PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Giovedì 28 Gennaio 2010

PARTE  2

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28 Gennaio 2010 00:10 NEW YORK
BORSA: L'ORSO E' TORNATO. PREFERIRE LA LIQUIDITA'
di WSI
Ne e' convinto Prechter, che aveva previsto la ripiegata dell'azionario nel 1987. Si salvi chi puo'. Oro e materie prime visti in calo. Stesso destino anche per le obbligazioni societarie.
Aveva gia’ previsto le turbolenze del mercato azionario del 1987. Adesso mette in guardia: siamo entrati in una nuova fase "orso". Questo significa che non bisogna perdere tempo e battere la ritirata dall’azionario ora che il Dow viaggia ancora a 5 cifre. A sostenerlo e’ Robert Prechter, il presidente di Elliot Wave International.
In un'intervista rilasciata all'emittente Cnbc, l’esperto ha tracciato un quadro degli ultimi avvenimenti cruciali per la finanza globale. L’idea e’ che dal mercato stanno arrivando gli stessi segnali di una forte ondata ribassista che erano stati individuati dal suo team tra la fine del febbraio e l’inizio del marzo 2009. Indicatori che, per altro, erano stati individuati anche tra il 1999 e 2000.
"In questo momento c’e’ troppo ottimismo tra gli operatori e le valutazioni sono ecccesive", ha detto. Prechter si e’ espresso anche sulle materie prime. L’oro e le altre commodities sono destinati a ripiegare. Stesso destino anche per i corporate bond.
Cosa fare dunque? Preferire la liquidita’.

 

 

28 Gennaio 2010 03:21 NEW YORK
SOROS DA DAVOS: RISCHIO BOLLE DALLA CINA
di WSI
La prima economia del mondo respinge le richieste occidentali per un apprezzamento del renminbi. Il finanziere miliardario avverte su possibili bolle e difficolta' nelle esportazioni.
La Cina dovrebbe lasciare che lo Yuan si apprezzi. Altrimenti si rischia un’altra bolla speculativa e si mette in difficolta’ l’esportazione degli altri Paesi.
E’ questa l’opinione del finanziere miliardario George Soros, rilasciata durante il World economic forum, l'annuale appuntamento in corso a Davos (Svizzera).
Preoccupa il fatto che la piu’ grande economia al mondo controlli lo yuan dal luglio del 2008. Decisione che fu presa dopo che la moneta locale aveva registrato un guadagno del 21% sul dollaro nei tre anni precedenti. "L’idea che il renmimbi vada rivalutato trova sempre piu’ consensi", ha detto Soros.
Posizione che trova concorde, per esempio, Barney Frank, il presidente del Comitato Statunitense per i Servizi Finanziari: "I cinesi sono sempre piu’ concentrati su loro stessi. Sono tutt’altro che cooperativi".
Parere non condiviso, guarda caso, dal vice governatore della Banca centrale cinese Zhu Min che, intervenendo sempre da Davos, ha subito messo a tacere le pretese occidentali per una politica flessibile sul cambio: "e’ assolutamente cruciale avere uno yuan stabile. Questo ha effetti positivi sia per la Cina sia per il resto del mondo".

 

 

La Borsa di Tokyo torna a sorridere, Nikkei +1,6%
Dopo quattro sedute negative di fila la Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in rialzo. Il Nikkei ha guadagnato l'1,6% a 10.414,29 punti ed il Topix lo 0,7% a 914,32 punti. Il mercato azionario giapponese ha beneficiato della ripresa del dollaro rispetto allo yen e della positiva performance registrata ieri da Wall Street. A spingere gli acquisti sono state inoltre le promettenti notizie arrivate dal fronte societario. Canon (JP3242800005) ha chiuso in rialzo dell'1,8%. Il gigante dell'elettronica di consumo si attende per il 2010 una crescita del suo utile operativo del 52% a ¥330 miliardi. Gli analisti avevano atteso in media ¥320 miliardi. Tokyo Electron (JP3571400005) ha guadagnato il 3,5%. Il secondo produttore al mondo di infrastrutture per la produzione di semiconduttori ha migliorato il suo outlook sul corrente esercizio. Sony (JP3435000009) ha guadagnato il 4,9%. Secondo il quotidiano finanziario "Nikkei" Sony annuncerà di aver generato lo scorso trimestre un utile operativo di circa ¥100 miliardi. Gli analisti prevedono un utile operativo di ¥74 miliardi. Honda (JP3854600008) ha chiuso in rialzo del 3,3%. Secondo il "Nikkei" il produttore di automobili genererà durante il corrente esercizio un utile operativo superiore alle sue previsioni. Nippon Electric Glass (JP3733400000) ha guadagnato il 7,1%. Il produttore di vetro per schermi piatti per televisori si attende per il corrente esercizio un raddoppio del suo utile. Toyota (JP3633400001) ha perso il 3,9%. Il colosso dell'automobile ha richiamato altri 1,1 milioni di veicoli negli USA per risolvere il problema al pedale dell'acceleratore. Hitachi Construction Machinery (JP3787000003) ha perso il 7,6%. Il produttore di escavatrici ha annunciato una trimestrale chiaramente inferiore alle attese degli analisti.
Redazione Borsainside 07:42

 

 

Crisi: Obama, il peggio e' passato
giovedì, 28 gennaio 2010 - 9:42 CET
(ANSA) - NEW YORK 28 GEN - 'Il peggio della tempesta - dice Obama - e' passato ma resta la devastazione', con 7 milioni di posti persi nei due anni di recessione. Percio', l'occupazione e' la priorita' del 2010, afferma il presidente Usa nel suo discorso sullo stato dell'Unione fornendo una ricetta in 4 punti per il rilancio dell'economia: riforma finanziaria; innovazione, specie nell'energia; piu' esportazioni; e investire nell'educazione ('uno dei migliori programmi anti-poverta' e' un'educazione di prima classe').

 

 

Usa: Obama, Una Nuova Prosperita' Con Rilancio Economia
giovedì, 28 gennaio 2010 -11:00 WASHINGTON
(ASCA-AFP) - Washington, 28 gen - ''Rescue. Rebuild. Restore'' queste le tre R su cui si poggia il rilancio di ''una nuova prosperita''' americana, secondo la ricetta del presidente Barack Obama, presentata ieri nel suo primo discorso sullo Stato dell'Unione davanti al Congresso: ''Salvare, ricostruire e ripristinare l'economia''. La proposta per il cambiamento, presentata da Obama, si articola in 4 punti fondamentali: riforma finanziaria; innovazione; piu' esportazioni ; maggiori investimenti nell'educazione. Per attuare la riforma finanziaria, il presidente ha promesso di reindirizzare 30 miliardi di dollari dei fondi restituiti da Wall Street, per aiutare le banche regionali a concedere credito alle piccole e medie imprese. Sul fronte dell'innovazione, il presidente Usa ha proposto l'approvazione di nuovi progetti di infrastrutture che utilizzino l' energia pulita ed iniziative per un'economia verde, promettendo di lavorare con il Congresso in materia di legislazione sul cambiamento climatico. Secondo Obama, aumentare le esportazioni all'Estero raddoppiandole in 5 anni, darebbe la possibilita' di creare 2 milioni di nuovi posti di lavoro, con l'obiettivo di aumentare il commercio con Corea del Sud, Panama e Colombia. Un messaggio, quello di Barack Obama, che non manca di pensare ai giovani, cominciando dal reinvestire sul miglioramento delle strutture educative, abbandonate a causa dal regime di austerity.

 

 

Ue-16:sale fiducia imprese e consumatori
giovedì, 28 gennaio 2010 11:32 BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 28 GEN - A gennaio cresce moderatamente, per il decimo mese consecutivo, la fiducia nelle imprese e nei consumatori nell'area euro e nella Ue. Tra i Paesi piu' grandi, fa sapere la Commissione Ue, l'Italia e la Gran Bretagna sono quelli dove la l'indice e' salito di piu' (+4,2 punti). Per quanto riguarda le imprese, l'aumento della fiducia nella zona euro riflette un miglioramento nella percezione dei manager sull'andamento della produzione osservato negli ultimi mesi e sugli ordinativi.

 

 


Germania: aumentano i disoccupati
giovedì, 28 gennaio 2010 11:39 BERLINO
(ANSA) - ROMA 28 GEN - Aumentano i disoccupati in Germania: a gennaio si e' avuto un incremento di 6.000 unita' portando il totale dei senza lavoro a quota 3,43 mln. E' il primo rialzo da sette mesi a questa parte, da giugno scorso. Il tasso di disoccupazione e' salito dall'8,1% all'8,2%. I dati, diffusi dall'agenzia federale per l'occupazione, sono comunque migliori rispetto alle stime degli economisti che avevano messo in conto 15.000 nuovi disoccupati.

 

 

Le Borse della regione Asia-Pacifico tornano a salire
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,3% a 2.994,14 punti. Il settore delle linee aeree ha guidato la lista dei rialzi. Air China (CNE1000001S0) ha guadagnato il 3,5%, China Eastern Airlines (CN0009051771) il 2,7% e China Southern Airlines (CN0009084145) il 3,4%. Il mercato specula su un sensibile aumento del traffico passeggeri delle compagnie aeree durante le prossime festività del Capodanno Cinese. Nel settore dell'industria automobilistica Chongqing Changan Automobile (CNE000000R36) ha guadagnato l'1,9% dopo aver annunciato che i suoi profitti potrebbero essere aumentati lo scorso anno di più del 4.000%. Tra gli altri titoli del comparto FAW Car (CN0009095802) ha guadagnato il 2,5% e Anhui Jianghuai Automobile (CNE0000018M9) il 2,2%. Gemdale (CNE000001790) ha chiuso in rialzo dello 0,9%. La quarta maggiore impresa immobiliare cinese ha comunicato che il suo utile netto potrebbe essere aumentato nel 2009 di circa il 100%. Sulla scia di Gemdale China Vanke (CN0008879206) ha guadagnato l'1,3% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) l'1,2%. I timori legati alle recenti misure prese dalle autorità cinesi per frenare la concessione di prestiti hanno pesato anche oggi sui bancari. Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso lo 0,8%, China Construction Bank (CN000A0HF1W3) lo 0,5% e China CITIC Bank (CNE1000001Q4) il 3,2%.
Dopo sei sedute negative di fila l'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dell'1,6% a 20.356,37 punti. I bancari sono rimbalzati. HSBC (GB0005405286) ha guadagnato l'1,2%, Hang Seng Bank (HK0011000095) lo 0,5%, BOC Hong Kong (HK2388011192) il 2,5% e Bank of Communications (CN000A0ERWC7) il 2,2%. Esprit (BMG3122U1457) ha beneficiato dei convincenti dati di bilancio pubblicati dalla rivale Hennes & Mauritz (SE0000106270) ed ha chiuso in rialzo del 5,8%. Hang Lung Properties (HK0101000591) ha guadagnato il 3%. Macquarie ha alzato il suo rating sul titolo dell'impresa immobiliare da "Neutral" ad "Outperform".
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,6%, il Taiex a Taipei l'1,8%, lo Straits Times a Singapore l'1,9% e il Kospi a Seul l'1%.
Redazione Borsainside 12:05

 

 

Grecia: Governi Eurozona Studiano Piano Di Salvataggio (Le Monde)
giovedì, 28 gennaio 2010 - 14:04 CET
(ASCA) - Roma, 28 gen - Il dissesto dei conti pubblici della Grecia sta spingendo in alto i rendimenti dei titoli di stato di Atene, rendendo ogni giorno piu' oneroso il finanziamento del debito, sempre che ci siano investitori disposti a scomettere su Atene. Questa mattina la spread tra i titoli di stato decennali della Germania (il paese meno rischioso dell'Eurozona) e quello della Grecia sono saliti a 375 punti base. Nei fatti Atene paga il 3,75% in piu' della Germania e il continuo lievitare del premio di rischio sta portando il costo del debito pubblico della Grecia a livello di ''titoli spazzatura''. Si rischia una crisi di fiducia che potrebbe mettere in ginocchio Atene rendendola incapace di onorare gli impegni con il mercato finanziario. Conseguenze negative anche sulla credibilita' dell'Euro. Cosi', secondo l'edizione online del quotidiano francese Le Monde, alcuni governi dell'Eurozona stanno seriamente discutendo un piano di salvataggio delle Grecia, ''ci sarebbero anche Germania e Francia, si tratterebbe di operare in collaborazione con le istituzioni europee, per trovare un meccanismo di assistenza finanziaria'', scrive Le Monde. L'intervento pero', scrive il quotidiano, sarebbe condizionato a un rafforzamento del piano di risanamento presentato da Atene, all'inizio di gennaio, alla Commissione e al parlamento greco.

 

 

Ford torna all'utile con 2,7 mld dollari
giovedì, 28 gennaio 2010 - 14:15 CET
(ANSA) - ROMA, 28 GEN - Ford Motors torna all'utile nel 2009 con 2,7 miliardi di dollari, dopo il 'rosso' record di 14,7 miliardi registrato nel 2008. La casa automobilistica prevede di realizzare profitti nel 2010. L'utile operativo dell'intero 2009 e' stato di 454 milioni. E' la prima volta che Ford chiude un anno in profitto dal 2005. Nel quarto trimestre 2009, il gruppo ha registrato un utile netto di 868 milioni contro una perdita di 5,98 milioni dello stesso periodo 2008.

 

 

Per ricollocare quote del Tesoro nelle banche inglesi occorreranno anni
BlueTG.it - giovedì, 28 gennaio 2010 14:36 LONDRA
La decisione del Tesoro britannico di fare cassa cedendo le partecipazioni detenute nelle tre principali banche del paese oggetto in questi ultimi mesi di aiuti di stato, Royal Bank of Scotland, Lloyds Banking Group e Northern Rock, valutate ai valori attuali 71,5 miliardi di sterline (circa 116 miliardi di dollari) frutterà più dell’intera stagione di privatizzazioni che rese celebre gli 11 anni di governo di Margareth Thatcher, la “lady di ferro” che da primo ministro inglese privatizzò dal 1979 al 1990 oltre 20 aziende statali tra cui British Gas e British Airways.
Lo sottolinea l’agenzia Bloomberg ricordando come per ora il premier Gordon Brown non abbia ancora reso noto il calendario delle cessioni, che secondo gli analisti potrebbero essere attuate in un arco di tempo abbastanza esteso, anche di sei-sette anni.

 

 

Fugnoli (Kairos Partners): e' tempo di stock picking
BlueTG.it - giovedì, 28 gennaio 2010 - 14:53 CET
Operativamente parlando “è meglio lasciare decantare la situazione ancora per qualche tempo prima di aggiungere rischio ai portafogli”. Lo spiega Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos Partners, nel consueto appuntamento settimanale de “Il Rosso e il Nero”.
Borse e crediti, spiega Fugnoli, “potrebbero galleggiare sui livelli attuali e occorrerà qualche settimana perché si rimargini la ferita subita”. Ci sono però alcune società che hanno prodotto utili molto al di sopra delle stime e una guidance positiva, nota l’esperto.
Che conclude: “il mercato, nel suo pessimo umore, le ha premiate di poco e solo per qualche ora. Al minimo cenno di ripresa questi titoli faranno ottime cose”. Tempo di stock picking dunque.

 

 

28 Gennaio 2010 15:13 MILANO
BORSA USA: L'S&P500 ALL'ATTACCO DEI SUPPORTI
di Stefano Gianti
E’ finito il trend rialzista in atto sui mercati globali da metà marzo 2009? Probabilmente no, ma il quadro tecnico di breve periodo non è molto incoraggiante e la rottura dei 1.140 punti conferma che almeno una correzione è in atto.
E’ finito il trend rialzista in atto sui mercati globali da metà marzo 2009? Probabilmente no, sicuramente è ancora presto per dirlo, ma il quadro tecnico di breve periodo non è molto incoraggiante e la rottura dei 1.140 punti conferma che almeno una correzione è in atto. Andando a vedere il grafico dell’andamento dell’indice ci accorgiamo infatti che si era formato un triangolo rialzista che è stato rotto al ribasso da qualche giorno, facendo precipitare le quotazioni verso il primo supporto situato a 1.085. La violazione di questo livello porterebbe le quotazioni a scendere fino a 1.067. La debolezza in corso viene confermata anche dal MACD che è negativo, lo stocastico lento ci indica che l’ipervenduto non è stato ancora raggiunto quindi lascia spazio ad un probabile allungo al ribasso.
Un eventuale rottura anche del livello 1.067 (che per ora appare poco probabile, ma è da tenere sotto controllo per una operatività di più lungo periodo) porterebbe le quotazioni fino al supporto dei 1.029 punti, ben oltre l’obiettivo della figura tecnica indicata precedentemente. Riteniamo più probabile che si aspetti l’arrivo delle quotazioni in area 1.067 per poi tornare ad acquistare e a ristabilizzare il livello di volatilità che negli ultimi giorni ha ripreso a salire dopo un periodo di calma piatta.
Quest’ultima ipotesi è confermata anche dalla decisione del FOMC di lasciare invariati i tassi di interesse ai livelli attuali, aggiungendo che questo livello "eccezionalmente basso" continueremo a vederlo per un lungo periodo.
Per quanto riguarda il fronte valutario, continua l’apprezzamento del dollaro nei confronti della moneta unica europea (siamo in prossimità di 1.40) e l’indicazione che arriva dal "Dollar Index", ovvero la rottura al rialzo della media mobile a 200 periodi, conferma la nostra previsione di vedere il cambio eur/usd a 1.38.

 

 

 
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Usa: richieste sussidi -8 mila unita'
giovedì, 28 gennaio 2010 15:47 NEW YORK
(ANSA) - ROMA, 28 GEN - Le richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 8.000 unita' la settimana scorsa, a quota 470.000 unita'. Il dato e' peggiore delle stime degli analisti, che prevedevano un calo a 450.000 unita' dalle 482.000 (dato rivisto oggi al ribasso a 478.000) della settimana precedente. Gli ordinativi di beni durevoli hanno segnato a dicembre un aumento mensile dello 0,3%, molto al di sotto della stima di un +2%. Al netto del settore Trasporti, il rialzo e' dello 0,9%.

 

 

Bce: Trichet, Patto Stabilita' Ha Funzionato
giovedì, 28 gennaio 2010 - 15:53 CET
(ASCA-MktNews) - Davos, 28 gen - La Finlandia non e' la Grecia. E' quanto ha sottolineato il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, intervenendo al forum di Davos e mettendo in risalto che il sistema dell'unione monetaria ha retto alla crisi finanziaria ed economica. L'area dell'euro - ha detto Trichet - e' ''una cornice che contiene diversita' al proprio interno. C'e' un'economia molto vasta e differenziata''. Comunque ''il patto di stabilita' ha funzionato'' anche se ''siamo ancora sotto stress'' e l'Eurotower deve costantemente richiamare al ''rispetto rigoroso degli accordi''.Banche:Trichet,no bonus e maxi dividendi
giovedì, 28 gennaio 2010 - 18:05 CET
(ANSA) - DAVOS (Svizzera), 28 GEN - Abbiamo ancora lezioni da imparare dalla crisi''. Ma il sistema dell'eurozona ''ha tenuto''. Questa la convinzione di Trichet. Il presidente della Banca Centrale Europea e' intervenuto oggi al World economic forum di Davos. ''Ogni Paese ha avuto i suoi problemi che deve risolvere individualmente'', ha sottolineato Trichet, parlando dell'impatto della crisi sui conti pubblici dei diversi Paesi dell'Eurozona.

 

 


Li Kequiang: la Cina continua a puntare sui consumi interni
BlueTG.it - giovedì, 28 gennaio 2010 - 16:33 CET
Secondo quanto ha ribadito oggi il vice premier cinese, Li Keqiang, parlando a Davos al World Economic Forum, Pechino intende continuare a sostenere la domanda domestica, in particolare i consumi, per rafforzare la crescita economica.
Li ha ricordato anche come il contributo della Cina alla ripresa mondiale sia stato “ovvio e positivo”. “Abbiamo risposto alla crisi con un aumento delle spese e tagli di tasse” ha ricordato.

 

 

28 Gennaio 2010 16:45 NEW YORK
BOND A TASSO VARIABILE: VENDITE RIDOTTE ALL'OSSO
di WSI
Dall'inizio dell'anno tonfo del 68%. Pesano le prospettive di un mantenimento dello status quo sui tassi, fermi a livelli minimi assoluti, ancora per un periodo prolungato. Preoccupano i deficit di Grecia e Portogallo e la disoccupazione Usa.
Le prospettive sempre piu' alte di un mantenimento dei tassi di interesse sui minimi storici ancora per un periodo prolungato, come sottolineato ieri dal Comitato di politica monetaria della Federal Reserve, hanno inflitto un duro colpo alle vendite di titoli obbligazionari corporate a interesse variabile, che risultano in calo del 68% dall'inizio dell'anno.
Dopo aver raccolto oltre $42 miliardi nelle prime due settimane dell'anno, dal 15 gennaio le vendite dei cosiddetti "floaters", titoli del debito il cui tasso di interesse cambia a seconda delle condizioni di mercato (rapporto inversamente proporzionale con i tassi di interesse sul breve termine), sono piombate a quota $13.5 miliardi, stando ai dati diffusi oggi dall'agenzia Bloomberg.
Il rendimento dei titoli del debito a interesse variabile e' stato dello 0.41% quest'anno, se nei calcoli si tiene conto anche degli interessi reinvestiti, meno della meta' rispetto allo 0.99% dell'indice del Credito Globale a cura di Barclays Capital.
"Il mercato si e' fatto finalmente una ragione: i tassi di interesse rimarranno su livelli bassi ancora per diverso tempo", ha detto Burt White, chief investment officer di LPL Financial, aggiungendo che "alcuni erano veramente convinti che la Fed avrebbe potuto apportare una stretta monetaria in gennaio, ipotesi che vista con il senno di poi si e' rivelata quanto mai ridicola. Ovviamente e' uno scenario che non favorisce i bond a interesse variabile".
La Federal Reserve ha detto ieri che l'economia statunitense e' in ripresa, ma che ha intenzione di mantenere lo status quo sui tassi vicino allo zero ancora per un "periodo prolungato". I money manager non hanno fretta di comprare i floaters in un periodo in cui gli Stati Uniti sono alle prese con un tasso di disoccupazione del 10% e la Grecia e il Portogallo devono vedersela con gravi problemi di deficit di bilancio, che rischiano di rallentare la crescita dell'economia europea.

 

 

ING si appella contro decisione Antitust Ue su rimborso aiuti di stato
BlueTG.it - giovedì, 28 gennaio 2010 - 18:08 CET
ING Groep ha annunciato oggi che intende appellarsi contro una decisione dell’Antitrust Ue che ha considerato il recente rimborso di 5 miliardi di euro (su 10 ricevuti) di aiuti di stato, oltre al pagamento di 606 milioni di euro di interessi (pari ad un tasso di circa il 12% annuo) una sorta di ulteriore aiuto di stato, in quanto secondo gli accordi originali, poi rivisti, ING avrebbe dovuto restituire 7,5 miliardi.
Lo stato olandese sarebbe dunque stato troppo generoso per circa 1,9 miliardi, punto questo che tanto ING quanto l’Olanda contestano. La vicenda rischia comunque di pesare sulle trattative per il rimborso dei restanti 5 miliardi di euro di aiuti.

 

 

Le borse europee chiudono di nuovo in forte ribasso
La maggior parte dei principali listini azionari europei ha registrato oggi delle forti perdite. Il FTSE 100 a Londra ha perso l'1,4%, iI DAX a Francoforte l'1,8%, il CAC40 a Parigi l'1,9%, il FTSE MIB a Milano l'1,8% e lo SMI a Zurigo lo 0,5%.
Le deludenti notizie arrivate dagli USA hanno fatto scattare nel pomeriggio una pioggia di vendite sulle borse del Vecchio Continente. Gli ordini di beni durevoli sono aumentati lo scorso mese negli USA di solo lo 0,3%. Gli economisti avevano atteso in media un incremento del 2%. Le nuove richieste di sussidi alla disoccupazione sono inoltre calate la scorsa settimana meno del previsto. L'aumento dei dubbi del mercato relativi alla ripresa dell'economia hanno fatto andare a picco i ciclici ed i titoli dei produttori di materie prime.
Tra i ciclici ABB (CH0012221716) ha perso il 2,2%, Alstom (FR0010220475) il 3,1%, Schneider Electric (FR0000121972) il 3,1% e Siemens (DE0007236101) il 3,7%.
Nel settore minerario BHP Billiton (GB0000566504) ha perso il 2,4%, Rio Tinto (GB0007188757) il 2,5% e Xstrata (GB0031411001) il 4,3%. Tra i petroliferi BP (GB0007980591) ha chiuso in calo dell'1,2%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) del 2,4% e Total (FR0000120271) del 2,6%.
AstraZeneca (GB0009895292) ha perso il 4,6%. L'impresa farmaceutica ha pubblicato una trimestrale al di sotto delle attese degli analisti e fornito un debole outlook.
Nokia (FI0009000681) ha guadagnato il 9,9%. Il primo produttore al mondo di cellullari ha aumentato lo scorso trimestre il suo utile netto del 65% a €948 milioni pari a €0,26 per azione. Gli analisti avevano atteso solamente €0,15 per azione.
Hennes & Mauritz (SE0000106270) ha chiuso in rialzo dell'8,4%. La seconda catena europea d'abbigliamento ha annunciato dei dati di bilancio che hanno superato chiaramente le attese degli analisti.
Redazione Borsainside 18:51

 

 

Crisi: Trichet, Deficit Ue e Usa Non Sono Sostenibili
giovedì, 28 gennaio 2010 19:25 PARIGI
(AGI/AFP) - Parigi, 28 gen. - I deficit dell'Unione europea e degli Stati Uniti non sono sostenibili. Lo afferma il presidente della Bce, Jean Claude Trichet, secondo il quale le autorita' devono assumente drastiche misure per rafforzare la finanza pubblica. "Abbiano di fronte a noi una sfida molto, molto difficile" dice Trichet alla tv Cnbc. "I livelli dei deficit pubblici - spiega - non sono sostenibili sulle due sponde dell'Atlantico, questo e' assolutamente chiaro". (AGI) .

 

 

Borse dell'Europa dell'Est: Domina il segno più, Mosca +1%
Quasi tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in rialzo.
L'indice RTS ha guadagnato a Mosca l'1% a 1.460,98 punti. I volumi di scambio sono ancora scesi e sono stati bassi. Le indicazioni arrivate ieri dalla Fed hanno spinto gli acquisti anche sul mercato azionario russo. Verso la fine delle contrattazioni l'indice RTS ha perso però una parte dei suoi guadagni a causa della debole performance di Wall Street. Quasi tutte le blue chips russe hanno chiuso in rialzo. LUKoil (RU0009024277) ha guadagnato l'1,4%, Rosneft (RU000A0J2Q06) l'1,5%, Gazprom (RU0007661625) lo 0,8% e Norilsk Nickel (RU0007288411) lo 0,3%. Sberbank (RU0009029540) ha chiuso stabile.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,7% a 21.559,36 punti. MOL (HU0000068952) ha chiuso in rialzo del 3,8% e sostenuto l'intero listino ungherese. ING ha alzato oggi il suo rating sul titolo dell'impresa petrolchimica a "Buy". Gli altri titoli di maggior peso del BUX hanno chiuso in ribasso. OTP Bank (HU0000061726) ha perso lo 0,7%, Gedeon Richter (HU0000067624) lo 0,5% e Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,1%.
Il PX a Praga ha guadagnato lo 0,1% a 1.186,40 punti. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha chiuso in rialzo dell'1,8%. Exane BNP Paribas ha avviato la copertura sul titolo del gigante ceco delle utilities con "Outperform". Tra gli altri titoli principali del PX Komercni Banka (CZ0008019106) ha guadagnato lo 0,2%, Erste Group Bank (AT0000652011) ha perso l'1,3% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) lo 0,3%.
Il WIG a Varsavia ha perso lo 0,1% a 39.917,92 punti. Il calo del prezzo del rame ha pesato su KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017). Il titolo dell'impresa mineraria ha perso il 2%. PGNiG (PLPGNIG00014) ha chiuso in rialzo dell'1,3%. La Polonia ha stretto con la Russia un nuovo accordo di lungo termine sulle forniture di gas. I bancari hanno chiuso contrastati. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato lo 0,3% e PKO Bank Polski (PLPKO0000016) lo 0,1%. BZW Bank (PLBZ00000044) e BRE Bank (PLBRE0000012) hanno perso rispettivamente lo 0,1% e l'1,4%.
Redazione Borsainside 20:52

 

 

Crisi:Geithner,economia Usa si risolleva
giovedì, 28 gennaio 2010 - 21:33 CET
(ANSA) - NEW YORK, 28 gen -L'economia americana inizia a risollevarsi dalla recessione e l'amministrazione Obama ha intenzione di lanciare una serie di iniziative. Tra queste alcune saranno finalizzate ad incoraggiare le aziende ad assumere. Lo ha detto il segretario al Tesoro (NYSE: TSO - notizie) americano Timothy Geithner visitando uno stabilimento della Honeywell nella Golden valley, in Minnesota. ''L'economia americana sta iniziando a guarire, iniziamo a fare dei progressi. Nell'ultimo anno ne abbiamo fatti molti''.

 

 

Crisi:ok senato Usa aumento tetto debito
giovedì, 28 gennaio 2010 22:22 NEW YORK
(ANSA) - NEW YORK, 28 gen - Via libera del Senato americano all'innalzamento del tetto del debito di circa 1.900 miliardi di dollari, a quota 14.294 miliardi.Nei giorni scorsi la Casa Bianca aveva chiesto l'approvazione dell'aumento del limite del debito pubblico, ''per assicurare che il governo continui a finanziare senza interruzioni le proprie attivita' e la credibilita' americana non venga messa in dubbio''. Ora la parola passa alla Camera, ma prima il testo sara' inviato al presidente Obama per la firma.

 

 

Bernanke confermato a presidenza Fed
giovedì, 28 gennaio 2010 22:38 NEW YORK
(ANSA) - NEW YORK, 28 gen - Il Senato americano ha confermato Ben Bernanke alla presidenza della Fed per il secondo mandato. I voti a favore sono stati 70, mentre trenta quelli contrari. Il Senato ha fatto 'la cosa giusta', ha detto il segretario al Tesoro Timothy Geithner, sottolineando che 'Bernanke ha giocato un ruolo vitale nel guidare l'economia americana'.

 

 

Microsoft: Profitti Record Trimestre; 6,6 Mld, +60%
giovedì, 28 gennaio 2010 - 22:38 CET
(AGI) - New York, 28 gen. - Grazie "all'eccezionale domanda dell'ultimo sistema operativo Windows 7" la Microsoft (NASDAQ: MSFT - notizie) ha registrato nell'ultimo trimestre profitti record pari a 6,6 miliardi di dollari, un impennata del 60%, mentre i ricavi sono cresciuti del 14% a quota 19,02 miliardi. Lo ha reso noto il Chief Financial Officer della societa', Peter Klein.

 

 

Le borse di San Paolo e Città del Messico chiudono in rialzo
Le borse dell'America Latina hanno chiuso ieri contrastate.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato lo 0,8% a 65.587,81 punti. La Banca Centrale del Brasile ha segnalato di non aver l'intenzione di alzare i suoi tassi d'interesse nel breve termine. Il tasso di disoccupazione è sceso inoltre lo scorso mese in Brasile ad un minimo storico. Le due notizie hanno fatto tornare gli acquisti a San Paolo che aveva chiuso le precedenti sedute in rosso. Tra i bancari Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) ha chiuso in rialzo del 3% e Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) dell'1,7%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) e Vale (BRVALEACNPA3), i due titoli principali del Bovespa, hanno guadagnato rispettivamente l'1,5% e lo 0,5%.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,7% a 30.811,35 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato il 2,4% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) l'1,7%. Cemex (MXP225611567) ha perso un ulteriore 3,4%. Il terzo produttore al mondo di cemento ha chiuso il quarto trimestre in rosso di $209 milioni e registrato un calo dei ricavi superiore alle attese degli analisti.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,5%, il General a Lima l'1,2% e l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,2%. L'IBVC a Caracas e l'IGBC a Bogotà hanno guadagnato entrambi lo 0,1%.
Redazione Borsainside 00:54


 

 

 
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WALL STREET: FUTURES IN RIALZO DOPO IL DISCORSO DI OBAMA

28 Gennaio 2010 13:39 NEW YORK - WSI
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L'inquilino della Casa Bianca ha preso l'impegno di dare la priorita' al mercato del lavoro. Positivi i conti di Ford, Procter & Gamble, Nokia, 3M e AT&T. Tonfo di Qualcomm, che ha tagliato l'outlook sul fatturato. Euro ancora giu'.
Si preannuncia una seduta in rialzo a Wall Street, con i contratti sui principali indici azionari che quando manca un'ora e mezzo all'inizio delle contrattazioni scambiano sopra i livelli della vigilia (vedi quotazioni a fondo pagina).

Il mercato e' impegnato a digerire le parole del presidente Obama, che ieri ha tenuto il suo primo intervento sullo Stato dell'Unione, mentre notizie positive sono arrivate dal fronte delle trimestrali.

Parlando alla nazione e ai membri del Congresso, l'inquilino della Casa Bianca ha fatto sapere che la questione spinosa della disoccupazione merita di essere tra le priorita' dell'agenda del 2010. Obama ha inoltre promesso la creazione di misure e l'incremento degli sforzi gia' compiuti per completare la riforma del sistema di assistenza sanitaria.

L'esortazione ad ridurre le tasse e l'attacco alle banche molto meno pungente rispetto alla settimana scorsa sembrano essere stati accolti con favore negli altri mercati mondiali.

In ambito di trimestrali 3M ha battuto le attese sia sul fronte del fatturato che dei profitti e ha emesso una guidance in linea per il 2010. Sostanzialmente in sintonia con le attese gli utili e ricavi di AT&T, la quale ha annunciato di aver conquistato 2.7 milioni di abbonati wireless nel trimestre.

Gli utili pro forma di Qualcomm sono risultati superiori alle previsioni, ma la societa', nel confermare una guidance per l'EPS 2010 di $2.10-$2.30, ha abbassato leggermente le prospettive per quanto riguarda il fatturato. I titoli scivolano di quasi il 10% per via di tale riduzione dell'outlook sui ricavi.

Procter & Gamble avanza di oltre l'1% dopo aver alzato la guidance sugli utili 2010. Ford Motor guadagna invece il 4% dopo aver annunciato di aver chiuso il trimestre in utile per la prima volta dal 2005. Va ancora meglio a Nokia, protagonista di un balzo dell'11% in seguito all'annuncio di un profitto trimestrale piu' solido del previsto.

La casa automobilistica dovrebbe inoltre trarre giovamento dalla notizia secondo cui il numero di vetture difettose di Toyota ritirate dal mercato Usa e' aumentato. Le azioni Toyota hanno esteso le perdite accusate ieri di un altro 2%.

Dopo la chiusura dei mercati saranno i giganti tecnologici Microsoft e Amazon.com a riportare i conti fiscali. Il calendario macroeconomico prevede la pubblicazione delle richieste settimanali di sussidio di disoccupazione e i beni durevoli relativi al mese di dicembre. Entrambi i dati verranno comunicati alle 14:30 italiane.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in progresso le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo avanzano di $0.67 attestandosi a quota $74.34 al barile. Sul valutario la moneta unica e' in ribasso a $1.4014. In rialzo l’oro a $1093.80 l’oncia (+$8.10). In rialzo i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.6440% dal 3.6700% di ieri.

Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e' in rialzo di 6.70 punti (+0.61%) a 10101.30.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna +6.50 (+0.36%) a 1815.50.

Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 51.00 punti (+0.50%) a quota 10246.00.

 

 

 

WALL STREET: PREBORSA RIALZI DIMEZZATI DOPO I SUSSIDI

28 Gennaio 2010 15:00 NEW YORK - WSI
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Le richieste di indennita' calano, ma di 20.000 unita' meno del previsto. Per lo piu' positive invece le notizie giunte dal fronte delle trimestrali. Ford e' tornata in utile dopo quattro anni di perdite. Euro buca quota $1.40.
Si preannuncia una seduta in cauto rialzo a Wall Street, con i contratti sui principali indici azionari che quando manca mezz'ora all'inizio delle contrattazioni scambiano sopra la chiusura della vigilia (vedi quotazioni a fondo pagina).

Gli investitori hanno reagito in maniera negativa alle notizie giunte dal fronte macro, con le richieste di sussidio di disoccupazione settimanali che sono diminute di 20.000 unita' in meno del previsto, trascinando il mercato in prossimita' dei livelli di parita'.

I beni durevoli sono aumentati dello 0.3%, facendo un po' meglio dello 0.2% previsto. Si e' trattato di un rimbalzo dal calo dello 0.4% visto in novembre. Esclusa la componente dei trasporti gli ordini hanno registrato una variazione positiva dello 0.9%, dato migliore dello 0.5% atteso. Tuttavia ha segnato un rallendamento rispetto all'incremento del 2.1% registrato in novembre.

Ma sono stati soprattutto i dati giunti dal fronte del lavoro ad aver lasciato l'amaro in bocca agli operatori. Pur essendo diminuite rispetto alla settimana precedente, le domande di indennita' settimanali sono risultate di 20.000 unita' superiori alle stime. Anche le richieste continuative sono calate, deludento pero' al contempo le stime.

Nel frattempo il mercato e' ancora impegnato a digerire le parole pronunciate del presidente Obama, che ieri ha tenuto il suo primo intervento sullo Stato dell'Unione, mentre notizie per lo piu' positive sono arrivate dal fronte delle trimestrali.

Parlando alla nazione e ai membri del Congresso, l'inquilino della Casa Bianca ha fatto sapere che la questione spinosa della disoccupazione merita di essere tra le priorita' dell'agenda del 2010. Obama ha inoltre promesso la creazione di misure e l'incremento degli sforzi gia' compiuti per completare la riforma del sistema di assistenza sanitaria.

L'esortazione ad ridurre le tasse e l'attacco alle banche molto meno pungente rispetto alla settimana scorsa sembrano essere stati accolti con favore negli altri mercati mondiali.

In ambito di trimestrali 3M (+2%) ha battuto le attese sia sul fronte del fatturato che dei profitti e ha emesso una guidance in linea per il 2010. Sostanzialmente in sintonia con le attese gli utili e ricavi di AT&T, la quale ha annunciato di aver conquistato 2.7 milioni di abbonati wireless nel trimestre. Le azioni guadagnano terreno, ma moderatamente, sostanzialmente in sintonia con l'andamento generale del mercato.

Gli utili pro forma di Qualcomm sono risultati superiori alle previsioni, ma la societa', nel confermare una guidance per l'EPS 2010 di $2.10-$2.30, ha abbassato leggermente le prospettive per quanto riguarda il fatturato. I titoli scivolano di quasi il 9% per via di tale riduzione dell'outlook sui ricavi.

Procter & Gamble avanza di oltre l'1.5% dopo aver alzato la guidance sugli utili 2010. Ford Motor guadagna invece il 2% dopo aver annunciato di aver chiuso il trimestre in utile per la prima volta dal 2005. Va ancora meglio a Nokia, protagonista di un balzo dell'11% in seguito all'annuncio di un profitto trimestrale piu' solido del previsto.

La casa automobilistica dovrebbe inoltre trarre giovamento dalla notizia secondo cui il numero di vetture difettose di Toyota ritirate dal mercato Usa e' aumentato. Le azioni Toyota hanno esteso le perdite accusate ieri di un altro 2%. Dopo la chiusura dei mercati saranno i giganti tecnologici Microsoft e Amazon.com a riportare i conti fiscali.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in progresso le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo avanzano di $0.47 attestandosi a quota $74.14 al barile. Sul valutario la moneta unica e' in ribasso a $1.3995. In rialzo l’oro a $1092.40 l’oncia (+$6.70). In netto calo i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.6690% in rialzo di 25 punti base rispetto a ieri.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e' in rialzo di 4.00 punti (+0.37%) a 10098.60.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna +2.00 (+0.11%) a 1811.00.

Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 33.00 punti (+0.32%) a quota 10228.00.

 

 

 

WALL STREET: APRE INDECISA: NASDAQ IN ROSSO

28 Gennaio 2010 15:30 NEW YORK - WSI
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Investitori delusi dalle cifre macro e in particolare dai sussidi. Pesa anche la nuova accelerazione del dollaro, con l'euro schiacciato sotto $1.40. Positiva la reazione alle promesse di Obama di creare posti di lavoro. Ford torna redditizia.
Partenza di seduta all'insegna dell'incertezza per il mercato azionario americano, penalizzato dalla delusione suscitata dalle richieste di sussidio di disoccupazione superiori alle attese. Il Dow guadagna un marginale 0.01% a 10237.60 punti, il Nasdaq cede lo 0.26% a 2215.57 punti, mentre l'S&P 500 scivola in area 1100.02.

Nonostante siano calate rispetto alla settimana precedente, le domande di indennita' settimanali sono risultate di 20.000 unita' superiori al previsto. I dati hanno depresso il morale degli investitori, che nella prima parte di mattinata era abbastanza alto, grazie anche alla presentazione di una serie di trimestrali solide. A luci ed ombre invece il rapporto sui beni durevoli di dicembre.

Positiva, in tutti i mercati del mondo, anche la reazione al discorso di Obama sullo Stato dell'Unione, durante il quale l'inquilino della Casa Bianca ha cercato di mettere da parte la retorica politica, preferendo invece lanciare un appello per le riforme e le azioni volte a rilanciare l'economia e creare posti di lavoro.

Obama ha fatto sapere che la questione spinosa della disoccupazione merita di essere tra le priorita' dell'agenda del 2010 e ha inoltre annunciato la creazione di misure e l'incremento degli sforzi gia' compiuti per completare la riforma del sistema di assistenza sanitaria.

L'esortazione ad ridurre le tasse e l'attacco alle banche molto meno pungente rispetto alla settimana scorsa sembrano essere stati accolti con favore negli altri mercati mondiali.

Tra le numerose societa' ad aver diffuso conti superiori alle attese figura 3M (+2%), che ha fatto meglio del previsto sia sul fronte del fatturato che dei profitti e ha emesso una guidance in linea per il 2010. Sostanzialmente in sintonia con le stime gli utili e ricavi di AT&T, la quale ha annunciato di aver conquistato 2.7 milioni di abbonati wireless nel trimestre. Le azioni guadagnano terreno, ma moderatamente, sostanzialmente in sintonia con l'andamento generale del mercato.

Gli utili proforma di Qualcomm sono risultati superiori alle previsioni, ma la societa', nel confermare una guidance per l'EPS 2010 di $2.10-$2.30, ha abbassato leggermente le prospettive per quanto riguarda il fatturato. I titoli scivolano di quasi il 9% per via di tale riduzione dell'outlook sui ricavi.

Procter & Gamble avanza di oltre l'1.5% dopo aver alzato la guidance sugli utili 2010. Ford Motor guadagna invece il 2% dopo aver annunciato di aver chiuso il trimestre in utile per la prima volta dal 2005. Va ancora meglio a Nokia, protagonista di un balzo dell'11% in seguito alla pubblicazione di un profitto trimestrale piu' solido del previsto.

La casa automobilistica dovrebbe inoltre trarre giovamento dalla notizia secondo cui il numero di vetture difettose di Toyota ritirate dal mercato Usa e' aumentato. Le azioni della casa giapponese hanno esteso le perdite accusate ieri di un altro 2%. Dopo la chiusura dei mercati saranno i giganti tecnologici Microsoft e Amazon.com a riportare i conti fiscali.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in progresso le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo avanzano di $0.47 attestandosi a quota $74.14 al barile. Sul valutario la moneta unica e' in ribasso a $1.3995. In rialzo l’oro a $1092.40 l’oncia (+$6.70). In netto calo i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.6690% in rialzo di 25 punti base rispetto a ieri.

 

 

 

WALL STREET: I CALI SI FANNO PESANTI, DOW -150 PUNTI

28 Gennaio 2010 18:00 NEW YORK - WSI
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Si specula su un eventuale blocco degli aiuti alla Grecia. In profondo rosso energia, retail, immobiliare e chip. Il Nasdaq scivola di oltre il 2%. Inutili le trimestrali positive di Ford, Procter & Gamble (+2%) e Nokia (+9%). Dollaro su.
Il mercato americano scivola in forte ribasso, appesantito dal balzo del dollaro, dalle deludenti previsioni di Qualcomm e dalle speculazioni circa il congelamento degli aiuti alla Grecia per aiutarla a ridurre il deficit.

A meta' seduta gli indici ci arrivano in forte ribasso, sotto i minimi raggiunti ieri. L'S&P cede -19 punti, il Dow 180 e il Nasdaq 53. Tra i settori piu' colpiti dalla lettera si annoverano l'energetico, il retail, i semiconduttori, i produttori di materiali di base e l'immobiliare.

Netflix rappresenta una delle rare note positive di giornata, con i titoli che estendono i poderosi rialzi di ieri grazie ad una serie di promozione degli analisti, sulla scia di conti trimestrali molto solidi.

Si muove in controtendenza anche Procter & Gamble (+2.2%), i cui utili trimestrali hanno battuto le attese di $0.06. La societa' ha inoltre alzato dell'1% le prospettive circa la crescita organica dei ricavi. Da parte sua Dr Pepper Snapple avanza dell'1% circa dopo che i titoli sono stati avviati con una raccomandazione di Buy dagli analisti di Davenport.

Nonostante siano calate rispetto alla settimana precedente, le domande di indennita' settimanali sono risultate di 20.000 unita' superiori al previsto. I dati hanno depresso il morale degli investitori, che nella prima parte di mattinata era invece abbastanza alto, aiutato dalla presentazione di una serie di trimestrali solide. A luci ed ombre invece il rapporto sui beni durevoli di dicembre.

Nel frattempo il primo ministro greco George Papandreou ha fatto sapere che il governo non ha bisogno di prendere denaro in prestito dagli altri governi europei come misura per ridurre il proprio deficit di bilancio.

Tra le numerose societa' ad aver diffuso conti superiori alle attese figura 3M, che ha fatto meglio del previsto sia sul fronte del fatturato che dei profitti e ha emesso una guidance in linea per il 2010. Sostanzialmente in sintonia con le stime gli utili e ricavi di AT&T, la quale ha annunciato di aver conquistato 2.7 milioni di abbonati wireless nel trimestre.

Gli utili proforma di Qualcomm sono risultati superiori alle previsioni, ma la societa', nel confermare una guidance per l'EPS 2010 di $2.10-$2.30, ha abbassato leggermente le prospettive per quanto riguarda il fatturato. I titoli scivolano di quasi il 14% per via di tale riduzione dell'outlook sui ricavi.

Ford Motor ha annunciato di aver chiuso il trimestre in utile per la prima volta dal 2005. Le azioni cedono terreno, anche se in misura inferiore al settore, dopo aver toccato punte al rialzo di oltre il 2% circa. Nokia si rende protagonista di un balzo del 9% in seguito alla pubblicazione di un profitto trimestrale piu' solido del previsto.

La casa automobilistica dovrebbe inoltre trarre giovamento dalla notizia secondo cui il numero di vetture difettose di Toyota ritirate dal mercato Usa e' aumentato. Le azioni della casa giapponese hanno esteso le perdite accusate ieri di un altro 2%. Dopo la chiusura dei mercati saranno i giganti tecnologici Microsoft e Amazon.com a riportare i conti fiscali.

Sul valutario l'euro si indebolisce ontro 13 delle 16 valute concorrenti principali, scivolando di ben l'1.2% contro la moneta sudcoreana e dello 0.4% contro il dollaro Usa, bucando quota $1.40.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti:
Volatility-VXX +2.9%, Agriculture-DBA +0.3% and U.S. Dollar-UUP +0.1%. Le peggiori: Semiconducctors-IGW/SMH down ~4%, Steel-SLX -3.3%, Sweden-EWD -3.3%, Technology-XLK -3.2%, Spain-EWP -3.2%, Italy-EWI -3.1%, Clean Energy-PBW -3.1%, Gold Miners-GDX -3.0%, Metals and Mining-XME -2.9% e The U.K.-EWU -2.9%.

Alle 18:45 circa il volume di scambio e' di 421 milioni di pezzi al NYSE e 1.40 miliardi al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 608 a 2322 al Nyse e 516 a 2027 milioni al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 37 a 7 al NYSE e 31 a 14 al Nasdaq.

 

 

 

WALL STREET: SCIVOLA CON ENERGIA E HI-TECH

28 Gennaio 2010 22:00 NEW YORK - WSI
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Non e' piaciuto l'outlook dellle societa' tecnologiche Motorola e Qualcomm. Deboli anche gli energetici. In controtendenza Procter & Gamble, Netflix e Nokia dopo trimestrali convincenti. Dollaro sui massimi di oltre 6 mesi. Dow -1.13%, Nasdaq -1.91%.
Chiusura in forte ribasso alla Borsa di New York, su cui si sono fatti sentire i timori per la situazione finanziaria della Grecia e per le performance a livello di utili che le societa' tecnologiche saranno in grado di registrare nel 2010. Il Dow ha perso l'1.13% a 10120.46 punti, il Nasdaq l'1.91% a quota 2179.00, mentre l'S&P 500 ha lasciato sul campo l'1.18% in area 1084.53.

Tali preoccupazioni hanno prevalso sull'entusiasmo suscitato dai conti migliori delle attese di Ford, tornata redditizia dopo quattro anni di perdite, della produttrice di telefonini Nokia e della componente del Dow Procter & Gamble.

A spaventare gli investitori e' anche il numero ancora elevato di disoccupati: la settimana scorsa ben 470.000 americani hanno presentato domanda di sussidio. Preoccupa, inoltre, l'instabilita' finanziaria di Atene, alle prese con un deficit record, del 13% superiore al PIL. Il primo ministro greco ha assicurato che il Paese non avra' bisogno di ricorrere ad aiuti esterni per risanare il buco di bilancio.

A livello tecnico, il benchmark S&P 500 ha rotto il supporto chiave di 1085 punti, estendendo i cali che sono iniziati dopo che il paniere allargato aveva raggiunto i massimi di 15 mesi. Dall'inizio dell'anno il Dow e' in calo di quasi il 3%. Se confermata, si tratterebbe del peggiore prova mensile da febbraio 2009.

Per quanto riguarda l'andamento dei mercati dall'altra parte dell'oceano, l'avvertimento dell'agenzia S&P sul sistema bancario del Regno Unito ha innervosito ulteriormente l'Europa, dove lo spread sul credito greco si e' allargato in maniera significativa.

I mercati finanziari temono che Atene non sara' in grado di ridurre l'enorme buco di bilancio. Cio' ha messo sotto pressione gli investimenti a rischio piu' alto, come le azioni.

Se l'S&P 500 e' stato zavorrato dalla prova negativa degli energetici, sul Nasdaq hanno pesato i cali di Qualcomm, Motorola e Apple (-4%). Le prime due perdono terreno per via dell'emissione di outlook deludenti. Motorola ha pagato in particolare il disappunto del mercato per le previsioni circa le vendite del palmare Android nel 2010. L'azienda di Cupertino scivola un giorno dopo aver realizzato forti guadagni sulla scia della presantazione dell'atteso iPad, dispositivo multimediale a meta' tra un palmare e un computer portatile.

In netta controtendenza le Procter & Gamble, che ha riportato un utile trimestrale superiore alle previsioni e ha alzato l'outlook sul fatturato per l'anno in corso. Tra le rare note positive di giornata figura anche Netflix, con i titoli che estendono i poderosi rialzi di ieri grazie ad una serie di promozioni degli analisti, sulla scia di conti trimestrali molto solidi.

La societa' industriale 3M, produttrice dei Post-It e degli adesivi Scotch, scivola del 2% malgrado abbia riportato profitti migliori delle stime. Da parte sua Ford Motor ha annunciato di aver chiuso il trimestre in utile per la prima volta dal 2005. Le azioni cedono terreno, anche se in misura inferiore al settore, dopo aver toccato punte al rialzo di oltre il 2% circa. Dopo la chiusura dei mercati saranno i giganti tecnologici Microsoft e Amazon.com a riportare i conti fiscali.

In ambito di notizie macro, rispetto alla settimana precedente, le domande di indennita' settimanali sono calate. Tuttavia sono risultate di 20.000 unita' superiori al previsto. A luci ed ombre invece il rapporto sui beni durevoli di dicembre.

Gli investitori intanto aspettano di avere notizie da Washington, dove il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke sapra' se incassera' dal Senato la conferma per un secondo mantato. Nonostante gli ultimi sondaggi mostrino che raggiungere la maggioranza richiesta di 60 voti favorevoli non dovrebbe essere un problema, il mercato ha dato segni di nervosismo.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in progresso le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo avanzano di $0.11 attestandosi a quota $73.78 al barile. Sul valutario la valuta americana ha raggiunto i massimi intraday di sei mesi e mezzo ($1.3938) contro l'euro: la moneta unica si e' attestata a $1.3978. In calo l’oro a $1084.50 l’oncia (-$1.20). In flessione i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.6580% in rialzo di 15 punti base rispetto a ieri.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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