PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Lunedì 14 Dicembre 2009

PARTE  2

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..... Sabato 12 Dicembre 2009 ..... Domenica 13 Dicembre 2009 ..... Lunedì 14 Dicembre 2009 .....
 

 

 

 

Crisi: Obama Contro Banchieri "Gatti Grassi" Di Wall Street
sabato, 12 dicembre 2009 09:28 WASHINGTON
(AGI) - Washington, 12 dic. - Il presidente degli Stati uniti, Barack Obama contro i banchieri "gatti grassi" di Wall Street. Il capo di stato degli Usa, in un'intervista alla Tv Cbs, ha espresso rabbia per quelle banche salvate dal governo che poi hanno pensato a maxi bonus mentre milioni di americani combattevano tutti i giorni contro la poverta' e la disoccupazione. Con il tasso di disoccupazione che si attesta intorno al 10% e la pesante crisi economica e finanziaria Obama ha espresso frustrazione per il fatto che "alcune persone a Wall Street non lo comprendono".

 

 

Cina: boom nuovi posti di lavoro
sabato, 12 dicembre 2009 10:50 PECHINO
(ANSA) - PECHINO, 12 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) - Nei primi dieci mesi dell'anno la Cina ha gia' superato il numero di nuovi posti di lavoro che contava di creare nel 2009. La Cina ha creato 9,4 milioni di posti di lavoro nelle aree urbane nei primi dieci mesi del 2009, superando l'obiettivo del governo di nove milioni di nuovi posti nell'anno. Cifre ufficiali stimano che piu' di 20 milioni di immigrati interni abbiano perso l'impiego a causa della crisi finanziaria globale.

 

 

Grecia: Almunia, l'Eurozona Non Risolvera' i Suoi Problemi
domenica, 13 dicembre 2009 - 13:47 CET
(AGI) - Madrid, 13 dic. - L'Eurozona non risolvera' i problemi di bilancio della Grecia. Lo sostiene il commissario Ue uscente agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia in un'intervista a El Pais. "Se la Grecia - dice Almunia - non prendera' le misure necessarie per superare i suoi problemi, non sara' certo l'Eurozona a farlo al suo posto".

 

 

Usa, Romer (Casa Bianca): disoccupazione potrebbe ancora salire
domenica, 13 dicembre 2009 16:15 WASHINGTON
L'economista della Casa Bianca, Christina Romer, ha dichiarato oggi che il tasso di disoccupazione Usa potrebbe ulteriormente salire prima di cominciare a scendere.
"Potrebbe", ha detto al programma tv della Nbc "Meet The Press" Romer, a capo del Consiglio dei Consiglieri Economici del presidente, rispondendo a una domanda sulle previsioni sull'andamento del tasso di disoccupazione. "Certamente queste cose fanno dei rimbalzi. Io mi aspetto alcuni rimbalzi sulla strada mentre si va avanti", ha detto.
Attualmente il tasso di disoccupazione Usa è al 10%. Romer ha aggiunto che gli istituti privati di previsione "parlando di una crescita dei posti di lavoro in un qualche momento del primo trimestre" del 2010.

 

 

La Borsa di Tokyo chiude piatta
14.12.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi poco mossa. Il Nikkei è rimasto invariato a 10,105.68 punti, il Topix ha perso lo 0,4% a 885,08 punti. Gli indici giapponesi hanno potuto registrare intraday una forte ripresa. L'Emirato del Dubai ha ricevuto da Abu Dhabi un prestito di emergenza da $10 miliardi. La notizia ha ridotto i timori del mercato relativi ad un possibile default di Dubai. Nel settore delle costruzioni Shimizu (JP3358800005) ha guadagnato l'1,9% e Kajima (JP3210200006) l'1,1%. Secondo delle voci di stampa il Governo di Dubai e le sue compagnie dovrebbero alle imprese giapponesi che non appartengono al settore finanziario $7,5 miliardi. Tra i bancari Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha perso il 2,9% e Mizuho Financial Group (JP3885780001) l'1,9%. Dal rapporto Tankan della Banca Centrale del Giappone si è appreso oggi che le grandi aziende hanno l'intenzione di ridurre i loro investimenti. Nel settore delle linee aeree All Nippon Airways (JP3429800000) ha chiuso in rialzo dell'1,2% e Japan Airlines (JP3705400004) del 3,2%. Il Giappone e gli Stati Uniti hanno stretto un accordo volto a facilitare i servizi aerei tra entrambi i paesi.
Redazione Borsainside 7.30

 

 

Dubai: Da Abu Dhabi Un Aiuto Da 10 Mld Per Pagare Bond Nakheel
lunedì, 14 dicembre 2009  08:38 DUBAI
(ASCA) - Roma, 14 dic - Un sospiro di sollievo a Dubai ma anche sui mercati finanziari. Abu Dhabi arriva in soccorso dell'altro emirato fornendo 10 miliardi di dollari per aiutare Dubai World nel far fronte ai debiti. La somma comprende anche 4,1 miliardi di dollari per ripagare un bond islamico in scadenza oggi emesso dalla Nakheel, societa' che opera nel real estate controllata da Dubai World. Il resto del finanziamento sara' impiegato da Dubai World per pagare fornitori e creditori relativamente alle scadenze da qui a fine aprile del 2010. Dubai intanto continua nell'attivita' di cercare di ristrutturare un indebitamento da 26 miliardi di dollari, meno della meta' dei 59 miliardi di dollari di debito a fine 2008.

 

 

Giappone: anche il Tankan conferma, ripresa ancora fragile
BlueTG.it - lunedì, 14 dicembre 2009 - 10:12 CET
Occhi puntati in Giappone sul In rapporto trimestrale Tankan, elaborato dalla Bank of Japan (BoJ), che per il quarto trimestre del 2009 ha mostrato solo un modesto miglioramento, mentre le grandi industrie monitorate hanno programmato tagli record delle spese in conto capitale, lamentando l’impatto dello yen forte sull’ancora fragile ripresa economica.
L'indice principale sulla fiducia delle grandi industrie manifatturiere è così risultato pari a -24 a dicembre dai -33 punti del trimestre precedente (consensus: -27), mentre quello relativo alle grandi industrie non manifatturiere è risalito a -22, da -24, in linea con le attese medie degli economisti. (l.s.)

 

 

14 Dicembre 2009 11:04 ROMA
ITALIA IN BANCAROTTA: DEBITO PUBBLICO SALE AL 141.6% DEL PIL, NUOVO MASSIMO STORICO
di WSI
Secondo i dati Bankitalia, a ottobre il debito si e' attestato a 1.801 miliardi di euro, rispetto a un pil di 1.272 miliardi. In un mese, tra settembre e ottobre, il debito e' cresciuto di 15 miliardi. Allarme rosso e tendenza al peggioramento.
Ancora in aumento il debito pubblico: secondo i dati di Bankitalia, a ottobre si e' attestato a 1.801,6 miliardi di euro contro i 1.786,8 mld di settembre. La tendenza al rialzo va avanti da dicembre 2008. In un mese, tra settembre e ottobre, il debito e' cresciuto di 15 miliardi. Il Pil (prodotto interno lordo) alla fine del 2008 era di 1.272 miliardi in valore assoluto (gia' in calo rispetto a 1.284 miliardi del 2007) per cui la percentuale del debito sul Pil (retrodatata) e' del 141.6%, un livello che non ha uguali in un paese occidentale. Le previsioni di Bankitalia per il 2009 indicano un arretramento del 4.5% del Pil, per la recessione globale, dunque il rapporto debito/Pil e' ancora in forte aumento, ma nessuno ce lo dice.
A fine dicembre 2008 il debito pubblico era pari a 1.662,558 miliardi: gia' a maggio scorso, in cinque mesi, dunque, si è registrato un aumento di 89,63 miliardi (+5,39%). Rispetto ai 1.648,74 miliardi di maggio del 2008, invece, il debito è cresciuto del 6,27%.

 

 

L'Austria nazionalizza Hypo Alpe-Adria Bank International
BlueTG.it - lunedì, 14 dicembre 2009 11:14 VIENNA
L’Austria ha deciso di nazionalizzare Hypo Alpe- Adria Bank International Ag e di iniettare nell’istituto 450 milioni di euro di mezzi freschi.
Bayerische Landesbank venderà infatti la sua partecipazione di controllo (67% del capitale) a 1 euro per azione, svalutando in bilancio il suo investimento da 2,3 miliardi di euro ed iniettando 825 milioni di euro nella banca, secondo quanto annunciato dal ministro delle Finanze austriaco Josef Proell.
La provincia austriaca della Carinzia, titolare del 12,4% del capitale di Hypo Alpe-Adria Bank International inietterà a sua volta 200 milioni di capitale e l’assicuratore Grazer Wechselseitige Versicherung Ag, socio al 20,5%, ne verserà altri 30 milioni. (l.s.)

 

 

Dubai: Borsa Chiude Giornata Con Rialzo Del 10,37%
lunedì, 14 dicembre 2009 11:31 DUBAI
(ASCA-AFP) - Dubai, 14 dic - La borsa del Dubai ha chiuso gli scambi con un rialzo del 10,37%, sulla scia del finanziamento da 10 miliardi di dollari annunciato dal governo del paese mediorientale, dei quali 4,1 miliardi verranno destinati al pagamento dei bond Nakheel.

 

 

COPENHAGEN, TRATTATIVE INTERROTTE. I PAESI IN VIA DI SVILUPPO ABBANDONANO IL TAVOLO

lunedì, 14 dicembre 2009 11:11 Copenhagen

Il vertice di Copenhagen è entrato nella settimana cruciale. Ma i colloqui, che fino a ora stavano andando avanti su due piste parallele - l'estensione del Protocollo di Kyoto e la stesura del nuovo Trattato - si sono interrotti, con i paesi in via di sviluppo che hanno abbandonato in massa le aule del negoziato.
I paesi africani dicono che «i paesi ricchi stanno cercando di uccidere Kyoto». «Stanno cercando di far precipitare tutto», ha accusato Kamel Djemouai, il capo della delegazione algerina, durante una conferenza stampa.
Nel giro di mezz'ora sono stati sospesi i colloqui sul fronte della deforestazione, un passaggio cruciale del futuro trattato, che sin qui era considerato l'argomento che raccoglieva il maggior grado di consenso.
Connie Hedegaard, la presidente della conferenza, ha lanciato una serie di consultazioni multilaterali, nel tentativo di far ripartire con più serenità il negoziato. «Ci auguriamo - ha detto Yvo de Boer, il capo della diplomazia Onu - che questa situazione consenta di focalizzare rapidamente i punti cruciali, in modo da far ripartire il negoziato con una nuova spinta». Il problema, come sempre, è che mancano ancora le cifre: sulla riduzione della CO2 e sui finanziamenti.
La Cina, insieme al tutto il G77, il gruppo dei paesi in via di sviluppo, contesta la posizione degli Stati Uniti. Il problema è che gli Usa non hanno mai ratificato il Protocollo di Kyoto, né mai lo faranno. Al contrario, i paesi poveri chiedono di allungare la vita a Kyoto e di mantenere le trattative su una doppia pista.
Lo scenario, insomma, si complica. Iministri dell'ambiente di 192 paesi del mondo sono quasi tutti arrivati nella capitale danese e, da mercoledì sarà la volta di oltre 110 capi di Stato e di governo, che dovrebbero stringere sui contenuti di questa intesa globale sulla riduzione dei gas-serra. Ma il tempo stringe e le parti appaiono ancora troppo lontane.

 

 

Borse Asia-Pacifico: Shanghai e Hong Kong chiudono in rialzo
14.12.2009
Quasi tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato l'1,7% a 3.302,90 punti. La notizia del salvataggio di Dubai ha spinto gli acquisti anche sulla piazza finanziaria cinese. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha guadagnato l'1,7%, Bank of China (CN000A0J3PX9) il 3,1% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) il 2%. Tra i minerari Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha chiuso in rialzo del 4,4%, Jiangxi Copper (CN0009070615) dell'1,2% e Zijin Mining (CNE100000502) dell'1,6%. Sinopec (CN0005789556) ha guadagnato l'8,5%. Secondo delle voci di stampa la prima raffineria asiatica potrebbe acquistare dalla sua impresa madre degli assets in Africa.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,8% a 22.085,75 punti. Tra i bancari HSBC (GB0005405286) ha guadagnato l'1,4%, Hang Seng Bank (HK0011000095) lo 0,7% e BOC Hong Kong (HK2388011192) lo 0,5%. Ancora bene il settore immobiliare. Cheung Kong Holdings (HK0001000014) ha guadagnato l'1,3%, Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) lo 0,8%, Sino Land (HK0083000502) l'1% e Henderson Land (HK0012000102) l'1%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,4%, il Taiex a Taipei lo 0,3% e il Kospi a Seul lo 0,5%. Lo Straits Times a Singapore ha perso meno dello 0,1%.
Redazione Borsainside 12.20

 

 

Citigroup: Al Via Rimborso Di 20 Miliardi Di Dollari Al Tesoro Usa
lunedì, 14 dicembre 2009 15:29 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 14 dic - Citigroup (NYSE: C - notizie) ha raggiunto un accordo con il Tesoro Usa per rimborsare i 20 miliardi di dollari di aiuti pubblici ricevuti dall'amministrazione Usa nell'ambito del programma Tarp sui cosidetti ''asset tossici''. Nel dettaglio, spiega la nota della banca Usa, si procedera' immediatamente a un aumento di capitale da 20,5 miliardi di dollari, di cui 17 miliardi di dollari in azioni ordinarie, aumentabili per altri 2,55 miliardi. Inoltre verranno emessi 3,5 miliardi di dollari di ''unita' di capitale tangibile (tangible equity units)'', di cui 2,8 miliardi di dollari sotto forma di contratti prepagati su azioni ordinarie (contabilizzate come patrimonio) e 700 milioni di dollari sotto forma di obbligazioni subordinate (contabilizzate come debito). Allo stesso tempo, il Tesoro (NYSE: TSO - notizie) vendera', attraverso una offerta puibblica competitiva, fino a 5 miliardi di dollari delle azioni ordinarie Citigroup in suo possesso, successivamente a questa vendita il Tesoro sara' vincolato per 45 giorni a non vendere alcuna altra azione Citigroup. Questa clausola di ''lock up'' risulta accessoria poiche' il Tesoro ha gia' detto che si liberera' di tutte le altre azioni di Citigroup in suo possesso non prima di 6-12 mesi. Poi nel gennaio 2010, Citi emettera' 1,7 miliardi di dollari di azioni equivalenti a quelle ordinarie che saranno distribuite ai dipendenti. Il rimborso degli aiuti pubblici determinera' per Citi una perdita lorda di circa 8 miliardi di dollari.

 

 

14 Dicembre 2009 16:45 NEW YORK
MUTUI: TASSI FISSI IN ITALIA PIU' ALTI CHE IN EUROPA
di WSI - APCOM
Sono del 5% contro il 4.4% degli altri Paesi europei. Rallentano dunque i mutui alle famiglie per l'acquisto della casa mentre cresce il livello di sofferenza delle banche, aumentato ai piu' alti livelli dal 2000.
Rallentano i mutui alle famiglie per l'acquisto della casa dal 2006, mentre aumenta il livello di sofferenza delle banche che si è portato ai livelli più alti dal 2000: "nel terzo trimestre di quest`anno il flusso delle nuove sofferenze rettificate in rapporto alla consistenza dei prestiti alla fine del periodo precedente ha raggiunto l`1,5 per cento per le famiglie consumatrici (dallo 0,9 nel periodo corrispondente del 2008): questo è il valore più elevato dal 2000". È quanto emerge da uno studio della Banca d'Italia, 'L`andamento del mercato immobiliare italiano e i riflessi sul sistema finanziario'.
"Il rallentamento dei mutui - spiega la Banca d'Italia - è ascrivibile prevalentemente ai mutui alle famiglie, la cui espansione (corretta per l`effetto contabile delle cartolarizzazioni) si è affievolita, fino al 2,9 per cento nello scorso ottobre. Nell`area dell`euro l`andamento del credito alle famiglie per l`acquisto di abitazioni è negativo, seppur di poco.
La decelerazione dei mutui registrata in Italia riflette in parte la debolezza ciclica della domanda di credito. Vi hanno contribuito, sino all`estate del 2008, i rialzi dei tassi di interesse, nonché, nel periodo più recente, l`irrigidimento dei criteri di offerta di prestiti da parte delle banche, in relazione all`aggravarsi della crisi finanziaria".
Tuttavia la Banca d'Italia sottolinea come "dall`autunno del 2008, in seguito alla riduzione dei tassi ufficiali e al conseguente generale calo dei rendimenti di mercato, in Italia il costo dei nuovi mutui è sceso in misura considerevole; rispetto al picco di agosto 2008 i tassi sono oggi inferiori di 3,4 punti percentuali per i prestiti a tasso variabile e di 1,1 punti per quelli a tasso fisso. Il confronto tra il costo dei mutui in Italia e nell`area dell`euro non fornisce risultati univoci. I tassi nel nostro paese sono inferiori a quelli medi dell`area per le operazioni a tasso variabile (2,3 contro 2,8 per cento). I mutui a tasso fisso rimangono però più onerosi (5,0 per cento in Italia contro il 4,4 nell`area per i prestiti con tasso determinato per almeno 10 anni)".

 

 

Usa: Banche a Obama, Non Siamo Gatti Grassi. Pericolose Troppe Regole
lunedì, 14 dicembre 2009 17:15 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 14 dic - L'associazione delle bance Usa (Aba) risponde, con un lungo comunicato, all'intervista rilasciata ieri alla Cbs (NYSE: RBV - notizie) dal presidente Usa Barack Obama. L'inquilino della Casa Bianca aveva definito ''gatti grassi'' alcuni dei manager dei maggiori gruppi bancari Usa. Nella nota, l'associazione bancaria respinge innanzitutto l'accusa di aver utilizzato i fondi pubblici del Tarp per fini diversi da quelli dei prestiti e ricorda che proprio dal Tarp, ''il Tesoro (NYSE: TSO - notizie) prevede utili per 19 miliardi di dollari''. L'Aba snocciola anche delle cifre, ''le 21 maggiori banche del paese'', grazie ai fondi del governo, ''hanno concesso oltre 2.200 miliardi di dollari di nuovi prestiti'' mentre ''anche se la domanda di credito e' comunque calata in conseguenza della recessione''. Sul credito al consumo, le banche spiegano che dall'inizio della recessione (dicembre 2007), il credito al consumo e' salito del 4,7%, ''mentre nelle ultime sei recessioni, il credito al consumo aveva registrato una contrazione pari a -3,6%''. Insomma nessuna intenzione di penalizzare consumatori e piccole imprese, semmai e' aumentata ''la prudenza nel concedere credito'' a causa della recessione. Poi la stoccata ai progetti di regolamentazione della Casa Bianca, che rischiano ''di scoraggiare le banche dal concedere credito,con serie conseguenze dal punto di vista economico. Una eccessiva regolamentazione significa che solo pochi prestiti saranno concessi e solo ai migliori, si rischia una spirale di morte''.

 

 

Crisi: Grecia,borsa in netto rialzo
lunedì, 14 dicembre 2009 17:27 ATENE
(ANSA) - ATENE, 14 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) - La Borsa di Atene ha fatto segnare oggi un netto rialzo, aiutato dal positivo andamento dei mercati internazionali. E in attesa dell'incontro di questa sera tra il premier Giorgio Papandreou e le parti sociali.
L'Indice Generale ha fatto segnare in chiusura +2,6%, superando la soglia simbolica dei 2.200 punti, dopo una giornata altalenante che apertasi in forte crescita ma che era anche entrata brevemente in territorio negativo.

 

 

Usa: al via vertice Obama-banchieri
lunedì, 14 dicembre 2009 - 17:43 CET
(ANSA) - NEW YORK, 14 dic - Il Vertice tra il presidente Usa e i principali banchieri americani e' iniziato poco dopo le 11 locali, le 17 italiane alla Casa Bianca. Durera' poco piu' di un'ora, secondo le previsioni. All'incontro mancano tre 'pesi massimi', che non sono riusciti a raggiungere Washington a causa della nebbia: il numero uno di Goldman Sachs Lloyd Blankfein, i suoi colleghi di Morgan Stanley (NYSE: MS - notizie) e di Citigroup John Mack e Dick Parsons. Erano sullo stesso aereo, prenderanno per videoconferenza
 

 

 

Borse europee: Chiusura positiva, svetta Milano
14.12.2009
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato l'1%, il DAX a Francoforte lo 0,8%, il CAC40 a Parigi lo 0,7%, il FTSE MIB a Milano l'1,1% e lo SMI a Zurigo lo 0,3%.
Il salvataggio di Dubai ha sostenuto i bancari. Barclays (GB0031348658) ha guadagnato l'1,3%, HSBC (GB0005405286) il 2,4%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 3,4%, Crédit Agricole (FR0000045072) l'1%, UniCredit (IT0000064854) lo 0,8% e UBS (CH0024899483) lo 0,8%. L'Emirato del Dubai ha ricevuto da Abu Dhabi un prestito di emergenza da $10 miliardi. La notizia ha ridotto i timori del mercato relativi ad un possibile default di Dubai e alle sue conseguenze sul settore finanziario.
Ancora bene i minerari Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato il 3%, BHP Billiton (GB0000566504) l'1,7%, Xstrata (GB0031411001) il 2,6% e Lonmin (GB0031192486) il 3,7%. I prezzi dei principali metalli si sono apprezzati anche oggi a Londra.
BG Group (GB0008762899) ha chiuso in rialzo dell'1,6%. Barclays Capital ha promosso oggi il titolo dell'impresa petrolifera britannica ad "Overweight".
STMicroelectronics (NL0000226223) ha guadagnato a Parigi il 2,4%. Cheuvreux ha introdotto il titolo del primo produttore europeo di semiconduttori nella sua "Selected List".
Redazione Borsainside 18.20

 

 

Ue: in estate perso altro mln posti
lunedì, 14 dicembre 2009 - 20:17 CET
(ANSA) - BRUXELLES, 14 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) - Da luglio a settembre oltre un mln di posti di lavoro in meno nell'Ue di cui 712mila nell'eurozona: questi gli ultimi dati di Eurostat. Dati che confermano come la crisi dell'occupazione si faccia sempre piu' profonda, con il rischio di generare un esercito di disoccupati di lunga durata. Ma c'e' anche un altro campanello d'allarme. La produzione industriale a ottobre e' tornata a calare dopo 6 mesi: dello 0,6% in Eurolandia e dello 0,7& nell'intera Ue.

 

 

14 Dicembre 2009 20:30 NEW YORK
OBAMA: MASSIMO SFORZO DALLE BANCHE
di WSI - APCOM
Il presidente Usa: mi aspetto "un impegno straordinario" per la ripresa economica del paese, dopo che hanno ricevuto "un aiuto straordinario" dai contribuenti.
Le banche nel momento più buio della crisi finanziaria hanno ricevuto uno straordinario aiuto in denaro pubblico, adesso da loro ci si aspetta il massimo sforzo per ricostruire l'economia americana.
E' quanto ha detto Barack Obama al termine di un colloquio alla Casa Bianca con i vertici del settore bancario statunitense. Il presidente ha spiegato che le banche dovranno fare il possibile per aumentare il credito alle piccole e medie imprese.
Obama inoltre ha dichiarato che si aspetta dalle banche una stretta collaborazione per riformare i controlli sul sistema finanziario americano. "Ognuno deve fare la sua parte e ha le sue responsabilità", ha detto Obama.

 

 

Le borse dell'Europa dell'Est salgono ancora, eccetto Praga
14.12.2009
Quasi tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in rialzo.
L'indice RTS ha guadagnato a Mosca l'1,1% a 1.381,91 punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a venerdì ma sono rimasti al di sopra della media. Anche il mercato azionario russo ha beneficiato del salvataggio di Dubai. Tra le blue chips russe LUKoil (RU0009024277) ha guadagnato lo 0,2%, Rosneft (RU000A0J2Q06) lo 0,3%, Gazprom (RU0007661625) lo 0,3% e Sberbank (RU0009029540) l'1%.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,6% a 21.054,37 punti. Quasit tutte le blue chips ungheresi hanno chiuso anche oggi in rialzo. OTP Bank (HU0000061726) ha guadagnato l'1,2%, MOL (HU0000068952) l'1,9% e Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,3%. Su Gedeon Richter (HU0000067624) sono scattate delle prese di beneficio. Il titolo dell'impresa farmaceutica ha perso l'1,4%.
Il PX a Praga ha perso lo 0,4% a 1.105,20 punti. Tra i titoli di maggior peso del listino ceco Erste Group Bank (AT0000652011) ha chiuso in calo dell'1,1% e Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) dello 0,3%. Komercni Banka (CZ0008019106) ha guadagnato lo 0,5%, Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) ha chiuso invariato.
Il WIG a Varsavia ha chiuso in rialzo dello 0,8% a 39.769,97 punti. I bancari hanno guidato la lista dei rialzi. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato l'1%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) l'1,9%, BZW Bank (PLBZ00000044) il 2,3% e BRE Bank (PLBRE0000012) lo 0,5%. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha perso lo 0,8% e Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) lo 0,5%.
Redazione Borsainside 21.00
 

 

 

14 Dicembre 2009 23:30 NEW YORK
ALERT EURO: TONFO NEL 2010 SE IRLANDA E GRECIA ESCONO DALL' EUROPA
di WSI
I due paesi in forte difficolta' verranno probabilmente salvati, ma una loro uscita dal blocco euro non e' da escludere.
Uno spauracchio si aggira da tempo sui mercati del Vecchio Continente. E' l'idea che un Paese europeo esca dal blocco della UE, gettando in piena crisi la moneta unica. Un eventuale tracollo dell'euro diventerebbe senza dubbio l'evento piu' importante del 2010 in ambito macroeconomico e non sembra piu' cosi' impensabile dopo che alcuni analisti hanno iniziato a prevedere l'uscita dall'Unione Europea dell'Irlanda e della Grecia, alle prese con deficit pubblici alle stelle e persistenti difficolta' di crescita economica.
"Nutriamo seri dubbi sull'abliita' di Paesi come Irlanda e Grecia di riuscire a crescere economicamente nel corso della crisi attuale", avverte in una nota, riportata da Bloomberg, Steve Barrow, a capo degli strategist sul mercato valutario del Gruppo dei 10 della britannica Standard Chartered Bank. Nel documento si legge inoltre che "con il taglio dei tassi di interesse, il deprezzamento dei tassi di cambio e le massicce iniziative di supporto fiscale, tutti "off limit" per queste due nazioni, sembra probabile un salvataggio da parte della UE ma non e' affato da escludere persino un'uscita dal gruppo europeo dei due paesi prima della fine del 2010".
Se questo dovesse succedere veramente - si tratterebbe tra l'altro del primo caso dalla fondazione della Ue che un Paese esce dal blocco dell'Unione Monetaria - e' difficile che non diventi la storia dell'anno in ambito economico. Dopo tutto sino a poco tempo non si faceva che parlare dell'euro come una delle piu' valide alternative per rimpiazzare il biglietto verde e per diventare cosi' la nuova valuta di riferimento mondiale. Ma per il momento non e' aria.

 

 

Le borse di San Paolo e Città del Messico chiudono in leggero rialzo
14.12.2009
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso oggi in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato lo 0,1% a 69.349,40 punti. Per il listino brasiliano si è trattato della quarta seduta positiva di fila. TIM Participacoes (BRTCSLACNPR7) e Vivo (BRVIVOACNOR1) hanno guadagnato rispettivamente il 5,9% ed il 5,5%. Goldman Sachs ha espreso oggi ottimismo sul settore brasiliano della telefonia mobile ed alzato il suo target price per i due titoli. Vale (BRVALEACNPA3) ha beneficiato anche oggi dell'aumento dei prezzi dei principali metalli ed ha guadagnato l'1,2%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha chiuso in rialzo dello 0,3% nonostante il nuovo calo del prezzo del petrolio. Dopo l'eccezionale rally delle scorse sedute Centrais Eletricas Brasileiras (BRELETACNOR6) ha perso il 6,2%.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,3% a 32.009,88 punti. Standard & Poor's ha tagliato il rating sovrano del Messico da "BBB+" a "BBB-". La notizia era in parte scontata ed ha pesato solo moderatamente sul mercato. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato lo 0,5% e Grupo Mexico (MXP370841019) l'1,3%. Cemex (MXP225611567) ha perso lo 0,3% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) lo 0,7%Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato l'1,8%, l'IBVC a Caracas l'1,8%, il General a Lima lo 0,4% e l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,9%. L'IGBC a Bogotà ha chiuso invariato.
Redazione Borsainside 23.55
 

 

 
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WALL STREET: ACCORDO EXXON E DUBAI, WALL STREET SALE

14 Dicembre 2009 22:05 NEW YORK  - WSI
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Le nuove operazioni di M&A riportano gli investitori a puntare sull'azionario. Rassicurazioni sulla ripresa economica globale dopo l'intervento di Abu Dhabi. Citigroup salda il debito col governo, Obama incontra i vertici delle banche.
Seduta di borsa positiva per gli indici azioanri americani. Spinti dalle notizie secondo cui Abu Dhabi si impegnera' a salvare Nakhell (la divisione in crisi di Dubai), e dai nuovi accordi societari (Exxon Mobil su XTO Energy), il Dow Jones ha guadagnato lo 0.28% a 10501, l’S&P500 lo 0.70% a 1114, il Nasdaq e’ cresciuto dello 0.99% a 2212. In primo piano anche il settore fnanziario in occasione del meeting del presidente americano Obama con i vertici delle grosse banche Usa.

Fin dalle prime ore della mattinata, la promessa di Abu Dhabi di mettere $10 miliardi a disposizione dell'emirato piu' piccolo aveva rassicurato gli investitori, spegnendo i timori che avevano spinto al ribasso i listini il mese scorso. Le difficolta' incontrate da Dubai nel ripagare il debito avevano diffuso sui mercati la paura di un possible contagio mondiale, che avrebbe quasi sicuramente provocato un rallentamento della ripresa economica a livello globale.

Positivo il contributo dell’accordo raggiunto tra il colosso petrolifero Exxon Mobil e il produttore di gas naturale XTO Energy. Exxon ha messo ul piatto $31 miliardi per rilevare l’azienda, il cui titolo e’ schizzato del 15% sulla notizia; le azioni XOM hanno invece lasciato sul terreno il 4% circa. Gli accordi societari tendono ad aiutare tipicamente il mercato per la corsa all’acquistio di azioni di societa’ possibili target di takeover.

"Si tratta ancora di un rally basato sulla liquidita’" ha comunicato Bill King di Ramsey King Securities. "Non e’ che si siano grandi attese sulle prospettive economiche, ma finche’ la Fed manterra’ i tassi bassi gli investitori continueranno a comprare grazie a prestiti a costo contenuto".

Sotto i riflettori anche le banche, dopo che la Camera dei Rappresentati Usa ha approvato una legge che restringera' il range di operazioni che i grandi istituti finanziari saranno in grado di svolgere. In un incontro svoltosi con i vertici delle grosse banche Usa, il presidente Barack Obama ha confermato di attendersi uno "sforzo straordinario" da parte di queste per favorire la concessione di prestiti alle piccole e medie imprese.

Tra i titoli del settore, in rialzo di quasi il 2% JP Morgan, piatta Bank of America, in netto calo (-6.80%) Citigroup. Dopo giorni di speculazioni da parte dei media e degli analisti, la banca ha alzato il velo sul piano di aumento di capitale volto a restituire i finanziamenti ($20 miliardi) ricevuti in prestito dal governo nell'ambito del programma di salvataggio TARP.

Tra le altre news, la produttrice di cioccolato Cadbury, finita nel mirino di Kraft e Ferrero/Hershey, ha rivisto al rialzo l'outlook sui margini e sul fatturato. La societa' britannica continua a respingere le offerte di acquisto da parte delle rivali. Inevidenza anche Google, che si starebbe preparando al lancio del primo telefonino di produzione propria, che secondo le ultime informazioni dovrebbe avvenire l'anno prossimo.

Sugli altri mercati, sul valutario in recupero l'euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ pari a 1.4648. Nel settore energetico, il greggio ha chiuso in calo per la settima seduta consecutiva. I futures con consegna gennaio hanno ceduto $0.36 a $69.51 al barile. In rialzo l’oro: i futures con scadenza febbraio si sono attestati a quota $1123.800 (+$3.90) l’oncia. In ribasso infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e' salito al 3.5460%.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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