|
|
 |
|
 |
|
|
. |
|
|
|
|
|
|
|
|
 |
|
 |
|
 |
|
..... |
Mercoledì
22 Ottobre 2008 |
|
Mercoledì
22 Ottobre 2008 |
|
Mercoledì
22 Ottobre 2008 |
..... |
21 Ottobre 2008 14:25 ROMA
CRISI MUTUI: DRAGHI, URGENTE INTERVENTO
SU DERIVATI
di ANSA
-
(ANSA) - ROMA, 21 OTT - Sempre parlando dei derivati Draghi
spiega che "Se usati in modo accorto e prudente permettono
agli operatori di coprire e diversificare il rischio e
possono contribuire a ridurre la fragilità del sistema". Ma
"se adoperati senza adeguata considerazione dei rischi
consentono una moltiplicazione senza controllo della leva
finanziaria. Al tempo stesso la proliferazione di strumenti
complessi ha reso la distribuzione del rischio più opaca per
il mercato, per i regolatori, per gli stessi operatori.
Facilità di trasferire il rischio, alta leva e scarsa
trasparenza hanno prodotto il risultato paradossale che la
concentrazione del rischio nel sistema finanziario mondiale
si è accresciuta, anziché ridursi". Per questo "é urgente
intervenire. La trasparenza richiede una drastica
semplificazione e standardizzazione dei contratti; strumenti
non standard sono, per natura, difficili da valutare. Deve
essere contenuto con appropriate regole il grado di leva
finanziaria. Per assicurare corretti incentivi, almeno nel
caso dei derivati di credito una parte del rischio deve
restare, in modo esplicito, a carico dell'originator. Infine
quando gli strumenti vengono offerti al pubblico, deve
essere rafforzata la protezione del contraente
debole".(ANSA).
21 Ottobre 2008 15:36 ROMA
Fed: acquista asset a breve di fondi monetari
di ANSA
Emergenza riscatti, troppe richieste da parte degli
investitori
(ANSA) - ROMA, 21 OTT - La Fed ha deciso un intervento di
emergenza per acquistare asset a breve termine dei fondi
comuni che operano sul mercato monetario. I fondi sono alle
prese con numerose richieste di riscatto da parte degli
investitori. 'I mercati del debito a breve termine -
comunica la Fed - sono stati sotto una considerevole
pressione nelle ultime settimane, perche' i fondi comuni e
altri investitori hanno avuto difficolta' nel vendere i
propri asset e soddisfare le richieste di riscatto'.
21 Ottobre 2008 19:14 ROMA
CRISI MUTUI: BANK OF AMERICA PERDE 373 MLN SU CARTE CREDITO
di ANSA
-
(ANSA) - ROMA, 21 OTT - Bank of America, la prima banca
commerciale americana, per la prima volta dal 2006 ha
registrato una perdita nella propria divisione delle carte
di credito, a causa delle numerose insolvenze dovute alla
crisi finanziaria. La divisione carte di credito ha perso
373 milioni di dollari nel terzo trimestre, contro un utile
di 1,04 miliardi nello stesso periodo del 2007. Il 47% del
calo dell'utile operativo - scrive la Bloomberg citando
documentazione pubblicata su richiesta delle autorità
finanziarie - èd a imputarsi a insolvenze sulle carte di
credito e sui mutui ipotecari. I dettagli relativi al solo
business delle carte di credito giungono a due settimane
dalla pubblicazione del bilancio del gruppo Bank of America,
che ha registrato un utile in calo del 68% nel terzo
trimestre. Secondo Moody's gli emittenti di carte di credito
si trovano di fronte ad un periodo "eccezionalmente
difficile" a causa del forte rialzo della disoccupazione,
che sta limitando la capacità di molti americani di pagare
le rate mensili. (ANSA)
21 Ottobre 2008 20:07 ROMA
Fmi: altre banche europee potrebbero fallire
di ANSA
Ma improbabile crisi sistematica per via azioni messe in
campo
(ANSA)- ROMA, 21 OTT- Altre banche europee rischiano il
fallimento. A lanciare l'allarme e' il Fondo monetario
internazionale. 'Lo scombussolamento del sistema finanziario
negli Usa a settembre - si legge nell'outlook - ha
ulteriormente aumentato il rischio di una crisi finanziaria
sistematica in Europa, anche se una crisi totale rimane
improbabile e le recenti azioni messe in campo dovrebbero
aiutare. Non di meno altre banche potrebbero fallire per il
loro alto profilo di rischio.
21 Ottobre 2008 20:28
WASHINGTON
Usa: per Moody's recessione in 27 stati
di ANSA
Per altri 14 e' molto vicina, nove in espansione
(ANSA) - WASHINGTON, 21 ott - Se il vero tema della campagna
presidenziale americana e' la crisi economica e' perche' 27
Stati su 50 sono gia' in recessione,Altri 14 sono 'molti
vicini'. E' questa la mappa tracciata da Moody's Economy
sulla base degli ultimi dati disponibili. Per Moody's solo 9
dei 50 stati possono invece essere considerati 'in
espansione'. La parola 'recessione' e' oggi riconosciuta
come legittima e appropriata anche da alcuni dei principali
consiglieri economici del presidente Bush.
22 Ottobre 2008 00:06 BUENOS
AIRES
ARGENTINA:STOP FONDI
PENSIONE PRIVATI,SCONTRO GOVERNO-BANCHE
di ANSA
-
(ANSA) - BUENOS AIRES, 22 OTT - "Ci saranno molte pressioni,
perché sono pochi gli interessi ma molti gli utili", ha
assicurato oggi il presidente Cristina Fernandez de Kirchner
nell'annunciare l'invio al Parlamento di un progetto di
legge che nazionalizza il sistema dei fondi pensione
privati, mentre la borsa ha registrato un crollo del 10,99%
ed i titoli in pesos una storica caduta generalizzata. "Si
tratta di una misura strutturale, come strutturale è stata
quella del 1994, quando, nell'ambito del liberismo, la
ritirata dello Stato è stata assoluta e totale", ha anche
sottolineato il presidente, in un discorso pronunciato nella
sede dell'Anses, l'organismo che gestisce il sistema
pensionistico statale, attorniata da ministri e governatori.
Cristina Fernandez ha anche definito "una politica del
saccheggio" la riforma previdenziale adottata dall'allora
presidente Carlos Menem, che introdusse appunto i fondi di
pensione privati (Afjp). Il progetto di legge che il
presidente invierà già questa sera al Parlamento, oltre a
prevedere la loro eliminazione, stabilisce che i fondi da
essi accumulati - circa 30 miliardi di dollari - vengano
trasferiti allo Stato. Contro questa misura, vi è stata oggi
in Borsa un'ondata di vendite senza precedenti.
Particolarmente crollate le azioni dei gruppi che gestiscono
le Afjp: Banco Frances -20,98%, Transener - 16,31% e Banco
Macro -15,26%. La nuova radicale riforma sarà dibattuta in
Parlamento a partire dalla prossima settimana. Sia nella
Camera dei deputati che nel Senato il governo ha la
maggioranza, ma l'opposizione ha già annunciato un durissimo
confronto per impedire la sua approvazione. (ANSA).
22 Ottobre 2008 18:23
WASHINGTON
CRISI MUTUI: SUMMIT,
CASA BIANCA SPIEGA PERCHE' SARA' G20
di ANSA
-
(ANSA) - WASHINGTON, 22 OTT - La lista dei 20 partecipanti
al summit mondiale sulla crisi economica del 15 novembre a
Washington annunciata oggi dalla Casa Bianca (19 paesi più
l'Unione Europea) ha suscitato immediate polemiche da parte
dei paesi esclusi, come Spagna o Egitto. La Casa Bianca ha
spiegato oggi il criterio seguito per gli inviti. "Abbiamo
deciso di seguire un modello già esistente, quello del G20,
sorto dopo la crisi economica del 1999 - ha spiegato oggi
Tony Fratto - E' un modello che include anche importanti
paesi emergenti e quindi ci sembra adatto per una crisi che
ha implicazioni globali". "Posso pensare almeno una mezza
dozzina di paesi importanti che non figurano nel G20 e che
avrebbero sicuramente ogni ragione per partecipare al summit
sulla base della importanza della loro economia - ha detto
il portavoce della Casa Bianca - ma dovevamo tracciare una
linea da qualche parte: un numero troppo alto di paesi
avrebbe rischiato di rendere difficile trovare una intesa".
L'invito per il summit è stato inviato a 19 paesi -
Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia,
Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone, Corea del Sud,
Messico, Russia, Arabia Saudita, Sudafrica, Turchia, Regno
Unito, Stati Uniti - più l'Unione Europea. Saranno inoltre
presenti i responsabili di quattro istituzioni: il Fondo
Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, le Nazioni
Unite e il Forum di Stabilità Finanziaria (che è guidato da
Mario Draghi). (ANSA).
22 Ottobre 2008 19:15 ROMA
Crisi mutui: Europa in recessione, gelata nel 3/o trimestre
di ANSA
S&P, +0,5% Pil 2009, Bce si e' mossa in ritardo con taglio
tassi
(ANSA) - ROMA, 22 OTT -Eurolandia 'sembra in recessione' e i
segnali indicano che la contrazione economica dei Quindici
nel 2/o trimestre 'si e' trascinata nel 3/o'. A dirlo e'
Standard & Poor's, i cui analisti Jean-Michel Six e Armelle
Sens puntano l'indice sulla discesa degli investimenti da
parte delle imprese, e rimproverano alla Bce di essersi
mossa con ritardo tagliando i tassi lo scorso ottobre. Si
aspettano per Eurolandia un 2008 in crescita dell'1,5%, in
decisa frenata l'anno prossimo ad appena lo 0,5%. Notando la
flessione del Pil di Francia, Germania e Italia nel secondo
trimestre, S&P nota - guardando ai successivi tre mesi - che
'la produzione industriale misurata da Eurostat e' scesa del
2,4% in Germania, del 2,8% in Francia e del 3,1% in Italia',
mentre anche in gran Bretagna i dati 'indicano decisamente
che la crescita e' divenuta negativa nel terzo trimestre'.
Le previsioni di S&P, per l'Italia, indicano una crescita
dello 0,1% quest'anno, che diventa crescita zero nel 2009.
Mentre Germania e Francia dovrebbero restare in crescita
(rispettivamente +1,7% e +0,5% per la prima e +0,9% e +0,5%
per la seconda), secondo l'agenzia di rating i fanalini di
coda della crescita saranno la Spagna (che dall'1,3% di
crescita quest'anno passera' ad un -0,2% nel 2009), la Gran
Bretagna (da +1% a -0,2%) e l'Irlanda (in contrazione
economica dello 0,5% sia nel 2008 che nel 2009). (ANSA).
|
22 Ottobre 2008 20:02
WASHINGTON
CRISI MUTUI:
VERTICE,USA ANNUNCIANO G20 PER 15 NOVEMBRE/ANSA
CASA BIANCA SPIEGA
RAGIONI FORMATO, SARA' UNA AGENDA APERTA
(di Cristiano Del Riccio) (ANSA) - WASHINGTON, 22 OTT - Gli
Stati Uniti hanno annunciato oggi che il vertice mondiale per
discutere la crisi economica si terrà il 15 novembre nell'area
di Washington con il formato del G-20 con l'obiettivo di
"esaminare i progressi fatti per fronteggiare l'attuale crisi
finanziaria" nonché per "approfondire una comprensione comune
delle sue cause". Il vertice è stato voluto con forza da alcuni
paesi europei e la Casa Bianca, dopo qualche resistenza, ha
accettato l'idea anche se la riunione cadrà quando l'America
avrà già un presidente eletto, fatto destinato a condizionare
l'operato del presidente George W. Bush che, formalmente, sarà
al timone ancora fino al 20 gennaio. La Casa Bianca non ha
saputo dire oggi se al vertice prenderà parte anche il
presidente eletto. "Sono cose che ancora non sappiamo, non
possiamo prendere decisioni per altre persone - ha detto oggi il
portavoce di Bush, Tony Fratto - E' certo che ogni input ed ogni
idea del presidente eletto, in vista del vertice, sarà più che
benvenuta". La Casa Bianca ha spiegato oggi il criterio seguito
per gli inviti. Alcuni paesi, come la Spagna, hanno già
protestato con vigore per un meccanismo che la esclude. "Abbiamo
deciso di seguire un modello già esistente, quello del G20,
sorto dopo la crisi economica del 1999 - ha spiegato oggi Tony
Fratto - E' un modello che include anche importanti paesi
emergenti e quindi ci sembra adatto per una crisi che ha
implicazioni globali". "Posso pensare almeno una mezza dozzina
di paesi importanti che non figurano nel G20 e che avrebbero
sicuramente ogni ragione per partecipare al summit sulla base
della importanza della loro economia - ha detto il portavoce
della Casa Bianca - ma dovevamo tracciare una linea da qualche
parte: un numero troppo alto di paesi avrebbe rischiato di
rendere difficile trovare una intesa". L'invito per il summit è
stato inviato a 19 paesi - Argentina, Australia, Brasile,
Canada, Cina, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia,
Giappone, Corea del Sud, Messico, Russia, Arabia Saudita,
Sudafrica, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti - più l'Unione
Europea. Saranno inoltre presenti i responsabili di quattro
istituzioni: il Fondo Monetario Internazionale, la Banca
Mondiale, le Nazioni Unite e il Forum di Stabilità Finanziaria
(che è guidato da Mario Draghi). Il portavoce Fratto, durante un
briefing al Foreign Press Center di Washington, ha elogiato il
"notevole" lavoro fatto da Draghi alla guida del Forum per
individuare "di iniziative volte a migliorare il funzionamento
dei mercati" e a rafforzarne la stabilità, sottolineando che
avrà un ruolo nelle discussioni previste nei prossimi mesi per
trovare le risposte da dare "per evitare che possa ripetersi
un'altra crisi finanziaria". Gli Stati Uniti considerano il
vertice di metà novembre solo il primo di una serie di incontri
internazionali che cercheranno di individuare le iniziative
necessarie per restituire fiducia e stabilità ai mercati. Il
formato delle riunioni successive sarà deciso in futuro. Gli
Stati Uniti sono preoccupati per le 'tendenze protezioniste' che
sono emerse negli ultimi tempi e intendono usare il vertice del
15 novembre per pigiare a fondo sul pedale della libertà di
commercio e di liberalizzazione degli investimenti. La Casa
Bianca appare meno entusiasta degli europei sul progetto già
annunciato di 'riscrivere gli accordi di Bretton Woods' o 'il
libro delle regole'. "Gli accordi di Bretton Woods, nella forma
originale, si sono evoluti e modificati da tempo - ha
sottolineato Fratto, che ha un passato da economista - Per
quanto riguarda l'idea di 'riscrivere il libro' delle regole, ma
esiste veramente questo manuale? Io non l'ho mai trovato, in
tanti anni, e la materia un po' la conosco". Circa l'agenda del
vertice, con i francesi desiderosi di discutere temi 'scomodi'
per gli Usa come le riforme delle norme sugli hedge funds o sui
santuari bancari, la Casa Bianca ha detto che si tratta di una
'agenda aperta': "ognuno potrà portare gli argomenti e le idee
che ritiene più importanti". (ANSA).
|
WALL STREET: ENNESIMA ONDATA DI VENDITE
22 Ottobre 2008 22:01 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
I sell degli hedge funds avvitano
al ribasso la borsa Usa. S&P500 ai minimi da aprile 2003. Il
calo accelerato dagli smobilizzi dei settori energetico e
commodities. Dollaro sempre piu' forte e euro ai minimi di
due anni. Borsa Argentina: -10%.
Altra ondata di vendite a livello mondiale sui mercati
finanziari. Le deboli previsioni aziendali e i deludenti
dati macroeconomici continuano ad alimentare le tensioni
sulla fase di recessione globale. A Wall Street il Dow Jones
ha ceduto il 5.69% a 8519 dopo essere arrivato a segnare una
perdita massima giornaliera di 698 punti, l’S&P500 il 6.08%
a 896 (minimo da aprile 2003), il Nasdaq e’ arretrato del
4.77% a 1615. In Asia gli indici di riferimento hanno
segnato cali superiori al 6%, pesanti vendite anche sulle
piazze europee e in America Latina, dove il Bovespa
(Brasile) e’ arretrato del 9% ed il Merval (Argentina) ha
registrato un tonfo del 10,11% con un minimo intraday di
-17.97% seguito a un calo di -11.0% martedi' (il peggiore
crollo di due giorni consecutivi dal 1990). Motivo: il
governo ha annunciato la nazionalizzazione dei fondi
pensione privati, per cui si riparla di default.
La situazione resta estremamente tesa a causa delle cattive
prospettive economiche. Gli Stati Uniti, gia’ in recessione,
continuano a soffrire gli effetti della crisi del credito,
ora maggiormente evidenti nelle trimestrali societarie e
nelle brutte stime di crescita degli utili. In Inghilterra,
il capo della Banca Centrale King, ha annunciato che la
crisi bancaria (la peggiore dalla Prima Guerra Mondiale),
spingera’ con molte probabilita’ l’economia in recessione.
Il fatto ha spinto al ribasso la sterlina inglese, ai
peggiori livelli degli ultimi 5 anni a $1.61. Il
rafforzamento del dollaro, volato anche ai massimi di due
anni nei confronti dell’euro (1.2853 con bottom intraday di
1.2740) ha avuto l’effetto di innescare un sell-off
sull’intero comparto delle commodities, con l’oro scivolato
ai minimi di un anno a $735.20 l’oncia (-$32.80).
"Continuiamo ad assistere ad un rallentamento nell’economia
e negli utili, e siamo ancora all’inizio" hanno affermato
diversi trader.
"I fondamentali restano un problema, soprattutto riguardo
alle prospettive societarie e alla spesa dei consumatori"
affermano gli analisti di UBS che raccomandano di rimanere
sulla difensiva e continuare a preferire l’azionario
americano a quello europeo. "Fino ad ora i profitti globali
sono risultati in ribasso del 15% dai picchi, nei precedenti
cicli sono arrivati a segnare cali del 30-40%". Le stime
sugli utili per le societa’ facenti parte dell’S&P500 sono
per una contrazione del 5% per l’intero 2008. Il benchmark
dell’azionario statunitense e’ in calo del 42% dai picchi
dello scorso ottobre.
Non forniscono alcun sollievo agli operatori neanche i
segnali incoraggianti che continuano ad arrivare dal mercato
del credito, con il Libor (il tasso di riferimento applicato
nei prestiti interbancari) sceso per l’ottavo giorno
consecutivo ai minimi di 4 anni, in risposta alle ultime
manovre di politica monetaria.
A livello societario, tutti i titoli del Dow Jones hanno
chiuso in rosso. Perfino McDonald's ha chiuso in rosso
nonostante la trimestrale migliore delle attese. Tra gli
altri componenti che hanno diffuso i risultati trimestrali
in giornata si distinguono in negativo Merck (che ha anche
annunciato un taglio della forza lavoro), Boeing ed AT&T,
tutti in ribasso del 7% circa.
A muoversi in controtendenza sono stati Apple e Yahoo!.
L’azienda di Cupertino ha riportato un incremento dei
profitti migliore delle attese grazie alle forti vendite del
nuovo modello di iPhone (3G). L’outlook emesso dall’azienda
e’ risultato particolarmente debole, ma gli investitori non
hanno sovrappesato il fatto, considerando l’atteggiamento
spesso conservativo dell’azienda nelle previsioni. Il gruppo
media online ha invece riportato risultati peggiori del
consensus ma l’annuncio di un nuovo taglio di posti di
lavoro sta aiutando il titolo a spingersi al rialzo. Dopo la
chiusura delle borse sara’ il gruppo retail attivo sul Web,
Amazon.com, a comunicare gli utili.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico nuovo tonfo del
petrolio. I futures con consegna dicembre, da oggi contratti
di riferimento, hanno ceduto il 7.5% a $66.75 al barile. In
progresso i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10
anni e’ sceso al 3.6180% dal 3.7030% di martedi’.
|
|