La Borsa di Tokyo sale per la terza seduta di
fila, brillano i bancari
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi per la terza seduta di
fila in rialzo. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,5% a
10.731,45 punti ed il Topix l'1,3% a 931,13 punti. In
gran spolvero i bancari. Mitsubishi UFJ Financial
(JP3902900004) ha guadagnato il 4,4%, Mizuho Financial
Group (JP3885780001) il 6,1% e Sumitomo Mitsui Financial
Group (JP3890350006) il 5,5%. Secondo quanto riportano
diverse fonti Sumitomo Mitsui Financial Group lancerà un
nuovo aumento di capitale da ¥800 miliardi. Una parte
del mercato aveva temuto che l'emissione di nuovi titoli
della terza banca giapponese potesse essere molto più
importante. Toyota (JP3633400001) ha guadagnato il 2,5%.
Le vendite del primo produttore giaponese di automobili
sono aumentate lo scorso mese negli USA del 32%.Japan
Airlines (JP3705400004) ha perso il 6,7%. Secondo quanto
riporta il quotidiano finanziario "Nikkei" la
Development Bank of Japan sarebbe a favore di una
bancarotta "preconfezionata" per la linea area. La
Development Bank of Japan, che è controllata dallo
Stato, è il principale azionista di Japan Airlines.
Redazione Borsainside
Bce, Stark: rischi borse da alta liquidità, non su
prezzi
mercoledì, 6 gennaio 2010 10:16 BRUXELLES
Allo stato attuale non ci sono timori di una nuova bolla
sui mercati azionari, ma la liquidità abbondante
presente nel sistema comporta rischi ed effetti
negativi. Non ci sono tuttavia pericoli per la stabilità
dei prezzi da qui al 2011.
Lo ha detto in un'intervista al 'Sole 24 Ore' il membro
del comitato esecutivo della Bce Jurgen Stark.
"Per ora non sono preoccupato dall'emergere di una nuova
bolla, ma è chiaro che l'abbondante liquidità messa a
disposizione dell'economia in questi mesi comporta
rischi ed effetti negativi" ha detto Stark.
Nonostante l'abbondante liquidità, Stark non vede quindi
rischi di inflazione da qui alla fine del 2011. "Oggi la
zona euro è caratterizzata da un alto grado di stabilità
dei prezzi che ci permette di ritenere appropriato il
costo del denaro".
Secondo Stark, il calo della massa monetaria a novembre
"è più che altro la conferma di una tendenza: non la
sopravvaluterei. Fra le altre cose, c'è anche un effetto
correzione dopo la forte crescita della massa monetaria
negli ultimi anni". Il membro della Bce non è pessimista
neanche sul fronte dei prestiti: "A novembre i crediti
alle famiglie sono cresciuti; quelli alle imprese non
finanziarie sono calati. Di solito durante una ripresa i
prestiti alle famiglie tornano in territorio positivo
con tre-quattro trimestri di anticipo rispetto ai
crediti alle aziende".
Da un punto di vista economico, la situazione resta
incerta malgrado il miglioramento rispetto al terzo
trimestre, grazie a una ripresa dell'export ma anche
all'andamento delle scorte e agli aiuti statali
all'economia.
Riguardo alla Grecia, Stark ha sottolineato che "la
partecipazione all'Unione monetaria non consente alcun
diritto a rivendicare sostegno finanziario da parte di
uno stato membro".
I problemi della Grecia, sottolinea il membro del board,
non sono legati alla crisi globale, ma sono stati creati
in casa.
Ue-16:
ordini industria -2,2%
mercoledì, 6 gennaio 2010 11:35 BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 6 GEN - Nei 16 Paesi che compongono
l'area dell'euro i nuovi ordinativi dell'industria sono
calati del 2,2% in ottobre 2009 rispetto a settembre. Lo
dice Eurostat, che per l'Ue indica un -1,6%. In
settembre in Eurolandia la crescita era dell'1,7% e
nell'Ue dell'1,4%.
Tranne il settore cantieristico e di attrezzature
ferroviarie e aerospaziali, i nuovi ordinativi di
ottobre segnano -0,4% nell'eurozona e -0,8% nell'Ue-27.
I prezzi della produzione a novembre rispetto ad ottobre
crescono dello 0,1%.
Islanda: s&p, Entro 1 Mese Possibile Declassamento
Rating
mercoledì, 6 gennaio 2010 11:59 NEW YORK
(ASCA-MktNews) - New York, 6 gen - S&P ha messo sotto
osservazione con implicazioni negative il rating
dell'Islanda. La notizia arriva dopo che Fitch ieri ha
ridotto il rating sul paese per effetto della decisione
del presidente dell'Islanda di porre il veto alla legge
sul rimborso da 5,5 miliardi di dollari a risparmiatori
britannici e olandesi. S&P annuncia che entro un mese
decidera' sul rating dell'Islanda indicando che potrebbe
ridurre il voto paese di 1 o due gradi. S&P afferma che
il veto sulla legge per i rimborsi dei clienti della
Icesave potrebbe comportare ritardi e revisioni nel
programma messo a punto dal Fondo Monetario
internazionale.
Borse Asia-Pacifico:
Shanghai frena, ancora bene Hong Kong
La maggior parte delle borse della regione Asia-Pacifico
ha chiuso oggi in rialzo
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,9% a 3.254,22 punti.
Sul listino cinese ha pesato la debole performance dei
bancari. Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha
perso l'1,1%, Bank of China (CN000A0J3PX9) l'1,2%, China
Construction Bank (CN000A0HF1W3) l'1,6% e Shanghai
Pudong Development Bank (CN0009282731) il 2%. Secondo
delle voci di stampa Bank of China lancerà il prossimo
marzo un aumento di capitale per migliorare i suoi
coefficienti patrimoniali. Jiang Weixin, il Ministro
cinese delle Costruzioni, ha inoltre indicato che il
Governo limiterà ulteriormente i crediti per l'acquisto
delle case per frenare la speculazione edilizia. China
Life (CN0003580601) ha perso il 3,1%. La prossima
settimana scade il periodo di look up per 19,2 miliardi
di titoli della prima impresa cinese delle
assicurazioni. Tra i minerari Jiangxi Copper
(CN0009070615) ha guadagnato l'1,2% e Yunnan Copper
(CNE000000W13) l'1%. Il prezzo del rame è salito ieri a
Londra ai suoi più alti livelli degli ultimi sedici
mesi.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,6%
a 22.416,67 punti. Aluminum Corporation of China
(CNE1000001T8) ha guadagnato il 4,9%. Il gigante
dell'alluminio ha annunciato ieri un aumento dei suoi
prezzi. Hong Kong Exchanges and Clearing (HK0388034859)
ha chiuso in rialzo del 4,8%. La società che gestisce la
Borsa di Hong Kong dovrebbe beneficiare dell'incremento
delle IPO sulla piazza finanziaria della città costiera.
Ancora bene i petroliferi. PetroChina (CN0009365379) ha
guadagnato il 2% e CNOOC (HK0883013259) lo 0,7%. Il
prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York per la
nona seduta di fila in rialzo.
Tra gli altri listini della regione il Taiex a Taipei ha
guadagnato l'1,4%, lo Straits Times a Singapore lo 0,4%
e il Kospi a Seul lo 0,9%. L'S&P/ASX 200 a Sydney ha
perso lo 0,1%.
Redazione Borsainside 12:11
Giappone:Kan nuovo
ministro finanze
mercoledì, 6 gennaio 2010 - 13:21 CET
(ANSA) - TOKYO, 6 GEN - Il ministro delle Finanze
giapponese, Hirohisa Fujii, ha rimesso il mandato e
cedera' il dicastero a Naoto Kan, attuale vicepremier.Lo
ha reso noto il premier Yukio Hatoyama, spiegando che la
scelta di Kan, sostenuta da Ichiro Ozawa, il segretario
e l'esponente piu' influente del partito Democratico (DpJ),
e' stata fatta per la ''sua conoscenza del bilancio
2010'', dal 18 gennaio all'esame del parlamento. Kan, 62
anni, e' una figura simbolo del DpJ. Fujii lascia per
motivi di salute.
06 Gennaio 2010 13:34 NEW
YORK
E' POSSIBILE UN RALLY SENZA FINANZIARI?
di WSI
Wall Street sara' in grado di allungare i rialzi anche
senza l'apporto del comparto bancario? Questa e' la
domanda che si pongono in molti: sciogliere il nodo
sara' fondamentale per capire se il mercato sara' capace
di correre anche nel nuovo anno.
Wall Street sara' in grado di allungare il rally anche
senza l'apporto prezioso dei finanziari? Questa e' la
domanda che si pongono un po' tutti gli analisti:
risolvere questo quesito sara' difatti fondamentale per
capire se il mercato sara' capace di correre anche
nell'anno appena iniziato.
Tenendo conto che molti investitori sono convinti che il
rally dei listini sia sopratutto stato guidato dal
settore finanziario negli scorsi mesi, la recente
performance negativa del comparto, rispetto al mercato
generale, ha suscitato qualche preoccupazione.
Grecia: non serve
salvataggio
mercoledì, 6 gennaio 2010 - 14:10 CET
(ANSA) - ROMA, 6 GEN - Il governo greco non ha bisogno
di nessun aiuto esterno per ripianare il deficit di
bilancio.
Lo ha detto il Ministro delle Finanze
greco.Papaconstantinou ha risposto cosi' alle
dichiarazioni del membro del comitato esecutivo della
Bce Jurgen Stark, secondo cui non ci sara' un
salvataggio da parte della Ue. 'Non ci aspettiamo
salvataggi',ha detto il ministro. 'Noi stiamo facendo
-ha aggiunto - esattamente cio' che bisogna fare per
ridurre il deficit e tenere sotto controllo la spesa
pubblica'.
Usa: -84 Mila Occupati Settore Privato a Dicembre
mercoledì, 6 gennaio 2010 15:28 NEW YORK
(AGI/REUTERS) - New York, 6 gen. - Calano gli occupati
nel settore privato americano: nel rapporto di Adp
(Parigi: FR0010340141 - notizie) si legge che a dicembre
sono diminuiti di 84 mila unita', contro i 73 mila
stimati dagli analisti. E' stato inoltre corretto il
dato di novembre (-145 mila occupati contro le -169 mila
unita' precedentemente riportate).
Usa: Gensler (Cftc), Possibili Nuove Crisi Se Derivati
Non Regolamentati
mercoledì, 6 gennaio 2010 16:23 NEW YORK
(ASCA-MktNews) - New York, 6 gen - Saranno possibili
nuove crisi finanziarie se gli strumenti derivati non
saranno regolamentati. L'allarme arriva da Gary Gensler,
presidente della Cftc (Commissione per le commodity e
futures), il quale sollecita il governo americano a
compiere azioni decisive per scongiurare nuove crisi.
Parlando a New York al Council sulle relazioni
internazionali, Gensler sottolinea che ''gli Stati Uniti
potrebbe vedere nuove crisi se non saranno ridotti i
rischi sistemici e migliorata la trasparenza dei
mercati''. Nonostante l'intervento pubblico per il
salvataggio del sistema bancario e le misure per ridurre
i rischi sui mercati finanziari, Gensler afferma che
''dobbiamo ancora realizzare una riforma normativa per
promuovere la trasparenza dei mercati e ridurre i rischi
nei mercati dei derivati''.
06 Gennaio 2010 16:19
MILANO - Il Sole 24 Ore
Mutui, l'inflazione è ferma e l'Euribor tocca nuovi
minimi
Il 2010 è iniziato in
modo promettente per chi ha un mutuo variabile. Il tasso
Euribor, al quale sono indicizzati i valori delle rate
da pagare, non sembra infatti volerne sapere di tornare
a salire, almeno per il momento. La scadenza a 3 mesi,
anzi, ha fatto segnare in questi ultimi 2 giorni un
nuovo minimo record, scendendo allo 0,694% (l'Euribor a
1 mese resta ancorato a 0,45%). Si tratta, è vero, di
movimenti di centesimi, quasi impercettibili ai fini del
calcolo della rata. La tendenza però è significativa: se
è vero che i margini di ribasso per il mercato monetario
sono ormai limitati, è anche vero che la risalita
(ovvero ciò che più temono i mutuatari) sarà
probabilmente ancora più graduale di quanto ci si
attendeva.
L'inflazione appare infatti un fenomeno ancora lontano
per l'Eurozona e la Banca centrale europea non avrà
alcuna fretta di aumentare il costo del denaro (fermo
all'1% dallo scorso maggio), come conferma anche il
membro del comitato esecutivo Juergen Stark
nell'intervista apparsa oggi su "Il Sole 24 Ore". E'
però presumibile che gli Euribor comincino già a
muoversi in anticipo rispetto alla Bce, anche perché il
fatto che si mantengano al di sotto del tasso di
riferimento fissato a Francoforte è un'anomalia dovuta
alle mosse "non convenzionali" di politica monetaria
attuate da Jean-Claude Trichet e soci.
La situazione attuale, insomma, è destinata a
normalizzarsi, ma non immediatamente: «L'Euribor 3 mesi
– sostiene Stefano Pignatelli di Aritma I.F. – rimarrà
sostanzialmente stabile fino alla primavera e inizierà a
salire man mano che verrà drenata la liquidità
accelerando soltanto dopo giugno, quando giungerà a
scadenza quanto collocato con la prima e più consistente
asta a 12 mesi del 2009». Una previsione che trova
conferma nei valori espressi dal mercato dei future,
visto che l'Euribor a 3 mesi è stimato allo 0,73% a
marzo e in leggera risalita nei mesi successivi: 1,06% a
giugno, 1,42% a settembre e 1,75% a fine anno. Ma c'è
anche chi pensa che il mercato stia sovrastimando le
possibilità di ripresa economica dell'Europa e vede un
recupero ancora più lento per l'Euribor: «A nostro
parere – osserva Marco Annunziata, capo economista di
UniCredit Mib – l'Euribor 3 mesi chiuderà il 2010
attorno all'1,30%». Parole che suonano come musica per
le orecchie di quanti hanno un mutuo a tasso variabile.
Lipper: il 2009 ha chiuso alla grande per i fondi
azionari, ma non basta
BlueTG.it - mercoledì, 6 gennaio 2010 16:26 NEW YORK
Lipper, società di ricerche del gruppo Reuters, nota in
un’analisi rilasciata ieri come in un anno possano
davvero cambiare e di molto le cose nel campo degli
investimenti.
Così dopo un 2008 molto negativo e un inizio 2009
terribile, il rimbalzo dei mercati azionari mondiali
partito da marzo ha portato i fondi azionari
internazionali distribuiti negli Stati Uniti a
registrare la migliore performance su base annua dal
2003 con un +42,38% medio.
Un risultato che supera sia quello dei fondi azionari
settoriali (+35,35%) sia quelli dei fondi denominati in
dollari Usa (+30,25%) e dei fondi bilanciati (+25,23%).
In particolare nel quarto trimestre dell’anno, terzo
consecutivo caratterizzato da performance positive, 74
delle 78 categorie in cui Lipper ripartisce i fondi
comuni Usa hanno registrato una performance positiva.
Tra i pochi a perdere i fondi “short-bias” (ossia che
tendono ad andar corti di titoli, ndr) hanno ottenuto il
risultato peggiore: -10,01%.
Al contrario tre sottocategorie dei fondi azionari
internazionali (i fondi che investono in America Latina,
+113,09%, quelli specializzati in mercati emergenti,
+75,74%, e quelli del Pacifico ex-Giappone, +71,34%)
hanno ottenuto i risultati più eclatanti.
Ciò nonostante, concludono gli uomini di Lipper, i fondi
azionari registrano tuttora una performance lievemente
negativa se confrontati ai livelli raggiunti a fine
2007.
Usa: anno
nuovo ma deficit vecchio
mercoledì, 6 gennaio 2010 17:49 NEW YORK
(ANSA) - NEW YORK, 6 GEN - Nuovo anno, vecchi problemi
per le finanze degli Stati Usa, alle prese con deficit
di bilancio in aumento e nuove sfide da affrontare.L'elevato
tasso di disoccupazione, il crescente numero di
pignoramenti ed entrate fiscali in calo - spiega il New
York Times (NYSE: NYT - notizie) - hanno messo a dura
prova le finanze pubbliche. Nel terzo trimestre le
entrate fiscali degli stati sono scese del 10,7%: 3/O
trimestre di calo a doppia cifra. Per il NYT 'molti
governatori chiederanno aiuto all'amministrazione
Obama'.
Le borse europee chiudono
poco mosse, bene il settore dell'auto
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi
poco mossi. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,1%,
il DAX a Francoforte lo 0,1%, il CAC40 a Parigi lo 0,1%
e il FTSE MIB a Milano lo 0,3%. Lo SMI a Zurigo ha perso
lo 0,3%.
La seduta è stata piuttosto volatile. Le borse del
Vecchio Continente sono state sostenute verso la fine
delle contrattazioni dal positivo dato sul settore
statunitense dei servizi.
Peugeot (FR0000121501) ha guadagnato a Parigi il 6,4%.
Bank of America ha alzato oggi il suo rating sul titolo
del gruppo francese a "Buy" (per ulteriori dettagli
clicca qui). Tra gli altri titoli del settore BMW
(DE0005190003) ha chiuso in rialzo dell'1,6%, Fiat
(IT0001976403) dello 0,7%, Renault (FR0000131906) del
2,5% e Volkswagen (DE0007664005) del 2,8%.
I minerari hanno beneficiato dell'aumento dei prezzi dei
metalli. Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato
l'1,7%, BHP Billiton (GB0000566504) l'1%, Rio Tinto
(GB0007188757) il 2,6% e Xstrata (GB0031411001) il 3,5%.
Deutsche Telekom (DE0005557508) ha perso a Francoforte
il 2,5%. UBS ha declassato oggi il titolo del colosso
delle telecomunicazioni a "Sell" (per ulteriori dettagli
clicca qui).
Marks & Spencer (GB0031274896) ha perso a Londra il
6,8%. La catena di grandi magazzini ha aumentato lo
scorso trimestre le sue vendite nei centri aperti da
almeno un anno dello 0,8%. Gli analisti avevano atteso
un aumento dell'1,2%. Marks & Spencer ha inoltre
indicato che le condizioni di mercato restano difficili.
Redazione Borsainside 18:24
Le borse di Budapest,
Praga e Varsavia salgono per la terza seduta consecutiva
Le borse di Budapest, Praga e Varsavia hanno chiuso oggi
per la terza seduta di fila in rialzo. La Borsa di Mosca
resterà ferma fino all'11 gennaio a causa delle
festività di inizio anno e del Natale ortodosso.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,6% a 22.164,72
punti. La seduta è stata tranquilla, sono mancate le
notizie di rilievo. Quasi tutte le blue chips ungheresi
hanno chiuso in rialzo. MOL (HU0000068952) ha guadagnato
l'1,6%, OTP Bank (HU0000061726) lo 0,6% e Gedeon Richter
(HU0000067624) lo 0,5%. Magyar Telekom (HU0000016522) ha
perso l'1,1%.
Il PX a Praga ha guadagnato lo 0,6% a 1.156,70 punti. Il
listino ceco ha beneficiato dell'ottima performance di
Erste Group Bank (AT0000652011) e NWR (NL0006282204). Il
titolo della banca austriaca ha guadagnato il 2,6%,
quello del produttore di carbone il 2,5%. Ancora una
seduta negativa per Komercni Banka (CZ0008019106) -1,2%
a CZK 3.815. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha
chiuso invariato.
Il WIG a Varsavia ha chiuso in rialzo dello 0,5% a
41.241,97 punti. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha
tratto vantaggio dall'aumento del prezzo del rame ed ha
guadagnato il 2,4%. I bancari hanno chiuso contrastati.
Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso lo 0,2% e BZW Bank
(PLBZ00000044) lo 0,9%. PKO Bank Polski (PLPKO0000016) e
BRE Bank (PLBRE0000012) hanno guadagnato rispettivamente
lo 0,5% e lo 0,7%.
Redazione Borsainside 19:12
Usa: Fed, Disoccupazione Restera' Alta e Limitera'
Crescita
mercoledì, 6 gennaio 2010 20:08 WASHINGTON
(ASCA-AFP) - Washington, 6 gen - La disoccupazione ''restera'
alta ancora per un certo periodo di tempo'' e limitera'
la crescita economica. E' quanto preoccupa la Federal
Reserve secondo quanto emerge dalle minute dell'ultima
riunione del Federal Open Market Committee pubblicate
oggi.
Borse dell'America
Latina: Domina il segno più, ancora bene San Paolo
La maggior parte delle borse dell'America Latina ha
chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato lo 0,7% a 70.729,34
punti. Per il listino brasiliano si è trattato
dell'ottava seduta positiva di fila. Petroleo Brasileiro
(BRPETRACNPR6) ha guadagnato l'1,4%. Il prezzo del
petrolio ha chiuso ieri a New York ai suoi più alti
livelli degli ultimi quindici mesi. Vale (BRVALEACNPA3)
ha guadagnato il 2%. Il prezzo del rame ha guadagnato
ieri al NYMEX il 2,4%. Braskem (BRBRKMACNPA4) ha chiuso
in rialzo del 2,4%. Secondo delle voci di stampa la
prima impresa petrolchimica dell'America Latina sarebbe
vicina all'acquisto della rivale Quattor (BRSZPQACNPR5).
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,3%
a 32.830,16 punti. Il listino messicano è stato
sostenuto dai minerari. Grupo Mexico (MXP370841019) ha
guadagnato l'1,3% e Penoles (MXP554091415) il 2,8%.
América Móvil (MXP001691213) ha perso lo 0,4% e Cemex
(MXP225611567) l'1%. Wal-Mart de Mexico (MXP810081010)
ha chiuso invariato.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
Merval a Buenos Aires ha perso l'1,6% e l'IBVC a Caracas
lo 0,2%. Il General a Lima ha guadagnato il 2,2% e l'IPSA
a Santiago del Cile lo 0,4%. L'IGBC a Bogotà ha chiuso
invariato.
Redazione Borsainside 00:04
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