La Borsa di Tokyo chiude in forte
ribasso, male gli esportatori
14.05.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in forte ribasso. Il
Nikkei ha perso il 2,6% a 9.093,73 punti ed il Topix il
2,9% a 862,66 punti. Gli esportatori hanno sofferto in
particolar modo. Toyota (JP3633400001) ha perso il 4,1%,
Honda (JP3854600008) il 3,5%, Canon (JP3242800005) il
4,8%, Panasonic (JP3866800000) il 4,4% e Sony
(JP3435000009) il 6,8%. Le vendite al dettaglio sono
calate lo scorso mese negli USA dello 0,4%. La notizia
ha fatto riaumentare i timori del mercato relativi allo
stato di salute dell'economia del primo partner
commerciale del Giappone. Lo yen è salito inoltre oggi
in Asia rispetto al dollaro ai suoi più alti livelli
dallo scorso 20 marzo.
Nikon (JP3657400002) ha chiuso in calo dell'8,4%. Il
gigante dei prodotti ottico-digitali ha comunicato di
attendersi per il corrente esercizio una perdita
operativa.
Il calo dei prezzi delle commodities ha pesato sui
titoli delle grandi holdings commerciali. Mitsui & Co.
(JP3893600001) ha perso il 5,3%, Mitsubishi Corp.
(JP3898400001) il 5%, Sumitomo Corp. (JP3404600003) il
3,7% e Itochu (JP3143600009) il 4,1%. Il prezzo del
petrolio ha perso ieri a New York l'1,6%, quello del
rame il 2,6%.
Nippon Telegraph and Telephone (JP3735400008) ha
guadagnato l'1,8%. Il principale operatore telefonico
del Giappone ha generato lo scorso esercizio un utile
operativo di ¥1,1 bilioni ed annunciato un aumento del
suo dividendo di più del 9%.
Astellas Pharma (JP3942400007) ha perso lo 0,6%. La
seconda impresa farmaceutica giapponese si attende per
il corrente esercizio un calo dei suoi utili a causa
della solidità dello yen e dell'aumento dei suoi costi
di ricerca.
Redazione Borsainside 8.30
14 Maggio 2009 09:05 TOKYO
Sony: perdite operative 2008 record a 227 mld yen
di ANSA
Primo rosso in 14 anni, vendite -12,9%
(ANSA) - TOKYO, 14 MAG - Sony ha annunciato una perdita
operativa record di 227,78 mld di yen (1,76 mld di euro)
per l'esercizio 2008 chiuso il 31 marzo. Il colosso
nipponico dell'elettronica ha anche registrato una
perdita netta di 98,94 miliardi di yen (764 milioni di
euro), segnando il primo rosso in 14 anni. Le vendite
complessive si sono attestate a 7.730 miliardi di yen,
-12,9% rispetto all'anno precedente, in scia alla crisi
economica globale e al forte apprezzamento dello yen
sulle principali valute.
14 Maggio 2009 09:54 NEW YORK
Usa: piano amministrazione su nuove regole per derivati
di ANSA
Obbiettivo e' aumentare la trasparenza
(ANSA) - NEW YORK, 14 MAG - L'amministrazione Obama
propone regole piu' stringenti sui derivati, per i quali
si potrebbe arrivare anche a una supervisione diretta.
Obiettivo del piano e' quello di aumentare la
trasparenza in un mercato, quello dei derivati, opaco.
Ma anche quello di cambiare le modalita' di
funzionamento i questo segmento dell'industria
finanziaria, da piu' parti individuato come il cuore
della crisi scoppiata lo scorso anno. ''La crisi degli
ultimi 20 mesi ha messo in evidenza le debolezze del
nostro sistema di regolamentazione. Lo scorso marzo il
segretario al Tesoro Timothy Geithner aveva delineato le
nuove regole per cercare di far si' che una crisi come
quella attuale non si verifichi piu'. In questo contesto
un elemento importante e' l'istituzione di un contesto
normativo ampio per i derivati over-the-counter,
attualmente quasi esenti da qualsiasi tipo di
regolamentazione - spiega il Tesoro in una nota -. Il
caso Aig ha messo in evidenza come sia le autorita' sia
gli attori del mercato non siano stati in grado di
individuare i rischi del mercato dei derivati. Ma anche
nel caso in cui tali rischi fossero stati individuati, i
regolatori non avrebbero avuto l'autorita' per mettere
in campo una risposta efficace. E per questo che
l'amministrazione Obama propone nuove regole''.(ANSA).
14 Maggio 2009 10:01 ROMA
Fiat: Lingotto, da otto anni mai cosi' in alto in Europa
di ANSA
Azienda sottolinea aumento immatricolazioni in mercato
negativo
(ANSA) - ROMA, 14 MAG - La quota di Fiat Group
Automobiles in Europa Occidentale vola al 10%, non
accadeva da otto anni. Lo rileva il Lingotto. L'azienda
sottolinea anche che, in un mercato che scende
dell'11,6%, le immatricolazioni del gruppo sono invece
salite del 5%, ad oltre 116.300 unita'. In un mercato
ancora complessivamente negativo - notano da Mirafiori -
Fiat Group Automobiles si discosta dalla media e
continua a muoversi in controtendenza, aumentando la
quota di 1,6 punti percentuali.
Borse Asia-Pacifico negative,
Shanghai perde lo 0,9%
14.05.2009
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico
hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,9% a 2.639,89 punti.
Sul mercato azionario cinese ha pesato la debole
performance dei titoli dei produttori di commodities.
Nel settore petrolifero PetroChina (CN0009365379) ha
perso l'1,4% e Sinopec (CN0005789556) il 2,2%. Il prezzo
del petrolio ha perso ieri a New York l'1,6%. Tra i
minerari Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha
chiuso in calo del 2,6% e Jiangxi Copper (CN0009070615)
del 2,2%. Il prezzo del rame ha perso ieri al NYMEX il
2,6%. Nel settore dell'industria aeronautica Hafei
Aviation Industry (CNE0000015V6) ha chiuso in rialzo del
5,8% e Xi'an Aircraft International (CNE000000RF9) il
3,5%. Il Consiglio di Stato cinese ha stanziato CNY 32,8
miliardi per sostenere i progetti di costruzione di
aerei.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso del 3% a
16.541,69 punti. Il debole dato sulle vendite al
dettaglio negli USA ha pesato sugli esportatori. Esprit
(BMG3122U1457) ha perso il 4,5%, Foxconn (KYG365501041)
il 5,1% e Li & Fung (BMG5485F1445) il 2,8%. Ancora male
i bancari. HSBC (GB0005405286) ha perso il 4,2%, Hang
Seng Bank (HK0011000095) il 2,9% e Bank of East Asia
(HK0023000190) il 5,6%, Industrial and Commercial Bank
(CN000A0LB42) il 2,4% e Bank of China (CNE1000001Z5) il
2,1%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha perso il 3,4%, il Kospi a Seul il 2,4%, il
Taiwan Weighted a Taipei l'1,9% e lo Straits Times a
Singapore il 2,9%.
Redazione Borsainside 12.00
14 Maggio 2009 12:03 PARIGI
Petrolio: Aie prevede calo record della domanda
di ANSA
Meno 3% nel 2009, la piu' forte caduta annuale dal 1981
(ANSA) - PARIGI, 14 MAG - L'Agenzia internazionale
dell'energia (Aie) prevede per il 2009 un calo della
domanda mondiale di petrolio del 3%.Si tratta della piu'
forte caduta annuale dal 1981. Nel suo rapporto mensile
pubblicato oggi a Parigi, l'AIE si attende ora che il
consumo sara' nel 2009 di 83,2 mln di barili al giorno,
cioe' 2,6 mln in meno del 2008. Un mese fa l'organismo
che rappresenta gli interessi dei paesi industrializzati
prevedeva una domanda di 83,4 milioni di barili al
giorno.
14 Maggio 2009 12:41 BRUXELLES
Crisi:
Almunia, la recessione rallenta
di ANSA
Ma restano rischi legati a fragilita' settore
finanziario
(ANSA) - BRUXELLES 14 MAG - Anche se ci sono segnali che
la recessione si sta allentando, un ritorno alla
crescita non c'e' ancora. Lo ha detto Joaquin Almunia.
Secondo il commissario Ue, restano rischi legati alla
fragilita' del settore finanziario. Almunia ha
sollecitato exit strategy efficaci che possano guidare
le economie europee fuori dalla fase di crisi e la
Commissione Ue, ha sottolineato, seguira' la situazione
economica con attenzione e sara' pronta ad adottare
ulteriori azioni se necessario. ''Dobbiamo essere
onesti'', ha indicato Almunia, ricordando che le
previsioni che ha presentato la scorsa settimana danno
una contrazione dell'economia europea del 4% nel 2009 e
''una modesta e graduale ripresa nel 2010''. ''E ci sono
rischi a questa prospettiva legati al permanere della
fragilita' nel settore finanziario e scarti nell'impatto
fra i mercati finanziari e l'economia reale'', ha
osservato il commissario Ue, il quale ha incoraggiato i
paesi europei ad proseguire sulla strada della gestione
degli asset tossici. Inoltre, secondo Almunia, e'
necessario trovare ''urgentemente'' strategie per
rimettere le finanze pubbliche su un percorso di
sostenibilita', ''nel momento in cui la ripresa
comincera'''. (ANSA).
Giovedì 14 Maggio 2009, 17:10
Derivati: Geithner propone scambi attraverso clearing
houses
Di BlueTG.it
Inizia a delinearsi negli Stati Uniti la riforma dei
mercati “over the counter”: il Segretario al Tesoro,
Timothy Geithner,ha infatti annunciato che come parte di
una riforma “complessiva” il Tesoro è all’opera per
rivedere le regole per le contrattazioni di strumenti
derivati come Cdo o Cds.
La maggior parte di tali strumenti, raccomanda il Tesoro
in una proposta di regolamento, dovranno passare in
futuro attraverso scambi regolati da clearing houses,
dovendo così sottostare ad alcuni vincoli in termini di
operatività e reportistica. La parola spetta ora al
Congresso, che dovrà tradurre la proposta del Tesoro in
legge. (l.s.)
14 Maggio 2009 17:25 MADRID
Spagna, peggiore contrazione del Pil da mezzo secolo
Terzo trimestre consecutivo di recessione economica per
la Spagna, che a inzio 2009 ha assistito a un
aggravamento del quadro: si tratta della peggiore
contrazione da oltre 40 anni. Il Pil del paese ha
infatti segnato una flessione dell'1,8% dal trimestre
precedente, secondo i dati diffusi dall'istituto di
statistica spagnolo, dopo il meno 1 per cento registrato
nell'ultimo trimestre del 2008 e il meno 0,3 per cento
del terzo trimestre. Nel paragone su base annua il Pil
dei primi tre mesi risulta diminuito del 2,9 per cento.
La Spagna è a sua volta caduta in recessione dopo un
lungo ciclo di forte espansione economica, innescato nel
1993 e in parte anche alimentato da un forte progresso
del settore immobiliare, che ora assiste a una
correzione al ribasso.
14 Maggio 2009 17:38 NEW YORK
AUTO: GM E CHRYSLER, CHIUSURA MASSICCIA DELLE
CONCESSIONARIE
di WSI
General Motors conta di eliminarne 2600 delle oltre 6000
a disposizione; Chrysler chiude le porte di 789 punti
vendita, circa un quarto dei 3200 complessivi. Colpite
quelle di proprieta' di minoranze etniche.
Le concessionarie auto gestite da proprietari
appartenenti alle minoranze etniche statunitensi saranno
con tutta probabilita' le piu' colpite dai tagli che
General Motors e Chrysler stanno annunciando,
vanificando anni di sforzi compiuti dalle case
automobilistiche per avvicinare al business delle
quattro ruote un numero sempre maggiore di persone
afroamericane, e latinoamericane.
Nell'ambito del suo piano di risanamento, GM conta di
eliminare 2.600 delle oltre 6.000 concessionarie a sua
disposizione. Chrysler ha annunciato oggi che rinuncera'
a 789 concessionarie auto, pari a circa un quarto delle
3.200 complessive. L'associazione nazionale dei
concessionari auto delle minoranze (National Association
of Minority Automobile Dealers) prevede che 140 delle
170-175 concessionarie Chrysler gestite da persone
appartententi alle minoranze etniche verranno eliminate,
e che almeno 174 delle 300 concessionarie corrispondenti
di GM verranno costrette a chiudere i battenti.
L'organizzazione sostiene che le concessionarie gestite
dalle minoranze di Chrysler siano a rischio perche'
molte di esse sono in realta' piccoli negozi che offrono
solo uno dei tre marchi dell'azienda (Chrysler, Dodge e
Jeep). Meno della meta' hanno adottato il formato "Genesis",
che unisce tutti e tre i brand sotto lo stesso tetto.
Circa il 60% del totale delle concessionarie auto di
Chrysler sposa invece il formato a tre marchi.
Di solito i negozi Genesis sono piu' redditizi di quelli
monomarca perche' vendono un numero di vetture superiore
rispetto alle concessionarie che invece sono
specializzate in un solo marchio. Nel quadro del suo
piano di ristrutturazione, Chrysler conta di potenziare
le concessionarie Genesis. Circa il 58% dei negozi di
General Motors gestiti da proprietari appartenenti alle
minoranze etniche vendono vetture Pontiacs, Saturns,
Saabs o Hummers, secondo quanto riferito dalla NAMAD. I
marchi menzionati figurano tra quelli che la societa' ha
intenzione di vendere o eliminare.
"Siamo piu' vulnerabili", ha detto il presidente della
NAMAD, Damon Lester. "Siamo l'ultima ruota del carro".
Al momento Chrysler non ha voluto commentare. Dawin
Wright, il direttore generale della sezione delle
concessionarie di GM, ha detto che l'azienda sta
cercando di fare il possibile per aiutare le
concessionarie piu' piccole a sopravvivere.
"Condividiamo le loro preoccupazioni", ha detto.
14 Maggio 2009 18:23 BERLINO
Germania, deficit record a 50 miliardi nel 2009
La crisi economica potrebbe costare alla Germania il
doppio di quanto speso per la riunificazione del Paese
20 anni fa. L'allarme è stato lanciato oggi dal ministro
delle Finanze Peer Steinbruck, secondo il quale
quest'anno il deficit di bilancio toccherà i 50 miliardi
di euro, il livello record del dopoguerra, a fronte
degli 11,9 miliardi registrati nel 2008. Ma la
situazione si aggraverà nel 2010 con una previsione di
deficit di 90 miliardi, come conseguenza del previsto
calo delle entrate e dell'aumento delle spese connesse
alla crisi. Il precedente record, pari a 40 miliardi di
euro, erastato registrato nel 1996, in larga parte come
conseguenza dei costi della riunificazione tra Germania
Occidentale e Orientale.
Le conseguenze delle proiezioni del Governo tedesco si
riverberano con forza anche a livello europeo, non solo
per il peso della Germania, che da sola "vale" per circa
un terzo del Pil di Eurolandia. Ma anche perché le cifre
diffuse da Steinbruck implicano un netto sfondamento del
limite di deficit del 3% del Pil fissato dal trattato di
Maastricht. L'appesantimento del deficit è oltretutto
fonte di imbarazzo per la cancelliera Angela Merkel, che
la scorsa settimana si è impegnata a tagliare le imposte
sui redditi se il suo partito, la Cdu, vincerà le
elezioni del 27 settembre. La promessa della Merkel, per
la quale non è stata specificata la data di attuazione,
è stata formulata nel tentativo di porre fine al
dibattito nel suo schieramento tra i paladini dei tagli
alle tasse e i sostenitori del risanamento di bilancio.
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WALL
STREET:
RITROVA LA STRADA DEI RIALZI
14 Maggio 2009 22:10 NEW
YORK - di WSI ______________________________________________
Alcune trimestrali
incoraggianti e il calo del costo dei prestiti
interbancari, scivolato sui minimi di due mesi,
consentono agli investitori di tralasciare il deludente
dato sulla situazione occupazionale.
I listini azionari americani hanno chiuso la seduta in
rialzo, con gli investitori che sono tornati a fare
acquisti, anche se con una certa cautela, per
approfittare dei prezzi vantaggiosi di alcuni titoli, in
particolare banche e retail, tra i piu' colpiti dalle
vendite in settimana. Il Dow Jones e' avanzato dello
0.56% a quota 8331.32, l'S&P 500 dell'1.04% a 893.07
punti. Fa ancora meglio il Nasdaq, forte di un progresso
dell'1.50% a 1689.21 punti.
Tuttavia il mercato e' ancora in netto calo dall'inizio
della settimana, con gli investitori che temono che
l'ottimismo a monte del rally di primavera potrebbe
essere stato prematuro. I guadagni odierni giungono
nonostante il mercato abbia dovuto fare i conti con un
altro segnale della persistente debolezza del mercato
del lavoro. I numeri diffusi dal governo sulla
situazione occupazionale hanno evidenziato una crescita
superiore alle previsioni delle richieste di sussidio
nella settimana conclusasi il 9 maggio.
"Le scorse settimane le attese sono cresciute molto,
andando un po' troppo oltre", ha dichiarato Dean Gulis
di Loomis Sayles & Co. "Ora siamo in una fase di
consolidamento, considerando l'incredibile movimento
visto dai minimi toccato all'inizio di marzo".
A guidare i rialzi sono in particolare banche e retail,
i settori che piu' hanno beneficiato delle ricoperture
dopo i cali degli ultimi tre giorni. I titoli delle
societa' di vendite al dettaglio e finanziarie sono
infatti stati i piu' tartassati in settimana. A dare
slancio al comparto bancario e' anche il calo sui minimi
di otto settimane del tasso sui prestiti interbancari a
tre mesi in dollari, il cosiddetto Libor, segnale del
fatto che le misure messe a punto dalla Federal Reserve
e dal governo Usa per scongelare i mercati creditizi
stanno iniziando a dare i loro frutti. Il paniere KBW,
composto da 24 tra i maggiori istituti bancari del
Paese, segna un progresso del 4% che gli permette di
recuperare gran parte delle perdite accusate la seduta
precedente.
Le societa' di vendite al dettaglio Kohl's e Urban
Outfitters hanno chiuso in rialzo dopo aver riportato
conti fiscali superiori alle previsioni. Tra le rare
note stonate del settore, Wal-Mart. La maggiore societa'
al mondo del settore ha presentato risultati in linea,
che non hanno entusiasmato gli investitori. L'azienda ha
chiuso il trimestre con un utile per azione di 77
centesimi, sostanzialmente invariato sia rispetto
all’anno precedente che al consensus degli analisti. I
titoli perdono circa il 2%.
Bene anche i titoli hi-tech, che vengono trascinati al
rialzo dall'ottima prova dei semiconduttori. A dare
carburante al settore sono state le buone notizie
riguardanti Rambus e CA. La commissione federale Federal
Trade Commission ha lasciato cadere le accuse a carico
della societa' di schede di memoria RAM per una presunta
violazione delle norme antitrust. I titoli Rambus hanno
fatto un balzo del 15% circa. Da parte sua la societa'
produttrice di software CA ha riportato conti fiscali
superiori alla attese. In media le aziende dell'S&P 500
hanno battuto le stime degli analisti del 9.3%. Tuttavia
gli utili delle 439 societa' che hanno pubblicato i
risultati sono scivolati in media del 37%.
Dopo aver trascorso la maggior parte della seduta in
territorio negativo, gli energetici riescono ad
invertire rotta sul finale, trovando supporto nel rialzo
delle quotazioni del petrolio. Gli investitori hanno
dunque preferito tralasciare il rapporto
dell'International Energy Agency, in cui l'agenzia ha
rivisto al ribasso le prospettive della domanda globale
di oro nero nel 2009 di 200000 barili al giorno.
Ancora sotto pressione General Motors, per cui si fa
sempre piu' probabile la soluzione dell'amministrazione
controllata. La casa di Detroit ha annunciato oggi che
paghera' i suoi fornitori approvati entro il primo
giugno, data in cui scadra' l'ultimatum imposto dal
Tesoro Usa per la presentazione di un piano di
ristrutturazione soddisfacente. Nell'ambito del suo
programma di risanamento, GM conta di eliminare 2.600
delle oltre 6.000 concessionarie a sua disposizione. Da
parte sua, Chrysler ha annunciato oggi che rinuncera' a
789 concessionarie auto, pari a circa un quarto delle
3.200 complessive. I titoli GM cedono oltre sei punti
percentuali.
Sugli altri mercati, i contratti sul petrolio Usa con
consegna giugno hanno chiuso in rialzo di $0.60 (+1%),
attestandosi a quota $58.52 il barile. Sul valutario si
rafforza l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo
pomeriggio di giovedi' a New York il cambio tra le due
valute e' di 1.3654. Ancora in progresso l'oro: i
futures con consegna giugno sul metallo prezioso hanno
guadagnato $2.50 a $928.40 l’oncia. Ritracciano infine,
i Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark a 10
anni che e' salito al 3.1070% dal 3.1010% di mercoledi'.
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