.
             
       
..... Giovedì 03 Dicembre 2009 ..... Giovedì 03 Dicembre 2009 ..... Giovedì 03 Dicembre 2009 .....
 
 

 

Borsa di Tokyo: Rally! Sgomma Mitsubishi Motors
03.12.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in forte rialzo. Il Nikkei ha guadagnato il 3,8% a 9.977,67 punti e il Topix il 3,4% a 888,04 punti. In gran spolvero gli esportatori. Toyota (JP3633400001) ha guadagnato il 5,6%, Honda (JP3854600008) il 4,2%, Canon (JP3242800005) il 5,4%, Panasonic (JP3866800000) il 5,8% e Sony (JP3435000009) il 6% Lo yen si è indebolito oggi in Asia sia rispetto al dollaro che all'euro.
Mitsubishi Motors (JP3899800001) ha guadagnato il 13,4%. Secondo quanto riporta il quotidiano finanziario "Nikkei" Peugeot (FR0000121501) potrebbe acquistare tra il 30% e il 50% dell'impresa giapponese.
Tokyo Electron (JP3571400005) ha chiuso in rialzo del 7,1%. Il fornitore di infrastrutture per la produzione di semiconduttori ha indicato che l'andamento degli ordini sta superando durante il corrente trimestre le sue previsioni. Tokyo Electron starebbe registrando una forte domanda da parte dei produttori di memorie.
Sharp (JP3359600008) ha guadagnato il 4% UBS ha alzato il suo rating sul titolo del gigante dell'elettronica di consumo da "Sell" a "Neutral".
Japan Tobacco (JP3726800000) ha chiuso in rialzo del 9,7%. Secondo il quotidiano "Mainichi" il Governo giapponese aumenterà la tassa sul tabacco al massimo di ¥3 yen per sigaretta. Il Ministro della Sanità aveva proposto un incremento di ¥10 per sigaretta.
Redazione Borsainside 7.30

 

 

Usa: Bank Of America Rimborsera' 45 Mld Dollari a Governo
giovedì, 03 dicembre 2009 09:01 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 3 dic - Bank of America (NYSE: IKJ - notizie) restituira' 45 miliardi di dollari al governo statunitense. L'istituto di credito e il ministero del Tesoro (NYSE: TSO - notizie) hanno infatti raggiunto un accordo per la restituzione dell'intero prestito erogato alla banca statunitense lo scorso anno durante la crisi. La cifra, come ha confermato ieri l'istituto, ammonta appunto a 45 miliardi di dollari. Bank of America, che risulta la maggior banca Usa per asset con 6 mila filiali e 18mila sportelli, starebbe pianificando di raccogliere 20 miliardi di nuovo capitale.

 

 

Fugnoli: l'oro e' in bolla
BlueTG.it - giovedì, 3 dicembre 2009 - 10:13 CET
In questi ultimi tempi i mercati finanziari hanno imparato “a poco a poco” da se medesimi “a non scendere mai”. Lo nota oggi lo strategist di AbaxBank, Alessandro Fugnoli, nel suo ultimo “Il Rosso e Il Nero”.
“L’oro è, più di ogni altra cosa, in questa situazione. E’ l’asset di quelli che più severamente denunciano le bolle in casa d’altri ed è paradossalmente l’unico asset in bolla. Si dice che serve a proteggersi dalla caduta del dollaro. Dall’inizio di ottobre il dollaro ha perso il 3% contro euro, ma l’oro si è apprezzato del 20%. Sempre più cara, come protezione” aggiunge l’analista.
Il fatto che quasi tutti i cultori dell’oro “siano euforici in questo periodo” per l’esperto è indice “che è il dollaro misura di tutte le cose, non l’oro. Hanno lo stesso oro e più dollari. Se sono contenti vuol dire che ragionano ancora in dollari, i disprezzatissimi dollari. Finché è così, l’alba della nuova “Età dell’Oro” è ancora lontana”.

 

 

Sadun (Fmi): per una vera ripresa passera' ancora molto tempo
BlueTG.it - giovedì, 03 dicembre 2009 11:41 TRIESTE
L’attuale ripresina che sembra registrare l’economia mondiale dopo la pesante crisi economico-finanziaria dell’ultimo anno è solo un rimbalzo e non ancora una vera ripresa. Lo ha spiegato stamane parlando ad un convegno a Trieste, come riportano le agenzie stampa, Arrigo Sadun, direttore esecutivo del Fondo monetario internazionale per l’Itali.
“Il miglioramento è in gran parte un rimbalzo”, avrebbe sottolineato lo studioso, aggiungendo che “in più, ci sono effetti di stimolo estremamente forti “, mentre la vera ripresa “deve ancora innescarsi” ed anzi secondo gli studi dell’Fmi per un ritorno alla normalità occorrerà ancora molto tempo.

 

 

Crisi: Premio Nobel Solow, Ripresa Non Prima Della Meta' 2010
giovedì, 3 dicembre 2009 - 11:41 CET
(ASCA) - Trieste, 3 dic - Per Robert Solow, premio nobel dell'economia, ''e' difficile una vera ripresa fino alla meta' del 2010'' e questo perche' ''i consumi rimangono bassi e gli investimenti sono diminuiti tantissimo''. Solow lo ha detto ai Nobels Colloquia di Trieste, ricordando fra l'altro che proprio negli Stati Uniti il risparmio delle famiglie e' quadruplicato, passando dall'1 al 4%.

 

 

Borse Asia-Pacifico: Shanghai frena, ancora bene Hong Kong
03.12.2009
Quasi tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,2% a 3.264,63 punti. Sulla piazza finanziaria cinese sono scattate oggi delle prese di beneficio. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso l'1,3% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) lo 0,7%. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha perso l'1,5%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) il 2,2% e Gemdale (CNE000001790) il 2%. Tra i minerari Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha chiuso in calo dello 0,7% e Zijin Mining (CNE100000502) del 2,6%. Ancora bene il settore dell'acciaio. Baoshan Iron & Steel (CNE0000015R4) Maanshan Iron & Steel (CNE1000003R8) ha guadagnato il 3,6%, Angang Steel (CN0009082362) l'1,7% e Wuhan Iron & Steel (CNE000000ZZ0) lo 0,6%. L'organismo responsabile della pianificazione economica in Cina ha comunicato che i produttori cinesi d'acciaio hanno generato nei primi dieci mesi di quest'anno profitti per CNY 37,6 miliardi. Seduta positiva anche per il settore del brokeraggio Citic Securities (CNE000001DB6) ha chiuso in rialzo dell'1,2%, Haitong Securities (CNE000000CK1) del 3,1% e Sinolink Securities (CNE000000SV4) del 2,2%. Il Presidente della Borsa di Shenzhen si è espresso a favore dell'introduzione in Cina dei futures sugli indici e del margin trading.

L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dell'1,2% a 22.553,87 punti. Il listino della città costiera è stato spinto dal rally dei titoli del settore immobiliare. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha guadagnato l'1,2%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) l'1,9%, Sino Land (HK0083000502) il 3,7% e Henderson Land (HK0012000102) il 6%. Lee Shau-Kee, il CEO di Henderson Land, stima che i prezzi degli immobili saliranno il prossimo anno ad Hong Kong del 10%. Lee Shau-Kee ha indicato che il suo gruppo investirà perciò nei prossimi due-tre mesi in terreni ed immobili HKD 10 miliardi. Li & Fung (BMG5485F1445) ha chiuso in rialzo del 5,7%. Dal Beige Book della Fed si è appreso ieri che le condizioni dell'economia statunitense stanno migliorando moderatamente. L'andamento degli affari di Li & Fung è fortemente legato al consumo negli USA. Li Fung è infatti, tra l'altro, un importante fornitore di Wal-Mart (US9311421039).
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,3%, il Kospi a Seul l'1,5%, il Taiex a Taipei lo 0,1% e lo Straits Times a Singapore lo 0,4%.
Redazione Borsainside 12.15

 

 

Bce: Lascia Tassi Di Interesse Invariati. Refi Fermo All'1%
giovedì, 03 dicembre 2009 13:52 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 3 dic - La Bce ha lasciato tutti i tassi di interesse invariati: Refi 1%, tasso sui depositi 0,25%, tasso marginale sui prestiti all'1,75%. Decisione attesa dai mercati.

 

 

Usa: Calo a Sorpresa Nuove Domande Sussidi Disoccupazione
giovedì, 3 dicembre 2009 - 14:37 CET
(AGI) - Washington, 3 dic. - Le nuove domande di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti si sono attestate a 457 mila nella settimana terminata il 28 novembre scorso contro le 462 mila (dato rivisto) della rilevazione precedente, con una flessione a sorpresa di cinquemila unita'. Lo ha reso noto il Dipartimento del Lavoro. Gli analisti prevedevano che le nuove richieste segnassero una crescita di 14 mila unita'. Nella media delle quattro settimane le domande si attestano a 481.250 e complessivamente ammontano a 5 milioni 465 mila.

 

 

Trichet: Su Misure Non Convenzionali Decisione Presa a Maggioranza
(ASCA) - Roma, 3 dic - ''La decisione sulle misure non convenzionali e' stata presa dal Board a maggioranza'', cosi' Jean-Claude Trichet, presidente della Bce. Oggi il Board della Bce ha deciso che per l'ultima operazione di pronti contro termine a 12 mesi, che verra' fatta il prossimo 16 dicembre, il tasso di interesse sara' determinato come tasso minimo medio domandato sulle operazioni Refi per il periodo di durata dell'operazione. Prolungate fino al 31 marzo 2010 le operazioni di pronti contro termine a 6 mesi. Trichet ha voluto precisare che la decisione di terminare il pronti contro termine a 12 mesi con l'operazione in programma il 16 dicembre ''non segnala alcun intenzione di alzare i tassi di interesse''.

 

 

03 Dicembre 2009 15:50 NEW YORK
GALLUP, BLACK FRIDAY: VENDITE AL DETTAGLIO USA CROLLANO -25% SUL 2008
di WSI-AGI
Un'altra conferma sul fatto che i dati economici vengono manipolati dai governi per indurre all'ottimismo di massa. Il weekend di Thanksgiving negli Stati Uniti e' andato malissimo, i consumatori non spendono. E la borsa intanto sale.
Le vendite al dettaglio nel lungo weekend di Thanksgiving chiamato Black Friday sono andate molto peggio di quel si e' voluto far intendere, secondo l'istituto di statistica e sondaggi americano Gallup. In una rilevazione appena pubblicata, risulta che durante lo scorso weekend la spesa dei consumatori Usa in negozi, ristoranti, pompe di benzina e acquisti online e' stata in media di $69 al giorno per persona, esattamente come la settimana precedente. Tuttavia rispetto al weekend di Thanksgiving del 2008 si e' verificato un crollo di -25%, nonostante l'anno scorso si fosse nel pieno della crisi finanziaria. I consumatori americani, secondo Gallup, nel 2008 spesero in media $92 al giorno.

 

 

 
  Giovedì 03 Dicembre 2009 ..... Giovedì 03 Dicembre 2009 ..... Giovedì 03 Dicembre 2009  
       
..... Germania - Edizione Berlino ..... Emirati Arabi - Edizione Dubai ..... Giappone - Edizione Tokyo .....
 
 

 

Bce: Trichet Vede Fine Tunnel. Tassi Fermi e Segnali Di Exit Strategy
(ASCA) - Roma, 3 dic - Jean-Claude Trichet vede la fine del tunnel. E' quanto emerso dall'odierna conferenza seguita alla decisione unanime del Board della Bce di lasciare i tassi fermi all'1%. Il numero uno dell'Eurotower non ha mancato di sottolineare come la strada verso una solida ripresa ''resti incerta'' e accidentata, ma i numeri che ha snocciolato lasciano intravedere delle luci. Dal lato della crescita, le nuove proiezioni economiche dello staff dell'Eurosystem puntano al rialzo. Per il 2009, la contrazione dell'economia e' attesa nella forchetta -4,1%/-3,9%, meglio della precedente stima di -4,4%/-3,8%. Stessa musica per le previsioni sul Pil 2010 la nuova forchetta e' tra +0,1%/+1,5%, molto meglio della precedente stima di -0,5%/+0,9%. Soprattutto, per il 2010 scompare dalla forchetta il segno meno. Per il 2011, la previsione di crescita e' compresa tra +0,2%/+2,2%, con la parte superiore della forchetta che riconduce il Pil sul suo sentiero potenziale. Trichet non ha nascosto che dalla crisi si uscira' con ''una capacita' produttiva ridimensionata'' che non potra' non esercitare effetti negativi sul mercato del lavoro. Nessuna preoccupazione dal lato dei prezzi al consumo, ''l'analisi monetaria conferma basse pressione inflazionistiche'' ha spiegato Trichet. Scenario riflesso nelle previsioni. Nel 2009 il tasso annuale di inflazione e' atteso mediamente a +0,3%, nel 2010 tra +0,9% e +1,7%, nel 2011 tra +0,8% e +2,0%. Annunciate le prime misure di ''exit strategy'' che interessano gli strumenti non convenzionali di politica monetaria. Le operazioni di rifinanziamento del sistema bancario rimarranno a tasso fisso e per quantita' di denaro illimitate, almeno fino al 13 aprile 2010. Ma vanno in soffitta due operazioni di finanziamento a piu' lungo termine, su quelle a 12 mesi il sipario cala il 16 settembre (sara' l'ultima), quelle a sei mesi saranno ancora in vita fino al 31 marzo 2010. Proprio su questi cambiamenti, presi dal Board a maggioranza, il numero uno dell'Eurotower ha voluto rassicurare i mercati ''non si tratta di segnali'' che anticipano ''un aumento dei tassi di interesse''. Nei fatti la Bce sembra intenzionata a ridurre l'abbondante liquidita' spesso ampiamente utilizzata sui mercati finanziari piuttosto che a favore del credito alla imprese e alle famiglie. Sul Minidollaro e il Supereuro, Trichet ha rimandato alle sue controparti Usa. ''Credo alla sincerita' del segretario al Tesoro Usa e del presidente della Fed'', ha detto Jean Claude Trichet, presidente della Bce. Sia il segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner e sia il presidente della Fed, Ben Bernanke, parlano spesso a favore di un dollaro forte. E, ogni volta che lo dicono, come da copione, il dollaro scende un po piu' giu'. Non e' mancato il canonico richiamo alla banche a fare il loro mestiere, cioe' a fornire denaro alle imprese. Richiamo anche per i governi a procedere, terminata la fase di emergenza, al consolidamento dei conti pubblici, ''alcuni dal 2010, altri al piu' tardi nel 2011''. Infine, l'invito a fare riforme strutturali per favorire produttivita' e occupazione nonche' la ristrutturazione del settore bancario.

 

 

Usa: indice Ism servizi cala a 48,5
giovedì, 3 dicembre 2009 - 17:15 CET
(ANSA) - ROMA, 3 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) - L'indice Ism che monitora l'andamento del comparto dei servizi negli Usa, a novembre e' calato a sorpresa a quota 48,5 da 50,6 di ottobre. Il dato evidenzia una contrazione dell'attivita'. Gli economisti si aspettavano un rialzo a quota 51,5 e il dato odierno segnala un deciso peggioramento del settore tenuto conto che la soglia 50 fa da spartiacque fra espansione e contrazione del ciclo.

 

 

Crisi: Una Famiglia Su 4 a Rischio Poverta' Per Colpa Del Mutuo
(ASCA) - Roma, 3 dic - Una famiglia su 4 a rischio poverta' a causa del mutuo: e' quanto emerge da una ricerca effettuata dalla Caritas in collaborazione con la Fondazione Responsabilita' Etica per il 2010 e presentata presso la sede dell'Abi. Insomma, con il peso della rata del mutuo, che 'ruba' in media il 30% dello stipendio, e' piu' facile cadere sotto la soglia della poverta' Nel 2010 una famiglia su quattro, tra quelle che acquisteranno la casa chiedendo un finanziamento, sara' a rischio poverta' a causa di una rata che ''si mangia'' circa il 30% del reddito disponibile. La percentuale di famiglie a rischio sale al 37%, una su tre, se si considera chi il prossimo anno ricorrera' al credito per abbandonare l'affitto a favore di un'abitazione di Secondo il Rapporto sono maggiormente a rischio le famiglie composti da una sola persona o da un solo genitore con figli a carico, specialmente se il capofamiglia ha un titolo di studio medio-basso o ha un lavoro autonomo. Per loro sara' piu' difficile sostenere le spese ordinarie come le bollette, gli alimenti, e aumentera' anche il rischio di non riuscire a far fronte ad eventi straordinari, a partire da quelli piu' banali: la rottura di un elettrodomestico, la manutenzione dell'auto. I dati della ricerca presentata oggi a palazzo Altieri evidenziano che bisogna lottare contro ''situazioni di esclusione da un bene primario come la casa ai danni delle famiglie piu' deboli, povere, di giovani o di immigrati'', afferma don Vittorio Nozza, direttore della Caritas Italiana. Per il quale, ''e' assente una politica della casa e su questo devono riflettere i soggetti politici, imprenditoriali e sociali''. Il Rapporto disegna due possibili scenari per il prossimo anno: il primo quello ''migliore'', concretizza le possibilita' di ripresa economica, e uno definito ''alternativo'', nel quale il recupero dalla recessione tarda a farsi sentire. In entrambi i casi comunque la situazione delle famiglie a rischio poverta' a causa mutuo migliora lievemente rispetto al 2009, grazie alla possibile ''evoluzione favorevole dei tassi sui finanziamenti''. Restano pero', si legge nel Rapporto, ''vari elementi di incertezza rispetto alle prospettive per il prossimo anno''. Nel dettaglio, la mappa del rischio per le famiglie con rate superiori al 30% del proprio reddito vede al primo posto la Liguria (34,2% del totale dei nuclei che sottoscrivono un mutuo), seguita da Trentino Alto adige (33,6%), Veneto (31,4%) e Toscana (30,7%). Minor rischio, invece, in Sardegna (14,9%), Basilicata e Calabria (14,1%). Per quanto riguarda le tipologie di famiglie, rischiano di piu' quelle composte da una sola persona (44,8% di incidenza di rischio), quelle con un solo genitore e figli a carico (29,9%), soprattutto se il capofamiglia e' un lavoratore autonomo (32,7%).

 

 

Oro: e' Caccia Grossa. La Spinta Da Banche Centrali e Boom Degli Eft
(ASCA) - Roma, 3 dic - L'oro archivia un'altra giornata da leone. Sul mercati a contanti londinese, il metallo giallo ha chiuso a 1.208,75 dopo aver segnato l'ennesimo picco storico a quota 1.218,75 dollari. Dall'inizio dell'anno, le quotazioni sono salite del 39%. A spingere i lingotti, c'e' innanzitutto la debolezza del dollaro americano. Tradizionalmente oncia e biglietto verde di muovono in direzioni opposte. E, per ora, gran parte degli analisti sono scettici sul futuro della valuta Usa minata dal dissesto dei conti pubblici. C'e' poi l'oro come Prozac per curare gli stati di stress finanziario. Di fronte all'incertezza economica si ci mette al riparo sotto l'ombrello di un bene rifugio che, nonostante le alterne fortune, gode di millenaria credibilita'. Una scelta non solo dell'uomo della strada ma anche delle banche centrali. Quest'anno le banche centrali sono tornate ad accumulare oro e non accadeva dal 1988. Lo scorso 12 novembre, la banca centrale dell'India ha comprato la meta' dei lingotti messi in vendita dal Fondo Monetario Internazionale, Mumbay ha staccato un assegno di 6,7 miliardi di dollari per 200 tonnellate di metallo giallo. I paesi emergenti che da tempo stanno rimpinguando le loro riserve per colmare un gap storico. I paesi occidentali sviluppati detengono in oro circa il 12% delle loro riserve, la Cina solo l'1,7%, la Russia il 4,5% e l'India il 7,1%.

 

 

Le borse europee chiudono contrastate, in ripresa i bancari, frenano i minerari
03.12.2009
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi contrastati. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,3% e il DAX a Francoforte lo 0,2%. Il CAC40 a Parigi ha guadagnato lo 0,1%, il FTSE MIB a Milano lo 0,2% e lo SMI a Zurigo lo 0,9%.
Le notizie positive sono state oggi in gran parte compensate da quelle negative. Nel pomeriggio sono arrivati dagli USA dei segnali contrastanti relativi all'economia. Mentre i dati sulle nuove richieste di sussidi alla disoccupazione sono risultati essere migliori delle attese, l'indice ISM non-manifatturiero ha registrato a sorpresa un calo.
Il calo dei prezzi dei metalli ha fatto scattare delle prese di beneficio sui minerari. Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso il 2,6%, BHP Billiton (GB0000566504) lo 0,5%, Rio Tinto (GB0007188757) il 3,3% e Xstrata (GB0031411001) il 3,8%.
I bancari hanno registrato invece una ripresa. Barclays (GB0031348658) ha guadagnato il 2,4%, Lloyds Banking Group (GB0008706128) il 4,4%, Commerzbank (DE0008032004) l'1,5%, Société Générale (FR0000130809) l'1,8%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) l'1,4% e Credit Suisse (CH0012138530) il 2,3%. Bank of America (US0605051046) ha annunciato che rimborserà già prima della fine di quest'anno i $45 miliardi di fondi statali ricevuti nell'ambito del TARP. La notizia ha fatto riaumentare la fiducia degli investitori nell'intero settore.
Siemens (DE0007236101) ha perso a Francoforte il 5,2%. Il conglomerato ha chiuso lo scorso trimestre in rosso di €1,13 miliardi e fornito un prudente outlook sul suo corrente esercizio fiscale (per ulteriori dettagli clicca qui).
Peugeot (FR0000121501) ha perso a Parigi il 2,7%. L'impresa francese ha confermato che potrebbe acquistare una quota di Mitsubishi Motors (JP3899800001).
Kingfisher (GB0033195214) ha guadagnato lo 0,8%. Il primo gruppo europeo dei prodotti per il bricolage ha aumentato lo scorso trimestre il suo utile più di quanto atteso dagli analisti (per ulteriori dettagli clicca qui).
Redazione Borsainside 18.45

 

 

03 Dicembre 2009 19:05 NEW YORK
BERNANKE: DIRETTA WEB TV SU WSI. E' L'ORA DI MANDARE A CASA IL GOVERNATORE DELLA FEDERAL RESERVE?
di WSI
L'uomo chiave della finanza sotto torchio al Congresso Usa per la gestione della crisi. "Filibustering" e critiche per una strategia che ha favorito le banche a scapito di occupazione e famiglie. VIDEO
Bernanke grigliato
Il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, e' sotto accusa in questo momento di fronte alla commissione Finanza del Senato Usa per la gestione della crisi, nell'ambito delle audizioni in corso da oggi per la riconferma di Bernanke per altri 4 anni alla presidenza della Banca Centrale degli Stati Uniti.
Da alcuni settori politici del Congresso sono molte le critiche feroci all'operato di Bernanke, per la strategia attuata dalla Fed e dal ministero del Tesoro nel corso della crisi esplosa nel 2008 che ha favorito le grandi banche a scapito dell'occupazione e del benessere delle famiglie americane. Oggi il Wall Street Journal ha pubblicato un articolo che chiede che Ben Bernake non sia riconfermato alla presidenza della Banca Centrale degli Stati Uniti, perche' se lo fosse ripeterebbe gli stessi errori degli ultimi 4 anni.

 

 

Borse dell'Europa dell'Est: Mosca chiude in leggero ribasso, bene Praga
03.12.2009
Quasi tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in rialzo.
L'indice RTS ha perso a Mosca lo 0,5% a 1.409,32 punti. I volumi di scambio sono aumentati rispetto a ieri ma sono rimasti al di sotto della media. Sul mercato azionario russo ha pesato anche oggi la debolezza del prezzo del petrolio. Le quotazioni del greggio sono scese nel pomeriggio in seguito alla pubblicazione del dato sul settore statunitense dei servizi che ha deluso le attese degli investitori. Tra le blue chips russe Rosneft (RU000A0J2Q06) ha perso lo 0,4% e Gazprom (RU0007661625) l'1,7%. LUKoil (RU0009024277) ha chiuso stabile, Sberbank (RU0009029540) ha guadagnato il 2,9%.

Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,3% a 20.982,66 punti. I bancari hanno registrato una performance positiva come su tutte le altre piazze finanziarie europee. FHB (HU0000078175) ha guadagnato l'1% e OTP Bank (HU0000061726) il 2,2%. Tra gli altri titoli del listino ungherese MOL (HU0000068952) ha perso l'1,5% e Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,4%, Gedeon Richter (HU0000067624) ha chiuso in rialzo dello 0,5%.

Il PX a Praga ha guadagnato l'1,1% a 1.128,10 punti. Tra i bancari Erste Group Bank (AT0000652011) ha chiuso in rialzo dell'1,7% e Komercni Banka (CZ0008019106) dell'1,8%. Bene anche gli altri titoli di maggior peso del listino ceco. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha guadagnato lo 0,5% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) lo 0,6%.

Il WIG a Varsavia ha chiuso in rialzo dello 0,2% a 40.201,82 punti. Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) ha guadagnato l'1,9%. L'operatore delle telecomunicazioni ha annunciato il taglio di 2.500 posti di lavoro. Tra i bancari PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha guadagnato lo 0,2%, BZW Bank (PLBZ00000044) lo 0,7% e BRE Bank (PLBRE0000012) l'1,4%. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha chiuso in calo dell'1%. Agora (PLAGORA00067) ha perso il 3,4%. I ricavi di "Gazeta Wyborcza", il maggiore quotidiano della Polonia controllato da Agora, sono calati ad ottobre di più del 14%.
Redazione Borsainside 21.00

 

 

Usa: Obama, Non Perderemo Tempo Sul Fronte Occupazione
giovedì, 3 dicembre 2009 - 22:45 CET
(AGI) - Washington, 3 dic. - Piu' posti di lavoro, e nel piu' breve tempo possibile: questo l'impegno del presidente Usa, Barack Obama, il quale parlando in un forum alla Casa Bianca ha sottolineato che a fronte dell'alto tasso di disoccupazione "non ci si puo' gingillare sperando per il meglio". Questo anche se, ha ammesso Obama, "non pretendiamo di vincere le nostre sfide in materia occupazionale nel giro di qualche ora".

 

 

Le borse di San Paolo e Città del Messico scendono sulla scia di Wall Street
03.12.2009
La maggior parte delle borse dell'America Latina ha chiuso oggi in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso lo 0,4% a 68.314,82 punti. Anche sul mercato azionario brasiliano ha pesato il deludente dato sul settore statunitense dei servizi. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso lo 0,3%. Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi a New York in ribasso dello 0,2%. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso lo 0,5%. I prezzi della maggior parte dei metalli hanno perso oggi terreno al NYMEX. Ancora bene Centrais Eletricas Brasileiras (BRELETACNOR6): +3,5% a BRL 29,45.

L'IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello 0,5% a 31.967,43 punti. Tra i titoli principali del listino messicano América Móvil (MXP001691213) ha perso l'1,3%, Cemex (MXP225611567) l'1,6% e Grupo Mexico (MXP370841019) l'1,8%. Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) ha guadagnato lo 0,3%.

Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,3%, il General a Lima l'1,2% e l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,4%. L'IGBC a Bogotà e l'IBVC a Caracas hanno guadagnato rispettivamente l'1,2% e l'1,1%.
Redazione Borsainside 23.55
 

 

 

 
  Giovedì 03 Dicembre 2009 ..... Giovedì 03 Dicembre 2009 ..... Giovedì 03 Dicembre 2009  
       
.....
Edizione EUROPA
  Edizione USA   Edizione ASIA .....
 

 

 

WALL STREET: FUTURES USA ALLUNGANO IL RALLY DOPO I DATI

03 Dicembre 2009 14:45 NEW YORK - WSI
______________________________________________

Sono sempre meno gli americani che hanno bisogno di un sussidio di disoccupazione. BofA restituira' tutti i $45 miliardi di prestiti ottenuti da Washington. A Comcast la quota di controllo di NBC. Dollaro cede lo 0.5% contro l'euro.
Si prospetta una seduta in buon rialzo per il mercato azionario americano, con i contratti sui principali indici di Borsa che quando mancano tre quarti d'ora all'avvio delle contrattazioni scambiano in territorio positivo (vedi quotazioni a fondo pagina).

Sebbene il report mensile del governo sulla situazione occupazionale di domani sia l'evento macro piu' atteso della settimana, quest'oggi le notizie sia dal fronte societario che economico non mancano di certo e sono nel complesso positive, il che ha consentito al mercato di estendere i guadagni.

Gli americani che hanno presentato domanda di indennita' di disoccupazione sono diminuiti piu' del previsto, sui minimi di oltre un anno, restando ancora una volta sotto quota 500 mila unita'. La produttivita' e' salita nel terzo trimestre, anche se in misura inferiore alle attese. Il costo unitario del lavoro, indicatore chiave sulle pressioni inflazionistiche, e' invece sceso del 2.5%, meno del previsto.

Sempre in ambito macro il calendario prevede anche la lettura di novembre dell'ISM dei servizi, alle 16 italiane. Nel corso della seduta, inoltre, le societa' di vendite al dettaglio renderanno note le cifre relative alle vendite registrate il mese scorso nei negozi aperti da almeno un anno. Dopo due revisioni al ribasso l'International Council of Shopping Centers prevede in media un rialzo compreso tra il 3% e il 4%.

Nel frattempo prima dell'apertura e' diventato ufficiale l'accordo tra NBC Universal e Comcast, con l'operatore via cavo che otterra' una quota del 51% in NBCU (societa' madre di CNBC), mentre a GE spettera' il 49%.

Ieri Bank of America ha annunciato che restituira' tutti i prestiti ottenuti dal governo nell'ambito del piano TARP, sottolineando che il settore si sta risollevando dalla crisi finanziaria piu' grave dopo quella della Grande Depressione. Il fatto che l'istituto, il cui titolo corre dl 3%, sia in grado di ripagare i $45 miliardi di fondi e' anche un segnale di miglioramento delle condizioni economiche generali.

Goldman Sachs nel frattempo ha autorizzato i primi scambi per il 2010, raccomandando di scommettere contro la volatilita' dell'S&P 500, scegliere un gruppo di titoli russi e puntare sulla crescita della sterlina britannica contro il dollaro neozelandese. La banca vede una crescita globale del 4.4% nel 2010 e del 4.5% nel 2011, ma nessun incremento sui tassi di interesse Usa sul breve termine.

"Un evento di questo tipo sarebbe molto positivo per gli asset piu' rischiosi, gettando potenzialmente le basi per una sovravvalutazione degli asset da qui in avanti", osservano gli strategist di Goldman. "Questo ci rende pero' nervosi sui rischi che si presenteranno la' fuori, tra cui quelli riguardanti la Fed che sara' costretta a fare qualcosa in materia di politica monetaria".

I mercati otterrano gia' da oggi qualche indicazione sui rischi a livello di politica monetaria, con la Banca Centrale Europea che alle 13:45 italiane annuncera' la sua decisione sui tassi di interesse. L'intervento del numero uno della BCE Jean-Claude Trichet e' previsto alle 14:30, nel corso di una conferenza stampa, mentre alle 16 italiane sara' la volta dell'audizione di conferma del presidente della Fed Ben Bernanke.

Del Monte Foods e dopo il suono della campanella Marvell Technology e Novell, sono le societa' che oggi annunceranno i conti fiscali. Toll Brothers ha riportato un ampliamento del rosso trimestrale, citando un calo del 30% dei ricavi. Tuttavia il costruttore di edifici di lusso ha detto di intravedere segnali di ripresa delle attivita'.

Sugli altri mercati, nell'energetico avanza il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre guadagnano $0.61 a quota $77.21 il barile. Sul valutario il dollaro cede lo 0.5% contro l'euro, con la moneta unica che sale a quota $1.5128. Salgono ancora i prezzi dell'oro: i futures con scadenza dicembre segnano un progresso di $5.20 a quota $1218.20 l'oncia. In flessione i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e' salito al 3.2400% dal 3.2230% di ieri.

Alle 14:45 (le 8:45 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e’ in progresso di 5.00 punti (+0.45%) a quota 1112.90.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 e' in rialzo di 4.25 punti (+0.24%) a quota 1795.75.

Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 41 punti (+0.39%) a 10480.00 punti.

 

 

 

WALL STREET: SPINTA AL RIALZO DAI FINANZIARI

03 Dicembre 2009 15:35 NEW YORK - WSI
______________________________________________

governo nel quadro del piano TARP. Con $13.75 miliardi Comcast compra quota di controllo di NBC.
Avvio di seduta moderatamente positivo per l'azionario americano, favorito dalla buona prova dei finanziari, che hanno ottenuto un importante supporto dalle notizie secondo cui la travagliata Bank of America ha intenzione di restituire tutti i $45 miliardi ricevuti dal governo nell'ambito del piano TARP.

Tuttavia i commenti del numero uno della BCE, Jean-Claude Trichet, hanno influito negativamente sulla perfomance della moneta unica, che ha ridotto i rialzi sul dollaro. Come previsto l'istituto centrale ha mantenuto lo status quo sui tassi della zona euro all'1%, ma ha anche rivisto al rialzo le stime sul PIL 2010, in un range di 1.1%-1.5% dalla forchetta di -0.5% e +0.9% fissata a settembre.

Gli operatori non sembrano scossi piu' di tanto dalle notizie provenienti dal settore macroeconomico, dove le nuove richieste di sussidio sono calate sui minimi di oltre un anno, piu' delle attese, segnalando un progressivo miglioramento del mercato del lavoro. Allo stesso tempo nel terzo trimestre la produttivita' non agricola e' cresciuta, ma in maniera leggermente inferiore alle attese, mentre il costo unitario del lavoro e' sceso del 2.5% come da pronostico.

I mercati azionari stanno guadagnando terreno ovunque con la sensazione di un miglioramento dell'economia che si fa sempre piu' forte, come sottolineato anche dalla Federal Reserve. Di conseguenza i Treasury e lo yen stanno accusando il colpo. L'indice delle Borse mondiali MSCI World Index balza per il quarto giorno di fila (+0.3% al momento), mentre il rendimento sul decennale del Tesoro guadagna 6 punti base attestandosi a quota 3.39%.

Sebbene il report mensile del governo sulla situazione occupazionale di domani sia l'evento macro piu' atteso della settimana, quest'oggi le notizie sia dal fronte societario che economico non mancano di certo. Gli americani che hanno presentato domanda di indennita' di disoccupazione sono diminuiti piu' del previsto, sui minimi di oltre un anno, restando ancora una volta sotto quota 500 mila unita'. La produttivita' e' salita nel terzo trimestre, anche se in misura inferiore alle attese. Il costo unitario del lavoro, indicatore chiave sulle pressioni inflazionistiche, e' invece sceso del 2.5%, meno del previsto.

Sempre in ambito macro il calendario prevede anche la lettura di novembre dell'ISM dei servizi, alle 16 italiane. Nel corso della seduta, inoltre, le societa' di vendite al dettaglio renderanno note le cifre relative alle vendite registrate il mese scorso nei negozi aperti da almeno un anno. Dopo due revisioni al ribasso l'International Council of Shopping Centers prevede in media un rialzo compreso tra il 3% e il 4%.

Nel frattempo prima dell'apertura e' diventato ufficiale l'accordo tra NBC Universal e Comcast, con l'operatore via cavo che otterra' una quota del 51% in NBCU (societa' madre di CNBC), mentre a GE spettera' il 49%.

Sugli altri mercati, nell'energetico avanza il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre guadagnano $0.61 a quota $77.21 il barile. Sul valutario il dollaro cede terreno contro l'euro, con la moneta unica che sale a quota $1.5083, dimezzando i rialzi registrati in precedenza. Salgono ancora i prezzi dell'oro: i futures con scadenza dicembre segnano un progresso di $5.20 a quota $1218.20 l'oncia.

 

 

 

WALL STREET: RITRACCIA, RESTA POSITIVO IL NASDAQ

03 Dicembre 2009 18:00 NEW YORK - WSI
______________________________________________

Contrazione inaspettata dei servizi a novembre dopo due mesi di espansione. Passa in secondo piano il rally di BofA, che intende restituire i $45 miliardi ricevuti in prestito. Particolarmente deboli Amex, Home Depot e Exxon.
I listini azionari americani oscillano sulla soglia dei livelli della vigilia dopo che il settore dei servizi ha registrato una contrazione inaspettata in novembre, mettendo in secondo piano il rally di Bank of America sulla scia delle notizie secondo cui avrebbe intenzione di restituire tutti i fondi ricevuti dal governo Usa nell'ambito del piano di salvataggio TARP.

A guidare i ribassi sul Dow, virato in rosso, sono American Express, Home Depot e Exxon Mobil, dopo che l'Institute for Supply Management ha reso noto che il mese scorso le attivita' dei servizi sono calate al 48.7%, sotto sia le stime degli economisti che la soglia dei 50 punti che indica un'espansione. Positivo invece il paniere composito Nasdaq.

Bank of America, la maggiore erogatrice di prestiti del Paese, accelera di sino al 7% sulla scia dell'annuncio del piano per restituire tutti i $45 miliardi ricevuti nell'ambito del piano di salvataggio federale TARP.

"E' una ripresa economica fragile", ha detto Mirko Mikelic, analista di Fifth Third Asset Management, sottolineando che e' inutile farsi facili illusioni. "Tutti i posti di lavoro persi all'inizio di questa recessione non possono essere recuperati almeno sino al 2012-2013, pertanto la strada da fare e' ancora lunga".

Intanto dagli ultimi dati a disposizione risulta che nel weekend del Black Friday, che ha dato il via alla sgtagione delle festivita', le vendite nei punti vendita siano andate peggio del previsto. Cio' conferma che l'economia Usa e' sull'orlo di un "double dip" cioe' sta per entrare nella seconda gamba della recessione, nella nota figura a W.

 

 

 

WALL STREET: CEDE TERRENO, ALERT OCCUPAZIONE

03 Dicembre 2009 22:10 NEW YORK - WSI
______________________________________________

Gli operatori preferiscono non correre rischi in attesa del rapporto sul mercato del lavoro. Dati macro contrastati, rallenta l'attivita' dei servizi. Bene Bank of America. Avanza ancora l'oro, sale l'euro.
Chiusura di seduta in rosso per gli indici azionari americani. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.83% a 10336, l’S&P500 lo 0.84% a 1099, il Nasdaq e’ arretrato dello 0.54% a 2173. La contrazione dell’attivita’ nel settore dei servizi ha fatto da contraltare all’aggiornamento incoraggiante sui sussidi di disoccupazione e all’annuncio di Bank of America di ripagare i fondi ricevuti dal governo.

L’attenzione maggiore degli operatori e’ comunque incentrata sul rapporto occupazionale in programma per venerdi’, prima dell’apertura delle borse. Le stime degli analisti sono per una perdita di 125 mila posti di lavoro, il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere stabile al 10.2%. "E’ normale che gli operatori non si sbilancino" ha dichiarato Tim Knepp, CIO di Genworth Financial. "Il focus e’ sulla creazione di posti di lavoro, e’ questa la chiave per sostenere qualsiasi tipo di rally".

Nell’ultima settimana gli americani che hanno presentato domanda di indennita' di disoccupazione sono diminuiti piu' del previsto, sui minimi di oltre un anno, restando ancora una volta sotto quota 500 mila unita'. La produttivita' e' salita nel terzo trimestre, anche se in misura inferiore alle attese. A sollevare alcune preoccupazioni e’ stata pero’ la lettura del dato sull’indice ISM del setore dei servizi, in contrazione e al di sotto delle stime.

Sul fronte societario, in rialzo Bank of America, anche se lontana dai massimi giornalieri toccati sulla scia dell'annuncio del piano per restituire i $45 miliardi ricevuti nell'ambito del programma di salvataggio federale TARP. A segnare rialzi maggiori all’1% all’interno del Dow Jones sono stati Intel e l’operatore telecom AT&T; i maggiori ribassi sono stati accusati invece da American Express, Alcoa e 3M.

I titoli delle grosse societa’ di carte di credito hanno archiviato la seduta a Wall Street in netto calo. American Express ha lasciato sul terreno il 5.29%, Discover Financial e’ arretrata del 2.88%, Visa -2.66%, -2.58% per Mastercard. A mettere pressione ai titoli sarebbe stato un articolo pubblicato dal Wall Street Journal in cui si legge che a causa dell’aumento dei tassi d’interesse e dei piu’ contenuti limiti di spesa consentita, molti consumatori americani potrebbero optare per diverse forme di pagamento durante la stagione delle festivita’.

Intanto dagli ultimi dati a disposizione risulta che nel weekend del Black Friday, che ha dato il via alla stagione delle festivita', le vendite nei punti vendita siano andate peggio del previsto. Cio' conferma che l'economia Usa e' sull'orlo di un "double dip" cioe' sta per entrare nella seconda gamba della recessione, nella nota figura a W.

Tra le altre news di rilievo, l’audizione del presidente della Federal Reserve Ben Bernanke al Senato per la conferma al secondo mandato. Il n.1 della Banca Centrale Usa ha dichiarato che lavorera’ con i legislatori per dare un nuovo assetto al sistema finanziario del Paese.

Sugli altri mercati, sul valutario, in lieve progresso l'euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ pari a 1.5073. In ribasso il greggio. I futures con consegna gennaio hanno ceduto $0.14 a $76.46 al barile. In progresso l’oro: i futures con scadenza febbraio si sono attestati a quota $1218.20 (+$5.20) l’oncia. In progresso infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e' salito al 3.38%.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

  Giovedì 03 Dicembre 2009 ..... Giovedì 03 Dicembre 2009 ..... Giovedì 03 Dicembre 2009  
       
..... India - Edizione New Delhi ..... USA - Edizione Los Angeles ..... Regno Unito - Edizione Londra .....
 

 

 

PARTE  1 PARTE  CRONOLOGICA PARTE  2