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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Martedì 28 Aprile 2009

PARTE  2

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..... Martedì 28 Aprile 2009 ..... Martedì 28 Aprile 2009 ..... Martedì 28 Aprile 2009 .....
 

 

 

 

La Borsa di Tokyo chiude in forte ribasso, sotto pressione gli esportatori
28.04.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in forte ribasso. Il Nikkei ha perso il 2,7% a 8.493,77 punti ed il Topix il 2,5% a 811,99 punti.
Tra gli esportatori Toyota (JP3633400001) ha perso il 4,1%, Honda (JP3854600008) il 2,4%, Canon (JP3242800005) il 4% Panasonic (JP3866800000) il 3,8% e Sony (JP3435000009) il 3,3%. Lo yen si è rafforzato oggi in Asia ulteriormente rispetto al dollaro.
Sharp (JP3359600008) ha chiuso in calo dell'8,8%. Il gigante dell'elettronica di consumo ha annunciato ieri di aver chiuso lo scorso esercizio fiscale in rosso di ¥125,8 miliardi.
Tra i bancari Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha perso lo 0,6% e Mizuho Financial Group (JP3885780001) il 2%. Secondo quanto riporta il "Wall Street Journal" la Fed avrebbe detto a Bank of America (US0605051046) e a Citigroup (US1729671016) che potrebbero aver bisogno di raccogliere nuovo capitale.
Nel settore del trasporto marittimo Mitsui O.S.K. Lines (JP3362700001) ha perso il 7,5%, Kawasaki Kisen Kaisha (JP3223800008) il 6,7% e Nippon Yusen (JP3753000003) l'8,3%. Le tre compagnie hanno fornito un debole outlook sul corrente esercizio. Il Baltic Dry, l'indice che misura i costi del trasporto navale delle merci, ha perso inoltre ieri l'1,8%.
East Japan Railway (JP3783600004) ha guadagnato il 7,6%. La prima compagnia ferroviaria del Paese del Sol Levante ha annunciato che riacquisterà circa l'1% dei suoi titoli in circolazione.
Dopo il balzo di ieri Chugai (JP3519400000) ha guadagnato un ulteriore 1,9%. L'impresa giapponese vende l'antivirale Tamiflu che è risultato essere efficace contro l'influenza suina.
Dopo essere stato in rialzo per quasi tutta la seduta Daiwa Securities (JP3502200003) ha perso l'1,2%. Secondo quanto riporta il quotidiano "Yomiuri" il secondo broker giapponese potrebbe rafforzare la sua partnership con Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006). Le discussioni tra le due imprese potrebbero condurre anche ad una fusione delle loro attività nel brokeraggio.
Redazione Borsainside 8.30

 

 

28 Aprile 2009 10:03 NEW YORK
Gm: obbligazionisti, no proposta conversione debito
di ANSA
Titolari debito non garantito, iniziativa ''non ragionevole''
(ANSA) - NEW YORK, 28 APR - L'offerta per la conversione del debito avanzata da General Motors ''non e' ragionevole''. Lo siostengono gli obbligazionisti di Gm. I titolari di 27 miliardi di dollari di debito non garantito, bocciano cosi' la proposta della casa automobilistica. Secondo indiscrezioni, i creditori dovrebbero presentare entro 10 giorni una contro offerta. In un comunicato gli obbligazionisti spiegano che l'offerta mostra ''favoritismi politici verso alcuni creditori piuttosto che verso altri''.

 

 

28 Aprile 2009 10:11 ROMA
BANCHE USA: CITIGROUP E BANK OF AMERICA VERSO AUMENTO DI CAPITALE
di ANSA
Secondo quanto riportato dal Wsj questa mattina, la Fed avrebbe annunciato a Citigroup e Bank of America la necessità di un aumento di capitale alla luce dei risultati preliminari ottenuti dagli stress test. Per Bank of America la carenza di capitale sarebbe nell’ordine di alcuni miliardi di Dollari, mentre non è chiaro l’ammontare per Citi. Entro la metà di questa settimana le due banche dovranno depositare una risposta dettagliata circa eventuali obiezioni a tali risultati. Il governo ha dichiarato che i risultati definitivi, previsti originariamente per il prossimo 4 maggio, saranno annunciati nel corso di tale settimana in un giorno da determinare. Sheila Bair, presidente del FDIC ha annunciato che l’istituzione dovrebbe avere il potere di chiudere anche le istituzioni considerate "too big to fail", cioè vitali per il sistema finanziario.

 

 

Le borse della regione Asia-Pacifico chiudono in ribasso
28.04.2009
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,2% a 2.401,44 punti. Dal fronte societario sono arrivate anche oggi una serie di notizie negative. PetroChina (CN0009365379) ha perso il 2,2%. Gli utili della prima impresa petrolifera cinese sono calati nel primo trimestre di quest'anno più di quanto previsto dagli analisti.
Ping An Insurance (CNE1000003X6) ha chiuso in ribasso del 3,4%. La seconda impresa cinese delle assicurazioni ha comunicato che nel primo trimestre i suoi profitti sono calati del 72%.
Angang Steel (CN0009082362) ha perso il 3,5%. Il secondo produttore cinese d'acciaio ha annunciato che nei primi tre mesi del 2009 il suo utile è crollato di più del 99%.
I timori legati all'influenza suina hanno pesato anche oggi sul settore delle linee aeree. Air China (CNE1000001S0) ha perso il 2,7%, China Eastern Airlines (CN0009051771) il 5% e China Southern Airlines (CN0009084145) il 6,2%.
Molto bene il settore dell'industria farmaceutica. Guangzhou Pharmaceutical (CNE100000387) e Jiangsu Lianhuan Pharmaceutical (CNE000001DP6) hanno guadagnato entrambi il 10%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dell'1,9% a 14.555,11 punti. Nel settore bancario HSBC (GB0005405286) ha perso il 2,5%, Hang Seng Bank (HK0011000095) il 2,5%, Bank of East Asia (HK0023000190) il 4% e Bank of Communications (CN000A0ERWC7) l'1,8%. Secondo delle voci di stampa Bank of America (US0605051046) e Citigroup (US1729671016) potrebbero aver bisogno di raccogliere nuovo capitale (per ulteriori dettagli clicca qui). Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha guadagnato il 2,5%. L'utile della prima banca cinese è aumentato lo scorso trimestre più di quanto previsto dagli analisti. CNOOC (HK0883013259) ha chiuso in calo del 2,2%. Il prezzo del petrolio ha perso ieri a New York quasi il 3%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,6%, il Kospi a Seul il 3%, il Taiwan Weighted a Taipei l'1,9% e lo Straits Times a Singapore lo 0,6%.
Redazione Borsainside 12.30

 

 

28 Aprile 2009 15:00 NEW YORK
IMMOBILIARE USA: PREZZI ANCORA IN CALO, -18.63%
di WSI
Nel mese di febbraio il rapporto S&P/Case Shiller, l’indicatore che monitora il prezzo medio degli immobili nelle 20 maggiori citta’ Usa, scende in misura leggermente migliore delle attese.
Il rapporto Standard & Poor's/Case Shiller, l’indicatore che monitora il prezzo medio degli immobili nelle 20 maggiori citta’ statunitensi, e’ risultato in calo (su base annuale) del 18.63% nel mese di febbraio.
Le attese degli analisti erano per una contrazione del 18.70%.
Nel mese precedente l'indicatore aveva segnato una contrazione del 18.97%, poi rivista al rialzo a -18.90%.
Si tratta del quattordicesimo calo consecutivo a due cifre e del ventiseiesimo consecutivo su base mensile (da gennaio 2007).

 

 

28 Aprile 2009 18:57 ROMA
Crisi: Usa, fiducia consumatori balza al 39,2 ad aprile
di ANSA
E' il maggior rialzo da novembre 2005
(ANSA)- ROMA, 28 APR - L'indice della fiducia dei consumatori Usa, calcolato dal Conference Board, nel mese di aprile e' salito a 39,2 da 26,9 del mese prima. E' il maggior rialzo da novembre 2005. Il dato e' di gran lunga superiore alle stime degli analisti che puntavano su un rialzo a quota 29,9.

 

 

28 Aprile 2009 19:34 NEW YORK
Apple: investitori potranno votare compensi manager
di ANSA
Si ribalta dichiarazione precedente
(ANSA) - NEW YORK, 28 apr - Gli investitori di Apple potranno esprimere il proprio parere sui compensi dei manager della societa'. In una precedente comunicazione alla Sec, Apple aveva dichiarato che la proposta di esprimersi sui compensi non aveva ottenuto i voti necessari per essere approvata. Ora, invece, la societa' di Cupertino ammette un errore nel calcolo (gli astenuti erano stati considerati contrari) dei voti e capovolge quanto inizialmente dichiarato.

 

 

28 Aprile 2009 19:56 NEW YORK
Bank of America: analisti, servono 60-70 mld di dollari
di ANSA
Solo cosi' potra' mantenere Tce ratio sopra al 3% a fine 2010
(ANSA) - NEW YORK, 28 APR - Bank of America avra' bisogno di nuovi capitali per 60-70 miliardi di dollari per mantenere il Tce ratio sopra il 3% alla fine del 2010. E' quanto afferma Fbr Capital secondo cui la banca dovrebbe convertire il prima possibile 27 miliardi di dollari di azioni privilegiate in titoli ordinari. Il Tce (tangible common equity) e' un indicatore di solidita' di un istituto finanziario: e' grandezza che indica quanto gli azionisti ordinari otterrebbero nell'ipotesi di scioglimento della societa'.

 

 

28 Aprile 2009 20:15 NEW YORK
USA: NECESSARI NUOVI CAPITALI PER ALMENO 17 BANCHE REGIONALI
di WSI - APCOM
E' quanto emerge da un'analisi condotto dal gruppo finanziario Oppenheimer in riferimento agli scenari previsti dagli "stress test". Ancora pochi giorni per conoscere i risultati degli esami voluti dal governo.
Almeno 17 delle 30 banche regionali statunitensi con asset inferiori a 100 miliardi di dollari potrebbero aver bisogno di un aumento di capitale, secondo un rapporto preparato dal gruppo finanziario Oppenheimer.

Secondo il report, il denaro supplementare proveniente dal governo o dal settore privato sotto forma di azioni preferenziali, convertibili in azioni comuni, porterebbe in media i livelli di capitale della maggior parte delle 30 banche regionali su livelli ragionevoli, che sarebbero cioe' considerati soddisfacenti dalle autorita' di controllo bancarie se si prende come base di riferimento gli scenari previsti dai cosiddetti "stress test".

Non e' ancora ben chiaro, tuttavia, se questi istituti stiano conducendo gli stress test sulla loro situazione finanziaria volontariamente o meno. Tali banche hanno dimensioni piu' piccole rispetto ai 19 istituti principali del Paese che sono attualmente sottoposti agli stress test voluti dall'amministrazione Obama, i cui risultati dovrebbero essere presentati intorno al 4 maggio.

 

 

 

 

WALL STREET: IN LIEVE CALO, ALERT BANCHE, BENE FIDUCIA

28 Aprile 2009 22:15 NEW YORK - di WSI
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I listini scivolano in rosso sul finale, con le preoccupazioni circa la posizione di liquidita' delle banche che mettono in secondo piano le incoraggianti notizie dal fronte macro. BofA e Citi cedono oltre 5%, bene il settore retail.
I listini azionari archiviano una seduta altalenante in lieve ribasso, nonostante il sorprendente aggiornamento sulla fiducia dei consumatori e il calo piu' contenuto del previsto dei prezzi delle case. I dati macro non sono infatti riusciti a mettere in secondo piano le preoccupazioni sulla liquidita' delle banche e sull'impatto dell'epidemia di influenza suina, che ha provocato la morte di centinaia di persone in Messico e che molti temono possa compromettere il recupero dell'economia. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.10% a 8016, l'S&P500 lo 0.27% a 855, il Nasdaq ha lasciato sul terreno lo 0.33% a 1673.
Il paniere allargato S&P500 ha messo a segno un rialzo del 27% dal 9 marzo, sostenuto dai risultati migliori delle attese di diverse blue chip, tra cui American Express e Ford Motor. Da un po' di tempo a questa parte si sta facendo piede tra gli operatori l'idea che il piano studiato dal Segretario al Tesoro Timothy Geithner per rifinanziare l'acquisto di sino a mille miliardi di asset illiquidi delle banche, finira' per essere decisivo nel far uscire l'economia dalla recessione.
Guidano il Dow Jones AT&T e Kraft Foods, dopo che l'indice del Conference Board che misura la fiducia dei consumatori ha mostrato un incremento inatteso in aprile, il maggiore da novembre 2005. Di tutt'altro tenore invece le prove di Bank of America e Citigroup, penalizzate sin dall'avvio dalle indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal secondo cui dagli "stress test" del governo sarebbe emerso che i due istituti finanziari avrebbero bisogno di un aumento di capitale.
Se da un lato il 68% delle societa' dell'S&P 500 ha battuto le stime degli analisti nel primo trimestre in materia di profitti, dall'altro gli analisti prevedono che gli utili in media scenderanno da qui a settembre, cedendo il 34% nel primo trimestre e il 33% nel secondo. Una serie di aziende di vendite al dettaglio, catene di ristoranti, societa' alberghiere e altri titoli legati ai consumi ha realizzato comunque guadagni medi in giornata pari a circa l'1.2%.
Un altro segnale "incoraggiante" giunto dal fronte macro riguarda il comparto immobiliare. La contrazione dei prezzi delle case nelle 20 citta' principali degli Stati Uniti in febbraio e' stata inferiore al mese precedente per la prima volta dal 2007, un segnale che il mercato immobiliare potrebbe essere vicino ad una stabilizzazione.
Tra le notizie societarie, il gigante informatico International Business Machines ha messo a segno un progresso del 2% circa dopo aver annunciato di aver alzato il dividendo del 10% da 50 a 55 centesimi e di aver aumentato di $3 miliardi la cifra prevista dal piano di riacquisto di azioni proprie. In gran spolvero Office Depot (+11%): l'azienda retail conquista la vetta dell'S&P500 nel giorno in cui ha riportato risultati fiscali nettamente migliori delle attese degli analisti.
Sul fronte dei ribassi, Bank of America perde l'8.6%, mentre Citigroup il 5.86%. Le due banche contano di sollevare un'obiezione circa i risultati prelimari dei test condotti dalla Federal Reserve sulle 19 principali banche del Paese, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal. Richard Tesvich, portavoce di Citi a Hong Kong, si e' rifiutato di commentare le indiscrezioni, cosi' come ha fatto la portavoce di Bank of America a Londra, Elizabeth Wood. La carenza di capitale di Bank of America dovrebbe ammontare a diversi miliardi di dollari, secondo il Wall Street Journal. Secondo un analista la banca potrebbe aver bisogno di $70 miliardi. La societa' del North Carolina e quella di New York hanno gia' ricevuto in totale $90 miliardi in aiuti federali.
Scivolone di General Motors dopo i forti guadagni della vigilia. Sul titolo, schiacciato in fondo al paniere delle blue chip con una flessione di oltre l'11%, gravano le notizie secondo cui gli obbligazionisti avrebbero giudicato irragionevole l'offerta per la conversione del debito di $27 miliardi in azioni comuni, spiegando che la proposta mostra dei favoritismi politici verso alcuni creditori piuttosto che verso altri.
Sugli altri mercati, il contratto sul petrolio Usa con consegna a giugno ha lasciato sul campo $0.22 (-0.4%), scivolando a quota $49.92 al barile. Sul valutario, si rafforza l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi' a New York il cambio tra le due valute e' di 1.3146. Ancora in calo l'oro: i futures con consegna giugno sul metallo prezioso hanno perso $14.60 a $893.60 l’oncia. In flessione, infine, i Titoli di Stato Usa. Il rendimento sul benchmark a 10 anni e' salito al 3.0020% dal 2.9210% di lunedi'.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 
 

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