27 Marzo 2009 09:48 MOSCA
RUSSIA:
"SPARIRANNO" CENTINAIA DI BANCHE
di WSI
La previsione per il settore è catastrofica: centinaia
di banche cadranno sotto il montare dei crediti
inesigibili. Parla il presidente di Alfa Bank, uno dei
principali istituti di credito di Mosca.
Mosca, 27 mar. (Apcom-Nuova Europa) - La previsione per
il settore è catastrofica: centinaia di banche in Russia
cadranno sotto il montare dei crediti inesigibili e
"spariranno". L'ha affermato al Financial Times Pyotr
Aven, il presidente di Alfa Bank, uno dei principali
istituti di credito di Mosca.
"Possiamo attenderci che il livello dei crediti in
sofferenza per l'intero sistema raggiunga il 15-20 per
cento" entro la fine dell'anno, ha premesso Aven. "Forse
le 20-30 principali banche, compresa Alfa, riceveranno
il sostegno dello Stato, ne siamo certi", ha proseguito.
"Ma il futuro di centinaia di piccole banche è in forte
dubbio (...). Io credo che centinaia di banche
spariranno entro la fine dell'anno".
27 Marzo 2009 12:33 ROMA
Gb: recessione peggiore stime, Pil 4/o trimestre a -1,6%
di ANSA
Ufficio nazionale di statistica rivede al ribasso le
stime
(ANSA) - ROMA, 27 MAR - La recessione nel Regno Unito a
fine 2008 e' stata peggiore delle stime: nel 4/o
trimestre del 2008 il Pil e' sceso dell'1,6%. L'Ufficio
Nazionale di Statistica ha infatti rivisto al ribasso i
dati contro il -1,5% precedentemente anticipato. Si
tratta della maggiore contrazione dal 1980. Il Pil del
Regno Unito e' sceso inoltre del 2% rispetto ad un anno
prima,con un andamento peggiore rispetto all'1,9%
precedentemente stimato.
27 Marzo 2009 15:51 NEW
YORK
COMMERZBANK DA PAURA, TITOLI TOSSICI PER $68 MLD
di WSI - Il Sole 24 Ore
La seconda banca tedesca ha annunciato un rosso da 6.6
miliardi di euro nel 2008, ed attivita' tossiche
elevate, tanto da stimare una diminuzione del rischio
non prima del 2011.
Commerzbank, la seconda banca tedesca, annuncia un rosso
da 6,6 miliardi nel 2008, inclusa l'acquisizione di
Dresdner Bank e fa sapere che per il 2009 è in cerca di
20 miliardi di euro di finanziamenti sul mercato dei
capitali.
L'istituto ha comunicato anche che le attività tossiche
in suo possesso ammontano a 68 miliardi di dollari. In
particolare Dresdner, acquistata da Allianz per 4,7
miliardi di euro poco prima del collasso di Lehman
Brothers, possiede titoli tossici per 39,9 miliardi di
dollari e la stessa Commerzbank, alla fine del 2008, ne
detiene per 15,5 miliardi di dollari. «Riteniamo -
spiega Commerzbank - che una diminuzione del rischio si
avrà entro il 2011».
A febbraio Commerzbank aveva annunciato perdite per 3
miliardi di euro nel 2008, ma i dati non tenevano conto
dei risultati di Dresdner, la banca acquistata da
Allianz per 4,7 miliardi di euro. «La priorità del 2009
- spiega l'istituto - sarà l'integrazione di Dresdner
Bank». A Francoforte il titolo di Commerzbank è balzato
(+11% al giro di boa di metà seduta) poiché il
presidente della banca, Martin Blessing aveva già
preannunciato una perdita quest'anno e pronosticato un
ritorno all'utile nel 2010. I manager dell'istituto
quest'anno hanno già annunciato un taglio del 65% dei
loro stipendi e il governo tedesco ha già parzialmente
nazionalizzato la banca, incamerando una quota del 25%.
27 Marzo 2009 16:28 ROMA
Germania: inflazione marzo a minimi 10 anni, cala allo
0,4%
di ANSA
Livello inferiore alle stime degli analisti
(ANSA) - ROMA, 27 MAR - L'inflazione di marzo in
Germania e' scesa al livello piu' basso da quasi dieci
anni, rivelandosi inferiore alle attese degli analisti.
Secondo i dati dell'Ufficio Federale di Statistica, il
carovita e' sceso allo 0,4% dall'1% di febbraio. E' il
tasso piu' contenuto dal giugno 1999. Gli analisti
prevedevano un rallentamento dell'inflazione allo 0,7%.
Su base mensile i prezzi di marzo sono aumentati dello
0,2%, mentre l'inflazione non armonizzata si e'
attestata allo 0,5% (1% a febbraio).
27 Marzo 2009 16:44 ROMA
Crisi: Draghi, serve piu' coordinamento in supervisione
di ANSA
Governatore Bankitalia, evidenziare meglio i rischi
(ANSA) - ROMA, 27 MAR - Draghi chiede maggior
coordinamento nella gestione delle informazioni tra le
banche centrali e le autorita' nazionali di
supervisione. Il governatore di Bankitalia sostiene che
''e' cruciale che coordiniamo meglio l'analisi e la
valutazione delle banche centrali e delle autorita' di
supervisione nelle diverse economie''. A parere di
Draghi, inoltre, e' necessario evidenziare meglio i
rischi prima che questi diventino una minaccia per la
stabilita' finanziaria.
M&A, primo trimestre
dimezzato su 2008 - studio Thomson Reuters
venerdì 27 marzo 2009 17:01
MILANO, 27 marzo (Reuters) - La crisi pesa sulle banche
di investimento e sull'attività di M&A che, rispetto ai
primi mesi del 2008, quest'anno risulta più che
dimezzata.
Secondo i dati Thomson Reuters per il primo trimestre
2009, le commissioni percepite a livello mondiale dalle
investment banks sono scese del 50% sullo scorso anno,
mentre i deal completati di M&A sono caduti addirittura
del 68%.
Il totale di 10 miliardi di dollari incassati da inizio
anno segna inoltre un minimo da tre anni, di cui 3
miliardi percepiti per i soli advisory fees su accordi
completati.
A livello mondiale, il valore dei merger annunciati ha
toccato nel primo trimestre 444 miliardi di dollari, con
una discesa di un terzo esatto dai 668 miliardi dello
stesso quarter del 2008, un minimo dal 2003.
Tra i protagonisti dei deal globali, Morgan Stanley sta
in cima avendo partecipato ad accordi per un valore
totale di quasi 217 miliardi (era al decimo posto nel
2008) ed è al top anche in Usa. Sui mercati europei deal
da 109 miliardi garantiscono la leadership di Credit
Suisse.
Come vede chiunque sia attento ai mercati, i settori
protagonisti sono stati Healthcare e Finanza: le
farmaceutiche hanno fatto accordi di M&A da oltre 120
miliardi, che rappresentano il 27,2% dell'attività di
merger del periodo e un aumento del 505%. L'M&A nei
finanziari pesa per il 26%.
Accordi in cui l'acquirente sia una società controllata
dallo Stato sono risultati pari al 30% del totale, per
un rialzo del 249% sullo scorso anno a 130 miliardi.
Per quanto riguarda l'attività di Capital markets, lo
studio individua le commissioni di underwriting
dall'Europa come il principale driver dei fees, con
Barclays, Ubs e JP Morgan leader tra i bookrunners (i
fees in Usa sono il 24%). L'emissione di Corporate Bonds
- quasi 311 miliardi di dollari nel primo trimestre di
quest'anno - è a un record storico ed è stata trainata
da Energia e Farmaceutici.
Jp Morgan Chase: incertezza sulle tempistiche di
restituzione Tarp
(27 Marzo 2009 - 19:19)
MILANO (Finanza.com) - Jp Morgan Chase è ancora incerta
sull’elaborazione dei tempi di restituzione dei fondi
ottenuti dal Governo mediante il piano Tarp. Lo ha
dichiarato l’amministratore delegato del colosso
bancario americano Jamie Dimon, in un discorso tenutosi
oggi con il presidente Barack Obama. Dimon, ha ammesso
gli errori commessi in termini di compensi ai dirigenti
e comprende come l’amministrazione Obama preferisca una
metodologia d’incentivazione basata le stock options
anziché sui contanti. Se infatti i manager faranno bene
il loro lavoro, la redditività aziendale premierà le
opzioni del loro portafoglio di incentivazione grazie ad
un rialzo del titolo sul mercato azionario. Il titolo
perde oggi il 4,33% del proprio valore.
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WALL
STREET:
MA ANCORA UNA SETTIMANA POSITIVA
27 Marzo 2009 20:17 NEW YORK -
di WSI ______________________________________________
Si tratta della terza
consecutiva. Giornata contraddistinta dai commenti poco
incoraggianti delle banche, e da qualche trimestrale
deludente. Non intaccata comunque la prova settimanale:
DJIA +6.8%, Nasdaq +6%.
Penalizzata dai realizzi e da una serie di cattive
notizie, che hanno riacceso i dubbi sullo stato di
salute dell'economia e in particolare delle banche, la
Borsa americana chiude in netto calo. Il Dow Jones ha
perso l'1,88% a 775,46 punti, il Nasdaq il 2,63% a
1.545,20 punti, mentre l'S&P 500 ha ceduto il 2,03% a
815,94.
Ciononostante i listini riescono a chiudere la settimana
in rialzo per la terza volta consecutiva. Il paniere
delle blue chip ha messo a segno un progresso del 6.8%,
l'indice allargato del 6.2%, mentre l'indice dei
tecnologici del 6%. A due sedute dalla fine di marzo, il
mercato si appresta a realizzare la terza miglior
performance mensile dal 1950.
Sebbene la seduta odierna sia stata caratterizzata da
una debolezza diffusa, le vendite hanno riguardato in
particolare le banche. A mettere sotto pressione i
titoli nel pomeriggio sono state le parole di alcuni
numeri uno delle maggiori banche nazionali, che oggi
hanno incontrato il presidente Barack Obama. Se c'e' chi
come Jamie Damon ha detto che marzo e' stato un mese "un
po' duro", piu' difficile dei due precedenti, Kenneth
Lewis di Bank of America ha fatto sapere che il trading
book e' stato inferiore rispetto ai primi due mesi
dell'anno.
"Considerando che e' da qui che era partito il rally
nella seconda settimana del mese, quando Citigroup e
Bank of America hanno annunciato di aver chiuso in utile
i primi due mesi (del 2009), ha senso che queste parole
abbiano un impatto negativo sui mercati", sottolinea
Peter Jankovskis, director of research di OakBrook
Investments LLC. Citigroup cede circa il 6%, mentre
JPMorgan Chase scivola di oltre il 4%. Goldman arretra
di oltre due punti percentuali e Morgan Stanley di oltre
il 3%. L'indice settoriale delle banche lascia sul campo
circa il 2%, ma dal 6 marzo ha messo a segno un balzo
impressionate del 58%.
Sul mercato ha pesato inoltre la voglia di intascare i
guadagni dopo i rialzi delle ultime settimane, a cui si
sono unite una serie di notizie societarie poco
incoraggianti e i dati relativi alle spese al consumo,
in rallentamento rispetto al mese precedente, e al
reddito personale, che a febbraio hanno mostrato un calo
dello 0,2%. Si tratta del quarto ribasso in cinque mesi.
La seconda lettura dell’indice dell’Universita’ del
Michigan sulla fiducia dei consumatori in marzo, che ha
mostrato un rialzo superiore alle attese, ha avuto un
impatto limitato sull'andamento del mercato.
Per lo piu' negative le notizie in arrivo dal fronte
societario, con il profit warning di Accenture e
l'annuncio del taglio di posti di lavoro da parte di
Google (-1%) e Johnson Controls (-1.6%), che hanno
ricordato agli investitori che il mercato del lavoro
resta ancora debole.
Nonostante il costruttore edilizio KB Home abbia
registrato perdite piu' contenute del previsto nel primo
trimestre fiscale, l'AD della societa' ha avvertito che
il mercato immobiliare continua ad essere in difficolta'
a causa delle condizioni pessime dell'economia, su tutti
i fronti, dal mercato del lavoro e dei prestiti, alla
debolezza dei prezzi e della fiducia dei consumatori.
Il pesante calo del petrolio affossa le societa'
petrolifere: Exxon Mobil e Chevron cedono entrambe circa
il 2%. Non si salvano nemmeno i tecnologici, ieri
protagonisti di una seduta da incorniciare: Apple e
Intel scendono di circa tre punti percentuali. Fa ancora
peggio Amazon, appesantita fin dall'apertura dalle voci
circa l'intenzione della societa' di chiudure tre centri
di distribuzione. Prosegue invece il rally di General
Motors iniziato ieri dopo le dichiarazioni di Obama
sugli aiuti al settore automobilistico.
La giornata no non impedisce ai futures sul greggio di
registrare la sesta settimana consecutiva di rialzi. A
New York i contratti con consegna a maggio hanno perso
1,96 dollari, pari al 3,6%, attestandosi a 52,38 dollari
il barile. Sul valutario, l'euro si indebolisce ancora
nei confronti della controparte americana. Nel tardo
pomeriggio di venerdi' il cambio tra le due valute e' di
1.3300. Ritraccia l’oro, sceso a quota $925.30 l’oncia
(-$16.90). In calo i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il
rendimento sul benchmark decennale e' salito al 7,7610%
dal 2.7330% della chiusura di giovedi'.
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