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23 Ottobre 2008 00:43 NEW YORK
ARGENTINA VERSO IL SECONDO DEFAULT? BORSA CROLLA -22.6% IN 2 GIORNI
di WSI
La presidente Cristina Fernández vuole appropriarsi di $29 miliardi dei fondi pensione privati. Merval al mínimo da giugno 2004. In ottobre la Borsa di Buenos Aires e' crollata -41,1%. Tango bond al 30%, un valore da pre-collasso.
La borsa di Buenos Aires e' crollata mercoledi' del 10,11% (indice Merval) con un minimo intraday di -17.97% che ha infranto al ribasso la barriera psicologica dei 1000 punti, vendite massicce sui titoli bancari e energetici, e dopo un calo di -11.0% martedi' (il peggiore crollo di due giorni consecutivi dal 1990).
Il mercato argentino e' terrorizzato dalla decisione della presidente Cristina Fernández de Kirchner di voler inviare al Parlamento un progetto di legge che nazionalizza il sistema dei fondi pensione privati prevedendo la possibilità di confiscare capitali per $29 miliardi. Il mercato ha preso l'annuncio della Casa Rosada come un chiaro segnale che il paese potrebbe avviarsi verso il secondo default finanziario in un decennio.
Il Merval ha toccato il mínimo dal giugno 2004, questa settimana il ribasso e' -22,6%, mentre dall'inizio di ottobre la Borsa di Buenos Aires e' crollata -41,1%. Il rendimento dei bond argentini in dollari ha toccato il 30% dopo l'annuncio del governo di voler nazionalizzare i fondi pensione privati per utilizzarne i $29 miliardi in giacenza. Cosi' lo stato potrebbe far fronte alle sue esigenze finanziarie, scrive Bloomberg, in crisi dopo il crollo dei prezzi delle commodities, massima voce dell'export di Buenos Aires.
L'Argentina non ha piu' avuto accesso al mercato internazionale dei capitali dopo il default sul debito nel 2001, che porto' il paese al collasso finanziario ed economico con proteste, blocchi e scioperi dei cittadini che causarono centinaia tra morti e feriti. Secondo alcuni analisti il rendimento altissimo dei bond argentini conferma che il mercato non crede alle bugie del governo di Cristina de Kirchner (la moglie incapace del vecchio presidente) in quanto l'inflazione reale e' 4 volte superiore a quella dichiarata ufficialmente.
Secondo Bloomberg il rendimento del bond dell' Argentina all' 8.28% con scadenza 2033 e' salito ieri del 4.64% al 29.33%, dopo aver toccato un picco oltre il 30%, stando ai calcoli dell'ufficio studi di JP Morgan Chase. Il tango bond rendeva un mese fa 12.16%. Il prezzo di questi titoli di stato, che furono emessi nel 2005 come parte della mega ristrutturazione del debito di Buenos Aires, e' calato del 5.61% mercoledi' a 23.5 centesimi su 1 dollaro, dopo una discesa di -7.8% martedi'. Sono valori da pre-collasso finanziario.

 

 

23 Ottobre 2008 08:38 MILANO
BORSA: IN ASIA ANCORA SFIDUCIA, PRECIPITA SEUL (-7,1%)
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 23 OTT - Ancora una seduta di sfiducia sui listini asiatici che si apprestano a chiudere un'altra giornata nera sui timori di recessione a livello internazionale. A spedire l'indice continentale, Msci Asia Pacifico (-3,2%), sui minimi di quattro anni hanno contribuito il dato peggiore delle stime sull'export in Giappone e il tracollo dei prezzi delle materie prime. E in questo scenario Tokyo, reduce dal tonfo della seduta precedente, ha perso un altro 2,46%. Più pesante Sidney (-4,37 punti percentuali). Mentre è andata peggio al listino sud-coreano con Seul che ha fatto registrare un -7,14%, aggiudicandosi la maglia nera delle Borse asiatiche. Tra i titoli più penalizzati quello del gigante automobilistico Mazda che è capitolato del 12%, mettendo a segno il peggior calo da inizio 2000. Male anche per il produttore di cristalli liquidi Konica Minolta, con il titolo che è arretrato del 13%. Non è andata meglio infine ai titoli del comparto delle materie prime in scia alla debolezza delle quotazioni del petrolio che hanno recuperato soltanto in parte nel finale di seduta (greggio sopra ai 67 dollari al barile). Pesanti quindi Bhp Billiton e Rio Tinto che hanno perso, rispettivamente, il 9,4 e il 15%. Vendite infine sul gruppo finanziario Mitsubishi che è arretrato dell'8%. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse di Asia e Pacifico. - Tokyo -2,46% - Hong Kong -4,65% - Shanghai -1,56% (seduta in corso) - Taiwan -2,72% - Seul -7,14% - Sidney -4,37% - Bombay -2,98% (seduta in corso) - Singapore -3,05% - Kuala Lumpur -1,95% (seduta in corso) - Bangkok -2,83% - Giakarta -3,72%. (ANSA).




23 Ottobre 2008 10:39 TOKYO
Giappone: -85% surplus commerciale aprile-settembre 2008
di ANSA
Risultato peggiore negli ultimi 26 anni
(ANSA) - TOKYO, 23 OTT - Il surplus commerciale giapponese crolla nel semestre aprile-settembre 2008 dell'85,6% su base annuale a 802 miliardi di yen. E' il risultato peggiore degli ultimi 26 anni. Lo rende noto il ministero delle Finanze, secondo cui il Giappone sconta gli effetti della crisi economica e del caro energia, con una crescita piu' rapida dell'import sull'export. Nel complesso, nella prima meta' dell'anno fiscale 2008, le esportazioni giapponesi sono aumentate del 2,5% a 42.904 mld di yen.


 

23 Ottobre 2008 13:06 ROMA
Crisi mutui: Bri, calo record attivi banche
di ANSA
Meno 3% nel secondo trimestre del 2008
(ANSA) - ROMA, 23 OTT - Calo record per gli attivi bancari mondiali nel 2/o trimestre del 2008: il totale degli asset sono diminuiti del 3% a 39.069 mld di dollari. Un crollo piu' che doppio rispetto al precedente record di -1,2%, fatto segnare nel 4/o trimestre del 1998 dopo il crollo dell'hedge fund Usa Long-Term Capital Management (Ltcm). Lo rileva la Banca dei Regolamenti Internazionali, secondo cui 'la riduzione delle attivita' e' legata in primo luogo al calo dei crediti interbancari a breve termine in dollari'. Il calo registrato da aprile a giugno 2008 e' il triplo di quello dell'1% verificatosi dopo l'esplosione della bolla Internet nel secondo trimestre del 2001, sottolinea la Bri nel suo rapporto trimestrale. Le attivita' internazionali delle banche nei confronti dei residenti nel Regno Unito, Usa, Svizzera e Giappone sono scese del 9% a 1.190 miliardi di dollari, mentre quelle verso i residenti della zona euro sono saliti del 2%, nonostante le performance negative di Olanda e Germania. Continua a crescere l'attivita' bancaria nei confronti delle economie emergenti, con un tasso del 4%, mentre verso i centri offshore dei Caraibi si registra una flessione del 5%. Le passivita' si sono ridotte di 1.000 miliardi, inclusi i ritiri dai depositi di 633 miliardi di dollari e da 184 miliardi di sterline, per la maggior parte effettuati da cittadini Usa, britannici e svizzeri.(ANSA).

 

 

23 Ottobre 2008 13:10 MOSCA
CRISI MUTUI: GAZPROM AMMETTE PER LA PRIMA VOLTA DIFFICOLTA'
di ANSA
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(ANSA) - MOSCA, 23 OTT - Il colosso energetico russo Gazprom ha ammesso per la prima volta di subire difficoltà dalla crisi finanziaria globale scatenata dal crollo dei mutui americani. In un rapporto del quale il quotidiano Kommersant è riuscito a procurarsi una copia, si legge che "la situazione corrente potrebbe avere un impatto negativo sulla possibilità del gruppo di ottenere nuovi crediti e di rimborsare i vecchi debiti. La diminuzione della liquidità potrebbe anche impedire ai clienti di pagare in tempo i debiti con Gazprom". Finora il numero uno del colosso statale russo, Aleksei Miller, aveva sempre negato che Gazprom avesse difficoltà a ottenere finanziamenti bancari. Gazprom, scrive Kommersant, ha prorogato di due settimane una gara per crediti pari a 700 milioni di dollari per finanziare l'attività del gruppo: indice che a differenza di quanto asseriva Miller, le banche non fanno più la fila davanti al grattacielo con la fiammella blu. Gazprom ha anche chiesto allo stato un miliardo di dollari per rifinanziare il debito corrente. (ANSA).
 

 

23 Ottobre 2008 13:23 ROMA
Invia
Usa: pignoramenti a livello record, +71%
di ANSA
Nel terzo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2007
(ANSA) - ROMA, 23 OTT - I pignoramenti di abitazioni sono aumentati negli Usa del 71% nel terzo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2007. I pignoramenti hanno cosi' raggiunto il livello-record di 765.558 unita', secondo la societa' specializzata RealtyTrac. Rispetto al secondo trimestre la crescita e' stata invece del 3% mentre nel solo mese di settembre si e' registrata una contrazione del 12%, come conseguenza delle norme varate da diversi Stati per favorire i proprietari di case.

 

 

23 Ottobre 2008 15:41 ROMA
CRISI MUTUI: ROUBINI, RISCHIO CHIUSURA BORSE MONDIALI
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 23 OTT - C'é il rischio che i mercati finanziari globali possano sospendere l' attività per una settimana o per due, in quanto la situazione attuale è a tutti gli effetti di "puro panico". Lo ha affermato oggi Nouriel Roubini, l' economista che due anni fa predisse la crisi, parlando a Londra ad un convegno. Roubini ha spiegato - secondo quanto riferisce Bloomberg - che "si verificherà una massiccia svendita di asset" ed in questo contesto centinaia di hedge fund, cioé i cosiddetti fondi speculativi, dovranno chiudere i battenti. "I rischi sistemici - ha detto ancora Roubini, che insegna all' università di New York - sono diventati via via più grandi"; "stiamo assistendo all' inizio della caduta di una quota consistente di hedge fund" - ha spiegato - al punto che "non sarei sorpreso se le autorità competenti avessero la necessità di chiudere i mercati per una-due settimane". Roubini ha sottolineato che la situazione sta peggiorando sopratutto per i mercati emergenti. "Ci sono una dozzina di mercati emergenti che si trovano in guai finanziari molto severi", ha precisato Roubini, sottolineando che "anche un Paese piccolo può avere un effetto sistemico sull' economia globale". Proprio oggi i tassi interbancari nei Paesi emergenti sono saliti ai massimi da sei anni per via del fatto che la Bielorussia si è aggiunta all' Ungheria, all' Ucraina ed al Pakistan nel chiedere aiuti al FMI. (ANSA).
 

 

 

23 Ottobre 2008 16:32 ROMA
CRISI MUTUI: VOLA AI MASSIMI 6 ANNI RISCHIO PAESI EMERGENTI
di ANSA
ANCHE BIELORUSSIA CHIEDE AIUTO AL FMI
(ANSA) - ROMA, 23 OTT - Il rischio-Paese relativo ai mercati emergenti è volato oggi ai massimi da sei anni, come conseguenza del fatto che anche la Bielorussia ha chiesto aiuto al Fondo Monetario Internazionale, aggiungendosi a Islanda, Pakistan, Ungheria e Ucraina, travolte dalla crisi globale dei mercati. Infatti, il premio extra che gli investitori chiedono per comprare obbligazioni governative dei Paesi emergenti è aumentato di 25 punti base, all' 8,27%, ai massimi dal novembre del 2002, secondo quanto riferito da Bloomberg che a sua volta cita l'indice elaborato da JPMorgan Chase. In particolare, il costo per proteggersi da un'eventuale insolvenza della Russia - sul conto della quale gli analisti di S&P hanno oggi abbassato l'outlook a negativo - è salito dell'1,3% al 10,8%, ai massimi da otto anni. Il forte rallentamento dell'economia globale, che dovrebbe tradursi in recessione, del resto ha comportato un forte abbattimento dei prezzi delle materie prime che fino a poco tempo fa hanno rappresentato una fonte di entrata cospicua per parecchie economie emergenti. La Bielorussia ha avanzato richiesta di prestito per due miliardi di dollari al Fondo, e oltre a questo potrebbe chiedere risorse alle banche centrali di altri Paesi e alle stesse banche commerciali. Proprio oggi Nouriel Roubini, l'economista che previde il collasso dei mercati finanziari nel 2006, ha ammonito circa la situazione di questi Paesi, destinata a un rapido deterioramento con conseguenze su tutta l'economia globale. (ANSA).

 

 

23 Ottobre 2008 17:13 ROMA
CRISI MUTUI: FDIC,CON PIANO USA GARANZIE CONTRO PIGNORAMENTI
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 23 OTT - Il governo federale americano, attraverso il pacchetto di aiuti da 700 miliardi di dollari varato nei giorni scorsi, ha la possibilità di offrire garanzie sui prestiti, e questo potrebbe aiutare chi ha contratto un mutuo a evitare il pignoramento. Lo ha detto Sheila Bair, presidente della Federal Deposit Insurance Corp, l'ente statunitense preposto alla garanzia dei depositi bancari. "Le garanzie sui prestiti possono essere utilizzate come incentivo per chi ha erogato mutui a modificare i termini del prestito", ha detto la Bair durante un'audizione alla commissione Finanze del Senato Usa. "La Fdic sta collaborando strettamente e creativamente con il Tesoro per realizzare i potenziali benefici". (ANSA).



 

23 Ottobre 2008 17:59 ROMA
CAMBI: DOLLARO A MASSIMI DUE ANNI SULL'EURO, POI TIRA FIATO
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 23 OTT - Nuova volata delle quotazioni del biglietto verde, schizzato oggi ai massimi dal novembre 2006 contro l'euro, proseguendo il rally degli ultimi giorni, e di cinque anni contro la sterlina. La divisa unica è scesa oggi fino a quota 1,2728 dollari. Poi, sulla scia di ricoperture e soprattutto di prese di profitto dopo al decisa corsa del biglietto verde, l'euro ha riguadagnato gli 1,2870 dollari, arrivando a segnare un lieve rialzo rispetto alle quotazioni di ieri (1,2856). Molti operatori, secondo la Bloomberg, hanno chiuso le loro posizioni sul dollaro quando la Borsa di New York ha cominciato a guadagnare terreno, e in parecchi si sono spostati sul petrolio e sui titoli petroliferi dopo che il presidente dell'Opec, Chakib Khelil, ha praticamente preannunciato un taglio alla produzione alla riunione del cartello prevista domani. Occhi puntati sul settore dell'edilizia statunitense, epicentro della crisi creditizia, dopo che i pignoramenti di abitazioni sono aumentati negli Stati Uniti del 71% nel terzo trimestre rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, secondo la società specializzata RealtyTrac. Rispetto al secondo trimestre la crescita è stata del 3%, mentre nel solo mese di settembre si è registrata una contrazione del 12%, come conseguenza delle norme varate da diversi Stati per favorire i proprietari di case. A tranquillizzare i mercati, rilanciando le quotazioni di Wall Street, ci ha pensato Sheila Bair, presidente della Federal Deposit Insurance Corp, l'ente statunitense preposto alla garanzia dei depositi bancari: il governo federale americano - ha detto - attraverso il pacchetto di aiuti da 700 miliardi di dollari varato nei giorni scorsi, ha la possibilità di offrire garanzie sui prestiti, e questo potrebbe aiutare chi ha contratto un mutuo a evitare il pignoramento. "La Fdic sta collaborando strettamente e creativamente con il Tesoro per realizzare i potenziali benefici". (ANSA).

 

 

23 Ottobre 2008 18:17 ROMA
CRISI MUTUI: GREENSPAN FA AMMENDA, PIU' CONTROLLI SU FINANZA
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 23 OTT - Greenspan, messo sotto pressione dai legislatori durante l'audizione al Congresso, ha poi rivelato che esiste un "difetto" nell'ideologia 'laissez-faire' che ha dominato l'operato delle autorità finanziarie americane, portando a uno "tsunami di quelli che accadono una volta ogni secolo". "Sì, ho trovato un difetto", ha detto Greenspan in audizione alla Camera secondo quanto riporta la Bloomberg, "ed é esattamente il motivo per cui sono rimasto scioccato, perché sono andato avanti per 40 anni e oltre con prove molto convincenti che quel meccanismo funzionava straordinariamente bene". Greenspan ha quindi ammesso di essersi "in parte" sbagliato opponendosi, negli ultimi anni, ad un maggior controllo dei derivati. (ANSA).

 

 

23 Ottobre 2008 19:06 ROMA
CRISI MUTUI: NEGLI USA E' RECORD PER PIGNORAMENTI DI CASE
di ANSA
MIGLIAIA I LICENZIAMENTI PROGRAMMATI DA GOLDMAN SACHS E GM
(ANSA) - ROMA, 23 OTT - Sale a livelli record il numero degli americani che perde la propria casa perché vittima dei pignoramenti; mentre i prezzi delle abitazioni crollano, la disoccupazione è in aumento e altre migliaia di licenziamenti vengono programmati da un colosso bancario come Goldman Sachs e dal gigante dell'auto General Motors. Sono queste alcune delle cattive notizie giunte oggi da Oltreoceano, che mostrano come gli Stati Uniti stiano facendo i conti con l'imminente recessione. Il mercato immobiliare americano è ancora nel pieno della crisi, tanto che proprio oggi il governo Usa ha fatto sapere che sono allo studio misure per aiutare chi è in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo. I pignoramenti immobiliari hanno raggiunto un nuovo massimo storico, con un aumento del 71% nel terzo trimestre rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, al livello-record di 765.558 unità. Così, il governo federale americano sta pensando di utilizzare parte del pacchetto di aiuti da 700 miliardi di dollari varato dal Congresso nei giorni scorsi, per offrire garanzie sui prestiti in modo da aiutare chi è in difficoltà con le rate a non perdere la propria casa. Ma intanto proprio il boom dei pignoramenti spinge ancora più giù i prezzi delle abitazioni rendendo gli americani più poveri, senza contare che continua l'emorragia di posti lavoro. L'indice dei prezzi delle case - rilevato dall'Office of Federal Housing Enterprise Oversight (OFHEO) - ha segnato ad agosto un crollo del 5,9% su base annua (-0,6% mensile dopo il -0,8% di luglio), mentre le richieste di sussidio di disoccupazione sono salite la scorsa settimana di 15.000 unità, più del doppio di quanto previsto dagli economisti. Le domande di sussidio hanno toccato quota 478.000, ma potrebbero presto raggiungere la soglia psicologica delle 500.000 unità, se si tiene conto delle migliaia di tagli occupazionali annunciati nelle ultime ore. Goldman Sachs sarebbe pronta a eliminare 3.260 dipendenti, il 10% del totale della forza lavoro. Il taglio farebbe salire a oltre 130.000 il numero dei licenziamenti totalizzati nella sola industria finanziaria da metà 2007, offuscando quelli che seguirono lo scoppio della bolla tecnologica. E la cifra potrebbe diventare ancora più alta se si dà credito allo scenario prefigurato da oggi Nouriel Roubini, l'economista che due anni fa predisse la crisi: la situazione di "panico" dei mercati - ha spiegato Roubini a un convegno a Londra - porterà a una "massiccia svendita di asset" e alla chiusura di centinaia di hedge fund con il rischio che i mercati finanziari globali possano sospendere l' attività per una settimana o due. Quanto a General Motors, fa i conti con la pesante crisi del mercato dell'auto e sta pensando di eliminare altri cinquemila posti di lavoro entro il primo novembre attraverso un piano di incentivi all'esodo. E per tagliare ulteriormente i costi, la casa automobilistica ha deciso di sospendere già da novembre il versamento dei contributi a carico dell' azienda per il piano pensionistico. (ANSA).


 

 

23 Ottobre 2008 19:25 MILANO
BORSE: EUROPA EVITA SCIVOLONE, SALISCENDI WALL STREET /ANSA
di ANSA
ANCORA PESANTE ASIA; CROLLANO MATERIE PRIME, BENE GREGGIO
(ANSA) - MILANO, 23 OTT - L'andamento irregolare di Wall Street ha per una volta evitato il peggio alle borse europee, in una giornata che ha visto chiudere in forte ribasso le piazze di Asia e Pacifico, spaventate dalle stime sulle esportazioni giapponesi inferiori alle attese degli analisti. Sui listini europei ha pesato nella prima parte della seduta il calo delle quotazioni delle materie prime, a differenza del greggio, salito alla vigilia del taglio alla produzione di greggio annunciato dall'Opec. La sfiducia è stata alimentata inoltre da una serie di dati macroeconomici, come le vendite al dettaglio e i sussidi di disoccupazione a settembre in Inghilterra, e la fiducia delle imprese in Francia. Infine non ha aiutato il taglio di S&P sulle prospettive del rating della Russia, passate da 'stabili' a 'negative', mentre quello della Bulgaria è stato messo sotto osservazione aprendo di fatto un nuovo fronte per la crisi internazionale: quello dei Paesi emergenti dove si annoverano anche le turbolenze dell'Argentina. La parziale schiarita sull'Europa si è avuta dopo l'avvio di Wall Street, quando gli indici Usa hanno imboccato con decisione la via del rialzo, per poi ripiegare dopo la chiusura dei listini del Vecchio Continente e virare in negativo. La preoccupazione degli investitori è rivolta ai risultati aziendali di fine anno, dopo il taglio delle stime degli analisti finanziari, che prevedono un calo del 4,4% degli utili delle società quotate a fronte di un incremento dell'11% previsto a inizio anno. In questo quadro va letto lo scivolone dei grandi gruppi industriali come Abb (-18,45% a Zurigo), che ha annunciato una crescita degli ordinativi di macchinari ridotta al 7%, contro il balzo del 33% dell'anno prima, o di Renault (-7,15%), che ha ridotto le proprie stime sulle vendite di auto nuove. Giù anche Peugeot (-5,94%) e Volkswagen (-5,76%), mentre Daimler ha ridotto il calo all'1,26% dopo aver interrotto il proprio piano di riacquisto di titoli e aver riportato un utile trimestrale di soli 213 milioni di euro, a fronte di una stima degli analisti di ben 0,81 miliardi. Sotto pressione l'estrattivo-minerario Bhp (-6,48%), già pesante a Sidney, penalizzato dal calo delle materie prime, in particolare di rame ed oro. Discorso diverso invece per il greggio, risalito a quota 68 dollari alla vigilia del taglio alla produzione annunciato dall'Opec, che ha favorito Bp (+5,03%), Shell (+4,84%) e Total (+1,47%), penalizzando invece le compagnie aeree da Air France (-12,82%) a British Airays (-6,42%). Vendite sui bancari Ubs (-4,73%) e Credit Suisse (-4,17%), dopo la cautela sull'ultimo trimestre del 2008 manifestata dall'amministratore delegato Brady Dougan. In calo anche Natixis (-4,48%), Fortis (-3,74%), Ing (-2,7%) e Bbva (-3,96%). In controtendenza Nestlé (+3,35% a Zurigo), che ha rialzato le proprie stime sulle vendite di fine anno dopo l'incremento dei ricavi dei primi 9 mesi. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse mondiali. - Tokyo -2,46% - Hong Kong -3,55% - Seul -7,14% - Sidney -4,37% - Londra +1,16% - Parigi +0,38% - Francoforte -1,12% - Madrid -2,05% - Milano -0,15% - Amsterdam +1,09% - Stoccolma -1,71% - Zurigo -0,54% - New York (Dow Jones) -0,61% (seduta in corso) - New York (Nasdaq) -2,67% (seduta in corso) - Città del Messico -1,38% (seduta in corso) - San Paolo -2,91% (seduta in corso). (ANSA).
 


 

 

 

WALL STREET: A DUE VELOCITA', VOLATILITA' ESTREMA

23 Ottobre 2008 22:05 NEW YORK - di WSI
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Trading nervoso, i listini si muovo in un range di quasi il 7%. Avanzano Dow Jones e S&P500, giu' il Nasdaq appesantito dalla trimestrale di Amazon. Situazione macro preoccupante: pignoramenti record e disoccupazione in crescita.
Un’altra seduta nel segno della volatilita’ per Wall Street. Gli indici si sono mossi nervosamente su entrambi i lati della linea di parita’ prima di archiviare la seduta contrastati. Il Dow Jones, mossosi in un trading range superiore ai 500 punti (+3.3% al picco, -3.2% al bottom), ha guadagnato il 2.02% a 8691, l’S&P500 l'1.27% a 908.15, debole il Nasdaq, in ribasso dello 0.73% a 1603, appesantito dall’ultima trimestrale di Amazon.com.
Alcuni operatori, attratti dai prezzi delle azioni particolarmente depressi dopo il recente sell-off, sono tornati a puntare sull’azionario, ma l’incertezza resta elevata, la situazione globale rimane critica. Sono risultati infatti particolarmente deludenti i segnali emersi sia dal fronte economico che dal comparto societario e da piu’ parti sono stati lanciati allarmi su un possibile inasprimento della crisi (leggi le ultime dichiarazioni di Roubini e Greenspan).
Il dato macro diffuso in mattinata non ha offerto alcuno spiraglio di ripresa sul mercato di lavoro che continua a rimanere debole. Nell'ultima settimana infatti le richieste di sussidio da parte dei disoccupati sono salite in misura superiore alle attese, a 478 mila unita’. Un valore superiore a 400 mila e’ generalmente considerato un sintomo di recessione; lo scorso anno, in questo periodo, l’indicatore era di poco superiore alle 300 mila unita’.
Ad alimentare maggiori preoccupazioni sull’occupazione sono state anche le voci di ulteriori tagli al personale da parte della banca Goldman Sachs (10% della forza lavoro) e del colosso dell’auto General Motors. Il timore degli operatori e dei lavoratori piu’ in generale e’ che altre aziende possano seguire tale strategia per contenere i costi.
In chiaroscuro gli ultimi aggiornamenti dal mercato delle case. RealtyTrac, un’agenzia immobiliare online, ha annunciato che nel mese di settembre i pignoramenti sono dominuiti del 12% rispetto al mese precedente, risultando comunque in progresso del 21% su base annuale. Tuttavia i pignoramenti di abitazioni sono aumentati negli Usa del 71% nel terzo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2007.
Sul fronte societario, attenzione ancora incentrata sul flisso di trimestrali aziendali. Dow Chemical ha riportato un aumento dei profitti del 6%, la casa automobilistica Daimler ha rivisto al ribasso le stime sugli utili, Xerox ha annunciato ulteriori misure per la riduzione dei costi. La casa farmaceutica Eli Lilly ha annunciato una perdita di quasi $1.5 miliardi a causa di spese non previste legate ad un’investigazione sul Zyprexa. Numeri migliori del consensus sono stati riportati da Altria Group, Bristol-Myers, e UPS (che pero’ ha anche ammonito sui lunghi tempi della ripresa economica - non prima del 2010).
Nel comparto hi-tech, il colosso retail attivo sul web Amazon.com ha riportato utili migliori delle attese (profitti in rialzo +48%) ma le prospettive di un calo delle vendite per i prossimi mesi hanno avuto l’effetto di spingere il titolo al ribasso del 10% circa in avvio, per poi recuperare interamente sul finale di seduta. Il gigante giapponese Sony ha tagliato l’outlook sull’intero anno fiscale, citando le vendite hi-tech in calo e il difficile momento della divisione finanziaria. Subito dopo la chiusura delle borse sara' il colosso Microsoft a diffondere i numeri fiscali.
Sugli altri mercati, in rialzo il petrolio. I futures con consegna dicembre sono avanzati di $1.09 a $67.84 al barile. Sul valutario, in lieve recupero l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi' a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.2880. Ancora in calo l’oro. I futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno perso $20.50 a $714.70 l’oncia. Avanzano infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.5340%.
 
 

Fonte - WallStreetItalia