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21 Ottobre 2008 14:25 ROMA
CRISI MUTUI: DRAGHI, URGENTE INTERVENTO SU DERIVATI
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 21 OTT - Sempre parlando dei derivati Draghi spiega che "Se usati in modo accorto e prudente permettono agli operatori di coprire e diversificare il rischio e possono contribuire a ridurre la fragilità del sistema". Ma "se adoperati senza adeguata considerazione dei rischi consentono una moltiplicazione senza controllo della leva finanziaria. Al tempo stesso la proliferazione di strumenti complessi ha reso la distribuzione del rischio più opaca per il mercato, per i regolatori, per gli stessi operatori. Facilità di trasferire il rischio, alta leva e scarsa trasparenza hanno prodotto il risultato paradossale che la concentrazione del rischio nel sistema finanziario mondiale si è accresciuta, anziché ridursi". Per questo "é urgente intervenire. La trasparenza richiede una drastica semplificazione e standardizzazione dei contratti; strumenti non standard sono, per natura, difficili da valutare. Deve essere contenuto con appropriate regole il grado di leva finanziaria. Per assicurare corretti incentivi, almeno nel caso dei derivati di credito una parte del rischio deve restare, in modo esplicito, a carico dell'originator. Infine quando gli strumenti vengono offerti al pubblico, deve essere rafforzata la protezione del contraente debole".(ANSA).


 
 

21 Ottobre 2008 15:36 ROMA
Fed: acquista asset a breve di fondi monetari
di ANSA
Emergenza riscatti, troppe richieste da parte degli investitori
(ANSA) - ROMA, 21 OTT - La Fed ha deciso un intervento di emergenza per acquistare asset a breve termine dei fondi comuni che operano sul mercato monetario. I fondi sono alle prese con numerose richieste di riscatto da parte degli investitori. 'I mercati del debito a breve termine - comunica la Fed - sono stati sotto una considerevole pressione nelle ultime settimane, perche' i fondi comuni e altri investitori hanno avuto difficolta' nel vendere i propri asset e soddisfare le richieste di riscatto'.


 

21 Ottobre 2008 19:14 ROMA
CRISI MUTUI: BANK OF AMERICA PERDE 373 MLN SU CARTE CREDITO
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 21 OTT - Bank of America, la prima banca commerciale americana, per la prima volta dal 2006 ha registrato una perdita nella propria divisione delle carte di credito, a causa delle numerose insolvenze dovute alla crisi finanziaria. La divisione carte di credito ha perso 373 milioni di dollari nel terzo trimestre, contro un utile di 1,04 miliardi nello stesso periodo del 2007. Il 47% del calo dell'utile operativo - scrive la Bloomberg citando documentazione pubblicata su richiesta delle autorità finanziarie - èd a imputarsi a insolvenze sulle carte di credito e sui mutui ipotecari. I dettagli relativi al solo business delle carte di credito giungono a due settimane dalla pubblicazione del bilancio del gruppo Bank of America, che ha registrato un utile in calo del 68% nel terzo trimestre. Secondo Moody's gli emittenti di carte di credito si trovano di fronte ad un periodo "eccezionalmente difficile" a causa del forte rialzo della disoccupazione, che sta limitando la capacità di molti americani di pagare le rate mensili. (ANSA)



 

21 Ottobre 2008 20:07 ROMA
Fmi: altre banche europee potrebbero fallire
di ANSA
Ma improbabile crisi sistematica per via azioni messe in campo
(ANSA)- ROMA, 21 OTT- Altre banche europee rischiano il fallimento. A lanciare l'allarme e' il Fondo monetario internazionale. 'Lo scombussolamento del sistema finanziario negli Usa a settembre - si legge nell'outlook - ha ulteriormente aumentato il rischio di una crisi finanziaria sistematica in Europa, anche se una crisi totale rimane improbabile e le recenti azioni messe in campo dovrebbero aiutare. Non di meno altre banche potrebbero fallire per il loro alto profilo di rischio.

 

 

21 Ottobre 2008 20:28 WASHINGTON
Usa: per Moody's recessione in 27 stati
di ANSA
Per altri 14 e' molto vicina, nove in espansione
(ANSA) - WASHINGTON, 21 ott - Se il vero tema della campagna presidenziale americana e' la crisi economica e' perche' 27 Stati su 50 sono gia' in recessione,Altri 14 sono 'molti vicini'. E' questa la mappa tracciata da Moody's Economy sulla base degli ultimi dati disponibili. Per Moody's solo 9 dei 50 stati possono invece essere considerati 'in espansione'. La parola 'recessione' e' oggi riconosciuta come legittima e appropriata anche da alcuni dei principali consiglieri economici del presidente Bush.

 

 

22 Ottobre 2008 00:06 BUENOS AIRES
ARGENTINA:STOP FONDI PENSIONE PRIVATI,SCONTRO GOVERNO-BANCHE
di ANSA
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(ANSA) - BUENOS AIRES, 22 OTT - "Ci saranno molte pressioni, perché sono pochi gli interessi ma molti gli utili", ha assicurato oggi il presidente Cristina Fernandez de Kirchner nell'annunciare l'invio al Parlamento di un progetto di legge che nazionalizza il sistema dei fondi pensione privati, mentre la borsa ha registrato un crollo del 10,99% ed i titoli in pesos una storica caduta generalizzata. "Si tratta di una misura strutturale, come strutturale è stata quella del 1994, quando, nell'ambito del liberismo, la ritirata dello Stato è stata assoluta e totale", ha anche sottolineato il presidente, in un discorso pronunciato nella sede dell'Anses, l'organismo che gestisce il sistema pensionistico statale, attorniata da ministri e governatori. Cristina Fernandez ha anche definito "una politica del saccheggio" la riforma previdenziale adottata dall'allora presidente Carlos Menem, che introdusse appunto i fondi di pensione privati (Afjp). Il progetto di legge che il presidente invierà già questa sera al Parlamento, oltre a prevedere la loro eliminazione, stabilisce che i fondi da essi accumulati - circa 30 miliardi di dollari - vengano trasferiti allo Stato. Contro questa misura, vi è stata oggi in Borsa un'ondata di vendite senza precedenti. Particolarmente crollate le azioni dei gruppi che gestiscono le Afjp: Banco Frances -20,98%, Transener - 16,31% e Banco Macro -15,26%. La nuova radicale riforma sarà dibattuta in Parlamento a partire dalla prossima settimana. Sia nella Camera dei deputati che nel Senato il governo ha la maggioranza, ma l'opposizione ha già annunciato un durissimo confronto per impedire la sua approvazione. (ANSA).

 

 

22 Ottobre 2008 18:23 WASHINGTON
CRISI MUTUI: SUMMIT, CASA BIANCA SPIEGA PERCHE' SARA' G20
di ANSA
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(ANSA) - WASHINGTON, 22 OTT - La lista dei 20 partecipanti al summit mondiale sulla crisi economica del 15 novembre a Washington annunciata oggi dalla Casa Bianca (19 paesi più l'Unione Europea) ha suscitato immediate polemiche da parte dei paesi esclusi, come Spagna o Egitto. La Casa Bianca ha spiegato oggi il criterio seguito per gli inviti. "Abbiamo deciso di seguire un modello già esistente, quello del G20, sorto dopo la crisi economica del 1999 - ha spiegato oggi Tony Fratto - E' un modello che include anche importanti paesi emergenti e quindi ci sembra adatto per una crisi che ha implicazioni globali". "Posso pensare almeno una mezza dozzina di paesi importanti che non figurano nel G20 e che avrebbero sicuramente ogni ragione per partecipare al summit sulla base della importanza della loro economia - ha detto il portavoce della Casa Bianca - ma dovevamo tracciare una linea da qualche parte: un numero troppo alto di paesi avrebbe rischiato di rendere difficile trovare una intesa". L'invito per il summit è stato inviato a 19 paesi - Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone, Corea del Sud, Messico, Russia, Arabia Saudita, Sudafrica, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti - più l'Unione Europea. Saranno inoltre presenti i responsabili di quattro istituzioni: il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, le Nazioni Unite e il Forum di Stabilità Finanziaria (che è guidato da Mario Draghi). (ANSA).

 

 

22 Ottobre 2008 19:15 ROMA
Crisi mutui: Europa in recessione, gelata nel 3/o trimestre
di ANSA
S&P, +0,5% Pil 2009, Bce si e' mossa in ritardo con taglio tassi
(ANSA) - ROMA, 22 OTT -Eurolandia 'sembra in recessione' e i segnali indicano che la contrazione economica dei Quindici nel 2/o trimestre 'si e' trascinata nel 3/o'. A dirlo e' Standard & Poor's, i cui analisti Jean-Michel Six e Armelle Sens puntano l'indice sulla discesa degli investimenti da parte delle imprese, e rimproverano alla Bce di essersi mossa con ritardo tagliando i tassi lo scorso ottobre. Si aspettano per Eurolandia un 2008 in crescita dell'1,5%, in decisa frenata l'anno prossimo ad appena lo 0,5%. Notando la flessione del Pil di Francia, Germania e Italia nel secondo trimestre, S&P nota - guardando ai successivi tre mesi - che 'la produzione industriale misurata da Eurostat e' scesa del 2,4% in Germania, del 2,8% in Francia e del 3,1% in Italia', mentre anche in gran Bretagna i dati 'indicano decisamente che la crescita e' divenuta negativa nel terzo trimestre'. Le previsioni di S&P, per l'Italia, indicano una crescita dello 0,1% quest'anno, che diventa crescita zero nel 2009. Mentre Germania e Francia dovrebbero restare in crescita (rispettivamente +1,7% e +0,5% per la prima e +0,9% e +0,5% per la seconda), secondo l'agenzia di rating i fanalini di coda della crescita saranno la Spagna (che dall'1,3% di crescita quest'anno passera' ad un -0,2% nel 2009), la Gran Bretagna (da +1% a -0,2%) e l'Irlanda (in contrazione economica dello 0,5% sia nel 2008 che nel 2009). (ANSA).








 

 

 

22 Ottobre 2008 20:02 WASHINGTON

CRISI MUTUI: VERTICE,USA ANNUNCIANO G20 PER 15 NOVEMBRE/ANSA

CASA BIANCA SPIEGA RAGIONI FORMATO, SARA' UNA AGENDA APERTA
(di Cristiano Del Riccio) (ANSA) - WASHINGTON, 22 OTT - Gli Stati Uniti hanno annunciato oggi che il vertice mondiale per discutere la crisi economica si terrà il 15 novembre nell'area di Washington con il formato del G-20 con l'obiettivo di "esaminare i progressi fatti per fronteggiare l'attuale crisi finanziaria" nonché per "approfondire una comprensione comune delle sue cause". Il vertice è stato voluto con forza da alcuni paesi europei e la Casa Bianca, dopo qualche resistenza, ha accettato l'idea anche se la riunione cadrà quando l'America avrà già un presidente eletto, fatto destinato a condizionare l'operato del presidente George W. Bush che, formalmente, sarà al timone ancora fino al 20 gennaio. La Casa Bianca non ha saputo dire oggi se al vertice prenderà parte anche il presidente eletto. "Sono cose che ancora non sappiamo, non possiamo prendere decisioni per altre persone - ha detto oggi il portavoce di Bush, Tony Fratto - E' certo che ogni input ed ogni idea del presidente eletto, in vista del vertice, sarà più che benvenuta". La Casa Bianca ha spiegato oggi il criterio seguito per gli inviti. Alcuni paesi, come la Spagna, hanno già protestato con vigore per un meccanismo che la esclude. "Abbiamo deciso di seguire un modello già esistente, quello del G20, sorto dopo la crisi economica del 1999 - ha spiegato oggi Tony Fratto - E' un modello che include anche importanti paesi emergenti e quindi ci sembra adatto per una crisi che ha implicazioni globali". "Posso pensare almeno una mezza dozzina di paesi importanti che non figurano nel G20 e che avrebbero sicuramente ogni ragione per partecipare al summit sulla base della importanza della loro economia - ha detto il portavoce della Casa Bianca - ma dovevamo tracciare una linea da qualche parte: un numero troppo alto di paesi avrebbe rischiato di rendere difficile trovare una intesa". L'invito per il summit è stato inviato a 19 paesi - Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone, Corea del Sud, Messico, Russia, Arabia Saudita, Sudafrica, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti - più l'Unione Europea. Saranno inoltre presenti i responsabili di quattro istituzioni: il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, le Nazioni Unite e il Forum di Stabilità Finanziaria (che è guidato da Mario Draghi). Il portavoce Fratto, durante un briefing al Foreign Press Center di Washington, ha elogiato il "notevole" lavoro fatto da Draghi alla guida del Forum per individuare "di iniziative volte a migliorare il funzionamento dei mercati" e a rafforzarne la stabilità, sottolineando che avrà un ruolo nelle discussioni previste nei prossimi mesi per trovare le risposte da dare "per evitare che possa ripetersi un'altra crisi finanziaria". Gli Stati Uniti considerano il vertice di metà novembre solo il primo di una serie di incontri internazionali che cercheranno di individuare le iniziative necessarie per restituire fiducia e stabilità ai mercati. Il formato delle riunioni successive sarà deciso in futuro. Gli Stati Uniti sono preoccupati per le 'tendenze protezioniste' che sono emerse negli ultimi tempi e intendono usare il vertice del 15 novembre per pigiare a fondo sul pedale della libertà di commercio e di liberalizzazione degli investimenti. La Casa Bianca appare meno entusiasta degli europei sul progetto già annunciato di 'riscrivere gli accordi di Bretton Woods' o 'il libro delle regole'. "Gli accordi di Bretton Woods, nella forma originale, si sono evoluti e modificati da tempo - ha sottolineato Fratto, che ha un passato da economista - Per quanto riguarda l'idea di 'riscrivere il libro' delle regole, ma esiste veramente questo manuale? Io non l'ho mai trovato, in tanti anni, e la materia un po' la conosco". Circa l'agenda del vertice, con i francesi desiderosi di discutere temi 'scomodi' per gli Usa come le riforme delle norme sugli hedge funds o sui santuari bancari, la Casa Bianca ha detto che si tratta di una 'agenda aperta': "ognuno potrà portare gli argomenti e le idee che ritiene più importanti". (ANSA).


 

 

 

WALL STREET: ENNESIMA ONDATA DI VENDITE

22 Ottobre 2008 22:01 NEW YORK - di WSI
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I sell degli hedge funds avvitano al ribasso la borsa Usa. S&P500 ai minimi da aprile 2003. Il calo accelerato dagli smobilizzi dei settori energetico e commodities. Dollaro sempre piu' forte e euro ai minimi di due anni. Borsa Argentina: -10%.
Altra ondata di vendite a livello mondiale sui mercati finanziari. Le deboli previsioni aziendali e i deludenti dati macroeconomici continuano ad alimentare le tensioni sulla fase di recessione globale. A Wall Street il Dow Jones ha ceduto il 5.69% a 8519 dopo essere arrivato a segnare una perdita massima giornaliera di 698 punti, l’S&P500 il 6.08% a 896 (minimo da aprile 2003), il Nasdaq e’ arretrato del 4.77% a 1615. In Asia gli indici di riferimento hanno segnato cali superiori al 6%, pesanti vendite anche sulle piazze europee e in America Latina, dove il Bovespa (Brasile) e’ arretrato del 9% ed il Merval (Argentina) ha registrato un tonfo del 10,11% con un minimo intraday di -17.97% seguito a un calo di -11.0% martedi' (il peggiore crollo di due giorni consecutivi dal 1990). Motivo: il governo ha annunciato la nazionalizzazione dei fondi pensione privati, per cui si riparla di default.
La situazione resta estremamente tesa a causa delle cattive prospettive economiche. Gli Stati Uniti, gia’ in recessione, continuano a soffrire gli effetti della crisi del credito, ora maggiormente evidenti nelle trimestrali societarie e nelle brutte stime di crescita degli utili. In Inghilterra, il capo della Banca Centrale King, ha annunciato che la crisi bancaria (la peggiore dalla Prima Guerra Mondiale), spingera’ con molte probabilita’ l’economia in recessione.
Il fatto ha spinto al ribasso la sterlina inglese, ai peggiori livelli degli ultimi 5 anni a $1.61. Il rafforzamento del dollaro, volato anche ai massimi di due anni nei confronti dell’euro (1.2853 con bottom intraday di 1.2740) ha avuto l’effetto di innescare un sell-off sull’intero comparto delle commodities, con l’oro scivolato ai minimi di un anno a $735.20 l’oncia (-$32.80). "Continuiamo ad assistere ad un rallentamento nell’economia e negli utili, e siamo ancora all’inizio" hanno affermato diversi trader.
"I fondamentali restano un problema, soprattutto riguardo alle prospettive societarie e alla spesa dei consumatori" affermano gli analisti di UBS che raccomandano di rimanere sulla difensiva e continuare a preferire l’azionario americano a quello europeo. "Fino ad ora i profitti globali sono risultati in ribasso del 15% dai picchi, nei precedenti cicli sono arrivati a segnare cali del 30-40%". Le stime sugli utili per le societa’ facenti parte dell’S&P500 sono per una contrazione del 5% per l’intero 2008. Il benchmark dell’azionario statunitense e’ in calo del 42% dai picchi dello scorso ottobre.
Non forniscono alcun sollievo agli operatori neanche i segnali incoraggianti che continuano ad arrivare dal mercato del credito, con il Libor (il tasso di riferimento applicato nei prestiti interbancari) sceso per l’ottavo giorno consecutivo ai minimi di 4 anni, in risposta alle ultime manovre di politica monetaria.
A livello societario, tutti i titoli del Dow Jones hanno chiuso in rosso. Perfino McDonald's ha chiuso in rosso nonostante la trimestrale migliore delle attese. Tra gli altri componenti che hanno diffuso i risultati trimestrali in giornata si distinguono in negativo Merck (che ha anche annunciato un taglio della forza lavoro), Boeing ed AT&T, tutti in ribasso del 7% circa.
A muoversi in controtendenza sono stati Apple e Yahoo!. L’azienda di Cupertino ha riportato un incremento dei profitti migliore delle attese grazie alle forti vendite del nuovo modello di iPhone (3G). L’outlook emesso dall’azienda e’ risultato particolarmente debole, ma gli investitori non hanno sovrappesato il fatto, considerando l’atteggiamento spesso conservativo dell’azienda nelle previsioni. Il gruppo media online ha invece riportato risultati peggiori del consensus ma l’annuncio di un nuovo taglio di posti di lavoro sta aiutando il titolo a spingersi al rialzo. Dopo la chiusura delle borse sara’ il gruppo retail attivo sul Web, Amazon.com, a comunicare gli utili.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico nuovo tonfo del petrolio. I futures con consegna dicembre, da oggi contratti di riferimento, hanno ceduto il 7.5% a $66.75 al barile. In progresso i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.6180% dal 3.7030% di martedi’.
 
 

Fonte - WallStreetItalia