11 Dicembre 2009 05:45 NEW YORK
BANCHIERI SVEGLIATEVI: QUANDO E' TROPPO E' TROPPO
di WSI
Accuse alla casta che ha rovinato il mondo dall'ex
presidente della Fed, il grande vecchio Paul Volcker.
"Ancora non si e' visto un solo leader della finanza
denunciare i rischi del sistema".
L'accusa ai grandi banchieri del mondo arriva chiara e
forte e sopratutto arriva dall'interno da uno che ha
fatto parte della casta: l'ex presidente della Federal
Reserve Paul Volcker.
"Non c'e' ancora stato un solo leader finanziario che
abbia denunciato gli eccessi del sistema. Sveglia,
signori. L'unica cosa che posso dire e' che la vostra
risposta sinora e' stata inadeguata".
A Volcker piacerebbe vedere "qualcuno darmi una sola
prova che l'innovazione finanziaria ha portato ad una
crescita economica, anche un solo briciolo di prova".
I servizi finanziari negli Stati Uniti hanno aumentato
la quota di valore aggiunto dal 2% al 6.5%, ma allo
stesso tempo i banchieri dovrebbero chiedersi "se queste
cifre rispecchiano veramente l'innovazione da voi
apportata al sistema finanziario o semplicemnte quella
dei vostri stipendi?", denuncia Volcker.
Cosi' si legge nel Telegraph di Londra: le parole
dell'ex numero uno della Fed Paul Volcker sul settore
dei derivati si possono cosi' sintetizzare: "potete
portare innovazione quanto volete, ma fatelo all'interno
di una struttura che non mette a rischio l'economia
intera".
Secondo l'ex numero uno della Fed le banche giocano un
ruolo vitale come contenitori dei depositi di denaro e
fornitori del credito. Tale importanza fa si che gli
istituti debbano essere "controllati da un lato e
protetti dall'altro".
Le attivita' finanziarie piu' rischiose dovrebbero
essere limitate ai fondi hedge, a cui si puo'
tranquillamente dire: "Se fallisci, fallisci pure. Non
saro' certo io ad aiutarti. Certo, il valore dei tuoi
titoli si e' bruciato, i creditori sono a rischio, ma
nessun altro e' coinvolto".
La Borsa di Tokyo chiude in forte rialzo
11.12.2009
Dopo tre sedute negative di fila la Borsa di Tokyo ha
chiuso oggi in forte rialzo. Il Nikkei ha guadagnato il
2,5% a 10.107,87 punti e il Topix l'1,7% a 888,57 punti.
Gli esportatori sono rimbalzati. Toyota (JP3633400001)
ha guadagnato il 2,7%, Honda (JP3854600008) il 2,7%,
Canon (JP3242800005) l'1,1%, Panasonic (JP3866800000) il
4,4% e Sony (JP3435000009) il 3,4%. Lo yen si è
indebolito oggi rispetto alle altre principali valute.
Tra i titoli dei produttori di macchine per l'industria
Komatsu (JP3304200003) ha guadagnato il 3,4%, Fanuc
(JP3802400006) il 3,4% e Hitachi Construction Machinery
(JP3787000003) il 4,7%. La produzione industriale è
cresciuta lo scorso mese in Cina del 19,2%.
I broker Daiwa Securities (JP3502200003) e Nomura
(JP3762600009) hanno guadagnato rispettivamente l'1,7% e
il 3,4%. Mitsubishi UFJ Securities ha avviato oggi la
copertura sul settore giapponese del brokeraggio con "Overweight".
Redazione Borsainside 7.30
Bce, BiniSmaghi: inflazione vista poco sopra 1%
prossimi 2 anni
venerdì, 11 dicembre 2009 08:20 BRUXELLES
L'inflazione nella zona euro nei prossimi due anni è
vista poco sopra l'1%, ma per il resto c'è ancora grande
incertezza sull'intensità e la sostenibilità della
ripresa nei prossimi mesi e anni.
A sostenerlo è il membro del comitato esecutivo della
Banca centrale europea, Lorenzo Bini Smaghi, nella
sintesi pubblicata stamane dal Sole 24 Ore di un
intervento al Club Ambrosetti di Milano del primo
dicembre.
L'inflazione "è prevista su livelli lievemente superiori
all'1% per i prossimi due anni", ha detto Bini Smaghi.
"Le aspettative di inflazione di medio periodo sono ben
ancorate. Le previsioni della Bce sono in linea con
questa diagnosi".
Tuttavia, ha precisato, "un recupero veloce
dell'attività economica sui ritmi che si registravano
prima della crisi appare improbabile" e "rimane grande
incertezza sull'intensità e sulla sostenibilità della
ripresa per i mesi e anni a venire".
Un'attenzione particolare è dedicata alle banche che
devono tornare a ricorrere al mercato per le esigenze di
finanziamento di lungo termine e che, nella fase
attuale, non devono considerare prioritari dividendi e
bonus.
Cina: Accelera La Produzione Industriale, a
Novembre +19,2%
venerdì, 11 dicembre 2009 08:48 PECHINO
(ASCA) - Roma, 11 dic - Accelera la produzione
industriale in Cina. A novembre l'indice registra un
balzo del 19,2% rispetto allo stesso mese dello scorso
anno, un risultato ben superore anche alle stime degli
analisti.
Ing: Rimborsa Allo Stato
Olandese 5,6 Mld
venerdì, 11 dicembre 2009 09:32 AMSTERDAM
(ASCA) - Roma, 11 dic - Il gruppo ING ha annunciato che
rimborsera' il governo di 5,6 miliardi di euro per il
prestito ricevuto. Nel dettaglio si tratta di 5 miliardi
ai quali aggiungere 347 milioni di interessi e un coupon
di 259 milioni. L'anno scorso ING aveva ricevuto dallo
Stato un prestito di 10 miliardi di euro e garanzie per
un ammontare di 21,6 miliardi. ''Dopo aver ripagato la
meta' del prestito pubblico lavoreremo per rimborsare la
parte rimanente'' ha commentato il ceo Jan Hommen.
Petrolio: Aie Alza Stime
Su Domanda Nel 2010
venerdì, 11 dicembre 2009 - 10:11 CET
(ASCA) - Roma, 11 dic - La domanda mondiale di petrolio
l'anno prossimo e' rivista in lieve rialzo. E' quanto
indica l'Agenzia internazionale per l'energia spiegando
che la revisione al rialzo e' determinata dalla ripresa
robusta nelle economie emergenti che compensano la
stagnazione prevista nei consumi negli Stati Uniti.
Iraq: i Cinesi Vincono
Giacimento Halfaya e Shell Quello Di Majnoun
venerdì, 11 dicembre 2009 10:23 BAGDAD
(ASCA-AFP) - Bagdad, 11 dic - Il consorzio guidato da
Shell (Londra: RDSB.L - notizie) e partecipato dalla
Petronas si e' aggiudicato il giacimento gigante
iracheno di Majnoun. Lo ha annunciato il ministro del
petrolio Hussein al-Chahristani nel corso dell'asta per
la concessione dello sfruttamento dei giacimenti
petroliferi. L'offerta di Shell e Petronas prevede una
remunerazione di 1,39 dollari a barile con una
produzione di 1,8 milioni di barili l'anno tra sei anni.
L'offerta di Shell e Petronas ha superato quella dei
cinesi di Cnpc (0135.HK - notizie) e Total. I cinesi si
sono consolati con la vittoria nell'asta per il
giacimento di Halaya. Il consorzio vede i cinesi al 50%,
Total al 25%, Petronas al 25% con una remunerazione di
1,40 dollari al barile e una produzione di 535 mila
barili entro 6 anni.
Grecia: 1/3 cittadini
teme default
venerdì, 11 dicembre 2009 11:20 ATENE
(ANSA) - ATENE, 11 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) -
Oltre un terzo dei greci considera probabile il default
del paese, secondo un sondaggio pubblicato oggi.Si
conferma il consenso al partito al potere Pasok di
Papandreou. Secondo il sondaggio MRB, il 34% ritiene
'molto o abbastanza probabile' una 'potenziale
bancarotta dell'economia greca', contro il 57% che lo
considera improbabile. Il Pasok e' in vantaggio su Nuova
Demcorazia (ND): se si votasse oggi, i socialisti
avrebbero il 38,2% dei suffragi, ND il 30,3%.
Ocse: Si Rafforza La
Ripresa, l'Indice Piu' Alto In Italia
venerdì, 11 dicembre 2009 - 12:01 CET
(ASCA) - Roma, 11 dic - Si rafforzano i segnali della
ripresa economica a livello globale secondo l'indice
Ocse e l'Italia si conferma in cima alla classifica. A
novembre l'indice Ocse sale a quota 101,4 segnalando il
rafforzamento della ripresa mentre per l'Italia l'indice
migliora a 106,5 con un +1,1 sul mese precedente mentre
su base annuale la crescita dell'indice e' di ben 12,5
punti, la performance piu' robusta tra tutti i paesi
Ocse. Il valore significa che l'economia italiana e' in
fase di espansione. Oltre alla penisola, economica in
espansione anche per Francia, Germania, Canada, Gran
Bretagna.
Borse Asia-Pacifico:
Shanghai chiude in lieve ribasso, in ripresa Hong Kong
11.12.2009
Quasi tutte le principali borse della regione
Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,2% a 3.247,32 punti.
La produzione industriale è cresciuta lo scorso mese in
Cina del 19,2%. I prezzi al consumo sono aumentati
inoltre dello 0,6%. Si è trattato del primo incremento
degli ultimi dieci mesi. Il mercato teme ora che il
Governo cinese possa ridurre i suoi stimoli a sostegno
dell'economia. Tra i bancari Industrial and Commercial
Bank (CN000A0LB42), Bank of China (CN000A0J3PX9) e China
Construction Bank (CN000A0HF1W3) hanno tutti perso lo
0,2%. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206)
ha perso l'1%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) l'1% e
Gemdale (CNE000001790) lo 0,8%. Baoshan Iron & Steel
(CNE0000015R4) ha guadagnato lo 0,6%. L'impresa madre
del primo produttore cinese d'acciaio ha annunciato un
aumento dei prezzi di alcuni suoi prodotti per gennaio.
Dopo cinque sedute negative di fila l'Hang Seng ad Hong
Kong ha chiuso in rialzo dello 0,9% a 21,902.11 punti.
Cheung Kong Holdings (HK0001000014) ha guadagnato il 2%.
Il miliardario Li Ka-shing ha aumentato la sua
partecipazione nella seconda impresa immobiliare di Hong
Kong al 41,22%. Tra gli altri titoli del settore Sun
Hung Kai Properties (HK0016000132) ha guadagnato il
2,5%, Sino Land (HK0083000502) l'1,2% e Henderson Land
(HK0012000102) l'1,3%. Gli esportatori hanno beneficiato
dell'aumento della fiducia del mercato nella ripresa
dell'economia statunitense. Esprit (BMG3122U1457) ha
guadagnato il 2,7%, Li & Fung (BMG5485F1445) lo 0,5% e
Foxconn (KYG365501041) il 2,1%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha guadagnato lo 0,6%, lo Straits Times a
Singapore lo 0,7%, il Taiex a Taipei l'1,5% e il Kospi a
Seul lo 0,3%.
Redazione Borsainside 12.10
Grecia: Governo, Piano
Anti-Deficit Prossima Settima
venerdì, 11 dicembre 2009 - 12:50 CET
(AGI) - Atene, 11 dic. - Il premier greco, George
Papandreou annuncera' un piano per tagliare il deficit
pubblico, dopo aver incontrato i sindacati la prossima
settimana. Lo anticipa un esponente del governo che
preferisce mantenere l'anonimato. "Il premier - dice -
abbozzera' un piano di stabilita' e di crescita, con
specifici impegni, dopo aver incontrato le parti sociali
lunedi' prossimo".
Crisi Dubai, il mercato
scommette sull'intesa coi creditori
BlueTG.it - venerdì 11 dicembre 2009 13:04 DUBAI
Il bond da 3,52 miliardi di dollari emesso da Nakheel,
società immobiliare controllata dalla holding
finanziaria Dubai World, sta recuperando terreno sui
mercati a tre giorni dalla prevista data di rimborso del
prestito stesso.
Il bond islamico (“sukuk”) dovrebbe infatti essere
rimborsato il 14 dicembre e si mette oggi in luce sul
listino della City. Secondo quanto riferisce l’agenzia
Bloomberg alla base del rimbalzo sembrano esservi i
colloqui iniziati tra Dubai World e i creditori che
secondo alcuni analisti potrebbero portare ad un
rimborso sino al 70% del bond e all’emissione di una
nuova obbligazione per la parte di debito rimanente.
Moody's: no tagli rating
a Usa e GB
venerdì, 11 dicembre 2009 13:25 FRANCOFORTE
(ANSA) - ROMA, 11 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) -
Moody's non ha al momento alcuna intenzione di tagliare
il rating sovrano di Usa e Gran Bretagna, attualmente al
livello massimo di AAA (Xetra: 722800 - notizie) . Lo ha
detto il vice presidente dell'agenzia di rating, Tom
Byrne, sottolineando che per le due economie ''l'outlook
e' stabile''. Nel corso della settimana un report di
Moody's aveva detto che i due Paesi sono''elastici'' ,
differenziandoli dai Paesi ''resistenti'', come Canada,
Francia e Germania.
DWS Investment: bond
greci da acquistare
BlueTG.it -
venerdì, 11 dicembre 2009 - 13:46 CET
DWS Investment, il principale gruppo di gestione del
risparmio tedesco, controllato dal gruppo Deutsche Bank,
ritiene che investire ora nei bond greci possa essere
“una grande occasione” visto che il paese è membro della
Ue che non lascerà che la repubblica greca finisca in
default.
Lo riporta oggi l’agenzia Bloomberg ricordando come lo
spread tra i titoli di stato a 10 anni tedeschi e greci
salito a 247 punti base lo scorso 9 dicembre, potrebbe
ridursi sotto i 220 punti base entro il primo trimestre
del 2010, sempre secondo gli esperti.
Già ieri, del resto, Alessandro Fugnoli, strategist di
Abaxbank, aveva ricordato nella sua consueta newsletter
settimanale “Il Rosso e il Nero”, come “il debito greco,
benché alto, è uno dei più gestibili. La sua vita
residua ponderata è di 7,8 anni, una delle più alte tra
i paesi Ocse. Metà dei suoi titoli non scadranno prima
di cinque anni”.
Fugnoli a differenza di DWS Investment tuttavia non
consigliava “l’acquisto di titoli greci (rischio per
rischio almeno l’Ucraina rende molto, la Grecia no)”, ma
si diceva convinto “che la questione sia gestibile e
avviabile a soluzione in tempi ragionevoli”. (l.s.)
11 Dicembre 2009 14:35
Copenhagen
Bozza di accordo sul clima al vertice di Copenhagen
Il vertice climatico di
Copenhagen entra nel vivo. Sul tavolo delle trattative è
arrivata una proposta di testo avanzata da Michael
Zammit Cutajar, il diplomatico maltese (uno dei molti
padri del Protocollo di Kyoto) che presiede uno dei
gruppi di lavoro sulle emissioni a lungo termine.
Il testo, che potrebbe diventare una delle basi di
partenza della trattativa, che decollerà la prossima
settimana quando arriveranno i capi di Stato e di
governo, prevede che il mondo riesca a dimezzare le
emissioni di gas-serra entro il 2050, rispetto ai
livelli del 1990. In realtà, molti dettagli sono ancora
incerti: il documento è costellato di parentesi che
evidenziano i punti cruciali sui quali la comunità
internazionale deve ancora mettersi d'accordo.
Ma, per i paesi industrializzati, si prevedono tre
possibilità, tutte coraggiose: un taglio dell'anidride
carbonica «compreso fra il 75 e l'85%», «di almeno
l'80-95%», o di «oltre il 95». Ma tutti quanti, ovvero
il mondo intero, dovranno comunque ridurre le emissioni
di carbonio del 50, dell'85 o del 95%, a seconda del
livello di ambizione che il vertice vorrà raggiungere.
«Le divergenze fra paesi sono visibili nel testo – ha
detto Kim Castersen del Wwf – e dovranno essere riempiti
con la buona volontà politica. Al momento però, non
sappiamo ancora quanti soldi ci saranno a disposizione».
E difatti, questo resta ancora l'argomento cruciale.
Fra le altre buone notizie che arrivano a Copenhagen,
c'è la decisione europea di offrire 2,4 miliardi
all'anno, per i prossimi tre anni, per aiutare i paesi
poveri ad adattarsi agli effetti del cambiamento
climatico. E anche un accordo bipartisan raggiunto da
alcuni membri del Senato americano, che offre qualche
possibilità in più di vedere il Climate Change Bill di
Barack Obama diventare legge, nei primi mesi del 2010.
Un accordo appare sempre più a portata di mano. Eppure,
è ancora molto, molto difficile da raggiungere.
Le borse europee chiudono
poco mosse, bene i minerari
11.12.2009
Quasi tutti i principali listini azionari europei hanno
chiuso oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha
guadagnato lo 0,3%, il DAX a Francoforte lo 0,8%, il
CAC40 a Parigi lo 0,1% e il FTSE MIB a Milano lo 0,1%.
Lo SMI a Zurigo ha chiuso invariato.
Tra i minerari Anglo American (GB00B1XZS820) ha
guadagnato l'1,5%, BHP Billiton (GB0000566504) l'1,4%,
Rio Tinto (GB0007188757) l'1,3% e Xstrata (GB0031411001)
l'1,5%. La produzione industriale è aumentata lo scorso
mese in Cina di più del 19%. La notizia ha spinto i
prezzi dei metalli.
Tra i titoli dei produttori di beni di consumo Reckitt
Benckiser (GB00B24CGK77) ha guadagnato il 2,8%, Unilever
(NL0000009348) l'1,3%, Danone (FR0000120644) l'1,6%, L'Oréal
(FR0000120321) l'1,3% e Henkel (DE0006048432) il 3%. Le
vendite al dettaglio, un importante indicatore
dell'andamento del consumo, sono aumentate lo scorso
mese negli USA più di quanto previsto dagli economisti.
I bancari sono tornati oggi a soffrire. Lloyds Banking
Group (GB0008706128) ha perso il 3,4%, Royal Bank of
Scotland (GB0006764012) il 2,5%, Commerzbank
(DE0008032004) l'1,3%, Crédit Agricole (FR0000045072)
l'1,8%, UniCredit (IT0000064854) l'1,4% e UBS
(CH0024899483) l'1,9%. Sul settore continua ad esserci
un'elevata insicurezza a causa dei problemi di Dubai e
della Grecia.
ING Groep (NL0000303600) ha guadagnato l'1,6%. Il gruppo
olandese ha annunciato oggi che rimborserà il prossimo
21 dicembre la metà degli aiuti ricevuti dallo Stato.
Linde (DE0006483001) ha guadagnato a Francoforte il
3,9%. Morgan Stanley ha alzato oggi il suo rating sul
titolo della seconda impresa al mondo dei gas
industriali ad "Overweight".
Thales (FR0000121329) ha chiuso a Parigi in rialzo del
3,2%. Il gigante dell'elettronica per la difesa ha
annunciato un piano per tagliare i suoi costi di €1,3
miliardi nei prossimi cinque anni.
Redazione Borsainside 18.45
Borse dell'Europa
dell'Est positive, brilla Budapest
11.12.2009
Le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso
oggi in rialzo.
L'indice RTS ha guadagnato a Mosca l'1,1% a 1.366,36
punti. I positivi dati macroeconomici arrivati dagli USA
hanno messo di buon umore gli investitori anche sulla
piazza finanziaria moscovita. Tra le blue chips russe
LUKoil (RU0009024277) ha guadagnato l'1,2%, Rosneft
(RU000A0J2Q06) l'1,4%, Gazprom (RU0007661625) l'1,8% e
Sberbank (RU0009029540) l'1,7%.
Il BUX a Budapest ha guadagnato l'1,9% a 20.939,60
punti. Tutte le blue chips ungheresi hanno chiuso in
rialzo. OTP Bank (HU0000061726) ha guadagnato l'1,3%,
MOL (HU0000068952) l'1,2%, Magyar Telekom (HU0000016522)
l'1% e Gedeon Richter (HU0000067624) il 4,3%.
Il PX a Praga ha guadagnato lo 0,8% a 1.110,00 punti. I
volumi di scambio sono stati anche oggi molto bassi. Tra
i titoli principali del listino ceco Komercni Banka
(CZ0008019106) ha chiuso in rialzo del 2,1%, Erste Group
Bank (AT0000652011) dello 0,6%, Ceske Energeticke Zavody
(CZ0005112300) dello 0,1% e Telefónica O2 C.R.
(CZ0009093209) dell'1,2%.
Il WIG a Varsavia ha chiuso in rialzo dello 0,8% a
39.463,07 punti. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha
registrato una ripresa sulla scia dei prezzi dei metalli
ed ha guadagnato l'1,8%. Tra le altre blue chips
polacche Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato il
2,7%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) lo 0,7% e
Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) l'1,4%. PKN Orlen
(PLPKN0000018) ha perso l'1,6%.
Redazione Borsainside 20.30
Usa: Camera
Rappresentanti Approva Riforma Del Settore Finanziario
venerdì, 11 dicembre 2009 20:45 WASHINGTON
(ASCA-AFP) - Washington, 11 dic - La Camera dei
Rappresentanti del Congresso Usa ha approvato la piu'
grande riforma del settore finanziario dai tempi della
Grande Depressione. I deputati hanno approvato il
provvedimento con 223 voti a favore e 202 contrari
inviando cosi' il testo al Senato che, pero', non
iniziera' ad esaminarlo prima dell'anno prossimo.
Borse dell'America
Latina: San Paolo sale per la terza seduta di fila
11.12.2009
Le borse dell'America Latina hanno chiuso oggi
contrastate.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato lo 0,8% a 69.267,47
punti. Embraer (BREMBRACNOR4) ha chiuso in rialzo del
9%. Il costruttore brasiliano di aerei ha stretto un
accordo da $2,2 miliardi con la cinese CDB Leasing,
un'unità di China Development Bank. CDB Leasing
finanzierà l'acquisto di aerei di Embraer in Cina ed in
Asia nei prossimi tre anni. CDB Leasing potrà inoltre
anche acquistare degli aerei direttamente da Embraer.
Vale (BRVALEACNPA3) ha guadagnato l'1%. La produzione
industriale è aumentata lo scorso mese in Cina del
19,2%. La Cina è il principal partner commerciale del
Brasile ed uno dei maggiori acquirenti delle sue materie
prime. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha chiuso in
rialzo dello 0,1%.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello
0,1% a 31.901,69 punti. Tra le blue chips messicane
América Móvil (MXP001691213) ha perso lo 0,7%, Grupo
Mexico (MXP370841019) lo 0,8% e Wal-Mart de Mexico
(MXP810081010) lo 0,6%. Cemex (MXP225611567) ha
guadagnato l'1,2%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,1% e l'IBVC a
Caracas l'1%. Il General a Lima ha guadagnato lo 0,7%,
l'IPSA a Santiago del Cile il 2,2% e L'IGBC a Bogotà lo
0,5%.
Redazione Borsainside 23.55
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