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..... Giovedì 16 Ottobre 2008   Giovedì 16 Ottobre 2008   Giovedì 16 Ottobre 2008 .....

 

 

 

 

16 Ottobre 2008 08:55 MILANO
BORSA: ALLARME RECESSIONE IN ASIA, TOKYO -11%
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 16 OTT - L'allarme recessione è scattato anche in Asia e, all'indomani di un dato deludente sulle vendite al dettaglio negli Usa, le piazze finanziarie orientali hanno messo a segno un nuovo scivolone, che ha riportato il clima teso della scorsa settimana. Il tutto aggravato dall'annuncio di Standard & Poor's, che potrebbe rivedere al ribasso la propria valutazione sulle banche coreane, che ha riacceso la spia rossa della crisi finanziaria. Risultato, Tokyo ha lasciato sul campo l'11,41%, Seul il 9,44% ed Hong Kong il 7,58%. Sotto pressione sulla piazza nipponica tutti i titoli legati all'export, che hanno risentito della contrazione del mercato di riferimento: Pioneer ha ceduto il 17,78%, Sony ha lasciato sul campo il 12,95%, Nikon il 14,22% e Olympus il 15,27%. Segno meno per gli automobilistici Nissan (-11,38%), Honda (-10,19%) e Toyota il 9,32%. Male anche i bancari Yokohama (-13,93%), Mitsubishi Ufj (-9,74%) e il finanziario Nomura (-14,01%). Forti vendite a Seul sui finanziari Kb (-14,9%), che controlla l'omonimo gruppo bancario, Woori (-14,67%) e Daegu Bank (-14,29%), insieme al colosso bancario Kookmin (-12%). In calo anche gli esportatori Hyundai Motor (-14,76%), Kia (-14,72%) e Hynix Semiconductor (-14,72%). A Hong Kong ha segnato il passo il petrolifero Cnooc (-14,58%), mentre Bank of China ha ceduto l'8,99%. Difficoltà a Sidney per Roc Oil (-17,24%) e Australia & New Zealand Banking Group (-4,78%). Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse di Asia e Pacifico. - Tokyo -11,41% - Hong Kong -7,58% - Shanghai -3,93% (seduta in corso) - Taiwan -3,25% - Seul -9,44% - Sidney -6,67% - Bombay -7,16% (seduta in corso) - Singapore -7,27% - Kuala Lumpur -3,74% (seduta in corso) - Giakarta -5,16% (seduta in corso) - Bangkok -4,71%. (ANSA).
 

 

16 Ottobre 2008 14:31 ROMA
USA: TASSO INFLAZIONE, A SETTEMBRE INVARIATO, SOTTO ATTESE
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 16 OTT - Il tasso d' inflazione negli Stati Uniti a settembre è rimasto invariato. Al netto delle componenti cibo e petrolio, l'indice ha segnato un aumento dello 0,1%. I dati sono sotto le stime.(ANSA).
 

 

16 Ottobre 2008 15:45 ROMA
USA: PRODUZIONE INDUSTRIA SETTEMBRE -2,8%, PEGGIORE DA '74
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 16 OTT - Il calo della produzione di settembre e' peggiore delle previsioni degli analisti che in media, secondo la Bloomberg, si aspettavano un -0,8% dopo il -1,1% di agosto. Secondo i dati pubblicati dalla Federal Reserve, il livello di utilizzo della capacità produttiva, che misura la proporzione degli impianti industriali effettivamente fatti lavorare, è sceso al 76,4% dal 78,7% di agosto. GLi analisti parlano di una produzione industriale in caduta libera: di certo sui dati di settembre ha influito pesantemente la stagione degli uragani che ha tenuto chiusi molti impianti petroliferi nella regione del Golfo del Messico, responsabile per 2,25 punti percentuali del calo del 2,8%. I mercati creditizi congelati, e uno sciopero che ha colpito Boeing, il colosso degli aerei, hanno fatto il presto. Secondo i dati di oggi la produzione delle fabbriche è scesa del 2,6%, dopo un -0,9% nel mese di agosto. La produzione delle utility è salita del 2,2% dopo un calo del 3,1% ad agosto, quella dei veicoli a motore è salita dell'1,9% mentre i beni durevoli hanno visto un crollo dell'11,7%. (ANSA).

 

 

16 Ottobre 2008 16:13 ROMA
USA: INDICE FED PHILADELPHIA A -37,5, PEGGIO DEL PREVISTO
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 16 OTT - Il crollo dell'indice è il più forte in almeno un ventennio, e segnala che la crisi del credito sta danneggiando i produttori. La componente dell'indice relativa ai nuovi ordini è scesa a -30,5 da +5,6, quella relativa all'occupazione è piombata a -18,0 da -0,9 e quella relativa alle aspettative future segna -4,2 da +30,8 di settembre. (ANSA).

 

 

16 Ottobre 2008 17:08 NEW YORK
PAULSON: GLI HEDGE FUNDS POSSONO ANCHE FALLIRE
di WSI
Il ministro del Tesoro Usa Henry Paulson ha detto che il piano per iniettare capitale nelle societa' finanziarie e' focalizzato sulle banche sulle casse di risparmio, facendo capire che non ci sono soldi pubblici a disposizione per gli hedge funds.
Il ministro del Tesoro Usa Henry Paulson ha detto che il piano per iniettare capitale nelle societa' finanziarie e' focalizzato sulle banche sulle casse di risparmio, facendo capire che non ci sono soldi pubblici a disposizione per investitori istituzionali finanziari non regolamentati come gli hedge funds, scrive Bloomberg. Come dire che gli hedge che non hanno capitali propri possono anche finire gambe all'aria.
Gli hedge funds sono nel mirino per la mancanza di regolamentazioni e controlli da parte di Sec e ministero del Tesoro e anche per il peso che hanno avuto nella creazione della bolla finanziaria e nell'attuale fase di de-leveraging. In queste settimane migliaia di hedge funds stanno cercando di smobilizzare i loro assets per far fronte a una valanga di riscatti da parte della clientela.
A Wall Street le 3 del pomeriggio ora di New York (le 21:00 in Italia) e' diventata ormai abitualmente l'ora degli hedge funds. In quel momento partono migliaia di ordini di vendita da parte di questi investitori istituzionali, costretti a smobilizzare titoli azionari per far fronte ai riscatti.

 

 

16 Ottobre 2008 17:28 ROMA
Petrolio: e' sotto i 70 dollari
di ANSA
A New York per la prima volta da agosto 2007
(ANSA) - ROMA, 16 OTT - Petrolio sotto i 70 dollari a New York per la prima volta dall'agosto 2007. Dipartimento dell'Energia Usa comunica un aumento delle scorte.La scorsa settimana gli stock di petrolio hanno segnato un incremento di 5,6 milioni di barili (a 308,2 milioni di barili), piu' del doppio di quanto previsto dagli analisti che avevano messo in conto un rialzo di 2,6 milioni di barili.
 

 

16 Ottobre 2008 17:54 ROMA
Petrolio: Opec terra' vertice emergenza
di ANSA
Forse gia' il 24 ottobre per analizzare ribasso quotazioni
(ANSA) - ROMA, 16 OTT - L'Opec, il cartello dei Paesi produttori di greggio, si prepara ad un vertice di 'emergenza' alla luce dei ribasso delle quotazioni.Lo ha annunciato - secondo l'agenzia Bloomberg - il segretario generale dell'organizzazione, precisando che la riunione potrebbe svolgersi gia' la prossima settimana,il 24 ottobre. Gia' la scorsa settimana si ventilava la possibilita' di una riunione straordinaria (si ipotizzava il 18 novembre) rispetto al vertice ordinario, in calendario per il 17 dicembre.
 


 

16 Ottobre 2008 19:59 MILANO
CRISI MUTUI: SU BORSE SPETTRO RECESSIONE, TONFO EUROPA/ANSA
di ANSA
DATO CHOC SU PRODUZIONE USA,BRUCIATI 250 MLD IN UE,TOKYO -11,4%
(ANSA) - MILANO, 16 OTT - I timori di una frenata peggiore del previsto negli Usa scuotono le Borse mondiali. Il Vecchio Continente ha ormai vaporizzato il rimbalzo di inizio settimana, perdendo altri 250 miliardi di capitalizzazione, con ribassi superiori ai cinque punti percentuali praticamente su tutte le piazze europee. Tokyo segna un tracollo dell'11,41%, l'Rts russo va indietro del 9,52%, mentre l'indice paneuropeo Dj Stoxx 600 cede il 4,96%, dopo aver brevemente sfondato anche i minimi di venerdì scorso nel finale. A Wall Street gli indici prima partono in rialzo, poi perdono più del 3%, poi rimbalzano e passano in positivo, e tornano di nuovo giù. Per il mercato, però, il dato saliente è che ovunque le lancette sono tornate indietro alla scorsa settimana, vanificando simbolicamente l'effetto di quanto fatto dalle amministrazioni Usa ed europee per fermare il panico. L'indicatore economico atteso da giorni alla fine è uno choc. La produzione industriale americana a settembre è scesa infatti del 2,8%, ben oltre le attese, e ai peggiori livelli dal 1974. Pesa la violenta stagione degli uragani e la chiusura di molti impianti petroliferi nella regione del Golfo del Messico. Ma il mercato vi legge soprattutto la parola 'crisi'. In questo scenario, la situazione non poteva che peggiorare quando con Wall Street già in contrattazione anche l'altro indicatore sullo stato di salute dell'economia americana è risultato peggiore delle più cupe attese: a ottobre l'indice della Fed di Philadelphia, che sintetizza l'andamento del comparto manifatturiero statunitense, è sceso a -37,5, dopo il +3,8 di settembre. La nuova giornata da panico sulle Borse si era vista sin dal primo mattino, con il tonfo della piazza giapponese in scia ai crolli attorno agli 8 punti visti già la notte prima a Wall Street. Il tracollo si è poi replicato nel mattino su tutte le piazze europee, con perdite superiori ai cinque punti percentuali quasi ovunque. Il dato sulla produzione industriale ha poi dato il via a vendite senza freni quasi ovunque. L'agenda della crisi si arricchisce intanto di nuove puntate, con un maxi salvataggio pubblico dei colossi bancari svizzeri Ubs e Credit Suisse, in cui il governo federale inietterà rispettivamente 6 e 10 miliardi di franchi. Grazie a un prestito Bce da 5 miliardi di euro, intanto, la banca centrale ungherese ha cercato di parare i colpi al sistema finanziario nazionale, in una seduta di passione sull'azionario (-8,59% l'indice di Budapest). Per la prima volta dall'agosto del 2007, intanto, il petrolio è tornato sotto i 70 dollari a New York. Tra i singoli titoli a grande capitalizzazione, si sono visti tracolli del 13% su Rio Tinto e del 15% su Vedanta Resouces, mentre sul mercato delle materie prime i future sul rame sono scesi del 2,1%, per i timori di recessione. Il tonfo delle quotazioni del greggio ha appesantito tutti i petroliferi, con Total in calo del 9,2%, Royal Dutch Shell in flessione del 7,2%. Tra le grandi banche, Barclays è scesa dell'11%, Ing del 15%. Nella seduta al cardiopalmo di Wall Street, nel ciclone sono finite soprattutto Citigroup (scesa di 1,32 dollari a 14,91), e American Express (giù di 2,18 dollari a 22,23). Merrill Lynch é andata giù fino al 4%, mentre dopo il taglio delle stime annuali eBay è arretrata dell'8,4%. Nella tabella gli indici di riferimento delle principali Borse mondiali. - Tokyo -11,41% - Hong Kong -4,80% - Shanghai -4,25% - Londra -5,35% - Parigi -5,92% - Francoforte -4,91% - Milano -6,78% - Madrid -4,11% - Amsterdam -5,69% - Stoccolma -3,01% - Zurigo -3,26% - Dow Jones -0,44% (in corso) - S&P 500 -9,76% (in corso) - Nasdaq +0,47% (in corso). (ANSA).

 

 

 

 

WALL STREET: NUOVI SELL, VOLATILITA' AI MASSIMI

16 Ottobre 2008 17:09 NEW YORK - di WSI
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Il Dow Jones segna una perdita superiore ai 300 punti. L'indice VIX schizza ad un nuovo massimo storico. Perdite trimestrali per le banche. Rumors su un possibile taglio ai tassi. Greggio sotto i $70.
I listini americani continuano a trattare in netto ribasso (controlla la performance in tempo reale). La volatilita' e’ ancora a livelli estremi, l’indice VIX e’ schizzato in mattinata ad un nuovo massimo storico. Nel preborsa i contratti avevano fatto registrare picchi da +3.00%, ma i deludenti dati sulla produzione industriale e sull’attivita’ manifatturiera hanno ben presto spento l’ottimismo originato dai buoni aggiornamenti su inflazione e mercato del lavoro. La performance dei listini continua ad essere comunque particolarmente negativa. Il Dow Jones ha perso -20.95% dall'inizio dell'anno e -35.33% negli ultimi 12 mesi, lo S&P500 ha perso -42% dal top assoluto del 9 ottobre 2007 e -41.10% negli ultimi 12 mesi.
Nell'ultimo mese i prezzi al consumo sono risultati invariati (a differenza dei prezzi alla produzione) mentre le richieste di sussidio da parte dei disoccupati sono scese in misura superiore alle attese. La produzione industriale pero' ha registrato una contrazione del 2.8%, peggior calo dal dicembre 1974, e il Philly Fed, che traccia l’andamento dell’attivita’ manifatturiera nell’area di Philadelphia, ha registrato un crollo a -37.5 punti.
Data la gravita’ della situazione a livello globale, tra gli operatori hanno ripreso a circolare voci di un nuovo taglio coordinato ai tassi d’interesse da parte delle Banche Centrali. La scorsa settimana si e’ assistito ad un’azione congiunta di Fed, Bce e altre sei banche centrali che ha avuto come esito l’abbassamento di mezzo punto percentuale del costo del denaro. La Fed si riunira’ nuovamente a fine mese per le decisioni di politica monetaria.
Tra le news societarie, riflettori puntati sull’ultima tornata di trimestrali. Merrill Lynch che sta per essere acquistata da Bank of America, ha riportato una perdita di $5 miliardi nel terzo trimestre, una voragine, dovuta alle svalutazioni per complessivi $9.5 miliardi di assets illiquidi. Merrill ha gia' iscritto in bilancio perdite colossali pari a $40 miliardi relative ai mutui subprime, ma dice di aver "fatto notevoli progressi" nella riduzione dei rischi in bilancio, avendo tagliato il 98% dell'esposizione sui mutui Alt-A.
Citigroup ha perso $2.8 miliardi. E' il quarto trimestre consecutivo in rosso per il colosso bancario Usa, dopo l'ennesima tornata di svalutazioni per un totale di $4.4 miliardi su bonds, operazioni bancarie e crollo del fatturato in varie areee di business dovuto "all'impatto di un'ambiente economico difficile e di un mercato dei capitali debole".
Il colosso della telefonia mobile Nokia ha registrato un calo del 30% dei profitti, mentre eBay, che ha fatto meglio del consensus sugli utili, ha diffuso un outlook negativo pre i prossimi mesi che sta pesando sulla performance dell’azione nel preborsa. Risultati migliori del consensus per Baxter e per la conglomerata indutriale United Technologies, in linea i numeri del gruppo assicurativo UnitedHealth. Subito dopo la chiusura delle borse saranno i giganti hi-tech Google ed IBM, tra gli altri, a diffondere gli ultimi numeri fiscali.
Sugli altri mercati, ancora in calo il petrolio: i futures con consegna novembre sono in ribasso di $4.89 a $69.65 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in ribasso nei confronti del dollaro a quota 1.3400. Pesante l’oro a $802.70 l’oncia (-$36.30). Avanzano infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.95%.
 

 

 

WALL STREET: IN FORTE RIALZO, NASDAQ +5.49%

16 Ottobre 2008 22:00 NEW YORK - di WSI
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Borsa Usa in tornata positiva grazie al crollo del greggio, sceso ai livelli dell'agosto 2007 sotto i $70 al barile. Ma in America e' gia' recessione: la produzione industriale crolla al peggior livello da 34 anni.
Anche oggi la seduta di borsa e’ stata caratterizzata da un’elevata volatilita'. Dopo aver attraversato piu’ volte la linea della parita’, gli indici sono riusciti comunque ad imboccare la strada dei rialzi ed archiviare la seduta in territorio positivo, spinti dal brusco ritracciamento del greggio. Il Dow Jones, mossosi in un trading range di oltre 600 punti, ha guadagnato il 4.68% a 8973, l’S&P500 e’ avanzato del 4.19% a 945, il Nasdaq del 5.19% a 1717.
Complice il forte aumento delle scorte settimanali, il greggio ha continuato a cedere terreno, scivolando al di sotto della soglia psicologica dei $70 per la prima volta dall’agosto dello scorso anno. Le previsioni di rallentamento economico stanno frenando gli acquisti sul comparto energetico, l’Opec ha recentemente rivisto al ribasso per il secondo mese consecutivo le stime sulla domanda globale per il 2009. I futures con consegna novembre sono arretrati di $4.69 (-6.3%) a $69.85 al barile. La perdita rispetto ai massimi dello scorso luglio e' ora superiore al 50%.
Le condizioni economiche restano pero' deboli. Ad alimentare la forte indecisione degli operatori, almeno nella prima parte della seduta, erano stati proprio gli ultimi dati sulla congiuntura Usa da cui e’ emerso un quadro ancora fiacco dell’economia statunitense. Sia l’inflazione che il mercato del lavoro hanno offerto timidi segnali positivi ma la produzione industriale e l’attivita’ manifatturiera hanno registrato un brusco deterioramento nell’ultimo periodo.
A settembre i prezzi al consumo sono risultati invariati (a differenza dei prezzi alla produzione) mentre le richieste di sussidio da parte dei disoccupati sono scese in misura superiore alle attese. La produzione industriale pero' ha registrato una contrazione del 2.8% (peggior calo dal dicembre 1974), e il Philly Fed, che traccia l’andamento dell’attivita’ manifatturiera nell’area di Philadelphia, ha registrato un crollo a -37.5 punti, attestandosi a livelli nettamente inferiori al consensus.
Il segretario al Tesoro Usa Henry Paulson ha dichiarato che "il congelamento del mercato del credito e lo shock che ne e’ conseguito stanno avendo un enorme peso sull’economia reale". "Ci aspettano ancora alcuni mesi difficili" ha ammonito Paulson. Data la gravita’ della situazione a livello globale, tra gli operatori hanno ripreso a circolare voci di un nuovo taglio coordinato ai tassi d’interesse da parte delle Banche Centrali. La scorsa settimana si e’ assistito ad un’azione congiunta di Fed, Bce e altre sei banche centrali che ha avuto come esito l’abbassamento di mezzo punto percentuale del costo del denaro. La Fed si riunira’ nuovamente a fine mese per le decisioni di politica monetaria.
Tra le news societarie, riflettori puntati sull’ultima tornata di trimestrali. Merrill Lynch che sta per essere acquistata da Bank of America, ha riportato una perdita di $5 miliardi nel terzo trimestre, una voragine, dovuta alle svalutazioni per complessivi $9.5 miliardi di assets illiquidi. Merrill ha gia' iscritto in bilancio perdite colossali pari a $40 miliardi relative ai mutui subprime, ma dice di aver "fatto notevoli progressi" nella riduzione dei rischi in bilancio, avendo tagliato il 98% dell'esposizione sui mutui Alt-A.
L’altra banca, Citigroup, ha perso $2.8 miliardi. E' il quarto trimestre consecutivo in rosso per il colosso bancario Usa, dopo l'ennesima tornata di svalutazioni per un totale di $4.4 miliardi su bonds, operazioni bancarie e crollo del fatturato in varie areee di business dovuto "all'impatto di un'ambiente economico difficile e di un mercato dei capitali debole".
Il colosso della telefonia mobile Nokia ha registrato un calo del 30% dei profitti, mentre eBay, che ha fatto meglio del consensus sugli utili, ha diffuso un outlook negativo pre i prossimi mesi che ha spinto al ribasso il titolo. Risultati migliori del consensus per Baxter e per la conglomerata indutriale United Technologies, in linea i numeri del gruppo assicurativo UnitedHealth. Subito dopo la chiusura delle borse saranno i giganti hi-tech Google ed IBM, tra gli altri, a diffondere gli ultimi numeri fiscali.
Sugli altri mercati, sul valutario, in calo l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi' a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3454. Pesante l’oro. I futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno perso $34.50 a $804.50 l’oncia. In rialzo infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.9340% dal 4.011% di mercoledi'.
 
 

Fonte - WallStreetItalia