PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Mercoledì 09 Dicembre 2009

PARTE  2

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La Borsa di Tokyo chiude di nuovo in ribasso
09.12.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi anche oggi in ribasso. Il Nikkei ha perso l'1,3% a 10.004,72 punti e il Topix l'1,3% a 884,94 punti. Il Governo giapponese ha rivisto sensibilmente al ribasso le stime sulla crescita del PIL nel terzo trimestre da +4,8% a +1,3%. Tra i bancari Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha perso il 5,2%, Mizuho Financial Group (JP3885780001) il 3% e Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) il 2,7%. Tra gli esportatori Toyota (JP3633400001) ha perso l'1,1%, Honda (JP3854600008) il 2,1%, Canon (JP3242800005) l'1,6%, Panasonic (JP3866800000) l'1,5% e Sony (JP3435000009) il 2,9% Lo yen si è rafforzato oggi in Asia sia rispetto al dollaro che all'euro.
Advantest (JP3122400009) ha chiuso in ribasso del 3,9%. UBS ha tagliato il suo rating sul titolo del leader a livello mondiale per la produzione di sistemi automatici per il collaudo dei semiconduttori da "Neutral" a "Sell".
Nel settore petrolifero Nippon Oil (JP3679700009) ha perso il 2,6%, Cosmo Oil (JP3298600002) il 4,6% e Inpex (JP3294430008) lo 0,4%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York per quinta seduta di fila in calo. Tra i minerari Mitsubishi Materials (JP3903000002) ha perso il 2,2% e Sumitomo Metal Mining (JP3402600005) il 2,6%. Il prezzo dell'oro ha perso ieri al NYMEX l'1,8%, quello del rame l'1,4%.
Suzuki Motor (JP3397200001) ha guadagnato il 3,5%. Secondo delle voci di stampa Volkswagen (DE0007664005) potrebbe rilevare il 20% dell'impresa giapponese.
Redazione Borsainside 7.30

 

 

Borse Asia-Pacifico: Shanghai e Hong Kong scendono ancora
09.12.2009
La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso l'1,7% a 3.239,57 punti. Ancora male i bancari. Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso l'1,5%, Bank of China (CN000A0J3PX9) il 2,1% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) l'1,3%. Il Presidente dell'organo che vigila sul settore bancario cinese ha dichiarato ieri che intensificherà i controlli sull'attività di concessione di prestiti ad alcuni settori. Il calo dei prezzi dei metalli ha penalizzato anche oggi i minerari. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso il 3% e Jiangxi Copper (CN0009070615) il 2,8%. Tianjin FAW Xiali Automobile (CN0009239269) ha chiuso in rialzo del 10%. Il costruttore di automobili ha aumentato lo scorso mese le sue vendite dell'83%.

L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dell'1,4% a 21.741,76 punti. I nuovi timori relativi alla crisi di Dubai hanno pesato sui bancari. HSBC (GB0005405286) ha perso il 2,6%, Hang Seng Bank (HK0011000095) il 2%, Bank of East Asia (HK0023000190) lo 0,8% e BOC Hong Kong (HK2388011192) l'1,8%. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha perso l'1,7%, Sinopec (CN0005789556) lo 0,8% e CNOOC (HK0883013259) lo 0,5%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York per la quinta seduta di fila in ribasso.

Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,7% e lo Straits Times a Singapore lo 0,3%. Il Kospi a Seul e il Taiex a Taipei hanno guadagnato lo 0,4%.
Redazione Borsainside 11.30

 

 

Grecia: Fitch, resta rischio default
mercoledì, 09 dicembre 2009 12:24 FRANCOFORTE
(ANSA) - ROMA, 9 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) - Per la Grecia rimane il rischio di un default del debito pubblico. Lo sostiene l'analista di Fitch Christopher Pryce. L'analista, che ieri ha tagliato il rating sovrano del Paese, si dice 'non convinto' che la Bce fara' quanto necessario per evitare un collasso dei conti della Grecia. 'L'intenzione della Bce e' di non lasciare che un Paese dell'eurozona finisca in default e non sono sicuro che l'istituto sia preparato a fare quanto necessario per salvare la Grecia'.

 

 

Borsa: Dubai e Abu Dhabi negative
mercoledì, 09 dicembre 2009 12:37 DUBAI
(ANSA) - DUBAI, 9 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) - Altra giornata nera per i mercati azionari degli Emirati Arabi Uniti, che hanno chiuso in perdita per il terzo giorno consecutivo. Il Dubai Financial Market ha terminato le operazioni di scambio a -6,3% con il colosso immobiliare Emaar che ha registrato perdite pari al 9,86%. Piu' contenuto il calo dell'Abu Dhabi Securities Exchange che ha chiuso i lavori a -2,8%. Anche sulla piazza affari della capitale il settore a soffrire maggiormente e'stato quello delle costruzioni (-128,7%).

 

 

Usa: entro il 2015 il web raccogliera' piu' pubblicita' della carta stampata
BlueTG.it - mercoledì, 9 dicembre 2009 - 14:53 CET
Entro il 2015 avverrà il sorpasso in termini di raccolta pubblicitaria negli Usa tra i nuovi e i vecchi media. Lo riferisce il sito Paidcontent.org che cita le ricerche di tre differenti case che hanno rialzato in questi giorni le previsioni sulla raccolta dell’anno venturo. Magna Global prevede una crescita del 6% della raccolta pubblicitaria in dollari, GroupM segnala un più modesto +0,8% dai livelli attuali e ZenithOptimedia ha ritoccato all’insù le sue previsioni per la prima volta da 18 mesi a questa parte e prevede un aumento dello 0,9% nel 2010 (dal precedente +0,5%).

In tutti i casi gli analisti prevedono il graduale ridursi del margine di vantaggio in termini di spesa della raccolta pubblicitaria televisiva e della carta stampata sul web. Se nel 2008 il 38,5% della spesa complessiva è stato indirizzato verso la televisione, il 25,3% sulla carta stampata e il 10,10% sul web, nel 2012 si dovrebbe arrivare così al 40,2 % per la televisione, al 20% per la stampa e al 16,2% per internet. Per poi registrare un sorpasso della carta stampata da parte del web entro la metà del prossimo decennio. (l.s.)

 

 

Grecia: Papandreou, Crisi Prefigura Rischio Per Sovranita' Nazionale
mercoledì, 09 dicembre 2009 14:54 ATENE
(ASCA-MarketNews) - Atene, 9 dic - La crisi economica e fiscale che ha investito la Grecia puo' rappresentare un rischio per la sovranita' nazionale del paese. Lo ha detto il primo ministro greco, George Papandreou, aggiungendo che il suo governo e' determinato a introdurre misure per ridurre il debito e restaurare la fiducia del mercato interno e internazionale. ''Parlero' con sincerita' e coscienza - ha esordito Papandreou - perche' siamo in una situazione di difficolta' e il paese di trova in stato di emergenza. C'e' un grande problema che dovremo risolvere con politiche specifiche''. Il primo ministro greco ha ribadito che il Governo rendera' pubblico al piu' presto il piano quadriennale che conterra' misure sul fronte pensionistico, fiscale e di supporto alla crescita dell'economia. Il piano verra' presentato alla Commissione europea all'inizio di gennaio, mentre a breve verra' presentato non solo ai cittadini greci ma all'intera communita' internazionale. ''Il nuovo Governo - ha proseguito Papandreou - ha intenzione di far tornare la speranza ai cittadini greci e invertire il processo innescato dal precedente governo e riportare la fiducia''. Papandreou ha inoltre avvertito che ''l'economia greca si trova in una posizione di profonda difficolta''' e richiede ''un'enorme sforzo nazionale per la ripresa e il consolidamento fiscale''. ''Il problema fiscale - ha concluso Papandreou - prefigura rischi per la sovranita' nazionale per la prima volta dal 1974 (quando termino' la dittatura dei colonnelli ndr.). Abbiamo davanti una dura battaglia da combattere, ma la strada che conduce alla stabilita' fiscale e' la sola che possa consentire alla Grecia di mantenere i suoi diritti di sovranita'''.

 

 

09 Dicembre 2009 15:33 NEW YORK
TITOLI DI STATO USA IN CALO, DUBBI SULL'ASTA
di WSI
Il rendimento sul decennale sale per la prima volta in tre sedute. Si teme che la domanda per l'asta prevista in giornata non sia cosi' robusta come quella registrata nei giorni scorsi.
I prezzi dei Titoli di Stato Usa sono in calo in mattinata, il rendimento avanza per la prima volta in tre seduta, mentr gli investitori si preparano al risultato dell’asta da $21 miliardi dei bond con scadenza 10 anni.
Si respira dunque una certa preoccupazione tra gli operatori, dubbiosi sul fatto che possa essere registrata la stessa forte domanda vista ieri per i Titoli con scadenza 3 anni.
Il rendimento sui Treasury a 10 anni e’ cresciuto di 2 punit base al 3.40%, quello sui Titoli a 2 anni e’ scivolato di un punto base allo 0.74%. L’asta si concludera’ alle 19:00 ora italiana. Per domani e’ prevista quella da $13 miliardi sui bond con scadenza 30 anni.

 

 

Spagna: s&p Conferma Rating Ma Outlook Negativo
mercoledì, 09 dicembre 2009 15:39 ROMA
(ASCA) - Roma, 9 dic - Standard and Poor's conferma il rating della Spagna ma rivede l'outlook da neutral a negativo a causa del deterioramento delle finanze pubbliche. L'agenzia di valutazione prospetta la possibilita' di un declassamento della Spagna nei prossimi due anni. Nei giorni scorsi S&P ha confermato anche il rating della Grecia mentre Fitch lo ha tagliato a BBB+.

 

 

GB: Darling, Pil -4,75% nel 2009
mercoledì, 9 dicembre 2009 - 15:46 CET
(ANSA) - LONDRA, 9 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) - L'economia britannica si sara' contratta del 4,75% alla fine del 2009: lo ha detto il cancelliere dello Scacchiere Alistair Darling. Nel presentare il rapporto pre-finanziaria ai Comuni, Darling ha aggiunto che il paese 'e' sulla strada della ripresa' che iniziera' a mostrarsi 'all'inizio dell'anno', con una crescita dell'1-1,5% prevista per il 2010. Quella del -4,75% e' una previsione peggiore di quella fatta in aprile, ovvero una contrazione del 3,5%.

 

 

Dubai: Emaar Cancella Piano Fusione Con Dubai Holding
mercoledì, 9 dicembre 2009 - 15:58 CET
(ASCA-AFP) - Dubai, 9 dic - Il gigante immobiliare del Dubai, Emaar, ha annunciato di aver cancellato il piano di fusione con la societa' pubblica Dubai Holding, perche' l'operazione e' ''economicamente difficile''.

 

 

09 Dicembre 2009 16:05 NEW YORK
BOND DUBAI A PICCO, MERCATO IN ALLARME
di WSI
I titoli di societa' garantite dell'Emirato in quasi default su $26 miliardi di debiti tracollano a 44.5 cents sul dollaro. Moody’s ha tagliato il rating di sei aziende. Draghi: "Il caso Dubai testimonia come i mercati siano ancora vulnerabili".
I titoli venduti dalle societa' garantite dell'Emirato in quasi default sul pagamento di $26 miliardi di debiti tracollano a 44.5 centesimi sul dollaro dopo che Moody’s ha tagliato il rating di sei aziende statali.
I bond islamici di Nakheel, la societa' controllata da Dubai World, per un ammontare di $3.52 miliardi con scadenza 14 dicembre 2009, sono scesi oggi secondo Bloomberg dell'1%, estendendo il crollo di -10% registrato ieri, che ha portato a un record al ribasso negativo in chiusura di 47 centesmi per 1 dollaro, stando alle rilevazioni di Citigroup.
Il 'caso' Dubai testimonia come i mercati "siano ancora vulnerabili": e' di questo parere il Presidente del Financial Stability Forum e Governatore di Bankitalia Mario Draghi. La loro reazione, ha spiegato, "ci rammenta che essi restano insolitamente vulnerabili alle turbolenze anche dopo aver affrontato la peggiore crisi finanziaria del secolo".

 

 

09 Dicembre 2009 16:20 NEW YORK
GB ALZA TASSE SU BONUS E SALARI PER RIDURRE DEFICIT
di WSI
Con l'obiettivo di risanare il disavanzo pubblico verra' imposta una tassa del 50% sui bonus ai top manager. Il Cancelliere dello Scacchiere annuncia inoltre un incremento delle imposte sui redditi personali dopo le elezioni dell'anno prossimo.
Il Cancelliere dello Scacchiere britannico Darling ha stabilito un'imposta del 50% sui bonus ai top manager, promettendo che incrementera' le tasse sui redditi personali dopo le elezioni dell'anno prossimo, per risanare il disavanzo pubblico, salito su livelli preoccupanti in seguito alla fase di recessione.
Il Tesoro britannico ha intenzione di raccogliere nei prossimi mesi sino a 550 milioni di sterline ($896 milioni) dalle sovvenzioni delle banche e di ricavare altri 3 miliardi di sterline dai redditi incassati dopo aprile 2011. Nel marzo del 2013, il debito pubblico della nazione e' previsto salire di 4.6 miliardi di sterline a quota 611 miliardi.
Con il livello di gradimento in calo prima delle elezioni di giugno, il primo ministro Gordon Brown sta cercando in tutti i modi di trovare il giusto equilibrio tra la necessita' di ridurre il deficit record e allo stesso tempo aumentare gli aiuti ai cittadini della Corona che stanno incontrando serie difficolta' a conservare il proprio posto di lavoro e il cui voto decidera' le sorti del partito Laburista.

 

 

 
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Mattone Usa: 5,9 triliardi di dollari in fumo dal marzo del 2006 a oggi
BlueTG.it - mercoledì, 09 dicembre 2009 16:38 WASHINGTON
I proprietari di case negli Stati Uniti hanno perso finora 5,9 triliardi di dollarid di valore dai picchi del mercato immobiliare segnati nel marzo del 2006, secondo i dati diffusi dal sito Zillow.com; di questi oltre mezzo triliardo è stato bruciato da inizio anno a fine novembre.
Da inizio anno infatti il valore delle case secondo quanto misura l’indice Zillow Home Value Index è sceso negli Usa mediamente del 5,7%, con punte del 15% in Florida e dell’8,7% in California, a fronte di una relativa tenuta a New York (-3,6%) e in Pennsylvania (-1,3%). (l.s.)

 

 

Usa: estensione Tarp a ottobre 2010
mercoledì, 09 dicembre 2009 17:00 WASHINGTON
(ANSA)- NEW YORK 9 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) - Il segretario al Tesoro Timothy Geithner ha notificato al Congresso l'estensione del Tarp (Troubled Asset Relief Program) al 3 ottobre 2010. In una lettera inviata alla speaker della Camera Nancy Pelosi per fornire aggiornamenti sulle politiche dell'amministrazione Obama sul fronte finanziario, Geithner ha osservato come le politiche adotatte 'stiano funzionando. Quando l'amministrazione Obama ha assunto l'incarico, il sistema finanziario era molto fragile e l'economia si stava contraendo'.

 

 

Abi: Faissola, Nuovo Sistema Vigilanza Ue Deve Essere Governato
mercoledì, 9 dicembre 2009 - 17:13 CET
(ASCA) - Roma, 9 dic - L'ABI condivide la proposta della Commissione Ue di istituire nuove autorita' di vigilanza micro e macroprudenziale e appoggia la creazione anche a livello europeo di un sistema di vigilanza rigoroso e efficace, simile a quello di cui le banche italiane gia' beneficiano a livello nazionale e che ha consentito una tenuta significativa del settore bancario nel contesto dell'attuale crisi. ''La nuova proposta - ha dichiarato il presidente dell'ABI, Corrado Faissola durante l'audizione al Senato - rappresenta un importante passo verso l'integrazione, la convergenza e la definizione di regole e pratiche di vigilanza comuni che giocano un ruolo di primo piano nel governo del settore bancario e finanziario''. L'ABI ritiene pero' che la nuova architettura della vigilanza europea, se non opportunamente governata, possa apparire complessa e per certi versi ''barocca'', anche a causa della difficolta' di ''gestire'' i limiti legali posti dal Trattato e le resistenze politiche di alcuni Stati membri.

 

 

Borse europee: Chiusura negativa, forti vendite sul settore finanziario
09.12.2009
I principali listini azionari europei hanno chiuso anche oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,4%, il DAX a Francoforte lo 0,7%, il CAC40 a Parigi lo 0,7%, il FTSE MIB a Milano lo 0,8% e lo SMI a Zurigo lo 0,8%.
Standard & Poor's ha tagliato oggi l'outlook sulla Spagna da "stabile" a "negativo" (per ulteriori dettagli clicca qui). La notizia ha fatto aumentare ulteriormente l'insicurezza tra gli investitori.
Tra i bancari Barclays (GB0031348658) ha perso il 3,3%, Deutsche Bank (DE0005140008) l'1,7%, Crédit Agricole (FR0000045072) l'1%, UniCredit (IT0000064854) l'1,6%, Banco Santander (ES0113900J37) il 3,7% e UBS (CH0024899483) il 2,3%. Nel settore delle assicurazioni Allianz (DE0008404005) ha chiuso in calo dell'1,4%, AXA (FR0000120628) del 4%, ING Groep (NL0000303600) del 5,4%, Prudential (GB0007099541) del 2% e Swiss Re (CH0012332372) del 2,2%. Fortis (BE0003801181) ha perso il 7,8%. Fitch ha tagliato l'outlook sul gruppo finanziario belga, a causa della sua esposizione in Grecia, da "stabile" a "negativo".
Telekom Austria (AT0000720008) ha perso il 13,9%. L'operatore telefonico austriaco ha fornito un debole outlook sul 2010 ed indicato che il lancio di un programma di buy-back è improbabile.
Volkswagen (DE0007664005) ha guadagnato lo 0,7%. Il gruppo tedesco ha annunciato questa mattina di aver stretto una collaborazione strategica con Suzuki Motor (JP3397200001).
Redazione Borsainside 18.45

 

 

Crisi: Draghi, Mercati Migliorano Ma Vulnerabili a Turbolenze
mercoledì, 09 dicembre 2009 19:00 BONN
(ASCA) - Bonn, 9 dic - ''Ad un anno dal culmine della crisi, le condizioni dei mercati sono migliorate considerevolmente ed e' ritornata la fiducia nel sistema finanziario''. Lo afferma il governatore dela Banca d'Italia Mario Draghi intervenendo a Bonn, nell'ambito del congresso del Ppe, al dibattito su 'L'economia sociale di mercato e le soluzioni alla crisi finanziaria ed economica globale'. Draghi, che interviene nella veste di presidente del Financial Stability Board, avverte che ''tuttavia, la reazione dei mercati ai recenti problemi finanziari di Dubai ci rammenta che essi restano insolitamente vulnerabili alle turbolenze''.

 

 

Crisi: Draghi, c'e' Uscita Ma Governi Programmino Sostenibilita' Debito
mercoledì, 9 dicembre 2009 - 19:01 CET
(ASCA) - Bonn, 9 dic - Di fronte alla crisi esiste ''una via d'uscita, ma i governi devono comunicare in modo credibile i propri programmi di medio termine per ristabilire la sostenibilita' del debito, al fine di limitare la pressione al rialzo dei costi di raccolta e mantenere il pronto accesso ai mercati globali''. Lo sostiene il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi intervenendo a Bonn ad un dibattito svolto nell'ambito del congresso del Ppe. Per draghi ''cio' e' importante non solo per esprimere prudenza nella politica fiscale, ma anche per evitare gli effetti avversi di un contagio al resto del sistema finanziario, visto il loro cruciale ruolo di riferimento''.

 

 

Crisi: Draghi, Per Riavviare Economia Mercato Stop Misure Sostegno 2007
mercoledì, 9 dicembre 2009 - 19:21 CET
(ASCA) - Bonn, 9 dic - ''Per far ripartire in modo efficiente un'economia che si basa sul mercato, e' necessario uscire dalle misure eccezionali di sostegno al settore finanziario introdotte a partire dal 2007''. Lo sottolinea il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi intervenendo ad un dibattito a Bonn, nell'ambito del congresso del Ppe. ''E' chiaro - continua - che nel far questo si dovra' ricorrere al buon senso nella definizione dei tempi, della velocita' e delle modalita' di attuazione, dato che implicano importanti correlazioni inverse''.

 

 

Draghi: Dubai e' un monito
mercoledì, 9 dicembre 2009 - 19:23 CET
(ANSA) - BONN, 9 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) - La reazione dei mercati alla crisi di Dubai 'ci rammenta che essi restano insolitamente vulnerabili alle turbolenze'.Lo dice Draghi. Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia e presidente del Financial Stability Forum, Mario Draghi, intervenendo al congresso del Partito popolare europeo, ha aggiunto che 'e' fondamentale procedere alla riduzione del moral hazard posto dalle istituzioni troppo grandi, troppo complesse o troppo interconnesse per fallire'.

 

 

Crisi: Draghi, In Europa Crescono Le Perdite Sul Credito
mercoledì, 09 dicembre 2009 20:11 BONN
(AGIS (TMPI.JK - notizie) ) - Bonn. 9 dic. - "Le banche europee dovranno affrontare il costo della recessione in termini di perdite sul credito", lo ha detto il Governatore della Banca d'Italia e presidente del Financial Stability Board Mario Draghi nell'intervento al congresso del Ppe. "Il problema chiave, adesso, e' aumentare il capitale" delle banche per fronteggiare la crisi.

 

 

Crisi: Draghi, Banche Ue Devono Essere Pronte a Perdite
mercoledì, 9 dicembre 2009 - 20:16 CET
(ASCA) - Bonn, 9 dic - Le banche europee sono state toccate marginalmente dalla prima fase della crisi ma ora sono colpite dalla recessione e le perdite stanno montando rapidamente. E' bene quindi che gli istituti bancari dell'Ue siano pronti a perdite sul credito. Lo afferma il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi intervenendo a Bonn ad un seminario organizzato nell'ambito del Ppe aggiungendo che ''in Europa il principale problema rimane l'accesso ai capitali''.

 

 

Crisi: Draghi,Regolatori Non Potranno Prevenire La Prossima
mercoledì, 9 dicembre 2009 - 20:39 CET
(AGI) - Bonn, 9 dic. - "Ci sara' un'altra crisi, di sicuro" e regolatori e regolamenti non potranno farci nulla: lo ha detto partecipando a una tavola rotonda del Ppe il Governatore della Banca d'Italia e presidente del Financial Stability Board, Mario Draghi. "La sola ambizione che potremo avere e' quella di allestire un sostema finanziario piu' resistente a qualsiasi crisi".

 

 

Le borse dell'Europa dell'Est chiudono per la terza seduta di fila in ribasso
09.12.2009
Le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi per la terza seduta di fila in ribasso.
L'indice RTS ha perso a Mosca lo 0,3% a 1.348,92 punti. I volumi di scambio sono aumentati rispetto a ieri e sono stati alti. La performance del mercato azionario russo è stata frenata anche oggi dalla debolezza dei prezzi delle materie prime. Le blue chips russe hanno chiuso contrastate. Rosneft (RU000A0J2Q06) ha perso l'1,9% e Norilsk Nickel (RU0007288411) lo 0,7%. LUKoil (RU0009024277) è rimasto invariato, Sberbank (RU0009029540) ha guadagnato lo 0,6%.

Il BUX a Budapest ha perso lo 0,9% a 20,360,10 punti. I bancari hanno guidato come sulle altre piazze finanziarie europee la lista dei ribassi. FHB (HU0000078175) ha perso il 2,1% e OTP Bank (HU0000061726) il 2,4%. Tra gli altri titoli del listino ungherese MOL (HU0000068952) ha perso l'1,1%, Magyar Telekom (HU0000016522) ha chiuso invariato e Gedeon Richter (HU0000067624) ha guadagnato lo 0,8%.

Il PX a Praga ha perso l'1,3% a 1.105,9 punti. Tra i bancari Erste Group Bank (AT0000652011) ha perso il 3,6% e Komercni Banka (CZ0008019106) il 2,1%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha guadagnato controtendenza l'1,1%. Macquarie ha alzato oggi il suo rating sul titolo del gigante delle utilities ad "Outperform".

Il WIG a Varsavia ha chiuso in ribasso dell'1,6% a 39.251,10 punti. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso il 4,5%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il 3,8%, BZW Bank (PLBZ00000044) il 3,2% e BRE Bank (PLBRE0000012) lo 0,4%. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha chiuso in calo del 4,3%. Sul titolo dell'l'impresa mineraria polacca ha pesato il calo del prezzo del rame.
Redazione Borsainside 20.45

 

 

Draghi: Contribuenti Non Paghino Grandi Fallimenti. Ridurre Moral Hazard
(ASCA) - Bonn, 9 dic - I contribuenti non debbono piu' pagare per il fenomeno del ''too big to fail'' (troppo grande per fallire). Lo chiede il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, intervenuto oggi - nella veste di presidente del Financial Stability Board - ad un seminario organizzato nell'ambito del congresso del Ppe in svolgimento a Bonn. Per Draghi ''e' fondamentale'' ridurre il cosiddetto 'moral hazard' ''posto dalle istituzioni troppo grandi, troppo complesse o troppo interconnesse per fallire''. Il governatore sottolinea che ''l'ampio supporto fornito durante la crisi per scongiurare il pericolo di un collasso sistemico ha concretamente accentuato il moral hazard''. Draghi quindi si chiede ''per quale motivo gli istituti non dovrebbero ritenere che le autorita' siano pronte a correre in loro soccorso laddove la situazione finanziaria tornasse a peggiorare?''. Draghi rileva, inoltre, che molti istituti bancari, invece di ridimensionarsi ''hanno assunto dimensioni ancora maggiori in conseguenza della operazioni di fusione attuate per fronteggiare la crisi''. Mentre il 'moral hazard', rileva, ''impone ai contribuenti pesanti oneri futuri e rappresenta una grave minaccia alla salvaguardia di un sistema basato sul mercato''.

 

 

09 Dicembre 2009 22:33 NEW YORK
BANK OF AMERICA SALDA IL CONTO COL GOVERNO
di WSI
Ripagati interamente i fondi giunti da Washington subito dopo lo scoppio della crisi finanziaria. Un'operazione da $45 miliardi completata con l'utilizzo di cash e la vendita di azioni.
Bank of America ha annunciato di aver completato il piano di rimborso da $45 miliardi ricevuti da Washington nei mesi scorsi sotto forma di aiuti governativi inerenti il piano TARP (Troubled Asset Relief Program).
Il rimborso e’ avvenuto attraverso la combinazione di contanti e la vendita di azioni per un controvalore di $19.29 miliardi. La banca americana aveva ricevuto dapprima $25 miliardi, subito dopo lo scoppio della crisi finanziaria alla fine dello scorso anno, seguiti da altri $20 miliardi subito dopo aver completato l’acquisizione di Merrill Lynch.
Il titolo ha archiviato la seduta di borsa a Wall Street in calo di due centesimi (-0.13) per poi accelerare nell’after hour, subito dopo la chiusura delle regolari contrattazioni.
 

 

 

Borse dell'America Latina: Domina il segno meno ma San Paolo sale
09.12.2009
La maggior parte delle borse dell'America Latina ha chiuso oggi in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato lo 0,4% a 68.011,98 punti. Centrais Eletricas Brasileiras (BRELETACNOR6) ha guadagnato il 7,6%. La prima impresa brasiliana del settore delle utilities ha comunicato che pagherà il prossimo anno BRL 10 miliardi di dividendi arretrati. Braskem (BRBRKMACNPA4) ha chiuso in rialzo del 4,5%. Il Ministro delle Finanze del Brasile ha annunciato una riduzione delle tasse per l'industria petrolchimica. Vale (BRVALEACNPA3) ha guadagnato lo 0,9%, Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha chiuso invariato.

L'IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello 0,1% a 31.670,21 punti. Tra le blue chips messicane Cemex (MXP225611567) ha perso lo 0,8% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) l'1,5%. América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato lo 0,6%.

Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,5%, il General a Lima lo 0,3%, l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,2% e l'IGBC a Bogotà lo 0,2%. L'IBVC a Caracas ha guadagnato l'1,5%.
Redazione Borsainside 23.55


 

 

 
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WALL STREET: I FUTURES RIPRENDONO LA CORSA: DOLLARO DEBOLE

09 Dicembre 2009 14:30 NEW YORK - WSI
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La rinnovata debolezza del biglietto verde sostiene la Borsa. Recuperano terreno le materie prime. Richieste banche e petroliferi. La riforma del sistema finanziario slitta all'anno prossimo. Piano TARP prolungato sino a ottobre 2010.
Si profila una seduta positiva per il mercato azionario americano, con i contratti sui principali indici di Borsa che quando manca un'ora all'avvio delle contrattazioni scambiano in rialzo (vedi quotazioni a fondo pagina).

A sostenere i listini e' la rinnovata debolezza del biglietto verde, con il Dollar Index che al momento cede lo 0.3% dopo che ieri aveva raggiunto i massimi di un mese.

Gli operatori sono impegnati a digerire una serie di notizie in ambito politico, prima tra tutte quella secondo cui un gruppo di senatori democratici avrebbe trovato un accordo preliminare per abbandonare il piano proposto dal governo per riformare il sistema di assistenza sanitaria.

Nel frattempo uno dei piu' alti esponenti repubblicani del Comitato delle Finanze del Senato ha detto di non reputare credibile che venga raggiunto un accordo bipartisan sulla riforma del sistema di controllo degli istituti finanziari entro la fine dell'anno.

Tra i singoli titoli si mettono in mostra in particolare i petroliferi, tra cui i colossi Chevron e Exxon Mobil, che traggono vantaggio dal rally delle quotazioni del greggio, tornate sopra quota $73 al barile dopo i recenti cali.

Richieste anche le azioni Citigroup, Bank of America e Wells Fargo, dopo che sono iniziate a circolare indiscrezioni stampa secondo cui il segretario del Tesoro Timothy Geithner fara' sapere al congresso che l'amministrazione Obama intende estendere il programma di salvataggio del sistema finanziario da $700 miliardi fino a ottobre dell'anno prossimo. La scadenza del piano TARP e' fissata il 31 dicembre prossimo, ma Geithner ha la facolta' di prolungarlo.

Sul fronte societario, tra le poche notizie a disposizione questa mattina, la piu' rilevante riguarda sicuramente la revisione al rialzo delle linee guida da parte di Texas Instruments. Tuttavia l'annuncio fatto ieri a mercati chiusi non e' stato tale da spingere al rialzo i titoli nel preborsa (-3%)

Il calendario economico Usa offre solo alcune notizie rilevanti. Alle 16 italiane le scorte di magazzino all'ingrosso di ottobre e mezz'ora dopo le scorte di petrolio settimanali. Alle 19 si conoscera' invece l'esito dell'asta del Tesoro di titoli a dieci anni.

Il mercato sembra dunque ben impostato per recuperare parte delle perdite subite ieri dopo che i timori circa la capacita' dei diversi Paesi di ripagare il debito pubblico hanno avuto un impatto negativo sui mercati.

Il ministro greco delle Finanze ha assicurato che la nazione non finira' in default, ma i dubbi rimangono e i titoli delle banche nazionali, tra cui National Bank of Greece (-9%), sono in netto calo anche oggi. La Borsa di Dubai ha ceduto circa il 6% per il terzo giorno consecutivo, con i dubbi sulla capacita' dell'emirato di risanare il debito che continuano.

La crescita dell'economia giapponese nel terzo trimestre intanto e' stata rivista al ribasso a 0.3% dalla stima preliminare di 1.2%. La pesante revisione al ribasso (la pratica del finto ottimismo - o della menzogna - ormai invalsa nei paesi del G8) della crescita giapponese nel terzo trimestre, corrisponde a una revisione all’1,3% annualizzato dal precedente +4,8%, guidata dal calo degli investimenti aziendali.

Tra i settori finiranno sotto i riflettori anche quest'oggi le banche, nel giorno in cui il Cancelliere britannico Alistair Darling presentera' quello che viene chiamato "pre-budget report". L'appuntamento e' atteso alle 13:30 italiane e tra le novita' dovrebbe figurare l'annuncio di una tassa ai bonus. L'Irlanda, Paese in estrema difficolta', annuncera' il proprio budget di bilancio.

Nel frattempo l'istituto britannico Royal Bank of Scotland e Sempra Energy stanno tentando di cedere il loro braccio operativo specializzato nelle attivita' di trading di materie prime. La Commissione Europea ha in precedenza chiesto a RBS di vendere una quota del 51%.

Procter & Gamble sta per stringere un accordo per l'acquisto delle attivita' europee per rinfrescare l'aria di Sara Lee. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal l'operazione si aggirerebbe intorno ai $700 milioni.

Sugli altri mercati, sull'energetico guadagna terreno il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre accelerano di $0.89 a quota $73.51 il barile. Sul valutario Il dollaro cede il passo nei confronti dell'euro, con la moneta unica che sale a quota $1.4760. In lieve rialzo i prezzi dell'oro: i futures con scadenza dicembre avanzano di $0.30 a quota $1143.70 l'oncia. In contrazione i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e' salito al 3.4000% dal 3.3920% di ieri.

Alle 14:30 (le 8:30 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e’ in rialzo di 5.90 punti (+0.54%) a quota 1095.90.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 e' in progresso di 9.75 punti (+0.55%) a quota 1778.25.

Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 45 punti (+0.44%) a 10316.00 punti.

 

 

 

WALL STREET: IN ROSSO SUI TIMORI PER RATING SPAGNA

09 Dicembre 2009 15:35 NEW YORK - WSI
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WALL ST. IN ROSSO SUI TIMORI PER RATING SPAGNA
di WSI
La Grecia non e' l'unica in Europa ad avere problemi: S&P ha tagliato a Negative l'outlook sul rating creditizio iberico. Pesa anche l'inversione di rotta del dollaro, che cancella le perdite accumulate nel pre-borsa.
Avvio di seduta sottotono per il mercato azionario americano, appesantito dalla decisione dell'agenzia Standard & Poor’s di tagliare l'outlook sul rating creditizio della Spagna a Negative. Nel frattempo Il Dollar Index ha invertito rotta, trasformando le perdite dello 0.5% accumulate nel pre-market in un guadagno dello 0.1%.

Gli operatori sono inoltre impegnati a digerire le notizie secondo cui un gruppo di senatori democratici avrebbe trovato un accordo preliminare per abbandonare il piano proposto dal governo per riformare il sistema di assistenza sanitaria e quelle secondo cui il piano di salvataggio del sistema finanziario verra' probabilmente esteso sino a ottobre 2010.

Nel frattempo uno dei piu' alti esponenti repubblicani del Comitato delle Finanze del Senato ha detto di non reputare credibile che venga raggiunto un accordo bipartisan sulla riforma del sistema di controllo degli istituti finanziari entro la fine dell'anno.

Sul fronte societario la revisione al rialzo delle linee guida di Texas Instruments non ha avuto un impatto positivo sul mercato generale, ma anzi ha messo sotto pressione i titoli affliti dal piu' classico dei "buy the rumour, sell the news".

Come era naturale prevedere il rimbalzo del dollaro ha tagliato le gambe al tentativo di recupero dei prezzi delle materie prime e il CRB Commodity Index e' passato da un progresso dello 0.6% ad una perdita frazionale. Le quotazioni del greggio riescono tuttavia a rimanere saldamente in area $73 al barile, limando pero' i guadagni iniziali.

Alert volatilita' sul mercato energetico in vista della pubblicazione delle cifre relative alle scorte settimanali, attese per le 16:30 italiane. Mezz'ora prima si conosceranno invece i dati sulle scorte di magazziono all'ingrosso di ottobre, mentre piu' tardi, alle 19 italiane si sapra' come e' andata l'asta di titoli di Stato a dieci anni.

Richieste le azioni Citigroup, Bank of America e Wells Fargo, dopo che sono iniziate a circolare indiscrezioni stampa secondo cui il segretario del Tesoro Timothy Geithner fara' sapere al congresso che l'amministrazione Obama intende estendere il programma di salvataggio del sistema finanziario da $700 miliardi fino a ottobre dell'anno prossimo. La scadenza del piano TARP e' fissata il 31 dicembre prossimo, ma Geithner ha la facolta' di prolungarlo.

Il calendario economico Usa offre solo una manciata di notizie rilevanti. Alle 16 italiane le scorte di magazzino all'ingrosso di ottobre e mezz'ora dopo le scorte di petrolio settimanali. Alle 19 si conoscera' invece l'esito dell'asta del Tesoro di titoli a dieci anni.

Il mercato sembra dunque ancora alle prese con i timori circa la capacita' di diversi Paesi di ripagare il debito pubblico. Il ministro greco delle Finanze ha assicurato che la nazione non finira' in default, ma i dubbi rimangono e i titoli delle banche nazionali, tra cui National Bank of Greece (-9%), sono in netto calo anche oggi. La Borsa di Dubai ha ceduto circa il 6% per il terzo giorno consecutivo, con i dubbi sulla capacita' dell'emirato di risanare il debito che continuano.

La crescita dell'economia giapponese nel terzo trimestre intanto e' stata rivista al ribasso a 0.3% dalla stima preliminare di 1.2%. La pesante revisione al ribasso (la pratica del finto ottimismo - o della menzogna - ormai invalsa nei paesi del G8) della crescita giapponese nel terzo trimestre, corrisponde a una revisione all’1,3% annualizzato dal precedente +4,8%, guidata dal calo degli investimenti aziendali.

In ambito di notizie societarie, l'istituto britannico Royal Bank of Scotland e Sempra Energy stanno tentando di cedere il loro braccio operativo specializzato nelle attivita' di trading di materie prime. La Commissione Europea ha in precedenza chiesto a RBS di vendere una quota del 51%.

Procter & Gamble sta per stringere un accordo per l'acquisto delle attivita' europee per rinfrescare l'aria di Sara Lee. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal l'operazione si aggirerebbe intorno ai $700 milioni.

Sugli altri mercati, il greggio guadagna terreno, anche se con poca convinzione. Al momento i futures con consegna dicembre fanno segnare un progresso di $0.23 a quota $72.79 il barile. Sul valutario Il dollaro e' sostanzialmente piatto nei confronti dell'euro, con la moneta unica che si attesta quota $1.4710. Ancora in calo i prezzi dell'oro: i futures con scadenza dicembre arretrano di $5.50 a quota $1137.90 l'oncia. In rialzo i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e' sceso al 3.3700% dal 3.3920% di ieri.

 

 

 

WALL STREET: VIRA IN POSITIVO MALGRADO TIMORI DEFICIT

09 Dicembre 2009 18:00 NEW YORK - WSI
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Aiutati dal nuovo indebolimento del dollaro e dal rincaro del greggio i listini si sono riportati in linea di parita', con gli investitori che hanno messo da parte i timori legsti al disavanzo pubblico di Grecia, Spagna, Giappone, Usa, GB e Dubai.
La Borsa statunitense arriva al giro di boa in cauto rialzo, con i listini che hanno cancellato le perdite iniziali grazie all'indebolimento della valuta americana.

Negli ultimi scambi il dollaro ha gradualmente ritracciato contro le principali valute concorrenti, offrendo un sostegno agli indici di Borsa. Nel frattempo i prezzi del petrolio si sono riportati sopra i $73 dollari al barile, aiutati dall'inaspettato calo delle scorte settimanali. Intanto rimbalzano anche le quotazioni del metallo prezioso, salito sopra $1.140 l'oncia.

Tra i settori si distinguono in positivo i produttori di materiali di base, gli energetici e i finanziari. Questi ultimi sono favoriti dalle notizie secondo cui l'amministrazione Obama ha deciso di prolungare il piano di aiuti TARP fino al 3 ottobre dell'anno prossimo. Il programma di finanziamenti federali per il sistema finanziario doveva scadere alla fine del 2009, ma il segretario del Tesoro Geithner ha la facolta' di stabilirne l'estensione previa approvazione del Congresso.

Bene anche il comparto delle societa' di assistenza sanitaria dopo che i senatori democratici hanno raggunto un accordo che prevede l'eliminazione della cosiddetta opzione pubblica dal piano di riforma del sistema di health-care messo a punto dal governo.

Denaro su 3M dopo che Citigroup ha deciso di promuovere i titoli della componente del Dow a Buy da Neutral. Ieri le azioni della produttrice di materiali industriali sono scivolate di oltre l'1% per via dell'annuncio di un outlook che ha deluso le attese del mercato. La societa' non e' la sola a mettersi in evidenza sul Dow, mentre per General Electric e DuPont si prospetta una chiusura all'insegna dei ribassi con la conglomerata industriale e la societa' di scienze e tecnologia che rimangono schiacciate in fondo al paniere delle blue chip.

In ambito macro, le scorte di magazzino all'ingrosso sono risultate a sopresa in rialzo nel mese di ottobre. I dati non hanno pero' avuto un impatto particolare sull'andamento dei listini.

Nel frattempo le Borse dei Paesi in via di Sviluppo sono in calo per la quarta seduta di fila. Si tratta della serie negativa piu' lunga da oltre due mesi. Mentre Dubai e' impegnata a ristrutturare il suo debito, i bond della Grecia hanno dovuto fare i conti con un nuovo downgrade proprio nel giorno in cui l'agenzia Standard & Poor's ha deciso di tagliare a Negativo l'outlook sul rating creditizio della Spagna.

Il ministro delle Finanze greco George Papaconstantinou ha voluto gettare acqua sul fuoco spendendo parole rassicuranti, precisando che non c'e' nemmeno la remota possibilita' di un default, dopo che i titoli obbligazionari del Paese hanno accusato i cali piu' marcati degli ultimi dieci anni.

Intanto il costo dei CDS (Credit Default Swaps) di Dubai World scontano un rischio del 33% che la societa' di proprieta' dell'emirato non riesca a ripagare il debito. Secondo S&P, a causa di un periodo prolungato di debolezza economica, la Spagna subira' "un deterioramento piu' pronunciato e persistente delle sue finanze pubbliche rispetto alle concorrenti" e rispetto a quanto precedentemente stimato.

 

 

 

WALL STREET: AVANZA CON FINANZIARI, BENE BOFA

09 Dicembre 2009 22:08 NEW YORK - WSI
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L'estensione del piano TARP offre una spinta ai titoli delle banche. Bank of America completa il rimborso dei fondi governativi. In rally la conglomerata industriale 3M sui commenti di Citigroup. Tensioni sul default del credito di alcuni Paesi.
La seduta di borsa a New York si e’ chiusa con gli indici in territorio positivo. Il calo del dollaro e i commenti positivi su alcune aziende hanno oscurato le tensioni secondo cui il default del credito di alcuni Stati potrebbe estendersi fino ad avere conseguenza sull’economia globale. Bene i titoli finanziari grazie all'annuncio di un'estensione del piano TARP. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.50% a 10337, l’S&P500 lo 0.37% a 1095, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.49% a 2183.

Gli indici azionari avevano aperto agli scambi in territorio negativo dopo che l’agenzia di rating Standard & Poor’s aveva tagliato l’outlook sul credito della Spagna a "Negative". Martedi’ erano stati gli analisti di Fitch Ratings a bocciare quello della Grecia, mentre la societa’ governativa Dubai World e’ ancora in tratattive per rinegoziare prestiti per un valore complessivo di $26 miliardi.

Negli Usa, il Segretario al Tesoro Timothy Geithner ha annunciato che Washington estendera’ il piano di aiuti finanziari da $700 miliardi fino all’ottobre del prossimo anno, in modo tale da offrire protezione al sistema finanziario nell’eventualita’ di altre scosse. In rialzo l'intero comparto bancario sulla notizia. Bank of America ha archiviato la seduta in lieve calo ma ha poi iniziato a guadagnare nell'after hour. L'istituto bancario statunitense ha annunciato di aver completato il rimborso dei $45 miliardi ottenuti dal governo nei mesi scorsi.

Sul fronte societario, in denaro la conglomerata industriale 3M, risultato il miglior componente del Dow Jones, dopo che Citigroup ha promosso i titoli a "Buy" da "Hold" e migliorato il prezzo obiettivo. Ancora in progresso anche la societa’ di telefonia mobile Sprint Nextel sulle speculazioni di un possibile merger nel prossimo anno.

Bene il comparto delle societa' di assistenza sanitaria dopo che i senatori democratici hanno raggunto un accordo che prevede l'eliminazione della cosiddetta opzione pubblica dal piano di riforma del sistema di health-care messo a punto dal governo.

Sugli altri mercati, sul valutario in recupero l'euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ pari a 1.4726. Nel settore energetico, il greggio ha chiuso in calo per la sesta seduta consecutiva, nonostante l'inaspettato calo delle scorte settimanali. I futures con consegna gennaio hanno ceduto $1.95 a $70.67 al barile. Giu’ anche l’oro: i futures con scadenza febbraio si sono attestati a quota $1121.00 (-$22.40) l’oncia. In ribasso infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e' salito al 3.4230% dal 3.3920% di martedi'.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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