05 Maggio 2009 09:07 ROMA
FIAT-OPEL: 14 CONDIZIONI DA BERLINO
di WSI
"Non sarebbe accettabile se ci fosse una vendita a Fiat
al costo di un'intera fabbrica della Opel", ha detto
Hering, ministro dell'Economia del Land della Renania
Palatinato nella quale sono impiegati 3.000 dipendenti
Opel.
Roma, 5 mag. (Apcom) - "Non sarebbe accettabile se ci
fosse una vendita a Fiat al costo di un'intera fabbrica
della Opel", ha detto Heinrich Hering, ministro
dell'Economia del Land della Renania Palatinato nella
quale sono impiegati 3.000 dipendenti della Opel.
Marchionne aveva in precedenza dichiarato che con la
proposta aggregazione non ci sarebbero state chiusure di
impianti Opel anche se è prevista una fusione negli
impianti dei propulsori. Il Financial Times riporta
inoltre che, secondo Fiat, "Opel è una società tedesca,
e ha dunque bisogno di un quartier generale in
Germania". Da segnalare, anche in questo caso a
vantaggio della multinazionale italiana controllata
dalla famiglia Agnelli, le parole di Klaus Franz,
co-presidente del consiglio di supervisione di Opel e
responsabile del consiglio dei lavoratori della società.
Franz, che aveva criticato Fiat, ora dichiara: "Non
saremo ostili a chiunque ma svolgeremo un'analisi dei
rischi molto accurata". Ultimo, nella serie di pareri
citati dal quotidiano britannico quello del ministro
dell'Economia tedesco Karl-Theodor zu Guttenberg,
secondo il quale il piano Fiat è "interessante". Il
Financial Times, infine, menziona il tentativo di
bloccare la ristrutturazioen di Chrysler da parte dei
creditori della società Usa 'ribelli' sul Piano Obama.
05 Maggio 2009 09:52 BERLINO
Fiat-Opel: Marchionne, ripagheremo garanzie in tre anni
di ANSA
Ad ribadisce, saranno mantenuti i quattro impianti in
Germania
(ANSA) - BERLINO, 5 MAG - La Fiat ripagherebbe possibili
garanzie pubbliche entro tre anni nel caso di
un'acquisizione della Opel. Lo assicura Marchionne. In
un'intervista al tabloid tedesco Bild, l'ad del Lingotto
conferma inoltre che la Fiat manterrebbe tutti e quattro
gli impianti produttivi della Opel in Germania. ''La
Opel adesso brucia soldi, per questo hanno chiesto
l'aiuto del governo - spiega - Quindi, lo Stato deve
intervenire con garanzie pubbliche, che pero' non devono
durare a lungo''.
05 Maggio 2009 12:27 MADRID
Spagna: disoccupazione sempre da record
di ANSA
Cresce meno in aprile rispetto a ultimi tre mesi
(ANSA) - MADRID, 5 MAG - Il numero dei disoccupati e'
cresciuto ancora in aprile in Spagna, toccando un nuovo
livello record, stando al ministero del Lavoro.
L'aumento pero' e' stato minore rispetto agli ultimi tre
mesi. Nell'ultimo mese ci sono stati 39.478 nuovi
disoccupati, un aumento dell'1,09% rispetto al mese
precedente. Il numero totale dei senza lavoro raggiunge
ora i 3,64 mln. L'Istituto statistico nazionale Ine ha
invece fissato il numero dei disoccupati spagnoli a fine
marzo a 4,01 milioni (17,4%).
Le borse della regione
Asia-Pacifico continuano a salire
05.05.2009
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico
hanno chiuso anche oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,3% a 2.567,34
punti. Il Governo cinese ha annunciato di voler
intensificare le misure volte allo sviluppo economico
della regione della parte occidentale dello stretto di
Taiwan. Tra i titoli delle imprese attive nella zona
Fujian Cement (CNE000000CQ8) ha guadagnato il 10%,
Fujian Expressway Development (CNE000001717) il 10%,
Xiamen XGMA Machinery (CNE000000F97) il 5% e Xiamen
International Airport (CNE000000K33) il 5%. Bene il
settore immobiliare. China Vanke (CN0008879206) ha
guadagnato il 2,7%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0)
l'1,5% e Gemdale (CNE000001790) lo 0,5%. Secondo alcuni
analisti il peggio per il mercato immobiliare cinese
sarebbe passato. Su alcune blue chips sono scattate oggi
delle prese dei beneficio. Sinopec (CN0005789556) ha
perso lo 0,4%, China Shenhua Energy (CN000A0ERK49) lo
0,7%, China Life (CN0003580601) l'1,7% e Bank of
Communications (CN000A0ERWC7) lo 0,4%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,3%
a 16.430,08 punti. Tra i petroliferi PetroChina
(CN0009365379) ha guadagnato l'1,5% e CNOOC
(HK0883013259) il 3,3%. Il prezzo del petrolio ha chiuso
ieri a New York ai suoi più alti livelli degli ultimi
cinque mesi. Dopo il balzo di ieri Li & Fung
(BMG5485F1445) ha perso l'8,1%. Il fornitore di beni di
consumo ha annunciato un emissione di più di 120 milioni
di nuovi titoli. I bancari hanno chiuso contrastati.
HSBC (GB0005405286) ha guadagnato l'1,9%, Hang Seng Bank
(HK0011000095) l'1% e Bank of East Asia (HK0023000190)
il 6,7%. Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) e
Bank of China (CNE1000001Z5) hanno perso entrambi
l'1,7%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha guadagnato lo 0,2%, il Taiwan Weighted a
Taipei lo 0,8% e lo Straits Times a Singapore il 2,3%.
La Borsa di Seul è rimasta oggi ferma.
Redazione Borsainside 13.00
Martedì 5 Maggio 2009, 14:28
Da Standard & Poor's un dispiacere per Buffett
Di BlueTG.it
Non sarà contento Warren Buffett, che solo ieri aveva
messo le mani avanti dichiarando di ritenere poco
credibile lo “stress test” promosso dal Tesoro Usa sui
conti dei 19 principali gruppi finanziari americani,
sottolineandone la vitalità al di là di quelle che
potessero essere le risultanze di tale test. Oggi
Standard & Poor's ha infatti annunciato di aver messo
sotto osservazione, con implicazioni negative, il rating
di 23 istituti statunitensi.
L’agenzia ha precisato di voler esaminare con attenzione
i portafogli delle banche nelle prossime settimane per
identificare quali istituti siano i più a rischio. Tra i
gruppi messi sotto osservazione rientrano Bank of
America (NYSE: IKJ - notizie) , Citigroup (NYSE: C -
notizie) ,Wells Fargo e US Bancorp (NYSE: USB - notizie)
, queste ultime due tra gli investimenti della Berkshire
Hathaway (NYSE: BRK-A - notizie) dello stesso Buffett. (l.s.)
05 Maggio 2009 14:38 NEW YORK
STRESS TEST: 10 BANCHE SU 19 DA RICAPITALIZZARE
di WSI
Secondo le ultime voci a rischio sarebbero Citi, BofA,
Wells Fargo e diverse banche regionali. Rumor piu'
aggressivi parlano di difficolta' addirittura per 14
istituti. I risultati saranno resi pubblici giovedi'.
Secondo le ultime indiscrezioni stampa, le autorita' di
controllo americane chiederanno a circa 10 delle 19
principali banche del Paese che sono state sottoposte
agli "stress test" di aumentare le proprie finanze.
Nelle ultime sedute i mercati stanno speculando sui
risultati delle analisi, che differenzieranno le banche
piu' solide da quelle che invece potrebbero ancora
subire perdite creditizie consistenti. I nomi delle
societa' finanziarie interessate non sono ancora noti,
ma secondo il Wall Street Journal tra queste
figurerebbero le banche Wells Fargo, Citigroup e Bank of
America, oltre a diversi istituti regionali.
Secondo quanto riferito al quotidiano finanziario da
fonti vicine alla vicenda, che hanno chiesto di rimanere
anonime, c'e' stato un momento in cui le autorita' erano
convinte che fossero 14 gli istituti ad avere bisogno di
un aumento di capitale per creare un cuscinetto contro
eventuali perdite future, ma negli ultimi giorni quel
numero sarebbe calato.
Le banche dovrebbero essere informate oggi sull'esito
dei test e sul metodo con cui la Federal Reserve e il
Dipartimento del Tesoro Usa intendono comunicare i
risultati, secondo quanto riferito a Reuters da una
fonte che ha chiesto di rimanere anonima.
Al momento Tesoro e Fed si sono rifiutate di lasciare un
commento sul numero o sull'identita' delle banche
interessate. Negli ultimi giorni i principali istituti
americani stanno cercando di convincere le autorita'
americane della loro solidita' patrimoniale, tale da
consentire di sopravvivere anche nel caso in cui la
recessione dovesse aggravarsi. Ieri Bank of America ha
smentito le indiscrezioni stampa secondo cui l'istituto
avrebbe bisogno di incrementare di almeno $10 miliardi
il capitale.
Il metodo degli stress test consiste nel calcolare le
perdite a cui le banche potrebbero incorrere sulla base
di scenari differenti. Uno di questi prevede che nei
prossimi due anni il tasso di disoccupazione arrivi al
10.3% e che i prezzi delle case subiscano una
contrazione del 22%.
05 Maggio 2009 16:00 NEW YORK
ISM NON MANIFATTURIERO IN RIALZO A QUOTA 43.7
di WSI
Il valore di aprile e’ superiore alle attese degli
analisti. Il consensus del mercato era per un aumento a
42.2 punti.
Nel mese di aprile l'indice ISM dei servizi si e’
attestato a quota 43.7 punti, in rialzo rispetto al mese
precedente, in cui fece registrare un valore di 40.8.
Lo ha comunicato l'Institute for Supply Management.
Il dato si e’ rivelato superiore alle attese degli
economisti che si aspettavano un aumento del dato a 42.2
punti.
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Ricordiamo che una lettura superiore ai 50 punti indica
un'espansione dell'attivita’, una lettura inferiore
indica contrazione.
05 Maggio 2009 16:05 NEW YORK
GM: volano le vendite dei veicoli in Cina
di ANSA
In aprile +50% dopo pacchetto stimolo fiscale varato da
Pechino
(ANSA) - NEW YORK, 5 MAG - Volano le vendite di General
Motors in Cina: in aprile l'aumento e' stato del 50% a
151.084 unita',comunica la casa automobilistica. Gm ha
beneficiato del pacchetto di stimolo fiscale varato da
Pechino, che ha rilanciato la domanda per minivan e
auto. Il balzo delle vendite cinesi e' in contrasto con
le difficolta' incontrate da Gm sul mercato americano:
in lotta per evitare la bancarotta, la casa
automobilistica dovrebbe compiere ulteriori passi verso
la chiusura di 2.600 concessionari.
Martedì 5 Maggio 2009, 16:31
***Fed: Bernanke, non in grado di anticipare risultati
stress test***
05 Maggio 2009 16:45 NEW YORK
BERNANKE OTTIMISTA, RIPRESA ENTRO IL 2009
di WSI - SOLE 24 ORE
Anche se si vedono segnali di miglioramento nel sistema
finanziario, la tensione rimane "considerevole". Il
mercato immobiliare si sta stabilizzando, mentre la
disoccupazione restera' su livelli elevati ancora per
diverso tempo.
L'economia americana dovrebbe riuscire a stabilizzarsi e
a tornare alla crescita positiva entro la fine
dell'anno. Lo ha detto oggi il presidente della Fed, Ben
Bernanke, nel corso della sua testimonianza di fronte al
Congresso.
Bernanke ha spiegato che il mercato immobiliare si sta
stabilizzando e che il calo delle scorte, che ha
provocato una contrazione del pil del 6,2% nel primo
trimestre, é destinato a rallentare. Resterà invece su
livelli elevati «per diverso tempo» la disoccupazione.
Per quanto riguarda il settore finanziario, Bernanke ha
spiegato di intravedere segnali di miglioramento anche
se rimangono elementi di grande incertezza. I mercati
finanziari restano sottoposti a "una tensione
considerevole" e una loro ricaduta potrebbe uccidere sul
nascere la ripresa dell'economia attesa per la fine
dell'anno.
Martedì 5 Maggio 2009, 17:51
Bernanke: mai esercitato pressioni su Lewis per Merrill
Lynch
Di BlueTG.it
Il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, ha
negato con decisione le accuse mossegli dal Ceo di Bank
of America (NYSE: IKJ - notizie) (BoA), Kenneth Lewis,
secondo il quale il numero uno della banca centrale
americana avrebbe esercitato pressioni, insieme
all’allora segretario al Tesoro Henry Paulson, affinchè
BoA acquistasse la traballante Merrill Lynch (NYSE: MER
- notizie) .
Bernanke, che parlava di fronte al Congresso, ha offerto
di dare pieno accesso alle registrazioni dei suoi
incontri con Lewis, avvenuti alla presenza dei vertici
degli staff della Federal Reserve oltre che della banca.
(l.s.)
05 Maggio 2009 18:46 NEW YORK
Fed: soddisfazione per dati emersi da stress test
di ANSA
Bernanke:molte banche soddisferanno bisogno capitali
senza aiuti
(ANSA) - NEW YORK, 5 mag - La Fed e' soddisfatta ''dei
dati emersi dagli stress test'' condotti sulle 19
maggiori banche americane, ha detto il presidente
Bernanke. I test ''riflettono accuratamente'' lo stato
di salute delle banche, ha aggiunto, augurandosi che gli
istituti ai quali sara' richiesto di rafforzare il
proprio capitale lo facciano privatamente. Bernanke ha
inoltre evidenziato che ''molte banche saranno in grado
di soddisfare i bisogni di nuovi capitali senza l'aiuto
del governo''. Il riferimento e' ai risultati degli
stress test che saranno resi noti giovedi' prossimo:
secondo indiscrezioni, gli esiti evidenzieranno che
circa 10 sulle 19 banche esaminate avranno bisogno di
rafforzare il proprio capitale. La Fed e il Tesoro,
sempre secondo rumors, comunicheranno oggi agli istituti
i risultati degli stress test e le modalita' con cui
intendono diffonderli al mercato. Nel corso
dell'audizione di fronte alla commissione economica
congiunta del Congresso Bernanke ha avvertito che ''una
ricaduta delle condizioni del mercato finanziario
avrebbe un significativo effetto di freno sull'attivita'
economica e potrebbe causare lo stallo dell'iniziale
ripresa'', ribadendo che la Fed prevede una debole
ripresa gia' per il 2009. La velocita' di contrazione
dell'economia americana sta rallentando, ha concluso,ma
i dati sull'andamento delle richieste sui sussidi alla
disoccupazione lasciano prevedere ''ulteriori perdite di
posti di lavoro e un aumento del tasso di disoccupazione
nei prossimi mesi''.(ANSA).
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WALL
STREET:
GIU', PRESE DI PROFITTO E ALERT BANCHE
05 Maggio 2009 22:20 NEW
YORK - di WSI ______________________________________________
A New York torna a
prevalere la cautela in vista dei risultati degli stress
test condotti dal governo sui principali istituti
finanziari. Bernanke rassicura, ma non basta. Giu'
petrolio ed euro.
I listini azionari chiudono in calo per la prima volta
in tre giorni una seduta dominata dal nervosismo. Il Dow
Jones ha perso lo 0.19% a 8410, l'S&P500 lo 0.38% a 903,
il Nasdaq lo 0.54% a 1754. Mentre crescono le
speculazioni sui risultati degli stress test, che
dovrebbero mostrare che alcune banche - si parla di 10
istituti su 19 - hanno bisogno di aumentare le proprie
finanze, il calo dei prezzi del petrolio ha trascinato
al ribasso i titoli legati alle commodity.
"Il movimento odierno non deve sorprendere considerando
il rally di ieri", ha dichiarato Darin Newsom, senior
analyst di DTN. Lo Standard & Poor’s 500 ha ritracciato
un giorno dopo aver cancellato le perdite accumulate
dall'inizio dell'anno. Piu' tardi in giornata la Fed
comunichera' alla banche americane sottoposte agli
stress test i risultati delle analisi. Secondo le ultime
indiscrezioni, alla chiusura dei mercati, giovedi'
prossimo, gli istituti e le autorita' di controllo
intratterranno dei colloqui pubblici in merito all'esito
dei test.
Tra i titoli piu' colpiti da queste speculazioni, Wells
Fargo e BB&T, che controlla un gruppo di banche nel
North Carolina e nel Kentucky, che perdono almeno il 2%.
Tracollo del 13% per Legg Mason, dopo che la societa' ha
chiuso in rosso per il quinto trimestre consecutivo. Le
societa' energetiche perdono in media il 2%, dopo che il
petrolio ha ritracciato dai massimi di cinque mesi
toccati ieri. Si distingue in positivo invece Kraft
(+4%), dopo che la maggiore societa' alimentare degli
Stati Uniti ha riportato utili in crescita nel
trimestre, battendo le attese degli analisti.
Guardando all'andamento dei settori, l'indice S&P delle
banche e' scivolato del 2.5%, ma comunque lontano dai
minimi di seduta. Il benchmark ha infatti ridotto le
perdite dopo che il presidente della Federal Reserve Ben
Bernanke ha detto che la Banca Centrale non vuole
mantenere una quota di controllo "significativa" a lungo
termine, aggiungendo che le banche in pochi anni
potranno continuare ad operare senza ricorrere agli
aiuti federali.
In una testimonianza dinanzi al Congresso Bernanke e'
intervenuto sul futuro dell'economia statunitense,
esprimendo fiducia in un recupero graduale che dovrebbe
arrivare entro la fine dell'anno. Tuttavia il numero uno
della Fed ha al contempo confermato di essere ancora
preoccupato per le tensioni finanziarie e precisato che
il tasso di disoccupazione e' destinato ad aumentare
ulteriormente. Le previsioni, sebbene possano essere
considerate ottimiste, secondo alcuni trader non
rappresentano una novita'.
Le attese per una stabilizzazione dell'economia vengono
confermate dalle cifre giunte in ambito macroeconomico,
con un report sul settore dei servizi che ha evidenziato
un aumento a quota 43.7 in aprile. Dal dato, migliore
delle attese, emerge chiaramente che la contrazione
dell'attivita' non manifatturiera si fa sempre meno
intensa.
Sugli altri mercati, dopo quattro sedute positive
consecutive, il contratto sul greggio con consegna a
giugno ha ceduto $0.63, pari a un ribasso percentuale
dell'1.2, attestandosi a quota $53.84 il barile. Sul
valutario, si rafforza l’euro nei confronti del dollaro.
Nel tardo pomeriggio di martedi' a New York il cambio
tra le due valute e' di 1.3383. Rimbalza l'oro: i
futures con consegna giugno sul metallo prezioso sono
saliti di $2.10 a $904.30 l’oncia. In rialzo, infine, i
Titoli di Stato Usa. Il rendimento sul benchmark a 10
anni e' sceso al 3.1570% dal 3.1640% di lunedi'.
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