PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Mercoledì 06 Gennaio 2010

PARTE  2

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La Borsa di Tokyo sale per la terza seduta di fila, brillano i bancari
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi per la terza seduta di fila in rialzo. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,5% a 10.731,45 punti ed il Topix l'1,3% a 931,13 punti. In gran spolvero i bancari. Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha guadagnato il 4,4%, Mizuho Financial Group (JP3885780001) il 6,1% e Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) il 5,5%. Secondo quanto riportano diverse fonti Sumitomo Mitsui Financial Group lancerà un nuovo aumento di capitale da ¥800 miliardi. Una parte del mercato aveva temuto che l'emissione di nuovi titoli della terza banca giapponese potesse essere molto più importante. Toyota (JP3633400001) ha guadagnato il 2,5%. Le vendite del primo produttore giaponese di automobili sono aumentate lo scorso mese negli USA del 32%.Japan Airlines (JP3705400004) ha perso il 6,7%. Secondo quanto riporta il quotidiano finanziario "Nikkei" la Development Bank of Japan sarebbe a favore di una bancarotta "preconfezionata" per la linea area. La Development Bank of Japan, che è controllata dallo Stato, è il principale azionista di Japan Airlines.
Redazione Borsainside

 

 

Bce, Stark: rischi borse da alta liquidità, non su prezzi
mercoledì, 6 gennaio 2010 10:16 BRUXELLES
Allo stato attuale non ci sono timori di una nuova bolla sui mercati azionari, ma la liquidità abbondante presente nel sistema comporta rischi ed effetti negativi. Non ci sono tuttavia pericoli per la stabilità dei prezzi da qui al 2011.
Lo ha detto in un'intervista al 'Sole 24 Ore' il membro del comitato esecutivo della Bce Jurgen Stark.
"Per ora non sono preoccupato dall'emergere di una nuova bolla, ma è chiaro che l'abbondante liquidità messa a disposizione dell'economia in questi mesi comporta rischi ed effetti negativi" ha detto Stark.
Nonostante l'abbondante liquidità, Stark non vede quindi rischi di inflazione da qui alla fine del 2011. "Oggi la zona euro è caratterizzata da un alto grado di stabilità dei prezzi che ci permette di ritenere appropriato il costo del denaro".
Secondo Stark, il calo della massa monetaria a novembre "è più che altro la conferma di una tendenza: non la sopravvaluterei. Fra le altre cose, c'è anche un effetto correzione dopo la forte crescita della massa monetaria negli ultimi anni". Il membro della Bce non è pessimista neanche sul fronte dei prestiti: "A novembre i crediti alle famiglie sono cresciuti; quelli alle imprese non finanziarie sono calati. Di solito durante una ripresa i prestiti alle famiglie tornano in territorio positivo con tre-quattro trimestri di anticipo rispetto ai crediti alle aziende".
Da un punto di vista economico, la situazione resta incerta malgrado il miglioramento rispetto al terzo trimestre, grazie a una ripresa dell'export ma anche all'andamento delle scorte e agli aiuti statali all'economia.
Riguardo alla Grecia, Stark ha sottolineato che "la partecipazione all'Unione monetaria non consente alcun diritto a rivendicare sostegno finanziario da parte di uno stato membro".
I problemi della Grecia, sottolinea il membro del board, non sono legati alla crisi globale, ma sono stati creati in casa.

 

 

Ue-16: ordini industria -2,2%
mercoledì, 6 gennaio 2010 11:35 BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 6 GEN - Nei 16 Paesi che compongono l'area dell'euro i nuovi ordinativi dell'industria sono calati del 2,2% in ottobre 2009 rispetto a settembre. Lo dice Eurostat, che per l'Ue indica un -1,6%. In settembre in Eurolandia la crescita era dell'1,7% e nell'Ue dell'1,4%.
Tranne il settore cantieristico e di attrezzature ferroviarie e aerospaziali, i nuovi ordinativi di ottobre segnano -0,4% nell'eurozona e -0,8% nell'Ue-27. I prezzi della produzione a novembre rispetto ad ottobre crescono dello 0,1%.

 

 

Islanda: s&p, Entro 1 Mese Possibile Declassamento Rating
mercoledì, 6 gennaio 2010 11:59 NEW YORK
(ASCA-MktNews) - New York, 6 gen - S&P ha messo sotto osservazione con implicazioni negative il rating dell'Islanda. La notizia arriva dopo che Fitch ieri ha ridotto il rating sul paese per effetto della decisione del presidente dell'Islanda di porre il veto alla legge sul rimborso da 5,5 miliardi di dollari a risparmiatori britannici e olandesi. S&P annuncia che entro un mese decidera' sul rating dell'Islanda indicando che potrebbe ridurre il voto paese di 1 o due gradi. S&P afferma che il veto sulla legge per i rimborsi dei clienti della Icesave potrebbe comportare ritardi e revisioni nel programma messo a punto dal Fondo Monetario internazionale.

 

 

Borse Asia-Pacifico: Shanghai frena, ancora bene Hong Kong
La maggior parte delle borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in rialzo
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,9% a 3.254,22 punti. Sul listino cinese ha pesato la debole performance dei bancari. Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso l'1,1%, Bank of China (CN000A0J3PX9) l'1,2%, China Construction Bank (CN000A0HF1W3) l'1,6% e Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731) il 2%. Secondo delle voci di stampa Bank of China lancerà il prossimo marzo un aumento di capitale per migliorare i suoi coefficienti patrimoniali. Jiang Weixin, il Ministro cinese delle Costruzioni, ha inoltre indicato che il Governo limiterà ulteriormente i crediti per l'acquisto delle case per frenare la speculazione edilizia. China Life (CN0003580601) ha perso il 3,1%. La prossima settimana scade il periodo di look up per 19,2 miliardi di titoli della prima impresa cinese delle assicurazioni. Tra i minerari Jiangxi Copper (CN0009070615) ha guadagnato l'1,2% e Yunnan Copper (CNE000000W13) l'1%. Il prezzo del rame è salito ieri a Londra ai suoi più alti livelli degli ultimi sedici mesi.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,6% a 22.416,67 punti. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha guadagnato il 4,9%. Il gigante dell'alluminio ha annunciato ieri un aumento dei suoi prezzi. Hong Kong Exchanges and Clearing (HK0388034859) ha chiuso in rialzo del 4,8%. La società che gestisce la Borsa di Hong Kong dovrebbe beneficiare dell'incremento delle IPO sulla piazza finanziaria della città costiera. Ancora bene i petroliferi. PetroChina (CN0009365379) ha guadagnato il 2% e CNOOC (HK0883013259) lo 0,7%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York per la nona seduta di fila in rialzo.
Tra gli altri listini della regione il Taiex a Taipei ha guadagnato l'1,4%, lo Straits Times a Singapore lo 0,4% e il Kospi a Seul lo 0,9%. L'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,1%.
Redazione Borsainside 12:11

 

 

Giappone:Kan nuovo ministro finanze
mercoledì, 6 gennaio 2010 - 13:21 CET
(ANSA) - TOKYO, 6 GEN - Il ministro delle Finanze giapponese, Hirohisa Fujii, ha rimesso il mandato e cedera' il dicastero a Naoto Kan, attuale vicepremier.Lo ha reso noto il premier Yukio Hatoyama, spiegando che la scelta di Kan, sostenuta da Ichiro Ozawa, il segretario e l'esponente piu' influente del partito Democratico (DpJ), e' stata fatta per la ''sua conoscenza del bilancio 2010'', dal 18 gennaio all'esame del parlamento. Kan, 62 anni, e' una figura simbolo del DpJ. Fujii lascia per motivi di salute.

 

 

06 Gennaio 2010 13:34 NEW YORK
E' POSSIBILE UN RALLY SENZA FINANZIARI?
di WSI
Wall Street sara' in grado di allungare i rialzi anche senza l'apporto del comparto bancario? Questa e' la domanda che si pongono in molti: sciogliere il nodo sara' fondamentale per capire se il mercato sara' capace di correre anche nel nuovo anno.
Wall Street sara' in grado di allungare il rally anche senza l'apporto prezioso dei finanziari? Questa e' la domanda che si pongono un po' tutti gli analisti: risolvere questo quesito sara' difatti fondamentale per capire se il mercato sara' capace di correre anche nell'anno appena iniziato.
Tenendo conto che molti investitori sono convinti che il rally dei listini sia sopratutto stato guidato dal settore finanziario negli scorsi mesi, la recente performance negativa del comparto, rispetto al mercato generale, ha suscitato qualche preoccupazione.

 

 

Grecia: non serve salvataggio
mercoledì, 6 gennaio 2010 - 14:10 CET
(ANSA) - ROMA, 6 GEN - Il governo greco non ha bisogno di nessun aiuto esterno per ripianare il deficit di bilancio.
Lo ha detto il Ministro delle Finanze greco.Papaconstantinou ha risposto cosi' alle dichiarazioni del membro del comitato esecutivo della Bce Jurgen Stark, secondo cui non ci sara' un salvataggio da parte della Ue. 'Non ci aspettiamo salvataggi',ha detto il ministro. 'Noi stiamo facendo -ha aggiunto - esattamente cio' che bisogna fare per ridurre il deficit e tenere sotto controllo la spesa pubblica'.

 

 

Usa: -84 Mila Occupati Settore Privato a Dicembre
mercoledì, 6 gennaio 2010 15:28 NEW YORK
(AGI/REUTERS) - New York, 6 gen. - Calano gli occupati nel settore privato americano: nel rapporto di Adp (Parigi: FR0010340141 - notizie) si legge che a dicembre sono diminuiti di 84 mila unita', contro i 73 mila stimati dagli analisti. E' stato inoltre corretto il dato di novembre (-145 mila occupati contro le -169 mila unita' precedentemente riportate).

 

 

Usa: Gensler (Cftc), Possibili Nuove Crisi Se Derivati Non Regolamentati
mercoledì, 6 gennaio 2010 16:23 NEW YORK
(ASCA-MktNews) - New York, 6 gen - Saranno possibili nuove crisi finanziarie se gli strumenti derivati non saranno regolamentati. L'allarme arriva da Gary Gensler, presidente della Cftc (Commissione per le commodity e futures), il quale sollecita il governo americano a compiere azioni decisive per scongiurare nuove crisi. Parlando a New York al Council sulle relazioni internazionali, Gensler sottolinea che ''gli Stati Uniti potrebbe vedere nuove crisi se non saranno ridotti i rischi sistemici e migliorata la trasparenza dei mercati''. Nonostante l'intervento pubblico per il salvataggio del sistema bancario e le misure per ridurre i rischi sui mercati finanziari, Gensler afferma che ''dobbiamo ancora realizzare una riforma normativa per promuovere la trasparenza dei mercati e ridurre i rischi nei mercati dei derivati''.

 

 

06 Gennaio 2010 16:19 MILANO - Il Sole 24 Ore
Mutui, l'inflazione è ferma e l'Euribor tocca nuovi minimi

Il 2010 è iniziato in modo promettente per chi ha un mutuo variabile. Il tasso Euribor, al quale sono indicizzati i valori delle rate da pagare, non sembra infatti volerne sapere di tornare a salire, almeno per il momento. La scadenza a 3 mesi, anzi, ha fatto segnare in questi ultimi 2 giorni un nuovo minimo record, scendendo allo 0,694% (l'Euribor a 1 mese resta ancorato a 0,45%). Si tratta, è vero, di movimenti di centesimi, quasi impercettibili ai fini del calcolo della rata. La tendenza però è significativa: se è vero che i margini di ribasso per il mercato monetario sono ormai limitati, è anche vero che la risalita (ovvero ciò che più temono i mutuatari) sarà probabilmente ancora più graduale di quanto ci si attendeva.
L'inflazione appare infatti un fenomeno ancora lontano per l'Eurozona e la Banca centrale europea non avrà alcuna fretta di aumentare il costo del denaro (fermo all'1% dallo scorso maggio), come conferma anche il membro del comitato esecutivo Juergen Stark nell'intervista apparsa oggi su "Il Sole 24 Ore". E' però presumibile che gli Euribor comincino già a muoversi in anticipo rispetto alla Bce, anche perché il fatto che si mantengano al di sotto del tasso di riferimento fissato a Francoforte è un'anomalia dovuta alle mosse "non convenzionali" di politica monetaria attuate da Jean-Claude Trichet e soci.
La situazione attuale, insomma, è destinata a normalizzarsi, ma non immediatamente: «L'Euribor 3 mesi – sostiene Stefano Pignatelli di Aritma I.F. – rimarrà sostanzialmente stabile fino alla primavera e inizierà a salire man mano che verrà drenata la liquidità accelerando soltanto dopo giugno, quando giungerà a scadenza quanto collocato con la prima e più consistente asta a 12 mesi del 2009». Una previsione che trova conferma nei valori espressi dal mercato dei future, visto che l'Euribor a 3 mesi è stimato allo 0,73% a marzo e in leggera risalita nei mesi successivi: 1,06% a giugno, 1,42% a settembre e 1,75% a fine anno. Ma c'è anche chi pensa che il mercato stia sovrastimando le possibilità di ripresa economica dell'Europa e vede un recupero ancora più lento per l'Euribor: «A nostro parere – osserva Marco Annunziata, capo economista di UniCredit Mib – l'Euribor 3 mesi chiuderà il 2010 attorno all'1,30%». Parole che suonano come musica per le orecchie di quanti hanno un mutuo a tasso variabile.

 

 

Lipper: il 2009 ha chiuso alla grande per i fondi azionari, ma non basta
BlueTG.it - mercoledì, 6 gennaio 2010 16:26 NEW YORK
Lipper, società di ricerche del gruppo Reuters, nota in un’analisi rilasciata ieri come in un anno possano davvero cambiare e di molto le cose nel campo degli investimenti.
Così dopo un 2008 molto negativo e un inizio 2009 terribile, il rimbalzo dei mercati azionari mondiali partito da marzo ha portato i fondi azionari internazionali distribuiti negli Stati Uniti a registrare la migliore performance su base annua dal 2003 con un +42,38% medio.
Un risultato che supera sia quello dei fondi azionari settoriali (+35,35%) sia quelli dei fondi denominati in dollari Usa (+30,25%) e dei fondi bilanciati (+25,23%).
In particolare nel quarto trimestre dell’anno, terzo consecutivo caratterizzato da performance positive, 74 delle 78 categorie in cui Lipper ripartisce i fondi comuni Usa hanno registrato una performance positiva. Tra i pochi a perdere i fondi “short-bias” (ossia che tendono ad andar corti di titoli, ndr) hanno ottenuto il risultato peggiore: -10,01%.
Al contrario tre sottocategorie dei fondi azionari internazionali (i fondi che investono in America Latina, +113,09%, quelli specializzati in mercati emergenti, +75,74%, e quelli del Pacifico ex-Giappone, +71,34%) hanno ottenuto i risultati più eclatanti.
Ciò nonostante, concludono gli uomini di Lipper, i fondi azionari registrano tuttora una performance lievemente negativa se confrontati ai livelli raggiunti a fine 2007.

 

 

Usa: anno nuovo ma deficit vecchio
mercoledì, 6 gennaio 2010 17:49 NEW YORK
(ANSA) - NEW YORK, 6 GEN - Nuovo anno, vecchi problemi per le finanze degli Stati Usa, alle prese con deficit di bilancio in aumento e nuove sfide da affrontare.L'elevato tasso di disoccupazione, il crescente numero di pignoramenti ed entrate fiscali in calo - spiega il New York Times (NYSE: NYT - notizie) - hanno messo a dura prova le finanze pubbliche. Nel terzo trimestre le entrate fiscali degli stati sono scese del 10,7%: 3/O trimestre di calo a doppia cifra. Per il NYT 'molti governatori chiederanno aiuto all'amministrazione Obama'.

 

 

Le borse europee chiudono poco mosse, bene il settore dell'auto
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi poco mossi. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,1%, il DAX a Francoforte lo 0,1%, il CAC40 a Parigi lo 0,1% e il FTSE MIB a Milano lo 0,3%. Lo SMI a Zurigo ha perso lo 0,3%.
La seduta è stata piuttosto volatile. Le borse del Vecchio Continente sono state sostenute verso la fine delle contrattazioni dal positivo dato sul settore statunitense dei servizi.
Peugeot (FR0000121501) ha guadagnato a Parigi il 6,4%. Bank of America ha alzato oggi il suo rating sul titolo del gruppo francese a "Buy" (per ulteriori dettagli clicca qui). Tra gli altri titoli del settore BMW (DE0005190003) ha chiuso in rialzo dell'1,6%, Fiat (IT0001976403) dello 0,7%, Renault (FR0000131906) del 2,5% e Volkswagen (DE0007664005) del 2,8%.
I minerari hanno beneficiato dell'aumento dei prezzi dei metalli. Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato l'1,7%, BHP Billiton (GB0000566504) l'1%, Rio Tinto (GB0007188757) il 2,6% e Xstrata (GB0031411001) il 3,5%.
Deutsche Telekom (DE0005557508) ha perso a Francoforte il 2,5%. UBS ha declassato oggi il titolo del colosso delle telecomunicazioni a "Sell" (per ulteriori dettagli clicca qui).
Marks & Spencer (GB0031274896) ha perso a Londra il 6,8%. La catena di grandi magazzini ha aumentato lo scorso trimestre le sue vendite nei centri aperti da almeno un anno dello 0,8%. Gli analisti avevano atteso un aumento dell'1,2%. Marks & Spencer ha inoltre indicato che le condizioni di mercato restano difficili.
Redazione Borsainside 18:24

 

 

Le borse di Budapest, Praga e Varsavia salgono per la terza seduta consecutiva
Le borse di Budapest, Praga e Varsavia hanno chiuso oggi per la terza seduta di fila in rialzo. La Borsa di Mosca resterà ferma fino all'11 gennaio a causa delle festività di inizio anno e del Natale ortodosso.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,6% a 22.164,72 punti. La seduta è stata tranquilla, sono mancate le notizie di rilievo. Quasi tutte le blue chips ungheresi hanno chiuso in rialzo. MOL (HU0000068952) ha guadagnato l'1,6%, OTP Bank (HU0000061726) lo 0,6% e Gedeon Richter (HU0000067624) lo 0,5%. Magyar Telekom (HU0000016522) ha perso l'1,1%.
Il PX a Praga ha guadagnato lo 0,6% a 1.156,70 punti. Il listino ceco ha beneficiato dell'ottima performance di Erste Group Bank (AT0000652011) e NWR (NL0006282204). Il titolo della banca austriaca ha guadagnato il 2,6%, quello del produttore di carbone il 2,5%. Ancora una seduta negativa per Komercni Banka (CZ0008019106) -1,2% a CZK 3.815. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha chiuso invariato.
Il WIG a Varsavia ha chiuso in rialzo dello 0,5% a 41.241,97 punti. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha tratto vantaggio dall'aumento del prezzo del rame ed ha guadagnato il 2,4%. I bancari hanno chiuso contrastati. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso lo 0,2% e BZW Bank (PLBZ00000044) lo 0,9%. PKO Bank Polski (PLPKO0000016) e BRE Bank (PLBRE0000012) hanno guadagnato rispettivamente lo 0,5% e lo 0,7%.
Redazione Borsainside 19:12

 

 

Usa: Fed, Disoccupazione Restera' Alta e Limitera' Crescita
mercoledì, 6 gennaio 2010 20:08 WASHINGTON
(ASCA-AFP) - Washington, 6 gen - La disoccupazione ''restera' alta ancora per un certo periodo di tempo'' e limitera' la crescita economica. E' quanto preoccupa la Federal Reserve secondo quanto emerge dalle minute dell'ultima riunione del Federal Open Market Committee pubblicate oggi.

 

 

Borse dell'America Latina: Domina il segno più, ancora bene San Paolo
La maggior parte delle borse dell'America Latina ha chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato lo 0,7% a 70.729,34 punti. Per il listino brasiliano si è trattato dell'ottava seduta positiva di fila. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha guadagnato l'1,4%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York ai suoi più alti livelli degli ultimi quindici mesi. Vale (BRVALEACNPA3) ha guadagnato il 2%. Il prezzo del rame ha guadagnato ieri al NYMEX il 2,4%. Braskem (BRBRKMACNPA4) ha chiuso in rialzo del 2,4%. Secondo delle voci di stampa la prima impresa petrolchimica dell'America Latina sarebbe vicina all'acquisto della rivale Quattor (BRSZPQACNPR5).
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,3% a 32.830,16 punti. Il listino messicano è stato sostenuto dai minerari. Grupo Mexico (MXP370841019) ha guadagnato l'1,3% e Penoles (MXP554091415) il 2,8%. América Móvil (MXP001691213) ha perso lo 0,4% e Cemex (MXP225611567) l'1%. Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) ha chiuso invariato.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso l'1,6% e l'IBVC a Caracas lo 0,2%. Il General a Lima ha guadagnato il 2,2% e l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,4%. L'IGBC a Bogotà ha chiuso invariato.
Redazione Borsainside 00:04
 

 

 
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WALL STREET: GIRA IN POSITIVO GRAZIE AI SERVIZI

06 Gennaio 2010 18:00 NEW YORK - WSI
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Il settore non manifatturiero e' tornato a crescere, ma le anticipazioni sulla situazione occupazionale sono state accolte con freddezza dagli investitori. Alcoa, 3M e Amex guidano i rialzi sul Dow. Ford in testa all'S&P 500.
Il mercato azionario americano si avvicina al traguardo di meta' seduta in rialzo, con i listini che hanno trovato la forza di passare in territorio positivo dopo che l'ISM ha annunciato che il settore dei servizi e' migliorato nell'ultimo mese dell'anno, registrando un'espansione.

I rialzi sono pero' contenuti dalle anticipazioni dell'ADP sul rapporto occupazionale mensile del governo che verra' presentato tra due giorni. Le cifre sono risultate piu' confortanti di quelle del mese precedente, ma hanno deluso le previsioni.

Tra i singoli titoli, sul Dow Jones si mettono in evidenza in particolare 3M, Alcoa e American Express, mentre Kraft, Travelers e JP Morgan sono schiacciate nei bassifondi del listino delle blue chip.

Ford guida i rialzi sull'S&P 500, superando la soglia psicologica degli $11 un giorno dopo che la casa automobilistica ha annunciato vendite superiori alle attese in dicembre.

L'ultimo rapporto dell'ADP sul settore privato in dicembre ha mostrato un calo del numero di posti di lavoro persi rispetto al mese precedente, ma anche un risultato deludente se confrontato con le stime degli analisti. Alle 20 italiane gli investitori conosceranno il contenuto delle minute dell'ultima riunione di politica monetaria della Fed, svoltasi in dicembre.

Dalle ultime dichiarazioni sembra ormai scontato che la Banca Centrale Usa non abbia intenzione di alzare i tassi sul breve periodo. Gli investitori cercheranno piuttosto di ottenere indicazioni sui temi e i modi di un'evenutale exit strategy dalle misure straordinarie di rilancio dell'economia.

In ambito di notizie societarie, i titoli Dow Chemical avanzano dell'1.7% dopo che gli analisti di Barclays Capital hanno deciso di promuovere la societa' a Overweight da Equal Weight.

Intanto le Kraft Food scivolano dell'1.5% mentre la societa' continua a tentare la scalata a Cadbury. L'azienda americana ha riferito di aver ottenuto un 1.52% di sottoscrizioni dai soci azionisti di Cadbury per quanto riguarda l'offerta ostile da $16.8 miliardi lanciata sulla produttrice di cioccolato britannica. Da parte loro i titoli Cadbury cedono circa l'1%.

Sotto i riflettori il settore dell'agrochimica, dopo che Mosaic e Monsanto hanno annunciato risultati deludenti. Di tutt'altro tenore la prova di Family Dollar che mette a segno un rialzo del 4% dopo aver annunciato risultati trimestrali migliori del previsto.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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