27 Ottobre 2008 03:04 TOKYO
BORSA: TOKYO INVERTE ROTTA (+3%),
RIMBALZA DA MINIMI 1982
di ANSA
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(ANSA) - TOKYO, 27 OTT - La Borsa di Tokyo inverte la rotta
con il Nikkei che guadagna il 3,01%, a 7.878,97 punti.
L'indice di riferimento del listino nipponico, tuttavia, è
scivolato nella prima parte della seduta sotto quota 7.500,
portandosi ai minimi dal 9 novembre 1982. (ANSA).
27 Ottobre 2008 08:46 MILANO
BORSA: ASIA IN CALO, RESTA PANIC SELLING
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 27 OTT - Ancora segno negativo sulle Piazze
del continente asiatico, il quarto consecutivo. "Un bagno di
sangue" commenta esasperato un operatore. Tra i listini
peggiori quello delle Filippine dove gli scambi nel corso
della seduta sono stati sospesi per 15 minuti dopo che gli
indici di riferimento perdevano oltre il 10 per cento per
chiudere poi in calo del 12 per cento. "Il mercato resta
focalizzato sugli effetti negativi della crisi invece che
guardare alle azioni dei governi e delle banche centrali
tese a riportare fiducia", afferma un operatore. A Seul
Hyundai Heavy ha perso il 7,4%, Samsung Heavy Industries il
12 per cento. Mitsubishi Ufj ha lasciato l'11%, Mizuho
Financial l'8% e Sumitomo Mitsui Financial l'11 per cento.
Tonfo di Taiwan trascinata al ribasso da Hon Hai Precision
(-6,9%), Quanta Computer (-7%) e Cathay Financial Holding
(-6,9%). Di seguito, gli indici dei titoli guida delle
principali piazze finanziarie di Asia e Pacifico. - Tokyo
-6,36% - Hong Kong -12,45% - Shanghai -6,32% (seduta in
corso) - Taiwan -4,65% - Seul +0,82% - Sidney -1,56% -
Bombay -11,14% - Singapore CHIUSA - Kuala Lumpur CHIUSA -
Bangkok -6,96% - Giakarta -6,87% (seduta in corso). (ANSA).
27 Ottobre 2008 10:47 LONDRA
Petrolio: Brent scende sotto 60 dollari al barile
di ANSA
E' la prima volta dal marzo del 2007
(ANSA) - LONDRA, 27 OTT - Il barile del Brent, greggio di
riferimento europeo quotato a Londra, e' sceso sotto i 60
dollari a barile, e'la prima volta da marzo 2007. Il prezzo
del petrolio con consegna a dicembre ha toccato i 59,02
dollari, il livello piu' basso da febbraio del 2007. Sul
mercato di New York, intanto, il petrolio 'light sweet
crude', con consegna nello stesso mese di dicembre, e'
crollato a 61,30 dollari, la quotazione piu' bassa da maggio
del 2007.
27 Ottobre 2008 11:29 MILANO
BORSA: HONG KONG -12,7% IN CHIUSURA, PEGGIOR CALO DAL 1997
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 27 OTT - Tonfo della Borsa di Hong Kong.
L'indice Hang Seng ha perso in chiusura il 12,7% segnando il
maggior calo dal 1997. Nel corso della seduta il listino ha
segnato un ribasso anche del 15,4%, sui livelli segnati nel
1989 dopo i fatti di piazza Tienanmen.(ANSA).
27 Ottobre 2008 12:41 MILANO
CRISI MUTUI: PER BORSE
OTTOBRE NERO, ASIA A MINIMI STORICI
di ANSA
IL PUNTO ALLE 12.30
(ANSA) - MILANO, 27 OTT - La settimana borsistica si apre
con nuovi crolli, partiti dall'Asia e arrivati in Europa, in
attesa di vedere come si muoverà Wall Street: l'apertura è
attesa in calo con i futures sullo Standard & Poor's che
cedono il 3,5 per cento. Resta la paura sul fronte bancario
e la convinzione che gli sforzi dei governi non
allontaneranno la recessione. Il lunedì nero ha segnato Hong
Kong (-13%) dove l'indice guida ha segnato il peggior calo
dal 1997 e nel corso della seduta ha toccato un minimo a
-15,4%, sui livelli segnati nel 1989 dopo i fatti di piazza
Tienanmen. "Ad ogni calo, segue un calo" commenta un
operatore lasciando intendere che non si vede uscita dal
circolo vizioso. In Europa l'indice di riferimento, il DJ
Stoxx 600 lascia il 4,3%, e si avvia a chiudere ottobre come
peggior mese della storia, con un calo complessivo ad oggi
del 26 per cento e oltre 12 trilioni di dollari bruciati.
Tra i più colpiti i bancari con Ubs e Deutsche Bank che
cedono oltre l'8 per cento. A Parigi Societé Generale perde
quasi il 15% e Bnp Paribas il 9,65 per cento. A Milano
Intesa Sanpaolo è costretta a due stop per eccesso di
ribasso (-11%) e Unicredit lascia il 6,61 per cento. A
Francoforte invece fuochi artificiali di Volkswagen (+74%)
grazie al rafforzamento dell'asse con Porsche. Di seguito
gli indici dei titoli guida delle principali borse europee.
- Londra -4,50% - Parigi -6,20% - Francoforte -3,94% -
Madrid -5,90% - Milano -5,55% - Amsterdam -5,28% - Stoccolma
-5,37% - Zurigo -4,68%. (ANSA).
27 Ottobre 2008 13:31 ROMA
CRISI MUTUI: TESORO
USA PENSA SOSTEGNO SOGGETTI NON BANCARI
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 27 OTT - Il Tesoro statunitense sta prendendo
in considerazione la possibilità di un intervento di
sostegno anche a favore di soggetti non bancari. Lo ha detto
l' assistente segretario al Tesoro per le istituzioni
finanziarie, David Nason, in un' intervista all' emittente
CNBC. Fino ad oggi il maxipiano da 700 miliardi di dollari
ha sostenuto le banche, in particolare con una
ricapitalizzazione da 125 miliardi in nove istituti. Nason
ha precisato invece, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse
possibile un aiuto anche a favore delle compagnie di
assicurazione o delle case automobilistiche, che "abbiamo
preso in considerazione qualche cosa del genere". Nason ha
aggiunto - secondo quanto riportato da Bloomberg - che il
Tesoro ha intenzione di ascoltare le richieste che verranno
fatte da questi comparti. (ANSA).
27 Ottobre 2008 13:45 NEW
YORK
IL GOVERNO USA DA OGGI
COMPRA COMMERCIAL PAPER
di WSI
Una mossa cruciale per rendere liquido un mercato congelato.
La Federal Reserve di New York ha comunicato che il tasso a
cui avverranno le operazioni e' 2.88%. Alert per migliaia di
aziende: il Libor e' al 3.5%.
Il governo degli Stati Uniti ha comunicato poco fa che da
oggi comincera' a funzionare il nuovo fondo per l'acquisto
di commercial paper, una mossa cruciale nell'ambito del
piano di salvataggio e stabilizzazione dei mercati
finanziari che ha come obiettivo rendere liquido un mercato
congelato e fare in modo che alle aziende produttive torni
un flusso di capitali sufficiente per stare in business.
La Federal Reserve di New York, incaricata di gestire
l'operazione per conto del Ministero del Tesoro Usa tramite
il Treasury Department's Capital Purchase Program, ha
comunicato che il tasso a cui avverranno le transazioni di
riacquisto di commercial paper e' il 2.88%. Cio' pone
migliaia di operatori in tutto il mondo di fronte alla
possibilita' di effettuare operazioni di arbritraggio,
soprattutto perche' il tasso Libor in questo momento quota
il 3.5%.
Un'altra conseguenza indiretta nei prossimi giorni sara',
secondo alcune fonti finanziarie di New York, che il tasso
Libor dovra' per forza scendere, poiche' non puo' continare
a essere quotato 3.5% se nel frattempo il governo americano
acquista commercial paper a tre mesi (di tipo A1 E P1, cioe'
della migliore qualita', con riferimento alla "carta" di
aziende primarie come possono essere IBM o GE) al tasso di
2.88%.
27 Ottobre 2008 14:00 ROMA
Crisi mutui: Morgan
Stanley ha speso 23 mld di dollari
di ANSA
Ha dovuto sostenere i propri fondi dopo fuga dei clienti
(ANSA) - ROMA, 27 OTT - Morgan Stanley ha speso a settembre
23 mld di dollari per sostenere i propri fondi dopo la fuga
dei clienti dagli investimenti in liquidita'. Le richieste
di riscatto dei clienti hanno totalizzato il mese scorso i
46 miliardi, concentrati fra i fondi che sottoscrivono il
debito a breve termine delle aziende. Secondo alcuni
analisti, Morgan Stanley potrebbe aver attinto agli schemi
predisposti dalla Fed per sostenere il settore dei fondi a
breve termine.
27 Ottobre 2008 14:51 ROMA
Crisi mutui: Usa,
sostegno Tesoro a due banche
di ANSA
A SunTrust Banks e State Street aiuti in cambio di azioni
(ANSA) - ROMA, 27 OTT - SunTrust Banks e State Street
beneficeranno di un sostegno da parte del Tesoro Usa in
cambio di azioni privilegiate e di warrant. SunTrust Banks,
il maggiore istituto di credito dello Stato della Georgia,
otterra' 3,5 miliardi di dollari in cambio del trasferimento
di azioni privilegiate e di warrant. Per State Street
l'intervento sara' di due miliardi di dollari, in cambio di
20mila azioni privilegiate e di 5,58 milioni di warrant a
dieci anni.
27 Ottobre 2008 16:12 TOKYO
Cambi: G7 lancia l'allarme sullo superyen
di ANSA
Ma non interverra', dice Lagarde. Borsa Tokyo frana
(ANSA) - TOKYO, 27 OTT - Il Giappone ottiene un insolito
allarme del G7 sullo superyen che abbatte la competitivita'
di un sistema produttivo orientato all'export. Lo yen ha
polverizzato ogni record verso dollaro (+13% il guadagno
solo in ottobre) ed euro (+26%) ma -precisa il ministro
delle Finanze francese Lagarde- il G7 non interverra'. Sui
timori per la tenuta dell'economia (la Banca del Giappone si
appresta ad azzerare la crescita 2008) e delle banche la
Borsa di Tokyo (-6,36% il Nikkei) frana ai minimi dal 1982.
E' stato Shoichi Nakagawa, il ministro delle Finanze
nipponico, a rendere noto il comunicato congiunto del G7
secondo cui l'eccessiva volatilita' della moneta nipponica
potrebbe avere 'implicazioni negative sulla stabilita'
economica e finanziaria', mentre viene ribadito 'l'interesse
condiviso in un sistema finanziario internazionale stabile',
con la promessa di continuare a 'cooperare in maniera
adeguata'. In altri termini, Tokyo prova la carta della
persuasione: non interviene direttamente sui mercati
valutari, cosa che non fa da marzo 2004, pur avendo riserve
formidabili per 1.000 miliardi di dollari, ma fa mettere
nero su bianco che la forza dello yen (salito a 92-93 contro
il dollaro e a 11-116 contro l'euro) e' un problema
internazionale.(ANSA).
27 Ottobre 2008 18:05 ROMA
CRISI MUTUI: CAMBI
NELLA BUFERA; G7/YEN, E' GIALLO/ANSA
di ANSA
EURO SOTTO 1,24 DLR, FRANCO SVIZZERO AI MASSIMI SU VALUTA
UNICA
(ANSA) - ROMA, 27 OTT - La crisi generalizzata dell'
economia e dei mercati finanziari ha oggi ufficialmente
impattato sul mercato dei cambi, con il G7 che da Tokyo ha
diffuso un comunicato fuori programma in cui ha preso
posizione contro l' eccessiva volatilità dello yen.
Peraltro, intervistata da Bloomberg il ministro delle
Finanze francese Christine Lagarde ha smentito la
possibilità di un intervento del gruppo dei maggiori Paesi
industrializzati, osservando che saranno eventualmente le
autorità giapponesi a muoversi per evitare un eccessivo
apprezzamento della valuta. Il tutto è avvenuto in un
contesto in cui l' euro continua a perdere colpi, sotto 1,24
(minimo di seduta a 1,2335) contro dollaro, mentre il franco
svizzero è salito al record sempre contro la divisa unica, a
1,4315. La situazione attuale sta rimodulando completamente
i rapporti di cambio fra le maggiori valute rispetto ai
valori di appena qualche mese fa. La ragione di questi
movimenti sta innanzitutto appunto nelle ripercussioni
derivanti dalla crisi dei mercati. Gli operatori infatti
stanno procedendo al rimborso dei prestiti contratti a suo
tempo sopratutto in yen e franchi svizzeri, ad un tasso d'
interesse basso, per finanziare lo 'shopping' indirizzato ad
asset redditizi, che al momento attuale sono diventati molto
rischiosi. La conseguenza è appunto un forte rialzo di
queste due valute, a spese non solo dell' euro ma dello
stesso dollaro. Quanto al dollaro, sta beneficiando del
fatto che gli hedge fund e le banche stanno vendendo asset
per rastrellare liquidità, in vista della chiusura di
posizioni di bilancio e dei rimborsi alla clientela. Al di
là di questo, più in generale il dollaro sembra essere
tornato al suo ruolo di valuta-guida (con buona pace di chi
vorrebbe una riforma degli accordi di Bretton Woods) perché
nel bel mezzo della crisi generalizzata gli Usa hanno il
vantaggio derivante dall' essersi mossi molti mesi addietro
con una serie di misure straordinarie per fronteggiare il
dissesto. Al contrario, in Europa, ma anche in altre
macroaree, si è fatto poco o nulla almeno fino a poche
settimane fa. Ragion per cui gli Stati Uniti sembrano meglio
posizionati per uscire dalla crisi, al contrario di altri.
Sempre oggi il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, ha
preannunciato il già scontato taglio dei tassi il 6
novembre, che dovrebbe essere di mezzo punto percentuale. Ma
fra due giorni la Fed si prepara a ridurre il costo del
denaro probabilmente sempre di mezzo punto, con la
conseguenza che il diffenziale fra tasso-Bce e Fed Funds non
è destinato ad attenuarsi. La situazione congiunturale
europea nel frattempo peggiora, prova ne sia che l' indice
IFO tedesco ad ottobre è sceso ai minimi da più di cinque
anni. Tornando al G7, l' effetto del comunicato diffuso da
Tokyo è stato irrilevante sul mercato valutario, con lo yen
salito contro euro fino a 113,64 (massimo da maggio 2002).
Probabilmente la presa di posizione doveva avere un valore
politico, tenuto conto della precisazione fatta da Lagarde
secondo cui un intervento congiunto non è possibile. Il
mercato non ha dato così credito a questa mossa. (ANSA).
27 Ottobre 2008 19:54 ROMA
CRISI MUTUI:BCE PRONTA A TAGLIARE TASSI, MERCOLEDI' FED/ANSA
di ANSA
TRICHET PARLA DI RIDUZIONE 6 NOVEMBRE;PER ANALISTI MEZZO
PUNTO
(ANSA) - ROMA, 27 OTT - La Bce è pronta a tagliare i tassi
di interesse. Il presidente dell'istituto centrale europeo,
Jean-Claude Trichet, è stato chiaro e, parlando a Madrid, ha
detto che c'é la "possibilità" di una riduzione del costo
del denaro in occasione della riunione del consiglio
direttivo del prossimo sei novembre. Sulla stessa linea la
Federal Reserve e la Banca d'Inghilterra che si apprestano a
varare nuovi interventi per aiutare economia e mercati di
fronte all'imminente recessione, anche se appare poco
probabile una nuova azione coordinata come accaduto lo
scorso otto ottobre. Un'ipotesi spuntata dopo che il primo
ministro britannico, Gordon Brown, ha parlato della
possibilità di nuovi tagli dei tassi d'interesse da parte
delle principali banche centrali mondiali. "L'inflazione
dovrebbe scendere nei prossimi mesi - ha detto Brown - e
questo significa che c'é spazio perché tutte le autorità
monetarie, inclusa la Banca d'Inghilterra, prendano una
decisione sui tassi d'interesse". Quanto basta per far
intravedere un nuovo intervento concertato come quello dello
scorso 8 ottobre, quando, per la prima volta nella storia,
la Fed,la Bce e altre cinque banche centrali hanno varato un
taglio di emergenza del costo del denaro nell'ordine di
mezzo punto. Ora, però, sembra più probabile che ciascun
istituto agisca autonomamente, mentre si fa più serrato il
coordinamento fra i capi di governo europei: Brown
incontrerà domani il presidente francese Nicolas Sarkozy per
discutere della crisi finanziaria internazionale, mentre
giovedì vedrà la cancelliera tedesca Angela Merkel. Intanto
oggi Trichet ha voluto preparare il terreno in vista della
riunione del board monetario della prossima settimana. Il
governatore della Bce ha spiegato che l'eventuale taglio è
"una possibilità", non una certezza: molto dipenderà
dall'allentamento delle prospettive d'inflazione, ha detto
Trichet mettendo però in evidenza il prevalere di rischi al
ribasso per la crescita economica. Per il numero uno dell'Eurotower,
la crescita reale del Pil è vista in rallentamento, con un
elevato grado di incertezza, mentre l'inflazione resterà
superiore al livello desiderato dalla Bce per diverso tempo,
per poi rientrare nei parametri nel 2009. Il mercato
scommette su una sforbiciata di mezzo punto che farebbe
scendere il tasso Bce dall'attuale 3,75% al 3,25%, tenuto
conto dello scenario di recessione severa che si profila per
Eurolandia. Solo a metà novembre si avrà un quadro completo
sul Pil dei Paesi dell'eurozona, ma intanto nella prima
economia dell'area, la Germania, si è registrato oggi un
crollo della fiducia delle imprese scesa a ottobre ai minimi
da cinque anni. Un test determinante ci sarà dopodomani,
quando toccherà alla Federal Reserve correggere il livello
dei tassi di interesse, avendo già in mano i dati sul Pil
Usa del terzo trimestre (che verranno ufficializzati il
giorno successivo): in base alla prima lettura, si dovrebbe
registrare una crescita negativa dello 0,5% dopo quella
invariata del trimestre precedente. Il board della Fed dovrà
tenere conto di quale sarà lo scenario Usa e per ora la
maggioranza degli economisti punta su un taglio di mezzo
punto che abbasserebbe il tasso sui Fed Funds sall 1,5%
all'1%.(ANSA).
27 Ottobre 2008 20:12 MILANO
CRISI MUTUI:BORSE ASIA CROLLANO, EUROPA EVITA IL PEGGIO/ANSA
di ANSA
TOKYO PERDE OLTRE 6%, WALL STREET REGGE SU ATTESA TAGLIO
TASSI
(ANSA) - MILANO, 27 OTT - Nuova giornata di tensione e paura
per le Borse mondiali. Dopo i tonfi di venerdì scorso i
listini asiatici sono andati ancora una volta a picco mentre
le Borse europee, dopo un avvio disastroso, hanno cercato di
recuperare nel pomeriggio, aggrappate alle parole del
presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, che ha definito
"possibile" un nuovo taglio dei tassi nell'eurozona.
Estremamente volatile Wall Street dove si dà per scontata
una riduzione del costo del denaro nella riunione della Fed
di dopodomani (si scommette per un taglio di 75 punti base)
e si è in attesa di conoscere il dato sul Pil americano
giovedì. Stanno aiutando gli indici di New York il dato
sulle vendita di nuove case, salito inaspettatamente a
settembre del 2,7%, e il piano di sostegno da 31 miliardi di
dollari del Tesoro a cui hanno aderito 14 istituti
regionali. La mattinata si è aperta con le Borse asiatiche
sommerse dal fuoco del 'panic selling': Tokyo (-6,3%) è
tornata sui livelli del 1982 mentre Hong Kong (-12,7%) ha
vissuto la peggior seduta degli ultimi 11 anni. L'ondata di
ribassi si è poi estesa all'Europa dove in apertura tutti
gli indici scendevano di oltre cinque punti percentuali sui
timori di un deteriorarsi della situazione economica.
L'indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche a ottobre
è sceso ai minimi degli ultimi cinque anni, i prezzi delle
case in Inghilterra sono crollati come mai negli ultime
sette anni mentre il costo per assicurare le obbligazioni
societarie ad alto rendimento contro i default, segnalato
dall'indice iTraxx, è salito a livelli da 'allarme rosso'.
Alla fine Londra (-0,79%) e Francoforte (+0,91%) - aiutata
dall'anomalo rally di Volkswagen (+130%), legato alla
decisione di Porsche di salire al 75% del capitale mettendo
in fuorigioco i ribassisti sul titolo - hanno limitato le
perdite ma non così gli altri listini del Vecchio Continente
che, Milano inclusa, hanno chiuso con ribassi tra il 3 e il
4%. L'indice Dj Stoxx 600 ha ceduto l'1,9%, bruciando 89
miliardi di euro di capitalizzazione. Trichet, in presenza
di un attenuarsi dei rischi inflazionistici e di un
aggravarsi della crisi economica, ha definito "possibile"
(ma "non certo") un taglio dei tassi nella seduta del
prossimo 6 novembre. Oggi la Banca Centrale della Corea del
Sud ha tagliato di 75 punti base il costo del denaro mentre
Israele di 50 punti. Crescono dunque le attese per una nuova
manovra sui tassi, dopo quella concordata lo scorso 8
ottobre da parte della Bce, Fed, Banca d'Inghilterra, banche
centrali del Canada, Svezia e Svizzera (che hanno tagliato
di mezzo punto percentuale il costo del denaro). Il
deteriorarsi del contesto economico nel frattempo ha spinto
il Fondo Monetario Internazionale, dopo gli interventi a
favore di Ucraina e Islanda, a promettere 'sostanziosi'
aiuti anche alla Bulgaria mentre l'agenzia Standard & Poor's
ha continuato a tagliare rating sovrani (oggi é toccato a
Romania, Lituania e Lettonia). Sui listini sono andate
ancora a picco le banche (oggi si è registrato il primo
default, quello dell'islandese Kaupthing), con Commerzbank
(-17,5%), Natixis (-15,8%), Societé Generale (-15,5%),
Deutsche Bank (-15,1%) e Intesa Sanpaolo (-10,1%). Ondata di
vendite su Deutsche Postbank (-24%) dopo il trimestre in
rosso a causa delle svalutazioni e del collasso di Lehman
Brothers. Oggi gli aumenti di capitale, oltre alle banche
Usa, hanno interessato Swedbank (1,2 miliardi), la belga Kbc
(3,5 miliardi offerti dallo Stato) e la nipponica Mitsubishi
Ufj (8 miliardi), scesa a Tokyo dell'11%. Tra le auto sono
crollate Renault (-12,6%) e Daimler (-9,2%) che, secondo
indiscrezioni, fermerà la produzione per cinque settimane.
In calo a New York General Motors: secondo indiscrezioni il
gruppo avrebbe chiesto al Governo Usa sostegno finanziario
nella fusione con Chrysler. Di seguito gli indici dei titoli
guida delle principali Borse Mondiali: - Tokyo -6,36% - Hong
Kong -12,70% - Shanghai -6,32% - Londra -0,79% - Parigi
-3,96% - Francoforte +0,91% - Madrid -4,11% - Milano -3,96%
- Amsterdam -3,59% - Stoccolma -3,06% - Zurigo -3,07% - New
York (Dow Jones) +0,16% (IN CORSO) (S&P 500) -0,52% (IN
CORSO) (Nasdaq) -0,54% (IN CORSO) - Città del Messico +3,14%
(IN CORSO) - San Paolo -3,47% (IN CORSO). (ANSA).
27 Ottobre 2008 21:19 NEW
YORK
CDS: IL COSTO PER
PROTEGGERSI DAI DEFAULT SALE AL MASSIMO STORICO
di WSI
L'indice dei bond europei che viene considerato un benchmark
del settore e' schizzato per la prima volta sopra la quota
psicologica dei 900 punti base. Coinvolte aziende big come
Bayer, Peugeot Citroen, New York Times.
I tempi sono talmente grami, sui mercati finanziari, che il
costo per proteggere i bond emessi dalle grandi aziende
dall'ipotesi di in default (bancarotta) e' salito la scorsa
settimana a un nuovo record storico, e cio' per via del
continuo de-leveraging in atto sui mercati mondiali che ha
spinto le borse in ribasso mediamente di -50% dall'inizio
dell'anno, il petrolio in calo del 55% dal top e la
capitalizzazione della borsa Usa da $18 trilioni
dell'ottobre 2007 a meno di $10 trilioni la scorsa
settimana.
I CDS (Credit-default swaps) sottoscritti come paracadute
contro il fallimento da societa' dal marchio notissimo come
Bayer AG, la piu' grande azienda farmaceutica tedesca, o dal
costruttore auto frencese PSA Peugeot Citroen oppure negli
Stati Uniti da un colosso media come il New York Times, sono
saliti la scorsa settimana ai massimi assoluti. L'indice dei
bond europei che viene considerato un benchmark del settore
e' schizzato per la prima volta sopra la quota psicologica
dei 900 punti base, il giorno in cui il governo inglese ha
annunciato una contrazione dell'economia nel terzo trimestre
piu' forte del previsto.
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