05 Agosto 2009 08:39
MILANO - di Vittorio Da Rold – Il Sole 24 Ore
Niente auguri ad Ahmadinejad
La politica americana della mano tesa verso l'Iran
comincia a raffreddarsi al punto che la Casa Bianca,
alla vigilia del giuramento del nuovo governo di
Mahamoud Ahmadinejad in parlamento, ha tenuto a
puntualizzare che Barack Obama pur prendendo atto della
rielezione non ha alcuna intenzione di congratularsi con
il presidente iraniano, proposito condiviso ieri dai
governi italiano, britannico e francese.
In altre parole non ci saranno i tradizionali auguri
diplomatici di Stati Uniti, Italia, Gran Bretagna,
Francia nella cassetta delle lettere di Ahmadinejad,
contestato presidente al cui insediamento non erano
presenti nemmeno gli ex presidenti Rafsanjani e Khatami.
«Non ho ragione di credere che manderemo una lettera» ha
detto il portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs
durante una conferenza stampa a Washington sebbene
Ahmadinejad lo fece per Obama.
Già lunedì il cancelliere tedesco Angela Merkel, «alla
luce della controversa rielezione», e in vista delle
prossime elezioni tedesche, aveva anticipato di non
avere nessuna intenzione di congratularsi con
Ahmadinejad e ieri anche Palazzo Chigi, l'Eliseo e
Downing Street hanno reso noto di essere sulla stessa
lunghezza d'onda.
E Bruxelles? L'Unione europea ha annunciato che oggi,
alla cerimonia ufficiale di insediamento di Ahmadinejad
in parlamento, manderà l'ambasciatore della presidenza
di turno, cioè la Svezia, mentre gli altri saranno
rappresentati dai numeri due. Una rappresentanza di
basso profilo, dunque, annunciata ribadendo «la ferma
condanna delle violenze e degli arresti» post
elettorali.
Una presa di posizione ferma (visto che invece saranno
presenti gli ambasciatori di Russia, Cina, Vaticano e
Svizzera, che rappresenta in Iran anche gli interessi
Usa) seppure moderata nei toni, quella dell'Occidente,
che aveva già espresse condanne al G-8, per la violenta
repressione delle proteste post elettorali messa in atto
da Teheran. Ma Ahmadinejad ha sempre risposto accusando
i paesi stranieri - lo ha fatto anche lunedì alla
cerimonia di investitura - di essersi «intromessi» nelle
elezioni iraniane.
Oggi l'Italia sarà rappresentata dal numero due
dell'ambasciata, l'incaricato d'affari Alessandro Monti
in assenza per ferie del nostro ambasciatore Alberto
Bradanini mentre la Francia stranamente manderà il
proprio ambasciatore. L'Olanda, che ha già disertato la
cerimonia di lunedì, potrebbe non inviare nessuno in
segno di estremo disagio.
Ma ciò che pesa di più è il raffreddamento americano
sollecitato a Obama dall'esperto di Iran, Trita Parsi. I
rapporti tra Washington e Teheran continuano infatti ad
essere difficili. E non solo sul fronte del dossier
nucleare. L'irrigidimento verso Teheran è iniziato
proprio dopo il voto del 12 giugno e la dura repressione
voluta dal governo di Teheran contro le manifestazioni
di piazza.
Contestazioni che molti analisti legano all'onda di
consenso suscitata in Medio oriente proprio da Obama
appena una settimana prima, con il discorso sul «nuovo
inizio» tra Islam e Occidente, pronunciato prima a
Istanbul e poi al Cairo che potrebbe aver messo in
movimento la primavera di Teheran e le violente
contromosse dei suoi oppositori.
Washington, mentre sui rapporti con Teheran pesa anche
l'arresto e le accuse di essere delle spie della Cia di
tre americani al confine con l'Iraq, spera comunque di
aprire un dialogo con l'Iran. Ma il problema è trovare
un interlocutore che non sia assorbito dai problemi
interni e dalle lotte intestine.
Infatti in Iran non si ferma la protesta. Ieri i
candidati sconfitti Mehdi Karroubi e Mir Hossein
Moussavi hanno fatto sapere che continueranno la loro
battaglia per contestare il voto. «Nonostante tutto,
continueremo la nostra battaglia contro il risultato»,
ha detto la moglie di Moussavi, mentre Karroubi ha
assicurato che non si arrenderà «mai».
La Borsa di Tokyo torna a
salire, brilla il settore dell'auto
06.08.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in rialzo. Il Nikkei ha
guadagnato l'1,3% a 10.388,09 punti ed il Topix lo 0,8%
a 957,51 punti. La lista dei rialzi è stata guidata dai
titoli del settore dell'auto. Toyota (JP3633400001) ha
guadagnato il 3,8%, Honda (JP3854600008) il 3,7%, Nissan
(JP3672400003) il 3,1% e Mazda Motor (JP3868400007) il
2,8%.
Redazione Borsainside 8.20
05 Agosto 2009 08:46
LONDRA
Lloyds: semestrale, rosso da 3,1 miliardi di sterline
di ANSA
A causa delle svalutazioni dei crediti corporate e
immobiliare
(ANSA) - ROMA, 5 AGO - Lloyds Banking Group, la banca
inglese che ha acquisito Hbos, chiude il primo semestre
con una perdita di 3,1 miliardi di sterline. La perdita
e' dovuta soprattutto alle svalutazioni dei crediti
corporate e nell'immobiliare. La societa' ha infatti
accantonato 13,4 miliardi di sterline per i crediti
tossici, piu' di quanto avessero previsto gli analisti
(11,3 miliardi). Nello stesso periodo del 2008
l'istituto aveva invece registrato un utile di 1,95
miliardi di sterline.
Mercoledì 5 Agosto 2009,
8:52 - REUTERS
Borse Asia-Pacifico, indici in ribasso su prese profitto
Le borse dell'area Asia-Pacifico (PACIFICO.SN - notizie)
oggi scambiano in ribasso, mentre gli investitori
prendono fiato dopo il rally delle scorse settimane.
La fiducia a Seoul è aumentata leggermente dopo che l'ex
presidente Usa Bill Clinton, in visita da ieri in Corea
del Sud, ha assicurato la liberazione di due giornaliste
americane detenute nel paese asiatico. Secondo alcuni
analisti però questo non allenterà le tensioni con i
paesi
confinanti.
Intorno alle 8,45 l'indice MSCI, che esclude il
Giappone, è in calo dell'1,21%. La borsa di Tokyo ha
concluso con il Nikkei (notizie) in calo dell'1,18%,
ripiegando rispetto al massimo da 10 mesi toccato ieri.
Perdono terreno le piazze cinesi, con SHANGHAI in calo
dello 1,21%, dopo il rally degli ultimi quattro giorni.
In forte calo i titoli legati all'acciaio con Baoshan
Steel in calo del 4,71 e la concorrente Whuan Steel in
calo di oltre il 5%.
HONG KONG cede intorno all' 1,05%, sulle prese di
profitto di molti investitori dopo il rally dei giorni
scorsi. Bene China Railway Group che guadagna il 7,6%
dopo che Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) ne ha alzato
il raiting sulle attese di forti investimenti in Cina
nel settore ferroviario per tutto il 2009.
SEOUL conclude la seduta in leggero ribasso, con cali
significativi nel settore tech, tra cui LG Display
(034220.KS - notizie) che pesano sul'indice.
TAIWAN termina in ribasso dell'1,55%, al minimo da 3
settimane, con Chinatrust a guidare i ribassi delle
banche dopo l'annuncio di risultati societari deludenti
per il semestre.
Male anche SYDNEY, in calo dello 0,4% al termine della
seduta, nonostante la big assicurativa Axa (Parigi:
FR0000120628 - notizie) abbia concluso a +2,31 a Sydney,
dopo l'annuncio di risultati globali in linea con le
attese per il semestre.
05 Agosto 2009 09:13
MILANO – Il Sole 24 Ore
Il
rilancio minaccioso del petrolio
Se il petrolio Wti ha tirato il fiato, concedendosi una
breve pausa nel rally, così non è stato per il Brent. Il
greggio europeo – principale riferimento per i contratti
di fornitura energetica nel Vecchio continente – non ha
smesso di correre neanche ieri. Le quotazioni hanno
guadagnato un altro punto percentuale, salendo per la
quarta seduta consecutiva, e portandosi ai massimi dallo
scorso ottobre: 74,28 dollari al barile.
Il prezzo, ormai raddoppiato rispetto ai minimi
pluriennali di fine 2008, si muove di pari passo con il
ritrovato ottimismo degli investitori: come in Borsa,
così anche sui mercati delle materie prime, è l'euforia
per una ripresa che a molti sembra ormai a portata di
mano a guidare gli acquisti. L'appetito per il rischio
cresce, a danno del dollaro – che si indebolisce – e a
vantaggio degli asset ritenuti capaci di restuire le
migliori performance. Il fiume di liquidità che continua
a riversarsi sui mercati è tornato già da tempo a
prediligere le commodities anche in chiave
anti-inflazione: così, per proteggere il portafoglio dai
futuri rincari, i fondi potrebbero in realtà accelerarne
l'arrivo. Mettendo a rischio, nel contempo, la stessa
ripresa. «Se i prezzi del greggio salgono ancora – ha
avvertito Fatih Birol, capo economista dell'Agenzia
internazionale per l'energia – potrebbero strangolare la
ripresa dell'economia».
L'interesse per le materie prime sembra essere tornato
in modo indiscriminato, ulteriormente incoraggiato dal
fatto che nel primo semestre sono state l'asset class
più redditizia per gli investitori. I metalli non
ferrosi – dal rame allo zinco, dall'alluminio al nickel
– hanno tutti riguadagnato i livelli di prezzo dello
scorso autunno, sostenuti dall'accumulo di scorte
strategiche da parte dei cinesi, ma anche – forse
soprattutto – dalla speranza che l'economia globale si
riprenda rapidamente, magari proprio al traino del
gigante asiatico. L'oro, sia pure in modo meno sfrenato,
sta anch'esso recuperando: grazie all'indebolirsi del
dollaro, ieri le sue quotazioni sono tornate a superare
970 $/oncia. Meglio è andata al palladio, balzato ai
massimi da undici mesi.
Gli ordini di acquisto piovono anche sui mercati
agricoli. Lo zucchero raffinato, su cui pesa
un'effettiva carenza di offerta, è ai massimi storici. I
semi di soia, grazie all'import cinese, non smettono di
correre. E anche i cereali sono di nuovo in forte
rialzo, nonostante sul mercato fisico vi sia un'ampia
disponibilità.
Anche il petrolio non manca, nel mondo reale. La
domanda, specie nelle economie sviluppate, è ancora ben
lontana dal riprendersi: negli Stati Uniti, dove si
consuma un quarto della produzione globale di greggio,
la domanda nelle ultime quattro settimane restava
inferiore del 10% rispetto allo stesso periodo dell'anno
scorso, le scorte di carburanti si sono avvicinate di
recente ai massimi da 25 anni e le raffinerie stanno
lavorando tuttora a poco più dell'80% della loro
capacità produttiva, perché i margini di lavorazione
sono troppo bassi, ma anche perché gli automobilisti
americani consumano troppo poco.
Eppure, a galoppare non sono soltanto le quotazioni del
greggio europeo Bernt. Il riferimento americano, il Wti,
ieri è comunque arretrato di appena lo 0,2% rispetto ai
massimi da dieci mesi e vale tuttora ben 71,41 dollari
al barile: se il suo prezzo è un po' più basso di quello
del Brent, il motivo – spiegano gli analisti – risiede
molto probabilmente nel fatto che la produzione di
petrolio nel mare del Nord (da cui provengono il Brent e
gli altri greggi assimilati a quest'ultimo, come il
Forties) è attualmente rallentata dalle manutenzioni di
alcuni giacimenti. Inoltre, comincia forse a farsi
sentire anche il timore per il giro di vite annunciato
dal governo Usa contro gli speculatori.
In Gran Bretagna le autorità di vigilanza sui mercati
non sembrano altrettanto aggressive nel voler imporre
dei limiti alle contrattazioni sui mercati dei futures,
anche il problema è più che mai all'ordine del giorno.
Il ministro del Tesoro britannico Alistair Darling e la
Financial Services Authority (Fsa), l'equivalente della
Consob italiana, hanno dato appuntamento per oggi ad una
trentina di rappresentanti dell'industria petrolifera e
finanziaria, per sondare le loro opinioni sul tema
petrolio e speculazione.
Mercoledì 5 Agosto 2009,
11:48 PECHINO - REUTERS
Banca Cina cauta sull'economia, confermate scelte
politica
La Banca centrale cinese ha ribadito oggi il suo impegno
per una politica economica espansiva per assicurare una
crescita stabile e veloce.
Nel suo report sulla politica monetaria del secondo
trimestre, la Banca popolare cinese scrive che i segnali
positivi si stanno moltiplicando, ma che è difficile
essere ottimisti sull'export e gli investimenti privati
che rimangono deboli.
La banca, che ha annunciato di utilizzare una varietà di
strumenti per mantenere i tassi del mercato monetario a
livelli appropriati, ha riaffermato che manterrà la
crescita del credito e della quantità di moneta a
livelli appropriati ma che rafforzerà le linee guida per
le istituzioni finanziarie.
05 Agosto 2009 13:41 ROMA
5 AGO
Crisi: Usa, +4,4% richieste mutui settimanali
di ANSA
Indice MBA a 517,3, da 495,4 della settimana precedente
(ANSA)- ROMA 5 AGO-Le domande di mutui ipotecari negli
Usa sono aumentate la scorsa settimana del 4,4%,portando
l'indice della Mortgage Bankers' Association a 517,3. La
settimana precedente era a 495,4. Lo riferisce l'agenzia
Bloomberg, precisando che il miglioramento dell'indice
e' frutto soprattutto dell'aumento delle richieste di
rifinanziamento di mutui gia' esistenti (+7,2%), mentre
le domande di nuovi mutui per acquisto di abitazioni
hanno registrato un incremento dello 0,9%.
05 Agosto 2009 14:08 NEW
DELHI
India: i primi 100 evasori devono 2 mld euro
di ANSA
Tra loro Tata, State Bank of India e Indian oil
corporation
(ANSA) - NEW DELHI, 5 AGO - I 100 maggiori evasori
indiani devono al fisco 1.410 miliardi di rupie (oltre 2
miliardi di euro). Lo ha rivelato un documento
presentato oggi alla Rajya Sabha (la camera alta) dal
ministro delle Finanze indiano, Shri S. S.
Palanimanickam. Ben piazzate nella lista delle 100
imprese ci sono anche il gigante dell'automobile, Tata
Motors, la piu' grande banca statale Indiana, State Bank
of India, e la compagnia petrolifera, Indian oil
corporation.
05 Agosto 2009 15:25
PARIGI
Crisi: Francia, tornano bonus a trader
di ANSA
Un miliardo euro incentivi da Bnp Paribas
(ANSA) - PARIGI, 5 AGO - Il gruppo Bnp Paribas, che da
gennaio ha realizzato oltre 3 miliardi di utili,
versera' circa un miliardo di incentivi ai suoi trader.
Lo ha rivelato oggi il quotidiano Liberation, secondo il
quale la banca avrebbe gia' accantonato la somma. La
direzione del gruppo bancario non smentisce la cifra dei
bonus rivelata da Liberation, definendola tuttavia
approssimativa e sottolineando che le somme in questione
sono ''provvigioni imposte da norme contabili''.
Mercoledì 5 Agosto 2009,
15:38 NEW YORK - REUTERS
Usa al riparo da nuove recessioni, dice Casa Bianca
Gli Stati Uniti si sono messi al riparo dal cadere in
un'altra depressione economica, anche se i dati attesi
per venerdì mostreranno un drastico calo di posti di
lavoro, nell'ordine di centinaia di migliaia. Lo afferma
Robert Gibbs, uno dei portavoce della Casa Bianca.
"Ci siamo messi al riparo dal rischio di scivolare in
un'altra recessione economica", ha detto Gibbs.
05 Agosto 2009 15:39 NEW
YORK
Crisi: Usa, a luglio persi 371.000 posti di lavoro
di ANSA
Emerge dal sondaggio effettuato da Adp
(ANSA) - NEW YORK, 5 AGO - Il settore privato americano
ha perso in luglio 371.000 posti di lavoro. Lo rileva il
sondaggio effettuato da Adp. In giugno i posti persi
erano stati 463.000. La stima del sondaggio Adp e'
superiore alle attese degli analisti ma, allo stesso
tempo, rappresenta la contrazione minore negli ultimi
nove mesi. Il dato di giugno e' stato rivisto al rialzo
a 463.000 posti. L'industria dei servizi - emerge dal
sondaggio - e' la piu' colpita, con 202.000 posti persi.
Nell'edilizia si e' invece registrata una contrazione di
64.000 unita' e nelle societa' finanziarie di 26.000
unita'. Le piccole aziende hanno perso 138.000 posti,
quelle medie 159.000 posti e le grandi 74.000. Il
dipartimento del Lavoro comunichera' fra due giorni i
dati ufficiali sui posti di lavoro persi in luglio:
secondo le stime, i posti persi dovrebbero essere
328.000, con un tasso di disoccupazione al 9,6%, ai
massimi da 26 anni. Nuovo calo, il secondo consecutivo,
per i licenziamenti programmati dalle aziende Usa: in
luglio la diminuzione e' stata del 5,7%, a 97.373,
rispetto alle 103.312 dello stesso periodo del 2008. Lo
riporta un sondaggio della Challenger, Gray & Christams.
In giugno i licenziamenti programmati erano scesi del
9%. (ANSA).
Mercoledì 5 Agosto 2009,
15:44 WASHINGHTON
Usa: il Tesoro prevede aumento emissione e allungamento
scadenze
Di BlueTG.it
Mentre in Gran Bretagna tiene banco l’ipotesi che la BoE
interrompa il suo programma di riacquisto di titoli di
stato, negli Usa il Tesoro è sotto i riflettori in
attesa di aste per la cifra record di 75 miliardi di
dollari la prossima settimana, peraltro in linea con le
previsioni degli operatori, e ha fatto sapere di voler
aumentare il ricorso a titoli indicizzati all’inflazione
l’anno prossimo per finanziare il crescente deficit di
bilancio.
L’attuale calendario di emissione è “sufficiente” per
coprire le esigenze di bilancio, ha fatto sapere oggi il
Tesoro in una nota, precisando che l’incremento delle
emissioni avverrà gradualmente nel medio periodo e che
dal 2010 buona parte delle emissioni di titoli
ventennali indicizzati all’inflazione verrà sostituita
da nuovi titoli indicizzati ma di durata trentennale. (l.s.)
05 Agosto 2009 16:55 NEW
YORK
Lehman Brothers: New York chiede 627 mln in mancate
tasse
di ANSA
Richiesta a corte bancarotta, punta a cima lista
creditori
(ANSA) - NEW YORK, 5 AGO - La citta' di New York accusa
Lehman Brothers di mancati pagamenti di tasse per 627
milioni di dollari. E cerca di convincere la corte per
la bancarotta di essere inserita all'inizio della lunga
lista dei creditori della banca, nel tentativo di
recuperare il denaro, interessi compresi. Gli esperti
finanziari ritengono che la citta' possa rientrare di
parte del dovuto, ma i tempi e l'ammontare che potrebbe
ricevere sono difficili da definire.
05 Agosto 2009 17:38
FRANCOFORTE
Bce: domani board, verso tassi ancora fermi all'1%
di ANSA
Da Trichet atteso punto su credito famiglie e acquisto
bond
(ANSA) - FRANCOFORTE, 5 AGO - Tassi fermi all'1% e Bce
'alla finestra', in attesa di verificare qual e' stato
l'impatto delle misure straordinarie adottate finora. E'
questo, secondo gli economisti, lo scenario piu'
probabile in vista della riunione del consiglio
direttivo della Bce fissato per domani mattina, al
termine del quale Jean-Claude Trichet potrebbe fare il
punto sul programma di acquisto dei 'covered bond'
lanciato a maggio e magari anticipare qualche spunto su
come sta reagendo l'economia di Eurolandia. La
stragrande maggioranza degli economisti si aspetta che
il costo del denaro non si muovera' dall'1% per il terzo
mese consecutivo, mantenendosi al minimo storico per un
altro anno: fino a quando la ripresa non si sara'
consolidata e il credito riavuto dalla peggiore crisi
vissuta dal 1929. Trichet probabilmente difendera'
ancora una volta la politica della fermezza al timone
monetario di Eurolandia tenuta finora, nonostante le
critiche per i tassi piu' alti rispetto agli Usa (dove
sono prossimi allo 0%) e alla Gran Bretagna, che sempre
domani dovrebbe lasciarli allo 0,5%. E non dovrebbe
andare oltre una prudente ricognizione della situazione
economica e creditizia di Eurolandia. (ANSA).
05 Agosto 2009 17:55
Pil cinese, cosa accade se le statistiche fossero
drogate?
I dati sul prodotto interno lordo cinese hanno il potere
di muovere i mercati e di incoraggiare le speranze in
un'imminente ripresa. Per questo tutto il mondo li
guarda da vicino. Ma se le statistiche del paese più
popoloso al mondo non fossero accurate? Questa, in
sostanza, la domanda che si pone il Financial Times,
visto che l'ultima serie di dati forniti dalle autorità
provinciali, riguardanti il primo semestre, sono ben più
alti di quelli forniti dal governo centrale.
La differenza non è di poco conto, spiega il Financial
Times: stando ai dati forniti singolarmente dalle
province e dai comuni cinesi il Pil del primo semestre
ammonterebbe a 2.251 miliardi di dollari (ovvero 15.376
miliardi di yuan), una cifra del 10% più alta di quella
fornita ufficialmente dall'ufficio nazionale di
statistica (13.986 miliardi di yuan). «Con tutto il
resto del mondo che guarda alla Cina come a un faro di
espansione, tale discrepanza è un promemoria di come le
statistiche sia spesso inaffidabili e manipolate
regolarmente dai funzionari per scopi personali e
politici», commenta il Financial Times.
Il quotidiano britannico cita anche un editoriale
pubblicato il 3 agosto sul Global Times, organo di
informazione peraltro controllato dal People's Daily
(quotidiano ufficiale del partito comunista).
Nell'articolo si citano i dati resi noti dall'ufficio
nazionale di statistica cinese sugli stipendi medi
pro-capite degli impiegati nelle città. Stando alle
cifre ufficiali, questi stipendi sarebbero aumentati del
12,9% nel primo semestre del 2009 rispetto allo stesso
periodo dell'anno precedente.
«Il dato - si legge nell'editoriale - ha provocato una
grossa discussione tra il pubblico, con gli insegnanti,
gli impiegati statali e i lavoratori che, tutti insieme,
si sono lamentati del fatto che i loro stipendi non sono
aumentati per niente». Com'è possibile, prosegue
l'editoriale del Global Times, che, «mentre la crisi
finanziaria continua, il commercio estero cinese è
precipitato, i profitti aziendali sono crollati e il
mercato del lavoro si è contratto, lo stipendio medio
sia aumentato in maniera così consistente?».
Un certo scetticismo, prosegue poi il Financial Times,
si respira anche tra gli economisti: c'è chi sostiene
che i funzionari provinciali abbiano tutto l'interesse a
gonfiare i dati sulle crescita economica. La risposta
dell'ufficio nazionale di statistica, comunque, non si è
fatta comunque attendere: la scorsa settimana, in
occasione della celebrazione dei sessant'anni dalla
nascita della Repubblica Popolare Cinese, è stata
lanciata una campagna per aumentare i livelli di fiducia
tra gli esperti di statistica.
Le borse europee chiudono
in calo, forti vendite sul settore dell'auto
05.08.2009
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi
in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,5%, il
DAX a Francoforte l'1,2%, il CAC40 a Parigi lo 0,5%, lo
SMI a Zurigo lo 0,5% e il FTSE MIB a Milano lo 0,1%.
Sulle borse del Vecchio Continente hanno pesato oggi le
notizie negative arrivate dal fronte macroeconomico. Nel
settore privato statunitense sono andati persi lo scorso
mese più posti di lavoro di quanto previsto dagli
economisti. L'indice ISM non-manifatturiero è inoltre
sceso a sorpresa a luglio (per ulteriori dettagli clicca
qui).
Le vendite hanno colpito in particolar modo il settore
dell'auto. Il calo del prezzo del petrolio ha
penalizzato inoltre i petroliferi. Royal Dutch Shell
(GB00B03MLX29) ha perso il 3,6%.
Deutsche Boerse (DE0005810055) ha perso a Francoforte il
6,5%. L'operatore di borsa ha registrato lo scorso
trimestre un calo degli utili superiore alle previsioni
degli analisti.
Swiss Re (CH0012332372) ha chiuso a Zurigo in calo del
2,2%. Il gigante delle riassicurazioni ha chiuso a
sorpresa lo scorso trimestre in rosso (per ulteriori
dettagli clicca qui).
Lloyds Banking Group (GB0008706128) ha guadagnato a
Londra il 10,6%. La grande banca britannica ha
registrato nel primo semestre perdite di £3,1 miliardi
ma si attende in futuro un forte calo degli
accantonamenti per rischi su crediti.
Socièté Générale (FR0000130809) ha guadagnato a Parigi
il 6%. La trimestrale della banca francese ha potuto
battere le stime degli analisti.
Redazione Borsainside 18.30
05 Agosto 2009 22:25
LONDRA
Gb: euro si diffonde in sordina, molti negozi lo
accettano
di ANSA
Commercianti si piegano alla valuta Ue spinti dalla
recessione
(ANSA) - LONDRA, 5 AGO - Sono sempre di piu' i
commercianti del Regno Unito che rinunciando a un
pizzico del loro nazionalismo e accettano l'euro. La
speranza e' quella di aumentare le vendite in un momento
di recessione. Lo racconta la Bbc, secondo cui la moneta
continentale, gia' da una grande catena come Marks &
Spencer (il resto viene pero' dato in sterline), e'
anche entrata nei negozi di intere cittadine come
Dunster nel Somerset con il cambio 1 a 1, anche se la
sterlina vale 1,2 euro circa.
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