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03 Ottobre 2008 08:39 MILANO
BORSA: ASIA GIU' CON AUTO E COMMODITY DOPO TONFO WALL STREET
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 3 OTT - Dopo il nuovo scivolone a Wall Street nella notte, le Borse asiatiche registrano nuovi decisi cali sul timore che il piano Paulson non riuscirà in realtà a contenere il contagio della crisi finanziaria all'economia reale, e le nuove incertezze per la tenuta della domanda. I titoli più penalizzati sono stati quelli del comparto auto, dove Toyota ha segnato un calo del 6%, e quelli delle materie prime, con Rio Tinto in frenata del 4,7%. Sul fronte congiunturale, nuove apprensioni sono giunte infatti dal dato americano sugli ordini industriali, risultato in calo ad agosto del 4% e peggio delle attese. Vendite decise si sono registrate anche sui finanziari, con il maggior gruppo giapponese nel leasing, Orix, in calo dell'8,1% e China Construction Bank in flessione del 3,8%. Corrono intanto i tassi interbancari, segnando a Singapore nuovi massimi dall'11 gennaio di quest'anno (11 punti base oltre il tasso trimestrale in dollari del 4,27%). Il tasso interbancario di Hong Kong è invece salito di 15 punti base al 3,81%, ai maggiori livelli dallo scorso 10 dicembre. Le difficoltà di finanziamento ostacolano l'attività quotidiana di alcune società e in Giappone da inizio anno già dieci società immobiliari quotate sono finite in bancarotta da inizio anno a causa per le difficoltà di ricorrere ai finanziamenti bancari. Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali Borse dell'area Asia-Pacifico: - Tokyo -1,94% - Hong Kong -2,12% (IN CORSO) - Shanghai CHIUSA - Taiwan +0,68% - Seul CHIUSA - Sydney -1,38% (IN CORSO) - Singapore -2,22% (IN CORSO) - Kuala Lumpur -0,12% (IN CORSO) - Bangkok -1,39% (IN CORSO) - Giakarta CHIUSA (ANSA).

 

 

03 Ottobre 2008 09:24 WASHINGTON
Crisi mutui: Buffett, si rischia Pearl Harbour economica
di ANSA
Miliardario esorta ad approvare piano di Paulson
(ANSA) - WASHINGTON, 3 OTT - Per il miliardario Warren Buffett se il piano di salvataggio non sara' approvato l'America 'rischia una Pearl Harbour economica'. Dunque ha esortato i deputati americani ad approvare 'al piu' presto' il piano di Paulson. Considerato dalla rivista specializzata Forbes l'uomo piu' ricco d'America, Buffett ha piu' volte detto di preferire Barack Obama alla Casa Bianca lasciando intendere anche di ritenere migliore il suo programma economico rispetto a quello di McCain.

 

 

03 Ottobre 2008 12:33 ROMA
CRISI MUTUI: GB; BOE SI PREPARA TAGLIO E AMPLIA COLLATERALE
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 3 OTT - La Bank of England si prepara a tagliare i tassi d' interesse la prossima settimana, in una misura che potrebbe essere anche di mezzo punto percentuale, ed al tempo stesso ha comunicato oggi che amplierà il collaterale accettato come garanzia dalle banche per ottenere finanziamenti. Secondo gli analisti, il 9 ottobre la banca centrale britannica ridurrà così il costo del denaro che è attualmente del 5%, in considerazione della gravità del rallentamento economico e della crisi dei mercati finanziari. La Boe ha inoltre reso noto attraverso il Governatore Mervyn King che in occasione delle aste di rifinanziamento a tre mesi, tenuto conto delle attuali "straordinarie condizioni dei mercati", saranno prese tutte le azioni necessarie "ad assicurare che il sistema bancario abbia accesso ad una liquidità sufficiente". Oggi i tassi interbancari sono saliti in Europa a nuovi record come conseguenza dei timori legati al fatto che anche in caso di approvazione del maxi-piano statunitense da 700 miliardi di dollari i mercati continueranno ad essere in pratica paralizzati. (ANSA).

 

 

03 Ottobre 2008 13:36 ROMA
CRISI MUTUI: USA; WACHOVIA FINISCE A WELLS FARGO
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 3 OTT - La conclusione della vicenda relativa a Wachovia, una delle maggiori banche statunitensi, travolta dalla crisi dei mercati finanziari, ha finito così per spiazzare Citigroup, che in base ad una 'bozza' di intesa comunicata nei giorni scorsi si sarebbe dovuto aggiudicare l' istituto. Invece, è arrivata adesso l' intesa con Wells Fargo, che prevede uno scambio azionario, nel senso che gli azionisti di Wachovia riceveranno 0,1991 titoli di quest' ultima per ogni azione in loro possesso. L' intesa non prevede inoltre l' intervento della FDIC, cioé l' ente preposto alla tutela dei depositi bancari, al contrario di quanto era stato stabilito invece nel caso di un passaggio di Wachovia a Citigroup. L' operazione valuta ogni azione Wachovia al prezzo di sette dollari. La struttura di Wachovia sarà mantenuta inoltre intatta. L' operazione odierna - approvata la scorsa notte dal consiglio di amministrazione di Wachovia - in pratica rimette in gioco le banche commerciali cosiddette minori, che hanno unito le loro forze per superare la crisi. Oltre a questo, in base alla bozza di intesa con Citigroup era previsto che quest' ultimo si accollasse 42 miliardi di debiti Wachovia su un totale di 312 miliardi; la parte rimanente, di gran lunga maggioritaria, avrebbe dovuto essere accollata alla FDIC. (ANSA).

 

 

03 Ottobre 2008 14:49 ROMA
USA: PERSI 159.000 POSTI, PEGGIO DEL PREVISTO
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 3 OTT - L'emorragia di posti di lavoro - scrive la Bloomberg - è la peggiore degli ultimi cinque anni, e si accompagna ad un incremento dei salari medi (+0,3% su mese) inferiore al previsto che fa presagire un impatto negativo sui consumi. Ad agosto gli occupati erano diminuiti di 73.000 unità, sempre secondo il dipartimento del Lavoro. Dopo il dato di oggi gli Usa, dall'inizio dell'anno, hanno perso 760.000 occupati. Nel 2007 erano stati creati 1,1 milioni di posti di lavoro in più. Il calo degli occupati ha toccato le fabbriche, che hanno perso 51.000 posti dopo i 56.000 di agosto, e il settore delle costruzioni (-35.000 posti dopo i -13.000 di agosto), ma anche la finanza (-17.000) e i servizi (incluse banche, assicurazioni, ristoranti e vendite al dettaglio), con -82.000 posti.(ANSA).
 

 

03 Ottobre 2008 20:10 MILANO
CRISI MUTUI:BORSE BRINDANO A PIANO USA,ORA OCCHI SU BCE/ANSA
di ANSA
EUROPA PUNTA SU TAGLIO TASSI, RECUPERA UNICREDIT; CROLLA MOSCA
(ANSA) - MILANO, 3 OTT - L'ottimismo che ha accompagnato il giorno del via libera definitivo al maxi-piano Paulson e la speculazione di chi scommette che il taglio dei tassi della Bce sia dietro la porta ridanno la carica alle Borse occidentali. Tanto che i listini europei, dopo una mattinata in sordina, hanno accelerato al traino di Wall Street, archiviando la settimana con un saldo positivo. I riflettori sono stati puntati per l'intera seduta sull'esito del dibattito della Camera Usa per il salvataggio del sistema finanziario da 700 miliardi. Un piano che in precedenza aveva già incassato il "no" della stessa Camera, ma che ora ha ottenuto il via libera definitivo (l'ok del Senato era arrivato mercoledì). E l'impressione degli analisti è stata che, malgrado la manovra sia forse insufficiente per evitare la caduta dell'economia in uno stato di recessione, "é comunque aumentata la fiducia tra gli investitori". E così, ad eccezione di Tokyo (-1,9%), Wall Street si avvia adesso a chiudere in recupero (Dow Jones +1%) anche se non più sui massimi della seduta, mentre Parigi, Londra e Milano hanno decisamente rialzato la testa, mettendo a segno guadagni tra i due e i tre punti percentuali. Che a livello continentale si traducono con un rialzo dell'indice paneuropeo (Dj Stoxx 600) di 2,8 punti percentuali. Ovvero il miglior balzo delle ultime due settimane. A fare meglio soltanto Amsterdam e Madrid, balzate rispettivamente del 3,7 e del 3,9 per cento. Sulle montagne russe invece Mosca, con gli indici che sono stati sospesi dalle contrattazioni per eccesso di ribasso. In forte recupero quindi i bancari, da tempo tartassati dalle vendite in seguito all'abbattersi dello 'Tsunami' dei mutui "subprime". A Londra, ad esempio, sulla previsione degli economisti di un taglio record dei tassi da parte della Banca centrale d'Inghilterra, i colossi dei mutui Hbos e Lloyds Tsb hanno strappato oltre 10 punti percentuali, proprio mentre il tasso Euribor a tre mesi è volato su livelli mai visti prima (al 5,34%). Bene anche gli altri istituti: in primis UniCredit (+9,6%) che ha quasi azzerato le perdite d'inizio settimana, tornando nuovamente sopra la soglia dei 3 euro. Bene anche Barclays (+8,9%), mentre è apparsa più cauta, ma comunque positiva, Hypo real estate (+2,2%). Negli altri settori bene l'energia, nonostante la flessione del petrolio a quota 92 dollari. In particolare, gli ordini sono stati indirizzati verso Regal Petroleum, che è volata del 51% sulle indiscrezioni di stampa che indicano il gigante dell'oro nero Royal Dutch aver messo sul piatto 1,2 miliardi di dollari per rilevare l'esploratore "oil&gas". Tra gli industriali debole il produttore di birra InBev (-4%) che ha annunciato un rallentamento della domanda di Russia e Ucraina. Nella tabella l'andamento degli indici di riferimento delle principali Borse mondiali: - Tokyo -1,94% - Londra +2,26% - Parigi +2,96% - Francoforte +2,41% - Madrid +3,78% - Milano +2,59% - Amsterdam +3,99% - Stoccolma +2,46% - Zurigo +2,21% - Mosca -5,28% - Wall Street +1,21% (in corso) - San Paolo +0,29% (in corso). (ANSA).
 

 

 

 

 

03 Ottobre 2008 20:11 ROMA

CRISI MUTUI: I SUPERBONUS DEI SUPERMANAGER / ANSA

(ANSA) - ROMA, 3 OTT - A giudicare dai numeri, i crack di WorldCom ed Enron non hanno insegnato niente. Nonostante il fallimento dei due big di Wall Street fosse ampiamente legato ai maxi stipendi erogati ai dirigenti, le buste paga ed i bonus dei manager americani, soprattutto quelli del comparto finanziario, hanno continuato a lievitare, in alcuni casi di pari passo con le perdite che gli stessi istituti accumulavano di anno in anno. Con l'esplodere della crisi dei mutui, l'argomento è tornato di attualità, evidenziando stipendi da capogiro per alcuni dei manager che hanno avuto una parte attiva nella tempesta che sta scuotendo i mercati ormai da più di un anno. - STIPENDI. Se il numero uno di Goldman Sachs, Lloyd Blankfein é il più pagato (oltre 120 milioni di dollari negli ultimi due anni), la maggiore discrepanza fra stipendio e performance arriva dall'ultimo amministratore della storia di Merrill Lynch, ora finita nelle mani di Bank of America. John Thain, in carica dall'autunno 2007, si è portato a casa un 'misero' stipendio di 57.000 dollari, arricchito però da un bonus da 15 milioni di dollari ed un pacchetto di opzioni da 68 milioni. - BUONUSCITE. Capitolo ancora più spinoso è quello delle buonuscite, prassi che dura da anni ma ora sotto gli occhi di tutti per i cattivi risultati raggiunti da manager poi super-pagati. Il primo, e non solo in ordine cronologico, è Angelo Mozilo. L'ex a.d. di Countrywide, vendendo la sua creatura sull'orlo della bancarotta a Bank of America, ha intascato come 'incentivo' 110 milioni di dollari (anche se a 37 milioni ha rinunciato, preferendo l'uso del jet privato e l'iscrizione al golf club di Beverly Hills). Seguono i 105 milioni lasciati a Charles Prince, che ha fatto affondare Citigroup sotto un buco di 15 miliardi, mentre Martin Sullivan di Aig e Richard Full di Lehman Brothers si sono dovuti accontentare rispettivamente di 47 e 24 milioni. Cifre non indifferenti per chi ha costretto alcune delle più grandi istituzioni finanziarie mondiali a chiudere bottega o, nel minore dei mali, svendere gli asset più redditizi. - I PENTITI. C'é però chi preferisce non intascare soldi non meritati. Axel Miller di Dexia, che ha rinunciato alla buonuscita da 3,7 miliardi di euro, è l'ultimo di una fila che si sta ingrossando. Già Marcus Ospel, a.d. della svizzera Ubs, dopo svalutazioni per quasi 15 miliardi di euro, ha rinunciato allo stipendio del 2007, dopo aver comunque intascato 50 milioni negli anni precedenti. Anche John Mack di Morgan Stanley, prima che la banca si trasformasse da società d'investimento a banca commerciale, ha detto addio ai bonus per il 2007, così come James Cayne, poi messo alla porta da Bear Stearns prima della cessione a Jp Morgan. (ANSA).



 

 

 

WALL STREET: ARRETRA, SELL DA RECESSIONE

03 Ottobre 2008 22:02 NEW YORK - di WSI
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Dopo essere partiti in forte rialzo i listini azionari americani hanno invertito rotta a meta’ giornata (subito dopo l’approvazione del piano di salvataggio da parte della Camera), per terminare la seduta in rosso, lontani dai migliori livelli giornalieri. Il Dow Jones, che guadagnava 310 punti al momento della votazione sul piano, a fine giornata ha ceduto l’1.5% a 10325, l’S&P500 ha perso l’1.35% a 1099, il Nasdaq l’1.48% a 1947. Nettamente negative le performance settimanali: l'indice industriale lascia sul terreno il 7.3%, -9.4% per l'S&P500, peggio il listino tecnologico arretrato del 10.8%. Il programma da $700 miliardi varato dal Tesoro Usa e' stato gia’ sottoscritto dal presidente Bush, ma gli investitori restano preoccupati sullo stato dell’economia, in continuo peggioramento come evidenziato dagli ultimi dati macro.
"Il rialzo della mattinata e’ stato il classico caso da ‘buy al rumor e vendi alla notizia’" ha affermato Ryan Larson, senior equity trader di Voyageur Asset Management, secondo cui il pacchetto di misure straordinarie studiato dal governo "impieghera’ del tempo per produrre i primi effetti, in quanto ci sono ancora troppi problemi da risolvere".
Molti di questi interessano direttamente le famiglie americane, alle prese ormai da diverso tempo con il deprezzamento degli immobili, le difficolta’ nell’ottenimento dei prestiti, i rincari senza fine delle bollette energetiche e del carburante. Per non parlare del rischio sempre piu’ alto di perdere il posto di lavoro. Gli ultimi aggiornamenti macroeconomici hanno mostrato infatti un ulteriore deterioramento dell'occupazione.
A settembre gli Stati Uniti hanno perso 159 mila posti nel settore non agricolo, registrando la nona perdita consecutiva e la peggiore dal marzo 2003. Il tasso di disoccupazione si e’ attestato al 6.1%, in rialzo dell’1.4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gia’ nei giorni scorsi erano emersi segnali di deterioramento dal settore, con l’aumento delle richieste di sussidio e il calo dell’occupazione anche nel settore privato.
Sul fronte societario, buone notizie per la banca Wachovia, negli ultim i mesi in serie difficolta’ per l’esposizione sui mutui subprime. Il titolo e’ schizzato di oltre il 70% grazie all’offerta di acquisto di Wells Fargo, nettamente superiore a quella avanzata la scorsa settimana da Citigroup. Grazie ad un’operazione da $15.1 miliardi (che tra l’altro non richiedera’ il supporto della FDIC com’era invece per Citi), Wells Fargo rilevera’ le azioni WB ad un valore di $7 per share (l’ultimo prezzo di chiusura era pari a $3.91).
A fine giornata il titolo WB ha chiuso con un rialzo del 56%, Wells Fargo ha chiuso pressocche’ invariato mentre Citi ha lasciato sul terreno il 18%: il management della banca ha annunciato che procedera’ per vie legali in modo da impedire la conclusione del merger delle rivali. Stando ad alcune indiscrezioni Wachovia avrebbe infatti violato un "patto di esclusivita’" concordato nei giorni scorsi con Citigroup.
Tra gli altri titoli del comparto, Morgan Stanley e’ riuscito a conservare un +2.5% (comunque in calo dai massimi), vendite invece su JP Morgan (-8%) e Bank of America (-5%). In calo anche la banca svizzera UBS dopo aver annunciato un taglio della forza lavoro per 2000 posti nelle divisioni commodity e strumenti di debito; nel settore assicurativo AIG ha ritracciato di oltre 20 punti percentuali dai massimi, chiudendo in rosso, dopo aver annunciato un ridimensionamento delle operazioni di business.
Sugli altri mercati, in live flessione il petrolio: i futures con consegna novembre hanno ceduto $0.09 a $93.88 al barile. La perdita settimanale e’ pari a -12%. Sul valutario, ancora in calo l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di venerdi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3799. In ribasso l’oro. I futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno perso $11.10 a $833.20 l’oncia. Pressocche’ stabili infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.6440% dal 3.6460% di giovedi’.
 
 
 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

03 Ottobre 2008 23:04 NEW YORK
BORSA:WALL STREET GIU', PER S&P 500 SETTIMANA PEGGIORE 2001
di ANSA
PAURA RECESSIONE PIU" FORTE VIA LIBERA A PIANO PAULSON
(ANSA) - NEW YORK, 3 ott - L'approvazione del piano Paulson non dà slancio a Wall Street che, sulla scia dei crescenti timori di recessione, arretra e, bruciando i forti guadagni accumulati nella prima metà della seduta, chiude in calo. Il Dow Jones cede l'1,50% a 10.325,28 punti, il Nasdaq scende dell'1,48% a 1.947,39 punti, mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l'1,35% a 1.099,23 punti. Per quest'ultimo quella che si é appena chiusa è la settimana peggiore dagli attacchi terroristici dell'11 settembre. Il tanto atteso progetto di legge, approvato oggi dalla camera e già firmato dal presidente George W. Bush, lascia scettici gli operatori, secondo i quali il piano rivisitato rispetto al progetto originale potrebbe rivelarsi insufficiente sia per ristabilire la stabilità sui mercati finanziari sia per prevenire che l'economia scivoli in recessione. La crisi finanziaria ormai ha contagiato l'economia reale e la dimostrazione è ormai giornaliera: oggi la conferma è arrivata dalle indicazioni diffuse dal Dipartimento del lavoro, in base alle quali in settembre i posti di lavoro persi sono stati 159.000, molto al di sopra delle attese, con il tasso di disoccupazione che si mantiene al 6,1%, ai massimi da cinque anni. In questo contesto il mercato scommette su un taglio dei tassi di interesse da parte della Fed: i futures sui tassi danno al 92% le probabilità di una riduzione di mezzo punto nel corso della riunione del Fomc in programma il 29 ottobre prossimo. Secondo Goldman Sachs la Fed potrebbe tagliare dell'1% entro marzo. Fra i singoli titoli, vola Wachovia, +56,73% a 6,13 dollari: la quarta banca americana ha rotto con Citigroup (-18,13% a 18,42 dollari) per gettarsi nelle braccia di Wells Fargo (-0,97% a 34,82 dollari) per 15,1 miliardi di dollari. Citigroup però non sta a guardare e annuncia battaglia: invita le due parti a rompere rispettando così la clausola di esclusività siglata precedentemente, e lascia intravedere la possibilità di poter perseguire vie legali in caso contrario. In flessione anche Aig (-3,75% a 3,85 dollari): il colosso assicurativo ha reso noto che si concentrerà sulle proprie attività core, cedendo gli altri asset, per ripagare il prestito che gli è stato accordato dalla Fed. Scendono anche General Electric (-2,66% a 21,56 dollari), JPMorgan (-8,91% a 45,41 dollari) e Merrill Lynch (-3,47% a 26,45 dollari).(ANSA).