.

 
 

 

PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Giovedì 06 Agosto 2009

PARTE  2

.
             
       
..... Giovedì 06 Agosto 2009 ..... Giovedì 06 Agosto 2009 ..... Giovedì 06 Agosto 2009 .....
 

 

 

 

Giovedì 6 Agosto 2009, 8:10 NEW YORK

Usa, in due anni la crisi ha cancellato 6,6 mln di posti di lavoro

Da La Stampa: Il mercato del lavoro americano continua ad arrancare anche se con un'intensità gradualmente inferiore. Ad indicarlo è il consueto sondaggio Adp (Parigi: FR0010340141 - notizie) che per il mese di luglio ha registrato nel settore privato 371 mila occupati in meno dopo la contrazione di 463 mila unità riportata in giugno. E' il comparto dei servizi quello maggiormente penalizzato con una perdita di 202 mila occupati a fronte della riduzione di 169 mila posizioni nel manifatturiero. L'indicatore conferma il permanere di tensioni sul mercato del lavoro nonostante la recessione abbia allentato la presa. Si tratta di tensioni meno forti rispetto al passato: il calo di luglio è infatti il più contenuto da ottobre 2008 e ben lontano dal picco di 736 mila posizioni bruciate nel mese di marzo. Dall'inizio della recessione, spiegano gli esperti di Adp, sono stati persi 6,6 milioni di posti a fronte dei 6,46 milioni stimati dal governo Usa. Il trend è in parte confermato dal sondaggio di Challenger, Gray & Christams che registra un nuovo calo, il secondo consecutivo, per i licenziamenti programmati dalle aziende statunitensi: in luglio la diminuzione è stata del 5,7%, a 97.373, rispetto alle 103.312 dello stesso periodo dell'anno precedente.

 

 

La Borsa di Tokyo torna a salire, brilla il settore dell'auto
06.08.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in rialzo. Il Nikkei ha guadagnato l'1,3% a 10.388,09 punti ed il Topix lo 0,8% a 957,51 punti. La lista dei rialzi è stata guidata dai titoli del settore dell'auto. Toyota (JP3633400001) ha guadagnato il 3,8%, Honda (JP3854600008) il 3,7%, Nissan (JP3672400003) il 3,1% e Mazda Motor (JP3868400007) il 2,8%.

Redazione Borsainside 8.20

 

 

Giovedì 6 Agosto 2009, 9:05

Borse Asia pacifico, indici in progresso, giù Shanghai e India

Le borse dell'area Asia-Pacifico (PACIFICO.SN - notizie) oggi avanzano in territorio positivo, fatta eccezione per la borsa indiana e Shanghai, appesantita da ipotesi che la Cina possa fare ulteriori passi per drenare la liquidità.

La banca centrale cinese ieri sera ha ribadito che la politica monetaria rimarrà favorevole alla crescita - sottolineando l'idea che la ripresa non sia ancora solida - tuttavia ha annunciato di voler utilizzare gli strumenti di mercato avviare un'azione di fine tuning dopo una crescita senza precedenti dei prestiti nei primi sei mesi dell'anno.

Intorno alle 8,45 l'indice MSCI, che esclude il Giappone, guadagna lo 0,81%. La borsa di Tokyo ha terminato la seduta con il Nikkei (notizie) al massimo da 10 mesi, in progresso dell'1,32%.

Le piazze cinesi sono contrastate, con SHANGHAI in calo dell' 1,55% su ipotesi che la Cina possa fare ulteriori passi per drenare la liquidità. Pesano in particolare i titoli legati all'acciaio con Baoshan Steel in calo del 3% e la concorrente Whuan Steel che cede oltre il 3,96%.

HONG KONG guadagna lo 0,5%, sostenuta dalle banche con HSBC (Londra: HSBA.L - notizie) in progresso dell'1,9% sulla scia della trimestrale annunciata lunedì. Giù i tech con Lenovo in calo del 6,8% su dati trimestrali deludenti e prese di profitto.

SEOUL conclude la seduta in rialzo, sostenuta da Ssangyong Motor (003620.KS - notizie) dopo che gli operai hanno terminato l'occupazione della fabbrica, mentre LG Display (034220.KS - notizie) ha guadagnato su vendite forti.

TAIWAN termina in progresso dello 0,3% una seduta caratterizzata da forte volatilità, con i finaziari come Fubon Financial che avanzano sulla scia dei finanziari americani.

La borsa INDIANA cede quasi lo 0,4% sulla scia dei cali di Wall street di ieri, appesantita da dati Usa peggiori delle attese. In calo gli energetici con Reliance Industries in calo dello 0,6% e Natural Gas dello 0,9%.

SYDNEY avanza dell'1,5% con le banche che beneficiano in particolare di un miglioramento delle prospettive economiche, in particolare dopo dati sull'occupazione migliori delle attese a luglio.

 

 

06 Agosto 2009 09:32

Maxi frode in Cinapena di morte per due imprenditori
Due imprenditori sono stati giustiziati in Cina per aver frodato gli investitori intascando oltre 88 milioni di euro, un raggiro ritenuto un grave smacco alla stabilità sociale nazionale. Lo ha riportato la Xinhua, l'agenzia di stampa ufficiale del Paese.

In Cina vengono eseguite più condanne a morte che in ogni altra nazione. Anche se solitamente riservata ai reati violenti, la pena può essere inflitta per reati che coinvolgono ingenti somme di denaro o che sono ritenuti una minaccia all'ordine sociale. I due imprenditori sono stati giustiziati ieri. Il principale organo della magistratura cinese, ha riferito la Xinhua, ha sottolineato che la frode aveva "gravemente danneggiato l'ordine del Paese e la sua stabilità sociale".

Du Yimin, imprenditore della provincia orientale di Zhejiang, si era visto affidare oltre 700 milioni di yuan (circa 71 milioni di euro) dai suoi clienti promettendo loro un reddito mensile fino al 10 per cento. Aveva invece speso la maggior parte del denaro in abitazioni, auto e beni di lusso. L'altro condannato a morte, Si Chaxian, aveva raccolto 167 milioni di yuan (16,5 milioni di euro) da 300 persone sostenendo che potevano avere interessi fino al 108 per cento. La Xinhua ha riferito che mancano ancora all'appello 270 milioni di yuan (27 milioni di euro).

 

 

Giovedì 6 Agosto 2009, 15:00 BRUXELLES
Bce: Trichet, incertezza resta molto alta e governi devono preparare exit strategy
"L'incertezza resta molto alta e i governi devono preparare per tempo soluzioni di exit strategy". Lo ha detto il presidente della Bce, Jean Claude Trichet nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi. Secondo il numero uno dell'istituto centrale di Francoforte "ci sono segnali che la recessione mondiale abbia toccato il fondo". Per assistere a una ripresa concreta a suo avviso bisognerà però aspettare l'anno prossimo. Tre sono gli ostacoli che attentano alla crescita economica elencati da Trichet il prezzo del petrolio, la situazione del mercato del lavoro e il protezionismo.

 

 

Giovedì 6 Agosto 2009, 15:04
Bce: Trichet, inflazione negativa solo temporanea
I recenti tassi d'inflazione negativi nell'Eurozona sono di breve durata, solo temporanei. Non ha dubbi a tal proposito il presidente della Bce, Jean Claude Trichet. Il numero uno dell'istituto centrale di Francoforte ha spiegato nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi a Francoforte che questa situazione inflattiva in realtà "riflette effetti che sono sostanzialmente temporanei". A suo avviso, infatti, la stabilità dei prezzi "sarà mantenuta nel medio termine".

 

 

06 Agosto 2009 15:21 ROMA
TRICHET: TASSI GIUSTI, RIPRESA NEL 2010, NO NETTO AL GOVERNO ITALIANO
di WSI-APCOM
"Dopo una fase di stabilizzazione una fase di ripresa è prevista per la metà del 2010", ha detto il presidente della Bce. La Banca centrale europea conferma il costo del denaro al minimo di 10 anni. Durissimo col governo italiano sull'oro.
La Banca Centrale Europea conferma la sua previsione di un decollo della ripresa di Eurolandia nel corso del 2010. "Dopo una fase di stabilizzazione una fase di ripresa è prevista per la metà del 2010", ha detto il presidente della Bce Jean Claude Thichet dopo la riunione del Consiglio direttivo dell'istituto che a Francoforte ha deciso di confermare un livello di costo del denaro che rappresenta il minimo nei 10 anni di storia della valuta unica. Trichet ha definito "appropriato" l'attuale livello dei tassi.
Il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento resta quindi all'1 per cento; il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginali resta all'1,75 per cento, mentre il tasso che la stessa Bce pratica sui depositi di breve termine che detiene per conto delle banche commerciali resta allo 0,25 per cento.

La Banca Centrale conferma poi il proprio giudizio "assolutamente e non ambiguamente negativo" sul provvedimento di tassazione delle riserve auree della Banca d'Italia contenuto nell'articolo 14 del decreto legge fiscale varato dal governo e promulgato dal Capo dello Stato.

Il giudizio - che segue due bocciature scritte da parte della Bce - è stato ribadito dal presidente della Bce Jean-Claude Trichet nella conferenza stampa seguita alla riunione odierna del Consiglio direttivo che ha lasciato invariati i tassi d'interesse. "Confermo - ha detto Trichet rispondendo a una specifica domanda - che consideriamo che questo provvedimento di legge, la tassazione delle riserve auree della Banca d'Italia, fa sorgere preoccupazioni molto serie circa possibili violazioni delle normative comunitarie. E noi abbiamo una opinione non ambiguamente negativa su questa legge. E' la conferma di ciò che abbiamo già affermato".

Ma cosa pensa il presidente della Bce della posizione del premier Silvio Berlusconi che ha garantito, sabato scorso dopo il consiglio dei ministri, che la tassa sull'oro prevista all'articolo 14 si applicherà a Bankitalia solo previo parere favorevole della Bce e consenso della stessa Banca d'Italia?
"Ognuno - ha detto Trichet - deve tirare le conseguenze appropriate ma il nostro è un giudizio negativo".

 

 

Giovedì 6 Agosto 2009, 16:51 BRUXELLES

Bce conferma tassi, Trichet vede frenata recessione zona euro


Nessuna sorpresa dal consiglio mensile Bce, il cui verdetto rispetta le aspettative di mercati finanziari e analisti con una conferma del costo del denaro nei sedici paesi della zona euro all'1%.

Lievemente più ottimista delle scommesse degli uffici studi, invece, il tono del presidente Jean-Claude Trichet, i cui commenti improntati a cauta fiducia sul progressivo rientro della recessione si riflettono immediatamente in una discesa dell'obbligazionario sui minimi di seduta.

"L'attività economica dovrebbe rimanere debole per il resto dell'anno, per quanto il ritmo della contrazione stia chiaramente rallentando" dice.

A monte del rialzo dei rendimenti, di cui alcuni operatori si dicono persino sorpresi, sono anche le parole del numero uno Bce su tassi di inflazione nuovamente positivi per fine anno e segnali che "la recessione mondiale stia toccando il fondo".

Trichet è naturalmente esperto nel dosare ogni sfumatura: parla di un 'mood' generale lievemente più positivo ma di un grado di incertezza che resta elevato. Accenna alla possibilità che le prossime stime dello staff mostrino un quadro leggermente differente per il 2010 per poi chiedere immediatamente di non essere frainteso.

"Il morale generale è oggi, a torto o a ragione, lievemente migliore che in passato. Dal momento che si è visto un leggero miglioramento in molte indagini congiunturali e anche in alcuni dati reali questo non ci sorprende" spiega alla stampa.

Dopo aver esordito con la formula convenzionale secondo cui i tassi europei sono "appropriati" e i rischi su crescita e inflazione "bilanciati", il presidente si sofferma sul consiglio di settembre quando sarà disponibile l'aggiornamento delle stime trimestrali dello staff.

"Per quanto riguarda il profilo [macro] vi rimando al mese prossimo, quando disporremo delle nuove proiezioni e conosceremo la valutazione dello staff" osserva.

"Al momento posso solo dire di non escludere che il prossimo anno avremo un profilo che potrebbe essere leggermente diverso, ma non posso confermarlo".

Risalenti a giugno, le ultime proiezioni dello staff sulla zona euro indicano per l'anno prossimo una dinamica del prodotto interno lordo tra -1,0% e +0,4%, con un tasso d'inflazione in una forchetta tra 0,6% e 1,4%, ancora ben lontano dall'obiettivo di 'inferiore ma prossimo' a 2%.

Dalla riunione di oggi il mercato non si attendeva del resto alcuna novità: l'istituto centrale di Francoforte rimane in attesa di valutare l'impatto complessivo delle misure a sostegno della crescita e del mercato creditizio i cui effetti sono ancora in fase di trasmissione all'economia reale.

 

 

Giovedì 6 Agosto 2009, 17:39
Sulle borse europee ritornano gli acquisti
I principali listini europei hanno chiuso gli scambi in terreno positivo. Gli acquisiti si sono concentrati soprattutto sui titoli bancari e assicurativi. A Londra, l'indice Ftse ha terminato a quota 4687 punti, (+0,94%). In evidenza, tra le blue chip, Lloyds Banking (Londra: LLOY.L - notizie) (+11,14%) e Royal Bank Scotland (+8,83%). Maglia nera del listino inglese Severn Trent (Londra:
SVT.L - notizie) (-4,45%), seguito da Antofagasta (Londra: ANTO.L - notizie) (-3,78%).L'indice tedesco Dax (Xetra: notizie) ha invece terminato a quota 5370 punti, (+0,25%). In evidenza, tra le blue chip, Hannover Re (+5,61%) e Lufthansa (+3,63%). Peggior titolo del listino di Francoforte Fresenius Medical (-2,62%).A Parigi il Cac40 (Parigi: notizie) ha terminato a 3477 punti, (+0,56%). Tra le blue chip del listino francese, in evidenza oggi Dexia (+9,12%) e Alcatel (Parigi: FR0000130007 - notizie) -Lucent (+4,4%). Pecora nera a Parigi Veolia Environnement (-5,75%), seguito da Suez Environnement (-1,79%).


 

 

 

 

WALL STREET: ALLE PRESE CON SELL CONSISTENTI

06 Agosto 2009 22:00 NEW YORK - WSI
______________________________________________

New York ha chiuso in calo, con l'indice S&P 500 sotto la quota psicologica di 1000 punti. Cautela degli investitori che attendono venerdi' la diffusione dei dati sulla disoccupazione, prevista in ulteriore aumento.
Wall Street ha chiuso in calo spinta al ribasso dalla cautela degli investitori che attendono domani la diffusione dei dati sulla disoccupazione prevista in ulteriore aumento e per le prese di beneficio dopo gli ultimi rialzi. Il Dow Jones ha perso lo 0,27 per cento chiudendo a quota 9.256,26. Peggio ha fatto il Nasdaq che ha ceduto l'1% finendo a 1.973,16 punti. Peggio ha fatto il Nasdaq che ha ceduto l'1% finendo a 1.973,16 punti.

I listini azionari hanno cancellato i guadagni della mattinata, trascinati al ribasso dal settore energetico, hi-tech e sanitario, nel giorno in cui le aziende retail hanno annunciato risultati deludenti per quanto riguarda le vendite nel mese di luglio dei negozi aperti da almento un anno.
Ciononostante, alcune societa' di punta del comparto, come GAP e Macy's, hanno rivisto al rialzo le linee guida e i titoli resistono in territorio positivo. Guardando ai comparti che si muovono in controtendenza, si mettono ancora una volta in luce i finanziari che, favoriti dall'annuncio a sorpresa della Banca d'Inghilterra circa l'espansione del programma di acquisto di titoli obbligazionari, mettono a segno un rialzo di circa un punto percentuale.

Sul paniere delle blue chip pesa il calo di Cisco Systems. Le azioni della maggiore produttrice di apparecchiature di Rete, ritracciano di circa due punti percentuali, dopo che l'azienda ha annunciato che il fatturato calera' per il quarto trimestre consecutivo a causa dell'impatto negativo della recessione sulla domanda. L'amministratore delegato John Chamber ha detto che e' troppo presto per parlare di una ripresa delle attivita' economiche. Nel frattempo MetroPCS, societa' fornitrice di carte telefoniche prepagate per reti wireless, fa un tonfo di quasi il 30%. Si tratta del peggior risultato in una singola seduta dal 2007.

Dopo che la Banca Centrale britannica ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse allo 0.5% e annunciato che iniettera' nell'economia altri $84 miliardi, Citigroup, la banca salvata dal governo statunitense dopo una perdita record l'anno scorso, guadagna il 4%, mentre Bank of America sale del 2%. American Express strappa del 5% dopo i commenti rassicuranti degli analisti circa la stabilizzazione del credito.

Dopo la prova da incorniciare di ieri (+60%) continua anche oggi il rally di AIG. I titoli balzano di oltre il 25% sulla scia di una serie di fattori, tra cui la possibile vendita della divisione del leasing di aerei Ilfc e uno swap debito-per-azioni con Washington. Venerdi' la compagnia di assicurazione rendera' noti i conti fiscali.

In chiaroscuro le notizie giunte dal fronte macro, con le nuove richieste di sussidio di disoccupazione che sono calate in maniera superiore alle attese la settimana scorsa, mentre quelle continuative hanno registrato un nuovo incremento.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in flessione il greggio. I futures con consegna settembre arretrano di $1.14 a $70.83 al barile. Sul valutario, euro in ribasso nei confronti del dollaro a quota $1.4356. Avanza invece l’oro a $969.60 l’oncia (+$3.30). Guadagnano terreno i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.7520% dal 3.7640% di ieri.

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 
 

PARTE  1 PARTE  CRONOLOGICA PARTE  2