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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - da Lunedì 16 a Giovedì 26 Giugno 2008

PARTE  2

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  Sabato 21 giugno 2008   Domenica 22 giugno 2008   Giovedì 26 giugno 2008  
       
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Lehman Brothers: conferma perdita trimestrale 2,8 mld dlr

16 Giugno 2008 15:10 ROMA - di ANSA
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Ridotta consistenza asset legati agli immobili del 20%
(ANSA) - ROMA, 16 GIU - Lehman Brothers ha comunicato che le perdite nel secondo trimestre sono ammontate a 2,8 mld di dollari, come preannunciato nei giorni scorsi. La perdita per azione e' di 5,14 dollari. La banca d'affari statunitense ha inoltre precisato di aver ridotto la consistenza degli asset legati agli immobili del 20,0% a 64,7 miliardi di dollari allo scopo di contenere l'impatto derivante dal collasso dei mercati finanziari. Al tempo stesso sono stati tagliati anche i prestiti cosiddetti 'leveraged'.
 

 

PETROLIO: NUOVO RECORD A 139,89 DOLLARI A NEW YORK

16 Giugno 2008 16:12 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 16 GIU - Anche il Brent, il greggio di riferimento europeo, ha raggiunto oggi un nuovo record storico, toccando i 139,32 dollari al barile sulla piazza di Londra. A spingere in alto le quotazioni dell'oro nero, secondo gli analisti, sarebbe stato l'annuncio di un'interruzione della produzione petrolifera in Norvegia e il rialzo dell'euro, mentre cresce l'attesa per la riunione in programma il 22 giugno in Arabia Saudita tra Paesi produttori e consumatori. L'ultimo doppio record storico del petrolio e del Brent risale al 6 giugno, quando il petrolio era arrivato a toccare quota 139,12 dollari a New York e il Brent 138,12 dollari a Londra. (ANSA).
 
 

 

PETROLIO: AUMENTO SAUDITA NON FERMA CORSA,SFIORA 140 DLR/ANSA - RECORD A 139,89;ANCHE BRENT A MASSIMI; ATTESA PER RIUNIONE GEDDA

16 Giugno 2008 20:07 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 16 GIU - Non è servito a frenare la corsa dell'oro nero l'annuncio che l'Arabia Saudita è pronta ad aumentare la propria produzione di petrolio. E' bastata infatti la chiusura di una piattaforma petrolifera al largo della Norvegia, unita all'effetto del dollaro debole, a riaccendere la fiammata del greggio che è arrivato a sfiorare quota 140 dollari al barile. Il petrolio, che nei primi scambi al mercato after hours di New York cedeva l'1% a quota 133,46 dollari al barile, beneficiando della notizia arrivata da Riad, ha invertito rotta a metà mattinata e ha iniziato a correre fino a toccare un nuovo record a 139,89 dollari al barile. Le quotazioni hanno poi ripiegato sul finire della seduta portandosi a intorno ai 134 dollari. Anche il Brent, il greggio di riferimento europeo, ha raggiunto un nuovo massimo storico, a 139,32 dollari al barile sulla piazza di Londra. L'ultimo doppio record storico del petrolio e del Brent risale al 6 giugno, quando il petrolio era arrivato a toccare 139,12 dollari al barile e il Brent 138,12. Secondo gli analisti, l'impennata riflette la reazione del mercato all'interruzione della produzione petrolifera nella piattaforma di Oseberg, al largo della Norvegia, in seguito ad un incendio scoppiato domenica. Questo, unito alla debolezza del dollaro, è bastato a vanificare l'effetto dell'annuncio, fatto ieri dal segretario generale dell'Onu Ban Ki Moon, che l'Arabia Saudita, il maggior esportatore di petrolio al mondo, aumenterà a luglio la propria produzione di greggio di 200.000 barili al giorno, portandola a 9,75 milioni di barili (con un conseguente aumento dello 0,2% delle forniture mondiali), proprio con l'obiettivo di calmierare il prezzo dell'oro nero. I 200 mila barili al giorno in più di produzione non sono "grandissima cosa" secondo il presidente dell'Unione Petrolifera italiana, Pasquale De Vita, che attende tuttavia di vedere quali potranno essere gli effetti della misura. L'aumento potrebbe essere invece un "gesto significativo" secondo il segretario all'Energia Usa Samuel Bodman. Gli analisti vedono nella mossa il segnale che altri membri dell'Opec, l'organizzazione dei Paesi produttori di petrolio, potrebbero seguire l'esempio di Riad. L'aumento dell'Arabia Saudita dovrebbe comunque essere annunciato ufficialmente nell'atteso incontro tra Paesi produttori e Paesi consumatori in programma il 22 giugno a Gedda, in Arabia Saudita, che ha come scopo quello di trovare una soluzione all'aumento senza freni dei prezzi del petrolio. Solo nell'ultimo mese, il greggio è aumentato del 9,4%, riaccendendo la preoccupazione per il rischio che l'economia entri in un periodo di stagflazione. Che l'impennata dei prezzi rappresenti una "minaccia" per l'economia mondiale l'ha sottolineato anche il G8 finanziario, appena riunitosi in Giappone, che ha invitato i Paesi produttori ad un maggiore sforzo in termini di offerta. (ANSA).

 

 

 

USA: IL NY EMPIRE STATE INDEX CROLLA A -8.7 PUNTI

16 Giugno 2008 14:34 ROMA - di ANSA
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Piccolo giallo sull'indicatore che misura l'attivita' nell'area di New York, comunicato con alcuni minuti di ritardo. L'indice sorprende gli analisti, che avevano previsto un lieve recupero a -2.4 punti.
Nel mese di giugno l’indice che monitora l’andamento dell’attivita’ manifatturiera nell’area di New York e' sceso a -8.7 punti. Si tratta della quarta lettura negativa negli ultimi 5 mesi.
Il dato e’ inferiore alle aspettative che erano per un lieve recupero a -2.4.
Lo scorso mese l’indicatore aveva registrato un calo a -3.2 punti dai +0.6 di aprile.

 

 

 

 

WALL STREET: RECUPERA MA IL DOW RESTA IN ROSSO

16 Giugno 2008 22:10 NEW YORK - di WSI
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Seduta a due velocita' per la borsa americana, che tenta di risalire grazie al ritracciamento del petrolio dal nuovo record storico. Bene i titoli finanziari con Lehman, acquisti sulle radio satellitari XM e Sirius.
Seduta contrastata per gli indici azionari americani. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.31% a 12269, l’S&P500 ha guadagnato lo 0.01% a 1360, meglio il listino tecnologico Nasdaq, riuscito ad avanzare dello 0.83% a 2474. Il recupero degli indici dai minimi giornalieri e’ stato possibile grazie al ritracciamento del petrolio, che in mattinata aveva segnato un nuovo record storico. Parziale rassicurazione per gli investitori e’ giunta anche dal comparto finanziario, grazie all’ultima conferenza di Lehman Brothers che ha confermato la perdita trimestrale annunciata la scorsa settimana.
Dopo essere schizzato ad un nuovo massimo assoluto di $138.89 al barile, spinto dalle voci di un incendio in un impianto di raffinazione nel Mare del Nord, il greggio e’ tornato a trattare in territorio negativo, con gli operatori che hanno continuato a metabolizzare le ultime dichiarazioni dell’Arabia Saudita relative ad un incremento della produzione di 500 mila barili al giorno con lo scopo di calmierare i prezzi e garantire un adeguato equilibrio tra domanda ed offerta. Alla fine della giornata, i futures con consegna luglio hanno archiviato la seduta in ribasso di $0.25 a $134.61.
Gli investitori hanno accolto con entusiasmo anche i dettagli emersi dalla conferenza della banca d’affari Lehman Brothers (LEH) che dopo aver confermato la perdita di $2.8 miliardi per il secondo trimestre, ha offerto un aggiornamento sulla ristrutturazione del modello di business. "Il fatto che la banca si stia impegnando per diminuire il debito ed offrire una maggiore trasparenza sui risultati e’ da considerarsi positivo" ha affermato Richard Campagna, managing director di Provident Investment Counsel. "Si tratta di un segnale di stabilizzazione per l’intera industria finanziaria". Il titolo ha chiuso la sessione in progresso del 5% circa, guidando al rialzo l’intero comparto.
Il brutto dato macro diffuso in giornata ha pero’ risvegliato le preoccupazioni sullo stato di salute dell’economia a stelle e strisce. Nel mese di giugno, l’Empire State Index, ha evidenziato una brusca contrazione dell’attivita’ maniffatturiera nell’area di New York, ad un livello nettamente inferiore rispetto al consensus del mercato.
La scorsa settimana si era conclusa con gli indici in rialzo, supportati dal buon flusso delle vendite al dettaglio e da un rapporto sui prezzi al consumo, cresciuto in linea con le attese degli analisti. L’inflazione continuera’ ad essere monitorata da vicino dagli operatori, che restano pertanto in attesa dei dati sui prezzi alla produzione (PPI), in calendario per la giornata di martedi’ e per cui e’ previsto un incremento netto dell’1%.
Restando nel comparto finanziario, ad occupare la scena in giornata e’ stato anche il colosso assicurativo American International Group (AIG), componente del Dow Jones, arretrato in seguito alla notizia del licenziamento del CEO Martin Sullivan; a rivestire il ruolo di ad dell’azienda sara’ Robert Willumstad, ex di Citigroup.
Tra i titoli hi-tech, riflettori puntati sulle radio satellitari Sirius (SIRI) ed XM Satellite Radio (XMSR): la FCC (Federal Communications Commission), l’organo di controllo americano del comparto delle telecomunicazioni, ha approvato il merger tra le due societa’. I due titoli hanno chiuso con rialzi medi superiori ai 4 punti percentuali. Nel settore dei servizi, luci sull’inizio delle trattative tra Republic Services (RSG) ed Allied Waste Industries (AW) che potrebbero condurre ad un’operazione di fusione del valore di $6.6 miliardi.
Sugli altri mercati, sul valutario, euro in recupero rispetto al dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.5476. In lieve progresso l’oro a $886.30 l’oncia (+$13.20). In lieve progresso infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.2450% dal 4.2610%.

 

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 

GERMANIA: indice Zew crolla a -52,4, peggio di attese

17 Giugno 2008 13:21 ROMA - di ANSA
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Influenzato l'euro che scende a 1,5466 dollari
(ANSA) - ROMA, 17 GIU - L'indice di fiducia degli investitori tedeschi misurato dall'istituto Zew e' crollato a -52,4 a giugno da -41,4 di maggio. Il dato e' decisamente peggiore rispetto alle stime degli economisti che avevano preventivato un ribasso a -42,5. Il crollo dello Zew ha influenzato l'euro, che e' sceso a 1,5466 dollari.

 

 

 

USA: NUOVI CANTIERI EDILI IN CALO -3.3% A MAGGIO

17 Giugno 2008 14:30 NEW YORK - di ANSA
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Dopo il rimbalzo dello scorso mese, l’indicatore torna a segnare una contrazione. Il dato e' di 975 mila, inferiore alle stime degli analisti. In lieve calo anche le licenze di costruzione (indicatore di attivita’ futura).
Nel mese di maggio i nuovi cantieri edili negli Stati Uniti sono diminuiti del 3.3% ad un valore annualizzato e destagionalizzato di 975 mila unita’, in leggero ribasso rispetto alle attese degli analisti che erano per un valore di 980 milioni. Si tratta del peggiore livello dal marzo del 1991. Il dato dello scorso mese e’ stato ritoccato al ribasso da 1.032 milioni a 1.008 mln.
Lo ha annunciato il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti.
In lieve calo anche il numero delle licenze di costruzione (-1.3%), un indicatore di attivita’ futura sull'apertura dei cantieri, attestatesi a 969 milioni (stime 960 milioni).

 

 

USA: PREZZI ALLA PRODUZIONE IN CRESCITA +1.4%

17 Giugno 2008 14:30 NEW YORK - di ANSA
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Il dato e’ superiore alle attese del mercato. Le stime degli analisti erano per un rialzo dell’1%. In linea con le stime invece la versione "core" (+0.2%). Il tasso annuale...
Nel mese di maggio l'indice dei prezzi alla produzione (PPI) ha registrato negli Stati Uniti un progresso dell’1.4%, in netto rialzo rispetto al mese precedente in cui l’indicatore era avanzato dello 0.2%.
Lo ha comunicato il Dipartimento del Lavoro Usa.
Il dato e’ risultato superiore alle attese degli analisti, che erano pari ad un progresso dell’1%.
Escluse le componenti piu' volatili, quali cibo ed energia, il dato ("core" PPI) ha riportato una variazione positiva +0.2% rispetto al +0.4% di aprile, attestandosi ad un livello in linea con le attese e confermando cosi’ il tasso annuale a +3.00%.
 

 

 

GOLDMAN SACHS: TRIMESTRALE; UTILE SCENDE A 2,09 MLD DOLLARI

17 Giugno 2008 14:42 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 17 GIU - Il bilancio presentato oggi risente favorevolmente dei guadagni percepiti dalla banca a valere sulle commodities, cioé le materie prime, che hanno compensato le perdite derivanti dall' esposizione sul segmento del subprime. L' andamento dei conti del colosso statunitense è stato inoltre molto migliore rispetto a quelli delle rivali come Lehman Brothers in particolare, che proprio ieri ha confermato per lo stesso periodo una perdita di 2,8 miliardi di dollari. In Borsa in ogni caso il titolo da inizio anno ha ceduto il 15% contro -20,0% fato segnare in media dal comparto. I ricavi nel secondo trimestre sono scesi del 7,5% a 9,42 miliardi di dollari contro 10,2 miliardi precedenti. Domani sarà un altro gruppo di primo piano del settore, cioé Morgan Stanley, a diffondere la trimestrale. (ANSA).
 

 

FED: POOLE, SU INFLAZIONE PRIMA SI AGISCE MEGLIO E'

17 Giugno 2008 14:45 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 17 giu - Sul fronte dell'inflazione la Fed farebbe meglio ad agire prima anziché dopo. Ne è convinto l'ex presidente della Fed di St. Louis, William Poole, secondo il quale la banca centrale statunitense dovrebbe impedire che la corsa dei prezzi si ripercuota anche sui salari. (ANSA).
 

 

 

 

USA: INDICE MUTUI-CASA -8,8%, RIFINANZIAMENTI -15%

18 Giugno 2008 13:13 NEW YORK - di ANSA
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L'indice delle richieste di mutuo ipotecario negli Usa è sceso dell'8,8% la scorsa settimana, per via del forte aumento dei tassi sui prestiti. A trainare il ribasso, sono le domande di rifinanziamento che hanno segnato un calo del 15%, rivedendo i minimi da luglio 2006 (a quota 1.378,6), mentre le richieste per l'effettivo acquisto di un immobile sono diminuite del 4,4%. Il tasso medio su un mutuo trentennale è salito al 6,57%, il livello più alto da un anno a questa parte, dal 6,24% della settimana precedente.
 

 

 

mutui: UNA CRISI DA 1.300 MILIARDI DI DOLLARI

18 Giugno 2008 16:53 NEW YORK - di ANSA
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Questa la stima su scala mondiale relativa alle perdite e svalutazioni dovute al "credit crunch". Le previsioni di John Paulson, fondatore dell'hedge fund Paulson & Co, superano quelle dell'FMI.
La crisi del credito comporterà perdite e svalutazioni per un totale di 1.300 miliardi di dollari su scala mondiale. Questa la previsione di John Paulson, fondatore dell'hedge fund Paulson & Co, che supera la stima di 945 miliardi di dollari avanzata dal Fondo Monetario Internazionale.
"Per le svalutazioni siamo soltanto a un terzo del cammino", ha detto Paulson nel corso di una conferenza a Monaco riportata dall'agenzia Bloomberg. "Ci sono ancora molti problemi e continueranno a farsi sentire nel corso dell'anno", ha spiegato Paulson, sottolineando di non vedere "alcun segno di stabilizzazione".

 

 

 

LEHMAN BROTHERS: CNBC; SOTTO PRESSIONE PER MESSA IN VENDITA

18 Giugno 2008 17:59 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 18 GIU - Lehman Brothers non ha ufficialmente commentato le indiscrezioni riportate dalla CNBC circa una possibile vendita, ma una fonte della banca citata da Reuters ha smentito che siano in corso trattative finalizzate a questa soluzione. In Borsa il titolo - che nelle ultime sedute aveva dato qualche segno di recupero dopo il recente crollo - perde oltre il 5% sotto i 24 dollari. Lehman Brothers è la più piccola fra le banche d' affari statunitensi. Nei giorni scorsi l' amministratore delegato Richard Fuld aveva sottolineato la solidità del gruppo. Lo stesso Fuld peraltro aveva precisato che se un candidato all' acquisto si dovesse fare avanti egli avrebbe l' obbligo di portare questa proposta all' esame del consiglio di amministrazione. (ANSA).

 

 

USA: UCLA, CRESCITA ANEMICA IN PROSSIMI MESI, NO RECESSIONE

18 Giugno 2008 15:58 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 18 giu - L'economia americana, sotto pressione per la continua flessione del valore delle case, dell'aumento dei prezzi dell'energia e della disoccupazione, registrerà una crescita "anemica" nei prossimi mesi ma, al momento, non c'é rischio recessione. E quanto prevedono gli analisti dell'università californiana Ucla. "Nessuna recessione quest'anno", spiega l'economista Edward Leamer, direttore della trimestrale UCLA Anderson Forecast, sottolineando comunque come per l'economia statunitense i mesi a venire si presentano ancora duri, con solo lievi miglioramenti quest'anno o il prossimo. Per un ripresa normale della crescita bisognerà attendere il 2010. Il trimestre in corso dovrebbe registrare un pil solo lievemente positivo se non fermo, per poi chiudere il 2008 a +1,2%.(ANSA).


 

 

 

WALL STREET: CEDE TERRENO, MALE LE TRIMESTRALI

18 Giugno 2008 22:10 NEW YORK - di WSI
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I listini perdono oltre l'1%, il Dow viola la soglia psicologica dei 12000 punti durante le contrattazioni: non accadeva da tre mesi. Delusione da FedEx e Morgan Stanley. Greggio sopra i $136.
Le deludenti trimestrali societarie e l’avanzamento del greggio hanno bloccato la strada dei rialzi ai listini americani, che hanno archiviato ancora una volta la seduta in calo. Il Dow Jones ha ceduto l'1.08% a 12029, l’S&P500 lo 0.97% a 1337, il Nasdaq e’ arretrato dell'1.14% a 2429. Durante le contrattazioni l’indice industriale ha violato la soglia psicologica dei 12000 punti, un evento che non si verificava da tre mesi (17 marzo).
A preoccupare gli investitori continuano ad essere le prospettive economiche e il continuo aumento dell’inflazione. Segnali poco incoraggianti sono emersi dalla trimestrale del corriere internazionale FedEx (FDX), che ha riportato utili di 2 centesimi inferiori al consensus, a causa degli elevati costi del carburante. La societa’, ritenuta un po’ la cartina di tornasole dell’economia, ha anche rivisto al ribasso l’outlook sul primo trimestre e sull’intero anno fiscale 2009.
Nonostante il calo delle scorte settimanli inferiore alle attese, e l’intervento del presidente Usa Bush, sulla necessita’ di un incremento della produzione domestica di petrolio (attraverso l’annullamento dei divieti sulle operazioni di trivellazione offshore), il greggio ha continuato a spingersi al rialzo, archiviando la seduta oltre i $136. Dopo essere rimbalzati su un minimo intraday di $131.82, i futures con scadenza luglio hanno recuperato terreno avanzando di $2.67 (+2%) a $136.68 al barile rispetto all’ultima chiusura.
"Il mercato azionario e’ alle prese con serie difficolta’, l’inflazione tende ad avanzare supportata dal continuo aumento del greggio, e cio’ non fa altro che rinvigorire le paure di un brusco rallentamento economico" ha dichiarato Robert Pavlik, chief investment officer di Oaktree Asset Management.
Nel comparto finanziario, Morgan Stanley (MS) ha riportato utili di 3 centesimi superiori alle attese (comunque dimezzati rispetto allo scorso anno), non ha pero’ rispettato le stime sui ricavi. Il titolo della banca Fith Third (FITB) ha registrato un tonfo del 27% dopo aver annunciato una riduzione del dividendo e la necessita' di una nuova infusione di denaro.
L’intero comparto (XLF -1.40%) si e’ mosso al ribasso, gia’ indebolito dall’allarme sulla crisi del credito lanciato nella seduta precedente da Goldman Sachs (GS), secondo cui il "credit crunch" non si risolvera’ prima del 2009 e potrebbe implicare l’incremento di altri $65 miliardi in nuovi capitali per fronteggiare le perdite legate alle svalutazioni.
Sul valutario, euro in lieve progresso rispetto al dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi' a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.5533. In rialzo l’oro a $893.50 l’oncia (+$6.60). In rialzo infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.1540% dal 4.2250% di martedi'.

 

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 

USA: USA: DISOCCUPAZIONE, SUSSIDI IN CALO A 381000

19 Giugno 2008 14:30 NEW YORK - di ANSA
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Il dato e’ superiore alle attese del mercato. Le stime degli analisti erano per un valore di 375 mila unita’. Sale anche la media mobile a quattro settimane.
Nella settimana che si e' conclusa il 14 giugno le nuove richieste per sussidi di disoccupazione sono risultate in calo di 5 mila unita’ a 381 mila (il dato iniziale di 384 mila della settimana precedente e’ stato rivisto al rialzo a 386000).
Lo ha comunicato il Dipartimento del Lavoro Usa.
Il dato si e’ rivelato superiore alle attese del mercato, pari ad un valore di 375 mila.
 

 

mutui: SUPERINDICE IN RIALZO DELLO 0.1% A MAGGIO

19 Giugno 2008 16:00 NEW YORK - di ANSA
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L'indicatore sull'attivita' economica Usa e’ risultato migliore delle attese degli analisti. Il consensus non prevedeva alcuna variazione.
Nel mese di maggio l'indice che fornisce una previsione sull'attivita' economica americana per i prossimi 6-12 mesi ha registrato un rialzo dello 0.1%. Nel mese di aprile il dato era avanzato nella stessa misura.
Lo ha comunicato il Conference Board.
L’indicatore si e' rivelato leggermente migliore del consensus del mercato. Gli economisti non si aspettavano alcuna variazione.
 

 

 

USA: IL PHILADELPHIA FED SCENDE A -17.1 PUNTI

19 Giugno 2008 16:00 NEW YORK - di ANSA
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L'indice sull'attivita' manifatturiera nell'area di Philadelhia peggiora rispetto al mese precedente. Le attese degli analisti erano: risalita a -10 punti.
Nel mese di giugno il Philadelphia Fed, l'indice che misura l'andamento dell'attivita' manifatturiera nell'area di Philadeplhia, e’ sceso a -17.1 punti dai -15.6 di maggio.
Lo ha comunicato la Federal Reserve di Philadelphia.
L’indice si e' rivelato peggiore delle alle attese del mercato. Gli economisti si aspettavano in media un recupero a quota -10 punti. Ricordiamo che un valore inferiore allo 0 indica una contrazione dell'attivita'.
 

 

CARO PETROLIO: IATA LANCIA L'ALLARME ROSSO

19 Giugno 2008 16:55 NEW YORK - di ANSA
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Nel settore aereo e' ormai 'emergenza'. A causa del gasolio alle stelle, 'la situazione finanziaria delle compagnie aeree si fa sempre piu' difficile, e in alcuni casi drammatica'.
Nel settore aereo e' ormai 'emergenza' petrolio. Parola dell'amministratore delegato di Iata, Giovanni Bisignani.
A causa del caro-gasolio 'la situazione finanziaria delle compagnie aeree si fa sempre piu' difficile, e in alcuni casi drammatica', afferma Bisignani sottolineando come 'in sei mesi siano state sospese 25 compagnie aeree per insolvenza.
E molte altre corrono lo stesso rischio. Ad oggi le compagnie del sistema Iata hanno 190 miliardi di dollari di debiti.
 


 

 

CITIGROUP: SOSTANZIALI SVALUTAZIONI IN SECONDO TRIMESTRE

19 Giugno 2008 20:02 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 19 GIU - Ulteriori "sostanziali" svalutazioni in casa Citigroup: il chief financial officer della società, Gary Crittenden, ha annunciato che la banca si appresta ad affrontare nel trimestre in corso nuove svalutazioni legate ai mutui subprime. L'ampiezza - ha comunque assicurato Crittenden - non sarà pari a quella del primo trimestre, quando si raggiunsero i 6 miliardi di dollari. Da quando è scoppiata la crisi subprime, Citigroup ha effettuato svalutazioni per 40 miliardi di dollari.(ANSA).
 
 

 

Il petrolio si perde in Cina

19 Giugno 2008 20:24 NEW YORK - di ANSA
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I prezzi del greggio sembrano invertire la marcia davanti alla notizia secondo cui il governo cinese sarebbe pronto ad aumentare i prezzi dei carburanti, una mossa che comporterebbe una compressione dei consumi e invertire anche il sentiment degli investitori quando si parla di greggio. Da qui la flessione dei prezzi, sul Light Crude americano il barile è sceso a 134,5 dollari, mentre sul Brent di Londra (mercato di riferimento europeo) i prezzi si sono attestati a 134,18, quindi ben lontani dai 137 dollari nel mirino questa mattina.
 

 

 

 

 

WALL STREET: RITROVA LA STRADA DEI RIALZI, GREGGIO IN CALO

19 Giugno 2008 22:00 NEW YORK - di WSI
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Il governo cinese annuncia un incremento dei prezzi dei carburanti: il petrolio arretra di quasi $5 sulle speculazioni di un rallentamento della domanda. Nasdaq in rally con BRCM. Alert Citigroup.
I listini americani sono riusciti a spingersi al rialzo dopo l’esitazione iniziale, spinti dal brusco calo del greggio, arretrato di oltre $4 rispetto alla chiusura di ieri, in seguito alla’annuncio del governo cinese relativo all’aumento dei prezzi del carburante. A pesare sulle quotazioni dell’oro nero e’ stata anche la conferma dell’Arabia Saudita sull’incremento dell’output giornaliero pari a 200 mila barili. Il Dow Jones, in "flirt" con la soglia psicologica dei 12000 punti nelle prime ore di scambi, ha chiuso con un guadagno dello 0.28% a 12063, l’S&P500 e’ avanzato dello 0.38% a 1342, il Nasdaq dell'1.33 a 2462.
"Se gli operatori iniziano a considerare un possibile rimbalzo dell’economia, ed un eventuale raffreddamento dei prezzi energetici dai recenti massimi, penso che si stabilirebbe un’atmosfera senza dubbio positiva sul mercato" ha dichiarato James Paulsen, chief investment strategist di Wells Capital Management.
Il prezzo del greggio e’ sceso di quasi $5 nella seduta odierna, sulle speculazioni secondo cui la domanda globale diminuira’ dopo che la Cina ha annunciato un incremento del prezzo dei carburanti a partire da venerdi’. Ricordiamo che il Paese asiatico e’ il secondo maggiore consumatore mondiale di petrolio dopo gli Stati Uniti. Dopo essersi spinti fino ad un massimo intraday di $137.82, i futures con scadenza luglio hanno ritracciato lasciando sul terreno $4.75 a $131.93 al barile.
Sul fronte societario, contrastati gli annunci giunti dal settore finanziario. La banca regionale BB&T ha dichiarato che potrebbe ritoccare al rialzo il dividendo quest’anno, mettendo a tacere le voci che invece avevano suggerito un taglio del pagamento agli azionisti. Un nuovo allarme e’ pero’ giunto dalla banca d'affari Citigroup che durante una conferenza organizzata da Deutsche Bank (DB) ha dichiarato di essere ancora esposta al richioso business dei mutui subprime, e che potrebbe pertanto continuare a riportare perdite nel trimestre in corso.
Particolari pressioni si sono notate nel gruppo delle compagnie assicurative dopo che Coventry Health (CVH) ha abbassato le stime sugli utili per via dei deludenti risultati riportati nei mesi di aprile e maggio. A risentire del fatto sono le rivali Aetna (AET), UnitedHealth (UTH) e WellPoint (WLP).
Nel comparto hi-tech, sugli scudi Broadcom (BRCM) che ha realizzato la migliore performance mensile da aprile, grazie ai commenti di Lehman Brothers secondo cui il produttore di chip e’ posizionato per una sostenuta crescita dei profitti. In buon rialzo Apple (AAPL), forte del raggiungimento di un importante traguardo nella vendita di musica online attraverso l'iTunes Store: acquistati e scaricati 5 miliardi di canzoni. Poco mossa invece la blue chip Hewlett-Packard (HPQ) dopo aver confermato che intraprendera’ una riorganizzazione della divisione delle stampanti a causa del rallentamento del business.
In ambito di M&A, l’acquisizione del gruppo chimico Huntsman (HUN) da parte di Apollo Management e Hexion Specialty Chemicals sembra essere alle corde: le due societa’ interessate a rilevare l’azienda hanno dichiarato che gli ultimi risultati fiscali rendono la precedente offerta di $6.5 miliardi non piu’ sostenibile. L’azione e’ crollata -40%.
Contrastati gli ultimi dati macroeconomici. Resta debole il mercato del lavoro dopo il balzo del tasso di disoccupazione registrato nei giorni scorsi: le richieste di sussidio da parte dei disoccupati sono risultate in lieve calo rispetto alla scorsa settimana, ma superiori alle attese degli analisti.
Negativo l’aggiornamento sull’attivita’ manifatturiera, con l’indice Philadelphia Fedsceso a quota -17.1 punti, soprendendo gli analisti che invece avevano previsto un’estensione del recupero gia’ mostrato nel mese precedente. E’ risultato infine leggermente migliore delle attese il dato sul Superindice di maggio, in rialzo dello 0.1%.
Sul valutario, euro in leggera flessione nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.5503. In buon rialzo l’oro. I futures con consegna agosto sul metallo prezioso hanno guadagnato $10.70 a $904.20 l’oncia. Seduta in calo infine per i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ risalito al 4.1990% dal 4.1540% di mercoledi’.

 

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 

 

UBS: BIRKENFELD, AIUTATO A EVADERE TASSE USA SU 20 MLD DLR

20 Giugno 2008 11:56 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 20 GIU - Ubs ha aiutato i danarosi clienti americani a evadere le tasse su 20 miliardi di dollari. E' quanto emerge dalla confessione dell'ex banchiere di Ubs, Bradley Birkenfeld, finito davanti a una corte della Florida con l'accusa di frode fiscale. Birkenfeld si è dichiarato colpevole e ha deciso di collaborare con la giustizia fornendo una "piena confessione" in cui fa luce anche sulle pratiche adottate da lui e dai suoi colleghi per far evadere le tasse ai clienti americani, nonostante un accordo del 2001 con il Fisco Usa che imponeva alle banche estere di dichiararne beni e redditi. In una testimonianza scritta - riportata dall'agenzia Bloomberg - Birkenfeld racconta che la divisione di private banking di Ubs consigliava ai clienti americani di 'nascondere' denaro e gioielli in cassette di sicurezza svizzere, di acquistare opere d'arte e preziosi tramite conti offshore e di aprire conti sotto falso nome nei paradisi fiscali come la stessa Svizzera, il Liechtnstein, Panama, Hong Kong e Isole Vergini. Con il 'servizio' fornito da Ubs sono stati occultati al Fisco Usa circa 20 miliardi di dollari, e a sua volta la banca ci ha guadagnato 200 milioni di dollari all'anno, spiega Birkenfeld, il quale ha anche raccontato che in una occasione ha accettato di acquistare diamanti per un cliente americano utilizzando fondi svizzeri e di "aver esportato illegalmente le pietre negli Stati Uniti nascondendole in un tubetto di dentifricio". (ANSA).
 

 

 

FMI: USA; CRISI HA MOSTRATO LACUNE NORME, PIU' POTERI A FED

20 Giugno 2008 17:30 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 20 giu - La crisi dei mutui subprime e il collasso di Bear Stearns hanno portato alla luce alcune lacune normative e le difficoltà di coordinamento fra le varie autorità: il progetto di riforma presentato dal Tesoro "pone le basi per una riforma complessiva e una semplificazione del sistema regolatorio". Le nuove norme dovrebbero prevedere maggiori poteri alla Fed. E' quanto constata e suggerisce il Fondo Monetario Internazionale, nel comunicato di fine missione negli Usa in vista della stesura dell'Article 4. La crisi ha evidenziato "una mancanza di supervisione" nel settore dei mutui e "difficoltà di coordinamento fra i regolatori federali e statali, oltre a una scarsa tutela dei consumatori", spiega il Fmi, suggerendo una "regolamentazione e una supervisione più stringente sulle banche d'investimento da parte di un'unica autorità", possibilmente la Fed e una supervisione attenta delle condizioni di liquidità". (ANSA).
 
 

 

FMI: CRESCITA USA PIATTA; FED VIGILI PREZZI,SI' STRETTA/ANSA - RALLENTAMENTO PIL MENO FORTE STIME, IN 2009 +2%

20 Giugno 2008 18:13 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 20 giu - Il rallentamento economico degli Usa è stato meno forte del previsto e, anche se la crescita 2008 resterà sostanzialmente piatta, nel 2009 si dovrebbe assistere a una ripresa, con l'economia in progresso del 2%. Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ammorbidisce le proprie valutazioni sullo stato di salute dell'Azienda America, alzando le stime di crescita del prossimo anno (da +1,6% di aprile al 2% attuale) ma invita a mantenere alta la guardia, perché "le prospettive restano fortemente incerte a causa della crisi dei mercati immobiliare e finanziario". L'economia - constata il Fmi - ha reagito finora bene allo "shock senza precedenti" che l'ha colpita, grazie anche al pacchetto di stimolo fiscale varato dall'amministrazione Bush e alla politica monetaria della Fed. La banca centrale ora deve "vigilare" attentamente sull'andamento dell'inflazione, per ancorare le aspettative. Questo "é un imperativo", osserva il Fmi, che apre così la porta a un eventuale rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed per contenere i prezzi. Nel documento conclusivo della missione negli Usa, in vista della stesura dell'Article 4, il Fmi comunque prevede un allentamento delle pressioni inflazionistiche e, constatando come tassi bassi abbiano supportato finora la crescita, afferma: "Potrebbe essere necessario togliere lo stimolo velocemente quando l'economia riprenderà forza". "Il rallentamento dell'attività negli Stati Uniti è stato meno forte di quanto si temeva, e una ripresa potrebbe iniziare il prossimo anno. Considerando la severità dello shock che l'ha colpita, l'economia ha reagito abbastanza bene", si legge nel documento del Fmi, dove si precisa che, comunque, gli effetti positivi della politica monetaria e del pacchetto di stimolo fiscale sono stati "attenuati dalle crescenti tensioni sulle famiglie e sui conti delle banche, e ora anche dagli elevati prezzi delle commodity". "La natura inusuale della crisi in atto sui mercati finanziari e immobiliari lascia l'outlook "fortemente incerto. Una rapida ripresa è chiaramente possibile, visti gli stimoli concessi e la risposta proattiva dei mercati finanziari a mettere in ordine i bilanci. Comunque - osserva il Fondo -, l'economia si trova a fronteggiare shock senza precedenti e c'é la preoccupante possibilità che l'indebolimento dell'attività possa alimentare ulteriori perdite per le banche, generando un prolungato rallentamento". "Nonostante i miglioramenti registrati da marzo, sui mercati finanziari restano importanti rischi": l'apertura decisa dalla Fed della finestra di sconto anche alle banche d'affari "ha ridotto i rischi sistemici ma non li ha eliminati", prosegue l'istituzione di Washington, secondo la quale è essenziale ripristinare fiducia nei mercati finanziari. Si inserisce in quest'ottica una riforma della normativa vigente, che ha mostrato con la crisi alcune lacune. il progetto di riforma presentato dal Tesoro "pone le basi per una riforma complessiva e una semplificazione del sistema regolatorio". Le nuove norme dovrebbero prevedere maggiori poteri alla Fed.

 
 

 

 

WALL STREET: SELL-OFF, INDICI AI MINIMI DI TRE MESI

20 Giugno 2008 22:10 NEW YORK - di WSI
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Ondata di vendite sulla borsa americana innescata ancora una volta dal forte recupero del petrolio e dalle cattive notizie societarie. Il Dow Jones, ai minimi di oltre tre mesi, ha chiuso in calo dell'1.83% a 11842, l’S&P500 dell'1.86% a 1317, il Nasdaq ha ceduto il 2.27% a 2406. A contribuire all’elevata volatilita’ e' stato il "quadruple witching" (giorno delle quattro streghe) che segnala la scadenza simultanea di ben quattro tipi di opzioni sui titoli e sugli indici e dei contratti futures sugli indici e sulle singole azioni.
A dare la stura alle vendite, gia’ prima dell’apertura, e’ stato il deciso rimbalzo dei prezzi energetici, causato dalle rinnovate tensioni geopolitiche: l’esercito di Israele avrebbe effettuato delle esercitazioni nei giorni scorsi mirate ad un attacco agli impianti nucleari iraniani; l’annunciato sciopero dei lavoratori in alcuni stabilimenti nigeriani e la debolezza del dollaro hanno contribuito a spingere al rialzo le quotazioni.
Dopo aver perso quasi $5 nella giornata di giovedi', sulla decisione del governo cinese di aumentare il prezzo dei carburanti, i futures con scadenza luglio, all’ultimo giorno di scambi, hanno guadagnato $2.69 a $134.62 al barile. Nell’arco del weekend si svolgera’ il vertice in Arabia Saudita tra i Paesi produttori e consumatori; Riyad ha gia’ confermato un incremento della produzione giornaliera di 200 mila barili.
L’indice S&P500, alla terza settimana negativa consecutiva, ha realizzato una performance settimanale pari a -3.1%, estendendo la perdita annuale a -10%. La performance settimanale del Dow Jones e’ pari a -3.7%, il listino tecnologico Nasdaq ha ritracciato -2.0%. A guidare il comparto azionario al ribasso sono stati soprattutto i titoli finanziari, in calo del 24% dall’inizio dell’anno a causa delle enormi perdite ($400 miliardi a livello globale) legate alla crisi del credito.
Purtroppo anche oggi sono emersi segnali poco incoraggianti dal comparto. Washington Mutual (WM) ha annunciato un taglio di 1200 posti di lavoro, soprattutto in California e in Florida, due aree particolarmente attive durante il boom del real estate ma poi colpite duramente nell’ultimo anno dalla crisi subprime. Il continuo calo dei prezzi delle case ha spinto gli analisti di Lehman Brothers (LEH) a ridurre le stime sugli utili delle due societa’ semigovernative di mutui ipotecari Fannie Mae (FNM) e Freddie Mac (FRE).
Le societa’ assicuratrici di bond MBIA (MBI) e Ambac Financial (ABK) hanno visto tagliarsi il rating sul credito da parte dell’agenzia Moody’s. Merrill Lynch (MER) ha tagliato il rating su Bank of America (BAC) e National City (NCC). Lo stesso titolo Merrill Lynch (MER) ha a sua volta ceduto oltre il 4% a causa di voci circolate in mattinata relative ad un annuncio di profit warning da parte della banca.
Pesanti i titoli del comparto dell’auto. General Motors (GM) ha chiuso ai peggiori livelli dal 1982, il titolo della rivale Ford ha ceduto l’8.50%: l’agenzia Standard & Poor’s ha dichiarato che potrebbe tagliare i rating sul credito delle due case automobilistiche per via degli elevati prezzi dei carburanti.
Nel comparto aereo, in evidente difficolta’ le compagnie Continental (CAL) e UAL Corp. (UAUA): le due societa’ hanno raggiunto un accordo di marketing ma l’operazione di merger non e’ andata a buon fine. I due titoli hanno chiuso entrambi con un ribasso superiore all'8%.
Nel comparto tecnologico, sulla difensiva il titolo della societa’ produttrice di schede di memoria Sandisk (SNDK), in seguito all’alert lanciato dagli analisti di Citigroup sui risultati trimestrali del gruppo che potrebbero risentire del rallentamento della domanda. Apple ha ceduto poco piu’ del 3%, tra i titoli Internet Google (GOOG) ha lasciato sul terreno il 2.52%.
Sul valutario, euro in buon recupero nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di venerdi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.5619. Stabile l’oro. I futures con consegna agosto sul metallo prezioso hanno ceduto $0.50 a $903.70 l’oncia. Seduta in progresso infine per i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.1370% dal 4.1990% di giovedi’.

 

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

PETROLIO, DALL'IRAQ LICENZA DI ESTRAZIONE A 41 MULTINAZIONALI

22 Giugno 2008 23:12 NEW YORK - di ANSA
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L'Iraq assegnera' nuovi contratti a 41 aziende straniere per l'estrazione del petrolio, con l'obiettivo di aumentare la produzione del paese. Questo passo potrebbe dare alle grandi multinazionali petrolifere un canale privilegiato per l'estrazione di greggio dagli enormi e ricchissimi giamenti sul territorio irakeno non ancora sfruttati. L'annuncio e' stato dato alla AFP da Asim Jihad, portavoce del ministro del petrolio dell'Iraq.
La notizia arriva dopo che l'Arabia Saudita, principale esportatore mondiale di petrolio, ha dichiarato di essere pronta ad estrarre più greggio per il resto dell'anno, nonostante sia improbabile che questo faccia abbassare i prezzi da record. Lo ha detto domenica il ministro saudita del Petrolio Alì al-Naimi.
L'Arabia Saudita ha già detto che produrrà 9,7 milioni di barili al giorno a luglio, con un incremento di 550.000 barili al giorno da maggio. Naimi ha detto che il regno estrarrà a quel livello o al di sopra per il resto dell'anno, se ci sarà richiesta da parte dei suoi clienti. L'Arabia Saudita ha convocato il vertice senza precedenti di Jeddah in risposta ai movimenti con rialzi record del mercato petrolifero.
 
 

 

 

BCE: ALLARME INFLAZIONE, AZIONE TASSI NECESSARIA

23 Giugno 2008 16:52 NEW YORK - di REUTERS
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L'inflazione nella zona euro e' salita al 3.7%. Klaus Liebscher, membro del board della Banca Centrale Europea, ha dichiarato che si tratta di un fatto allarmante. Non ha pero' fornito alcun...
Gli sviluppi dell'inflazione nella zona euro destano allarme e necessitano un'azione da parte della Banca centrale europea. Lo ha detto Klaus Liebscher, membro del board Bce, all'agenzia Mnsi nel corso del weekend, rifiutando però di rispondere a chi gli chiedeva se un rialzo a luglio sarebbe sufficiente per contenere le aspettative di inflazione.
"Dobbiamo vedere cosa ci riserverà il futuro, ma dobbiamo essere decisi" ha detto. "Questa inflazione che abbiamo ora, che ovviamente si è protratta più a lungo di quanto ci aspettassimo, è allarmante". I mercati si attendono un rialzo al 4,25% dal 4,0% attuale nel corso del meeting del prossimo 3 luglio.
L'inflazione nella zona euro è salita al 3,7%. "La cosa più importante è da una parte fare scendere l'inflazione, dall'altra ancorare le attese alla nostra idea di stabilità dei prezzi" ha concluso Liebscher.


 
 

 

AUTO: GENERAL MOTORS CALA AI MINIMI DAL 1975

23 Giugno 2008 21:34 NEW YORK - di ANSA
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Bottom da 33 anni. Settore auto sotto pressione a Wall Street sulla scia dei timori dell'andamento del mercato automobilistico per il resto dell'anno. Giu' anche Ford (-6.88%).
Settore auto sotto pressione a Wall Street sulla scia dei timori dell'andamento del mercato automobilistico per il resto dell'anno. Gm scende così ai minimi degli ultimi 33 anni, mentre Ford al livello più basso degli ultimi tre mesi. I due colossi di Detroit hanno già rivisto al ribasso le stime sulle proprie vendite e hanno tagliato la propria produzione. I dati relativi alle vendite di auto di giugno saranno diffusi il prossimo 1 luglio.
Gm è attualmente in calo del del 4,50% a 13,17 dollari, dopo aver toccato un minimo di seduta a 12,78 dollari: dall'inizio dell'anno il titolo ha perso circa un terzo del proprio valore. Ford, invece cede il 6,88% a 5,41 dollari, dopo aver toccato un minimo di seduta a 5,30 dollari.


 

 

 

USA: ORDINI DI BENI DUREVOLI INVARIATI

25 Giugno 2008 14:30 NEW YORK - di ANSA
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Il dato di maggio e’ in linea con le attese. Esclusa la componente dei trasporti l'indicatore scende dello 0.9%.
Nel mese di maggio gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti sono risultati invariati, dopo essere calati dell’1% nel mese precedente (dato rivisto da -0.5%).
Lo ha comunicato il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti.
L’indicatore si e' rivelato in linea con le stime del mercato. Gli analisti non si aspettavano infatti alcuna variazione. Ricordiamo che i beni durevoli comprendono prodotti industriali di grandi dimensioni, tra cui frigoriferi, televisori, computer, lavatrici, lavastoviglie.
Escludendo la componente dei trasporti, il dato e’ sceso dello 0.9%. Le attese erano per un ribasso pari a -1%.
 

 

 

USA: VENDITE DI CASE NUOVE IN CALO -2.5%

25 Giugno 2008 16:00 NEW YORK - di ANSA
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Continuano le notizie negative per il mercato immobiliare. Il dato si attesta a quota 512 mila. Rispettate comunque le attese degli analisti.
Nel mese di maggio le vendite di nuove case negli Stati Uniti hanno registrato un calo del 2.5% a 512 mila unita' (dato annualizzato e destagionalizzato). L’attivita’ di vendita nella zona occidentale degli Usa e’ crollata ai minimi di 26 anni
Il dato di aprile e’ stato rivisto leggermente al ribasso a 525 mila unita’ dalle 526 mila registrate in precedenza.
Lo ha comunicato il Dipartimento del Commercio USA.
L'indicatore, che si riferisce alla vendita di unita' abitative unifamiliari di nuova costruzione, si e' rivelato sostanzialmente in linea con le attese del mercato, pari a 510 mila unita’.
Il prezzo medio di vendita e’ diminuito del 5.7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno a $231.000. L’invenduto si e’ leggermente ridotto: ci vorranno 10.3 mesi per smaltire le case in vendita, ad aprile era pari a 10.6 mesi.

 

AZIENDE USA: ALLARME PROFITTI IN CALO

25 Giugno 2008 17:30 NEW YORK - di REUTERS
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Peggiora l'outlook delle societa' Usa. Secondo le stime di Thomson-Reuters nel secondo trimestre si assitera' ad una contrazione -10.2%.
Peggiora l'outlook delle aziende americane: secondo Thomson-Reuters nel secondo trimestre i profitti delle societa' caleranno del 10,2%. Alla fine di maggio la stima era di un calo del 7,3%.
Gli aumenti del prezzo della benzina pesano sulle prospettive di societa' quali Gm e Circuit City an Stores.
Ultima vittima del caro-carburanti e' Ups, il maggiore corriere al mondo, costretta a tagliare le stime degli utili per il periodo aprile-giugno.

 
 

 

COUNTRYWIDE: HA INGANNATO CLIENTI,AZIONE CIVILE IN CALIFORNIA

25 Giugno 2008 18:52 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 25 giu - Countrywide ha ingannato i propri clienti spingendoli ad accendere mutui che poi non sarebbero stati in grado di pagare. E' quanto afferma il procuratore generale della California che ha avviato un'azione civile nei confronti della società, accusandola di pubblicità ingannevole e concorrenza sleale con la quale spingeva i clienti a contrarre prestiti rischiosi. Nelle 46 pagine di citazione in giudizio figurano anche i nomi dei vertici di Countrywide, Angelo Mozilo e David Sambol. Nel documento si precisa che Countrywide "vedeva i clienti solo come tramite per produrre più prestiti", "senza o con poco riguardo rispetto all'abilità dei clienti stessi" di poter far fronte al mutuo. Tali pratiche "sono state create e mantenute con il benestare di Mozilo e Sambol", si legge nel provvedimento. Un'azione civile nei confronti di Mozilo è stata avviata anche dall'ufficio del procuratore generale dell'Illinois, Lisa Madigan, che chiede che tutti i mutui Countrywide la cui accensione è legata a pratiche "ingannevoli e anti-concorrenziali" siano rescissi o modificati. (ANSA).

 

 

USA: BUFFETT, PREOCCUPATO PER STAGFLAZIONE ECONOMIA

25 Giugno 2008 19:11 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 25 giu - Il miliardario Warren Buffett si dice "preoccupato" per una stagflazione dell'economia americana. In un'intervista a Bloomberg Tv, Buffet spiega che attualmente "siamo proprio nel mezzo" di una stagflazione. "Penso infatti all'inflazione che sale e all'economia che peggiora. Penso che ne verremo fuori, così come ci siamo entrati". (ANSA).

 

 

TASSI USA: LA FED LI LASCIA INVARIATI AL 2.00%

25 Giugno 2008 20:10 NEW YORK - di ANSA
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La Banca Centrale americana ha lasciato invariato il tasso sui fed funds. Si chiude dunque la serie di tagli iniziata a settembre dello scorso anno. Un solo voto contrario.
Il Federal Open Market Committee, il braccio operativo della Federal Reserve, ha lasciato invariato il costo del denaro degli Stati Uniti al 2.00%. Si chiude la serie di tagli ai fed funds iniziata nel mese di settembre dello scorso anno che aveva abbassato i tassi a breve dal 5.25% all’attuale 2%.
Per i lettori di Wall Street Italia ecco la traduzione in italiano del documento ufficiale della Federal Reserve:
Il Federal Open Market Committee ha deciso oggi di mantenere il target sui fed funds al 2.00%.
Le ultime informazioni indicano che nel complesso l’attivita’ economica sta continuando ad espandersi, riflettendo parzialmente una ripresa della spesa delle famiglie. Tuttavia, il mercato del lavoro si e’ indebolito ulteriormente e i mercati finanziari restano sotto un considerevole stress. Le peggiorate condizioni del credito, la contrazione in corso del comparto immobiliare, e l’aumento dei prezzi energetici continueranno a pesare con molte probabilita’ sulla crescita economica nei prossimi trimestri
Il Comitato si aspetta una moderazione dell’inflazione nei prossimi mesi e nel prossimo anno. Tuttavia, alla luce del continuo incremento dei prezzi energetici e di altre commodities ed a causa dell’elevato stato di alcuni indicatori sulle aspettative inflazionistiche, l’incertezza circa l’outlook dei prezzi resta alta.
La politica monetaria espansiva condotta fino ad oggi, in combinazione con le misure in atto per garantire la liquidita’ sul mercato, dovrebbero promuovere una crescita moderata nel tempo. Sebbene restino i rischi al ribasso per la crescita, sembra che questi siano in qualche modo diminuiti, mentre sono cresciuti i rischi di un’accelerazione dell’inflazione e delle aspettative inflazionistiche. Il Comitato continuera' a monitorare gli sviluppi economici e finanziari ed agira' come necessario per promuovere una crescita economica sostenibile e la stabilita' dei prezzi.
A votare a favore dell’azione di politica monetaria del FOMC sono stati: Ben S. Bernanke, Chairman; Timothy F. Geithner, Vice Chairman; Donald L. Kohn; Randall S. Kroszner; Frederic S. Mishkin; Sandra Pianalto; Charles I. Plosser; Gary H. Stern; e Kevin M. Warsh. A votare contro e’ stato Richard W. Fisher e che avrebbero preferito un aumento del target sui fed funds in questo incontro.

 

 

 

WALL STREET: CON FED BRUCIA GUADAGNI, MERCATO SCETTICO SU BERNANKE

25 Giugno 2008 23:09 NEW YORK - di WSI
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(ANSA) - NEW YORK, 25 GIU - L'atteggiamento attendista della Fed rallenta Wall Street, con gli indici che bruciano nel finale i guadagni accumulati nel corso della seduta. Il Dow Jones ha chiuso avanzando dello 0,07% a 11.815,57 punti, il Nasdaq è salito dell'1,39% a 2.401,49 punti, mentre lo S&P 500 ha segnato un progresso dello 0,61% a 1.322,26 punti. I finanziari, che avevano trascorso la giornata in terreno ampiamente positivo, hanno archiviato la seduta deboli. Bene i tecnologici con Apple che è salita del 2,4% e Oracle che ha guadagnato l'1,4%. Quest'ultima ha comunicato, a chiusra di Borsa, risultati trimestrali migliori delle attese, sottolineando di aver superato Ibm come secondo produttore di software al mondo. "Il mercato ha avuto quello che si attendeva dalla Fed, ma é mancato quel qualcosa necessario per un definito cambio di rotta", spiega Marc Pado, analista di Cantor Fitzgerald. "La decisione della Fed non cambia le incertezze sul mercato. Non c'é niente da salutare con gioia", commenta Mace Blicksilver, analista di MarbleHead Asset Management, che valuta "assurdo" il fatto che "la Fed noti che l'inflazione accelera, ma non si dice disposta ad agire nel breve termine". "Se è chiaro che un taglio dei tassi non è più sul tavolo - spiegano gli analisti di Societé Generale -, non si può di sicuro dire che la Fed è pronta ad aprire un ciclo di rialzi". Come previsto la Fed ha lasciato invariato il costo del denaro al 2%, esprimendo la propria preoccupazione per l'inflazione. La banca centrale americana, constatando che i rischi per l'economia sono diminuiti, ha lasciato aperta la porta per un rialzo del costo del denaro, che comunque non sarà imminente. Fra i singoli titoli, Citigroup dopo essere arrivata a guadagnare il 4%, ha chiuso invariata a 18,85 dollari. Conutrywide, i cui azionisti hanno dato oggi il via libera all'acquisizione da parte di Bank of America (Boa), ha ceduto l'1,72% a 4,58 dollari; giù anche Boa, -0,04% a 26,61 dollari. Jp Morgan è salita dello 0,50% a 37,91 dollari, mentre Lehman Brothers è avanzata dell'1,40% a 24,69 dollari. Morgan Stanley ha ceduto lo 0,65% a 38,18 dollari, Merril Lynch è salita dell'1,14% a 35,46 dollari. Ford in calo, -1,50% a 5,24 dollari, così come Boeing che ha ceduto il 6,89% a 69,64 dollari dopo il downgrade di Goldman Sachs. (ANSA).
 
 

 

Fonte - ANSA

 

 

 

MICROSOFT: BILL GATES, DOMANI SUPERMILIARDARIO LASCIA/ANSA

26 Giugno 2008 20:37 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 26 giu - L'era Bill Gates è ormai a un passo dalla fine: domani, 27 giugno, il supermiliardario dopo 1.712 settimane (quasi 33 anni) trascorse in Microsoft lascerà, per dedicarsi a tempo pieno alla Bill & Melida Gates Foundation, l'organizzazione fondata nel 2000 e che, ad oggi, è l'istituzione filantropica più ricca al mondo con 37,3 miliardi di dollari. Nonostante l'imminente addio, 'l'imperatore dell'informaticà, così come lo definiscono in molti, continua a svolgere i propri lavori normalmente alla Microsoft, il colosso che ha fondato nell'aprile del 1975 ad Albuquerque (New Mexico) insieme a Paul Allen. "Partecipa alle riunioni quotidiane come se dovesse restare per i prossimi 10 anni" ha detto l'amministratore delegato di Microsoft, Steve Ballmer che da lunedì assumerà le redini della società e che erediterà anche l'ufficio d'angolo di Gates. Anche se negli ultimi 24 mesi ha delegato molto, quasi nessuno infatti riporta più direttamente a lui, la passione di Gates per l'informatica non è affatto scemata, neanche solo minimamente intaccata. E la dimostrazione arriva proprio dal suo essere presente ogni giorno, dall'impegno e dalla dedizione che nei 33 anni in Microsoft ha sempre dimostrato: "Non c'é un anno che non amo il mio lavoro", ha spiegato Gates che sta valutando di seguire la strada dell'amico miliardario Warren Buffet di scrivere ogni anno una lettera agli azionisti, così Buffet fa alla Berkeshire Hathaway. Alla sua uscita Gates lavora da due anni. E' infatti dal 2006 che ha dato il via a un periodo di transizione ("Non so di nessuna uscita che sia stata così attentamente pensata", afferma Gates) che, come ha ammesso anche Ballmer, non è stato facile, almeno all'inizio. A Ballmer ora tocca la sfida di dimostrare che i 'bei tempi' della società non sono finiti con l'uscita di Gates. Domani sarà quindi una giornata storica in casa Microsoft, in cui la routine quotidiana verrà interrotta per lasciare spazio ad alcune celebrazioni e festeggiamenti. Quello di Gates, comunque, non sarà proprio un addio: conserverà la carica di presidente e si recherà in ufficio, non più il suo però, un giorno alla settimana. Studente svogliato, Gates ha frequentato la scuola privata di Lakeside a Seattle, città dove è nato il 28 ottobre 1955. E proprio fra le mura scolastiche è avvenuto, nel 1968, il suo primo incontro ravvicinato con un computer, che Gates e Allen riuscirono quasi a monopolizzare e del quale scoprirono anche i difetti, tanto che furono banditi dal sistema per poi venire, in un secondo momento, assunti dalla società di programmazione. Ma l'anno della svolta è il 1974, quando uscì il primo kit per microcomputer Altair8800: sulla base delle esperienze accumulate sulla macchine General Electric, Gates e Allen proposero alla società produttrice dell'Altair, la Mits, un software specifico basato sul linguaggio Basic. La Mits se ne mostrò entusiasta e, così, Gates e Allen si trasferirono nel 1975 ad Albuquerque, sede di Mits, e fondarono Microsoft. Il successo ottenuto fece sbarcare Microsoft in Borsa nel 1986: con un'offerta iniziale di 21 dollari per azione, Gates divenne di colpo milionario. E l'anno successivo miliardario: nel 1987 l'annuncio di Microsoft e Ibm del lancio di OS/2 1.0, che avrebbe dovuto sostituire Ms-Dos fece balzare le azioni a 100 dollari, facendo diventare Gates uno degli uomini più ricchi del pianeta (il terzo nel 2008). La proficua collaborazione Ibm-Gates si concluse nel 1991, quando il fondatore di Microsoft ritenne che non era più strategica e modificò il nome di Os/2 in Windows, il sistema operativo che ad oggi gira su oltre il 90% dei computer del mondo, cioé su circa un miliardo di pc. Uno strapotere che è costato a Microsoft sanzioni milionarie da parte dell'antitrust europeo. Con sede a Redmond, Microsoft è presente in 104 paesi e conta su 80.000 dipendenti. (ANSA).
 

 

 

USA: PIL PRIMO TRIMESTRE IN PROGRESSO +1.0%

26 Giugno 2008 14:30 NEW YORK - di ANSA
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Il dato finale e' risultato in linea con le previsioni degli analisti. Rivista al rialzo la lettura precedente. Nel quarto trimestre il rialzo era stato dello 0.6%. Cresce il deflatore.
Il Prodotto Interno Lordo Usa - un dato che rappresenta il valore totale di tutti i beni e servizi prodotti e venduti nel Paese - nel primo trimestre del 2008 ha registrato un aumento dell’1.0%.
Lo ha comunicato il Dipartimento del Commercio Usa.
L’indicatore, che rappresenta il dato finale, si e’ rivelato perfettamente in linea con le stime degli economisti che si attendevano proprio un avanzamento dell’1.0%. Il dato preliminare si era attestato a +0.6%, quello rivisto era avanzato allo 0.9%.
L’indice "core" dei prezzi al consumo e’ cresciuto al 2.3% dal 2.1%.

Il deflatore e’ salito al 2.7% contro il +2.6% stimato degli economisti.

 

USA: VENDITE DI CASE ESISTENTI IN RIALZO +2.0%

26 Giugno 2008 16:00 NEW YORK - di ANSA
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Tiepido segnale di ripresa. Il dato di maggio sale a 4.99 milioni, ad un livello migliore delle attese. Le stime del mercato erano per un rialzo a 4.95 mln.
Nel mese di maggio le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato un aumento del 2.0% al livello di 4.99 milioni di unita'. Il dato di aprile aveva registrato un calo dell’1.0%.
Lo ha reso noto il dipartimento del Commercio Usa, sulla base dei dati forniti dall'Associazione nazionale delle agenzie immobiliari (National Association of Realtors, NAR).
Il dato si e' rivelato leggermente migliore delle stime del mercato che erano per un rialzo a quota 4.99 milioni.
Il prezzo medio di vendita e’ risultato in calo del 6.3% rispetto allo scorso anno. In leggero calo (-1.6%) l’inveduto ad un livello di 4.49 milioni, corrispondente ad un'offerta da smaltire in 10.9 mesi.


 

 

PETROLIO: OPEC, POTREBBE SALIRE A 150-170 DOLLARI IN ESTATE

26 Giugno 2008 16:19 ROMA - di REUTERS
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(ANSA) - ROMA, 26 GIU - Il prezzo del petrolio potrebbe salire a 150-170 dollari al barile nel corso dell'estate. E' la previsione del presidente dell'Opec, Chakib Khelil, il quale parlando nel corso di un'intervista all'emittente francese France 24 - riportata dall'agenzia AFX e citata dall'agenzia Bllomberg - ha aggiunto che i prezzi del greggio "potrebbero scendere di poco verso la fine dell'anno". "Tutto dipenderà dalla banca centrale europea e dalla possibile decisione di rialzare i tassi di interesse - ha spiegato Khelil - a quel momento credo che il prezzo del petrolio aumenterà". Il presidente dell'Opec ha comunque escluso che le quotazioni del greggio possano arrivare a 200 dollari al barile, "a meno che non si verifichi una grave crisi del mercato petrolifero come un blocco della produzione in Iran". E proprio un eventuale peggioramento delle tensioni geopolitiche, in particolare con l'Iran, potrebbe far salire le quotazioni del greggio "ulteriormente nel corso dell'estate, in aggiunta all'andamento crescente della domanda soprattutto da parte degli Stati Uniti". (ANSA).
 
 

 

GM: TEMPESTA A DETROIT,CROLLA IN BORSA,MINIMI DA 53 ANNI/ANSA

26 Giugno 2008 18:12 NEW YORK - di ANSA
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SELL DA GOLDMAN,IN CRISI ANCHE FORD E CHRYSLER PER CARO PETROLIO
(ANSA) - NEW YORK, 26 giu - Vendite in calo, carburanti alle stelle e downgrade: su Detroit, capitale americana dell'auto, si sta abbattendo una vera e propria tempesta. La pressione sulle 'Big Three' cresce e General Motors, Ford e Chrysler cercano, per ora senza molto successo, di correre ai ripari riorientando e tagliando la produzione. Ma il mercato non sembra credere all'efficacia dei piani di ristrutturazione, penalizzando fortemente i titoli: Gm è crollata oggi a Wall Street ai minimi degli ultimi 53 anni, arrivando a cedere il 12%. Vale infatti poco più di 11 dollari ad azione, cioé quanto valeva nel 1955. A pesare e; la valutazione espressa dagli analisti di Goldman Sachs, che reputano le azioni 'sell', cioé da vendere. La revisione di Goldman Sachs segue il downgrade annunciato ieri da Fitch, che ha ridotto il rating sia di Gm sia di Chrysler a 'B-' da 'B', cioé ben sei scalini sotto il grado di investimento, lasciando aperta la porta a un ulteriore possibile taglio definendo l'outlook negativo. Secondo Goldman Sachs il cash flow di Gm potrebbe subire un drastico calo fra il 2008 e il 2009, costringendo la società a un aumento di capitale. Bank of America ha stimato che a Gm serviranno capitali freschi per 8 miliardi. Nelle scorse settimane, il deteriorarsi del mercato automobilistico americano ha spinto Standard & Poor's a mettere sotto osservazioni con implicazioni negative il rating di Gm, Ford e Chrysler, minacciando così una riduzione del proprio giudizio. Anche Moody's ha rivisto la valutazione su Ford, tagliando l'outlook da 'stabile' a 'negativo' dopo l'abbandono definitivo da parta della casa automobilistica dell'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2009. L'impennata delle quotazioni petrolifere, che oggi si sono spinte a un passo dal record a 138,95 dollari, spingono i prezzi dei carburanti, ormai ai massimi storici a 4 dollari al gallone. E le previsioni, in vista dell'esodo estivo, sono nere: se da un lato l'Opec stima che i prezzi del greggio questa estate potrebbero salire a 150-170 dollari, dall'altra parte gli analisti scommettono su un ulteriore rincaro della benzina, che potrebbe spingersi fino a 7 dollari al gallone. A complicare il quadro sono le sconfortanti notizie congiunturali: la fiducia dei consumatori ai minimi da 16 anni e condizioni di credito più strette, che limitano la possibilità di accendere prestiti e quindi di effettuare acquisti onerosi. Per sfuggire e correre al riparo dal rallentamento delle vendite, Gm così come Ford e Chrysler ha optato per una riorganizzazione della produzione. General Motors ha inoltre deciso di prolungare la chiusura estiva di sei impianti e di offrire ai propri clienti incentivi all'acquisto, oltre a valutare la possibilità di cedere il marchio Hummer. Ford invece, secondo indiscrezioni, sarebbe in trattative per cedere Volvo a una società cinese. La società smentisce, ma la cessione sarebbe in linea con quanto con il pensiero Kirk Kerkorian, il maggiore azionista della casa automobilistica con il 6,49%. Il miliardario ha infatti dichiarato dei giorni scorsi che preferirebbe un'uscita di Ford da Volvo, la casa svedese rilevata nel 1999 per 50 miliardi. Il caro-carburanti sta velocemente cambiando le abitudini dei consumatori statunitensi, che sempre più numerosi abbandonano suv e pick up per privilegiare auto più piccole ed economiche. E proprio il crollo delle vendite di suv e pick up, vetture con ampi margini di guadagnano che rappresentano i cavalli di Big Three, delle quali costituiscono la fetta più ampia del portafoglio prodotti, sta mettendo a dura prova le case automobilistiche di Detroit, già in crisi in seguito alla crescente concorrenza asiatica. (ANSA).

 

 

 

BORSA: EUROPA PERDE 180 MLD EURO, PESANTI BANCHE E AUTO/ANSA

26 Giugno 2008 20:17 MILANO - di ANSA
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TIMORI ANCHE DA RALLENTAMENTO ECONOMIA, GREGGIO E PAURA TASSI
di Milana Bello (ANSA) - MILANO, 26 GIU - Seduta pesante per le Piazze finanziarie europee che hanno bruciato circa 180 miliardi di euro, tornando a registrare perdite oltre i due punti percentuali. La sfiducia dei mercati è legata alla preoccupazione sul rallentamento dell'economia che, secondo gli esperti, potrebbe impattare sui risultati di alcuni colossi societari. La forte flessione degli indici del Vecchio Continente ha ancorato al ribasso il Dj Stoxx 600, che fotografa l'andamento dei principali titoli dei mercati europei. Dopo i guadagni registrati ieri, ha infatti chiuso in negativo del 2,57%. Resta difficile la situazione anche Oltreoceano con il Dow Jones che perde il 2,05% e il Nasdaq (-2,61%) che nel corso della seduta é sceso sotto i tre punti percentuali. Un tale andamento non ha lasciato indifferenti le Piazze europee che, già deboli in mattinata, hanno accelerato le perdite dopo il giro di boa. Secondo gli analisti la crisi che sta colpendo le piazze finanziarie mondiali è legata al settore bancario. E proprio questo comparto è quello che ha registrato perdite maggiori, ottenendo la maglia nera tra i comparti europei sull'indice Dj Stoxx di settore (-4,44%). L'andamento negativo è stato trainato anche dal crollo di Fortis (-19,37%) dopo aver annunciato il mancato pagamento del dividendo e il ricorso al mercato dei capitali per circa 8 miliardi di euro. Ma il settore ha accusato pesanti rallentamenti anche sulla scia dei titoli finanziari americani con Citigroup in calo di oltre 6 punti percentuali dopo che gli analisti di Goldman Sachs hanno deciso di includere il titolo nella 'lista nera' di quelli da vendere. Secondo Goldman Sachs, Citigroup dovrebbe svalutare per altri 8,9 miliardi di dollari nel secondo trimestre e tagliare il dividendo. Nel Vecchio Continente perdono anche Dexia(-10,14%), Barclays (-5,77%), Ubs (-4,07%), che era stata precedentemente colpita dalle perdite del crollo dei subprime e Royal Bank of Scotland (-4,81%)."Finché non ci sarà tranquillità nel comparto bancario - spiega un operatore - la tempesta sui mercati azionari proseguirà". Ieri Jean-Claude Trichet aveva annunciato un intervento di 25 punti base sui tassi di riferimento da parte della Bce previsto il prossimo giovedì. Ma l'intervento non è stato sufficiente a dare stabilità ai mercati, colpiti anche dai dati sulla fiducia dei consumatori francesi che è scesa oggi ai minimi e quella degli italiani ai livelli più bassi da tre anni. Oltralpe ne ha subito le conseguenze Carrefour che è scesa di 8,8 punti percentuali. La difficoltà delle banche non è l'unico elemento a preoccupare le Piazze finanziarie. Il secondo spettro è il rincaro del petrolio. Secondo alcuni analisti ormai si guarda ai 150 dollari al barile come prossimo 'target price', come ha ribadito il presidente dell'Opec Chakib Khelil. Così scende il comparto delle auto (-4,06%) trainato dal crollo di General Motors che Oltreoceano ha toccato una flessione massima del 12 per cento. In Europa scendono Michelin (-6,52%), Renault (-5,69%) e Continental (-4,67%). Il rincaro del greggio non ha premiato neppure i titoli energetici in questa giornata segnata dalle vendite. Il nervosismo dei mercati ha fatto infatti chiudere in flessione Repsol (-2,22%) e Total (-0,83%). Al palo invece Royal Dutch Shell (+0,10%). Tra i titoli, pioggia di vendite anche su Adidas (-4%) e British Sky Broadcasting Group (-4,9%) dopo il taglio di guidizio da parte di Jp Morgan. Di seguito l'andamento degli indici dei titoli guida delle principali Borse europee: - Londra -2,61% - Parigi -2,43% - Francoforte -2,39% - Madrid -2,96% - Milano -2,12% - Amsterdam -3,08% - Stoccolma -3,30% - Zurigo -1,86% (ANSA).
 
 

 

PETROLIO: NUOVO RECORD STORICO A 140 DOLLARI

26 Giugno 2008 20:25 NEW YORK - di ANSA
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Proprio in vista della chiusura delle contrattazioni sul floor del Nymex, il greggio si e' spinto ad un nuovo massimo intraday di $140.05 al barile. In questo momento i futures con consegna agosto segnano un rialzo di $5.15 a $139.70.
Determinanti i commenti del predsidente dell'OPEC in mattinata, secondo cui il prezzo del barile potrebbe spingersi fino ad un range di $150-170 durante la stagione estiva.
Alcuni esponenti libici inoltre, durante gli scambi, avevano annunciato che la soglia dei $150 per il petrolio potrebbe essere "dietro l'angolo".
Quando manca circa un'ora e mezza alla chiusura della borsa di New York, il Dow Jones segna un ribasso del 2.30%, il Nasdaq e' in calo -2.97%.
 

 

 

 

WALL STREET: ONDATA DI VENDITE A NEW YORK

26 Giugno 2008 22:10 NEW YORK - di WSI
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Dow Jones ai minimi da settemnbre 2006, l'S&P500 si porta sotto la soglia dei 1300 punti, Nasdaq al bottom di 2 mesi. Nuovo record assoluto del petrolio oltre i $140. Debole il comparto finanziario, male gli outlook societari.
Seduta in forte calo per gli indici azionari americani, pressati da una serie di notizie negative che hanno sollevato seri dubbi sullo stato dell’economia, sulla spesa dei consumatori e sull’abilita’ delle aziende di generare profitti. Il Dow Jones e’ scivolato ai minimi da settembre 2006, chiudendo a quota 11456 in ribasso del 3.01%, l’S&P500 ha violato il supporto psicologico dei 1300 punti cendendo il 2.93% a 1283, il Nasdaq ha chiuso in calo del 3.33%a 2321. Il nuovo record del greggio, la debolezza del settore finanziario, le deludenti stime societarie e gli ultimi dati macro hanno offerto le condizioni ideali ai ribassisti per prendere controllo della situazione.
Anche oggi a soffrire in modo particolare e’ stato il settore bancario, indebolito dal downgrade a "Neutral" da "Attractive" di Goldman Sachs che ha anche consigliato agli investitori di vendere il titolo Citigroup (C) (inserito nella "Conviction Sell" list) a causa delle possibili, ulteriori svalutazioni per quasi $9 miliardi e il probabile taglio del dividendo. L’azione ha ceduto piu’ del 5.50% guidando al ribasso l’intero comparto: lo spider XLF ha lasciato sul terreno oltre tre punti percentuali. In netto calo anche Bank of America (BAC) che potrebbe effettuare una riduzione della forza lavoro per 7500 posti, subito dopo l’acquisizione di Countrywide Financial (CFC).
Preoccupanti gli ultimi outlook societari. Research In Motion (RIMM), la societa’ del BlackBerry, e’ riuscita a raddoppiare utili e ricavi durante il primo trimestre fiscale, ma ha annunciato un incremento della spesa capitale per mantenere viva la crescita nei prossimi mesi. "Siamo preoccupati a causa della deludente guidance" hanno affermato gli analisti di Deutsche Bank. "Il mancato rispetto dei margini lordi, l’incremento della spesa operativa e capitale stanno ad indicare che la crescita sta divenendo sempre piu’ difficile da ottenere".
Il colosso software Oracle (ORCL) ha riportato un aumento del 27% dei profitti ma ha emesso un profit warning; il gigante dell’abbigliamento sportivo Nike (NKE) ha riportato un incremento del 12% degli utili grazie al business europeo ed asiatico, ma gli ordini sul mercato americano sono risultati piatti. Nel primo trimestre del 2008 le aziende facenti parte dell’S&P500 hanno riportato un calo medio degli utili pari al 18%. Le stime degli analisti per il trimestre in corso sono per una contrazione dei profitti pari all’8.9%.
In evidente calo, nel comparto dell’auto, General Motors (GM) risultato il peggior componente dell’indice industriale con una perdita giornaliera superiore al 10% (la peggiore degli ultimi tre anni) anch’esso colpito dai giudizi negativi di Goldman Sachs. Piu’ contenuta la perdita della rivale Ford, pari a -3%.
Pesanti vendite anche sull’intero comparto delle compagnie aeree (XAL -4.8%), pressato ancora una volta dal forte rialzo del greggio, schizzato ad un nuovo massimo assoluto di $140.39 per poi chiudere con un progresso di $5.09 a $139.64. A spingere al rialzo le quotazioni energetiche, oltre alla debolezza del dollaro, sono stati i commenti del presidente dell’Opec, secondo cui il prezzo del barile arrivera’ a toccare i $170 entro nal stagione estiva. Commenti bullish per il comparto sono giunti anche da alcuni esponenti libici che vedono la soglia dei $150 "dietro l’angolo".
Poco incoraggianti gli ultimi aggiornamenti macro. Nel primo trimestre 2008 il Prodotto Interno Lordo Usa e’ cresciuto dell’1%, rispettando le attese degli analisti, ma nuove pressioni sono emerse sul fronte inflazionistico. Male il comparto del lavoro, con le richieste di sussidio da parte dei disoccupati attestatesi a livelli superiori al consensus. Un timido segnale di ripresa e’ emerso dal comparto immobiliare, con le vendite di case nuove salite del 2%, ad un livello leggermente migliore delle attese. Nei giorni scorsi era emerso un calo del 15% dei prezzi degli immobili e una nuova diminuzione delle vendite di case nuove.
 
 

 

Fonte - ANSA

 

 

 

USA: Ancora problemi sul mercato monetario

Thursday, 26 June, 2008 - di Macromonitor
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Il mercato interbancario ricomincia a mostrare segni di tensione, nonstante le centinaia di miliardi di dollari pompati nel sistema dalle banche centrali e, soprattutto, i miliardi raccolti dalle banche stesse sotto forma di aumenti di capitale. Si tratta soltanto del tentativo di conservare cassa ed abbellire i bilanci in occasione della trimestrale, oppure c’è qualcosa di più, come pochi mesi fa, nonostante la nuova liquidità?
Update: il blog americano Calculated Risk nota come anche altre due misure di tensione sul mercato monetario americano mostrino segni di peggioramento.
 

 

FED: STUDIA NUOVE MOSSE PER AIUTARE BANCHE

26 Giugno 2008 22:24 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 26 GIU - La Fed starebbe considerando la possibilità di facilitare gli investimenti nelle banche da parte di società di private-equity e altre entità. La banca centrale americana dovrebbe inoltre offrire maggiore chiarezza su cosa possono e non possono fare gli investitori quando acquistano quote rilevanti nelle istituzioni finanziarie senza comunque rientrare nell'ambito della supervisione dei regolatori. "Stiamo cercando strade per far sì che le cose funzionino meglio e per sfruttare l'esperienza degli ultimi anni", spiega Scott Alvarez, general counsel della Fed. Se la banca centrale riuscirà a facilitare gli investimenti delle banche si potrebbe assistere a una serie di immissioni di capitale che allenterebbero le pressioni sul fronte della liquidità. Ma gli ostacoli da superare non sono pochi: la Fed si è incontrata di recente - secondo indiscrezioni - con società e studi legali per vedere come sarebbe possibile apportare i previsti cambiamenti. (ANSA).
 

 

 

BORSA: ASIA IN FORTE CALO, TONFO A SHANGHAI (-5,7%)

27 Giugno 2008 08:55 MILANO - di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 27 GIU - Borse asiatiche in decisa frenata dopo le forti vendite viste già ieri in Europa e il tonfo di Wall Street sul nuovo record segnato dal petrolio. Tokyo ha perso il 2,01%, mentre Shanghai sta segnando perdite superiori al 5,7% sui timori di un rialzo dei tassi di interesse. Sulla piazza giapponese lascia il 3% Matsushita Electric, maggior produttore mondiale nell'elettronica di consumo, dopo alcuni dati deludenti sull'andamento dei consumi nel Paese. Sony lascia il 4%. Nella piazza di Taiwan (-3,37%) si fa sentire anche la decisione della banca centrale di alzare i tassi di interesse di 12,5 punti base al 3,625% aumentando le riserve chieste alle banche. In Cina Shanghai Pudong Development Bank lascia il 6%, mentre il costruttore China Vanke cede il 6,7%. "Ci sono speculazioni sul mercato che la banca centrale alzerà i tassi di interesse nel weekend - ha riferito un gestore all'agenzia Bloomberg -. Gli investitori stanno reagendo con panico". Nella tabella l'andamento degli indici di riferimento delle principali Borse dell'area Asia-Pacifico. - Tokyo -2,01% - Hong Kong -1,78% - Shanghai -5,77% (in corso) - Taiwan -3,37% - Seul -2,38% - Sydney -1,32% (in corso) - Mumbai -3,90% (in corso) - Singapore -1,25% (in corso) - Kuala Lumpur -1,04% - Bangkok -0,86% - Giakarta -1,40% (in corso) (ANSA).
 

 

 

USA: SPESE AL CONSUMO +0.8%, REDDITO PERSONALE +1.9%

27 Giugno 2008 14:30 NEW YORK - di ANSA
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Nel mese di maggio i dati crescono entrambi in misura superiore alle attese. Inflazione "core" in rialzo dello 0.1%, meglio del consensus.
Nel mese di maggio le spese al consumo negli Stati Uniti sono salite dello 0.8%, in misura inferiore rispetto al reddito personale avanzato dell’1.9%.
Lo ha comunicato il Dipartimento del Commercio Usa.
Battute le attese degli analisti che erano rispettivamente per un progresso dello 0.7% e dello 0.4%
L'indice "core" PCE (Personal Consumption Expenditures), ossia il deflatore della spesa per consumi personali, e’ risultato in rialzo dello 0.1%, portando il tasso annuale al 2.1%, in ribasso rispetto alle attese (+2.2%), ma leggermente al di sopra del range di "tolleranza" fissato dalla Fed.
 

 

 

USA: FIDUCIA MICHIGAN AI MINIMI DI 28 ANNI

27 Giugno 2008 15:59 NEW YORK - di ANSA
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Il dato dimostra che i consumatori americani sono sempre piu' preoccupati per l'andamento dell'economia e restii a comprare.

A giugno il dato rivisto sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti e’ sceso a 56.4 punti dai 56.7 della lettura preliminare. Si tratta del quinto calo consecutivo e del peggior livello di 28 anni. Il dato dimostra che i consumatori americani sono sempre piu' preoccupati per l'andamento dell'economia e restii a comprare.
Lo ha comunicato l'Universita' del Michigan.
Il dato e' inferiore alle stime di mercato. Gli analisti di Wall Street si aspettavano una conferma della precedente lettura. Nel mese di maggio l'indicatore si era attestato a quota 59.8.

 

 

 

FED: VERBALI, BEAR STEARNS SALVATA PER EVITARE CONTAGIO

27 Giugno 2008 17:23 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 27 giu - Il pacchetto di salvataggio di Bear Stearns è stato deciso per evitare un "contagio" finanziario. E' quanto si legge nelle minute delle riunioni del 14 e del 16 marzo, quelle in cui è stato deciso di intervenire sulla più piccola delle banche d'affari statunitensi, diffuse dall'istituto centrale americano. "L'azione è stata necessaria per prevenire, correggere o mitigare un serio danno all'economia o alla stabilità finanziaria", si legge nei verbali, dai quali emerge che data la fragilità delle condizioni dei mercati finanziari la Fed è intervenuta per evitare un "immediato fallimento" che avrebbe "contagiato" il mercato. (ANSA).
 

 

 

BORSE: SEMESTRE NERO, EUROPA BRUCIA 1.830 MLD DI EURO ++

27 Giugno 2008 18:44 MILANO - di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 27 GIU - Le Borse europee, oggi ancora in calo, hanno mandato in fumo dall'avvio del 2008 ben 1.830 miliardi di euro. E' stato il peggior semestre dal 1987. Nel dettaglio, dall'inizio dell'anno il Dj Stoxx 600, l'indice più rappresentativo dell'andamento delle Borse del Vecchio Continente, ha perso il 21,2% circa. A inizio anno il Dj Stoxx 600 capitalizzava circa 8.660 miliardi di euro, oggi ne vale solo 6.830. In fumo sono andati circa 1.830 miliardi di euro di capitalizzazione di Borsa.(ANSA).
 

 

 

PETROLIO: close in lieve rialzo dopo seduta da paura. Pesante il bilancio settimanale

Venerdì 27 Giugno 2008, 20:55 - di TrendOnLine
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La settimana si conclude con una seduta segnata da nuovi record per il prezzo del petrolio che dopo aver violato parzialmente la soglia dei 140 dollari ieri, ha proseguito la sua corsa al rialzo quest'oggi. Nel corso della giornata le quotazioni hanno macinato un record dopo l'altro, arrivando a segnare un massimo di tutti i tempi ad un solo cents dai 143 dollari al barile. Nell'ultima ora di scambi però sono partite alcune prese di profitto, anche in vista del week-end, che hanno portato gli operatori a monetizzare parte degli ultimi guadagni. Il future con scadenza agosto ha così terminato gli scambi a quota 140,06 dollari, con un frazionale progresso dello 0,3%. A favorire gli acquisti ha contribuito anche oggi la debolezza del dollaro, dopo la diffusione del dato sulla fiducia Michigan, e hanno continuato a pesare le dichiarazioni rilasciate ieri dal numero uno dell'Opec che ha parlato del rischio di salire a quota 150/170 dollari nei mesi estivi.
Nonostante il rialzo odierno sia stato piuttosto contenuto, il bilancio settimanale è ugualmente pesante, visto che nelle ultime cinque sessioni i prezzi del petrolio hanno messo a segno un progresso del 3,92% rispetto ai valori del close di venerdì scorso

 

 

 
 

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