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28 Ottobre 2008 04:50 TOKYO
CRISI MUTUI: GIAPPONE VIETA VENDITE ALLO SCOPERTO
di ANSA
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(ANSA) - TOKYO, 28 OTT - Il governo giapponese corre ai ripari e, nel tentativo di frenare le perdite della Borsa di Tokyo scivolata ai minimi degli ultimi 26 anni, annuncia il divieto delle vendite allo scoperto. Allineandosi a quanto ad esempio deciso nelle ultime settimane da paesi come Usa, Germania, Gran Bretagna, Francia e Italia, il ministro delle Finanze di Tokyo, Shoichi Nakagawa, spiega un un'affollata conferenza stampa di aver chiesto "il blocco delle vendite a brevé". Il provvedimento, quindi, è introdotto prima della data originaria, come indicato dal premier Taro Aso, che aveva anticipato misure urgenti in arrivo per stabilizzare i mercati. Non solo, le authority di vigilanza, Fsa in testa, avvieranno indagini già da oggi per accertare violazioni ai regolamenti sulle vendite allo scoperto. "Ieri abbiamo annunciato azioni di stabilizzazione del mercato, ma le quotazioni di Borsa continuano a scendere", osserva ancora il ministro. "Stati Uniti ed Europa hanno scelto misure simili e noi siamo in ritardo rispetto a loro. Abbiamo deciso d'intervenire per tutelare i mercati", conclude Nakagawa. Le vendite allo scoperto sono quelle pratiche, spesso usate dagli hedge fund, che consistono nella cessione di titoli che non sono materialmente in possesso del venditore, per guadagnare così sul ribasso dei prezzi delle azioni. Si scommette, in altri termini, sul fatto che il prezzo dei titoli presi di mira, e immediatamente ceduti, debba diminuire rapidamente.(ANSA).
 

 

28 Ottobre 2008 08:15 PECHINO
CRISI MUTUI: CINA CHIEDE PIU' SPAZIO PER PAESI EMERGENTI
di ANSA
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(ANSA) - PECHINO, 28 OTT - La Cina è pronta a partecipare al vertice sulla crisi finanziaria internazionale convocato per il 15 novembre a Washington, ma chiede "che sia data una maggiore rappresentatività" dei paesi emergenti. Lo ha detto oggi a Pechino una portavoce del ministero degli Esteri cinese. "Deve essere dato più ascolto ai paesi in via di sviluppo", ha detto la portavoce. (ANSA).



 

28 Ottobre 2008 08:57 MILANO
BORSA:ASIA RIMBALZA CON TOKYO E HONG KONG, RESTA VOLATILITA'
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 28 OTT - Dopo quattro sedute in rosso e i tonfi di ieri e venerdì, le Borse asiatiche rialzano la testa e chiudono con progressi di diversi punti percentuali trainate dai rimbalzi di Tokyo (+6,4%) e Hong Kong (+12%). I mercati restano comunque preda del nervosismo e della volatilità come dimostra l'andamento dell'Msci, l'indice che sintetizza il movimento delle Borse dell'area Asia-Pacifico. Dopo aver toccato un ribasso del 2,8%, l'indicatore sale infatti del 3,1%. A dare smalto a Tokyo (che nelle ultime quattro sedute aveva perso il 19% scendendo ai minimi dal 1982) è stata anche la decisione di anticipare ad oggi lo stop, inizialmente previsto a partire dal 4 novembre, delle vendite allo scoperto. La possibilità che la Banca centrale del Giappone inizi a vendere yen ha poi fatto scendere la moneta nipponica dai massimi sul dollaro e sull'euro, allentando così la pressione sull'export. Hong Kong è rimbalzata dopo la peggior seduta degli ultimi 11 anni sulla promessa del governo di misure a sostegno del mercato azionario e mentre tra gli investitori si inizia a scommettere che il trend discendente delle Borse debba cambiare direzione. Tra i singoli titoli si segnalano i maxirialzi del gigante bancario Hsbc (+12%) e di PetroChina (+12%), reduce da quattro giorni di vendite che ne avevano eroso di un terzo il valore di Borsa. Rimbalzo anche per Toyota (+7,8%) e per il produttore di acciaio Jfe (+16%), per Hynix (+15%) tra i tecnologici. Male invece Mitsubishi Ufj (-5,5%) dopo l'annuncio di un aumento di capitale da 990 miliardi di yen. Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali Borse dell'area Asia-Pacifico: - Tokyo +6,41% - Hong Kong +12,04% (IN CORSO) - Shanghai +2,81% (IN CORSO) - Seul +5,57% - Taiwan +0,76% - Sydney -0,38% - Singapore +0,47% (IN CORSO) - Mumbay (CHIUSA) - Kuala Lumpur -4,47% (IN CORSO) - Bangkok +2,79% - Giakarta -4,27% (IN CORSO)(ANSA).


 

28 Ottobre 2008 09:45 MILANO
BORSA: EUROPA RIMBALZA IN SCIA AD ASIA, FRANCOFORTE +4%
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 28 OTT - Si allunga sui mercati del Vecchio Continente il rimbalzo messo a segno dalle Borse asiatiche. Tutti i listini europei hanno infatti avviato le contrattazioni con rialzi superiori al punto percentuale, mentre l'indice paneuropeo Dj Stoxx 600 avanza del 2,3%. In particolare spolvero Francoforte (+4,14%). Dopo la pioggia di vendite degli ultimi giorni le ricoperture sono generalizzate e interessano un po' tutti i settori, a partire dalle materie prime (+6,20% l'indice Dj Stoxx di settore), dagli energetici (+4,78%) e dalle banche (+3,18%). In particolare, tra i petroliferi, guida i rialzi British Petroleum (+6,9%), dopo aver annunciato una crescita dell'83% dei profitti del terzo trimestre aiutando così gli investitori a focalizzarsi "sui fondamentali", spiega un analista alla Bloomberg. Tra le auto prosegue il rally di Volkswagen (+20,2%), oggetto di ricoperture da parte di coloro che avevano venduto allo scoperto, mentre tra le banche rimbalzano Hsbc (+8%) e Ubs (+5,90%) e restano deboli Dexia (-5,2%) e Bnp Paribas (-3,3%). Di seguito l'andamento degli indici guida delle principali Borse del Vecchio Continente: - Londra +2,67% - Parigi +2,06% - Francoforte +4,16% - Madrid +2,16% - Milano +2,71% - Amsterdam +1,95% - Stoccolma +1,83% - Zurigo +1,54% (ANSA).

 

 

28 Ottobre 2008 10:22 BRUXELLES
CRISI MUTUI: VIA LIBERA UE A PIANO SALVATAGGIO GERMANIA
di ANSA
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(ANSA) - BRUXELLES, 28 OTT - La Commissione Ue ha dato il via libera al pacchetto di salvataggio del sistema bancario messo a punto alcune settimane fa dal governo tedesco. Per l'Antitrust Ue tale operazione, tesa a garantire la stabilità dei mercati finanziari attraverso la fornitura di capitali e garanzie alle istituzioni bancarie e assicurative tedesche, "é in linea" con i nuovi orientamenti sugli aiuti di Stato varati nelle scorse settimane da Bruxelles. Orientamenti che in questi momento di crisi permettono una maggiore flessibilità nell'applicazione delle regole comunitarie. In particolare, il pacchetto di misure varato da Berlino rappresenta per Bruxelles "un'adeguata risposta" per porre rimedio all'impatto negativo che la crisi dei mercati stava avendo sull'economia della Germania. Risposta data "evitando distorsioni eccessive della concorrenza" e garantendo "un accesso non discriminatorio" agli aiuti, "limitati nel tempo e negli obiettivi". Il piano del governo tedesco - come spiega la Commissione Ue - prevede: la possibilità da parte dello Stato di facilitare la ricapitalizzazione delle banche o delle assicurazioni che in seguito alla crisi dei mercati hanno subito gravi perdite; un piano di garanzie per la banche solide che hanno difficoltà ad accedere ai prestiti interbancari; la temporanea acquisizione di assets a condizione che ciò avvenga per massimo 36 mesi e senza perdite per lo Stato.(ANSA).
 

 

28 Ottobre 2008 12:49 MILANO
Volkswagen diventa la prima societa' al mondo
di ANSA
Azioni a +93% e gruppo supera Exxon per capitalizzazione
(ANSA) - MILANO, 28 OTT - Volkswagen diventa la prima societa' al mondo per capitalizzazione di Borsa superando il colosso dell'energia statunitense Exxon. Le azioni del gruppo tedesco, dopo l'ennesimo strappo al rialzo, sono infatti arrivate a guadagnare fino al 93%, a 1.005 euro, portando cosi' la capitalizzazione del costruttore tedesco a 294 miliardi di euro (367 miliardi di dollari contro i 343 miliardi di Exxon alla chiusura di ieri). Un successo dovuto non ai fondamentali ma alla speculazione di Borsa. Dopo l'annuncio dell'azionista di controllo Porsche di voler salire al 75% del capitale di Volkswagen, infatti, gli investitori che avevano scommesso sul ribasso del titolo attraverso vendite allo scoperto si sono trovati spiazzati e hanno dovuto acquistare azioni in tutta fretta per chiudere le loro posizioni e limitare le perdite. Il maxirialzo di Volkswagen (ora in progresso del 56,8%) ha spinto in mattinata l'indice tedesco Dax a guadagnare fin oltre il 10 per cento.(ANSA).

 

 

28 Ottobre 2008 12:57 ROMA
CRISI MUTUI:BCE IMMETTE 325 MLD EURO,MASSIMO IMPORTO 10 MESI
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 28 OTT - La Bce ha immesso nel sistema finanziario 325 miliardi di euro, l'importo più alto da dieci mesi a questa parte. La banca centrale europea ha assegnato 325,1 miliardi, in un' asta a sette giorni al tasso fisso del 3,75%, richiesti da 736 istituti. Si tratta dell'importo più elevato da dicembre 2007, quando vennero assegnati 349 miliardi di euro. (ANSA).

 

 

28 Ottobre 2008 13:20 TOKYO
CRISI MUTUI: TOKYO SPINGE BORSE ASIA, IN VOLO HONG KONG/ANSA
di ANSA
GIAPPONE; NO VENDITE SCOPERTO,BANCHE COREA SUD SI AFFIDANO A FED
(ANSA) - TOKYO, 28 OTT - La Borsa di Tokyo, a un passo dal baratro, trova la forza per risollevarsi dai minimi degli ultimi 26 anni e per trascinare verso l'alto i listini dell'Asia. La diga eretta dal governo di Taro Aso sembra aver retto, almeno per questa volta: la decisione di anticipare a oggi lo stop, inizialmente previsto a partire dal 4 novembre, delle vendite allo scoperto, insieme alla possibilità che la Banca centrale del Giappone (BoJ) possa iniziare a vendere yen - ipotesi che ha fatto scendere la moneta nipponica dai massimi sul dollaro e sull'euro allentando la pressione sull'export - ha lanciato il Nikkei che ha terminato gli scambi con un rally del 6,41%, a 7.621,92 punti. Eppure, in una giornata altamente volatile, l'indice di riferimento è sceso, sia pure brevemente, sotto quota 7.000, per la prima volta da ottobre del 1982. Allineandosi a quanto deciso nelle ultime settimane da Usa, Germania, Gran Bretagna, Francia e Italia, il ministro delle Finanze di Tokyo, Shoichi Nakagawa, ha spiegato in un'affollata conferenza stampa di aver chiesto "il blocco delle vendite a brevé". Il provvedimento, già annunciato da Aso, ha efficacia immediata e le authority di vigilanza, Fsa in testa, avvieranno indagini da subito per accertare violazioni. "Ieri abbiamo annunciato azioni di stabilizzazione del mercato, ma le quotazioni di Borsa continuano a scendere", ha osservato ancora il ministro. "Stati Uniti ed Europa hanno scelto misure simili e noi siamo in ritardo. Abbiamo deciso d'intervenire per tutelare i mercati", ha concluso Nakagawa. Le vendite allo scoperto sono quelle pratiche, spesso usate dagli hedge fund, che consistono nella cessione di titoli che non sono materialmente in possesso del venditore, allo scopo di guadagnare sul ribasso dei prezzi delle azioni. Quanto all'ipotesi di taglio dei tassi, fermi allo 0,5%, da parte della BoJ, il ministro delle Politiche economiche e fiscali, Kaoru Yosano, si è detto scettico sull'efficacia reale per l'economia della riduzione dello 0,25%. "Sono estremamente bassi - ha spiegato - e un intervento in concorso con le altre banche centrali avrebbe un valore simbolico, per riaffermare che il Giappone fa parte della comunità internazionale". Hong Kong, in scia a Tokyo, è rimbalzata (+14,35%) dopo la peggior seduta degli ultimi 11 anni sulla promessa del governo, tra l'altro, di misure a sostegno del mercato azionario, mentre tra gli investitori si inizia a scommettere che il trend discendente delle Borse possa a questo punto cambiare direzione. A Seul, all'indomani del maxi-taglio dei tassi di 75 punti base da parte della Banca centrale, il Kospi ha chiuso in progresso del 5,57%. In Corea del Sud, inoltre, alle prese con il credit crunch sulla valuta straniera, la Korea Development Bank (KDB) ha detto di aver avuto, per la prima volta in assoluto, l'approvazione della Federal Reserve a vendere fino a 830 milioni di dollari in bond in cambio di finanziamenti. La Kookmin Bank ha pure annunciato il via libera da parte della Fed alla vendita diretta di obbligazioni a breve termine. Unica nota stonata la Borsa di Giakarta (-4,72%), a causa del crollo della rupia per la vendita dei titoli di Stato per i timori che l'economia possa non reggere di fronte alla crisi internazionale. La valuta locale è precipitata a quota 11.850 contro il dollaro, sui livelli più bassi da aprile 2001. (ANSA).

 

 

28 Ottobre 2008 14:21 ROMA
CRISI MUTUI: USA, VOLCKER, NESSUN DUBBIO, C'E' RECESSIONE
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 28 OTT - "Non penso che ci possa essere alcun dubbio sul fatto che gli Stati Uniti si trovino in recessione". Lo ha detto l' ex presidente della Federal Reserve, Paul Volcker, in un discorso tenuto in Florida, a Miami Beach, i cui contenuti sono stati riportati da Bloomberg. Volcker ha spiegato che la recessione è causata dal rallentamento dei consumi e dal debito eccessivo. Dopodomani sarà diffusa la prima stima sul pil statunitense del terzo trimestre, che secondo gli analisti di Bloomberg dovrebbe essersi contratto di mezzo punto percentuale. (ANSA)

 

 

28 Ottobre 2008 14:31 ROMA
CRISI MUTUI:ANCHE ASSICURAZIONI USA PUNTANO AD AIUTI GOVERNO
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 28 OTT - Anche le compagnie assicurative statunitensi chiedono aiuto al governo. Le società specializzate nel ramo vita sono in trattative con le autorità Usa per vagliare la possibilità di investimenti pubblici, in una fase in cui le aziende americane si stanno contendendo i 90 miliardi di dollari residui del pacchetto da 250 miliardi messo a disposizione per aiutare il settore finanziario. Il Tesoro Usa "ci ha chiesto come possiamo essere inseriti nel programma", ha detto a Bloomberg News Jack Dolan, portavoce dell'American Council of Life Insurer, senza però precisare quali compagnie potrebbero essere inserite nel programma. Le assicurazioni vita, inclusi colossi come MetLife e Prudential Financial, hanno perso oltre metà della propria capitalizzazione questo mese per l'impatto della crisi dei mercati e ora sono alla ricerca di capitali freschi. "La fiducia degli investitori nel settore assicurativo è finita sotto pressione negli ultimi tempi sulla scia del salvataggio di AIG", ha scritto in una ricerca l'analista di Morgan Stanley, Nigel Dally, spiegando che "l'accesso a capitali a basso costo aiuterebbe a rafforzare i requisiti patrimoniali e a placare i timori sulla liquidità". AIG, una volta leader mondiale delle assicurazioni, è stata costretta a cedere il controllo al governo americano a metà settembre dopo le pesanti perdite riportate su operazioni legate ai titoli immobiliari. Al piano di salvataggio del Tesoro Usa hanno aderito finora nove della maggiori banche americane - tra cui Citigroup, Bank of America e Goldman Sachs - che riceveranno in totale 125 miliardi di dollari. In una seconda fase, altre 19 banche regionali beneficeranno di circa 35 miliardi di denaro pubblico. (ANSA).

 

 

28 Ottobre 2008 14:54 ROMA
BCE: TRICHET, RIALZO TASSI LUGLIO PER STABILITA' PREZZI
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 28 OTT - La decisione di alzare i tassi d'interesse di un quarto di punto al 4,25%, presa lo scorso luglio, "era del tutto coerente" con l'obiettivo di assicurare la stabilità dei prezzi. Lo ha detto Jean-Claude Trichet, presidente della Banca centrale europea, secondo quanto riporta la Bloomberg. La Bce, dopo aver alzato i tassi a luglio, ha completamente cambiato posizione tagliandoli al 3,75% agli inizi di ottobre, quando la crisi dei mutui ha colpito in pieno l'Europa. (ANSA).

 

 

28 Ottobre 2008 15:28 ROMA
USA: FIDUCIA CONSUMATORI OTTOBRE, CROLLA A MINIMO DA '67
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 28 OTT - L'indice della fiducia rilevato dal Conference Board è così precipitato ai minimi record da quando, nel 1967, fu creata la statistica e fa temere che ci sarà un crollo dei consumi. Il ribasso a quota 38 registrato a ottobre ha colto di sorpresa il mercato, tenuto conto che gli economisti avevano preventivato un calo dell'indice a quota 52,0. E' stato inoltre rivisto in meglio il dato di settembre rettificato a 61,4 da 59,8 della prima rilevazione. Gli americani sono diventati molto più pessimisti con l'aumentare delle preoccupazioni per il peggioramento del mercato del lavoro, il più difficile accesso al credito e il forte deprezzamento delle case. Nel dettaglio, il sotto-indice che monitora la percezione delle condizioni attuali è sceso a quota 41,9 da 61,1 di settembre, mentre quello relativo alle aspettative future è precipitato a 35,5 da 61,5 precedente. La percentuale di americani che si attende un aumento dei salari nell'arco dei prossimi sei mesi è scesa a 10,8% dal 15,1%. Quanto all'evoluzione del mercato del lavoro, la percentuale di cittadini che vede prospettive occupazionali positive è scesa all'8,9% dal 12,6% precedente, mentre quella che ritiene più difficile trovare lavoro è salita di cinque punti attestandosi sul 37,2%. (ANSA).



 

28 Ottobre 2008 15:50 ROMA

CRISI MUTUI: BANKITALIA, RISCHIO ALTO PER PRESTITI 2005/ANSA
di ANSA
80% CONTRATTI A TASSO VARIABILE;RECORD 60 MLD IN TRIENNIO '04-07
(ANSA) - ROMA, 28 OTT - I mutui a tasso variabile sono piu' rischiosi di quelli a tasso fisso; il differenziale di rischio é più ampio per i prestiti erogati alla fine del 2005, quando i tassi di mercato hanno toccato il valore minimo; il rischio di incontrare difficoltà nei pagamenti è stato maggiore per i mutuatari più giovani, per quelli residenti nelle regioni del Mezzogiorno e per gli immigrati da paesi extracomunitari: sono alcune delle conclusioni cui arrivano Emilia Bonaccorsi di Patti e Roberto Felici, del Servizio Studi di Bankitalia che hanno esaminato le principali caratteristiche dei prestiti per l' acquisto di abitazioni concessi in Italia nel quadriennio 2004-2007, mettendo in relazione le caratteristiche del contratto e del mutuatario con la probabilità che il mutuo entri in sofferenza o che registri una situazione 'difficile'. Nel periodo 2004-2007, "le banche italiane hanno erogato mutui per oltre 60 miliardi di euro annui, un valore senza precedenti nel passato - è l'assunto di partenza - e l'insieme di questi fattori potrebbe aver favorito l'accesso al credito da parte di fasce di clientela precedentemente escluse dal mercato perché finanziariamente più fragili, aumentando non transitoriamente la rischiosità tradizionalmente molto bassa dei mutui alle famiglie italiane". Un ulteriore elemento di fragilità per le famiglie italiane, spiegano i due ricercatori di Palazzo Koch, "potrebbe essere dato dall'elevata percentuale di mutui a tasso variabile, concessi soprattutto nella fase di discesa dei tassi di interesse, conclusasi alla fine del 2005. Tra il 1999 e il 2005 la quota di nuovi mutui a tasso variabile ha superato l'80%". In buona sostanza: alla fine del 2007, tre quarti dei mutui in essere era a tasso variabile. Ne è disceso che "per i mutui a tasso variabile, mediamente più rischiosi nel periodo osservato, si è registrato un aumento nella frequenza di situazioni di difficolta". Il divario nella probabilità di ritardo nei pagamenti tra mutui a tasso variabile e mutui a tasso fisso è risultato "più ampio per i prestiti erogati alla fine del 2005 rispetto a quelli del 2004, suggerendo - si legge nel paper - che l'aumento dei tassi di mercato abbia avuto per la clientela finanziariamente più fragile ripercussioni sulla capacità di sostenere gli oneri sui mutui erogati nel periodo di minimo dei tassi ufficiali". Nel quadriennio in esame si è registrata innanzitutto una "rapida crescita del numero dei mutui: l'importo medio dei mutui censiti è salito, da 125.000 a 138.000 euro. La distribuzione per età dei mutuatari è rimasta stabile, con una mediana attorno ai 36 anni; un quarto dei mutuatari ha meno di 31 anni. In circa la metà dei casi i contratti sono cointestati, presumibilmente a una coppia convivente". E' aumentata anche la quota di mutui concessi a individui extra-comunitari (considerando la UE a 25), dal 7,4 al 10,2%, per poi registrare una contrazione all'8,9 per cento nel 2007. Alla fine del 2007 "il 3,5% dei mutui aveva registrato un ritardo nel pagamento di una o più rate; l'1,2% era stato classificato come incagliato, mentre lo 0,63% era passato a sofferenza. In generale, i mutui a tasso variabile sono risultati più rischiosi di quelli a tasso fisso". I mutui erogati clientela del Mezzogiorno hanno una frequenza più elevata di ritardi nei pagamenti. Per i mutui concessi a individui nati in paesi extra UE il tasso di ingresso in sofferenza è stato pari all'1,95% e la frequenza di crediti scaduti ha superato il 10%. Nel caso delle sofferenze, secondo Bankitalia, "i mutui a tasso variabile concessi nel 2004 hanno una probabilità di entrare in sofferenza più che doppia rispetto a quella dei contratti a tasso fisso. I mutui a tasso variabile presentano una frequenza di crediti scaduti mediamente superiore di 2,5 punti percentuali rispetto a quelli a tasso fisso. I mutui concessi a persone di età non superiore ai 30 anni sono più rischiosi. Gli individui in questa fascia di età hanno una probabilità di entrare in sofferenza più elevata di 0,1% rispetto a quella degli altri mutuatari. (ANSA).
 

 

28 Ottobre 2008 16:44 LONDRA
CRISI MUTUI:BANCA INGHILTERRA, COSTATA 1,8 TRILIONI STERLINE
di ANSA
IN GB 500.000 RISCHIANO CASA +++RPT CORRETTA 3 RIGA+++
(ANSA) - LONDRA, 28 OTT - Le aziende finanziarie mondiali hanno perso finora 1,8 trilioni di sterline a causa della crisi: la stima della colossale cifra (in Gran Bretagna un trilione è pari a un milione di miliardi, rpt un milione di miliardi) è della Banca d'Inghilterra, che ha fornito il suo semestrale Financial Stability Report, avvertendo che a causa della crisi oltre 500.000 famiglie britanniche rischiano di non farcela con il mutuo, e di perdere la casa. La stima del denaro perso supera nettamente quelle fatte finora da organismi internazionali come il Fondo Monetario. Il numero delle famiglie a rischio potrebbe quadruplicarsi rispetto ad ora. La Banca centrale inglese ha previsto che le banche possano ora doversi sottoporre a regole più rigide per evitare un ripetersi dell'attuale crisi del credito, osservando che "c'é la necessità di un ripensamento fondamentale su come creare salvaguardie contro i rischi del sistema". Secondo il rapporto, il settore bancario britannico si allargato troppo rapidamente quandole cose andavano bene, ma ha mostrato di mancare di una solida fondazione per andare avanti quando le cose hanno iniziato ad andare male. Per la Banca centrale, le banche dovrebbero rafforzare le proprie finanze aumentando i depositi dei clienti, possedendo più 'asset' che siano facili da vendere e affidandosi di meno ai mercati. La scorsa settimana, il governatore Mervyn King aveva detto che all'inizio del mese, il sistema bancario britannico è stato più vicino al collasso di qualsiasi momento successivo all'inizio della Prima guerra mondiale. E sulla crisi è tornato a intervenire il premier britannico Gordon Brown, suggerendo che "Cina e Paesi del Golfo" possano aumentare "sostanzialmente" il loro contributo alle risorse finanziarie dell'Fmi volte ad aiutare i paesi in difficoltà per la crisi finanziaria. Parlando a Downing Street poco prima di partire per Parigi, il premier ha detto che, al di là di questo suggerimento, "ciò di cui siamo certi è che i fondi dell'Fmi non sono sufficienti, dobbiamo rinforzarlo". "Il Fmi ha 250 miliardi di dollari disponibili", ha detto Brown, ma "questi potrebbero non bastare. Abbiamo bisogno di una soluzione multilaterale. I grandi paesi con surplus possono aiutare di più". Brown ha sottolineato che la crisi dei mercati finanziari sta contagiando l'Europa dell'Est. (ANSA).

 

 

28 Ottobre 2008 17:02 NEW YORK
USA: BUDGET; TESORO, BISOGNI FINANZIAMENTO SENZA PRECEDENTI
di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 28 ott - Lo Stato Federale americano avrà bisogno di finanziamenti "senza precedenti" per l'anno fiscale appena iniziato il primo ottobre, viste le numerose misure varate a sostegno dell'economia. Lo ha indicato oggi a New York Anthony Ryan, segretario aggiunto al Tesoro incaricato per gli affari finanziari interni, secondo cui nonostante le misure prese per rispondere al deficit record di 482 miliardi di dollari, "un potenziale peggioramento delle condizioni economiche" non è da escludere. (ANSA).


 

28 Ottobre 2008 19:43 MILANO
CRISI MUTUI: BORSE RIALZANO TESTA, MILANO NON CI RIESCE/ANSA
di ANSA
MERCATO SCOMMETTE SU TAGLI TASSI FED E BCE, WALL STREET CORRE
(ANSA) - MILANO, 28 OTT - Le Borse mondiali rimbalzano, Piazza Affari no. E' passata così la seconda seduta della settimana per i principali listini, trainati al rialzo dalla previsione che la Federal Reserve, domani, e la Bce, il 6 novembre, diano una netta sforbiciata ai rispettivi tassi d'interesse per arginare la recessione mondiale oramai in corso. Ad eccezione del listino di Madrid (-1,3%) e di quello milanese, che ha perso il 2,43% (S&P/Mib) sull'ondata di vendite che ha travolto UniCredit (-13,03%) e Intesa SanPaolo (-8,38%), le altre Borse europee sono riuscite a rialzare la testa guadagnando mediamente due punti percentuali (Dj Stoxx 600 +2,2%), grazie anche alla buona intonazione dei mercati finanziari a Wall Street (Dow Jones +3,4% alle ore 19,30), che hanno risentito soltanto in parte dell'indice sulla fiducia dei consumatori di ottobre. Londra è così salita dell'1,92% e Parigi dell'1,55%, mentre Francoforte è volata dell'11,28% sul protrarsi dell'effetto Volkswagen (+81,7%), che per un attimo è salita sul podio mondiale delle società quotate a maggiore capitalizzazione. Rimbalzi più sostanziosi si erano visti già in mattinata sui mercati asiatici con Tokyo che è balzata del 6,41%, allontanandosi così dai minimi del 1982 che aveva raggiunto nei giorni scorsi, dopo una serie di quattro sedute da dimenticare. In volata anche Hong Kong (+14%) e Sidney (+6,3%). In attesa quindi delle indicazioni di politica monetaria della Fed e della Bce, gli acquisti sono tornati su tutti i comparti grazie anche ai conti migliori delle attese di alcune società come il colosso inglese BP (+5,3%), che ha riportato un balzo dell'utile dell'83% nel terzo trimestre. A frenare in parte i listini è stato comunque l'indice sulla fiducia dei consumatori Usa che a ottobre è crollato sul minimo dal '67. Un dato che ha colto di sorpresa i mercati che a meta' seduta si sono allontanati dai massimi, mentre Milano ha virato in negativo. Tra i settori che hanno sofferto di più, anche oggi i bancari che hanno visto Societé Generale cadere del 12% sulle voci di nuove perdite sui derivati, in specie quelli legati alla Volkswagen, e Ing del 13%. Pesante anche Fortis (-7%). In volata invece il settore energia che ha beneficiato, oltre della trimestrale di BP, anche dell'ascesa del petrolio a New York dov'é tornato sopra quota 64 dollari. Nel comparto si sono mosse bene Total (+6,21%) e Royal Dutch Shell (+4,7%). In salita infine la compagnia aerea scandinava, Sas (+2,6%), grazie alla promozione degli analisti di Citigroup, mentre il colosso tedesco Lufthansa ha perso l'8,7% in scia al taglio delle stime sul 2008, dovuto dalle turbolenze in corso sui mercati internazionali. Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali Borse mondiali: - Tokyo +6,41% - Hong kong +14,3% - Shanghai +2,81% - Londra +1,92% - Parigi +1,55% - Milano -2,43% - Francoforte +11,2% - Madrid -1,30% - Amsterdam +0,36% - Stoccolma +1,18% - Zurigo +0,68% - Città del Messico +4,77% (IN CORSO) - San Paolo +8,89% (IN CORSO) - Dow Jones +3,47% (IN CORSO) - Nasdaq +2,42% (IN CORSO). (ANSA).



 

 

 

WALL STREET: POTENTE RALLY, MAXI RIALZO QUASI +11%

28 Ottobre 2008 21:03 NEW YORK - di WSI
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Il Dow schizza 900 punti (come una molla compressa) e risale sopra quota 9000. Valutazioni molto attraenti, operatori ottimisti sulla stabilizzazione del mercato creditizio. Fed taglia 0.50%?
Potente rally alla borsa di New York. Attratti dalla valutazione del mercato particolarmente depressa (la piu’ bassa degli ultimi due decenni) gli operatori sono tornati a puntare con forza sull’azionario, incuranti dei deboli dati macro che hanno evidenziato l’ancora difficile condizione del settore immobiliare e il tonfo della fiducia dei consumatori ai minimi storici. Il Dow Jones ha guadagnato il 10.88% a 9065, segnando il secondo maggior rialzo in punti (889) di sempre, l’S&P500 il 10.79% a 940, il Nasdaq e’ avanzato del 9.53% a 1649.
Tra gli investitori e’ tornato a prevalere l’ottimismo in vista della decisione sui tassi d’interesse della Fed, gia’ riunitasi a porte chiuse a Washington. C’e’ una maggiore fiducia riguardo la stabilizzazione del comparto finanziario grazie alle ultime manovre del governo; l’ulteriore ribasso del costo del denaro dovrebbe sbloccare ulteriormente l’industria del credito, offrendo una boccata di ossigeno alle societa’ ed ai consumatori. Le attese del mercato sono per una riduzione del target sui fed funds di 50 punti base all’1%; tuttavia, considerata la delicata fase che sta caratterizzando i mercati, in molti (il 42% stando ai futures) sperano in un taglio di entita’ superiore, pari allo 0.75%.
"Facendo una semplice analisi sui multipli, appare evidente che l’attuale condizione dell’azionario e’ altamente attraente" ha affermato Linda Duessel, strategist di Federated Investors. "Chiunque sia orientato ad investimenti di lungo periodo dovrebbe approffittare di questo momento". "Sembra che il mercato abbia finalmente toccato il punto di bottom, siamo usciti da una condizione di ipervenduto" e’ il parere di Dan Demming, trader di Stutland Equities.
Tutti i componenti del Dow Jones hanno chiuso in territorio positivo. A registrare i maggiori rialzi sono stati General Motors, Boeing e Alcoa. Il colosso dell’auto ha trovato un solido supporto nell’articolo pubblicato dal Wall Street Journal secondo cui il Dipartimento dell’Energia sarebbe pronto con un prestito da $5 miliardi per facilitare l’operazione di fusione con Chrysler. Il gigante aerospaziale invece ha beneficiato del raggiungimento dell’accordo con i macchinisti che ha messo fine allo sciopero dei lavoratori.
Sul fronte degli utili, la societa’ dell’acciaio U.S Steel ha battuto le attese degli analisti, cosi’ come i gruppi energetici BO e Valero Energy. Deludenti invece le stime del gigante software SAP, costretto a tagliare l’outlook e ritirare le stime sulle vendite; profit warning anche da parte della casa automobilistica giapponese Honda Motor.
Nel settore finanziario, le prospettive di ribasso dei tassi hanno spinto al rialzo i titoli dei colossi bancari Citigroup e Bank of America. In buon progresso anche Morgan Stanley, mentre Goldman Sachs non e’ riuscita a partecipare al rally penalizzata dalle voci su possibili perdite non previste.
I dati macroeconomici rilasciati in mattinata non hanno influito minimamente sul sentiment degli operatori, nonostante siano risultati particolarmente deboli. Il rapporto Case-Shiller ha evidenziato un ulteriore calo dei prezzi degli immobili negli Stati Uniti, mentre la fiducia dei consumatori e' crollata al peggior livello della storia, a quota 38 punti.
Sugli altri mercati, in calo il petrolio. I futures con consegna dicembre sono arretrati di 49 centesimi a $62.73 al barile. Sul valutario, in recupero l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi' a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.2720. In lieve flessione l’oro. I futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno ceduto $2.40 a $740.50 l’oncia. Arretrano infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.82% dal 3.7290% di lunedi'.

 

Fonte - WallStreetItalia