PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Lunedì 11 Gennaio 2010

PARTE  2

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..... Sabato 09 Gennaio 2010 ..... Domenica 10 Gennaio 2010 ..... Lunedì 11 Gennaio 2010 .....
 

 

 

 

11 Gennaio 2010 00:16 NEW YORK
VOLATILITA' AI MINIMI, MA POTREBBE CALARE ANCORA
di WSI
La recente discesa dell'indice sui minimi di 16 mesi non dovrebbe sorprendere piu' di tanto, essendo un andamento tipico del mese di gennaio. Meglio dunque aspettare ancora prima di scommettere su un incremento dell'indice VIX.
Il Chicago Board Options Exchange's Volatility Index (VIX), anche piu' semplicemente chiamato indice della volatilita', e' considerato come la misura piu' attendibile e precisa della paura che circola sui mercati. Il fatto che sia sceso sui minimi di 16 mesi deve essere interpretato dagli investitori come un chiaro segnale di semaforo verde per i rialzisti o piuttosto il contrario, un sintomo allarmante in chiave futura?
Inanzitutto l'andamento tenuto dall'indice VIX negli ultimi giorni non dovrebbe sorprendere piu' di tanto, perche', come ha spiegato bene in un'intervista all'emittente Usa CNBC Brian Stutland, presidente e trader di Stutland Equities, "e' un evento caratteristico del periodo di gennaio, quando si e' mosso in media in ribasso del 5%".
"E' un segnale di salute, che sottolinea come il mercato stia allungando il rally in gennaio. Fino a quando non vedremo un deterioramento delle attivita' creditizie del mercato obbligazionario e fino a che il trend dell'indice VIX non dara' segni di cambiamento, non presentera' alcun rischio continuare a investire in questo mercato", ha dichiarato Stutland.
Secondo Stutland molti trader stanno scommettendo su un incremento dell'indice di volatilita', ma sarebbe meglio se facessero attenzione ed aspettassero invece ancora un po' di tempo prima di comprare la volatilita'. Per capirlo non serve guardare molto lontano.
"Se si analizza l'andamento dei futures sul VIX di marzo - ha sottolineato l'analista - si nota che scambiano in media ad un premio altissimo, pari al 25% rispetto al livello a cui il VIX scambia al momento".

 

 

Usa: Chiude Horizon Bank Di Bellingham, Primo Crack 2010
sabato, 9 gennaio 2010 10:46 WASHINGTON
(AGI/REUTERS) - Washington, 9 gen. - E' la Horizon Bank di Bellingham, nello Stato di Washington, la prima banca statunitense a fallire nel 2010. Le sue 18 filiali riapriranno gia' oggi sotto l'insegna della della Washingont Federal Savings and Loan Association. Il crack costera' alla Fdic, l'autorita' federale che assicura i depositi, 539,1 milioni di dollari. Alla Horizon facevano capo attivi per 1,3 miliardi di dollari e depositi per 1,1 miliardi al 30 settembre scorso

 

 

Giappone: Jal Verso Bancarotta, Creditori d'Accordo
sabato, 9 gennaio 2010 - 11:09 CET
(AGI) - Tokyo, 9 gen. - Le principali banche creditrici della Japan Airlines stanno per decidere di accettare un piano di ristrutturazione del vettore, attarverso la bancarotta, aumentando le probabilita' di un salvataggio di stato. Lo rendono noto tre fonti vicine al dossier.

 

 

Auto: Detroit,delegazione Congresso Usa
sabato, 9 gennaio 2010 - 16:11 CET
(ANSA) - NEW YORK, 9 GEN - Una delegazione bipartisan del Congresso, americano guidata dalla speaker della Camera Nancy Pelosi, visitera' il Salone di Detroit (DETROIT.SN - notizie) . L'obiettivo e' vedere 'le nuove tecnologie in cui l'industria sta investendo' e come sono stati utilizzati i soldi dei contribuenti americani. Il salone sara' aperto al pubblico dal 16 al 24 gennaio: il gruppo Chrysler presentera' diverse varianti degli attuali modelli, in attesa dei nuovi veicoli che nasceranno poi dall'alleanza con Fiat (Milano: F.MI - notizie) .

 

 

Crisi: Gb e Germania, forti tagli
sabato, 9 gennaio 2010 16:13 LONDRA
(ANSA) - LONDRA, 9 GEN - Pugno duro di Regno Unito e Germania sulle spese pubbliche. Obiettivo primario la riduzione del deficit e del debito pubblico. Il ministro britannico delle Finanze Alistair Darling, ha annunciato in un'intervista al Times (1832.HK - notizie) il varo del piu' ampio programma di riduzione della spesa pubblica degli ultimi venti anni. Sulla stessa linea il ministro tedesco delle finanze, Schauble, che ha annunciato importanti misure di tagli alla spesa per ridurre il deficit pubblico da partire dal 2011.

 

 

Banche: Draghi, Fsb Appoggia Nuove Regole Basilea
sabato, 9 gennaio 2010 - 20:44 CET
(AGI) - Basilea, 9 gen. - Il Financial Stability Board, riunito oggi sotto la presidenza del Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, ha dato tutto il proprio appoggio alle proposte del Comitato di Basilea che a dicembre aveva ribadito l'impegno a riformare il sistema bancario rafforzando la capitalizzazione delle banche e riducendo i rischi.

 

 

Crisi:Draghi,finanza-credito meglio
sabato, 09 gennaio 2010 20:51 BASILEA
(ANSA) - BASILEA, 9 GEN - ''La situazione generale del sistema finanziario e creditizio va molto meglio di quanto potessimo aspettare un anno fa'' ha detto Draghi. ''Ma ci sono ancora fragilita' sostanziali'' ha aggiunto il governatore della Banca d'Italia dopo la riunione del Financial Stability Board di cui e' presidente. Secondo Draghi e' migliorata la liquidita' delle banche grazie alle misure di stimolo' e bisogna adeguare gli stipendi dei banchieri ai rischi presi.

 

 

10 Gennaio 2010 15:35
Superbonus banche Usa, al via la stagione tra polemiche

Si preannuncia ricca di polemiche la stagione dei bonus 2010, specialmente per i banchieri (si veda anche Il Sole 24 Ore del 7 gennaio). Già nello scorso anno il tema era stato dibattuto a lungo, ma adesso la questione rischia di diventare bollente, anche in seguito all'aumento sulle differenze di reddito dovute alla crisi economica che ha picchiato duro, specialmente sui più giovani e sulle famiglie monoreddito.
Infatti, nonostante gli inviti a ridurli, molte banche si preparano a staccare pesanti assegni che, per alcuni istituti, potrebbero risultare ai livelli degli anni boom. Secondo il New York Times, il comparto è assolutamente "consapevole che i numeri a sei, sette o otto cifre faranno probabilmente infuriare" l'opinione pubblica. Il quotidiano si interroga su come "avvolgere in un manto di moderazione gli assegni": questa preoccupazione ha portato molti istituti a rivedere le pratiche di distribuzione dei compensi, favorendo il pagamento in azioni rispetto ai contanti.
Ma negli ultimi mesi, dicono alcuni osservatori, il dibattito si è spostato dall'opportunità di retribuzioni con un mix cash-titoli all'ammontare complessivo. I bonus sono oggetto di crescente attenzione sia da parte di Washington sia di altre autorità, come il procuratore generale di New York, Andrew Cuomo.
"Molti banchieri – dice il New York Times - temono che gli Stati Uniti, come la Gran Bretagna, possano optare per una tassa sui bonus, in linea con quanto proposto dal democratico Dennis Kucinich".
Goldman Sachs si prepara a retribuire i propri dipendenti con circa 595mila dollari ciascuno per il 2009. I dipendenti di Jp Morgan riceveranno in media 463mila dollari. Secondo John Reed, uno dei fondatori di Citigroup, Wall Street non riguadagnerà la fiducia pubblica fino a che non ridurrà in modo serio i bonus.
"Non c'è niente che mi lascia intravedere che queste persone abbiano imparato qualcosa dalla crisi", afferma. L'attenzione è soprattutto puntata su come si muoverà Goldman Sachs, oggetto di forti critiche, le ultime provenienti dall'ex amministratore delegato di Aig, Henry Greenberg, che accusa la banca di essere responsabile del crollo della società assicurativa. Nel 2007 l'amministratore delegato Lloyd Blankfein è stato pagato 68 milioni di dollari, una cifra record a Wall Street, mentre lo scorso anno non ha ricevuto bonus: ora si guarda a quanto incasserà nel 2009, uno degli anni più redditizi della storia della banca.

 

 

10 Gennaio 2010 20:58 BASILEA - dall'inviato Alessandro Merli - Il Sole 24 Ore
Bri: «Rischi eccessivi per il sistema bancario»

BASILEA . Faccia a faccia fra governatori e banchieri privati in un pranzo alla Banca dei regolamenti internazionale, la "banca centrale delle banche centrali", a Basilea.
L'euforia dei mercati finanziari di questi mesi, il ritorno delle banche ad attività di trading ad alto rischio grazie al costo del denaro ai minimi storici, il revival dei superbonus dei banchieri sono i tre temi più delicati che le autorità hanno sollevato con i rappresentanti del settore privato. Fra i governatori c'è il timore che si stiano ricreando le stesse condizioni che hanno portato il sistema finanziario alla crisi globale degli ultimi due anni. La discussione è stata introdotta dal direttore della stessa Bri, Jaime Caruana, ex governatore della Banca di Spagna, dove ha realizzato uno dei sistemi di regole per le banche più efficaci. La Bri, poi, è una voce che si fa ascoltare: fu l'unica delle grandi istituzioni internazionali a predire l'arrivo della crisi. E oggi ha presentato ai banchieri un rapporto in cui si rileva che i rischi nel sistema stanno tornando «eccessivi».
Al tavolo, sulla sponda delle autorità, c'erano presenza autorevoli, dal presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, a quello della Banca centrale europea, Jean-Ckaude Trichet, al governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, qui nella veste anche di presidente del Fianancial Stability Board, l'organismo creato dal summit del G-20 per riscrivere le nuove regole della finanza in funzione anti-crisi. Proprio l'Fsb ha lanciato sabato una revisione sulla questione dei superbonus, per vedere quali paesi e quali banche stanno applicando principi che eliminino gli incentivi a prendersi rischi troppo elevati. In una situazione in cui lo stato di salute di molte banche è ancora fragile, le autorità vorrebbero poi che con i rpfitti che stanno tornando gli istituti andassero a rafforzare il capitale, non a impinguare le tasche dei loro banchieri di punta.
I grandi banchieri privati (tutti i grandi istituti mondiali erano rappresentati: per l'Italia, Intesa Sanpaolo, con Coarrdo Passera, e Unicredit, con Alessandro Profumo) non hanno solo ascoltato. Hanno dichiarato disponibilità, hanno sostenuto, per bocca dei vertici dell'Institute of International Finance, l'associazione delle grandi banche mondiali, che si stanno già muovendo su diversi fronti per chiudere le falle che hanno portato alla crisi. Ma temono l'arrivo di troppe regole.
Da domani, però, tutti a casa. E si tratterà di passare dalle parole ai fatti.

 

 

 
  Lunedì 11 Gennaio 2010 ..... Lunedì 11 Gennaio 2010 ..... Lunedì 11 Gennaio 2010  
       
..... Giappone - Edizione Tokyo ..... Emirati Arabi - Edizione Dubai ..... India - Edizione New Delhi .....
 
 

 

Borsa di Toyko chiusa per festività
La Borsa di Tokyo è rimasta oggi chiusa. In Giappone si celebra il Giorno della maggiore età (Seijin no hi).
Redazione Borsainside 06:32

 

 

Petrolio ai massimi da 15 mesi
lunedì, 11 gennaio 2010 08:47 NEW YORK
(ANSA) - ROMA, 11 GEN - Petrolio sopra 83 dollari e ai massimi da 15 mesi sul mercato elettronico after hours di New York. Il greggio con consegna a febbraio e' salito fino a 83,67 dollari al barile (+1,1%), livello piu' alto dall'ottobre del 2008. A incidere sui prezzi l'aspettativa del mercato per un aumento della domanda, determinata dall'eccezionale ondata di gelo che ha colpito l'emisfero settentrionale.

 

 

Potere acquisto famiglie -1,6%
lunedì, 11 gennaio 2010 - 10:49 CET
(ANSA) - ROMA, 11 GEN - Il potere d'acquisto delle famiglie italiane nel periodo da ottobre 2008 a settembre 2009 e' calato dell'1,6% rispetto all'anno precedente.Lo comunica l'Istat spiegando che il dato e' riferito al reddito reale, mentre il reddito nominale, sempre da ottobre 2008 a settembre 2009 e' diminuito dell'1%. Sempre nello stesso periodo, la crisi ha spinto le famiglie a contrarre consumi e investimenti piu' di quanto consentiva il reddito disponibile, ma e' invece aumentata la propensione al risparmio.

 

 

Ft: ondata critiche bonus banche
lunedì, 11 gennaio 2010 11:35 LONDRA
(ANSA) - DETROIT (DETROIT.SN - notizie) , 11 GEN - Una nuova ondata di critiche si prepara a investire le grandi banche a causa dei bonus: indiscrezioni sui maxi-assegni fanno discutere.Sotto la pressione del governo, riporta il Financial Times, le banche hanno dichiarato che concederanno in bonus una quota minore dei ricavi annui rispetto al passato: ma i numeri sugli assegni 'sono grandi abbastanza da provocare l'indignazione pubblica'. Christina Romer, numero uno degli advisor economici della Casa Bianca, li ha definiti 'scandalosi'.

 

 

Le borse di Shanghai e Hong Kong chiudono di nuovo in rialzo
Quasi tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,5% a 3.212,75 punti. Il Governo cinese ha approvato il lancio dei futures sugli indici ed un test del margin trading e della vendita alla scoperto di titoli. Nel settore del brokeraggio Citic Securities (CNE000001DB6) ha guadagnato il 3,6% e Haitong Securities (CNE000000CK1) l'1,1%. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha chiuso in rialzo dell'1,3%, Bank of China (CN000A0J3PX9) dell'1% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) dell'1,7%. Nel settore del trasporto marittimo China Shipping Development (CNE000001BD6) ha guadagnato il 4,4% e China Cosco Holdings (CNE1000002J7) il 3,5%. Le esportazioni della Cina sono aumentate a dicembre del 17,7%. Male controtendenza il settore immobiliare. China Vanke (CN0008879206) ha perso l'1,6% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) il 2,3%. La Cina ha aumentato la caparra minima per 'acquisto della seconda casa. Si tratta di una nuova misura volta a frenare l'aumento dei prezzi degli immobili.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,5% a 22.411,52 punti. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha guadagnato il 7,2%. Il primo produttore cinese di alluminio ha annunciato un nuovo aumento dei suoi prezzi. I petroliferi hanno beneficiato dell'aumento del prezzo del petrolio. PetroChina (CN0009365379) ha guadagnato l'1%, Sinopec (CN0005789556) l'1,1% e CNOOC (HK0883013259) l'1,5%. Tra i bancari HSBC (GB0005405286) ha chiuso in rialzo dello 0,8%, Hang Seng Bank (HK0011000095) dello 0,1% e Bank of East Asia (HK0023000190) dello 0,3%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,8%, il Taiex a Taipei lo 0,5% e lo Straits Times a Singapore lo 0,4%. Il Kospi a Seul ha perso lo 0,1%.
Redazione Borsainside 12:08

 

 

Da Goldman meno ricavi a bonus
lunedì, 11 gennaio 2010 - 12:27 CET
(ANSA) - DETROIT (DETROIT.SN - notizie) , 11 GEN - Gli analisti di Calyon Securities prevedono che Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) distribuira' nel 2009 sotto forma di compensi e bonus il 40% dei ricavi.I bonus sarebbero cosi' in calo rispetto al 48% del 2008. Lo riporta il Wall Street Journal, secondo il quale l'ad di Goldman, Lloyd Blakfein, avrebbe detto ai suoi colleghi che ne' i suoi dipendenti ne' il pubblico saranno contenti dell'annuncio dei compensi 2009, che saranno resi noti il prossimo 21 gennaio in occasione dei risultati trimestrali.

 

 

Trichet: completare riforme Basilea
lunedì, 11 gennaio 2010 - 13:46 CET
(ANSA) - BASILEA, 11 GEN - Per un sistema bancario piu' solido, e' fondamentale completare tempestivamente il programma di riforme del Comitato di Basilea.Cosi' sara' possibile sostenere la crescita economica nel lungo termine.Lo ha detto il presidente della Bce Trichet. Il gruppo dei Governatori e responsabili della vigilanza - afferma una nota -nella riunione di ieri ha constatato positivamente i progressi fatti dal Comitato di Basilea nel trasformare i precedenti accordi in un pacchetto di misure concrete.

 

 

Grecia: peggiora clima economico
lunedì, 11 gennaio 2010 13:57 ATENE
(ANSA) - ATENE, 11 GEN - Il clima economico greco e' peggiorato per il secondo mese consecutivo in dicembre con l'indicatore sceso da 66,4 a 64,2 punti.Lo dice l'osservatorio della Fondazione per la ricerca economica e industriale (Iobe). In ottobre, subito dopo la vittoria dei socialisti,l'indice era a 71,7 punti. Secondo Iobe il persistente peggioramento del clima, che a dicembre e' tuttavia rimasto al di sopra della media annuale (56,9 punti),dipende primariamente dal calo della fiducia dei consumatori.

 

 

Cina: balzo esportazioni a dicembre
lunedì, 11 gennaio 2010 - 14:03 CET
(ANSA) - ROMA, 11 GEN - Balzo delle esportazioni della Cina a dicembre 2009 del 17,7% su base annua, mentre le importazioni segnano un record storico.Le esportazioni segnano il primo incremento dopo ben 13 mesi di contrazione. Il risultato ha superato le attese degli economisti che avevano previsto un rialzo di solo il 4%. A novembre le esportazioni della Cina erano calate dell'1,2%.Al tempo stesso, le importazioni cinesi sono salite al record di 55,9% rispetto a un anno fa contro la stima di un +30%.

 

 

Trichet: conferma ripresa globale
lunedì, 11 gennaio 2010 14:27 BRUXELLES
(ANSA) - BASILEA, 11 GEN - I dati piu' recenti 'confermano che c'e' un clima di ripresa globale'. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea Trichet.'Stiamo guardando attentamente a quello che accade sul fronte delle dinamiche del credito', ha aggiunto Trichet dopo la riunione del Global Economy Meeting. 'Abbiamo dedicato molto tempo - ha affermato - agli squilibri di bilancio e alla necessita' che i governi siano credibili' sui conti pubblici'. I banchieri centrali hanno parlato anche di disoccupazione.

 

 

Moody's, modesta ripresa mondiale
lunedì, 11 gennaio 2010 15:01 LONDRA
(ANSA) - MILANO, 11 GEN - L'agenzia Moody's ritiene che lo scenario macroeconomico globale piu' probabile per il 2010 e il 2011 sia quello di una ripresa modesta. La crescita italiana e' vista tra lo 0,5% e l'1,5% quest'anno e tra l'1 e il 2% nel 2011. I livelli di crescita attesi per l'Italia,si legge in uno studio, sono tra i piu' contenuti tra quelli delle economie prese in considerazione. Alle spalle cioe',di Francia, Giappone e Regno Unito (1-2%), Germania (1,2-2,2%). A guidare la volata e' la Cina (+8,5%-9,5%).

 

 

Abi: Banche Italiane a Prova Di Calamita'
lunedì, 11 gennaio 2010 - 15:22 CET
(ASCA) - Roma, 11 gen - Le banche italiane a prova di calamita'. Al Workshop di Abi Lab sulla Business Continuity la fotografia delle soluzioni adottate dal settore bancario per rispondere a disastri ed eventi critici di portata eccezionale. Investimenti per oltre 350 milioni di euro dal 2005 ad oggi. Terremoti, black out, incidenti, alluvioni: in caso di disastro, cosa succede all'operativita' delle banche italiane e ai dati su operazioni, pagamenti e conti correnti custoditi presso di loro? A tre anni dalle prime istruzioni di vigilanza di Banca d'Italia in tema di continuita' operativa e disaster recovery, e a otto mesi dal terremoto in Abruzzo che ha messo alla prova sistemi e procedure degli istituti presenti sul territorio, la continuita' operativa e' una componente ormai consolidata nella vita delle banche italiane. Sul fronte della business continuity, infatti, il settore e' andato anche oltre il dettato normativo, con l'obiettivo di raggiungere standard sempre piu' elevati di continuita' e, dunque, di qualita' del servizio. Coinvolgendo piu' unita' organizzative e processi critici perfettamente integrati con le altre funzioni aziendali e investendo - per i soli interventi tecnologici - 350 milioni di euro tra il 2005 e il 2007, ai quali vanno aggiunti 21 milioni di euro l'anno per manutenzione, aggiornamenti e test. E' quanto emerge dall'analisi compiuta da Abi Lab, il centro di Ricerca e Sviluppo delle Tecnologie per la banca dell'Abi, sulle soluzioni adottate dalle banche per rispondere in modo adeguato ai disastri e agli eventi critici di portata eccezionale. Alla rilevazione hanno preso parte 271 banche, che rappresentano l'87% del sistema in termini di personale e oltre l'83% in termini di sportelli, e i cinque principali outsourcer interbancari, che gestiscono i sistemi informativi di 471 banche per un totale di 8900 sportelli. Dall'analisi degli scenari di impatto all'identificazione dei processi critici, fino alla definizione delle procedure che, in caso di disastro, assicureranno la continuita' operativa dei processi critici della banca, tra le principali cause che nel 2009 hanno attivato soluzioni di continuita' il terremoto in Abruzzo (indicato dal 66% delle banche), ma anche eventi di minore entita' come incendi, allagamenti, black-out elettrici (53%), problemi di natura informatica (47%), episodi di pubblica sicurezza come allarmi bomba e attacchi terroristici (2%) e traslochi (2%).

 

 

Usa: Fitch Conferma Rating 'Tripla a' Ma Chiede 'Decisioni Difficili'
lunedì, 11 gennaio 2010 15:31 LONDRA
(ASCA) - Roma, 11 gen - Fitch ha confermato il rating sovrano degli Stati Uniti al massimo livello, la 'tripla A', con outlook stabile ma ha avvertito allo stesso tempo che Washington deve adottare ''decisioni difficili'' sulle sue finanze pubbliche per mantenere la fiducia nel lungo termine. L'agenzia spiega che il rischio sul credito degli Usa nel breve termine ''e' minimo vista la sua eccezionale flessibilita' finanziaria ed economica ed il ruolo del dolalro come principale moneta di riserva mondiale''. Ma, prosegue Fitch, ''devono essere adottate decisioni difficili sul fronte della spesa e su quello fiscale per garantire la fiducia del mercato sulla sostenibilita' nel lungo termine delle finanze pubbliche e sull'impegno al contenimento dell'inflazione''. ''In assenza di misure per ridurre il deficit nei prossimi tre o cinque anni - prosegue l'agenzia di rating - l'indebitamento del governo raggiungera' livelli tali nella seconda meta' del decennio da mettere sotto pressione lo status di 'tripla A' degli Stati Uniti''.

 

 

Ocse: disoccupazione ferma 8,8%
lunedì, 11 gennaio 2010 16:04 PARIGI
(ANSA) - ROMA, 11 GEN - La disoccupazione nell'Ocse in novembre e' stabile rispetto ad ottobre all'8,8% pur registrando un +2,1 punti percentuali rispetto al 2008. Lo rende noto la stessa organizzazione internazionale precisando che nell'Area Euro invece la quota dei senza lavoro e' salita in novembre al 10% (+0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e +2 punti su novembre 2008) e in Italia si e' attestata all'8,3% (+0,1 punti su ottobre, +1,2 punti su un anno prima)
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Le borse europee chiudono contrastate, vendite sui minerari, bene i petroliferi
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi contrastati. Il FTSE 100 a Londra e il DAX a Francoforte hanno guadagnato lo 0,1%. Il CAC40 a Parigi ha perso lo 0,1%, il FTSE MIB a Milano lo 0,2% e lo SMI a Zurigo lo 0,4%.
Sulle borse del Vecchio Continente ha pesato nel pomeriggio l'incerto andamento di Wall Street.
I minerari, che avevano aperto questa mattina in netto rialzo, hanno chiuso in ribasso dopo aver perso nelle ultime ore di contrattazione tutti i loro guadagni. Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso l'1,8%, BHP Billiton (GB0000566504) lo 0,5%, Rio Tinto (GB0007188757) lo 0,4% e Xstrata (GB0031411001) l'1,8%.
I petroliferi hanno invece potuto conservare i loro guadagni. BP (GB0007980591) ha chiuso in rialzo del 2,2%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) dell'1%, Eni (IT0003132476) dell'1% e Total (FR0000120271) dello 0,5%. Citigroup ha espresso oggi ottimismo sulle prospettive del settore petrolifero e promosso BP a "Buy".
Sui bancari sono scattate delle prese di beneficio. Barclays (GB0031348658) ha perso l'1,1%, Lloyds Banking Group (GB0008706128) l'1,4%, Deutsche Bank (DE0005140008) l'1,2%, BNP Paribas (FR0000131104) l'1,4%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) lo 0,5% e UBS (CH0024899483) l'1%.
Carrefour (FR0000120172) ha perso a Parigi l'1,5%. Royal Bank of Scotland ha tagliato oggi il suo rating sul titolo della prima impresa europea del settore della distribuzione da "Hold" a "Sell".
Swiss Life (CH0014852781) ha guadagnato a Zurigo il 5,5%. Secondo quanto riporta "Wansquare.com" Allianz (DE0008404005) starebbe preparando un'offerta per la rivale svizzera.
Telefónica (ES0178430E18) ha perso a Madrid il 3,2%. Il Venezuela ha deciso di svalutare sensibilmente il bolivar. Telefónica ha generato nei primi nove mesi di quest'anno il 6,3% dei suoi ricavi nel paese sudamericano.
Heineken (NL0000009165) ha guadagnato ad Amsterdam il 3,3%. annunciato questa mattina di aver raggiunto un accordo per acquistare per $5,5 miliardi in titoli le attività nella birra di Femsa (MXP320321310).
Redazione Borsainside 18:28

 

 

Crisi: Fmi studia prestito a Grecia
lunedì, 11 gennaio 2010 18:30 NEW YORK
(ANSA) - NEW YORK, 11 GEN - Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) studia l'ipotesi di un prestito alla Grecia. L'istituto ha deciso oggi l'invio di una missione ad Atene, in vista dell' 'eventualita' di una assistenza tecnica'. L'equipe di economisti esaminera' 'le possibilita' di assistenza tecnica nei prossimi mesi da parte del Fondo in particolare per quanto riguarda la riforma delle pensioni, la politica e l'amministrazione fiscale e la gestione del bilancio'.

 

 

Ue: Rehn Apre a Nuovi Strumenti Di Finanziamento. Eurobond Inclusi
lunedì, 11 gennaio 2010 - 18:34 CET
(ASCA-MarketNews) - Bruxelles, 11 gen - Olli Rehn, designato a ricoprire la carica di Commisario Europeo agli affari economici e monetari, ritiene che l'Unione Europea dovrebbe considerare tutti gli strumenti possibili per finanziare gli investimenti e la crescita, inclusi gli Eurobonds. Parlando a Bruxelles, Rehn ha detto ''di essere aperto'' a molteplici soluzioni poiche' occorre trovare ''strumenti innovativi di finanziamento'' che coniughino risorse pubbliche e private. ''Se poi ci referiamo al finanziamento di infrastrutture di telecomunicazione, di trasporto e cosi via, credo che l'utilizzo di Eurobond meriti attenzione'' ha spieago Renh. L'utilizzo di Eurobond emessi direttamente dalle Ue e' un tema piu' volte discusso e altrettante volte accantonato, soprattutto per le resistenze della Germania. Tra coloro che per primi hanno perorato la causa degli Eurobond, come strumento di finanziamento delle infrastrutture europee, c'e' il ministro italiano dell'economia e delle finanze, Giulio Tremonti. La designazione di Rehn come degli altri 26 Commissari Europei della Commissione presieduta da Jose Manuel Barroso dovra' essere approvata dal parlamento europeo il prossimo 26 gennaio.

 

 

Borsa di Mosca: Straordinario rally nella prima seduta del 2010
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in rialzo.
La Borsa di Mosca ha iniziato il 2010 con un eccezionale rally. L'indice RTS ha guadagnato il 7,5% a 1.553,1 punti. I volumi di scambio sono stati molto alti. La Borsa di Mosca era rimasta ferma per dieci giorni a causa delle festività di inizio anno e del Natale ortodosso. Il mercato azionario russo ha beneficiato della robusta performance registrata la scorsa settimana dalle altre borse mondiali. A spingere gli acquisti sono stati inoltre l'aumento del prezzo del petrolio e la forte crescita delle importazioni della Cina nel mese di dicembre. Tutte le blue chips russe hanno preso il volo. LUKoil (RU0009024277) ha guadagnato il 6%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 9,9%, Gazprom (RU0007661625) il 9,5%, Norilsk Nickel (RU0007288411) il 14,3% e Sberbank (RU0009029540) il 5,5%.
Il BUX a Budapest ha guadagnato il 3,5% a 22.962,52 punti. Tutte le blue chips ungheresi hanno chiuso in forte rialzo. OTP Bank (HU0000061726) ha guadagnato il 3,8%, MOL (HU0000068952) il 4,5%, Magyar Telekom (HU0000016522) il 2,5% e Gedeon Richter (HU0000067624) il 2,5%.
Il PX a Praga ha guadagnato il 2,2% a 1.182,60 punti. Dopo la debole perfomance delle scorse sedute il titolo di Komercni Banka (CZ0008019106) è rimbalzato ed ha guadagnato il 4,8%. NWR (NL0006282204) ha tratto vantaggio dall'aumento del prezzo del carbone ed ha chiuso in rialzo del 5,7%. Tra gli altri titoli del listino ceco Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha guadagnato lo 0,3%, Erste Group Bank (AT0000652011) il 2,7% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) lo 0,5%.
Il WIG a Varsavia ha chiuso in rialzo dell'1% a 41.342,62 punti. I titoli dei produttori di materie prime hanno brillato anche nella capitale polacca. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha guadagnato il 2,6%, PKN Orlen (PLPKN0000018) l'1,4% e Lotos (PLLOTOS00025) l'1,5%. Molto bene anche i bancari. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha chiuso in rialzo dell'1,8%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) dello 0,7%, BZW Bank (PLBZ00000044) del 3,8% e BRE Bank (PLBRE0000012) del 2,1%.
Redazione Borsainside 19:16

 

 

Le borse di San Paolo e Città del Messico chiudono in leggero rialzo
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato lo 0,2% a 70.433,49 punti. Vale (BRVALEACNPA3) ha chiuso in rialzo dello 0,4%. Le importazioni della Cina hanno registrato lo scorso mese una crescita record. Vale è uno dei principali fornitori di ferro del colosso asiatico. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso lo 0,3%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York in calo dello 0,3%. Braskem (BRBRKMACNPA4) ha guadagnato il 9,7%. Secondo delle voci di mercato la prima impresa petrolchimica dell'America Latina potrebbe annunciare già questa settimana l'acquisto della rivale Quattor (BRSZPQACNPR5).
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,1% a 32.935,38 punti. Femsa (MXP320321310) è crollato del 13,1%. Il primo produttore di bevande dell'America Latina ha ceduto le sue attività nella birra ad Heineken (NL0000009165). Le perdite di Femsa sono state compensate dalla positiva performance delle blue chips messicane. América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato l'1,2%, Cemex (MXP225611567) lo 0,5% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 2,3%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il General a Lima ha guadagnato l'1,2%, l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,5% e l'IBVC a Caracas il 2%. Il Merval a Buenos Aires ha perso l'1,5%. La Borsa di Bogotà è rimasta ieri ferma.
 

 

 

 
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WALL STREET: CHIUDE CONTRASTATA, DOW TONICO

11 Gennaio 2010 22:00 NEW YORK - WSI
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Seduta interlocutoria in attesa che prenda il via la stagione delle trimestrali. Il calo del dollaro spinge al rialzo le materie prime, eccezion fatta per il greggio. In luce Caterpillar (+6%). Dow e S&P sui massimi di 15 mesi.
Chiusura contrastata per gli indici azionari americani, con gli investitori che hanno preferito mantenere un approccio cauto in attesa di conoscere gli utili del colosso di alluminio Alcoa, che oggi dara' il via alla stagione delle trimestrali.

Il Dow Jones ha chiuso in progresso dello 0,43% a 10663,99 punti, infilando la quarta seduta positiva di fila, mentre il Nasdaq ha perso lo 0,21% a 2312,41 punti. Per l'S&P 500 la seduta si e' chiusa con guadagni pari allo 0,17% a 1146,93 punti. I rialzi hanno permesso al paniere allargato e aquello delle blue chip di aggiornare i massimi di 15 mesi.

Nel frattempo il calo del dollaro ha spinto al rialzo la maggior parte delle materie prime. Rappresenta un'eccezione il petrolio, la cui seduta e' stata compromessa dalle previsioni di un tempo piu' mite, dopo settimane di freddo gelido che avevano fatto schizzare i prezzi sui massimi di 15 mesi.

Sul paniere delle blue chip si mete in luce Caterpillar, che guadagna ben sei punti percentuali favorita dalle speranze di una solida ripresa dell'economia mondiale. A risollevare l'ottimismo a questo riguardo sono state le notizie giunte dalla Cina, dove le esportazioni sono cresciute per la prima volta in oltre un anno.

La svalutazione del bolivar venezuelano, volta a ridurre le importazioni che non sono strettamente necessarie, ha spinto invece in ribasso i titoli delle societa' al consumo americane.

Procter & Gamble, la maggiore catena al mondo di beni al consumo, scivola di quasi il 2% dopo che gli analisti di BMO Capital Markets hanno deciso di tagliare il rating dei titoli, citando il dimezzamento della valuta venezuelana deciso dal presidente Hugo Chavez.

Citigroup da parte sua accelera invece del 2% dopo che il principe miliardario saudita billionaire Alwaleed bin Talal ha detto che per la banca il peggio e' ormai alle spalle. Alcoa ha guadagnato l'2.5% circa nel giorno in cui riportera' i conti fiscali, dando ufficialmente il via alla stagione delle trimestrali. In settimana renderanno noti i propri conti, tra le altre, anche le big JP Morgan e Intel.

Secondo le previsioni raccolte da Thomson Reuters, le societa' del paniere allargato S&P 500 dovrebbero registrare utili pari a $15.80 per azione nel quarto trimestre, in rialzo dai $5.62 per titolo dell'analogo periodo 2008. L'S&P 500 viene dalla sua migliore prova settimanale dal 6 novembre scorso e le cifre fiscali aziendali saranno fondamentali per vedere se il mercato sara' in grado di allungare ancora il rally.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo le quotazioni del greggio. I futures con consegna febbraio hanno ceduto $0.23 attestandosi a quota $82.53 al barile. Sul valutario, l’euro si rafforza a $1.4513 nei confronti del dollaro. In progresso anche l’oro a $1152.50 l’oncia (+$13.50). Arretrano lievemente i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e' salito al 3.830% dal 3.822% di venerdi'.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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