.

 
 

 

PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Martedì 26 Maggio 2009

PARTE  2

.
             
       
..... Martedì 26 Maggio 2009 ..... Martedì 26 Maggio 2009 ..... Martedì 26 Maggio 2009 .....
 

 

 

 

La Borsa di Tokyo chiude poco mossa, bene Toyota
26.05.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi poco mossa. Il Nikkei ha perso lo 0,4% a 9.310,81 punti, il Topix ha guadagnato lo 0,1% a 883,77 punti. La seduta è stata dominata dalla prudenza. Secondo quanto riporta l'agenzia stampa Yonhap la Corea del Nord avrebbe l'intenzione di effettuare degli ulteriori test nucleari e si preparerebbe a lanciare un altro missile a corto raggio oggi o domani. Toyota (JP3633400001) ha chiuso in rialzo dell'1,2%. Merrill Lynch ha alzato il suo rating sul titolo del colosso dell'automobilie da "Underperform" a "Buy". La banca d'affari è diventata più ottimista sulle prospettive di Toyota sul mercato delle automobili ibride.
Il settore delle telecomunicazioni ha beneficiato del suo carattere difensivo. KDDI (JP3496400007) ha chiuso in rialzo del 2,5% e NTT DoCoMo (JP3165650007) dello 0,8%.
Male il settore high-tech. NEC Electronics (JP3164720009) ha perso il 3,6%, Advantest (JP3122400009) lo 0,7% e Elpida (JP3167640006) l'1,3%.
Redazione Borsainside 8.30

 

 

26 Maggio 2009 09:11 MILANO – SOLE24ORE
Nyt: la bancarotta di Gm sarà la più complessa della storia
L'eventuale bancarotta di General Motors sarà - afferma il New York Times - fra le più complesse, le più grandi e le più monitorate nella storia: se da un lato il Chapter 11 porterà alla perdita di migliaia di posti di lavoro nell'industria automobilistica, dall'altro lato si tradurrà in una mole imponente di lavoro per gli studi legali.
Quanti avvocati - scrive il quotidiano - saranno eventualmente impiegati nel caso non è ancora chiaro: quello che sembra certo è che non molti hanno l'esperienza per gestire un caso come quello di Gm, visto che fra i più accreditati legali nel settore sono già impegnati nella bancarotta di Chrysler, mentre un'altra fetta importante è stata assunta dal governo proprio per i Chapter 11 di Chrylser e Gm.
Il ricorso alla bancarotta da parte di General Motors, che dovrebbe accadere entro il 1 giugno, stimolerà una forte attività economica in termini di ristoranti e alberghi e Detroit spera di poter ospitare il caso Gm. Un'ipotesi, comunque, poco probabile - osserva il New York Times -, visto che casi del genere hanno solitamente luogo presso i tribunali di New York e in quelli del Delaware. Ma sono gli studi legali quelli che trarrebbero maggiori vantaggi dalla bancarotta della casa automobilistica: Weil, Gotshal & Manges, lo studio che rappresenterà Gm, si è appena visto approvare una fattura da 55 milioni di dollari per tre mesi di lavoro per il caso di bancarotta ben più piccolo di Lehman Brothers. Anche il governo americano si troverà a dover fronteggiare - aggiunge il New York Times - spese non indifferenti: secondo indiscrezioni Gm avrà bisogno di un finanziamento debtor-in-possession per creare una nuova versione della società compreso fra i 40 e i 70 miliardi di dollari.
In passato Gm ha considerato la bancarotta in altre due precedenti occasioni: una volta nel 1992 e un'altra nel 2005. In ambedue i casi il vertice della casa automobilistica si è opposto duramente all'ipotesi che si sarebbe tradotta - avevano spiegato - nella distruzione di migliaia di posti di lavoro e in spese elevatissime da sopportare.

 

 

26 Maggio 2009 09:19 BERLINO
Opel: per Guttenberg tre piani non sostenibili
di ANSA
Bild, ministro propone come alternativa insolvenza controllata
(ANSA) - BERLINO, 26 MAG - Il ministro dell'Economia tedesco, Karl-Theodor zu Guttenberg (Csu) avrebbe bocciato le 3 offerte per l'acquisizione della Opel. Lo scrive il tabloid Bild, riportando una nota interna nella quale Guttenberg ha definito le 3 proposte 'non economicamente sostenibili'.Il ministro cita anche - per la prima volta - la possibilita' di una 'liquidazione' della societa', ma questa opzione non sarebbe 'politicamente realizzabile' e percio' ribadisce l'ipotesi dell'insolvenza controllata.

 

 

26 Maggio 2009 09:39 ROMA
Germania: pil -3,8% nel primo trimestre
di ANSA
Dato ufficiale conferma stime, pesa crollo 10% dell'export
(ANSA) - ROMA, 26 MAG - Il pil tedesco nel primo trimestre del 2009 ha registrato una flessione del 3,8% rispetto ai tre mesi precedenti. Lo afferma l'Ufficio federale di statistica, che conferma cosi' la stima preliminare diffusa lo scorso 15 maggio. A pesare e' in particolare il dato relativo alle esportazioni, che nel periodo sono crollate del 9,7%; male vanno anche gli investimenti delle imprese (-7,9%). Il calo del pil e' il maggiore dal 1970.

 

 

26 Maggio 2009 11:04 MOSCA
Crisi: Russia, -9,8% pil in primi 4 mesi
di ANSA
Deficit bilancio 2009 stimato in salita al 9%
(ANSA) - MOSCA, 26 MAG - Pil russo in picchiata: in aprile e' crollato del 10,5% rispetto a 12 mesi fa, mentre nei primi quattro mesi e' calato del 9,8%. Lo ha reso noto il viceministro delle sviluppo economico Andrei Klepach, citato dall'agenzia Itar-Tass. Parallelamente, il governo russo, ha riferito una fonte dell'esecutivo, ha rivisto la sua previsione sul deficit di bilancio per il 2009 al 9% del pil, contro il 7,4% evocato lunedi' dal presidente russo Dmitri Medvedev.

 

 

Borse Asia-Pacifico: Sale solo Sydney
26.05.2009
Tra le principali borse della regione Asia-Pacifico solo Sydney ha potuto chiudere oggi in rialzo.

Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,8% a 2.588,57 punti. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso lo 0,7%, China Construction Bank (CN000A0HF1W3) lo 0,9%, Bank of Communications (CN000A0ERWC7) il 2% e Bank of China (CNE1000001Z5) lo 0,9%. Secondo delle voci di mercato la Banca Centrale cinese avrebbe l'intenzione di frenare l'aumento della liquidità nel settore bancario. Tra i titoli delle imprese immobiliari China Vanke (CN0008879206) ha chiuso in calo del 3% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) del 2,5%. Secondo i media cinesi Pechino starrebbe lavorando all'applicazione di un'imposta sulla proprietà. Tra i produttori di carbone China Shenhua Energy (CN000A0ERK49) ha perso il 3,3% e China Coal Energy (CNE100000528) il 4,2%. Dopo il recente aumento delle scorte gli investitori temono che i prezzi del carbone possano calare nei prossimi mesi.

L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,8% a 16.991,56 punti. Il calo del prezzo del petrolio ha pesato sui petroliferi. PetroChina (CN0009365379) ha perso l'1,1%, Sinopec (CN0005789556) l'1,3% e CNOOC (HK0883013259) il 3,3%. Ancora bene i titoli delle imprese immobiliari. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha guadagnato l'1,9%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) il 2,5%, Sino Land (HK0083000502) l'8,7% e Henderson Land (HK0012000102) il 2%. J.P. Morgan ha alzato le sue stime sui prezzi degli immobili ad Hong Kong nel 2009 e nel 2010. Tra gli altri titoli dell'Hang Seng HSBC (GB0005405286) ha perso l'1,4%, China Mobile (HK0941009539) l'1,2%, China Life (CN0003580601) l'1,1% e Li & Fung (BMG5485F1445) il 3,9%.

Tra gli altri listini della regione il Kospi a Seul ha perso il 2,1%, il Taiwan Weighted a Taipei lo 0,8% e lo Straits Times a Singapore l'1,3%. L'S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato l'1,4%.
Redazione Borsainside 12.15

 

 

26 Maggio 2009 16:41 NEW YORK
GENERAL MOTORS: SETTIMANA CRUCIALE
di APCOM
Ultimi tentativi per scongiurare il fallimento. Il colosso di Detroit si gioca le ultime carte per evitare il processo di amministrazione controllata. Taglio di posti di lavoro e swap con gli obbligazionisti.
Sara' una settimana decisiva per decidere le sorti di General Motors, che si giochera' le ultime carte per scongiurare il fallimento. Tra gli ultimi tentativi in atto e' prevista la chiusura di altri stabilimenti, che avra' come conseguenza la perdita di ulteriori posti di lavoro.
Nel frattempo la casa di Detroit sta cercando di ottenere delle concessioni da parte dei sindacati e l'approvazione da parte degli obbligazionisti di una proposta di conversione del debito in azioni. Senza tali cambiamenti, l'amministrazione Obama ha chiarito che lunedi prossimo GM dovra' fare ricorso alla procedura fallimentare.
Mentre le lancette dell'orologio continua a correre, con la scadenza dell'ultimatum imposto dal governo Usa che si avvicina inesorabile, il colosso automobilistico sta tentando di rivedere le proprie attivita', in modo da essere in grado di continuare a ricevere i prestiti federali e rimanere operativa, nonostante il contemporaneo aumento dei costi e contrazione delle vendite.
Venerdi' scorso GM ha ottenuto altri 4 miliardi di dollari di prestiti federali, dopo i 15,4 miliardi gia' ricevuti in precedenza. In cambio il governo ha chiesto alla societa' di ridurre il debito, tagliare i costi di lavoro e chiudere i marchi, le concessionarie e gli stabilimenti meno proficui.
In settimana GM dovrebbe annunciare la chiusura di altri 14 stabilimenti, nel quadro di un piano gia' annunciato che prevede la chiusura di 16 fabbriche e che si pone l'obiettivo di tagliare costi e produzione. La decisione avra' come conseguenza la perdita di 21.000 posti di lavoro. Sino ad ora la societa' ha annunciato la chiusura di una fabbrica di motori a Massena, nello stato di New York, e di uno stabilimento produttivo nei pressi di Grand Rapids, nel Michigan.
Per quanto riguarda le concessioni da parte dei rappresentati dei sindacati, dovrebbero sciogliere uno dei principali nodi del colosso di Detroit: i costi del lavoro. Tuttavia anche se i sindacati dovessero approvare le proposte avanzate da GM, rimarrebbe da risolvere la questione spinosa del debito.
Gli obbligazionisti del gruppo dovrebbero esprimersi a giorni sulla proposta di conversione del debito in azioni GM, ma sinora hanno opposto resistenza, rifiutando l'offerta che prevede di assegnare loro una quota del 10% nell'azionariato della societa' in cambio del cancellamento di 27 miliardi di dollari di debito. Se la proposta dovesse venire approvata, potrebbe risultare decisiva per evitare di ricorrere all'amministrazione controllata.
Tuttavia gli analisti ritengono molto improbabile che si verifichi un'eventualita' del genere, in quanto gli obbligazionisti hanno gia' fatto sapere che la quota azionaria che spetterebbe loro e' troppo piccola rispetto all'ammontare del credito a cui dovrebbero rinunciare. Pertanto Erich Merkle, analista indipendente del settore, non crede che lo swap avra' successo.
"Si tratta di una somma stratosferica e gli obbligazionisti la guarderanno e diranno semplicemnte: 'Ne discuteremo in un tribunale fallimentare', dove ritengo che riusciranno ad ottenere qualcosa di piu'", ha detto Merkle. La proposta di conversione scade oggi, ma GM ha annunciato che domani decidera' se proporogare o meno l'offerta.

 

 

26 Maggio 2009 17:13 ROMA
Usa: indice Case-Shiller prezzi case -18,7% a marzo
di ANSA
Contro le previsioni che accreditavano un -18,3%
(ANSA) - ROMA, 26 MAG - I prezzi delle case continuano a scendere negli Usa: l'indice S&P/Case-Shiller a marzo e' sceso del 18,7% contro previsioni per un -18,3%. A trascinare l'indice verso il basso -secondo la Bloomberg- i pignoramenti di abitazioni a livelli record. Secondo gli economisti di Fannie Mae e Freddie Mac, della Mortgage Bankers' Association e delle associazioni dei costruttori edilizi, tuttavia, il crollo dei prezzi delle case negli Usa potrebbe arrestarsi il prossimo mese.

 

 

26 Maggio 2009 17:40 NEW YORK
USA: I CONSUMATORI HANNO SEMPRE PIU' FIDUCIA NELLA RIPRESA ECONOMICA
di WSI - APCOM
La sensazione delle famiglie americane e' che il peggio sia ormai alle spalle. Tirano un sospiro di sollievo i commercianti. Ma i mercati del lavoro e immobiliare restano ancora deboli.
Continua a crescere la fiducia dei consumatori, salita in maggio sui massimi di otto mesi, mentre si fa sempre piu' alto il numero di famiglie americane che ha la sensazione che il peggio della recessione sia ormai alle spalle.
Il Conference Board, un centro di ricerca privato di New York, ha reso noto che, dopo essere aumentato nettamente in aprile, l'indice Consumer Confidence e' cresciuto ancora in maggio, attestandosi a 54,9 punti dai 40,8 del mese precedente. Gli analisti si attendevano in media un risultato di 42,6 punti. Si tratta del livello piu' alto dallo scorso settembre, quando il dato era stato pari a 61,4 punti.
L'indice Present Situation, che misura la fiducia dei consumatori nell'economia, e' cresciuto a 28,9 punti dai 25,5 del mese scorso. Ma a sorprendere e' soprattutto il balzo dell'Expectations Index. L'indicatore che misura l'outlook dei consumatori nei prossimi sei mesi, e' aumentato a 72,3 punti dai 51,0 di aprile.
"Guardando al futuro, i consumatori sono decisamente meno pessimisti di quanto non fossero all'inizio dell'anno e prevedono che nei prossimi mesi le condizioni economiche, il mercato del lavoro e i redditi miglioreranno", ha commentato Lynn Franco, direttore del Conference Board Consumer Research Center. "Se da un lato la fiducia e' ancora debole rispetto agli standard, il peggio e' ormai alle nostre spalle", ha concluso Franco.
La lettura dell'indice ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai commercianti, che tanto fanno assegnamento sulle spese dei consumatori, in particolare dopo che nei mesi scorsi la fiducia delle famiglie americane era crollata sui minimi storici.
Il rally azionario, che dura da oltre due mesi, ha sicuramente contribuito a rassicurare le famiglie americane sul futuro dei propri fondi pensione. Inoltre i risultati fiscali migliori delle attese annunciati da diverse societa' del settore delle vendite al dettaglio, come Sears Holdings, Gap e Aeropostale, hanno offerto una prova evidente della stabilizzazione delle spese, anche se i livelli generali delle attivita' restano ancora deboli.
Tuttavia va detto che gli economisti temono che il rally del mercato azionario non possa essere sostenibile, a causa degli ostacoli che l'economia si trova ancora a dover superare prima di poter uscire dalla recessione. Quelli piu' difficili da sormontare sono senza dubbio la debolezza del mercato del lavoro e del settore immobiliare.
Da questo punto di vista, l'ultimo aggiornamento sui prezzi delle case, non e' stato confortante. Il rapporto Standard & Poor's/Case Shiller, l'indicatore che monitora il prezzo medio degli immobili nelle 20 maggiori citta' statunitensi, su base annuale e' risultato in calo del 18,70% nel mese di marzo. Le attese degli analisti erano in media per una contrazione del 18,40%.
Nel primo trimestre la flessione e' stata del 19,1%, il peggior dato nella storia del dato. Da quando hanno toccato il punto piu' alto nel secondo trimestre del 2006, i prezzi sono scesi del 32,2% e attualmente si trovano sui livelli che non si vedevano dalla fine del 2002.

 

 

26 Maggio 2009 18:55 MILANO - Alberto Annicchiarico – SOLE24ORE
Mutui: l'Euribor torna a salire sui timori di fiammate inflative
L'Euribor a tre mesi, il tasso interbancario che serve da riferimento per i mutui sulla casa, è salito oggi all'1,266% dall'1,264 per cento. L'Euribor (acronimo di Euro Interbank Offered Rate) a una settimana si è mosso di un solo punto base allo 0,94% dallo 0,93% precedente, mentre quello a un mese ha segnato un rialzo di due punti base allo 0,94% (dallo 0,92%). I dati sono rilevati dall'European Banking Federation.
Dopo quasi otto mesi di discesa praticamente ininterrotta che ha portato i tassi interbancari ai minimi storici, cinque sedute consecutive di risalita dei tassi interbancari sono un segnale da non sottovalutare. Due gli ordini di fattori che stanno deteminando questo cambio di rotta. «Si fa più concreto - spiega al Sole 24Ore.com Angelo Drusiani, responsabile gestioni di Banca Albertini Syz - il timore di un aumento dell'inflazione nei prossimi mesi, causato dalla forte immissione di liquidità nel sistema finanziario. Una ripresa dell'economia verso fine anno spingerebbe le quotazioni del petrolio e quindi anche l'indice dei prezzi». Punto numero due: «Il mercato - continua Drusiani - inizia a scontare il fatto che la Banca centrale europea potrebbe cambiare idea rispetto alle recenti analisi esposte dal presidente Trichet, secondo il quale i tassi all'1% potevano non essere il limite minimo». Secondo le previsioni di Aritma I.F. per il Sole24ore.com sui tassi a medio-lungo termine peserà la massa di debito pubblico che i governi hanno accumulato per fronteggiare la crisi.
A questo punto bisogna chiedersi se non ci troviamo alla vigilia di una salita repentina dei tassi interbancari, con relativo peggioramento del quadro generale per i consumatori i cui portafogli sono gravati da debiti. Va sottolineato, infatti, che in questi mesi le famiglie hanno rifiatato proprio grazie alla caduta dell'Euribor. «Non credo che dietro l'angolo ci sia una risalita rapida, perché siamo ancora in una fase in cui prevale l'incertezza su quel che accadrà nei prossimi mesi: insomma, non sappiamo se si verificherà l'attesa di nuove fiammate inflative o se invece prenderà piede uno scenario di deflazione. Per una parola definitiva aspetterei due-tre settimane. Di sicuro dopo mesi di discesa dell'Euribor un rimbalzo ci può stare». Anche se le banche, aggiungiamo noi, hanno ovviamente interesse a che i tassi a cui si prestano il denaro tornino a essere superiori al tasso Bce, come succede di norma, per migliorare i propri margini.
In salita, intanto, anche le obbligazioni governative denominate in euro, in rialzo dai minimi di sei mesi segnati lunedì. La domanda di investimenti sicuri cresce anche per effetto delle rinnovate tensioni geopolitiche determinate dai test missilistici effettuati dalla Corea del Nord. Sale quindi l'attenzione per le prossime emissioni di Schatz tedeschi a 2 anni (titoli a cedola fissa annua, prevista un'offerta pari a 8 miliardi) e di bond spagnoli decennali per 5 miliardi.

 

 

26 Maggio 2009 20:49 ROMA
Opel, la cinese Baic presenta la quarta offerta
Il costruttore d'auto cinese Beijing Automotive Industry Holding Co (Baic) ha presentato un'offerta per l'acquisto della Opel. Lo scrive l'agenzia stampa Reuters citando fonti vicine alla Baic.
«L'interesse da parte dei cinesi è molto alto», ha detto la fonte. Secondo le indiscrezioni, la società manterrebbe i quattro impianti della controllata Gm per almeno due anni e non taglierebbe alcun posto di lavoro. Il piano della Baic, prosegue la Reuters, prevede garanzie pubbliche sul debito inferiori a 5 miliardi di euro. Oggi, il ministro dell'Economia tedesco, Karl-Theodor zu Guttenberg (Csu), aveva confermato l'interesse per la Opel di un investitore cinese, come riportato dall'edizione tedesca del Financial Times (Ftd). «Non è del tutto sbagliato ciò che ha scritto Ftd. C'è un interesse dalla Cina», aveva detto.

 

 

26 Maggio 2009 21:03 NEW YORK
GM: ULTIME MOSSE PER EVITARE LA BANCAROTTA
di WSI - APCOM
Raggiunto un nuovo accordo con i sindacati: sara' conferito il 17.5% del capitale oltre che di $6.5 miliardi in azioni privilegiate e bond societari per un valore di $2.5 mld.
General Motors, la societa’ automobilistica di Detroit, ha raggiunto un accordo preliminare con il sindacato dei lavoratori UAW (United Auto Workers) che prevede l’offerta del 17,5% dell’azionariato del gruppo, 6,5 miliardi di dollari in azioni privilegiate e bond societari per un valore di 2,5 mld per la copertura dei costi sanitari dei dipendenti in pensione a partire dal prossimo anno.
L’offerta rientra nelle concessioni studiate dalla societa’, come parte del programma di ristrutturazione mirato ad evitare l’ingresso nella fase di amministrazione controllata.
Nel documento di sintesi si apprende che la maggior parte dei 61.000 dipendenti di GM ricevera' una nuova offerta per accelerare l'allontanamento anticipato dal lavoro piu' conveniente della precedente.
In cambio del pensionamento anticipato, ai lavoratori del ramo produttivo verranno offerti 20.000 dollari e un buono per l'acquisto di vetture GM del valore di 25.000 dollari, mentre i commercianti con piu' esperienza otterranno, oltre al voucher di acquisto, 45.000 dollari.
Per i dipendenti con 20 o piu' anni di servizio, le misure prevedono il buono di acquisto e un'offerta pari a 115.000 dollari. Coloro con meno di 10 anni di servizio che decideranno di andare in pensione anticipata avranno diritto a 45.000 dollari e al voucher di acquisto.
Secondo i termini dell'accordo, GM rientrera' in possesso di cinque stabilimenti che appartengono a Delphi, quello che una volta era il principale fornitore della casa di Detroit e che ora si trova in fase di amministrazione controllata.
GM diventera' proprietaria di Delphi Saginaw Steering, con sede a Saginaw, nello stato del Michigan; di Delphi Thermal Systems, situata a Lockport, nello stato di New York; di Delphi Powertrain, a Rochester, sempre nello stato di New York: degli stabilimenti di Delphi Powertrain Systems situati a Rochester e a Grand Rapids, nel Michigan e di Delphi Electronics and Safety, che ha sede a Kokomo, nell'Indiana
 

 

 

 

 

WALL STREET: FUTURES USA IN CALO SU TENSIONI GEOPOLITICHE

26 Maggio 2009 14:01 NEW YORK - di WSI
______________________________________________

Gli esperimenti nucleari effettuati dalla Corea del Nord mandano giu' i contratti sugli indici. Occhi puntati su General Motors: settimana cruciale per l'azienda di Detroit. Arretrano le commodities.
Ad un’ora e mezza dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa sono negativi (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio in ribasso per l’azionario.
Al rientro dalla pausa per il Memorial Day, gli operatori si ritrovano a digerire le ultime news in ambito geopolitico, relative ai test nucleari compiuti dalla Corea del Nord attraverso esperimenti con missili a corto raggio.
Ad influire sulla direzione dei listini saranno comunque, con molte probabilita’, gli aggiornamenti che giungeranno nelle prossime ore dal fronte macro, grazie ai dati sul settore immobiliare e sulla fiducia dei consumatori.
Sul fronte societario, occhi puntati nuovamente sul comparto dell’auto ed in particolare su General Motors. Il colosso di Detroit e’ soggetto a numerose scadenze in settimana e gia’ dalla prossima potrebbe entrare nella fase di amministrazione controllata. I rappresentanti del sindacato dei lavoratori si riuniranno oggi per conoscere i piani dell’azienda sui tagli al personale, mentre gli obbligazionisti del gruppo dovrebbero esprimersi sulla proposta di swap del debito con parte dell’azionariato.
Sugli altri mercati, in ribasso il greggio. Nelle contrattazioni elettroniche i futures con consegna luglio cedono $1.46 a $60.21 al barile. Sul valutario, euro in ribasso nei confronti del dollaro a quota 1.3903. Avanza l’oro a $945.60 (-$13.30) l’oncia. In rialzo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.43%.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e’ in ribasso di 3.50 punti (-0.40%) a 881.40.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -10.25 punti (-0.75%) a 1350.50.
Il contratto sull'indice Dow Jones perde 24 punti (-0.29%) a 8236.00.

 

 

 

WALL STREET: IN CALO, DEBOLE L'IMMOBILIARE

26 Maggio 2009 15:34 NEW YORK - di WSI
______________________________________________

Ora attenzione puntata sulla fiducia dei consumatori. Settimana cruciale per General Motors. Nell'hi-tech acquisti su Apple. Ritracciano commodities ed euro, avanzano i Titoli di Stato.
Avvio di seduta in calo per gli indici azionari americani. Al rientro dalla pausa per il Memorial Day, gli operatori si ritrovano a digerire le ultime news in ambito geopolitico, relative ai test nucleari compiuti dalla Corea del Nord attraverso esperimenti con missili a corto raggio. La notizia ha trascinato al ribasso le piazze europee ed asiatiche ed ha condizionato il preborsa a New York.
I listini Usa scontano comunque anche il deludente dato giunto dal fronte immobiliare, che ha segnalato una contrazione dei prezzi medi degli immobili maggiore del previsto. Piu’ tardi verra’ rilasciato il dato sulla fiducia dei consumatori: gli analisti prevedono un incremento dell’indicatore a quota 42 punti dai precedenti 39.2.
Sul fronte societario, occhi puntati nuovamente sul comparto dell’auto ed in particolare su General Motors. Il colosso di Detroit e’ soggetto a numerose scadenze in settimana e gia’ dalla prossima potrebbe entrare nella fase di amministrazione controllata. I rappresentanti del sindacato dei lavoratori si riuniranno oggi per conoscere i piani dell’azienda sui tagli al personale, mentre gli obbligazionisti del gruppo dovrebbero esprimersi sulla proposta di swap del debito con parte dell’azionariato.
Nel settore hi-tech, a muoversi al rialzo e’ il colosso informatico Apple, forte dell’upgrade di Morgan Stanley che ne continua a prezzare i successi nell’ambito delle telefonia mobile.
Sugli altri mercati, in ribasso il greggio. Nelle battute iniziali i futures con consegna luglio cedono $1.46 a $60.21 al barile. Sul valutario, euro in ribasso nei confronti del dollaro a quota 1.3907. Arretra l’oro a $947.80 (-$11.10) l’oncia. In rialzo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.40%.

 

 

 

WALL STREET: CORRE CONFORTATA DAI CONSUMI

26 Maggio 2009 18:09 NEW YORK - di WSI
______________________________________________

Cresce la propensione a spendere delle famiglie americane, il cui ottimismo contagia anche l'azionario. In luce societa' di vendite al dettaglio e hi-tech, in particolare i semiconduttori. Balzo di oltre il 5% di Apple.
I listini azionari estendono i guadagni a meta' seduta e sembrano cosi' destinati a chiudere in positivo per la prima volta in cinque giorni (controlla la performance in tempo reale). Il rialzo piu' consistente dal 2003 dell'indice che misura la fiducia dei consumatori americani ha alimentato l'ottimismo sul futuro dell'economia. Il dato, salito a 54,9 punti in maggio, riflette infatti la percezione che il peggio della recessione sia ormai alle spalle.
"La fiducia dei consumatori e' chiaramente migliorata", ha detto David Sowerby, analista di Loomis Sayles & Co. "Questo consente di evitare che il mercato si prenda una lunga pausa dopo il rally dai minimi toccati a inizio marzo".
Gli investitori nel mercato azionario statunitense devono ancora recuperare le perdite subite da quando la crisi creditizia ha spinto l'economia mondiale nella prima recessione globale dalla Seconda Guerra Mondiale. L'S&P 500, sebbene in rialzo del 31% dai minimi testati il 9 marzo, deve recuperare il 41% se vuole raggiungere il prezzo di chiusura precedente al 15 settembre 2008, che corrisponde al giorno del fallimento di Lehman Brothers Holdings, la maggiore bancarotta della storia, che ha provocato il congelamento dei mercati finanziari.
Come era logico aspettarsi, tra i titoli piu' ispirati figurano le societa' di largo consumo, come Home Depot, che mette a segno un rialzo di oltre il 3%. Battono il mercato anche il colosso delle macchine movimento terra Caterpillar e Advanced Micro Devices, che guida un settore, quello dei semiconduttori, particolarmente ispirato quest'oggi. Il principale produttore di chip per telefoni cellulari, Qualcomm, fa un balzo del 3.8% dopo che Barclays ha alzato le stime sugli utili 2010, precisando che l'azienda e la rivale Broadcom dovrebbero con tutta probabilita' guadagnare quote di mercato l'anno prossimo. I titoli Broadcom guadagnano l'1.5%.
Dal canto suo il colosso informatico Apple sale del 5.4% dopo essere stata promossa a "Overweight" da Morgan Stanley, che ritiene che gli analisti stiano sottovalutando la domanda per il popolare dispositivo iPhone. Sempre sul fronte dei rialzi, Zions Bancorporation si porta in testa al paniere allargato, forte di un progresso percentuale a due cifre. Morgan Stanley ha rivisto al rialzo il rating della societa' finanziaria a "Overweight" da "Equal-weight", citando solide opportunita' di crescita che rendono il titolo un investimento "attraente" sul lungo termine.

 

 

 

WALL STREET: RALLY, AMERICANI PIU' FIDUCIOSI

26 Maggio 2009 22:04 NEW YORK - di WSI
______________________________________________

Operatori ispirati dal balzo sorprendente della fiducia dei consumatori. Si mettono in evidenza retail e tech (Nasdsaq +3.45%). Poco tonica GM, per cui il fallimento sembra sempre piu' vicino.
In seguito alla diffusione in mattinata del dato relativo alla fiducia dei consumatori americani, salito nel mese di maggio sui massimi di otto mesi, i listini azionari hanno dato il via ad una corsa che e' durata per tutto il corso della seduta, che si e' chiusa con rialzi di almeno due punti percentuali. Il Dow Jones ha guadagnato il 2.37% a 8473, l'S&P500 il 2.63% a 910, il Nasdaq e' avanzato del 3.45% a 1750.

Il balzo sorprendente dell'indicatore ha alimentato le speranze di una ripresa economica. Secondo Jim King, chief investment officer di National Penn Investors Trust la crescita della propensione delle famiglie americane a spendere ha colto di sorpresa gli investitori. Con il tasso di diosccupazione ancora molto alto e destinato a salire ancora, molti analisti pensavano che il morale di Wall Street sarebbe rimasto basso ancora per un po' di tempo. "Penso che il dato sulla fiducia dei consumatori fosse uno di quelli su cui nessuno faceva troppo affidamento per sperare in un rialzo del mercato", ha detto King.

I titoli delle aziende strettamente legate all'andamento dei consumi hanno guadagnato terreno. Tra questi la catena di abbigliamento Macy's (+5.6%) e Best Buy, che ha registrato un progresso del 5.2%. In spolvero anche il costruttore di case KB Home (+5.8%).

I rialzi delle aziende costruttrici di case sorprendono ancora di piu' se si pensa al deludente aggiornamento giunto in mattinata dal mercato immobiliare. L'indice S&P/Case Shiller, che monitora l'andamento dei prezzi delle case nelle 20 maggiori citta' Usa, ha subito un calo del 18.7% a marzo su base annua, un dato peggiore del precedente e delle stime degli analisti.

Tra i settori piu' ispirati figurano i tecnologici, aiutati dalla corsa di Apple. Morgan Stanley ha promosso i titoli del colosso informatico citando il fatto che la crescita di uno dei prodotti di punta dell'azienda, l'iPhone, sia stata sottovalutata. Le azioni fanno un balzo del 6.7%. Meno tonico invece il comparto auto, in quella che sara' una settimana decisiva per conoscere le sorti di General Motors. Secondo le ultime indiscrezioni gli obbligazionisti della casa in crisi avrebbero respinto l'offerta di conversione del debito in azioni.

Da qualche tempo gli investitori si interrogano sulla sostenibilita' del poderoso rally di oltre due mesi iniziato a inizio marzo, vista la persistente debolezza dell'economia globale. Dopo i dati macro contrastanti delle ultime due settimane, cosi' come gli innumerevoli annunci dell'emissione di titoli da parte delle banche, secondo Steven Goldman, chief market strategist di Weeden & Co. e' probabile che il mercato risulti volatile nelle prossime settimane.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, i futures sul petrolio Usa con consegna luglio sono avanzati di $0.78 a quota $62.45 al barile. Sul valutario l’euro cede terreno nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi' a New York il cambio tra le due valute e' di 1.3978. In ribasso l'oro: i contratti sul metallo prezioso con consegna giugno hanno ceduto $5.60, attestandosi a quota $956.30 l'oncia. In flessione, infine, i Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark a 10 anni che e' salito al 3.4930% dal 3.4480% di venerdi'.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 
 

PARTE  1 PARTE  CRONOLOGICA PARTE  2