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08 Ottobre 2008 08:27 MILANO
BORSA: ASIA PRECIPITA SU TIMORI CRISI GLOBALE, TOKYO -9%
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 8 OTT - Precipitano le Borse asiatiche sui timori sempre più forti di una crisi del sistema bancario a livello globale. E la Borsa di Tokyo, in scia alla chiusura negativa di Wall Street, incassa un altro brutto colpo, chiudendo con gli indici in ribasso di oltre nove punti percentuali (-9,4%): la seduta passerà alla storia per la Borsa nipponica come la più nera dal 1987. Non è andata meglio agli altri mercati asiatici, con l'indice che sintetizza l'andamento dell'area Asia-Pacifico che ha perso il 5,7 per cento. Pesanti quindi Sidney (-5%) e Bombay (-7,3%), così come Giakarta (-10%), che è stata addirittura sospesa dalle contrattazioni a metà seduta per eccesso al ribasso. Intanto nella notte il greggio è tornato sotto la soglia dei 90 dollari, dopo il rialzo di ieri a New York. Pesanti quindi il colosso delle materie prime con Bhp Billiton che ha perso il 5,4%, così come Rio Tinto (-5,7%). A picco inoltre il colosso petrolifero cinese Cnooc che è piombato di 12 punti percentuali. Oltre al comparto bancario, che resta in attesa del piano miliardario anticrisi che dovrebbe annunciare in mattinata il governo britannico, hanno fatto male anche le principali case automobilistiche in scia ai timori alimentati da indiscrezioni di stampa circa la necessità per Toyota (-6,7%) di lanciare un allarme utile. Notizia che ha avuto un effetto domino sulle case concorrenti come Honda (-6,2%) e Isuzu motors (-11%). Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali Borse dell'area Asia-Pacifico: - Tokyo -9,38% - Hong Kong -5,55% (IN CORSO) - Shanghai -3,20% - Taiwan -5,76% - Seul -6,10% - Sydney -4,99% - Singapore -4,97% (IN CORSO) - Kuala Lumpur -2,30% (IN CORSO) - Bangkok -6,06% (IN CORSO) - Giakarta -10,3%. (ANSA).
 

 

08 Ottobre 2008 09:08 ROMA
Crisi mutui: Gb, da Boe 200 mld sterline liquidita'
di ANSA
Dal governo 50 mld per ricapitalizzare le banche
(ANSA) - ROMA, 8 OTT - La Bank of England rendera' disponibile per il sistema bancario liquidita' per almeno 200 miliardi di sterline. Lo riferisce Bloomberg. Inoltre, l'esecutivo britannico e' pronto a investire fino a 50 mld di sterline per ricapitalizzare le banche investite dalla crisi. Il piano mira a sostenere, attraverso una parziale nazionalizzazione, otto banche: Abbey, Barclays, Hbos, Hsbc, Lloyds TSB, Nationwide Building Society, Royal Bank of Scotland e Standard Chartered.


 

08 Ottobre 2008 09:33 ROMA
CRISI MUTUI: GB; RICAPITALIZZARE BANCHE, 50 MLD STERLINE
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 8 OTT - Il piano prevede, in prima battuta, l'acquisto di azioni da parte dello Stato per 25 miliardi di sterline subito e altri 25 in caso di ulteriore necessità. L'ammontare riservato a ognuna delle otto banche coinvolte (Abbey, Barclays, Hbos, Hsbc, Lloyds TSB, Nationwide Building Society, Royal Bank of Scotland e Standard Chartered) varierà e dipenderà da vari fattori (tra cui la politica dei dividendi e gli stipendi dei dirigenti): per accedere al piano di salvataggio, tuttavia, le banche dovranno impegnarsi a concedere prestiti alle piccole imprese e ai proprietari di case. Il piano, secondo il ministro delle Finanze Alistair Darling, "é un importante passo in avanti, ma non è il solo". Intervistato dal canale tv Skynews, che gli ha chiesto se il piano sarà sufficiente per stabilizzare i mercati, Darling ha aggiunto: "Non escludo niente, faremo tutto quello che serve". L'annuncio del piano ha messo le ali in Borsa ad alcune delle banche coinvolte, nonostante la piazza di Londra perda oltre il 2%: Hbos cresce del 21%, Rbs dell'11%, Lloyds dell'8,6%. In calo sono invece Barclays (-3,7%) e Hsbc (-3%). Nel piano è coinvolta anche la Bank of England, che ha assicurato al sistema bancario un'iniezione di liquidità da 200 miliardi di sterline.(ANSA).


 

08 Ottobre 2008 09:38 MILANO
++ BORSA: EUROPA PRECIPITA SU TIMORI CRISI, PARIGI -4,5% ++
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 8 OTT - Avvio in deciso ribasso per le Borse europee, sulla scia del tonfo di Tokyo (-9,38%). L'indice Dj Stoxx 600, che sintetizza l'andamento dei listini del Vecchio Continente, perde il 2,99% sui timori che la crisi del sistema bancario globale possa essere peggiore del previsto, tanto che l'Fmi ha stimato ricadute per 1.400 miliardi di dollari. Il Governo inglese è già corso ai ripari con una manovra da 50 miliardi di sterline. Poco dopo le 9.30 Londra perde il 3,19%, Parigi il 4,52%, Francoforte il 4,45%. (ANSA).


 

08 Ottobre 2008 10:08 MILANO
++ BORSA MILANO: A PICCO (-7%), PEGGIORE IN EUROPA ++
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 8 OTT - Seduta da brivido a Piazza Affari, peggior listino a livello europeo, con gli indici piombati sui livelli di aprile del 2003. Il Mibtel fa un tonfo del 7% a 16.505 punti mentre lo S&P/Mib perde il 7,2% a 21.910 punti.(ANSA).


 

08 Ottobre 2008 10:48 MILANO
Borsa: Europa tracolla, Parigi e Francoforte cedono 8%
di ANSA
L'indice Dj Stoxx in flessione del 7,6%
(ANSA) - MILANO, 8 OTT - Non si arrestano le perdite delle Borse europee sui timori che la crisi sia piu' profonda di quanto sperato fino ad oggi. I mercati perdono cosi' mediamente il 7,6% (Dj Stoxx 600), mentre gli investitori si aspettano una riduzione dei tassi da parte della Bce e delle manovre di concertazione da parte delle Autorita'. Tra le peggiori Piazze finanziarie, oltre a quella milanese, spuntano Parigi (-8,18%) e Francoforte (-8,11%). Male anche Londra (-7,38%).

 

 

08 Ottobre 2008 10:58 ROMA
BCE: ASSEGNA 70 MLD DLR IN ASTA, RICHIESTE PER 122 MLD
di ANSA
TASSO MARGINALE SCHIZZA AL 9,5%
(ANSA) - ROMA, 8 OTT - La Bce ha assegnato l' ammontare totale di 70 miliardi di dollari reso disponibile nell' asta odierna, che ha visto 69 soggetti finanziari presentare richiesta di fondi per 122 miliardi. Il tasso marginale dell' operazione è stato pari al 9,5%. L' operazione ha durata un giorno. (ANSA)

 

 

08 Ottobre 2008 12:20 MILANO
CRISI MUTUI: BORSE DA BRIVIDI, OCCHI A BCE E FED/ANSA
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 8 OTT - La previsione del Fondo monetario internazionale che la crisi del sistema bancario globale innescherà un terremoto da 1.400 miliardi di dollari mette in ginocchio per la quinta seduta consecutiva le Borse europee (indice paneuropeo Dj Stoxx 600 -5%), dove tra gli investitori prevalgono i timori che il peggio sia dietro la porta mentre si spera in un taglio concordato dei tassi tra le banche centrali. La seduta di Tokyo, in scia al precedente tonfo di Wall Street (-5%), è passata alla storia come la più nera dal 1987 con il Nikkei precipitato del 9,38 per cento, mentre i mercati europei hanno già messo a segno in mattinata perdite che rientrano tra le peggiori di sempre, segnando crolli di circa l'8 per cento. Intanto, il governo britannico ha varato una manovra da 50 miliardi di sterline per ricapitalizzare le principali banche inglesi e la banca centrale d'Inghilterra ha annunciato che inietterà liquidità nel sistema bancario per altri 200 miliardi di sterline. Manovre unilaterali che si aggiungono a quella messa a segno nei giorni scorsi dal cancelliere tedesco, Angela Merkel, ma che sui mercati finanziari non vengono percepite come "sufficienti per evitare la recessione", ha detto un operatore da Londra. La stessa Banca d'Italia ha rilevato un certo pessimismo delle imprese italiane in termini di inflazione e credito. E così anche oggi le Borse europee stanno vivendo un'altra giornata da brivido. Gli indici, dopo l'avvio pesante, stanno ora tentando di arginare i crolli intorno ai 5 punti percentuali. Milano, che ormai viaggia sui minimi dal 2003, perde il 5,85%, Francoforte il 6,10%, Londra il 4,43% e Parigi il 5,09 per cento. Fa peggio invece Mosca che, dopo essere precipitata di oltre 14 punti percentuali, ha sospeso le contrattazioni. Il segno di color rosso si intravede anche su Wall Street con le previsioni provenienti da Londra che indicano dei futures in deciso calo. Negli Usa è attesa inoltre la pubblicazione di alcuni dati macroeconomici, tra cui quello sulle vendite di case in agosto. "Gli investitori stanno capitolando", ha commentato a freddo un operatore della City. "Abbiamo bisogno di manovre immediate ed efficaci a livello globale", ha proseguito, indicando appunto una mossa di concerto sui tassi da parte delle banche centrali. "E' in atto una crisi che potrà avere pesanti ripercussioni in termini di fiducia nelle Autorità dei mercati", ha aggiunto un altro analista. A trascinare verso il basso i mercati sono ancora una volta le banche con il sottoindice Dj Stoxx che perde il 6 per cento. Giù Dexia (-12%) a Parigi, Hypo Real Estate (-2,7%) a Francoforte e Ubs (-4%) a Zurigo. Vendite a mani basse anche su UniCredit (-10%), già sospesa per eccesso di ribasso. Mentre viaggiano in controtendenza invece Hbos (+50%) e Royal Bank of Scotland (+20%), grazie proprio alla manovra annunciata dal governo inglese. In calo poi i comparti automobilistico (Dj Stoxx -3,25%) e dell'energia (-6,46%) mentre il petrolio si è portato sotto la soglia dei 90 dollari. Di seguito l'andamento degli indici dei titoli guida delle principali Borse mondiali: - Tokyo -9,38% - Londra -4,43% - Parigi -5,09% - Francoforte -6,10% - Madrid -4,78% - Milano -5,85% - Amsterdam -6,63% - Stoccolma -3,95% - Zurigo -4,37% - Mosca -14,3% (sospesa) - New York futures negativi. (ANSA).
 

 

06 Ottobre 2008 17:15 MILANO
CRISI MUTUI: IL LUNEDI' NERO DELLE BORSE DELL'87/SCHEDA
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 6 OTT - Il 19 ottobre 1987, il lunedì nero delle borse mondiali, è ricordato come il giorno in cui venne registrato il maggior ribasso della storia in una sola seduta, superiore persino a quella della crisi del 1929. Ventidue anni fa infatti la crisi portò a una perdita del Dow Jones, l'indice di riferimento di Wall Street, del 22%, il doppio rispetto al calo del 'giovedi' nerò del 24 ottobre 1929. Nel 1987 il mercato americano, che arrivava dal periodo di fortissima crescita sia economica che azionaria degli anni '80, impiego' due anni per ritornare agli stessi livelli. A seguito di quella giornata dove il panico la fece da padrone amplificato anche dall'applicazione massiccia dei sistemi elettronici e dalla globalizzazione incipiente, vennero introdotte in tutti i principali mercati delle misure, in vigore tutt'ora, grazie alle quali i titoli vengono automaticamente sospesi per un lasso di tempo nel caso di ribassi superiori al 10%. Da allora le giornate più nere dei mercati hanno visto perdite intorno al 7%, uno dei quali si verificò a seguito dell'attacco alle torri gemelle l'11 di settembre 2001. (ANSA).
 

 

08 Ottobre 2008 12:55 ROMA
Banca centrale europea raddoppia asta in euro
di ANSA
Assegnati 50 miliardi, richieste per 113,8 miliardi
(ANSA) - ROMA, 8 OTT - Oltre all'assegnazione odierna di 70 miliardi di dollari, la Bce ha iniettato oggi anche 50 miliardi di euro con un'asta di durata sei mesi. L'importo collocato e' il doppio rispetto a quello inizialmente previsto. Le richieste sono state pari a 113,8 miliardi, il tasso marginale e' stato del 5,36%.

 

 

08 Ottobre 2008 13:04 ROMA
++ CRISI MUTUI: FED TAGLIA ALL' 1,5%, BCE AL 3,75% ++
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 8 OTT - Con il tagli di mezzo punto del costo del denaro deciso congiuntamente a livello mondiale, la Fed portato i tassi all'1,5% e la Bce al 3,75%. (ANSA).

 

 

08 Ottobre 2008 13:09 MILANO
++ BORSA: EUROPA AZZERA PERDITE DOPO TAGLIO TASSI ++
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 8 OTT - Le Borse europee invertono rotta in scia alla decisione delle banche centrali mondiali di tagliare i tassi di mezzo punto. I listini del Vecchio Continente puntano ora ad azzerare le perdite della mattinata. Parigi cede lo 0,5%, Madrid sale dello 0,15%, mentre Milano ha ridotto la flessione allo 0,8 per cento.(ANSA).

 

 

08 Ottobre 2008 14:00 ROMA
CRISI MUTUI: I TASSI IN VIGORE NEL MONDO / SCHEDA
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 8 OTT - Ecco una tabella che riassume il costo del denaro nei principali paesi alla luce della decisione di sei fra le maggiori banche centrali (Federal Reserve, Bce, Banca d'Inghilterra, Banca del Canada, e le Banche centrali di Svezia e Svizzera) di tagliare di mezzo punto percentuale i tassi di riferimento. Sempre oggi hanno deciso di ridurre il costo del denaro anche Cina, Kuwait e Hong Kong. --------------------------------------------------- PAESE STRUMENTO TASSO --------------------------------------------------- G7 e area euro --------------------------------------------------- USA FED FUNDS 1,50% GIAPPONE OVERNIGHT 0,50% REGNO UNITO TASSO-BASE 4,50% CANADA OVERNIGHT 2,50% EUROLANDIA TASSO RIFINANZIAMENTO 3,75% Paesi europei --------------------------------------------------- BULGARIA TASSO FISSO 5,38% CROAZIA TASSO LOMBARD 9,00% REP.CECA TASSO REPO 3,50% DANIMARCA TASSO DI SCONTO 4,60% NORVEGIA TASSO SUI DEPOSITI 5,75% UNGHERIA TASSO BASE 8,50% POLONIA TASSO REPO 6,00% ROMANIA TASSO RIFINANZIAMENTO 10,25% RUSSIA TASSO RIFINANZIAMENTO 11,00% SVEZIA TASSO REPO 4,25% SVIZZERA TASSO MASSIMO 2,50% UCRAINA TASSO DI SCONTO 12,00% ----------------------------------------------------- Paesi Asia e Oceania --------------------------------------------------- AUSTRALIA TASSO RIFINANZIAMENTO 6,00% CINA TASSO RIFINANZIAMENTO 7,20% HONG KONG TASSO RIFINANZIAMENTO 2,50% INDIA TASSO RIFINANZIAMENTO 6,00% INDONESIA TASSO RIFERIMENTO 9,50% MALAYSIA OVERNIGHT 3,50% NUOVA ZELANDA TASSO CASH 7,50% FILIPPINE OVERNIGHT 6,00% SINGAPORE OVERNIGHT 0,38% COREA DEL SUD TASSO CALL 5,25% SRI LANKA TASSO DEPOSITI 10,50% TAIWAN TASSO DI SCONTO 3,50% THAILANDIA TASSO REPO 3,75% ---------------------------------------------------- Paesi Medio Oriente e Africa --------------------------------------------------- ISRAELE TASSO BANCARIO 4,25% KUWAIT TASSO DI SCONTO 4,50% SUDAFRICA TASSO REPO 12,00% TURCHIA TASSO BANCARIO 16,75% ---------------------------------------------------- Paesi dell' America Latina --------------------------------------------------- ARGENTINA TASSO OVERNIGHT 11,25% BRASILE TASSO SELIC 13,75% CILE OVERNIGHT 8,25% COLOMBIA OVERNIGHT 10,00% MESSICO OVERNIGHT 8,25% PERU' OVERNIGHT 6,50% VENEZUELA OVERNIGHT 22,60% --------------------------------------------------- (ANSA).
 

 

 

 

 

08 Ottobre 2008 13:22 ROMA

CRISI MUTUI: TAGLIO BANCHE CENTRALI, MOSSA SENZA PRECEDENTI

(ANSA) - ROMA, 8 OTT - La mossa attuata oggi da sei fra le maggiori banche centrali per il taglio di mezzo punto percentuale dei tassi di riferimento non ha precedenti. Dopo l' attacco alle Torri di Manhattan dell' 11 settembre 2001 infatti la Fed e la Bce tagliarono il costo del denaro a distanza di pochi giorni, il 17, con due azioni distinte anche se coordinate fra di loro. La decisione odierna - spiega un comunicato congiunto - riflette "il recente intensificarsi della crisi finanziaria" che ha "aumentato i rischi di rallentamento dell' economia ed al tempo stesso ha diminuito le pressioni inflazionistiche". ANSA).




 

 

 

08 Ottobre 2008 17:34 BERLINO

CRISI MUTUI: GERMANIA PROPONE A G7 CURA TRASPARENZA

(ANSA) - BERLINO, 8 OTT - La Germania propone ai paesi del G7 una 'cura' per migliorare la trasparenza dei mercati finanziari e contribuire così a far fronte alla crisi. Il ministro delle Finanze tedesco, Peer Steinbrueck, ha inviato una lettera ai suoi omologhi del G7 con una serie di proposte che dovrebbero essere discusse durante la riunione dei ministri finanziari del G7 in programma venerdì a Washington nell'ambito dei lavori di autunno del Fondo Monetario Internazionale. Steinbrueck propone, tra l'altro, di obbligare le banche a mettere in bilancio tutte le voci di rischio, prime fra tutte quelle relative agli strumenti finanziari innovativi. Le banche dovrebbero poi rafforzare le loro riserve di liquidità e non potrebbero più cartolarizzare il 100% dei loro rischi di credito. Inoltre, verrebbero vietate le vendite allo scoperto a scopo speculativo. "Queste sono le proposte che il ministro vorrebbe discutere" a Washington, ha commentato oggi il suo segretario, Joerg Asmussen. Steinbrueck ha già parlato di questi temi ai suoi colleghi internazionali. (ANSA).


 

 

 

08 Ottobre 2008 18:33 ROMA

CRISI MUTUI: I PIANI DIFENSIVI DEI VARI PAESI /SCHEDA

(ANSA) - ROMA, 8 OTT - I 50 miliardi di sterline messi sul tavolo dalla Gran Bretagna per ricapitalizzare le banche nazionali sono solo l'ultimo intervento di una lunga serie di mosse difensive avviate da tutti i paesi del mondo per tentare di arginare la crisi dei mutui. Ormai praticamente tutti i governi del Vecchio Continente, oltre che quello degli Stati Uniti, hanno aperto i forzieri dell'erario per foraggiare le istituzioni finanziarie in difficoltà. Ecco i principali interventi messi in atto dai diversi Paesi. - GRAN BRETAGNA: il premier Gordon Brown ha ufficializzato il varo di un piano da 50 miliardi di sterline (64 miliardi di euro), che porterà alla parziale nazionalizzazione di otto banche: Abbey, Barclays, Hbos, Hsbc, Lloyds TSB, Nationwide Building Society, Royal Bank of Scotland e Standard Chartered. La Gran Bretagna è il paese che, di fatto, ha aperto la strada alle rinazionalizzazioni delle banche, con quella di Northern Rock più di un anno fa, per poi nazionalizzare i prestiti di Bradford & Bingley per quadi 50 miliardi di sterline. Ma anche la Banca centrale inglese non rimane a guardare, dopo i 40 miliardi di dollari di liquidità offerti a settembre, è allo studio un piano da 200 miliardi di sterline per rifinanziare il mercato del credito. - STATI UNITI: Washington ha già superato ampiamente i 1.000 miliardi di dollari di aiuti al sistema finanziario. Gli ultimi sono i 700 miliardi di dollari che verranno investiti per acquistare i 'titoli tossici', più altri 150 miliardi per sgravi e incentivi. Gli Usa hanno varato un maxi-piano, passato con molte turbolenze l Congresso, per cercare di riparare i danni derivanti dalla crisi dei mutui. Ma già in precedenza l'amministrazione Bush aveva speso 200 miliardi di dollari per Fannie Mae e Freddie Mac e altri 85 per il colosso assicurativo Aig. Senza contare le garanzie fornite a Bear Stearns (30 miliardi) e Merrill Lynch (20 miliardi). - GERMANIA: Altro prime-mover nei salvataggi nazionali, con gli interventi da 16 miliardi su Ikb e West Lb nello scorso anno. La crisi ha messo in ginocchio il colosso Hypo Real Estate, a cui sono state concesse garanzie per 35 miliardi di euro (26,5 miliardi da Berlino) in un piano che però fatica a decollare e potrebbe salire a 50 miliardi. Il Governo Merkel ha inoltre garantito tutti i conti correnti privati del Paese, con un impegno che arriva a quasi 570 miliardi di euro. - ISLANDA: Dopo i 600 milioni di euro per il 75% della terza banca del Paese, Glitnir, il governo nazionale ha dovuto nazionalizzare anche il secondo istituto, Landsbanki. Oltre a dover chiedere un prestito da 4 miliardi di euro alla Russia. Di fatto, Reykjavik ha ormai in mano il sistema finanziario interno, potendo disporre di fusioni, acquisizioni o fallimenti. - IRLANDA: la prima a dare vita alla garanzia totale sui depositi. Un impegno che arriva di fatto a superare i 400 miliardi di euro, ovvero due volte il Pil del Paese. Ma soprattutto un piano che ha spiazzato gli altri Paesi, Gran Bretagna in testa, costringendoli ad alzare il 'tetto' di tutela per i propri correntisti. - PAESI BASSI: Le crisi di Fortis e Dexia hanno convinto Olanda e Belgio ad aprire i cordoni della borsa. Le attività belghe e lussemburghesi sono state rilevate da Bruxelles, che poi le ha girate a Bnp Paribas. L'Aja invece ha speso quasi 17 miliardi per le attività olandesi di Fortis. Per Dexia è stato necessario un aumento di capitale di 6,4 miliardi di euro, che l'ha portata sotto il controllo dei governi francese, belga e lussemburghese. Olanda e Belgio, insieme all'Austria, hanno alzato a 100.000 euro il tetto di garanzia per i depositi bancari. - GRECIA: il Paese ha deciso oggi di portare da 20.000 a 100.000 il tetto sui conti correnti bancari, dopo essere stato fra i precursori a porre il divieto alle vendite allo scoperto. - FRANCIA, SPAGNA: sono i Paesi meno toccati dalla crisi. Bnp Paribas è l'unica banca che si è imbarcata in un'acquisizione 'pesante', con i 9 miliardi di euro per acquistare le attività di Fortis. In Spagna, Santander e Bbva sembrano solo sfiorate dalla crisi, ma l'amministrazione Zapatero ha comunque varato un fondo da 30 miliardi di euro (può arrivare a 50) per portare da 20.000 a 50.000 la protezione dei conti correnti.(ANSA).

 

 

 

 

08 Ottobre 2008 19:16 MOSCA

CRISI MUTUI: BORSA MOSCA A SINGHIOZZO, LISTINO -70% DA MAGGIO

(ANSA) - MOSCA, 8 OTT - E' sempre più imprevedibile ed elastica la Borsa di Mosca: da quando è iniziata la tempesta finanziaria globale, lavora a singhiozzo, tra aperture ritardate e ripetute sospensioni, anche di due giorni, come decretato oggi dall'agenzia federale che vigila sui mercati finanziari e che ieri ha deciso pure di abbassare dal 10% al 5% il tetto di perdite oltre il quale far scattare la chiusura dei listini. Dopo aver raggiunto livelli record a maggio, la Borsa moscovita ha bruciato decine di miliardi di euro vedendo evaporare quasi il 70% del suo valore, la perdita più alta tra i mercati emergenti dall'inizio dell'anno. La picchiata si è accentuata negli ultimi mesi, dopo la guerra russo-georgiana, che ha accelerato la fuga di capitali stranieri. Ma la crisi del listino, secondo gli esperti, è frutto di un micidiale cocktail di fattori internazionali, compreso il forte calo del prezzo del petrolio, da cui dipendono i risultati delle numerose e grosse compagnie energetiche russe. Come Gazprom, Lukoil, Rosneft, Tnk-Bp, che hanno avanzato al governo una allarmante richiesta di aiuto finanziario perché alle prese con un debito di circa 80 miliardi di dollari verso le banche straniere. Una palla al piede che rischia di frenare i loro progetti strategici di sviluppo. Anche i titoli bancari registrano grosse perdite, in un Paese dove il sistema creditizio è sottocapitalizzato e non ha ancora gli strumenti di garanzia e controllo. Il governo ha annunciato a due riprese una serie di contromisure, immettendo nel mercato decine di miliardi di euro, 26 solo ieri, in particolare a favore della banche principali, ma non sono bastate a fermare la discesa agli inferi, se non per poche ore. Oggi i due indici Rts e Micex hanno sospeso le contrattazioni dopo mezzora, con un crollo rispettivamente dell'11,25% e del 14,35%, e riapriranno venerdì, dopo una inedita pausa lunga. Alcuni media calcolano che per fronteggiare la crisi finanziaria la Russia sborserà circa 190 miliardi di dollari, pari a circa il 10% del Pil, una percentuale che sarebbe superiore a quella rappresentata dai 700 miliardi di dollari del piano americano. Il presidente russo Dmitri Medvedev ha ribadito oggi la necessità di misure comuni a livello internazionale: la crisi rischia di soffocare l'impetuoso ma recente progresso del Paese, dove i fantasmi del default del '98 non sono ancora scomparsi. (ANSA).

 

 

 

 

08 Ottobre 2008 20:19 ROMA

CRISI MUTUI: FED E BCE IN AZIONE, TAGLIO TASSI MONDIALE/ANSA

EUROLANDIA AL 3,75%; TRICHET, FAREMO QUALUNQUE COSA SERVIRA'
(di Domenico Conti) (ANSA) - ROMA, 8 OTT - La Fed, la Banca centrale europea e quattro altri istituti centrali si muovono per contrastare la crisi dei mutui. Con una mossa d'emergenza che era nell'aria con i mercati in picchiata, ma che rimane pur sempre senza precedenti, hanno tagliato di mezzo punto percentuale i tassi d'interesse. Uno sforzo concertato teso, più che ad aiutare i mercati finanziari, a fornire una stampella all'economia reale, ora che il Fondo monetario internazionale prevede che l'attuale, probabile recessione continui nel 2009 per diversi paesi di Eurolandia, fra cui Italia, Spagna e Inghilterra, e per gli stessi Stati Uniti. La Bce ha anche dimezzato a 100 punti base il 'corridoio' dei tassi d'interesse con l'intento di ridurli da livelli che sembrano impazziti, e ha deciso che le aste si svolgeranno a tassi fissi e quantità variabile: una netta sterzata rispetto al sistema attuale, che potrebbe servire a riportare la calma sui mercati monetari. La crisi è a detta di tutti la peggiore dal crollo dei mercati del 1929, e così oggi le banche centrali si sono mosse con un livello di coordinamento che non ha precedenti: dopo l' 11 settembre 2001, infatti, la Fed e la Bce tagliarono il costo del denaro a distanza di pochi giorni, con due azioni distinte. Del resto la decisione odierna - hanno spiegato le banche centrali in una nota congiunta - riflette "il recente intensificarsi della crisi finanziaria" che ha "aumentato i rischi di rallentamento dell' economia ed al tempo stesso ha diminuito le pressioni inflazionistiche". La Fed ha così portato i tassi all'1,5%, la Bce al 3,75%, la banca centrale del Canada al 2,5%, la Banca d'Inghilterra al 4,5% e la Svezia al 4,25%. E anche la Cina si è accodata, tagliando i tassi per la seconda volta in tre settimane e portando il tasso principale al 6,93%. Jean-Claude Trichet, presidente della Bce, ha lasciato intendere che gli istituti centrali si tengono in allerta, anche se al momento "non c'é alcun particolare segnale" sulla eventuale necessità di ulteriori tagli: la Banca centrale europea farà "qualunque cosa sia necessaria" per fronteggiare la crisi, e il taglio dei tassi d'interesse, deciso oggi di concerto con le altre principali banche centrali, è servito a dare "un poderoso segnale di fiducia" ai mercati. Ma la crisi, sempre più globale ora che il suo epicentro si è spostato dagli Usa all'Europa e che le economie emergenti cominciano a traballare, continua a richiedere una "intima cooperazione" fra gli istituti centrali. Gli effetti sperati si dovrebbero vedere sull'economia reale nei prossimi mesi, ma i mercati, per il momento, hanno risposto con un'alzata di spalle: in una seduta caratterizzata da volatilità alle stelle, la borsa di New York è arrivata a perdere oltre il 2% mentre le piazze europee hanno chiuso in picchiata, con cali di oltre il 5%. E fra gli economisti c'é scetticismo: "L'unica soluzione - dice alla Bloomberg Carl Weinberg di High Frequency Economics - è osare e portare i tassi vicini allo zero", pompare liquidità "a tutto gas" e aumentare la spesa pubblica. Con molti governi pronti a garantire direttamente i depositi bancari dei correntisti e le banche centrali impegnate a iniettare fondi a livelli mai visti prima, la strada intrapresa sembra proprio quella auspicata da Weinberg. Proprio oggi la Banca d'Inghilterra - seguendo la Bce - ha fatto sapere che renderà disponibili per le banche almeno 200 miliardi di liquidità, mentre Downing Street ha offerto un prestito d'emergenza da 50 miliardi entrando nel capitale di banche come Royal bank of Scotland e Rbs.(ANSA).


 

 

 

 

08 Ottobre 2008 21:16 WASHINGTON

CRISI MUTUI: PAULSON, TURBOLENZE NON FINIRANNO PRESTO

(ANSA) - WASHINGTON, 8 OTT - Le turbolenze sui mercati finanziari "non finiranno presto". Lo ha detto il segretario al Tesoro americano, Henry Paulson, assicurando che il dipartimento del Tesoro e la Fed continueranno a fare il possibile per assicurare la stabilità finanziaria. Paulson, approvando il taglio dei tassi deciso oggi dalle banche centrali, chiede un meeting del G20 e ritiene che i governi debbano continuare a garantire la liquidità.(ANSA).


 

 

 

 

WALL STREET: IN ROSSO, NON BASTA IL TAGLIO AI TASSI

08 Ottobre 2008 22:11 NEW YORK - di WSI
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Seduta altalenante per gli indici americani che dopo aver attraversato piu’ volte la linea della parita’ si sono spinti al ribasso, estendendo a sei seduta la striscia negativa, la peggiore di sempre in termini di performance (-15%). Il Dow Jones ha ceduto il 2.00% a 9258, l’S&P500 l'1.13% a 984, il Nasdaq e’ arretrato dello 0.83% a 1740. L’indice industriale si e’ mosso in un trading range compreso tra un minimo 9194 ad un massimo di 9628, l'ultima volta che l'indice industriale ha chiuso al di sotto dei 9300 punti e' stato l'11 agosto 2003.
La situazione a livello globale e’ talmente drammatica che il Segretario al Tesoro Usa Henry Paulson, ha proposto un meeting straordinario dei Paesi del G20 per questo fine settimana. La volatilita’ resta a livelli elevatissimi: l’indice VIX (CBOE VOLATILITY INDEX) si e’ spinto ad un massimo assoluto di 59 punti durante le contrattazioni. Il rialzo giornaliero mette fine alla striscia negativa durata ben cinque sessioni, la peggiore di sempre in termini di performance. Le piazze europee hanno chiuso in forte calo, il Giappone ha chiuso con la peggiore perdita gionaliera (Nikkei -9.4%) dal crash del 1987
Sui mercati resta un sentiment di forte incertezza dunque. Sembra infatti che neanche l’azione congiunta delle Banche Centrali sia riuscita a distendere temporaneamente il clima in borsa. E’ evidente l’assenza di fiducia degli investitori che, preoccupati dal deterioramento delle condizioni economiche, cercano rifugio in asset meno rischiosi come bond e oro.
A spingere al rialzo i listini prima dell’apertura era stata l’azione coordinata delle Banche Centrali sulla riduzione di mezzo punto percentuale del costo del denaro. Negli Stati Uniti i fed funds sono passati dal 2.00% all’1.50%, in Europa i tassi sono scesi al 3.75%."La recente intensificazione della crisi finanziaria ha aumentato i rischi al ribasso per la crescita, riducendo di conseguenza quelli per la stabilita’ dei prezzi" si legge in una nota della Banca Centrale. Il governo britannico ha annunciato anche l’iniezione di nuovo capitale per $87 miliardi nel sistema bancario.
"Dopo cinque giorni di pesanti perdite c’e’ stato un piccolo rimbalzo" aveva affermato Joe Saluzzi, manager di Themis Trading, a pochi minuti. "Il problema e’ vedere quanto durera’. Sfortunatamente il rimbalzo non ha avuto lunga vita, come si e’ visto alla chiusura. "Finalmente abbiamo ottenuto quello che volevamo (il taglio coordinato dei tassi)" aveva aggiunto Michael Mullaney, money manager di Fiduciary Trust. ``Non si trattera’ pero’ di un processo veloce. Ci vorra’ del tempo per ripristinare lo stato degli istituti finanziari a livello globale".
A livello societario, notizie contrastate dal fronte delle trimestrali. Bene la societa’ di fertilizzanti Monsanto che ha riportato una perdita piu’ contenuta del previsto, pesante invece il colosso dell’alluminio Alcoa (-12.57%), dopo i deludenti numeri diffusi nell’after hour di ieri sera e l'annuncio della sospensione del programma di buyback.
Nel comparto retail, ha rispettato le stime sulle vendite comparate il gigante Wal-Mart, mentre ha deluso Target che ha anche lanciato un profit warning sui risultati del terzo trimestre. Nel settore finanziario, lo spider XLF ha chiuso poco sotto la parita’, Bank of America ha ceduto il 7.66% dopo essersi spinta giu’ nel preborsa fino a segnare una perdita del 18%, in calo anche JP Morgan e Morgan Stanley.
Nel settore hi-tech, male il gigante media online Yahoo!, piombato ai minimi di 5 anni a causa del taglio del target price da $24 a $16 da parte di BofA. Nei mesi scorsi Microsoft aveva offerta $31 per azione per rilevare l’intera societa’ (un premio del 58% rispetto agli attuali livelli). In calo anche Google, sotto i $340 per azione, mentre si sono mossi al rialzo Apple e eBay.
Sugli altri mercati, in ribasso il petrolio, dopo che le scorte settimanali hanno segnalato un aumento delle riserve di gran lunga superiore al previsto: i futures con consegna novembre hanno ceduto $1.11 a $88.95 al barile. Sul valutario, in progresso l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi' a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3664. Buy sull’oro. I futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno guadagnato $24.50 a $906.50 l’oncia. Negativi infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.7130 dal 3.5060% di martedi'.
 
 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

08 Ottobre 2008 23:56 WASHINGTON
CRISI MUTUI: G7 E G20 STRAORDINARIO PER RISPOSTE COORDINATE
di ANSA
PAULSON, AVANTI A LAVORARE INSIEME, ALTRI FALLIMENTI IN USA
(ANSA) - WASHINGTON, 9 OTT - La crisi finanziaria in atto sarà al centro del G7 e del G20 che si terranno a Washington fra venerdi e sabato prossimi. Obiettivo mettere a punto politiche di risposta coordinate alle turbolenze in atto, non più limitate ai mercati finanziari ma estese anche all'economia reale. Secondo il Fondo Monetario Internazionale, spetta proprio alle autorità mondiali evitare che l'economia globale scivoli in recessione: molto dipenderà dal successo delle inIziative messe in campo per stabilizzare i mercati e restituire fiducia. Il G7 avrà luogo il 10 ottobre, con anche la Russia invitata alla cena che seguirà la riunione formale. "Il G7 - ha spiegatO il sottosegretario al Tesoro Usa, David McCormick - sarà focalizzato sulle attuali condizioni economiche, sugli andamenti del mercato" e sul cercare di individuare risposte "individuale e collettiva" alle recenti turbolenze". Mario Draghi, presidente del Financial Stability Forum, informerà i ministri delle finanze e i governatori delle banche centrali dei paesi più industrializzati del mondo sui progressi raggiunti nell'ambito delle raccomandazioni formulate dallo stesso Fsf in aprile. E "descriverà cosa in più dovrà essere fatto quest'anno e l'agenda del 2009", aggiunge McCormick. Il G20 è in programma per sabato 11 e affronterà - spiegano dal Tesoro Usa - "le modalità con cui possiamo coordinarci per ridurre gli effetti delle turbolenze sui mercati mondiali e il rallentamento economico". La riunione - secondo McCormick - dimostra l'importanza del ruolo dei paesi emergenti nell'economia mondiale, ed è un "preludio importante in vista del summit del G20 in programma l'8 e il 9 novembre prossimi in Brasile". I due appuntamenti in programma rappresentano l'occasione per le autorità internazionali di mettersi intorno a un tavolo e discutere. "I governi devono continuare ad adottare misure sia a livello nazionale sia a livello collettivo per fornire al mercato la liquidità di cui ha bisogno, rafforzare le istituzioni finanziarie e tutelare i risparmi dei consumatori", spiega Paulson, definendosi "fiducioso" sul successo della nuova azione decisa dalla banche centrali che, a suo avviso, dovrebbe aiutare a stabilizzare i mercati. "L'annuncio odierno di un taglio dei tassi coordinato è il segnale che le banche centrali mondiali sono preparate a intraprendere le azioni necessarie a supportare l'economia in questi tempi difficili". La disponibilità di fondi migliorerà "significativamente" anche grazie alla decisione della Fed di intervenire nel mercato dei commercial paper. Comunque "le turbolenze non finiranno rapidamente" e "di fronte a noi ci sono ancora importanti sfide". Neanche il via libera al piano salva-finanza da parte del Congresso segnerà "la fine immediata delle attuali difficoltà. Ci vorrà ancora del tempo, cooperazione e collaborazione", aggiunge sottolienando come nonsotante il piano ci saranno ulteriori fallimenti di istituzioni finanziarie negli Usa. "Continueranno - conclude - a coordinarsi con le altre autorità per affrontare le quattro sfide principali sui mercati: fiducia, capitale, rischio sistemico e liquidità".(ANSA).