PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Giovedì 21 Gennaio 2010

PARTE  2

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21 Gennaio 2010 03:08 NEW YORK
BORSA: IL RALLY NON E' FINITO, S&P500 VERSO 1250
di WSI
Il mercato azionario proseguira' nel trend rialzista e nonostante gli alti e bassi e gli utili non sempre esaltanti, il 2010 regalera' buone soddisfazioni agli investitori. In particolare fiducia nei settori tecnologico e...
Dove sono diretti i mercati dopo due sedute dall'esito completamente opposto? Gli analisti Todd Salamone, vice presidente senior delle ricerche per Schaeffer’s Investment Research, e Dan Genter, presidente e AD di RNC Genter Capital Management, concordano su un punto: il 2010 sara' un anno positivo per il mercato e l'S&P 500 raggiungera' almeno quota 1250 punti.
"Siamo rialzisti per il 2010", ha annunciato Salamone all'emittente Usa CNBC, aggiungendo che quando il mercato si rende protagonista di un rally cosi', risalendo dal bottom, il morale degli investitori di solito passa attraverso quattro fasi: disperazione, scetticismo, accettazione ed infine euforia.
"Al momento siamo solo allo stadio dello scetticismo. E' un indice che il denaro parcheggiato nelle retrovie puo' ancora fare il suo ingresso sul mercato e spingerlo al rialzo".

 

 

La Borsa di Tokyo torna a salire con gli esportatori
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in rialzo. Il Nikkei ha guadagnato l'1,2% a 10.868,41 punti ed il Topix l'1,2% a 956,03 punti. Gli esportatori hanno guidato la lista dei rialzi. Toyota (JP3633400001) ha guadagnato il 2,1%, Honda (JP3854600008) l'1,7%, Canon (JP3242800005) l'1,9%, Panasonic (JP3866800000) il 3,4% e Sony (JP3435000009) 4,1%. Lo yen è sceso oggi rispetto al dollaro ai suoi più bassi livelli degli ultimi sette giorni. TDK (JP3538800008) ha chiuso in rialzo del 4,8%. Citigroup ha promosso il titolo del gigante dell'elettronica a "Buy".
I semiconduttori hanno beneficiato dei solidi dati di bilancio pubblicati dalla coreana Hynix Semiconductor (KR7000660001), il secondo produttore al mondo di chip per computer. Advantest (JP3122400009) ha chiuso in rialzo del 3,6%, Tokyo Electron (JP3571400005) del 2,1%, Elpida (JP3167640006) del 4,6% e Toshiba (JP3592200004) dell'1,7%.
Redazione Borsainside 07:30

 

 

Forex, euro ai minimi 5 mesi su dollaro, occhi puntati su Cina

giovedì, 21 gennaio 2010 - 7:31 CET
L'euro è sceso ai minimi di cinque mesi contro la valuta americana mentre il dollaro australiano ha difeso le posizioni. Sono contrastanti le notizie provenienti dalla Cina: se da una parte la crescita economica nel 2009 è risultata ben sopra il target governativo, dall'altra continuano ad intensificarsi le manovre di stretta monetaria da parte della banca centrale.
"Una graduale stretta per prevenire bolle sarà positiva nel medio e lungo termine", commenta Jun Kato, operatore presso un istituto cinese. "Tuttavia, dal momento che le maggiori economie a livello mondiale stanno ancora discutendo sui tempi per le strategie di uscita, la speculazione sulla stretta cinese aumenterà le preoccupazioni sull'impatto che questa avrà sull'economia mondiale nel breve termine".
Intorno alle 8,00 l'euro - provato questa settimana dalle preoccupazioni sui conti pubblici della Grecia - passa di mano a 1,4112/15 dollari (+0,08%), ai minimi da metà agosto, e a 0,8667/71 contro la sterlina da 0,8654.
Dollaro/yen è a 91,46/51 dalla chiusura newyorkese a 91,22, mentre l'indice sul dollaro, che monitora l'andamento del biglietto verde sul paniere delle sei maggiori valute, è poco mosso a 78,365.

 

 

Cina: l'Economia Torna a Correre, Nel 4* Trim Pil +10,7%
giovedì, 21 gennaio 2010 08:31 PECHINO
(ASCA) - Roma, 21 gen - Torna a correre a ritmi molto sostenuti l'economia cinese. Secondo i dati diffusi dall'Ufficio statistico nel quarto trimestre del 2009 l'economia cinese ha messo a segno una crescita del 10,7% su base annuale rivedendo al rialzo la precedente stima del 9,1%. Si tratta del maggiore incremento del pil da oltre due anni. Per l'intero 2009 il pil della Cina mostra un tasso di espansione dell'8,7%, ben al di sopra del target minimo dell'8%.

 

 

Usa, Obama verso limiti a banche
giovedì, 21 gennaio 2010 - 9:19 CET
(ANSA) - NEW YORK, 21 GEN - Nuovi limiti per le banche in termini di taglia e di rischi. E' quanto dovrebbe proporre oggi il presidente americano Barack Obama. Lo riporta il Wall Street Journal. Obama terra' un discorso oggi sulla riforma delle finanza al termine di un incontro con l'ex presidente della Fed Paul Volcker. L'iniziativa di Obama ha come obiettivo quello di scoraggiare le banche a divenire cosi' grandi da rappresentare un rischio per l'economia e da alterare la normale concorrenza.

 

 

Banca Mondiale: ripresa in atto ma attenzione a exit strategy precoci
BlueTG.it - giovedì, 21 gennaio 2010 - 9:43 CET
La Banca Mondiale lancia un monito in merito alle prospettive del 2010: la crisi economica è ampiamente alle spalle, spiegano in un report gli analisti dell’istituto, ed è in corso una ripresa economica modesta.
Tuttavia questa potrebbe perdere rapidamente slancio nel caso in cui i governi iniziassero a drenare anticipatamente parte della liquidità straordinaria immessa negli ultimi trimestri sui mercati.

 

 

Bce: crescita 2010 Eurolandia moderata
giovedì, 21 gennaio 2010 10:42 BRUXELLES
(ANSA) - ROMA, 21 GEN - Nel 2010 l'espansione dell'economia di Eurolandia avra' un 'ritmo moderato' e il processo di recupero risultera' discontinuo. Cosi' la Bce. Lo afferma la Banca Centrale Europea secondo cui 'la disoccupazione nell'area dell'euro dovrebbe seguitare ad aumentare in certa misura' e l'inflazione si attestera' sull'1%. Per la Bce 'gli sgravi fiscali andrebbero considerati soltanto nel medio periodo, una volta che i paesi avranno recuperato un sufficiente margine di manovra nei bilanci'.

 

 

Grecia si finanzierà sui mercati, non ha bisogno di aiuti
giovedì, 21 gennaio 2010 10:47 ATENE
La Grecia non ha chiesto aiuto in campo finanziario e ha fiducia nella sua capacità di coprire le sue necessità di finanziamento nei prossimi mesi.
Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze, mentre i mercati penalizzano anche stamane titoli di Stato e azionario ellenici.
"Non ci aspettiamo che qualcuno venga in nostro aiuto. La Grecia non l'ha chiesto e non si aspetta niente di simile" ha detto il ministro delle Finanze George Papaconstantinou parlando a una conferenza bancaria.
"Saremo in grado di soddisfare le nostre necessità di finanziamento sui mercati internazionali nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, secondo le scadenze che abbiamo", ha aggiunto.
Il ministro ha detto anche che le previsioni macroeconomiche contenute nel piano di consolidamento fiscale della Grecia sono realistiche.
"Credo che lo scenario macroeconomico [del programma di stabilità] sia realistico" ha detto Papaconstantinou.
"La Grecia registrerà una recessione marginale nel 2010, mentre la ripresa diventerà evidente nella seconda parte dell'anno, per trasformarsi in tassi di crescita positiva nel 2011".
Stamane il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato greci e tedeschi per la scadenza decennale è salito a 311 punti base, al massimo dall'ingresso di Atene nell'Unione monetaria a inizio 2001. Male anche il settore bancario: i titoli del comparto cedono il 3,9% nei primi scambi.
"Le banche sono sotto i riflettori dal momento che ci sono timori che la contrazione dell'economia porterà a una caduta degli utili e che l'allargamento degli spread crea timori sul funding degli istituti" commenta Takis Zamanis, capo dei trader a Beta Securuties.

 

 

Bce: Nel Medio Termine Inflazione Restera' Intorno a +1%. Sotto Target
giovedì, 21 gennaio 2010 11:04 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 21 gen - Inflazione fredda nell'Eurozona, nonostante l'accelerazione di dicembre 2009 a +0,9% annuo dopo +0,5% di novembre. La debolezza della ripresa economica e l'assorbimento, finora efficace, delle pressioni di prezzi delle materie prime rendono plausibile ritenere ''che nel medio termine l'inflazione restera' intorno all'1%'', scrive il Bollettino della Bce. Si tratta di un livello ben inferiore all'obiettivo di stabilita' (target) di medio termine dei prezzi al consumo fissato dalla Bce ''sotto, ma vicino al 2%''.

 

 

Bce: Nel 2010 Disoccupazione Crescera'. Lavorare a Strategia Ue 2020
giovedì, 21 gennaio 2010 11:20 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 21 gen - Gli effetti della recessione continueranno anche nella fase di ripresa economica e dunque la disoccupazione e' destinata a salire nell'Eurozona e nella Ue nel 2010. Per questo la Bce partecipera' alla consultazione della Commissione Ue sulla strategia Ue 2020 destinata a sostituire l'attuale strategia di Lisbona. La nuova ''road map'' della Ue ''dovrebbe focalizzarsi sull'aumento della crescita potenziale e dell'occupazione migliorando il funzionamento dei mercati dei prodotti e del lavoro'', scrive la Bce nel Bollettino di gennaio.

 

 

Roubini: correzione listini potrebbe avvenire nel secondo semestre
BlueTG.it - giovedì, 21 gennaio 2010 11:36 NEW YORK
Il rally globale dei listini azionari potrebbe avere termine nella seconda parte dell’anno, una volta constatata la debolezza della ripresa per le maggiori economie mondiali e dato che le pressioni deflazionistiche pongono limiti alla crescita dei profitti per le aziende. E’ tornato a dichiararlo da Hong Kong, secondo quanto riferisce l’agenzia Bloomberg, Nouriel Roubini, passato alla storia per aver predetto con largo anticipo l’ultima crisi finanziaria mondiale.
“L’economia mondiale sta recuperando terreno” ha concesso l’economista, “ma da marzo a oggi i prezzi degli asset sono andati alle stelle. Se ho ragione nella seconda parte dell’anno si registrerà un rallentamento della crescita negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone e questo potrebbe dar vita a una correzione dei mercati”, dato che vi sarebbe il rischio di sorprese negative a livello di dati macroeconomici.

 

 

Mediolanum: Doris, ottimo 2009
giovedì, 21 gennaio 2010 - 11:38 CET
(ANSA) - MILANO, 21 GEN - Mediolanum (Milano: MED.MI - notizie) ha chiuso il 2009 stimando masse gestite a 40 miliardi di euro in crescita del 35% con una raccolta assoluta di 10 mld. Lo ha detto Ennio Doris, Ad del gruppo, nel corso della 'Italian Financial Services Conference' di Ubs (Virt-X: UBSN.VX - notizie) . Secondo Doris, Mediolanum 'chiudera' il 2009 con un ottimo risultato'. In particolare 'nel secondo e terzo trimestre gli utili sono stati fortissimi grazie a componenti straordinarie'.

 

 

Germania, Weber (Bce): ripresa più lenta ma intatta
giovedì, 21 gennaio 2010 11:40 BERLINO
La ripresa dell'economia tedesca dovrebbe rallentare ma resta ancora intatta. Lo afferma il consigliere della Bce Axel Weber.
Weber, che è anche il numero uno della Bundesbank, ha inoltre affermato che la Germania non dovrebbe ridurre le tasse senza un adeguato finanziamento del taglio.
"Il periodo tra ottobre e marzo è caratterizzato da un raffreddamento della dinamica economica" si legge nel testo di un discorso che Weber pronuncerà a Berlino. Ma "il processo di ripresa è, nella sua sostanza, intatto".
"Facciamo conto sulla sua continuazione, ma con una tempistica in qualche modo più lenta. Non c'è ragione per dubitare del miglioramento", sono le parole del presidente della Bundesbank, che è perplesso sui tagli alle imposte previsti dal governo di Berlino, spiegando che dovrebbero essere accompagnati da riduzioni di spesa.
"Dovrebbe essere chiaro che una riduzione delle tasse non finanziata non rappresenta un'opzione percorribile nell'attuale contesto fiscale" afferma Weber. "Si tratterebbe di una misura chiaramente contraria alle regole europee e nazionali".
In aggiunta agli 8,5 miliardi di euro di sgravi fiscali previsti per quest'anno, il governo tedesco sta studiando eventuali altri tagli alle tasse fino a 20 miliardi a partire dal 2011 o dal 2012
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Gb: a Dicembre Fabbisogno Pubblico a 15,7 Mld Sterline. Massimo Storico
giovedì, 21 gennaio 2010 11:42 LONDRA
(ASCA) - Roma, 21 dic - La crisi economica costa sempre di piu'. Lo dicono i dati sul fabbisogno pubblico della Gran Bretagna. Nel mese di dicembre disavanzo a 15,7 miliardi di sterline dai 13,8 miliardi del corrispondente mese dello scorso anno. Si tratta del massimo storico. Lo comunica l'ufficio statistico nazionale. Il rapporto debito/Pil e' salito a 61,7% dal 51,7% del dicembre 2008.

 

 

Borse Asia-Pacifico: Shanghai chiude in lieve rialzo, ancora male Hong Kong
La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,2% a 3.158,86 punti. Il listino cinese ha beneficiato della ripresa dei bancari. Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha guadagnato l'1,8%, China Construction Bank (CN000A0HF1W3) il 2,3% e Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731) il 3,4%. I prezzi al consumo sono aumentati lo scorso mese in Cina dell'1,9%. La notizia ha aumentato la speculazione su un prossimo aumento dei tassi d'interesse nel paese asiatico, una misura che potrebbe spingere gli utili delle banche. Tra gli assicurativi China Life (CN0003580601) ha chiuso in rialzo del 2,2% e Ping An Insurance (CNE1000003X6) del 2%. Secondo l'agenzia stampa "Xinhua" il settore cinese delle assicurazioni avrebbe generato lo scorso anno un utile di CNY 53,1 miliardi. China Southern Airlines (CN0009084145) ha guadagnato il 2,6%. La linea aerea ha annunciato di attendersi di presentare un utile per l'intero 2009. Il calo dei prezzi dei metalli ha pesato sui minerari. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso l'1,4% e Jiangxi Copper (CN0009070615) l'1,5%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso del 2% a 20.862,67 punti. Sul mercato azionario della città costiera hanno pesato anche oggi i timori legati ad una possibile stretta monetaria in Cina. I titoli del settore immobiliare hanno per questo motivo guidato ancora la lista dei ribassi. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha perso il 2,4%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) il 2,2%, Sino Land (HK0083000502) l'1,5% e Henderson Land (HK0012000102) il 4,1%. Tra i bancari HSBC (GB0005405286) ha perso lo 0,9%, Hang Seng Bank (HK0011000095) l'1,1%, Bank of East Asia (HK0023000190) l'1% e Bank of China (CN000A0J3PX9) il 2%. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha chiuso in calo del 2,3%, Sinopec (CN0005789556) dell'1,7% e CNOOC (HK0883013259) del 2%. Il prezzo del petrolio ha perso ieri a New York l'1,8%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,8%, il Taiex a Taipei l'1,1% e lo Straits Times a Singapore l'1,5%. Il Kospi a Seul ha guadagnato lo 0,5%.
Redazione Borsainside 12:13

 

 

Goldman Sachs: Nel 4* Trim Utile Netto Vola a 4,95 Mld. Sopra Attese
giovedì, 21 gennaio 2010 14:17 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 21 gen - Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) ha chiuso il 4* trimestre con ricavi pari a 9,62 miliardi di dollari e utile netto a 4,95 miliardi. L'utile per azione e' salito a 8,20 dollari contro una perdita di 4,97 dollari registrata nel corrispondente trimestre dello scorso anno. Lo comunica una nota della banca Usa. L'utile per azione e' stato nettamente superiore al consensus degli analisti posto a 5,18 dollari. Per l'intero 2009, Goldman Sachs ha conseguito ricavi pari a 45,17 miliardi e utile netto a 13,39 miliardi. L'utile per azione risulta pari a 22,17 dollari rispetto ai 4,17 dollari del 2008. Il Roe per 2009 risulta pari al 22,5%.

 

 

Goldman Sachs: a Dipendenti Compensi Pari a 16 Mld Dollari -20%
giovedì, 21 gennaio 2010 - 14:33 CET
(ASCA) - Roma, 21 gen - Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) ha ridotto i compensi (compresi bonus e benefits) del 20% su base annuale portandoli a ''soli'' 16,19 miliardi di dollari. La nota della banca Usa, spiega che il monte compensi rappresenta il 35,4% dei ricavi netti rispetto al 48% del 2008, ''si tratta del piu' basso rapporto compensi/ricavi'' della storia di Goldman Sachs. Nei fatti 4 miliardi di meno rispetto al 2007 che registro il record dei ricavi. Sull'entita' dei bonus c'e' un'aspra polemica con la Casa Bianca che li ha definiti ''osceni'' rispetto alla difficile situazione che vive la Main Street (la gente comune) e soprattutto alla luce del fatto che molte istituzioni finanziarie Usa sono state tenute in piedi con i fondi dei contribuenti. Finanziamenti che hanno evitato una catena di fallimenti. Goldman Sachs ha comunque restituito da tempo i fondi pubblici ricevuti dal Tesoro


 

 

 
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Usa: Nuove Richieste Sussidi Disoccupazione +36.000 Peggio Delle Attese
giovedì, 21 gennaio 2010 - 14:35 CET
(ASCA) - Roma, 21 gen - Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate la scorsa settimana di 36.000 unita' a quota 482.000. Lo ha reso noto il Dipartimento al Lavoro dell'amministrazione Usa. Il dato e' uscito nettamente peggiore delle previsioni degli analisti che si aspettavano un calo di 4.000 unita' a quota 440.000 nuove richieste.

 

 

Paesi emergenti supereranno Pil G7
giovedì, 21 gennaio 2010 14:35 NEW YORK
(ANSA) - ROMA, 21 GEN - Il Pil dei 7 principali Paesi emergenti superera' il Pil dei Paesi del G7 nel 2020. E' la previsione di PricewaterhouseCoopers (PwC). In uno studio in cui si spiega la crescita dei principali Paesi emergenti (Cina, India, Brasile, Russia, Messico, Indonesia e Turchia) si sottolinea che la Cina diventera' la prima economia mondiale battendo il primato degli Stati Uniti. 'Il motore del rafforzamento dei sette Paesi emergenti e' la crescita rapida della Cina'', si legge nel rapporto.

 

 

Banca Mondiale: Nel 2010 Pil Globale +2,7% Ma 64 Mln Di Poveri In Piu'
giovedì, 21 gennaio 2010 14:59 WASHINGTON
(ASCA-MarketNews) - Washington, 21 gen - La Banca Mondiale prevede nel 2010 una ripresa dell'economia, e' quanto emerge dall'ultimo rapporto annuale del Global Economics Prospects. Il Pil mondiale dovrebbe salire a +2,7% dopo la contrazione pari a -2,2% del 2009. Per il 2011 si prevede un ulteriore rafforzamento del ciclo con il Pil a +3,2%. Tireranno la volata i paesi emergenti la cui crescita e' prevista al +5,2% quest'anno e +5,8% il prossimo. Piu' contenuto il progresso delle economie sviluppate +1,8% quest'anno e +2,3% nel 2010. I volumi del commercio mondiale dovrebbero espandersi del 4.2% quest'anno e del 6,2% del prossimo dopo la contrazione del 14,4% registrata nel 2009. Nonostante la netta prevalenza dei segni piu', la Banca Mondiale vede ancora nubi e incertezze alla orizzonte che portano a definire l'attuale fase di ripresa come ''fragile''. In particolare i punti di massima criticita' sono riconducibili alla fiducia di consumatori e imprese e alla persistenza della disoccupazione. Resteranno indietro i paesi piu' poveri del pianeta che potrebbero richiedere interventi di sostegno (sia con donazioni e sia con prestiti agevolati) per cifre ''comprese tra 35 e 50 miliardi di dollari''. Per effetto della recessione, nel 2010 il pianeta contera' 64 milioni di poveri in piu', cioe' '' individui che vivono in condizioni di estrema poverta' (budget personale giornaliero inferiore a 1,25 dollari al giorno)'', spiega il rapporto.

 

 

Usa: Obama e Volcker Pronti a Mettere Limiti Su Trading Delle Banche
giovedì, 21 gennaio 2010 16:18 WASHINGTON
(ASCA-MarketNews) - Washington, 21 gen - Nessun ritorno del Glass-Steagall Act (la legge che separava banche commerciali da banche di investimento abrogata dall'amministrazione Clinton) ma nemmeno l'accettazione passiva dello status quo. L'amministrazione Usa si prepara a limitare le possibilita' di trading per le banche. Lo hanno confermato funzionari della Casa Bianca precisando che l'amministrazione e' gia' in contatto con il Congresso per calendarizzare il passaggio legislativo del provvedimento. Questa mattina alle ore 11:10 (ora di New York) e' previsto un incontro tra Paul Volcker, numero uno del consiglio per la ripresa economica, un organo che risponde direttamente alla Casa Bianca, e il presidente Usa, Barack Obama. Obama poi dovrebbe comunicare le decisione ai media verso le ore 11:40. Il nucleo delle nuova iniziativa prevede che le banche non possano piu' utilizzare per il trading proprietario la parte della raccolta rappresenta dai depositi bancari non assicurati presso la Fdic. L'idea e' quella di evitare che le banche impieghino la raccolta non coperta dall'assicurazione sui depositi per operazione di trading rischiose di cui alla fine sono le uniche beneficiare in caso di profitti mentre, in caso di perdite, come accaduto nella recente crisi finanziaria, queste vengano scaricate sul Tesoro (NYSE: TSO - notizie) e sulla Fed.

 

 

Banche: stretta patrimonio male credito
giovedì, 21 gennaio 2010 - 16:19 CET
(ANSA) - MILANO, 21 GEN -Una richiesta eccessiva di patrimonializzazione delle banche si potrebbe tradurre in una 'effettiva riduzione della quantita' di credito'. Cosi' il direttore generale dell'Abi Sabatini, in occasione della conferenza sui servizi finanziari. Sabatini dice: 'Siamo alla fase dell'analisi, stiamo valutando proposte che non sono del tutto omogenee e la revisione della qualita' del capitale e' un tema importante per garantire una maggior armonizzazione dell'applicazione delle regole di Basilea 2'.

 

 

Il Philly Fed affossa Wall Street
BlueTG.it - giovedì, 21 gennaio 2010 17:15 NEW YORK
Wall Street perde bruscamente quota dopo un avvio in cauto recupero. A pesare sugli indici americani, al momento in calo tra lo 0,9% del Nasdaq e l’1,5% del Dow Jones, è il calo imprevisto del Philly Fed di gennaio, da 22,5 a 15,2 punti.
Calo che indica una nuova frenata dell’attività manifatturiera nell’area di Filadelfia e che brucia le attese per un calo contenuto a 17 punti. A parziale consolazione, il sottoindice relativo all’occupazione torna a salire e raggiunge i 6,1 punti, il livello più elevato dal febbraio 2008.

 

 

Usa: superindice economico +1,1%
giovedì, 21 gennaio 2010 - 16:56 CET
(ANSA) - ROMA, 21 GEN - Il superindice economico statunitense a dicembre ha segnato un rialzo mensile dell'1,1%, dal +1% del mese prima (dato rivisto). Il dato supera le previsioni degli analisti per un rialzo dello 0,7%. Lo scrive l'agenzia Bloomberg. Il superindice economico anticipa l'andamento futuro dell'economia Usa.

 

 

21 Gennaio 2010 17:16 NEW YORK
CITIGROUP: ULTIMATUM DI ALWALEED A PANDIT
di WSI
Pressioni sulla banca d'affari da parte del suo principale azionista. Per il principe saudita il 2010 sara' un anno cruciale e si aspetta solidi ritorni sugli investimenti.
Pressioni su Citigroup da parte del suo principale azionista. Torna a parlare il principe saudita Alwaleed bin Talal e lo fa indirizzando le sue parole direttamente al numero uno della banca americana Vikram Pandit. Il 2010 sarà un anno cruciale, ha avvertito facendo capire che si aspetta un solido ritorno dagli investimenti effettuati nell'istituto.
Dai suoi avvertimenti, trapela un certo disappunto sull'andamento degli ultimi due anni, dove la recessione che ha messo in ginocchio il mondo intero ha portato a tagli nei profitti.
In un’intervista Alwaleed bin Talal ha dichiarato: "non intendo minacciare nessuno, ma ho detto a Pandit che il mercato gli ha dato due anni di campo libero, ma ora è arrivato il momento di portare risultati e questo è l'anno per lui in cui può centrare l'obiettivo o mancarlo. E lui lo deve centrare".
Il principe saudita ha continuato, aggiungendo che "è davvero importante..soprattutto per quegli investitori che hanno pazientato tutto questo tempo. La luna di miele è finita. Due anni sono più che sufficienti e penso che Pandit ce la farà"

 

 

Crisi: Obama, Piano Per Limitare Dimensioni e Rischi Banche
giovedì, 21 gennaio 2010 - 17:45 CET
(ASCA-AFP) - Washington, 21 gen - Un piano per limitare le dimensioni e la complessita' delle banche al fine di limitare l'esposizione ai rischi finanziari che mettono in pericolo il credito: e' quanto ha annunciato il presidente Usa, Barack Obama nel corso di una conferenza stampa.

 

 

Crisi: Obama, ora rilancio economia
giovedì, 21 gennaio 2010 - 18:27 CET
(ANSA) - NEW YORK 21 GEN - Stiamo lavorando -dice Obama- per rilanciare l'economia americana. Gli sforzi del governo hanno aiutato a prevenire una nuova Depressione. Il presidente Usa annuncia nuovi limiti alle banche per evitare che diventino troppo grandi per fallire e per limitare le prese di rischio. Nessuna banca puo' avere o investire in hedge fund, afferma Obama, presentando una proposta che punta a 'limitare il consolidamento del settore finanziario'. 'L'irresponsabilita'' delle banche richiede nuove regole'.

 

 

21 Gennaio 2010 18:15 NEW YORK
STOP DI OBAMA ALLE BANCHE, SELL-OFF SUI FINANZIARI
di WSI
Regole piu' severe per gli istituti bancari dettate dal Presidente Usa. Gli investitori non gradiscono, immediata la reazione: Morgan Stanley -5%, Bank of America -4.97%, Goldman Sachs -4.6%, Citigroup -4.2%.

 

 

Crisi: Obama, Mai Piu' Contribuenti Usa Ostaggio Delle Banche
giovedì, 21 gennaio 2010 18:37 WASHINGTON
(ASCA-AFP) - Washington, 21 gen - ''Non accadra' mai piu' che i contribuenti americani vengano presi in ostaggio da una banca che e' troppo grande per permettere che possa fallire''. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nel corso della conferenza stampa alla Casa Bianca in cui e' stato presentato il piano per limitare le attivita' e le dimensioni delle banche. Il presidente Usa e' tornato ad accusare gli istituti di credito e quelli finanziari di aver fatto scoppiare la ''peggiore crisi economica dai tempi della Grande Depressione''. Le banche, ha aggiunto il Obama, si sono accollate ''rischi sconsiderati'' solo per ricercare ''facili profitti'' e distribuire ''bonus enormi'' mettendo in pratica una ''abbuffata'' di ''irresponsabilita'''. Obama ha annunciato la volonta' di voler presentare la riforma al Congresso, anche se Wall Street ''spieghera' un esercito di lobbisti per uccidere il piano''. Ma ''se queste persone vogliono guerra, che guerra sia. Sono pronto a combattere'', ha detto. Il piano di Obama mira a limitare le dimensioni e le attivita' degli istituti di credito, i quali dovranno scegliere su quale fronte operare. L'iniziativa prevede inoltre un meccanismo che impedisce alle banche di possedere o investire in hedge fund e in fondi di private equity. Inoltre, Obama ha spiegato che e' allo studio una proposta per limitare le fusioni tra operatori nel settore finanziario.

 

 

Borse europee: Chiusura negativa, affondano i bancari
La maggior parte dei principali listini azionari europei ha chiuso anche oggi in forte ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso l'1,6%, iI DAX a Francoforte l'1,8%, il CAC40 a Parigi l'1,7%, il FTSE MIB a Milano l'1,1% e lo SMI a Zurigo lo 0,1%.
I bancari sono andati a picco. Barclays (GB0031348658) ha perso il 5,9%, Royal Bank of Scotland (GB0006764012) il 7,1%, Commerzbank (DE0008032004) il 3,8%, Société Générale (FR0000130809) il 4,7%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) l'1,5%, Banco Santander (ES0113900J37) il 4,2% e UBS (CH0024899483) l'1,6%. Il Presidente degli USA Barack Obama ha annunciato oggi una serie di proposte restrittive volte a controllare l'operato delle banche.
I titoli dei produttori di materie prime hanno registrato anche oggi delle forti perdite. Tra i minerari Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso il 6,2%, BHP Billiton (GB0000566504) il 3,1%, Rio Tinto (GB0007188757) il 5% e Xstrata (GB0031411001) il 3,8%. Nel settore petrolifero BP (GB0007980591) ha chiuso in calo dell'1,5%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) dello 0,5%, Eni (IT0003132476) dell'1,3% e Total (FR0000120271) dell'1,2%. Le nuove richieste alla disoccupazione sono a sorpresa aumentate la scorsa settimana negli USA Il Philadelphia Fed, un indicatore del settore manifatturiero, è calato inoltre più del previsto. Le due notizie hanno fatto riaumentare i timori del mercato sulle prospettive della prima economia mondiale.
Bayer (DE0005752000) ha perso a Francoforte il 4,9%. Morgan Stanley ha declassato oggi il titolo dell'impresa tedesca ad Underweight".
A Milano Fiat (IT0001976403) ha chiuso in calo del 3,5%. J.P. Morgan ha tagliato oggi il suo rating sul titolo del gruppo italiano da "Neutral" ad Underweight".
TomTom (NL0000387058) ha perso ad Amsterdam il 10,6%. Nokia (FI0009000681) ha annunciato che offrirà gratis il suo navigatore Ovi Maps su 20 milioni di smartphones.
Gli acquisti si sono concentrati sui settori a carattere difensivo. Tra i titoli dei produttori di beni di consumo Henkel (DE0006048432) ha guadagnato lo 0,7% e Nestlé (CH0012056047) l'1,7%. Tra i farmaceutici AstraZeneca (GB0009895292) ha guadagnato l'1%, Novartis (CH0012005267) l'1,2% e Roche (CH0012032048) lo 0,5%.
Redazione Borsainside 18:42

 

 

Haiti: Fmi, prestito senza interessi
giovedì, 21 gennaio 2010 - 19:11 CET
(ANSA) - WASHINGTON, 21 GEN - Il Fmi dovrebbe approvare il 27 gennaio il prestito senza interessi per due anni da 100 milioni di dollari per Haiti. Si aspetta una mobilitazione internazionale che portera' ad un vero e proprio piano Marshall per l'isola. Lo ha detto oggi a Washington, nella consueta conferenza stampa con i giornalisti, Caroline Atkinson, direttore delle pubbliche relazioni del Fondo.

 

 

Borse dell'Europa dell'Est negative, Mosca -1,7%
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in calo.
L'indice RTS ha perso a Mosca l'1,7% a 1.530,29 punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a ieri ma sono rimasti al di sopra della media. Sul mercato azionario russo ha pesato il clima negativo a Wall Street ed il calo dei prezzi delle materie prime. Tutte le blue chips russe hanno chiuso in ribasso. LUKoil (RU0009024277) ha perso l'1,5%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 3,4%, Gazprom (RU0007661625) il 3,8%, Norilsk Nickel (RU0007288411) lo 0,7% e Sberbank (RU0009029540) lo 0,8%.
Il BUX a Budapest ha perso l'1,8% a 22.127,31 punti. Tra i titoli di maggior peso del listino ungherese OTP Bank (HU0000061726) ha perso il 2,5%, Magyar Telekom (HU0000016522) il 2,7%, MOL (HU0000068952) l'1,3% e Gedeon Richter (HU0000067624) l'1,2%.
Il PX a Praga ha perso lo 0,3% a 1.216,20 punti. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha chiuso in calo dell'1,4%. Il gigante delle utilities ha dovuto fermare un reattore nella sua centrale di Dukovany a causa di una perdita. Seduta negativa anche per i bancari. Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso lo 0,3% e Erste Group Bank (AT0000652011) l'1,8%. Dopo il balzo di ieri CETV (BMG200452024) ha guadagnato oggi un ulteriore 8,7%. Bank of America ha promosso il titolo dell'impresa impegnata nel settore dei media a "Buy".
Il WIG a Varsavia ha perso lo 0,7% a 41.617,21 punti. Lotos (PLLOTOS00025) ha perso il 3%. Il Governo polacco ha l'intenzione di vendere almeno una quota del 10% dell'impresa petrolchimica. I bancari hanno chiuso anche oggi contrastati. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato lo 0,2% e PKO Bank Polski (PLPKO0000016) lo 0,4%. BZW Bank (PLBZ00000044) e BRE Bank (PLBRE0000012) hanno perso rispettivamente l'1,5% e il 3,1%.
Redazione Borsainside 21:00

 

 

American Express, sale utile trimestre
giovedì, 21 gennaio 2010 23:10 NEW YORK
(ANSA) - NEW YORK, 21 GEN - American Express (NYSE: AXP - notizie) archivia il quarto trimestre con un utile netto di 716 milioni di dollari. Segna cosi' un forte aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi sono risultati pari a 6,5 miliardi di dollari, oltre le attese degli analisti.

 

 

Borse dell'America Latina: Solo Caracas resiste alle vendite
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso ieri in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso il 2,8% a 66.270,14 punti. Sul mercato azionario brasiliano hanno pesato anche oggi i timori legati ad una possibile riduzione degli stimoli per l'economia in Cina. Nel settore dell'acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha perso il 4,4%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 4,4% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 4,9%. Un possibile rallentamento della crescita economica cinese potrebbe condurre ad un calo dei prezzi dell'acciaio. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso il 3,2%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York in calo del 2,1%. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso il 3,6%. Il prezzo del rame ha perso ieri al NYMEX l'1,8%
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso del 2,6% a 31.205,30 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha l'1,1%, Grupo Mexico (MXP370841019) il 5,6%, Cemex (MXP225611567) il 3,2% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 3,6%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,5%, il General a Lima l'1,6%, l'IGBC a Bogotà il 2,2% e l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,9%. L'IBVC a Caracas ha guadagnato lo 0,8%.
Redazione Borsainside 00:56


 

 

 
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WALL STREET: FUTURES INCERTI IN ATTESA DI TRIMESTRALI E DATI

21 Gennaio 2010 14:00 NEW YORK - WSI
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Gli investitori mantengono un approccio cauto nell'attesa di conoscere le trimestrali di big come Goldman Sachs e Xerox. Sul fronte macro focus su sussidi, superindice e Philly Fed. Il dollaro continua a guadagnare terreno sull'euro.
Si profila una seduta in cauto progresso a Wall Street, con i contratti sui principali indici azionari che quando manca un'ora e mezzo all'inizio delle contrattazioni scambiano di poco sopra i livelli di ieri (vedi quotazioni a fondo pagina).

Gli investitori preferiscono non sbilanciarsi troppo nell'attesa di conoscere i conti trimestrali di grandi nomi come Goldman Sachs e Xerox, cosi' come alcuni dati economici chiave dopo quelli molto solidi presentati dalla Cina, il cui PIL nel quarto trimestre e' cresciuto del 10.7%, piu' del previsto.

Il calendario macro Usa prevede alle 14:30 italiane la pubblicazione delle richieste di sussidio di disoccupazione settimanali, mentre alle 16 sara' la volta del superindice di dicembre e del Philly Fed di gennaio.

Tra le societa' che riporteranno i conti fiscali figura un gruppo nutrito di istittui finanziari, tra cui Goldman Sachs, Comerica, Fifth Third, Capital One, Legg Mason e KeyCorp. Riporteranno inoltre le cifre trimestrali Xerox, UnitedHealth Group e alcune compagnie aeree come Continental e Southwest Airlines.

Sugli altri mercati, sul valutario il dollaro continua a guadagnare terreno sull'euro, che non e' stato certo aiutato dall'inatteso rallentamento in gennaio dell'espansione dei settori manifatturiero e dei servizi in Europa. La moneta unica si indebolisce a $1.4084.

Nel comparto energetico in progresso le quotazioni del greggio. I futures con consegna febbraio avanzano di $0.32 attestandosi a quota $77.99 al barile. In lieve flessione l’oro a $1105.00 l’oncia (-$0.68). Avanzano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e' sceso al 3.6700% dal 3.7070% di ieri.

Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e' in rialzo di 2.50 punti (+0.22%) a 1136.50.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna +1.75 (+0.09%) a 1868.75.

Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 6.00 punti (+0.06%) a quota 10563.00.

 

 

 

WALL STREET: FUTURES SCIVOLANO SULLA SCIA DEI SUSSIDI

21 Gennaio 2010 14:50 NEW YORK - WSI
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Non bastano i conti migliori delle attese di Goldman. Il mercato del lavoro rimane ancora molto debole e si teme finira' con il gravare sulla ripresa dell'economia. Pesano timori di una stretta monetaria in Cina e il dollaro forte.
Si profila una seduta in ribasso a Wall Street, con i contratti sui principali indici azionari che quando manca un'ora e mezzo all'inizio delle contrattazioni scambiano sotto i livelli di parita' (vedi quotazioni a fondo pagina).

Un inaspettato incremento delle domande di indennita' di disoccupazione ha messo in secondo piano gli utili positivi di Goldan Sachs trainando al ribasso il mercato.

Ad avere un impatto negativo sul morale degli operatori sono anche le preoccupazioni circa un'eventuale stretta monetaria in Cina e il nuovo rafforzamento del dollaro, in particolare nei confronti dell'euro.

Le cifre della banca Goldman Sachs si sono rilevate migliori del previsto, con gli utili di $8.20 per azione che hanno battuto le attese degli analisti di ben $3. In seguito alla presentazione della trimestrale le azioni si muovono in controtendenza, avanzando di circa l'1%.

Nel corso della seduta gli investitori conosceranno anche i conti trimestrali di Xerox, cosi' come altri dati economici chiave dopo quelli molto solidi presentati dalla Cina, il cui PIL nel quarto trimestre e' cresciuto del 10.7%, piu' del previsto. Il calendario macro Usa prevede alle 16 la pubblicazione del superindice di dicembre e del Philly Fed di gennaio.

Sugli altri mercati, sul valutario il dollaro continua a guadagnare terreno sull'euro, che non e' stato certo aiutato dall'inatteso rallentamento in gennaio dell'espansione dei settori manifatturiero e dei servizi in Europa. La moneta unica si indebolisce a $1.4082.

Nel comparto energetico in progresso le quotazioni del greggio. I futures con consegna febbraio avanzano di $0.17 attestandosi a quota $77.91 al barile. In lieve flessione l’oro a $1107.42 l’oncia (-$0.47). Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e' salito al 3.6300% dal 3.5900% di ieri.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e' in ribasso di 1.00 punti (-0.09%) a 1133.00.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -0.75 (-0.09%) a 1866.25.

Il contratto sull'indice Dow Jones lascia sul campo 20.00 punti (-0.19%) a quota 10537.00.

 

 

 

WALL STREET: CONTRASTATA: NASDAQ SU CON EBAY

21 Gennaio 2010 15:30 NEW YORK - WSI
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Hi-tech tonico con il colosso delle aste online (+7%). Il mercato del lavoro rimane ancora debole: lancette riportate indietro di otto mesi. Pesano inoltre i timori di una stretta monetaria in Cina e il nuovo rafforzamento del dollaro.
Apertura incerta tra denaro e lettera per il mercato azionario americano, con i conti decisamente superiori alle previsioni di Goldman Sachs che non sono stati sufficienti a mettere in secondo piano le preoccupazioni circa la situazione occupazionale.

Il Dow Jones cede lo 0.05% a quota 10598.17 punti, il Nasdaq guadagna lo 0.37% a 2299.84 punti, mentre l'S&P 500 avanza dello 0.12% attestandosi in area 1139.46.

Dopo i cali marcati di ieri il mercato sembra essersi stabilizzato. I conti molto convincenti di Goldman Sachs, il cui EPS e' risultato di $3 superiore alle stime, consentono ai titoli di avanzare di quasi l'1% in avvio.

Sempre in ambito di trimestrali, la perdita piu' limitata delle attese della banca regionale Fifth Third ha spinto i titoli in rialzo del 7%. Fa ancora meglio eBay, che dopo aver riportato ieri a mercati chiusi numeri superiori alle previsioni in mattinata si rende protagonista di un'accelerazione di oltre otto punti percentuali.

Seagate Tech fa un balzo dell'11%, dopo che la societa' ha pubblicato utili piu' alti del previsto e emesso un outlook molto solido nel corso della conference call di ieri sera.

Tuttavia il numero di richieste settimanali di sussidio di disoccupazione piu' alto delle attese e il dollaro forte non aiutano a tenere alto il morale degli operatori. Si teme inoltre per una stretta monetaria in Cina.

Sugli altri mercati, sul valutario il dollaro continua a guadagnare terreno sull'euro, che non e' stato certo aiutato dall'inatteso rallentamento in gennaio dell'espansione dei settori manifatturiero e dei servizi in Europa. La moneta unica si indebolisce a $1.4081.

Nel comparto energetico in progresso le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo avanzano di $0.17 attestandosi a quota $77.91 al barile. In lieve flessione l’oro a $1107.42 l’oncia (-$0.47). Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e' salito al 3.6750% guadagnando 16 punti base rispetto a ieri.

 

 

 

WALL STREET: GIU' DOPO OBAMA, DOW JONES -200

21 Gennaio 2010 18:30 NEW YORK - WSI
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Dow e S&P 500 in calo di quasi il 2%. Tiene meglio in Nasdaq, dove si mette in evidenza eBay. Tonfo del 3% dei finanziari. Si teme inoltre per una stretta monetaria in Cina dopo che l'economia ha registrato un'espansione del 10.7%.
I listini azionari arrivano a meta' seduta in pesante calo, con il Dow Jones che lascia sul terreno quasi due punti percentuali. Piuttosto che focalizzare l'attenzione sui profitti piu' alti del previsto di Goldman Sachs e eBay, i trader si sono concentrati sui timori legati alla Cina e al piano di Obama volto a limitare l'assunzione di rischi in eccesso da parte delle banche.

Il numero uno della Casa Bianca punta a limitare i rischi in eccesso assunti dalle banche. Obama ha annunciato una serie di misure in questa direzione nel quadro di un programma di revisione del sistema regolatorio sul settore finanziario.

Secondo i termini della proposta, alle banche non sara' piu' consentito detenere, promuovere o investire in fondi hedge per trarne profitti.

Nemmeno i conti molto convincenti di Goldman Sachs, il cui EPS e' risultato di $3 superiore alle stime, sono stati sufficienti a impedire ai titoli di crollare a braccetto con tutto il settore. Le azioni perdono il 5% a fronte di un calo del 3% del settore (benchmark XLF), dove spiccano i ribassi di JP Morgan (-5.5%), Citigroup (-3.5%), Morgan Stanley (-4.8%) e Bank of America (-5.2%).

Dopo che l'economia cinese ha registrato un'espansione del 10.7% nel quarto trimestre, Wall Street e' preoccupata circa i piani di Pechino rivolti a limitare le attivita' di prestito delle banche e su quello che tale crescita' comportera' a livello di decisioni di politica monetaria.

Dal fronte macro nel complesso sono giunte notizie contrastanti. Il numero di richieste settimanali di sussidio di disoccupazione piu' alto delle attese e il dollaro forte non aiutano a tenere alto il morale degli operatori.

Delude l'aggiornamento sul settore manifatturiero dell'area di Philadelphia, mentre il superindice, che fornisce una previsione dell'attivita' economica americana nei prossimi 6-12 mesi, e' risultato superiore alle attese.

In ambito di trimestrali, eBay si muove in controtendenza, forte di un progresso di quasi il 9%, dopo aver riportato ieri a mercati chiusi numeri superiori alle previsioni. Da parte sua Seagate Tech fa un balzo del 10%, dopo che la societa' ha pubblicato utili piu' alti del previsto e emesso un outlook molto solido nel corso della conference call di ieri sera.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Volatility-VXX +4.1%, Regional Banks-KRE +2.9%, Banks-KBE (4% STI) +1.3%, Natural Gas-UNG +1.3% e Internet-HHH +1.2% (20% EBAY). Tra i piu' forti ribassi: Coal-KOL -5.9%, Steel-SLX -5.1%, Metals and Mining-XME -5.1%, Brazil-EWZ -3.9%, Spain-EWP -3.6%, China-FXI -3.5%, Basic Materials-IYM -3.3%, Global Shippers-SEA -3.3%, Agribusiness-MOO -3.2%, Hong Kong-EWH -3.1% e The U.K.-EWU -3.1%.

Alle 18:45 circa il volume di scambio e' di 640 milioni di pezzi al NYSE e 451 milioni al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 639 a 2338 al Nyse e 655 a 1940 milioni al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 158 a 2 al NYSE e 86 a 9 al Nasdaq.

 

 

 

WALL STREET: LE DUE SEDUTE PIU' PESANTI DA AGOSTO

21 Gennaio 2010 22:00 NEW YORK - WSI
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Il Dow (-2.02%) paga il tracollo dei finanziari (-2.8%) e brucia oltre 200 punti. Obama annuncia un piano per limitare le dimensioni, i rischi e le attivita' di trading delle banche. Dollaro ancora su, greggio in calo. In controtendenza eBay.
Seconda seduta tinta di rosso per la Borsa di New York, che ha pagato il tonfo dei finanziari. Ad innervosire il mercato e' stato l'annuncio di un piano per limitare l'assunzione di rischio e le attivita' di trading delle banche da parte del presidente Obama. Con la performance giornaliera il Dow Jones passa in rosso dall'inizio dell'anno.

Il paniere ha bruciato oltre 200 punti, ossia il 2%. Tra ieri e oggi, si tratta del calo piu' accentuato accusato nell'arco di 48 ore da agosto. L'S&P 500 ha ceduto l'1.9% a 1116.46, il Nasdaq l'1.12%, l'indice delle blue chip il 2.02% a 10388.90.

Il numero uno della Casa Bianca ha annunciato una serie di misure in questa direzione nel quadro di un programma di revisione del sistema regolatorio sul settore finanziario. Contestualmente, Obama ha proposto di imporre nuovi limiti alle dimensioni delle banche e alle attivita' di scambio, precisando di voler scongiurare un ritorno "alle vecchie pratiche" che hanno provocato la crisi finanziaria.

Obama punta inoltre a limitare l'assunzione di rischi eccessivi da parte degli istituti piu' grandi di Wall Street. Secondo i termini della proposta, alle banche non sara' piu' consentito detenere, promuovere o investire in fondi hedge per trarne profitti.

"Anche se il sistema finanziario e' molto piu' solido oggi di quanto non fosse un anno fa, sta ancora funzionando seguendo esattamente le stesse che l'hanno portato sull'orlo del baratro", ha dichiarato Obama.

Inevitabile e' stato il tracollo in Borsa dei titoli dei big bancari: Bank of America, Morgan Stanley, JP Morgan e Goldman Sachs hanno accusato ribassi compresi tra il 3 e il 6%. I commenti del presidente hanno oscurato i conti molto convincenti di Goldman Sachs, che ha registrato un utile per azione pari a $8.20, di ben $3 superiore alle previsioni.

L'impatto negativo e' stato placato, ma solo in parte, dalle parole pronunciate dal Repubblicano Barney Frank, presidente del comitato dei servizi finanziari, il quale ha detto ai microfoni della CNBC che appoggera' i cambiamenti alle norme di regolamentazione del sistema bancario, ma solo se saranno apportati lentamente, in un range piu' lungo do "tree o cinque anni".

Le banche regionali, per cui la riforma non avra' un particolare effetto, continuano invece a risplendere doppo una serie di incorraggianti conti trimestrali, tra acui Fifth Third e KeyCorp. Il settore e' una delle rare note positive di giornata sull'S&P 500. In positivo chiudono anche Comerica, SunTrust e Huntington Bancshares.

Sul Nasdaq spicca il gran balzo di EBay (+8.5%), i cui utili hanno battuto le attese anche grazie alla cessione di Skype. La societa' di aste online ha inoltre dipinto uno scenario roseo per i prossimi mesi.

A preoccupare gli investitori sono state anche le prospettive che la Cina cerchera' di limitare la crescita economica nazionale (pari al +10.7% nel quarto trimestre) probabilmente imponendo una stretta monetaria.

A luci ed ombre le notizie giunte dal fronte macro: il numero di richieste settimanali di sussidio di disoccupazione piu' alto delle attese e la lettura deludente del Philly Fed non hanno certo contribuito a sollevare il morale degli investitori. Il superindice, che fornisce una previsione dell'attivita' economica americana nei prossimi 6-12 mesi, e' risultato superiore alle attese.

Sugli altri mercati, sul valutario il dollaro si e' nuovamente rafforzato, guadagnando lo 0.4%, approfittando anche della debolezza dell'euro, su cui continuano a pesare le preoccupazioni circa la Grecia e altri Paesi del blocco UE. La moneta unica si e' indebolita dello 0.1% a $1.4094.

Nel comparto energetico in ribasso le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo cedono $1.66 attestandosi a quota $76.08 al barile. In lieve flessione l’oro a $1103.00 l’oncia (-$9.60). Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e' salito al 3.6110% perso 48 punti base rispetto a ieri.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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