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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - da Lunedì 09 a Sabato 14 Giugno 2008

PARTE  2

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  Mercoledì 11 giugno 2008   Giovedì 12 giugno 2008   Venerdì 13 giugno 2008  
       
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MUTUI: DA SEC IMMINENTE GIRO DI VITE SU AGENZIE DI RATING

09 Giugno 2008 15:12 ROMA  - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 9 GIU - La Securities and Exchange Commission, la Consob americana, sta per mettere mano a un giro di vite sulle agenzie di rating. La Sec - stando alle indiscrezioni riportate dall'agenzia Bloomberg - potrebbe raccomandare questa settimana che Fitch, Moody's e Standard & Poor's non offrano più alle banche di investimento servizi di consulenza su come poter raggiungere i livelli più elevati nella graduatoria dei prodotti di finanza strutturata. In particolare, l'attenzione della Sec si è focalizzata sulle cosidette asset-backed securities (Abs), ossia le obbligazioni garantite da mutui e altri attivi, finite in questi mesi al centro della bufera finanziaria innescata dal collasso del credito subprime. Le agenzie di rating sono finite sotto accusa per non aver dato per tempo l'allarme sui titoli a rischio, cui in precedenza avevano assegnato rating favorevoli. Dallo scorso anno la Sec ha avviato una indagine e il prossimo 11 giugno verrà proposta formalmente una nuova normativa sulle agenzie di rating, che ha come primo obiettivo quello di eliminare il conflitto di interesse che finora si è venuto a creare tra le agenzie di rating e le banche di investimento. A queste ultime le agenzie di rating offrono infatti non soltanto i giudizi sulla solvibilità de titoli emessi, ma anche consulenza su come strutturare i titoli in modo da ottenere voti più alti possibile.(ANSA).
 

 

 

MUTUI: ALTRE SVALUTAZIONI IN ARRIVO PER UBS, CITIGROUP, MERRILL LYNCH

09 Giugno 2008 15:13 NEW YORK  - di ANSA
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Un'analista di Oppenheimer & Co. (che in passato era stata molto accurata nelle sue previsioni) stima che Citigroup, Merrill Lynch e UBS dovranno mettere in bilancio passivita' per ulteriori $10 miliardi oltre a quelli gia' persi nei mesi scorsi, in seguito alle conseguenze dellA crisi subprime.

Le ulteriori svalutazioni per Citigroup, Merrill Lynch e UBS per complessivi $10 miliardi sulle posizioni di debito hanno un motivo preciso di essere, scrive l'agenzia Bloomberg: i due maggiori assicuratori americani di bond (monoline) sono stati penalizzati con l'eliminazione del rating tripla A, stando all'analista di Oppenheimer & Co. Meredith Whitney.
MBIA e Ambac Financial Group, leader mondiali nel settore dell'assicurazione di titoli obbligazionari corporate, lo scorso 5 giugno hanno visto ridursi da Standard & Poor's il rating indicativo della massima solidita' finanziaria. Cio' ha comportato a catena effetti immediati sul rating di oltre $1 trilione (1000 miliardi) di titoli obbligazionari garantiti appunto da MBIA e Ambac Financial Group, compresi quindi quelli in portafoglio a Citigroup, Merrill Lynch e UBS.
La Whitney, secondo Bloomberg, aveva previsto correttamente che Citigroup avrebbe tagliato il suo dividendo. Adesso l'analista ha aumentato la stima di perdite legate alle "monoline" rispetto a una sua previsione risalente allo scorso gannaio che valutava il "buco" complessivo in $40 miliardi.

 

 

 

 

WALL STREET: RECUPERO FINALE, CHIUSURA CONTRASTATA

09 Giugno 2008 22:10 NEW YORK - di WSI
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Sotto pressione il comparto tecnologico, riesce il recupero solo al Dow Jones. Ritraccia dai massimi il greggio. Spunti positivi dal comparto case. Presentato il nuovo iPhone: sorpresa nel prezzo.
Il brusco calo di Lehman Brothers e l’evidente debolezza dell’intero comparto hi-tech hanno impedito ai principali indici azionari Usa di recuperare con convinzione terreno dopo il brusco sell-off della scorsa settimana, costato quasi 400 punti al Dow Jones. L’indice industriale ha guadagnato lo 0.58% a 12281 grazie al colpo di reni finale, l’S&P500 ha guadagnato lo 0.08% a 1361, il Nasdaq ha perso lo 0.61% a 2459.
Acquisti maggiormente concentrati sul Dow Jones dunque, comunque supportato dall’avanzamento del colosso fast Food McDonald’s (MCD), salito di oltre 3 punti percentuali grazie alle vendite comparate di maggio attestatesi a livelli nettamente migliori delle attese. Tra le blue chip, a chiudere in rialzo sono state anche Alcoa (AA), General Motors (GM) e Exxon Mobil.
In calo invece i titoli finanziari con Bank of America (BAC) e Citigroup (C) in ribasso del 3% circa, JP Morgan (JPM) ha lasciato sul terreno addirittura l’8%. La banca d’affari Lehman Brothers (LEH) ha continuato a soffrire dopo aver annunciato una perdita record per il secondo trimestre pari a $2.8 miliardi e l’emissione di titoli per la raccolta di nuovi capitali per un valore di $6 miliardi. Mai nella storia del gruppo si era assistito a numeri cosi’ deludenti, cancellati 8 anni di guadagni.
Alcune pressioni hanno interessato anche il comparto tecnologico, in attesa dell’aggiornamento infratrimestrale che sara’ fornito subito dopo la chiusura da Texas Instruments (TXN). Il colosso dei chip e’ considerato un po’ la cartina di tornasole del settore hi-tech. Ha chiuso in ribasso la societa’ Internet Google (GOOG), cosi’ come Apple (AAPL). Steve Jobs, CEO del gruppo di Cupertino, ha presentato durante la conferenza degli sviluppatori apertasi a San Francisco, la nuova versione del rivoluzionario telefono cellulare iPhone, piu’ veloce rispetto al modello orginale. A sorprendere e’ stato soprattutto l’annuncio sul prezzo, tagliato di ben $200.
Sul fronte macro, alcune note positive sono emerse dal comparto immobiliare. Nel mese di aprile si e’ registrato un inatteso recupero delle vendite di case con contratti in corso, spiazzando nettamente gli analisti che invece avevano pronosticato un calo.
Sugli altri mercati, in calo il petrolio. I futures con consegna luglio hanno ceduto $4.19 a $134.35 al barile. Sul valutario, in netto calo l’euro rispetto al dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.5626. Stabile l’oro: i futures con scadenza agosto sul metallo prezioso hanno ceduto 90 centesimi a $898.10 l’oncia. In buon rialzo anche i bond. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.9920%.

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 

USA: VENDITE DI CASE CON CONTRATTI IN CORSO +6.3%

09 Giugno 2008 16:00 NEW YORK  - di ANSA
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Il dato di aprile sorprende gli analisti. Le attese del mercato erano per un calo dell’1%. Maggior rialzo da ottobre.
Le vendite di case con contratti in corso hanno registrato una variazione positiva ad aprile pari a +6.3%. Si tratta del miglior risultato da ottobre.
Battute le attese degli analisti che erano per una contrazione dell’1%.
Lo scorso mese il dato e’ risultato in calo dell’1%. Su base annuale il dato e' in calo -13.1%.
 
 

 

PETROLIO: ARABIA SAUDITA ANNUNCIA RIUNIONE SU VOLATA PREZZI

09 Giugno 2008 22:00 NEW YORK  - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 9 GIU - L'Arabia Saudita, il maggior paese esportatore di petrolio, annuncia la convocazione di una riunione fra i paesi produttori e quelli consumatori di greggio per studiare le cause della fiammata dei prezzi in corso. Il consiglio dei ministri sauditi, riunito sotto la presidenza di re Abdallah, ha incaricato il ministro del petrolio Ali Al-Nouaimi di "convocare un incontro fra i rappresentanti dei paesi produttori, di quelli consumatori e delle società che operano nella produzione, esportazione e vendita di greggio". L'annuncio arriva tre giorni dopo il maggior rialzo giornaliero segnato dalle quotazioni petrolifere e nel giorno in cui il prezzo medio della benzina negli Usa ha superato per la prima volta i 4 dollari al gallone. La riunione avrà come obiettivo quello di "esaminare la fiammata dei prezzi e le sue cause", spiega il ministro dell'informazione e della cultura saudita, Iyad Madani, sottolineando che l'Arabia Saudita, "in coordinamento con i paesi dell'Opec e i principali paesi produttori di petrolio, lavora per assicurare un adeguato approvvigionamento del mercato e per prevenire un aumento dei prezzi del petrolio anormale e ingiustificato". (ANSA).
 

 

 

 

FED: ACCORDO CON 17 BANCHE SU MODIFICHE CREDIT-DEFAULT SWAP

10 Giugno 2008 01:22 NEW YORK  - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 10 GIU - La Fed e le 17 banche che controllano il 90% del trading dei credit-default swap hanno raggiunto un accordo per apportare dei cambiamenti che allentano il rischio di un collasso del mercato, che vale 62 trilioni di dollari. Lo ha annunciato la Fed di New York. Fra le banche che hanno sottoscritto l'accordo figurano Morgan Stanley, Deutsche bank e Goldman Sachs. I cambiamenti "aiuteranno a migliorare l'abilità del sistema di governare le conseguenze di un eventuale fallimento - commenta il presidente della Fed di New York, Timothy Geithner -. Ci aspettiamo dei progressi significativi nei prossimi sei mesi".(ANSA).
 

 

 

CAMBI: FED PREOCCUPATA PER DOLLARO, RIVIVE FINE ANNI '80

10 Giugno 2008 01:22 NEW YORK  - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 10 GIU - Le preoccupazioni della Fed sulla debolezza del dollaro non smuovono la Bce che, per contrastare l'inflazione, è pronta ad alzare i tassi di interesse già il mese prossimo, spingendo così l'euro sempre più in alto a scapito del dollaro. Il biglietto verde ha tirato ieri un sospiro di sollievo dopo le parole del segretario americano Henry Paulson, secondo il quale l'ipotesi di un intervento sui tassi di cambio "non è totalmente da escludere". Nei giorni scorsi, la debolezza del biglietto verde ha spinto, per la prima volta, anche il presidente della Fed a uscire allo scoperto e a manifestare i propri timori. Un dollaro debole, infatti, aumenta le pressioni inflazionistiche negli Stati Uniti e fa diminuire la fiducia degli investitori negli asset americani. Anche il presidente George W. Bush, all'inizio del suo viaggio Europa, ha ribadito ieri che un dollaro forte "é interesse degli Stati Uniti". Sembra così riproporsi per la banca centrale americana quanto accaduto alla fine degli anni '80, solo che all'epoca al posto della Bce c'era la Bundesbak che, gli Usa e anche gli altri Stati europei, "rimproveravano per mantenere i tassi elevati", afferma il Financial Times, osservando come, quindi, "niente è mai veramente nuovo nell'economia globale". Un eventuale rialzo dei tassi da parte della Bce aumenterebbe il divario con il costo del denaro negli Usa. "Il mandato della Fed prevede di bilanciare inflazione e crescita, a differenza di quello della Bce, e la sua filosofia di 'risk management' l'ha portata a tagliare drasticamente i tassi per evitare i rischi di una recessione severa". Le due banche centrali - prosegue il Ft - sono così giunte a valutazioni di politca monetaria completamente diverse, in cui la Bce si prepara a una stretta mentre la Fed, anche alla luce degli ultimi dati sul mercato del lavoro, sembra avere le mani legate anche se spiragli di un possibile aumento dei tassi sembrano giungere da più parti. (ANSA).
 

 

 

UBS: INVESTITORI PREVEDONO NUOVE SVALUTAZIONI

10 Giugno 2008 02:03 NEW YORK  - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 10 GIU - Nuove svalutazioni in vista per Ubs: secondo gli investitori la banca svizzera sarà costretta a ulteriori svalutazioni in seguito al deterioramento di alcuni asset legati ai mutui sbprime. Quanto annunciato da Lehman Brothers "é chiaramente indicativo di quello che ci si deve aspettare per Ubs, in seguito al deterioramento del mercato inglese e dei titoli con rating AAA", affermano alcuni analisti. Le buie prospettive per la banca svizzera arrivano proprio mentre Ubs ha completato l'aumento di capitale da 15,97 miliardi di franchi svizzeri (15,67 miliardi di dollari). Alcuni dirigenti dell'istituto hanno ceduto i diritti in loro possesso per acquistare azioni: una mossa, questa, che i fatto riduce la loro quota controllata in Ubs.(ANSA).
 

 

 

PETROLIO: STRAUSS-KAHN,POSSIBILE ARRIVO A 200 DLR ENTRO ANNO

10 Giugno 2008 02:12 NEW YORK  - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 10 GIU - "E' possibile che il prezzo del petrolio arrivi a 200 dollari entro la fine dell'anno". Lo ha detto il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Khan. "Se la domanda è: è possibile che un barile arrivi a 200 dollari - precisa Strauss-Khan - entro la fine dell'anno come alcuni esperti dicono? Certo che è possibile".(ANSA).

 

FED: BERNANKE, IMPEGNATI A GARANTIRE STABILITA' FINANZIARIA

10 Giugno 2008 02:36 NEW YORK  - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 10 GIU - La Fed "rimane fortemente impegnata" a garantire la stabilità finanziaria. Lo ha detto il presidente della Fed, Ben Bernanke, intervenendo a un convegno a Boston.(ANSA).
 

 

 

FED: BERNANKE, RISCHI SOSTANZIALE RALLENTAMENTO DIMINUITI

10 Giugno 2008 02:36 NEW YORK  - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 10 GIU - I rischi di un "sostanziale rallentamento" dell'economia sono "diminuiti rispetto a un mese fa". Lo ha detto il presidente della Fed, Ben Bernanke, definendo comunque "non benvenuti" i recenti dati sull'andamento del mercato del lavoro.(ANSA).

 

FED: INFLAZIONE ELEVATA, RISCHI DA PETROLIO

10 Giugno 2008 02:36 NEW YORK  - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 10 GIU - Il presidente della Fed, Ben Bernanke, ribadisce che l'inflazione resta elevata e alcuni rischi sono legati al petrolio: la banca centrale - assicura - resisterà all'erosione delle aspettative per l'inflazione nel lungo termine". Nelle parole di Bernanke gli analisti intravedono la disponibilità della Fed a ritoccare al rialzo i tassi di interesse se ce ne fosse bisogno nel corso dell'anno.

 

 

WALL STREET: IL RECUPERO DEL DOLLARO BLOCCA IL GREGGIO

10 Giugno 2008 22:00 NEW YORK - di WSI
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Gli indici azionari americani hanno archiviato la seduta a due velocita’, con il Dow Jones avanzato dello 0.08% a 12289, l’S&P500 in calo lo 0.24% a 1358 e il Nasdaq in perdita dello 0.43% a 2448. Il calo del greggio, particolarmente volatile nell’arco della seduta, ha permesso agli indici di recuperare dai minimi giornalieri, che nella fase iniziale indicavano perdite vicine al punto percentuale. Resta comunque una forte incertezza tra gli operatori in seguito alle ultime dichiarazioni di Bernanke sull’inflazione. Nessun supporto e’ giunto infine dall’unico dato macro presente in calendario.
Nell’ultimo intervento pubblico, il presidente della Fed ha confermato che il mercato statunitense ha assistito ad un’accelerazione delle pressioni inflazionistiche negli ultimi mesi, ed ha annunciato che la Banca Centrale e’ pronta ad intraprendere le misure necessarie per garantire la stabilita’ dei prezzi. Cio’ si traduce in una ripresa della politica monetaria restrittiva e dunque in un aumento dei tassi d’interesse che, secondo molti analisti, potrebbe essere effettuato nel meeting del prossimo 29 ottobre.
A beneficiare di cio' e’ stato il dollaro, rafforzatosi nei confronti delle principali valute internazionali. Il cambio nei confronti dell’euro e’ sceso a quota 1.5452: tenuto conto del recupero gia’ segnato nella sessione precente, si tratta del maggiore apprezzamento degli ultimi 3 anni. Ad offrire una spinta al greenback e’ stato anche il Segretario del Tesoro Henry Paulson, che si e’ detto "non contrario" ad un intervento sul mercato delle valute in favore del biglietto verde.
Il recupero della moneta americana e l’abbassamento delle stime sulla domanda globale di petrolio da parte dell’Agenzia Energetica Internazionale, hanno depresso le quotazioni del greggio, costretto a ritracciare dai massimi giornalieri di $137, per chiudere a $131.31 al barile, in ribasso di $3.04. Tonfo anche per l’oro: i futures con scadenza agosto sul metallo prezioso hanno ceduto $26.90 a $871.70 l’oncia.
In calo di conseguenza i titoli delle societa’ energetiche e minerarie. Exxon Mobil (XOM) e Chevron (CVX) hanno guidato al ribasso l’intero comparto all’interno dell’S&P500, in una misura che non si vedeva da tre mesi. U.S. Steel (X), secondo produttore di metalli, e Newmont Mining (NEM), terzo produttore di oro, hanno registrato la peggiore performance da marzo.
"Ci troviamo ancora in una situazione in cui l’appetito degli investitori per gli investimenti a maggior rischio e’ molto contenuto" ha affermato James Dunigan, capo degli investimenti di PNC Advisors. "C’e’ una lunga lista di fattori di cui preoccuparsi".
Nel comparto tecnologico, Texas Instruments (TXN) ha comunicato un incremento delle stime sugli utili attesi per il trimestre in corso. Il colosso dei chip per la telefonia si aspetta un EPS compreso tra 43 e 47 centesimi, mentre i ricavi dovrebbero attestarsi in un range di $3.33-3.46 miliardi. Il titolo non e’ pero’ riuscito ad avanzare
Ad avanzare di oltre il 2% e’ stato invece il titolo Apple (AAPL), all’indomani dell’inizio della conferenza degli sviluppatori a San Francisco. Grandi novita’ sono arrivate dal gruppo di Cupertino, riguardanti soprattutto il telefono palmare iPhone: maggiore velocita’, introduzione di nuovi software, funzionalita’ GPS, lancio in 70 Paesi e un considerevole taglio di prezzo (da $399 a $199 per la versione da 8 GigaByte).
L'unico dato macroeconomico presente in calendario non ha fornito purtroppo alcun segnale incoraggiante che avrebbe potuto avere l'effetto di rilanciare i listini. Nel mese di aprile il deficit della bilancia commerciale Usa si e’ infatti allargato in misura superiore alle attese, attestandosi ai maggiori livelli degli ultimi 13 mesi. In netto calo anche i bond. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.0990% dal 3.9920% di lunedi’.

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 

FED: BERNANKE;ALLARME PREZZI,RISCHI RALLENTAMENTO SCESI/ANSA

10 Giugno 2008 03:03 NEW YORK  - di ANSA
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DATI DISOCCUPAZIONE DELUDONO, MA SU OUTLOOK IMPATTO MODESTO
(ANSA) - NEW YORK, 10 GIU - I rischi di un "sostanziale rallentamento" dell'economia americana sono diminuiti nell'ultimo mese, ma quelli legati all'inflazione sono aumentati. Il presidente della Fed, Ben Bernanke, rassicura sullo stato di salute dell'Azienda America ma ribadisce l'allarme inflazione, che resta "alta". Bernanke sembra così non chiudere la porta a un eventuale aumento dei tassi di interesse negli Usa quest'anno, se ce ne fosse bisogno. "Anche se l'attività nel trimestre in corso sarà debole, il rischio che l'economia registri un sostanziale rallentamento é diminuito nel corso dell'ultimo mese", spiega Bernanke, non nascondendo la propria delusione per l'andamento del mercato ma constatando, comunque, che i dati diffusi sulla disoccupazione incideranno sull'outlook solo "in modo modesto". "Gli effetti della politica monetaria e dello stimolo fiscale concesso dall'amministrazione si stanno manifestando nell'economia - aggiunge -. E si assiste anche a un graduale miglioramento nei mercati creditizi e finanziari". L'economia americana, in ogni caso, non è completamente fuori pericolo: "Il protrarsi della contrazione nel mercato immobiliare e i continui aumenti dei prezzi dell'energia suggeriscono che i rischi per la crescita restano al ribasso". "Gli ultimi aumenti dei prezzi del petrolio hanno spinto al rialzo i rischi inflazionistici, così come le aspettative di inflazione. Il Federal Open Market Committee (Fomc) resisterà duramente all'erosione delle aspettative di inflazione nel lungo termine, perché se tali aspettative non saranno saldamente ancorate potrebbero destabilizzare la crescita", aggiunge il p[residente della Fed, ribadendo ancora una volta l'impegno della banca centrale nell'assicurare la stabilità finanziaria. Attualmente i tassi di interesse negli usa sono al 2% (4% in Eurolandia) e la prossima riunione del Fomc è in programma fra due settimane: dalla riunione non si attendono novità, la Fed cioé dovrebbe lasciare invariato il costo del denaro. A lasciare intravedere la possibilità che la Fed possa ritoccare al rialzo i tassi di interesse sono stati ieri anche altri componenti della banca centrale, i presidenti della Fed di Dallas e di New York, rispettivamente Richard Fisher e Timothy Geithner.(ANSA).
 

 

 

USA: BILANCIA COMMERCIALE PEGGIORE DELLE ATTESE

10 Giugno 2008 14:30 NEW YORK  - di ANSA
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Nel mese di aprile il deficit commerciale negli Stati Uniti e' cresciuto del 7.8% a $60.9 miliardi. Il consensus era per un valore di $60 mld.
Nel mese di aprile il deficit della bilancia commerciale USA e' cresciuto del 7.8% rispetto al mese precedente a quota di $60.9 miliardi. Il dato di marzo e’ stato rivisto al ribasso a $56.5 miliardi da $58.2 mld.
Il dato e’ stato comunicato dal Dipartimento del Commercio Usa.
Lo sbilancio si e’ rivelato superiore alle stime degli analisti che erano per un’espansione del deficit a $60 miliardi.
Tenuto conto dell’inflazione, l’attuale gap della bilancia commerciale e’ il piu’ contenuto da aprile 2003.
 

 

 

 

PETROLIO: AIE, E' CRISI STRUTTURALE, PRONTI A USO RISERVE

11 Giugno 2008 10:37 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 11 GIU - Il mondo si trova di fronte a una "crisi petrolifera" dovuto allo squilibrio fra domanda e offerta, e l'Agenzia internazionale per l'Energia (Aie) è pronta a liberare le scorte d'emergenza. Lo ha detto il direttore esecutivo dell'organizzazione parigina, Nobuo Tanaka, in un'intervista alla Bloomberg, evidenziando che "qualsiasi incidente a impianti petroliferi è in grado di causare un'interruzione dell'offerta". Per questo "all'Aie stiamo monitorando il mercato e siamo pronti a chiedere il ricorso alle riserve strategiche di petrolio in qualsiasi momento, nel caso si verificasse un importante dissesto". I futures sul petrolio 'Wti', dopo le parole di Tanaka, sono balzati fino a 132,95 dollari al barile da 131,31 di ieri, per poi rallentare la corsa a 132,65.(ANSA).

 

 

FED: BEIGE BOOK;BOTTEGHINI BROADWAY SOFFRONO,TURISMO NY FRENA

11 Giugno 2008 20:48 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 11 giu - Turismo in difficoltà, nonostante il mini dollaro, e botteghini di Broadway sempre meno affollati. La fotografia scatta dalla Fed di New York e pubblicata nel Beige Book ritrae la Grande Mela, quartier generale di Wall Street e delle maggiori istituzioni finanziarie statunitensi e non solo, non lascia adito a dubbi: l'economia cittadina soffre e neanche il dollaro debole sembra dare una mano. "In aprile le vendite dei teatri di Broadway sono in calo del 10% rispetto a un anno fa", spiega la Fed di New York. "Una qualche ripresa si è avuta in maggio, ma le vendite risultano sempre in flessione".(ANSA).

 

 

 

USA: IL CHRYSLER BUILDING AD ABU DHABI, IL FLATIRON A UN ITALIANO

11 Giugno 2008 16:25 NEW YORK  - di REUTERS
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Due degli immobili di prestigio piu' conosciuti di New York, il Chrysler Building e il Flatiron Building, passano di mano. Sono gli effetti del dollaro super-debole che induce i non-americani a fare shopping edilizio. L'italiano Valter Mainetti ha comprato il pacchetto di maggioranza del Flatiron attraverso la sua societa', Sorgente Group.
Secondo alcune fonti uno dei fondi "sovrani" piu' ricchi di petro-dollari, Abu Dhabi Investment Council, sta negoziando per $800 milioni (un prezzo molto basso) l'acquisizione del 75% del Chrysler, uno dei piu' famosi grattacieli del mondo, risalente agli anni '30. Il pacchetto sara' rilevato da TMW - il braccio tedesco di un fondo d'investimento che voleva vendere la proprieta'.
Valter Mainetti ha confermato la sua acquisizione di una quota di maggioranza del Flatiron Building al settimanale Time attraverso la sua societa', Sorgente Group. Il Flatiron (letteralmente significa "ferro da stiro", per la sua caratteristica forma triangolare) fu completato nel 1902 e con i suoi 22 piani e' stato per decenni il piu' alto grattacielo di Manhattan, fino a quando fu superato nel 1929 dall'Empire State Building. Si trova all'intersezione tra Fifth Avenue, Broadway, e la 23rd Street.
Secondo Time, col supporto di un euro fortissimo e di un dollaro debole, gli europei comprano qualsiasi cosa denominata in "greenback", dalle mutande boxer di Gap agli iPhones, ai condomini di lusso a Palm Beach e Miami. Questa fase ricorda molto quella in cui erano i giapponesi a comprare l'America, a New York in particolare fece scalpore il passaggio di mano del Rockefeller Center nel 1989.
Sempre a New York il mese scorso e' andata in porto una maxi-transazione immobiliare, la vendita del GM Building e tre altre proprieta' del gruppo Macklowe/Equity Portfolio per un totale di $3.95 miliardi. Compratori, un gruppo di investitori tra cui i fondi sovrani del Kuwait e del Qatar e il fondo Boston Properties.
 

 

 

 

WALL STREET: SELL-OFF, DOW JONES -200 PUNTI

11 Giugno 2008 22:05 NEW YORK - di WSI
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Altro sell-off per gli indici americani, ancora una volta pressati dalle preoccupazioni su inflazione e dal caro-greggio. Il Dow Jones ha ceduto l'1.68% a 12083, l’S&P500 l'1.69% a 1335, il Nasdaq e’ arretrato del 2.24% a 2394. I listini non riescono a trovare la strada dei rialzi a causa dell’assenza di catalizzatori positivi che possano giustificare il rientro degli operatori sull’azionario.
"Perche’ si assista ad uno stop del calo degli indici sono necessarie news economiche positive, o un raffreddamento dei prezzi energetici" ha affermato Rober Pavlik, capo degli investimenti del gruppo Oaktree Asset Management. Le notizie emerse dal Beige Book della Fed non sono incoraggianti: nella maggior parte dei distretti Usa l’economia ha subito un rallentamento nell’ultimo mese, cosi’ come la spesa dei consumatori, alle prese con i rincari di bollette e carburante.
Dopo lo scivolone di martedi’, il greggio ha ripreso con forza a spingersi al rialzo, supportato dal calo superiore alle attese delle scorte settimanali. A fornire una spinta alle quotazioni sono state anche le dichiarazioni del CEO di Gazprom, secondo cui l’oro nero arrivera’ a toccare i $250 al barile entro il 2010. I futures con consegna luglio hanno archiviato la seduta in progresso di $5.07 a $136.38 al barile.
Gli operatori continuano a mostrarsi preoccupati dall’incessante aumento dei prezzi energetici. Le conseguenze di un aumento dei tassi d’interesse a livello globale, per contenere l’inflazione, e di una riduzione della spesa delle famiglie, fungono da deterrente per gli investimenti sul comparto azionario.
Gli unici titoli del Dow Jones in grado di chiudere in rialzo sono stati Exxon Mobil (XOM), Chevron (CVX) e Du Pont (DD). A rivestire la maglia nera all’interno dell’indice industriale e’ stato il gigante dell’alluminio Alcoa (AA), arretrato di oltre il 7% a causa di un’esplosione in uno degli impianti australiani che ne hanno rallentato la produzione; JP Morgan ha tagliato il rating sull’azienda da "Overweight" a "Neutral". In netto calo anche i titoli finanziari Citigroup (C) e American Express (AXP).
Ad essere prese di mira dai ribassisti sono state anche le azioni tecnologiche. La Semiconductor Industry Association ha tagliato le stime sulla crescita per l’anno in corso dal 7.7% al 4.8%, citando pressioni sui prezzi dei chip di memoria. Il Philadelphia Semiconductor Index (SOXX) ha ceduto il 2.70%, lo spider SMH e’ arretrato -3.20%.
La Royal Bank of Scotland (RBS) ha annunciato che le svalutazioni trimestrali saranno sostanzialmente in linea con quanto annunciato nel mese di aprile, pari a circa $5.9 miliardi. Pesanti vendite sul titolo Amerigroup (AGP), dopo che la societa’ assicurativa ha posticipato la comunicazione dell’outlook a causa di negoziazioni sui costi ancora in corso con lo stato del Tennessee.
In ambito di mergers & acquisitions, il gruppo retail di prodotti per l’ufficio Staples (SPLS) ha ottenuto il supporto di Corporate Express (CXP) al quarto tentativo di rilevare la rivale olandese, offrendo un corrispettivo di $2.6 miliardi in cash.
Sugli altri mercati, sul valutario, in recupero l’euro sul dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.5556. In progresso l’oro. I futures con consegna agosto sul metallo prezioso sono avanzati di $11.70 a $882.90 l’oncia. In rialzo i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.073%.

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 

DRAGHI, bassi tassi hanno contribuito a crisi finanziaria

11 Giugno 2008 20:52 ROMA - di Reuters
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ROMA (Reuters) - Le banche centrali dovrebbero trarre una lezione dal quadro di bassi tassi di interesse e credito facile che ha contribuito alla crisi finanziaria innescata dai mutui subprime Usa. E' quanto sostiene Mario Draghi, governatore della Banca d'Italia e membro del consiglio della Bce, in un discorso tenuto ad Amsterdam per l'Associazione olandese delle banche estere. Draghi ritiene che le banche centrali non siano riuscite a mitigare del tutto le tensioni sui mercati monetari e, pur definendosi "ansiosamente ottimista", avverte che non è chiaro se si sia toccato il fondo della crisi. "La situazione potrebbe ancora peggiorare", si legge nel testo del discorso in italiano diffuso ai giornalisti. Per il presidente del Financial stability forum, le banche centrali "hanno tratto importanti lezioni dalla crisi". "Il livello eccezionalmente basso dei tassi di interesse negli anni scorsi aveva contribuito alla crescita eccessiva della liquidità, al mispricing dei diversi strumenti finanziari, ad allocare il rischio in maniera efficiente", ha detto Draghi. "Le banche centrali dovrebbero considerare questi effetti al momento di fissare i tassi di riferimento della politica monetaria. Nel nuovo contesto finanziario la politica monetaria ha un legame sempre più stretto con la stabilità finanziaria, che le banche centrali non possono più trascurare". Il presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet la settimana scorsa ha sorpreso i mercati annunciando per il mese prossimo un probabile aumento del tasso europeo fermo al 4% da circa un anno. Dopo aver osservato che "le banche centrali devono vagliare l'evoluzione di un ampio insieme di indicatori, oltre all'andamento dell'inflazione", Draghi sottolinea come "il framework di politica monetaria della Bce si distingue per il suo ampio grado di articolazione". COSTI SALVATAGGI RICADANO SOPRATTUTTO SU SOCI E MANAGER Le banche centrali hanno svolto un "ruolo cruciale nella gestione della crisi", ma "non hanno potuto attenuare le tensioni sui mercati monetari". "E' ormai chiaro", prosegue Draghi, "che alla radice del problema vi sono le forti incertezze sulla qualità di prodotti finanziari di ammontare pari a migliaia di miliardi di dollari". Sulle condizioni di fondo dei mercati potrebbero ripercuotersi negativamente un deterioramento del ciclo economico e ulteriori riduzioni dei valori immobiliari. "Un aumento delle perdite potrebbe rendere i primary broker riluttanti ad assumere rischi di controparte, inducendoli a fissare margin requirements più elevati, che potrebbero costringere gli hedge funds a liquidare posizioni di ingente valore. Ciò potrebbe provocare una nuova andata di vendite e accentuare le pressioni al ribasso sui prezzi dei titoli". Un ulteriore aspetto che richiederà un'attenta valutazione da parte delle banche centrali, secondo Draghi, è l'azzardo morale. "Gli interventi in favore di singoli intermediari con rilevanza sistemica comportano un costo, in quanto potrebbero incoraggiare l'assunzione di rischio da parte di altre banche", dice il governatore riferendosi al salvataggio dell'istituto britannico Northern Rock e della statunitense Bear Stearns da parte della Federal Reserve attraverso Jp Morgan. "Per contenere l'onere regolamentare che può associarsi all'estensione del safety net garantito dalle banche centrali, il costo dei salvataggi deve ricadere quanto più possibile sugli azionisti e sui massimi dirigenti delle banche in crisi". 
 

 

 

 

SONDAGGIO: RIALZO TASSI EURO A LUGLIO

12 Giugno 2008 14:24 LONDRA - di REUTERS
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Secondo Reuters, 61 degli 81 economisti intervistati nel panel si aspetta un rialzo dei tassi di 25 punti base per la fine del terzo trimestre e, molto probabilmente, in occasione della riunione della Bce il 3 luglio.
Gli economisti prevedono per il mese prossimo la stretta sui tassi di interesse della zona euro, che il mercato ha iniziato a scontare la settimana scorsa, e hanno rivisto di nuovo al rialzo le stime di inflazione per quest'anno. E' quanto emerge da un sondaggio Reuters.
I commenti di diversi esponenti della Banca Centrale Europea circa la possibilità di un rialzo dei tassi a luglio, già ventilata dal governatore Jean-Claude Trichet, ha finalmente convinto gli analisti a prevedere una manovra restrittiva. Gli economisti interpellati - che continuavano a scommettere su un allentamento della politica monetaria a dispetto dell'aumento dell'inflazione - adesso non prevedono più che i tassi scendano sotto il 4% attuale entro la fine del 2009.
Viceversa, il sondaggio mensile (condotto fra il 6 e il 12 giugno) mostra che 61 degli 81 economisti intervistati si aspetta un rialzo dei tassi di 25 punti base per la fine del terzo trimestre e, molto probabilmente, in occasione della riunione dell'istituto centrale il 3 luglio. La settimana scorsa, solo 24 su 62 anticipavano una stretta. La maggior parte degli intervistati continua tuttavia a prevedere un taglio nel primo trimestre del 2009 a mano a mano che l'economia rallenta e l'inflazione si mitiga.
Parallelamente, il sondaggio evidenzia una sensibile revisione al rialzo delle stime di inflazione, attesa adesso in media al 3,4% quest'anno rispetto al 3,1% previsto a maggio. E' la settima volta negli ultimi otto sondaggi che la previsione viene ritoccata al rialzo. Gli economisti comunque non si aspettano ulteriori rialzi dopo quello di luglio, in linea con quanto suggerito da diversi esponenti della Bce. Le previsioni restano tuttavia lontane da quelle scontate dai mercati finanziari che prezzano pienamente due rialzi del costo del denaro della zona euro entro fine anno.
 

 

 

USA: VENDITE AL DETTAGLIO IN AUMENTO +1.0%

12 Giugno 2008 14:30 NEW YORK- di ANSA
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Il dato e' migliore delle attese degli economisti. Le stime erano per un progresso dello 0.5%. Escluso il comparto dell’auto il dato sale dell’1.2%.
Nel mese di maggio le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato una variazione positiva dell’1%%. Si tratta del maggior rialzo degli ultimi 6 mesi. Battute le attese degli analisti che eranp per un incremento dello 0.5%. Nel mese precedente il dato era sceso dello 0.2%, poi rivisto al rialzo a +0.4%.
Lo ha comunicato il Dipartimento del Commercio.
Esclusa la componente delle automobili, il dato e’ risultato in rialzo dell’1.2%.
 

 

 

USA: PREZZI IMPORT +2.3% NEL MESE DI MAGGIO

12 Giugno 2008 14:30 NEW YORK - di ANSA
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Il dato e’ superiore alle attese del mercato. Le stime degli analisti erano per un progresso dell’1.1%. Escluso il settore petrolifero il rialzo e’ pari a +0.5%.
Nel mese di maggio i prezzi all’importazione negli Stati Uniti hanno registrato una variazione positiva del 2.3%, guidati ancora una volta dal rialzo dei prodotti energetici, schizzati +7.8%. Esclusa tale componente il rialzo e’ pari a +0.5%.
Lo ha comunicato il Dipartimento del Lavoro Usa.
Sono risultati in progresso dello 0.3% i prezzi alle esportazioni.
 

 

 

 

WALL STREET: RIDUCE I GUADAGNI CON RECUPERO GREGGIO

12 Giugno 2008 22:04 NEW YORK - di WSI
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Dopo aver trattato in deciso rialzo per gran parte della giornata, i listini americani hanno ritracciato nelle ore finali di scambi, indeboliti dal rialzo del petrolio, riuscito a rimbalzare sui minimi giornalieri. L’annuncio relativo alla conclusione delle trattative tra Yahoo! e Microsoft ha inoltre influito negativamente sull’intero comparto tecnologico, costringendo i listini a ridurre lo spessore del rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.48% a 12141, l’S&P500 lo 0.33% a 1339, il Nasdaq lo 0.43% a 2404.
Gli operatori continuano a mostrarsi incerti sulle attuali condizioni economiche, gli elevati prezzi energetici mantengono vive le paure di un rallentamento della spesa dei consumatori e della crescita economica in generale. Eppure alcuni segnali incoraggianti a riguardo erano arrivati dal fronte macro, grazie al dato sulle vendite al dettaglio che ha evidenziato un ritorno agli acquisti da parte dei consumatori americani. Il balzo dell’indicatore, salito il doppio delle attese, sembra pero’ essere dovuto all’effetto del programma di stimolo fiscale lanciato dal governo, e non destinato dunque a continuare.
La Fed si e’ detta preoccupata dell’attuale dinamica inflazionistica ed ha annunciato che agira’ nel modo migliore per garantire la stabilita’ dei prezzi. Venerdi’ sara’ rilasciato il dato sul CPI (prezzi al consumo) che offriranno un quadro piu’ chiaro a riguardo. Intanto, nel mese di maggio, l’indicatore dei prezzi alle importazioni e’ avanzato in misura superiore alle attese, guidato al rialzo dalle componenti petrolifere.
Dopo essere scivolato ad un minimo di seduta di $131.55, il petrolio e’ riuscito ad invertire rotta e chiudere la sessione in progresso. I futures con consegna luglio sono avanzati di 56 centesimi a $136.96 al barile. Il recupero dell’oro nero ha avuto l’effetto di erodere gran parte dei guadagna realizzati nell’arco della seduta dal comparto azionario.
Sul fronte societario, a mantenere le luci accese sul comparto finanziario e’ stato il terremoto ai vertici della banca d’affari Lehman Brothers (LEH) che ha annunciato l’uscita dall’a societa’ del responsabile finanziario, Erin Callan, e del direttore operativo, Joseph Gregory. Nei giorni scorsi la banca aveva annunciato che riportera’ la prima perdita trimestrale assoluta da quando quotata in borsa.
Notizie negative anche per il gruppo di mutui ipotecari Thornburg Mortgage (TMA) che ha riportato una perdita trimestrale di $3.3 miliardi; Keycorp (KEY) ha annunciato un taglio del dividendo; Citigroup (C) ha liquidato un fondo acquistato meno di un anno fa ad un prezzo superiore a $800 milioni. Gli strategist di Morgan Stanley hanno comunque migliorato il giudizio sul comparto finanziario da "Underweight" a "Neutral", fiduciosi in un recupero delle attivita’ nei prossimi mesi.
Nel settore tecnologico, vendite sostenute per il portale Internet Yahoo! (YHOO) subito dopo l’annuncio della conclusione delle trattative con Microsoft (MSFT). L’azienda dovrebbe comunicare un’intesa sulla pubblicita’ con l’altro colosso Internet, Google. L’azione ha ceduto circa il 10%.
In ambito di merger & acquisition, il colosso della birra InBev ha offerto $46 miliardi per rilevare Anheuser-Busch, il produttore americano della popolare Budwiser. Il titolo BUD e’ salito del 5%.
Sugli altri mercati, sul valutario, in calo l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.5419. In ribasso l’oro. I futures con consegna agosto sul metallo prezioso sono avanzati di $10.90 a $872.00 l’oncia. In netto calo anche i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ schizzato al 4.2050% dal 4.073% di mercoledi’.

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 

FED: BERNANKE,BENE BANCHE REGIONALI,ANTICIPANO TREND ECONOMIA

12 Giugno 2008 18:05 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 12 giu - I componenti del board delle Fed regionali "ci forniscono informazioni sullo stato dell'economia da una prospettiva unica. Spesso ci forniscono un early warning sugli andamenti economici prima che questi vengano mostrati dalle statistiche ufficiali". Lo ha detto il presidente della Fed, Ben Bernanke, intervenendo a un incontro della Fed di Kansas City.(ANSA).
 

 

 

MUTUI: CADONO TESTE A LEHMAN, LE VITTIME DELLA CRISI /SCHEDA

12 Giugno 2008 21:12 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 12 giu - Erin Callan e Joseph Gregory, rispettivamente chief financial officer e chief operating officer di Lehman Brothers, sono solo le ultime due teste cadute ai vertici delle grandi banche in seguito alla difficoltà create dalla crisi dei mutui subprime, scoppiata nell'agosto scorso. Ecco di seguito l'elenco dei nomi eccellenti scivolati con la crisi: - JOSEPH GREGORY (Lehman Brothers): Ha assunto il ruolo di chief operating officer nel 2004, festeggiando così i suoi 30 anni di servizio nella banca. La sua sostituzione è stata annunciata oggi e al suo posto è stato nominato Herbert Bart H. McDade III. - ERIN CALLAN (Lehman Brothers): Nominata chief financial officer nel 2007, dopo essere entrata nella squadra Lehman l'anno precedente. La sua sostituzione, così come quella di Gregory, è stata annunciata oggi. Il suo posto sarà preso Ian Lowitt. Callan non lascerà l'azienda, ma tornerà alla divisione investment banking. - KEN THOMPSON (Wachovia): amministratore delegato di Wachovia dal 2000 ha lasciato l'incarico, su richiesta del board, all'inizio del mese in seguito alle perdite subite dalla banca. Thompson, che è entrato in Wachovia nel 1976, è momentaneamente sostituito da Lanty Smith. - KERRY KILLINGER (Washington Mutual): si dimette dalla carica di presidente di Washington Mutual all'inizio del mese, dopo le perdite record registrate dalla banca. Killinger ha però mantenuto la carica di amministratore delegato dell'istituto. - MARCEL OSPEL (Ubs): Entrato in qualità di presidente nel 2001 in Ubs, Ospel ha annunciato lo scorso aprile che non si ripresenterà per la rielezione all'assemblea degli azionisti in seguito ai miliardi di perdite e svalutazioni accumulati. - JAMES CAYNE (Bear Stearns): amministratore delegato dal 1993, ha lasciato l'incarico nel gennaio scorso in seguito all'infuriare delle critiche dovute alle forti perdite. Cayne aveva deciso di rimettere le deleghe operative mantenendo comunque la carica di presidente. Cayne era approdato in Bears Stearns nel 1969. - ZOE CRUZ (Morgan Stanley): Co-presidente di Morgan Stanley e dirigente donna più pagata di Wall Street, lascia Morgan Stanley nel novembre 2007 dopo le rettifiche da 3,7 miliardi di dollari in relazione all'esposizione su prodotti strutturati legati ai mutui subprime. - CHARLES PRINCE (Citigroup): Si è dimesso da amministratore delegato della banca nel novembre 2007 dopo che l'istituto ha rivelato perdite superiori al miliardo di dollari. Prince era entrato in Citigroup nel 1969 ed era stato nominato ad nel 2003. - STANLEY O'NEAL: amministratore delegato di Merrill Lynch dal 2001, si dimette nell'ottobre 2007 in seguito ai 7,9 miliardi di perdite trimestrali registrati dalla banca. - WARREN SPECTOR (Bear Stearns): co-presidente dal 2001 ha lasciato la società lo scorso agosto dopo il collasso di due hedge-fund. (ANSA).
 

 

 

YAHOO!: MICROSOFT LASCIA, ACCORDO CON GOOGLE

12 Giugno 2008 21:20 NEW YORK - di ANSA
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Fumata Nera con il colosso di Bill Gates. Le trattative si concludono senza alcun accordo. Intesa col colosso Internet sulla pubblicita'. Tonfo del titolo.
Le trattative fra Microsoft e Yahoo! si sono concluse senza un accordo. Il colosso di Redmond si e' detto "non disponibile" a pagare $33 ad azione per rilevare la societa'.
Il motore di ricerca dovrebbe annunciare a breve un'intesa sulla pubblicita' on line con Google.
Negativa la reazione degli investitori: il titolo ha registrato un tonfo del 13%.


 

 

YAHOO!: MICROSOFT LEADER INFORMATICA, REGNA SU 1 MLD PC/ANSA (SCHEDA)

12 Giugno 2008 23:36 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 12 giu - Nata nel 1975 dalla mente geniale di Bill Gates, Microsoft è oggi leader incontrastata dell'informatica, con una capitalizzazione che sfiora i 300 miliardi di dollari. Di base a Redmond, nello Stato americano di Washington, è presente in 104 paesi del mondo e conta 80.000 dipendenti. Il suo sistema operativo Windows gira sul oltre il 90% dei personal computer del mondo, il che significa che il linguaggio delle varie versioni del sistema (l'ultima è Windows Vista) è utilizzato su circa un miliardo di pc. Anche Office, pacchetto di programmi che comprende anche Word ed Excel, ha conquistato circa il 90% del mercato. Uno strapotere che è stato contestato dalla Commissione Europea che a marzo del 2004 ha inflitto al colosso americano una multa record di 497 milioni di euro, confermata nel settembre dello scorso anno. Nell'esercizio 2006-2007, chiusosi a giugno, Microsoft ha raggiunto un giro d'affari di 51,1 miliardi di dollari e un utile netto di 14 miliardi. Le previsioni per l'anno in corso sono di un fatturato di 60 miliardi. Gates ha annunciato il suo addio al gruppo all'inizio dell'anno. Lascerà le redini da luglio per dedicarsi alla filantropia, dopo aver trovato in Steve Ballmer il suo successore.(ANSA).
 

 

 

YAHOO!: DA DEPOSITO LINK A SECONDO MOTORE RICERCA / ANSA (SCHEDA)

12 Giugno 2008 23:37 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 12 giu - Yahoo! è nata in California, patria anche del suo maggior concorrente Google, dal lavoro di due studenti di Stanford (anche in questo caso esattamente come Google), David Filo e Jerry Yang che, nel 1994, crearono un deposito di link in grado di tener traccia dei loro interessi personali su internet. Divenuta presto una lista troppo affollata e caotica, decisero di suddividerla in categorie, le quali a loro volta ed in breve tempo soffrirono dello stesso problema, portando alla successiva creazione di sotto-categorie e al concetto portante del neonato progetto Yahoo!. Il nome, reso celebre dal punto esclamativo finale, è l'acronimo di 'Yet Another Hierarchical Officious Oracle'. Due anni dopo la sua nascita, nel 1996, Yahoo!é sbarcata in Borsa, dove capitalizza oggi poco meno di 40 miliardi di dollari, grazie soprattutto al rialzo record segnato dopo l'annuncio dell'opa di Microsoft. Yahoo! è il secondo motore di ricerca a livello mondiale, raccogliendo poco meno del 13% delle richieste. Enorme il distacco dal numero uno Google che, secondo un'indagine condotta dall'americana Comscore, conta invece il 62,4% delle ricerche mondiali. Nel 2007 l'utile netto è diminuito del 12,1%. Nel primo trimestre 2008 Yahoo! ha registrato utili per 542,2 milioni di dollari. (ANSA).

 

 

YAHOO!: GOOGLE, DA GARAGE MENLO PARK A COLOSSO / ANSA (SCHEDA)

12 Giugno 2008 23:38 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 12 giu - 'Non essere cattivo'' è il suo motto e la sua filosofia consiste nel permettere ai suoi dipendenti di dedicare, una volta alla settimana, il 20% del tempo di lavoro a progetti che li interessano. Si presenta con questo aspetto giocoso, Google, l'azienda californiana che in 12 anni è diventata la più grande degli Stati Uniti, con un reddito di 16,5 milioni di dollari e 16.805 addetti. Fondata nel gennaio 1996 da Larry Page e Sergey Brin, allora studenti dell'università di Stanford, Google è nata in un garage di Menlo Park. Il capitale iniziale ammontava a 1,1 milioni di dollari, compreso un assegno da 100.000 dollari da parte di uno dei fondatori della Sun Microsystems, Andy Bechtolsheim. L'idea, che si rivelò subito vincente, era creare un motore di ricerca che analizzasse le relazioni fra i siti. All'inizio i Page e Brin utilizzarono il sito dell'università di Stanford con il dominio "google.stanford.edu"; il dominio "google.com" è stato registrato il 15 settembre 1997 e l'anno successivo l'azienda venne registrata come Google Inc. Il nome Google era nato per gioco, da un errore nella pronuncia del termine "googol", che indica il numero rappresentato dall'1 seguito da 100 zeri. Oggi il termine Google è diventato così familiare da entrare nei dizionari, come è accaduto nel 2006 con l'Oxford English Dictionary, che propone la definizione: "utilizzare il motore di ricerca Google per trovare informazioni su Internet". Il passaggio dal garage di Menlo Park agli uffici di Palo Alto è avvenuto nel marzo 1999, seguendo la stessa strada percorsa in precedenza da altre aziende della Silicon Valley. E' degli ultimi anni lo straordinario sviluppo dell'azienda che, partita come motore di ricerca innovativo e veicolo pubblicitario, ha rapidamente acquisito nuovi prodotti, i più celebri dei quali sono Gmail per la posta elettronica, Google Video e YouTube per i video, Google Earth per le mappe on line. (ANSA).
 

 

 

 

IMMOBILIARE USA: PIGNORAMENTI +100%

13 Giugno 2008 14:53 NEW YORK - di ANSA
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Sono raddoppiati i pignoramenti immobiliari negli Usa a maggio e i casi di insolvenza sono aumentati del 48% rispetto a un anno fa. I dati, diffusi da RealtyTrac, segnalano il peggioramento della crisi dei mutui e del mercato immobiliare tenuto conto che le case finite sul mercato hanno aumentato le giacenze, con il pericolo che i prezzi scendano ancora.
RealtyTrac ha rilevato che su 483 proprieta' immobiliari una e' stata colpita da pignoramento per il mancato rispetto dei pagamenti.
 

 

 

USA: PREZZI AL CONSUMO IN RIALZO +0.6% A MAGGIO

13 Giugno 2008 14:30 NEW YORK - di ANSA
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Il dato e’ leggermente superiore alle attese degli analisti (+0.5%). In linea con le stime del mercato il "core rate", avanzato dello 0.2%.Nel mese di aprile l'indice dei prezzi al consumo (CPI) negli Stati Uniti ha registrato una variazione positiva dello 0.6% rispetto al mese precedente.
Lo ha comunicato il Dipartimento del Lavoro Usa.
Le stime degli analisti erano per un rialzo dello 0.5% dell'indicatore.
Escluse le componenti piu' volatili, quali cibo ed energia, il dato ("core" CPI) e' risultato in progresso dello 0.2% (il che conferma il tasso annuale al 2.3%, in linea con le attese); gli analisti avevano previsto un rialzo del dato pari a +0.2%.


 

 

MUTUI: S&P COME MOODY'S, ERRORI IN CALCOLO RATING CREDITO

13 Giugno 2008 14:30 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 13 GIU - Standard & Poor's, come in precedenza aveva fatto Moody's, ha trovato degli errori nei modelli matematici in base ai quali aveva assegnato rating di alto livello a prodotti del credito strutturato. Vicki Tillman, un alto dirigente di S&P (compagnia del gruppo McGraw-Hill), ha spiegato che gli errori, relativi ai rating assegnati ai Constant Proportion Debt Obligation (CPDO), sono stati corretti a ottobre, e che non c'é stato alcuna "erronea" sopravvalutazione dei rating assegnati. Moody's, tre settimane fa, aveva invece assegnato rating superiori anche di quattro livelli rispetto al dovuto, a causa di malfunzionamenti informatici. "Effettuiamo regolarmente una verifica sui nostri rating, e in controllo di routine abbiamo scoperto un errore", ha comunciato Tillman secondo quanto riporta la Bloomberg. Il modello matematico usato da S&P - come ha spiegato il portavoce dell'agenzia di rating Chris Atkins - riguarda i rating pubblici (cioé assegnati ad uso del mercato) su sei transazioni, e un'operazione privata. Atkins ha detto che l'errore - una percentuale sbagliata per calcolare i flussi di cassa - è stato commesso a marzo 2007 ed è stato rilevato da un analista specializzato nella sorveglianza soltanto a ottobre. La correzione, tuttavia, non ha provocato alcun cambiamento nel rating. (ANSA).
 

 

 

MUTUI: STRAUSS-KAHN, PEGGIO DELLA CRISI E' ALLE SPALLE

13 Giugno 2008 14:59 OSAKA (GIAPPONE) - di ANSA
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(ANSA) - OSAKA (GIAPPONE), 13 GIU - Il peggio della crisi finanziaria scoppiata con il crollo dei mutui subprime sembra essere alle spalle. Lo afferma il direttore generale dell'Fmi, Dominique Strauss-Kahn, ad Osaka dove partecipa alla riunione dei ministri finanziari degli Otto Grandi. "Ci sono buone possibilità che la parte più consistente della crisi finanziaria sia ormai alle spalle, pur se è troppo presto per dirlo". Secondo le previsioni del Fondo, la crescita nei Paesi occidentali rallenterà nei prossimi tre trimestri, con una ripresa solo nel 2009. L'economia Usa segnerà un rimbalzo a fine del 2008 o ai primi del 2009, anche perché le principali banche d'investimento Usa, spiega da parte sua il segretario al Tesoro, Henry Paulson, stanno ottenendo risultati positivi sul fronte del rafforzamento patrimoniale. "Da marzo a oggi credo che le anche gli istituti d'investimento abbiano fatto progressi - spiega Paulson -. Alcune hanno imparato la lezione e migliorato la gestione di raccolta e liquidità". (ANSA).

 

 

 

USA: VENDITE DI CASE ESISTENTI IN CALO -1.0%

23 Maggio 2008 16:00 NEW YORK - di ANSA
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Nuova contrazione dell’ indicatore. Il dato di aprile scende a 4.89 milioni, ad un livello comunque migliore delle attese. Le stime del mercato erano infatti per un calo a 4.85 mln.Nel mese di aprile le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato un calo dell’1.0% al livello di 4.89 milioni di unita'. Il dato di marzo aveva registrato un calo del 2.6%.
Lo ha reso noto il dipartimento del Commercio Usa, sulla base dei dati forniti dall'Associazione nazionale delle agenzie immobiliari (National Association of Realtors, NAR).
Il dato si e' rivelato leggermente migliore delle stime del mercato che erano per una contrazione a quota 4.85 milioni. Sempre la National Association of Realtors ha annunciato che il prezzo medio di una casa in America e' sceso ad aprile a $202.300, un calo dell’8% rispetto a un anno fa.

 

 

Petrolio: nuovo rialzo prima del week-end. Pesante il bilancio settimanale

Venerdì 23 Maggio 2008, 21:37 - di ANSA
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L'ultima seduta della settimana si conclude ancora una volta al rialzo per i prezzi del petrolio che, dopo aver regalato ieri l'illusione di un ribasso, sono tornati puntualmente a recuperare terreno. Le quotazioni hanno da subito imboccato la via dei guadagni, arrivando a segnare un massimo di seduta poco al di sotto dei 134 dollari. Su questi livelli però sono ricomparse le vendite che hanno riportato i prezzi fin sotto i 131 dollari, salvo un recupero nel finale che non ha impedito una chiusura con il segno più. Il future con scadenza luglio viene infatti fotografato a quota 132,12 dollari, con un progresso dell'1%.
Gli acquirenti non sono stati frenati neanche dall'attesa per il lungo ponte, visto che lunedì prossimo il circuito del Nymex rimarrà chiuso a New York, per via della festività del Memorial Day.
Molto pesante intanto il bilancio di quest'ultima settimana, visto che i prezzi dell'oro nero sono saliti di quasi 6 dollari nelle ultime cinque giornate, con un rialzo del 4,61% rispetto al valore di chiusura di venerdì scorso.

 

 

PETROLIO: Opec taglia stime della domanda

13 Giugno 2008 15:48 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 13 GIU - L'Opec rivede al ribasso le stime sulla domanda globale di greggio nel 2008 e ribadisce che il mercato e' 'ampiamente fornito'.Il calo delle stime si e' registrato per il quinto mese di fila. Nell'ultimo rapporto dell'Organizzazione dei 12 paesi che estrae circa il 40% del greggio mondiale, le previsioni sulla domanda di petrolio sono state ridimensionate di 60.000 barili a quota 86,88 mln di barili al giorno. La crescita delle scorte sara' superiore alla media nel terzo trimestre.
 

 

 

 

WALL STREET: IN RALLY, IL NASDAQ SALE DI OLTRE IL 2%

13 Giugno 2008 23:00 NEW YORK - di WSI
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Indici in forte progresso nonostante il brutto dato sulla fiducia dei consumatori. Nessuna sorpresa dall'inflazione. Ritraccia il greggio, recupera il dollaro. Contrastata la performance settimanale.
Wall Street ha chiuso la seduta in deciso rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato l'1.37% a 12307, l’S&P500 l'1.50% a 1360, il Nasdaq e’ salito dello 2.09% a 2454. Il rialzo si e’ materializzato subito dopo il rilascio dei dati sull’inflazione, che hanno evidenziato una crescita dei prezzi sostanzialmente in linea con le previsioni degli analisti. Un relativo supporto e’ giunto anche dal fronte energetico, con il petrolio in calo di quasi $2. Per la settimana, l'indice industriale e' avanzato dello 0.8%, invariato l'S&P500, -0.8% per il Composite.
Nel mese di maggio il CPI e’ cresciuto dello 0.6%, leggermente al di sopra delle attese (+0.5%), ma la versione "core" dell’indicatore, che non considera le componenti piu’ volatili quali cibo ed energia, e’ avanzato dello 0.2%, rispettando le stime.
La Fed ha espresso alcune preoccupazioni di recente riguardo all’elevato livello inflazionistico e il mercato ha iniziato a scontare un rialzo del costo del denaro prima della fine dell’anno. Non sono pero’ ancora chiare le prossime mosse della Banca Centrale in materia di politica monetaria.
I listini sono riusciti ad avanzare con forza nonostante il brutto dato sulla fiducia Michigan, crollato ai minimi di 28 anni. Gli elevati prezzi energetici, il "credit crunch" e la mancata ripartenza del comparto immobiliare continuano a preoccupare le famiglie americane.
Proprio in riferimento al comparto delle case, continuano a giungere notizie poco incoraggianti dal settore. Sono infatti raddoppiati i pignoramenti degli immobili negli Usa a maggio e i casi di insolvenza sono aumentati del 48% rispetto a un anno fa.
Tra i titoli maggiormente attivi, citiamo Coca-Cola (KO), particolarmente debole per via di un allarme sull’aumento dei costi lanciato da una sua sussidiaria che ha citato un deterioramento delle condizioni economiche in Italia, Ucraina e Romania. US Airways (LCC), il cui titolo si e’ deprezzato di oltre il 25% nella seduta di ieri, ha annunciato una riduzione delle rotte e un taglio di 1700 posti nella forza lavoro. Exxon Mobil (XOM) ha dichiarato che entro il prossimo anno abbandonera’ il business della distribuzione di benzina al dettaglio: per il gigante petrolifero l’attivita’ non risulta essere profittevole neanche con il prezzo del carburante a $4 al gallone.
Nel comparto energetico, giu’ il petrolio. I futures con consegna luglio hanno chiuso in ribasso di $1.88 a $134.86 al barile. Sul valutario, l’euro ancora in calo a 1.5370 nei confronti del dollaro. In lieve progresso l’oro a $873.10 l’oncia (+$1.10). In calo i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.2610%.

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

BORSE: FIDUCIA A MINIMI 27 ANNI,MA WALL STREET CONTINUA RALLY

13 Giugno 2008 18:40 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 13 GIU - La borsa di New York si appresta ad azzerare le perdite di questa settimana, mettendo a segno un rally dell'1% e rispondendo con un'alzata di spalle all'ennesimo scivolone della fiducia dei consumatori, ai minimi di quasi 28 anni. A metà seduta il Dow Jones guadagna l'1% a 12.267 punti. Lo Standard & Poor's 500 sale dell'1,1% a 1.352,4, mentre il Nasdaq segna +1,8% (dopo un +2%) a 2.447 punti. L'indice preliminare sulla fiducia dei consumatori americani, calcolato da Reuters e dall'Università del Michigan, è risultato in calo a giugno a 56,7 da 59,8 del mese precedente, al di sotto del 59 previsto e ai minimi dal 1980. Un brutto colpo per i consumi, che rappresentano i due terzi del motore economico americano, tanto più che le aspettative sull'inflazione nei prossimi cinque anni sono rimaste al 3,4%, sui massimi dal 1995. L'inflazione, del resto, continua a correre: a maggio è accelerata allo 0,6% da 0,2% di aprile, sui massimi da novembre e al di sopra dello 0,5% previsto, anche se al netto delle componenti cibo e petrolio i prezzi sono saliti dello 0,2%, come atteso. Eppure la borsa, complice anche il calo del petrolio che viaggia a circa 134 dollari, non ha reagito più di tanto ai dati economici negativi. Proprio il greggio in ribasso ha fatto schizzare come United Airlines (+7,3%) e AMR, la società che controlla American Airlines. VOlano anche U.S. Airways e Continental dopo il miglioramento dei rating. Citigroup (+1,2%), Goldman Sachs (+3,8%) e Morgan Stanley (+3,2%) sono ben comprate dopo che l'inflazione 'core', quella più osservata dalla Federal Reserve, è risultata in linea con le previsioni, allontanando lo spettro di una fiammata dei prezzi con conseguente drastica stretta monetaria. Lehman Brothers è schizzata (+10%) dopo le forti vendite degli ultimi giorni, grazie anche a BlackRock che ha sottoscritto la ricapitalizzazione esprimendo fiducia sul futuro della banca. A trainare i tecnologici ci pensa Microsoft, che guadagna oltre il 3% dopo che è affondata la sua offerta per Yahoo!. (ANSA).
 

 

USA: PREZZI SU, FIDUCIA SCENDE; FED IN SITUAZIONE DIFFICILE

13 Giugno 2008 19:01 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 13 giu - L'incremento maggiore degli ultimi sei mesi: l'inflazione negli Usa, spinta dalla fiammata dei prezzi dell'energia, schizza a maggio segnando un +0,6%. E la fiducia dei consumatori crolla ai livelli più bassi da quando Jimmy Carter era alla Casa Bianca. I dati pongono "la Fed in una situazione difficile", spiega Michael Darda, capo economista della Mkn Partners. E la situazione è destinata a peggiorare, con gli economisti convinti che i prezzi saliranno ancora nei prossimi mesi. I dati diffusi dal Dipartimento del lavoro statunitense indicano che a spingere l'inflazione sono i costi energetici, saliti del 4,4% a maggio, con i carburanti aumentati del 10% e la benzina del 5,7%. Gli alimentari mostrano invece un modesto incremento dello 0,3%. A salire in modo deciso sono i capitoli più legati al petrolio, quali i trasporti, cresciuti del 2%, con un +3,2% segnato dai biglietti aerei. Il rialzo congiunturale dello scorso mese è superiore alle attese degli analisti, che prevedevano un +0,5%. Su base annua i prezzi sono saliti del 4,2%. "Non è una buona notizia ma non è una sorpresa: l'aumento al di sopra delle attese è dovuto ai prezzi energetici, per i quali prevediamo ulteriori incrementi in giugno", spiega Stephen Gallagher, analista di Societé Generale. "E' sempre più evidente che la rimonta dei prezzi aumenta i costi per le imprese e i prezzi per i consumatori", aggiunge Kenneth Beauchemin, analista di Global Insight. La volata dei prezzi di maggio conferma le preoccupazioni espresse nei giorni scorsi da vari rappresentanti della Fed, in primis il presidente Ben Bernanke. Il comitato di politica monetaria della banca centrale americana si riunirà i prossimi 24 e 25 giugno. Dall'incontro è atteso il mantenimento dello status quo, con tassi fermi al 2%. A complicare ulteriormente il quadro congiunturale di fronte al quale la Fed si troverà ad agire è il calo dell'indice di fiducia dei consumatori, misurato dall'Università del Michigan, sceso a 56,7 punti in giugno dai 59,8 punti di maggio. "L'indice è in caduta libera dal settembre 2007 - precisa Brian Bethune di Global Insight - e ormai si attesta ai livelli più bassi dal 1980". (ANSA).
 

 

 

USA: GREENSPAN, CALO PRONUNCIATO ECONOMIA DA MARZO

13 Giugno 2008 19:10 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 13 giu - "C'é un pronunciato rallentamento dell'economia da marzo", sulla quale il mercato immobiliare continua a pesare, con pressioni al ribasso. Lo afferma l'ex presidente della Fed, Alan Greenspan.(ANSA).
 

 

 

USA: GREENSPAN,IMMOBILI PROBLEMA CRITICO PER ECONOMIA,MERCATI

13 Giugno 2008 20:08 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 13 giu - Il rallentamento economico è imputabile alla crisi dei mercati finanziari, ma ci sono "poche possibilità" che si tramuti in una profonda recessione. Lo afferma l'ex presidente della Fed Alan Greenspan, secondo il quale il peggio della crisi dei mercati finanziari "é passato o la sarà presto". Il mercato immobiliare resta "un problema critico" e pesa sull'economia, così come sui mercati finanziari che potrebbero non riprendersi pienamente fino a quando i prezzi delle case non si saranno stabilizzati, "forse per la fine dell'anno". (ANSA).
 

 

 

G8: minori rischi di impatto crisi finanza su economia - Draghi

Sabato 14 Giugno 2008, 10:23 OSAKA - di REUTERS
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OSAKA (Reuters (Londra: TRIL.L - notizie) ) - I rischi che la crisi finanziaria scoppiata lo scorso agosto debordi con ripercussioni serie sull'economia reale sono calati decisamente rispetto a tre mesi fa. Lo sostiene il Financial stability forum (Fsf) che oggi ha riferito ai ministri finanziari del G8 sull'attuazione di alcune delle raccomandazioni del Forum per rafforzare il sistema
finanziario.
La relazione di Mario Draghi, presidente Fsf, al G8 di Osaka è partita dal fatto che il sistema finanziario internazionale si trova in uno stato di "fragile stabilità", in miglioramento rispetto alla scorsa primavera ma ancora in una situazione di equilibrio precario.
Il lavoro del Forum comunque procede e, secondo Draghi, "siamo sulla strada per portare a termine le azioni richieste entro i primi cento giorni".
"Una differenza sostanziale è che tre-quattro mesi fa c'era la sensazione si potessero verificare casi di insolvenza seri, con ripercussioni sistemiche e con impatto sull'economia reale" ha detto Draghi. "Dopo [l'intervento] della Fed su Bear Stearns (NYSE: BSC - notizie) , queste preoccupazioni si sono ridimensionate e, anche se ci saranno casi di insolvenza, è improbabile ci siano implicazioni sistemiche".
"Sembra improbabile che la situazione delle banche possa avere ricadute sull'economia reale" ha detto Draghi, sottolineando che "i rischi per l'economia reale vengono [ora] dall'economia stessa" e non dalla finanza.
Tra i pericoli, secondo il presidente del Forum, l'andamento del mercato immobiliare, l'inflazione e il rialzo dei prezzi petroliferi".

 

 

 

G8: caro greggio potrebbe prolungare rallentamento Usa - Paulson

Sabato 14 Giugno 2008, 13:24 - di REUTERS
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OSAKA (Reuters (Londra: TRIL.L - notizie) ) - I vistosi rincari del greggio potrebbero prolungare il rallentamento economico Usa partito ormai l'estate scorso dalla crisi del mercato immobiliare e creditizio. Lo dice il segretario al Tesoro Henry
Paulson.
Parlando alla stampa al termine della riunione G8 di Osaka, il segretario si dice nuovamente favorevole alla politica del dollaro forte e nega che il deprezzamento della valuta Usa possa essere messo in relazione al rincaro dei prezzi energetici a livello globale.
Il prodotto interno lordo Usa ha visto nei primi tre mesi dell'anno un'espansione al tasso annuo di 0,9% e secondo Paulson la crescita dovrebbe tornare ad accelerare quest'anno a dispetto dell'impatto negativo della contrazione del mercato immobiliare, della turbolenza dei mercati finanziari e dell'aumento dei costi energetici.
"Stiamo ancora affrontando le difficoltà del mercato immobiliare e finanziario e prevediamo di andare avanti ancora per un po' ma crediamo anche che la crescita economica torni ad accelerare entro fine anno, per quanto siamo consapevoli del rischio che l'aumento del greggio prolunghi il rallentamento Usa" spiega.
L'impatto degli elevati costi di energia e alimentari si è rivelato il tema centrale dei ministri finanziari di Usa, Giappone, Gran Bretagna, Canada, Italia, Francia, Germania e Russia.
Se per Roma e Parigi a monte dei rincari delle materie prime un ruolo fondamentale ha la speculazione, per il segretario Usa i prezzi del greggio sono determinati dai fondamentali di domanda e offerta.
"Questa corsa dei prezzi in ultima analisi riflette le tendenze di lungo termine di offerta e domanda a livello globale, sostenuta crescita economica in coincidenza con un periodo di investimenti minimi nel campo della produzione" spiega Paulson.
Il segretario Usa riferisce che nel corso della riunione di Osaka alcuni ministri hanno lamentato che gli elevati prezzi delle materie prime vengano usati dagli investitori per proteggersi dai rischi di inflazione.
"Non credo ci sia nulla a che fare con il dollaro" risponde a un cronista che gli chiede se all'origine del rincaro del greggio ci sia anche il deprezzamento della valuta Usa.
Da febbraio 2002 a questa parte, ricorda il segretario, il dollaro si è deprezzato di circa 25% mentre il rincaro del petrolio è stato del 500%.
"Per quanto riguarda gli investitori finanziari, la speculazione e il suo ruolo, stiamo esaminando la questione ma tutti i segnali indicano un'origine da offerta e domanda" continua, precisando di non ritenere il deprezzamento del dollaro una delle cause principali del rincaro.
Per il segretario Usa esiste la tendenza a cercare un capro espiatorio cui affidare la responsabilità della corsa del greggio.
"E' molto semplice per chi cerca soluzioni di breve termine ed è rischioso dire che dipende tutto dalla speculazione" dice.
Nel corso degli ultimi dieci anni, ricorda, non si è visto un reale aumento nella capacità degli impianti e sono necessari nuovi importanti investimenti per potenziare la produzione.
Non esistono soluzioni di breve termine ma i consumatori di greggio devono "evitare sussidi e altre politiche distorsive del mercato", mentre i paesi produttori dovrebbero aprire l'economia a maggiori investimenti nel campo della produzione petrolifera" dice.
"I produttori devono incrementare offerta e capacità" aggiunge.
Per Paulson infine i paesi ricchi dovrebbero garantire ai poveri un'assistenza alimentare d'emergenza e quelli in via di sviluppo sostituire sussidi alimentari generali con aiuti meglio mirati e abbattere le restrizioni sulle esportazioni.
Oltre ad aver discusso le condizioni dell'economia globale, compito dei ministri finanziari è stato quello di delineare l'agenda della riunione dei capi di Stato e di governo che si terrà sempre in Giappone il mese prossimo.
Paulson riconosce che l'inflazione derivante da energia e alimentari rende i cittadini più critici nei confronti della globalizzazione, termine con cui si intende in generale la sempre maggiore integrazione dei mercati mondiali.
"Una chiusura porterebbe alla stagnazione economica e alla perdita di milioni di posti di lavoro, allontanerebbe gli investimenti esteri, rallenterebbe la crescita e aumenterebbe il costo di molti beni e servizi per i consumatori Usa" spiega.
 

 

 
 

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