PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Mercoledì 16 Dicembre 2009

PARTE  2

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16 Dicembre 2009 02:44 NEW YORK
NUOVA BOLLA: QUEL RELITTO BARBARICO CHE E' L'ORO
di WSI
Qualcuno che parla chiaro c'e': il solito Nouriel Roubini, colui che ha predetto per primo e con accuratezza la Grande Recessione. Adesso il professore dice che la corsa all'oro e' pura follia speculativa. Da primitivi anti-progresso.
Qualcuno che parla chiaro c'e' sempre: e' il solito Nouriel Roubini, colui che ha predetto per primo (nel 2006) e con accuratezza l'attuale Grande Recessione. Parla chiaro, Roubini, perche' non e' un economista al soldo delle grandi banche di Wall Street ma e' un professore universitario (New York University) attrezzato teoricamente e caratterialmente per fare il guastafeste e il bastian contrario contro il "sistema" e i blocchi di potere. Non per partito preso, ma quando e' dovuto. Cioe' sempre.
Adesso il professore se ne esce con un'altra delle sue classiche provocazioni economiche: la corsa dell'oro - dice - e' pura follia speculativa. L'ultima di tante bolle gia' viste. Solo che questa e' roba da primitivi, di solito in America e altrove identificabili in gruppuscoli spocchiosi che ruotano intorno siti anti-governativi, luddisti, antimodernisti, anti-monetaristi, anti-capitalisti, anti-progresso, apocalittici, catastrofisti e quasi sempre di estrema destra. Sul suo sito Roubini Global Economics il professore (che tra l'altro nella vita privata e' un simpatico tutt'altro che gufo, come invece pensano gli idioti) ha pubblicato in questi giorni un'analisi intitolata "The New Bubble in the Barbarous Relic that Is Gold" cioe' appunto come nel titolo qui su WSI "La nuova bolla in quel relitto barbarico che e' l'oro"
"Nei mesi recenti il prezzo dell'oro e' salito drammaticamente - scrive Roubini - prima infrangendo la barriera dei $1000 l'oncia, poi salendo un altro 20% nelle ultime settimane col sorpasso di quota $1200, infine correggendo al ribasso sui $1100. Qualche rialzista dell'oro dice che il metallo giallo potrebbe eclissare i $2000 nei prossimi 2 anni. Ma e' possibile? Il prezzo e' giustificaato dai fondamentali? Un'analisi dei fatti suggerisce che una buona parte del rialzo dei prezzi dell'oro e' indotta da una bolla.
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Credit Suisse Tratta Con Washington Per Chiudere Causa
mercoledì, 16 dicembre 2009 - 7:00 CET
(AGI) - New York, 16 dic. - Il colosso svizzero Credit Suisse ha annunciato di essere in fase di avanzata trattativa per chiudere un'investigazione del governo degli Stati Uniti. La banca e' disposta a pagare una maxi-multa di 536 milioni di dollari per por fine all'indagine del New York County District Attorney Office, del Dipartimento di Giustizia Usa e della Federal Reserve, relativa a pagamenti tra il 2002 e il 2007 a "soggetti che sono passibili di sanzioni economiche da parte del governo Usa".

 

 

La Borsa di Tokyo sale, esplodono i bancari
16.12.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in rialzo. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,9% a 10.177,41 punti ed il Topix l'1,5% a 898,29 punti. I bancari hanno preso il volo. Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha guadagnato il 4,9%, Mizuho Financial Group (JP3885780001) il 15,2% e Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) il 14,3%. Secondo quanto riporta il quotidiano finanziario "Nikkei" il Comitato di Basilea sulla Vigilanza Bancaria potrebbe concedere alle banche un periodo di transizione molto lungo, dai dieci ai vent'anni, per adeguarsi alle nuove direttive sui requisiti patrimoniali. La notizia ha spinto anche i titoli del settore immobiliare. Mitsui Fudosan (JP3893200000) ha guadagnato il 2,4%, Mitsubishi Estate (JP3899600005) il 4,4% e Sumitomo Realty & Development (JP3409000001) il 3,1%.
Toyota (JP3633400001) ha chiuso in rialzo dell'1,6%. Secondo quanto riporta il quotidiano "Asahi" Toyota potrebbe raggiungere il break-even nel corrente esercizio. Il colosso dell'auto ha indicato lo scorso mese di attendersi una perdita di ¥200 miliardi.
Japan Airlines (JP3705400004) ha guadagnato il 3% dopo aver annunciato di essere vicina a trovare un accordo con i suoi pensionati.
Redazione Borsainside 7.30

 

 

Citigroup: Abu Dhabi Chiede Rottura Contratto o 4 Mld Danni
mercoledì, 16 dicembre 2009 08:32 ABU  DHABI
(AGI) - Il fondo sovrano di Abu Dhabi chiede a Citigroup (NYSE: C - notizie) la rescissione di un contratto da 7,5 miliardi di dollari, per l'acquisto di azioni della banca Usa, oppure un risarcimento danni da 4 miliardi di dollari. Il fondo sovrano accusa Citigroup di travisamento fraudolento delle clausole contrattuali.

 

 

Cgia, In 3 Mesi Scudo Ha Reso Come 6 Anni Lotta Evasione
mercoledì, 16 dicembre 2009 - 10:49 CET
(AGI) - Roma, 16 dic. - In tre mesi, dal 15 settembre al 15 dicembre 2009, lo scudo fiscale ha incassato quanto recuperato dalla Guardia di Finanza in 6 anni di lotta all'evasione fiscale. Il calcolo e' dell'Ufficio studi della Cgia di Mestre che si schiera comunque contro un'eventuale proroga dei termini

 

 

Banche: La Francia Tassera' Del 50% i Bonus Ai Manager
mercoledì, 16 dicembre 2009 - 11:45 CET
(ASCA-AFP) - Parigi, 16 dic - La Francia si allinea alla Gran Bretagna e annuncia che tassera' del 50% i bonus ai banchieri superiori ai 27.500 euro. Lo ha annunciato il ministro delle Finanze francese, Christine Lagarde.

 

 

Bce: Allocati 96,9 Mld Nell'Ultima Asta a 12 Mesi a 224 Banche
mercoledì, 16 dicembre 2009 12:17 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 16 dic - La Bce ha allocato 96,9 miliardi di liquidita' a 12 mesi, accolte tutte le richieste della 224 banche partecipanti. Il regolamento dell'operazione e' domani, la scadenza 23 dicembre 2010. Il tasso sara' indicizzato alla media delle operazioni principali di rifinanziamento (Mro) che si terranno da qui fino alla scadenza del 23 dicembre 2010. In precedenza le operazioni a 12 mesi era state fatte a tasso fisso dell'1%. L'asta odierna e' l'ultima sulla scadenza dei 12 mesi, la Bce ha infatti deciso di calare il sipario su questa misura ''non convenzionale'' di politica monetaria implementata per la prima volta lo scorso 23 giugno. Nelle due aste dello stesso tipo effettuate quest'anno erano stati allocati rispettivamente 442,2 miliardi ( scadenza giugno 2010) e 75,9 miliardi (scadenza settembre 2010). Nel 2009, con le opeazioni non convenzionali a 12 mesi, la Bce ha allocato al sistema bancario circa 617 miliardi.

 

 

Borse Asia-Pacifico: Sale solo Singapore
16.12.2009
Quasi tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,6% a 3.255,21 punti. La pioggia di IPO in programma questa settimana in Cina ha assorbito molta liquidità dal mercato. China Shipbuilding Industry ha guadagnato nel suo primo giorno di contrattazione a Shanghai il 12,5%. Il primo produttore cinese di infrastrutture per il settore navale ha raccolto CNY 14,7 miliardi. Per volume si è trattato della terza maggiore IPO dell'anno in Cina. Nei prossimi giorni sono attese altre otto IPO. Tra i bancari China Construction Bank (CN000A0HF1W3) ha perso lo 0,8% e Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731) lo 0,6%. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha perso lo 0,4%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) lo 0,1% e Gemdale (CNE000001790) lo 0,9%. Il calo dei prezzi dei metalli ha penalizzato i minerari. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha chiuso in ribasso dell'1,9%, Jiangxi Copper (CN0009070615) dell'1,4% e Zijin Mining (CNE100000502) dell'1,1%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,9% a 21.611,74 punti. I titoli del settore immobiliare hanno sofferto anche oggi. Cheung Kong Holdings (HK0001000014) ha perso l'1,6%, Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) lo 0,6%, Sino Land (HK0083000502) l'1,7% e Hang Lung Properties (HK0101000591) l'1,7%. Tra gli altri titoli del'Hang Seng HSBC (GB0005405286) ha chiuso in calo dello 0,7%, China Life (CN0003580601) delo 0,4%, Li & Fung (BMG5485F1445) del 2,1% e China Mobile (HK0941009539) dello 0,1%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,3%%, il Kospi a Seul lo 0,1% e il Taiex a Taipei lo 0,7%. Lo Straits Times a Singapore ha guadagnato lo 0,5%.
Redazione Borsainside 12.30

 

 

16 Dicembre 2009 14:30 NEW YORK
USA: NUOVI CANTIERI EDILI +8.9% IN NOVEMBRE
di WSI
Nuovi segnali confortanti dal mercato immobiliare. Il dato si attesta a 574 mila unita', in linea con le stime. E' il maggiore incremento da maggio. In crescita anche le licenze di costruzione (indicatore di attivita’ futura), salite sopra le attese.
Nel mese di novembre i nuovi cantieri edili negli Stati Uniti sono cresciuti dell'8.9% ad un valore annualizzato e destagionalizzato di 574 mila unita’, perfettamente in sintonia con le attese degli analisti. Si tratta del maggiore incremento da maggio.
Lo ha annunciato il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti.
Nel dettaglio, i nuovi cantieri per le costruzioni monofamiliari sono saliti del 2.1% a 482 mila, mentre quelli per abitazioni di piu’ grosse dimensioni sono balzati del -67.3% a 92 mila. Il valore di ottobre e' stato ritoccato al ribasso a 527 mila unita' da 529 mila.
In progresso anche il numero delle licenze di costruzione (+6%), un indicatore di attivita’ futura sull'apertura dei cantieri, attestatesi a 584 mila (stime 570 mila) dalle 551 mila del mese scorso.

 

 

Usa: Per Time Magazine e' Ben Bernanke l'Uomo Dell'Anno 2009
mercoledì, 16 dicembre 2009 - 14:56 CET
(ASCA-AFP) - Washington, 16 dic - Time Magazine ha assegnato al presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, il titolo di ''Uomo dell'anno'' per il 2009. Secondo il direttore del prestigioso settimanale, Richard Stengel, ''e' la recessione la storia dell'anno'' e senza Bernanke ''sarebbe stata una storia molto peggiore''. ''Raramente - prosegue nel suo editoriale - abbiamo avuto una cosi' perfetta conferma del cliche che chi non impara dalla storia e' destinato a ripeterla. E Bernanke non ha solo imparato dalla storia, l'ha scritta egli stesso e avrebbe preferito essere dannato piuttosto che ripeterla''. Bernanke ha prevalso sugli altri candidati al titolo assegnato ogni anno da Time Magazine: il comandante delle truppe alleate in Afghanistan generale Stanley McChrystal, la presidente della Camera dei Rappresentanti Nancy Pelosi, lo sprinter giamaicano Usain Bolt, l'amministratore delegato della Apple Steve Jobs e il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, gia' vincitore del titolo di Uomo dell'anno nel 2008.

 

 

Ue: Barroso, Supervisione Banche Troppo 'Diluita'
mercoledì, 16 dicembre 2009 - 15:18 CET
(ASCA-AFP) - Strasburgo, 16 dic - E' necessario che il parlamento europeo rafforzi i poteri di supervisione delle banche, assicurazioni e mercati. Lo ha detto il presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso, specificando che il piano per regolare i servizi finanziari nell'Unione europea e' stato ''un po' troppo diluito'' dai governi nazionali. ''Spero - ha detto Barroso - che il parlamento europeo rinforzera' e riequilibrera' la regolamentazione del settore nella prossima fase dei negoziati''. Dopo mesi di trattative, e' stato deciso che quattro nuove autorithy pan-europee monitoreranno il settore, ma con poteri limitati nel timore che possano essere penalizzati i bilanci nazionali e i contribuenti europei.

 

 

Usa: deficit trimestre a 108 mld
mercoledì, 16 dicembre 2009 - 15:22 CET
(ANSA) - ROMA, 16 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) - Il deficit delle partite correnti negli Usa, nel terzo trimestre, si e' attestato a 108 miliardi di dollari. il dato e' leggermente al di sopra della previsione di 107,5 miliardi di rosso avanzata dagli analisti.Mentre il tasso d'inflazione ,che a novembre ha segnato un aumento dello 0,4% su base mensile e dell'1,8% su base annua, e' in linea con le stime

 

 

Abi: Nuovo Minimo Storico Per i Tassi Sui Mutui (2,85%)
mercoledì, 16 dicembre 2009 - 15:31 CET
(ASCA) - Roma, 16 dic - Il mese di novembe registra un nuovo minimo storico per i tassi sui mutui. Lo rileva il Rapporto Abi, diffuso in occasione del comitato eseutivo che si e' svolto a Palazzo Altieri. Il tasso per l'acquisto di abitazioni, che sintetizza l'andamento dei tassi fissi e variabili, ed e' influenzato anche dalla variazione della composizione tra le erogazioni in base alle tipologie di mutuo, e' sceso al 2,85%, con un calo di 12 punti base, rispetto al mese di ottobre, quando gia' segnava il minimo storico mai raggiunto prima.

 

 

Abi: Boom Di Sofferenze, Sono Quasi 56,6 Mld Di Euro
mercoledì, 16 dicembre 2009 15:32 ROMA
(ASCA) - Roma, 16 dic - Boom di sofferenze per il sistema bancario. A sottolinearlo e' il Rapporto Abi diffuso in occasione del comitato esecutivo che si e' svolto a Palazzo Altieri. Le sofferenze lorde, pari a 56,6 miliardi, con un incremento di 1,6 miliardi rispetto a settembre 2009, e 13,3 miliardi in piu' rispetto ad ottobre 2008 con una crescita del 30,7%. In rapporto agli impieghi al 3,21% a ottobre 2009, in aumento rispetto al 2,48% di ottobre 2008. La stessa Abi sottolinea che ''negli ultimi mesi si e' registrata una sensibile crescita di tale indicatore, che e' passato dal 2,27% di novembre 2008 ad oltre il 3,2% di ottobre 2008. In merito alle sofferenze al netto delle svalutazioni, l'Abi segnala che sono risultate pari a 33,4 miliardi di euro, 1,5 miliardi in piu' rispetto a settembre 2009 e 11,7 miliardi in piu' rispetto a fine 2008 (per il periodo tra dicembre 2008 ed ottobre 2009). Per quanto infine riguarda il rapporto sofferenze nette/impieghi si e' collocato all'1,92% che si raffronta con l'1,24% di dicembre 2008. Il rapporto sofferenze nette/ patrimonio di vigilanza e' risultato pari all'11,48% ad ottobre 2009, contro il 7,84% di fine 2008.

 

 

Banche: Fonti Bankitalia, a Giorni Annuncio Nuove Regole Basilea (Rpt)
mercoledì, 16 dicembre 2009 - 15:59 CET
(RIPETIZIONE CORRETTA). (ASCA) - Roma, 16 dic - ''Da domani ogni giorno e' buono'' per la diffusione del comunicato che annuncera' il nuovo accordo di Basilea. E' quanto rivelano fonti di Bankitalia in merito alle indiscrezioni di stampa secondo le quali verra' concesso alle banche un periodo di tempo per adeguarsi alle nuove norme. Le stesse fonti precisano che si tratta di un ''periodo di tolleranza'' per permettere alle banche un adeguamento graduale alle nuove norme. ''In questi casi - spiegano le stesse fonti - si usa il 'goodfathering per il passaggio graduale alle nuove regole. Ci sara' un periodo in cui le vecchie regole continueranno ad essere applicate, mentre le nuove e piu' restrittive regole che ci saranno in futuro si applicheranno con il principio del 'da ora in poi'''.

 

 

Borse europee: Chiusura positiva, rimbalzano i bancari
16.12.2009
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,7%, il DAX a Francoforte l'1,6%, il CAC40 a Parigi l'1,1%, lo SMI a Zurigo l'1,4% e il FTSE MIB a Milano l'1,2%.
I bancari hanno guidato la lista dei rialzi. Barclays (GB0031348658) ha guadaganto il 2,6%, HSBC (GB0005405286) l'1%, Commerzbank (DE0008032004) il 6,7%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 5,5%, BNP Paribas (FR0000131104) il 2,6%, Société Générale (FR0000130809) il 2,6%, UniCredit (IT0000064854) il 2,1%, Credit Suisse (CH0012138530) il 4,3% e UBS (CH0024899483) il 3,5%. Secondo delle voci di stampa il Comitato di Basilea sulla Vigilanza Bancaria potrebbe concedere alle banche un periodo di transizione molto lungo, dai dieci ai vent'anni, per adeguarsi alle nuove direttive sui requisiti patrimoniali.
Vallourec (FR0000120354) ha chiuso a Parigi in rialzo del 4,3%. Goldman Sachs ha promosso oggi il titolo del primo produttore al mondo di tubi di acciaio a "Buy".
Diageo (GB0002374006) ha perso a Londra lo 0,8%. Deutsche Bank ha tagliato il suo rating sul leader a livello mondiale degli alcolici premium da "Buy" a "Hold".
Philips (NL0000009538) ha perso l'1,2%. Le indicazioni fornite oggi dal conglomerato sulla performance della sua divisione dell'elettronica di consumo non hanno potuto entusiasmare gli investitori.
Redazione Borsainside 18.15

 

 

Abi: Faissola, 2009 Anno Molto Difficile Ma Non Drammatico
mercoledì, 16 dicembre 2009 - 18:47 CET
(ASCA) - Roma, 16 dic - ''Tutti gli anni che terminano vengono definiti difficili: il 2009 e' stato un anno molto difficile ma non drammatico''. Lo ha detto il presidente dell'Abi, Corrado Faissola, nella conferenza di fine anno a palazzo Altieri che ha fatto seguito al comitato esecutivo e alla riunione di consiglio. Faissola si e' soffemato molto sulla crisi economica ''che ha colpito il mondo'' ma ha anche sottolineato che le difficolta' che si presagivano sembravano piu' gravi di quello che poi si e' delineato. ''Lo si deve - ha detto - all'azione che nel nostro Paese e' stata condotta dal governo, dal Parlamento, della associazioni imprenditoriali e anche dall'Abi e dalle nostre banche''. Il presidente dei banchieri si e' poi detto soddisfatto dei rapporti che ''abbiamo sviluppato con il governo, il Parlamento, la Banca d'Italia e con le associazioni imprenditoriali che hanno sempre avuto di mira il raggiungimento di un unico obiettivo: superare la fase piu' acuta della crisi e oggi stiamo guardando al futuro''.

 

 

Usa: Fed Lascia Tassi Invariati Tra Zero e 0,25%
mercoledì, 16 dicembre 2009 20:22 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 16 dic - La Federal Reserve ha deciso di mantenere i tassi d'interesse di riferimento invariati ad un livello prossimo allo zero. I Fed Funds sono indicati in una forchetta compresa dello 0%-0,25%. La decisione era ampiamente prevista dal mercato. Il Federal Open Market Committee ha confermato di voler mantenere i Funds ad un livello ''eccezionalmente basso'' per un ''esteso periodo di tempo''.

 

 

Borse dell'Europa dell'Est positive, vola Mosca
16.12.2009
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in rialzo.
L'indice RTS ha guadagnato a Mosca il 3,8% a 1.449,02 punti. I volumi di scambio sono aumentati rispetto a ieri e sono stati alti. Il forte aumento del prezzo del petrolio ha scatenato i tori sulla piazza finanziaria russa. Le quotazioni dell'oro nero sono salite nel pomeriggio a New York di circa il 3%. Tra le blue chips russe LUKoil (RU0009024277) ha guadagnato il 2%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 6,4%, Gazprom (RU0007661625) il 5,8%, Norilsk Nickel (RU0007288411) il 3,3% e Sberbank (RU0009029540) il 5,1%.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,3% a 20.723,85 punti. Quasi tutte le blue chips ungheresi hanno registrato una ripresa. OTP Bank (HU0000061726) ha guadagnato lo 0,3%, MOL (HU0000068952) l'1,6% e Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,3%. Gedeon Richter (HU0000067624) ha perso lo 0,6%.
Il PX a Praga ha guadagnato l'1,6% a 1.114,50 punti. I bancari hanno guidato la lista dei rialzi. Erste Group Bank (AT0000652011) ha guadagnato il 3% e Komercni Banka (CZ0008019106) l'1,8%. Molto bene anche Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300): +2% a CZK 861,50. Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) ha chiuso in rialzo dello 0,1% e Unipetrol (CZ0009091500) dello 0,7%.
Il WIG a Varsavia ha chiuso in rialzo dello 0,3% a 39.925,72 punti. Le blue chips polacche hanno chiuso anche oggi contrastate. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato l'1,7% e Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) lo 0,7%. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha perso lo 0,2% e PKO Bank Polski (PLPKO0000016) lo 0,6%. PKN Orlen (PLPKN0000018) è rimasto invariato.
Redazione Borsainside 20.30

 

 

Grecia: S&P taglia il rating a BBB+
mercoledì, 16 dicembre 2009 20:53 NEW YORK
(ANSA) - ROMA, 16 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) - Standard & Poor's, dopo aver minacciato un taglio del rating, e' passata ai fatti: ha peggiorato a BBB+ il giudizio sui conti della Grecia.
Il rating della Grecia e' sceso cosi' di un gradino rispetto al precedente 'A-'. S&P ha inoltre deciso di mantenere il 'creditwatch negativo' sul suo giudizio sull'affidabilita' della Grecia come debitore. Quello della Grecia e' il rating piu' basso mai raggiunto da uno dei paesi dell'euro nei dieci anni di vita della moneta unica.

 

 

Lehman Brothers Holdings paghera' 50 milioni di dollari di bonus
BlueTG.it - mercoledì, 16 dicembre 2009 - 21:52 CET
Il piano di incentivazione di Lehman Brothers Holdings Inc., la holding che si sta occupando della liquidazione della fallita banca d’affari americana, è stato approvato dal tribunale fallimentare di New York secondo quanto riferisce l’agenzia Bloomberg.
Pertanto i 50 milioni di dollari di bonus previsti per i 230 dipendenti della divisione derivati verranno pagati per fornire incentivi “essenziali” a dipendenti che dispongono di “abilità uniche”, tanto che hanno contribuito a portare oltre 8 miliardi di dollari nelle casse del gruppo, stabilendo il 17% delle transazioni durante i mesi di bancarotta.

 

 

Le borse dell'America Latina salgono, eccetto San Paolo
16.12.2009
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso oggi in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha perso l'1% a 68.622,40 punti. In Brasile sono stati creati lo scorso mese 247.000 nuovi posti di lavoro. Gli economisti avevano atteso solamente 150.000 nuovi impieghi. La notizia ha fatto aumentare i timori del mercato su un possibile aumento dei tassi d'interesse in Brasile. Tra i bancari Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) ha chiuso in ribasso dell'1,3% Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) del 2,6% e Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) dell'1,1%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) e Vale (BRVALEACNPA3), i titoli di maggior peso del Bovespa, hanno perso rispettivamente lo 0,5% e lo 0,7%. TAM SA (BRTAMMACNOR5) ha guadagnato controtendenza l'8,2%. La linea aerea ha annunciato di voler scorporare e quotare in borsa la sua unità Multiplus SA.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,2% a 31.956,25 punti. Tra le blue chips messicane Cemex (MXP225611567) ha guadagnato lo 0,7% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) l'1,1%. América Móvil (MXP001691213) ha perso l'1,1% e Grupo Mexico (MXP370841019) lo 0,1%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,7%, il General a Lima lo 0,5%, l'IBVC a Caracas lo 0,3%, l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,3% e l'IGBC a Bogotà lo 0,8%.
Redazione Borsainside 23.55

 

 

 
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WALL STREET: FUTURES ACCELERANO SULLA SCIA DEI DATI MACRO

16 Dicembre 2009 14:45 NEW YORK - WSI
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I cantieri edili sono cresciuti al ritmo piu' elevato dallo scorso maggio. Prezzi al consumo in linea con le attese. Focus sulle decisioni della Fed. Dollaro ancora debole. Citi si prepara ad annunciare il prezzo dei titoli che offrira' sul mercato.
Si profila una seduta all'insegna degli acquisti per il mercato azionario americano, con i contratti sui principali indici di Borsa che a un quarto d'ora dall'avvio delle contrattazioni scambiano in rialzo (vedi quotazioni a fondo pagina). Si tratterebbe della quinta seduta positiva nelle ultime sei.

A mantenere alto il morale degli investitori ci hanno pensato i dati giunti dal fronte macro e in particolare quelli relativi al mercato immobiliare: i nuovi cantieri edili sono cresciuti al ritmo piu' elevato dallo scorso maggio, dopo la battuta d'arresto del mese passato, spinti al rialzo in particolare dalla crescita dell'attivita' di case multifamiliari.

Nel frattempo i prezzi al consumo hanno registrato un aumento dello 0.4% il mese scorso, un rialzo dovuto in gran parte alla crescita dei costi energetici e risultato in linea con le attese. Nella zona euro il PCI e' salito dello 0.1% in novembre rispetto al mese antecedente. Nel terzo trimestre il deficit degli Stati Uniti si e' allargato a -$108 miliardi dai -98.8 miliardi dei tre mesi precedenti. Le stime in questo caso erano per un ampliamento piu' contenuto a -$107.5 miliardi.

Intanto le quotazioni del petrolio e di altre materie prime come l'oro scambiano in progresso in attesa di conoscere le decisioni della Federal Reserve in materia di politica monetaria, dopo che i dati diffusi ieri hanno mostrato che in novembre i prezzi alla produzione sono cresciuti ad un ritmo piu' elevato delle attese.

Tutti gli occhi saranno dunque puntati al giorno conclusivo della riunione di due giorni del Federal Open Market Committe, che annuncera' la decisione sui tassi di interesse alle 20:15 italiane. Stando alle previsioni degli analisti la Banca Centrale dovrebbe mantenere invariato lo status quo sui tassi di riferimento sui livelli minimi dello 0%-0.25% e al contempo continuare a segnalare che non li alzera' ancora per un periodo prolungato.

I futures sui Fed fund scontano una probabilita' del 100% che i tassi restino dove sono, ma molti operatori sono curiosi di sapere se la Fed fara' anche un solo accenno ad un eventuale cambiamento di strategia monetaria.

"Non ci sono le condizioni, ne' sotto il profilo finanziario ne' economico, tali da suggerire che la Federal Reserve abbia intenzione di apportare oggi dei cambiamenti alla sua politica monetaria", ha scritto in una nota ai clienti l'analista di BNP Paribas Julia Coronado. Gli investitori riserveranno una particolare attenzione all'outlook economico che la Banca Centrale emettera', per vedere se ci sara' una revisione al rialzo dopo che i numeri del mercato del lavoro sono risultati molto migliori delle previsioni nel mese scorso.

In ambito societario, a polarizzare l'attenzione su di se' sara' Adobe Systems, dopo che la produttrice di software ha riportato ieri una perdita nel quarto trimestre, ma allo stesso tempo previsto un fatturato superiore al previsto per i primi tre mesi del 2010. Oggi annunceranno i propri conti fiscali Joy Global e Hovnanian Enterprises.

Nel frattempo l'autorita' di investimento di Abu Dhabi sta tentando di ritirare l'offerta per l'acquisto di una quota pari a $7.5 miliardi di titoli Citigroup, pari a otto volte il prezzo delle azioni alla chiusura di ieri, segnalando di essere stata ingannata dalla banca. Nel frattempo sul mercato hanno iniziato a circolare voci secondo cui Citigroup stabilira' presto il prezzo dell'emissione di titoli comuni che ha intenzione di avviare per poter restituire al governo i prestiti ricevuti nell'ambito del piano TARP.

Sugli altri mercati, nell'energetico avanza il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre scambiano in rialzo di di $0.61 a quota $71.30 il barile. Sul valutario, il dollaro perde leggermente forza nei confronti dell'euro, con la moneta unica che sale a quota $1.4539. Salgono i prezzi dell'oro: i futures con scadenza dicembre segnano un progresso di $8.70 a quota $1131.70 l'oncia. In denaro i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e' sceso al 3.5900% dal 3.6030% di ieri.

Alle 14:45 (le 8:45 ora di New York) il contratto future sull'indice S e’ in rialzo di 4.70 punti (+0.43%) a quota 1108.60.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 e' in progresso di 9.75 punti (+0.54%) a quota 1804.75.

Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 40 punti (+0.38%) a 10438.00 punti.

 

 

 

WALL STREET: ESTENDE IL RALLY NEL GIORNO DELLA FED

16 Dicembre 2009 15:35 NEW YORK - WSI
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Inflazione sotto controllo e mercato immobilire in crescita. I guadagni sono tuttavia limitati dal rafforzamento progressivo del dollaro. Rincaro delle commodity. Ora occhi puntati sulle decisioni e il linguaggio del comitato della Banca Centrale.
Avvio di seduta positivo per gli indici principali della Borsa americana, il quinto nelle ultime sei sedute, anche se l'intensita' dei rialzi e' limitata dal recente rafforzamento del dollaro.

Al momento il Dollar Index ha bruciato le perdite accumulate nella primissima parte di mattinata e scambia in prossimita' dei livelli della vigilia, mentre le quotazioni del petrolio e di altre materie prime come l'oro guadagnano terreno.

Prima del suono della campanella sono giunte buone notizie dal fronte macro, con l'incremento dei nuovi cantieri edili in novembre, il piu' alto dallo scorso maggio, e l'aggiornamento sui prezzi al consumo, risultati il mese passato in linea con le previsioni, che hanno contribuito a mantenere alto il morale degli investitori. Il rialzo del PCI e' da ascrivere in gran parte alla crescita dei costi energetici.

Nella zona euro i prezzi al consumo sono invece aumentati dello 0.1% in novembre rispetto al mese antecedente. Nel terzo trimestre il deficit degli Stati Uniti si e' allargato a -$108 miliardi dai -98.8 miliardi dei tre mesi precedenti. Le stime in questo caso erano per un ampliamento lievemente piu' contenuto a -$107.5 miliardi.

Il focus degli operatori si spostera' ora sulla giornata conclusiva della riunione di politica monetaria del Federal Open Market Committee (FOMC). Appare scontato che il comitato della Banca Centrale Usa manterra' invariato lo status quo sui tassi, a quota 0.00%-0.25%, ma qualsiasi cambiamento nel linguaggio utilizzato potrebbe avere un impatto decisivo sugli scambi odierni. I futures sui Fed funds prezzano una probabilita' del 100% che i tassi restino li' dove si trovino.

In ambito societario, a polarizzare l'attenzione su di se' sara' Adobe Systems, dopo che la produttrice di software ha riportato ieri una perdita nel quarto trimestre, ma allo stesso tempo previsto un fatturato superiore al previsto per i primi tre mesi del 2010. Oggi annunceranno i propri conti fiscali Joy Global e Hovnanian Enterprises.

Nel frattempo l'autorita' di investimento di Abu Dhabi sta tentando di ritirare l'offerta per l'acquisto di una quota pari a $7.5 miliardi di titoli Citigroup (-2% in avvio), pari a otto volte il prezzo delle azioni alla chiusura di ieri, segnalando di essere stata ingannata dalla banca. Nel frattempo sul mercato hanno iniziato a circolare voci secondo cui Citigroup stabilira' presto il prezzo dell'emissione di titoli comuni che ha intenzione di avviare per poter restituire al governo i prestiti ricevuti nell'ambito del piano TARP.

Sugli altri mercati, nell'energetico avanza il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre scambiano in rialzo di di $0.41 a quota $71.10 il barile. Sul valutario, il dollaro perde leggermente forza nei confronti dell'euro, con la moneta unica che sale a quota $1.4544. Salgono i prezzi dell'oro: i futures con scadenza dicembre segnano un progresso di $8.70 a quota $1131.70 l'oncia. In denaro i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e' sceso al 3.5600% dal 3.6030% di ieri.

 

 

 

WALL STREET: AVANZA: RALLY DEI COSTRUTTORI DI CASE

16 Dicembre 2009 18:00 NEW YORK - WSI
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I trader speculano sul fatto che nel tentativo di sostenere la ripresa dell'economia la Fed mantenga i tassi vicini allo zero ancora per un periodo prolungato. Aiuta la debolezza del dollaro. Greggio schizza sui massimi di seduta dopo le scorte.
I listini del mercato azionario americano, al pari di quelli europei, mettono a segno rialzi consistenti sulle speculazioni secondo cui la Federal Reserve manterra' invariati in un'area vicina allo zero i tassi di interesse nazionali ancora per un periodo prolungato, nel tentativo di sostenere la ripresa economica mondiale.

Nel frattempo il bilgietto verde perde quota nei confronti delle principali valute rivali, mentre crescono i prezzi di greggio e metalli.

Nel giorno conclusivo della riunione di politica monetaria iniziata ieri a Washington, il presidente della Banca Centrale Usa Ben Bernanke e i suoi colleghi del comitato Federal Open Market (FOMC), dovrebbe segnalare un'accelerazione della crescita dell'economia statunitense, ma allo stesso tempo ribadire che l'impegno della Fed e' quello di mantenere lo status quo sui tassi vicino allo zero ancora per un lungo periodo.

Nel Vecchio Continente il settore manifatturiero e dei servizi sono cresciuti al ritmo piu' sostenuto degli ultimi due anni, mentre stando ad un sondaggio condotto da Bloomberg tra i propri utenti, la fiducia nell'economia mondiale si trova in prossimita' dei livelli piu' alti dal 2007.

"E' probabile che la Fed annuncera' che i tassi di interesse rimarrano fermi sui livelli attuali ancora per un po' di trimestri", sostiene Jesper Dannesboe, commodity strategist di Societe Generale SA, aggiungendo che "un altro anno di tassi guida bassi e' una buona notizia per tutti quegli asset piu' sensibili alla crescita dell'economia".

Tra le performance a livello di comparti salta all'occhio il balzo messo a segno sin qui dai costruttori di case, favoriti dagli ultimi dati giunti dal fronte macro. D.R. Horton guida i rialzi nel benchmark settoriale dopo che i nuovi cantieri edili hanno registrato un incremento dell'8.9% in novembre, attestandosi ad un tasso annuale di 574.000 unita'. Si tratta del maggiore rialzo da maggio. Allo stesso tempo le licenze di costruzione sono salite sui massimi del 2009.

I dati relativi ai prezzi al consumo, risultati il mese passato in linea con le previsioni, hanno contribuito ad allontanare lo spauracchio dell'inflazione, che era tornato ad aggirarsi sui mercati dopo il balzo, di oltre due volte superiore alle attese, registrato dal PPI in novembre. Il progresso dello 0.4% del PCI e' da ascrivere in gran parte alla crescita dei costi energetici.

In ambito societario, a polarizzare l'attenzione su di se' sara' Adobe Systems, dopo che la produttrice di software ha riportato ieri una perdita nel quarto trimestre, ma allo stesso tempo previsto un fatturato superiore al previsto per i primi tre mesi del 2010.

Nel frattempo l'autorita' di investimento di Abu Dhabi sta tentando di ritirare l'offerta per l'acquisto di una quota pari a $7.5 miliardi di titoli Citigroup (-2% in avvio), pari a otto volte il prezzo delle azioni alla chiusura di ieri, segnalando di essere stata ingannata dalla banca. Nel frattempo sul mercato hanno iniziato a circolare voci secondo cui Citigroup stabilira' presto il prezzo dell'emissione di titoli comuni che ha intenzione di avviare per poter restituire al governo i prestiti ricevuti nell'ambito del piano TARP.

 

 

 

WALL STREET: CAUTA DOPO LA FED, BUY SU IMMOBILIARE

16 Dicembre 2009 22:10 NEW YORK - WSI
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Gli operatori preferiscono non correre rischi. Dubbi sulla reazione dell'economia alla futura rimozione dei piani di supporto varati dalla Banca Centrale negli ultimi mesi. Rally dei produttori di case. Avanzano le commodities.
In seguito alla decisione della Federal Reserve di mantenere i tassi d’interesse sui minimi storici, i listini azionari americani hanno archiviato la seduta poco distanti dalla linea di parita’. Il ritraccimaento dai massimi giornalieri si e’ materializzato in parallelo alla comunicazione da parte della Banca Centrale relativa alla rimozione di tutti gli strumenti speciali di supporto varati nei mesi scorsi per permettere all’economia di assorbire il colpo della crisi finanziaria. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.10% a 10441, l’S&P500 ha guadagnato lo 0.11% a 1109, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.27% a 2206.

Come ampiamente atteso, la Banca Centrale ha confermato i tassi a breve nella forchetta compresa tra lo 0% e lo 0.25%, ed ha segnalato che le condizioni dei mercati finanziari sono in miglioramento, in parallelo ad un affievolimento della debolezza nel mercato del lavoro.

I tassi resteranno ancora bassi per un periodo di tempo prolungato, un’ipotesi rafforzata dal fatto che l’inflazione non sembra ancora rappresentare una minaccia per l’economia. I dati relativi ai prezzi al consumo, sono risultati nel mese passato in linea con le previsioni, la versione "core" e’ addirittura risultata piatta per la prima volta dopo 10 mesi consecutivi di rialzi. Il fatto ha contribuito ad allontanare lo spauracchio delle pressioni inflative, che era tornato ad aggirarsi sui mercati dopo il balzo, di oltre due volte superiore alle attese, registrato dai prezzi alla produzione di novembre.

Molto incoraggiante anche il dato giunto dal mercato immobiliare che ha mostrato un incremento dell‘8.9% dei nuovi cantieri edili attestatisi ad un tasso annuale di 574.000 unita'. L’aggiornamento ha innescato un rally nelle societa’ di costruzioni, con DR Horton, KB Home e Lennar in progresso di circa 5 punti percentuali.

Tra le altre news societarie, sotto i riflettori Adobe Systems, dopo che la produttrice di software ha riportato una perdita nel quarto trimestre, ma allo stesso tempo previsto un fatturato superiore al previsto per i primi tre mesi del 2010.

Nel settore finanziario, l'autorita' di investimento di Abu Dhabi sta tentando di ritirare l'offerta per l'acquisto di una quota pari a $7.5 miliardi di titoli Citigroup, pari a otto volte il prezzo attuali delle azioni, segnalando di essere stata ingannata dalla banca. Nel frattempo sul mercato hanno iniziato a circolare voci secondo cui Citigroup stabilira' presto il prezzo dell'emissione di titoli comuni che ha intenzione di avviare per poter restituire al governo i prestiti ricevuti nell'ambito del piano TARP.

Sugli altri mercati, sul valutario sostanzialmente piatto l'euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ pari a 1.4530. Nel settore energetico, il greggio ha chiuso ancora in progresso. I futures con consegna gennaio hanno guadagnato $1.97 a $72.66 al barile. In rialzo l’oro: i futures con scadenza febbraio si sono attestati a quota $1136.00 (+$13.00) l’oncia. In ribasso infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e' sceso al 3.5960% dal 3.6030%.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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