La Borsa di Tokyo chiude poco
mossa, bene Toyota
26.05.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi poco mossa. Il Nikkei
ha perso lo 0,4% a 9.310,81 punti, il Topix ha
guadagnato lo 0,1% a 883,77 punti. La seduta è stata
dominata dalla prudenza. Secondo quanto riporta
l'agenzia stampa Yonhap la Corea del Nord avrebbe
l'intenzione di effettuare degli ulteriori test nucleari
e si preparerebbe a lanciare un altro missile a corto
raggio oggi o domani. Toyota (JP3633400001) ha chiuso in
rialzo dell'1,2%. Merrill Lynch ha alzato il suo rating
sul titolo del colosso dell'automobilie da "Underperform"
a "Buy". La banca d'affari è diventata più ottimista
sulle prospettive di Toyota sul mercato delle automobili
ibride.
Il settore delle telecomunicazioni ha beneficiato del
suo carattere difensivo. KDDI (JP3496400007) ha chiuso
in rialzo del 2,5% e NTT DoCoMo (JP3165650007) dello
0,8%.
Male il settore high-tech. NEC Electronics
(JP3164720009) ha perso il 3,6%, Advantest
(JP3122400009) lo 0,7% e Elpida (JP3167640006) l'1,3%.
Redazione Borsainside 8.30
26 Maggio 2009 09:11 MILANO –
SOLE24ORE
Nyt: la bancarotta di Gm sarà la più complessa della
storia
L'eventuale bancarotta di General Motors sarà - afferma
il New York Times - fra le più complesse, le più grandi
e le più monitorate nella storia: se da un lato il
Chapter 11 porterà alla perdita di migliaia di posti di
lavoro nell'industria automobilistica, dall'altro lato
si tradurrà in una mole imponente di lavoro per gli
studi legali.
Quanti avvocati - scrive il quotidiano - saranno
eventualmente impiegati nel caso non è ancora chiaro:
quello che sembra certo è che non molti hanno
l'esperienza per gestire un caso come quello di Gm,
visto che fra i più accreditati legali nel settore sono
già impegnati nella bancarotta di Chrysler, mentre
un'altra fetta importante è stata assunta dal governo
proprio per i Chapter 11 di Chrylser e Gm.
Il ricorso alla bancarotta da parte di General Motors,
che dovrebbe accadere entro il 1 giugno, stimolerà una
forte attività economica in termini di ristoranti e
alberghi e Detroit spera di poter ospitare il caso Gm.
Un'ipotesi, comunque, poco probabile - osserva il New
York Times -, visto che casi del genere hanno
solitamente luogo presso i tribunali di New York e in
quelli del Delaware. Ma sono gli studi legali quelli che
trarrebbero maggiori vantaggi dalla bancarotta della
casa automobilistica: Weil, Gotshal & Manges, lo studio
che rappresenterà Gm, si è appena visto approvare una
fattura da 55 milioni di dollari per tre mesi di lavoro
per il caso di bancarotta ben più piccolo di Lehman
Brothers. Anche il governo americano si troverà a dover
fronteggiare - aggiunge il New York Times - spese non
indifferenti: secondo indiscrezioni Gm avrà bisogno di
un finanziamento debtor-in-possession per creare una
nuova versione della società compreso fra i 40 e i 70
miliardi di dollari.
In passato Gm ha considerato la bancarotta in altre due
precedenti occasioni: una volta nel 1992 e un'altra nel
2005. In ambedue i casi il vertice della casa
automobilistica si è opposto duramente all'ipotesi che
si sarebbe tradotta - avevano spiegato - nella
distruzione di migliaia di posti di lavoro e in spese
elevatissime da sopportare.
26 Maggio 2009 09:19 BERLINO
Opel: per Guttenberg tre piani non sostenibili
di ANSA
Bild, ministro propone come alternativa insolvenza
controllata
(ANSA) - BERLINO, 26 MAG - Il ministro dell'Economia
tedesco, Karl-Theodor zu Guttenberg (Csu) avrebbe
bocciato le 3 offerte per l'acquisizione della Opel. Lo
scrive il tabloid Bild, riportando una nota interna
nella quale Guttenberg ha definito le 3 proposte 'non
economicamente sostenibili'.Il ministro cita anche - per
la prima volta - la possibilita' di una 'liquidazione'
della societa', ma questa opzione non sarebbe
'politicamente realizzabile' e percio' ribadisce
l'ipotesi dell'insolvenza controllata.
26 Maggio 2009 09:39 ROMA
Germania: pil -3,8% nel primo trimestre
di ANSA
Dato ufficiale conferma stime, pesa crollo 10%
dell'export
(ANSA) - ROMA, 26 MAG - Il pil tedesco nel primo
trimestre del 2009 ha registrato una flessione del 3,8%
rispetto ai tre mesi precedenti. Lo afferma l'Ufficio
federale di statistica, che conferma cosi' la stima
preliminare diffusa lo scorso 15 maggio. A pesare e' in
particolare il dato relativo alle esportazioni, che nel
periodo sono crollate del 9,7%; male vanno anche gli
investimenti delle imprese (-7,9%). Il calo del pil e'
il maggiore dal 1970.
26 Maggio 2009 11:04 MOSCA
Crisi: Russia, -9,8% pil in primi 4 mesi
di ANSA
Deficit bilancio 2009 stimato in salita al 9%
(ANSA) - MOSCA, 26 MAG - Pil russo in picchiata: in
aprile e' crollato del 10,5% rispetto a 12 mesi fa,
mentre nei primi quattro mesi e' calato del 9,8%. Lo ha
reso noto il viceministro delle sviluppo economico
Andrei Klepach, citato dall'agenzia Itar-Tass.
Parallelamente, il governo russo, ha riferito una fonte
dell'esecutivo, ha rivisto la sua previsione sul deficit
di bilancio per il 2009 al 9% del pil, contro il 7,4%
evocato lunedi' dal presidente russo Dmitri Medvedev.
Borse Asia-Pacifico: Sale solo
Sydney
26.05.2009
Tra le principali borse della regione Asia-Pacifico solo
Sydney ha potuto chiudere oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,8% a 2.588,57 punti.
Tra i bancari Industrial and Commercial Bank
(CN000A0LB42) ha perso lo 0,7%, China Construction Bank
(CN000A0HF1W3) lo 0,9%, Bank of Communications
(CN000A0ERWC7) il 2% e Bank of China (CNE1000001Z5) lo
0,9%. Secondo delle voci di mercato la Banca Centrale
cinese avrebbe l'intenzione di frenare l'aumento della
liquidità nel settore bancario. Tra i titoli delle
imprese immobiliari China Vanke (CN0008879206) ha chiuso
in calo del 3% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) del
2,5%. Secondo i media cinesi Pechino starrebbe lavorando
all'applicazione di un'imposta sulla proprietà. Tra i
produttori di carbone China Shenhua Energy
(CN000A0ERK49) ha perso il 3,3% e China Coal Energy
(CNE100000528) il 4,2%. Dopo il recente aumento delle
scorte gli investitori temono che i prezzi del carbone
possano calare nei prossimi mesi.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,8%
a 16.991,56 punti. Il calo del prezzo del petrolio ha
pesato sui petroliferi. PetroChina (CN0009365379) ha
perso l'1,1%, Sinopec (CN0005789556) l'1,3% e CNOOC
(HK0883013259) il 3,3%. Ancora bene i titoli delle
imprese immobiliari. Sun Hung Kai Properties
(HK0016000132) ha guadagnato l'1,9%, Cheung Kong
Holdings (HK0001000014) il 2,5%, Sino Land
(HK0083000502) l'8,7% e Henderson Land (HK0012000102) il
2%. J.P. Morgan ha alzato le sue stime sui prezzi degli
immobili ad Hong Kong nel 2009 e nel 2010. Tra gli altri
titoli dell'Hang Seng HSBC (GB0005405286) ha perso
l'1,4%, China Mobile (HK0941009539) l'1,2%, China Life
(CN0003580601) l'1,1% e Li & Fung (BMG5485F1445) il
3,9%.
Tra gli altri listini della regione il Kospi a Seul ha
perso il 2,1%, il Taiwan Weighted a Taipei lo 0,8% e lo
Straits Times a Singapore l'1,3%. L'S&P/ASX 200 a Sydney
ha guadagnato l'1,4%.
Redazione Borsainside 12.15
26 Maggio 2009 16:41 NEW YORK
GENERAL MOTORS: SETTIMANA CRUCIALE
di APCOM
Ultimi tentativi per scongiurare il fallimento. Il
colosso di Detroit si gioca le ultime carte per evitare
il processo di amministrazione controllata. Taglio di
posti di lavoro e swap con gli obbligazionisti.
Sara' una settimana decisiva per decidere le sorti di
General Motors, che si giochera' le ultime carte per
scongiurare il fallimento. Tra gli ultimi tentativi in
atto e' prevista la chiusura di altri stabilimenti, che
avra' come conseguenza la perdita di ulteriori posti di
lavoro.
Nel frattempo la casa di Detroit sta cercando di
ottenere delle concessioni da parte dei sindacati e
l'approvazione da parte degli obbligazionisti di una
proposta di conversione del debito in azioni. Senza tali
cambiamenti, l'amministrazione Obama ha chiarito che
lunedi prossimo GM dovra' fare ricorso alla procedura
fallimentare.
Mentre le lancette dell'orologio continua a correre, con
la scadenza dell'ultimatum imposto dal governo Usa che
si avvicina inesorabile, il colosso automobilistico sta
tentando di rivedere le proprie attivita', in modo da
essere in grado di continuare a ricevere i prestiti
federali e rimanere operativa, nonostante il
contemporaneo aumento dei costi e contrazione delle
vendite.
Venerdi' scorso GM ha ottenuto altri 4 miliardi di
dollari di prestiti federali, dopo i 15,4 miliardi gia'
ricevuti in precedenza. In cambio il governo ha chiesto
alla societa' di ridurre il debito, tagliare i costi di
lavoro e chiudere i marchi, le concessionarie e gli
stabilimenti meno proficui.
In settimana GM dovrebbe annunciare la chiusura di altri
14 stabilimenti, nel quadro di un piano gia' annunciato
che prevede la chiusura di 16 fabbriche e che si pone
l'obiettivo di tagliare costi e produzione. La decisione
avra' come conseguenza la perdita di 21.000 posti di
lavoro. Sino ad ora la societa' ha annunciato la
chiusura di una fabbrica di motori a Massena, nello
stato di New York, e di uno stabilimento produttivo nei
pressi di Grand Rapids, nel Michigan.
Per quanto riguarda le concessioni da parte dei
rappresentati dei sindacati, dovrebbero sciogliere uno
dei principali nodi del colosso di Detroit: i costi del
lavoro. Tuttavia anche se i sindacati dovessero
approvare le proposte avanzate da GM, rimarrebbe da
risolvere la questione spinosa del debito.
Gli obbligazionisti del gruppo dovrebbero esprimersi a
giorni sulla proposta di conversione del debito in
azioni GM, ma sinora hanno opposto resistenza,
rifiutando l'offerta che prevede di assegnare loro una
quota del 10% nell'azionariato della societa' in cambio
del cancellamento di 27 miliardi di dollari di debito.
Se la proposta dovesse venire approvata, potrebbe
risultare decisiva per evitare di ricorrere
all'amministrazione controllata.
Tuttavia gli analisti ritengono molto improbabile che si
verifichi un'eventualita' del genere, in quanto gli
obbligazionisti hanno gia' fatto sapere che la quota
azionaria che spetterebbe loro e' troppo piccola
rispetto all'ammontare del credito a cui dovrebbero
rinunciare. Pertanto Erich Merkle, analista indipendente
del settore, non crede che lo swap avra' successo.
"Si tratta di una somma stratosferica e gli
obbligazionisti la guarderanno e diranno semplicemnte:
'Ne discuteremo in un tribunale fallimentare', dove
ritengo che riusciranno ad ottenere qualcosa di piu'",
ha detto Merkle. La proposta di conversione scade oggi,
ma GM ha annunciato che domani decidera' se proporogare
o meno l'offerta.
26 Maggio 2009 17:13 ROMA
Usa: indice Case-Shiller prezzi case -18,7% a marzo
di ANSA
Contro le previsioni che accreditavano un -18,3%
(ANSA) - ROMA, 26 MAG - I prezzi delle case continuano a
scendere negli Usa: l'indice S&P/Case-Shiller a marzo e'
sceso del 18,7% contro previsioni per un -18,3%. A
trascinare l'indice verso il basso -secondo la
Bloomberg- i pignoramenti di abitazioni a livelli
record. Secondo gli economisti di Fannie Mae e Freddie
Mac, della Mortgage Bankers' Association e delle
associazioni dei costruttori edilizi, tuttavia, il
crollo dei prezzi delle case negli Usa potrebbe
arrestarsi il prossimo mese.
26 Maggio 2009 17:40 NEW YORK
USA: I CONSUMATORI HANNO SEMPRE PIU' FIDUCIA NELLA
RIPRESA ECONOMICA
di WSI - APCOM
La sensazione delle famiglie americane e' che il peggio
sia ormai alle spalle. Tirano un sospiro di sollievo i
commercianti. Ma i mercati del lavoro e immobiliare
restano ancora deboli.
Continua a crescere la fiducia dei consumatori, salita
in maggio sui massimi di otto mesi, mentre si fa sempre
piu' alto il numero di famiglie americane che ha la
sensazione che il peggio della recessione sia ormai alle
spalle.
Il Conference Board, un centro di ricerca privato di New
York, ha reso noto che, dopo essere aumentato nettamente
in aprile, l'indice Consumer Confidence e' cresciuto
ancora in maggio, attestandosi a 54,9 punti dai 40,8 del
mese precedente. Gli analisti si attendevano in media un
risultato di 42,6 punti. Si tratta del livello piu' alto
dallo scorso settembre, quando il dato era stato pari a
61,4 punti.
L'indice Present Situation, che misura la fiducia dei
consumatori nell'economia, e' cresciuto a 28,9 punti dai
25,5 del mese scorso. Ma a sorprendere e' soprattutto il
balzo dell'Expectations Index. L'indicatore che misura
l'outlook dei consumatori nei prossimi sei mesi, e'
aumentato a 72,3 punti dai 51,0 di aprile.
"Guardando al futuro, i consumatori sono decisamente
meno pessimisti di quanto non fossero all'inizio
dell'anno e prevedono che nei prossimi mesi le
condizioni economiche, il mercato del lavoro e i redditi
miglioreranno", ha commentato Lynn Franco, direttore del
Conference Board Consumer Research Center. "Se da un
lato la fiducia e' ancora debole rispetto agli standard,
il peggio e' ormai alle nostre spalle", ha concluso
Franco.
La lettura dell'indice ha fatto tirare un sospiro di
sollievo ai commercianti, che tanto fanno assegnamento
sulle spese dei consumatori, in particolare dopo che nei
mesi scorsi la fiducia delle famiglie americane era
crollata sui minimi storici.
Il rally azionario, che dura da oltre due mesi, ha
sicuramente contribuito a rassicurare le famiglie
americane sul futuro dei propri fondi pensione. Inoltre
i risultati fiscali migliori delle attese annunciati da
diverse societa' del settore delle vendite al dettaglio,
come Sears Holdings, Gap e Aeropostale, hanno offerto
una prova evidente della stabilizzazione delle spese,
anche se i livelli generali delle attivita' restano
ancora deboli.
Tuttavia va detto che gli economisti temono che il rally
del mercato azionario non possa essere sostenibile, a
causa degli ostacoli che l'economia si trova ancora a
dover superare prima di poter uscire dalla recessione.
Quelli piu' difficili da sormontare sono senza dubbio la
debolezza del mercato del lavoro e del settore
immobiliare.
Da questo punto di vista, l'ultimo aggiornamento sui
prezzi delle case, non e' stato confortante. Il rapporto
Standard & Poor's/Case Shiller, l'indicatore che
monitora il prezzo medio degli immobili nelle 20
maggiori citta' statunitensi, su base annuale e'
risultato in calo del 18,70% nel mese di marzo. Le
attese degli analisti erano in media per una contrazione
del 18,40%.
Nel primo trimestre la flessione e' stata del 19,1%, il
peggior dato nella storia del dato. Da quando hanno
toccato il punto piu' alto nel secondo trimestre del
2006, i prezzi sono scesi del 32,2% e attualmente si
trovano sui livelli che non si vedevano dalla fine del
2002.
26 Maggio 2009 18:55 MILANO -
Alberto Annicchiarico – SOLE24ORE
Mutui: l'Euribor torna a salire sui timori di fiammate
inflative
L'Euribor a tre mesi, il tasso interbancario che serve
da riferimento per i mutui sulla casa, è salito oggi
all'1,266% dall'1,264 per cento. L'Euribor (acronimo di
Euro Interbank Offered Rate) a una settimana si è mosso
di un solo punto base allo 0,94% dallo 0,93% precedente,
mentre quello a un mese ha segnato un rialzo di due
punti base allo 0,94% (dallo 0,92%). I dati sono
rilevati dall'European Banking Federation.
Dopo quasi otto mesi di discesa praticamente
ininterrotta che ha portato i tassi interbancari ai
minimi storici, cinque sedute consecutive di risalita
dei tassi interbancari sono un segnale da non
sottovalutare. Due gli ordini di fattori che stanno
deteminando questo cambio di rotta. «Si fa più concreto
- spiega al Sole 24Ore.com Angelo Drusiani, responsabile
gestioni di Banca Albertini Syz - il timore di un
aumento dell'inflazione nei prossimi mesi, causato dalla
forte immissione di liquidità nel sistema finanziario.
Una ripresa dell'economia verso fine anno spingerebbe le
quotazioni del petrolio e quindi anche l'indice dei
prezzi». Punto numero due: «Il mercato - continua
Drusiani - inizia a scontare il fatto che la Banca
centrale europea potrebbe cambiare idea rispetto alle
recenti analisi esposte dal presidente Trichet, secondo
il quale i tassi all'1% potevano non essere il limite
minimo». Secondo le previsioni di Aritma I.F. per il
Sole24ore.com sui tassi a medio-lungo termine peserà la
massa di debito pubblico che i governi hanno accumulato
per fronteggiare la crisi.
A questo punto bisogna chiedersi se non ci troviamo alla
vigilia di una salita repentina dei tassi interbancari,
con relativo peggioramento del quadro generale per i
consumatori i cui portafogli sono gravati da debiti. Va
sottolineato, infatti, che in questi mesi le famiglie
hanno rifiatato proprio grazie alla caduta dell'Euribor.
«Non credo che dietro l'angolo ci sia una risalita
rapida, perché siamo ancora in una fase in cui prevale
l'incertezza su quel che accadrà nei prossimi mesi:
insomma, non sappiamo se si verificherà l'attesa di
nuove fiammate inflative o se invece prenderà piede uno
scenario di deflazione. Per una parola definitiva
aspetterei due-tre settimane. Di sicuro dopo mesi di
discesa dell'Euribor un rimbalzo ci può stare». Anche se
le banche, aggiungiamo noi, hanno ovviamente interesse a
che i tassi a cui si prestano il denaro tornino a essere
superiori al tasso Bce, come succede di norma, per
migliorare i propri margini.
In salita, intanto, anche le obbligazioni governative
denominate in euro, in rialzo dai minimi di sei mesi
segnati lunedì. La domanda di investimenti sicuri cresce
anche per effetto delle rinnovate tensioni geopolitiche
determinate dai test missilistici effettuati dalla Corea
del Nord. Sale quindi l'attenzione per le prossime
emissioni di Schatz tedeschi a 2 anni (titoli a cedola
fissa annua, prevista un'offerta pari a 8 miliardi) e di
bond spagnoli decennali per 5 miliardi.
26 Maggio 2009 20:49 ROMA
Opel, la cinese Baic presenta la quarta offerta
Il costruttore d'auto cinese Beijing Automotive Industry
Holding Co (Baic) ha presentato un'offerta per
l'acquisto della Opel. Lo scrive l'agenzia stampa
Reuters citando fonti vicine alla Baic.
«L'interesse da parte dei cinesi è molto alto», ha detto
la fonte. Secondo le indiscrezioni, la società
manterrebbe i quattro impianti della controllata Gm per
almeno due anni e non taglierebbe alcun posto di lavoro.
Il piano della Baic, prosegue la Reuters, prevede
garanzie pubbliche sul debito inferiori a 5 miliardi di
euro. Oggi, il ministro dell'Economia tedesco,
Karl-Theodor zu Guttenberg (Csu), aveva confermato
l'interesse per la Opel di un investitore cinese, come
riportato dall'edizione tedesca del Financial Times (Ftd).
«Non è del tutto sbagliato ciò che ha scritto Ftd. C'è
un interesse dalla Cina», aveva detto.
26 Maggio 2009 21:03 NEW YORK
GM: ULTIME MOSSE PER EVITARE LA BANCAROTTA
di WSI - APCOM
Raggiunto un nuovo accordo con i sindacati: sara'
conferito il 17.5% del capitale oltre che di $6.5
miliardi in azioni privilegiate e bond societari per un
valore di $2.5 mld.
General Motors, la societa’ automobilistica di Detroit,
ha raggiunto un accordo preliminare con il sindacato dei
lavoratori UAW (United Auto Workers) che prevede
l’offerta del 17,5% dell’azionariato del gruppo, 6,5
miliardi di dollari in azioni privilegiate e bond
societari per un valore di 2,5 mld per la copertura dei
costi sanitari dei dipendenti in pensione a partire dal
prossimo anno.
L’offerta rientra nelle concessioni studiate dalla
societa’, come parte del programma di ristrutturazione
mirato ad evitare l’ingresso nella fase di
amministrazione controllata.
Nel documento di sintesi si apprende che la maggior
parte dei 61.000 dipendenti di GM ricevera' una nuova
offerta per accelerare l'allontanamento anticipato dal
lavoro piu' conveniente della precedente.
In cambio del pensionamento anticipato, ai lavoratori
del ramo produttivo verranno offerti 20.000 dollari e un
buono per l'acquisto di vetture GM del valore di 25.000
dollari, mentre i commercianti con piu' esperienza
otterranno, oltre al voucher di acquisto, 45.000
dollari.
Per i dipendenti con 20 o piu' anni di servizio, le
misure prevedono il buono di acquisto e un'offerta pari
a 115.000 dollari. Coloro con meno di 10 anni di
servizio che decideranno di andare in pensione
anticipata avranno diritto a 45.000 dollari e al voucher
di acquisto.
Secondo i termini dell'accordo, GM rientrera' in
possesso di cinque stabilimenti che appartengono a
Delphi, quello che una volta era il principale fornitore
della casa di Detroit e che ora si trova in fase di
amministrazione controllata.
GM diventera' proprietaria di Delphi Saginaw Steering,
con sede a Saginaw, nello stato del Michigan; di Delphi
Thermal Systems, situata a Lockport, nello stato di New
York; di Delphi Powertrain, a Rochester, sempre nello
stato di New York: degli stabilimenti di Delphi
Powertrain Systems situati a Rochester e a Grand Rapids,
nel Michigan e di Delphi Electronics and Safety, che ha
sede a Kokomo, nell'Indiana
|
WALL
STREET: FUTURES USA IN
CALO SU TENSIONI GEOPOLITICHE
26 Maggio 2009 14:01 NEW
YORK - di WSI ______________________________________________
Gli esperimenti nucleari
effettuati dalla Corea del Nord mandano giu' i contratti
sugli indici. Occhi puntati su General Motors: settimana
cruciale per l'azienda di Detroit. Arretrano le
commodities.
Ad un’ora e mezza dall’apertura delle borse i contratti
sugli indici Usa sono negativi (vedi quotazioni a fondo
pagina) il che lascia prevedere un avvio in ribasso per
l’azionario.
Al rientro dalla pausa per il Memorial Day, gli
operatori si ritrovano a digerire le ultime news in
ambito geopolitico, relative ai test nucleari compiuti
dalla Corea del Nord attraverso esperimenti con missili
a corto raggio.
Ad influire sulla direzione dei listini saranno
comunque, con molte probabilita’, gli aggiornamenti che
giungeranno nelle prossime ore dal fronte macro, grazie
ai dati sul settore immobiliare e sulla fiducia dei
consumatori.
Sul fronte societario, occhi puntati nuovamente sul
comparto dell’auto ed in particolare su General Motors.
Il colosso di Detroit e’ soggetto a numerose scadenze in
settimana e gia’ dalla prossima potrebbe entrare nella
fase di amministrazione controllata. I rappresentanti
del sindacato dei lavoratori si riuniranno oggi per
conoscere i piani dell’azienda sui tagli al personale,
mentre gli obbligazionisti del gruppo dovrebbero
esprimersi sulla proposta di swap del debito con parte
dell’azionariato.
Sugli altri mercati, in ribasso il greggio. Nelle
contrattazioni elettroniche i futures con consegna
luglio cedono $1.46 a $60.21 al barile. Sul valutario,
euro in ribasso nei confronti del dollaro a quota
1.3903. Avanza l’oro a $945.60 (-$13.30) l’oncia. In
rialzo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury
a 10 anni e’ sceso al 3.43%.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e’ in ribasso di 3.50 punti (-0.40%)
a 881.40.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -10.25 punti
(-0.75%) a 1350.50.
Il contratto sull'indice Dow Jones perde 24 punti
(-0.29%) a 8236.00.
WALL
STREET: IN CALO, DEBOLE
L'IMMOBILIARE
26 Maggio 2009 15:34 NEW
YORK - di WSI ______________________________________________
Ora attenzione puntata
sulla fiducia dei consumatori. Settimana cruciale per
General Motors. Nell'hi-tech acquisti su Apple.
Ritracciano commodities ed euro, avanzano i Titoli di
Stato.
Avvio di seduta in calo per gli indici azionari
americani. Al rientro dalla pausa per il Memorial Day,
gli operatori si ritrovano a digerire le ultime news in
ambito geopolitico, relative ai test nucleari compiuti
dalla Corea del Nord attraverso esperimenti con missili
a corto raggio. La notizia ha trascinato al ribasso le
piazze europee ed asiatiche ed ha condizionato il
preborsa a New York.
I listini Usa scontano comunque anche il deludente dato
giunto dal fronte immobiliare, che ha segnalato una
contrazione dei prezzi medi degli immobili maggiore del
previsto. Piu’ tardi verra’ rilasciato il dato sulla
fiducia dei consumatori: gli analisti prevedono un
incremento dell’indicatore a quota 42 punti dai
precedenti 39.2.
Sul fronte societario, occhi puntati nuovamente sul
comparto dell’auto ed in particolare su General Motors.
Il colosso di Detroit e’ soggetto a numerose scadenze in
settimana e gia’ dalla prossima potrebbe entrare nella
fase di amministrazione controllata. I rappresentanti
del sindacato dei lavoratori si riuniranno oggi per
conoscere i piani dell’azienda sui tagli al personale,
mentre gli obbligazionisti del gruppo dovrebbero
esprimersi sulla proposta di swap del debito con parte
dell’azionariato.
Nel settore hi-tech, a muoversi al rialzo e’ il colosso
informatico Apple, forte dell’upgrade di Morgan Stanley
che ne continua a prezzare i successi nell’ambito delle
telefonia mobile.
Sugli altri mercati, in ribasso il greggio. Nelle
battute iniziali i futures con consegna luglio cedono
$1.46 a $60.21 al barile. Sul valutario, euro in ribasso
nei confronti del dollaro a quota 1.3907. Arretra l’oro
a $947.80 (-$11.10) l’oncia. In rialzo i Titoli di Stato
Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al
3.40%.
WALL
STREET: CORRE CONFORTATA
DAI CONSUMI
26 Maggio 2009 18:09 NEW
YORK - di WSI ______________________________________________
Cresce la propensione a
spendere delle famiglie americane, il cui ottimismo
contagia anche l'azionario. In luce societa' di vendite
al dettaglio e hi-tech, in particolare i semiconduttori.
Balzo di oltre il 5% di Apple.
I listini azionari estendono i guadagni a meta' seduta e
sembrano cosi' destinati a chiudere in positivo per la
prima volta in cinque giorni (controlla la performance
in tempo reale). Il rialzo piu' consistente dal 2003
dell'indice che misura la fiducia dei consumatori
americani ha alimentato l'ottimismo sul futuro
dell'economia. Il dato, salito a 54,9 punti in maggio,
riflette infatti la percezione che il peggio della
recessione sia ormai alle spalle.
"La fiducia dei consumatori e' chiaramente migliorata",
ha detto David Sowerby, analista di Loomis Sayles & Co.
"Questo consente di evitare che il mercato si prenda una
lunga pausa dopo il rally dai minimi toccati a inizio
marzo".
Gli investitori nel mercato azionario statunitense
devono ancora recuperare le perdite subite da quando la
crisi creditizia ha spinto l'economia mondiale nella
prima recessione globale dalla Seconda Guerra Mondiale.
L'S&P 500, sebbene in rialzo del 31% dai minimi testati
il 9 marzo, deve recuperare il 41% se vuole raggiungere
il prezzo di chiusura precedente al 15 settembre 2008,
che corrisponde al giorno del fallimento di Lehman
Brothers Holdings, la maggiore bancarotta della storia,
che ha provocato il congelamento dei mercati finanziari.
Come era logico aspettarsi, tra i titoli piu' ispirati
figurano le societa' di largo consumo, come Home Depot,
che mette a segno un rialzo di oltre il 3%. Battono il
mercato anche il colosso delle macchine movimento terra
Caterpillar e Advanced Micro Devices, che guida un
settore, quello dei semiconduttori, particolarmente
ispirato quest'oggi. Il principale produttore di chip
per telefoni cellulari, Qualcomm, fa un balzo del 3.8%
dopo che Barclays ha alzato le stime sugli utili 2010,
precisando che l'azienda e la rivale Broadcom dovrebbero
con tutta probabilita' guadagnare quote di mercato
l'anno prossimo. I titoli Broadcom guadagnano l'1.5%.
Dal canto suo il colosso informatico Apple sale del 5.4%
dopo essere stata promossa a "Overweight" da Morgan
Stanley, che ritiene che gli analisti stiano
sottovalutando la domanda per il popolare dispositivo
iPhone. Sempre sul fronte dei rialzi, Zions
Bancorporation si porta in testa al paniere allargato,
forte di un progresso percentuale a due cifre. Morgan
Stanley ha rivisto al rialzo il rating della societa'
finanziaria a "Overweight" da "Equal-weight", citando
solide opportunita' di crescita che rendono il titolo un
investimento "attraente" sul lungo termine.
WALL
STREET:
RALLY, AMERICANI PIU' FIDUCIOSI
26 Maggio 2009 22:04 NEW
YORK - di WSI ______________________________________________
Operatori ispirati dal
balzo sorprendente della fiducia dei consumatori. Si
mettono in evidenza retail e tech (Nasdsaq +3.45%). Poco
tonica GM, per cui il fallimento sembra sempre piu'
vicino.
In seguito alla diffusione in mattinata del dato
relativo alla fiducia dei consumatori americani, salito
nel mese di maggio sui massimi di otto mesi, i listini
azionari hanno dato il via ad una corsa che e' durata
per tutto il corso della seduta, che si e' chiusa con
rialzi di almeno due punti percentuali. Il Dow Jones ha
guadagnato il 2.37% a 8473, l'S&P500 il 2.63% a 910, il
Nasdaq e' avanzato del 3.45% a 1750.
Il balzo sorprendente dell'indicatore ha alimentato le
speranze di una ripresa economica. Secondo Jim King,
chief investment officer di National Penn Investors
Trust la crescita della propensione delle famiglie
americane a spendere ha colto di sorpresa gli
investitori. Con il tasso di diosccupazione ancora molto
alto e destinato a salire ancora, molti analisti
pensavano che il morale di Wall Street sarebbe rimasto
basso ancora per un po' di tempo. "Penso che il dato
sulla fiducia dei consumatori fosse uno di quelli su cui
nessuno faceva troppo affidamento per sperare in un
rialzo del mercato", ha detto King.
I titoli delle aziende strettamente legate all'andamento
dei consumi hanno guadagnato terreno. Tra questi la
catena di abbigliamento Macy's (+5.6%) e Best Buy, che
ha registrato un progresso del 5.2%. In spolvero anche
il costruttore di case KB Home (+5.8%).
I rialzi delle aziende costruttrici di case sorprendono
ancora di piu' se si pensa al deludente aggiornamento
giunto in mattinata dal mercato immobiliare. L'indice
S&P/Case Shiller, che monitora l'andamento dei prezzi
delle case nelle 20 maggiori citta' Usa, ha subito un
calo del 18.7% a marzo su base annua, un dato peggiore
del precedente e delle stime degli analisti.
Tra i settori piu' ispirati figurano i tecnologici,
aiutati dalla corsa di Apple. Morgan Stanley ha promosso
i titoli del colosso informatico citando il fatto che la
crescita di uno dei prodotti di punta dell'azienda, l'iPhone,
sia stata sottovalutata. Le azioni fanno un balzo del
6.7%. Meno tonico invece il comparto auto, in quella che
sara' una settimana decisiva per conoscere le sorti di
General Motors. Secondo le ultime indiscrezioni gli
obbligazionisti della casa in crisi avrebbero respinto
l'offerta di conversione del debito in azioni.
Da qualche tempo gli investitori si interrogano sulla
sostenibilita' del poderoso rally di oltre due mesi
iniziato a inizio marzo, vista la persistente debolezza
dell'economia globale. Dopo i dati macro contrastanti
delle ultime due settimane, cosi' come gli innumerevoli
annunci dell'emissione di titoli da parte delle banche,
secondo Steven Goldman, chief market strategist di
Weeden & Co. e' probabile che il mercato risulti
volatile nelle prossime settimane.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, i futures
sul petrolio Usa con consegna luglio sono avanzati di
$0.78 a quota $62.45 al barile. Sul valutario l’euro
cede terreno nei confronti del dollaro. Nel tardo
pomeriggio di martedi' a New York il cambio tra le due
valute e' di 1.3978. In ribasso l'oro: i contratti sul
metallo prezioso con consegna giugno hanno ceduto $5.60,
attestandosi a quota $956.30 l'oncia. In flessione,
infine, i Titoli di Stato, con il rendimento sul
benchmark a 10 anni che e' salito al 3.4930% dal 3.4480%
di venerdi'.
|