota per i clienti della scorsa settimana che riguardava un possibile pacchetto di rilancio economico da parte del governo è basata su ricerche proprie e non su fonti ufficiali. L'economista aveva parlato di uno stimolo di almeno 200-400 miliardi di yuan (tra i 29 e i 58 miliardi di dollari), ipotesi che aveva spinto un netto rialzo della borsa mercoledi scorso. Gong ha però aggiunto che la stima tra i 200 e i 400 miliardi di yuan è "molto conservativa", mentre si attende che la Banca Centrale riduca il tasso della riserva obbligatoria di almeno 50 punti base nella seconda metà dell'anno. L'economista si aspetta anche che lo yuan continui a guadagnare sul dollaro, ma con un ritmo molto più lento. Il tasso attuale di cambio del dollaro è circa 6,844 yuan.

 

 

FONDI SOVRANI: TEMASEK RADDOPPIA UTILE A 12,8 MLD DOLLARI
26 Agosto 2008 10:36 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 26 AGO - Temasek Holding, il fondo sovrano di Singapore con asset per circa 130 miliardi di dollari, ha annunciato di aver raddoppiato l' utile annuo, corrispondente a 12,8 miliardi di dollari statunitensi, come conseguenza dell' ottimo andamento degli investimenti fatti nel comparto energetico e della cessione di asset bancari in Cina. In questo modo Temasek ha compensato le delusioni venute dalla Borsa. L' utile comunicato oggi rappresenta un record per il fondo sovrano e fa riferimento all' esercizio annuale chiusosi a fine marzo. Il ministero delle Finanze di Singapore è azionista unico di Temasek. Attualmente Temasek è il maggiore azionista di Merrill Lynch, dopo aver investito nella banca d' affari Usa da fine dicembre scorso circa 5,9 miliardi di dollari. Nel luglio dello scorso anno inoltre lo stesso fondo sovrano, assieme a China Development Bank, avevano annunciato un piano per investire in Barclays. In seguito hanno effettuato circa 5,4 miliardi di dollari nel colosso bancario britannico, con riferimento al 2007; quest' anno inoltre l' investimento sempre in Barclays è aumentato di ulteriori 8,4 miliardi, approfittando del forte calo del titolo in Borsa. (ANSA).

 

 

Germania - IFO al minimo da tre anni
Tuesday, 26 August, 2008 - di Macromonitor
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La fiducia delle imprese tedesche è diminuita in agosto oltre le attese, al minimo da tre anni, alimentando i timori sull’entrata in recessione della maggiore economia europea. L’indice sul clima d’affari elaborato dall’istituto di ricerca IFO di Monaco di Baviera, basato su un’indagine presso 7000 dirigenti, è sceso al livello di 94,8 da 97,5 di luglio. Le attese erano per un livello di 97,2. L’economia tedesca si è contratta nel secondo trimestre dello 0,5 per cento, e potrebbe non crescere nel terzo.
La debolezza dell’indice appare ampia e diffusa, con l’indice delle aspettative in contrazione dal livello di 90 a 87, che segna il minimo da febbraio 1993, quando l’economia tedesca si trovava in profonda recessione. In indebolimento anche le componenti settoriali dell’indice riferite a commercio al dettaglio, manifattura e costruzioni. Nel frattempo, anche la fiducia dei consumatori, misurata dall’indice GfK, è scesa in settembre al minimo da oltre cinque anni, al livello di 1,5 da 1,9 (rivisto al ribasso) e contro attese per un dato di 2.
Il governo tedesco mantiene la propria previsione di crescita all’1,7 per cento quest’anno, dopo il 2,5 per cento del 2007.

 

 

SELL SULL'EURO, NUOVI MINIMI DI SEI MESI
26 Agosto 2008 13:14 ROMA - di ANSA
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L'euro è sceso sotto 1,46 dollari, attestandosi ai minimi da oltre sei mesi nei confronti del dollaro, dopo che la Germania ha registrato un calo oltre le attese dell'indice Ifo sulla fiducia delle imprese, oltre al crollo ai minimi da oltre 5 anni della fiducia dei consumatori. La divisa europea è scesa sotto 1,46 dollari, andando a toccare il minimo di seduta a 1,4584. Ora l'euro è scambiato intorno a 1,4594 dollari (controlla la performance in tempo reale).
Euro in rallentamento anche nei confronti dello yen (scambiato intorno a 160,12), con il mercato che scommette che le perdite del mercato creditizio ed il rallentamento delle esportazioni possano portare la Banca centrale europea a rivedere il proprio atteggiamento, finora intransigente, di politica monetaria. L'euro, che in apertura veniva scambiato intorno a 1,47 dollari, ha cominciato a perdere quota dopo che è stato reso noto che ad agosto l'indice IFO, che misura la fiducia delle imprese tedesche, si è posizionato su 94,8, peggio delle attese (gli analisti avevano preventivato 97,2), sui minimi triennali.
In Germania anche la fiducia dei consumatori ha registrato livelli che non si vedevano da diversi anni: l'indice GfK relativamente a settembre si è posizionato su 1,5 (contro 1,9 di agosto), toccando il livello più basso da oltre cinque anni (dal giugno 2003). Sempre oggi l'ufficio federale di statistica tedesco ha confermato che nel secondo trimestre la Germania ha avuto un pil negativo, -0,5% congiunturale, come già emerso dalla stima preliminare.

 

 

BORSA RUSSA -6% DOPO RICONOSCIMENTO OSSEZIA
26 Agosto 2008 14:51 MOSCA - di ANSA
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Crolla la Borsa russa dopo l'annuncio da parte del Cremlino del riconoscimento dell' indipendenza di Abkhazia e Ossezia del sud. L'indice Rts e' precipitato a 1550 punti, perdendo complessivamente il 5,97%, mentre il Micex e' diminuito del 4,91%. A trascinare verso il basso il listino sono state le bluechip, in particolari i titoli energetici e bancari: Gazprom - 3,8%, Lukoil - 3,5%, Vtb e Sberbank - 8,3%.

 

 

IMMOBILIARE USA: PREZZI ANCORA GIU', -15.92%
26 Agosto 2008 15:00 NEW YORK - di ANSA
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Il rapporto Standard & Poor's/Case Shiller, l’indicatore che monitora il prezzo medio degli immobili nelle 20 maggiori citta’ statunitensi, e’ risultato in calo (su base annuale) del 15.92% nel mese di luglio rispetto allo stesso mese del 2007, con un calo dello 0.14% rispetto a giugno 2008.
Le attese degli analisti erano per una contrazione del 16.2% su base annua, il risultato e' da considerarsi quindi leggermente migliore delle attese.
Nel mese precedente l'indicatore aveva segnato una contrazione del 15.78%.
Oggi e' stato comuicato un altro indicatore del mercato immobiliare. Le vendite di nuove case monofamiliari negli Stati Uniti hanno registrato in luglio un rialzo del 2,4%, portando il tasso annuo a 515.000 unità. Lo comunica il dipartimento al Commercio Usa, precisando che il dato di giugno è stato decisamente rivisto al ribasso, indicando ora un calo del 2,1% (da -0,6% della lettura precedente) a un tasso annuo di 503.000 (rivisto da 530.000).
Con la revisione il dato di giugno registra il livello più basso dal settembre 1991 (487.000 unità). Il dato di luglio è inferiore alle previsioni degli economisti interpellati da Reuters che vedevano un tasso annuo a 530.000 milioni di unità. Il prezzo medio delle case alla fine di luglio viene indicato a 230.700 dollari, in calo del 6,3% dal luglio 2007.

 

 

FED: FISHER, PIL POTREBBE GIRARE IN NEGATIVO, TIMORE PREZZI
26 Agosto 2008 15:09 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 26 AGO - Fisher sottolinea inoltre che la debolezza dell' economia è dovuta fra l' altro alla situazione di "enorme stress" dei mercati finanziari. Il 5 agosto scorso, quando il Federal Open Market Committee della banca centrale statunitense aveva deciso di lasciare inalterato il costo del denaro, Fisher aveva espresso il suo dissenso, pronunciandosi a favore di un rialzo dei tassi. Nelle scorse settimane da parte di diversi analisti sono state formulate previsioni molto negative sull' andamento dell' economia statunitense nei prossimi mesi. Fra l' altro secondo UBS gli Usa dovrebbero finire in recessione nel secondo semestre. A sua volta Merrill Lynch ha messo in conto una contrazione del pil pari a -2,5% nel quarto trimestre 2008 e nei primi tre mesi del 2009. (ANSA).

 

 

LEHMAN BROTHERS: NYT, FORSE E' TROPPO IMPORTANTE PER FALLIRE
26 Agosto 2008 17:08 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 26 ago - "Lehman Brothers potrebbe non essere troppo grande per fallire, ma potrebbe essere troppo importante per fallire": e questo per il suo presidente e amministratore delegato, Richard S. Fuld, che siede nel board of director della Fed di New York. "E' difficile credere che la Fed lasci fallire uno dei suoi come ha fatto per Bear Stearns". Lo afferma il New York Times, ricordando che James Dimon, ad di Jp Morgan, è un altro componente del 'club della Fed'. Alan D. Schwartz, ad di Bear Stearns invece non lo era e la banca da lui guidata è finita nelle mani di Jp Morgan che, con la complicità della Fed, l'ha acquistata. "Dato il suo accesso al presidente della Fed Ben Bernanke e al presidente della Fed di New York e braccio operativo della banca centrale, Timothy Geithner, Fuld si trova in una posizione decisamente migliore rispetto ai suoi rivali per mantenere in vita la banca. Una previsione: la Fed - conclude il New York Times - non chiuderà la finestra di tasso di sconto per le banche d'affari fino a quando Fuld non sarà uscito dai guai".(ANSA).

 

 

CASA: MERCATO A PICCO; -34% FRANCIA E SPAGNA, TIENE USA/ANSA
26 Agosto 2008 18:40 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 26 AGO - Tempi duri per il settore immobiliare. L'immobilismo che aveva caratterizzato gli ultimi mesi si è trasformato in una flessione che, in molti Paesi, dalla Spagna al Regno Unito, assume le dimensioni di un vero e proprio crollo. L'ultimo esempio in ordine di tempo arriva dalla Francia, dove le compravendite di case in alcune regioni sono diminuite anche più del 50%. Tengono gli Stati Uniti, dove il mercato continua a crescere, anche se a ritmi blandi, ma deve fare i conti comunque con una drastica flessione dei prezzi di vendita: a luglio -15,9% rispetto al dato di un anno fa. Secondo un recente rapporto di Standard & Poor's, queste non sono che le prime avvisaglie di una crisi molto più estesa, che finirebbe per coinvolgere tutti i Paesi industrializzati e potrebbe vedere la fine solo nella tarda primavera del prossimo anno. Ecco un'analisi della situazione nei diversi Paesi del mondo. - FRANCIA: le compravendite sono diminuite del 34% nel secondo trimestre su scala globale, con un -30% nei primi sei mesi dell'anno. Il numero delle case ora presente sul mercato è sceso a 110.500 unità, un valore mai così basso dal 1982. E sul fronte dei prezzi non va meglio: quest'anno, il mercato francese ha perso circa il 3% per quanto riguarda le vecchie abitazioni e il 4-5% nel settore delle nuove. Secondo un'indagine dell'Institut Xerfi di Parigi, il mercato immobiliare potrebbe perdere circa il 14,5% del proprio valore fino al 2011, per poi riprendersi solo dopo tale data. - SPAGNA: crollo verticale anche qui, con le compravendite scese di oltre il 34% a maggio, con un crollo del 43,6% per le case esistenti e, nel campo delle nuove abitazioni, del 39% per l'edilizia popolare. I prezzi continuano a crescere, anche se a ritmi più ridotti rispetto al passato: nel secondo trimestre il rialzo è stato del 2%, il dato più basso degli ultimi 10 anni. Ma gli 1,5 milioni di nuove case invendute fanno propendere gli esperti verso possibili ribassi dei prezzi. - REGNO UNITO: in Gran Bretagna si sta vivendo il momento peggiore degli ultimi 30 anni. Nel primo trimestre il numero delle compravendite è stato il più basso dal 1978, meno di venti per ogni agenzia presente sul territorio. E i prezzi continuano a scendere. Nel mese di luglio, secondo i dati della società di ricerca Hometrack, il valore delle case è calato del 4,4% su base annua, con un prezzo medio di 168.500 sterline. La maggiore contrazione da sette anni a questa parte. E il numero dei mutui concessi è sceso a luglio del 65%, ai livelli minimi degli ultimi 10 anni. - STATI UNITI: il mercato qui sembra tenere, anche se non mancano i segnali di sofferenza. Le compravendite di case esistenti sono aumentate a luglio del 3,1%, molto sopra le attese, così come meglio delle stime si sono dimostrati gli acquisti di case nuove, con un rialzo del 2,4%. Ma sul fronte dei prezzi le novità non sono positive: a giugno l'indice Case-Shiller, che stima il prezzo delle abitazioni case nelle prime 20 città, è sceso del 15,9%, il diciottesimo calo consecutivo e quello più pesante nella storia dell'indice. - GIAPPONE: situazione difficile anche in Estremo Oriente, dove si assiste ad una serie infinita di fallimenti di società immobiliari, saliti dell'80% rispetto allo scorso anno. Il mercato degli immobili messi in vendita è sceso del 44,5% in dodici mesi, e di questi solo la metà sono stati venduti. (ANSA).

 

 

MUTUI: ANALISTI, PERDITE ASSORBIBILI PER FANNIE E FREDDIE
26 Agosto 2008 19:31 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 26 ago - Fannie Mae e Freddie Mac, le due agenzie semipubbliche specializzate in prestiti ipotecari, hanno abbastanza capitale per resistere fino alla fine dell'anno e una loro nazionalizzazione appare improbabile. Lo afferma Citigroup in un report, che mette le ali ai titoli delle due società, che avanzano in modo deciso a Wall Street. In particolare, le entrate del terzo e del quarto trimestre dovrebbero risultare pari a circa 7,5 miliardi di dollari per Fannie Mae e a 5,5 miliardi di Freddie: questo significherebbe che le due agenzie saranno in grado di far fronte alle proprie perdite.(ANSA).

 

 

FED: economia Usa debole in 2008, stime semestre tagliate
26 Agosto 2008 20:16 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 26 AGO - L'economia degli Stati Uniti probabilmente restera' debole per tutto il 2008, per vedere una modesta ripresa l'anno prossimo. E' quanto emerge dai verbali del'ultimo Federal Open Market Committee, che ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita per la seconda parte dell'anno. Dai verbali - secondo la Bloomberg - emergono anche preoccupazioni per l'inflazione, che non si prevede molli la presa nel 2009.I membri del Fomc, l'organismo della Fed che decide sui tassi, 'nel complesso' hanno detto di aspettarsi che la prossima manovra sul costo del denaro negli Usa sia al rialzo. In particolare i verbali evidenziano come i membri del Fomc, viste le difficili condizioni per ottenere prestiti, non hanno ritenuto l'attuale livello dei tassi troppo basso. Anzi hanno convenuto che la prossima mossa potrebbe essere un ritocco al rialzo del costo del denaro, anche se la tempistica e' incerta. Dipendera' infatti dalle condizioni del mercato che restano 'fragili' e dall'andamento dell'economia 'sulla quale continuano a gravare rischi al ribasso'.(ANSA).

 

 

FED: PROSSIMO PASSO? IN AMERICA, TASSI AL RIALZO
26 Agosto 2008 20:58 NEW YORK - di ANSA
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L'inflazione preoccupa ma, nonostante questo, i membri del Fomc non ritengono troppo basso l'attuale livello dei tassi di interesse, anche alla luce delle difficoltà di consumatori e imprese nell'ottenere prestiti: alle prese con disoccupazione in aumento, economia in difficoltà e prezzi sostenuti, i componenti della Fed hanno ritenuto nel corso della scorsa riunione che mantenere il costo del denaro al 2% fosse la mossa migliore. All'orizzonte, però, si profila una stretta, anche se la tempistica è tutta da definire.
E' quanto emerge dai verbali dell'ultima riunione, quella del 5 agosto, del Fomc, durante la quale i componenti della banca centrale hanno abbassato le stime di crescita per la seconda parte del 2008, anche a causa del perdurare della "fragilità" dei mercati. "Molti dei membri non hanno ritenuto particolarmente accomodante l'attuale livello dei tassi, dato che molte famiglie e imprese si trovano a dover affrontare crescenti difficoltà con costi elevati dei prestiti e ridotta disponibilità di credito".
Ma guardando avanti, la prossima mossa di politica monetaria é probabilmente un "rialzo", anche se la tempistica non è chiara ed è legata ai dati congiunturali soprattutto sul fronte della crescita e dell'inflazione. Secondo molti analisti la Fed non ritoccherà all'insù i tassi prima del 2009. Dal consueto simposio annuale organizzato dalla Fed a Jackson Hole, Wyoming, il presidente Ben Bernanke ha lasciato intendere che nella prossima riunione del 16 settembre il costo del denaro resterà invariato al 2%, soglia che probabilmente non verrà toccata per tutto l'anno.
In agosto solo un componente del board, Richard Fisher, presidente della Fed di Dallas, si è espresso in favore di una stretta per cercare di contenere l'inflazione. Secondo Fisher, infatti, mantenere i tassi ai minimi degli ultimi 4 anni potrebbe aggravare la corsa dei prezzi. Fisher ha oggi dichiarato che il pil americano potrebbe girare in negativo nel 2008 e che le prospettive per l'inflazione continuano a preoccupare: eventuali azioni sui tassi di interesse, però, dipenderanno dai nuovi dati. Fisher ha inoltre sottolineato che la debolezza dell'economia è dovuta fra l'altro alla situazione di "enorme stress" dei mercati finanziari.

 

 

MUTUI: FDIC; LISTA NERA BANCA CRESCE, 117 CON PROBLEMI /ANSA
26 Agosto 2008 22:16 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 26 AGO - La 'lista nera' delle banche americane in difficoltà si allunga e, nel secondo trimestre, raggiunge quota 117 istituzioni finanziarie con problemi: mai dalla metà del 2003 si era toccato un livello così elevato. A tracciare l'ennesimo preoccupante ritratto sullo stato di salute dell'industria bancaria americana è la Federal Deposit Insurance Corp. (Fdic), costatando come le banche da lei assicurate hanno registrato, nel periodo aprile-giugno, un crollo degli profitti: dai 36 miliardi di dollari del 2007 agli attuali 5 miliardi. Complessivamente gli asset in difficoltà ammontano a 78 miliardi di dollari, di cui 36 fanno capo a Indymac. Dall'inizio dell'anno sono fallite negli Stati Uniti nove banche regionali, di cui la più importante era la Indymac. Nella lista nera degli istituti in difficoltà non figurano grandi banche che, pur non essendo considerate in pericolo dalle autorità di regolamentazione, si preparano a registrare un altro trimestre nero con nuove perdite e svalutazioni. A confermare che l'industria bancaria americana continua ad attraversare un momento difficile è anche il boom di memorandum of understanding siglati dalle istituzioni con la Fed: si tratta di una sorta di accordi segreti fra banche e banca centrale con i quali gli istituti vengono costretti a intraprendere misure ad hoc per risolvere i propri problemi, fra le quali la sospensione del pagamento del dividendo o un aumento di capitale. Gli accordi sono stati stretti sia con istituzioni finanziarie grandi sia piccole, dalla National City Corp, banca di Cleveland con 154 miliardi di asset, alla First Private Bank & Trust di Encino, California, divisione della Boston Private Financial Holdings con 660 milioni di asset. "L'aumento del numero dei memorandum non sorprende viste le condizioni di mercato che che molte banche si trovano a dover fronteggiare - spiega Roger Cole, il direttore banking supervision and regulation della Fed. "Sono utili per risolvere specifiche debolezze nel risk management e in altre aree". Di solito i memorandum non vengono resi noti e quindi consumatori e investitori ne sono solitamente all'oscuro.(ANSA).

 

 

USA: Petrolio: Brasile fara' maggior investimento al mondo
27 Agosto 2008 12:51 RIO DE JANEIRO - di ANSA
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(ANSA) - RIO DE JANEIRO, 27 AGO - Il Brasile fara' il maggiore investimento d'impresa del mondo per sfruttare i giacimenti di greggio trovati al largo di Santos. Il petrolio si trova sotto una spessa coltre di sale, ad oltre 5.300 metri di profondita'. 'I nuovi giacimenti aprono enormi prospettive - ha detto il presidente Petrobras Jose' Sergio Gabrielli - il volume scoperto solo nell'area di pre-sale chiamata Tupi aggiunge dai 5 agli 8 miliardi di barili alle riserve brasiliane di greggio'.

 

 

FED: LOCKHART; INFLAZIONE RALLENTERA', TASSI IN LINEA PREZZI
27 Agosto 2008 14:44 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 27 ago - L'inflazione al momento è molto elevata, ma la corsa dei prezzi rallenterà quest'anno e il prossimo anche in seguito alla flessione delle quotazioni petroliere, che allenteranno le pressioni inflazionistiche. Lo afferma il presidente della Fed di Atlanta, Dennis Lockhart, sottolineando che l'attuale livello dei tassi di interesse è coerente con il rallentamento dell'inflazione.(ANSA).
I prezzi delle case continueranno a scendere, e potrebbero calare di un altro 15%. A prevederlo è il presidente della Fed di Atlanta, Dennis Lochkart, sottolineando che "ci sono segni positivi per Fannie Mae e Freddie Mac". (ANSA).

 

 

MUTUI: FDIC POTREBBE RICORRERE A PRESTITO TESORO
27 Agosto 2008 15:50 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 27 ago - La Federal Deposit Insurance Corp (Fdic, l'ente che assicura depositi bancari per 13.000 miliardi) potrebbe essere costretta a ricorrere a un prestito dal Tesoro americano per far fronte a una nuova possibile ondata di fallimenti di banche. Lo ah detto, in un'intervista al Wall Street Journal, il presidente della Fdic, Sheila Bair, precisando che il finanziamento potrebbe servire per allentare le tensioni a breve termine sul cash-flow. "La possibilità" di prestito dal Tesoro "non può essere scartata", spiega Bair, osservando come questo scenario difficilmente si realizzerà a breve termine. (ANSA).

 

 

BORSA: SEC,VIA PROCESSO PER STANDARD CONTABILI INTERNAZIONALI
27 Agosto 2008 19:35 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 27 ago - La Sec potrebbe costringere alcune società americane ad adottare le regole di contabilità internazionali nei prossimi sei anni, una mossa che ridurrebbe i costi di compliance e renderebbe le società statunitensi più competitive. I commissari della Sec hanno approvato oggi una 'road map' che potrebbe richiedere alle grandi aziende di abbandonare gli standard contabili americani. "Un set globale di standard contabili - afferma il presidente della Sec, Christopher Cox - rappresenterebbe un linguaggio internazionale di trasparenza".(ANSA).

 

 

MUTUI: E ORA RIPARTONO LE RICHIESTE
27 Agosto 2008 14:02 NEW YORK - di ANSA
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Salgono dello 0,5% le domande di mutui per le nuove abitazioni negli Usa. E' il primo rialzo, dopo che e' stato toccato un minimo di oltre sette anni. I potenziali acquirenti attratti dalla forte svalutazione degli immobili in America.
Salgono dello 0,5% le domande di mutui per le nuove abitazioni negli Usa dopo aver toccato un minimo di oltre sette anni. Secondo la Mortgage Bankers' Association (MBA) la scorsa settimana la domanda si e' collocata a quota 421,6, ed e' in rialzo, oltre alla componente relativa ai rifinanziamenti dei mutui (+0,3%), anche quella che sintetizza gli acquisti di nuove abitazioni (+0,5%). I potenziali acquirenti potrebbero essere attratti dalla forte svalutazione degli immobili in America.

 

 

URAGANO GUSTAV, COMPAGNIE PETROLIFERE EVACUANO PIATTAFORME
27 Agosto 2008 18:06 HOUSTON - di REUTERS
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La tempesta tropicale potrebbe costringere nei prossimi giorni alla chiusura di circa l'85% delle piattaforme statunitensi per la produzione di petrolio e gas naturale nel Golfo del Messico. Greggio in rialzo sopra a $118.

Le più importanti compagnie petrolifere hanno iniziato oggi le procedure di evacuazione del proprio personale nel golfo del Messico in vista dell'arrivo della tempesta tropicale Gustav. Lo ha detto un funzionario di una società di elicotteri. "A partire da oggi, stiamo mandando via le persone non essenziali per la maggior parte delle principali compagnie petrolifere", ha detto Jim Shugart, vice presidente esecutivo della società di elicotteri Era. Planalytics, una società privata di previsioni, ha detto che Gustav potrebbe costringere nei prossimi giorni alla chiusura di circa l'85% delle piattaforme statunitensi per la produzione di petrolio e gas naturale nel Golfo del Messico.
Intanto il petrolio a New York è in rialzo del 2% a 118,62 dollari, sia per le conseguenze della chiusura delle piattaforme nel Golfo del Messico, sia dopo il calo inatteso delle scorte settimanali statunitensi. Secondo il dipartimento dell'Energia le scorte, la scorsa settimana, sono diminuite di 177.000 barili a 305,8 milioni di barili. Le previsioni, al contrario, erano per un rialzo di 1,1 milioni di barili. Prima della pubblicazione delle scorte il greggio scambiava a 118,28 dollari.

 

 

USA: BCE: FT; CON FED ACCETTERA' COLLATERALE IN VALUTA ESTERA
28 Agosto 2008 10:14 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 28 AGO - La Bce assieme alla Fed e ad altre banche centrali dovrebbe annunciare in ottobre un piano per sostenere la liquidità sui mercati finanziari che si baserebbe sulla concessione di finanziamenti in cambio di garanzie collaterali denominate anche in valuta estera. E' quanto afferma il Financial Times nell' edizione tedesca, precisando ad esempio che in futuro le banche europee potranno ottenere prestiti dalla Federal Reserve offrendo collaterale denominato in euro. Il Financial Stability Forum nello scorso aprile - rileva ancora il FT - aveva fatto riferimento alla possibilità che le banche centrali accettino garanzie collaterali denominate in valuta estera. Secondo il FT la Bundesbank e la Banca d' Inghilterra adotteranno anch' esse le nuove regole mentre la banca centrale svizzera è ancora incerta sul da farsi. L' accesso alle garanzie collaterali in divisa estera dovrebbe essere temporaneo e sarà legato ad una decisione unanime da parte di tutte le banche centrali basata sul presupposto dell' esistenza di una crisi finanziaria. (ANSA).

 

 

MERCATI & CRISI: BANCHE CENTRALI PRONTE AL SALVATAGGIO
28 Agosto 2008 12:25 NEW YORK - di ANSA
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La Bce assieme alla Fed e ad altre banche centrali dovrebbe annunciare in ottobre un piano per sostenere la liquidità sui mercati finanziari che si baserebbe sulla concessione di finanziamenti in cambio di garanzie collaterali denominate anche in valuta estera. E' quanto afferma il Financial Times nell' edizione tedesca, precisando ad esempio che in futuro le banche europee potranno ottenere prestiti dalla Federal Reserve offrendo collaterale denominato in euro.
Il Financial Stability Forum nello scorso aprile - rileva ancora il FT - aveva fatto riferimento alla possibilità che le banche centrali accettino garanzie collaterali denominate in valuta estera. Secondo il FT la Bundesbank e la Banca d' Inghilterra adotteranno anch' esse le nuove regole mentre la banca centrale svizzera è ancora incerta sul da farsi. L' accesso alle garanzie collaterali in divisa estera dovrebbe essere temporaneo e sarà legato ad una decisione unanime da parte di tutte le banche centrali basata sul presupposto dell' esistenza di una crisi finanziaria.
Fino ad oggi le banche centrali hanno concesso finanziamenti al sistema bancario solo in cambio di garanzie collaterali denominate in valuta domestica. Se le proposta di cui ha parlato il FT dovesse essere formalizzata, sarà possibile fra l' altro ad una banca europea accedere alle cosiddette 'finestre' di liquidità predisposte dalla Fed dando in cambio collaterale espresso in euro, beneficiando del tasso di riferimento assai più basso rispetto a quello Bce.
L' intervento è finalizzato a garantire l' operatività bancaria normale anche in tempi di crisi ed è legato alle gravi difficoltà dei mercati originate dal dissesto del credito immobiliare statunitense ad alto rischio, che tuttora persistono. Le maggiori banche centrali finora hanno provveduto a finanziare le banche ed altri grandi soggetti finanziari con operazioni straordinarie di pronti contro termine. Di recente, inoltre, un accordo fra Fed, Bce e banca centrale svizzera ha consentito di organizzare aste di finanziamento in dollari. Secondo alcuni analisti la crisi attuale sarebbe dovuta anche all' impossibilità da parte delle banche di ottenere fondi dagli istituti centrali dando in cambio garanzie denominate in divisa domestica.

 

 

GB: VENDITE DETTAGLIO AI MINIMI STORICI, PREZZI CASE -10,5%
28 Agosto 2008 12:26 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 28 AGO - L' economia britannica continua a fornire segni di deterioramento, dopo che nei giorni scorsi è stata diffusa la statistica che ha attestato l' invarianza del pil nel secondo trimestre. Oggi la confederazione del commercio ha reso noto infatti l'andamento delle vendite al dettaglio, il cui relativo indice ad agosto ha segnato -46 vale dire ai minimi da 25 anni, da quando peraltro l'indicatore stesso è stato creato. Al tempo stesso sempre oggi uno dei maggiori erogatori di prestiti immobiliari, National Bulding Society, ha riferito che i prezzi delle case ad agosto sono calati dell'1,9% rispetto a luglio e del 10,5% su base annua. Si tratta, con riferimento alla variazione annua, della maggiore contrazione dall'ultimo trimestre del 1990. (ANSA).

 

 

MUTUI: ANALISTI;CAPITALE FANNIE MIGLIORE ASPETTATIVE MERCATO
28 Agosto 2008 14:55 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 28 ago - Il capitale di Fannie Mae, così come le sue riserve, è migliore delle aspettative del mercato. Lo afferma Bruce Harting, analista di Lehman Brothers, sottolineando che l'agenzia potrebbe non avere bisogno di aumentare ulteriormente il proprio capitale dall'esterno. Fannie Mae può - secondo Lehman Brothers - superare le difficoltà del ciclo immobiliare utilizzando il capitale a disposizione. "Se la situazione dovesse peggiorare, il regolatore potrebbe limitarsi ad abbassare i requisiti minimi di capitale in eccesso", spiega Harting. Ieri Merrill Lynch ha definito "prematura" l'ipotesi di una ricapitalizzazione sponsorizzata dal Tesoro.(ANSA).

 

 

MUTUI: ANALISTI; 6 MLD SVALUTAZIONI PER MORGAN,GOLDMAN,LEHMAN
28 Agosto 2008 15:25 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 28 ago - Svalutazioni per 6,1 miliardi attendono Morgan Stanley, Goldman Sachs e Lehman Brothers: secondo David Trone, analista di Fox-Pitt Kelton, le tre banche d'affari chiuderanno i tre mesi al 31 agosto con svalutazioni per 6,1 miliardi a causa di "problemi per gli asset" legati ai prestiti leverage e ai mutui residenziali e commerciali. Morgan, Goldman e Lehman "hanno continuato a operare in un contesto difficile", afferma Trone, sottolineando che il deterioramento dei problemi in alcuni asset, soprattutto nei mutui Alt-A, e le deboli condizioni economiche hanno costretto le attività di investment banking in uno stato stagnante". (ANSA).

 

 

USA: MINI-DOLLARO SPINGE EXPORT, PIL RIVISTO AL RIALZO
28 Agosto 2008 16:42 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 28 ago - Mini-dollaro motore della crescita statunitense: la debolezza del dollaro spinge le esportazioni del secondo trimestre e consente al pil americano di salire del 3,3%, e non dell'1,9% come precedentemente annunciato: si tratta del maggior tasso di crescita dal terzo trimestre del 2007. Il dipartimento del commercio ritocca decisamente al rialzo la prima stima sul pil del periodo aprile-giugno, grazie a un andamento migliore del previsto della bilancia commerciale e dei consumi nazionali, trainati dagli sgravi fiscali concessi dall'amministrazione Bush. Una revisione quella apportata che va al di là delle attese degli analisti, che si attendevano un più modesto +2,7%: per gli economisti si tratta comunque di un rimbalzo di breve durata, visto che l'Azienda America risentirà nel terzo trimestre del rallentamento della domanda mondiale, del recente riapprezzamento del dollaro e della fine degli sgravi fiscali, che si faranno sentire sull'andamento dei consumi. La Fed ha rivisto al ribasso in agosto le stime di crescita per la seconda parte dell'anno, senza fornire delle cifre. La banca centrale ritiene che l'economia degli Stati Uniti probabilmente resterà debole per tutto il 2008. Approfittando del deprezzamento del dollaro, le esportazioni americane sono salite nel secondo trimestre del 13,2% (+9,2% la prima rilevazione), mentre le importazioni hanno registrato la più forte battuta d'arresto dal 2001, scendendo del 7,6% (-6,6% la prima stima). Il deficit commerciale nel trimestre si è attestato su 376,6 miliardi di dollari, un miglioramento che ha aggiunto ben 3,1 punti percentuali al pil. Al netto di questa voce, l' economia avrebbe registrato così un tasso di espansione dello 0,2%. Per il resto i consumi sono saliti nel trimestre dell' 1,7% contro +1,5% della prima stima. L'altro fattore che ha contribuito alla revisione della crescita è stata la domanda finale, salita del 4,8% (+3,9% la prima stima): si tratta del maggior incremento dal primo trimestre 2006. Quanto alle scorte, sono scese al tasso annualizzato di 49,4 miliardi di dollari contro 62,2 miliardi della prima stima, in ogni caso sottraendo 1,44 punti al pil. Infine i profitti societari, che in base alla dinamica dell' utile derivante dalla produzione corrente su base annua sono diminuiti del 7%, la maggiore contrazione dalla recessione del 2001. (ANSA).

 

 

ECONOMIA USA FORTISSIMA, +3.3% GRAZIE A EXPORT E DOLLARO DEBOLE
28 Agosto 2008 15:05 NEW YORK - di ANSA
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La crescita rivista al rialzo oggi del pil statunitense nel terzo trimestre, +3,3%, è stata sostenuta pressoché per intero dal miglioramento della bilancia commerciale ed in particolare dall' export, a sua volta favorito dal basso livello del dollaro (controlla la performance della valuta Usa in tempo reale). Proprio i conti commerciali hanno contribuito al pil per 3,1 punti; al netto di questa componente l' economia Usa sarebbe cresciuta appena dello 0,2%.
Il prodotto nazionale lordo statunitense nel secondo trimestre è stato rivisto in forte rialzo, +3,3% contro +1,9% della prima stima, sopra le attese. La seconda stima sul pil si è rivelata così migliore rispetto alle stime di alcuni economisti che avevano puntato su un +2,7%. A favorire la crescita del 3,3% ci hanno pensato sopratutto le esportazioni ed anche un declino meno accentuato delle scorte. Si tratta inoltre del maggiore tasso di crescita dell' economia dal terzo trimestre del 2007.
Il deficit commerciale nel trimestre si è attestato su 376,6 miliardi di dollari, un miglioramento che ha aggiunto ben 3,1 punti percentuali al pil. Al netto di questa voce, l' economia avrebbe registrato così un tasso di espansione dello 0,2%. Per il resto i consumi sono saliti nel trimestre dell' 1,7% contro +1,5% della prima stima. Quanto alle scorte, sono scese al tasso annualizzato di 49,4 miliardi di dollari contro 62,2 miliardi della prima stima, in ogni caso sottraendo 1,44 punti al pil.
Infine i profitti societari, che in base alla dinamica dell' utile derivante dalla produzione corrente su base annua sono diminuiti del 7%, la maggiore contrazione dalla recessione del 2001. In conclusione al netto dei conti commerciali e della rettifica sulle scorte l' economia Usa sarebbe stata probabilmente anche nel terzo trimestre in crescita negativa, come già successo nel quarto trimestre del 2007.

 

 

Stati Uniti - Crescita del secondo trimestre rivista al rialzo
Thursday, 28 August, 2008 - di Macromonitor
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L’economia statunitense si è espansa nel secondo trimestre a passo più rapido di quanto in precedenza stimato, aiutata dalla crescita dell’export e da un minor calo delle scorte. L’incremento del 3,3 per cento annualizzato è superiore alle attese (poste a più 2,7 per cento) e si confronta con la crescita dell’1,9 per cento della prima stima. La schiacciante evidenza è che i numeri dell’export hanno più che compensato la debolezza domestica nei consumi e negli investimenti. Fuori dall’export, gli Stati Uniti hanno in corso una recessione domestica.
Il minor deficit commerciale degli ultimi otto anni ha fornito il principale contributo alla crescita, aggiungendo 3,1 punti percentuali al pil. Al netto del commercio estero, quindi, la crescita annualizzata si pone a più 0,2 per cento, dopo il più 0,1 per cento del primo trimestre. Il contributo che l’export sta fornendo alla crescita potrebbe però venir meno nella seconda parte dell’anno, per effetto del rallentamento dei principali partner commerciali degli Stati Uniti, Europa e Giappone, le cui economie si sono contratte nel secondo trimestre. Anche secondo i policy makers della Fed le ultime evidenze segnalano un andamento più riflessivo dell’export, come indicato dalle minute dei meeting del Fomc.
La spesa dei consumatori è cresciuta nel secondo trimestre al passo annualizzato dell’1,7 per cento, da 1,5 per cento della prima stima. Tra le componenti dei consumi, il terzo trimestre è iniziato su una nota debole, come segnala il dato di luglio delle vendite al dettaglio, diminuite per la prima volta in cinque mesi, e trascinate al ribasso dalla perdurante debolezza del settore auto. La debolezza dei consumi è destinata ad essere alimentata anche dalla dinamica delle retribuzioni: salari e stipendi sono cresciuti nel primo trimestre dell’anno di 52,5 miliardi di dollari, cioè 20,2 miliardi di dollari meno della prima stima, secondo le revisioni pubblicate oggi. La riduzione ha causato una frenata nella progressione del reddito totale personale, al 3 per cento annualizzato, da più 3,7 per cento della precedente stima. La revisione del secondo trimestre di oggi mostra un peggioramento della recessione immobiliare residenziale, calata del 15,7 per cento, più della prima stima.
Un minor calo delle scorte, scese di 49,4 miliardi di dollari annualizzati da meno 62,2 miliardi della prima stima, ha poi contribuito alla crescita. In termini relativi, visto che il calo ha sottratto 1,44 punti percentuali al pil, contro il meno 1,92 per cento della stima advance. Il report di oggi ha fornito anche la prima stima degli utili d’impresa nel secondo trimestre. i profitti corretti per il valorte di scorte ed ammortamenti, grandezza nota come profitti della produzione corrente, sono diminuiti del 2,4 per cento nel trimestre, e del 7 per cento annuale, maggior contrazione dalla recessione del 2001.

 

 

DOPO-BORSA: DELL CROLLA -11% E ROVINA LA FESTA
29 Agosto 2008 01:14 NEW YORK - di ANSA
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Dell e' in calo nell'after hours di Wall Street fino a -11% giovedi' sera, rovinando la festa del rally con cui si era conclusa la seduta ufficiale a New York. Le massicce vendite si sono scatenate dopo che il secondo costruttore al mondo di personal computer ha annunciato di aver chiuso il secondo trimestre con un utile netto in calo del 17% a $616 milioni, o 33 cent per azione.
Il risultato è al di sotto delle attese degli analisti, che prevedevano un utile per azione di 36 cent per azione (stime di Bloomberg). Il calo secondo la societa' e' dovuto al fatto che il rallentamento economico e la minore spesa in tecnologia dagli Stati Stati Uniti si sta trasmettendo all'Europa occidentale e all' Asia.

 

 

UE: NUOVO CALO AD AGOSTO PER INDICI FIDUCIA ECONOMIA
29 Agosto 2008 11:19 BRUXELLES - di ANSA
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(ANSA) - BRUXELLES, 29 AGO - Nuovo calo in agosto per gli indicatori che misurano la fiducia economica delle imprese e dei consumatori nell'Ue e nella zona dell'euro. L'indicatore relativo alla fiducia delle imprese (Bci), ha reso noto la Commissione europea, ha visto una nuova diminuzione in agosto e questo suggerisce che l'attività industriale resta al di sotto delle aspettative. Quattro delle cinque componenti dell'indicatore sono diminuite: si sono molto deteriorate le aspettative produttive dei manager dell'industria, in calo anche gli stock dei prodotti finiti, il totale degli ordini e le esportazioni. L'unica componente in crescita, sottolinea una nota del dipartimento Affari economici e monetari della Commissione, è il trend della produzione osservato nei mesi recenti. In calo anche l'indice di fiducia Esi (Economic sentiment indicator) che nell'Ue ha raggiunto il livello più basso dal dicembre 1993, diminuendo ancora di 1,9 punti nell'Europa e di 1,7 nella area del'euro. In agosto una maggioranza di paesi ha visto un sostanziale calo dell'indice Esi. Sensibile la diminuzione in Gran Bretagna (-5,2), Spagna (-3,2) e Germania (-2,6). Dopo il forte declino di luglio, in Italia e Olanda l'indicatore ha invece recuperato rispettivamente con un più 4,1% e più 1,7%. (ANSA).

 

 

USA; SPESE AL CONSUMO SU, REDDITI PERSONALI IN CALO
29 Agosto 2008 14:30 NEW YORK - di ANSA
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Le spese al consumo negli Stati Uniti sono cresciute a luglio dello 0,2%, i redditi personali sono scesi di -0,7%. Alert: i prezzi salgono ai massimi degli ultimi 17 anni.
Negli Usa, le spese al consumo hanno fatto segnare nel mese di luglio una crescita dello 0,2%, in linea con le aspettative ma in netto calo rispetto allo 0,6% dl mese precedente. Secondo gli economisti il rallentamento e' dovuto allo svanire degli effetti positivi dello stimolo fiscale, mentre la crescita dell'inflazione "erode il potere di acquisto degli americani", scrive Bloomberg. I prezzi sono saliti ai massimi degli ultimi 17 anni. L'indice PCE "core" invece è salito dello 0,3%, in linea con le attese del mercato e con la lettura di giugno.
Sempre negli Stti Uniti, i redditi personali hanno fatto segnare a luglio una variazione negativa dello 0,7%, in discesa rispetto al mese precedente che aveva segnato un miglioramento dello 0,1% e sotto le stime che erano per un dato invariato.
I dati di oggi dimostrano - sempre secondo Bloomberg - che l'economia americana sta gia' rallentando rispetto alla crescita (annualizzata) del +3.3% del Pil comunicata ieri e che i numeri del terzo e quarto trimestre 2008 saranno decisamente peggiori. "Gli americani, dovendo fronteggiare la crescita della disoccupazione, l'aumento dei prezzi alimentari e della benzina e il calo dei prezzi delle case, stanno tagliando l'acquisto dei beni durevoli di grossa portata come auto e mobili".

 

 

USA: CHICAGO PMI SCHIZZA IN ALTO A SORPRESA
29 Agosto 2008 15:47 NEW YORK - di ANSA
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Un'altra conferma della schizofrenia dell'economia americana, con indicatori in tutte le direzioni. L'indice dei direttori acquisti del settore manifatturiero di Chicago ad agosto e' salito a 57,9 da 50,8 di luglio. Ci si aspettava un calo.
L'indice dei direttori acquisti del settore manifatturiero del distretto di Chicago, ad agosto, e' salito a 57,9 da 50,8 di luglio. Un dato inaspettato: le previsioni erano per un calo a quota 50,0 (la soglia che divide espansione da contrazione economica). E' un'altra conferma della schizofrenia dell'economia americana, con indicatori in tutte le direzioni, alcuni positivi e altri fortmente negativi. La crescita dell'indice dei direttori acquisti del settore manifatturiero del distretto di Chicago, che in sostanza misura l'attivita' del business manifatturiero, e' salita quanto non accadeva da oltre un anno (giugno 2007), con la produzione in massima crescita dall'ottobre 2004.
La domanda dall'estero tiene al lavoro le linee di assemblaggio delle aziende manifatturiere Usa, grazie ad un dollaro ancora estremamente debole che aiuta l'export. E' dunque la politica della svalutazione del dollaro a salvare l'America dalla recessione: l'export a prezzi bassi all'estero compensa il forte calo dei consumi domestici dovuto alla discesa dei redditi, dei prezzi delle case, dell'occupazione e alla forte crescita parallela dei prezzi al consumo e della benzina.

 

 

NOBEL HECKMAN, DA CINA PRIMI SEGNALI DI CRISI
29 Agosto 2008 17:14 MILANO - di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 29 AGO - Le crisi finanziarie, come quella che ha colpito l'economia mondiale a partire dall'anno scorso, non possono essere previste dalla statistica e in particolare non è possibile determinare il momento preciso nel quale si verificheranno: si può solo fare attenzione ai primi segnali, che "in questo momento stanno venendo dalla Cina". Lo afferma il premio Nobel per l'economia, James Heckman, a margine di un incontro a Milano. La prossima bolla potrebbe interessare la Cina, spiega lo studioso statunitense al congresso Eea-Esem presso l'università Bocconi, "ma la scienza statistica di per sé non è in grado di prevedere nulla perché ci sono troppe variabili. Ci sono però degli elementi che segnalano i rischi del sistema e permettono di avere un'idea di quello che accadrà, anche se nessuno è in grado di prevedere con esattezza il momento in cui potrebbero verificarsi". Al momento, ha concluso Heckman, è il caso della Cina a destare l'attenzione del mondo economico perché "tutti sanno che ci sono problemi nell'ambito dei prestiti bancari: immaginiamo perciò che prima o poi i nodi verranno al pettine, ma non possiamo dire quando". (ANSA).

 

 

AUTO: USA; FUTURO DELPHI SI COMPLICA, PERICOLI PER GM
29 Agosto 2008 17:54 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 29 ago - Le nubi sul futuro di Delphi continuano ad addensarsi, mettendo a rischio anche General Motors. Il maggiore produttore di componentistica americano potrebbe incontrare crescenti difficoltà a uscire dalla bancarotta, e potrebbe - secondo alcune indiscrezioni - essere messo in liquidazione. Le implicazioni sarebbero pesanti, in ambedue i casi, per General Motors che quando ha effettuato nel 1999 lo spin off di Delphi si è accordata per assumersi gli obblighi previdenziali e di assicurazione sanitaria per i dipendenti Delphi. L'esposizione verso Delphi è costata a Gm, nel secondo trimestre, 2,8 miliardi di dollari. (ANSA).

 

 

MUTUI: FALLISCE INTEGRITY BANCSHARES, E' 10MA BANCA NEL 2008
29 Agosto 2008 23:51 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 29 AGO - La lista delle banche americane fallite nel 2008 si allunga: le autorità hanno chiuso Integrity Bancshares cedendo tutti i depositi a Regions Financial Corp. Integrity Bancshares diviene così la decima banca a chiudere quest'anno. Integrity, fondata nel 2000, è sotto osservazione delle autorità dall'inizio del 2008 a causa dei crescenti problemi di capitale legati all'aumento dei default sui prestiti. Integrity possedeva, al 30 giugno, asset per 1,1 miliardi di dollari e 974 milioni in depositi. Regions, la banca acquirente, è la ventesima maggiore istituzione finanziaria americana per capitalizzazione di mercato e la dodicesima per asset. (ANSA).
 

 

 
 

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