La Borsa di Tokyo chiude per la quinta seduta di
fila in rialzo
04.12.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi per la quinta seduta di
fila in rialzo. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,5% a
10.022,59 punti e il Topix lo 0,2% a 889,58 punti. Era
da cinque settimane che il Nikkei non chiudeva al di
sopra della soglia dei 10.000 punti. Durante l'intera
settimana l'indice giapponese ha guadagnato il 10,4%.
Gli esportatori hanno beneficiato anche oggi
dell'indebolimento dello yen. Honda (JP3854600008) ha
guadagnato l'1,5%, Canon (JP3242800005) il 2,8%,
Panasonic (JP3866800000) il 2,6% e Sony (JP3435000009)
l'1,4%. Dopo il balzo di ieri Mitsubishi Motors
(JP3899800001) ha guadagnato oggi un ulteriore 4,4%.
Peugeot (FR0000121501) ha confermato che potrebbe
entrare nel capitale dell'impresa giapponese.
Nel settore del credito al consumo Takefuji
(JP3463200000) ha perso il 9,4%. Secondo delle voci di
stampa Takefuji avrebbe ridotto notevolmente le sue
attività di concessione di prestiti perchè avrebbe delle
difficoltà a raccogliere dei fondi.
Nel settore petrolifero Nippon Oil (JP3679700009) ha
chiuso in ribasso dello 0,5%, Cosmo Oil (JP3298600002)
dello 0,5% e Inpex (JP3294430008) del 2,1%. Il prezzo
del petrolio ha perso ieri a New York un ulteriore 0,2%.
Redazione Borsainside 7.30
Trichet inaugura la exit strategy
venerdì, 4 dicembre 2009 - 7:45 CET
Da Il Sole 24 Ore: La Banca centrale europea è in
manovra. I mercati si stanno stabilizzando e l'economia
stanno percorrendo la via della ripresa e la Bce ha
deciso, battendo tutte le principali banche centrali sul
tempo, di avviare una graduale uscita dalla situazione
d'emergenza scoppiata nel settembre 2008. In un primo
momento la normalizzazione riguarderà però solo le
misure creditizie. Per quanto concerne il costo del
denaro prevale ancora la parola prudenza. “Le migliorate
condizioni sui mercati finanziari – ha dichiarato il
numero uno dell'istituto di Francoforte, Jean Claude
Trichet – indicano ormai che tutte le misure di
liquidità sono necessarie allo stesso modo come in
passato”. Trichet ha inoltre annunciato che l'ultima
asta straordinaria a sei mesi avverrà il 31 marzo
(questa volta a tasso fisso) e che tornerà alla tabella
di marcia normale a tre mesi (una al mese).
Giappone: Scontro Nel Governo Su Entita' Nuovi
Stimoli
venerdì, 4 dicembre 2009 - 8:57 CET
(AGI) - Tokyo, 4 dic. - E' scontro nel governo
giapponese sull'entita' dei nuovi stimoli da introdurre
per aiutare l'economia. Il partito democratico che
controlla la maggioranza vuole approvare un pacchetto da
7.100 miliardi di yen (80,,5 miliardi di dollari). Il
piccolo partito del Kamei chiede invece una fetta di
aiuti piu' grossa di almeno 8 mila miliardi di yen.
Cina: Non Cambiera' Paniere Di Valute Per Fissare Cambio
Yuan
venerdì, 04 dicembre 2009 09:07 PECHINO
(ASCA-MarketNews) - Pechino, 4 dic - Semaforo rosso per
chi spera in una revisione della politica valutaria di
Pechino. La Cina non ha alcuna intenzione di cambiare il
paniere di valute utilizzato per fissare il cambio della
yuan nell'ambito dell'attuale politica di cambi
amministrati. Lo ha detto Wang Xiaoyi, il vice direttore
dell'Amministrazione Statale del Tasso di Cambio.
Nessuna informazione invece sulla composizione delle
riserve valutarie di Pechino che restano soggette al
segreto di stato, se se conosce solo la dimensione pari
a 2.270 miliardi di dollari (dati settembre 2009) e si
suppone che l'80% di esse siano denominate in dollari,
intorno al 2% dovrebbe essere il peso dell'oro. Wang
Xiaoyi ha poi spiegato che ''la svalutazione del dollaro
e' un fenomeno di lungo termine''.
Citigroup, il Tesoro Usa non molla la presa
BlueTG.it - venerdì, 04 dicembre 2009 10:48 WASHINGTON
Il Tesoro Usa non ha alcuna intenzione di vendere il suo
34% in Citigroup prima che la banca abbia restituito gli
ultimi 20 miliardi di dollari di aiuti di stato
ricevuti: lo hanno dichiarato a Bloomberg “fonti vicine
alla vicenda”.
Una situazione, sostengono le stesse fonti, che di fatto
impedisce all’istituto di pensare di collocare azioni
proprie sul listino e che dopo l’annuncio di Bank of
America di un piano di rimborso dei 45 miliardi di aiuti
ricevuti lascia Citigroup quale unica grande banca i cui
vertici continueranno ad essere sottoposti ai vincoli
stabiliti dallo “zar” del credito nominato da Barack
Obama, Kenneth Feinberg, in particolare per quel che
riguarda bonus e compensi al management.
Vincoli che i manager bancari di tutto il mondo,
compresi quelli di Citigroup, hanno più volte dichiarato
di non gradire giudicandoli “lesivi” della capacità
competitiva dei singoli istituti sotto il profilo della
capacità di attrarre nuovi talenti. (l.s.)
04 Dicembre 2009 12:06
NEW YORK
VIX: VOLUMI OPZIONI RECORD DAL CRACK LEHMAN
di WSI
Il trading di options sul VIX, cioe' l'indice che misura
la volatilita' del mercato azionario Usa calcolata sullo
S&P500, e' salito a un record assoluto. Il che indica la
scommessa di un calo nei prossimi due mesi.
Andamento del VIX giovedi'
Il trading di options sul VIX, cioe' l'indice che misura
la volatilita' del mercato azionario americano calcolata
sullo S&P500, e' salito a un record assoluto, il che
indica la scommessa di un calo nei prossimi due mesi.
Piu' di 634.000 contratti sui futures del VIX, cioe' il
Chicago Board Options Exchange Volatility Index sono
passati di mano giovedi', si tratta di sei volte la
media settimanale, secondo Bloomberg. Secondo alcuni
trader interpellati dall'agenzia finanziaria le
transazioni sono state in maggior parte vendite di calls,
il che significa che grossi investitori istituzionali
stanno scommettendo su un calo del VIX a gennaio e
febbraio.
Il VIX e' salito del 6.3% a 22.46 mentre l'indice
Standard & Poor’s 500 e' scivolato giovedi' dello 0.8%.
Stando a Bloomberg, il CBOE, Chicago Board of Trade, la
maggiore borsa del mondo di opzioni, ha comunicato che
ieri e' stato battuto un nuovo record con 712.315
opzioni sul VIX che hanno cambiato di mano. Il
precedente record era di 426.661 ed era stato stabilito
il 16 settembre 2008, durante il tracollo finanziario
dell'anno scorso, per l'esattezza il giorno dopo la
bancarotta di Lehman Brothers. Il CBOE comunica anche
che il volume di scambi sulle opzioni VIX ha toccato a
novembre un nuovo record (per un solo mese) a 4.16
milioni di scambi, pari a una media giornaliera di
208.119.
Borse Asia-Pacifico:
Shanghai sale, scende Hong Kong
04.12.2009
La maggior parte delle principali borse della regione
Asia-Pacifico ha chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato l'1,6% a 3.317,04
punti. Durante l'intera settimana il listino cinese ha
guadagnato il 7,3%. I bancari hanno brillato oggi in
particolar modo. Industrial and Commercial Bank
(CN000A0LB42) ha guadagnato il 2,9%, Bank of China
(CN000A0J3PX9) il 3,4% e China Construction Bank
(CN000A0HF1W3) il 3,9%. La Cina ha chiesto alle banche
di aumentare i loro coefficienti di adeguatezza del
capitale meno di quanto previsto dal mercato. China
CITIC Bank (CNE1000001Q4) ha chiuso in rialzo del 10%.
Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (ES0113211835) ha
annunciato ieri che aumenterà la sua partecipazione
nella banca cinese al 15%. Nel settore delle
assicurazioni China Life (CN0003580601) ha guadagnato il
6,1%, Ping An Insurance (CNE1000003X6) il 5,4% e China
Pacific Insurance (CN0003580601) il 10%. Secondo delle
voci di stampa a Shanghai potrebbero venir introdotte,
dapprima per un periodo di prova, delle nuove polizze
assicurative. Sinopec (CN0005789556) ha guadagnato il
5,4%. La maggiore raffineria dell'Asia ha annunciato
ieri di aver stretto un accordo per acquistare da Exxon
Mobil (US30231G1022) 2 milioni di tonnellate metriche di
gas naturale liquefatto all'anno.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,3%
a 22.498,15 punti. Durante l'intera settimana il listino
della città costiera ha guadagnato il 6,5%. La debole
performance registrata ieri da Wall Street ha fatto
scattare delle prese di beneficio alla Borsa di Hong
Kong. Tra i titoli dell'Hang Seng HSBC (GB0005405286) ha
perso lo 0,4%, Li & Fung (BMG5485F1445) il 3,8%,
Henderson Land (HK0012000102) il 2,3%, Hutchison Whampoa
(HK0013000119) lo 0,6% e Hong Kong Exchanges and
Clearing (HK0388034859) lo 0,9%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha perso l'1,5%, il Taiex a Taipei lo 0,4% e lo
Straits Times a Singapore lo 0,6%. Il Kospi a Seul ha
guadagnato lo 0,6%.
Redazione Borsainside 12.20
(Lipper): novembre riporta in nero le performance dei
fondi Usa
BlueTG.it - venerdì, 04 dicembre 2009 13:13 NEW YORK
Di nuovo in pista: i fondi chiusi statunitensi sia
azionari (+4,46%) sia che investono in reddito fisso
(+0,64%) sono tornati in nero da inizio anno a fine
novembre; lo ricorda un’analisi di Lipper (gruppo
Reuters) che nota come rispetto a quando i mercati hanno
toccato il fondo, il 9 marzo 2009, le performance “sono
state semplicemente stellari”.
A novembre tutte le categorie di fondi chiusi azionari
hanno ottenuto un risultato complessivo positivo, col
magro-gruppo dei fondi che investono in azioni
domestiche (+5,21%) che ha superato i risultati sia dei
fondi azionari internazionali (+4,14%) sia dei fondi
bilanciati (+2,50%).
Nel complesso il mese scorso l’ 86% di tutti i fondi
chiusi hanno registrato performance positive, col 79%
dei fondi obbligazionari e il 96% degli azionari
positivi. In assoluto, solo 94 sono stati i fondi che
hanno chiuso il mese in rosso.
Salvataggio banche rischia di costar caro ai
contribuenti inglesi
BlueTG.it - venerdì, 04 dicembre 2009 13:27 LONDRA
Il salvataggio delle banche britanniche è finora costato
ai contribuenti 850 miliardi di sterline, circa 1,4
triliardi di dollari.
Lo ha fatto sapere oggi il National Audit Office
britannico in una nota diffusa stamane. La cifra
comprende sia il costo dell’acquisto di titoli da parte
di gruppi come Royal Bank of Scotland o Lloyds Banking
Group, sia la fornitura di garanzie, assicurazioni e
prestiti agli istituti in difficoltà.
In termini di cassa gli aiuti erogati dal Tesoro sono
stati pari a 117 miliardi di sterline. In dubbio resta
quante perdite dovranno sopportare i contribuenti
britannici, anche se il Tesoro stesso stimava lo scorso
aprile una perdita potenziale dai 20 ai 50 miliardi di
sterline sugli investimenti effettuati.
Opel, ministro tedesco:
Gm può farcela da sola
venerdì, 4 dicembre 2009 - 13:31 CET
General Motors (NYSE: GM - notizie) [GM.UL] raccoglie
segnali contrastanti sulla disponibilità delle
controparti europee nell'operazione di rilancio di Opel.
All'aprirsi di spiragli sul fronte sindacale, si
contrappongono su quello politico le dichiarazioni dal
tono più secco del ministro dell'economia tedesco Rainer
Bruederle, secondo cui la casa americana può risolvere
da sé i problemi legati alla riorganizzazione della
controllata europea.
"Sono dell'idea che General Motors sia in grado di
risolvere da sé i propri problemi", ha detto Bruederle,
a Bruxelles per un vertice con i rappresentanti degli
altri paesi interessati dalla possibile chiusura di
stabilimenti automobilistici.
In precedenza, il Ceo ad interim di Opel Nick Reilly, in
Germania per incontrare i dipendenti, si era detto
fiducioso sulla disponibilità di aiuti pubblici, avendo
ricevuto segnali positivi dai paesi coinvolti, ovvero
Germania, Regno Unito, Spagna e Belgio.
Reilly ha informato sindacati e dipendenti che dovrà
tagliare circa 9.000 posti di lavoro. Il manager ha però
anche annunciato che verranno risparmiati i 548 posti
presso il centro di ingegneria di Ruesselsheim,
inizialmente nella lista dei tagli.
Il leader sindacale Klaus Franz si è detto disponibile a
compromessi sul piano delle politiche salariali e delle
riduzioni di organico, in cambio di un profilo più
importante e autonomo di Opel nel gruppo Gm.
La richiesta di Reilly ai sindacati è di arrivare a
risparmi annuali di 265 milioni di euro che si
aggiungerebbero ai 600 milioni di investimento di Gm per
corroborare la sua richiesta alle autorità politiche
europee di circa 2,7 miliardi.
Franz, che ha aggiunto di voler avviare le trattative
sulla base di quanto il sindacato aveva offerto a Magna,
incontrerà lunedì a Detroit Ed Whitacre, presidente di
Gm e Ceo ad interim dopo le dimissioni di Fritz
Henderson.
Usa: Disoccupazione a Novembre Scende Al 10%, Solo
11mila Posti Persi
venerdì, 04 dicembre 2009 14:43 WASHINGTON
(ASCA) - Roma, 4 dic - Torna a scendere la
disoccupazione negli Stati Uniti mentre rallenta
sostanzialmente l'emorragia di posti di lavoro. A
novembre il tasso di disoccupazione e' infatti sceso al
10% dal 10,2% del mese precedente. Solo 11.000 i posti
persi nel corso del mese mentre le revisioni al rialzo
dei dati di ottobre e novembre sono state pari a
complessivi +159.000 posti di lavoro. Il dato e' uscito
migliore delle previsioni degli analisti che si
attendevano un tasso stabile rispetto a ottobre.
Dubai: Agenzia Arabia Saudita, Banche Del Regno Non Sono
In Pericolo
venerdì, 04 dicembre 2009 15:08 DUBAI
(ASCA-AFP) - Dubai, 4 dic - La crisi del debito di Dubai
World non mette in alcun modo in pericolo il settore
bancario dell'Arabia Saudita. Lo ha assicurato il numero
uno della Saudi Arabian Monetary Agency. ''Non c'e'
nessun pericolo per il sistema bancario del regno
derivante dal debito del gruppo Dubai World'' ha detto
Mohammad al-Jasser al canale Al-Arabiya.
Usa: Casa Bianca,Dati
Lavoro Dimostrano Economia Migliora
venerdì, 4 dicembre 2009 - 16:29 CET
(AGI) - Washington, 4 dic. - I dati sul mercato del
lavoro Usa a novembre dimostrano che finalmente
l'economia statunitense sta maturando quei "progressi di
cui c'era grande bisogno" e che il Paese "si sta
muovendo nella giusta direzione". Il commento e' del
portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, che ha
comunque escluso che il presidente Barack Obama possa
annunciare gia' in occasione di un discorso sui temi
economici in agenda martedi' prossimo un secondo piano
di stimoli.
Borse europee: Chiusura
positiva, svettano Parigi e Milano
04.12.2009
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi
in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,2%,
il DAX a Francoforte lo 0,8%, il CAC40 a Parigi l'1,3%,
il FTSE MIB a Milano l'1,4% e lo SMI a Zurigo lo 0,9%.
Le borse del Vecchio Continente hanno beneficiato delle
notizie positive arrivate nel pomeriggio d'oltreoceano.
Lo scorso mese sono andati persi negli USA solamente
11.000 posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione è
calato inoltre al 10%. I dati sull'occupazione negli
Stati Uniti hanno fatto velocemente riaumentare la
fiducia degli investitori nelle prospettive
dell'economia.
La forte ripresa del dollaro ha spinto gli esportatori.
BMW (DE0005190003) ha guadagnato l'1,7%, EADS
(NL0000235190) il 3,9%, Michelin (FR0000121261) l'1,7% e
Luxottica (IT0001479374) l'1,9%.
Tra i petroliferi BP (GB0007980591) ha guadagnato lo
0,4%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) lo 0,9%, Eni
(IT0003132476) lo 0,8% e Total (FR0000120271) l'1,2%. Il
prezzo del petrolio è salito nel pomeriggio a New York
fino a circa $78 al barile.
Male invece i minerari. Anglo American (GB00B1XZS820) ha
perso l'1,6%, BHP Billiton (GB0000566504) il 2,1%, Rio
Tinto (GB0007188757) l'1,8% e Xstrata (GB0031411001) il
3,4%. Il rally del dollaro ha affondato le quotazioni
della maggior parte dei metalli.
British Airways (GB0001290575) ha guadagnato a Londra il
2,8%. Citigroup ha promosso oggi il titolo della linea
area britannica a "Buy".
Redazione Borsainside 18.30
Obama Alle Banche, Avete Responsabilita' Verso Comunita'
venerdì, 4 dicembre 2009 - 19:16 CET
(AGI) - Allentown, 4 dic. - Le banche devono concedere
piu' credito alla gente comune che con i soldi delle
tasse ha impedito che gli istituti di credito
crollassero sotto i colpi della crisi. L'appello e'
stato lanciato dal presidente Usa, Barack Obama nel
corso di un intervento ad Allentown, in Pennsylvania. "I
contibuenti", ha detto l'inquilino della Casa Bianca, si
sono dimostrati pronti a rimettere a posto i vostri
errori. Ora voi avete la responsabilita' di farvi
trovare pronti per la comunita'". Obama ha aggiunto di
voler incontrare i banchieri "prima della fine dell'anno
per dire loro: 'attenzione, avete una responsabilita'
ora, adesso che vi abbiamo salvati sull'orlo del
baratro'".
Germania:
Buba alza stime Pil 2010
venerdì, 4 dicembre 2009 20:37 BERLINO
(ANSA) - ROMA, 4 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) -
La Bundesbank ha rialzato drasticamente la sua stima
sulla crescita del Pil tedesco dallo 0 a +1,6% nel 2010.
Nel 2011 la crescita prevista e' dell'1,1%. Lo ha
comunicato la stessa Buba, che parla di prospettive
'migliorate in maniera evidente'. Per il 2009 la
Bundesbank prevede un Pil in calo del 4,9%: a giugno la
stima era per una contrazione del 6,2%. Secondo gli
economisti, tuttavia, la disoccupazione restera'
elevata, al 10,1% nel 2011.
Le borse dell'Europa
dell'Est chiudono l'ultima seduta della settimana in
rialzo
04.12.2009
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno
chiuso oggi in rialzo.
L'indice RTS ha guadagnato a Mosca l'1,3% a 1.427,13
punti. I volumi di scambio sono rimasti stabili rispetto
a ieri. La notizia del calo del tasso di disoccupazione
negli USA è stata accolta positivamente anche sulla
piazza finanziaria russa. Tra le blue chips russe
Gazprom (RU0007661625) ha guadagnato lo 0,5% e Sberbank
(RU0009029540) lo 0,8%. Rosneft (RU000A0J2Q06) e LUKoil
(RU0009024277) hanno perso rispettivamente l'1,4% e
l'1,5%.
Il BUX a Budapest ha guadagnato l'1,2% a 21.226,12
punti. Tutte le blue chips ungheresi hanno chiuso in
rialzo. OTP Bank (HU0000061726) ha guadagnato il 2%, MOL
(HU0000068952) l'1,2%, Magyar Telekom (HU0000016522) lo
0,7% e Gedeon Richter (HU0000067624) lo 0,5%.
Il PX a Praga ha guadagnato il 2% a 1.150,10 punti.
Tutti i titoli di maggior peso del listino ceco hanno
registrato una seduta positiva. Erste Group Bank
(AT0000652011) ha chiuso in rialzo dell'1,4%, Komercni
Banka (CZ0008019106) del 2,3%, Ceske Energeticke Zavody
(CZ0005112300) del 2,8% e Telefónica O2 C.R.
(CZ0009093209) del 2%.
Il WIG a Varsavia ha chiuso in rialzo dell'1,6% a
40.852,94 punti. Sedici dei venti titoli di maggior peso
dell'indice polacco hanno potuto guadagnare terreno. Tra
le blue chips Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato il
3,9%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il 2,4%,
Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) il 3,9%, KGHM
Polska Miedz (PLKGHM000017) il 2,2% e PKN Orlen
(PLPKN0000018) l'1,6%.
Redazione Borsainside 21.00
Geithner:
Goldman Sachs sbaglia
venerdì, 4 dicembre 2009 23:38 WASHINGTON
(ANSA) - ROMA, 4 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) -
Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) sbaglia a dire che
non aveva bisogno degli aiuti concessi dalle autorita'
finanziarie Usa durante la crisi: cosi' Tim Geithner. In
un'intervista a Bloomberg Television, il segretario del
Tesoro Usa ha dice che c'e' il sostegno politico per una
stretta sulla regolamentazione dei derivati e una buona
probabilita' di un provvedimento 'forte'.Inoltre dice di
essere a favore di un esame della governance della Fed.
Quanto alla crisi: ci sono 'progressi' ma non ancora
abbastanza.
Borse dell'America
Latina: Scende San Paolo, sale Città del Messico
04.12.2009
La maggior parte delle borse dell'America Latina ha
chiuso oggi in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso l'1% a 67.603,52 punti.
Sul listino brasiliano hanno pesato le perdite dei
titoli dei produttori di materie prime. Petroleo
Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso il 2,3%.Il prezzo del
petrolio ha perso oggi a New York l'1,3%. Vale
(BRVALEACNPA3) ha perso il 2,3%. Il forte rimbalzo del
dollaro ha fatto scattare oggi al NYMEX una pioggia di
vendite sui metalli. Gerdau (BRGGBRACNPR8), il primo
produttore dl'acciaio dell'America Latina, ha perso
l'1%. Grupo Pao de Acucar (BRPCARACNPR0) ha guadagnato
il 9,7%. La prima impresa retail brasiliana ha
annunciato che rileverà la catena di negozi di
elettrodomestici Casas Bahia.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,4%
a 32.105,39 punti. Tra i titoli principali del listino
messicano América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato
l'1,1%, Cemex (MXP225611567) il 2,2% e Wal-Mart de
Mexico (MXP810081010) lo 0,6%. Grupo Mexico
(MXP370841019) ha perso l'1,9%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
Merval a Buenos Aires ha perso l'1,7%, il General a Lima
lo 0,8% e l'IBVC a Caracas l'1,5%. L'IPSA a Santiago del
Cile ha guadagnato lo 0,6%, l'IGBC a Bogotà ha chiuso
invariato.
Redazione Borsainside 23.55
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