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..... Sabato 25 Ottobre 2008   Sabato 25 Ottobre 2008   Lunedì 27 Ottobre 2008 .....

 

 

 

 

27 Ottobre 2008 03:04 TOKYO
BORSA: TOKYO INVERTE ROTTA (+3%), RIMBALZA DA MINIMI 1982
di ANSA
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(ANSA) - TOKYO, 27 OTT - La Borsa di Tokyo inverte la rotta con il Nikkei che guadagna il 3,01%, a 7.878,97 punti. L'indice di riferimento del listino nipponico, tuttavia, è scivolato nella prima parte della seduta sotto quota 7.500, portandosi ai minimi dal 9 novembre 1982. (ANSA).
 

 

27 Ottobre 2008 08:46 MILANO
BORSA: ASIA IN CALO, RESTA PANIC SELLING
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 27 OTT - Ancora segno negativo sulle Piazze del continente asiatico, il quarto consecutivo. "Un bagno di sangue" commenta esasperato un operatore. Tra i listini peggiori quello delle Filippine dove gli scambi nel corso della seduta sono stati sospesi per 15 minuti dopo che gli indici di riferimento perdevano oltre il 10 per cento per chiudere poi in calo del 12 per cento. "Il mercato resta focalizzato sugli effetti negativi della crisi invece che guardare alle azioni dei governi e delle banche centrali tese a riportare fiducia", afferma un operatore. A Seul Hyundai Heavy ha perso il 7,4%, Samsung Heavy Industries il 12 per cento. Mitsubishi Ufj ha lasciato l'11%, Mizuho Financial l'8% e Sumitomo Mitsui Financial l'11 per cento. Tonfo di Taiwan trascinata al ribasso da Hon Hai Precision (-6,9%), Quanta Computer (-7%) e Cathay Financial Holding (-6,9%). Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali piazze finanziarie di Asia e Pacifico. - Tokyo -6,36% - Hong Kong -12,45% - Shanghai -6,32% (seduta in corso) - Taiwan -4,65% - Seul +0,82% - Sidney -1,56% - Bombay -11,14% - Singapore CHIUSA - Kuala Lumpur CHIUSA - Bangkok -6,96% - Giakarta -6,87% (seduta in corso). (ANSA).
 

 

27 Ottobre 2008 10:47 LONDRA
Petrolio: Brent scende sotto 60 dollari al barile
di ANSA
E' la prima volta dal marzo del 2007
(ANSA) - LONDRA, 27 OTT - Il barile del Brent, greggio di riferimento europeo quotato a Londra, e' sceso sotto i 60 dollari a barile, e'la prima volta da marzo 2007. Il prezzo del petrolio con consegna a dicembre ha toccato i 59,02 dollari, il livello piu' basso da febbraio del 2007. Sul mercato di New York, intanto, il petrolio 'light sweet crude', con consegna nello stesso mese di dicembre, e' crollato a 61,30 dollari, la quotazione piu' bassa da maggio del 2007.
 

 

27 Ottobre 2008 11:29 MILANO
BORSA: HONG KONG -12,7% IN CHIUSURA, PEGGIOR CALO DAL 1997
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 27 OTT - Tonfo della Borsa di Hong Kong. L'indice Hang Seng ha perso in chiusura il 12,7% segnando il maggior calo dal 1997. Nel corso della seduta il listino ha segnato un ribasso anche del 15,4%, sui livelli segnati nel 1989 dopo i fatti di piazza Tienanmen.(ANSA).
 

 

27 Ottobre 2008 12:41 MILANO
CRISI MUTUI: PER BORSE OTTOBRE NERO, ASIA A MINIMI STORICI
di ANSA
IL PUNTO ALLE 12.30
(ANSA) - MILANO, 27 OTT - La settimana borsistica si apre con nuovi crolli, partiti dall'Asia e arrivati in Europa, in attesa di vedere come si muoverà Wall Street: l'apertura è attesa in calo con i futures sullo Standard & Poor's che cedono il 3,5 per cento. Resta la paura sul fronte bancario e la convinzione che gli sforzi dei governi non allontaneranno la recessione. Il lunedì nero ha segnato Hong Kong (-13%) dove l'indice guida ha segnato il peggior calo dal 1997 e nel corso della seduta ha toccato un minimo a -15,4%, sui livelli segnati nel 1989 dopo i fatti di piazza Tienanmen. "Ad ogni calo, segue un calo" commenta un operatore lasciando intendere che non si vede uscita dal circolo vizioso. In Europa l'indice di riferimento, il DJ Stoxx 600 lascia il 4,3%, e si avvia a chiudere ottobre come peggior mese della storia, con un calo complessivo ad oggi del 26 per cento e oltre 12 trilioni di dollari bruciati. Tra i più colpiti i bancari con Ubs e Deutsche Bank che cedono oltre l'8 per cento. A Parigi Societé Generale perde quasi il 15% e Bnp Paribas il 9,65 per cento. A Milano Intesa Sanpaolo è costretta a due stop per eccesso di ribasso (-11%) e Unicredit lascia il 6,61 per cento. A Francoforte invece fuochi artificiali di Volkswagen (+74%) grazie al rafforzamento dell'asse con Porsche. Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali borse europee. - Londra -4,50% - Parigi -6,20% - Francoforte -3,94% - Madrid -5,90% - Milano -5,55% - Amsterdam -5,28% - Stoccolma -5,37% - Zurigo -4,68%. (ANSA).
 

 

27 Ottobre 2008 13:31 ROMA
CRISI MUTUI: TESORO USA PENSA SOSTEGNO SOGGETTI NON BANCARI
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 27 OTT - Il Tesoro statunitense sta prendendo in considerazione la possibilità di un intervento di sostegno anche a favore di soggetti non bancari. Lo ha detto l' assistente segretario al Tesoro per le istituzioni finanziarie, David Nason, in un' intervista all' emittente CNBC. Fino ad oggi il maxipiano da 700 miliardi di dollari ha sostenuto le banche, in particolare con una ricapitalizzazione da 125 miliardi in nove istituti. Nason ha precisato invece, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse possibile un aiuto anche a favore delle compagnie di assicurazione o delle case automobilistiche, che "abbiamo preso in considerazione qualche cosa del genere". Nason ha aggiunto - secondo quanto riportato da Bloomberg - che il Tesoro ha intenzione di ascoltare le richieste che verranno fatte da questi comparti. (ANSA).

 

 

27 Ottobre 2008 13:45 NEW YORK
IL GOVERNO USA DA OGGI COMPRA COMMERCIAL PAPER
di WSI
Una mossa cruciale per rendere liquido un mercato congelato. La Federal Reserve di New York ha comunicato che il tasso a cui avverranno le operazioni e' 2.88%. Alert per migliaia di aziende: il Libor e' al 3.5%.
Il governo degli Stati Uniti ha comunicato poco fa che da oggi comincera' a funzionare il nuovo fondo per l'acquisto di commercial paper, una mossa cruciale nell'ambito del piano di salvataggio e stabilizzazione dei mercati finanziari che ha come obiettivo rendere liquido un mercato congelato e fare in modo che alle aziende produttive torni un flusso di capitali sufficiente per stare in business.
La Federal Reserve di New York, incaricata di gestire l'operazione per conto del Ministero del Tesoro Usa tramite il Treasury Department's Capital Purchase Program, ha comunicato che il tasso a cui avverranno le transazioni di riacquisto di commercial paper e' il 2.88%. Cio' pone migliaia di operatori in tutto il mondo di fronte alla possibilita' di effettuare operazioni di arbritraggio, soprattutto perche' il tasso Libor in questo momento quota il 3.5%.
Un'altra conseguenza indiretta nei prossimi giorni sara', secondo alcune fonti finanziarie di New York, che il tasso Libor dovra' per forza scendere, poiche' non puo' continare a essere quotato 3.5% se nel frattempo il governo americano acquista commercial paper a tre mesi (di tipo A1 E P1, cioe' della migliore qualita', con riferimento alla "carta" di aziende primarie come possono essere IBM o GE) al tasso di 2.88%.


 

 

27 Ottobre 2008 14:00 ROMA
Crisi mutui: Morgan Stanley ha speso 23 mld di dollari
di ANSA
Ha dovuto sostenere i propri fondi dopo fuga dei clienti
(ANSA) - ROMA, 27 OTT - Morgan Stanley ha speso a settembre 23 mld di dollari per sostenere i propri fondi dopo la fuga dei clienti dagli investimenti in liquidita'. Le richieste di riscatto dei clienti hanno totalizzato il mese scorso i 46 miliardi, concentrati fra i fondi che sottoscrivono il debito a breve termine delle aziende. Secondo alcuni analisti, Morgan Stanley potrebbe aver attinto agli schemi predisposti dalla Fed per sostenere il settore dei fondi a breve termine.
 

 

27 Ottobre 2008 14:51 ROMA
Crisi mutui: Usa, sostegno Tesoro a due banche
di ANSA
A SunTrust Banks e State Street aiuti in cambio di azioni
(ANSA) - ROMA, 27 OTT - SunTrust Banks e State Street beneficeranno di un sostegno da parte del Tesoro Usa in cambio di azioni privilegiate e di warrant. SunTrust Banks, il maggiore istituto di credito dello Stato della Georgia, otterra' 3,5 miliardi di dollari in cambio del trasferimento di azioni privilegiate e di warrant. Per State Street l'intervento sara' di due miliardi di dollari, in cambio di 20mila azioni privilegiate e di 5,58 milioni di warrant a dieci anni.
 

 

27 Ottobre 2008 16:12 TOKYO
Cambi: G7 lancia l'allarme sullo superyen
di ANSA
Ma non interverra', dice Lagarde. Borsa Tokyo frana
(ANSA) - TOKYO, 27 OTT - Il Giappone ottiene un insolito allarme del G7 sullo superyen che abbatte la competitivita' di un sistema produttivo orientato all'export. Lo yen ha polverizzato ogni record verso dollaro (+13% il guadagno solo in ottobre) ed euro (+26%) ma -precisa il ministro delle Finanze francese Lagarde- il G7 non interverra'. Sui timori per la tenuta dell'economia (la Banca del Giappone si appresta ad azzerare la crescita 2008) e delle banche la Borsa di Tokyo (-6,36% il Nikkei) frana ai minimi dal 1982. E' stato Shoichi Nakagawa, il ministro delle Finanze nipponico, a rendere noto il comunicato congiunto del G7 secondo cui l'eccessiva volatilita' della moneta nipponica potrebbe avere 'implicazioni negative sulla stabilita' economica e finanziaria', mentre viene ribadito 'l'interesse condiviso in un sistema finanziario internazionale stabile', con la promessa di continuare a 'cooperare in maniera adeguata'. In altri termini, Tokyo prova la carta della persuasione: non interviene direttamente sui mercati valutari, cosa che non fa da marzo 2004, pur avendo riserve formidabili per 1.000 miliardi di dollari, ma fa mettere nero su bianco che la forza dello yen (salito a 92-93 contro il dollaro e a 11-116 contro l'euro) e' un problema internazionale.(ANSA).
 

 

27 Ottobre 2008 18:05 ROMA
CRISI MUTUI: CAMBI NELLA BUFERA; G7/YEN, E' GIALLO/ANSA
di ANSA
EURO SOTTO 1,24 DLR, FRANCO SVIZZERO AI MASSIMI SU VALUTA UNICA
(ANSA) - ROMA, 27 OTT - La crisi generalizzata dell' economia e dei mercati finanziari ha oggi ufficialmente impattato sul mercato dei cambi, con il G7 che da Tokyo ha diffuso un comunicato fuori programma in cui ha preso posizione contro l' eccessiva volatilità dello yen. Peraltro, intervistata da Bloomberg il ministro delle Finanze francese Christine Lagarde ha smentito la possibilità di un intervento del gruppo dei maggiori Paesi industrializzati, osservando che saranno eventualmente le autorità giapponesi a muoversi per evitare un eccessivo apprezzamento della valuta. Il tutto è avvenuto in un contesto in cui l' euro continua a perdere colpi, sotto 1,24 (minimo di seduta a 1,2335) contro dollaro, mentre il franco svizzero è salito al record sempre contro la divisa unica, a 1,4315. La situazione attuale sta rimodulando completamente i rapporti di cambio fra le maggiori valute rispetto ai valori di appena qualche mese fa. La ragione di questi movimenti sta innanzitutto appunto nelle ripercussioni derivanti dalla crisi dei mercati. Gli operatori infatti stanno procedendo al rimborso dei prestiti contratti a suo tempo sopratutto in yen e franchi svizzeri, ad un tasso d' interesse basso, per finanziare lo 'shopping' indirizzato ad asset redditizi, che al momento attuale sono diventati molto rischiosi. La conseguenza è appunto un forte rialzo di queste due valute, a spese non solo dell' euro ma dello stesso dollaro. Quanto al dollaro, sta beneficiando del fatto che gli hedge fund e le banche stanno vendendo asset per rastrellare liquidità, in vista della chiusura di posizioni di bilancio e dei rimborsi alla clientela. Al di là di questo, più in generale il dollaro sembra essere tornato al suo ruolo di valuta-guida (con buona pace di chi vorrebbe una riforma degli accordi di Bretton Woods) perché nel bel mezzo della crisi generalizzata gli Usa hanno il vantaggio derivante dall' essersi mossi molti mesi addietro con una serie di misure straordinarie per fronteggiare il dissesto. Al contrario, in Europa, ma anche in altre macroaree, si è fatto poco o nulla almeno fino a poche settimane fa. Ragion per cui gli Stati Uniti sembrano meglio posizionati per uscire dalla crisi, al contrario di altri. Sempre oggi il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, ha preannunciato il già scontato taglio dei tassi il 6 novembre, che dovrebbe essere di mezzo punto percentuale. Ma fra due giorni la Fed si prepara a ridurre il costo del denaro probabilmente sempre di mezzo punto, con la conseguenza che il diffenziale fra tasso-Bce e Fed Funds non è destinato ad attenuarsi. La situazione congiunturale europea nel frattempo peggiora, prova ne sia che l' indice IFO tedesco ad ottobre è sceso ai minimi da più di cinque anni. Tornando al G7, l' effetto del comunicato diffuso da Tokyo è stato irrilevante sul mercato valutario, con lo yen salito contro euro fino a 113,64 (massimo da maggio 2002). Probabilmente la presa di posizione doveva avere un valore politico, tenuto conto della precisazione fatta da Lagarde secondo cui un intervento congiunto non è possibile. Il mercato non ha dato così credito a questa mossa. (ANSA).

 

 

27 Ottobre 2008 19:54 ROMA
CRISI MUTUI:BCE PRONTA A TAGLIARE TASSI, MERCOLEDI' FED/ANSA
di ANSA
TRICHET PARLA DI RIDUZIONE 6 NOVEMBRE;PER ANALISTI MEZZO PUNTO
(ANSA) - ROMA, 27 OTT - La Bce è pronta a tagliare i tassi di interesse. Il presidente dell'istituto centrale europeo, Jean-Claude Trichet, è stato chiaro e, parlando a Madrid, ha detto che c'é la "possibilità" di una riduzione del costo del denaro in occasione della riunione del consiglio direttivo del prossimo sei novembre. Sulla stessa linea la Federal Reserve e la Banca d'Inghilterra che si apprestano a varare nuovi interventi per aiutare economia e mercati di fronte all'imminente recessione, anche se appare poco probabile una nuova azione coordinata come accaduto lo scorso otto ottobre. Un'ipotesi spuntata dopo che il primo ministro britannico, Gordon Brown, ha parlato della possibilità di nuovi tagli dei tassi d'interesse da parte delle principali banche centrali mondiali. "L'inflazione dovrebbe scendere nei prossimi mesi - ha detto Brown - e questo significa che c'é spazio perché tutte le autorità monetarie, inclusa la Banca d'Inghilterra, prendano una decisione sui tassi d'interesse". Quanto basta per far intravedere un nuovo intervento concertato come quello dello scorso 8 ottobre, quando, per la prima volta nella storia, la Fed,la Bce e altre cinque banche centrali hanno varato un taglio di emergenza del costo del denaro nell'ordine di mezzo punto. Ora, però, sembra più probabile che ciascun istituto agisca autonomamente, mentre si fa più serrato il coordinamento fra i capi di governo europei: Brown incontrerà domani il presidente francese Nicolas Sarkozy per discutere della crisi finanziaria internazionale, mentre giovedì vedrà la cancelliera tedesca Angela Merkel. Intanto oggi Trichet ha voluto preparare il terreno in vista della riunione del board monetario della prossima settimana. Il governatore della Bce ha spiegato che l'eventuale taglio è "una possibilità", non una certezza: molto dipenderà dall'allentamento delle prospettive d'inflazione, ha detto Trichet mettendo però in evidenza il prevalere di rischi al ribasso per la crescita economica. Per il numero uno dell'Eurotower, la crescita reale del Pil è vista in rallentamento, con un elevato grado di incertezza, mentre l'inflazione resterà superiore al livello desiderato dalla Bce per diverso tempo, per poi rientrare nei parametri nel 2009. Il mercato scommette su una sforbiciata di mezzo punto che farebbe scendere il tasso Bce dall'attuale 3,75% al 3,25%, tenuto conto dello scenario di recessione severa che si profila per Eurolandia. Solo a metà novembre si avrà un quadro completo sul Pil dei Paesi dell'eurozona, ma intanto nella prima economia dell'area, la Germania, si è registrato oggi un crollo della fiducia delle imprese scesa a ottobre ai minimi da cinque anni. Un test determinante ci sarà dopodomani, quando toccherà alla Federal Reserve correggere il livello dei tassi di interesse, avendo già in mano i dati sul Pil Usa del terzo trimestre (che verranno ufficializzati il giorno successivo): in base alla prima lettura, si dovrebbe registrare una crescita negativa dello 0,5% dopo quella invariata del trimestre precedente. Il board della Fed dovrà tenere conto di quale sarà lo scenario Usa e per ora la maggioranza degli economisti punta su un taglio di mezzo punto che abbasserebbe il tasso sui Fed Funds sall 1,5% all'1%.(ANSA).
 

 

27 Ottobre 2008 20:12 MILANO
CRISI MUTUI:BORSE ASIA CROLLANO, EUROPA EVITA IL PEGGIO/ANSA
di ANSA
TOKYO PERDE OLTRE 6%, WALL STREET REGGE SU ATTESA TAGLIO TASSI
(ANSA) - MILANO, 27 OTT - Nuova giornata di tensione e paura per le Borse mondiali. Dopo i tonfi di venerdì scorso i listini asiatici sono andati ancora una volta a picco mentre le Borse europee, dopo un avvio disastroso, hanno cercato di recuperare nel pomeriggio, aggrappate alle parole del presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, che ha definito "possibile" un nuovo taglio dei tassi nell'eurozona. Estremamente volatile Wall Street dove si dà per scontata una riduzione del costo del denaro nella riunione della Fed di dopodomani (si scommette per un taglio di 75 punti base) e si è in attesa di conoscere il dato sul Pil americano giovedì. Stanno aiutando gli indici di New York il dato sulle vendita di nuove case, salito inaspettatamente a settembre del 2,7%, e il piano di sostegno da 31 miliardi di dollari del Tesoro a cui hanno aderito 14 istituti regionali. La mattinata si è aperta con le Borse asiatiche sommerse dal fuoco del 'panic selling': Tokyo (-6,3%) è tornata sui livelli del 1982 mentre Hong Kong (-12,7%) ha vissuto la peggior seduta degli ultimi 11 anni. L'ondata di ribassi si è poi estesa all'Europa dove in apertura tutti gli indici scendevano di oltre cinque punti percentuali sui timori di un deteriorarsi della situazione economica. L'indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche a ottobre è sceso ai minimi degli ultimi cinque anni, i prezzi delle case in Inghilterra sono crollati come mai negli ultime sette anni mentre il costo per assicurare le obbligazioni societarie ad alto rendimento contro i default, segnalato dall'indice iTraxx, è salito a livelli da 'allarme rosso'. Alla fine Londra (-0,79%) e Francoforte (+0,91%) - aiutata dall'anomalo rally di Volkswagen (+130%), legato alla decisione di Porsche di salire al 75% del capitale mettendo in fuorigioco i ribassisti sul titolo - hanno limitato le perdite ma non così gli altri listini del Vecchio Continente che, Milano inclusa, hanno chiuso con ribassi tra il 3 e il 4%. L'indice Dj Stoxx 600 ha ceduto l'1,9%, bruciando 89 miliardi di euro di capitalizzazione. Trichet, in presenza di un attenuarsi dei rischi inflazionistici e di un aggravarsi della crisi economica, ha definito "possibile" (ma "non certo") un taglio dei tassi nella seduta del prossimo 6 novembre. Oggi la Banca Centrale della Corea del Sud ha tagliato di 75 punti base il costo del denaro mentre Israele di 50 punti. Crescono dunque le attese per una nuova manovra sui tassi, dopo quella concordata lo scorso 8 ottobre da parte della Bce, Fed, Banca d'Inghilterra, banche centrali del Canada, Svezia e Svizzera (che hanno tagliato di mezzo punto percentuale il costo del denaro). Il deteriorarsi del contesto economico nel frattempo ha spinto il Fondo Monetario Internazionale, dopo gli interventi a favore di Ucraina e Islanda, a promettere 'sostanziosi' aiuti anche alla Bulgaria mentre l'agenzia Standard & Poor's ha continuato a tagliare rating sovrani (oggi é toccato a Romania, Lituania e Lettonia). Sui listini sono andate ancora a picco le banche (oggi si è registrato il primo default, quello dell'islandese Kaupthing), con Commerzbank (-17,5%), Natixis (-15,8%), Societé Generale (-15,5%), Deutsche Bank (-15,1%) e Intesa Sanpaolo (-10,1%). Ondata di vendite su Deutsche Postbank (-24%) dopo il trimestre in rosso a causa delle svalutazioni e del collasso di Lehman Brothers. Oggi gli aumenti di capitale, oltre alle banche Usa, hanno interessato Swedbank (1,2 miliardi), la belga Kbc (3,5 miliardi offerti dallo Stato) e la nipponica Mitsubishi Ufj (8 miliardi), scesa a Tokyo dell'11%. Tra le auto sono crollate Renault (-12,6%) e Daimler (-9,2%) che, secondo indiscrezioni, fermerà la produzione per cinque settimane. In calo a New York General Motors: secondo indiscrezioni il gruppo avrebbe chiesto al Governo Usa sostegno finanziario nella fusione con Chrysler. Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali Borse Mondiali: - Tokyo -6,36% - Hong Kong -12,70% - Shanghai -6,32% - Londra -0,79% - Parigi -3,96% - Francoforte +0,91% - Madrid -4,11% - Milano -3,96% - Amsterdam -3,59% - Stoccolma -3,06% - Zurigo -3,07% - New York (Dow Jones) +0,16% (IN CORSO) (S&P 500) -0,52% (IN CORSO) (Nasdaq) -0,54% (IN CORSO) - Città del Messico +3,14% (IN CORSO) - San Paolo -3,47% (IN CORSO). (ANSA).
 

 

27 Ottobre 2008 21:19 NEW YORK
CDS: IL COSTO PER PROTEGGERSI DAI DEFAULT SALE AL MASSIMO STORICO
di WSI
L'indice dei bond europei che viene considerato un benchmark del settore e' schizzato per la prima volta sopra la quota psicologica dei 900 punti base. Coinvolte aziende big come Bayer, Peugeot Citroen, New York Times.

I tempi sono talmente grami, sui mercati finanziari, che il costo per proteggere i bond emessi dalle grandi aziende dall'ipotesi di in default (bancarotta) e' salito la scorsa settimana a un nuovo record storico, e cio' per via del continuo de-leveraging in atto sui mercati mondiali che ha spinto le borse in ribasso mediamente di -50% dall'inizio dell'anno, il petrolio in calo del 55% dal top e la capitalizzazione della borsa Usa da $18 trilioni dell'ottobre 2007 a meno di $10 trilioni la scorsa settimana.
I CDS (Credit-default swaps) sottoscritti come paracadute contro il fallimento da societa' dal marchio notissimo come Bayer AG, la piu' grande azienda farmaceutica tedesca, o dal costruttore auto frencese PSA Peugeot Citroen oppure negli Stati Uniti da un colosso media come il New York Times, sono saliti la scorsa settimana ai massimi assoluti. L'indice dei bond europei che viene considerato un benchmark del settore e' schizzato per la prima volta sopra la quota psicologica dei 900 punti base, il giorno in cui il governo inglese ha annunciato una contrazione dell'economia nel terzo trimestre piu' forte del previsto.




 

 

 

WALL STREET: TENTA IL RECUPERO, POI CEDE SUL FINALE

27 Ottobre 2008 21:01 NEW YORK - di WSI
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Continua il trend ribassista per i listini azionari Usa. I timori di recessione globale oscurano l'incoraggiante dato sull'immobiliare e gli effetti del piano di salvataggio. Giu' euro e greggio.
Dopo aver attraversato piu’ volte la linea di parita’, gli indici hanno archiviato la sessione in rosso a causa delle forti vendite maturate sul finale. Il dato incoraggiante sul comparto immobiliare e l’implementazione del piano di salvataggio proposto dal governo americano non sono riusciti a smorzare i timori legati alle prospettive di una recessione globale che possa continuare a spingere giu’ i listini. Il Dow Jones, mossosi in un trading range di oltre 400 punti, ha perso il 2.42% a 8175, l’S&P500 il 3.17% a 848, il Nasdaq e’ arretrato del 2.97% a 1505.
Si continua a respirare un’aria di nervosismo a livello internazionale: negli ultimi mesi, l’evaporazione del credito disponibile potrebbe aver danneggiato le attivita' di prestito fino al punto che potrebbe essere inevitabile una recessione su vasta scala. Martedi’ avra’ inizio la due giorni della Fed per la decisione sui tassi d’interesse. Il mercato si aspetta ampiamente un taglio di 50 punti base del costo del denaro, il che porterebbe il target sui fed funds all’1.00%. In Europa, il presidente della BCE, Jean Claude Trichet, ha lasciato intendere che si potrebbe assistere ad un’operazione dello stesso genere nel meeting in programma per il prossimo 6 novembre.
"Cio’ che appare maggiormente importante a questo punto e’ contenere gli effetti della crisi" ha dichiarato Chris Orndorff, responsabile della divisione equity di Payden & Rygel. "E’ necessario che le banche inizino ad accollarsi qualche rischio, ci vorranno comunque dei mesi per assistere alla normalizzazione del mercato".
Si nota un continuo sforzo a livello internazionale dunque per tenere sotto controllo una situazione che non puo' rischiare di sfuggire di mano. I Paesi del G-7 potrebbero intervenire per fermare il fortissimo apprezzamento dello yen (ai massimi di 13 anni, mentre la borsa di Tokyo e' a minimi di 26 anni) nei confronti delle principali valute. Il Fondo Monetario Internazionale ha annunciato un piano di salvataggio per Ucraina e Ungheria, la Corea del Sud ha effettuato un taglio del costo del denaro pari a 75 punti base, il Kuwait e’ stato costretto a salvare una banca durante il weekend.
Negli Usa da oggi la Fed ha dato il via al riacquisto delle commercial paper, e cio’ ha funto da temporaneo catalizzatore sul settore finanziario. Gli investimenti del governo nella banche regionali hanno permesso a titoli come Suntrust Banks e Fifth Third Bancorp di chiudere in rialzo. In calo invece Goldman Sachs e Citigroup dopo un articolo apparso sul Wall Street Journal incentrato sulla possibile fusione dei due colossi bancari. Pesante Morgan Stanley, in ribasso di oltre il 16%.
Nel comparto dell’auto, prosegue il tam-tam sull’opportunita’ di un merger tra General Motors e Chrysler. Altre voci riportano di una possibile cessione di Volvo da parte del gruppo Ford. Su lato degli utili aziendali, bene Verizon: il gruppo telecom ha comunicato profitti in rialzo del 31% su un aumento dei ricavi pari al 4%, rispettando le attese degli analisti. Il titolo, oggi maglia rosa del Dow Jones, ha chiuso con un progresso del 10%.
Sugli altri mercati, in calo il petrolio. I futures con consegna dicembre sono arretrati dell'1.4% a $63.22 al barile. Sul valutario, ancora in calo l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi' a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.2520. In recupero l’oro. I futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno guadagnato $12.60 a $742.90 l’oncia. Arretrano infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.7290% dal 3.6990% di lunedi'.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

27 Ottobre 2008 22:42 BUENOS AIRES
BORSA: AMERICA LATINA, TONFI A SAN PAOLO E BUENOS AIRES
di ANSA
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(ANSA) - BUENOS AIRES, 27 OTT - Le borse di San Paolo e di Buenos Aires hanno proseguito oggi il forte trend negativo della settimana scorsa, chiudendo rispettivamente a -6,50% e -5,67%. Per contro, l'altra principale borsa latinoamericana, quella di Città del Messico non ha avuto scosse, chiudendo a -0,19%. (ANSA).