20 Agosto 2009 03:04 NEW
YORK
Crisi: gli Stati Uniti tagliano le stime per il deficit
2009
di ANSA
Sara' di 1.580 miliardi di dollari, pari all'11,2% del
pil
(ANSA) - NEW YORK, 20 AGO - Il deficit americano si
attestera' nell'anno fiscale 2009 a 1.580 miliardi di
dollari: 262 miliardi in meno rispetto alle previsioni.
In maggio la stima era infatti di 1.842 miliardi. Il
deficit risultera' cosi' pari all'11,2% del pil. Il
fardello del pesante deficit, spinto dalle ingenti
misure di spesa per il rilancio dell'economia e la
stabilizzazione dei mercati finanziari, e' considerato
da molti osservatori come il vero banco di prova per il
presidente americano Barack Obama.
20 Agosto 2009 08:31
MILANO – Il Sole 24 Ore
Borse asiatiche in ripresa Petrolio sopra i 72 dollari
Rimbalzo riuscito per le Borse asiatiche che rialzano la
testa dopo una vigilia tormentata.
Il rimbalzo più consistente lo ha messo a segno la Borsa
di Shanghai (reduce da un tonfo) ha chiuso la seduta in
netto rialzo con un progresso del 4,07%. Bene i titoli
delle compagnie petrolifere dopo segnali di crescita del
prezzo del petrolio. L'indice composito ha guadagnato
113,46 punti attestandosi a 2.899,05. Bena anche la
borsa di Tokyo con il Nikkei 225 che ha guadagnato
l'1,76% a 10,383 punti, mentre il Topix ha preso l'1,63%
a 958 punti. A spingere i mercati sono stati i rialzi
messi a segno ieri da Wall Street sulla forte riduzione
delle scorte di greggio, interpretata come un possibile
segnale di ripresa dei consumi.
A far respirare le Borse asiatiche sono stati alcuni
risultati societari migliori delle previsioni. Ottimismo
hanno portato anche previsioni favorevoli per il settore
automobilistico giapponese, con il titolo Isuzu che sul
listino nipponico è subito cresciuto del 5,35%. Bene a
Tokyo anche il comparto elettronico: Toshiba ha chiuso
in rialzo del 4,95%, Canon del 4,12%, Sanyo del 4,05%.
Debole invece Sony, che ha accusato una limatura finale
di quasi un punto percentuale.
Quanto al prezzo del greggio, si registra un lieve calo
negli scambi della notte in Asia dopo il balzo di oltre
il 5% messo a segno ieri. Un barile di petrolio Wti con
consegna a settembre viene scambiato a 72,15 dollari, in
ribasso di 27 centesimi rispetto alla chiusura di ieri.
In lieve ribasso anche il Brent del Mare del Nord che
scende di 26 centesimi a 74,33 dollari. Ieri il greggio
è balzato al rialzo a causa della drastica riduzione
delle scorte negli Usa (-8,4 milioni) nell'ultima
settimana.
20 Agosto 2009 09:23
MILANO – Il Sole 24 Ore
Il rimbalzo di Shanghai spinge le Borse europee
Rimbalzo riuscito per le Borse asiatiche che rialzano la
testa dopo una vigilia tormentata.
Il rimbalzo più consistente lo ha messo a segno la Borsa
di Shanghai (reduce da un tonfo) ha chiuso la seduta in
netto rialzo con un progresso del 4,07%. Bene i titoli
delle compagnie petrolifere dopo segnali di crescita del
prezzo del petrolio. L'indice composito ha guadagnato
113,46 punti attestandosi a 2.899,05. Bena anche la
borsa di Tokyo con il Nikkei 225 che ha guadagnato
l'1,76% a 10,383 punti, mentre il Topix ha preso l'1,63%
a 958 punti. A spingere i mercati sono stati i rialzi
messi a segno ieri da Wall Street sulla forte riduzione
delle scorte di greggio, interpretata come un possibile
segnale di ripresa dei consumi.
A far respirare le Borse asiatiche sono stati alcuni
risultati societari migliori delle previsioni. Ottimismo
hanno portato anche previsioni favorevoli per il settore
automobilistico giapponese, con il titolo Isuzu che sul
listino nipponico è subito cresciuto del 5,35%. Bene a
Tokyo anche il comparto elettronico: Toshiba ha chiuso
in rialzo del 4,95%, Canon del 4,12%, Sanyo del 4,05%.
Debole invece Sony, che ha accusato una limatura finale
di quasi un punto percentuale.
Quanto al prezzo del greggio, si registra un lieve calo
negli scambi della notte in Asia dopo il balzo di oltre
il 5% messo a segno ieri. Un barile di petrolio Wti con
consegna a settembre viene scambiato a 72,15 dollari, in
ribasso di 27 centesimi rispetto alla chiusura di ieri.
In lieve ribasso anche il Brent del Mare del Nord che
scende di 26 centesimi a 74,33 dollari. Ieri il greggio
è balzato al rialzo a causa della drastica riduzione
delle scorte negli Usa (-8,4 milioni) nell'ultima
settimana.
20 Agosto 2009 10:52
MILANO – Il Sole 24 Ore
Svizzera esce dal capitale Ubse vende azioni per 5,6
miliardi $
Il governo svizzero ha già collocato la sua quota del 9%
di Ubs (pari a circa 5,6 miliardi di dollari), la cui
vendita era stata annunciata ieri dopo l'accordo con il
fisco Usa sulla consegna dei nomi del clienti americani
presunti evasori. I 332,2 milioni di titoli convertibili
in mano al governo della Confederazione sono stati
venduti a investitori istituzionali in Europa, Nord
America e Medio Oriente, ha detto il direttore
dell'Amministrazione federale delle Finanze svizzera,
Peter Siegenthaler, alla radio pubblica Drs. Le azioni
di Ubs valgono 17,41 franchi svizzeri alla borsa di
Zurigo. In vendita anche le cedole dei titoli, che
garantiscono interessi per 1,8 miliardi di franchi alle
scadenza nel 2011. Gli introiti totali per Berna sono
pari a 7,3 miliardi contro i 6 miliardi spesi a suo
tempo nel quadro di un piano di salvataggio da 42
miliardi del colosso bancario ad ottobre scorso.
La stampa elvetica plaude all'accordo Usa-Ubs.
La stampa svizzera saluta con qualche amarezza l'accordo
di ieri tra governo e il fisco Usa che mette fine al
contenzioso con Ubs e sottolinea che se la banca
elvetica ne esce vincitrice, senza sborsare un solo
franco, per Berna la situazione non è positiva come
sostiene l'esecutivo. I giornali elvetici sono d'accordo
sul fatto che Ubs ci guadagna perchè «evita le multe e
può continuare a operare negli Usa» come riassume il
quotidiano Le Temps. Un'opinione condivisa dalla borsa
di Zurigo, dove il titolo sale dell'1,49%. Meno chiari i
vantaggi per la Confederazione dell'accordo in base al
quale il fisco Usa riceverà i nomi di 4.450 clienti
americani di Ubs.
«A prima vista l'accordo sembra vantaggioso» scrive il
Neue Zuercher Zeitung. Ma «la Svizzera non ne esce così
bene», dato che molti clienti della banca sono diventati
nervosi e si autodenunciano, afferma il quotidiano.
L'editorialista di Le Temps annuncia senza mezzi termini
«una vittoria americana», un accordo che «cambia tutto»
e che è stato ben accolto in Svizzera «senza dubbio a
torto». Per il quotidiano ora Washington potrà aprire la
caccia agli evasori in tutte le banche svizzere.
«L'accordo definirà l'ampiezza delle maglie delle rete
con la quale il fisco Usa potrà pescare gli evasori»
aggiunge Le Temps. E in generale gli Stati Uniti hanno
potuto «imporre la loro quota di pesci», perché Berna ha
dovuto cedere per non mettere in pericolo la prima banca
del paese, che «presenta un rischio sistemico» per
l'economia svizzera.
Il quotidiano 24 heures si felicita perché il diritto
svizzero è stato formalmente rispettato. «Resta il fatto
che Berna si è vista imporre una serie di punti», come
ad esempio i tempi serrati entro i quali dovrà
rispondere alle richieste di mutua assistenza Usa.
Inoltre, Washington si è riservata la possibilità «in
ogni momento, o quasi, di riaprire la causa civile
contro Washington».
Le Matin s'indigna per un accordo che costerà caro ai
contribuenti elvetici: 40 milioni di franchi svizzeri di
onorari che lo stato dovrà pagare, mentre Ubs esce dalla
vicenda senza ammende, nonostante il suo comportamento
negli Usa. «Colta sul fatto, dovrà rivelare i conti di
4,450 clienti e questo non le costerà un centesimo».
Solo il Tages-Anzeiger è davvero positivo: «Non c'è
nulla da rimproverare a questo accordo, visto il
difficile quadro di partenza». «La lite giudiziaria con
la potenza mondiale rappresentata dagli Usa è superata,
il diritto svizzero rispettato» secondo il quotidiano
zurighese.
20 Agosto 2009 11:42
LONDRA
Crisi: Gb, boom deficit, a luglio vola a 8 mld sterline
di ANSA
Per Fmi il passivo raggiungera' l'11,6% Pil nel 2009
(ANSA) - ROMA, 20 AGO - Il deficit della Gran Bretagna
e' schizzato a 8 mld di sterline, contro la previsione
di un passivo di 600 mln di pound. Il dato si confronta
con un surplus di 5,2 miliardi archiviato a luglio 2008.
In Gb la recessione ha ridotto le entrate fiscali,
mentre la crescita della disoccupazione ha fatto
lievitare la spesa per sussidi e ammortizzatori sociali.
Secondo le stime del Fmi, nel 2009 il deficit britannico
raggiungera' l'11,6% del Pil e salira' al 13,3% nel
2010.
20 Agosto 2009 13:28
GINEVRA
Ubs: stampa svizzera tra scetticismo e sollievo
di ANSA
'Sconfitta di un simbolo, sul ceppo la testa dei
clienti'
(ANSA) - GINEVRA, 20 AGO - L'accordo Usa-Svizzera sulla
vertenza fiscale di Ubs siglato ieri e' commentato con
sollievo e scetticismo dalla stampa svizzera. Il
quotidiano Le Temps parla di ''Vittoria americana'' e
afferma che l'intesa puo' rappresentare un precedente
pericoloso per le altre banche svizzere. Anche per la
Tribune de Geneve e 24 Heures e' ''la sconfitta di un
simbolo. Mai una banca elvetica era stata costretta a
mettere sul ceppo la testa di migliaia di clienti''.
Secondo i due quotidiani, l'accordo rappresenta soltanto
un nuovo episodio di nella storia dell'erosione del
segreto bancario. La stampa svizzero-tedesca elogia il
governo per il lavoro svolto che ha scongiurato il
peggio, ma la Neue Zuercher Zeitung ammonisce che
l'accordo e' solo apparentemente brillante. Il Blick
esprime un certo scetticismo circa le garanzie date ieri
dalle autorita' sul fatto che il segreto bancario e'
salvo e teme che altri paesi possano far pressione sulle
banche svizzere. (ANSA).
20 Agosto 2009 14:02
MILANO – Il Sole 24 Ore
Commercio: crolla il Baltic Dry, esaurito l'effetto Cina
Economia mondiale al punto di svolta? Nel corso delle
ultime settimane sono giunti numerosi segnali che
sembrano deporre in questo senso. Primo fra tutti il
ritorno a sorpresa alla crescita nel secondo trimestre
(+0,3%) di Francia e Germania, il rallentamento della
contrazione negli Stati Uniti e soprattutto la
spettacolare riaccelerazione delle economie emergenti
guidate come ormai avviene da anni dalla Cina. Eppure
proprio dall'impero d'oriente iniziano a giungere
segnali contrastanti che sollevano qualche perplessità e
inquietudine.
In luglio ad esempio i nuovi prestiti sono calati del
75% rispetto al mese precedente mentre ieri si è saputo
nello stesso mese gli investimenti diretti stranieri
sono calati del 35,7% e oggi l'ultimo rapporto sul
surplus delle partite correnti indica una drastica
flessione del 32%. La sensazione che si sta diffondendo
tra gli economisti è che la maximanovra di stimolo da
587 miliardi di dollari avviata a inizio gennaio dal
governo di Pechino abbia effettivamente ridato spunto a
un motore che stava perdendo colpi ma che la flessione
sia stata solo rinviata nel tempo.
Una conferma viene ora dal Baltic Dry Index (Bdi), il
principale indicatore dei prezzi per il trasporto di
commodities come minerali ferrosi, carbone, grano e
fertilizzanti che è anche considerato un barometro
attendibile dello stato di salute del commercio
internazionale. Fra ottobre e dicembre, dopo la debacle
di Lehman Brothers, le merci giacevano ferme nei porti e
le tariffe erano crollate sui valori più bassi degli
ultimi 22 anni. Per fortuna degli armatori e dei
produttori di commodities di tutto il mondo, a rimettere
in moto gli argani dei porti ci aveva pensato la Cina
con il varo a inizio gennaio della maximanovra di
stimolo. E le tariffe erano tornate a crescere tanto che
il Baltic Dry Index era arrivato a toccare un massimo
per questa fase congiunturale di 4.291 punti il 3 di
giugno.
Nel corso delle ultime settimane tuttavia l'indice è
tornato a scendere: ieri il Bdi è calato di 90 punti a
quota 2.614, ormai sotto il punto di pareggio per gli
armatori. Sebbene l'indice rimanga comunque in rialzo di
quasi 4 volte rispetto ai minimi di dicembre, la frenata
preoccupa gli economisti anche perché le prospettive
sono tutt'altro che incoraggianti. Si dà ormai per
scontato un ulteriore ribasso delle tariffe non appena
si attenuerà la spinta fornita nel corso degli ultimi
mesi dalla Cina che ha acquistato quantità enormi di
commodities con cui nutrire le proprie industrie. A
luglio ad esempio la Cina importava il 55% di tutto il
minerale di ferro scambiato nel mondo e il 10% del
carbone. Per trasportare questi materiali vengono
utilizzati i vascelli della categoria Capesize e
l'effetto Cina in questo settore si è visto tanto che la
tariffa e' balzata dai 9.000 dollari al giorno di
gennaio ai 90.000 di giugno.
I primi segnali di rallentamento della domanda cinese
hanno tuttavia lasciato il segno e ieri la tariffa è
scesa a 43.000 dollari al giorno. Il problema è che
esaurita la spinta della Cina non si intravede ancora
una ripresa della domanda da parte delle altre
principali economie mondiali. Per questo motivo Peter
Hickson di Ubs prevede un'ulteriore flessione nel terzo
trimestre, fino al 30% rispetto al periodo aprile-giugno
con una possibile ripresa nel quarto trimestre o
all'inizio del 2010. Sulla medesima lunghezza d'onda
anche Amrita Sen, di Barclays Capital, secondo cui una
flessione dei prezzi ora e' inevitabile e per tornare a
crescere occorrera' attendere che segnali di risveglio
giungano dai paesi Ocse.
«Il mercato ormai già mette in conto che la Cina
rallenterà i suoi enormi acquisti di materiale ferroso -
ha spiegato alla Dow Jones Richard Boiler, direttore
delle Commodities di Citigroup - e questo potrebbe far
scendere le tariffe a 37mila dollari al giorno entro il
quarto trimestre e a 29,250 nel 2010». Previsioni
pessimiste? Boiler è convinto del contrario: «Semmai la
curva previsionale per i mesi a venire è un po' troppo
ottimista», spiega, sempre che non giungano segnali
vigorosi dalle altre maggiori economie mondiali.
20 Agosto 2009 14:17 ROMA
Germania: Bundesbank, verso netta ripresa terzo
trimestre
di ANSA
Sul quadro economico prevale elevato livello di
incertezza
(ANSA) - ROMA, 20 AGO - L'economia tedesca potrebbe
segnare una netta ripresa nel trimestre in corso, dopo
essere inaspettatamente riemersa dalla recessione. E' la
previsione della Bundesbank contenuta nel bollettino
mensile, in cui si spiega che 'in linea con i principali
indicatori macroeconomici, e' possibile nel terzo
trimestre un ulteriore rimbalzo in tutti i settori
produttivi'. L'istituto centrale tedesco sottolinea che
sul quadro economico 'continua comunque a prevalere un
elevato livello di incertezza'.
20 Agosto 2009 14:58 ROMA
Crisi:Usa,richieste sussidi disoccupazione +15.000 a
576.000
di ANSA
Analisti prevedevano un ribasso di 8.000 unita'
(ANSA) - ROMA, 20 AGO - Le richieste di sussidio di
disoccupazione negli Usa sono inaspettatamente aumentate
di 15.000 unita' la settimana scorsa. Si attestano sulla
quota di 576.000 unita'. Il risultato e' peggiore delle
stime degli analisti che prevedevano un ribasso di 8.000
unita' a quota 550.000, dalle 558.000 della settimana
prima (dato rivisto oggi al rialzo a quota 561.000).
20 Agosto 2009 15:33 ROMA
Crisi: un'impresa su 5 usa cig, assenteismo al 5,6%
di ANSA
Csc: cassa integrazione per costruzioni, tessile,
gomma-plastica
(ANSA) - ROMA, 20 AGO - Nel 2008 l'occupazione nelle
aziende associate a Confindustria e' calata dello 0,3%,
e un'impresa su 5 ha avuto almeno un lavoratore in cig.
E' quanto risulta dalla quinta Indagine Confindustria
sul mercato del lavoro. Su un campione di piu' di 2.000
aziende (500 mila addetti), la diffusione del ricorso
alla cig nel 2008 e' stata ''particolarmente elevata
nelle costruzioni, nel tessile-abbigliamento e nella
gomma-plastica''. Nel corso del 2008 gli addetti alle
imprese associate hanno effettuato in media circa 26 ore
di cassa integrazione, pari a un'incidenza sulle ore
lavorabili dell'1,5%. L'incidenza delle ore di cig
raggiunge il 2,6% per gli operai e gli intermedi. Sempre
in riferimento alle ore lavorate nel 2008 (mediamente
1.779), il Centro Studi di Confindustria rileva come
l'assenteismo abbia pesato per il 5,6% (5,7%
nell'industria, 5,3% nei servizi). A sorpresa
l'assenteismo colpisce meno al Centro-sud e nelle
aziende piu' grandi, ovvero con piu' di 100 dipendenti,
dove non supera il 4,5% delle ore lavorabili lorde. La
causa principale delle assenze e' la malattia non
professionale (3,1%), seguita dai congedi parentali
(1,1%).(ANSA)
20 Agosto 2009 16:00 NEW
YORK
USA: PHILADELPHIA FED, RIALZO 4.2 PUNTI IN AGOSTO
di WSI
Il dato sorprende nettamente le attese degli economisti.
Le stime del mercato erano per un calo a quota -2.0
punti.
Nel mese di agosto il Philadelphia Fed, l'indice che
misura l'andamento dell'attivita' manifatturiera
nell'area di Philadelphia, e’ risultato in progresso a
+4.2 Nel mese precedente l’indicatore era sceso a -7.5.
Lo ha comunicato la Federal Reserve di Philadelphia.
L’indice si e' rivelato decisamente migliore delle
attese del mercato. Gli economisti si aspettavano in
media un calo a quota -2.0 punti.
Ricordiamo che un valore inferiore allo 0 indica una
contrazione dell'attivita' economica. Cio' significa che
l'indicatore conferma una situazione in crescita
dell'economia manifatturiera nella zona di Philadelphia.
20 Agosto 2009 16:17
MILANO – Il Sole 24 Ore
Usa, in vigore la legge su Credit Card. Più tulela ai
consumatori
Al via la riforma delle carte di credito negli Usa,
voluta dall'amministrazione Obama. Si tratta della prima
fase, la seconda (la più importante) prenderà piede a
febbraio del 2010, che già prevede alcune rilevanti
misure a difesa dei consumatori.
In primis, gli emittenti delle credit card sono
costretti a dare un preavviso di 45 giorni prima di ogni
modifica contrattuale (in antecedenza i giorni richiesti
erano 30); mentre la fattura di pagamento dovrà essere
inviata via e-mail almeno 21 giorni prima della data di
scandenza (erano solo 14 prima della riforma).
Ma non è solo una questione di termini di avviso e di
scadenza. Sotto il nuovo regime giuridico Mr e Mrs Smith
potranno opporsi a particolari modifiche contrattuali,
come per esempio il rialzo dei tassi d'interesse da
pagare. Inoltre, avranno la possibilità di recuperare il
capitale, per i prossimi cinque anni, con gli attuaali
saggi d'interesse.
«Le nuove regole - ha detto Chris Dodd, presidente della
commisione sulle banche al Senato Usa - stabilite dal
Credit Card act permeterrano ai consumatori di
difendersi meglio dai possibili abusi degli emittenti».
A febbraio, poi, arriveranno altre novità. In
particolare le società finanziarie non potranno alzare i
tassi dei prestiti prima che siano passati 60 giorni
dalla dichiarazione di morosità del titolorare della
carta di credito. A meno che l'aumento non sia stato
stabilit0 dal contratto. Un passaggio, quest'ultimo,
molto importante in un periodo di difficoltà economiche
delle famiglie americane. Inoltre, per giovani inferiori
ai 21 anni sarà richiesta la co-firma di un'altra
persona adulta, e saranno previsti dei limiti
all'accesso al credito per il giovane. Di più, i tassi
d'interesse non gli potranno essere alzati prima di un
anno dalla stipula del contartto.
20 Agosto 2009 16:38 ROMA
– MIAECONOMIA
Paesi Ocse a crescita zero
Nel secondo trimestre del 2009 arrivano chiari segnali
di stabilizzazione e di uscita dalla recessione, ma
l'Italia continua a stentare. E' quanto rilancia
l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo,
guardando l'andamento della ricchezza prodotta dai suoi
30 paesi membri.
Secondo l'Ocse, infatti, la crescita nel secondo
trimestre è stata pari a zero rispetto al primo, per la
precisione un impercettibile -0,002%, in linea con
quanto si prevedeva. Il risultato fa seguito a un
pesante -2,1% visto tra i paesi aderenti il trimestre
prima. Per i sette più importanti membri dell'Ocse il
calo è stato dello 0,1%, con forti differenze, dal +0,9%
del Giappone, fino alla contrazione dello 0,1% per i
paesi dell'euro.
Ma l'Italia fa un po' fatica. L'Ocse segnala che a
partire dal quarto trimestre 2007, il Pil italiano è
stato positivo solo nel primo trimestre del 2008
(+0,5%), poi altri cinque segni meno.
Nei fatti, l'economia italiana è l'unica che registra
sei variazioni trimestrali negative del Pil su sette
trimestri. In questa tornata l'Italia è la peggiore in
Europa dopo la Gran Bretagna, con una contrazione dello
0,5% su trimestre e del 6% su anno.
20 Agosto 2009 16:38 ROMA
CASA: UN 2009 NERO, PREZZI IN CALO -8.0%
di WSI-APCOM
Compravendite a picco del 15% a quota 630mila, fatturato
in calo del 9,6% nel settore residenziale e del 20% in
quello turistico (seconde case e alberghi). Le stime sul
mercato immobiliare italiano di Scenari Immobiliari.
Compravendite a picco del 15% a quota 630mila, fatturato
in calo del 9,6% nel settore residenziale e del 20% in
quello turistico (seconde case e alberghi), prezzi in
calo (-8%) ma non vertiginoso. Il 2009 si configura come
un anno difficile per il mercato immobiliare: l'impatto
della crisi economica internazionale colpisce
soprattutto il mercato residenziale penalizzato dalla
riduzione del potere di spesa delle famiglie e dalla
stretta delle banche nella concessione dei mutui.
Ma se i primi sei mesi dell'anno sono stati 'neri', le
prospettive per il secondo semestre sono di un "leggero
miglioramento". La ripresa vera e propria, però, è
attesa a partire dal 2010, a patto tuttavia che le
banche allentino la morsa sul credito e che l'inflazione
torni a salire mettendo così le ali al tradizionale bene
rifugio degli italiani: il mattone.
Sono queste le previsioni per il mercato immobiliare
italiano anticipate all'Apcom da Scenari Immobiliari.
Sulla base dei dati del primo semestre, l'Istituto ha
rivisto al ribasso la stima sul fatturato 2009
dell'intero settore: rispetto al 2008, si avrà un calo
del 9,1% (a quota 110,8 miliardi di euro). Meno
penalizzato il settore terziario-uffici, con un meno 4%,
anche perchè il comparto continua ad essere il preferito
dagli investitori istituzionali. Si riduce dell'1,3% in
un anno il commerciale, dove la contrazione del segmento
retail è in parte compensata dalle nuove aperture della
grande distribuzione.
Forti difficoltà, invece, per il comparto industriale
con un calo del 15,6% del giro d'affari 2009.
Quanto al mercato residenziale, il numero di
compravendite, nel primo semestre, è calato di circa il
17% rispetto allo stesso periodo del 2008. Nel secondo
trimestre il calo però è stato meno accentuato rispetto
al primo. Anche per la discesa dei prezzi si è avuto un
trend analogo: da -4,5% delle quotazioni nel primo
trimestre, si è passati a -3,9% nel secondo.
"Non si tratta di una inversione del ciclo, ma di
segnali che vanno nella direzione positiva. In questa
logica va vista anche la forte ripresa della domanda
reale con visite, fortemente aumentate, negli uffici
vendita dei cantieri e nelle agenzie immobiliari",
spiega Scenari Immobiliari. Nella prima parte del 2010 i
prezzi dovrebbero restare sui livelli di fine 2009.
Le borse europee salgono,
in luce Ahold ed UBS
20.08.2009
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi
in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato l'1,4%, il
DAX a Francoforte l'1,5%, il FTSE MIB a Milano l'1,2%,
il CAC40 a Parigi l'1,6% e lo SMI a Zurigo lo 0,9%.
Ahold (NL0006033250) ha guadagnato il 4%. L'utile
operativo del gigante della distribuzione è aumentato
nel secondo trimestre più di quanto previsto dagli
analisti.
UBS (CH0024899483) ha chiuso in rialzo del 4,5%. La
Svizzera ha ceduto la sua partecipazione in UBS a CHF
16,50 per azione.
Redazione Borsainside 19.15
Giovedì 20 Agosto 2009,
19:46
Europa, Bini Smaghi (Bce): ripresa a metà 2010
La ripresa europea arriverà verso metà del prossimo
anno, mentre l'inflazione della zona euro sarà nulla o
negativa ancora per un paio di mesi.
Lo ha detto Lorenzo Bini Smaghi, membro del comitato
esecutivo della Banca centrale europea, in un intervento
al convegno "Crisi e dopo crisi".
Nella zona euro "l'inflazione sarà pari a zero-negativa
ancora per un paio di mesi" ha detto.
In Europa "la ripresa arriverà verso la metà dell'anno
prossimo" ha aggiunto.
|
WALL
STREET: FUTURES USA IN PROGRESSO SULLA SCIA DELLA
CINA
20 Agosto 2009 13:30 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Si allontanano le
preoccupazioni riguardanti Pechino, la cui domanda
potrebbe aiutare l'economia globale ad uscire dalla fase
di recessione. Ottima prova delle societa' legate alle
commodity. Occhi su sussidi e superindice, atteso in
crescita. Vola UBS.
Si profila una seduta positiva per l'azionario
americano, con i contratti sui principali indici di
Borsa che quando mancano due ore all'avvio delle
contrattazioni sono orientati in rialzo (vedi quotazioni
a fondo pagina).
La Borsa Usa sembra anche oggi destinata a seguire le
orme di Shanghai, con il mercato cinese che e' tornato a
guadagnare terreno.
Trascinato da gli energetici dopo un inatteso calo delle
scorte americane, i listini hanno chiuso la seduta di
ieri in territorio positivo. Quest'oggi sono le societa'
legate alle materie prime a rendersi protagoniste della
prova piu' convincente in Asia, dove l'indice Shanghai
Composite ha chiuso in progresso del 4.5% dopo che
mercoledi' era entrato in una fase di mercato
ribassista.
Le preoccupazioni riguardanti la Cina, la cui domanda
viene vista come fondamentale per aiutare l'economia
globale ad uscire dalla fase di recessione, hanno
contribuito ai cali subiti dall'S&P 500 in settimana.
Tre aziende strettamente legate all'andamento
dell'economia cinese, Rio Tinto, China Mobile e ICBC,
hanno riportato i risultati fiscali della prima parte
dell'anno, con il gigante anglo-australiano, il quale
fa' grande affidamento sulla domanda proveniente dai
mercati energetici, che ha archiviato il periodo con un
calo del 65% degli utili. Il principale operatore di
telefonia mobile al mondo per numero di abbonati ha
invece registrato una crescita dei profitti. Quanto alla
principale banca mondiale per capitalizzazione di
mercato, ha annunciato un incremento del 3%.
Ad attirare l'attenzione degli investitori nella prima
parte della giornata saranno le nuove richieste di
sussidi di disoccupazione, il super indice e il
sondaggio della Fed Philadelphia relativo al mese di
agosto. Gli analisti prevedono che il superindice abbia
registrato un incremento in luglio per il quarto mese
consecutivo, un ulteriore segnale del fatto che per
l'economia Usa il peggio potrebbe essere alle spalle.
L'aggiornamento settimanale sulla situazione
occupazionale e' atteso alle 14:30 italiane, mentre gli
altri due dati in calendario verranno pubblicati alle
16.
Sul fronte societario, i riflettori saranno puntati sui
conti fiscali di Heinz e Gamestop, mentre dopo il suono
della campanella sara' la volta della societa' di
abbigliamento Gap. Nel frattempo il governo svizzero ha
raggiunto un accordo con Washington circa la vertenza
fiscale in Usa, decidendo di vendere una quota azionaria
pari a 6 miliardi di franchi svizzeri ($5.6 miliardi). I
titoli accelerano di oltre il 4% nelle contrattazioni
pre-market.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in lieve
ribasso il greggio, che in precedenza si era portato
sopra quota $73. I futures con consegna settembre cedono
$0.22 0 a $72.20 al barile. Sul valutario, euro in
moderato ribasso nei confronti del dollaro a quota
$1.4217. Arretra l’oro a $944.50 l’oncia (-$0.30). In
calo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a
10 anni e’ salito al 3.4700% dal 3.3930% di ieri.
Alle 13:30 (le 7:30 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e’ in rialzo di 2.50 punti (+0.25%) a
996.60.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna +2.50 punti
(+0.16%) a 1601.25.
Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 15 punti
(+0.16%) a 9291.00.
WALL
STREET: FUTURES USA RALLENTANO LA CORSA DOPO I
SUSSIDI
20 Agosto 2009 15:00 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Le richieste sono
inaspettatamente salite. Bene pero' energetici e
bancari, in particolare UBS dopo l'accordo tra governo
svizzero e Washington. Contrastanti i risultati
societari: corre Heinz, tonfo di Sears. Commenti
ottimisti degli analisti su Google.
Si prospetta una seduta lievemente sotto i livelli di
partia' per l'azionario americano, con i contratti sui
principali indici di Borsa che quando manca mezz'ora
all'avvio delle contrattazioni sono in marginale ribasso
(vedi quotazioni a fondo pagina).
I listini hanno bruciato i guadagni della prima parte di
mattinata dopo che i dati pubblicati dal Dipartimento
del Lavoro hanno evidenziato che la settimana scorsa le
nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono
aumentate in misura superiore alle attese, accompagnate
da una progressiva crescita delle richieste
continuative.
Restando in ambito macroeconimico, piu' tardi ad
attirare l'attenzione degli investitori saranno il super
indice e il sondaggio della Fed Philadelphia relativo al
mese di agosto. Gli analisti prevedono che il
superindice abbia registrato un incremento in luglio per
il quarto mese consecutivo, un ulteriore segnale del
fatto che per l'economia Usa il peggio potrebbe essere
alle spalle. I dati verranno pubblicati alle 16.
Tra i settori quest'oggi sono le societa' bancarie ed
energetiche a rendersi protagoniste delle performance
migliori. Si mette in evidenza anche il colosso Internet
Google, che ha ricevuto dei commenti positivi da parte
degli analisti di Goldman Sachs.
In settimana sono state le preoccupazioni riguardanti la
Cina, la cui domanda viene vista come fondamentale per
aiutare l'economia globale ad uscire dalla fase di
recessione, a contribuire ai cali subiti dall'S&P 500 in
settimana. Ma oggi tre aziende strettamente legate
all'andamento dell'economia cinese, Rio Tinto, China
Mobile e ICBC, hanno riportato risultati fiscali
convincenti.
Il gigante anglo-australiano, il quale fa' grande
affidamento sulla domanda proveniente dai mercati
energetici, che ha archiviato il periodo con un calo del
65% degli utili. Il principale operatore di telefonia
mobile al mondo per numero di abbonati ha invece
registrato una crescita dei profitti. Quanto alla
principale banca mondiale per capitalizzazione di
mercato, ha annunciato un incremento del 3%.
Sul fronte societario, riflettori puntati su Heinz, che
con un utile di $0.67 per azione nel primo trimestre
fiscale ha battuto le attese degli analisti. La societa'
alimentare ha inoltre confermato la guidance
sull'esercizio 2010. Si muovono in netta controtendenza
invece titoli Sears Holding (-13%), dopo che la societa'
retail ha registrato un'inaspettata perdita trimestrale,
afflitta dal continuo calo del fatturato, nonostante i
tagli ai costi.
Nel frattempo l'intesa raggiunta dal governo svizzero
con Washington circa la vertenza fiscale in Usa, e'
stata accolta con entusiasmo dal mercat. L'accordo
prevede la vendita della partecipazione nella banca,
pari a 6 miliardi di franchi svizzeri ($5.6 miliardi) o.
I titoli accelerano di oltre il 4% nelle contrattazioni
pre-market.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in lieve
rialzo il greggio, lontano pero' dai massimi sopra quota
$73. I futures con consegna settembre guadagnano $0.03 0
a $72.45 al barile. Sul valutario, euro in moderato
ribasso nei confronti del dollaro a quota $1.4222.
Arretra l’oro a $941.70 l’oncia (-$3.10). In cauto
progresso i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul
Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.4500% dal 3.4570% di
ieri.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e’ in calo di 0.60 punti (-0.06%) a
996.50.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -2.50 punti
(-0.16%) a 1596.25.
Il contratto sull'indice Dow Jones cede 13 punti
(-0.14%) a 9263.00.
WALL
STREET: PARTE IN SORDINA DELUSA DAI DATI MACRO
20 Agosto 2009 15:35 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Le richieste di sussidio
sono cresciute per la seconda settimana consecutiva. Sul
fronte societario, i risultati in chiaroscuro: convince
Heinz, tonfo di Sears. In evidenza Google e le banche,
guidate da UBS. Euro scende a quota $1.42.
Partenza incerta tra denaro e lettera per la Borsa
americana, che prima della pubblicazione dei deludenti
dati settimanali relativi alla situazione occupazionale
scambiava invece in buon rialzo, sulla scia dei guadagni
registrati dalla gran parte dei mercati mondiali.
Attestatesi a quota 576 mila, le nuove richieste di
sussidio di disoccupazione sono cresciute per la seconda
settimana di fila, mentre le richieste continuative
restano in prossimita' dei massimi storici. Gli
investitori ora sperano di ricevere segnali piu'
incoraggianti dal superindice di luglio e dal sondaggio
della Fed di Philadelphia di agosto. Gli analisti
prevedono che il "leading indicator" abbia registrato un
incremento in luglio per il quarto mese consecutivo, un
ulteriore segnale del fatto che per l'economia Usa il
peggio potrebbe essere alle spalle. I dati verranno
pubblicati alle 16.
Sul fronte trimestrale, i risultati sono altalenanti e
per il momento non hanno un impatto sul mercato. Con un
utile di $0.67 per azione nel primo trimestre fiscale,
Heinz ha battuto le attese degli analisti. La societa'
alimentare ha inoltre confermato la guidance
sull'esercizio 2010. Si muovono in netta controtendenza
invece i titoli Sears Holding (-13%), dopo che la
societa' retail ha registrato un'inaspettata perdita
trimestrale, afflitta dal continuo calo del fatturato,
nonostante i tagli ai costi.
Tra i settori tengono bene le banche, guidate da UBS:
l'intesa raggiunta dal governo svizzero con Washington
circa la vertenza fiscale in Usa, e' stata accolta con
entusiasmo dal mercato. L'accordo prevede la vendita
della partecipazione nella banca, pari a 6 miliardi di
franchi svizzeri ($5.6 miliardi). I titoli accelerano di
oltre il 4% in avvio. In denaro anche il colosso
Internet Google (quasi +2%), che ha ricevuto dei
commenti positivi da parte degli analisti di Goldman
Sachs.
In settimana le preoccupazioni riguardanti la Cina, la
cui domanda viene vista come fondamentale per aiutare
l'economia globale ad uscire dalla fase di recessione,
hanno contribuito ai cali subiti dall'S&P 500. Ma oggi
tre aziende strettamente legate all'andamento
dell'economia cinese, Rio Tinto, China Mobile e ICBC,
hanno riportato risultati fiscali convincenti.
Il gigante anglo-australiano, il quale fa' grande
affidamento sulla domanda proveniente dai mercati
energetici, che ha archiviato il periodo con un calo del
65% degli utili. Il principale operatore di telefonia
mobile al mondo per numero di abbonati ha invece
registrato una crescita dei profitti. Quanto alla
principale banca mondiale per capitalizzazione di
mercato, ha annunciato un incremento del 3%.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in lieve
rialzo il greggio, lontano pero' dai massimi sopra quota
$73. I futures con consegna settembre guadagnano $0.03 0
a $72.45 al barile. Sul valutario, euro in moderato
ribasso nei confronti del dollaro a quota $1.4212.
Arretra l’oro a $941.80 l’oncia (-$3.00). In cauto
progresso i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul
Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.4500% dal 3.4570% di
ieri.
WALL
STREET: I DATI MACRO APRONO LA VIA AL RECUPERO
20 Agosto 2009 18:00 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Gli investitori tornano a
scommettere sull'azionario, ma con una certa cautela
visti i segnali nel complesso contrastanti circa la
ripresa dell'economia. AIG vola dopo aver annunciato che
regolera' il suo debito con il governo. Bene Google e
finanziari.
Il mercato sembra ben impostato per chiudere la seduta
in progresso per il terzo giorno consecutivo. I listini
hanno preso la strada dei rialzi incoraggiati dai
segnali in arrivo dal fronte dell'attivita' economica,
che hanno oscurato le notizie negative giunte dal
mercato del lavoro.
Il Conference Board, un gruppo di ricerca privato, ha
riferito che in luglio l'attivita' economica e'
cresciuta per il quarto mese consecutivo, anche se ad un
ritmo piu' moderato rispetto ai tre mesi precedenti. Il
superindice suggerische che la recessione potrebbe
essere uscita dalla fase peggiore e che la crescita
dell'attiivita' economica ripartira' presto.
Nel frattempo il Dipartimento del Lavoro ha pero'
diffuso cifre decisamente meno confortanti. Il governo
ha annunciato che le nuove richieste per ricevere il
sussidio di disoccupazione sono cresciute la settimana
scorsa, al contrario di quanto si attendevano gli
economisti, mentre le richieste continuative restano in
prossimita' dei massimi storici.
A sostenere i listini americani sono in particolare le
prove convincenti dei mercati di tutto il mondo e in
particolare in Cina, dove l'indice di Shanghai ha
rimbalzato dopo l'ondata di vendite subita il giorno
precedente. I principali indici del Vecchio Continente
hanno fatto segnare balzi dell'ordine dell'1%.
Tra i titoli piu' in evidenza, figurano AIG, sulla scia
delle indiscrezioni secondo cui l'amministratore
delegato del colosso assicurativo sarebbe pronto a
restituire il debito al governo, e
Google (+3%), favorita da parte sua dai commenti
positivi degli analisti di Goldman Sachs. In un settore
particolarmente ispirato spicca il rialzo di oltre il 4%
di Prudential Financial, dopo che l'ufficio studi di FBR
Capital Markets ha consigliato di comprarne i titoli.
Sul fronte delle trimestrali, i risultati sono sinora
stati altalenanti e non hanno un grande impatto sul
mercato. Con un utile di $0.67 per azione nel primo
trimestre fiscale, Heinz ha battuto le attese degli
analisti. La societa' alimentare ha inoltre confermato
la guidance sull'esercizio 2010. Si muovono in netta
controtendenza invece i titoli Sears Holding (-13%),
dopo che la societa' retail ha registrato un'inaspettata
perdita trimestrale, afflitta dal continuo calo del
fatturato, nonostante i tagli ai costi. Delude le attese
anche Gamestop, che ha abassato le linee guida nel terzo
e quarto trimestre fiscale.
Intanto l'intesa raggiunta dal governo svizzero con
Washington circa la vertenza fiscale di UBS in Usa, e'
stata accolta con entusiasmo dal mercato. L'accordo
prevede la vendita della partecipazione nella banca,
pari a 6 miliardi di franchi svizzeri ($5.6 miliardi). I
titoli accelerano di oltre il 4%.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in lieve
rialzo il greggio. I futures con consegna settembre
guadagnano $0.26 0 a $72.61 al barile. Sul valutario,
euro in moderato rialzo nei confronti del dollaro a
quota $1.4234. Arretra l’oro a $942.80 l’oncia (-$2.00).
In timido calo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul
Treasury a 10 anni e’ salito al 3.4600% dal 3.4570% di
ieri.
WALL
STREET:
CONTINUA IMPERTERRITA A SALIRE
20 Agosto 2009 22:01 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Sia per i favorevoli dati
macro, sia perche' il colosso assicurativo AIG
ripaghera' il governo del salvataggio. Nasdaq: +1.01%.
Il ministro del Tesoro Geithner dichiara: "Ci sono i
primi segnali che l'economia americana sta tornando in
carreggiata".
Wall Street e' salita per il terzo giorno consecutivo,
sia per i favorevoli dati macro, sia perche' il colosso
assicurativo AIG, nazionalizzato a ottobre, ha
annunciato che prevede di ripagare al governo degli
Stati Uniti le decine di miliardi di dollari del
salvataggio. Il Dow Jones avanza dello 0,75% a 9.349,14
punti, il Nasdaq sale dell'1,01% a 1.989,22 punti. Lo
S&P 500 mette a segno un progresso dell'1,07% a 1.007,14
punti.
Sul fronte macro, il superindice ha confermato che in
luglio l'attivita' economica e' cresciuta per il quarto
mese di fila, cio' che ha permesso al ministro del
Tesoro Thimothy Geithner, di dichiarare: "Ci sono i
primi segnali che l'economia americana sta tornando in
carreggiata, anche se la strada per la ripresa è lunga".
Indicazioni positive, spiega il ministro, giungono dal
mercato immobiliare e da quello del lavoro, che
cominciano a stabilizzarsi.
Il Conference Board, un gruppo di ricerca privato, ha
riferito che in luglio l'attivita' economica e'
cresciuta per il quarto mese consecutivo, anche se ad un
ritmo piu' moderato rispetto ai tre mesi precedenti. Il
superindice suggerisce che la recessione potrebbe essere
uscita dalla fase peggiore e che la crescita dell'attiivita'
economica ripartira' presto.
Nel frattempo il Dipartimento del Lavoro ha pero'
diffuso cifre decisamente meno confortanti. Il governo
ha annunciato che le nuove richieste per ricevere il
sussidio di disoccupazione sono cresciute la settimana
scorsa, al contrario di quanto si attendevano gli
economisti, mentre le richieste continuative restano in
prossimita' dei massimi storici.
A sostenere i listini americani sono state anche le
prove convincenti dei mercati di tutto il mondo e in
particolare in Cina, dove l'indice di Shanghai ha
rimbalzato dopo l'ondata di vendite subita il giorno
precedente. I principali indici del Vecchio Continente
hanno fatto segnare balzi dell'ordine dell'1%.
Tra i titoli piu' in evidenza, figurano AIG, sulla scia
delle indiscrezioni secondo cui l'amministratore
delegato del colosso assicurativo sarebbe pronto a
restituire il debito al governo, e Google (+3%),
favorita da parte sua dai commenti positivi degli
analisti di Goldman Sachs. In un settore particolarmente
ispirato spicca il rialzo di oltre il 4% di Prudential
Financial, dopo che l'ufficio studi di FBR Capital
Markets ha consigliato di comprarne i titoli.
Sul fronte delle trimestrali, i risultati sono sinora
stati altalenanti e non hanno avuto un grande impatto
sul mercato. Con un utile di $0.67 per azione nel primo
trimestre fiscale, Heinz ha battuto le attese degli
analisti. La societa' alimentare ha inoltre confermato
la guidance sull'esercizio 2010. Si sono mossi in netta
controtendenza invece i titoli Sears Holding (-13%),
dopo che la societa' retail ha registrato un'inaspettata
perdita trimestrale, afflitta dal continuo calo del
fatturato, nonostante i tagli ai costi. Delude le attese
anche Gamestop, che ha abassato le linee guida nel terzo
e quarto trimestre fiscale.
Intanto l'intesa raggiunta dal governo svizzero con
Washington circa la vertenza fiscale di UBS in Usa e'
stata accolta con entusiasmo dal mercato. L'accordo
prevede la vendita della partecipazione nella banca,
pari a 6 miliardi di franchi svizzeri ($5.6 miliardi). I
titoli accelerano di oltre il 4%.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in lieve
rialzo il greggio. I futures con consegna settembre
guadagnano $0.12 a $72.54 al barile. Sul valutario, euro
in moderato rialzo nei confronti del dollaro a quota
$1.4257. Arretra l’oro a $940.10 l’oncia (-$3.20). In
rialzo a fine giornata i prezzi dei Titoli di Stato Usa:
il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.4350%
dal 3.4570% di ieri.
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Fonte -
WallStreetItalia.com |
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