MUTUI: FANNIE E FREDDIE A
RISCHIO, PER WSJ 'PUNTO CRITICO'
25 Agosto 2008 11:55 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 25 AGO - Freddie Mac e Fannie Mae, le due
agenzie semi-pubbliche statunitensi cui fanno capo
almeno il 42% dei mutui erogati negli Usa, sono sempre
più a rischio, con le prospettive di una
ricapitalizzazione che cominciano a diventare
proibitive. Secondo il Wall Street Journal, che cita
l'opinione dei migliori analisti del settore, la
decisione da parte del governo su un eventuale
intervento di salvataggio "é a un punto critico":
probabilmente il Tesoro dovrà iniettare capitali nelle
due aziende, specializzate nel finanziamento dei mutui,
anche se non è certo se questo aiuterà a fermare la
spirale del mercato immobiliare negli Usa: una sorta di
cane che si morde la coda con i prezzi del 'mattone' in
caduta libera, le insolvenze da parte di chi ha
contratto mutui che corrono senza freni, e i continui
pignoramenti che continuano ad alimentare la crisi. Il
futuro delle due agenzie, create dal Congresso per
aiutare gli americani a comprare casa e dunque parte
integrante del 'sistema' immobiliare americano, è stato
al centro dei dibattiti informali dei banchieri centrali
riunitisi a Jackson Hole nei giorni scorsi. Che hanno
constatato che il segretario del Tesoro, Henry Paulson,
ha davanti a sé scelte molto difficili: lo scorso mese
ha ottenuto dal Congresso il via libera a forme di aiuto
per Fannie e Freddie sotto forma di linee di credito o
di iniezione di capitali. Ma - ricorda il Wsj - "i
mercati vedono in un'iniezione di liquidità da parte del
governo una diluizione del valore per gli azionisti
esistenti, e ciò sta mettendo ulteriore pressione sulle
azioni". E le cifre di cui si parla sono ragguardevoli:
secondo Breaking Views, la rubrica di commenti
finanziari, servirebbe una ricapitalizzazione colossale,
nell'ordine dei 200 miliardi di dollari, perché Freddie
e Fannie, a causa della passata politica lassista delle
autorità, hanno un capitale pari a poco più dell'1%
della loro esposizione totale potenziale., contro
livelli pari ad almeno il 6,5% oer ke banche vere e
proprie. La prospettiva di una mega-diluizione del
capitale, e quindi di un ulteriore scivolone delle
azioni, a sua volta fa sì che nessun investitore sia
disponibile, al momento, a sottoscrivere qualsiasi
offerta tesa a rastrellare fondi. Soltanto la scorsa
settimana Freddie Mac ha perso il 52% del proprio valore
in borsa, e Fannie Mae ha bruciato il 37% della propria
capitalizzazione. E anche le azioni privilegiate sono in
discesa, fra voci della possibile sospensione del
pagamento dei dividendi. (ANSA).
MUTUI: TOCCA A DANIMARCA,
BANCA CENTRALE IN SOCCORSO ROSKILDE
25 Agosto 2008 16:20 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 25 AGO - "Abbiamo voluto assicurare la
stabilità finanziaria in Danimarca", ha spiegato il
governatore della banca centrale, Nils Bernstein.
"L'alternativa - ha detto in conferenza stampa - sarebbe
stata la bancarotta di Roskilde, con un considerevole
contagio nell'intero sistema finanziario". Il banchiere
centrale ha poi voluto precisare che il crac di
Roschilde, che prende il nome da una cittadina danese, è
un "caso unico", dovuto "alla forte esposizione al
mercato immobiliare", mentre al contrario "in generale
le banche danesi sono ben preparate" ad affrontare crisi
del mercato immobiliare e periodi di contrazione
economica. La Danimarca è entrata in recessione nel
primo trimestre, secondo la Bloomberg. Già lo scorso 10
luglio Roskilde - incapace di ridurre abbastanza
velocemente la sua esposizione ad un mercato immobiliare
in crisi - aveva ricevuto la disponibilità illimitata di
liquidità da parte della banca centrale danese, oltre
all'impegno dell'Associazione bancaria danese a coprire
perdite fino a 750 milioni di corone. Il sostegno
finanziario - aveva però chiarito l'istituto centrale -
era condizionato alla possibilità per Roskilde di
trovare un acquirente entro sei mesi. In una nota, oggi
Roskilde ha spiegato che "i potenziali compratori hanno
espresso forti riserve sulla cultura creditizia della
banca", e per questo hanno preferito non lanciare
offerte né per l'intero capitale, né per singoli asset
dell'istituto. Il crac della banca - "assolutamente
sconfortante" per il suo amministratore delegato Soeren
Kaare-Andersen - è accaduto dopo che l'istituto ha
dovuto svalutare 900 milioni di corone per i primi sei
mesi dell'anno, che ha spinto "un gran numero di
clienti" - come ha spiegato lo stesso istituto - a
ritirare i propri soldi. (ANSA).
Fmi: nuovo taglio stime,
+3,9% pil mondiale 2008
25 Agosto 2008 16:49 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 25 ago - Il FMI taglia ancora una
volta le stime di crescita globale 2008 e 2009: per
quest'anno la crescita sara' pari al 3,9%. In calo
rispetto al 4,1% previsto solo un mese fa
nell'aggiornamento del World Economic Outlook. Per il
2009, invece, la crescita mondiale viene prevista al
3,7% (3,9% la previsione dello scorso mese). Le nuove
stime del Fmi sarebbero state messe a punto per la
prossima riunione del G20 in programma nel prossimo fine
settimana. Per la zona euro l'economia il pil e' stato
tagliato a +1,4% nel 2008 (dall'1,8% precedentemente
previsto), mentre per il 2009 e' previsto un +0,9% (da
+1,2% previsto in luglio). Alla base della decisione del
Fondo di rivedere nuovamente le stime di crescita ci
sarebbero i prezzi delle commodity ancora elevati e
volatili e un possibile ulteriore rallentamento
dell'economia globale nella seconda parte di quest'anno.
Gli Stati Uniti non sono immuni al taglio delle stime:
il Fmi avrebbe confermato quelle del 2008, riducendo al
+0,7% dal +0,8% di luglio la crescita 2009. Lo scorso
luglio il Fmi aveva rivisto al rialzo le stime per
l'economia mondiale pubblicate in aprile, avvertendo
comunque che il rischio recessione globale resta ed e'
legato alle crescenti pressioni inflazionistiche e al
protrarsi della fragilita' sui mercati
finanziari.(ANSA).
BORSA: NEW YORK PESANTE;
AIG ROTOLA, NUOVI TIMORI PER BANCHE
25 Agosto 2008 18:36 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 25 AGO - Non c'é pace per le Borse, in
particolare oggi per quella di New York che peraltro
aveva archiviato venerdì scorso una seduta decisamente
positiva, sostenuta dall'attesa di un'Opa sul conto di
Lehman Brothers. Oggi lo scenario è infatti radicalmente
cambiato, con gli indici che perdono circa il 2%, ancora
una volta spinti al ribasso dai titoli finanziari, dopo
che si è verificato il nono fallimento di un istituto
statunitense. Infatti, le autorità del Kansas hanno
deciso la chiusura di Columbian Bank, particolarmente
esposta ai venti della crisi. I timori di ulteriori
svalutazioni e perdite stanno affossando oggi in
particolare il colosso assicurativo AIG, che perde oltre
il 5% a 18,84 dollari, il ribasso più consistente fra i
titoli che compongono il Dow Jones. Gli analisti di
Credit Suisse infatti hanno pronosticato per il numero 1
mondiale del settore perdite per 2,41 miliardi di
dollari nel trimestre, ossia 86 cent per azione. Fra i
bancari, Washington Mutual arretra di 17 cent, a 3,66
dollari; Huntington Bancshares lascia sul terreno 36
centesimi, a 7,15 dollari. Oggi peraltro è tornata sotto
pressione anche Lehman Brothers, che cede 1,01 dollari,
a 13,4, ossia circa il 7%. Le autorità regolatorie
sudcoreane hanno infatti messo sull'avviso Korea
Development Bank circa i rischi legati ad una possibile
acquisizione estera, considerata la gravità della crisi.
Venerdì scorso infatti la stessa KDP non aveva escluso
di avere fra le opzioni a disposizione anche l'acquisto
della banca d'affari Usa. Oggi soffrono anche i titoli
della grande distribuzione, con Coach - uno dei maggiori
produttori di borsette di lusso - che arretra di 1,3
dollari, a 27,03. Nel settore della ristorazione, Darden
Restaurants scivola di 94 cents, a 32,63 dollari.
L'altalena del prezzo del petrolio - sceso oggi sotto
114 dollari per poi peraltro risalire - penalizza anche
le compagnie aeree. AMR perde 14 cents, a 10,38 dollari.
Il calendario macroeconomico prevedeva per la giornata
odierna solo la statistica sulle compravendite di case
esistenti, a sorpresa salite a luglio del 3,1%. Il dato
peraltro non ha risollevato un mercato azionario già
negativo dall' apertura. Attorno alle 18.30 ora italiana
il Dow Jones cede il 2,04% a 11.391,29. Il Nasdaq perde
il 2,06% a 2.364,88. Lo S&P 500 segna -1,89% a
1.267,75.(ANSA).
MUTUI: FIATO SOSPESO
FANNIE-FREDDIE,FUTURO RESTA INCERTO/ANSA
25 Agosto 2008 19:52 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 25 ago - Freddie Mac riesce senza
problemi a collocare i propri titoli di debito per 2
miliardi di dollari, allontanando così l'ipotesi di un
imminente salvataggio da parte del Tesoro. Ma gli
analisti restano incerti sul futuro di Fannie e Freddie,
convinti che le due agenzie abbiano bisogno di essere
ricapitalizzate, e anche in modo pesante. Nonostante la
corsa in Borsa, dove Fannie guadagna oltre il 7% e
Freddie il 21% sulla scia del successo del collocamento,
l'amministrazione Bush non abbassa la guardia e,
assicurando di continuare a monitorare gli sviluppi del
mercato, precisa di essere in contatto con i manager di
ambedue le società. Anche se lo spettro di un
salvataggio a stretto giro da parte del Tesoro sembra
allontanarsi, le tensioni intorno alle due società non
sono ancora completamente scemate: dal 10 agosto scorso
i titoli delle due agenzie sono scesi di oltre il 40%.
Solo nell'ultimo trimestre il valore dell'investimento
di Lehman Brothers nelle due agenzie si è praticamente
dimezzato, dagli 1,2 miliardi di dollari iniziali a
circa 600 milioni. "L'ammontare preciso delle perdite
che potrebbe derivare da questo investimento per il
terzo trimestre è difficile da determinare, data la
significativa volatilità sperimentata in questi giorni",
spiega Lehman. E infatti il crollo in Borsa di Fannie e
Freddie potrebbe incidere sui bilanci delle banche che
vi hanno investito, penalizzandoli ulteriormente.
Secondo Breaking Views, la rubrica di commenti
finanziari, per Fannie e Freddie ci sarebbe bisogno di
una ricapitalizzazione colossale, da circa 200 miliardi
di dollari, perché le due agenzie, a causa della passata
politica lassista delle autorità, hanno un capitale pari
a poco più dell'1% della loro esposizione totale
potenziale, contro livelli pari ad almeno il 6,5% per le
banche vere e proprie. La prospettiva di una
mega-diluizione del capitale, e quindi di un ulteriore
scivolone delle azioni, a sua volta fa sì che nessun
investitore sia disponibile, al momento, a sottoscrivere
qualsiasi offerta tesa a rastrellare fondi. Per il Wall
Street Journal, la decisione da parte del governo su un
eventuale intervento di salvataggio "é a un punto
critico": probabilmente il Tesoro dovrà iniettare
capitali nelle due aziende, anche se non è certo che
questo aiuterà a fermare la spirale del mercato
immobiliare negli Usa. In pratica una sorta di cane che
si morde la coda con i prezzi del 'mattone' in caduta
libera, le insolvenze da parte di chi ha contratto mutui
che corrono senza freni, e i continui pignoramenti che
continuano ad alimentare la crisi. Il futuro delle due
agenzie, create dal Congresso per aiutare gli americani
a comprare casa e dunque parte integrante del sistema
immobiliare americano, è stato al centro dei dibattiti
informali dei banchieri centrali riunitisi a Jackson
Hole nei giorni scorsi. Che hanno constatato come il
segretario del Tesoro, Henry Paulson, abbia davanti a sé
scelte molto difficili: lo scorso mese ha ottenuto dal
Congresso il via libera a forme di aiuto per Fannie e
Freddie sotto forma di linee di credito o di iniezione
di capitali. Ma "i mercati vedono in un'iniezione di
liquidità da parte del governo una diluizione del valore
per gli azionisti esistenti, e ciò sta mettendo
ulteriore pressione sulle azioni". (ANSA).
MUTUI SUBPRIME: L'FBI
AVEVA PREVISTO LA CRISI
25 Agosto 2008 19:47 NEW YORK ROMA - di ANSA
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L'Fbi aveva messo in guardia sulle possibili frodi sui
mutui già nel 2004, ma aveva altre priorità. Lo rivela
il Los Angeles Times, secondo il quale l'agenzia
federale aveva avvertito che il boom delle attività
legate ai mutui, spinto da tassi di interesse bassi e
prezzi delle case in volata, aveva già iniziato allora
ad attrarre operatori disonesti e miliardi di dollari di
perdite erano attese.
"Potrebbe essere un'epidemia" aveva dichiarato nel
settembre 2004 Chris Swecker, l'agente dell'Fbi che
aveva in carico le indagini, sottolineando comunque che
il problema poteva essere prevenuto. Ora, a quattro anni
di distanza, appare chiaro - prosegue il quotidiano -
che L'Fbi aveva previsto tutto esattamente ma non é
stata in grado di affrontare e prevenire la crisi che,
finora, è costata circa 300 miliardi di dollari di
svalutazioni.
Solo in California sono state pignorate, negli ultimi
anni, case per un valore di circa 100 miliardi di
dollari e i pignoramenti continuano a volare: il ritmo è
di 1.300 case ogni giorno lavorativo. L'Fbi e il
Dipartimento di giustizia dovrebbero agire contro le
attività illegali di banchieri e altri: ma nel 2004 la
priorità era il terrorismo e la sicurezza nazionale, e
così l'attenzione concentrata sui crimini dei colletti
bianca era scarsa.
A questo si aggiunge - prosegue il quotidiano - che
probabilmente le risorse a disposizione dell'agenzia per
affrontare e prevenire quella che poi si è rivelata una
debacle erano scarse, circa 100 agenti per lo
svolgimento delle indagini. Nella precedente crisi degli
anni 1980-1990 per indagare su possibili frodi in atto a
disposizione c'erano 1.000 agenti.
Borse, indice mondiale a
minimi quasi due anni su timori finanza
26 Agosto 2008 10:18 LONDRA - di REUTERS
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LONDRA (Reuters) - L'azionario globale scende sui minimi
di quasi due anni, affossato dai rinnovati timori circa
il settore finanziario e le previsioni di crescita
economica. Intorno alle 10 l'indice azionario mondiale
MSCI è scivolato a quota 329,76 punti (-0,9%), toccando
i minimi da settembre 2006 e portando le perdite da
inizio anno a -18%.
Cina, serve nuova
politica economica per crescita - JP Morgan
26 Agosto 2008 10:37 - di REUTERS
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Cina, serve nuova politica economica per crescita - JP
Morgan
SHANGHAI (Reuters) - La crescita cinese potrebbe
scivolare sotto il 9%, dopo anni di crescita a due
cifre, se il governo non farà un drastico cambiamento di
politica economica, ha dichiarato Frank Gong,
capoeconomista per la Cina di JP Morgan Chase. Gong ha
anche precisato che la nota per i clienti della scorsa
settimana che riguardava un possibile pacchetto di
rilancio economico da parte del governo è basata su
ricerche proprie e non su fonti ufficiali. L'economista
aveva parlato di uno stimolo di almeno 200-400 miliardi
di yuan (tra i 29 e i 58 miliardi di dollari), ipotesi
che aveva spinto un netto rialzo della borsa mercoledi
scorso. Gong ha però aggiunto che la stima tra i 200 e i
400 miliardi di yuan è "molto conservativa", mentre si
attende che la Banca Centrale riduca il tasso della
riserva obbligatoria di almeno 50 punti base nella
seconda metà dell'anno. L'economista si aspetta anche
che lo yuan continui a guadagnare sul dollaro, ma con un
ritmo molto più lento. Il tasso attuale di cambio del
dollaro è circa 6,844 yuan.
FONDI SOVRANI: TEMASEK
RADDOPPIA UTILE A 12,8 MLD DOLLARI
26 Agosto 2008 10:36 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 26 AGO - Temasek Holding, il fondo
sovrano di Singapore con asset per circa 130 miliardi di
dollari, ha annunciato di aver raddoppiato l' utile
annuo, corrispondente a 12,8 miliardi di dollari
statunitensi, come conseguenza dell' ottimo andamento
degli investimenti fatti nel comparto energetico e della
cessione di asset bancari in Cina. In questo modo
Temasek ha compensato le delusioni venute dalla Borsa.
L' utile comunicato oggi rappresenta un record per il
fondo sovrano e fa riferimento all' esercizio annuale
chiusosi a fine marzo. Il ministero delle Finanze di
Singapore è azionista unico di Temasek. Attualmente
Temasek è il maggiore azionista di Merrill Lynch, dopo
aver investito nella banca d' affari Usa da fine
dicembre scorso circa 5,9 miliardi di dollari. Nel
luglio dello scorso anno inoltre lo stesso fondo
sovrano, assieme a China Development Bank, avevano
annunciato un piano per investire in Barclays. In
seguito hanno effettuato circa 5,4 miliardi di dollari
nel colosso bancario britannico, con riferimento al
2007; quest' anno inoltre l' investimento sempre in
Barclays è aumentato di ulteriori 8,4 miliardi,
approfittando del forte calo del titolo in Borsa.
(ANSA).
Germania - IFO al minimo
da tre anni
Tuesday, 26 August, 2008 - di Macromonitor
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La fiducia delle imprese tedesche è diminuita in agosto
oltre le attese, al minimo da tre anni, alimentando i
timori sull’entrata in recessione della maggiore
economia europea. L’indice sul clima d’affari elaborato
dall’istituto di ricerca IFO di Monaco di Baviera,
basato su un’indagine presso 7000 dirigenti, è sceso al
livello di 94,8 da 97,5 di luglio. Le attese erano per
un livello di 97,2. L’economia tedesca si è contratta
nel secondo trimestre dello 0,5 per cento, e potrebbe
non crescere nel terzo.
La debolezza dell’indice appare ampia e diffusa, con
l’indice delle aspettative in contrazione dal livello di
90 a 87, che segna il minimo da febbraio 1993, quando
l’economia tedesca si trovava in profonda recessione. In
indebolimento anche le componenti settoriali dell’indice
riferite a commercio al dettaglio, manifattura e
costruzioni. Nel frattempo, anche la fiducia dei
consumatori, misurata dall’indice GfK, è scesa in
settembre al minimo da oltre cinque anni, al livello di
1,5 da 1,9 (rivisto al ribasso) e contro attese per un
dato di 2.
Il governo tedesco mantiene la propria previsione di
crescita all’1,7 per cento quest’anno, dopo il 2,5 per
cento del 2007.
SELL SULL'EURO, NUOVI
MINIMI DI SEI MESI
26 Agosto 2008 13:14 ROMA - di ANSA
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L'euro è sceso sotto 1,46 dollari, attestandosi ai
minimi da oltre sei mesi nei confronti del dollaro, dopo
che la Germania ha registrato un calo oltre le attese
dell'indice Ifo sulla fiducia delle imprese, oltre al
crollo ai minimi da oltre 5 anni della fiducia dei
consumatori. La divisa europea è scesa sotto 1,46
dollari, andando a toccare il minimo di seduta a 1,4584.
Ora l'euro è scambiato intorno a 1,4594 dollari
(controlla la performance in tempo reale).
Euro in rallentamento anche nei confronti dello yen
(scambiato intorno a 160,12), con il mercato che
scommette che le perdite del mercato creditizio ed il
rallentamento delle esportazioni possano portare la
Banca centrale europea a rivedere il proprio
atteggiamento, finora intransigente, di politica
monetaria. L'euro, che in apertura veniva scambiato
intorno a 1,47 dollari, ha cominciato a perdere quota
dopo che è stato reso noto che ad agosto l'indice IFO,
che misura la fiducia delle imprese tedesche, si è
posizionato su 94,8, peggio delle attese (gli analisti
avevano preventivato 97,2), sui minimi triennali.
In Germania anche la fiducia dei consumatori ha
registrato livelli che non si vedevano da diversi anni:
l'indice GfK relativamente a settembre si è posizionato
su 1,5 (contro 1,9 di agosto), toccando il livello più
basso da oltre cinque anni (dal giugno 2003). Sempre
oggi l'ufficio federale di statistica tedesco ha
confermato che nel secondo trimestre la Germania ha
avuto un pil negativo, -0,5% congiunturale, come già
emerso dalla stima preliminare.
BORSA RUSSA -6% DOPO
RICONOSCIMENTO OSSEZIA
26 Agosto 2008 14:51 MOSCA - di ANSA
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Crolla la Borsa russa dopo l'annuncio da parte del
Cremlino del riconoscimento dell' indipendenza di
Abkhazia e Ossezia del sud. L'indice Rts e' precipitato
a 1550 punti, perdendo complessivamente il 5,97%, mentre
il Micex e' diminuito del 4,91%. A trascinare verso il
basso il listino sono state le bluechip, in particolari
i titoli energetici e bancari: Gazprom - 3,8%, Lukoil -
3,5%, Vtb e Sberbank - 8,3%.
IMMOBILIARE USA: PREZZI
ANCORA GIU', -15.92%
26 Agosto 2008 15:00 NEW YORK - di ANSA
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Il rapporto Standard & Poor's/Case Shiller, l’indicatore
che monitora il prezzo medio degli immobili nelle 20
maggiori citta’ statunitensi, e’ risultato in calo (su
base annuale) del 15.92% nel mese di luglio rispetto
allo stesso mese del 2007, con un calo dello 0.14%
rispetto a giugno 2008.
Le attese degli analisti erano per una contrazione del
16.2% su base annua, il risultato e' da considerarsi
quindi leggermente migliore delle attese.
Nel mese precedente l'indicatore aveva segnato una
contrazione del 15.78%.
Oggi e' stato comuicato un altro indicatore del mercato
immobiliare. Le vendite di nuove case monofamiliari
negli Stati Uniti hanno registrato in luglio un rialzo
del 2,4%, portando il tasso annuo a 515.000 unità. Lo
comunica il dipartimento al Commercio Usa, precisando
che il dato di giugno è stato decisamente rivisto al
ribasso, indicando ora un calo del 2,1% (da -0,6% della
lettura precedente) a un tasso annuo di 503.000 (rivisto
da 530.000).
Con la revisione il dato di giugno registra il livello
più basso dal settembre 1991 (487.000 unità). Il dato di
luglio è inferiore alle previsioni degli economisti
interpellati da Reuters che vedevano un tasso annuo a
530.000 milioni di unità. Il prezzo medio delle case
alla fine di luglio viene indicato a 230.700 dollari, in
calo del 6,3% dal luglio 2007.
FED: FISHER, PIL POTREBBE
GIRARE IN NEGATIVO, TIMORE PREZZI
26 Agosto 2008 15:09 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 26 AGO - Fisher sottolinea inoltre che la
debolezza dell' economia è dovuta fra l' altro alla
situazione di "enorme stress" dei mercati finanziari. Il
5 agosto scorso, quando il Federal Open Market Committee
della banca centrale statunitense aveva deciso di
lasciare inalterato il costo del denaro, Fisher aveva
espresso il suo dissenso, pronunciandosi a favore di un
rialzo dei tassi. Nelle scorse settimane da parte di
diversi analisti sono state formulate previsioni molto
negative sull' andamento dell' economia statunitense nei
prossimi mesi. Fra l' altro secondo UBS gli Usa
dovrebbero finire in recessione nel secondo semestre. A
sua volta Merrill Lynch ha messo in conto una
contrazione del pil pari a -2,5% nel quarto trimestre
2008 e nei primi tre mesi del 2009. (ANSA).
LEHMAN BROTHERS: NYT,
FORSE E' TROPPO IMPORTANTE PER FALLIRE
26 Agosto 2008 17:08 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 26 ago - "Lehman Brothers potrebbe
non essere troppo grande per fallire, ma potrebbe essere
troppo importante per fallire": e questo per il suo
presidente e amministratore delegato, Richard S. Fuld,
che siede nel board of director della Fed di New York.
"E' difficile credere che la Fed lasci fallire uno dei
suoi come ha fatto per Bear Stearns". Lo afferma il New
York Times, ricordando che James Dimon, ad di Jp Morgan,
è un altro componente del 'club della Fed'. Alan D.
Schwartz, ad di Bear Stearns invece non lo era e la
banca da lui guidata è finita nelle mani di Jp Morgan
che, con la complicità della Fed, l'ha acquistata. "Dato
il suo accesso al presidente della Fed Ben Bernanke e al
presidente della Fed di New York e braccio operativo
della banca centrale, Timothy Geithner, Fuld si trova in
una posizione decisamente migliore rispetto ai suoi
rivali per mantenere in vita la banca. Una previsione:
la Fed - conclude il New York Times - non chiuderà la
finestra di tasso di sconto per le banche d'affari fino
a quando Fuld non sarà uscito dai guai".(ANSA).
CASA: MERCATO A PICCO;
-34% FRANCIA E SPAGNA, TIENE USA/ANSA
26 Agosto 2008 18:40 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 26 AGO - Tempi duri per il settore
immobiliare. L'immobilismo che aveva caratterizzato gli
ultimi mesi si è trasformato in una flessione che, in
molti Paesi, dalla Spagna al Regno Unito, assume le
dimensioni di un vero e proprio crollo. L'ultimo esempio
in ordine di tempo arriva dalla Francia, dove le
compravendite di case in alcune regioni sono diminuite
anche più del 50%. Tengono gli Stati Uniti, dove il
mercato continua a crescere, anche se a ritmi blandi, ma
deve fare i conti comunque con una drastica flessione
dei prezzi di vendita: a luglio -15,9% rispetto al dato
di un anno fa. Secondo un recente rapporto di Standard &
Poor's, queste non sono che le prime avvisaglie di una
crisi molto più estesa, che finirebbe per coinvolgere
tutti i Paesi industrializzati e potrebbe vedere la fine
solo nella tarda primavera del prossimo anno. Ecco
un'analisi della situazione nei diversi Paesi del mondo.
- FRANCIA: le compravendite sono diminuite del 34% nel
secondo trimestre su scala globale, con un -30% nei
primi sei mesi dell'anno. Il numero delle case ora
presente sul mercato è sceso a 110.500 unità, un valore
mai così basso dal 1982. E sul fronte dei prezzi non va
meglio: quest'anno, il mercato francese ha perso circa
il 3% per quanto riguarda le vecchie abitazioni e il
4-5% nel settore delle nuove. Secondo un'indagine dell'Institut
Xerfi di Parigi, il mercato immobiliare potrebbe perdere
circa il 14,5% del proprio valore fino al 2011, per poi
riprendersi solo dopo tale data. - SPAGNA: crollo
verticale anche qui, con le compravendite scese di oltre
il 34% a maggio, con un crollo del 43,6% per le case
esistenti e, nel campo delle nuove abitazioni, del 39%
per l'edilizia popolare. I prezzi continuano a crescere,
anche se a ritmi più ridotti rispetto al passato: nel
secondo trimestre il rialzo è stato del 2%, il dato più
basso degli ultimi 10 anni. Ma gli 1,5 milioni di nuove
case invendute fanno propendere gli esperti verso
possibili ribassi dei prezzi. - REGNO UNITO: in Gran
Bretagna si sta vivendo il momento peggiore degli ultimi
30 anni. Nel primo trimestre il numero delle
compravendite è stato il più basso dal 1978, meno di
venti per ogni agenzia presente sul territorio. E i
prezzi continuano a scendere. Nel mese di luglio,
secondo i dati della società di ricerca Hometrack, il
valore delle case è calato del 4,4% su base annua, con
un prezzo medio di 168.500 sterline. La maggiore
contrazione da sette anni a questa parte. E il numero
dei mutui concessi è sceso a luglio del 65%, ai livelli
minimi degli ultimi 10 anni. - STATI UNITI: il mercato
qui sembra tenere, anche se non mancano i segnali di
sofferenza. Le compravendite di case esistenti sono
aumentate a luglio del 3,1%, molto sopra le attese, così
come meglio delle stime si sono dimostrati gli acquisti
di case nuove, con un rialzo del 2,4%. Ma sul fronte dei
prezzi le novità non sono positive: a giugno l'indice
Case-Shiller, che stima il prezzo delle abitazioni case
nelle prime 20 città, è sceso del 15,9%, il diciottesimo
calo consecutivo e quello più pesante nella storia
dell'indice. - GIAPPONE: situazione difficile anche in
Estremo Oriente, dove si assiste ad una serie infinita
di fallimenti di società immobiliari, saliti dell'80%
rispetto allo scorso anno. Il mercato degli immobili
messi in vendita è sceso del 44,5% in dodici mesi, e di
questi solo la metà sono stati venduti. (ANSA).
MUTUI: ANALISTI, PERDITE
ASSORBIBILI PER FANNIE E FREDDIE
26 Agosto 2008 19:31 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 26 ago - Fannie Mae e Freddie Mac, le
due agenzie semipubbliche specializzate in prestiti
ipotecari, hanno abbastanza capitale per resistere fino
alla fine dell'anno e una loro nazionalizzazione appare
improbabile. Lo afferma Citigroup in un report, che
mette le ali ai titoli delle due società, che avanzano
in modo deciso a Wall Street. In particolare, le entrate
del terzo e del quarto trimestre dovrebbero risultare
pari a circa 7,5 miliardi di dollari per Fannie Mae e a
5,5 miliardi di Freddie: questo significherebbe che le
due agenzie saranno in grado di far fronte alle proprie
perdite.(ANSA).
FED: economia Usa debole
in 2008, stime semestre tagliate
26 Agosto 2008 20:16 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 26 AGO - L'economia degli Stati Uniti
probabilmente restera' debole per tutto il 2008, per
vedere una modesta ripresa l'anno prossimo. E' quanto
emerge dai verbali del'ultimo Federal Open Market
Committee, che ha rivisto al ribasso le previsioni di
crescita per la seconda parte dell'anno. Dai verbali -
secondo la Bloomberg - emergono anche preoccupazioni per
l'inflazione, che non si prevede molli la presa nel
2009.I membri del Fomc, l'organismo della Fed che decide
sui tassi, 'nel complesso' hanno detto di aspettarsi che
la prossima manovra sul costo del denaro negli Usa sia
al rialzo. In particolare i verbali evidenziano come i
membri del Fomc, viste le difficili condizioni per
ottenere prestiti, non hanno ritenuto l'attuale livello
dei tassi troppo basso. Anzi hanno convenuto che la
prossima mossa potrebbe essere un ritocco al rialzo del
costo del denaro, anche se la tempistica e' incerta.
Dipendera' infatti dalle condizioni del mercato che
restano 'fragili' e dall'andamento dell'economia 'sulla
quale continuano a gravare rischi al ribasso'.(ANSA).
FED: PROSSIMO PASSO? IN
AMERICA, TASSI AL RIALZO
26 Agosto 2008 20:58 NEW YORK - di ANSA
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L'inflazione preoccupa ma, nonostante questo, i membri
del Fomc non ritengono troppo basso l'attuale livello
dei tassi di interesse, anche alla luce delle difficoltà
di consumatori e imprese nell'ottenere prestiti: alle
prese con disoccupazione in aumento, economia in
difficoltà e prezzi sostenuti, i componenti della Fed
hanno ritenuto nel corso della scorsa riunione che
mantenere il costo del denaro al 2% fosse la mossa
migliore. All'orizzonte, però, si profila una stretta,
anche se la tempistica è tutta da definire.
E' quanto emerge dai verbali dell'ultima riunione,
quella del 5 agosto, del Fomc, durante la quale i
componenti della banca centrale hanno abbassato le stime
di crescita per la seconda parte del 2008, anche a causa
del perdurare della "fragilità" dei mercati. "Molti dei
membri non hanno ritenuto particolarmente accomodante
l'attuale livello dei tassi, dato che molte famiglie e
imprese si trovano a dover affrontare crescenti
difficoltà con costi elevati dei prestiti e ridotta
disponibilità di credito".
Ma guardando avanti, la prossima mossa di politica
monetaria é probabilmente un "rialzo", anche se la
tempistica non è chiara ed è legata ai dati
congiunturali soprattutto sul fronte della crescita e
dell'inflazione. Secondo molti analisti la Fed non
ritoccherà all'insù i tassi prima del 2009. Dal consueto
simposio annuale organizzato dalla Fed a Jackson Hole,
Wyoming, il presidente Ben Bernanke ha lasciato
intendere che nella prossima riunione del 16 settembre
il costo del denaro resterà invariato al 2%, soglia che
probabilmente non verrà toccata per tutto l'anno.
In agosto solo un componente del board, Richard Fisher,
presidente della Fed di Dallas, si è espresso in favore
di una stretta per cercare di contenere l'inflazione.
Secondo Fisher, infatti, mantenere i tassi ai minimi
degli ultimi 4 anni potrebbe aggravare la corsa dei
prezzi. Fisher ha oggi dichiarato che il pil americano
potrebbe girare in negativo nel 2008 e che le
prospettive per l'inflazione continuano a preoccupare:
eventuali azioni sui tassi di interesse, però,
dipenderanno dai nuovi dati. Fisher ha inoltre
sottolineato che la debolezza dell'economia è dovuta fra
l'altro alla situazione di "enorme stress" dei mercati
finanziari.
MUTUI: FDIC; LISTA NERA
BANCA CRESCE, 117 CON PROBLEMI /ANSA
26 Agosto 2008 22:16 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 26 AGO - La 'lista nera' delle banche
americane in difficoltà si allunga e, nel secondo
trimestre, raggiunge quota 117 istituzioni finanziarie
con problemi: mai dalla metà del 2003 si era toccato un
livello così elevato. A tracciare l'ennesimo
preoccupante ritratto sullo stato di salute
dell'industria bancaria americana è la Federal Deposit
Insurance Corp. (Fdic), costatando come le banche da lei
assicurate hanno registrato, nel periodo aprile-giugno,
un crollo degli profitti: dai 36 miliardi di dollari del
2007 agli attuali 5 miliardi. Complessivamente gli asset
in difficoltà ammontano a 78 miliardi di dollari, di cui
36 fanno capo a Indymac. Dall'inizio dell'anno sono
fallite negli Stati Uniti nove banche regionali, di cui
la più importante era la Indymac. Nella lista nera degli
istituti in difficoltà non figurano grandi banche che,
pur non essendo considerate in pericolo dalle autorità
di regolamentazione, si preparano a registrare un altro
trimestre nero con nuove perdite e svalutazioni. A
confermare che l'industria bancaria americana continua
ad attraversare un momento difficile è anche il boom di
memorandum of understanding siglati dalle istituzioni
con la Fed: si tratta di una sorta di accordi segreti
fra banche e banca centrale con i quali gli istituti
vengono costretti a intraprendere misure ad hoc per
risolvere i propri problemi, fra le quali la sospensione
del pagamento del dividendo o un aumento di capitale.
Gli accordi sono stati stretti sia con istituzioni
finanziarie grandi sia piccole, dalla National City Corp,
banca di Cleveland con 154 miliardi di asset, alla First
Private Bank & Trust di Encino, California, divisione
della Boston Private Financial Holdings con 660 milioni
di asset. "L'aumento del numero dei memorandum non
sorprende viste le condizioni di mercato che che molte
banche si trovano a dover fronteggiare - spiega Roger
Cole, il direttore banking supervision and regulation
della Fed. "Sono utili per risolvere specifiche
debolezze nel risk management e in altre aree". Di
solito i memorandum non vengono resi noti e quindi
consumatori e investitori ne sono solitamente
all'oscuro.(ANSA).
USA: Petrolio: Brasile
fara' maggior investimento al mondo
27 Agosto 2008 12:51 RIO DE JANEIRO - di ANSA
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(ANSA) - RIO DE JANEIRO, 27 AGO - Il Brasile fara' il
maggiore investimento d'impresa del mondo per sfruttare
i giacimenti di greggio trovati al largo di Santos. Il
petrolio si trova sotto una spessa coltre di sale, ad
oltre 5.300 metri di profondita'. 'I nuovi giacimenti
aprono enormi prospettive - ha detto il presidente
Petrobras Jose' Sergio Gabrielli - il volume scoperto
solo nell'area di pre-sale chiamata Tupi aggiunge dai 5
agli 8 miliardi di barili alle riserve brasiliane di
greggio'.
FED: LOCKHART; INFLAZIONE
RALLENTERA', TASSI IN LINEA PREZZI
27 Agosto 2008 14:44 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 27 ago - L'inflazione al momento è
molto elevata, ma la corsa dei prezzi rallenterà
quest'anno e il prossimo anche in seguito alla flessione
delle quotazioni petroliere, che allenteranno le
pressioni inflazionistiche. Lo afferma il presidente
della Fed di Atlanta, Dennis Lockhart, sottolineando che
l'attuale livello dei tassi di interesse è coerente con
il rallentamento dell'inflazione.(ANSA).
I prezzi delle case continueranno a scendere, e
potrebbero calare di un altro 15%. A prevederlo è il
presidente della Fed di Atlanta, Dennis Lochkart,
sottolineando che "ci sono segni positivi per Fannie Mae
e Freddie Mac". (ANSA).
MUTUI: FDIC POTREBBE
RICORRERE A PRESTITO TESORO
27 Agosto 2008 15:50 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 27 ago - La Federal Deposit Insurance
Corp (Fdic, l'ente che assicura depositi bancari per
13.000 miliardi) potrebbe essere costretta a ricorrere a
un prestito dal Tesoro americano per far fronte a una
nuova possibile ondata di fallimenti di banche. Lo ah
detto, in un'intervista al Wall Street Journal, il
presidente della Fdic, Sheila Bair, precisando che il
finanziamento potrebbe servire per allentare le tensioni
a breve termine sul cash-flow. "La possibilità" di
prestito dal Tesoro "non può essere scartata", spiega
Bair, osservando come questo scenario difficilmente si
realizzerà a breve termine. (ANSA).
BORSA: SEC,VIA PROCESSO
PER STANDARD CONTABILI INTERNAZIONALI
27 Agosto 2008 19:35 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 27 ago - La Sec potrebbe costringere
alcune società americane ad adottare le regole di
contabilità internazionali nei prossimi sei anni, una
mossa che ridurrebbe i costi di compliance e renderebbe
le società statunitensi più competitive. I commissari
della Sec hanno approvato oggi una 'road map' che
potrebbe richiedere alle grandi aziende di abbandonare
gli standard contabili americani. "Un set globale di
standard contabili - afferma il presidente della Sec,
Christopher Cox - rappresenterebbe un linguaggio
internazionale di trasparenza".(ANSA).
MUTUI: E ORA RIPARTONO LE
RICHIESTE
27 Agosto 2008 14:02 NEW YORK - di ANSA
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Salgono dello 0,5% le domande di mutui per le nuove
abitazioni negli Usa. E' il primo rialzo, dopo che e'
stato toccato un minimo di oltre sette anni. I
potenziali acquirenti attratti dalla forte svalutazione
degli immobili in America.
Salgono dello 0,5% le domande di mutui per le nuove
abitazioni negli Usa dopo aver toccato un minimo di
oltre sette anni. Secondo la Mortgage Bankers'
Association (MBA) la scorsa settimana la domanda si e'
collocata a quota 421,6, ed e' in rialzo, oltre alla
componente relativa ai rifinanziamenti dei mutui
(+0,3%), anche quella che sintetizza gli acquisti di
nuove abitazioni (+0,5%). I potenziali acquirenti
potrebbero essere attratti dalla forte svalutazione
degli immobili in America.
URAGANO GUSTAV, COMPAGNIE
PETROLIFERE EVACUANO PIATTAFORME
27 Agosto 2008 18:06 HOUSTON - di REUTERS
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La tempesta tropicale potrebbe costringere nei prossimi
giorni alla chiusura di circa l'85% delle piattaforme
statunitensi per la produzione di petrolio e gas
naturale nel Golfo del Messico. Greggio in rialzo sopra
a $118.
Le più importanti compagnie petrolifere hanno iniziato
oggi le procedure di evacuazione del proprio personale
nel golfo del Messico in vista dell'arrivo della
tempesta tropicale Gustav. Lo ha detto un funzionario di
una società di elicotteri. "A partire da oggi, stiamo
mandando via le persone non essenziali per la maggior
parte delle principali compagnie petrolifere", ha detto
Jim Shugart, vice presidente esecutivo della società di
elicotteri Era. Planalytics, una società privata di
previsioni, ha detto che Gustav potrebbe costringere nei
prossimi giorni alla chiusura di circa l'85% delle
piattaforme statunitensi per la produzione di petrolio e
gas naturale nel Golfo del Messico.
Intanto il petrolio a New York è in rialzo del 2% a
118,62 dollari, sia per le conseguenze della chiusura
delle piattaforme nel Golfo del Messico, sia dopo il
calo inatteso delle scorte settimanali statunitensi.
Secondo il dipartimento dell'Energia le scorte, la
scorsa settimana, sono diminuite di 177.000 barili a
305,8 milioni di barili. Le previsioni, al contrario,
erano per un rialzo di 1,1 milioni di barili. Prima
della pubblicazione delle scorte il greggio scambiava a
118,28 dollari.
USA: BCE: FT; CON FED
ACCETTERA' COLLATERALE IN VALUTA ESTERA
28 Agosto 2008 10:14 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 28 AGO - La Bce assieme alla Fed e ad
altre banche centrali dovrebbe annunciare in ottobre un
piano per sostenere la liquidità sui mercati finanziari
che si baserebbe sulla concessione di finanziamenti in
cambio di garanzie collaterali denominate anche in
valuta estera. E' quanto afferma il Financial Times
nell' edizione tedesca, precisando ad esempio che in
futuro le banche europee potranno ottenere prestiti
dalla Federal Reserve offrendo collaterale denominato in
euro. Il Financial Stability Forum nello scorso aprile -
rileva ancora il FT - aveva fatto riferimento alla
possibilità che le banche centrali accettino garanzie
collaterali denominate in valuta estera. Secondo il FT
la Bundesbank e la Banca d' Inghilterra adotteranno
anch' esse le nuove regole mentre la banca centrale
svizzera è ancora incerta sul da farsi. L' accesso alle
garanzie collaterali in divisa estera dovrebbe essere
temporaneo e sarà legato ad una decisione unanime da
parte di tutte le banche centrali basata sul presupposto
dell' esistenza di una crisi finanziaria. (ANSA).
MERCATI & CRISI: BANCHE
CENTRALI PRONTE AL SALVATAGGIO
28 Agosto 2008 12:25 NEW YORK - di ANSA
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La Bce assieme alla Fed e ad altre banche centrali
dovrebbe annunciare in ottobre un piano per sostenere la
liquidità sui mercati finanziari che si baserebbe sulla
concessione di finanziamenti in cambio di garanzie
collaterali denominate anche in valuta estera. E' quanto
afferma il Financial Times nell' edizione tedesca,
precisando ad esempio che in futuro le banche europee
potranno ottenere prestiti dalla Federal Reserve
offrendo collaterale denominato in euro.
Il Financial Stability Forum nello scorso aprile -
rileva ancora il FT - aveva fatto riferimento alla
possibilità che le banche centrali accettino garanzie
collaterali denominate in valuta estera. Secondo il FT
la Bundesbank e la Banca d' Inghilterra adotteranno
anch' esse le nuove regole mentre la banca centrale
svizzera è ancora incerta sul da farsi. L' accesso alle
garanzie collaterali in divisa estera dovrebbe essere
temporaneo e sarà legato ad una decisione unanime da
parte di tutte le banche centrali basata sul presupposto
dell' esistenza di una crisi finanziaria.
Fino ad oggi le banche centrali hanno concesso
finanziamenti al sistema bancario solo in cambio di
garanzie collaterali denominate in valuta domestica. Se
le proposta di cui ha parlato il FT dovesse essere
formalizzata, sarà possibile fra l' altro ad una banca
europea accedere alle cosiddette 'finestre' di liquidità
predisposte dalla Fed dando in cambio collaterale
espresso in euro, beneficiando del tasso di riferimento
assai più basso rispetto a quello Bce.
L' intervento è finalizzato a garantire l' operatività
bancaria normale anche in tempi di crisi ed è legato
alle gravi difficoltà dei mercati originate dal dissesto
del credito immobiliare statunitense ad alto rischio,
che tuttora persistono. Le maggiori banche centrali
finora hanno provveduto a finanziare le banche ed altri
grandi soggetti finanziari con operazioni straordinarie
di pronti contro termine. Di recente, inoltre, un
accordo fra Fed, Bce e banca centrale svizzera ha
consentito di organizzare aste di finanziamento in
dollari. Secondo alcuni analisti la crisi attuale
sarebbe dovuta anche all' impossibilità da parte delle
banche di ottenere fondi dagli istituti centrali dando
in cambio garanzie denominate in divisa domestica.
GB: VENDITE DETTAGLIO AI
MINIMI STORICI, PREZZI CASE -10,5%
28 Agosto 2008 12:26 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 28 AGO - L' economia britannica continua
a fornire segni di deterioramento, dopo che nei giorni
scorsi è stata diffusa la statistica che ha attestato l'
invarianza del pil nel secondo trimestre. Oggi la
confederazione del commercio ha reso noto infatti
l'andamento delle vendite al dettaglio, il cui relativo
indice ad agosto ha segnato -46 vale dire ai minimi da
25 anni, da quando peraltro l'indicatore stesso è stato
creato. Al tempo stesso sempre oggi uno dei maggiori
erogatori di prestiti immobiliari, National Bulding
Society, ha riferito che i prezzi delle case ad agosto
sono calati dell'1,9% rispetto a luglio e del 10,5% su
base annua. Si tratta, con riferimento alla variazione
annua, della maggiore contrazione dall'ultimo trimestre
del 1990. (ANSA).
MUTUI: ANALISTI;CAPITALE
FANNIE MIGLIORE ASPETTATIVE MERCATO
28 Agosto 2008 14:55 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 28 ago - Il capitale di Fannie Mae,
così come le sue riserve, è migliore delle aspettative
del mercato. Lo afferma Bruce Harting, analista di
Lehman Brothers, sottolineando che l'agenzia potrebbe
non avere bisogno di aumentare ulteriormente il proprio
capitale dall'esterno. Fannie Mae può - secondo Lehman
Brothers - superare le difficoltà del ciclo immobiliare
utilizzando il capitale a disposizione. "Se la
situazione dovesse peggiorare, il regolatore potrebbe
limitarsi ad abbassare i requisiti minimi di capitale in
eccesso", spiega Harting. Ieri Merrill Lynch ha definito
"prematura" l'ipotesi di una ricapitalizzazione
sponsorizzata dal Tesoro.(ANSA).
MUTUI: ANALISTI; 6 MLD
SVALUTAZIONI PER MORGAN,GOLDMAN,LEHMAN
28 Agosto 2008 15:25 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 28 ago - Svalutazioni per 6,1
miliardi attendono Morgan Stanley, Goldman Sachs e
Lehman Brothers: secondo David Trone, analista di
Fox-Pitt Kelton, le tre banche d'affari chiuderanno i
tre mesi al 31 agosto con svalutazioni per 6,1 miliardi
a causa di "problemi per gli asset" legati ai prestiti
leverage e ai mutui residenziali e commerciali. Morgan,
Goldman e Lehman "hanno continuato a operare in un
contesto difficile", afferma Trone, sottolineando che il
deterioramento dei problemi in alcuni asset, soprattutto
nei mutui Alt-A, e le deboli condizioni economiche hanno
costretto le attività di investment banking in uno stato
stagnante". (ANSA).
USA: MINI-DOLLARO SPINGE
EXPORT, PIL RIVISTO AL RIALZO
28 Agosto 2008 16:42 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 28 ago - Mini-dollaro motore della
crescita statunitense: la debolezza del dollaro spinge
le esportazioni del secondo trimestre e consente al pil
americano di salire del 3,3%, e non dell'1,9% come
precedentemente annunciato: si tratta del maggior tasso
di crescita dal terzo trimestre del 2007. Il
dipartimento del commercio ritocca decisamente al rialzo
la prima stima sul pil del periodo aprile-giugno, grazie
a un andamento migliore del previsto della bilancia
commerciale e dei consumi nazionali, trainati dagli
sgravi fiscali concessi dall'amministrazione Bush. Una
revisione quella apportata che va al di là delle attese
degli analisti, che si attendevano un più modesto +2,7%:
per gli economisti si tratta comunque di un rimbalzo di
breve durata, visto che l'Azienda America risentirà nel
terzo trimestre del rallentamento della domanda
mondiale, del recente riapprezzamento del dollaro e
della fine degli sgravi fiscali, che si faranno sentire
sull'andamento dei consumi. La Fed ha rivisto al ribasso
in agosto le stime di crescita per la seconda parte
dell'anno, senza fornire delle cifre. La banca centrale
ritiene che l'economia degli Stati Uniti probabilmente
resterà debole per tutto il 2008. Approfittando del
deprezzamento del dollaro, le esportazioni americane
sono salite nel secondo trimestre del 13,2% (+9,2% la
prima rilevazione), mentre le importazioni hanno
registrato la più forte battuta d'arresto dal 2001,
scendendo del 7,6% (-6,6% la prima stima). Il deficit
commerciale nel trimestre si è attestato su 376,6
miliardi di dollari, un miglioramento che ha aggiunto
ben 3,1 punti percentuali al pil. Al netto di questa
voce, l' economia avrebbe registrato così un tasso di
espansione dello 0,2%. Per il resto i consumi sono
saliti nel trimestre dell' 1,7% contro +1,5% della prima
stima. L'altro fattore che ha contribuito alla revisione
della crescita è stata la domanda finale, salita del
4,8% (+3,9% la prima stima): si tratta del maggior
incremento dal primo trimestre 2006. Quanto alle scorte,
sono scese al tasso annualizzato di 49,4 miliardi di
dollari contro 62,2 miliardi della prima stima, in ogni
caso sottraendo 1,44 punti al pil. Infine i profitti
societari, che in base alla dinamica dell' utile
derivante dalla produzione corrente su base annua sono
diminuiti del 7%, la maggiore contrazione dalla
recessione del 2001. (ANSA).
ECONOMIA USA FORTISSIMA,
+3.3% GRAZIE A EXPORT E DOLLARO DEBOLE
28 Agosto 2008 15:05 NEW YORK - di ANSA
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La crescita rivista al rialzo oggi del pil statunitense
nel terzo trimestre, +3,3%, è stata sostenuta pressoché
per intero dal miglioramento della bilancia commerciale
ed in particolare dall' export, a sua volta favorito dal
basso livello del dollaro (controlla la performance
della valuta Usa in tempo reale). Proprio i conti
commerciali hanno contribuito al pil per 3,1 punti; al
netto di questa componente l' economia Usa sarebbe
cresciuta appena dello 0,2%.
Il prodotto nazionale lordo statunitense nel secondo
trimestre è stato rivisto in forte rialzo, +3,3% contro
+1,9% della prima stima, sopra le attese. La seconda
stima sul pil si è rivelata così migliore rispetto alle
stime di alcuni economisti che avevano puntato su un
+2,7%. A favorire la crescita del 3,3% ci hanno pensato
sopratutto le esportazioni ed anche un declino meno
accentuato delle scorte. Si tratta inoltre del maggiore
tasso di crescita dell' economia dal terzo trimestre del
2007.
Il deficit commerciale nel trimestre si è attestato su
376,6 miliardi di dollari, un miglioramento che ha
aggiunto ben 3,1 punti percentuali al pil. Al netto di
questa voce, l' economia avrebbe registrato così un
tasso di espansione dello 0,2%. Per il resto i consumi
sono saliti nel trimestre dell' 1,7% contro +1,5% della
prima stima. Quanto alle scorte, sono scese al tasso
annualizzato di 49,4 miliardi di dollari contro 62,2
miliardi della prima stima, in ogni caso sottraendo 1,44
punti al pil.
Infine i profitti societari, che in base alla dinamica
dell' utile derivante dalla produzione corrente su base
annua sono diminuiti del 7%, la maggiore contrazione
dalla recessione del 2001. In conclusione al netto dei
conti commerciali e della rettifica sulle scorte l'
economia Usa sarebbe stata probabilmente anche nel terzo
trimestre in crescita negativa, come già successo nel
quarto trimestre del 2007.
Stati Uniti - Crescita
del secondo trimestre rivista al rialzo
Thursday, 28 August, 2008 - di Macromonitor
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L’economia statunitense si è espansa nel secondo
trimestre a passo più rapido di quanto in precedenza
stimato, aiutata dalla crescita dell’export e da un
minor calo delle scorte. L’incremento del 3,3 per cento
annualizzato è superiore alle attese (poste a più 2,7
per cento) e si confronta con la crescita dell’1,9 per
cento della prima stima. La schiacciante evidenza è che
i numeri dell’export hanno più che compensato la
debolezza domestica nei consumi e negli investimenti.
Fuori dall’export, gli Stati Uniti hanno in corso una
recessione domestica.
Il minor deficit commerciale degli ultimi otto anni ha
fornito il principale contributo alla crescita,
aggiungendo 3,1 punti percentuali al pil. Al netto del
commercio estero, quindi, la crescita annualizzata si
pone a più 0,2 per cento, dopo il più 0,1 per cento del
primo trimestre. Il contributo che l’export sta fornendo
alla crescita potrebbe però venir meno nella seconda
parte dell’anno, per effetto del rallentamento dei
principali partner commerciali degli Stati Uniti, Europa
e Giappone, le cui economie si sono contratte nel
secondo trimestre. Anche secondo i policy makers della
Fed le ultime evidenze segnalano un andamento più
riflessivo dell’export, come indicato dalle minute dei
meeting del Fomc.
La spesa dei consumatori è cresciuta nel secondo
trimestre al passo annualizzato dell’1,7 per cento, da
1,5 per cento della prima stima. Tra le componenti dei
consumi, il terzo trimestre è iniziato su una nota
debole, come segnala il dato di luglio delle vendite al
dettaglio, diminuite per la prima volta in cinque mesi,
e trascinate al ribasso dalla perdurante debolezza del
settore auto. La debolezza dei consumi è destinata ad
essere alimentata anche dalla dinamica delle
retribuzioni: salari e stipendi sono cresciuti nel primo
trimestre dell’anno di 52,5 miliardi di dollari, cioè
20,2 miliardi di dollari meno della prima stima, secondo
le revisioni pubblicate oggi. La riduzione ha causato
una frenata nella progressione del reddito totale
personale, al 3 per cento annualizzato, da più 3,7 per
cento della precedente stima. La revisione del secondo
trimestre di oggi mostra un peggioramento della
recessione immobiliare residenziale, calata del 15,7 per
cento, più della prima stima.
Un minor calo delle scorte, scese di 49,4 miliardi di
dollari annualizzati da meno 62,2 miliardi della prima
stima, ha poi contribuito alla crescita. In termini
relativi, visto che il calo ha sottratto 1,44 punti
percentuali al pil, contro il meno 1,92 per cento della
stima advance. Il report di oggi ha fornito anche la
prima stima degli utili d’impresa nel secondo trimestre.
i profitti corretti per il valorte di scorte ed
ammortamenti, grandezza nota come profitti della
produzione corrente, sono diminuiti del 2,4 per cento
nel trimestre, e del 7 per cento annuale, maggior
contrazione dalla recessione del 2001.
DOPO-BORSA: DELL CROLLA
-11% E ROVINA LA FESTA
29 Agosto 2008 01:14 NEW YORK - di ANSA
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Dell e' in calo nell'after hours di Wall Street fino a
-11% giovedi' sera, rovinando la festa del rally con cui
si era conclusa la seduta ufficiale a New York. Le
massicce vendite si sono scatenate dopo che il secondo
costruttore al mondo di personal computer ha annunciato
di aver chiuso il secondo trimestre con un utile netto
in calo del 17% a $616 milioni, o 33 cent per azione.
Il risultato è al di sotto delle attese degli analisti,
che prevedevano un utile per azione di 36 cent per
azione (stime di Bloomberg). Il calo secondo la societa'
e' dovuto al fatto che il rallentamento economico e la
minore spesa in tecnologia dagli Stati Stati Uniti si
sta trasmettendo all'Europa occidentale e all' Asia.
UE: NUOVO CALO AD AGOSTO
PER INDICI FIDUCIA ECONOMIA
29 Agosto 2008 11:19 BRUXELLES - di ANSA
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(ANSA) - BRUXELLES, 29 AGO - Nuovo calo in agosto per
gli indicatori che misurano la fiducia economica delle
imprese e dei consumatori nell'Ue e nella zona
dell'euro. L'indicatore relativo alla fiducia delle
imprese (Bci), ha reso noto la Commissione europea, ha
visto una nuova diminuzione in agosto e questo
suggerisce che l'attività industriale resta al di sotto
delle aspettative. Quattro delle cinque componenti
dell'indicatore sono diminuite: si sono molto
deteriorate le aspettative produttive dei manager
dell'industria, in calo anche gli stock dei prodotti
finiti, il totale degli ordini e le esportazioni.
L'unica componente in crescita, sottolinea una nota del
dipartimento Affari economici e monetari della
Commissione, è il trend della produzione osservato nei
mesi recenti. In calo anche l'indice di fiducia Esi (Economic
sentiment indicator) che nell'Ue ha raggiunto il livello
più basso dal dicembre 1993, diminuendo ancora di 1,9
punti nell'Europa e di 1,7 nella area del'euro. In
agosto una maggioranza di paesi ha visto un sostanziale
calo dell'indice Esi. Sensibile la diminuzione in Gran
Bretagna (-5,2), Spagna (-3,2) e Germania (-2,6). Dopo
il forte declino di luglio, in Italia e Olanda
l'indicatore ha invece recuperato rispettivamente con un
più 4,1% e più 1,7%. (ANSA).
USA; SPESE AL CONSUMO SU,
REDDITI PERSONALI IN CALO
29 Agosto 2008 14:30 NEW YORK - di ANSA
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Le spese al consumo negli Stati Uniti sono cresciute a
luglio dello 0,2%, i redditi personali sono scesi di
-0,7%. Alert: i prezzi salgono ai massimi degli ultimi
17 anni.
Negli Usa, le spese al consumo hanno fatto segnare nel
mese di luglio una crescita dello 0,2%, in linea con le
aspettative ma in netto calo rispetto allo 0,6% dl mese
precedente. Secondo gli economisti il rallentamento e'
dovuto allo svanire degli effetti positivi dello stimolo
fiscale, mentre la crescita dell'inflazione "erode il
potere di acquisto degli americani", scrive Bloomberg. I
prezzi sono saliti ai massimi degli ultimi 17 anni.
L'indice PCE "core" invece è salito dello 0,3%, in linea
con le attese del mercato e con la lettura di giugno.
Sempre negli Stti Uniti, i redditi personali hanno fatto
segnare a luglio una variazione negativa dello 0,7%, in
discesa rispetto al mese precedente che aveva segnato un
miglioramento dello 0,1% e sotto le stime che erano per
un dato invariato.
I dati di oggi dimostrano - sempre secondo Bloomberg -
che l'economia americana sta gia' rallentando rispetto
alla crescita (annualizzata) del +3.3% del Pil
comunicata ieri e che i numeri del terzo e quarto
trimestre 2008 saranno decisamente peggiori. "Gli
americani, dovendo fronteggiare la crescita della
disoccupazione, l'aumento dei prezzi alimentari e della
benzina e il calo dei prezzi delle case, stanno
tagliando l'acquisto dei beni durevoli di grossa portata
come auto e mobili".
USA: CHICAGO PMI SCHIZZA
IN ALTO A SORPRESA
29 Agosto 2008 15:47 NEW YORK - di ANSA
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Un'altra conferma della schizofrenia dell'economia
americana, con indicatori in tutte le direzioni.
L'indice dei direttori acquisti del settore
manifatturiero di Chicago ad agosto e' salito a 57,9 da
50,8 di luglio. Ci si aspettava un calo.
L'indice dei direttori acquisti del settore
manifatturiero del distretto di Chicago, ad agosto, e'
salito a 57,9 da 50,8 di luglio. Un dato inaspettato: le
previsioni erano per un calo a quota 50,0 (la soglia che
divide espansione da contrazione economica). E' un'altra
conferma della schizofrenia dell'economia americana, con
indicatori in tutte le direzioni, alcuni positivi e
altri fortmente negativi. La crescita dell'indice dei
direttori acquisti del settore manifatturiero del
distretto di Chicago, che in sostanza misura l'attivita'
del business manifatturiero, e' salita quanto non
accadeva da oltre un anno (giugno 2007), con la
produzione in massima crescita dall'ottobre 2004.
La domanda dall'estero tiene al lavoro le linee di
assemblaggio delle aziende manifatturiere Usa, grazie ad
un dollaro ancora estremamente debole che aiuta
l'export. E' dunque la politica della svalutazione del
dollaro a salvare l'America dalla recessione: l'export a
prezzi bassi all'estero compensa il forte calo dei
consumi domestici dovuto alla discesa dei redditi, dei
prezzi delle case, dell'occupazione e alla forte
crescita parallela dei prezzi al consumo e della
benzina.
NOBEL HECKMAN, DA CINA
PRIMI SEGNALI DI CRISI
29 Agosto 2008 17:14 MILANO - di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 29 AGO - Le crisi finanziarie, come
quella che ha colpito l'economia mondiale a partire
dall'anno scorso, non possono essere previste dalla
statistica e in particolare non è possibile determinare
il momento preciso nel quale si verificheranno: si può
solo fare attenzione ai primi segnali, che "in questo
momento stanno venendo dalla Cina". Lo afferma il premio
Nobel per l'economia, James Heckman, a margine di un
incontro a Milano. La prossima bolla potrebbe
interessare la Cina, spiega lo studioso statunitense al
congresso Eea-Esem presso l'università Bocconi, "ma la
scienza statistica di per sé non è in grado di prevedere
nulla perché ci sono troppe variabili. Ci sono però
degli elementi che segnalano i rischi del sistema e
permettono di avere un'idea di quello che accadrà, anche
se nessuno è in grado di prevedere con esattezza il
momento in cui potrebbero verificarsi". Al momento, ha
concluso Heckman, è il caso della Cina a destare
l'attenzione del mondo economico perché "tutti sanno che
ci sono problemi nell'ambito dei prestiti bancari:
immaginiamo perciò che prima o poi i nodi verranno al
pettine, ma non possiamo dire quando". (ANSA).
AUTO: USA; FUTURO DELPHI
SI COMPLICA, PERICOLI PER GM
29 Agosto 2008 17:54 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 29 ago - Le nubi sul futuro di Delphi
continuano ad addensarsi, mettendo a rischio anche
General Motors. Il maggiore produttore di
componentistica americano potrebbe incontrare crescenti
difficoltà a uscire dalla bancarotta, e potrebbe -
secondo alcune indiscrezioni - essere messo in
liquidazione. Le implicazioni sarebbero pesanti, in
ambedue i casi, per General Motors che quando ha
effettuato nel 1999 lo spin off di Delphi si è accordata
per assumersi gli obblighi previdenziali e di
assicurazione sanitaria per i dipendenti Delphi.
L'esposizione verso Delphi è costata a Gm, nel secondo
trimestre, 2,8 miliardi di dollari. (ANSA).
MUTUI: FALLISCE INTEGRITY
BANCSHARES, E' 10MA BANCA NEL 2008
29 Agosto 2008 23:51 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 29 AGO - La lista delle banche
americane fallite nel 2008 si allunga: le autorità hanno
chiuso Integrity Bancshares cedendo tutti i depositi a
Regions Financial Corp. Integrity Bancshares diviene
così la decima banca a chiudere quest'anno. Integrity,
fondata nel 2000, è sotto osservazione delle autorità
dall'inizio del 2008 a causa dei crescenti problemi di
capitale legati all'aumento dei default sui prestiti.
Integrity possedeva, al 30 giugno, asset per 1,1
miliardi di dollari e 974 milioni in depositi. Regions,
la banca acquirente, è la ventesima maggiore istituzione
finanziaria americana per capitalizzazione di mercato e
la dodicesima per asset. (ANSA).
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