WALL
STREET: FUTURES IN CALO, MA SARA' L'ANNO MIGLIORE
DAL 2003
30 Dicembre 2009 14:30 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
La maggior parte dei titoli
chiudera' il 2009 con il miglior risultato annuale degli
ultimi sei anni. Il mese di dicembre finira' per
risultare positivo. GMAC fa ricorso ad altri aiuti, pari
a $3.5 miliardi. Il dollaro forte grava sulle commodity.
Si prospetta una seconda seduta negativa consecutiva per
l'azionario americano, con i contratti sugli indici
principali di Borsa che quando mancano due ore
all’apertura delle borse scambiano in ribasso (vedi
quotazioni a fondo pagina) tra volumi sottili.
Nel frattempo il rafforzamento del dollaro mette sotto
pressione le materie prime e di conseguenza le societa'
ad esse piu' legate. La maggior parte dei titoli
archiviera' tuttavia il 2009 con il miglior risultato
annuale degli ultimi sei anni e il mese di dicembre
dovrebbe senza problemi chiudersi in positivo.
I trader sembrano piu' propensi a intascare profitti,
piuttosto che a fare scommesse in vista dell'anno
prossimo, vanificando in parte i rialzi accumulati nel
rally di fine anno. Ieri il Dow Jones ha interrotto una
serie positiva che durava da ben sette sedute, in una
giornata caratterizzata dalla pubblicazione di dati
macro positivi sia sul fronte immobiliare che dei
consumi.
L'indice Case/Shiller della fiducia dei consumatori e'
salito sui massimi livelli da dicembre 2007, mentre i
prezzi immobiliari hanno subito il calo meno marcato
degli ultimi due anni. Il miglioramente delle previsioni
per l'economia americana e mondiale hanno aiutate nel
2009 le blue chip a guadagnare il 20% da gennaio ed
effettuare un balzo del 61% dai minimi storici di marzo.
Tuttavia desta ancora preoccupazioni il settore
finanziario, il cui stato di salute resta incerto:
stando a quanto riportanto dal Wall Street Journal, GMAC
Financial Service starebbe per ottenere $3.5 miliardi di
nuovi aiuti dal governo, dopo i 12.5 miliardi di
prestiti gia' ricevuti.
In ambito di notizie societarie, Nokia ha presentato
causa contro Apple, ritenendo i prodotti di quest'ultima
responsabili di infrangere la sua licenza esclusiva.
Oggi e' anche il giorno dell'ultima asta del Tesoro Usa,
che emettera' Treasuries a sette anni per una somma
complessiva di $32 miliardi. Sempre sul fronte macro,
gli operatori conosceranno inoltre i dati relativi all'attivita'
manifatturiera nell'area di Chicago e le scorte di
petrolio. Dal PMI gli economisti si attendono un
risultato di 55.5, che risulterebbe inferiore alla
lettura dello scorso mese di 56.1, ma allo stesso tempo
ben sopra la soglia dei 50 punti, linea di demarcazione
che divide l'espansione delle attivita' dalla
contrazione delle stesse.
Nel settore farmaceutico, giungono notizie positive per
due colossi del settore. La Food and Drug Administration
non ha approvato i dati di laboratorio del medicinale
contro le infezioni prodotto da Johnson & Johnson.
Pfizer nel frattempo ha interrotto i test per la cura
contro il cancro ai polmoni.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo il
greggio. I futures con consegna gennaio cedono $0.17 a
$78.75 al barile. Sul valutario, l’euro scambia in
ribasso a $1.4332 nei confronti del dollaro. In
contrazione anche l’oro a $1091.60 l’oncia (-$6.50).
Alle 14:30 (le 8:30 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 perde 6.90 punti a 1114.80.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -8.75 a
1863.75.
Il contratto sull'indice Dow Jones lascia sul campo 56
punti a 10431.00.
WALL
STREET: APRE IN ROSSO DEPRESSA DAL DOLLARO
30 Dicembre 2009 15:35 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Senza molti elementi da cui
prendere spunto, i trader preferiscono intascare qualche
profitto alla fine di un anno che si concludera' con i
maggiori rialzi dal 2003. Il dollaro forte pesa su
titoli e materie prime. Ora occhi sui dati macro.
Partenza in calo per i listini azionari americani
nell'ultima seduta dell'anno, che si chiudera' con il
progresso piu' consistente dal 2003.
In mancanza di notizie societarie di rilievo, gli
operatori preferiscono pertanto vendere e intascare
qualche profitto dopo i guadagni delle ultime sedute,
cosi' come avvenuto ieri sul finale di seduta. Intanto
e' il dollaro a dettare i tempi, estendendo il rimbalzo
iniziato ieri e mettendo pressioni su titoli e materie
prime.
Sono molto sottili gli scambi in vista della fine
dell'anno, anche se le attivita' sono aumentate, di pari
passo con un miglioramento del tono generale, dopo la
pubblicazione del Chicago PMI, risultato superiore al
previsto. Il focus si concentrera' piu' tardi sull'esito
dell'ultima asta de Tesoro dell'anno, in questo caso di
Titoli a sette anni, che verra' interpretata dagli
operatori come barometro dell'appetito del rischio.
Nell'anno che volge al termine, il miglioramente delle
previsioni per l'economia americana e mondiale hanno
aiutato le blue chip a guadagnare il 20% da gennaio ed
effettuare un balzo del 61% dai minimi storici di marzo.
Tuttavia desta ancora preoccupazioni il settore
finanziario, il cui stato di salute resta incerto:
stando a quanto riportanto dal Wall Street Journal, GMAC
Financial Service starebbe per ottenere $3.5 miliardi di
nuovi aiuti dal governo, dopo i 12.5 miliardi di
prestiti gia' ricevuti.
Sempre in ambito di notizie societarie, Nokia ha
presentato causa contro Apple, ritenendo i prodotti di
quest'ultima responsabili di infrangere la sua licenza
esclusiva.
Nel settore farmaceutico, giungono notizie negative per
due colossi del settore. La Food and Drug Administration
non ha approvato i dati di laboratorio del medicinale
contro le infezioni prodotto da Johnson & Johnson.
Pfizer nel frattempo ha interrotto i test per la cura
contro il cancro ai polmoni.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo il
greggio. I futures con consegna gennaio cedono $0.17 a
$78.75 al barile. Sul valutario, l’euro scambia in
ribasso a $1.4332 nei confronti del dollaro. In
contrazione anche l’oro a $1091.60 l’oncia (-$6.50).
WALL
STREET:
PIATTA, IL 31/12 MERCATI USA APERTI
30 Dicembre 2009 21:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Dopo i dati macro positivi
aumentano le voci sul ritiro delle misure di rilancio
dell'economia da parte della Fed. Il dollaro si rafforza
contro le principali valute, in ribasso indici e oro.
GMAC fa ricorso a nuovi aiuti.
La borsa di New York anche oggi e' piatta, con quasi
tutti i brooker in vacanza, il Dow Jones ha chiuso a
+0,02% e il Nasdaq a +0,13%. Domani Wall Street e'
regolarmente aperta, per l'ultima seduta dell'anno. Ai
segnali ulteriori di miglioramento dell'economia si sono
aggiunti oggi i commenti di alcuni economisti, secondo
cui la Fed potrebbe ritirare, prima del previsto, le
misure straordinarie di sostegno ai mercati. Sul
valutario, euro in leggero calo, a 1.4332 sul dollaro,
mentre il petrolio continua a salire e stasera e' stato
fissato ad appena 70 centesimi da quota 80 dollari.
Il Dollar Index fa un balzo dello 0.4% a 78.144 ed e'
destinato a registrare i primi guadagni mensili da
giugno. Poco variati invece i Treasuries in vista
dell'ultima asta dell'anno da $32 miliardi di titoli a
sette anni.
Al momento il contratto sull'oro con scadenza febbraio
cede lo 0.7% a quota $1.090,50 l'oncia. Il paniere S&P
500, pur in calo quest'oggi, e' in progresso del 24% da
inizio 2009 e si avvia pertanto a chiudere con il rialzo
piu' consistente dal 2003.
L'Institute for Supply Management di Chicago ha reso
noto questa mattina che il PMI, barometro delle
attivita' manifatturiere dell'area di Chicago, e' salito
a quota 60, superando le attese degli analisti e
raggiungendo i massimi da gennaio 2006.
Alimentata dagli incentivi del governo e dai prezzi
scontati, la crescente domanda globale ha ridotto le
scorte, il che potrebbe spingere le societa'
manifatturiere americane ad incrementare i livelli di
produzione a inizio 2010.
Restano comunque molto sottili gli scambi in vista della
fine dell'anno, durante il quale, grazie al
miglioramente delle previsioni per l'economia americana
e mondiale, le blue chip sono riuscite a guadagnare il
20% da gennaio ed effettuare un balzo del 61% dai minimi
storici di marzo.
Tuttavia desta ancora preoccupazioni il settore
finanziario, il cui stato di salute resta incerto:
stando a quanto riportanto dal Wall Street Journal, GMAC
Financial Service starebbe per ottenere $3.5 miliardi di
nuovi aiuti dal governo, dopo i 12.5 miliardi di
prestiti gia' ricevuti.
Nel settore farmaceutico, giungono notizie negative per
due colossi del settore. La Food and Drug Administration
non ha approvato i dati di laboratorio del medicinale
contro le infezioni prodotto da Johnson & Johnson.
Pfizer nel frattempo ha interrotto i test per la cura
contro il cancro ai polmoni.
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