01 Agosto 2009 10:17
MILANO – Il Sole 24 Ore
A Wall Street clima nervoso aspettando una vera ripresa
Il comportamento del future sull'S&P, ieri, all'annuncio
dei dati sul Pil americano, è un po' il paradigma
dell'umore degli investitori sull'economia. L'indice
prima è calato di 10 punti, ma un'ora dopo aveva
recuperato tutto; poi è ricaduto, s'è ripreso, è
ridisceso un poco e ha continuato ad oscillare
nervosamente. In tutto fanno almeno 4 violente
oscillazioni, ognuna dell'1% circa, come se il mercato
non fosse riuscito a capire se questo benedetto Pil era
migliore o peggiore delle previsioni. A giudizio di chi
scrive, il dato è migliore delle attese e non solo
perché è stato fissato in -1%, quando il consenso
indicava -1,5%. Ma appunto perché si tratta di consenso,
tutto dipende da quali erano le attese di ciascuno.
Per gli ottimisti, quelli che puntano su una rapida e
robusta ripresa dell'economia Usa, il risultato è stato
parzialmente deludente. Sottolineano, infatti, come la
spesa per i consumi sia calata dell'1,2%, circa il
doppio delle attese. E senza consumi, che incidono per
due terzi dell'economia, è difficile pensare a una
sostanziosa ripresa. Per i pessimisti, quelli per i
quali l'economia è e resterà in profonda recessione, il
Pil è andato fin troppo bene, perché drogato
dall'intervento della spesa pubblica e perché aiutato
dall'ennesima contrazione del deficit commerciale, segno
anche questo di come le cose non stiano andando bene.
Senza contare che è stato rivisto al ribasso (da -5,5 a
-6,4) il dato del precedente trimestre.
Ma oltre al fatto che i risultati del primo trimestre
interessano ormai solo alla statistica, occorre
precisare che la mano pubblica ha influito sul Pil per
un modesto 0,3%. E semmai è stata l'ulteriore
diminuzione delle scorte a gravare sul Pil per un buon
0,8%. È vero che la spesa in investimenti è in continuo
calo. Ma la caduta di quelli delle imprese s'è alquanto
rallentata, mentre s'è solo mitigata quella delle
costruzioni. In definitiva, il Pil americano ha offerto
ulteriore prova che la recessione è prossima ad
esaurirsi e che le cose potrebbero lentamente migliorare
in futuro.
Quel "lentamente" preoccupa, però, gli ottimisti e
proietta qualche dubbio sulla qualità di questo rimbalzo
delle Borse che ha raggiunto il 46% per l'S&P e il 42%
per lo Stoxx dai minimi di marzo. Chi scrive condivide
la tesi del lento recupero, sostenuta dagli uomini della
Fed e già espressa da Doug Kass (colui che per primo
"chiamò" il minimo di marzo), il quale peraltro
consiglia adesso di aumentare prudenzialmente la quota
di liquidità in portafoglio dal 29 al 43%. Ma, pur non
volendo prendere in considerazione una non minuscola
fetta di economisti che pronosticano una seconda caduta
dell'economia e una sorta di depressione, per cui i
presunti «germogli verdi» di cui si parla e il rimbalzo
delle Borse sarebbero solo pericolose illusioni, bisogna
non sottovalutare la posizione di Bill Gross e dei suoi
uomini di Pimco.
Scordiamoci una crescita nominale del Pil al 5% nei
prossimi anni, ha scritto in settimana Gross, è
abituiamoci a ritmi (nominali) attorno al 3%, a causa
dell'elevato debito dei privati, dei conseguenti bassi
consumi e di una disoccupazione elevata. Cosicché il
futuro si configurerebbe come un lungo periodo di
stagnazione, buono per i bond, ma meno per le azioni:
scenario, si badi bene, confacente con il mestiere di
Gross e di Pimco, ossia dei più importanti investitori
al mondo nel reddito fisso.
All'opposto, esiste anche una schiera di ottimisti che
s'aspettano una forte ripresa economica e, dunque, altri
entusiasmanti rialzi per le Borse. A supporto di questi
ultimi, è arrivato ieri il settimanale punto sul ciclo
economico elaborato dall'Ecri. «Non solo la recessione
Usa finirà nel corso dell'estate, ma la ripresa si
prepara a essere più forte di quanto molti s'aspettano»,
conclude la nota dell'istituto di ricerca.
In settimana l'S&P ha guadagnato il 0,84% (+0,64% il
Nasdaq) e lo Stoxx il 2,4% (+1,8% Parigi, +2%
Francoforte, +0,7% Londra, +2,1% Milano).
01 Agosto 2009 17:52
BERLINO
Auto: in
Germania il crollo e' finito
di ANSA
Lo affermano i produttori, ma risalita lenta
(ANSA) - BERLINO, 1 AGO - L'Associazione dell'industria
automobilistica tedesca (Vda) ritiene che il crollo
delle esportazioni sia terminato.'Ora si tratta di
risalire', come ha affermato il suo presidente, Matthias
Wissmann. Al Salone internazionale Iaa di settembre si 'vedra'
gia' la luce in fondo al tunnel' ma 'non dobbiamo
sperare in una rapida soluzione magica' e ci vorra'
molto tempo prima che si torni ai livelli di vendite del
2007-2008, ha detto Wissmann alla Neue Osnabruecker
Zeitung.
01 Agosto 2009 18:33
MILANO – Il Sole 24 Ore
Iran, 100 imputati al processo contro i manifestanti
anti regime
Sarebbero un centinaio gli imputati nel primo processo
apertosi oggi a Teheran contro un gruppo di "ribelli"
arrestati nel corso delle manifestazioni di protesta
seguite alle contestate elezioni presidenziali del 12
giugno scorso: lo ha reso noto l'agenzia di stampa Fars.
Tra gli imputati vi sarebbero degli importanti attivisti
del campo riformatore, tra cui alcuni collaboratori
dell'ex presidente Mohammed Khatami e sostenitori dei
candidati Mir Hossein Mousavi e Mehdi Karoubi; la Fars
ha identificato quattro imputati appartenenti a diversi
gruppi di opposizione: l'ex portavoce del Parlamento
sotto Khatami, Behzad Nabavi; Mohammed Atrianfar; l'ex
vicepresidente Mohammad Ali Abtahi e l'ex portavoce del
governo, Abdullah Ramezanzadeh.
Secondo la stampa iraniana si tratterebbe di una
trentina di persone, accusate secondo l'agenzia di
stampa ufficiale Irna di aver «partecipato ai disordini,
attentato alla sicurezza nazionale, alterato l'ordine
pubblico e commesso atti di vandalismo»; inoltre viene
loro contestato il porto abusivo di armi da fuoco e
bombe a mano e di aver inviato immagini delle
manifestazioni «a mezzi di comunicazione ostili». Almeno
duemila persone sarebbero state arrestate nel corso
delle manifestazioni seguite alla rielezione di Mahmoud
Ahmadinejad, considerata dai riformisti frutto di
brogli: una trentina di persone sono rimaste uccise
negli scontri tra manifestanti e forze di sicurezza. La
maggior parte dei fermati è stata successivamente
rilasciata ma in carcere dovrebbero rimanere circa 250
persone.
L'aria che tira al processo contro i «rivoltosi» che
hanno sfidato il regime di Mahmoud Ahmadinejad e Ali
Khatami lascia capire che il governo intende sfruttare
l'occasione per dimostrare da un lato la propria
solidità e dall'altro il complotto ordito per rovesciare
le basi della Repubblica Islamica.
In un clima che ricorda i processi staliniani è arrivata
anche la prima abiura di un capo riformista. «Ho
sbagliato a prendere parte alle manifestazioni,
l'elezione di Mahmoud Ahmadinejad è stata pulita e senza
brogli, sono gli altri che hanno tradito», ha
"confessato" Mohammad Ali Abtahi, ex vicepresidente di
Mohammad Khatami.
I tribunali rivoluzionari iraniani, presso uno dei quali
si è aperto oggi il processo a carico di un centinaio di
oppositori, furono istituiti nel 1979 dal fondatore
della Repubblica islamica, l'ayatollah Ruhollah
Khomeini. Sono retti da religiosi e operano sotto la
giurisdizione del capo del potere giudiziario,
attualmente l'ayatollah Mahmud Hashemi Shahrudi. Il capo
del potere giudiziario è nominato dalla Guida suprema,
l'ayatollah Ali Khamenei, e nomina a sua volta il
responsabile di tutti tribunali rivoluzionari, che
presiede anche la corte di Teheran.
I tribunali sono chiamati a giudicare una grande varietà
di reati, dalle attività giudicate
«controrivoluzionarie», allo spionaggio e al
narcotraffico. I processi si svolgono a porte chiuse e
senza avvocati difensori. Gli imputati hanno la
possibilità di fare appello.
01 Agosto 2009 20:20
MILANO – Il Sole 24 Ore
Conti in chiaroscuro per i colossi delle Borse asiatiche
L'indice dei titoli guida
del Bombay Stock Exchange ha chiuso la settimana e il
mese toccando i massimi da oltre un anno, allineandosi
alle principali piazze asiatiche nonostante alcune delle
trimestrali rese note negli ultimi giorni non siano
state all'altezza delle aspettative.
A fornire ancora risultati deludenti sono stati
soprattutto i settori delle costruzioni, delle materie
prime e dell'energia. Complessivamente però i dati
sull'andamento del primo trimestre dell'anno fiscale
indiano (che inizia ad aprile) sono stati rischiarati
dai risultati dichiarati dai maggiori player nei settori
dell'information technology, della telefonia mobile e
dell'automotive.
I segnali più clamorosi in senso negativo sono venuti
dal settore del real estate. Il numero uno indiano del
settore Dlf ha registrato un tracollo del 79% degli
utili a 82 milioni di dollari e un calo del 55% del
fatturato. Un quadro non molto diverso da quello del suo
competitor Unitech che ha visto dimezzare il fatturato e
contrarsi del 63% gli utili.
Tra le imprese che hanno registrato trimestrali negative
ci sono anche il leader indiano dell'alluminio Hindalco
(-31%, meno peggio delle previsioni) e Tata Steel,
numero uno dell'acciaio, che ha visto contrarsi più del
previsto gli utili del primo trimestre (-47%). In ambito
energetico, il colosso della raffinazione Reliance
Industries, ha stupito in negativo facendo segnare un
calo degli utili del 11,5%, mentre Suzlon, numero uno
indiano delle turbine eoliche ha segnato una perdita di
94 milioni per la contrazione della domanda a livello
mondiale.
Tra i settori che negli ultimi mesi non sembrano avere
sofferto della crisi ci sono la telefonia mobile che ha
registrato trimestrali superiori alle aspettative sia
per Bharti Airtel che per Reliance Communications e l'automotive,
con Maruti Suzuki, Tata Motors e Hero Honda che hanno
capitalizzato sui tagli ai tassi d'interesse e i
pacchetti di stimolo dello scorso inverno. Nell'It sia
il leader del settore Tata Consultancy Services che il
numero due Infosys hanno saputo contenere il
rallentamento legato alla crisi del mercato americano.
Il clima di ottimismo che si respira sui mercati
indiani, anche in presenza di dati contrastati, è simile
a quello di altre piazze asiatiche. Tra i paesi più
orientati all'esportazione, i dati migliori delle attese
giunti in settimana dagli Stati Uniti hanno spinto gli
indici del mese di luglio a livelli inattesi e convinto
alcuni analisti che ad agosto potrebbe arrivare una
correzione consistente.
Lo Shanghai Composite Index ha messo in archivio il mese
migliore dall'agosto del 2007 e il settimo consecutivo
con il segno più. A trascinarlo verso l'alto nell'ultima
seduta c'è stato il titolo di Datang Power, cresciuto
del 10% consentito, dopo l'annuncio che gli utili della
prima metà dell'anno saranno superiori del 50% a quelli
dei primi sei mesi del 2007. Jiangxi Copper (+10%) e
Petrochina (+2,9%) hanno contribuito al rally.
In Giappone, il titolo della Sony ha chiuso il mese di
luglio in crescita grazie al fatto di avere limitato le
perdite nel periodo aprile-giugno e ha contribuito a
portare il Nikkei ai livelli massimi da 11 mesi.
Identiche le ragioni dietro il +11% di Mitsubishi,
mentre nel settore dell'auto Honda ha chiuso la
settimana in crescita del 14% dopo aver rivisto in
positivo le previsioni da qui a marzo 2010.
Nel Sud Est asiatico il dato più clamoroso è venuto
dall'Indonesia dove il Jakarta Composite Index ha
guadagnato il 6,3% in una settimana, in parte sulla
spinta di buone trimestrali, toccando i massimi da quasi
un anno. A Singapore, in attesa dei dati finanziari
delle prossime settimane, le quotazioni venerdì sono
arrivate ai livelli più alti da 11 mesi segnando un
incremento di 5 punti percentuali in altrettanti giorni
di contrattazione. Indici in crescita anche a Bangkok,
sulla spinta della ripresa degli ordinativi, in
Malaysia, in Vietnam e nelle Filippine.
02 Agosto 2009 08:51
YOKOHAMA (GIAPPONE)
Auto: debutta la prima vettura elettrica della Nissan
di ANSA
Presentata in Giappone la 'Leaf' con autonomia per 160
km
(ANSA) - YOKOHAMA (GIAPPONE), 2 AGO - La Nissan ha
presentato la sua 1/a auto completamente elettrica, la 'Leaf',
di medie dimensioni e dotata di batterie al litio.A
presentarla in Giappone e' stato il presidente-dg di
Nissan e del suo alleato Renault, Carlos Ghosn. L'auto
puo' sviluppare una velocita' massima di 140 km/h e di
percorrere fino a 160 km senza ricarica. Un 'pieno' di
elettricita' potra' essere fatto in circa 30 minuti con
un caricatore ad alta velocita' o in 8-16 ore con una
normale presa casalinga.
02 Agosto 2009 15:44
MILANO – Il Sole 24 Ore
Mousavi: «In Iran confessioni ottenute con torture
medioevali»
Le confessioni di un centinaio di manifestanti e
riformatori iraniani «sono state ottenute con torture
medievali». Ne è convinto il capo dell'opposizione
iraniana Hossein Mousavi che ha denunciato il processo
organizzato dalla giustizia contro le persone arrestate
nel corso delle manifestazioni di protesta per la
rielezione del presidente Mohamed Ahmadinejad.
«Di che cosa vogliono convincere il popolo iraniano con
delle confessioni che parlano di torture medievali?», si
domanda Mousavi. «Dicono che i bambini della rivoluzione
hanno ammesso, in occasione del processo di sabato, i
loro legami con i nemici e un piano per sovvertire la
repubblica islamica. Invece io sentito solo gemiti che
rispecchiano quello che hanno sopportato durante questi
cinquanta giorni», ha affermato precisando che il
processo è «irregolare».
Intanto altre dieci persone sono comparse, a porte
chiuse, davanti al tribunale rivoluzionario di Teheran,
finite alla sbarra per aver preso parte alle
manifestazioni contro il regime seguite alle
presidenziali del 12 giugno. Lo riferisce l'agenzia Isna,
citando un funzionario della Giustizia iraniana, che ha
chiesto però l'anonimanto. La nuova udienza contro i
manifestanti conferma l'intenzione delle autorità
iraniane di continuare il processo avviato ieri contro
un centinaio di persone, accusate di aver partecipato
agli "incidenti seguiti alle presidenziali" di giugno,
come cita l'atto di convocazione. Secondo il funzionario
in queste ore non sarebbero comparse personalità o
politici di spicco del campo riformista.
L'ex presidente riformista, Mohammad Khatami, ha
definito «incostituzionale» il processo agli oppositori.
Khatami ha messo la sua condanna nero su bianco, in un
comunicato: il procedimento contro i manifestanti è
«contrario alla Costituzione, alla legge e ai diritti
dei cittadini», vi si legge. E sempre alla vigilia
dell'insediamento di Mahmoud Ahmadinejad per il suo
secondo mandato, si è dimessa un'altra carica: è
Ali-Akbar Javanfekr, consigliere per la stampa del
presidente iraniano, che ha lasciato, ha spiegato, «per
dare mano libera ad Ahmadinejad nella scelta di una
persona capace ed efficace per questo incarico».
Intanto alcuni deputati iraniani hanno denunciato
Mousavi per le sue «azioni estremiste». Lo ha riferito
il conservatore Mohammad Taghi Rahbar, citato
dall'agenzia stampa iraniana Fars. «La denuncia è stata
depositata alcune settimane fa per azioni estremiste del
candidato
sconfitto del movimento dei riformatori Mousavi.
Attendiamo che il tribunale esamini il caso»,
ha dichiarato Rahbar, membro della commissione
giudiziaria del parlamento.
02 Agosto 2009 15:54
MILANO – Il Sole 24 Ore
Crisi, consumatori più ottimisti sulla ripresa
dell'economia
Crescono, tra i consumatori, le speranze di una ripresa
dell'economia globale. Nell'ultimo trimestre, in 26 dei
28 principali mercati mondiali, le speranze di una piena
ripresa economica sono accelerate. L'indice di fiducia
dei consumatori mondiali infatti è salito da 77 a 82
punti secondo i risultati della consumer confidence
survey, la ricerca trimestrale condotta da Nielsen a
fine giugno.
Inoltre, è calata la percentuale dei consumatori che
pensano che il proprio Paese sia in recessione: dal 77%
di aprile all'attuale 71%. I mercati asiatici e quelli
dei paesi del Bric hanno segnato il maggior incremento
dell'indice di fiducia negli ultimi tre mesi. La fiducia
dei consumatori in India è aumentata di 13 punti e di 9
in Giappone, Corea, Hong Kong e Indonesia. Negli Stati
Uniti e in Nuova Zelanda invece è rimasta stabile.
In Europa è l'Italia insieme alla Gran Bretagna a
segnare il maggior incremento nell'indice di fiducia che
passa dai 70 punti di aprile ai 77 di giugno. «Per
quanto riguarda il nostro Paese - ha dichiarato Stefano
Galli, Amministratore Delegato di Nielsen Italia - il
dato di giugno segna una inversione di tendenza del
clima di fiducia che torna a posizionarsi sui livelli
della fine del 2007. Nel 2008 e agli inizi del 2009
infatti, l'indice ha segnato una graduale diminuzione
che l'ha portato a 70 punti ad aprile 2009».
I risultati dell'indagine confermano che i cittadini
italiani stanno reagendo alla crisi e guardano al futuro
con maggiore fiducia. La prima grande preoccupazione per
gli italiani rimane la sicurezza del posto di lavoro
che, pur con un lieve miglioramento rispetto ai dati di
aprile si posiziona al 20%. Preoccupa meno invece la
spesa per i prodotti di consumo che acquistiamo tutti i
giorni al supermercato anche considerando che i prezzi
medi a giugno sono scesi dello 0,2%. «L'incremento di 7
punti nell'indice di fiducia -ha continuato Galli- è
anche legato ai messaggi più rassicuranti e alle
decisioni prese a supporto delle famiglie e delle
imprese da parte del governo nell'ultimo periodo e alla
forte caduta della pressione mediatica sul tema della
crisi. A questo riguardo i buzz online, le discussioni
in rete contenti la parola »recessione« sono infatti
diminuiti del 35% come dimostrano i dati Nielsen».
02 Agosto 2009 16:43
MILANO – Il Sole 24 Ore
Wall Street aspetta Toys R Us
Kkr è pronta a riaprire il valzer delle quotazioni in
Borsa. Secondo indiscrezioni che giungono dagli ambienti
vicini al gigante del private equity, i vertici di
Kohlberg Kravis Robert starebbero pensando di quotare
ben sei delle proprie società in portafoglio. A sbarcare
presto sui listini sarebbero Hca, uno dei più grandi
gruppi ospedalieri degli Stati Uniti; la società di
carte di credito First Credit; Tdc, gruppo danese di tlc
e la catena di discount Dollar General.
Fra i gruppi destinati a finire in Borsa ci sarebbe però
anche la catena di negozi di giocattoli Toys R Us,
rilevata da Kkr nel 2005, e in passato entrata in
contatto con Giochi Preziosi, che ne ha rilevato le
attività retail in Italia.
L'ondata di Ipo che Kkr si prepara a mettere in moto ha
un duplice obiettivo. Da un lato, dopo un lungo periodo
di stop per la crisi dei mercati, il fondo tornerebbe
alla vocazione del private equity, portando a quotazione
le società in portafoglio. Dall'altra parte la buona
riuscita di questa operazione sarebbe il volano per un
altro progetto di Kkr, quello della propria quotazione,
che potrebbe avvenire attraverso l'unione con la
controllata Kkr Private Equity Investors, quotata su
Euronext, oppure direttamente con un'Ipo a Wall Street.
Mentre dal quartier generale di New York non giungono
commenti ufficiali a queste notizie, Kkr sta portando
avanti l'offerta pubblica iniziale di Avago
Technologies, gruppo di Singapore attivo nei
semiconduttori. La Sec, l'ente di controllo del mercato
americano, ha già fissato la forchetta di prezzo per lo
sbarco sui listini, compresa fra 13 e 15 dollari.
Non resta che vedere se la ripresa che stanno
sperimentando i mercati rafforzerà le intenzioni delle
società di private equity alla ricerca di vie di uscita
per i propri investimenti. Dopo mesi difficili sia per
effettuare Ipo, sia per trovare acquirenti con la
liquidità necessaria, adesso il mercato potrebbe
sbloccarsi. E Kkr, diventata famosa vent'anni fa per la
gigantesca operazione da 30 miliardi di dollari su Rjr
Nabisco, si candida a fare da apripista.
02 Agosto 2009 17:22 NEW
YORK
Usa: Geithner, segnali miglioramento ma piu' azioni
di ANSA
Greenspan: recessione non alle spalle ma fine vicina
(ANSA) - NEW YORK, 2 AGO - Ci sono segnali che
l'economia americana sta iniziando a migliorare. Lo ha
detto il segretario al Tesoro americano Timothy Geithner.
Ma ulteriori azioni per cementare la ripresa - ha
precisato - potrebbero essere necessarie.
L'amministrazione Obama potrebbe valutare la
possibilita' di estendere ulteriormente i sussidi alla
disoccupazione visto l'aumento dei disoccupati. Anche
per l'ex presidente della Fed, Alan Greenspan, la
recessione non e' ancora alla spalle ma la fine e'
vicina. Secondo Greenspan, lo stato di salute del
sistema finanziario e' molto migliorato. L'ipotesi di un
collasso del sistema 'non e' piu' sul tavolo'. L'ex
presidente della Fed si attende che la disoccupazione
continuera' ad aumentare. Ma - constata - la fiducia sta
tornando, come dimostra il successo del piano per la
rottamazione di auto, i cui fondi sono stati esauriti in
meno di una settimana. Per il consigliere economico
della casa Bianca Lawrence Summers, 'e' molto probabile'
che l'economia americana torni a crescere nella seconda
parte dell'anno. Il pil Usa del secondo trimestre si e'
contratto dell'1% e quello che si e' appena chiuso
dovrebbe essere l'ultimo trimestre di contrazione. Il
periodo luglio-settembre dovrebbe gia' registrare
un'inversione di tendenza. (ANSA).
02 Agosto 2009 18:53 NEW
YORK
Ubs: dara' nomi 5.000 evasori fiscali agli Usa
di ANSA
Evitera' cosi' di pagare sanzioni, si lavora a dettagli
intesa
(ANSA) - NEW YORK, 2 AGO - Ubs non paghera' alcuna
sanzione e trasmettera' i dati su 5.000 dei suoi clienti
alle autorita' americane. Sarebbero questi alcuni dei
contenuti dell'accordo extragiudiziale di principio
raggiunto fra la Svizzera e gli Stati Uniti sul caso Ubs,
accusata dalle autorita' di aver aiutato 52.000
americani abbienti a evadere le tasse attraverso i
paradisi fiscali. Inizialmente gli osservatori avevano
stimato che Ubs sarebbe andata incontro a una multa da
3-5 mld dlr. Berna e Washington continuano a lavorare
sui dettagli dell'accordo, di cui si potrebbero
conoscere i dettagli venerdi' prossimo, quando e' in
programma una conference call fra le parti in causa e il
giudice Alan Gold: se un accordo verra' firmato,
l'udienza prevista per il 10 agosto sara' cancellata.
L'intesa raggiunta non viola la legge svizzere e tutela
il segreto bancario, ha spiegato - secondo quanto
riportato dal quotidiano svizzero NZZ am Sonntag - il
diplomatico elvetico Michael Ambuehi. Il ministro
svizzero della giustizia Eveline Widmer-Schlumpf mette
in guardia per il poco tempo a disposizione per
finalizzare l'accordo: ''Non restano che cinque giorni,
non e' tanto''. (ANSA).
02 Agosto 2009 23:57 NEW
YORK
ECONOMIA, TUTTI DICONO LA STESSA COSA: RECESSIONE NON
FINITA, MA QUASI
di WSI-ANSA
Parlano il ministro del Tesoro Geithner e l'ex capo
della Fed Greespan. E per il consigliere economico della
casa Bianca Lawrence Summers, 'e' molto probabile' che
l'economia americana torni a crescere nella seconda
parte dell'anno.
Ci sono segnali che l'economia americana sta iniziando a
migliorare. Lo ha detto il segretario al Tesoro
americano Timothy Geithner. Ma ulteriori azioni per
cementare la ripresa - ha precisato - potrebbero essere
necessarie. L'amministrazione Obama potrebbe valutare la
possibilita' di estendere ulteriormente i sussidi alla
disoccupazione visto l'aumento dei disoccupati.
Anche per l'ex presidente della Fed, Alan Greenspan, la
recessione non e' ancora alla spalle ma la fine e'
vicina. Secondo Greenspan, lo stato di salute del
sistema finanziario e' molto migliorato. L'ipotesi di un
collasso del sistema 'non e' piu' sul tavolo'. L'ex
presidente della Fed si attende che la disoccupazione
continuera' ad aumentare. Ma - constata - la fiducia sta
tornando, come dimostra il successo del piano per la
rottamazione di auto, i cui fondi sono stati esauriti in
meno di una settimana.
Per il consigliere economico della casa Bianca Lawrence
Summers, 'e' molto probabile' che l'economia americana
torni a crescere nella seconda parte dell'anno. Il pil
Usa del secondo trimestre si e' contratto dell'1% e
quello che si e' appena chiuso dovrebbe essere l'ultimo
trimestre di contrazione. Il periodo luglio-settembre
dovrebbe gia' registrare un'inversione di tendenza.
03 Agosto 2009 12:01 ROMA
Hsbc: semestrale, utile a sorpresa a 3,35 mld dollari
di ANSA
La divisione titoli ha piu' che raddoppiato i profitti
(ANSA) - ROMA, 3 AGO - Hsbc, prima banca europea, chiude
il primo semestre con un utile di 3,35 miliardi dollari.
Si attendeva una perdita di 600 milioni. A spingere il
risultato, comunque inferiore del 57% rispetto a quello
dello stesso periodo del 2008, e' stata la performance
della divisione titoli, che ha piu' che raddoppiato i
profitti. 'E' possibile - dice il presidente Stephen
Green - che abbiamo superato o stiamo per superare il
punto piu' basso del ciclo dei mercati finanziari'.
Borsa di Tokyo: Il Nikkei
frena, il Topix non si ferma
03.08.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in netto rialzo. Il
Nikkei ha chiuso invariato a 10.352,47 punti, il Topix
ha guadagnato lo 0,8% a 957,56 punti. Per il Topix si è
trattato della dodicesima seduta positiva di fila. Era
dal marzo del 1988 che l'indice giapponese non
registrava una tale serie di rialzi.
Redazione Borsainside 8.15
Borse Asia-Pacifico
positive, svetta Shanghai
31.07.2009
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico
hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato il 2,7% a 3.412,06
punti. Il listino cinese ha recuperato in questo modo
nelle ultime due sedute tutto il terreno perso
mercoledì. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank
(CN000A0LB42) ha guadagnato l'1,7%, Bank of China
(CN000A0J3PX9) l'1,7% e China Construction Bank
(CN000A0HF1W3) l'1,2%. Nel settore minerario Aluminum
Corporation of China (CNE1000001T8) ha chiuso in rialzo
dell'8,1%, Jiangxi Copper (CN0009070615) del 10% e
Yunnan Copper (CNE000000W13) del 10%. I prezzi dei
metalli di base hanno registrato oggi a Shanghai dei
forti guadagni. Molto bene anche il settore delle
utilities. Datang International Power Generation
(CNE1000002Z3) ha annunciato di attendersi per il primo
trimestre un aumento del suo utile di più del 50%. Il
titolo dell'unità del secondo produttore cinese di
energia elettrica ha chiuso in rialzo del 10%. Sulla
scia di Datang International Power Generation Huaneng
Power International (CN0009115410) ha guadagnato il
4,6%, GD Power Development (CNE000000PC0) il 5% e
Huadian Power International (CNE1000003D8) il 10%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha guadagnato l'1,7% a
20.573,33 punti. In luce il settore immobiliare. Sun
Hung Kai Properties (HK0016000132) ha guadagnato il
3,6%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) l'1,6%, Sino
Land (HK0083000502) il 5,1% e Henderson Land
(HK0012000102) il 5,8%. Morgan Stanley ha alzato oggi le
sue stime sui prezzi degli immobili ad Hong Kong. Tra i
petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha guadagnato
l'1,7% e CNOOC (HK0883013259) l'1,6%. Il prezzo del
petrolio ha chiuso ieri a New York in rialzo del 5,6%.
HSBC (GB0005405286) ha guadagnato il 4,6%. Il mercato
specula sul fatto che i risultati di bilancio del
colosso finanziario possano sorprendere positivamente la
prossima settimana.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha guadagnato l'1,3%, il Kospi a Seul l'1,5%, lo
Straits Times a Singapore lo 0,9% e il Taiwan Weighted a
Taipei lo 0,7%.
Redazione Borsainside 12.45
Lunedì 3 Agosto 2009,
13:31 NEW YORK
Roubini: nel 2010 altri rialzi per quotazioni materie
prime
Di BlueTG.it
Nouriel Roubini, economista che prima e meglio di tutti
ha previsto lo scoppio e l’evolversi della crisi
attuale, prevede che le materie prime possano proseguire
il proprio rally nel 2010.
Questo perché l’economia mondiale uscirà gradualmente
dalla crisi, sostenendo la domanda di commodities e
dunque consentendo ulteriori rialzi dei prezzi per
materie come oro, rame, nickel, carbone o petrolio. (l.s.)
Borse europee: Chiusura
positiva, volano Barclays e Renault
03.08.2009
Tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso
oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato
l'1,6%, il DAX a Francoforte l'1,8%, il CAC40 a Parigi
l'1,5%, il FTSE MIB a Milano l'1,7% e lo SMI a Zurigo lo
0,3%.
Barclays (GB0031348658) e HSBC (GB0005405286) hanno
guadagnato rispettivamente il 6,7% e il 5%. Le due
banche hanno pubblicato dei solidi dati di bilancio per
il primo semestre. I risultati di Barclays e di HSBC
hanno spinto tutto il settore bancario europeo.
Renault (FR0000131906) ha guadagnato a Parigi il 14%.
Secondo quanto riporta il settimanale "Der Spiegel"
l'impresa francese costruirà con Daimler (DE0007100000)
un nuovo tipo di Smart a quattro posti. HSBC ha alzato
inoltre oggi il suo rating su Renault da "Neutral" ad "Overweight".
I petroliferi ed i minerari hanno beneficiato
dell'aumento dei prezzi delle commodities. Il prezzo del
petrolio ha sfiorato oggi a New York quota $72.
Redazione Borsainside 18.30
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WALL
STREET: CORRONO IN SCIA DATI MACRO E GREENSPAN
03 Agosto 2009 15:00 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
La recessione non e' ancora
alle spalle, ma potrebbe aver toccato il fondo. Si
mettono in evidenza Microsoft (+2%) e DuPont, Bene anche
Citi e BofA, dopo che la principale banca europea HSBC
ha chiuso il trimestre in attivo, soprendendo il
mercato.
Si profila un avvio di seduta posivito per la borsa Usa,
con i principali indici azionari che quando manca
mezz'ora all'avvio delle contrattazioni scambiano in
rialzo (vedi quotazioni a fondo pagina).
La recessione non e' ancora finita, ma secondo un numero
sempre piu' nutrito di analisti, potrebbe aver toccato
il fondo. Nella stessa reazione del mercato, si
riscontrano segnali positivi, che suggeriscono che il
peggio potrebbe essere alle spalle. I listini vegnono da
tre settimane di guadagni consecutive, dopo che Master
Card e Motorola hanno pubblicato risultati societari che
hanno sorpreso in positivo gli economisti.
Alan Greenspan ha detto ieri in un'intervista
all'emittente Usa ABC che l'attivita' economica
americana potrebbe tornare a crescere piu' rapidamente
di quanto atteso dalla maggior parte degli economisti.
Secondo gli economisti in luglio l'indice ISM
manifatturiero dovrebbe essere scivolato, ma al ritmo
piu' contenuto degli ultimi 11 mesi, con la recessione
che sta allentando la sua morsa e con le fabbriche che
stanno iniziando a stabilizzarsi.
Sempre sul fronte macroeconomico, notizie confortanti
sono arrivate dalla Cina, dalla Gran Bretagna e dalla
Zona Euro. I dati cinesi e, a sorpresa degli economisti,
anche quelli britannici, hanno mostrato un'espansione
dell'economia. Negli Stati Uniti oltre all'indice ISM
manifatturiero sono attese le cifre circa le spese per
le costruzioni di giugno, entrambi previsti alle 16
italiane.
Tra i singoli titoli si mettono in luce Microsoft,
DuPont e i colossi bancari Citigroup (tra le azioni piu'
scambiate nel preborsa) e Bank of America. Oggi Ford
Motor rendera' noti ulteriori dettagli relativi al primo
rialzo mensile delle vendite auto in quasi due anni,
stando a quanto riportato dal The Wall Street Journal,
che ha citato un analista dell'azienda. Altre case
automobilistiche pubblicheranno in giornata le cifre
relatvie alle vendite negli Stati Uniti.
I riflettori continueranno a essere puntati sulla
stagione delle trimestrali, con Loews, Clorox e Molson
Coors che renderanno noti oggi i conti fiscali. Tra i
risultati chiave diffusi in mattinata in Europa, la
banca britannica HSBC Holdings ha archiviato il primo
semestre con un calo dei profitti del 57% a $3.35
miliardi, sorprendendo gli economisti che si aspettavano
un rosso di $600 milioni, mentre Barclays ha chiuso il
periodo con un guadagno del 10%, favorita dal contributo
della divisione nordamericana di Lehman Brothers
acquistata l'anno scorso.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in rialzo
il greggio. I futures con consegna settembre avanzano di
$1.67 a $71.12 al barile. Sul valutario, in progresso
l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.4312. Avanza
anche l’oro a $961.90 l’oncia (+$6.10). Arretrano i
Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10
anni e’ salito al 3.56%.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e’ in rialzo di 9.50 punti (+0.97%) a
993.90.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna +17.50 punti
(+1.05%) a 1618.75.
Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 74 punti
(+0.81%) a 9200.00.
WALL
STREET: APRE IN POSITIVO A BRACCETTO CON L'EUROPA
03 Agosto 2009 15:35 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
A trainare il mercato 3M,
Microsoft, Citi, BofA e sopratutto Ford, che ha
annunciato un rialzo delle vendite. Per Greenspan la
recessione finira' prima del previsto. Intanto i mercati
europei toccano i massimi di un anno dopo i risultati
delle banche.
Partenza in rialzo per l'azionario americano, favorito
dal crescente ottimismo sullo stato di salute
dell'economia in tutto il mondo. Nel frattempo i listini
del Vecchio Continente hanno toccato i massimi di un
anno, dopo che le banche Barclays e HSBC hanno riportato
risultati migliori delle attese del mercato.
Se e' vero che la recessione non e' ancora finita,
tuttavia secondo un numero sempre piu' nutrito di
analisti, potrebbe aver toccato il fondo. Nella stessa
reazione del mercato si riscontrano segnali positivi,
che suggeriscono che il peggio potrebbe essere alle
spalle. I listini vegnono infatti da tre settimane di
guadagni consecutive.
Alan Greenspan ha detto ieri in un'intervista
all'emittente Usa ABC che l'attivita' economica
americana potrebbe tornare a crescere piu' rapidamente
di quanto atteso dalla maggior parte degli economisti.
"Potremmo avere un 2.5% in questo trimestre", ha
dichiarato l'ex numero uno della Federal Reserve.
Secondo gli economisti in luglio l'indice ISM
manifatturiero dovrebbe essere scivolato, ma al ritmo
piu' contenuto degli ultimi 11 mesi, con la recessione
che sta allentando la sua morsa e con le fabbriche che
stanno iniziando a stabilizzarsi. Negli Stati Uniti
oltre all'indice ISM sono attese le cifre circa le spese
per le costruzioni di giugno, entrambi previsti alle 16
italiane.
Tra i singoli titoli si mettono in luce 3M, favorita
dalla promozione di Goldman Sachs, Microsoft, DuPont e i
colossi bancari Citigroup (tra le azioni piu' scambiate
nel preborsa) e Bank of America. Oggi Ford Motor
rendera' noti ulteriori dettagli relativi al primo
rialzo mensile delle vendite auto in quasi due anni,
stando a quanto riportato dal The Wall Street Journal,
che ha citato un analista dell'azienda. I titoli
strappano di quasi il 7% in avvio. Altre case
automobilistiche pubblicheranno in giornata le cifre
relative alle vendite negli Stati Uniti.
Tra i risultati chiave diffusi in mattinata in Europa,
la banca britannica HSBC Holdings ha archiviato il primo
semestre con un calo dei profitti del 57% a $3.35
miliardi, sorprendendo gli economisti che si aspettavano
un rosso di $600 milioni, mentre Barclays ha chiuso il
periodo con un guadagno del 10%, favorita dal contributo
della divisione nordamericana di Lehman Brothers
acquistata l'anno scorso.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in rialzo
il greggio. I futures con consegna settembre avanzano di
$1.67 a $71.12 al barile. Sul valutario, in progresso
l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.4312. Avanza
anche l’oro a $961.90 l’oncia (+$6.10). Arretrano i
Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10
anni e’ salito al 3.56%.
WALL
STREET: ESTENDE IL RALLY D'ESTATE
03 Agosto 2009 18:00 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
I listini ampliano i rialzi
sulla scia dei dati macro migliori delle attese. S&P
sopra quota 1000 punti per la prima volta da novembre.
Strappano BofA e Ford, che ha annunciato una crescita
delle vendite in luglio. Ritracciano Treasuries e
dollaro.
Agosto parte all'insegna dei rialzi, con i principali
indici che a meta' seduta scambiano in buon progresso.
Ad innescare una corsa agli acquisti sono stati una
serie di dati confortanti giunti sia dal fronte
macroeconomico che societario. L'S&P 500 si e' portato
sopra quota 1000 punti per la prima volta da novembre.
Ford ha annunciato una crescita delle vendite di vetture
nel mese di luglio, nel giorno in cui i risultati di
Barclays e HSBC hanno dato nuova linfa al settore
bancario. I titoli della casa automobilistica guadagnano
circa il 6%, mentre BofA avanza del 4%. Tra i settori,
in forte denaro anche i titoli hi-tech e in particolare
eBay e Google, che accelerano del 3% e 2%
rispettivamente.
Il gruppo privato Institute for Supply Management ha
riferito che nonostante l'attivita' manifatturiera abbia
riscontrato un rallentamento il mese scorso, lo ha fatto
al ritmo piu' contenuto di quasi un anno. Nel frattempo
dai dati relativi alla spesa per le costruzioni
rilasciati dal Dipartimento del Commercio e' emerso un
rialzo in giugno dopo il rallentamento del mese
precedente. Entrambe le cifre hanno sorpreso in positivo
gli economisti di Wall Street.
In un altro chiaro indice del crescente appetito al
rischio degli investitori, cedono terreno dollaro e
titoli di Stato Usa, mentre le materie prime si
apprezzano. Grazie ai segnali confortanti arrivati dal
fronte delle trimestrali e macroeconomico, che sembrano
trovare conferma nei dati odierni, il mese scorso il
mercato e' tornato a salire dopo la fase esitante di
giugno.
WALL
STREET:
raggiunge dei nuovi massimi annuali
03.08.2009 -
Redazione Borsainside 22.30 ______________________________________________
I principali indici
azionari statunitensi hanno chiuso oggi in netto rialzo.
Il Dow Jones ha guadagnato l'1,3%, l'S&P 500 l'1,5% e il
Nasdaq Composite l'1,5%. L'S&P 500 ha chiuso a 1.002,63
punti. Era dallo scorso novembre che l'indice non
terminava una seduta al di sopra di questa importante
soglia psicologica.
Wall Street ha beneficiato oggi delle notizie positive
arrivate dal fronte macroeconomico. L'indice ISM
manifatturiero è salito a luglio più di quanto previsto
dagli economisti. Le spese per costruzioni sono inoltre
a sorpresa aumentate a giugno (per ulteriori dettagli
clicca qui). Tra i ciclici Alcoa (US0138171014) ha
guadagnato il 7,1%, Caterpillar (US1491231015) il 2,4%,
Boeing (US0970231058) il 2,1%, U.S. Steel (US9129091081)
l'8,3% e Honeywell (US4385161066) l'1,7%.
L'aumento della fiducia degli investitori sulle
prospettive dell'economia ha spinto le quotazioni delle
commodities. Il prezzo del petrolio ha guadagnato oggi a
New York un ulteriore 3%, quello del rame il 4,4%.
I bancari hanno tratto vantaggio dai solidi risultati di
bilancio pubblicati da Barclays (GB0031348658) e da HSBC
(GB0005405286). Bank of America (US0605051046) ha
guadagnato il 3,6%, Wells Fargo (US9497461015) il 5,5% e
J.P. Morgan Chase & Co. (US46625H1005) il 2,5%.
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