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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Lunedì 17 Agosto 2009

PARTE  2

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15 Agosto 2009 15:40 MILANO – Il Sole 24 Ore
Banche Usa, i fallimenti non sono finiti: ecco Colonial
Colonial Bank viene chiusa dalla Federal Deposit Insurance Corp (Fdic), l'agenzia federale di assicurazione sui depositi, e diventa la maggiore banca americana a essere fallita nel 2009, la quinta nella storia americana. Nel chiudere l'istituto, la Fdic ha raggiunto un accordo con BB&T, in base al quale quest'ultima rileva i depositi, gli sportelli e parte degli asset della seconda banca dell'Alabama. L'accordo raggiunto prevede anche una divisione delle perdite di Colonial fra la Fdic e BB&T su 15 dei 22 miliardi rientranti nell'accordo.
Che Colonial Bank fosse in profonda difficoltà non è una novità: la stessa banca il mese scorso ha messo in dubbio la propria capacità di continuare a operare in seguito ai problemi incontrati nel raccogliere capitali. Constatando che l'istituto è «sull'orlo del collasso», il giudice distrettuale Adalberto Jordan ha accolto giovendì la richiesta di Bank of America di congelare un miliardo di dollari di asset di Colonial al fine di tutelare le proprie rivendicazioni nei confronti dei finanziamenti Colonial.
Colonial ha 355 filiali in cinque stati americani e, al 30 giugno, contava su asset per 25 miliardi di dollari. La banca ha chiuso il secondo trimestre con una perdita di 606 milioni di dollari, registrando il quinto trimestre consecutivo in rosso. Fondata nel 1981 a Montgomery, Alabama, Colonial si è ampliata sotto la guida del fondatore e amministratore delegato Bobby Lowder in Florida, Georgia, Nevada e Texas. È l'espansione in Florida, e nel suo mercato immobiliare, ad aver creato problemi e spinto sull'orlo del fallimento l'istituto.
Se l'accordo con la Fdic andrà in porto, BB&T guadagnerà l'accesso al mercato del Texas, il più attraente per l'industria bancaria: il Texas, spinto dal settore energetico, vanta un'economia solida, e sicuramente più in salute di molti altri stati americani. nel corso della crisi BB&T si è comportata molto meglio di molte delle banche regionali sue rivali: BB&T è uno dei 19 istituti su cui la Fed ha effettuato gli stress test, che hanno rivelato che la banca non aveva bisogno di raccogliere ulteriori capitali.

 

 

15 Agosto 2009 19:59 NEW YORK
Banche: in Usa raggiunto accordo, Bb&t compra Colonial
di ANSA
E' il maggior fallimento di un istituto americano per il 2009
(ANSA) - NEW YORK, 15 AGO - Colonial Bank viene chiusa dalla Federal Deposit Insurance Corp (Fdic) e diventa la maggiore banca americana a fallire nel 2009. L'agenzia federale di assicurazione sui depositi ha raggiunto un accordo con BB&T, in base al quale quest'ultima rileva i depositi, gli sportelli e parte degli asset della seconda banca dell'Alabama. Si prevede anche una divisione delle perdite di Colonial fra la Fdic e BB&T su 15 dei 22 miliardi rientranti nell'intesa. Erano note da tempo le difficolta' che stava affrontando Colonial Bank, tanto che la stessa banca il mese scorso ha messo in dubbio la propria capacita' di continuare a operare dopo i problemi incontrati nel raccogliere capitali. Constatando che l'istituto e' ''sull'orlo del collasso'', il giudice distrettuale Adalberto Jordan ha accolto giovedi' la richiesta di Bank of America di congelare un miliardo di dollari di asset di Colonial al fine di tutelare le proprie rivendicazioni nei confronti dei finanziamenti. Colonial ha 355 filiali in cinque stati americani e, al 30/6, contava su asset per 25 miliardi di dollari. Ha chiuso il secondo trimestre con una perdita di 606 milioni di dollari, registrando il quinto trimestre consecutivo in rosso. Era stata fondata nel 1981 a Montgomery, in Alabama, e in seguito si e' ampliata in Florida, Georgia, Nevada e Texas. (ANSA).

 

 

16 Agosto 2009 14:33 MILANO – Il Sole 24 Ore
Afghanistan, minaccia dei talebani: «Faremo saltare i seggi»
A quattro giorni dalle elezioni presidenziali e provinciali in Afghanistan per la prima volta i talebani minacciano di attaccare i seggi elettorali. Le minacce sono apparse dapprima scritte su volantini appesi e distribuiti in numerosi villaggi nel sud dell'Afghanistan, il cui contenuto è stato confermato dal portavoce degli estremisti islamici, Yousuf Ahmadi: i messaggi invitano gli abitanti a «non partecipare al voto per non diventare vittime» delle operazioni dei talebani, che hanno annunciato di voler utilizzare «nuove tattiche».
«Chiunque sarà ferito ai seggi, sarà direttamente responsabile in quanto era stato informato», si legge sui volantini, nei quali si avverte che le milizie intensificheranno le loro operazioni alla vigilia e nel giorno del voto e si invita la popolazione a prendere le armi contro gli «invasori». Finora i talebani si erano limitati a chiedere alla popolazione di boicottare le elezioni, senza mai minacciare direttamente i seggi: tuttavia i volantini sottolineano come gli elettori, in quanto alleati del governo afgano e delle forze straniere, saranno considerati come «nemici dell'Islam». Le minacce sembrano smentire la notizia di un accordo con i responsabili talebani delle provincie meridionali per una tregua elettorale, annunciata venerdì scorso da Ahmad Wali Karzai, fratello del presidente uscente - e favorito per gli scrutini - Hamid.
Nella notte sono stati uccisi trenta talebani, in un'operazione condotta dalle forze della Nato e dall'esercito afgano nella provincia orientale di Khost: lo ha reso noto il Ministero della Difesa di Kabul.
Il governo afghano ha annunciato la sospensione di tutte le azioni militari il 20 agosto, giorno del voto per le elezioni presidenziali. Il ministro della Difesa Abdul Rahim Wardak, il suo collega degli Interni, Mohammad Hanif Atmar, e il capo dei servizi segreti, Amrullah Saleh, hanno spiegato in una conferenza stampa che «sarà comunque difficile avere un giorno di vera pace» ma faranno di tutto per assicurare il regolare svolgimento del voto.
Gran Bretagna sotto shock: duecento i morti. Ma il premier dice : «Dobbiamo andare avanti»
Si sta affrontando «un'estate molto difficile» in Afghanistan, ma bisogna andare avanti. È quanto ha dichiarato il premier britannico Gordon Brown nel giorno in cui il ministero della Difesa ha annunciato che sono ora 201 i caduti britannici dall'inizio della guerra. Con 10 caduti solo dall'inizio del mese, dopo un numero tristemente da record a luglio, a cinque giorni dalle elezioni presidenziali. «Abbiamo creato lo spazio in cui possiamo avere un governo afghano, una polizia ed un esercito afghano che impediranno ai talebani ed al Qaeda di imporsi» ha detto Brown assicurando al contempo che si stanno facendo «tutti gli sforzi» per garantire la migliore protezione ed equipaggiamenti alle truppe britanniche dispiegate. «Abbiamo aumentato in modo netto i finanziamenti per l'Afghanistan in modo da poter fronteggiare le nuove sfide delle bombe sul ciglio della strada, gli ordigni elettronici e le tattiche di guerriglia» ha detto ancora.
Altri due caduti per l'Isaf. Dal 2001 sono 1.312le vittime militari
Due soldati impegnati in operazioni dell'Isaf (la forza militare Nato in Afghanistan) sono morti nelle ultime 24 ore a seguito delle ferite riportate in due separati incidenti. Lo ha reso noto oggi il quartier generale della stessa Isaf.
In un comunicato, in cui secondo la prassi non si specifica né la nazionalità né l'identità delle vittme, l'Isaf indica che in entrambi i casi si è trattato dello scoppio in province meridionali di Ied, rudimentali ordigni esplosivi utilizzati dai talebani per danneggiare i veicoli militari avversari. Il primo soldato, si precisa, è morto per le ferite riportate in uno scoppio avvenuto il 13 agosto. Il ministero della difesa britannico da Londra ha fatto sapere che si tratta di un soldato del reggimento Royal Welsh. Per un simile attentato realizzato ieri è deceduto il secondo militare. Finora in agosto 35 membri dell'Isaf e della Nato hanno perso la vita in Afghanistan. Le vittime militari nel conflitto dal 2001 sono invece 1.312.

 

 

16 Agosto 2009 15:01 MILANO – Il Sole 24 Ore
L'annuncio di Ahmadinejad: tre donne nel mio governo
Per la prima volta in Iran dalla fondazione della Repubblica islamica nata dalla rivoluzione del 1979, le donne entreranno a far parte del governo: ci saranno infatti tre «ministre» nel nuovo esecutivo di Mahmoud Ahmadinejad che sarà presentato ufficialmente entro mercoledì prossimo. Lo ha annunciato lo stesso presidente iraniano alla televisione. «Con le decime elezioni presidenziali siamo entrati in una nuova era, le condizioni sono completamente cambiate», ha detto Ahmadinejad prima di anticipare che la parlamentare Fatemeh Ajorlou sarà nominata ministro degli Affari sociali, mentre Marzieh Vahid Dastjerdi sarà il nuovo ministro della Sanità. Almeno un'altra donna sarà aggiunta alla lista e l'età media del nuovo esecutivo si abbasserà, ha promesso il presidente nel suo discorso. Ahmadinejad ha poi anticipato che l'attuale consigliere per gli affari religiosi, Heydar Moslehi, sarà il nuovo ministro dell'Intelligence, mentre il titolare dell'economia resterà Shamseddin Hosseini. L'agenzia Mehr ha inoltre anticipato che il nuovo ministro degli Esteri sarà l'attuale capo negoziatore per il nucleare, Said Jalilim, che subentrerà quindi a Manuchehr Mottaki. Cambiamenti in vista anche nelle caselle Difesa e Interno.
Il rinnovamento annunciato, però, non ha impedito l'avvio, proprio oggi, del processo a 28 persone, tra cui una donna, arrestate nelle proteste del dopo voto presidenziale: sono accusati di partecipazione a manifestazione illegale, distruzione di beni pubblici e resistenza alla polizia. In tutto, sono finora 110 _ tra cui una ragazza francese e due funzionari iraniani di ambasciate occidentali _ i partecipanti a manifestazioni di protesta non autorizzate messi sotto processo. La settimana prossima, secondo l'agenzia semiufficiale iraniana Fars, dovrebbe visitare l'Iran in presidente siriano Bashar al Assad, cheha accettato di mediare tra Teheran e Parigi per la vicenda di Clotilde Reiss, la francese accusata di spionaggio dopo aver partecipato alle proteste elettorale. E in serata il colpo di scena: il ministro degli Esteri transalpino Bernard Kouchner ha annunciato che le autorità iraniane potrebbero rilasciare su cauzione la Reiss nelle prossime ore.
Intanto il principale oppositore del presidente e candidato sconfitto nel voto del 12 giugno, Mir Hossein Moussavi, ha annunciato che continuerà a contestare il risultato delle elezioni. Il quotidiano riformista Etemad Melli ha scritto che Moussavi ha denominato il suo movimento «La via verde della speranza», costituito, ha detto, «per difendere le legittime richieste del popolo e favorire il raggiungimento dei suoi diritti». Un movimento «formato da un gran numero di reti sociali che si sono costituite in modo autonomo e indipendente».

 

 

16 Agosto 2009 16:17 MILANO – Il Sole 24 Ore
Londra prepara una legge per frenare i bonus dei manager bancari
Tempi duri in tutto il mondo per i manager bancari abituati a retribuzioni a sei zeri. Ora tocca alla Gran Bretagna: il Governo di Sua Maestà è pronto a varare un progetto di legge che introdurrà un tetto ai bonus dei dirigenti del credito. L'annuncio è del ministro delle Finanze Alistair Darling, intervistato dal Sunday Times. Darling ha dichiarato che "parte dei problemi di oggi sono stati causati dal fatto che alcuni traders erano incentivati a correre rischi che né loro né i loro responsabili avevano compreso pienamente. Se occorre cambiare la legge per inasprire i regolamenti siamo pronti a farlo".
L'annuncio arriva pochi giorni dopo le nuove norme-quadro pubblicate dalla Financial services authority (Fsa), l'autorità dei mercati finanziari britannici, che sono in linea con i principi enunciati dal G-20: in sostanza, le banche britanniche non potranno più offrire bonus garantiti pluriennali ai propri top manager o ai migliori broker e i versamenti dovranno essere legati a criteri di performance di lungo termine. Inoltre il pagamento di almeno di due terzi del bonus dovrà essere dilazionato su almeno tre anni e il bonus dovrà essere legato contemporaneamente alla performance individuale, a quella delle equipe e del gruppo.
La Gran Bretagna segue una tendenza generalizzata, con l'adozione, anche in Europa, di provvedimenti con misure per superare la crisi finanziaria come il tetto ai compensi dei dirigenti bancari, in certi casi ancora in fase di (controversa) applicazione. Ad esempio, è il caso della Francia: una settimana fa il ministro dell'Economia Francois Fillon è stato costretto a convocare a Palazzo Matignon i rappresentanti degli istituti francesi insieme alla Banca di Francia e al ministero dell'Economia chiedendo il rispetto degli impegni presi dagli stessi istituti con la manovra.
Negli Stati Unit, partiti in ancitipo nella strategia di contenimento delle retribuzioni nel settore finanziario, stanno scattando le prime multe sui controversi maxi-bonus dei banchieri d'affari. La prima a finire nel mirino è stata agli inizi di agosto Bank of America: la Sec, il massimo organo di vigilanza Usa sui mercati (equivalente alla nostra Consob), ha punito con una sanzione da 33 milioni di dollari il colosso bancario che l'anno scorso ha salvato Merrill Lynch, una delle top firm di Wall Street finita a un passo dal baratro nei giorni peggiori della crisi. E la questione riguarda proprio la controllata Merrill: i 33 milioni sono il prezzo pagato da BofA per raggiungere un accordo con le autorità americane.
Nei mesi scorsi gli «uomini d'oro» di Merrill erano già stati chiamati a rapporto dal procuratore generale di New York: Andrew Cuomo ha spedito mandati di comparizione per interrogare sette dei top executive della banca d'affari di Wall Street che, nel pieno della crisi, avevano ricevuto compensi superiori ai dieci milioni di dollari in contanti e azioni.
Ma c'è anche chi nel frattempo si ingnegna per dribblare le restrizioni che le varie autorità stanno varando: nei giorni scorsi il Wall Strett Journal aveva raccontato la vicenda di Andrew Hall, un trader dell'energia di Citigroup, che ha proposto di modificare il suo contratto nel tentativo di evitare che il suo stipendio venga sottoposto a Kenneth R. Feinberg, il cosiddetto "zar dei compensi", la persona designata dall'amministrazione Obama per supervisionare le pratiche su bonus e salari presso le società salvate dal
governo. Il quotidiano americano ha precisato che la proposta di modifica include la conversione di una fetta dei compensi di Hall per il 2010 in azioni. Quest'anno Hall dovrebbe incassare 100 milioni di dollari.
Feinberg sta passando al setaccio i piani per i compensi dalle sette banche e società che monitora, cioè Citigroup, Bank of America, Aig, General Motors, Chrysler, Chrysler Fincancial e Gmac Financial Service. Sui progetti Feiberg si pronuncerà entro 60 giorni. Fra i suoi poteri vi sono il veto sui bonus e sui salari di Aig, Bofa, Chrysler, Chrysler Financial, Gm e Gmac: lo "zar" dovrà approvare o rivedere i compensi dei senior manager e dei 100 dipendenti più pagati delle sette aziende monitorate. Inoltre Feinberg può cercare di rinegoziare i contratti siglati prima del 17 febbraio.
Negli ultimi Feinberg ha incontrato spesso i vertici delle sette aziende per stabilire i tetti di compenso appropriati secondo gli standard individuati dal governo.

 

 

16 Agosto 2009 19:08 MILANO – Il Sole 24 Ore
Weber: «E' troppo presto per dire che la crisi è finita»
È troppo presto per dire che la crisi è finita. Lo ha affermato il presidente della Bundesbank e consigliere della Bce Axel Weber, in un'intervista a "Sueddeutsche Zeitung", che sarà pubblicata domani. Alla luce dei dati sul Pil tedesco, che mostrano una ripresa, Weber ha detto: «Voglio mettere in guardia dalle affermazioni secondo le quali la crisi è finita. Sono affermazioni ora premature».
Le dichiarazioni di Weber ridimensionano le ottimistiche previsioni dell'ultimo bollettino Bce, nel quale si leggeva che la recessione mondiale è «a un punto di svolta» e la crescita economica, dopo una fase di stabilizzazione, «dovrebbe mostrare una graduale ripresa nel 2010». La valutazione era motivata dal buon dato dei Pil di Francia e Germania, che a sorpresa sono tornati positivi nel secondo trimestre del 2009. Tuttavia, la Bce esprimeva preoccupazioni per il mercato del lavoro, con la disoccupazione che toccherà il 10,9 per cento nell'area euro il prossimo anno, prima di tornare a scendere nel 2011. Nel bollettino di agosto, l'istituto guidato da Jean Claude Trichet si attendeva comunque che nell'eurozona l'attività economica rimanesse «debole nella restante parte dell'anno».

 

 

17 Agosto 2009 05:12 TOKYO
Giappone: il Pil torna a crescere dopo 5 trimestri
di ANSA
+0,9% ad aprile-giugno, +3,7% al ritmo annualizzato
(ANSA) -ROMA, 17 AGO- L'economia giapponese torna a crescere: il Pil aprile-giugno per la prima volta in 5 trimestri sale dello 0,9%, al ritmo annualizzato del 3,7%. La seconda economia al mondo e' la terza, in ordine temporale dopo Germania e Francia, a mostrare segnali di recupero e ad annunciare la fine della recessione nel trimestre in questione. Il dato e' leggermente al di sotto delle stime degli analisti, che si attendevano un +1% su base trimestrale e un +3,9% in termini annualizzati.

 

 

17 Agosto 2009 05:22 TOKYO
Borsa: le piazze asiatiche aprono in ribasso
di ANSA
Tokyo -0,72% e Hong Kong -2,28% nei primi scambi
(ANSA) - TOKYO, 17 AGO - La Borsa di Tokyo accoglie fredda il ritorno della crescita del Pil giapponese e apre con il Nikkei in calo dello 0,72%, a 10.521,02 punti. Apertura in ribasso anche ad Hong Kong, dove l'indice Hang Seng nei primi scambi ha perso 475,85 punti (-2,28%), a quota 20.417,48.

 

 

Lunedì 17 Agosto 2009, 8:27 NEW YORK
Cina: Citigroup alza stime Pil 2009 e 2010
Crisi, questa sconosciuta in Cina. Secondo gli analisti della Citigroup (NYSE: C - notizie) il prodotto interno lordo del paese dovrebbe crescere dell'8,7% nel 2009, salendo al +9,8% nel 2010. Gli esperti hanno alzato alzato le loro precedenti stime: nelle scorse settimane gli esperti avevano preannunciato un balzo rispettivamente pari all'8,2 e all'8,8%.

 

 

17 Agosto 2009 08:46 TOKYO
Borsa: Tokyo chiude in forte ribasso a -3,1%
di ANSA
Indice Nikkei scende di 328,72 punti
(ANSA) - TOKYO, 17 AGO - La Borsa di Tokyo chiude gli scambi in forte ribasso del 3,1%. Il calo sconta il rafforzamento dello yen sulle principali valute e il risultato lievemente sotto le attese, seppur positivo, del dato trimestrale aprile-giugno del Pil (+0,9%). L'indice Nikkei si porta a 10.268,61 punti, 328,72 in meno della chiusura di venerdi'.

 

 

17 Agosto 2009 09:18 MILANO
Borsa: mercati asiatici in calo
di ANSA
Dopo dati pil Giappone sotto le attese, Sony e Nissan -3%
(ANSA) - MILANO, 17 AGO - Mercati azionari asiatici in calo dopo i dati sulla crescita in Giappone che non rispecchiano le attese e sulla fiducia degli americani. Il Pil giapponese ad aprile-giugno, per la prima volta in cinque trimestri, sale dello 0,9% rispetto ai tre mesi precedenti e al ritmo annualizzato del 3,7% ma il dato e' sotto le attese degli analisti. Sony e Nissan Motor che oltreoceano realizzano oltre un terzo dei loro ricavi hanno perso il 3% circa. Giu' anche Honda (-3,5%), Nintendo (-2,6%). Su quest'ultima pesa il giudizio da parte degli analisti di Credit Suisse che passa da outperform a neutral. Effetto semestrale invece su BlueScope Steel che ha fatto un tonfo del 6,1% e la compagnia Ping An Insurance del 4,2%. Deboli le materie prime con Bhp Billiton in calo del 2,2%, Rio Tinto del 4,9 per cento. In controtendenza Fortescue Metal (+2%) sulle attese per un'operazione di finanziamento da 6 miliardi di dollari e Leighton Construction Holding che ha fatto un balzo del 6% con il giudizio positivo di Merrill Lynch e Macquarie Group.(ANSA).

 

 

17 Agosto 2009 12:14 BRUXELLES
Ue-16: commercio estero, saldo attivo di 4,6 miliardi
di ANSA
A giugno deficit di 4,3 mld contro quello di 19,3 mld del 2008
(ANSA)-BRUXELLES, 17 AGO- La bilancia del commercio estero con il resto del mondo nei 16 Paesi dell'area euro ha segnato un saldo attivo di 4,6 mld di euro a giugno. L'Eurostat, l'ufficio europeo di statistica, segnala che a maggio 2008 aveva registrato una crescita zero. Per l'intera Unione europea l'ufficio ha inoltre registrato a giugno un deficit di 4,3 miliardi di euro contro quello di 19,3 miliardi dello stesso periodo del 2008. Per quanto riguarda il settore dell'energia, nei 27 Paesi Ue, il deficit di gennaio-maggio 2009 si e' ridotto a 92,9 miliardi di euro contro i 147,9 miliardi dello stesso periodo del 2008. Nello stesso periodo anche il surplus per macchinari e veicoli e' calato, passando a 36,3 miliardi da 59,8. In diminuzione tutti gli scambi dell'Unione con i principali partner: il calo piu' significativo e' quello delle esportazioni in Russia (-39% in gennaio-maggio 2009 rispetto allo stesso periodo 2008), in Turchia (-33%) e Corea del sud (-23%); in diminuzione anche le importazioni dalla Russia (-43%), dal Giappone e dal Brasile (-29%). E' calato infine il surplus commerciale con gli Usa (11,5 miliardi a gennaio-maggio 2009 contro 27,3 miliardi nello steso periodo dello scorso anno), cosi' come il deficit con la Cina (55,8 miliardi contro 60,9 miliardi dello stesso periodo 2008).(ANSA).

 

 

17 Agosto 2009 12:16 BERLINO
Germania: Weber teme per il futuro delle banche
di ANSA
Governatore Bundesbank: preoccupa raffica insolvenze dei privati
(ANSA) - BERLINO, 17 AGO - Il governatore della Banca centrale tedesca, Axel Weber, teme che i problemi per il sistema bancario tedesco non siano finiti. Nonostante i recenti segnali di ripresa della congiuntura, la recessione, ha detto il consigliere della Bce, si riflette sulle banche in una fase successiva. In particolare, ha spiegato al quotidiano Sueddeutsche Zeitung, la raffica di insolvenze di privati cittadini e societa' avra' delle ripercussioni sugli istituti di credito.

 

 

17 Agosto 2009 14:19 PECHINO
Cina: crollo di -35,7% degli investimenti esteri a luglio
di ANSA
A giugno il calo era stato del 6,7%
(ANSA) - ROMA, 17 AGO - Investimenti esteri in picchiata in Cina. A luglio, secondo quanto ha reso noto oggi il ministero del commercio cinese, il gigante asiatico ha visto un crollo degli investimenti esteri diretti pari al 35,7% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. A giugno il calo era stato del 6,76%, riferisce l'agenzia Bloomberg.

 

 

17 Agosto 2009 15:57 MILANO – Il Sole 24 Ore
«La Borsa cinese è come un gigantesco schema Ponzi»
L'Asia sarà la locomotiva della ripresa globale? Il tonfo delle borse asiatiche in avvio di settimana (il peggiore da cinque mesi a questa parte per l'indice MSCI Asia Pacific) ha forse riportato con i piedi per terra quanti in questi mesi avevano scommesso sul Far East. «An astonishing rebound» (Un rimbalzo sorprendente) titola l'ultimo numero dell'Economist. La ripresa dell'economia globale - questa la tesi - sarà trainata dalle economie di Cina, Indonesia, Corea del Sud e Singapore. Nell'articolo di compertina, a supporto della tesi, vengono citati i brillanti risultati raggiunti in questi ultimi mesi dalle economie delle tigri asiatiche. Anche il Giappone (che ha registrato il primo aumento del Pil degli ultimi cinque trimestri, anche se minore del previsto) viene citato come una delle economie che prima di altre uscirà dalla recessione.

La frenata delle Borse asiatiche, con le sue conseguenze sui mercati globali, ha freddato gli entusiasmi. La più colpita è stata soprattutto la Borsa cinese, che ha perso il 5,79 per cento. Lo Shanghai composite index ha fatto registrare il peggior calo dal 18 novembre del 2008 (anche se mantiene un rialzo del 58% dall'inizio dell'anno). Cosa ha contribuito a questo brusco risveglio? Tanti fattori, a partire dalle perdite riportate nel primo semestre dal gigante dell'industria metallurgica Yunnan Copper (terzo produttore di rame del Paese). Ma soprattutto ha inciso il crollo degli investimenti stranieri di luglio (-35,7% a luglio e -20,3% nei primi sette mesi dell'anno). Tutti elementi che hanno rafforzato la convinzione, condivisa da molti analisti, che dietro il rally di Shanghai (salita in un anno di quasi il 100%) non ci sia altro che una bolla speculativa e non una solida ripresa dell'economia reale.

Il timore è quello che i bassi tassi d'interesse e le forti iniezioni di liquidità della Banca centrale cinese abbiano incoraggiato la speculazione (nel mercato azionario e in quello immobiliare) più che un sano impegno nel credito alle imprese. Tra i maggiori sostenitori di questa tesi c'è Andy Xie, ex capo-economista per l'area Asia Pacifico di Morgan Stanley, oggi indipendente. «Nella prima parte dell'anno la liquidità immesa nel sistema bancario è aumentata del 24% - si legge in un suo report pubblicato dal blog di Barry Ritholtz (uno dei guru della finanza più ascoltati negli Usa) - ma il loan deposit ratio (rapporto tra prestiti e depositi) è rimasto pressoché stabile al 66%». Questo significa che la liquidità è stata utilizzata, più che per finanziare le imprese, per investimenti a leva nel mercato azionario e nella speculazione immobiliare.

L'eccesso di liquidi in circolazione, sostiene Xie, ha dato origine a una bolla definita metaforicamente «un gigantesco schema Ponzi» (lo stesso meccanismo adottato dal finanziere-triffatore Bernie Madoff). Il mercato azionario cinese è quindi drogato e il valore delle azioni, secondo l'economista, sono sopravvalutate del 50-100%. Quando scoppierà la bolla? Secondo Xie ci sarà un'importante correzione di rotta a partire dal quarto trimestre dell'anno. Staremo a vedere se il tonfo di Shanghai è solo un temporale estivo, oppure è l'annuncio di una più grave tempesta.

 

 

17 Agosto 2009 16:29 ROMA
Crisi: Usa, oggi uffici chiusi a Chicago per risparmiare
di ANSA
Il municipio spera di risanare il bilancio negativo del 2009
(ANSA) - ROMA, 17 AGO - Uffici ed edifici pubblici di Chicago oggi sono chiusi. Lo ha deciso il comune per risparmiare sul bilancio in crisi del 2009. Gli uffici che rimarranno chiusi sono quelli municipali, quelli delle cliniche, delle biblioteche e sale di lettura pubbliche. Non ci sara' raccolta dei rifiuti ne' pulizia delle strade. Lavorera' solo un piccolo numero di persone nei i servizi essenziali e di emergenza come la polizia. I dipendenti in ferie forzate non riceveranno la giornata di stipendio.

 

 

17 Agosto 2009 17:04 NEW YORK
GM: valuta auto supereconomica da produrre in Asia
di ANSA
Costera' 4.000 dollari e compensera' flessione vendite
(ANSA) - NEW YORK, 17 AGO - General Motors pensa a una vettura super-economica, da soli 4.000 dollari e probabilmente prodotta in Asia. Lo riporta il Wall Street Journal, sottolineando come il segmento delle vetture super-economiche sta attraendo una crescente attenzione da parte delle case automobilistiche in quanto consente di cogliere le occasioni offerte dall'espansione dei paesi in via di sviluppo e di bilanciare almeno in parte la flessione delle vendite negli Usa e in Europa.

 

 

Lunedì 17 Agosto 2009, 17:39
Lunedì da dimenticare in Europa: chiusura poco sopra i minimi
Lunedì nero per i listini del vecchio Continente che hanno terminato una seduta alquanto difficile in prossimità dei minimi di giornata. Male il Dax (Xetra: notizie) che ha ceduto due punti percentuali in linea con il -2,13% di Parigi, Amsterdam -2,09%, Stoccolma -2,12%, Zurigo -1,77%, Londra -1,72%, Madrid -2,78%. A livello settoriale limitano i danni solo i comparti difensivi come farmaceutici, -0,5%, alimentari -1,1% e media -1,5%. Tra i peggiori spiccano nuovamente le materie prime -4,5%, gli automobilistici -4,2% e i bancari che cedono oltre 3 punti percentuali rispetto a venerdì scorso.

 

 

17 Agosto 2009 18:11 NEW YORK
Droga: 90% dei dollari 'sporco' di cocaina, +20% in 2 anni
di ANSA
Banconote contaminate durante spaccio o assunzione droga
(ANSA) - NEW YORK, 17 AGO - Nelle grandi citta' degli Usa nove banconote su dieci presentano tracce di droga, in particolare di cocaina. E' quanto emerge da uno studio sui soldi in oltre 30 citta' di cinque nazioni (Usa, Canada, Brasile, Cina, Giappone) presentato dall'American Chemical Society in corso a Washington. La cocaina e' presente in tracce sul 90% dei dollari che girano negli Usa. La cocaina finisce sui dollari durante lo spaccio oppure perche' sono usati come carta per 'sniffare'.

 

 

17 Agosto 2009 18:16 MILANO
Borsa: Milano, chiusura negativa, Ftse All-Share a -2,63%
di ANSA
Tutte le europee in flessione sulla scia di Wall Street
(ANSA) - MILANO, 17 AGO - Chiusura negativa per Piazza Affari. Il Ftse All-Share ha ceduto il 2,63% a 21.433 punti ed il Ftse Mib il 2,74% a 20.962 punti. Anche le altre borse europee hanno chiuso con flessioni simili a Milano, sulla scia dell'andamento negativo di Wall Street. A Londra l'indice Ftse 100 ha segnato un -1,46%, a 4.645,01 punti. A Francoforte l'indice Dax ha perso il 2,02% a 5.201,61 punti. A Parigi l'indice Cac 40 ha perso il 2,16% a 3.419,69 punti.

 

 

17 Agosto 2009 19:12 MILANO
E' boom di persone che navigano su Internet con cellulare
di ANSA
Sono sette milioni di italiani, studio del Politecnico di Milano
(ANSA) - MILANO, 17 AGO - Ormai sono quasi 7 milioni gli italiani che usano il telefonino per navigare su Internet. Lo sostiene uno studio del Politecnico di Milano. I dati diffusi parlano chiaro: il 90% degli italiani sa di poter usare il cellulare per navigare in Internet, il 13% della popolazione lo ha fatto almeno una volta nell'ultimo anno. A preferire il servizio sono gli uomini nella fascia 11-44 anni. La soddisfazione media degli utenti, pero', secondo l'Osservatorio, non e' elevata: a creare disagi sono la lentezza della connessione e i costi ancora elevati. In Italia, dove 4 abitanti su 5 possiedono un telefono cellulare e ci sono una media di 1,5 sim attive per utente, il mercato di Internet da cellulare ha fatto registrare un aumento dei ricavi del 20% nell'ultimo anno ed e' destinato a crescere. ''I mobile surfer sono destinati ad aumentare velocemente - ha affermato il coordinatore del progetto del Politecnico Andrea Rangone - grazie alla sempre maggiore convenienza legata alle nuove tariffe e alla disponibilita' della banda''.(ANSA).

 

 

17 Agosto 2009 21:07 NEW YORK
Usa: rubati 130 milioni di numeri di carte di credito
di ANSA
Incriminati un uomo di Miami e due hackers che vivono in Russia
(ANSA) - NEW YORK, 17 AGO - Il Dipartimento della giustizia ha messo in luce uno dei piu' vasti furti di identita' mai scoperti negli Usa. Un uomo di Miami e due hackers che ''vivono in Russia o vicini alla Russia'', sono stati incriminati per avere rubato 130 milioni di numeri di carte di credito. Lo ha annunciato la magistratura del New Jersey.

 

 

Lunedì 17 Agosto 2009, 21:32
Petrolio: le vendite non si fermano. Aumenta l'avversione al rischio
Di Alberto Susic
Ancora una seduta in discesa per i prezzi del petrolio che dopo l'affondo di venerdì scorso, hanno continuato a perdere terreno quest'oggi. Le vendite hanno avuto la meglio sin dalle prime battute, sulla scia del forte ribasso registrato dalle piazze azionarie asiatiche. La discesa dei prezzi del greggio è avvenuta contestualmente all'aumento dell'avversione al rischio sui mercati ed è così proseguita nel pomeriggio, quando è stata lambita l'area dei 65 dollari al barile. Nel finale si è avuto però un recupero che tuttavia non ha impedito una chiusura con il segno meno, visto che il future con scadenza settembre si è fermato a 66,75 dollari, con una flessione dell'1,13%.
 

 

 

 

WALL STREET: colpita da forti vendite

Lunedì 17 Agosto 2009, 22:52 - Trend on Line
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Avvio di settimana decisamente pesante per la piazza azionaria americana che dopo essere riuscita a limitare le perdite venerdì scorso, quest'oggi è ricaduta nella mani dei ribassisti. Gli indici hanno avviato gli scambi già in forte calo, per nulla aiutati dal dato sull'indice New York empire State Manufactuing che pure ha evidenziato un netto miglioramento dell'attività manifatturiera nell'omonima area. Ad agosto infatti l'indice è salito a 12,08 punti, rispetto alla rilevazione precedente fermatasi a -0,55 punti, mentre il mercato si aspettava una salita meno corposa a 2,2 punti. Non ha avuto alcun impatto sugli indici l'aggiornamento relativo ai flussi netti di capitali esteri che a giugno si sono attestati a 31,2 miliardi, in netto recupero rispetto alla lettura precedente rivista al rialzo da -66,6 a -65,7 miliardi di dollari. Il dato ha comunque battuto le attese degli analisti che si erano preparati ad un saldo positivo di 17,5 miliardi di dollari.
Le vendite però hanno avuto la meglio e hanno dominato la scena per l'intera sessione, complici anche alcuni deludenti risultati trimestrali basti pensare a quelli di Lowe's che sono stati accompagnati da un outlook piuttosto negativo.
A fine giornata così gli indici si sono presentati al suono della campanella tutti in netta flessione e a poca distanza dai minimi toccati nell'intraday. Il Dow Jones e l'S&P500 hanno ceduto rispettivamente il 2% e il 2,43%, ma ad avere la peggio è stato il Nasdaq Composite (NASDAQ: notizie) che ha accusato un ribasso del 2,75%, fermandosi a quota 1.930,84, dopo aver toccato un massimo a 1.949 e un minimo a 1.929 punti.

Tra i titoli del Dow Jones (notizie) , a muoversi in controtendenza è stato Pfizer (NYSE: PFE - notizie) con un rialzo dello 0,7%, mentre nello stesso settore Merck (MERK.JK - notizie) ha ceduto lo 0,32%. In luce verde Coca-Cola che ha guadagnato lo 0,47%, mentre si è difeso Procter & Gamble (NYSE: PG - notizie) che è sceso dello 0,31%.
Ha limitato i danni anche Wal-Mart che ha ceduto lo 0,42%, grazie alla promozione di Rochdale che ha migliorato il giudizio sul titolo da “hold” a “buy”, rivedendo al rialzo anche il prezzo obiettivo da 55 a 65 dollari.
In rosso dell'1,58% Boeing (NYSE: BA - notizie) dopo che il vicepresidente marketing del colosso aerospaziale ha fatto sapere che la Russia e la Comunità degli Stati indipendenti avranno bisogno di 1.005 aerei civili nei prossimi 20 anni, per un valore commerciale di circa 90 miliardi di dollari.
In flessione del 2,22% Hewlett-Packard, alla vigilia dei risultati trimestrali, e alla prova dei conti domani sarà chiamato anche Home Depot (NYSE: HD - notizie) che intanto ha chiuso gli scambi in flessione del 3,8%.
La discesa dei prezzi del petrolio ha penalizzato Exxon Mobil (NYSE: XOM - notizie) e Chevron (NYSE: CVX - notizie) , in correzione del 2,01% e del 2,43%. Da segnalare la pessima performance di Alcoa (NYSE: AA - notizie) che è scivolato in fondo al listino con un ribasso del 6,48%.
Giornata difficile anche per i finanziari con Jp Morgan e American Express (NYSE: AXP - notizie) in ribasso del 4,05% e del 4,19%, preceduti da Bank of America (NYSE: IKJ - notizie) che ha lasciato sul parterre il 4,77%.

Sul tabellone elettronico del Nasdaq Composite, si sono difesi meglio di altri Intel (NASDAQ: INTC - notizie) e Microsoft (NASDAQ: MSFT - notizie) , in rosso dell'1,7% e dell'1,86%, insieme a Dell (NASDAQ: DELL - notizie) che ha ceduto l'1,9%. Il produttore di pc per la prima volta entra nel mercato degli smartphone mediante un accordo di cooperazione con China Mobile (0941.HK - notizie) .
In flessione di circa due punti e mezzo Oracle (NASDAQ: ORCL - notizie) e Qualcomm (NASDAQ: QCOM - notizie) , mentre ha ceduto tre punti percentuali Amazon.com (NASDAQ: AMZN - notizie) . Non molto diversa la situazione per Applied Materials (NASDAQ: AMAT - notizie) e Google (NASDAQ: GOOG - notizie) , al pari di Yahoo (NASDAQ: YHOO - notizie) che ha chiuso in rosso del 3,19% dopo che Dickman, uno dei più alti manager nel settore dell'advertising del gruppo ha rassegnato le dimissioni, secondo quanto riportato sul blog di BoomTown.
Tra le peggiori performances si segnala quella di Baidu (NASDAQ: BIDU - notizie) .com che ha lasciato sul parterre il 5,31%, ma è andata ancora peggio ad Electronic Arts (NASDAQ: ERTS - notizie) che ha chiuso in ribasso dell'8,08%.

 

Fonte - Trend on line

 

 

 
 

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