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10 Ottobre 2008 02:30 NEW YORK
OGGI MOMENTO DELLA VERITA' ALL'ASTA DEI CDS LEHMAN BROTHERS
di WSI
A New York si terra' l'asta dei credit default swaps per centinaia di miliardi di dollari garantiti dall'ormai fallita banca d'affari. E' allarme rosso.
Oggi a New York si terra' l'asta dei CDS (credit default swaps) per centinaia di miliardi di dollari garantiti dalla banca d'affari Lehman Brothers, fallita il 14 settembre scorso. E' un altro elemento di enorme instabilita' per un mercato gia' sopposto a stress sistemici senza precedenti, con un crash a Wall Street che tocca ormai -42% in 12 mesi, con i mercati monetari congelati e gli spreads a livelli record. Sara' la seconda piu' grande asta di questo tipo mai effettuata in un mercato totale dei CDS da $55 trilioni (55.000 miliardi). Parteciperanno ventidue tra i maggiori broker/dealer di Wall Street. Diamo la news (con le implicazioni e i prezzi) esclusivamente agli abbonati alla sezione a pagamento Insider, che possono leggere i dettagli cliccando su Titoli caldi e news.


 
 

10 Ottobre 2008 03:59
CRISI MUTUI: GIAPPONE; ASSICURAZIONI YAMATO VERSO FALLIMENTO
di ANSA
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(ANSA-AFP) - TOKYO, 10 OTT - La compagnia assicurativa giapponese Yamato Life Insurance dichiarerà il fallimento. E' la prima bancarotta in Giappone di una compagnia assicurativa dall'inizio della crisi finanziaria internazionale. I debiti della Yamato ammontano a 269.5 miliardi di yen (circa 2 miliardi di euro), come riporta l'agenzia d'informazione giapponese Jiji. (ANSA-AFP).


 

10 Ottobre 2008 07:54 TOKYO
Mutui: maxi iniezione di liquidita' in paesi asiatici
di ANSA
In Giappone di 41 mld di euro, in India di 8,2 mld di dollari
(ANSA) - TOKYO, 10 OTT - La Banca del Giappone (Boj) ha annunciato un'ulteriore iniezione di 3.500 miliardi di yen (26 mld di euro) nel sistema bancario del Paese.Per far fronte alla mancanza di liquidita' la Boj aveva gia' immesso oggi 2.000 miliardi di yen (15 mld di euro) a seguito del crollo della Borsa di Tokyo (-10%), per un totale di 41 mld di euro. Anche la Banca centrale indiana ha annunciato l'iniezione di 400 mld di rupie (8,2 mld di dollari) nel sistema finanziario, abbassando un tasso di interesse.


 

10 Ottobre 2008 08:57 MILANO
BORSA:ASIA NEL PANICO;TOKYO SPROFONDA, -24% IN UNA SETTIMANA
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 10 OTT - Tokyo nell'occhio del ciclone: l'ondata di vendite sui mercati azionari che ha travolto l'Asia ha trascinato l'indice guida del listino giapponese fino a un minimo dell'11% per poi chiudere in calo di oltre nove punti percentuali. In un'ottava ha perso il 24%, secondo gli operatori é il peggior calo settimanale della storia, dal 1949, quando è stato istituito. "E' panico", non fanno che ripetere gli operatori, e aggiungono che "la recessione può solo peggiorare, bisogna trovare l'aggancio per interrompere questo circolo vizioso". "Buone compagnie sprofondano insieme a quelle malmesse", commentano evidenziando che la fuga degli investitori è ormai fuori da ogni logica. Mitsubishi Ufj ha perso il 6,7%, Sumitomo Mitsui Financial il 6%. Tonfo anche per gli immobiliari con Mitsubishi Estate in calo del 7,5%, Mitsui Fudosan del 7,5 per cento. E ancora in evidenza le perdite di Neptune Orient, la compagnia di trasporti navali più grande del sudest asiatico, che ha perso il 9% scendendo ai minimi di agosto 2007. Nello stesso comparto Stx Pam Ocean ha perso il 19%, Mitsui Osk Lines il 12 per cento. L'Orso non risparmia i petroliferi tra cui Bhp che ha perso il 7%, Rio Tinto tra i minerari è scivolata in ribasso del 6,4 cento. Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali Borse dell'Asia: - Tokyo -9,62% - Hong Kong -7,03% - Shanghai -3,09% (IN CORSO) - Taiwan (CHIUSA) - Seul -4,13% - Sydney -8,34% - Mumbay -8,39% - Singapore -7,41% (IN CORSO) - Kuala Lumpur -3,46% (IN CORSO) - Bangkok -8,02% - Giakarta (CHIUSA) (ANSA).

 

 

10 Ottobre 2008 10:28 ROMA
CRISI MUTUI: ROUBINI, BANCHE CENTRALI TAGLINO ALTRO 1,5%
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 10 OTT - Roubini aggiunge che occorrerà "un cambiamento significativo" delle politiche economiche e "azioni molto radicali e coordinate fra tutte le economie, avanzate ed emergenti, per evitare questo disastro economico e finanziario". L' economista ha sottolineato inoltre che nella situazione attuale "non può essere escluso" un collasso dei mercati azionari analogo a quello che si verificò nel 1987 con il cosiddetto 'Black Monday', con un crollo del 20% delle quotazioni a New York. "Il sistema finanziario - dice ancora Roubini - sta crollando, il panico e la mancanza di fiducia fra le controparti stanno rapidamente crescendo e gli investitori hanno perso completamente fiducia nell' abilità delle istituzioni politiche nel controllare la crisi". Una delle altre proposte fatte dall' economista riguarda la possibilità di un patto fra i Paesi che hanno un deficit corrente e quelli che invece sono in surplus, allo scopo di mantenere un equilibrio che altrimenti richiederebbe un aggiustamento disordinato. Roubini a fine 2006 aveva sottolineato i pericoli legati in particolare al collasso del mercato immobiliare statunitense. L' economista insegna all' università di New York. (ANSA).
 

 

10 Ottobre 2008 11:23 LONDRA
Petrolio:Agenzia internazionale energia taglia stime domanda
di ANSA
A causa crisi globale, riduzione previsione per 2008 e 2009
(ANSA) - LONDRA, 10 OTT - L'Agenzia internazionale per l'energia ha tagliato dello 0,5% le stime sulla domanda di petrolio per il 2009 a causa della crisi globale. L'Agenzia ha tagliato di 440 mila barili al giorno, portandola a 87,2 milioni, la previsione per il 2009, la cui domanda e' ancora prevista in crescita di 700 mila barili al giorno (+0,8%). Per il 2008 l'Aie ha effettuato il settimo taglio delle stime, riducendo la previsione di 240 mila barili al giorno, a 86,5 milioni. L'Aie ha precisato di aver abbassato le sue previsioni dopo la revisione al ribasso di quelle del Fondo monetario sul pil mondiale 2008. Secondo l'agenzia la domanda dei paesi dell'Ocse dovrebbe scendere quest'anno del 2,2 e dell'1,3% nel 2009 per l'impatto sull'economia americana della crisi finanziaria. Sul fronte dell'offerta, l'Aie segnala un calo di un milione di barili al giorno a 85,6 milioni a causa degli uragani nel Golfo del Messico, di interruzioni nella produzione dell'Azerbaigian e in alcuni paesi dell'Opec. L'offerta globale del cartello e' scesa a settembre di 0,3 milioni di barili al giorno a 32,3. (ANSA).

 

10 Ottobre 2008 12:16 ROMA
Bce assegna 93,9 miliardi di dollari
di ANSA
Asta a sostegno liquidita',tasso marginale 0,5%
(ANSA) - ROMA, 10 OTT - La Bce ha assegnato 93,9 miliardi di dollari in un'asta nell'ambito del sostegno ai mercati.La durata e' di quattro giorni. Il tasso marginale dell' operazione e' stato dello 0,5%.
 

 

10 Ottobre 2008 12:21 MILANO
BORSA: ASIA AFFONDA, IN UNA SETTIMANA INDICI -17%
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 10 OTT - I mercati dell'area Asia Pacifico chiudono una settimana nera. L'indice di riferimento, il Msci Asia Pacific Index ha perso il 6,3% e, complessivamente il 17% nella settimana: il peggior calo da quando è stato introdotto nel 1987. Record negativi per tutti gli indici in primis per il Nikkei, l'indice della Borsa di Tokyo che dal 1949, quando è nato, non aveva vissuto cali simili: il 24% in un'ottava. Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali Borse dell'Asia: - Tokyo -9,62% - Hong Kong -7,19% - Shanghai -3,57% - Taiwan (CHIUSA) - Seul -4,13% - Sydney -8,34% - Mumbay -7,07% - Singapore -7,34% - Kuala Lumpur -3,60% - Bangkok -9,61% - Giakarta (CHIUSA)(ANSA).

 

 

10 Ottobre 2008 13:01 MILANO
CRISI MUTUI: PANICO BORSE, GIU' ASIA ED EUROPA IN ATTESA G7
di ANSA
IL PUNTO ALLE 13.00
(ANSA) - MILANO, 10 OTT - Dopo la debacle in Asia affondano i listini in Europa e già si parla della peggior settimana da più di trent'anni sui timori per la recessione verso cui la crisi finanziaria sta portando. Ora gli occhi sono puntati a Washington dove il tema sarà al centro del G7. I ministri dell'Economia dei sette paesi più ricchi del mondo cercheranno di mettere a punto politiche di risposta coordinate e non più limitate ai mercati finanziari ma estese anche all'economia reale. Intanto i listini del Vecchio Continente cedono tutti l'8% e i futures sugli indici americani in deciso ribasso lasciano prevedere un nuovo scossone a Wall Street. A Tokyo l'indice guida ha perso oltre il 9%, il DJ Stoxx 600 in Europa cede il 7,67% e il Msci World scende del 4% circa. Oltre 25 trilioni di dollari sono stati bruciati dalle borse di tutto il mondo quest'anno e la discesa continua. "Siamo vicini allo schianto - commenta un gestore - la gente vende qualsiasi cosa senza guardare i fondamentali". "Vendite a senso unico - gli fa eco un altro operatore - per la paura di perdere tutto". Tra i titoli peggiori in Europa, Barclays cede il 14%, Rio Tinto il 12% ed E.on l'11 per cento. Di seguito l'andamento degli indici dei titoli guida delle principali Borse del Vecchio Continente: - Londra -8,32% - Parigi -8,68% - Francoforte -9,57% - Madrid -8,43% - Milano -8,29% - Amsterdam -7,52% - Stoccolma -5,37% - Zurigo -8,10%. (ANSA).
 

 

10 Ottobre 2008 13:43 MILANO
CRISI MUTUI: CONSOB, STOP TUTTE VENDITE SCOPERTO BORSA (2)
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 10 OTT - La Consob comunica in particolare di aver deciso di "estendere a tutte le azioni quotate nei mercati regolamentati italiani e ivi negoziate l'obbligo che la vendita sia assistita dalla proprietà e dalla disponibilità dei titoli da parte dell'ordinante al momento dell'ordine e fino alla data di regolamento dell'operazione". La Consob precisa che "non viene considerata utile la proprietà e la disponibilità dei titoli rivenienti da operazioni di prestito. Gli aderenti ai mercati devono adottare tutte le misure e le cautele necessarie al più rigoroso rispetto delle prescrizioni suddette anche quando trattano ordini provenienti da altri intermediari". Analogo provvedimento era già stato preso dalla Commissione il primo ottobre, limitatamente però ai titoli bancari e assicurativi, ed era anch'esso in vigore sino a fine mese.(ANSA).

 

 

10 Ottobre 2008 15:39 ROMA
++ BORSA: DOW JONES -8%, S&P -7,71% ++
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 10 OTT - Gli indici sono in picchiata a Wall Street: nei primi scambi il Dow Jones perde l'8%, lo S&P il 7,71% e il Nasdaq il 5,79%. (ANSA).
 

 

10 Ottobre 2008 15:44 MILANO
BORSA: EUROPA PEGGIORA DOPO WALL STREET, FRANCOFORTE -10%
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 10 OTT - Le Borse europee tornano sui minimi di seduta a pochi minuti dall'avvio delle contrattazioni a Wall Street. La peggiore piazza finanziaria si conferma Francoforte (-10%), al fianco di Londra (-9%) e Parigi (-9,78%).(ANSA).


 

10 Ottobre 2008 15:46 BERLINO
CRISI MUTUI: GERMANIA; MERKEL, SERVONO REGOLE INTERNAZIONALI
di ANSA
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(ANSA) - BERLINO, 10 OTT - La cancelliera tedesca Angela Merkel ha ribadito oggi la necessità di "regole internazionali" per assicurarsi che crisi finanziarie come quella attuale non si ripetano in futuro. "Riteniamo più che mai in questi giorni che non basta più avere regole nazionali - ha detto la cancelliera durante un intervento tenuto a Dresda (Est) -. Abbiamo bisogno di regole non solo in Europa, ma anche a livello internazionale". Al giorno d'oggi "ci sono cose che non possono più essere decise a livello nazionale ed è per questo che servono queste regole", ha proseguito: "Affinché una crisi dei mercati finanziari delle proporzioni di quella che stiamo vivendo non si ripeta mai più", ha detto. L'economia "é al servizio dell'uomo", non viceversa, ha concluso: e spetta alla politica dimostrarlo "chiaramente".(ANSA).

 

 

10 Ottobre 2008 15:49 SAN PAOLO
BORSA: BRASILE; A SAN PAOLO -10% E OPERAZIONI SOSPESE
di ANSA
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(ANSA) - SAN PAOLO, 10 OTT - La borsa valori di San Paolo del Brasile ha registrato in apertura una perdita del 10,21%, e pertanto le contrattazioni sono state sospese.(ANSA)







 

 

 

10 Ottobre 2008 15:50 WASHINGTON

CRISI MUTUI: GREENSPAN, RIPRESA MERCATI IN PRIMA META' 2009

(ANSA) - WASHINGTON, 10 OTT - Per una ripresa sui mercati finanziari bisognerà attendere la prima metà del 2009. Lo afferma, in un articolo scritto per Emerging Market, l'ex presidente della Fed, Alan Greenspan, secondo il quale "segnali più definitivi di stabilità dei prezzi delle case diverranno visibili nella prima metà del 2009". Secondo Greenspan, comunque, una fine del calo del mercato immobiliare "é una condizione necessaria ma non sufficiente per porre fine alla crisi sul mercato finanziario, che richiede il ripristino della fiducia da parte degli investitori. La crisi - spiega Greenspan - si "risolverà quando il capitale iniettato nelle banche sarà ritenuto sufficiente per rendere il debito sostenibile". "Il problema fondamentale è capire quanto deleveraging sarà richiesto", ha aggiunto, spiegando che "raggiungere un livello stabile sia per i prezzi delle case che per gli altri asset dipenderà da quanto si impiegherà a raggiungere un livello supportabile di capitale e leverage. Ulteriori iniezioni di capitale dai governi nelle banche potrebbero aiutare a stabilizzare il sistema".(ANSA).



 

 

 

10 Ottobre 2008 17:56 BERLINO

CRISI MUTUI: GERMANIA, VINCONO LE CASSE RISPARMIO E L'ORO

(ANSA) - BERLINO, 10 OTT - I grandi vincitori di questa crisi finanziaria in Germania sono le casse di risparmio e gli investimenti in oro: le prime attraggono un fiume di depositi di cittadini in preda al panico, mentre il metallo giallo viene letteralmente preso d'assalto. Nonostante la garanzia statale fornita lo scorso fine settimana dalla cancelliera tedesca Angela Merkel su tutti i depositi nazionali, le casse di risparmio - che tradizionalmente offrono maggiori sicurezze ai risparmiatori rispetto agli altri istituti di credito - fanno il pieno di depositi. Secondo un rapporto del quotidiano popolare Bild, dalla fine di settembre a oggi, i depositi nelle 443 casse di risparmio del Paese (che hanno un totale di 16.000 sportelli) sono aumentati di oltre un miliardo di euro. Questo trend potrebbe continuare. Secondo un sondaggio pubblicato oggi, infatti, solo il 55% dei tedeschi pensa che la garanzia statale sui depositi sia sufficiente a rassicurare i risparmiatori. Il ministro dell'Economia tedesco Michael Glos, intanto, sottolinea che la crisi finanziaria non ha "ancora avuto effetti" sull'economia reale del Paese, anche se alcuni settori - come quello automobilistico - sono già in difficoltà. E mentre Glos invita tutti a fare il possibile per evitare il peggio, i tedeschi si rifugiano nell'oro. Secondo la stampa nazionale, la domanda è così forte che gli operatori del settore non accettano più ordini. "Oggi la domanda è circa dieci volte superiore al normale", ha detto Stephan Henkel, un operatore della Umidore, al quotidiano Berliner Zeitung. (ANSA)



 

 

 

10 Ottobre 2008 18:23 WASHINGTON

CRISI MUTUI: FMI; COORDINARE EMERGENZA, GIAPPONE OFFRE AIUTI

(ANSA) - WASHINGTON, 10 OTT - Il Fondo Monetario Internazionale ha "attivato un meccanismo di emergenza" per far scattare l'assistenza ai Paesi membri che avessero bisogno di aiuti urgenti ed il Giappone ha offerto fondi "ad hoc" per sostenere l'eventuale piano di salvataggio del Fondo, apprestandosi a sollecitare gli altri Paesi del G7 a fare lo stesso. "L'impatto della crisi sta diventando globale e se c'e qualcosa che il Fondo può fare va fatto con flessibilità, per questo il Giappone è pronto a prendere la leadership nel fornire contributi e a premere gli altri Paesi del G7 nella stessa direzione", ha detto il ministro delle Finanze di Tokyo Shoichi Nakagawa a Washington per la riunione dei Sette Grandi. Il direttore generale dell'Fmi, Dominique Strauss-Khan, ha fatto presente che il Fondo sarà pronto a soccorrere finanziariamente i Paesi membri più colpiti dalla stretta nel credito, non escludendo che anche alcune economie occidentali possano chiedere aiuto -"nessuno sa se alcune economie avanzate avranno bisogno degli aiuti del Fondo" - e oggi il Giappone ha annunciato di prepararsi a rendere disponibli i fondi accumulati in riserve valutarie. Tokyo solleciterà contributi anche dai governi dell'Asia, come la Cina, e del Medio Oriente. Il direttore generale dell'Fmi, Strauss-Kahn ha ribadito oggi che "il Fondo può aiutare nel coordinare gli sforzi per affrontare la crisi". (ANSA).


 

 

 

 

10 Ottobre 2008 19:16 NEW YORK

CRISI MUTUI: PER WSJ E' CRACK, O QUASI, A WALL STREET

(ANSA) - NEW YORK, 10 OTT - Se non è crack poco ci manca. Ne é convinto il Wall Street Journal, che sottolinea come i sette giorni consecutivi di perdite in Borsa a New York hanno fatto calare l'indice Dow Jones di oltre il 20%. Le perdite di ieri, con l'indice che ha chiuso per la prima volta sotto i 9 mila punti dal 2003, hanno rappresentato "l'undicesimo più ampio arretramento in percentuale della storia del Dow, portando il mercato ad un crack, o molto vicino ad esso". Come ricorda il quotidiano finanziario di New York, "la definizione comune di crack contempla una diminuzione del 20% su una o più giornate. Il crack del Dow Jones nel 1987 era caratterizzato da un calo di meno 22,6% in un giorno. Il crack del 1929 vide cali successivi del 12,8 e dell'11,7%". Secondo il Wsj, "nonostante i problemi economici specifici siano diversi rispetto a quelli degli anni Settanta e degli anni Trenta, i mercati si stanno comportando in maniera analoga: crescono, a volte per lunghi periodi, e alla fin fine perdono la maggior parte dei loro guadagni, quando la fiducia degli investitori nella ripresa inizia a scomparire". L"Orsò che si sta scatenando in questi giorni a Wall Street ha portato il Dow Jones ad un livello il 39% più basso rispetto al massimo assoluto di un anno fa, quando aveva raggiunto i 14.164,53 punti. (ANSA).


 

 

 

 

10 Ottobre 2008 20:03 MILANO
CRISI MUTUI: BORSE DA BRIVIDI, EUROPA BRUCIA 400 MLD/ANSA
di ANSA
ASIA SPROFONDA CON TOKYO, MALE ANCHE WALL STREET

(ANSA) - MILANO, 10 OTT - Ancora una giornata da brividi per le Borse mondiali, travolte dall'ondata di vendite scatenate dai timori per una recessione considerata ormai immanente. Il campanello d'allarme è suonato nella notte a Tokyo (-10%) e l'allerta è rimasta alta per l'intera seduta sui mercati europei con Wall Street in calo di oltre 5,5 punti percentuali dopo la chiusura dell'Europa. Ancora una volta il conto pagato in Europa è stato salato: 400 miliardi di euro bruciati a conclusione della settimana più nera dei mercati Ue (-22%), dalla crisi che li aveva colpiti 21 anni fa (ottobre 1987). Partita male, a seguito del tonfo registrato in Asia, che per questioni di fuso orario tende a ritardare di un giorno quanto avviene nei mercati occidentali, l'Europa è apparsa subito nervosa, concentrando ancora una volta le vendite sul comparto bancario (-10,39% l'indice Stoxx di settore). Ma hanno sofferto anche le auto, ad eccezione di Volkswagen, oggetto delle solite ricoperture, che ha tenuto surrettiziamente positivo l'indice (+2,03%). In calo l'energia (-8%), con il greggio sui minimi dell'anno, insieme alle telecomunicazioni (-9%), particolarmente esposte ai venti della recessione. In campo bancario ha sofferto Rbs (-25,31%), dopo che Fitch ha aggiornato alcune valutazioni sui titoli del settore, colpendo anche il colosso scozzese, da cui è stato eliminato il segno più dalla doppia 'A'. In calo anche Hbos (-19%), Credit Suisse (-16,19%) e Deutsche Bank (-16,08%), mentre Barclays ha lasciato sul campo il 14,7%, seguita da Societé Generale (-13,04%) e Bbva (-12,78%). Sul settore, secondo un operatore, pesa "l'attività degli Hedge Fund (fondi speculativi, ndr) che stanno vendendo azioni di tutti i comparti, per passare ad altri investimenti, dismettendo soprattutto i titoli bancari che avevano in portafoglio". L'idea di un possibile blocco dei listini, attribuita al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che l'ha poi smentita, avrebbe - secondo un responsabile di sala operativa - contribuito ad "arginare temporaneamente le perdite", salvo poi invertire la rotta dopo che lo stesso Belusconi ha parlato di "ipotesi mai esistita". In campo telefonico sotto pressione British Telecom (-13,11%), Deutsche Telekom (-13%) e Telefonica (-9,1%), mentre l'energia ha scontato il calo delle quotazioni del greggio. Tullow ha ceduto il 9,39%, Shell l'8,98%, Bp l'8,12% e Total il 7,69%. "Un vero disastro - è il commento di un gestore di fondi - che non ha risparmiato nessun settore". Ha fatto eccezione quello automobilistico, il cui indice è stato però falsato dalla prestazione di Volkswagen (+15,2%), in corsa solitaria. In questo caso, il titolo è stato spinto ancora una volta dalle pesanti ricoperture seguite alle altrettanto forti vendite allo scoperto che nelle scorse settimane ne avevano dimezzato il valore. In rosso le quotazioni dell'azionista Porsche (-8,08%) e di Daimler (-8,29%), mentre Peugeot ha lasciato sul campo il 5,93% e Renault ben il 14,49%, dopo che il presidente esecutivo Carlos Ghosn ha ceduto il comando operativo del gruppo al direttore generale aggiunto Patrick Pelata, conservando però la responsabilità della strategia e delle finanze. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse mondiali. - Tokyo -9,62% - Hong Kong -7,19% - Sidney -8,34% - Seul -4,13% - Londra -8,85% - Parigi -7,73% - Francoforte -7,01% - Madrid -9,14% - Milano -7,14% - Amsterdam -8,48% - Stoccolma -5,48% - Zurigo -7,79% - New York (Dow Jones) -5,55% (seduta in corso) - New York (Nasdaq) -5,14% (seduta in corso) - Città del Messico -3,99% - San Paolo -8,67% .(ANSA).
 

 


 

 

 

WALL STREET: FUTURES USA PESANTI, PERICOLO 'PANIC SELLING'

10 Ottobre 2008 13:58 NEW YORK - di WSI
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Ad un’ora e mezza dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa trattano in forte calo (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio nettamente negativo per l’azionario.
I mercati azionari di tutto il mondo sono in ginocchio: in Giappone l’indice Nikkei ha ceduto il 9.6%, a Lonfra l’FTSE 100 segna un ribasso del 6.8%, Milano -7.75%. Molte borse internazionali sono state oggi chiuse per eccesso di ribasso degli indici, tra cui Austria, Irlanda, Islanda, Thailandia e Russia. La seduta di ieri di Wall Street si e’ chiusa in forte calo, nelle ultime sette giornate gli indici non sono mai riusciti ad avanzare e sono in ribasso di -42% dai massimi toccati un anno fa. Il Wall Street Journal ha definito la recente ondata di vendite un "crash al rallentatore".
Il congelamento del mercato del credito e la mancanza di fiducia all’interno del comparto finanziario continuano a pesare sul sentiment generale degli investitori. Sulla scia di quanto gia’ avvenuto in Inghilterra e in Irlanda, il governo americano ha annunciato che potrebbe garantire tutti i depositi bancari ed i prestiti interbancari. Questa sera a Washington avra’ inizio il meeting del G-7.
Sul fronte societario, General Electric ha riportato un calo del 22% dei profitti, rispettando le stime (riviste al ribasso pochi giorni fa). La scorsa settimana la conglomerata industriale aveva operato un’offerta di titoli per un valore di $12 miliardi in cerca di protezione nel caso di un deterioramento dei ‘commercial paper’. L’investitore miliardario Warren Buffett aveva iniettato nel gruppo nuovi capitali per $3 miliardi.
Tra i titoli hi-tech, brutte notizie da Infosys Technologies (INFY), la piu’ grande azienda tecnologica indiana: la societa’ ha rivisto al ribasso le stime sugli utili trimestrali. Nel comparto finanziario si chiude la saga tra Citigroup e Wells Fargo per l’acquisto di Wachovia: la prima ha deciso di abbandonare le trattative lasciando campo libero alla rivale californiana.
Sugli altri mercati, e’ in calo il petrolio: i futures con consegna novembre sono in ribasso di $3.93 a $82.66 al barile. L’IEA ha ridotto le previsioni sul consumo globale di greggio. Sul valutario, l’euro e’ in ribasso nei confronti del dollaro a quota 1.3551. In progresso l’oro a $919.60 l’oncia (+$33.10). Avanzano infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.82%.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e’ in ribasso di 30.20 punti (-3.42%) a 881.30.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -23.50 punti (-1.85%) a 1248.50.00.
Il contratto sull'indice Dow Jones perde 250 punti (-2.91%) a 8348.00.

 

 

 

WALL STREET: APERTURA PESSIMA, POI IL RECUPERO

10 Ottobre 2008 16:10 NEW YORK - di WSI
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In avvio il Dow Jones segna un crollo di 697 punti, poi sono arrivati gli ordini di acquisto. Evitato il "panico", si punta al raggiungimento del bottom. Resta la crisi di fiducia degli investitori. Il greggio scende sotto $80, poi risale.
Avvio di seduta in forte calo per gli indici americani, incapaci di reagire all'ondata di vendite (-21% in una settimana) un vero e proprio "crash al rallentatore". Nei minuti iniziali il Nasdaq perdeva -4%, il Dow Jones e' arrivato a segnare una perdita di 697 punti, al di sotto degli 8000 punti per la prima volta dall'aprile 2003. Poi sono intervenuti i primi acquisti, il DJIA ha ridotto il calo a 'soli' 250 punti, mentre il Nasdaq ha recuperato a -1,0%.
I broker di borsa sono alla ricerca della "capitolazione", cioe' il giorno in cui il ribasso in borsa e' talmente forte, drastico e doloroso - alimentato dal panic selling dei piccoli investitori e dai fondi in perdita che escono dal mercato - che non resta che prendere atto del raggiungimento di un "bottom" (fondo). Da li' si pongono le basi per un recupero. Sara' oggi nella tarda serata quel giorno?
Tutte le piazze internazionali sono in ginocchio, in Europa la perdita media e’ di circa l’8%, in Giappone l’indice Nikkei ha ceduto il 9.6%. Molte borse sono state oggi chiuse per eccesso di ribasso degli indici, tra cui Austria, Irlanda, Islanda, Thailandia e Russia.
Le vendite iniziali a Wall Street avevano interessato soprattutto il comparto finanziario, con Morgan Stanley arrivata a segnare una perdita del 28% e Goldman Sachs in ribasso del 17%, entrambe sotto pressione a causa del possibile taglio del rating sul credito da parte dell'agenzia Moody's. Il brusco e veloce calo ha pero' riportato qualche compratore sull'azionario, attratto dai prezzi di alcuni titoli particolarmente depressi.
La situazione ovviamente resta critica, continua ad esserci una totale assenza di fiducia tra gli investitori. La seduta di ieri si e’ chiusa in forte calo in accelerazione nell'ultima mezz'ora per le vendite forzate di hedge funds obbligati a smobilitare per far fronte ai riscatti; nelle ultime sette giornate gli indici non sono mai riusciti ad avanzare e sono in ribasso di -42% dai massimi toccati un anno fa.
Sul fronte societario, General Electric ha riportato un calo del 22% dei profitti, rispettando le stime (riviste al ribasso pochi giorni fa). La scorsa settimana la conglomerata industriale aveva operato un’offerta di titoli per un valore di $12 miliardi in cerca di protezione nel caso di un deterioramento dei ‘commercial paper’. L’investitore miliardario Warren Buffett (ora l’uomo piu’ ricco al mondo dopo aver scavalcato Bill Gates) aveva iniettato nel gruppo nuovi capitali per $3 miliardi.
Tra i titoli hi-tech, brutte notizie da Infosys Technologies (INFY), la piu’ grande azienda tecnologica indiana: la societa’ ha rivisto al ribasso le stime sugli utili trimestrali.
Sugli altri mercati, e’ in calo il petrolio: i futures con consegna novembre sono in ribasso di $5.05 a $81.84 al barile. L’IEA ha ridotto le previsioni sul consumo globale di greggio. Sul valutario, l’euro e’ in ribasso nei confronti del dollaro a quota 1.3526. In progresso l’oro a $907.90 l’oncia (+$21.40). Arretrano infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.88%.

 

 

10 Ottobre 2008 21:30 NEW YORK
FORMIDABILE RIPRESA, WALL STREET PASSA IN POSITIVO
di WSI
Gli indici Usa hanno rovesciato, grazie a una fortissima ondata di buy, una seduta che andava a chiudere la peggiore settimana di tutti i tempi. L'indicazione e' che dal G7 arriveranno atti concreti per risolvere la drammatica situazione sui mercati.
Gli indici americani hanno rovesciato, con una fortissima ondata di buy partita verso le 3:00pm ora di New York, una seduta che andava a chiudere la peggiore settimana di tutti i tempi. L'indicazione e' che dal G7 arriveranno atti concreti per risolvere la drammatica situazione sui mercati.
L'indice Dow Jones aveva toccato un minimo intraday di -8.1% a quota 7882, con un ribasso di oltre 700 punti (minimo assoluto dal 31 marzo 2003) e un calo in 12 mesi di -50%, ma a 35 minuti dalla fine della seduta il DJIA segnava +2.2% a +250 punti.

 

 

 

WALL STREET: SEDUTA DRAMMATICA, RAGGIUNTO IL BOTTOM FINALE?

10 Ottobre 2008 22:15 NEW YORK - di WSI
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Da una perdita quasi da "panico" di -8,1% intraday, il Dow Jones recupera alla fine 4/5 del crollo, con un'oscillazione superiore ai 1000 punti. E' la peggior settimana di sempre (-18%). Volatilita' al massimo storico. E' capitolazione o no?
E' stata una seduta storica e drammatica a Wall Street. In apertura una valanga di ordini di vendita ha schiacciato gli indici ai minimi di 5 anni e mezzo, con il Dow Jones crollato ad un certo punto -8,1% (690 punti). La borsa americana e' stata ostaggio del quasi-panico, delle vendite forzate, delle notizie sul mercato del credito congelato, ma alla fine, in extremis, ha prevalso un impeto di riscossa, dovuto all'opportunita' di comprare azioni in iper-venduto e alla convinzione che dal G7, in corso da stasera a Washington - a cui partecipa il ministro dell'economia Giulio Tremonti - arriveranno atti concreti e coordinati, da parte dei maggiori paesi occidentali, per risolvere questa crisi economica e finanziaria globale. Tremonti, l'uomo migliore del governo italiano, sta facendo parlare di se' (in positivo) dopo la determinata minaccia che l'Italia non e' disposta a firmare il documento del G7 se sara' scritto col "vecchio stile".
E il premier Silvio Berlusconi ha creato una tempesta raccogliendo una voce pubblicata in esclusiva due giorni fa da Wall Street Italia sulla possibile chiusura dei mercati azionari, provvedimento volto a cercare un accordo per riformare le strutture finanziarie globali. Perfino la Casa Bianca, con il portavoce Tony Fratto, ha dovuto ufficialmente affermare che "dal G7 non verranno interferenze ne' sulla chiusura ne' sull'apertura dei mercati".
Inoltre il Tesoro americano pare sia intenzionato a finanziarie con denari pubblici la ricapitalizzazione delle banche. E cosi', con una fortissima ondata di ordini di acquisto, a un'ora dalla chiusura, Wall Street hanno ribaltato l'esito una seduta che comunque e' la peggiore settimana di tutti i tempi.
Al fotofinish il Dow Jones ha archiviato la sessione con un calo dell'1.49% a 8451, l’S&P500 ha ceduto l'1.17% a 889, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.27% a 1649. Nei punti di bottom i tre indici avevano fatto segnare rispettivamente una perdita di -8.1%, -7.6% e -6.2%. Sull'intraday il Dow Jones, rispetto ai massimi del 9 ottobre 2007, ha fatto segnare circa -50.0%. Con perdite comprese tra -15% (per S&P500 e Nasdaq) e -18% per il Dow Jones (una perdita storica di 1874.19 punti) quella appena conclusasi e' la peggiore settimana di sempre per S&P500 e Dow Jones, e la peggiore da settembre 2001 (attentati terroristici) per il Nasdaq.
Nonostante il colpo di reni finale, il Dow Jones e l'S&P500 non sono riusciti a por fine alla striscia negativa che dura ormai da otto sedute consecutive, costata ad entrambi gli indici oltre 20 punti percentuali. Intraday, tutti e 30 i titoli industriali del Dow Jones trattavano al di sotto della media mobile a 200 giorni. L'ultima volta che accadde si verifico' il crash dell'ottobre 1987. Da notare che in 2 settimane la borsa americana ha registrato una perdita "monstre" di $2.5 trilioni (2500 miliardi): come se 10 anni di guadagni e risparmi "medi" siano andati in fumo in 14 giorni.
L’ondata di vendite in apertura - dovuta anche alla liquidazione forzata di molti hedge funds - aveva lasciato pensare ad un ‘panic selling’ generale. Le mani forti intervenute sul finale e l’ingresso di altri piccoli investitori attratti dai prezzi depressi di molte azioni hanno pero’ impedito una capitolazione dei listini. La volatilita’ tuttavia resta elevatissima, gli indici si sono mossi a yo-yo in un trading range superiore ai 10 punti percentuali (da un minimo intraday di 7882 a un massimo intraday di 8901, cioe' 1019 punti di oscillazione, un nuovo record assoluto per il Dow Jones), passando piu’ volte per la linea di parita’. L’indice VIX e’ schizzato ad un top storico di 74.46, un livello mai raggiunto in precedenza.
"Ci vorrebbe uno psichiatra per capire quello che sta accadendo sui mercati" ha affermato Tony Crescenzi, chief bond market strategist di Miller Tabak & Co. L’incertezza e’ evidentemente ancora elevata, i broker di borsa sono alla ricerca della "capitolazione", cioe' il giorno in cui il ribasso in borsa e' talmente forte, drastico e doloroso - alimentato dal panic selling dei piccoli investitori e dai margin call delle banche ai fondi in perdita che devono far fronte ai riscatti - che non resta che prendere atto del raggiungimento di un "bottom" (fondo). Da li' si pongono le basi per un recupero. Peter Cardillo, chief market economist di Avalon Partners, non ha dubbi: "Abbiamo raggiunto quel punto con la rottura del supporto psicologico degli 8000 punti".
Tuttavia, l’impressione e’ che sia ancora presto per dichiarare concluso il trend ribassista che nelle ultime sedute ha spinto i listini in ribasso di oltre il 20%. La crisi finanziaria non e’ ancora risolta, manca la fiducia tra gli investitori, per niente rassicurati neanche dalle ultime manovre di governi e banche centrali a livello mondiale. Non e’ ancora chiaro se il piano di salvataggio da $700 miliardi promosso dall’amministrazione americana sara’ in grado di sbloccare il mercato del credito, il rischio del fallimento di altre banche e’ sempre in agguato.
Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush e' intervenuto nuovamente in diretta televisiva per cercare di rassicurare i risparmiatori, sostenendo che gli Usa hanno tutti i mezzi necessari per uscire dalla crisi. I ministri delle finanze dei Paesi del G-7 sono riuniti a Washington e nella serata e' atteso il rilascio di un documento congiunto relativo alle possibili misure da adottare in risposta alla crisi economica.
Tra i titoli finanziari, sono stati presi di mira dai ribassisti Morgan Stanley, che ha riportato una perdita del 22%, e Goldman Sachs, arretrata -12.5%: per entrambe le banche si profila un taglio del rating sul credito di lungo termine da parte dell’agenzia Moody’s. Particolarmente deludente l’asta per i CDS di Lehman Brothers, la banca d’affari finita in bancarotta lo scorso mese a causa della forte esposizione sul business dei mutui a rischio. In particolare va notato che tra i settori hanno chiuso bene i finanziari (XLF) con +7.96%, le banche regionali (RKH) con +7.33% e l'immobiliare/Real estate (IYR) con +6.98%.
Tra le altre news societarie, riflettori puntati sul General Electric, che ha riportato un calo del 22% dei profitti, rispettando le stime (riviste al ribasso pochi giorni fa). La scorsa settimana la conglomerata industriale aveva operato un’offerta di titoli per un valore di $12 miliardi in cerca di protezione nel caso di un deterioramento dei ‘commercial paper’. L’investitore miliardario Warren Buffett (ora l’uomo piu’ ricco al mondo dopo aver scavalcato Bill Gates) aveva iniettato nel gruppo nuovi capitali per $3 miliardi. Alla fine della giornata il titolo ha chiuso con un progresso del 13%.
Sugli altri mercati, ancora in forte ribasso il petrolio, dopo che l'IEA ha ridotto le stime sulla domanda globale: i futures con consegna novembre hanno ceduto $8.89 a $77.70 al barile. Sul valutario, in flessione l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di venerdi' a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3389. Vendite anche sull’oro. I futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno ceduto $27.50 a $859.00 l’oncia. Negativi infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.8610% dal 3.8340% di giovedi'.

 

Fonte - WallStreetItalia