25 Agosto 2009 08:59
BERLINO
Germania: Pil secondo trimestre +0,3%, stima confermata
di ANSA
Su base annua il prodotto interno lordo e' in flessione
del 7,1%
(ANSA) - ROMA, 25 AGO - Il Pil tedesco nel 2/o trimestre
e' cresciuto dello 0,3%. Lo riferisce l'Istituto di
statistica, confermando la stima diffusa il 13 agosto.
Su base annua, riporta l'agenzia Bloomberg, il Pil
risulta invece in calo del 7,1%. Tornando al dato
congiunturale, i consumi delle famiglie sono in crescita
dello 0,7%, mentre la spesa della Pubblica
amministrazione aumenta dello 0,4% e gli investimenti
crescono dello 0,8%. Unico dato negativo e' quello
relativo alle esportazioni, in flessione dell'1,2%.
Martedì 25 Agosto 2009,
9:06
Borse Asia-Pacifico, indici in calo in seduta volatile,
giù Cina ripresa.
In calo le piazze cinesi, negli ultimi giorni
caratterizzate da forte volatilità, soprattutto al
ribasso, dopo che il premier Wen Jibao ieri, a mercati
chiusi, ha espresso preoccupazioni per la ripresa
economica.
A pesare sui listini anche il greggio, che oggi scivola
sotto i 74 dollari al barile.
Intorno alle 8,50 l'indice MSCI, che esclude il
Giappone, cede lo 0,92 a 361,88 punti. A Tokyo l'indice
Nikkei (notizie) ha concluso a -0,79% a 10.497.36.
SHANGHAI cede quasi il 5% su prese di profitto e sul
calo del settore bancario. Il premier Wen Jibao, ieri a
mercati chiusi, ha annunciato che la Cina manterrà la
politica monetaria espansiva per aiutare l'economia e
stimolare i consumi interni.
HONG KONG cede l'1,1% con le banche come China
Construction Bank a guidare i ribassi. Male anche Chalco
che ha annunciato risultati deludenti per il quarto
trimestre consecutivo per via della bassa domanda di
alluminio. In rosso anche China Life, in attesa di dati
trimestrali che si preannunciano buoni.
TAIWAN è appesantita dai titoli finanziari come Taishin
Financial, peggiori del paniere e dei tecnologici come
la produttrice di pc Quanta.
A SEUL, dove calano il settore automotive, il tech e le
banche, la seduta chiude in ribasso dello 0,67%.
La borsa di SYDNEY ha concluso in calo dello 0,5% % su
prese di profitto dopo il rally di ieri e appesantita
dalle banche. Wesfamers crolla sulla notizia di una
maggiore competizione per i suoi negozi di hardware.
25 Agosto 2009 09:45 NEW
YORK
Auto: Casa Bianca, industria Usa inizia a dare segni di
vita
di ANSA
Mercati immobiliare e del credito 'salvati dal collasso'
(ANSA) - NEW YORK, 25 AGO - L'industria automobilistica
americana ''inizia a dare segni di vita''. Lo afferma la
Casa Bianca. Per l'amministrazione Usa i mercati
immobiliare e del credito ''sono stati salvati dal
collasso''.
25 Agosto 2009 09:50 NEW
YORK
Opel: quattro opzioni allo studio per GM
di ANSA
Wsj: sul tavolo tutte le ipotesi, dal mantenimento alla
chiusura
(ANSA) - NEW YORK, 25 AGO - GM Motors sta considerando
diverse ipotesi per Opel, ed anche la possibilita' di
mantenerla con un piano di finanziamenti da 4,3 mld dlr.
Le opzioni attualmente sul tavolo sono quattro, riporta
il Wall Street Journal. La prima e' mantenere Opel e la
sua rete di vendita; la seconda e' cederla a Magna; la
terza e' la vendita a Rhj; la quarta e' la chiusura,
mettendo cosi' fine alle perdite della casa
automobilistica tedesca.
25 Agosto 2009 09:59 NEW
YORK
Bank of America: investitori non ingannati su bonus
Merrill
di ANSA
Istituto difende l'accordo raggiunto con la Sec
(ANSA) - NEW YORK, 25 AGO - BoA difende l'accordo
raggiunto con la Sec per mettere fine alla disputa sui
bonus concessi da Merrill Lynch prima della fusione.
Nella documentazione presentata al giudice Jed Rakoff,
che ha rifiutato nei giorni scorsi di approvare
l'accordo fra commissione e banca, l'istituto precisa di
non aver ingannato gli investitori: constatando come era
chiaro che Merrill volesse distribuire i bonus di fine
anno, afferma di non avere mai detto di voler proibire
il pagamento dei compensi.
25 Agosto 2009 10:44
MILANO – Il Sole 24 Ore
E' ufficiale Jackson ucciso dal Propofol, sempre più
probabile l'arresto del medico personale
Nelle ultime ore della sua vita Michael Jackson
continuava a chiedere il suo "milk" (latte) ovvero il
Propofol, il potente anestetico di cui abusava per
combattere l'insonnia. E l'ultima dose, quella delle 10
e trenta di mattino, gli è stata fatale. Lo confermano i
primi elementi dell'autopsia, resi noti dalle autorità a
Los Angeles, in California.
Il medico legale che sta indagando sulla sua morte ha
riscontrato dosi fuori dalla norma del potente farmaco
(che viene utilizzato dagli anestesisti nella
preparazione dei pazienti prima degli interventi
chirurgici) che il medico personale del cantante, Conrad
Murray, gli somministrava.
Il dottore, secondo quanto scrive il Los Angeles Times,
ha riferito agli inquirenti di aver seguito questo
trattamento per sei settimane, durante le quali venivano
somministrati alla pop star 50 grammi di Propofol al
giorno, iniettate per endovena.
Per evitare che il cantante si assuefacesse alla
sostanza, ha aggiunto il medico, aveva abbassato la dose
a 25 grammi, aggiungendo altri sedativi Valium,
lorazepam e midazolam. Ma quella mattina, dopo
l'ennesima richiesta e verificato che niente gli faceva
più effetto, Murray ha ceduto iniettandogli un'altra
dose di Propofol.
Per il momento non trovano ancora conferma le
indiscrezioni, secondo cui il Coroner della contea di
Los Angeles avrebbe deciso di considerare la morte del
cantante un omicidio.
Ma a quanto si legge sui quotidiani Usa, la posizione
del medico personale di Jackson si sarebbe fatta dopo i
risultati, decisamente più difficile. Sembra dunque
ormai probabile l'accusa per omicidio colposo nei suoi
confronti.
Martedì 25 Agosto 2009
11:02 PECHINO
Jiabao invita a non eccedere in ottimismo
Di BlueTG.it
Il premier cinese Wen Jiabao ha ammonito gli investitori
a non essere “ciecamente fiduciosi” nella ripresa
dell’economia cinese, spiegando che gli effetti positivi
di breve termine prodotti dagli incentivi varati da
Pechino nei mesi scorsi potrebbero venir meno mentre le
misure di sostegno a lungo termine hanno bisogno di
tempi lunghi per dispiegare i propri effetti.
Jiabao ha anche ribadito che per ora le misure di
sostegno al credito e ai consumi verranno mantenute in
essere, mentre Pechino promuoverà un’ulteriore crescita
dell’efficienza della propria economia. (l.s.)
Martedì 25 Agosto 2009
12:09 NEW YORK
Banche Usa, la Fdic abbassa i requisiti per gli
investitori privati?
Di BlueTG.it
La metamorfosi da “cattive” cavallette a “buoni”
capitani coraggiosi pare essere quasi del tutto
completata per i fondi di private equity americani, se è
vero come riporta l’agenzia Bloomberg che il board della
Fdic nella riunione di domani potrebbe ridurre i
requisiti richiesti a investitori privati per acquisire
istituti di credito falliti.
Una misura che sembra del resto necessaria visto che da
inizio anno il più alto tasso di fallimento degli ultimi
17 anni è costato al fondo di assicurazione dei depositi
gestito dalla Fdic qualcosa come 21 miliardi di dollari
di esborsi. (l.s.)
Martedì 25 Agosto 2009,
12:18
Bce, bene dati Francia e Germania, ma resta incertezza
europea.
"La situazione è ancora molto incerta... Ci vuole
cautela nell'interpretare i dati macroeconomici più
recenti", ha detto Gonzalez-Paramo in un'intervista con
l'agenzia locale Europa Press.
Gli economisti della Bce stanno ultimando le stime sulla
crescita, attese per l'inizio di settembre, e stanno
prestando grande attenzione a tutti i dati disponibili,
ha proseguito il banchiere prima di aggiungere che per
superare la crisi, i paesi della zona euro dovranno
affrontare una necessaria riforma fiscale.
Lo spagnolo ha poi ricordato che i tassi di interesse
attuali sono adeguati per la zona euro, ma che bisogna
anche tenere sotto controllo l'inflazione attesa di
medio termine.
25 Agosto 2009 12:33
BRUXELLES
Bce: comprati 8,4 miliardi di bond garantiti
di ANSA
Istituto centrale punta ad acquistare 60 mld di titoli
(ANSA) - ROMA, 25 AGO - La Banca Centrale Europea ha
reso noto di aver acquistato 8,4 mld di bond garantiti
da quando ha annunciato il programma lo scorso 7 maggio.
L'istituto centrale guidato da Jean-Claude Trichet punta
a comprare 60 miliardi di euro di titoli distribuiti in
tutta la zona euro attraverso l'acquisto diretto sui
mercati primario e secondario.
25 Agosto 2009 12:53 NEW
YORK
Fed: costretta a fare nomi aziende a cui ha prestato
soldi
di ANSA
Per giudice Manhattan ha nascosto impropriamente i dati
(ANSA)- ROMA, 25 AGO - Per la prima volta la Federal
Reserve sara' costretta a rendere noti i nomi delle
societa' a cui ha prestato fondi durante la crisi
economica. Dopo aver perso una disputa legale
nell'ambito della legge sulla liberta' d'informazione.
Il giudice di Manhattan ha respinto la tesi della Fed
secondo cui i dati sulla concessione di prestiti alle
aziende non sono soggetti alla legge. Per il giudice la
Fed ha 'nascosto impropriamente' i dati e le ha concesso
5 giorni per rendere pubblica la documentazione.
25 Agosto 2009 14:03
PARIGI
Francia: banche, Woerth, Sarkozy contro bonus indecenti
di ANSA
Nel pomeriggio il presidente francese incontra i
banchieri
(ANSA)- PARIGI, 25 AGO- Il ministro del Bilancio
francese Woerth ha anticipato che Nicolas Sarkozy
mettera' le cose in chiaro riguardo ai bonus 'spesso
indecenti'.'Bisogna assolutamente fare in modo che le
banche regolino i bonus variabili che creano un
sentimento di ingiustizia molto forte', ha detto Woerth.
Nel pomeriggio Sarkozy incontra i banchieri,in seguito
allo scandalo di BNP Paribas, accusata di aver messo da
parte 1 mld per i bonus dopo aver ricevuto 5 mld di
aiuto dallo Stato.
25 Agosto 2009 14:20
MILANO – Il Sole 24 Ore
Londra aumenta le tasse ed è fuga dalla City
LONDRA - Un vero e proprio esodo: così i commercialisti
inglesi definiscono la ‘fuga' dalla City di società del
settore finanziario in vista dell'inasprimento fiscale
deciso dal Governo laburista. "Il 40% del mio lavoro ora
riguarda consigli su come lasciare il Paese, - afferma
Thomas Eggar, partner dello studio legale londinese
Richard Jordan. – Abbiamo raggiunto l'apice
dell'ostilità al sistema fiscale britannico." Secondo le
stime del sito specializzato Financial News, nell'ultimo
anno si sono trasferiti in Svizzera hedge fund che
gestiscono circa 10 miliardi di sterline di asset.
Kinetic Partners, studio di consulenza per i gestori di
fondi, calcola che un quarto degli hedge fund presenti
nella City potrebbero trasferirsi all'estero nei
prossimi mesi.
Dal primo aprile 2010 l'aliquota fiscale per chi
guadagna oltre 150mila sterline all'anno salirà dal 40%
al 50%. Gli esperti calcolano però che tenendo conto
delle perdita di indennità varie l'aliquota massima
salirà al 60 per cento. Per molti gestori di hedge fund
e altri professionisti del settore questa è stata la
classica goccia che ha fatto traboccare il vaso dopo
l'aumento dell'imposta sui capital gain e le polemiche
sullo status fiscale dei ‘non-dom', gli stranieri
residenti a Londra ma non domiciliati ai fini fiscali.
La Svizzera dal canto suo sta facendo di tutto per
attrarre gli hedge fund: cantoni come Zugo e Zurigo non
sono reclamizzano un'aliquota del 14% ma si dichiarano
disposti a negoziare caso per caso l'onere fiscale, con
aliquote "su misura" per società meritevoli di un
trattamento speciale. Secondo un nuovo rapporto della
società di revisione Kpmg, la Svizzera è diventata più
attraente dal punto di vista della tassazione dei
redditi, salendo al 12esimo posto nella classifica
internazionale della pressione fiscale.
25 Agosto 2009 14:24
BRUXELLES
Crisi: Barroso, segnali positivi ma non dobbiamo
rilassarci
di ANSA
Bisogna proseguire con azione molto determinata
(ANSA) - BRUXELLES, 25 AGO - Ci sono segnali positivi ma
la situazione e' ancora molto mutevole, e' necessario
evitare di rilassarsi. Lo ha detto Jose' Barroso. Il
presidente della Commissione Ue, in una conferenza
stampa insieme al presidente della Lituania Dalia
Grybauskaite, ha parlato della crisi economica.
'Dobbiamo proseguire con una azione molto determinata
per fare tutto quello che possiamo per uscire dalla
crisi e andare verso una ripresa sostenibile'', ha
sottolineato Barroso.
25 Agosto 2009 15:00 NEW
YORK
IMMOBILIARE USA: FINITO IL CROLLO DEI PREZZI A GIUGNO IL
MERCATO RIMBALZA +1.4%
di WSI
E' il secondo aumento mensile consecutivo dopo tre anni
di cali. Il rapporto S&P/Case Shiller, l’indicatore che
monitora il prezzo medio degli immobili nelle 20
maggiori citta’ Usa, scende del 15.44%, in misura
inferiore alle attese.
Il rapporto Standard & Poor's/Case Shiller, l’indicatore
che monitora il prezzo medio degli immobili nelle 20
maggiori citta’ statunitensi, e’ risultato in calo (su
base annuale) del 15.44% nel mese di giugno.
Le attese degli analisti erano per una contrazione
superiore, pari al 16.40%.
Nel mese precedente l'indicatore aveva segnato una
contrazione del 17.02%.
Si tratta del diciottesimo calo consecutivo a due cifre
e del trentesimo consecutivo su base mensile (da gennaio
2007).
I prezzi delle case unifamiliari nelle 20 principali
citta' statunitensi sono invece saliti dell'1.4% in
giugno, il secondo incremento mensile di fila dopo
essere calati ogni mese per tre anni.
25 Agosto 2009 15:58 NEW
YORK
Fed: Obama riconferma Bernanke per secondo mandato
di ANSA
'Con azione audace ha messo il freno a caduta libera
economia'
(ANSA) - NEW YORK, 25 AGO - Il presidente americano
Barack Obama riconferma Ben Bernanke alla guida della
Fed per un secondo mandato. 'Ben, con calma e saggezza
si e' avvicinato a un sistema finanziario sull'orlo del
collasso con un'azione audace e fuori dal comune ha
aiutato a mettere i freni alla nostra economia in caduta
libera'. Ha detto il presidente Usa riconfermandolo.
L'obiettivo della Fed e' 'ripristinare la stabilita''
dei mercati e dell'economia: ha assicurato Bernanke. 'La
Fed - ha affermato - lavorera' per gettare basi solide
per la crescita economica e la prosperita' in un
contesto di stabilita' dei prezzi'. Il presidente Obama,
nell'occasione, ha constatato lo stato dell'economia
Usa: 'La strada per un sistema finanziario in salute e
una piena ripresa economica e' ancora lunga. L'industria
automobilistica comincia a dare segni di vita, i mercati
di immobiliare e del credito sono stati salvati dal
collasso'. E ancora: 'Bernanke ha guidato la Fed
attraverso la peggiore crisi finanziaria che il paese e
il mondo hanno mai fronteggiato, grazie al suo
background, al suo temperamento, al suo coraggio e alla
sua creativita'. E' per questo che lo riconfermo per un
altro mandato alla guida della Fed', ha concluso Obama
da Martha's Vineyard, dove trascorre le vacanze insieme
alla famiglia.(ANSA)
25 Agosto 2009 16:18
WASHINGHTON
Usa: Casa bianca, -2,8% pil 2009, nel 2010 +2,0%
di ANSA
Tasso disoccupazione raggiungera' picco del 10% a fine
2009
(ANSA) - NEW YORK, 25 AGO - Il pil americano si
contrarra' nel 2009 del 2,8%, per poi tornare a crescere
nel 2010 quando segnera' un +2,0%. Nel 2011 l'economia
americana si espandera' del 3,8%. E' quanto prevede la
Casa Bianca, secondo la quale il tasso di disoccupazione
2009 si attestera' nel 2009 al 9,3% per poi salire nel
2010 al 9,8%. Il tasso di disoccupazione negli Usa
raggiungera' il picco del 10% nel quarto trimestre del
2009 e all'inizio del 2010. Il deficit americano si
attestera' nel 2009 a 1.580 miliardi di dollari. prevede
la Casa Bianca, precisando che il deficit 2010-2019
risultera' invece pari a 9.000 miliardi di dollari. In
precedenza la Casa Bianca aveva previsto per il 2009 un
deficit 1.840 miliardi di dollari, mentre per il periodo
2010-2019 la stima era di 7.100 miliardi di dollari. Per
quanto riguarda i prezzi delle case c'e' un
rallentamento: l'indice S&P/CaseShiller a giugno ha
registrato un ribasso del 15,44% su anno dopo il -17,02%
(dato rivisto) segnato a maggio. Il dato e' migliore
delle stime degli analisti che si attendevano una
contrazione del 16,40%. Il ribasso dei prezzi delle case
segnato a giugno e' il piu' contenuto da aprile 2008. La
statistica, che prende in esame 20 citta' americane,
segnala che il mercato si sta stabilizzando, anche in
considerazione del fatto che su base mensile i prezzi
delle case hanno evidenziato un rialzo per il secondo
mese di fila. Rispetto a maggio, l'indice e' infatti
salito dell'1,4% che rappresenta anche il maggior
incremento da giugno 2005.(ANSA)
25 Agosto 2009 16:21
MILANO – Il Sole 24 Ore
La partita a scacchi su Opel
General Motors potrebbe non vendere la Opel. Dopo il
rinvio della decisione sulle due offerte in gara –
quella della finanziaria Rhj e quella guidata dalla
canadese Magna – il consiglio d'amministrazione del
gruppo americano ha deciso venerdì scorso di accogliere
il suggerimento dei suoi advisor e di valutare quanto
costerebbe il salvataggio della filiale europea. Lo
studio è già stato avviato e dovrebbe essere completato
entro la prossima riunione del cda, prevista per la
seconda settimana di settembre.
La svolta clamorosa nelle trattative, una sorta di mossa
a sorpresa nella partita a scacchi che prosegue ormai da
tre mesi, rischia di provocare un vero e proprio caso
diplomatico tra gli Stati Uniti (il cui Governo è
azionista al 61% di General Motors) e la Germania. La
cancelliera Angela Merkel si è infatti sbilanciata nelle
ultime settimane a favore dell'offerta presentata da
Magna in cordata con le russe Sberbank e Gaz. Agli occhi
del Governo tedesco, quest'ultima cordata avrebbe il
vantaggio di minimizzare la perdita di posti di lavoro e
– cosa non trascurabile – di impedire un ritorno in
sella di General Motors in un prossimo futuro. L'azienda
americana invece, ora che è uscita dall'amministrazione
controllata, vorrebbe mantenere il più possibile i
legami con Opel, con la quale sono già in atto
significative sinergie sugli acquisti e sui modelli di
auto medio piccoli.
La posizione di General Motors
Detroit è come detto riluttante a separarsi da Opel. È
vero che anche la cessione a Magna le lascerebbe una
quota di minoranza, ma le leve del comando passerebbero
ai russo-canadesi, con il rischio che questi utilizzino
le tecnologie Opel per far concorrenza a Gm sul mercato
russo. La vendita a Rhj – finanziaria legata al gruppo
americano Ripplewood – non comporterebbe questi
problemi, e prevederebbe inoltre la possibilità di un
riacquisto da parte di Gm in un momento successivo – una
sorta di portage finanziario. Nell'ipotesi allo studio
ora, ovvero quella di non vendere Opel e di risanarla
"in casa", Gm dovrà trovare in proprio i finanziamenti.
Il piano di salvataggio del gruppo Gm presentato lo
scorso febbraio al Congresso Usa valutava in 3,3
miliardi i fondi necessari per salvare la Opel: si noti
che tale somma è inferiore a a quanto chiesto sia da Rhj
che da Magna. Il «Financial Times» parla di una ricerca
da parte di Gm di 3 miliardi di euro, equivalenti a 4,3
miliardi di dollari. A fronte di un piano di risanamento
credibile, non è detto che una quota dei finanziamenti
non possa arrivare dalla stessa casa madre Usa; il
Governo americano non sarebbe certo felice di veder
utilizzare i propri fondi all'estero, ma l'investimento
potrebbe essere giustificato con il mantenimento di
sinergie importanti dal punto di vista industriale. Non
dimentichiamo che lo stato di salute di Gm è nettamente
migliorato: il colosso di Detroit è uscito in tempi
record dal Chapter 11 e sta sfruttando gli incentivi
alla rottamazione sia negli Usa che in Europa; la stessa
Opel ha ridotto l'emorragia di liquidità e ha fondi
almeno fino a fine anno o ai primi mesi del 2010.
Detroit, insomma, può permettersi di aspettare.
La posizione tedesca
Al contrario degli americani, Berlino ha fretta e non ha
preso bene la svolta attendista. La sua posizione ha
avuto una evoluzione progressiva: inizialmente una parte
del Governo era aperta anche alla soluzione Rhj, che tra
l'altro richiederebbe meno fondi alle casse pubbliche;
poi la componente CDU si è allineata, con l'avvicinarsi
delle elezioni, alle posizioni di SPD e sindacati, fin
dall'inizio favorevoli a Magna. A quel punto la
cancelliera Angela Merkel ha sperato di potersi
presentare alle elezioni con un risultato positivo in
tasca, ma è rimasta delusa. Quanto può pesare la vicenda
Opel sul risultato elettorale? Difficile dirlo, come è
difficile prevedere quale coalizione uscirà dalle urne.
In caso di cambio di alleanze e di CDU al Governo con i
liberali della FDP, un accordo tra Berlino e Gm potrebbe
essere più facile.
Oltre che da uno stallo su Opel, l'attuale Governo di
coalizione potrebbe essere danneggiato dalle
manifestazioni che i sindacati hanno minacciato contro
Gm e contro lo stesso Governo Usa: secondo la «Bild», i
lavoratori stanno preparando una sorta di "marcia" su
Berlino, forse già nel fine settimana, per manifestare
di fronte all'ambasciata americana a due passi dalla
Porta di Brandeburgo. I sindacati della Opel (e il loro
referente politico, il partito socialdemocratico)
restano favorevoli alla soluzione Magna e premono
soprattutto per una rescissione dei legami con General
Motors, vista come responsabile delle attuali difficoltà
di Opel. Ciò rischia tra l'altro di complicare la vita
agli americani qualora decidessero davvero di mantenere
il controllo dell'azienda.
Gli esiti possibili e le elezioni tedesche
Berlino sta cercando di tenere aperti i canali di
comunicazione, e il ministro degli Esteri (e candidato
Spd alla cancelleria) Frank-Walter Steinmeier ha
telefonato personalmente alla sua omologa americana
Hillary Clinton. Ma l'amministrazione Obama sembra
intenzionata a chiamarsi fuori dalla vicenda, almeno per
ora. Un accordo prima di un paio di settimane, quando il
cda di Gm si riunirà nuovamente, sembra improbabile.
L'appuntamento successivo è a metà settembre, quando
tutti i protagonisti del settore si ritroveranno a
Francoforte per il Salone dell'Auto. Ma il rischio che
tutto slitti effettivamente al dopo elezioni è concreto.
25 Agosto 2009 16:22
TOKYO
Auto: Toyota decide un aumento di produzione
di ANSA
E' la prima volta in 16 mesi
(ANSA)- ROMA, 25 AGO - La ripresa delle vendite in
Giappone determinata dall'effetto-incentivi ha indotto
Toyota (prima volta in 16 mesi) a un aumento di
produzione. La casa automobilistica dovrebbe produrre a
novembre 14.500 veicoli al giorno, una cifra che
rappresenta il primo incremento su base annuale dal
luglio del 2008. La decisione dovrebbe essere
temporanea, in quanto il principale produttore
automobilistico mondiale dovrebbe ridurre nuovamente la
sua produzione dal 2010.
25 Agosto 2009 17:06 ROMA
Crisi: Usa, fiducia consumatori, ad agosto sale a 54,1
di ANSA
Cbo stima un calo dei prezzi al consumo dello 0,5% nel
2009
(ANSA) - ROMA, 25 AGO - La fiducia dei consumatori
americani e' salita ad agosto a 54,1 da 47,4 del mese
precedente. Il dato e' di gran lunga superiore alle
stime. Gli economisti si aspettavano una risalita 47,9.
Il Congressional of Budget office (Cbo), organismo
indipendente incaricato dal Congresso americano di
fornire analisi economiche al fine di aiutare i
parlamentari ad assumere decisioni di bilancio, stima un
calo dei prezzi al consumo dello 0,5% nel 2009.
Martedì 25 Agosto 2009
17:16 NEW YORK
Borse: per Jp Morgan è arrivato il momento di una
rotazione settoriale, promosse le tlc
I ciclici, dopo un a forte sovraferformance fino al
settembre 2003, hanno perso terreno nei confronti dei
difensivi nei 12 mesi successivi. Così Jp Morgan ha
abbassato da overweight a neutral il settore Metals&Mining
protagonista di un balzo del 75% da quando, nel dicembre
2008, la casa d'affari Us lo aveva promosso a overweight.
Upgrade invece a overweight per il comparto tlc, che era
stato bocciato a neutral da Jp Morgan lo scorso
febbraio. Tlc europee che viaggiano a sconto del 50%
circa. Tra le preferite spiccano Vodafone (Londra: VOD.L
- notizie) , FT e KPN (Amsterdam: KPN.AS - notizie) .
25 Agosto 2009 17:33
BERLINO
Opel: stampa, Gm vuole venderla, ma alla Rhj
International
di ANSA
Concluso vertice Gm-governo tedesco, nessuna decisione
(ANSA) - BERLINO, 25 AGO - La General Motors vuole
vendere la Opel, ma alla Rhj International e fara' di
tutto per convincere la Germania. Lo scrive l'agenzia di
stampa tedesca Dpa, che cita fonti vicine ai negoziati.
Intanto il vertice tra rappresentanti del governo
tedesco e della General Motors tenuto oggi a Berlino sul
futuro della Opel si e' concluso senza una decisione.
All'orizzonte non si profila una ''soluzione rapida''
della questione.
25 Agosto 2009 17:42
MILANO – Il Sole 24 Ore
Obama: ancora lungala strada della ripresa
Nonostante gli sforzi fatti per stabilizzare l'economia
americana, "la strada da percorrere per avere un sistema
finanziario del tutto in salute e assistere a una piena
ripresa economica é ancora lunga". Lo ha detto il
presidente degli Stati Uniti Barack Obama nel corso
della conferenza stampa a Marthàs Vineyard, in
Massachusetts, indetta per confermare Ben Bernanke alla
guida della Federal Reserve. "Ci fermeremo solo quando
tutti gli americani che cercano un lavoro l'avranno
trovato, quando le imprese, piccole e grandi, che
necessitano capitale avranno ottenuto prestiti a tassi
accessibili, e quando tutti coloro che hanno acceso un
mutuo in modo responsabile potranno rimanere nelle
proprie case", ha detto Obama, ribadendo che é
necessario avere "un sistema di regolamentazione
finanziaria in grado di assicurare che una crisi come
quella attuale non si verifichi di nuovo".
25 Agosto 2009 18:04
MILANO – Il Sole 24 Ore
Nuova influenza: in Italia vaccinazione da metà novembre
Partirà il 15 novembre in Italia la grande vaccinazione
di massa contro l'influenza «A», che riguarderà secondo
i piani del governo il 40% della popolazione. Lo ha
stabilito il Tavolo permanente delle Cure Primarie
territoriali composto dal Ministero della Salute, dai
Rappresentanti delle Regioni e dai Professionisti del
territorio in una riunione tenutasi al Ministero il 20
agosto. Nel corso della riunione, presieduta dal
Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del
Ministero Fabrizio Oleari, con la partecipazione di
Maria Grazia Pompa, Stefania Salmaso e di alcuni
funzionari regionali, sono state fissate le tappe e le
modalità della vaccinazione di massa.
Secondo quanto riferisce Giuseppe Mele, presidente dei
pediatri Fimp e presente alla riunione, la prima fase
prevede l'immissione in circolazione di 8 milioni di
dosi che saranno a disposizione a partire dal 15
novembre sino a tutto il mese di dicembre. Gli altri 16
milioni di dosi del vaccino saranno disponibili a
partire dal 31 gennaio in poi. La prima fase, come
annunciato, riguarderà gli operatori sanitari e le
categorie a rischio. Nel dettaglio, saranno vaccinati
contro il virus H1N1 gli addetti ai servizi essenziali
e, tra questi, personale sanitario e di assistenza dei
servizi sanitari accreditati (resterà fuori da questa
prima fase il personale delle strutture private) le
strutture socio sanitarie (case di riposo, RSA) il
personale dei Distretti Sanitari, almeno il 90% dei
medici di famiglia e dei pediatri, i medici competenti,
gli addetti ai servizi amministrativi di supporto, il
personale delle Poste Italiane e della Telecom. Queste
categorie saranno sottoposte a vaccinazione dai
Dipartimenti di Prevenzione- Centri Vaccinali. Per
queste categorie si prevedono un milione e mezzo di dosi
di vaccino.
Saranno coperti inoltre, entro fine anno, i soggetti a
rischio dai due ai sessantacinque anni, con 7 milioni di
dosi. Gli altri 16 milioni di vaccini saranno
indirizzati a partire dal 31 gennaio specificatamente
alla popolazione compresa tra i due e i ventisette anni,
comprendendo quindi la popolazione sana, con modalità
che dovranno ancora definirsi. Si ipotizza anche
l'aumento del 20% dell'offerta attiva per la
vaccinazione antinfluenzale stagionale classica
estendendo tale offerta in maniera attiva su una
popolazione più ampia rispetto alle categorie previste
negli anni precedenti. Il ministero emanerà una
circolare esplicativa sulla base delle valutazioni
emerse nel corso della discussione. Si sta studiando una
scheda di registrazione unica per tutto il territorio
nazionale. Un ruolo importante per la vaccinazione dei
soggetti a rischio, riferisce Mele, sarà affidato al
territorio secondo quanto previsto per la vaccinazione
influenzale stagionale negli ambiti degli accordi
decentrati vigenti con raccomandazione di estendere
nelle Regioni ove non specificatamente previsti. In ogni
caso il vaccino non sarà disponibile in farmacia, sarà
privo di bugiardino e multi dose, dieci dosi per fiala.
Sarà un vaccino audiuvato con MS 59. Attualmente
tuttavia, riporta Mele, «L'offerta di tale vaccino è
estremamente inferiore alla domanda.
L'intenzione è quella di vaccinare il 40% della
popolazione al di sotto dei sessantacinque anni di età.
La distribuzione a livello regionale terrà conto di tali
percentuali ed avverrà sulla base dei criteri di
popolazione residente». Il prossimo 2 settembre il
Tavolo tornerà a riunirsi per mettere a punto ulteriori
passaggi.
25 Agosto 2009 18:07 NEW
YORK
STATI UNITI SPENDACCIONI: DEFICIT ENORME NEL 2009
di WSI
La ripresa partira' nella seconda meta' dell'anno grazie
alle politiche di rilancio, che pero' provocheranno un
disavanzo record di $1600 miliardi, il maggiore dai
tempi della Seconda Guerra Mondiale. Le cifre sono una
conseguenza di..
L'Agenzia federale indipendente del bilancio (Congressional
Budget Office) stima che il deficit per il 2009
raggiungera' la cifra record di $1600 miliardi, pari
all'11.2% del PIL. Si tratta del livello piu' alto dalla
Seconda Guerra Mondiale. La ripresa partira' nella
seconda meta' dell'anno, ma i problemi del mercato del
lavoro non sono affatto finiti: il tasso di
disoccupazione continuera' infatti a crescere e restera'
alto ancora per molto tempo.
Le borse europee
continuano a salire, in luce il settore delle
telecomunicazioni
25.08.2009
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi
per la quarta seduta di fila in rialzo. Il FTSE 100 a
Londra ha guadagnato lo 0,4%, il DAX a Francoforte lo
0,7%, il FTSE MIB a Milano lo 0,5%, il CAC40 a Parigi lo
0,8% e lo SMI a Zurigo lo 0,1%.
La fiducia dei consumatori è aumentata questo mese negli
USA molto più di quanto previsto dagli economisti (per
ulteriori dettagli clicca qui). La notizia ha fatto
salire ulteriormente la fiducia del mercato sulle
prospettive dell'economia.
I titoli degli operatori telefonici hanno brillato in
particolar modo. France Télécom (FR0000133308) ha
guadagnato il 3,7%, Telecom Italia (IT0003497168) il
2,9%, Vodafone (GB0007192106) il 2,4% e Deutsche Telekom
(DE0005557508) il 2,2%. J.P. Morgan ha promosso oggi il
settore europeo delle telecomunicazioni ad "Overweight".
Siemens (DE0007236101) ha chiuso a Francoforte in rialzo
del 3,8%. Bank of America ha alzato il suo rating sul
titolo del conglomerato da "Neutral" a "Buy".
Sui minerari sono scattate oggi delle prese di
beneficio. BHP Billiton (GB0000566504) ha perso l'1,2%,
Rio Tinto (GB0007188757) l'1,3% e Xstrata (GB0031411001)
l'1,1%.
Redazione Borsainside 18.30
25 Agosto 2009 18:45
PARIGI
Banche: Sarkozy a banchieri, punire responsabili
di ANSA
Trasparenza e controlli,ripresa ma vedo tornar cattive
abitudine
(ANSA) - PARIGI, 25 AGO - Il presidente Nicolas Sarkozy
ha detto ai banchieri convocati all'Eliseo di pretendere
'piu' trasparenza, controllo, responsabilita'.Poi ha
aggiunto che 'i comportamenti irresponsabili devono
essere puniti'. Sarkozy ha quindi aggiunto che 'la
remunerazione dei traders e' un elemento essenziale
affinche' la crisi che abbiamo vissuto non si riproduca.
Proprio mentre - ha aggiunto - vediamo i primi segni di
stabilizzazione, ecco che tornano le cattive abitudini e
io non posso accettarlo'.
25 Agosto 2009 20:34 NEW
YORK
Fed: un sindacalista a capo del board a New York
di ANSA
Deni Hughes per Stephen Friedman autore conflitto
interessi
(ANSA) - NEW YORK, 25 AGO -Il leader sindacale Denis
Hughes e' stato nominato presidente del board della Fed
di New York. Prendera' il posto di Stephen
Friedman.Friedman si era dimesso in maggio. Hughes
ricoprira' l'incarico fino alla fine del 2009: in
novembre o dicembre il board della Fed decidera' chi
sara' il presidente della Fed di New York, la cui guida
di solito va a un accademico o a un manager di Wall
Street. Friedman proveniva da Goldman Sachs ma la sua
provenienza ha minato la credibilita' dell'istituto.
Oltre a presiedere il board e' stato infatti
protagonista di un clamoroso caso di conflitto di
interesse che ha creato grande scandalo negli States,
peraltro in pieno periodo di crisi: questo in quanto
oltre a presiedere il consiglio della Fed newyorkese era
rimasto - senza dimettersi - anche membro del board di
Goldman Sachs. Una situazione che aveva creato dubbi sul
suo ruolo quando Goldman Sachs aveva ottenuto, lo scorso
settembre, il passaggio da banca d'affari a holding
bancaria poi aiutata dal governo.
Martedì 25 Agosto 2009
20:45 NEW YORK
Roubini lancia l'allarme: a rischio una seconda
recessione per l'economia mondiale
Di Alberto Susic
Anche agosto si avvia ormai alla conclusione e salvo
sorprese particolari che si dovessero avere nelle
prossime quattro sedute, i mercati azionari si
apprestano a lasciarsi alle spalle un mese
caratterizzato da un bilancio molto positivo. Le Borse
stanno segnando proprio in queste sessioni nuovi massimi
dell'anno, continuando a scommettere su una ripresa
economica che dovrebbe avvenire nei prossimi mesi con
maggiore grinta di quella prevista in un primo momento.
A propendere per un simile scenario sono i capi delle
Banche Centrali, a partire dal numero uno della Fed,
Bernanke, al quale si accoda anche lo stesso Jean Claude
Trichet, che guarda al futuro con maggiore fiducia. E
anche di fronte ai segnali d ripresa dell'economia
globale, non mancano i pessimisti o quantomeno coloro
che non nutrono le stesse speranze nella possibilità di
assistere ad una ripartenza della congiuntura globale.
Nel corso dei pessimisti spicca senza dubbio la voce di
Nouriel Roubini il quale è stato tra i pochi a prevedere
la gravità della crisi finanziaria che ci accompagna
ormai da oltre due anni. Il famoso economista ha
pubblicato domenica scorsa un editoriale sul Financial
Times nel quale ha chiarito la sua posizione sui temi e
le modalità di uscita dalla crisi.
Il noto professore della New York University ha messo in
guardia dal fatto che l'economia mondiale, è a rischio
di una seconda battuta d'arresto, malgrado i segnali di
ripresa visti nelle ultime settimane. Da una parte
infatti la congiuntura sta uscendo dalla più grave crisi
dai tempi della grande recessione, dall'altra però ci si
chiede quando effettivamente si concluderà la fase
recessiva e in che forma avverrà la ripresa.
Per Roubini l'economia ha toccato il fondo e si avvia a
risalire la china nella seconda metà di quest'anno, ma
tale cammino non sarà uguale per tutti i Paesi. In
alcune realtà come Francia, Germania, Cina, Giappone e
Brasile, la ripresa è già iniziata, mentre in altre tra
cui compaiono gli Stati Uniti e l'Italia, la fase
recessiva non si concluderà prima della fine dell'anno.
L'economista si aspetta un periodo di crescita mondiale
“anemica” e tra i rischi che minacciano la congiuntura
troviamo la debolezza del mercato del lavoro, dal
momento che le aspettative sulla disoccupazione
costituiscono una cattiva notizia per la domanda.
Un altro problema non da poco è rappresentato dal
dilemma che i Governi dovranno affrontare relativamente
alla exit strategy. Se infatti i Governi decidono di
contenere il deterioramento dei conti pubblici tagliando
la spesa e aumentando le tasse, corrono il rischio di
compromettere ogni segnale di ripresa. Se invece
consentono la crescita dei deficit pubblici potrebbero
spingere l'inflazione, determinando l'aumento dei tassi
di interesse a lungo termine e il blocco della ripresa.
Un altro fattore di rischio è dato dall'aumento
significativo dei prezzi del petrolio e dei prodotti
alimentari, che stanno aumentando più di quanto potrebbe
essere giustificato dai fondamentali. Per Roubini
difficilmente l'economia mondiale sarà in grado di
fronteggiare un altro shock nel caso in cui la
speculazione dovesse riportare le quotazioni del
petrolio al di sopra dei 100 dollari al barile.
Parlando della ripresa, l'economista Roubini spiega che
ci sono due diverse teorie in merito: da una parte si
schierano coloro che credono in una ripresa a V con un
rapido ritorno alla crescita, dall'altra invece ci sono
quelli che vedono una ripartenza ad U, anemica e sotto
tono per almeno due anni.
In questa seconda categoria rientra anche Roubini che a
favore di questa argomentazione ha presentato tutti i
fattori esposti prima. Anche alla luce di ciò
l'economista parla di una possibile ripresa anemica, e
sotto il tasso di crescita potenziale, puntando
l'accento sul rischio di una seconda recessione.
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