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PARTE  1

PARTE  CRONOLOGICA

PARTE  2

 
ANSA - 05 Agosto 2008 20:13 ROMA   +++   FED: LASCIA I TASSI INVARIATI   +++    07 Agosto 2008 14:37 FRANCOFORTE   +++   BCE: LASCIA COSTO DENARO INVARIATO ++  BCE: TRICHET;INFLAZIONE RESTA ALTA,BENE STRETTA LUGLIO ++   13 Agosto 2008 18:24 MILANO  ++ BORSA: FORTI PERDITE EUROPA, IN FUMO 154 MLD ++  19 Agosto 2008 18:26 MILANO  ++  Piazze finanziarie europee bruciano 170 miliardi di euro  ++   28 Agosto 2008 18:26 NEW YORK  ++  Crescita del secondo trimestre rivista al rialzo  ++  ANSA
 
  Mercoledì 06 agosto 2008   Venerdì 08 agosto 2008   Sabato 09 agosto 2008  
       
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WALL STREET: limita i danni ma chiude in rosso su quadro macro

Venerdì 1 Agosto 2008, 22:38 - di Trendonline
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Gli innumerevoli tentativi di recupero compiuti soprattutto nella seconda parte della seduta non hanno permesso alla piazza azionaria americana di evitare una chiusura con il segno meno. Gli indici però sono riusciti a limitare i danni, fermandosi a distanza dai minimi segnati nell'intraday, quando sono state sfiorate perdite superiori anche al punto e mezzo percentuale come nel caso del Nasdaq Composite
Nelle battute iniziali è comparso un timido segno più, ma i rialzisti hanno avuto davvero i minuti contati, visto che i listini hanno subito ripiegato sotto la parità. A favorire le vendite quest'oggi sono state soprattutto le negative indicazioni arrivate dal fronte macro, ad eccezione di quella riferita all'indice ISM manifatturiero che a luglio è sceso meno del previsto. La spesa per le costruzioni invece ha mostrato una variazione negativa più ampia di quella attesa, ma l'attenzione degli operatori è stata catalizzata soprattutto dal report sul mercato del lavoro.
Nel mese di luglio il tasso di disoccupazione è salito dal 5,5% al 5,7%, ai massimi da marzo 2004, mentre gli analisti si aspettavano un rialzo al 5,6%. E a compensare questa delusione non è bastata l'indicazione riguardante i posti di lavoro nel settore non agricolo, con una perdita di 51mila impieghi a fronte di un passivo atteso a 70mila unità.
Ad innervosire gli investitori è stato anche l'andamento dei prezzi del petrolio, con un'impennata nel pomeriggio in direzione dei 129 dollari, rientrata in buona parte nel finale. Ai listini però è mancata la spinta giusta per un recupero più corposo, complici le cattive notizie arrivate dal mondo societario.
Proprio nell'ultima mezz'ora di scambi gli indici sono riusciti a riportarsi ad un passo dalla parità, salvo poi tornare indietro e chiudere tutti in territorio negativo. Il Dow Jones e l'S&P500 hanno ceduto rispettivamente lo 0,45% e lo 0,56%, mentre il Nasdaq Composite si è fermato a 2.310,96 punti, in flessione dello 0,63%, dopo aver toccato un minimo a 2.286 e un massimo a 2.328 punti.

Tra i titoli del Dow Jones (notizie) , in evidenza Coca Cola (NYSE: KO - notizie) che realizza un rally di oltre il 3%, ma riesce a fare bene anche Boeing (NYSE: BA - notizie) che risale la china con un progresso dell'1,47%.
In positivo i finanziari con Bank of America (NYSE: IKJ - notizie) in ascesa dell'1,19%, insieme a Citigroup (ASFZ.PK - notizie) che ha guadagnato l'1,18% per nulla frenato dall'apertura ufficiale di un'inchiesta da parte della Sec per l'ipotesi di una frode nella vendita di titoli obbligazionari. Segno più anche per Jp Morgan e American Espress, saliti dello 0,85% e dello 0,19%.
Il rialzo dei prezzi del petrolio non ha aiutato Exxon Mobil (NYSE: XOM - notizie) che ha ceduto lo 0,88%, mentre si è difeso meglio Chevron (NYSE: CVX - notizie) , con un calo dello 0,13%, nonostante la trimestrale del gruppo non abbia convinto il mercato, pur avendo riportato una crescita di quasi il 50% dei ricavi, a fronte di un utile netto salito meno del previsto.
Protagonista della seduta odierna, ma in negativo, è stata General Motors (NYSE: GM - notizie) che se ne va al week-end dopo aver incassato un ribasso del 7,59%, alimentato dai pessimi risultati. Nel secondo trimestre il colosso automobilistico ha riportato una forte perdita di 15,5 miliardi di dollari, a fronte di un passivo di 2 miliardi messo in conto dalla comunità finanziaria.

Sul tabellone elettronico del Nasdaq Composite, tra i migliori si segnala Symantec (NASDAQ: SYMC - notizie) con un rialzo del 3%, ma chiudono in positivo anche Intel (NASDAQ: INTC - notizie) e Qualcomm (NASDAQ: QCOM - notizie) , in salita dello 0,72% e dello 0,23%. Si fermano a ridosso della parità Oracle e Cisco Systems (NASDAQ: CSCO - notizie) , mentre Yahoo (NASDAQ: YHOO - notizie) cede lo 0,45%, preceduto da Dell (NASDAQ: DELL - notizie) che è arretrato dello 0,65%, per via di alcune prese di beneficio dopo il buon progresso di ieri.
Pesante attacco ribassista per Sun Microsystems che ha lasciato sul parterre il 12,32%, malgrado gli utili del quarto trimestre si siano rivelati migliori delle previsioni. Decisamente più marcato l'affondo di Biogen che ha chiuso la sessione con una perdita del 28,31%, pagando pegno per le cattive notizie legate al Tysabri, un trattamento per la cura della sclerosi multipla che però ha provocato la morte di due pazienti.

 

Fonte - Trendonline

 

 

 

 

 

 

 

WALL STREET: UN RARO RALLY DI QUASI +3.0%

05 Agosto 2008 23:41 NEW YORK - di WSI
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Chiusura in netto rialzo per Wall Street, il miglior rally dallo scorso aprile. Il Dow Jones chiude a 11.615,77 punti, e guadagna 2,94% punti percentuali, il Nasdaq avanza dell' 2,81% a 2.349,83 punti, mentre lo S&P 500 guadagna il 2,87% a 1.284,87 punti.
Tra i motivi dei buy, il fatto che la Federal Reserve ha mantenuto per la seconda volta consecutiva il tasso di riferimento al 2,00% e il tasso di sconto al 2,25%, affermando nel comunicato che l'inflazione rallentera' nel corso del prossimo anno. Il petrolio e' sceso poi verso quota $118 (un crollo di circa $30: tre settimane fa il top fu fissato oltre quota $147).
Mentre le borse Usa hanno reagito bene alla decisione, il prezzo del dollaro è sceso (vedi sotto). La scelta di oggi rispecchia le aspettative dei mercati, con i derivati sui tassi che prezzano un rialzo solo tra fine 2008 e inizio 2009. In un sondaggio Reuters realizzato tra i primary dealer dopo il dato sull'occupazione dello scorso venerdì, la mediana delle previsioni indicava i Fed Funds al 2% per tutto il 2008.
Wall Street ha chiuso quindi in territorio positivo, mettendo a segno uno dei migliori rally degli ultimi mesi, con l'ottimismo giunto dal calo del prezzo del petrolio che ha temporaneamente attenuato le preoccupazioni sull'inflazione (controlla la performance finale degli indici Usa in tempo reale). Ne hanno approfittato in particolar modo i settori più esposti al caro petrolio, come le compagnie aeree e le case automobilistiche. Positivi anche il settore delle vendite al dettaglio, i tecnologici e i finanziari (JPMorgan Chase e Citigroup hanno guidato il comparto al miglior rialzo di una settimana, pari a +5.1%), tutti aiutati dalla marcata correzione dei corsi del greggio, che si mantengono oggi a ridosso del minimo degli ultimi tre mesi con una discesa verso quota $118 il barile (controlla la performance dei futures sul petrolio) e dalla dichiarazione della Fed secondo cui l'inflazione rallentera'.
A guidare il rialzo degli indici americani sono stati General Electric, la compagnia di assicurazioni American International, e Apple. Non hanno danneggiato i mercati i dati sul settore non manifatturiero Usa che hanno evidenziato una contrazione a 49,5 da 48,2 di giugno, comunque migliore rispetto alle attese degli analisti, a 48,5.
Il dollaro ha chiuso sostenuto, sui massimi da metà giugno rispetto al paniere dei sei cross principali in attesa del comunicato Fomc dopo la prevista conferma dei tassi Usa di questa sera. Il cambio EUR/USD e' sceso sotto il livello di 1.55 (controlla il cambio euro/dollaro banche">in tempo reale).
. A monte del recupero della valuta statunitense anche in questo caso la marcata correzione dei corsi del greggio e i tassi Usa lasciati invariati dalla Fed.

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 

 

 

 

 

WALL STREET: STRAVINCONO RIBASSISTI E SHORT

07 Agosto 2008 22:15 NEW YORK - di WSI
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Chiusura in netto ribasso per Wall Street. Al termine delle contrattazioni, il Dow Jones ha perso l'1,93% a 11.431,43 punti. Il Nasdaq ha chiuso a -0,95%, a 2.355,73 punti, mentre lo S&P 500 ha perso l' 1,79% a 1.266,08 punti.
Sul mercato pesano ancora i timori relativi ai consumi e alle prospettive di utili delle società alimentati dalle pesanti perdite riportate da American International Group. Il colosso assicurativo ha registrato il quarto trimestre consecutivo in rosso, oltre $18 miliardi di perdite in 9 mesi. AIG e' calata di circa il 50% da gennaio e la perdita di oggi, $5.36 miliardi, dovuta al settore immobiliare e al disastro subprime, ha provocato un ulteriore ribasso del titolo del 18.05%, cioe' il record negativo da quando la societa' si e' quotata a Wall Street 28 anni fa (nel 1969). Il mercato ritiene che AIG avra' bisogno di un aumento di capitale.
I sell sono stati accentuati dalle vendite inferiori alle attese di Wal-Mart Stores a luglio, col titolo (-4.5%) sceso al minimo degli ultimi 6 anni, anche per l'outlook di una crescita inferiore alle attese. Dopo due giorni di guadagni, infine, ulteriore incertezza deriva inoltre dagli ultimi dati macro che hanno mostrato un aumento oltre le attese delle richieste dei sussidi di disoccupazione.
Al termine delle contrattazioni di Wall Street, il dollaro e' scambiato a 109,43 yen, 1,06 franchi svizzeri e 0,5148 sterline. Il petrolio chiude a 119,88 dollari al barile al mercato di New York, segnando un rialzo dell'1,1%. 

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 

 

 

 

 

WALL STREET: INDICI E DOLLARO STRAPPANO AL RIALZO, PETROLIO GIU' A $115

08 Agosto 2008 22:36 NEW YORK - di WSI
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Il petrolio scivola sotto i 116 dollari, perdendo in una sola giornata il 4%, e dà una spinta a Wall Street, trainata anche dalla volata del dollaro (con l'euro sceso sotto 1,50 dollari, ai minimi degli ultimi 5 mesi). Il Dow Jones chiude avanzando del 2,61% (299,62 punti) a 11.729,43 punti, il Nasdaq sale del 2,48% a 2.414,10 punti, mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso del 2,36% a 1.296,04 punti.
La brusca frenata delle quotazioni petrolifere e' abbastanza inspiegabile, alla luce delle notizie di guerra tra Russia e Georgia (si parla di 1.400 morti in una zona come la Ossezia del Sud ricca di viadotti petroliferi).
Il calo del greggio comunque lancia i titoli 'retail' e dei trasporti che, con i loro guadagni, bilanciano le pesanti perdite di Fannie Mae. L'agenzia semigovernativa specializzata nei mutui, dopo essere arrivata a segnare ribassi del 18%, ha chiuso in calo del 9,35%v a 9,02 dollari. A pesare sono i risultati trimestrali peggiori del previsto. La società ha archiviato il secondo trimestre con perdite per 2,3 miliardi di dollari e ha annunciato un drastico taglio del dividendo da 25 a 5 cent, rafforzando i timori per la crisi immobiliare e del credito.
In settimana, la rivale di Fannie Mae, Freddie Mac (-0,03% a 5,89 dollari) aveva riportato una perdita tripla rispetto alle valutazioni degli analisti e in Borsa quest' anno i titoli dei due gruppi hanno lasciato sul terreno circa l' 80% a seguito anche di preoccupazioni crescenti circa la loro liquidità, nonostante il pacchetto di misure di sostegno varato dal Congresso.
In flessione anche Washington Mutual, -8,09% a 4,578 dollari. Fra i titoli finanziari salgono invece Morgan Stanley, +5,58% a 45,04 dollari, Merrill Lynch (+2,95% a 26,87 dollari), JpMorgan (+3,17% a 41,07 dollari), Bank of America (+2,32% a 32,25 dollari) e Wachovia (+4,73% a 17,39 dollari). Bene anche Gm e Ford, che prendono slancio dal calo delle quotazioni petrolifere e guadagnano rispettivamente il 2,87% a 10,03% e l'8,23% a 5,26 dollari. Sale Wal Mart, +1,58% a 57,86 dollari.
 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 

 

 

 

 

WALL STREET: IN CALO CON FINANZIARI NONOSTANTE PETROLIO

12 Agosto 2008 22:50 NEW YORK - di AMSA
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(ANSA) - NEW YORK, 12 ago - Wall Street in calo nonostante il petrolio. che continua a perdere colpi. Le difficoltà dei finanziari, alle prese con nuove perdite e svalutazioni, pesano sugli indici che chiudono la seduta in territorio negativo: il Dow Jones scende dell'1,16% a 11.645,32 punti, il Nasdaq cala dello 0,38% a 2.430,61 punti, mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l'1,17% a 1.290,10 punti. Il petrolio in avvio di seduta ha guadagnato 4 dollari, risalendo così dai minimi degli ultimi giorni, dopo l'interruzione cautelativa da parte di BP di un oleodotto che sbocca sul Mar Nero in seguito al conflitto in Georgia. Il prezzo, però è poi di nuovo calato per poi chiudere a 113,07 dollari. Una flessione che penalizza ExxonMobil e Chevron, rispettivamente in calo dell'1,46% a 77,02 dollari e dello 0,51% a 83,65 dollari. La riduzione dei prezzi del petrolio fa bene a Ford e Gm: la prima avanza dello 0,97% a 5,21 dollari e la seconda del 3,25% a 11,11 dollari. Il presidente e amministratore delegato di Gm, Richard Wagoner, ha dichiarato in un'intervista che il peggio, in termini di licenziamenti, dovrebbe essere passato per la casa automobilistica. Ma a condizionare la seduta è soprattutto il comparto finanziario, con JpMorgan che annuncia nuove svalutazioni e due analisti che tagliano le stime di Goldamn Sachs per il terzo trimestre. JpMorgan perde oltre il 9,27% a 38,01 dollari dopo aver anticipato, per il trimestre corrente, ulteriori svalutazioni per 1,5 miliardi di dollari. Il management è convinto che la situazione economica continuerà a restare debole e che il mercato dei capitali sarà ancora sotto pressione per effetto del progressivo indebolimento dei prezzi delle abitazioni. Proprio oggi la società di consulenza Greenwich Associates ha pubblicato un sondaggio fra le principali istituzioni finanziarie da cui emerge che la maggior parte degli operatori si aspetta il 'crac' di un'altra grande banca, dopo Bear Stearns, nel giro di un anno. Fra gli altri finanziari Citigroup lascia sul terreno il 6,05% a 18,63 dollari, Wachovia l'11,92% a 16,04 dollari, Washington Mutual l'8,84% a 4,32 dollari, Bank of America il 6,59% a 31,18 dollari e Lehman Brothers il 12,04% a 16,,2 dollari. In calo anche Morgan Stanley, -6,06% a 42,64 dollari: sul titolo pesa anche la bocciatura da parte del procuratore generale di New York, Andrew Cuomo, del piano da 5,4 miliardi di dollari di riacquisto di bond ad alto (auction-rate security, ars). Male anche Fannie Mae e Freddie Mac, che arretrano rispettivamente del 3,57% a 8,10 dollari e del 3,82% a 5,39 dollari. Goldam Sachs lascia sul terreno il 6,35% a 166,70 dollari, dopo un analista di Deutsche bank e uno di Oppehmeir & Co. hanno tagliato le proprie previsioni sugli utili della banca d'investimento.(ANSA).

 

Fonte - ANSA

 

 

 

 

 

 

 

WALL STREET: snobba i dati macro e chiude in rialzo CON l'high-tech

Giovedì 14 Agosto 2008, 22:34 - di Trendonline
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A dispetto dello scenario negativo che aveva preso corpo ancor prima dell'avvio degli scambi, la piazza azionaria americana ha mostrato i muscoli quest'oggi, riscattandosi dalle debolezza delle ultime due sedute. In un primo momento si è temuto che anche oggi le vendite avrebbero dominato la scena, sulla scorta della negatività evidenziata nelle battute iniziali. Gli indici hanno avviato gli scambi in territorio negativo, frenati dai deludenti aggiornamenti arrivati dal fronte macroeconomico. Nell'ultima settimana le richieste di sussidi di disoccupazione sono scese a 450mila unità, mentre il mercato si aspettava una flessione più corposa a 425mila unità. Ad allarmare gli operatori è stata anche l'indicazione relativa all'inflazione di luglio, salita dello 0,8% rispetto allo 0,4% previsto. Come se non bastasse, anche il dato “core”, depurato cioè delle componenti più volatili quali alimentari ed energia, è cresciuto dello 0,3% in confronto allo 0,2% atteso dalla comunità finanziaria.

Negativa la reazione del mercato che già a meno di un'ora dall'avvio è riuscito a trovare la forza per reagire, tanto che gli indici hanno riconquistato da subito la parità. Nel corso della seduta i listini hanno allungato ulteriormente il passo, segnando rialzi anche superiori ad un punto e mezzo percentuale, salvo ritracciare nella seconda parte della sessione. Wall Street ha comunque chiuso gli scambi in territorio positivo, grazie soprattutto al ritracciamento dei prezzi del petrolio, al recupero del dollaro e alla buona intonazione dei finanziari e del settore high-tech.
Al suono della campanella così il Dow Jones (notizie) e l'S&P500 si sono presentati in rialzo rispettivamente dello 0,72% e dello 0,55%. E' riuscito a fare ancora meglio il Nasdaq Composite (NASDAQ: notizie) , salito a 2.453,67 punti, in progresso dell'1,03%, dopo aver toccato un minimo a 2.414 e un massimo a 2.461 punti.

Tra i titoli del Dow Jones, in maglia rosa General Motors (NYSE: GM - notizie) che dopo l'affondo di ieri si è riscattato con un rialzo di oltre il 10%. Il titolo è stato sostenuto dall'aspettativa di una possibile anticipazione del piano di risparmi da 10 miliardi di dollari.
Ben intonati i finanziari, con American Express (NYSE: AXP - notizie) e AIG in ascesa di poco più del 3%, seguiti da Jp Morgan e da Citigroup (ASFZ.PK - notizie) che hanno guadagnato l'1,82% e l'1,46%, ma la migliore è stata Bank of America (NYSE: IKJ - notizie) con un rally di oltre il 4%.
A due velocità i petroliferi dopo la correzione del greggio, tornato a ridosso dei 115 dollari al barile, anche se lo storno ha pesato solo su Exxon Mobil (NYSE: XOM - notizie) , in calo dello 0,91%, mentre Chevron (NYSE: CVX - notizie) è riuscito a chiudere in positivo dello 0,34%.
Deboli At&T e Alcoa (NYSE: AA - notizie) che hanno ceduto rispettivamente lo 0,67% e lo 0,93%, mentre ha chiuso in frazionale rialzo dello 0,41% Wal-Mart, dopo aver trascorso quasi l'intera giornata in negativo. Il colosso retail ha presentato una buona trimestrale, con utili in crescita più del previsto e fatturato in linea con le attese. A lasciare perplessi gli operatori però è stata l'indicazione relativa alle stime per il trimestre in corso, nonostante Wal-Mart abbia rivisto al rialzo l'outlook per l'intervo esercizio 2008.

Sul tabellone elettronico del Nasdaq Composite, ottima performance per Nvidia che ha portato avanti il rally della vigilia, avanzando del 6,04%, sulla scia dei risultati trimestrali, accompagnati dall'annuncio di un piano di buy-back da 1 miliardi di dollari, molto apprezzato dal mercato.
Non è riuscito a fare altrettanto Applied Materials (NASDAQ: AMAT - notizie) , bloccato dalle prese di profitto che lo hanno costretto a chiudere in calo di poco più di un punto percentuale. Ancora denaro su eBay che è salito dello 0,97% sulla scia dell'interesse per l'acquisto di una quota della rivale Gmarket.
Si ferma sulla parità Apple (NASDAQ: AAPL - notizie) che tira il fiato dopo la buona performance delle ultime giornate, mentre cede lo 0,39% Yahoo (NASDAQ: YHOO - notizie) , diversamente da Google (NASDAQ: GOOG - notizie) che ha guadagnato oltre un punto.
 
 

Fonte - Trendonline

 

 

 

 

 

 

 

WALL STREET: PESANO FINANZA E IMMOBILI

18 Agosto 2008 22:12 NEW YORK - di WSI
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Chiusura in negativo per Wall Street: il Dow Jones ha ceduto l'1,50% a 11.484,52 punti, il Nasdaq l'1,45% a quota 2.416,98. Lo S&P 500 ha lasciato sul terreno l'1,48% a 1.278,99 punti.
L'azionario americano ha esteso le perdite dell'apertura per l'aggravarsi dei ribassi delle società di mutui Fannie Mae e Freddie Mac, scivolate sui timori di nuovi contraccolpi per la frenata del mercato immobiliare. A pesare sui titoli, che hanno spinto al ribasso tutto il comparto finanziario, sono state le dichiarazioni odierne del ministero del Tesoro, Paulson, che ha ribadito di non aver intenzione di usare il suo potere per sostenere Fannie e Freddie attraverso l'acquisto di una partecipazione azionaria o finanziamenti. I commenti del Tesoro fanno seguito a un articolo del settimanale Barron's, secondo il quale il Tesoro starebbe considerando una ricapitalizzazione delle due società con conseguente diluizione del valore delle quote azionarie.
Le due agenzie semipubbliche specializzate nei prestiti ipotecari hanno lasciato sul terreno rispettivamente il 21,74% a 6,19 dollari e il 24,44% a 4,42 dollari, scendendo ai minimi degli ultimi 18 anni. In pratica - secondo Barron's - i due gruppi dovranno essere salvati dall' intervento pubblico; in ogni caso, le azioni ordinarie di Fannie-Freddie potrebbero essere escluse dalle misure di emergenza del Tesoro, il che significherebbe una perdita secca per questa tipologia di investitori.
Fra i finanziari in calo Citigroup, -4,85% a 17,65 dollari, Lehman Brothers, -6,68% a 15,09 dollari e JpMorgan, -3,52% a 36,73 dollari. Fra i titoli legati ai consumi, Lowes, uno dei maggiori operatori nel 'fai da te' per la casa, sale dello 0,33% a 24,58 dollari. La trimestrale ha evidenziato un calo degli utili inferiore alle attese, inoltre Lowes ha stimato un utile per azione annuo fino ad un massimo di 1,56 dollari contro 1,5 dollari di alcuni analisti.
Sul valutario al termine delle contrattazioni di Wall Street l'euro è scambiato a 1,4702 mentre il petrolio quota poco sotto $113.

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 

 

 

 

 

WALL STREET: IN ROSSO CON BALZO PREZZI E TENSIONI FINANZIARIE

19 Agosto 2008 23:02 NEW YORK - di WSI
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(ANSA) - NEW YORK, 19 AGO - Ennesima giornata storta per Wall Street che, con il riaccendersi dei timori sullo stato di salute del settore finanziario e l'inatteso balzo dei prezzi alla produzione, chiude in territorio negativo: il Dow Jones cala dell'1,10% a 11.353,95 punti, il Nasdaq perde l'1,35% a 2.384,36 punti, mentre lo S&P 500 scende dello 0,90% a 1.267,10 punti. A dare un'intonazione negativa alla seduta ci hanno pensato fin dall'inizio le indicazioni congiunturali: i prezzi alla produzione sono balzati inaspettatamente a luglio dell'1,2% rispetto a giugno e del 9,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, segnando così l'aumento tendenziale maggiore degli ultimi 27 anni. Negativo anche il dato sulle nuove costruzioni che, pur confermandosi in linea con le attese degli analisti, mette in evidenza per lo scorso mese un calo dell'11% a 965 mila unità, cioé ai minimi degli ultimi 17 anni, cioé dal marzo del 1991. Fra i finanziari restano sotto pressione Fannie Mae e Freddie Mac dopo che il settimanale Barron's ha paventato un possibile intervento del Tesoro per salvare le due agenzie semipubbliche in difficoltà nel reperire le risorse necessarie. Dopo aver perso oltre il 20% nella seduta precedente, Fannie e Freddie lasciano sul terreno rispettivamente il 2,28% a 6,01 dollari e il 5,01% a 4,17 dollari. Sotto pressione anche Aig che cede il 5,9%: a pesare è il report di Goldman Sachs, secondo il quale il colosso assicurativo potrebbe aver bisogno di un nuovo aumento di capitale. "Il motivo per cui diciamo di non comprare Aig è semplice: gli intricati business di Aig sono talmente complessi che anche il management - si legge nel report - potrebbe non sapere la reale esposizione della societa". Brutta battuta d'arresto anche per Lehman Brothers: il titolo scivola del 13,04% a 13,07 dollari dopo che gli analisti di JpMorgan hanno previsto per la banca ulteriori svalutazioni per 4 miliardi nel terzo trimestre. Lehman, Fannie e Freddie condizionano la performance giornaliera dell'intero settore: Citigroup arretra del 2,44% a 17,19 dollari, Bank of America del 4,16% a 28,08 dollari, Merrill Lynch del 3,71% a 23,82 dollari e JpMorgan del 3,16% a 35,58 dollari. Soffre anche Home Depot, -3,71% a 25,96 dollari, dopo l'ottavo consecutivo rallentamento dei profitti su base trimestrale. Il colosso statunitense del 'fai da te' per la casa, ha registrato nel secondo trimestre un utile netto di 1,2 miliardi di dollari (71 cents per azione), in calo rispetto a 1,59 miliardi (77 cents) del pari periodo dell'esercizio precedente. Il risultato in ogni caso è stato superiore alle attese di alcuni analisti, i quali puntavano su un utile per azione di 61 centesimi. Si tratta peraltro dell'ottavo trimestre di fila in cui Home Depot accusa un rallentamento dei profitti, come conseguenza della grave crisi del mercato immobiliare negli Usa. Le vendite sempre nel secondo trimestre si sono attestate su 21 miliardi contro 22,2 miliardi precedenti. Home Depot ha annunciato anche che l'utile annuale derivante da operazioni continuative calerà del 24%.(ANSA).

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 

 

 

 

 

WALL STREET: SENZA DIREZIONE, CONTRASTATA CON PETROLIO

21 Agosto 2008 22:37 NEW YORK - di ANSA
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SI ALLENTANO TENSIONI SU FANNIE-FREDDIE MA TIMORI RESTANO
(ANSA) - NEW YORK, 21 AGO - Il petrolio torna a correre trascinando le commodity. Il dollaro si indebolisce. E dall'economia statunitense arrivano nuove notizie negative. Gli indici di borsa reagiscono ai segnali esterni in modo altalenante, scontando anche il riaccendersi dei timori per nuove svalutazioni e perdite da parte delle banche d'investimento. Il Dow Jones chiude salendo dello 0,10% a 11.428,42 punti, il Nasdaq scende dello 0,36% a 2.380,38 punti, mentre lo S&P 500 segna un +24% a 1.277,57 punti. Si allentano, intanto le tensioni su Fannie Mae e Freddie Mac, anche se non scema fra gli operatori la convinzione che il Tesoro sarà obbligato a un intervento diretto per salvare le due agenzie semipubbliche. L'aumento delle quotazioni petrolifere, tornate a spingersi sopra i 120 dollari, pesa su General Motors (-2,36% a 9,92 dollari), che oggi ha annunciato un investimento pari a 500 milioni di dollari negli Stati Uniti per produrre una nuova auto compatta, in grado di competere nell'era del caro carburanti. Pesanti alle compagnie aree, con Us Airways che cede l'8,79% a 6,85 dollari e Northwest che arretra del 4,47% a 9,40 dollari. Fra i finanziari, in recupero Fannie Mae e Freddie Mac, che guadagnano rispettivamente il 13,17% a 4,98 dollari e il 2,77% a 3,34 dollari. Avanzano in modo più contenuto Lehman Brothers (+0,51% a 13,80 dollari) e Citigroup (+0,34% a 17,55 dollari). Positiva anche Merrill Lynch, +0,86% a 24,62 dollari, mentre JpMorgan arretra dell'1,14% a 36,58 dollari. (ANSA).

 

Fonte - ANSA

 

 

 

 

 

 

 

WALL STREET: GRAN RIALZO GRAZIE BERNANKE, LEHMAN

22 Agosto 2008 22:10 NEW YORK - di WSI
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Petrolio in caduta libera in chiusura di seduta regolare a New York, -6,58 dollari a $114,6, il piu' forte ribasso degli ultimi 4 anni. Inoltre il presidente della Fed Ben Bernanke lascia intendere che la banca centrale non sta pensando ad alcun ritocco dei tassi di interesse e si dice "incoraggiato" dal calo delle quotazioni petrolifere e dalla crescente stabilità del dollaro. Infine la Korea Development Bank (Kdb) valuta l'acquisizione di Lehman Brothers (e il titolo sale +13% dopo aver perso quest'anno circa -80%). Cosi' Wall Street brinda archiviando l'ultima seduta della settimana in territorio ampiamente positivo. Il Dow Jones avanza dell'1,71% a 11.625,38 dollari, il Nasdaq sale dell'1,42% a 2.414,71 dollari, mentre lo S&P 500 segna un progresso dell'1,12% a 1.292,05 punti.
Da notare che i volumi sono molto bassi, visto che soltanto 888 milioni di azioni sono state trattate al New York Stock Exchange, il minimo assoluto dallo scorso 26 dicembre. Secondo Bloomberg il volume questa settimana e' stato -35% al di sotto della media annuale.
Gli analisti mettono in evidenza che il crollo del 54% dell'S&P 500 Financials Index dal picco del febbraio 2007 fino al 15 luglio di quest'anno e' stato il piu' forte ribasso del comparto in 46 anni, stando ai dati Birinyi Associates.
Unica nota stonata nelle seduta Fannie Mae e Freddie Mac, che continuano a restare sotto pressione a causa della decisione di Moody's di tagliare il rating sulle azioni privilegiate al livello più basso del cosiddetto 'investment grade', vale a dire il quoziente di affidabilità. Freddie chiude di nuovo in calo, -9,21% a $2,87, mentre Fannie sale del 2,68% a $4,98.
Lehman Brothers, da tempo nell'occhio del ciclone tanto da essere individuata da più parti come il soggetto finanziario di rilevante importanza destinato a cadere sotto la crisi, di cui hanno parlato più di un analista negli ultimi tempi, vola spinta dal possibile salvataggio da parte di Kdb.
Se Lehman si salvasse, a quel punto verrebbe meno una delle maggiori preoccupazioni della Borsa, considerato anche che ben difficilmente il Governo statunitense eviterebbe di salvare Fannie Mae e Freddie Mac, qualora la situazione precipitasse ulteriormente per le due agenzie. Lehman Brothers è quindi l'anello debole della crisi; se supererà le attuali difficoltà, tutto il comparto ne beneficerà e di conseguenza anche la Borsa. Jp Morgan e' salita del 3,78% a $37,63 e Merrill Lynch ha segnato un progresso del 3,49% a $25,19.
Oggi il petrolio inoltre ha ripreso a scendere e questo è quanto si auspicano un po' tutti, dai Governi, ai consumatori, ai mercati, anche le stesse compagnie petrolifere, che temono un'eccessiva contrazione della domanda. Beneficiano del calo del greggio l'industria automobilistica e quella aerea. General Motors guadagna il 5,24% a $10,44, mentre Ford sale dello 0,90% a $4,46. Delta segna un progresso dell'8,46% a $8,57 e UsAirways mette a segno un maxi-rialzo del 14,26% a $7,77.
Sul valutario l'euro è scambiato a 1,4774 dopo la chiusura di Wall Street.

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 

 

 

 

WALL STREET: A NEW YORK VINCONO SHORT E RIBASSISTI

25 Agosto 2008 22:00 NEW YORK - di WSI
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Seduta decisamente negativa a Wall Street, il Dow Jones ha perso il 2,08%, lo S&P 500 l'1,96% e il Nasdaq l'2,03%. Gli indici sono stati zavorrati dai timori sull'impatto dell'onda lunga del credit crunch e dai segnali di ulteriore rallentamento dell'economia mondiale. Il quadro è reso ancor più fosco dal rimbalzo dei prezzi del petrolio, che rilancia le preoccupazioni su un incremento dei costi energetici, con conseguente flessione della spesa per consumi.
Ma è soprattutto il settore finanziario a scandire il passo. American International Group, la maggiore compagnia assicurativa al mondo, lascia sul terreno oltre il 5% dopo che Credit Suisse ne ha tagliato il target price e le stime sugli utili del terzo trimestre. Gli analisti di Credit Suisse infatti hanno pronosticato per il numero 1 mondiale del settore perdite per 2,41 miliardi di dollari nel trimestre, ossia 86 cent per azione. Lehman Brothers cade del 7% circa dopo che il presidente dell'authority che vigila sul sistema finanziario in Corea ha bocciato l'ipotesi che la Korea Development Bank acquisisca la banca d'affari Usa. Le autorità regolatorie sudcoreane hanno infatti messo sull'avviso Korea Development Bank circa i rischi legati ad una possibile acquisizione estera, considerata la gravità della crisi. Venerdì scorso infatti la stessa KDP non aveva escluso di avere fra le opzioni a disposizione anche l'acquisto della banca d'affari Usa.
Ancora una volta spinti al ribasso dai titoli finanziari, dopo che si è verificato il nono fallimento di un istituto statunitense. Infatti, le autorità del Kansas hanno deciso la chiusura di Columbian Bank, particolarmente esposta ai venti della crisi. Oggi hanno sofferto anche i titoli della grande distribuzione, con Coach - uno dei maggiori produttori di borse di lusso - che arretra di 1,3 dollari, a 27,03. Nel settore della ristorazione, Darden Restaurants scivola di 94 cents, a 32,63 dollari.
L'altalena del prezzo del petrolio - sceso oggi sotto 114 dollari per poi peraltro risalire - penalizza anche le compagnie aeree. AMR perde 14 cents, a 10,38 dollari. Il calendario macroeconomico prevedeva per la giornata odierna solo la statistica sulle compravendite di case esistenti, a sorpresa salite a luglio del 3,1%.
Il taglio dell stime sulla crescita mondiale nel 2008 e nel 2009, varato dal Fondo Monetario Internazionale, pesa sui titoli ciclici: Caterpillar, per esempio, scende di quasi il 3%. Fannie Mae, +5% circa, e Freddie Mac, +18% circa, hanno rallentato il passo dopo che, da un filing alla Sec, è emerso che Jp Morgan & Chase (oltre -3%) - che ha in mano titoli delle due agenzie semi-pubbliche per circa 1,2 miliardi di dollari - ha registrato un calo nel valore dell'investimento di $600 milioni nel terzo trimestre. Gli investitori temono che il rallentamento della crescita impatterà pesantemente anche sul settore tecnologico: Apple lascia sul terreno il 2% circa.

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 

 

 

 

 

WALL STREET: ENERGETICI E FINANZIARI FANNO DA VOLANO

27 Agosto 2008 22:11 NEW YORK - di WSI
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Wall Street ha chiuso in buon rialzo, spinta da un ritrovato ottimismo degli investitori dopo il dato soprendente sugli ordini di beni durevoli (controlla la performance degli indici Usa). Il Dow Jones avanza dello 0,79% a 11.503,90 punti, il Nasdaq sale dello 0,87% a 2.382,46 punti, mentre lo S&P 500 guadagna lo 0,80% a 1.281,63 punti. Il mercato non ha risentito della corsa dei prezzi del greggio, salito oltre $118, conseguenza del timore che la tempesta tropicale Gustav colpisca gli impianti del Golfo del Messico. Al contrario, la tonicità delle società energetiche ha contribuito a sostenere le quotazioni. Bene i finanziari, con Lehman Brothers in crescita di quasi il 7%, affatto penalizzata dalla previsione di un analista di Morgan Stanley su svalutazioni per 3,5 miliardi di dollari nel terzo trimestre.
Gli investitori premiano la decisione, riferita dal Financial Times, di tenere in caldo tre gruppi di private equity nel caso in cui la banca d'affari opti per la cessione della divisione di asset management. Fra gli altri titoli in evidenza, il gruppo attivo nelle vendite libri Borders balza di oltre il 20% dopo aver comunicato una perdita trimestrale inferiore alle attese. La catena di negozi di abbigliamento femminile Talbots mette a segno un progresso di quasi il 30% grazie alla conferma delle stime sull'utile 2008 nonostante una perdita trimestrale superiore alle aspettative.
"Due fattori hanno aiutato il mercato: da un lato i dati congiunturali positivi, con l'aumento a sorpresa degli ordini di beni durevoli, e i report su Fannie Mae e Freddie Mac che lasciano intravedere come i due gruppi non se la passino poi così male", spiega Art Hogan, analista di Jefferies.
I beni durevoli hanno segnato in luglio un progresso dell'1,3%, un aumento maggiore delle attese degli analisti. Sono stati inoltre rivisti al rialzo i dati di giugno. Sul fronte dei finanziari, sono Fannie Mae e Freddie Mac a tirare la volata salendo, per la terza seduta consecutiva, rispettivamente del 15,30% a 6,48 dollari e del 19,65% a 4,75 dollari.
I titoli delle due agenzie sono stati spinti da un report di Merrill Lynch, che valuta prematura l'ipotesi di una nazionalizzazione dei due gruppi, pilastri del mercato immobiliare statunitense. Secondo Merrill Lynch i titoli di Fannie e Freddie, scesi la scorsa settimana ai minimi degli ultimi 20 anni, hanno risentito in modo eccessivo della "possibilità di un avvenimento catastrofico". Sulla scia di Fannie e Freddie avanzano quasi tutti i titoli del settore: Lehman Brothers segna un progresso del 5,35% a 14,78 dollari, Merrill Lynch sale del 4,85% a 25,27 dollari e Jp Morgan guadagna l'1,45% a 37,14 dollari.
Sul valutario, alla fine della seduta di Wall Street, l'euro è scambiato a 1,4723.

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 

 

 

 

 

WALL STREET: RIBASSISTI ALLE CORDE?

28 Agosto 2008 22:03 NEW YORK - di WSI
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Gli indici di Wall Street hanno chiuso in deciso rialzo (controlla la performance finale in home page), con il Dow Jones Industrial a +212 punti e lo S&P500 a quota 1300 (+1.40%), spinti dal dato sul Pil Usa nel secondo trimestre e dalla flessione dei prezzi del greggio. La revisione a +3,3% del dato sulla crescita a stelle e strisce sostiene le quotazioni dei comparti ciclici industriali. Questi dati, migliori del previsto, sulla crescita degli Stati Uniti, fanno intravedere la luce in fondo al tunnel della crisi dei mutui.
L'espansione del prodotto interno lordo degli Usa nel secondo trimestre è stata rivista a +3,3% annualizzato dal +1,9% della precedente stima, grazie alla forte spinta delle esportazioni a loro volta sostenute dal dollaro debole. E anche se in molti si aspettano una gelata sulla crescita della seconda metà dell'anno - quando si esaurirà la spinta dei bonus fiscali decisi dalla Casa Bianca e il dollaro cesserà di aiutare l'export - i dati di oggi sono bastati a innescare una corsa a Wall Street. Le migliori prospettive di crescita aiutano in particolare i titoli ciclici, industriali e quelli collegati al settore immobiliare, come Caterpillar (+3,13%) e General Electric (+2,2%).
Fra gli altri, Caterpillar avanza del 3% circa. Tiffany mette a segno un +10% dopo aver presentato i dati del secondo trimestre migliori del previsto. Ottimismo anche sulle prospettive del settore finanziario, dopo che la compagnia assicurativa sui bond Mbia, che mette a segno un balzo di oltre il 22%: la società che assicura i bond ha chiuso nuove operazioni e può andare avanti con la propria attività, tanto che assicurerà 184 miliardi di bond municipali.
A guidare il recupero sono proprio i titoli delle società più esposte alla crisi del settore creditizio, dopo che sono rientrate le probabilità di un intervento da parte dello Stato. Fannie Mae é volata del 17,01% a 7,58 dollari dopo la nomina di un nuovo direttore finanziario e, con Freddie Mac (+9,26% a 5,19 dollari), beneficia del ridimensionamento dell'allarme sulla tenuta dei conti. Forti anche Citigroup (+5,08% a 19,04 dollari), Lehman Brothers (+7,37% a 15,87 dollari) e Aig. Avanza anche Merrill Lynch, +8,90% a 27,52 dollari. Negli altri settori il produttore di gioielli Tiffany avanza di oltre il 10% dopo una semestrale oltre le attese e un miglioramento dell'outlook sul 2008.
Il futures sul greggio, in precedenza in rialzo, arretra di quasi tre dollari il barile dopo che l'Agenzia Internazionale dell'Energia ha assicurato forniture aggiuntive nel caso in cui la tempesta tropicale Gustav danneggiasse gli impianti del Golfo del Messico. Negli ultimi scambi a New York il petrolio cede il 2,2% a 115,56 dollari al barile.

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 

 

 

WALL STREET: IN CALO CON DATI SPESA PERSONALE,GIU'FANNIE-FREDDIE

29 Agosto 2008 22:43 NEW YORK - di WSI
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(ANSA) - NEW YORK, 29 ago - Le incertezze perduranti sullo stato dell'economia pesano su Wall Street: il Dow Jones cede l'1,43% a 11.547,86 punti, il Nasdaq scende dell'1,83% a 2.367, 52 punti, mentre lo S&P 500 perde l'1,34% a 1.283,26 punti. Le ombre sulla congiuntura economica in effetti restano inalterate, nonostante l' effervescenza per molti versi immotivata che ha contraddistinto ieri la notizia della revisione in forte rialzo (+3,3%) del pil del secondo trimestre. Le statistiche odierne hanno indicato che i redditi, cioé il potere di acquisto dei consumatori, a luglio si è contratto dello 0,7%, molto oltre le attese. La spesa effettiva ha segnato un +0,2% che però al netto dell' inflazione si traduce in un calo dello 0,4%. Sempre oggi l' indice dei responsabili per gli acquisti del comparto manifatturiero nel distretto di Chicago a sorpresa ad agosto è salito a 57,9 ben oltre le previsioni. Ma in effetti quest' indicatore non ha fatto altro che confermare quanto già era stato evidenziato ieri dalla statistica sul pil, che, cioé, l' economia è trainata dalle esportazioni, grazie al minidollaro. La seduta odierna segnala appunto il capitombolo di Dell, scesa del 13,80% a 21,73 dollari. Dell ha registrato un rallentamento delle vendite non solo negli Usa, ma anche in Europa ed in Asia, una tendenza che rischia di accentuarsi con la crisi economica. Sempre fra i tecnologici - il cui cattivo andamento pesa ovviamente sul Nasdaq - Microsoft è in flessione del 2,22% a 27,32 dollari mentre Intel lascia sul terreno IL 2,92% A 22,90 Dollari. Fra i finanziari, di nuovo sull' ottovolante Fannie Mae e Freddie Mac, che precipitano rispettivamente del 14,21% a 6,82 dollari e del 13,83% a 4,53 dollari. Bank of China infatti si è liberata di una parte della sua esposizione sulle obbligazioni emesse dalle due agenzie di prestito immobiliare. (ANSA).

 

Fonte - WallStreetItalia.com