PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Venerdì 04 Dicembre 2009

PARTE  2

.
             
       
..... Venerdì 04 Dicembre 2009 ..... Venerdì 04 Dicembre 2009 ..... Venerdì 04 Dicembre 2009 .....
 

 

 

 

La Borsa di Tokyo chiude per la quinta seduta di fila in rialzo
04.12.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi per la quinta seduta di fila in rialzo. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,5% a 10.022,59 punti e il Topix lo 0,2% a 889,58 punti. Era da cinque settimane che il Nikkei non chiudeva al di sopra della soglia dei 10.000 punti. Durante l'intera settimana l'indice giapponese ha guadagnato il 10,4%. Gli esportatori hanno beneficiato anche oggi dell'indebolimento dello yen. Honda (JP3854600008) ha guadagnato l'1,5%, Canon (JP3242800005) il 2,8%, Panasonic (JP3866800000) il 2,6% e Sony (JP3435000009) l'1,4%. Dopo il balzo di ieri Mitsubishi Motors (JP3899800001) ha guadagnato oggi un ulteriore 4,4%. Peugeot (FR0000121501) ha confermato che potrebbe entrare nel capitale dell'impresa giapponese.
Nel settore del credito al consumo Takefuji (JP3463200000) ha perso il 9,4%. Secondo delle voci di stampa Takefuji avrebbe ridotto notevolmente le sue attività di concessione di prestiti perchè avrebbe delle difficoltà a raccogliere dei fondi.
Nel settore petrolifero Nippon Oil (JP3679700009) ha chiuso in ribasso dello 0,5%, Cosmo Oil (JP3298600002) dello 0,5% e Inpex (JP3294430008) del 2,1%. Il prezzo del petrolio ha perso ieri a New York un ulteriore 0,2%.
Redazione Borsainside 7.30

 

 

Trichet inaugura la exit strategy
venerdì, 4 dicembre 2009 - 7:45 CET
Da Il Sole 24 Ore: La Banca centrale europea è in manovra. I mercati si stanno stabilizzando e l'economia stanno percorrendo la via della ripresa e la Bce ha deciso, battendo tutte le principali banche centrali sul tempo, di avviare una graduale uscita dalla situazione d'emergenza scoppiata nel settembre 2008. In un primo momento la normalizzazione riguarderà però solo le misure creditizie. Per quanto concerne il costo del denaro prevale ancora la parola prudenza. “Le migliorate condizioni sui mercati finanziari – ha dichiarato il numero uno dell'istituto di Francoforte, Jean Claude Trichet – indicano ormai che tutte le misure di liquidità sono necessarie allo stesso modo come in passato”. Trichet ha inoltre annunciato che l'ultima asta straordinaria a sei mesi avverrà il 31 marzo (questa volta a tasso fisso) e che tornerà alla tabella di marcia normale a tre mesi (una al mese).

 

 

Giappone: Scontro Nel Governo Su Entita' Nuovi Stimoli
venerdì, 4 dicembre 2009 - 8:57 CET
(AGI) - Tokyo, 4 dic. - E' scontro nel governo giapponese sull'entita' dei nuovi stimoli da introdurre per aiutare l'economia. Il partito democratico che controlla la maggioranza vuole approvare un pacchetto da 7.100 miliardi di yen (80,,5 miliardi di dollari). Il piccolo partito del Kamei chiede invece una fetta di aiuti piu' grossa di almeno 8 mila miliardi di yen.

 

 

Cina: Non Cambiera' Paniere Di Valute Per Fissare Cambio Yuan
venerdì, 04 dicembre 2009 09:07 PECHINO
(ASCA-MarketNews) - Pechino, 4 dic - Semaforo rosso per chi spera in una revisione della politica valutaria di Pechino. La Cina non ha alcuna intenzione di cambiare il paniere di valute utilizzato per fissare il cambio della yuan nell'ambito dell'attuale politica di cambi amministrati. Lo ha detto Wang Xiaoyi, il vice direttore dell'Amministrazione Statale del Tasso di Cambio. Nessuna informazione invece sulla composizione delle riserve valutarie di Pechino che restano soggette al segreto di stato, se se conosce solo la dimensione pari a 2.270 miliardi di dollari (dati settembre 2009) e si suppone che l'80% di esse siano denominate in dollari, intorno al 2% dovrebbe essere il peso dell'oro. Wang Xiaoyi ha poi spiegato che ''la svalutazione del dollaro e' un fenomeno di lungo termine''.

 

 

Citigroup, il Tesoro Usa non molla la presa
BlueTG.it - venerdì, 04 dicembre 2009 10:48 WASHINGTON
Il Tesoro Usa non ha alcuna intenzione di vendere il suo 34% in Citigroup prima che la banca abbia restituito gli ultimi 20 miliardi di dollari di aiuti di stato ricevuti: lo hanno dichiarato a Bloomberg “fonti vicine alla vicenda”.
Una situazione, sostengono le stesse fonti, che di fatto impedisce all’istituto di pensare di collocare azioni proprie sul listino e che dopo l’annuncio di Bank of America di un piano di rimborso dei 45 miliardi di aiuti ricevuti lascia Citigroup quale unica grande banca i cui vertici continueranno ad essere sottoposti ai vincoli stabiliti dallo “zar” del credito nominato da Barack Obama, Kenneth Feinberg, in particolare per quel che riguarda bonus e compensi al management.
Vincoli che i manager bancari di tutto il mondo, compresi quelli di Citigroup, hanno più volte dichiarato di non gradire giudicandoli “lesivi” della capacità competitiva dei singoli istituti sotto il profilo della capacità di attrarre nuovi talenti. (l.s.)

 

 

04 Dicembre 2009 12:06 NEW YORK
VIX: VOLUMI OPZIONI RECORD DAL CRACK LEHMAN
di WSI
Il trading di options sul VIX, cioe' l'indice che misura la volatilita' del mercato azionario Usa calcolata sullo S&P500, e' salito a un record assoluto. Il che indica la scommessa di un calo nei prossimi due mesi.
Andamento del VIX giovedi'
Il trading di options sul VIX, cioe' l'indice che misura la volatilita' del mercato azionario americano calcolata sullo S&P500, e' salito a un record assoluto, il che indica la scommessa di un calo nei prossimi due mesi.
Piu' di 634.000 contratti sui futures del VIX, cioe' il Chicago Board Options Exchange Volatility Index sono passati di mano giovedi', si tratta di sei volte la media settimanale, secondo Bloomberg. Secondo alcuni trader interpellati dall'agenzia finanziaria le transazioni sono state in maggior parte vendite di calls, il che significa che grossi investitori istituzionali stanno scommettendo su un calo del VIX a gennaio e febbraio.
Il VIX e' salito del 6.3% a 22.46 mentre l'indice Standard & Poor’s 500 e' scivolato giovedi' dello 0.8%. Stando a Bloomberg, il CBOE, Chicago Board of Trade, la maggiore borsa del mondo di opzioni, ha comunicato che ieri e' stato battuto un nuovo record con 712.315 opzioni sul VIX che hanno cambiato di mano. Il precedente record era di 426.661 ed era stato stabilito il 16 settembre 2008, durante il tracollo finanziario dell'anno scorso, per l'esattezza il giorno dopo la bancarotta di Lehman Brothers. Il CBOE comunica anche che il volume di scambi sulle opzioni VIX ha toccato a novembre un nuovo record (per un solo mese) a 4.16 milioni di scambi, pari a una media giornaliera di 208.119.

 

 

Borse Asia-Pacifico: Shanghai sale, scende Hong Kong
04.12.2009
La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato l'1,6% a 3.317,04 punti. Durante l'intera settimana il listino cinese ha guadagnato il 7,3%. I bancari hanno brillato oggi in particolar modo. Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha guadagnato il 2,9%, Bank of China (CN000A0J3PX9) il 3,4% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) il 3,9%. La Cina ha chiesto alle banche di aumentare i loro coefficienti di adeguatezza del capitale meno di quanto previsto dal mercato. China CITIC Bank (CNE1000001Q4) ha chiuso in rialzo del 10%. Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (ES0113211835) ha annunciato ieri che aumenterà la sua partecipazione nella banca cinese al 15%. Nel settore delle assicurazioni China Life (CN0003580601) ha guadagnato il 6,1%, Ping An Insurance (CNE1000003X6) il 5,4% e China Pacific Insurance (CN0003580601) il 10%. Secondo delle voci di stampa a Shanghai potrebbero venir introdotte, dapprima per un periodo di prova, delle nuove polizze assicurative. Sinopec (CN0005789556) ha guadagnato il 5,4%. La maggiore raffineria dell'Asia ha annunciato ieri di aver stretto un accordo per acquistare da Exxon Mobil (US30231G1022) 2 milioni di tonnellate metriche di gas naturale liquefatto all'anno.

L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,3% a 22.498,15 punti. Durante l'intera settimana il listino della città costiera ha guadagnato il 6,5%. La debole performance registrata ieri da Wall Street ha fatto scattare delle prese di beneficio alla Borsa di Hong Kong. Tra i titoli dell'Hang Seng HSBC (GB0005405286) ha perso lo 0,4%, Li & Fung (BMG5485F1445) il 3,8%, Henderson Land (HK0012000102) il 2,3%, Hutchison Whampoa (HK0013000119) lo 0,6% e Hong Kong Exchanges and Clearing (HK0388034859) lo 0,9%.

Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso l'1,5%, il Taiex a Taipei lo 0,4% e lo Straits Times a Singapore lo 0,6%. Il Kospi a Seul ha guadagnato lo 0,6%.
Redazione Borsainside 12.20

 

 

(Lipper): novembre riporta in nero le performance dei fondi Usa
BlueTG.it - venerdì, 04 dicembre 2009 13:13 NEW YORK
Di nuovo in pista: i fondi chiusi statunitensi sia azionari (+4,46%) sia che investono in reddito fisso (+0,64%) sono tornati in nero da inizio anno a fine novembre; lo ricorda un’analisi di Lipper (gruppo Reuters) che nota come rispetto a quando i mercati hanno toccato il fondo, il 9 marzo 2009, le performance “sono state semplicemente stellari”.
A novembre tutte le categorie di fondi chiusi azionari hanno ottenuto un risultato complessivo positivo, col magro-gruppo dei fondi che investono in azioni domestiche (+5,21%) che ha superato i risultati sia dei fondi azionari internazionali (+4,14%) sia dei fondi bilanciati (+2,50%).
Nel complesso il mese scorso l’ 86% di tutti i fondi chiusi hanno registrato performance positive, col 79% dei fondi obbligazionari e il 96% degli azionari positivi. In assoluto, solo 94 sono stati i fondi che hanno chiuso il mese in rosso.

 

 

Salvataggio banche rischia di costar caro ai contribuenti inglesi
BlueTG.it - venerdì, 04 dicembre 2009 13:27 LONDRA
Il salvataggio delle banche britanniche è finora costato ai contribuenti 850 miliardi di sterline, circa 1,4 triliardi di dollari.
Lo ha fatto sapere oggi il National Audit Office britannico in una nota diffusa stamane. La cifra comprende sia il costo dell’acquisto di titoli da parte di gruppi come Royal Bank of Scotland o Lloyds Banking Group, sia la fornitura di garanzie, assicurazioni e prestiti agli istituti in difficoltà.
In termini di cassa gli aiuti erogati dal Tesoro sono stati pari a 117 miliardi di sterline. In dubbio resta quante perdite dovranno sopportare i contribuenti britannici, anche se il Tesoro stesso stimava lo scorso aprile una perdita potenziale dai 20 ai 50 miliardi di sterline sugli investimenti effettuati.

 

 

Opel, ministro tedesco: Gm può farcela da sola
venerdì, 4 dicembre 2009 - 13:31 CET
General Motors (NYSE: GM - notizie) [GM.UL] raccoglie segnali contrastanti sulla disponibilità delle controparti europee nell'operazione di rilancio di Opel.
All'aprirsi di spiragli sul fronte sindacale, si contrappongono su quello politico le dichiarazioni dal tono più secco del ministro dell'economia tedesco Rainer Bruederle, secondo cui la casa americana può risolvere da sé i problemi legati alla riorganizzazione della controllata europea.
"Sono dell'idea che General Motors sia in grado di risolvere da sé i propri problemi", ha detto Bruederle, a Bruxelles per un vertice con i rappresentanti degli altri paesi interessati dalla possibile chiusura di stabilimenti automobilistici.
In precedenza, il Ceo ad interim di Opel Nick Reilly, in Germania per incontrare i dipendenti, si era detto fiducioso sulla disponibilità di aiuti pubblici, avendo ricevuto segnali positivi dai paesi coinvolti, ovvero Germania, Regno Unito, Spagna e Belgio.
Reilly ha informato sindacati e dipendenti che dovrà tagliare circa 9.000 posti di lavoro. Il manager ha però anche annunciato che verranno risparmiati i 548 posti presso il centro di ingegneria di Ruesselsheim, inizialmente nella lista dei tagli.
Il leader sindacale Klaus Franz si è detto disponibile a compromessi sul piano delle politiche salariali e delle riduzioni di organico, in cambio di un profilo più importante e autonomo di Opel nel gruppo Gm.
La richiesta di Reilly ai sindacati è di arrivare a risparmi annuali di 265 milioni di euro che si aggiungerebbero ai 600 milioni di investimento di Gm per corroborare la sua richiesta alle autorità politiche europee di circa 2,7 miliardi.
Franz, che ha aggiunto di voler avviare le trattative sulla base di quanto il sindacato aveva offerto a Magna, incontrerà lunedì a Detroit Ed Whitacre, presidente di Gm e Ceo ad interim dopo le dimissioni di Fritz Henderson.

 

 

Usa: Disoccupazione a Novembre Scende Al 10%, Solo 11mila Posti Persi
venerdì, 04 dicembre 2009 14:43 WASHINGTON
(ASCA) - Roma, 4 dic - Torna a scendere la disoccupazione negli Stati Uniti mentre rallenta sostanzialmente l'emorragia di posti di lavoro. A novembre il tasso di disoccupazione e' infatti sceso al 10% dal 10,2% del mese precedente. Solo 11.000 i posti persi nel corso del mese mentre le revisioni al rialzo dei dati di ottobre e novembre sono state pari a complessivi +159.000 posti di lavoro. Il dato e' uscito migliore delle previsioni degli analisti che si attendevano un tasso stabile rispetto a ottobre.

 

 

Dubai: Agenzia Arabia Saudita, Banche Del Regno Non Sono In Pericolo
venerdì, 04 dicembre 2009 15:08 DUBAI
(ASCA-AFP) - Dubai, 4 dic - La crisi del debito di Dubai World non mette in alcun modo in pericolo il settore bancario dell'Arabia Saudita. Lo ha assicurato il numero uno della Saudi Arabian Monetary Agency. ''Non c'e' nessun pericolo per il sistema bancario del regno derivante dal debito del gruppo Dubai World'' ha detto Mohammad al-Jasser al canale Al-Arabiya.

 

 

Usa: Casa Bianca,Dati Lavoro Dimostrano Economia Migliora
venerdì, 4 dicembre 2009 - 16:29 CET
(AGI) - Washington, 4 dic. - I dati sul mercato del lavoro Usa a novembre dimostrano che finalmente l'economia statunitense sta maturando quei "progressi di cui c'era grande bisogno" e che il Paese "si sta muovendo nella giusta direzione". Il commento e' del portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, che ha comunque escluso che il presidente Barack Obama possa annunciare gia' in occasione di un discorso sui temi economici in agenda martedi' prossimo un secondo piano di stimoli.

 

 

Borse europee: Chiusura positiva, svettano Parigi e Milano
04.12.2009
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,2%, il DAX a Francoforte lo 0,8%, il CAC40 a Parigi l'1,3%, il FTSE MIB a Milano l'1,4% e lo SMI a Zurigo lo 0,9%.
Le borse del Vecchio Continente hanno beneficiato delle notizie positive arrivate nel pomeriggio d'oltreoceano. Lo scorso mese sono andati persi negli USA solamente 11.000 posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione è calato inoltre al 10%. I dati sull'occupazione negli Stati Uniti hanno fatto velocemente riaumentare la fiducia degli investitori nelle prospettive dell'economia.
La forte ripresa del dollaro ha spinto gli esportatori. BMW (DE0005190003) ha guadagnato l'1,7%, EADS (NL0000235190) il 3,9%, Michelin (FR0000121261) l'1,7% e Luxottica (IT0001479374) l'1,9%.
Tra i petroliferi BP (GB0007980591) ha guadagnato lo 0,4%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) lo 0,9%, Eni (IT0003132476) lo 0,8% e Total (FR0000120271) l'1,2%. Il prezzo del petrolio è salito nel pomeriggio a New York fino a circa $78 al barile.
Male invece i minerari. Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso l'1,6%, BHP Billiton (GB0000566504) il 2,1%, Rio Tinto (GB0007188757) l'1,8% e Xstrata (GB0031411001) il 3,4%. Il rally del dollaro ha affondato le quotazioni della maggior parte dei metalli.
British Airways (GB0001290575) ha guadagnato a Londra il 2,8%. Citigroup ha promosso oggi il titolo della linea area britannica a "Buy".
Redazione Borsainside 18.30

 

 

Obama Alle Banche, Avete Responsabilita' Verso Comunita'
venerdì, 4 dicembre 2009 - 19:16 CET
(AGI) - Allentown, 4 dic. - Le banche devono concedere piu' credito alla gente comune che con i soldi delle tasse ha impedito che gli istituti di credito crollassero sotto i colpi della crisi. L'appello e' stato lanciato dal presidente Usa, Barack Obama nel corso di un intervento ad Allentown, in Pennsylvania. "I contibuenti", ha detto l'inquilino della Casa Bianca, si sono dimostrati pronti a rimettere a posto i vostri errori. Ora voi avete la responsabilita' di farvi trovare pronti per la comunita'". Obama ha aggiunto di voler incontrare i banchieri "prima della fine dell'anno per dire loro: 'attenzione, avete una responsabilita' ora, adesso che vi abbiamo salvati sull'orlo del baratro'".

 

 

Germania: Buba alza stime Pil 2010
venerdì, 4 dicembre 2009 20:37 BERLINO
(ANSA) - ROMA, 4 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) - La Bundesbank ha rialzato drasticamente la sua stima sulla crescita del Pil tedesco dallo 0 a +1,6% nel 2010. Nel 2011 la crescita prevista e' dell'1,1%. Lo ha comunicato la stessa Buba, che parla di prospettive 'migliorate in maniera evidente'. Per il 2009 la Bundesbank prevede un Pil in calo del 4,9%: a giugno la stima era per una contrazione del 6,2%. Secondo gli economisti, tuttavia, la disoccupazione restera' elevata, al 10,1% nel 2011.

 

 

Le borse dell'Europa dell'Est chiudono l'ultima seduta della settimana in rialzo
04.12.2009
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in rialzo.
L'indice RTS ha guadagnato a Mosca l'1,3% a 1.427,13 punti. I volumi di scambio sono rimasti stabili rispetto a ieri. La notizia del calo del tasso di disoccupazione negli USA è stata accolta positivamente anche sulla piazza finanziaria russa. Tra le blue chips russe Gazprom (RU0007661625) ha guadagnato lo 0,5% e Sberbank (RU0009029540) lo 0,8%. Rosneft (RU000A0J2Q06) e LUKoil (RU0009024277) hanno perso rispettivamente l'1,4% e l'1,5%.

Il BUX a Budapest ha guadagnato l'1,2% a 21.226,12 punti. Tutte le blue chips ungheresi hanno chiuso in rialzo. OTP Bank (HU0000061726) ha guadagnato il 2%, MOL (HU0000068952) l'1,2%, Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,7% e Gedeon Richter (HU0000067624) lo 0,5%.

Il PX a Praga ha guadagnato il 2% a 1.150,10 punti. Tutti i titoli di maggior peso del listino ceco hanno registrato una seduta positiva. Erste Group Bank (AT0000652011) ha chiuso in rialzo dell'1,4%, Komercni Banka (CZ0008019106) del 2,3%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) del 2,8% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) del 2%.

Il WIG a Varsavia ha chiuso in rialzo dell'1,6% a 40.852,94 punti. Sedici dei venti titoli di maggior peso dell'indice polacco hanno potuto guadagnare terreno. Tra le blue chips Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato il 3,9%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il 2,4%, Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) il 3,9%, KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) il 2,2% e PKN Orlen (PLPKN0000018) l'1,6%.
Redazione Borsainside 21.00

 

 

Geithner: Goldman Sachs sbaglia
venerdì, 4 dicembre 2009 23:38 WASHINGTON
(ANSA) - ROMA, 4 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) - Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) sbaglia a dire che non aveva bisogno degli aiuti concessi dalle autorita' finanziarie Usa durante la crisi: cosi' Tim Geithner. In un'intervista a Bloomberg Television, il segretario del Tesoro Usa ha dice che c'e' il sostegno politico per una stretta sulla regolamentazione dei derivati e una buona probabilita' di un provvedimento 'forte'.Inoltre dice di essere a favore di un esame della governance della Fed.
Quanto alla crisi: ci sono 'progressi' ma non ancora abbastanza.

 

 

Borse dell'America Latina: Scende San Paolo, sale Città del Messico
04.12.2009
La maggior parte delle borse dell'America Latina ha chiuso oggi in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso l'1% a 67.603,52 punti. Sul listino brasiliano hanno pesato le perdite dei titoli dei produttori di materie prime. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso il 2,3%.Il prezzo del petrolio ha perso oggi a New York l'1,3%. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso il 2,3%. Il forte rimbalzo del dollaro ha fatto scattare oggi al NYMEX una pioggia di vendite sui metalli. Gerdau (BRGGBRACNPR8), il primo produttore dl'acciaio dell'America Latina, ha perso l'1%. Grupo Pao de Acucar (BRPCARACNPR0) ha guadagnato il 9,7%. La prima impresa retail brasiliana ha annunciato che rileverà la catena di negozi di elettrodomestici Casas Bahia.

L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,4% a 32.105,39 punti. Tra i titoli principali del listino messicano América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato l'1,1%, Cemex (MXP225611567) il 2,2% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) lo 0,6%. Grupo Mexico (MXP370841019) ha perso l'1,9%.

Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso l'1,7%, il General a Lima lo 0,8% e l'IBVC a Caracas l'1,5%. L'IPSA a Santiago del Cile ha guadagnato lo 0,6%, l'IGBC a Bogotà ha chiuso invariato.
Redazione Borsainside 23.55

 

 

 
  Venerdì 04 Dicembre 2009 ..... Venerdì 04 Dicembre 2009 ..... Venerdì 04 Dicembre 2009  
       
.....
Edizione EUROPA
  Edizione USA   Edizione ASIA .....
 

 

 

WALL STREET: FUTURES ACCELERANO SULLA SCIA DEL LAVORO

04 Dicembre 2009 14:45 NEW YORK - WSI
______________________________________________

Cifre sorprendenti: persi solo 11 mila posti di lavoro in novembre. Il tasso di disoccupazione scende al 10%. Presto le aziende torneranno ad assumere. Dollaro tenta il riscatto. Oro e Treasury sotto pressione.
Si profila una seduta decisamente positiva per il mercato azionario americano, con i contratti sui principali indici di Borsa che quando mancano poco meno di un'ora all'avvio delle contrattazioni scambiano in netto progresso (vedi quotazioni a fondo pagina).

Gli investitori hanno accolto con grande entusiasmo le cifre pubblicate dal governo relativa al rapporto mensile sul mercato del lavoro, da cui e' emersa una perdita di posti di lavoro risicata e un tasso di disoccupazione tornato al 10%. Subito dopo la pubblicazione di tali cifre i futures hanno esteso i guadagni dopo un avvio di mattinata molto cauto: il contratto sul Dow segna un +1.08%, quello sull'S&P un +1.22% e +1.28% il Nasdaq.

Gli strategists di Citi prevedevano una cifra pari a 100.000 posti persi, che si confronta con gli 11.000 annunciati, pur sottolineando l'attenzione del mercato sarebbe stata rivolta in particolare alla cifra del tasso di disoccupazione, che in ottobre si trovava sui livelli piu' alti dal 1983.

Michael Hart, uno degli analisti dell'istituto, ha scritto in una nota ai clienti che "se il tasso continua a crescere dopo il rialzo a sorpresa del mese scorso, i mercati reagiranno negativamente e alimenteranno gli acquisti della valuta Usa, anche se la perdita di posti dovesse diminuire a quota 100.000".

In ambito societario, e' soggetta a forti pressioni al ribasso Take-Two Interactive Software (-17%), dopo che la societa' di videogame ha lanciato un allarme sui profitti a causa della performance deludente del videogioco sul baseball. Di tutt'altro tenore la seduta di Marvell Technology (+1%), dopo che gli utili della produttrice di circuiti integrati hanno superato le stime degli analisti nel terzo trimestre.

Sotto i riflettori il settore bancario, dopo che grazie alla cessione di titoli al prezzo di $15 ciascuno, Bank of America, la maggiore erogatrice di prestiti degli Stati Uniti, ha raccolto $19.3 miliardi. Si tratta della cifra piu' alta mai guadagnata da una societa' Usa in un'operazione di emissione di titoli da almeno il 2000.

Cattive notizie per Citigroup: il rifiuto del Dipartimento del Tesoro americano di vendere la quota del 34% in suo possesso sta mettendo il bastone tra le ruote al tentativo dell'istituto di restituire i $20 miliardi rimanenti dei prestiti ottenuti dal governo nell'ambito del piano di salvataggio TARP.

Sugli altri mercati, sull'energetico guadagna terreno il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre avanzano di $0.38 a quota $76.84 il barile. Sul valutario tenta il riscatto il dollaro contro l'euro, con la moneta unica che vira in rosso a quota $1.5003. In flessione i prezzi dell'oro: i futures con scadenza dicembre segnano un calo di $20.90 a quota $1197.40 l'oncia. In pesante contrazione i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e' salito al 3.4700% dal 3.800% di ieri.

Alle 14:45 (le 8:45 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e’ in progresso di 15.90 punti (+1.45%) a quota 1113.90.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 e' in rialzo di 25.00 punti (+1.40%) a quota 1805.25.

Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 133 punti (+1.28%) a 10485.00 punti.

 

 

 

WALL STREET: GALVANIZZATA DA PROSPETTIVE SUL LAVORO

04 Dicembre 2009 15:35 NEW YORK - WSI
______________________________________________

Il Dow guadagna oltre 100 punti. Dopo due anni il mercato del lavoro sembra uscito dalla piu' grave crisi dal Dopoguerra. Riscatto del dollaro. Anche il greggio vira in positivo: ora sopra $77. Sotto pressione oro e Treasury.
Partenza in netto progresso per il mercato azionario americano, che ha accolto con entusiasmo le cifre sorprendentemente positive del rapporto mensile occupazionale. Il rialzo e' tale da consentire ai listini di riportarsi vicino ai massimi di 52 settimane ed estendere i guadagni settimanali.

I posti di lavoro persi in novembre, solo 11.000 rispetto ai 125.000 previsti e ai 111.000 del mese precedente (dato rivisto al ribasso), hanno contribuito ad alimentare gli acquisti della valuta americana, che al momento si rende protagonista di un'accelerazione pari allo 0.6% contro le sei principali valute concorrenti, dopo che solo fino ad un'ora prima accusava cali dello 0.3%.

"E' evidente che i mercati avrebbero reagito bene a queste cifre", ha osservato Burt White, chief investment officer di LPL Financial, poco dopo la pubblicazione dei dati da parte del governo. "E' una grande notizia".

Il tasso di disoccupazione e' sceso al 10% dai massimi del 1983 toccati in ottobre di 10.2%, segnalando che la ripresa dell'economia sta aiutando il mercato del lavoro ad uscire dalla crisi piu' grave dalla Seconda Guerra Mondiale. Se da un lato e' vero che le aziende hanno tagliato posti per il 23esimo mese consecutivo (7.2 milioni quelli persi dall'inizio della recessione a fine 2007), da un altro lato tutto fa pensare che presto torneranno ad assumere personale, in particolare in considerazione del fatto che hanno tagliato cosi' tanto negli ultimi due anni.

Nonostante il tentativo di riscatto del biglietto verde, i prezzi del petrolio hanno anche loro invertito tendenza e ora scambiano in progresso dello 0.9% attestandosi oltre quota $77 al barile. L'oro non e' stato cosi' fortunato invece: le quotazioni del metallo prezioso scivolano di oltre il 2%.

In ambito societario, e' soggetta a forti pressioni al ribasso Take-Two Interactive Software (-17%), dopo che la societa' di videogame ha lanciato un allarme sui profitti a causa della performance deludente del videogioco sul baseball. Di tutt'altro tenore la seduta di Marvell Technology (+1%), dopo che gli utili della produttrice di circuiti integrati hanno superato le stime degli analisti nel terzo trimestre.

Sotto i riflettori il settore bancario, dopo che grazie alla cessione di titoli al prezzo di $15 ciascuno, Bank of America, la maggiore erogatrice di prestiti degli Stati Uniti, ha raccolto $19.3 miliardi. Si tratta della cifra piu' alta mai guadagnata da una societa' Usa in un'operazione di emissione di titoli da almeno il 2000. I titoli dell'istituto si muovono pero' in controtendenza in avvio di seduta.

Cattive notizie per Citigroup: il rifiuto del Dipartimento del Tesoro americano di vendere la quota del 34% in suo possesso sta mettendo il bastone tra le ruote al tentativo della banca di restituire i $20 miliardi rimanenti dei prestiti ottenuti dal governo nell'ambito del piano di salvataggio TARP.

Sugli altri mercati, sull'energetico guadagna terreno il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre avanzano di $1.03 a quota $77.49 il barile. Sul valutario tenta il riscatto il dollaro contro l'euro, con la moneta unica che vira in rosso a quota $1.4957. In netta flessione i prezzi dell'oro: i futures con scadenza dicembre segnano un calo di $23.90 a quota $1194.50 l'oncia. In pesante contrazione anche i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e' salito al 3.4700% dal 3.3800% di ieri.

 

 

 

 

WALL STREET: RIALZI AZZERATI DAL BALZO DEL DOLLARO

04 Dicembre 2009 17:49 NEW YORK - WSI
______________________________________________

Si rafforza molto il biglietto verde sulle prospettive di ripresa economica e i listini bruciano i guadagni iniziali. Tonfo dell'oro, peggiore seduta da gennaio. In perdita le produttrici di materiali di base. Tra i migliori Alcoa, Boeing e Amex.
La Borsa di New York arriva al giro di boa incerta tra denaro e lettera, bruciando i forti guadagni accumulati in avvio sulla scia dei dati diffusi dal governo americano, che hanno mostrato un sorprendente miglioramento dello stato di salute del mercato del lavoro.

Tuttavia dopo un avvio tonico i listini si sono indeboliti e lo hanno fatto paradossalmente proprio a causa di quelle cifre macro, la cui interpretazione ha fatto si che si innescasse una corsa agli acquisti di dollari, il cui rafforzamento e' stato ben presto seguito da un tracollo dell'oro. I futures sul metallo prezioso stanno accusando i cali piu' marcati da gennaio.

Il balzo della valuta americana ha allontanato gli investitori dalle commodity in generale e guardando ai singoli settori si nota come stiano venendo prese di mira in particolare le societa' produttrici di materiali di base.

La notizia secondo cui le aziende hanno tagliato 11 mila posti di lavoro in novembre, la cifra piu' bassa da quando la recessione e' iniziata, a fine 2007, ha in un primo momento entusiasmato gli investitori. Ma la progressiva accelerazione del dollaro ha finito per rallentare la corsa dei listini.

"Siamo quasi tornati alla normalita'", ha dichiarato Chris Rupkey, chief financial economist di Bank of Tokyo/Mistubishi UFJ, dopo la pubblicazione del report mensile sulla situazione occupazionale. "L'economia sta crescendo ad un ritmo piu' sostenuto del previsto".

Ma i numeri giunti dal mercato del lavoro non sono state le uniche cifre economiche confortanti pubblicate in mattinata. In ottobre gli ordini alle fabbriche sono cresciuti piu' del previsto, dello 0.6%. Gli economisti si aspettavano in media un risultato invariato. Inoltre il valore di settembre e' stato rivisto al rialzo a +1.6% dalla lettura precedente di +0.9%.

A sostenere i rialzi sul Dow sono Alcoa, American Express e Boeing. I titoli di Bank of America resistono in linea di galleggiamento dopo una prima parte di seduta molto positiva sulla scia delle notizi secondo cui e' riuscita a raccogliere quasi $19.3 miliardi da un'offerta di titoli venduti a $15 ciascuno. Si tratta della cifra piu' alta mai guadagnata da una societa' Usa in un'operazione di emissione di titoli da almeno il 2000. I titoli dell'istituto si muovono pero' in controtendenza in avvio di seduta.

Il piano e' studiato per consentire al travagliato istituto di restituire al governo i $45 miliardi ricevuti in prestito nell'ambito del piano di salvataggio TARP. Un evento di questo tipo lascerebbe Citigroup nella posizione spiacevole di essere l'ultima banca rimasta ad essere ancora legata agli aiuti federali.

Sul fronte delle notizie di M&A, l'AD di NBC Universal Jeff Zucker ha dichiarato ai microfoni dell'emittente Usa CNBC che la societa' gestira' i contenuti della sua piattaforma dopo che il deal tra GE e Comcast si sara' concluso.

Nel frattempo si riaccende la sfida per aggiudicarsi Cadbury. Kraft ha lanciato oggi un'Opa da $16.3 miliardi sulla societa' britannica produttrice di cioccolato

 

 

 

 

WALL STREET: AVANZA, RIMBALZA IL DOLLARO, GIU' COMMODITY

04 Dicembre 2009 22:04 NEW YORK - WSI
______________________________________________

Il dato sull'occupazione a sorpresa migliore delle attese innesca gli acquisti sull'azionario. Restano i dubbi sui consumi. Recupera il biglietto verde (1.48 contro euro), tonfo dell'oro. Sale BofA.
Seduta positiva per la borsa di New York sulla scia dei dati diffusi dal governo americano che hanno evidenziato un sorprendente miglioramento del mercato del lavoro. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.21% a 10388, l’S&P500 lo 0.54% a 1105, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.98% a 2194. I rialzi finali sono comunque inferiori rispetto a quelli toccati subito dopo l’apertura, limitati dal progresso del dollaro che ha avuto l’effetto di deprimere le quotazioni delle materie prime e dei titoli delle societa’ di riferimento. Le performance settimanali sono pari a +0.8% per l'indice industriale, +1.3% per l'S&P500, +2.6% per il listino hi-tech.

Nel mese di novembre le aziende americane hanno tagliato solo 11 mila posti di lavoro, un numero nettamente migliore delle stime del mercato che erano per la perdita di 125 mila unita’. Si tratta della cifra piu' bassa dall’inizio della recessione (fine 2007). Il tasso di disoccupazione si e’ inoltre inaspettatamente ristretto al 10% dal 10.2% precedente.

"Siamo quasi tornati alla normalita'", ha dichiarato Chris Rupkey, chief financial economist di Bank of Tokyo/Mistubishi UFJ, dopo la pubblicazione del report mensile sulla situazione occupazionale. "L'economia sta crescendo ad un ritmo piu' sostenuto del previsto". Sara’ importante ora valutare gli effetti che il dato avra’ sul fronte dei consumi che, ricordiamo, rappresentano i due terzi dell’intera economia statunitense. Gli ultimi dati relativi all’inizio della stagione delle festivita’ non sono dei piu’ incoraggianti, e’ probabile che ci vorra’ ancora del tempo per assistere ad una ripresa della spesa delle famiglie americane.

L’ottimismo sul recupero economico ha permesso al dollaro americano di riguadagnare terreno nei confronti delle principali valute internazionali, risalendo fino a quota 1.4823 contro l'euro, per un rialzo giornaliero vicino all‘1.5%. Sotto pressione di conseguenza le materie prime, con l’oro arretrato di quasi $50 a $1169 l’oncia. Anche il petrolio ha perso quota: i futures con consegna gennaio hanno perso 99 centesimi a $75.47 l’oncia.

A livello societario, all’interno del Dow Jones i maggiori rialzi sono stati realizzati da Intel, Walt Disney, Cisco e Bank of America. I titoli di quest’ultima sono avanzati sulla scia delle notizie secondo cui e’ riuscita a raccogliere quasi $19.3 miliardi da un'offerta di titoli. Si tratta della cifra piu' alta mai guadagnata da una societa' Usa in un'operazione di emissione di titoli da almeno il 2000.

Il piano e' studiato per consentire al travagliato istituto di restituire al governo i $45 miliardi ricevuti in prestito nell'ambito del piano di salvataggio TARP. Un evento di questo tipo lascerebbe Citigroup nella posizione spiacevole di essere l'ultima banca rimasta ad essere ancora legata agli aiuti governativi.

Forti pressioni al ribasso per Take-Two Interactive Software (-30%), dopo che la societa' di videogame ha lanciato un allarme sui profitti a causa della performance deludente di uno dei suoi titoli di punta. Di tutt'altro tenore la seduta di Marvell Technology (+1%), dopo che gli utili della produttrice di circuiti integrati hanno superato le stime degli analisti nel terzo trimestre.

Sul fronte delle notizie di M&A, l'AD di NBC Universal Jeff Zucker ha dichiarato ai microfoni dell'emittente Usa CNBC che la societa' gestira' i contenuti della sua piattaforma dopo che il deal tra GE e Comcast si sara' concluso. Riflettori anche sulla sfida per aggiudicarsi Cadbury. Kraft ha lanciato un'Opa da $16.3 miliardi sulla societa' britannica produttrice di cioccolato.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

  Venerdì 04 Dicembre 2009 ..... Venerdì 04 Dicembre 2009 ..... Venerdì 04 Dicembre 2009  
       
..... India - Edizione New Delhi ..... Emirati Arabi - Edizione Dubai ..... Regno Unito - Edizione Londra .....
 

 

 

PARTE  1 PARTE  CRONOLOGICA PARTE  2