PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Lunedì 07 Dicembre 2009

PARTE  2

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..... Sabato 05 Dicembre 2009 ..... Domenica 07 Dicembre 2009 ..... Lunedì 07 Dicembre 2009 .....
 

 

 

 

Dubai: Mercati Chiudono In Rialzo, Vola Abu Dhabi
domenica,6 dicembre 2009 11:49 DUBAI
(AGI) - Dubai, 6 dic. - In recupero in mercati degli Emirati Arabi: Abu Dhabi e Dubai sono rimbalzati oggi e hanno chiuso in rialzo rispettivamente del 3,89% a 2,673.12 punti e dell'1,18% a 1,853.13 punti. In particolare la borsa di Dubai, dopo una giornata di volatilita' e dopo le pesanti perdite della scorsa settimana a causa della crisi finanziaria di Dubai World e' riuscita a chiudere le contrattazioni con il segno piu'.

 

 

06 Dicembre 2009 16:54 ATENE
GRECIA SULL'ORLO DEL CRACK FINANZIARIO, SCONTRI IN PIAZZA AD ATENE
di WSI
Più di 12 mila agenti fronteggiano migliaia di studenti che lanciano bottiglie molotov. Cinque italiani arrestati, centinaia di anarchici europei giunti ad Atene. Papandreou: ««La Grecia non è il Dubai, non siamo in bancarotta»».
L'incontro del campionato di calcio greco tra Panathinaikos e Atromitos è stato sospeso oggi per una mezz'ora a causa dei gas lacrimogeni sparati all'esterno dello stadio Olimpico di Atene, dove erano scoppiati scontri tra agenti di polizia e manifestanti. Anche in altre zone della capitale ci sono stati incidenti. Migliaia di manifestanti sono scesi in strada oggi ad Atene e a Salonicco per il primo anniversario della morte di Alexis Grigoropoulos, il 15enne ucciso da un poliziotto ad Atene. Lo scorso anno l'episodio scatenò una violenta guerriglia urbana senza precedenti nel Paese. Ad Atene il rettore dell'università è rimasto ferito leggermente quando un gruppo di giovani ha occupato oggi il rettorato prima dell'inizio della marcia davanti all'università. (Ap)
La polizia greca ha compiuto sabato sera una retata nel quartiere anarchico di Exarchia, ad Atene, fermando una novantina di persone, dodici delle quali sono poi state arrestate: fra loro anche cinque italiani. Lo scrive l'agenzia Ana. La retata è avvenuta dopo scontri nel quartiere anarchico, al termine di un raduno per commemorare la morte del quindicenne Alexandro Grigoropoulos, ucciso il 6 dicembre dello scorso anno. Trai dodici arrestati vi sono anche tre albanesi.
I cinque italiani arrestati (4 uomini e una donna) fanno parte di un gruppo di oltre un centinaio di anarchici europei giunti ad Atene in vista delle dimostrazioni previste per domenica e lunedì per commemorare il primo anniversario dell'uccisione di Grigoropoulos da parte di due agenti di polizia. Tra gli anarchici arrivati vi sono anche spagnoli, francesi, tedeschi e serbi. La polizia, che ha mobilitato oltre 10 mila uomini, senza contare servizi segreti e reparti speciali, ha compiuto la retata dopo essere stata attaccata con lancio di pietre nel pomeriggio da un gruppo di una quarantina di anarchici a Exarchia, dopo il raduno per commemorare Grigoropoulos. Tre auto della polizia sono state date alle fiamme. Le autorità temono che le dimostrazioni possano degenerare in disordini. Il ministro dell'ordine pubblico, Michalis Chrisochoidis ha avvertito però che non consentirà che «i vandali mettano a sacco Atene», come avvenne l'anno scorso.

 

 

 

06 Dicembre 2009 16:17 WASHINGTON
Gli Usa ammettono: da anni nessuna notizia di Bin Laden

Gli Stati Uniti ignorano dove si nasconda il leader di al Qaeda Osama bin Laden e «da anni» non possiedono informazioni affidabili per localizzarlo. Lo ha riconosciuto il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Robert Gates, all'emittente televisiva Abc.
Alla domanda volta ad accertare se il Pakistan facesse abbastanza per catturare il capo della rete terroristica, Gates ha risposto: «Non si sa dove si trovi Osama bin Laden. Se si sapesse, saremmo andati a cercarlo». Invitato a precisare quando i servizi segreti del Paese avessero localizzato bin Laden per l'ultima volta, ha risposto: «Penso che si tratti di anni».
Il segretario alla Difesa non è stato invece in grado di confermare la notizia secondo cui un talebano detenuto in Pakistan ha affermato a inizio 2009 di conoscere il covo dello sceicco del terrore. Una ricompensa di 50 milioni di dollari è stata offerta dagli Stati Uniti per la cattura o la morte, o ogni informazione che porti alla cattura o alla morte, di bin Laden. La maggior parte degli esperti ritiene che si rifugi nelle zone tribali pachistane, anche se alcuni pensano che una grande città di questo Paese possa rappresentare un nascondiglio migliore.
Nel 2006 il governo saudita aveva negato il contenuto di un rapporto pubblicato dal quotidiano francese L'Est Republicain secondo cui per i servizi segreti francesi Osama bin Laden era morto. «Le informazioni raccolte - sostenevano i francesi - dai servizi segreti sauditi indicano che il capo di al-Qaeda sia morto il 23 agosto 2006 mentre si trovava in Pakistan, a seguito di un caso molto grave di tifo che lo aveva portato a una paralisi parziale dei suoi organi interni». Il governo saudita però dichiarò che non aveva "alcuna prova" che Bin Laden fosse morto.

 

 

06 Dicembre 2009 17:21 LONDRA
Gran Bretagna: Brown fa cassa e vende l'alta velocità
Londra – A tre giorni dal pre budget report che consentirà al cancelliere dello Scacchiere Alistair Darling di delineare la strategia di politica economica dei prossimi mesi, il governo di Gordon Brown vara altre privatizzazioni. Lunedì sarà reso noto, nel dettaglio, il programma di dismissioni pubbliche anticipato nelle sue linee generali qualche settimana fa. Lo Stato metterà in vendita la società Tote, il totalizzatore per la gestione delle scommesse; High speed 1 rail link, ovvero la linea ferroviaria ad alta velocità che conduce all'Eurotunnel; il Dartford crossing cioè il sistema stradale e di ponti per l'attraversamento del Tamigi lungo uno snodo viabilistico chiave per la Gran Bretagna. Non solo. Andranno all'asta Urenco, la società che gestisce la trasformazione dell'uranio e anche l'ufficio meteorologico. In tutto saranno 18, più di quanto previsto inizialmente, le società che sono ora pubbliche che verranno cedute. Il programma i cui dettagli si conosceranno nelle prossime ore prevede la raccolta di almeno 10 miliardi di sterline. Altre privatizzazioni dovrebbero essere annunciate presto per raggiungere quota 16 miliardi, il target che si è posto il governo di Gordon Brown.
Ad accelerare le dismissioni è l'urgenza finanziaria che incombe su Londra in corsa verso un deficit del 12,5% rispetto al Pil. Il Cancelliere, mercoledì, nel disegnare la sua strategia per i prossimi mesi metterà l'accento sui bonus dei banchieri – non è esclusa una tassa extra per annullare l'effetto di paghe considerate astronomiche – e sul possibile rialzo dell'imposta sul capital gain che oggi è al 18 per cento. Quello di Darling sarà un intervento ad alto tasso politico essendo il penultimo appuntamento del Tesoro – l'ultimo sarà il budget di aprile - con gli elettori prima delle elezioni politiche previste per maggio.

 

 

06 Dicembre 2009 19:03 NEW YORK
KUWAIT MOLLA CITIGROUP
di WSI
Il fondo sovrano del paese arabo fa cassa e si sbarazza di azioni del colosso bancario americano per $4.1 miliardi.
Kuwait Investment Authority, il maggior fondo sovrano del paese arabo, ha venduto le azioni Citigroup che aveva in portafoglio per un totale di $4.1 miliardi. Il Kuwait era entrato nel colosso bancario americano nel pieno della crisi finanziaria del 2008, per cercare di evitarne il fallimento (Citigroup e' stata poi salvata dal governo degli Stati Uniti che ne ha rilevato un pachetto di oltre il 30%).
Il fondo ha venduto azioni privilegiate di Citigroup che aveva acquistato per $3 miliardi - si legge in un comunicato reso pubblico da Bloomberg - trasformandole in azioni ordinarie e vendendole poi con un profitto di $1.1 miliardi. Come dire che la finanza continua a rendere comunque meglio dell'immobiliare, a giudicare da quel che sta accadendo invece a Dubia.

 

 

La Borsa di Tokyo continua a salire, ancora bene gli esportatori
07.12.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi per la sesta seduta di fila in rialzo. Il Nikkei ha guadagnato l'1,5% a 10.167,60 punti e il Topix l'1,1% a 898,93 punti.Gli esportatori hanno beneficiato dei positivi dati sull'occupazione negli USA. Toyota (JP3633400001) ha guadagnato lo 0,5%, Honda (JP3854600008) lo 0,7%, Canon (JP3242800005) il 3,3%, Panasonic (JP3866800000) lo 0,7% e Sony (JP3435000009) il 2,8% Il Dipartimento del Lavoro ha comunicato venerdì scorso che a novembre sono andati persi negli USA solamente 11.000 posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione è inoltre calato a sorpresa al 10%. La notizia ha fatto aumentare la fiducia degli investitori nella ripresa dell'economia degli Stati Uniti, il principale partner commerciale del Giappone. Nel settore high-tech Advantest (JP3122400009) ha guadagnato il 3,6%, Tokyo Electron (JP3571400005) il 3,7% e Nikon (JP3657400002) il 5,3%. Nomura ha alzato il suo rating sul settore delle infrastrutture per la produzione di semiconduttori a "Bullish". Nel settore del trasporto marittimo Mitsui O.S.K. Lines (JP3362700001) ha chiuso in rialzo del 2,8%, Kawasaki Kisen Kaisha (JP3223800008) del 4,5% e Nippon Yusen (JP3753000003) del 2,9%. Il Baltic Dry, l'indice che misura i costi del trasporto navale delle merci, è salito venerdì scorso dell'1,1%. Japan Airlines (JP3705400004) ha guadagnato il 7%. Secondo delle voci di stampa il Governo giapponese potrebbe garantire dei prestiti per la linea aerea fino a ¥700 miliardi.
Redazione Borsainside 7.30

 

 

Usa:Tesoro Taglia Di 200 Mld Dlr Costi Salvataggio Banche
lunedì, 07 dicembre 2009 - 10:02 WASHINGTON
(AGI) - Washington, 7 dic. - Il Tesoro Usa fa sapere di aver tagliato di 200 miliardi di dollari i costi del salvataggio delle banche. L'amministrazione Obama ha stimato in 341 miliardi di dollari i costi per i contribuenti del Tarp, il piano di salvataggio da 700 miliardi di dollari. Il motivo del taglio dei costi e' dovuto ai "ritorni piu' alti del previsto".

 

 

Crisi: Trichet, Servono Nuovi Strumenti Legali Prevenzione
lunedì, 7 dicembre 2009 - 11:37 CET
(AGI) - Parigi, 7 dic. -Il presidente della Bce, Jean Claude Trichet sostiene che le autorita' europee devono poter disporre di nuovi strumenti legali per intervenire efficacemente in caso di rischi sistemici legati alla crisi di grosse istituzioni finanziarie. "Le autorita' competenti - dice Trichet - devono essere in grado di avere gli strumenti appropriati per intervenire velocemente su un'istituzione finanziaria, in caso di urgenza, per prevenire rischi sistemici o ondate di shock che possano colpire il sistema finanziario". La struttura legale, in questi casi, dovrebbe essere "abbastanza flessibile da dare una certa discrezionalita' alle autorita". "Nell'attuale struttura legale europea - aggiunge Trichet - la legge comunitaria potrebbe essere d'ostacolo".

 

 

Borse Asia-Pacifico: Domina il segno più, Shanghai +0,5%
07.12.2009
La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,5% a 3.331,90 punti. Il meeting annuale del Governo cinese sull'economia ha ribadito che Pechino manterrà la sua politica monetaria accomodante e la sua proattiva politica fiscale nel 2010. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha guadagnato il 2,7%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) il 2,2% e Gemdale (CNE000001790) il 3,4%. Tra i bancari China CITIC Bank (CNE1000001Q4) ha guadagnato un ulteriore 3,3%. Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (ES0113211835) ha annunciato giovedì scorso che aumenterà la sua partecipazione nella banca cinese al 15%. Il forte calo del prezzo dell'oro ha pesato sugli auriferi. Zhongjin Gold (CNE000001FM8) ha perso il 2,6%, Shandong Gold Mining (CNE000001FR7) il 3% e Zijin Mining (CNE100000502) l'1%.

L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,8% a 22.324,96 punti. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha perso lo 0,9%, Sinopec (CN0005789556) l'1,1% e CNOOC (HK0883013259) l'1%. Il prezzo del petrolio ha perso venerdì scorso a New York l'1,3%. Tra gli esportatori Li & Fung (BMG5485F1445) ha chiuso in calo dell'1,2% e Esprit (BMG3122U1457) dello 0,5%. Il Governo di Hong Kong non si attende una forte ripresa delle esportazioni. Foxconn (KYG365501041) ha guadagnato il 16,9% a HKD 8,30. Morgan Stanley ha alzato il suo target price per il titolo del il primo produttore al mondo di cellulari su contratto a HKD 9,80.
Tra gli altri listini della regione il Kospi a Seul ha guadagnato lo 0,5%, lo Straits Times a Singapore lo 0,4% e il Taiex a Taipei l'1,6%. L'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,6%.
Redazione Borsainside 12.15
 

 

 
  Lunedì 07 Dicembre 2009 ..... Lunedì 07 Dicembre 2009 ..... Lunedì 07 Dicembre 2009  
       
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Ilo: 40 Mln Nuovi Disoccupati Senza Misure Stimolo
lunedì, 07 dicembre 2009 14:03 NEW YORK
(AGI) - Roma, 7 dic. - Le misure adottate per contrastare la crisi economica globale non devono essere sospese, ma anzi prolungate, altrimenti oltre 40 milioni di persone nel pianeta potrebbero perdere il lavoro. Lo sostiene l'Ilo (l'Organizzazione internazionale del lavoro) in un rapporto sull'impatto della recessione nel mondo dell'occupazione.

 

 

Bce: Trichet, Si Rafforzano Segnali Di Ripresa Ma Resta Incertezza
lunedì, 7 dicembre 2009 - 14:50 CET
(ASCA) - Roma, 7 dic - Si rafforzano i segnali di ripresa nell'area dell'euro ma l'incertezza rimane elevata. E' quanto ha affermato il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, intervenendo alla commissione economia dell'Europarlamento. ''La situazione economica continua a migliorare - ha detto Trichet - e per il 2010 e' prevista una moderata crescita''.

 

 

Bce: Trichet, Non Ci Sono Segnali Di Credit Crunch
lunedì, 7 dicembre 2009 - 14:56 CET
(ASCA) - Roma, 7 dic - Non ci sono segnali di credit crunch nell'area euro. E' quanto ha indicato il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, intervenendo alla commissione affari monetari dell'Europarlamento. ''La domanda di credito e' diminuita - ha detto Trichet - come sempre dopo una recessione''. Tuttavia la Bce continuera' a monitorare con grande attenzione l'intero sistema del credito anche se ''la principale ragione della riduzione del credito non riguarda l'offerta ma la domanda''. Trichet inoltre ha indicato che si scorgono ''segnali di miglioramento sui mercati finanziari, in particolare sul segmento del monetario''.

 

 

Bce: Trichet, Situazione Grecia Molto Difficile
(ASCA) - Roma, 7 dic - La situazione dei conti pubblici della Grecia e' molto difficile, ma il governo riuscira' a agire in modo opportuno. E' quanto ha sostenuto il presidente della Banca centrale europea Jean Claude Trichet. ''La situazione in Grecia e' molto difficile, conosciamo tutti i numeri e sappiamo quanto debbano essere importanti e prudenti le decisioni che dovranno essere prese per tornare sul sentiero giusto''. Trichet ha sottolineato che ''servono misure difficili, coraggiose, ma assolutamente necessarie e sono fiducioso che il governo greco le prendera'''. Trichet ha quindi allargato lo sguardo alla situazione dei conti pubblici nell'area euro, ricordando che alcuni paesi inizieranno il consolidamento fiscale nel 2010, tutti gli altri non piu' tardi del 2011. Il presidente della Bce ha inoltre messo in risalto l'importanza dell'allargamento dell'area euro, a condizione pero' che venga attuato attraverso una ''rigorosa convergenza''. ''E' molto importante la sostenibilita' delle finanze pubbliche - ha detto - ed e' importante che tutti i paesi che entreranno nell'euro siano pienamente preparati''. Trichet infine ha sottolineato la necessita' di ''rispettare fedelmente il trattato di Maastricht nella sua attuale versione''.

 

 

Ue: crescita record per aiuti Stato
lunedì, 07 dicembre 2009 17:43 BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 7 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) - E' boom per la crescita nell'Ue degli aiuti di Stato in seguito agli effetti della crisi.
Dai 66,5 mld (0,52% del Pil) del 2007, a 279,6 mld, 2,2% Pil del 2008. Lo ha comunicato la Commissione europea sottolineando che il sostegno tradizionale concesso al di fuori della crisi e' rimasto stabile. Per l'Italia il volume complessivo di aiuti (20 mld) legati alla crisi e' molto piu' basso di quello di altri Stati membri.

 

 

Le borse europee chiudono in ribasso, male i bancari
07.12.2009
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,2%, il DAX a Francoforte lo 0,6%, il CAC40 a Parigi lo 0,2%, il FTSE MIB a Milano lo 0,6% e lo SMI a Zurigo lo 0,5%.
I bancari hanno guidato la lista dei ribassi. Barclays (GB0031348658) ha perso il 2,1%, Royal Bank of Scotland (GB0006764012) il 4,7%, UniCredit (IT0000064854) l'1,1%, Commerzbank (DE0008032004) l'1%, Crédit Agricole (FR0000045072) l'1,9% e Credit Suisse (CH0012138530) l'1,7%. Il Ministro delle Finanze del Regno Unito non ha escluso l'introduzione di una tassa sui bonus dei dirigenti bancari. Sul settore ha pesato inoltre l'inasprimento della crisi finanziaria in Grecia. Standard & Poor's ha avvertito che potrebbe tagliare il rating sul debito della Grecia a causa del suo crescente deficit.
Siemens (DE0007236101) ha chiuso in calo dell'1,6%. Morgan Stanley ha tagliato oggi il suo rating sul titolo del conglomerato ad "Equal-weight" (per ulteriori dettagli clicca qui).
BASF (DE0005151005) ha guadagnato l'1,5%. Il CEO del colosso della chimica ha alzato le sue stime per il quarto trimestre (per ulteriori dettagli clicca qui).
Redazione Borsainside 18.30

 

 

Usa: Bernanke, a Breve Non Ci Sono Rischi Inflazione
lunedì, 7 dicembre 2009 - 18:54 CET
(AGI) - Washington, 7 dic. - "Nel breve termine, alti tassi di disoccupazione e aspettative di inflazione stabile dovrebbero mangtenere sotto controllo l'inflazione". Lo ha detto il presidente della Federal Feserve Ben Bernanke spiegando al Club dell'Economia di Washington che le misure senza precedenti messe in piedi dalla Fed e dalle altre banche centrali, liquidita' alta e tassi d'interesse bassi.

 

 

Borse dell'Europa dell'Est: Mosca chiude in forte ribasso
07.12.2009
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in ribasso.
L'indice RTS ha perso a Mosca il 2,6% a 1.389,64 punti. I volumi di scambio sono aumentati rispetto a venerdì scorso e sono stati poco al di sopra della media. Nel settore energetico LUKoil (RU0009024277) ha perso il 2,1%, Rosneft (RU000A0J2Q06) l'1,7% e Gazprom (RU0007661625) l'1,6%. Il prezzo del petrolio è sceso oggi a New York ai suoi più bassi livelli dallo scorso 13 ottobre. Tra i minerari Norilsk Nickel (RU0007288411) ha chiuso in calo del 4,3% e Polyus Gold (RU000A0JNAA8) del 3,6%. Il prezzo dell'oro è sceso nel pomeriggio al di sotto di quota $1.150 all'oncia. Sberbank (RU0009029540) ha perso il 3,4%. La prima banca russa ha annunciato oggi che nel terzo triemestre di quest'anno il suo utile netto è calato dell'82% a RUB 4,25 miliardi. Gli analisti interpellati dall'agenzia stampa Interfax avevano atteso in media RUB 5,4 miliardi.

Il BUX a Budapest ha perso lo 0,1% a 21.204,29 punti. Le blue chips ungheresi hanno chiuso contrastate. OTP Bank (HU0000061726) ha perso l'1,1% e MOL (HU0000068952) lo 0,2%. Magyar Telekom (HU0000016522) ha chiuso invariato, Gedeon Richter (HU0000067624) ha guadagnato l'1,1%.

Il PX a Praga ha perso lo 0,9% a 1.139,60 punti. Tutti i titoli di maggior peso del listino ceco hanno chiuso in ribasso. Erste Group Bank (AT0000652011) ha perso lo 0,8%, Komercni Banka (CZ0008019106) l'1,5%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) l'1,3% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) lo 0,1%.

Il WIG a Varsavia ha chiuso in ribasso dello 0,5% a 40.632,52 punti. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha perso l'1,6%. Sul titolo dell'impresa mineraria polacca ha pesato il calo del prezzo del rame. Sui bancari sono scattate delle prese di beneficio. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso l'1,7%, BZW Bank (PLBZ00000044) lo 0,1% e BRE Bank (PLBRE0000012) lo 0,4%. PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha chiuso invariato.
Redazione Borsainside 20.45

 

 

07 Dicembre 2009 21:46 COPENAGHEN
Gli Stati Uniti ammettono: «effetto serra» nocivo alla salute

Il governo americano ha ufficialmente riconosciuto la «pericolosità» delle emissioni di CO2 aprendo così la strada a un intervento normativo che potrebbe nei prossimi mesi imporre per la prima volta un tetto alla produzione di gas inquinanti. A dare l'annuncio ufficiale è stata Lisa Jackson, direttrice dell'Environmental Protection Agency, l'agenzia federale che si occupa della protezione dell'ambiente, che in una conferenza stampa a Washington ha spiegato come il 2009 si pone come «l'anno in cui gli Stati Uniti hanno iniziato a fronteggiare la sfida dei gas serra e a cogliere l'opportunità di una riforma sull'energia pulita». I primi limiti alle emissioni dell'industria americana potrebbero entrare in vigore già in primavera.
La decisione del governo di Washington arriva alla fine di un lungo esame iniziato con l'insediamento della nuova amministrazione democratica nel gennaio scorso. Già a fine settembre l'agenzia aveva annunciato l'ipotesi di un tetto ai gas "climalteranti" da imporre alle fabbriche che producono più di 25 mila tonnellate di anidride carbonica all'anno.
La mossa di oggi è considerata decisiva perché consente a Obama di avere un'arma di riserva nel caso il Senato non approvasse la legge sul clima fortemente voluta dalla Casa Bianca. Il riconoscimento ufficiale consente infatti all'Epa di fissare dei limiti alla produzione di CO2 che potrebbero essere imposti anche in caso di fallimento del dibattito in Congresso, dando così a Obama maggiore potere negoziale al momento delle trattative di Copenaghen.
Ad essere colpiti per primi, ha detto Jackson, saranno «i grandi inquinatori» ovvero le imprese con il più alto tasso di emissioni di CO2, come centrali elettriche, raffinerie petrolifere e impianti chimici. Nel mirino potrebbero esserci anche degli standard per le marmitte delle auto americane. Queste imprese «dovranno usare la migliore tecnologia disponibile», ha detto Jackson.
La decisione era da lungo attesa dagli ambientalisti statunitensi che hanno contestato per anni lo scetticismo dell'amministrazione Bush sulle responsabilità umane rispetto al riscaldamento globale. Negli ultimi mesi molte lobby industriali, insieme ad alcuni parlamentari e alla Camera di Commercio americana, si sono opposti alla revisione in corso accusando il governo di voler imporre ulteriori fardelli all'industria già gravata dalla crisi economica.

 

 

07 Dicembre 2009 20:33 NEW YORK
BERNANKE: ANCORA FORTE INCERTEZZA SUI TASSI
di WSI - ANSA
Non e' chiaro quando la Banca Centrale Usa iniziera' ad aumentare il costo del denaro. Cautela sulla ripresa, anche nel 2010 crescita economica probabilmente modesta.
Decidere quando innalzare i tassi di interesse e' la sfida piu' difficile per la Federal Reserve. Lo sostiene Ben Bernanke. In un atteso intervento all'Economic Club di Washington, il presidente della Banca centrale americana ha precisato che in un contesto di crescita economica moderata, l'inflazione potrebbe anche calare rispetto ad oggi, mentre sono stabili le aspettative di lungo termine.
Bernanke ha inoltre usato cautela per quanto riguarda la ripresa statunitense. ''E' ancora troppo presto per dire se la ripresa economica negli Usa sara' sostenibile in futuro - ha affermato. E ha aggiunto che ''i segnali di una ripresa stanno diventando piu' marcati ma anche nel 2010 la crescita economica potrebbe continuare ad essere modesta''.
Perche' ha spiegato il presidente della Federal Reserve ''prosegue la stretta sul credito, il mercato del lavoro resta debole e appare improbabile un aumento dei consumi da parte delle famiglie americane''. Buona la reazione di Wall street, con indici in rialzo, dopo che Bernanke ha mostrato di essere molto cauto sui tempi di una stretta monetaria. Gli indici segnano guadagni frazionali dopo che la prima parte della seduta e' stata caratterizzata da un andamento piuttosto piatto.

 

 

Borse dell'America Latina: Sale solo San Paolo
07.12.2009
La maggior parte delle borse dell'America Latina ha chiuso oggi in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato l'1,3% a 68.512,19 punti. I titoli delle linee aeree hanno guidato la lista dei rialzi. Gol Linhas Aereas (BRGOLLACNOR7) ha guadagnato il 5,4% e TAM SA (BRTAMMACNOR5) il 4,5%. Gol ha annunciato che il suo load factor è aumentato a novembre al 72%. Cia. de Concessoes Rodoviarias (BRCCROACNOR2) ha chiuso in rialzo del 4,7%. Bank of America ha riavviato la copertura sul titolo dell'operatore di autostrade con "Buy". Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha chiuso invariato, Vale (BRVALEACNPA3), l'altro titolo di maggior peso del Bovespa, ha guadagnato lo 0,5%.

L'IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello 0,1% a 32.085,17 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha perso l'1% e Cemex (MXP225611567) l'1,5%. Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) ha guadagnato il 3,2%. Il gigante della distribuzione ha annunciato che acquistera Wal-Mart Centroamerica per $2,7 miliardi.

Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,1%, il General a Lima lo 0,6% e l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,6%. L'IGBC a Bogotà ha chiuso invariato. La Borsa di Caracas è rimasta oggi ferma.
Redazione Borsainside 23.55

 

 

 
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WALL STREET: CAUTA, TASSI BASSI MA RECUPERO INCERTO

07 Dicembre 2009 22:10 NEW YORK - WSI
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Bernanke rassicura sul fatto che i tassi rimarranno ancora sui minimi storici, ma avverte che la ripresa sara' lenta. Crescita modesta nel 2010. Bene il comparto telecom con Sprint, buy sulle societa' di carte di credito.
La seduta di borsa di Wall Street si e’ chiusa con gli indici in contrastati ma vicini alla parita'. I commenti di Bernanke hanno sortito effetti contrastati sul sentiment degli investitori, che hanno cosi’ preferito rimanere cauti dopo i rialzi della scorsa settimana. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.01% a 10390, l’S&P500 ha ceduto lo 0.25% a 1103, il Nasdaq lo 0.22% a 2189.

Intervenuto all’Economic Club di Washington, il presidente della Federal Reserve ha dichiarato che i tassi d’interesse verranno mantenuti a livelli eccezionalmente bassi ancora per diverso tempo, ma che la crescita economica nel prossimo anno sara’ modesta a causa del limitato accesso al credito, del mercato del lavoro ancora debole e della contenuta spesa dei consumatori.

Se da un lato le dichiarazioni di Bernanke hanno allontanato le preoccupaizoni circa il possibile abbandono dell’attuale politica monetaria per proteggersi dall’inflazione, dall’altro hanno sollevato forti dubbi sulla sostenibilita’ della ripresa dell’attivita’ economica, ancora alle prese con diversi "venti contrari". "Ci vorranno molti trimestri per recuperare i milioni di posti perduti durante il corso della recessione" ha dichiarato Mr. Eisenbeis, ex vice presidente della Fed di Atlanta. "Il discorso di Bernanke conferma che sono quelli i numeri che contano".

Sul fronte societario, bene il comparto delle telecomunicazioni spinto dal balzo di Sprint Nextel dopo che il settimanale finanziario Barron’s ha scritto che l’operatore e’ ben posizionato per rispodere alla crescente domanda per i servizi di chiamata prepagati. In rispolvero anche le societa’ di carte di credito (Amex, Capital One e Discover Financial) grazie alla promozione degli analisti di Bank of America.

Nel settore finanziario, riflettori sono puntati su Citigroup. Il travagliato istituto spera di ottenere il via libera delle autorita' di controllo Usa per poter restituire i $20 miliardi di prestiti ricevuti nell'ambito del piano di salvataggio TARP. lntanto il Kuwait ha deciso di vendere una quota da $4.1 miliardi che detiene in Citi. Proprio la settimana scorsa la rivale Bank of America ha reso noto che si impegnera' a restituire i $45 mliardi di soldi ricevuti in prestito da Washington.

Intanto il governo Usa ha rivisto le stime sulle perdite provenienti dal programma di salvataggio del sistema finanziario. Washington dovrebbe perdere solo $42 miliardi, anziche’ $200 come stimato in precedenza, dei $370 miliardi investiti nel piano TARP. I risparmi saranno probabilmente utilizzati per investire nelle iniziative volte a creare posti di lavoro.

Sugli altri mercati, sul valutario, in calo l'euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ pari a 1.4806. In ribasso il greggio. I futures con consegna gennaio hanno ceduto $1.44 a $73.93 al barile. Giu’ anche l’oro: i futures con scadenza febbraio si sono attestati a quota $1164 (-$5.50) l’oncia. In progresso infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e' sceso al 3.4480%.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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