Lehman Brothers:
conferma perdita trimestrale 2,8 mld dlr
16 Giugno 2008 15:10
ROMA - di
ANSA ________________________________
Ridotta consistenza
asset legati agli immobili del 20%
(ANSA) - ROMA, 16 GIU - Lehman Brothers ha comunicato che le
perdite nel secondo trimestre sono ammontate a 2,8 mld di
dollari, come preannunciato nei giorni scorsi. La perdita
per azione e' di 5,14 dollari. La banca d'affari
statunitense ha inoltre precisato di aver ridotto la
consistenza degli asset legati agli immobili del 20,0% a
64,7 miliardi di dollari allo scopo di contenere l'impatto
derivante dal collasso dei mercati finanziari. Al tempo
stesso sono stati tagliati anche i prestiti cosiddetti 'leveraged'.
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PETROLIO:
NUOVO RECORD A 139,89 DOLLARI A NEW YORK
16 Giugno 2008 16:12
ROMA - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - ROMA, 16 GIU
- Anche il Brent, il greggio di riferimento europeo, ha
raggiunto oggi un nuovo record storico, toccando i 139,32
dollari al barile sulla piazza di Londra. A spingere in alto
le quotazioni dell'oro nero, secondo gli analisti, sarebbe
stato l'annuncio di un'interruzione della produzione
petrolifera in Norvegia e il rialzo dell'euro, mentre cresce
l'attesa per la riunione in programma il 22 giugno in Arabia
Saudita tra Paesi produttori e consumatori. L'ultimo doppio
record storico del petrolio e del Brent risale al 6 giugno,
quando il petrolio era arrivato a toccare quota 139,12
dollari a New York e il Brent 138,12 dollari a Londra.
(ANSA).
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PETROLIO:
AUMENTO SAUDITA NON FERMA CORSA,SFIORA 140 DLR/ANSA - RECORD A
139,89;ANCHE BRENT A MASSIMI; ATTESA PER RIUNIONE GEDDA
16 Giugno 2008 20:07
ROMA - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - ROMA, 16 GIU
- Non è servito a frenare la corsa dell'oro nero l'annuncio
che l'Arabia Saudita è pronta ad aumentare la propria
produzione di petrolio. E' bastata infatti la chiusura di
una piattaforma petrolifera al largo della Norvegia, unita
all'effetto del dollaro debole, a riaccendere la fiammata
del greggio che è arrivato a sfiorare quota 140 dollari al
barile. Il petrolio, che nei primi scambi al mercato after
hours di New York cedeva l'1% a quota 133,46 dollari al
barile, beneficiando della notizia arrivata da Riad, ha
invertito rotta a metà mattinata e ha iniziato a correre
fino a toccare un nuovo record a 139,89 dollari al barile.
Le quotazioni hanno poi ripiegato sul finire della seduta
portandosi a intorno ai 134 dollari. Anche il Brent, il
greggio di riferimento europeo, ha raggiunto un nuovo
massimo storico, a 139,32 dollari al barile sulla piazza di
Londra. L'ultimo doppio record storico del petrolio e del
Brent risale al 6 giugno, quando il petrolio era arrivato a
toccare 139,12 dollari al barile e il Brent 138,12. Secondo
gli analisti, l'impennata riflette la reazione del mercato
all'interruzione della produzione petrolifera nella
piattaforma di Oseberg, al largo della Norvegia, in seguito
ad un incendio scoppiato domenica. Questo, unito alla
debolezza del dollaro, è bastato a vanificare l'effetto
dell'annuncio, fatto ieri dal segretario generale dell'Onu
Ban Ki Moon, che l'Arabia Saudita, il maggior esportatore di
petrolio al mondo, aumenterà a luglio la propria produzione
di greggio di 200.000 barili al giorno, portandola a 9,75
milioni di barili (con un conseguente aumento dello 0,2%
delle forniture mondiali), proprio con l'obiettivo di
calmierare il prezzo dell'oro nero. I 200 mila barili al
giorno in più di produzione non sono "grandissima cosa"
secondo il presidente dell'Unione Petrolifera italiana,
Pasquale De Vita, che attende tuttavia di vedere quali
potranno essere gli effetti della misura. L'aumento potrebbe
essere invece un "gesto significativo" secondo il segretario
all'Energia Usa Samuel Bodman. Gli analisti vedono nella
mossa il segnale che altri membri dell'Opec,
l'organizzazione dei Paesi produttori di petrolio,
potrebbero seguire l'esempio di Riad. L'aumento dell'Arabia
Saudita dovrebbe comunque essere annunciato ufficialmente
nell'atteso incontro tra Paesi produttori e Paesi
consumatori in programma il 22 giugno a Gedda, in Arabia
Saudita, che ha come scopo quello di trovare una soluzione
all'aumento senza freni dei prezzi del petrolio. Solo
nell'ultimo mese, il greggio è aumentato del 9,4%,
riaccendendo la preoccupazione per il rischio che l'economia
entri in un periodo di stagflazione. Che l'impennata dei
prezzi rappresenti una "minaccia" per l'economia mondiale
l'ha sottolineato anche il G8 finanziario, appena riunitosi
in Giappone, che ha invitato i Paesi produttori ad un
maggiore sforzo in termini di offerta. (ANSA).
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USA:
IL NY EMPIRE STATE INDEX CROLLA A -8.7 PUNTI
16 Giugno 2008 14:34
ROMA - di
ANSA ________________________________
Piccolo giallo
sull'indicatore che misura l'attivita' nell'area di New
York, comunicato con alcuni minuti di ritardo. L'indice
sorprende gli analisti, che avevano previsto un lieve
recupero a -2.4 punti.
Nel mese di giugno l’indice che monitora l’andamento dell’attivita’
manifatturiera nell’area di New York e' sceso a -8.7 punti.
Si tratta della quarta lettura negativa negli ultimi 5 mesi.
Il dato e’ inferiore alle aspettative che erano per un lieve
recupero a -2.4.
Lo scorso mese l’indicatore aveva registrato un calo a -3.2
punti dai +0.6 di aprile.
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WALL
STREET: RECUPERA MA IL DOW RESTA IN ROSSO
16 Giugno 2008 22:10
NEW YORK - di WSI ______________________________________________
Seduta a due velocita'
per la borsa americana, che tenta di risalire grazie al
ritracciamento del petrolio dal nuovo record storico. Bene i
titoli finanziari con Lehman, acquisti sulle radio
satellitari XM e Sirius.
Seduta contrastata per gli indici azionari americani. Il Dow
Jones ha ceduto lo 0.31% a 12269, l’S&P500 ha guadagnato lo
0.01% a 1360, meglio il listino tecnologico Nasdaq, riuscito
ad avanzare dello 0.83% a 2474. Il recupero degli indici dai
minimi giornalieri e’ stato possibile grazie al
ritracciamento del petrolio, che in mattinata aveva segnato
un nuovo record storico. Parziale rassicurazione per gli
investitori e’ giunta anche dal comparto finanziario, grazie
all’ultima conferenza di Lehman Brothers che ha confermato
la perdita trimestrale annunciata la scorsa settimana.
Dopo essere schizzato ad un nuovo massimo assoluto di
$138.89 al barile, spinto dalle voci di un incendio in un
impianto di raffinazione nel Mare del Nord, il greggio e’
tornato a trattare in territorio negativo, con gli operatori
che hanno continuato a metabolizzare le ultime dichiarazioni
dell’Arabia Saudita relative ad un incremento della
produzione di 500 mila barili al giorno con lo scopo di
calmierare i prezzi e garantire un adeguato equilibrio tra
domanda ed offerta. Alla fine della giornata, i futures con
consegna luglio hanno archiviato la seduta in ribasso di
$0.25 a $134.61.
Gli investitori hanno accolto con entusiasmo anche i
dettagli emersi dalla conferenza della banca d’affari Lehman
Brothers (LEH) che dopo aver confermato la perdita di $2.8
miliardi per il secondo trimestre, ha offerto un
aggiornamento sulla ristrutturazione del modello di
business. "Il fatto che la banca si stia impegnando per
diminuire il debito ed offrire una maggiore trasparenza sui
risultati e’ da considerarsi positivo" ha affermato Richard
Campagna, managing director di Provident Investment Counsel.
"Si tratta di un segnale di stabilizzazione per l’intera
industria finanziaria". Il titolo ha chiuso la sessione in
progresso del 5% circa, guidando al rialzo l’intero
comparto.
Il brutto dato macro diffuso in giornata ha pero’
risvegliato le preoccupazioni sullo stato di salute
dell’economia a stelle e strisce. Nel mese di giugno,
l’Empire State Index, ha evidenziato una brusca contrazione
dell’attivita’ maniffatturiera nell’area di New York, ad un
livello nettamente inferiore rispetto al consensus del
mercato.
La scorsa settimana si era conclusa con gli indici in
rialzo, supportati dal buon flusso delle vendite al
dettaglio e da un rapporto sui prezzi al consumo, cresciuto
in linea con le attese degli analisti. L’inflazione
continuera’ ad essere monitorata da vicino dagli operatori,
che restano pertanto in attesa dei dati sui prezzi alla
produzione (PPI), in calendario per la giornata di martedi’
e per cui e’ previsto un incremento netto dell’1%.
Restando nel comparto finanziario, ad occupare la scena in
giornata e’ stato anche il colosso assicurativo American
International Group (AIG), componente del Dow Jones,
arretrato in seguito alla notizia del licenziamento del CEO
Martin Sullivan; a rivestire il ruolo di ad dell’azienda
sara’ Robert Willumstad, ex di Citigroup.
Tra i titoli hi-tech, riflettori puntati sulle radio
satellitari Sirius (SIRI) ed XM Satellite Radio (XMSR): la
FCC (Federal Communications Commission), l’organo di
controllo americano del comparto delle telecomunicazioni, ha
approvato il merger tra le due societa’. I due titoli hanno
chiuso con rialzi medi superiori ai 4 punti percentuali. Nel
settore dei servizi, luci sull’inizio delle trattative tra
Republic Services (RSG) ed Allied Waste Industries (AW) che
potrebbero condurre ad un’operazione di fusione del valore
di $6.6 miliardi.
Sugli altri mercati, sul valutario, euro in recupero
rispetto al dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New
York il cambio tra le due valute e’ di 1.5476. In lieve
progresso l’oro a $886.30 l’oncia (+$13.20). In lieve
progresso infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul
Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.2450% dal 4.2610%.
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Fonte -
WallStreetItalia.com |
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GERMANIA:
indice Zew crolla a -52,4, peggio di attese
17 Giugno 2008 13:21
ROMA - di
ANSA ________________________________
Influenzato l'euro
che scende a 1,5466 dollari
(ANSA) - ROMA, 17 GIU - L'indice di fiducia degli
investitori tedeschi misurato dall'istituto Zew e' crollato
a -52,4 a giugno da -41,4 di maggio. Il dato e' decisamente
peggiore rispetto alle stime degli economisti che avevano
preventivato un ribasso a -42,5. Il crollo dello Zew ha
influenzato l'euro, che e' sceso a 1,5466 dollari.
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USA:
NUOVI CANTIERI EDILI
IN CALO -3.3% A MAGGIO
17 Giugno 2008 14:30 NEW
YORK - di
ANSA ________________________________
Dopo il rimbalzo
dello scorso mese, l’indicatore torna a segnare una
contrazione. Il dato e' di 975 mila, inferiore alle stime
degli analisti. In lieve calo anche le licenze di
costruzione (indicatore di attivita’ futura).
Nel mese di maggio i nuovi cantieri edili negli Stati Uniti
sono diminuiti del 3.3% ad un valore annualizzato e
destagionalizzato di 975 mila unita’, in leggero ribasso
rispetto alle attese degli analisti che erano per un valore
di 980 milioni. Si tratta del peggiore livello dal marzo del
1991. Il dato dello scorso mese e’ stato ritoccato al
ribasso da 1.032 milioni a 1.008 mln.
Lo ha annunciato il Dipartimento del Commercio degli Stati
Uniti.
In lieve calo anche il numero delle licenze di costruzione
(-1.3%), un indicatore di attivita’ futura sull'apertura dei
cantieri, attestatesi a 969 milioni (stime 960 milioni).
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USA:
PREZZI ALLA PRODUZIONE IN CRESCITA +1.4%
17 Giugno 2008 14:30 NEW
YORK - di
ANSA ________________________________
Il dato e’
superiore alle attese del mercato. Le stime degli analisti
erano per un rialzo dell’1%. In linea con le stime invece la
versione "core" (+0.2%). Il tasso annuale...
Nel mese di maggio l'indice dei prezzi alla produzione (PPI)
ha registrato negli Stati Uniti un progresso dell’1.4%, in
netto rialzo rispetto al mese precedente in cui l’indicatore
era avanzato dello 0.2%.
Lo ha comunicato il Dipartimento del Lavoro Usa.
Il dato e’ risultato superiore alle attese degli analisti,
che erano pari ad un progresso dell’1%.
Escluse le componenti piu' volatili, quali cibo ed energia,
il dato ("core" PPI) ha riportato una variazione positiva
+0.2% rispetto al +0.4% di aprile, attestandosi ad un
livello in linea con le attese e confermando cosi’ il tasso
annuale a +3.00%.
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GOLDMAN SACHS:
TRIMESTRALE; UTILE SCENDE A 2,09 MLD DOLLARI
17 Giugno 2008 14:42 NEW
YORK - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - ROMA, 17
GIU - Il bilancio presentato oggi risente favorevolmente dei
guadagni percepiti dalla banca a valere sulle commodities,
cioé le materie prime, che hanno compensato le perdite
derivanti dall' esposizione sul segmento del subprime. L'
andamento dei conti del colosso statunitense è stato inoltre
molto migliore rispetto a quelli delle rivali come Lehman
Brothers in particolare, che proprio ieri ha confermato per
lo stesso periodo una perdita di 2,8 miliardi di dollari. In
Borsa in ogni caso il titolo da inizio anno ha ceduto il 15%
contro -20,0% fato segnare in media dal comparto. I ricavi
nel secondo trimestre sono scesi del 7,5% a 9,42 miliardi di
dollari contro 10,2 miliardi precedenti. Domani sarà un
altro gruppo di primo piano del settore, cioé Morgan
Stanley, a diffondere la trimestrale. (ANSA).
FED:
POOLE, SU INFLAZIONE PRIMA SI AGISCE MEGLIO E'
17 Giugno 2008 14:45 NEW
YORK - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 17 giu - Sul fronte dell'inflazione la Fed farebbe
meglio ad agire prima anziché dopo. Ne è convinto l'ex
presidente della Fed di St. Louis, William Poole, secondo il
quale la banca centrale statunitense dovrebbe impedire che
la corsa dei prezzi si ripercuota anche sui salari. (ANSA).
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USA:
INDICE MUTUI-CASA -8,8%, RIFINANZIAMENTI -15%
18 Giugno 2008 13:13
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
L'indice delle
richieste di mutuo ipotecario negli Usa è sceso dell'8,8% la
scorsa settimana, per via del forte aumento dei tassi sui
prestiti. A trainare il ribasso, sono le domande di
rifinanziamento che hanno segnato un calo del 15%, rivedendo
i minimi da luglio 2006 (a quota 1.378,6), mentre le
richieste per l'effettivo acquisto di un immobile sono
diminuite del 4,4%. Il tasso medio su un mutuo trentennale è
salito al 6,57%, il livello più alto da un anno a questa
parte, dal 6,24% della settimana precedente.
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mutui:
UNA CRISI DA 1.300 MILIARDI DI DOLLARI
18 Giugno 2008 16:53
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
Questa la stima
su scala mondiale relativa alle perdite e svalutazioni
dovute al "credit crunch". Le previsioni di John Paulson,
fondatore dell'hedge fund Paulson & Co, superano quelle
dell'FMI.
La crisi del credito comporterà perdite e svalutazioni per
un totale di 1.300 miliardi di dollari su scala mondiale.
Questa la previsione di John Paulson, fondatore dell'hedge
fund Paulson & Co, che supera la stima di 945 miliardi di
dollari avanzata dal Fondo Monetario Internazionale.
"Per le svalutazioni siamo soltanto a un terzo del cammino",
ha detto Paulson nel corso di una conferenza a Monaco
riportata dall'agenzia Bloomberg. "Ci sono ancora molti
problemi e continueranno a farsi sentire nel corso
dell'anno", ha spiegato Paulson, sottolineando di non vedere
"alcun segno di stabilizzazione".
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LEHMAN BROTHERS:
CNBC; SOTTO PRESSIONE PER MESSA IN VENDITA
18 Giugno 2008 17:59
ROMA - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - ROMA, 18
GIU - Lehman Brothers non ha ufficialmente commentato le
indiscrezioni riportate dalla CNBC circa una possibile
vendita, ma una fonte della banca citata da Reuters ha
smentito che siano in corso trattative finalizzate a questa
soluzione. In Borsa il titolo - che nelle ultime sedute
aveva dato qualche segno di recupero dopo il recente crollo
- perde oltre il 5% sotto i 24 dollari. Lehman Brothers è la
più piccola fra le banche d' affari statunitensi. Nei giorni
scorsi l' amministratore delegato Richard Fuld aveva
sottolineato la solidità del gruppo. Lo stesso Fuld peraltro
aveva precisato che se un candidato all' acquisto si dovesse
fare avanti egli avrebbe l' obbligo di portare questa
proposta all' esame del consiglio di amministrazione.
(ANSA).
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USA:
UCLA, CRESCITA ANEMICA IN PROSSIMI MESI, NO RECESSIONE
18 Giugno 2008 15:58
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 18 giu - L'economia americana, sotto pressione per la
continua flessione del valore delle case, dell'aumento dei
prezzi dell'energia e della disoccupazione, registrerà una
crescita "anemica" nei prossimi mesi ma, al momento, non c'é
rischio recessione. E quanto prevedono gli analisti
dell'università californiana Ucla. "Nessuna recessione
quest'anno", spiega l'economista Edward Leamer, direttore
della trimestrale UCLA Anderson Forecast, sottolineando
comunque come per l'economia statunitense i mesi a venire si
presentano ancora duri, con solo lievi miglioramenti
quest'anno o il prossimo. Per un ripresa normale della
crescita bisognerà attendere il 2010. Il trimestre in corso
dovrebbe registrare un pil solo lievemente positivo se non
fermo, per poi chiudere il 2008 a +1,2%.(ANSA).
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WALL
STREET: CEDE TERRENO, MALE LE TRIMESTRALI
18 Giugno 2008 22:10
NEW YORK - di WSI ______________________________________________
I listini perdono oltre
l'1%, il Dow viola la soglia psicologica dei 12000 punti
durante le contrattazioni: non accadeva da tre mesi.
Delusione da FedEx e Morgan Stanley. Greggio sopra i $136.
Le deludenti trimestrali societarie e l’avanzamento del
greggio hanno bloccato la strada dei rialzi ai listini
americani, che hanno archiviato ancora una volta la seduta
in calo. Il Dow Jones ha ceduto l'1.08% a 12029, l’S&P500 lo
0.97% a 1337, il Nasdaq e’ arretrato dell'1.14% a 2429.
Durante le contrattazioni l’indice industriale ha violato la
soglia psicologica dei 12000 punti, un evento che non si
verificava da tre mesi (17 marzo).
A preoccupare gli investitori continuano ad essere le
prospettive economiche e il continuo aumento
dell’inflazione. Segnali poco incoraggianti sono emersi
dalla trimestrale del corriere internazionale FedEx (FDX),
che ha riportato utili di 2 centesimi inferiori al consensus,
a causa degli elevati costi del carburante. La societa’,
ritenuta un po’ la cartina di tornasole dell’economia, ha
anche rivisto al ribasso l’outlook sul primo trimestre e
sull’intero anno fiscale 2009.
Nonostante il calo delle scorte settimanli inferiore alle
attese, e l’intervento del presidente Usa Bush, sulla
necessita’ di un incremento della produzione domestica di
petrolio (attraverso l’annullamento dei divieti sulle
operazioni di trivellazione offshore), il greggio ha
continuato a spingersi al rialzo, archiviando la seduta
oltre i $136. Dopo essere rimbalzati su un minimo intraday
di $131.82, i futures con scadenza luglio hanno recuperato
terreno avanzando di $2.67 (+2%) a $136.68 al barile
rispetto all’ultima chiusura.
"Il mercato azionario e’ alle prese con serie difficolta’,
l’inflazione tende ad avanzare supportata dal continuo
aumento del greggio, e cio’ non fa altro che rinvigorire le
paure di un brusco rallentamento economico" ha dichiarato
Robert Pavlik, chief investment officer di Oaktree Asset
Management.
Nel comparto finanziario, Morgan Stanley (MS) ha riportato
utili di 3 centesimi superiori alle attese (comunque
dimezzati rispetto allo scorso anno), non ha pero’
rispettato le stime sui ricavi. Il titolo della banca Fith
Third (FITB) ha registrato un tonfo del 27% dopo aver
annunciato una riduzione del dividendo e la necessita' di
una nuova infusione di denaro.
L’intero comparto (XLF -1.40%) si e’ mosso al ribasso, gia’
indebolito dall’allarme sulla crisi del credito lanciato
nella seduta precedente da Goldman Sachs (GS), secondo cui
il "credit crunch" non si risolvera’ prima del 2009 e
potrebbe implicare l’incremento di altri $65 miliardi in
nuovi capitali per fronteggiare le perdite legate alle
svalutazioni.
Sul valutario, euro in lieve progresso rispetto al dollaro.
Nel tardo pomeriggio di mercoledi' a New York il cambio tra
le due valute e’ di 1.5533. In rialzo l’oro a $893.50
l’oncia (+$6.60). In rialzo infine i Titoli di Stato. Il
rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.1540% dal
4.2250% di martedi'.
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Fonte -
WallStreetItalia.com |
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USA:
USA: DISOCCUPAZIONE, SUSSIDI IN CALO A 381000
19 Giugno 2008 14:30
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
Il dato e’
superiore alle attese del mercato. Le stime degli analisti
erano per un valore di 375 mila unita’. Sale anche la media
mobile a quattro settimane.
Nella settimana che si e' conclusa il 14 giugno le nuove
richieste per sussidi di disoccupazione sono risultate in
calo di 5 mila unita’ a 381 mila (il dato iniziale di 384
mila della settimana precedente e’ stato rivisto al rialzo a
386000).
Lo ha comunicato il Dipartimento del Lavoro Usa.
Il dato si e’ rivelato superiore alle attese del mercato,
pari ad un valore di 375 mila.
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mutui:
SUPERINDICE IN RIALZO DELLO 0.1% A MAGGIO
19 Giugno 2008 16:00
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
L'indicatore
sull'attivita' economica Usa e’ risultato migliore delle
attese degli analisti. Il consensus non prevedeva alcuna
variazione.
Nel mese di maggio l'indice che fornisce una previsione
sull'attivita' economica americana per i prossimi 6-12 mesi
ha registrato un rialzo dello 0.1%. Nel mese di aprile il
dato era avanzato nella stessa misura.
Lo ha comunicato il Conference Board.
L’indicatore si e' rivelato leggermente migliore del
consensus del mercato. Gli economisti non si aspettavano
alcuna variazione.
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USA:
IL PHILADELPHIA FED SCENDE A -17.1 PUNTI
19 Giugno 2008 16:00
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
L'indice sull'attivita'
manifatturiera nell'area di Philadelhia peggiora rispetto al
mese precedente. Le attese degli analisti erano: risalita a
-10 punti.
Nel mese di giugno il Philadelphia Fed, l'indice che misura
l'andamento dell'attivita' manifatturiera nell'area di
Philadeplhia, e’ sceso a -17.1 punti dai -15.6 di maggio.
Lo ha comunicato la Federal Reserve di Philadelphia.
L’indice si e' rivelato peggiore delle alle attese del
mercato. Gli economisti si aspettavano in media un recupero
a quota -10 punti. Ricordiamo che un valore inferiore allo 0
indica una contrazione dell'attivita'.
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CARO PETROLIO:
IATA LANCIA L'ALLARME ROSSO
19 Giugno 2008 16:55
NEW YORK
- di
ANSA ________________________________
Nel settore aereo
e' ormai 'emergenza'. A causa del gasolio alle stelle, 'la
situazione finanziaria delle compagnie aeree si fa sempre
piu' difficile, e in alcuni casi drammatica'.
Nel settore aereo e' ormai 'emergenza' petrolio. Parola
dell'amministratore delegato di Iata, Giovanni Bisignani.
A causa del caro-gasolio 'la situazione finanziaria delle
compagnie aeree si fa sempre piu' difficile, e in alcuni
casi drammatica', afferma Bisignani sottolineando come 'in
sei mesi siano state sospese 25 compagnie aeree per
insolvenza.
E molte altre corrono lo stesso rischio. Ad oggi le
compagnie del sistema Iata hanno 190 miliardi di dollari di
debiti.
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CITIGROUP:
SOSTANZIALI SVALUTAZIONI IN SECONDO TRIMESTRE
19 Giugno 2008 20:02
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - NEW YORK, 19 GIU -
Ulteriori "sostanziali" svalutazioni in casa Citigroup: il
chief financial officer della società, Gary Crittenden, ha
annunciato che la banca si appresta ad affrontare nel
trimestre in corso nuove svalutazioni legate ai mutui
subprime. L'ampiezza - ha comunque assicurato Crittenden -
non sarà pari a quella del primo trimestre, quando si
raggiunsero i 6 miliardi di dollari. Da quando è scoppiata
la crisi subprime, Citigroup ha effettuato svalutazioni per
40 miliardi di dollari.(ANSA).
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Il petrolio
si perde in Cina
19 Giugno 2008 20:24
NEW YORK
- di
ANSA ________________________________
I prezzi del
greggio sembrano invertire la marcia davanti alla notizia
secondo cui il governo cinese sarebbe pronto ad aumentare i
prezzi dei carburanti, una mossa che comporterebbe una
compressione dei consumi e invertire anche il sentiment
degli investitori quando si parla di greggio. Da qui la
flessione dei prezzi, sul Light Crude americano il barile è
sceso a 134,5 dollari, mentre sul Brent di Londra (mercato
di riferimento europeo) i prezzi si sono attestati a 134,18,
quindi ben lontani dai 137 dollari nel mirino questa
mattina.
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WALL
STREET: RITROVA LA STRADA DEI RIALZI, GREGGIO IN CALO
19 Giugno 2008 22:00
NEW YORK - di WSI ______________________________________________
Il governo cinese
annuncia un incremento dei prezzi dei carburanti: il
petrolio arretra di quasi $5 sulle speculazioni di un
rallentamento della domanda. Nasdaq in rally con BRCM. Alert
Citigroup.
I listini americani sono riusciti a spingersi al rialzo dopo
l’esitazione iniziale, spinti dal brusco calo del greggio,
arretrato di oltre $4 rispetto alla chiusura di ieri, in
seguito alla’annuncio del governo cinese relativo
all’aumento dei prezzi del carburante. A pesare sulle
quotazioni dell’oro nero e’ stata anche la conferma
dell’Arabia Saudita sull’incremento dell’output giornaliero
pari a 200 mila barili. Il Dow Jones, in "flirt" con la
soglia psicologica dei 12000 punti nelle prime ore di
scambi, ha chiuso con un guadagno dello 0.28% a 12063,
l’S&P500 e’ avanzato dello 0.38% a 1342, il Nasdaq dell'1.33
a 2462.
"Se gli operatori iniziano a considerare un possibile
rimbalzo dell’economia, ed un eventuale raffreddamento dei
prezzi energetici dai recenti massimi, penso che si
stabilirebbe un’atmosfera senza dubbio positiva sul mercato"
ha dichiarato James Paulsen, chief investment strategist di
Wells Capital Management.
Il prezzo del greggio e’ sceso di quasi $5 nella seduta
odierna, sulle speculazioni secondo cui la domanda globale
diminuira’ dopo che la Cina ha annunciato un incremento del
prezzo dei carburanti a partire da venerdi’. Ricordiamo che
il Paese asiatico e’ il secondo maggiore consumatore
mondiale di petrolio dopo gli Stati Uniti. Dopo essersi
spinti fino ad un massimo intraday di $137.82, i futures con
scadenza luglio hanno ritracciato lasciando sul terreno
$4.75 a $131.93 al barile.
Sul fronte societario, contrastati gli annunci giunti dal
settore finanziario. La banca regionale BB&T ha dichiarato
che potrebbe ritoccare al rialzo il dividendo quest’anno,
mettendo a tacere le voci che invece avevano suggerito un
taglio del pagamento agli azionisti. Un nuovo allarme e’
pero’ giunto dalla banca d'affari Citigroup che durante una
conferenza organizzata da Deutsche Bank (DB) ha dichiarato
di essere ancora esposta al richioso business dei mutui
subprime, e che potrebbe pertanto continuare a riportare
perdite nel trimestre in corso.
Particolari pressioni si sono notate nel gruppo delle
compagnie assicurative dopo che Coventry Health (CVH) ha
abbassato le stime sugli utili per via dei deludenti
risultati riportati nei mesi di aprile e maggio. A risentire
del fatto sono le rivali Aetna (AET), UnitedHealth (UTH) e
WellPoint (WLP).
Nel comparto hi-tech, sugli scudi Broadcom (BRCM) che ha
realizzato la migliore performance mensile da aprile, grazie
ai commenti di Lehman Brothers secondo cui il produttore di
chip e’ posizionato per una sostenuta crescita dei profitti.
In buon rialzo Apple (AAPL), forte del raggiungimento di un
importante traguardo nella vendita di musica online
attraverso l'iTunes Store: acquistati e scaricati 5 miliardi
di canzoni. Poco mossa invece la blue chip Hewlett-Packard (HPQ)
dopo aver confermato che intraprendera’ una riorganizzazione
della divisione delle stampanti a causa del rallentamento
del business.
In ambito di M&A, l’acquisizione del gruppo chimico Huntsman
(HUN) da parte di Apollo Management e Hexion Specialty
Chemicals sembra essere alle corde: le due societa’
interessate a rilevare l’azienda hanno dichiarato che gli
ultimi risultati fiscali rendono la precedente offerta di
$6.5 miliardi non piu’ sostenibile. L’azione e’ crollata
-40%.
Contrastati gli ultimi dati macroeconomici. Resta debole il
mercato del lavoro dopo il balzo del tasso di disoccupazione
registrato nei giorni scorsi: le richieste di sussidio da
parte dei disoccupati sono risultate in lieve calo rispetto
alla scorsa settimana, ma superiori alle attese degli
analisti.
Negativo l’aggiornamento sull’attivita’ manifatturiera, con
l’indice Philadelphia Fedsceso a quota -17.1 punti,
soprendendo gli analisti che invece avevano previsto
un’estensione del recupero gia’ mostrato nel mese
precedente. E’ risultato infine leggermente migliore delle
attese il dato sul Superindice di maggio, in rialzo dello
0.1%.
Sul valutario, euro in leggera flessione nei confronti del
dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il
cambio tra le due valute e’ di 1.5503. In buon rialzo l’oro.
I futures con consegna agosto sul metallo prezioso hanno
guadagnato $10.70 a $904.20 l’oncia. Seduta in calo infine
per i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni
e’ risalito al 4.1990% dal 4.1540% di mercoledi’.
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Fonte -
WallStreetItalia.com |
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UBS:
BIRKENFELD, AIUTATO A EVADERE TASSE USA SU 20 MLD DLR
20 Giugno 2008 11:56
ROMA - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - ROMA, 20
GIU - Ubs ha aiutato i danarosi clienti americani a evadere
le tasse su 20 miliardi di dollari. E' quanto emerge dalla
confessione dell'ex banchiere di Ubs, Bradley Birkenfeld,
finito davanti a una corte della Florida con l'accusa di
frode fiscale. Birkenfeld si è dichiarato colpevole e ha
deciso di collaborare con la giustizia fornendo una "piena
confessione" in cui fa luce anche sulle pratiche adottate da
lui e dai suoi colleghi per far evadere le tasse ai clienti
americani, nonostante un accordo del 2001 con il Fisco Usa
che imponeva alle banche estere di dichiararne beni e
redditi. In una testimonianza scritta - riportata
dall'agenzia Bloomberg - Birkenfeld racconta che la
divisione di private banking di Ubs consigliava ai clienti
americani di 'nascondere' denaro e gioielli in cassette di
sicurezza svizzere, di acquistare opere d'arte e preziosi
tramite conti offshore e di aprire conti sotto falso nome
nei paradisi fiscali come la stessa Svizzera, il
Liechtnstein, Panama, Hong Kong e Isole Vergini. Con il
'servizio' fornito da Ubs sono stati occultati al Fisco Usa
circa 20 miliardi di dollari, e a sua volta la banca ci ha
guadagnato 200 milioni di dollari all'anno, spiega
Birkenfeld, il quale ha anche raccontato che in una
occasione ha accettato di acquistare diamanti per un cliente
americano utilizzando fondi svizzeri e di "aver esportato
illegalmente le pietre negli Stati Uniti nascondendole in un
tubetto di dentifricio". (ANSA).
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FMI:
USA; CRISI HA MOSTRATO LACUNE NORME, PIU' POTERI A FED
20 Giugno 2008 17:30
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - NEW YORK, 20 giu -
La crisi dei mutui subprime e il collasso di Bear Stearns
hanno portato alla luce alcune lacune normative e le
difficoltà di coordinamento fra le varie autorità: il
progetto di riforma presentato dal Tesoro "pone le basi per
una riforma complessiva e una semplificazione del sistema
regolatorio". Le nuove norme dovrebbero prevedere maggiori
poteri alla Fed. E' quanto constata e suggerisce il Fondo
Monetario Internazionale, nel comunicato di fine missione
negli Usa in vista della stesura dell'Article 4. La crisi ha
evidenziato "una mancanza di supervisione" nel settore dei
mutui e "difficoltà di coordinamento fra i regolatori
federali e statali, oltre a una scarsa tutela dei
consumatori", spiega il Fmi, suggerendo una
"regolamentazione e una supervisione più stringente sulle
banche d'investimento da parte di un'unica autorità",
possibilmente la Fed e una supervisione attenta delle
condizioni di liquidità". (ANSA).
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FMI:
CRESCITA USA PIATTA; FED VIGILI PREZZI,SI' STRETTA/ANSA -
RALLENTAMENTO PIL MENO FORTE STIME, IN 2009 +2%
20 Giugno 2008 18:13
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - NEW YORK, 20 giu -
Il rallentamento economico degli Usa è stato meno forte del
previsto e, anche se la crescita 2008 resterà
sostanzialmente piatta, nel 2009 si dovrebbe assistere a una
ripresa, con l'economia in progresso del 2%. Il Fondo
Monetario Internazionale (Fmi) ammorbidisce le proprie
valutazioni sullo stato di salute dell'Azienda America,
alzando le stime di crescita del prossimo anno (da +1,6% di
aprile al 2% attuale) ma invita a mantenere alta la guardia,
perché "le prospettive restano fortemente incerte a causa
della crisi dei mercati immobiliare e finanziario".
L'economia - constata il Fmi - ha reagito finora bene allo
"shock senza precedenti" che l'ha colpita, grazie anche al
pacchetto di stimolo fiscale varato dall'amministrazione
Bush e alla politica monetaria della Fed. La banca centrale
ora deve "vigilare" attentamente sull'andamento
dell'inflazione, per ancorare le aspettative. Questo "é un
imperativo", osserva il Fmi, che apre così la porta a un
eventuale rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed
per contenere i prezzi. Nel documento conclusivo della
missione negli Usa, in vista della stesura dell'Article 4,
il Fmi comunque prevede un allentamento delle pressioni
inflazionistiche e, constatando come tassi bassi abbiano
supportato finora la crescita, afferma: "Potrebbe essere
necessario togliere lo stimolo velocemente quando l'economia
riprenderà forza". "Il rallentamento dell'attività negli
Stati Uniti è stato meno forte di quanto si temeva, e una
ripresa potrebbe iniziare il prossimo anno. Considerando la
severità dello shock che l'ha colpita, l'economia ha reagito
abbastanza bene", si legge nel documento del Fmi, dove si
precisa che, comunque, gli effetti positivi della politica
monetaria e del pacchetto di stimolo fiscale sono stati
"attenuati dalle crescenti tensioni sulle famiglie e sui
conti delle banche, e ora anche dagli elevati prezzi delle
commodity". "La natura inusuale della crisi in atto sui
mercati finanziari e immobiliari lascia l'outlook
"fortemente incerto. Una rapida ripresa è chiaramente
possibile, visti gli stimoli concessi e la risposta
proattiva dei mercati finanziari a mettere in ordine i
bilanci. Comunque - osserva il Fondo -, l'economia si trova
a fronteggiare shock senza precedenti e c'é la preoccupante
possibilità che l'indebolimento dell'attività possa
alimentare ulteriori perdite per le banche, generando un
prolungato rallentamento". "Nonostante i miglioramenti
registrati da marzo, sui mercati finanziari restano
importanti rischi": l'apertura decisa dalla Fed della
finestra di sconto anche alle banche d'affari "ha ridotto i
rischi sistemici ma non li ha eliminati", prosegue
l'istituzione di Washington, secondo la quale è essenziale
ripristinare fiducia nei mercati finanziari. Si inserisce in
quest'ottica una riforma della normativa vigente, che ha
mostrato con la crisi alcune lacune. il progetto di riforma
presentato dal Tesoro "pone le basi per una riforma
complessiva e una semplificazione del sistema regolatorio".
Le nuove norme dovrebbero prevedere maggiori poteri alla
Fed.
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WALL
STREET: SELL-OFF, INDICI AI MINIMI DI TRE MESI
20 Giugno 2008 22:10
NEW YORK - di WSI ______________________________________________
Ondata di vendite sulla
borsa americana innescata ancora una volta dal forte
recupero del petrolio e dalle cattive notizie societarie. Il
Dow Jones, ai minimi di oltre tre mesi, ha chiuso in calo
dell'1.83% a 11842, l’S&P500 dell'1.86% a 1317, il Nasdaq ha
ceduto il 2.27% a 2406. A contribuire all’elevata
volatilita’ e' stato il "quadruple witching" (giorno delle
quattro streghe) che segnala la scadenza simultanea di ben
quattro tipi di opzioni sui titoli e sugli indici e dei
contratti futures sugli indici e sulle singole azioni.
A dare la stura alle vendite, gia’ prima dell’apertura, e’
stato il deciso rimbalzo dei prezzi energetici, causato
dalle rinnovate tensioni geopolitiche: l’esercito di Israele
avrebbe effettuato delle esercitazioni nei giorni scorsi
mirate ad un attacco agli impianti nucleari iraniani;
l’annunciato sciopero dei lavoratori in alcuni stabilimenti
nigeriani e la debolezza del dollaro hanno contribuito a
spingere al rialzo le quotazioni.
Dopo aver perso quasi $5 nella giornata di giovedi', sulla
decisione del governo cinese di aumentare il prezzo dei
carburanti, i futures con scadenza luglio, all’ultimo giorno
di scambi, hanno guadagnato $2.69 a $134.62 al barile.
Nell’arco del weekend si svolgera’ il vertice in Arabia
Saudita tra i Paesi produttori e consumatori; Riyad ha gia’
confermato un incremento della produzione giornaliera di 200
mila barili.
L’indice S&P500, alla terza settimana negativa consecutiva,
ha realizzato una performance settimanale pari a -3.1%,
estendendo la perdita annuale a -10%. La performance
settimanale del Dow Jones e’ pari a -3.7%, il listino
tecnologico Nasdaq ha ritracciato -2.0%. A guidare il
comparto azionario al ribasso sono stati soprattutto i
titoli finanziari, in calo del 24% dall’inizio dell’anno a
causa delle enormi perdite ($400 miliardi a livello globale)
legate alla crisi del credito.
Purtroppo anche oggi sono emersi segnali poco incoraggianti
dal comparto. Washington Mutual (WM) ha annunciato un taglio
di 1200 posti di lavoro, soprattutto in California e in
Florida, due aree particolarmente attive durante il boom del
real estate ma poi colpite duramente nell’ultimo anno dalla
crisi subprime. Il continuo calo dei prezzi delle case ha
spinto gli analisti di Lehman Brothers (LEH) a ridurre le
stime sugli utili delle due societa’ semigovernative di
mutui ipotecari Fannie Mae (FNM) e Freddie Mac (FRE).
Le societa’ assicuratrici di bond MBIA (MBI) e Ambac
Financial (ABK) hanno visto tagliarsi il rating sul credito
da parte dell’agenzia Moody’s. Merrill Lynch (MER) ha
tagliato il rating su Bank of America (BAC) e National City
(NCC). Lo stesso titolo Merrill Lynch (MER) ha a sua volta
ceduto oltre il 4% a causa di voci circolate in mattinata
relative ad un annuncio di profit warning da parte della
banca.
Pesanti i titoli del comparto dell’auto. General Motors (GM)
ha chiuso ai peggiori livelli dal 1982, il titolo della
rivale Ford ha ceduto l’8.50%: l’agenzia Standard & Poor’s
ha dichiarato che potrebbe tagliare i rating sul credito
delle due case automobilistiche per via degli elevati prezzi
dei carburanti.
Nel comparto aereo, in evidente difficolta’ le compagnie
Continental (CAL) e UAL Corp. (UAUA): le due societa’ hanno
raggiunto un accordo di marketing ma l’operazione di merger
non e’ andata a buon fine. I due titoli hanno chiuso
entrambi con un ribasso superiore all'8%.
Nel comparto tecnologico, sulla difensiva il titolo della
societa’ produttrice di schede di memoria Sandisk (SNDK), in
seguito all’alert lanciato dagli analisti di Citigroup sui
risultati trimestrali del gruppo che potrebbero risentire
del rallentamento della domanda. Apple ha ceduto poco piu’
del 3%, tra i titoli Internet Google (GOOG) ha lasciato sul
terreno il 2.52%.
Sul valutario, euro in buon recupero nei confronti del
dollaro. Nel tardo pomeriggio di venerdi’ a New York il
cambio tra le due valute e’ di 1.5619. Stabile l’oro. I
futures con consegna agosto sul metallo prezioso hanno
ceduto $0.50 a $903.70 l’oncia. Seduta in progresso infine
per i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni
e’ sceso al 4.1370% dal 4.1990% di giovedi’.
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Fonte -
WallStreetItalia.com |
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PETROLIO,
DALL'IRAQ LICENZA DI ESTRAZIONE A 41 MULTINAZIONALI
22 Giugno 2008 23:12
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
L'Iraq assegnera'
nuovi contratti a 41 aziende straniere per l'estrazione del
petrolio, con l'obiettivo di aumentare la produzione del
paese. Questo passo potrebbe dare alle grandi multinazionali
petrolifere un canale privilegiato per l'estrazione di
greggio dagli enormi e ricchissimi giamenti sul territorio
irakeno non ancora sfruttati. L'annuncio e' stato dato alla
AFP da Asim Jihad, portavoce del ministro del petrolio
dell'Iraq.
La notizia arriva dopo che l'Arabia Saudita, principale
esportatore mondiale di petrolio, ha dichiarato di essere
pronta ad estrarre più greggio per il resto dell'anno,
nonostante sia improbabile che questo faccia abbassare i
prezzi da record. Lo ha detto domenica il ministro saudita
del Petrolio Alì al-Naimi.
L'Arabia Saudita ha già detto che produrrà 9,7 milioni di
barili al giorno a luglio, con un incremento di 550.000
barili al giorno da maggio. Naimi ha detto che il regno
estrarrà a quel livello o al di sopra per il resto
dell'anno, se ci sarà richiesta da parte dei suoi clienti.
L'Arabia Saudita ha convocato il vertice senza precedenti di
Jeddah in risposta ai movimenti con rialzi record del
mercato petrolifero.
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BCE:
ALLARME INFLAZIONE, AZIONE TASSI NECESSARIA
23 Giugno 2008 16:52
NEW YORK - di
REUTERS ________________________________
L'inflazione nella zona euro
e' salita al 3.7%. Klaus Liebscher, membro del board della
Banca Centrale Europea, ha dichiarato che si tratta di un
fatto allarmante. Non ha pero' fornito alcun...
Gli sviluppi dell'inflazione nella zona euro destano allarme
e necessitano un'azione da parte della Banca centrale
europea. Lo ha detto Klaus Liebscher, membro del board Bce,
all'agenzia Mnsi nel corso del weekend, rifiutando però di
rispondere a chi gli chiedeva se un rialzo a luglio sarebbe
sufficiente per contenere le aspettative di inflazione.
"Dobbiamo vedere cosa ci riserverà il futuro, ma dobbiamo
essere decisi" ha detto. "Questa inflazione che abbiamo ora,
che ovviamente si è protratta più a lungo di quanto ci
aspettassimo, è allarmante". I mercati si attendono un
rialzo al 4,25% dal 4,0% attuale nel corso del meeting del
prossimo 3 luglio.
L'inflazione nella zona euro è salita al 3,7%. "La cosa più
importante è da una parte fare scendere l'inflazione,
dall'altra ancorare le attese alla nostra idea di stabilità
dei prezzi" ha concluso Liebscher.
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AUTO:
GENERAL MOTORS CALA AI MINIMI DAL 1975
23 Giugno 2008 21:34
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
Bottom da 33 anni. Settore
auto sotto pressione a Wall Street sulla scia dei timori
dell'andamento del mercato automobilistico per il resto
dell'anno. Giu' anche Ford (-6.88%).
Settore auto sotto pressione a Wall Street sulla scia dei
timori dell'andamento del mercato automobilistico per il
resto dell'anno. Gm scende così ai minimi degli ultimi 33
anni, mentre Ford al livello più basso degli ultimi tre
mesi. I due colossi di Detroit hanno già rivisto al ribasso
le stime sulle proprie vendite e hanno tagliato la propria
produzione. I dati relativi alle vendite di auto di giugno
saranno diffusi il prossimo 1 luglio.
Gm è attualmente in calo del del 4,50% a 13,17 dollari, dopo
aver toccato un minimo di seduta a 12,78 dollari:
dall'inizio dell'anno il titolo ha perso circa un terzo del
proprio valore. Ford, invece cede il 6,88% a 5,41 dollari,
dopo aver toccato un minimo di seduta a 5,30 dollari.
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USA:
ORDINI DI BENI DUREVOLI INVARIATI
25 Giugno 2008 14:30
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
Il dato di maggio
e’ in linea con le attese. Esclusa la componente dei
trasporti l'indicatore scende dello 0.9%.
Nel mese di maggio gli ordini di beni durevoli negli Stati
Uniti sono risultati invariati, dopo essere calati dell’1%
nel mese precedente (dato rivisto da -0.5%).
Lo ha comunicato il Dipartimento del Commercio degli Stati
Uniti.
L’indicatore si e' rivelato in linea con le stime del
mercato. Gli analisti non si aspettavano infatti alcuna
variazione. Ricordiamo che i beni durevoli comprendono
prodotti industriali di grandi dimensioni, tra cui
frigoriferi, televisori, computer, lavatrici, lavastoviglie.
Escludendo la componente dei trasporti, il dato e’ sceso
dello 0.9%. Le attese erano per un ribasso pari a -1%.
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USA:
VENDITE DI CASE NUOVE IN CALO -2.5%
25 Giugno 2008 16:00
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
Continuano le
notizie negative per il mercato immobiliare. Il dato si
attesta a quota 512 mila. Rispettate comunque le attese
degli analisti.
Nel mese di maggio le vendite di nuove case negli Stati
Uniti hanno registrato un calo del 2.5% a 512 mila unita'
(dato annualizzato e destagionalizzato). L’attivita’ di
vendita nella zona occidentale degli Usa e’ crollata ai
minimi di 26 anni
Il dato di aprile e’ stato rivisto leggermente al ribasso a
525 mila unita’ dalle 526 mila registrate in precedenza.
Lo ha comunicato il Dipartimento del Commercio USA.
L'indicatore, che si riferisce alla vendita di unita'
abitative unifamiliari di nuova costruzione, si e' rivelato
sostanzialmente in linea con le attese del mercato, pari a
510 mila unita’.
Il prezzo medio di vendita e’ diminuito del 5.7% rispetto
allo stesso periodo dello scorso anno a $231.000.
L’invenduto si e’ leggermente ridotto: ci vorranno 10.3 mesi
per smaltire le case in vendita, ad aprile era pari a 10.6
mesi.
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AZIENDE USA:
ALLARME PROFITTI IN CALO
25 Giugno 2008 17:30
NEW YORK - di
REUTERS ________________________________
Peggiora l'outlook delle
societa' Usa. Secondo le stime di Thomson-Reuters nel
secondo trimestre si assitera' ad una contrazione -10.2%.
Peggiora l'outlook delle aziende americane: secondo
Thomson-Reuters nel secondo trimestre i profitti delle
societa' caleranno del 10,2%. Alla fine di maggio la stima
era di un calo del 7,3%.
Gli aumenti del prezzo della benzina pesano sulle
prospettive di societa' quali Gm e Circuit City an Stores.
Ultima vittima del caro-carburanti e' Ups, il maggiore
corriere al mondo, costretta a tagliare le stime degli utili
per il periodo aprile-giugno.
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COUNTRYWIDE:
HA INGANNATO CLIENTI,AZIONE CIVILE IN CALIFORNIA
25 Giugno 2008 18:52
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - NEW YORK, 25 giu -
Countrywide ha ingannato i propri clienti spingendoli ad
accendere mutui che poi non sarebbero stati in grado di
pagare. E' quanto afferma il procuratore generale della
California che ha avviato un'azione civile nei confronti
della società, accusandola di pubblicità ingannevole e
concorrenza sleale con la quale spingeva i clienti a
contrarre prestiti rischiosi. Nelle 46 pagine di citazione
in giudizio figurano anche i nomi dei vertici di
Countrywide, Angelo Mozilo e David Sambol. Nel documento si
precisa che Countrywide "vedeva i clienti solo come tramite
per produrre più prestiti", "senza o con poco riguardo
rispetto all'abilità dei clienti stessi" di poter far fronte
al mutuo. Tali pratiche "sono state create e mantenute con
il benestare di Mozilo e Sambol", si legge nel
provvedimento. Un'azione civile nei confronti di Mozilo è
stata avviata anche dall'ufficio del procuratore generale
dell'Illinois, Lisa Madigan, che chiede che tutti i mutui
Countrywide la cui accensione è legata a pratiche
"ingannevoli e anti-concorrenziali" siano rescissi o
modificati. (ANSA).
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USA:
BUFFETT, PREOCCUPATO PER STAGFLAZIONE ECONOMIA
25 Giugno 2008 19:11
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - NEW YORK, 25 giu -
Il miliardario Warren Buffett si dice "preoccupato" per una
stagflazione dell'economia americana. In un'intervista a
Bloomberg Tv, Buffet spiega che attualmente "siamo proprio
nel mezzo" di una stagflazione. "Penso infatti
all'inflazione che sale e all'economia che peggiora. Penso
che ne verremo fuori, così come ci siamo entrati". (ANSA).
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TASSI USA:
LA FED LI LASCIA INVARIATI AL 2.00%
25 Giugno 2008 20:10 NEW YORK - di
ANSA ________________________________
La Banca Centrale americana
ha lasciato invariato il tasso sui fed funds. Si chiude
dunque la serie di tagli iniziata a settembre dello scorso
anno. Un solo voto contrario.
Il Federal Open Market Committee, il braccio operativo della
Federal Reserve, ha lasciato invariato il costo del denaro
degli Stati Uniti al 2.00%. Si chiude la serie di tagli ai
fed funds iniziata nel mese di settembre dello scorso anno
che aveva abbassato i tassi a breve dal 5.25% all’attuale
2%.
Per i lettori di Wall Street Italia ecco la traduzione in
italiano del documento ufficiale della Federal Reserve:
Il Federal Open Market Committee ha deciso oggi di mantenere
il target sui fed funds al 2.00%.
Le ultime informazioni indicano che nel complesso l’attivita’
economica sta continuando ad espandersi, riflettendo
parzialmente una ripresa della spesa delle famiglie.
Tuttavia, il mercato del lavoro si e’ indebolito
ulteriormente e i mercati finanziari restano sotto un
considerevole stress. Le peggiorate condizioni del credito,
la contrazione in corso del comparto immobiliare, e
l’aumento dei prezzi energetici continueranno a pesare con
molte probabilita’ sulla crescita economica nei prossimi
trimestri
Il Comitato si aspetta una moderazione dell’inflazione nei
prossimi mesi e nel prossimo anno. Tuttavia, alla luce del
continuo incremento dei prezzi energetici e di altre
commodities ed a causa dell’elevato stato di alcuni
indicatori sulle aspettative inflazionistiche, l’incertezza
circa l’outlook dei prezzi resta alta.
La politica monetaria espansiva condotta fino ad oggi, in
combinazione con le misure in atto per garantire la
liquidita’ sul mercato, dovrebbero promuovere una crescita
moderata nel tempo. Sebbene restino i rischi al ribasso per
la crescita, sembra che questi siano in qualche modo
diminuiti, mentre sono cresciuti i rischi di
un’accelerazione dell’inflazione e delle aspettative
inflazionistiche. Il Comitato continuera' a monitorare gli
sviluppi economici e finanziari ed agira' come necessario
per promuovere una crescita economica sostenibile e la
stabilita' dei prezzi.
A votare a favore dell’azione di politica monetaria del FOMC
sono stati: Ben S. Bernanke, Chairman; Timothy F. Geithner,
Vice Chairman; Donald L. Kohn; Randall S. Kroszner; Frederic
S. Mishkin; Sandra Pianalto; Charles I. Plosser; Gary H.
Stern; e Kevin M. Warsh. A votare contro e’ stato Richard W.
Fisher e che avrebbero preferito un aumento del target sui
fed funds in questo incontro.
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WALL
STREET: CON FED BRUCIA GUADAGNI, MERCATO SCETTICO SU BERNANKE
25 Giugno 2008 23:09
NEW YORK - di WSI ______________________________________________
(ANSA) - NEW YORK, 25
GIU - L'atteggiamento attendista della Fed rallenta Wall
Street, con gli indici che bruciano nel finale i guadagni
accumulati nel corso della seduta. Il Dow Jones ha chiuso
avanzando dello 0,07% a 11.815,57 punti, il Nasdaq è salito
dell'1,39% a 2.401,49 punti, mentre lo S&P 500 ha segnato un
progresso dello 0,61% a 1.322,26 punti. I finanziari, che
avevano trascorso la giornata in terreno ampiamente
positivo, hanno archiviato la seduta deboli. Bene i
tecnologici con Apple che è salita del 2,4% e Oracle che ha
guadagnato l'1,4%. Quest'ultima ha comunicato, a chiusra di
Borsa, risultati trimestrali migliori delle attese,
sottolineando di aver superato Ibm come secondo produttore
di software al mondo. "Il mercato ha avuto quello che si
attendeva dalla Fed, ma é mancato quel qualcosa necessario
per un definito cambio di rotta", spiega Marc Pado, analista
di Cantor Fitzgerald. "La decisione della Fed non cambia le
incertezze sul mercato. Non c'é niente da salutare con
gioia", commenta Mace Blicksilver, analista di MarbleHead
Asset Management, che valuta "assurdo" il fatto che "la Fed
noti che l'inflazione accelera, ma non si dice disposta ad
agire nel breve termine". "Se è chiaro che un taglio dei
tassi non è più sul tavolo - spiegano gli analisti di
Societé Generale -, non si può di sicuro dire che la Fed è
pronta ad aprire un ciclo di rialzi". Come previsto la Fed
ha lasciato invariato il costo del denaro al 2%, esprimendo
la propria preoccupazione per l'inflazione. La banca
centrale americana, constatando che i rischi per l'economia
sono diminuiti, ha lasciato aperta la porta per un rialzo
del costo del denaro, che comunque non sarà imminente. Fra i
singoli titoli, Citigroup dopo essere arrivata a guadagnare
il 4%, ha chiuso invariata a 18,85 dollari. Conutrywide, i
cui azionisti hanno dato oggi il via libera all'acquisizione
da parte di Bank of America (Boa), ha ceduto l'1,72% a 4,58
dollari; giù anche Boa, -0,04% a 26,61 dollari. Jp Morgan è
salita dello 0,50% a 37,91 dollari, mentre Lehman Brothers è
avanzata dell'1,40% a 24,69 dollari. Morgan Stanley ha
ceduto lo 0,65% a 38,18 dollari, Merril Lynch è salita
dell'1,14% a 35,46 dollari. Ford in calo, -1,50% a 5,24
dollari, così come Boeing che ha ceduto il 6,89% a 69,64
dollari dopo il downgrade di Goldman Sachs. (ANSA).
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MICROSOFT:
BILL GATES, DOMANI SUPERMILIARDARIO LASCIA/ANSA
26 Giugno 2008 20:37
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 26 giu - L'era Bill Gates è ormai a un passo dalla
fine: domani, 27 giugno, il supermiliardario dopo 1.712
settimane (quasi 33 anni) trascorse in Microsoft lascerà,
per dedicarsi a tempo pieno alla Bill & Melida Gates
Foundation, l'organizzazione fondata nel 2000 e che, ad
oggi, è l'istituzione filantropica più ricca al mondo con
37,3 miliardi di dollari. Nonostante l'imminente addio,
'l'imperatore dell'informaticà, così come lo definiscono in
molti, continua a svolgere i propri lavori normalmente alla
Microsoft, il colosso che ha fondato nell'aprile del 1975 ad
Albuquerque (New Mexico) insieme a Paul Allen. "Partecipa
alle riunioni quotidiane come se dovesse restare per i
prossimi 10 anni" ha detto l'amministratore delegato di
Microsoft, Steve Ballmer che da lunedì assumerà le redini
della società e che erediterà anche l'ufficio d'angolo di
Gates. Anche se negli ultimi 24 mesi ha delegato molto,
quasi nessuno infatti riporta più direttamente a lui, la
passione di Gates per l'informatica non è affatto scemata,
neanche solo minimamente intaccata. E la dimostrazione
arriva proprio dal suo essere presente ogni giorno,
dall'impegno e dalla dedizione che nei 33 anni in Microsoft
ha sempre dimostrato: "Non c'é un anno che non amo il mio
lavoro", ha spiegato Gates che sta valutando di seguire la
strada dell'amico miliardario Warren Buffet di scrivere ogni
anno una lettera agli azionisti, così Buffet fa alla
Berkeshire Hathaway. Alla sua uscita Gates lavora da due
anni. E' infatti dal 2006 che ha dato il via a un periodo di
transizione ("Non so di nessuna uscita che sia stata così
attentamente pensata", afferma Gates) che, come ha ammesso
anche Ballmer, non è stato facile, almeno all'inizio. A
Ballmer ora tocca la sfida di dimostrare che i 'bei tempi'
della società non sono finiti con l'uscita di Gates. Domani
sarà quindi una giornata storica in casa Microsoft, in cui
la routine quotidiana verrà interrotta per lasciare spazio
ad alcune celebrazioni e festeggiamenti. Quello di Gates,
comunque, non sarà proprio un addio: conserverà la carica di
presidente e si recherà in ufficio, non più il suo però, un
giorno alla settimana. Studente svogliato, Gates ha
frequentato la scuola privata di Lakeside a Seattle, città
dove è nato il 28 ottobre 1955. E proprio fra le mura
scolastiche è avvenuto, nel 1968, il suo primo incontro
ravvicinato con un computer, che Gates e Allen riuscirono
quasi a monopolizzare e del quale scoprirono anche i
difetti, tanto che furono banditi dal sistema per poi
venire, in un secondo momento, assunti dalla società di
programmazione. Ma l'anno della svolta è il 1974, quando
uscì il primo kit per microcomputer Altair8800: sulla base
delle esperienze accumulate sulla macchine General Electric,
Gates e Allen proposero alla società produttrice dell'Altair,
la Mits, un software specifico basato sul linguaggio Basic.
La Mits se ne mostrò entusiasta e, così, Gates e Allen si
trasferirono nel 1975 ad Albuquerque, sede di Mits, e
fondarono Microsoft. Il successo ottenuto fece sbarcare
Microsoft in Borsa nel 1986: con un'offerta iniziale di 21
dollari per azione, Gates divenne di colpo milionario. E
l'anno successivo miliardario: nel 1987 l'annuncio di
Microsoft e Ibm del lancio di OS/2 1.0, che avrebbe dovuto
sostituire Ms-Dos fece balzare le azioni a 100 dollari,
facendo diventare Gates uno degli uomini più ricchi del
pianeta (il terzo nel 2008). La proficua collaborazione
Ibm-Gates si concluse nel 1991, quando il fondatore di
Microsoft ritenne che non era più strategica e modificò il
nome di Os/2 in Windows, il sistema operativo che ad oggi
gira su oltre il 90% dei computer del mondo, cioé su circa
un miliardo di pc. Uno strapotere che è costato a Microsoft
sanzioni milionarie da parte dell'antitrust europeo. Con
sede a Redmond, Microsoft è presente in 104 paesi e conta su
80.000 dipendenti. (ANSA).
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USA:
PIL PRIMO TRIMESTRE IN PROGRESSO +1.0%
26 Giugno 2008 14:30
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
Il dato finale e'
risultato in linea con le previsioni degli analisti. Rivista
al rialzo la lettura precedente. Nel quarto trimestre il
rialzo era stato dello 0.6%. Cresce il deflatore.
Il Prodotto Interno Lordo Usa - un dato che rappresenta il
valore totale di tutti i beni e servizi prodotti e venduti
nel Paese - nel primo trimestre del 2008 ha registrato un
aumento dell’1.0%.
Lo ha comunicato il Dipartimento del Commercio Usa.
L’indicatore, che rappresenta il dato finale, si e’ rivelato
perfettamente in linea con le stime degli economisti che si
attendevano proprio un avanzamento dell’1.0%. Il dato
preliminare si era attestato a +0.6%, quello rivisto era
avanzato allo 0.9%.
L’indice "core" dei prezzi al consumo e’ cresciuto al 2.3%
dal 2.1%.
Il deflatore e’ salito al 2.7% contro il +2.6% stimato degli
economisti.
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USA:
VENDITE DI CASE ESISTENTI IN RIALZO +2.0%
26 Giugno 2008 16:00
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
Tiepido segnale
di ripresa. Il dato di maggio sale a 4.99 milioni, ad un
livello migliore delle attese. Le stime del mercato erano
per un rialzo a 4.95 mln.
Nel mese di maggio le vendite di case esistenti negli Stati
Uniti hanno registrato un aumento del 2.0% al livello di
4.99 milioni di unita'. Il dato di aprile aveva registrato
un calo dell’1.0%.
Lo ha reso noto il dipartimento del Commercio Usa, sulla
base dei dati forniti dall'Associazione nazionale delle
agenzie immobiliari (National Association of Realtors, NAR).
Il dato si e' rivelato leggermente migliore delle stime del
mercato che erano per un rialzo a quota 4.99 milioni.
Il prezzo medio di vendita e’ risultato in calo del 6.3%
rispetto allo scorso anno. In leggero calo (-1.6%) l’inveduto
ad un livello di 4.49 milioni, corrispondente ad un'offerta
da smaltire in 10.9 mesi.
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PETROLIO:
OPEC, POTREBBE SALIRE A 150-170 DOLLARI IN ESTATE
26 Giugno 2008 16:19
ROMA - di
REUTERS ________________________________
(ANSA) - ROMA, 26 GIU - Il
prezzo del petrolio potrebbe salire a 150-170 dollari al
barile nel corso dell'estate. E' la previsione del
presidente dell'Opec, Chakib Khelil, il quale parlando nel
corso di un'intervista all'emittente francese France 24 -
riportata dall'agenzia AFX e citata dall'agenzia Bllomberg -
ha aggiunto che i prezzi del greggio "potrebbero scendere di
poco verso la fine dell'anno". "Tutto dipenderà dalla banca
centrale europea e dalla possibile decisione di rialzare i
tassi di interesse - ha spiegato Khelil - a quel momento
credo che il prezzo del petrolio aumenterà". Il presidente
dell'Opec ha comunque escluso che le quotazioni del greggio
possano arrivare a 200 dollari al barile, "a meno che non si
verifichi una grave crisi del mercato petrolifero come un
blocco della produzione in Iran". E proprio un eventuale
peggioramento delle tensioni geopolitiche, in particolare
con l'Iran, potrebbe far salire le quotazioni del greggio
"ulteriormente nel corso dell'estate, in aggiunta
all'andamento crescente della domanda soprattutto da parte
degli Stati Uniti". (ANSA).
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GM:
TEMPESTA A DETROIT,CROLLA IN BORSA,MINIMI DA 53 ANNI/ANSA
26 Giugno 2008 18:12
NEW YORK - di ANSA ________________________________
SELL DA GOLDMAN,IN CRISI
ANCHE FORD E CHRYSLER PER CARO PETROLIO
(ANSA) - NEW YORK, 26 giu - Vendite in calo, carburanti alle
stelle e downgrade: su Detroit, capitale americana
dell'auto, si sta abbattendo una vera e propria tempesta. La
pressione sulle 'Big Three' cresce e General Motors, Ford e
Chrysler cercano, per ora senza molto successo, di correre
ai ripari riorientando e tagliando la produzione. Ma il
mercato non sembra credere all'efficacia dei piani di
ristrutturazione, penalizzando fortemente i titoli: Gm è
crollata oggi a Wall Street ai minimi degli ultimi 53 anni,
arrivando a cedere il 12%. Vale infatti poco più di 11
dollari ad azione, cioé quanto valeva nel 1955. A pesare e;
la valutazione espressa dagli analisti di Goldman Sachs, che
reputano le azioni 'sell', cioé da vendere. La revisione di
Goldman Sachs segue il downgrade annunciato ieri da Fitch,
che ha ridotto il rating sia di Gm sia di Chrysler a 'B-' da
'B', cioé ben sei scalini sotto il grado di investimento,
lasciando aperta la porta a un ulteriore possibile taglio
definendo l'outlook negativo. Secondo Goldman Sachs il cash
flow di Gm potrebbe subire un drastico calo fra il 2008 e il
2009, costringendo la società a un aumento di capitale. Bank
of America ha stimato che a Gm serviranno capitali freschi
per 8 miliardi. Nelle scorse settimane, il deteriorarsi del
mercato automobilistico americano ha spinto Standard &
Poor's a mettere sotto osservazioni con implicazioni
negative il rating di Gm, Ford e Chrysler, minacciando così
una riduzione del proprio giudizio. Anche Moody's ha rivisto
la valutazione su Ford, tagliando l'outlook da 'stabile' a
'negativo' dopo l'abbandono definitivo da parta della casa
automobilistica dell'obiettivo del pareggio di bilancio nel
2009. L'impennata delle quotazioni petrolifere, che oggi si
sono spinte a un passo dal record a 138,95 dollari, spingono
i prezzi dei carburanti, ormai ai massimi storici a 4
dollari al gallone. E le previsioni, in vista dell'esodo
estivo, sono nere: se da un lato l'Opec stima che i prezzi
del greggio questa estate potrebbero salire a 150-170
dollari, dall'altra parte gli analisti scommettono su un
ulteriore rincaro della benzina, che potrebbe spingersi fino
a 7 dollari al gallone. A complicare il quadro sono le
sconfortanti notizie congiunturali: la fiducia dei
consumatori ai minimi da 16 anni e condizioni di credito più
strette, che limitano la possibilità di accendere prestiti e
quindi di effettuare acquisti onerosi. Per sfuggire e
correre al riparo dal rallentamento delle vendite, Gm così
come Ford e Chrysler ha optato per una riorganizzazione
della produzione. General Motors ha inoltre deciso di
prolungare la chiusura estiva di sei impianti e di offrire
ai propri clienti incentivi all'acquisto, oltre a valutare
la possibilità di cedere il marchio Hummer. Ford invece,
secondo indiscrezioni, sarebbe in trattative per cedere
Volvo a una società cinese. La società smentisce, ma la
cessione sarebbe in linea con quanto con il pensiero Kirk
Kerkorian, il maggiore azionista della casa automobilistica
con il 6,49%. Il miliardario ha infatti dichiarato dei
giorni scorsi che preferirebbe un'uscita di Ford da Volvo,
la casa svedese rilevata nel 1999 per 50 miliardi. Il
caro-carburanti sta velocemente cambiando le abitudini dei
consumatori statunitensi, che sempre più numerosi
abbandonano suv e pick up per privilegiare auto più piccole
ed economiche. E proprio il crollo delle vendite di suv e
pick up, vetture con ampi margini di guadagnano che
rappresentano i cavalli di Big Three, delle quali
costituiscono la fetta più ampia del portafoglio prodotti,
sta mettendo a dura prova le case automobilistiche di
Detroit, già in crisi in seguito alla crescente concorrenza
asiatica. (ANSA).
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BORSA:
EUROPA PERDE 180 MLD EURO, PESANTI BANCHE E AUTO/ANSA
26 Giugno 2008 20:17
MILANO - di ANSA ________________________________
TIMORI ANCHE DA RALLENTAMENTO
ECONOMIA, GREGGIO E PAURA TASSI
di Milana Bello (ANSA) - MILANO, 26 GIU - Seduta pesante per
le Piazze finanziarie europee che hanno bruciato circa 180
miliardi di euro, tornando a registrare perdite oltre i due
punti percentuali. La sfiducia dei mercati è legata alla
preoccupazione sul rallentamento dell'economia che, secondo
gli esperti, potrebbe impattare sui risultati di alcuni
colossi societari. La forte flessione degli indici del
Vecchio Continente ha ancorato al ribasso il Dj Stoxx 600,
che fotografa l'andamento dei principali titoli dei mercati
europei. Dopo i guadagni registrati ieri, ha infatti chiuso
in negativo del 2,57%. Resta difficile la situazione anche
Oltreoceano con il Dow Jones che perde il 2,05% e il Nasdaq
(-2,61%) che nel corso della seduta é sceso sotto i tre
punti percentuali. Un tale andamento non ha lasciato
indifferenti le Piazze europee che, già deboli in mattinata,
hanno accelerato le perdite dopo il giro di boa. Secondo gli
analisti la crisi che sta colpendo le piazze finanziarie
mondiali è legata al settore bancario. E proprio questo
comparto è quello che ha registrato perdite maggiori,
ottenendo la maglia nera tra i comparti europei sull'indice
Dj Stoxx di settore (-4,44%). L'andamento negativo è stato
trainato anche dal crollo di Fortis (-19,37%) dopo aver
annunciato il mancato pagamento del dividendo e il ricorso
al mercato dei capitali per circa 8 miliardi di euro. Ma il
settore ha accusato pesanti rallentamenti anche sulla scia
dei titoli finanziari americani con Citigroup in calo di
oltre 6 punti percentuali dopo che gli analisti di Goldman
Sachs hanno deciso di includere il titolo nella 'lista nera'
di quelli da vendere. Secondo Goldman Sachs, Citigroup
dovrebbe svalutare per altri 8,9 miliardi di dollari nel
secondo trimestre e tagliare il dividendo. Nel Vecchio
Continente perdono anche Dexia(-10,14%), Barclays (-5,77%),
Ubs (-4,07%), che era stata precedentemente colpita dalle
perdite del crollo dei subprime e Royal Bank of Scotland
(-4,81%)."Finché non ci sarà tranquillità nel comparto
bancario - spiega un operatore - la tempesta sui mercati
azionari proseguirà". Ieri Jean-Claude Trichet aveva
annunciato un intervento di 25 punti base sui tassi di
riferimento da parte della Bce previsto il prossimo giovedì.
Ma l'intervento non è stato sufficiente a dare stabilità ai
mercati, colpiti anche dai dati sulla fiducia dei
consumatori francesi che è scesa oggi ai minimi e quella
degli italiani ai livelli più bassi da tre anni. Oltralpe ne
ha subito le conseguenze Carrefour che è scesa di 8,8 punti
percentuali. La difficoltà delle banche non è l'unico
elemento a preoccupare le Piazze finanziarie. Il secondo
spettro è il rincaro del petrolio. Secondo alcuni analisti
ormai si guarda ai 150 dollari al barile come prossimo
'target price', come ha ribadito il presidente dell'Opec
Chakib Khelil. Così scende il comparto delle auto (-4,06%)
trainato dal crollo di General Motors che Oltreoceano ha
toccato una flessione massima del 12 per cento. In Europa
scendono Michelin (-6,52%), Renault (-5,69%) e Continental
(-4,67%). Il rincaro del greggio non ha premiato neppure i
titoli energetici in questa giornata segnata dalle vendite.
Il nervosismo dei mercati ha fatto infatti chiudere in
flessione Repsol (-2,22%) e Total (-0,83%). Al palo invece
Royal Dutch Shell (+0,10%). Tra i titoli, pioggia di vendite
anche su Adidas (-4%) e British Sky Broadcasting Group
(-4,9%) dopo il taglio di guidizio da parte di Jp Morgan. Di
seguito l'andamento degli indici dei titoli guida delle
principali Borse europee: - Londra -2,61% - Parigi -2,43% -
Francoforte -2,39% - Madrid -2,96% - Milano -2,12% -
Amsterdam -3,08% - Stoccolma -3,30% - Zurigo -1,86% (ANSA).
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PETROLIO:
NUOVO RECORD STORICO A 140 DOLLARI
26 Giugno 2008 20:25
NEW YORK - di ANSA ________________________________
Proprio in vista della
chiusura delle contrattazioni sul floor del Nymex, il
greggio si e' spinto ad un nuovo massimo intraday di $140.05
al barile. In questo momento i futures con consegna agosto
segnano un rialzo di $5.15 a $139.70.
Determinanti i commenti del predsidente dell'OPEC in
mattinata, secondo cui il prezzo del barile potrebbe
spingersi fino ad un range di $150-170 durante la stagione
estiva.
Alcuni esponenti libici inoltre, durante gli scambi, avevano
annunciato che la soglia dei $150 per il petrolio potrebbe
essere "dietro l'angolo".
Quando manca circa un'ora e mezza alla chiusura della borsa
di New York, il Dow Jones segna un ribasso del 2.30%, il
Nasdaq e' in calo -2.97%.
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WALL
STREET: ONDATA DI VENDITE A NEW YORK
26 Giugno 2008 22:10
NEW YORK - di WSI ______________________________________________
Dow Jones ai minimi da
settemnbre 2006, l'S&P500 si porta sotto la soglia dei 1300
punti, Nasdaq al bottom di 2 mesi. Nuovo record assoluto del
petrolio oltre i $140. Debole il comparto finanziario, male
gli outlook societari.
Seduta in forte calo per gli indici azionari americani,
pressati da una serie di notizie negative che hanno
sollevato seri dubbi sullo stato dell’economia, sulla spesa
dei consumatori e sull’abilita’ delle aziende di generare
profitti. Il Dow Jones e’ scivolato ai minimi da settembre
2006, chiudendo a quota 11456 in ribasso del 3.01%, l’S&P500
ha violato il supporto psicologico dei 1300 punti cendendo
il 2.93% a 1283, il Nasdaq ha chiuso in calo del 3.33%a
2321. Il nuovo record del greggio, la debolezza del settore
finanziario, le deludenti stime societarie e gli ultimi dati
macro hanno offerto le condizioni ideali ai ribassisti per
prendere controllo della situazione.
Anche oggi a soffrire in modo particolare e’ stato il
settore bancario, indebolito dal downgrade a "Neutral" da "Attractive"
di Goldman Sachs che ha anche consigliato agli investitori
di vendere il titolo Citigroup (C) (inserito nella "Conviction
Sell" list) a causa delle possibili, ulteriori svalutazioni
per quasi $9 miliardi e il probabile taglio del dividendo.
L’azione ha ceduto piu’ del 5.50% guidando al ribasso
l’intero comparto: lo spider XLF ha lasciato sul terreno
oltre tre punti percentuali. In netto calo anche Bank of
America (BAC) che potrebbe effettuare una riduzione della
forza lavoro per 7500 posti, subito dopo l’acquisizione di
Countrywide Financial (CFC).
Preoccupanti gli ultimi outlook societari. Research In
Motion (RIMM), la societa’ del BlackBerry, e’ riuscita a
raddoppiare utili e ricavi durante il primo trimestre
fiscale, ma ha annunciato un incremento della spesa capitale
per mantenere viva la crescita nei prossimi mesi. "Siamo
preoccupati a causa della deludente guidance" hanno
affermato gli analisti di Deutsche Bank. "Il mancato
rispetto dei margini lordi, l’incremento della spesa
operativa e capitale stanno ad indicare che la crescita sta
divenendo sempre piu’ difficile da ottenere".
Il colosso software Oracle (ORCL) ha riportato un aumento
del 27% dei profitti ma ha emesso un profit warning; il
gigante dell’abbigliamento sportivo Nike (NKE) ha riportato
un incremento del 12% degli utili grazie al business europeo
ed asiatico, ma gli ordini sul mercato americano sono
risultati piatti. Nel primo trimestre del 2008 le aziende
facenti parte dell’S&P500 hanno riportato un calo medio
degli utili pari al 18%. Le stime degli analisti per il
trimestre in corso sono per una contrazione dei profitti
pari all’8.9%.
In evidente calo, nel comparto dell’auto, General Motors
(GM) risultato il peggior componente dell’indice industriale
con una perdita giornaliera superiore al 10% (la peggiore
degli ultimi tre anni) anch’esso colpito dai giudizi
negativi di Goldman Sachs. Piu’ contenuta la perdita della
rivale Ford, pari a -3%.
Pesanti vendite anche sull’intero comparto delle compagnie
aeree (XAL -4.8%), pressato ancora una volta dal forte
rialzo del greggio, schizzato ad un nuovo massimo assoluto
di $140.39 per poi chiudere con un progresso di $5.09 a
$139.64. A spingere al rialzo le quotazioni energetiche,
oltre alla debolezza del dollaro, sono stati i commenti del
presidente dell’Opec, secondo cui il prezzo del barile
arrivera’ a toccare i $170 entro nal stagione estiva.
Commenti bullish per il comparto sono giunti anche da alcuni
esponenti libici che vedono la soglia dei $150 "dietro
l’angolo".
Poco incoraggianti gli ultimi aggiornamenti macro. Nel primo
trimestre 2008 il Prodotto Interno Lordo Usa e’ cresciuto
dell’1%, rispettando le attese degli analisti, ma nuove
pressioni sono emerse sul fronte inflazionistico. Male il
comparto del lavoro, con le richieste di sussidio da parte
dei disoccupati attestatesi a livelli superiori al consensus.
Un timido segnale di ripresa e’ emerso dal comparto
immobiliare, con le vendite di case nuove salite del 2%, ad
un livello leggermente migliore delle attese. Nei giorni
scorsi era emerso un calo del 15% dei prezzi degli immobili
e una nuova diminuzione delle vendite di case nuove.
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USA:
Ancora problemi sul mercato monetario
Thursday, 26 June,
2008 - di
Macromonitor ________________________________
Il mercato
interbancario ricomincia a mostrare segni di tensione,
nonstante le centinaia di miliardi di dollari pompati nel
sistema dalle banche centrali e, soprattutto, i miliardi
raccolti dalle banche stesse sotto forma di aumenti di
capitale. Si tratta soltanto del tentativo di conservare
cassa ed abbellire i bilanci in occasione della trimestrale,
oppure c’è qualcosa di più, come pochi mesi fa, nonostante
la nuova liquidità?
Update: il blog americano Calculated Risk nota come anche
altre due misure di tensione sul mercato monetario americano
mostrino segni di peggioramento.
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FED:
STUDIA NUOVE MOSSE PER AIUTARE BANCHE
26 Giugno 2008 22:24
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 26 GIU - La Fed starebbe considerando la possibilità
di facilitare gli investimenti nelle banche da parte di
società di private-equity e altre entità. La banca centrale
americana dovrebbe inoltre offrire maggiore chiarezza su
cosa possono e non possono fare gli investitori quando
acquistano quote rilevanti nelle istituzioni finanziarie
senza comunque rientrare nell'ambito della supervisione dei
regolatori. "Stiamo cercando strade per far sì che le cose
funzionino meglio e per sfruttare l'esperienza degli ultimi
anni", spiega Scott Alvarez, general counsel della Fed. Se
la banca centrale riuscirà a facilitare gli investimenti
delle banche si potrebbe assistere a una serie di immissioni
di capitale che allenterebbero le pressioni sul fronte della
liquidità. Ma gli ostacoli da superare non sono pochi: la
Fed si è incontrata di recente - secondo indiscrezioni - con
società e studi legali per vedere come sarebbe possibile
apportare i previsti cambiamenti. (ANSA).
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BORSA:
ASIA IN FORTE CALO, TONFO A SHANGHAI (-5,7%)
27 Giugno 2008 08:55
MILANO - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - MILANO,
27 GIU - Borse asiatiche in decisa frenata dopo le forti
vendite viste già ieri in Europa e il tonfo di Wall Street
sul nuovo record segnato dal petrolio. Tokyo ha perso il
2,01%, mentre Shanghai sta segnando perdite superiori al
5,7% sui timori di un rialzo dei tassi di interesse. Sulla
piazza giapponese lascia il 3% Matsushita Electric, maggior
produttore mondiale nell'elettronica di consumo, dopo alcuni
dati deludenti sull'andamento dei consumi nel Paese. Sony
lascia il 4%. Nella piazza di Taiwan (-3,37%) si fa sentire
anche la decisione della banca centrale di alzare i tassi di
interesse di 12,5 punti base al 3,625% aumentando le riserve
chieste alle banche. In Cina Shanghai Pudong Development
Bank lascia il 6%, mentre il costruttore China Vanke cede il
6,7%. "Ci sono speculazioni sul mercato che la banca
centrale alzerà i tassi di interesse nel weekend - ha
riferito un gestore all'agenzia Bloomberg -. Gli investitori
stanno reagendo con panico". Nella tabella l'andamento degli
indici di riferimento delle principali Borse dell'area
Asia-Pacifico. - Tokyo -2,01% - Hong Kong -1,78% - Shanghai
-5,77% (in corso) - Taiwan -3,37% - Seul -2,38% - Sydney
-1,32% (in corso) - Mumbai -3,90% (in corso) - Singapore
-1,25% (in corso) - Kuala Lumpur -1,04% - Bangkok -0,86% -
Giakarta -1,40% (in corso) (ANSA).
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USA:
SPESE AL CONSUMO +0.8%, REDDITO PERSONALE +1.9%
27 Giugno 2008 14:30
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
Nel mese di
maggio i dati crescono entrambi in misura superiore alle
attese. Inflazione "core" in rialzo dello 0.1%, meglio del
consensus.
Nel mese di maggio le spese al consumo negli Stati Uniti
sono salite dello 0.8%, in misura inferiore rispetto al
reddito personale avanzato dell’1.9%.
Lo ha comunicato il Dipartimento del Commercio Usa.
Battute le attese degli analisti che erano rispettivamente
per un progresso dello 0.7% e dello 0.4%
L'indice "core" PCE (Personal Consumption Expenditures),
ossia il deflatore della spesa per consumi personali, e’
risultato in rialzo dello 0.1%, portando il tasso annuale al
2.1%, in ribasso rispetto alle attese (+2.2%), ma
leggermente al di sopra del range di "tolleranza" fissato
dalla Fed.
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USA:
FIDUCIA MICHIGAN AI MINIMI DI 28 ANNI
27 Giugno 2008 15:59
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
Il dato dimostra
che i consumatori americani sono sempre piu' preoccupati per
l'andamento dell'economia e restii a comprare.
A giugno il dato rivisto sulla fiducia dei consumatori negli
Stati Uniti e’ sceso a 56.4 punti dai 56.7 della lettura
preliminare. Si tratta del quinto calo consecutivo e del
peggior livello di 28 anni. Il dato dimostra che i
consumatori americani sono sempre piu' preoccupati per
l'andamento dell'economia e restii a comprare.
Lo ha comunicato l'Universita' del Michigan.
Il dato e' inferiore alle stime di mercato. Gli analisti di
Wall Street si aspettavano una conferma della precedente
lettura. Nel mese di maggio l'indicatore si era attestato a
quota 59.8.
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FED:
VERBALI, BEAR STEARNS SALVATA PER EVITARE CONTAGIO
27 Giugno 2008 17:23
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 27 giu - Il pacchetto di salvataggio di Bear Stearns è
stato deciso per evitare un "contagio" finanziario. E'
quanto si legge nelle minute delle riunioni del 14 e del 16
marzo, quelle in cui è stato deciso di intervenire sulla più
piccola delle banche d'affari statunitensi, diffuse
dall'istituto centrale americano. "L'azione è stata
necessaria per prevenire, correggere o mitigare un serio
danno all'economia o alla stabilità finanziaria", si legge
nei verbali, dai quali emerge che data la fragilità delle
condizioni dei mercati finanziari la Fed è intervenuta per
evitare un "immediato fallimento" che avrebbe "contagiato"
il mercato. (ANSA).
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BORSE:
SEMESTRE NERO, EUROPA BRUCIA 1.830 MLD DI EURO ++
27 Giugno 2008 18:44
MILANO - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - MILANO,
27 GIU - Le Borse europee, oggi ancora in calo, hanno
mandato in fumo dall'avvio del 2008 ben 1.830 miliardi di
euro. E' stato il peggior semestre dal 1987. Nel dettaglio,
dall'inizio dell'anno il Dj Stoxx 600, l'indice più
rappresentativo dell'andamento delle Borse del Vecchio
Continente, ha perso il 21,2% circa. A inizio anno il Dj
Stoxx 600 capitalizzava circa 8.660 miliardi di euro, oggi
ne vale solo 6.830. In fumo sono andati circa 1.830 miliardi
di euro di capitalizzazione di Borsa.(ANSA).
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PETROLIO:
close in lieve rialzo dopo seduta da paura. Pesante il
bilancio settimanale
Venerdì 27 Giugno
2008, 20:55 - di
TrendOnLine ________________________________
La settimana si
conclude con una seduta segnata da nuovi record per il
prezzo del petrolio che dopo aver violato parzialmente la
soglia dei 140 dollari ieri, ha proseguito la sua corsa al
rialzo quest'oggi. Nel corso della giornata le quotazioni
hanno macinato un record dopo l'altro, arrivando a segnare
un massimo di tutti i tempi ad un solo cents dai 143 dollari
al barile. Nell'ultima ora di scambi però sono partite
alcune prese di profitto, anche in vista del week-end, che
hanno portato gli operatori a monetizzare parte degli ultimi
guadagni. Il future con scadenza agosto ha così terminato
gli scambi a quota 140,06 dollari, con un frazionale
progresso dello 0,3%. A favorire gli acquisti ha contribuito
anche oggi la debolezza del dollaro, dopo la diffusione del
dato sulla fiducia Michigan, e hanno continuato a pesare le
dichiarazioni rilasciate ieri dal numero uno dell'Opec che
ha parlato del rischio di salire a quota 150/170 dollari nei
mesi estivi.
Nonostante il rialzo odierno sia stato piuttosto contenuto,
il bilancio settimanale è ugualmente pesante, visto che
nelle ultime cinque sessioni i prezzi del petrolio hanno
messo a segno un progresso del 3,92% rispetto ai valori del
close di venerdì scorso
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