PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Lunedì 25 Gennaio 2010

PARTE  2

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..... Sabato 23 Gennaio 2010 ..... Domenica 24 Gennaio 2010 ..... Lunedì 25 Gennaio 2010 .....
 

 

 

 

Banche: Governo Tedesco Organizzera' Vertice Su Regolazione a Berlino
sabato, 23 gennaio 2010 14:48 BERLINO
(ASCA-AFP) - Berlino, 23 gen - La Germania organizzera' una conferenza internazionale sulla regolazione finanziaria a fine maggio a Berlino in vista del prossimo vertice del G20. Lo ha annunciato il ministro delle Finanze Wolfang Schauble in un'intervista che sara' pubblicata domani sull'edizione domenicale del Welt. ''E' importante che noi coordiniamo i nostri sforzi internazionali per avere una migliore regolazione'' ha spiegato ''e' per sostenere questo processo, ci apprestiamo ad organizzare una conferenza internazionale di alto livello in vista del prossimo vertice del G20'' previsto a fine giugno a Toronto, in Canada. Secondo Der Spiegel la conferenza avra' luogo a fine maggio nella capitale tedesca alla presenza dei ministri delle finanze, dei responsabili delle banche centrali e degli esperti del G20

 

 

Venture capital: fondi scesi a livelli 1997, dice studio
sabato, 23 gennaio 2010 - 15:37 CET
Gli investimenti di venture capital in start-up americane sono scesi drasticamente per il secondo anno ai livelli più bassi dal 1997, con una riduzione che tocca tutti i settori, compreso quello del software e delle tecnologie verdi.
Un sondaggio realizzato da PricewaterhouseCoopers e dalla National Venture Capital Association indica che i venture capitalist nel 2009 hanno investito 17,7 miliardi di dollari in 2.795 operazioni.
Un dato che equivale a una riduzione del 37% in dollari e del 30% nel volume di accordi rispetto al 2008. Nel 2008, il valore in dollari era sceso dell'8,27% e dell'1% in volume di operazioni rispetto al 2007.
Nel quarto trimestre del 2009 gli investimenti hanno raccolto complessivamente 5 miliardi di dollari per 794 operazioni, con un calo del 2% in dollari ma di ben il 15% in accordi sottoscritti, dice lo studio diffuso ieri.
"Nonostante il calo complessivo dei fondi nel 2009, i venture capitalist hanno puntato di più nel quarto trimestre che in tutto l'anno", ha detto Tracy Lefteroff, global managing partner per il venture capital presso PricewaterhouseCoopers .
I finanziamenti accordati per la prima volta sono scesi al livello più basso, sia per valore in dollari che per volume di operazioni, da quando sono iniziati i rapporti di MoneyTree sugli investimenti di venture capital, nel 1995.
Tra i settori, gli investimenti in biotecnologie sono calati nel 2009 del 19% sia in valore economico che in operazioni, ma sono diventati il comparto di investimento più grande nell'anno in termini economici, con 3,5 miliardi per 406 accordi sottoscritti.
Il settore del software è stato quello a registrare il maggior numero di operazioni e il secondo per investimenti.
Il comparto delle tecnologie verdi ha registrato un significativo calo nel 2009, con 1,9 miliardi di dollari investiti in 185 accordi: -52% in termini di dollari rispetto al 2008

 

 

Banche: Tremonti, l'Idea Di Obama Arriva Troppo Tardi
sabato, 23 gennaio 2010 - 16:12 CET
(ASCA) - Arezzo, 23 gen - L'idea del presidente Usa Barack Obama di tassare le banche arriva ''troppo tardi''. E' l'opinione del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, che ha parlato con i giornalisti a margine della convention 'Generazione PdL' ad Arezzo. ''Quando dopo il colpo di gong del voto Kennedy - ha detto Tremonti, riferendosi alla recente elezione in Massachussets - il presidente Obama dice che adesso e' il momento di colpire le banche e dice basta al 'Too big to fail', cioe' 'Troppo grandi per fallire', io dico: 'Troppo grandi per comandare'''. ''E comunque - ha aggiunto il ministro - mi sembra che da quelle parti sia 'Too late to do', troppo tardi per fare. Quella politica la avrebbero dovuta fare il giorno prima non il giorno dopo''.

 

 

Crisi: torna ottimismo italiani
sabato, 23 gennaio 2010 - 16:31 CET
(ANSA) - MILANO, 23 GEN - Torna l'ottimismo tra gli italiani: il 63% si dichiara fiducioso nel futuro, mentre a gennaio dello scorso anno erano meno della meta'.A registrare il 'sentiment' e' una ricerca Astra Ricerche, in collaborazione con la societa' di gestione Anima. Dopo il tracollo si registra dunque una straordinaria ripresa psico-culturale che si concentra nel Centro-Nord (in particolare nel Triveneto), tra i 18-34 anni, tra i maschi, nei gruppi sociali con titolo di studio e reddito medio-alti.

 

 

Banche: Draghi, bene Obama
sabato, 23 gennaio 2010 - 17:10 CET
(ANSA) - ROMA, 23 GEN - Meno rischi e meno bonus: e' quello che tornera' a chiedere il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, ai vertici dei banchieri. I sei maggiori istituti di credito italiani sono stati convocato martedi'. Draghi, che ieri, in qualita' di presidente del Financial Stability Board, ha salutato positivamente la proposta del presidente Usa Obama di porre ulteriori paletti ai 'rischi di moral hazard', sottolinea che ci sono ancora nel sistema finanziario delle fragilita' sostanziali.

 

 

Francia: Lagarde, Banche Garantiscano Credito Alle Pmi
domenica, 24 gennaio 2010 - 14:45 CET
(AGI) - Parigi, 24 gen. - Il sistema bancario francese deve garantire il credito alle piccole e medie imprese per sostenerle nella crisi: lo ha detto in un'intervista tv il ministro francese dell'Economia Christine Lagarde. "Mi incontrero' con le banche per discutere i risultati del 2009 e chiedere cosa intendano fare per migliorare la situazione nel 2010. Quest'anno il problema principale e' finanziare le aziende, in particolare le piccole e le medie imprese; non voglio che vedere banche che le abbandonino".

 

 

Fed: leader repubblicani, Bernanke resta
domenica, 24 gennaio 2010 - 16:48 CET
(ANSA) - NEW YORK, 24 GEN - Il capo della Federal Reserve, Ben Bernanke, sara' riconfermato con l'appoggio di democratici e repubblicani. Lo ha detto il leader dei repubblicani del Senato, Mitch McConnell, intervistato nel programma Meet the Press della Nbc. In precedenza, la Casa Bianca si era detta fiduciosa sulla riconferma di Bernanke per un secondo mandato. Il mandato scade a fine mese e la sua riconferma aveva incontrato difficolta' la settimana scorsa in Senato.

 

 

24 Gennaio 2010 17:05 LONDRA - dal nostro corrispondente Leonardo Maisano - Sole 24 ore
Banche inglesi, utili record da 25 miliardi di sterline

Londra – Utili da 25 miliardi di sterline. L'annus horribilis della finanza mondiale non è andato poi così male se la cifra ipotizzata dagli analisti e svelata dal Sunday Telegraph sarà confermata nei prossimi giorni quando le banche britanniche annunceranno gli utili dell'anno. La parte del leone dovrebbe toccare a Barclays che secondo l'ipotesi dovrebbe viaggiare verso i 10,6 miliardi di profitti pre tasse. Numeri da record, se confermati.
Le voci britanniche si saldano al gran dibattito transatlantico sulla paga dei banchieri e il destino delle banche stesse dopo le severissime bacchettate del presidente Obama. Londra, almeno quella laburista, non intende adeguarsi alle misure annunciate dalla Casa Bianca, ma si attende una svolta nei comportamenti delle proprie banche. Certamente da parte di quelle pubbliche o semi pubbliche (da Royal Bank of Scotland a Lloyds ) ma anche da quelle rimaste private. Barclays, Hsbc, Standard Chartered sarebbero pronte ad adeguarsi riducendo in modo radicale il bonus pool che sarà svelato insieme con i risultati nelle prossime due-tre settimane. In altre parole la percentuale di profitti destinati al portafoglio dei banchieri sarebbe radicalmente ridotto. Storicamente è circa la metà dell'utile netto, ma sia Goldman Sachs sia Jp Morgan li hanno contenuti a un terzo. Le banche inglesi faranno lo stesso e forse di più: Barclays ha già fatto sapere che i suoi top executives potranno beneficiare del prossimo bonus solo fra tre anni.
Domani a Londra rappresentanti del G7 si incontreranno con il ministro per gli affari della City – uno dei sottosegretari al Tesoro – Lord Myners per dare seguito al dibattito sul destino delle banche rilanciato dal presidente Obama. Un incontro che potrebbe essere propedeutico al summit mondiale proposto da Angela Merkel per coordinare le regole finanziarie globali. L'urgenza di un'azione congiunta "per evitare che ognuno agisca per conto proprio senza ottenere nulla" è stata ribadita anche dal Cancelliere Alistair Darling in un'intervista al Sunday Times.



 

 
  Lunedì 25 Gennaio 2010 ..... Lunedì 25 Gennaio 2010 ..... Lunedì 25 Gennaio 2010  
       
..... Giappone - Edizione Tokyo ..... USA - Edizione Los Angeles ..... India - Edizione New Delhi .....
 
 

 


25 Gennaio 2010 00:11 NEW YORK
WALL STREET: TORNA LA PAURA. VIX IN CORSA
di WSI
L'indice che misura la volatilita' e' in rialzo da tre sedute consecutive. Da lunedi' ha guadagnato oltre il 30%. Rotti importanti livelli tecnici. Resta l'incertezza sul settore finanziario.
L’indicatore della paura a Wall Street continua ad accelerare. L’indice della volatilita’, meglio conosciuto come Vix, ha rotto livelli tecnici importanti con una corsa in atto da tre sedute consecutive.
Nell’ottava l’incremento supera il 30%. Giovedi' sono stati toccati i massimi di un mese, registrando (in una sola seduta ) il maggior incremento dallo scorso 30 ottobre.
Sono stati cosi’ rotti livelli tecnici importanti, sopra quota 20. Ma c’e’ chi fa notare che il Vix sta ancora trattando sotto la media delle ultime 20 settimane.
Tre i motivi principali che nella settimana borsistica spiegano questo andamento. Prima la Cina, pronta a mettere un freno allo sviluppo della propria economia. Poi le limitazioni annunciate dal presidente americano Barack Obama sull’attivita’ bancaria. Da non dimenticare i timori sul debito di alcuni paesi eruopei.
"L’incertezza mina la fiducia nel mondo finanziario e sui mercati", ha spiegato Jeffrey Rosenberg, credit strategist di Bank of America-Merrill Lynch.

 

 

La Borsa di Tokyo scende, male Toyota
La Borsa di Tokyo ha chiuso anche oggi in ribasso. Il Nikkei ha perso lo 0,7% a 10.512,69 punti ed il Topix lo 0,7% a 934,59 punti. Toyota (JP3633400001) ha perso il 2,1%. Secondo delle voci di stampa il richiamo di vetture del gruppo giapponese potrebbe salire a più di quattro milioni. Le forti perdite registrate venerdì scorso dal Nasdaq hanno pesato sui titoli high-tech. Tokyo Electron (JP3571400005) ha perso lo 0,9% e Toshiba (JP3592200004) lo 0,8%.
Canon (JP3242800005) ha guadagnato lo 0,3%. Secondo il quotidiano finanziario "Nikkei" l'utile operativo di Canon avrebbe raggiunto ¥215 milioni e superato in questo modo le previsioni dello stesso gigante dell'elettronica di consumo.
Il calo dei prezzi delle materie prime ha penalizzato i titoli delle grandi holdings commerciali. Mitsui & Co. (JP3893600001) ha perso lo 0,6%, Mitsubishi Corp. (JP3898400001) l'1,1% e Sumitomo Corp. (JP3404600003) il 2,1%.
Redazione Borsainside 07:34

 

 

BoJ: altro che exit strategy, nuovi aiuti in vista se la ripresa verra' meno
BlueTG.it - lunedì, 25 gennaio 2010 10:17 TOKYO
Altro che exit strategy: secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg, citando fonti vicine alla materia, i vertici della Banca del Giappone (BoJ) sarebbero pronti ad espandere il programma di prestiti d’emergenza e di riacquisto di bond governativi nel caso in cui la ripresa dovesse perdere forza.
Scontata oggi la conferma dei tassi sui livelli minimi attuali, le decisioni della BoJ in materie monetaria sembrano dunque dipendere da come evolverà la ripresa nei prossimi trimestri

 

 

25 Gennaio 2010 10:29 BERLINO
GERMANIA, NUOVO CALO PER FIDUCIA CONSUMATORI
di Agi
L'indice Gfk sconta i timori sulla disoccupazione e l'indebolimento dei consumi e arretra per il quarto mese consecutivo a 3,2, contro i 3,4 punti di gennaio. Il consensus aveva previsto un risultato peggiore a 3,1 punti.
L'indice Gfk sulla fiducia dei consumatori in Germania indica un nuovo calo a febbraio. Pesano i timori per la disoccupazione e l'indebolimento dei consumi.
L'indice arretra per il quarto mese consecutivo a 3,2, contro i 3,4 punti di gennaio (dato rivisto dagli iniziali 3,3 punti). Gli analisti si aspettavano un risultato peggiore a 3,1 punti.
Per gli analisti e' la conferma che la ripresa non verra' dai consumi interni e potra' arrivare solo dall'export.

 

 

Usa: Pil visto a +4,6% nel quarto trimestre 2009
BlueTG.it - lunedì, 25 gennaio 2010 - 10:33 CET
La ripresa Usa dovrebbe aver accelerato nettamente il ritmo negli ultimi mesi del 2009, con un Pil indicato a +4,6% nel IV trimestre dell’anno appena concluso dal consensus degli analisti di Wall Street.
Si tratterebbe dell’incremento maggiore dal primo trimestre del 2006 e troverebbe la sua spiegazione nell’accelerazione della produzione da parte delle aziende man mano che le imprese hanno iniziato ricostituire le scorte.
Tra gli altri dati che potrebbero giungere a breve sul mercato, in molti si attendono un’ulteriore crescita degli ordini di beni durevoli, mentre le vendite di case potrebbero andare incontro a una nuova frenata.

 

 

Le Borse della regione Asia-Pacifico chiudono di nuovo in calo
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso anche oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso l'1,1% a 3.094,41 punti. I bancari hanno guidato la lista dei ribassi. Bank of China (CN000A0J3PX9) ha perso lo 0,5%. La terza banca cinese ha annunciato l'emissione di un bond convertibile da CNY 40 miliardi. Bank of China ha inoltre comunicato che chiederà ai suoi azionisti il permesso per un'emissione di nuovi titoli il cui volume potrebbe ammontare fino al 20% del suo capitale già in circolazione. Molti analisti credono che le altre grandi banche cinesi seguiranno l'esempio di Bank of China e raccoglieranno sul mercato nuovi fondi per migliorare la loro situazione patrimoniale. Tra gli altri titoli bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha chiuso in ribasso dell'1%, China Construction Bank (CN000A0HF1W3) dell'1,8% e China Merchants Bank (CN000A0KFDV9) del 2,6%. Seduta negativa anche per il settore dell'industria automobilistica. SAIC Motor (CNE000000TY6) ha chiuso in calo dell'1,5%, FAW Car (CN0009095802) dell'1,7% e Anhui Jianghuai Automobile (CNE0000018M9) del 4,1%. Gli investitori temono che le recenti misure prese dalle autorità cinesi per frenare la concessione di prestiti possano far rallentare la domanda di automobili in Cina. Baoshan Iron & Steel (CNE0000015R4) ha perso un ulteriore 2,3%. Goldman Sachs ha tagliato venerdì scorso il suo rating sul titolo del primo produttore cinese d'acciaio da "Buy" a "Neutral".
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,6% a 20.598,55 punti. Per il listino della città costiera si è trattato della quarta seduta negaativa di fila. Ancora male i bancari. HSBC (GB0005405286) ha perso l'1,6%, Hang Seng Bank (HK0011000095) lo 0,6%, Bank of East Asia (HK0023000190) lo 0,4% e BOC Hong Kong (HK2388011192) l'1,3%. La maggior parte dei titoli del settore immobiliare ha registrato invece una ripresa. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha guadagnato il 2,1%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) lo 0,6% e Henderson Land (HK0012000102) l'1,9%. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha perso lo 0,8% e CNOOC (HK0883013259) l'1%. Il prezzo del petrolio ha perso venerdì scorso a New York il 2%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,7%, il Taiex a Taipei lo 0,7%, lo Straits Times a Singapore lo 0,3% e il Kospi a Seul lo 0,8%.
Redazione Borsainside 12:13

 

 

Grecia: Successo Per Bond Governo, Domanda 4 Volte Offerta
lunedì, 25 gennaio 2010 14:09 ATENE
(AGI) - Atene, 25 gen. - Fioccano gli ordini per l'emissione da 5 miliardi di euro di titoli quinquennali del debito pubblico greco. La domanda e' intorno ai 20 miliardi di euro e cioe' quattro volte superiore all'offerta. Il governo, secondo quanto riferiscono fonti al suo interno, starebbe pensando di aumentare l'offerta.

 

 

Usa: quasi mezzo milione di famiglie a rischio pignoramento
BlueTG.it - lunedì, 25 gennaio 2010 11:03 NEW YORK
Circa 450 mila proprietari di case negli Stati Uniti rischiano di veder partire a breve una procedura di pignoramento (foreclosure) per ritardato pagamento. Questo nonostante abbiano dimostrato di voler tornare a effettuare regolari pagamenti da almeno tre mesi e di voler recuperare l’arretrato.
Il problema, secondo quanto riferisce la Cnn, è che il programma di aiuti voluto dall’amministrazione Obama sta per essere modificato (il termine ultimo per le banche per proporre modifiche è il 31 gennaio prossimo) e ancora non è certo quali saranno i nuovi requisiti richiesti.
Col rischio che per “pulire” gli arretrati possano essere fatte valere anche solo motivazioni di inadeguatezza formale delle richieste di adesione al programma.

 

 

Usa: vendite case esistenti crollo 16,7%
lunedì, 25 gennaio 2010 16:26 NEW YORK
(ANSA) - ROMA, 25 GEN - Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti sono crollate a dicembre del 16,7% al tasso annualizzato di 5,45 milioni di unita'. Il dato - scrive Bloomberg - e' di gran lunga peggiore rispetto alle stime degli analisti che avevano stimato un ribasso del 9,8% al tasso annualizzato di 5,90 milioni di unita' dai 6,54 milioni di unita' del mese prima.

 

 

Banche: Tre Big Di Wall Street Tagliano Bonus
lunedì, 25 gennaio 2010 16:33 NEW YORK
(AGI) - Roma, 25 gen. - Tre grandi banche Usa, Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) , JP Morgan Chase e Morgan Stanley (NYSE: MS - notizie) hanno deciso di tagliare i bonus versati ai propri manager. Lo fa sapere l'agenzia Bloomberg, secondo la quale le tre banche hanno stanziato nel quarto trimestre 39,9 miliardi di dollari per i bonus del 2009, meno della cifra record di 44,7 miliardi di dollari stanziata nel 2007.

 

 

25 Gennaio 2010 16:50 NEW YORK
CORPORATE BOND: INVESTITORI IN FUGA
di WSI
Le vendite di obbligazioni societarie si sono dimezzate in una settimana. I dubbi sulla ripresa economica spingono gli operatori verso investimenti percepiti come piu' sicuri.
I corporate bond non sembrano andar piu’ di moda, almeno osservando quanto accaduto negli ultimi due mesi. Per la prima volta in otto settimane, le vendite di obbligazioni societarie hanno subito una brusca frenata mentre i costi dei prestiti risultano in crescita. Tutta colpa delle preoccupazioni degli investitori sulla reale tenuta della ripresa economica.
Nella scorsa ottava le vendite globali di corporate bond hanno messo a segno un -52% toccando quota $48 miliardi contro i $99.8 miliardi della settimana precedente, cosi’ come indicato da una ricerca di Bloomberg.
La media del rischio emittente in generale si è ampliata per la prima volta dallo scorso 27 novembre. Tradotto: in generale c'è molta più paura e di conseguenza il mercato si fa piu’ selettivo facendo dei distinguo tra emittente ed emittente.
"Il mercato", ha sottilineato Simon Ballard, a capo della credit strategy Europea di RBC Capital Markets di Londra, "avverte che si e’ perso un po' il polso della realta’, con l’indiscriminata esposizione ai rischi e l’indifferenza nei confronti dei fondamentali economici. Ma ora un piu’ ampio quadro della situazione macroeconomica, insieme ad alcuni recenti episodi, hanno riportato gli operatori a una maggior cautela su questo fronte finendo per riposizionarsi sull’azionario."
Il costo per proteggersi da un eventuale default degli Stati Uniti e’ cresciuto per otto sedute consecutive. Si tratta del piu’ lungo intervallo di tempo da giugno 2008. Lo spread tra le scadenze sulla curva dei rendimenti si sta ampliando (altro sintomo della percezione di un rischio maggiore) e le vendite di titoli a tasso variabile si stanno riducendo. Insomma, riporta Bloomberg, gli investitori sono alla ricerca di un rendimento sicuro, quindi a tasso fisso. Nel frattempo il dipartimento del Tesoro Americano sta raccogliendo informazioni, cercando di capire l’impatto della conclusione del programma MBS (Mortgage-Backed Securities).

 

 

Gates: economia Usa,anni per riprendersi
lunedì, 25 gennaio 2010 16:58 NEW YORK
(ANSA) - NEW YORK, 25 GEN - All'economia Usa serviranno anni per riprendersi dalla recessione. Lo ha detto ad Abc il fonDatore di Microsoft (NASDAQ: MSFT - notizie) , Bill Gates. Secondo Gates per rimettere in ordine i conti pubblici americani sara' necessario un aumento delle tasse. 'Stiamo assistendo a una ripresa lenta e tutti ne sono frustrati ma non penso che il governo possa magicamente velocizzarla: se fa troppo puo' distorcere la realta' delle cose. Penso che il governo abbia piu' un ruolo di lungo termine'.

 

 

Usa: -7% mercato software 2009
lunedì, 25 gennaio 2010 - 18:38 CET
(ANSA) - ROMA, 25 GEN - Cresce negli Usa il mercato legato ai sistemi operativi, ma non tanto da portare in territorio positivo il business complessivo dei software. Secondo gli ultimi dati di NPD, i ricavi provenienti dai sistemi operativi hanno registrato nel 2009, negli Usa, un aumento del 35%, mentre i guadagni complessivi del mercato retail dei software, esclusi i videogiochi, e' sceso del 7% a 2,4 miliardi di dollari, un risultato comunque migliore rispetto al -10% registrato nel 2008.

 

 

Le borse europee chiudono per la quarta seduta di fila in ribasso
I principali listini azionari europei ha chiuso oggi per la quarta seduta di fila in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,8%, iI DAX a Francoforte l'1,1%, il CAC40 a Parigi l'1%, il FTSE MIB a Milano lo 0,9% e lo SMI a Zurigo lo 0,7%. Sulle borse del Vecchio Continente hanno pesato le notizie negative arrivate nel pomeriggio d'oltreoceano. Le vendite di case esistenti hanno registrato lo scorso mese negli USA un declino record.
I titoli dei produttori di automobili hanno guidato la lista dei ribassi. Fiat (IT0001976403) ha perso a Milano il 3,7%. Il gruppo italiano ha chiuso il quarto trimestre dello scorso anno in rosso di €283 milioni. Fiat ha inoltre indicato che la sua profittabilità migliorerà nel 2010 solo se i Governi europei estenderanno i loro programmi di incentivi alla rottamazione. Sulla scia di Fiat Daimler (DE0007100000) ha perso il 2%, BMW (DE0005190003) l'1,8%, Peugeot (FR0000121501) il 2,4% e Renault (FR0000131906) l'1,8%.
Male anche il settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni. Ericsson (SE0000108656) ha perso l'1,1%, Alcatel-Lucent (FR0000130007) il 2,9% e Nokia (FI0009000681) il 2,8%. L'utile di Ericsson è crollato lo scorso trimestre dell'82% (per ulteriori dettagli clicca qui).
Il calo dei prezzi delle materie prime ha penalizzato i minerari ed i petroliferi. Rio Tinto (GB0007188757) ha perso il 2,2% e Total (FR0000120271) l'1,1%.
Alcuni titoli bancari hanno potuto registrare una ripresa. Société Générale (FR0000130809) ha chiuso in rialzo dell'1,4%. Deutsche Bank ha promosso oggi il titolo della rivale francese a "Buy".
Philips (NL0000009538) ha guadagnato ad Amsterdam il 5,1%. Il conglomerato olandese ha pubblicato oggi dei dati di bilancio migliori delle attese degli analisti (per ulteriori dettagli clicca qui).
Redazione Borsainside 18:42

 

 

Borse dell'Europa dell'Est: Lieve calo per Mosca, bene Budapest e Praga
Quasi tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in rialzo.
L'indice RTS ha perso a Mosca lo 0,2% a 1.485,92 punti. I volumi di scambio sono scesi notevolmente rispetto a venerdì scorso e sono stati al di sotto della media. La lieve ripresa del prezzo del petrolio non è bastata a sostenere il mercato azionario russo. Gli orsi si sono potuti affermare anche oggi a causa della debole performance delle borse dell'Europa occidentale e dell'incerto andamento di Wall Street. Tra i titoli del listino russo Norilsk Nickel (RU0007288411) ha perso il 2,2% e Severstal (RU0009046510) lo 0,9%. LUKoil (RU0009024277) ha guadagnato l'1,3%, Rosneft (RU000A0J2Q06) lo 0,5% e Sberbank (RU0009029540)l'1,1%. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San Pietroburgo in rialzo dell'1,2% a RUB 182,69.
Il BUX a Budapest ha guadagnato l'1% a 21.880,91 punti. La Banca Centrale Ungherese ha tagliato i suoi tassi d'interesse di 25 punti base al 6%. Era dal giugno del 2006 che il costo del denaro non era in Ungheria così basso. Tra i titoli di maggior peso del BUX OTP Bank (HU0000061726) ha guadagnato l'1,5%, Magyar Telekom (HU0000016522) il 2,8% e MOL (HU0000068952) lo 0,6%. Gedeon Richter (HU0000067624) ha perso lo 0,3%.
Il PX a Praga ha guadagnato l'1% a 1.194,70 punti. Tutti i titoli principali del listino ceco hanno chiuso in rialzo. Komercni Banka (CZ0008019106) ha guadagnato lo 0,5%, Erste Group Bank (AT0000652011) l'1,7% e Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) lo 0,4%.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato lo 0,1% a 40.510,33 punti. PGNiG (PLPGNIG00014) ha chiuso in rialzo del 3,8%. ING ha alzato oggi il suo rating sul titolo del fornitore di gas a "Buy". La maggior parte dei bancari ha chiuso in ribasso. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso l'1,2%, BZW Bank (PLBZ00000044) lo 0,3% e BRE Bank (PLBRE0000012) lo 0,6%. PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha guadagnato l'1,3%.
Redazione Borsainside 19:34

 

 

Deutsche Boerse: Per Ceo 2010 Sara' Un Anno Difficile
lunedì, 25 gennaio 2010 - 19:35 CET
(AGI) - Francoforte, 25 gen. - Deutsche Boerse (Xetra: 581005 - notizie) si sta preparando a vivere un anno difficile: e' il monito del ceo, Reto Francioni. "Il 2010 non sara' soltanto impegnativo, ma proprio difficile", ha detto parlando in occasione di un evento promosso dalla societa' che gestisce il mercato finanziario tedesco. Il contenimento dei costi, ha aggiunto, restera' ancora la prima preoccupazione

 

 

Grecia: Governo Istituisce Fondo Di Emergenza Per Debito Pubblico
lunedì, 25 gennaio 2010 - 19:49 CET
(ASCA) - Roma, 25 gen - Il ministro delle finanze greco, George Papaconstantinou ha autorizzato la creazione di un fondo di emergenza, che potra' essere utilizzato per sostenere gli obbblighi derivanti dall'ingente debito pubblcico di Atene. Nei fatti questi fondi potrebbero servire nel caso la Grecia sia nella impossibilita' di pagare le scadenze del proprio debito pubblico o abbia difficolta' nell'accesso al mercato dei capitali. Le risorse saranno reperite tagliando del 10% la spesa dei ministeri. I conti pubblici della Grecia sono i peggiori dell'Eurozona con deficit e debito pubblico che viaggiano rispettivamente al 12,7% e al 120% del Pil.

 

 

25 Gennaio 2010 20:07 NEW YORK
CASE USA: IN FUMO L'AFFARE PIU' COSTOSO DI SEMPRE
di WSI
Afflitta da un debito di $4.4 miliardi, Tishman si e' vista costretta a rinunciare all'agglomerato di Manhattan comprato nel 2006 in pieno boom. Si profila l'ipotesi del fallimento per l'operazione piu' onerosa di sempre in Usa.
Un gruppo guidato dalla societa' immobiliare americana Tishman Speyer Properties ha deciso di rinunciare al complesso di appartamenti di Peter Cooper Village & Stuyvesant Town, situato a Manhattan, mettendo la parola fine ad una delle operazioni commerciali a piu' alto profilo che si siano mai viste durante il boom immobiliare.
L'amara decisione e' stata presa dopo che il debito da $4.4 miliardi, utilizzato dalla venture tra Tishman e BlackRock per finanziare l'accordo, e' caduto in default.
Le due societa' hanno acquistato il complesso da 56 edifici di cui 11.000 abitazioni nel 2006 per una cifra esorbitante, pari a $5.4 miliardi: si tratta della somma piu' alta di sempre mai versata per una singola proprieta' residenziale negli Stati Uniti.
Da mesi la venture era impegnata nel tentativo di ristrutturare il debito, ma e' poi finita per capitolare, colpita da un carico di debito enorme e dalla debolezza dell'economia della citta' di New York, che ha provocato un'esponenziale riduzione degli affitti e della domanda per appartamenti di lusso.
La societa' e' tra i piu' importanti promotori, proprietari e gestori del panorama immobiliare del pianeta. Tra le proprieta' in suo possesso figurano i prestigiosi edifici del Rockefeller Center, del Chrysler Building, del Lipstick Building, la sede del New York Times sulla 43esima strada e il CitySpire Center.

 

 

Usa: Casa Bianca Ottimista Su Riconferma Bernanke a Capo Della Fed
lunedì, 25 gennaio 2010 - 20:25 CET
(ASCA) - Roma, 25 gen - Dopo un weekend pieno di incertezze sembra avvicinarsi la riconferma di Ben Bernanke alla presidenza della Federal Reserve, nonostante l'opposizione di alcuni senatori democratici. Il presidente Usa, Barack Obama, ha gia' confermato i Bernanke ma la sua decisione deve essere ratificata dal Senato. Il mandato di Bernanke scade a fine mese. Negli ultimi giorni alcuni democratici si erano sfilati dal fronte pro-Bernanke annunciando il voto contrario. La riconferma necessita di 60 voti, una buona parte parte dei 40 senatori repubblicani voteranno contro, quindi diventa fondamentale il voto della maggioranza democratica. Al momento, secondo gli ultimi sondaggi, Bernanke dispone di 30 voti favorevoli contro 17 contrari, restano ancora 53 senatori che non si sono ancora espressi pubblicamente. Il voto del Senato dovrebbe arrivare entro questa settimana. Il leader dei senatori repubblicani, Mitch McConnell, ritiene che alla fine Bernanke incassera' comunque un sostegno bipartisan. ''Il presidente e' molto fiducioso che Bernanke sara' confermato anche alla luce della solida leadership che ha mostrato nel corso della crisi, senza di questa saremmo scivolati nell'abisso'', ha detto alla Cnn, David Axelrod, consigliere del presidente Obama.

 

 

Davos: 2.500 leader, ridisegnare mondo
lunedì, 25 gennaio 2010 - 22:51 CET
(ANSA) - ROMA, 25 GEN - Focus oltre la crisi: 2.500 'world leaders' da 90 Paesi per ragionare insieme su come 'migliorare il mondo, ridisegnare, ricostruire'. Da mercoledi' a domenica a Davos, in Svizzera, c'e' una agenda aperta per il 40/mo anniversario del World Economic Forum, per recepire e porre al centro del confronto la piu' stretta attualita'. Si impone cosi' anche la stretta sulle banche di Wall Street che l'amministrazione Obama preannuncia nel contesto di nuove norme per una riforma della finanza.

 

 

Borse dell'America Latina: Sale solo Santiago del Cile
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso ieri in ribasso. La Borsa di San Paolo è rimasta ferma a causa di una festa pubblica in Brasile.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dell'1,2% a 30.465,06 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha perso l'1,5% e Cemex (MXP225611567) il 2,4%. Grupo Mexico (MXP370841019) e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) hanno guadagnato rispettivamente l'1% e lo 0,4%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,5%, l'IBVC a Caracas l'1,1%, il General a Lima lo 0,1% e l'IGBC a Bogotà l'1,4%. L'IPSA a Santiago del Cile ha guadagnato lo 0,7%.
Redazione Borsainside 00:34


 

 

 
  Lunedì 25 Gennaio 2010 ..... Lunedì 25 Gennaio 2010 ..... Lunedì 25 Gennaio 2010  
       
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WALL STREET: FUTURES USA CONFERMANO I RIALZI DOPO HALLIBURTON

25 Gennaio 2010 15:00 NEW YORK - WSI
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Deboli ma in linea i conti dell'azienda di servizi petroliferi. Aiuta il calo del dollaro. Settimana ricca di appuntamenti: si incomincia oggi con le vendite di case esistenti e i conti di Apple. La conferma di Bernanke non sembra in dubbio.
Si preannuncia una seduta in progresso a Wall Street, con i contratti sui principali indici azionari che quando manca mezz'ora all'inizio delle contrattazioni scambiano sopra i livelli della vigilia (vedi quotazioni a fondo pagina).

Secondo alcuni analisti le vendite pesanti della settimana scorsa potrebbero rappresentare una buona opportunita' di guadagno. Un eventuale rimbalzo oggi consentirebbe di interrompere la serie negativa di tre sedute, anche se i guadagni che si profilano non sembrano sufficienti a recuperare le perdite accusate nella peggiore settimana da marzo per il Dow Jones.

Nel frattempo sul mercato non ha un impatto particolare la trimestrale di Halliburton, che ha archiviato il quarto trimeste con utili in calo del 48%, sottolineando che il 2010 sara' un anno di transizione per il mercato dei servizi petroliferi. I titoli cedono il 2% circa.

Contestualmente l'azienda di Houston ha riportato un utile netto pari a $243, ovvero 27 centesimi per titolo, a fronte di un risultato netto di $468 milioni, equivalenti a un EPS di 52 centesimi, dell'analogo periodo 2008. Il fatturato e' calato del 25% a $3.96 miliardi. Gli analisti si aspettavano utili pari a 27 centesimi per azione, accompagnati da ricavi di $3.6 miliardi.

Questa settimana i mercati sono attesi da una serie di eventi chiave che potrebbero dettare la direzione che l'azionario prendera', tra cui la decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse e l'intervento del Presidente Obama alla State of the Unione. Entrambi gli appuntamenti sono previsti mercoledi'. Mercoledi' prende il via il summit economico di Davos.

A rendere nervosi gli operatori sono in particolare le preoccupazioni per l'outlook della crescita e della liquitita', con i prossimi risultati trimestrali e dati macro che, a detta dagli analisti di JP Morgan, "dovrebbero rassicurare il mercato, dimostrando che il periodo di convalescenza dell'economia mondiale sta proseguendo con successo".

A pesare sui listini potrebbe anche essere l'incertezza per il futuro del numero uno della Fed Ben Bernanke. Nel corso del weekend, tuttavia, sembra che la conferma di Bernanke non sia piu' in dubbio. Il voto e' fissato per la fine della settimana.

Sul fronte macroeconomico, alle 16 italiane si conosceranno le cifre relative alle vendite di case esistenti in dicembre. La settimana si concludera' venerdi' con i dati preliminari sulla crescita economica registrata nel quarto trimestre.

Tra i titoli su cui si focalizzera' l'attenzione degli operatori, figurano Apple e Texas Instruments, che presenteranno i dati trimestrali dopo il suono della campanella.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo di $0.26 attestandosi a quota $74.28 al barile. Sul valutario la moneta unica si rafforza a $1.4145. In ripresa l’oro a $1096.70 l’oncia (+$4.70). Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e' salito al 3.6420% dal 3.5980% di venerdi'.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e' in rialzo di 7.00 punti (+0.64%) a 1098.00.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna +8.00 (+0.44%) a 1805.75.

Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 49.00 punti (+0.48%) a quota 10200.00.

 

 

 

WALL STREET: RIMBALZA A BRACCETTO CON I FINANZIARI

25 Gennaio 2010 15:30 NEW YORK - WSI
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Ricoperture sul settore (+1%), uno dei piu' colpiti dall'ondata di vendite della settimana scorsa. Halliburton cede il 2% dopo aver riportato cifre fiacche ma in linea. Aiuta il calo del biglietto verde. Occhi su immobiliare e Apple.
Partenza in buon progresso per i listini azionari americani, pronti al riscatto dopo la peggiore prova giornaliera dalla scorso ottobre. Per il Dow si e' trattato inoltre della peggiore prova settimanale da marzo.

Il paniere delle blue chip avanza dello 0.68% a quota 10242.28, il Nasdaq dello 0.73% in area 2221.43, mentre l'S&P 500 sale dello 0.85% a 1101.06 punti. In avvio si mettono in evidenza i titoli finanziari, con il fondo di investimento comune SPDR Financial che guadagna circa un punto percentuale, favorito dalle ricoperture in uno dei settori piu' colpiti dall'ultima ondata di vendite.

In assenza di notizie di rilievo particolari, dopo il sell-off accusato alla fine della settimana scorsa, oggi in calendario l'attenzione si concentrera' sulle vendite di case esistenti di dicembre, la cui pubblicazione e' prevista alle 16 italiane.

A mercati chiusi i riflettori saranno invece puntati sui conti di Apple, dopo che quelli di Halliburton non hanno soddisfatto gli investitori. Le azioni cedono circa il 2% dopo che l'azienda di servizi petroliferi ha riportato cifre deboli sotto il profilo di fatturato e utili, anche se comunque in linea con le previsioni.

Contestualmente l'azienda di Houston ha riportato un utile netto pari a $243, ovvero 27 centesimi per titolo, a fronte di un risultato netto di $468 milioni, equivalenti a un EPS di 52 centesimi, dell'analogo periodo 2008. Il fatturato e' calato del 25% a $3.96 miliardi. Gli analisti si aspettavano utili pari a 27 centesimi per azione, accompagnati da ricavi di $3.6 miliardi.

In settimana gli appuntamenti poi non mancheranno di sicuro. Tra questi la decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse e l'intervento del Presidente Obama alla State of the Union. Entrambi sono previsti mercoledi', quando prende il via inoltre il summit economico di Davos. Venerdi' saranno poi pubblicati i dati preliminari del PIL del quarto trimestre.

Secondo alcuni analisti le vendite pesanti della settimana scorsa potrebbero rappresentare una buona opportunita' di guadagno. Un eventuale rimbalzo oggi consentirebbe di interrompere la serie negativa di tre sedute, anche se i guadagni che si profilano non sembrano sufficienti a recuperare le pesanti perdite accusate.

A rendere nervosi gli operatori ultimamente sono in particolare le preoccupazioni per l'outlook della crescita e della liquitita', con i prossimi risultati trimestrali e dati macro che, a detta dagli analisti di JP Morgan, "dovrebbero rassicurare il mercato, dimostrando che il periodo di convalescenza dell'economia mondiale sta proseguendo con successo".

A pesare sui listini era stata anche l'incertezza per il futuro del numero uno della Fed Ben Bernanke. Nel corso del weekend, tuttavia, sembra che la conferma di Bernanke non sia piu' in dubbio. Il voto e' fissato per la fine della settimana.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in lieve calo le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo scivolano di $0.07 attestandosi a quota $74.47 al barile. Sul valutario la moneta unica si rafforza a $1.4149. In ripresa l’oro a $1096.40 l’oncia (+$6.70). Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e' salito al 3.6200% dal 3.5980% di venerdi'.

 

 

 

WALL STREET: RIDUCE BUONA PARTE DEI GUADAGNI

25 Gennaio 2010 18:00 NEW YORK - WSI
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L'andamento va di pari passo con i finanziari. In settimana si conosceranno le sorti di Bernanke, ma il numero uno dell Fed non sembra piu' in dubbio. Ispirati Apple e Texas Instruments in attesa dei conti. Euro in lieve rialzo a $1.4145.
I listini azionari americani arrivano a meta' seduta in cauto progresso, dopo aver lasciato sul terreno, a braccetto con i finanziari, parte dei guadagni accumulati in partenza.

A favorire gli acquisti sono il calo del dollaro e il mitigarsi dei timori riguardanti la conferma o meno del presidente della Banca Centrale. Ultimamente il momentum sembra essersi spostato in favore di Bernanke, dopo che alla fine della scorsa settimana diversi senatori avevano espresso la loro contrarieta' ad una conferma del numero uno della Fed.

Al momento pero' il suo posto non sembra in dubbio. Oggi il Senatore Dianne Feinstein ha annunciato che garantira' il suo appoggio Bernanke. Il mandato di Bernanke scade sabato e in settimana il Senato dovrebbe esprimersi sulla sua rinomina.

In assenza di notizie di rilievo particolari, dopo il sell-off accusato alla fine della settimana scorsa, in mattinata l'attenzione si e' concentrata sulle vendite di case esistenti, le cui cifre di dicembre hanno decisamente deluso.

Il tonfo del 16.7% rappresenta una battuta d'arresto piu' pesante delle previsioni. Sui dati ha influito negativamente la scadenza degli incentivi di stimolo per gli acquirenti della prima casa.

A mercati chiusi i riflettori saranno invece puntati sui conti di Apple (+1.7%) e Texas Instruments (+2%), dopo che quelli di Halliburton non hanno soddisfatto gli investitori. Le azioni cedono circa l'1.5% dopo che l'azienda di servizi petroliferi ha riportato cifre deboli sotto il profilo di fatturato e utili, anche se comunque in linea con le previsioni.

Contestualmente l'azienda di Houston ha riportato un utile netto pari a $243, ovvero 27 centesimi per titolo, a fronte di un risultato netto di $468 milioni, equivalenti a un EPS di 52 centesimi, dell'analogo periodo 2008. Il fatturato e' calato del 25% a $3.96 miliardi. Gli analisti si aspettavano utili pari a 27 centesimi per azione, accompagnati da ricavi di $3.6 miliardi.

In settimana gli appuntamenti non mancheranno di sicuro. Tra questi la decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse e l'intervento del Presidente Obama alla State of the Union. Entrambi sono previsti mercoledi', quando prende il via inoltre il summit economico di Davos. Venerdi' saranno poi pubblicati i dati preliminari del PIL del quarto trimestre.

Secondo alcuni analisti le vendite pesanti della settimana scorsa potrebbero rappresentare una buona opportunita' di guadagno. Un eventuale rimbalzo oggi consentirebbe di interrompere la serie negativa di tre sedute, anche se i guadagni che si profilano non sembrano sufficienti a recuperare le pesanti perdite accusate.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti:
Solar Energy-TAN +2.4%, The U.K.-EWU +2.3%, Sweden-EWD +2.4%, Belgium-EWK +2.0%, Switzerland-EWL +2.0%, Netherlands-EWN +2.0%, Belgium-EWK +1.8%, Coal-KOL +1.8%, Austria-EWO +1.7%, Spain-EWP +1.7%, China-FXI +1.6%, Wind Energy-FAN + 1.6%, Semiconductors-SMH +1.6% e Materials-IYM +1.5%. Le peggiori: Volatility-VXX -1.3%, Gold Miners-GDX -1.1%, Regional Banks-KRE -0.9%, Biotechnology-IBB/XBI -0.8% e Livestock-COW -0.8%.

Alle 18:45 circa il volume di scambio e' di 490 milioni di pezzi al NYSE e 1.13 miliardi al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1622 a 1357 al Nyse e 1253 a 1330 milioni al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 50 a 3 al NYSE e 29 a 6 al Nasdaq.

 

 

 

WALL STREET: RIMBALZA POI SI SGONFIA SUL FINALE

25 Gennaio 2010 22:00 NEW YORK - WSI
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La debolezza delle ultime tre sedute e' stata interpretata come un'opportunita' di guadagno. Cresce la fiducia nella conferma di Bernanke. Trimestrali: non convince Halliburton, a mercati chiusi tocca a Apple. Commodity su.
Il mercato azionario americano rialza la testa dopo tre sedute in pesante rosso, le peggiori da marzo, con gli investitori che hanno una sempre maggiore fiducia nella riconferma del numero uno della Federal Reserve, Ben S. Bernanke.

Il Dow ha guadagnato lo 0.23% a 10196.86 punti, il Nasdaq lo 0.25% a quota 2210.80, mentre l'S&P 500 lo 0.46%, attestandosi in area 1096.78.

La forte debolezza delle ultime giornate e' stata interpretata da molti investitori come un'opportunita' di guadagno. Particolarmente positivi in questo senso i tecnologici, in attesa di conoscere i conti di Apple e Texas Instruments.

Secondo un gruppo di analisti di Credit Suisse, guidati da Andrew Garthwaite, nei giorni scorsi "sia la revisione degli utili che i dati economici hanno nel complesso regalato sorprese positive" che non giustificano i ribassi visti in Borsa.

La riconferma di Bernanke ha iniziato ad essere messa in dubbio, contribuendo ai cali visti ultimamente in Borsa, alla fine della scorsa settimana, quando diversi senatori hanno espresso la loro contrarieta' ad una proroga del mandato, che scade sabato. Il voto al Senato si terra' in settimana.

Settimana che sara' ricca di appuntamenti chiave in ambito macroeconomico, ma non solo. Tra questi la decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse e l'intervento del Presidente Obama alla State of the Union. Entrambi sono previsti mercoledi', quando prende inoltre il via il summit economico di Davos. Venerdi' saranno poi pubblicati i dati preliminari del PIL del quarto trimestre.

Restando in ambito macro oggi l'attenzione si e' concentrata sulle vendite di case esistenti, le cui cifre di dicembre hanno decisamente deluso. Il tonfo del 16.7% rappresenta una battuta d'arresto piu' pesante delle previsioni. Sui dati ha influito negativamente la scadenza degli incentivi di stimolo per gli acquirenti della prima casa.

A mercati chiusi i riflettori saranno invece puntati sui conti di Apple (+3.2%) e Texas Instruments (+2.5%), dopo che quelli di Halliburton non hanno soddisfatto gli investitori. Le azioni cedono circa lo 0.3% dopo che l'azienda di servizi petroliferi ha riportato cifre deboli sotto il profilo di fatturato e utili, anche se comunque in linea con le previsioni.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in progresso le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo guadagnano $0.72 attestandosi a quota $75.26 al barile. Sul valutario la moneta unica si rafforza a $1.4154. In rialzo l’oro a $1096.40 l’oncia (+$6.70). Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e' salito al 3.6300% dal 3.5980% di venerdi'.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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