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29 Ottobre 2008 08:33 MILANO
BORSA:RALLY ASIA SU ATTESE PER TASSI, BENE EXPORT ED ENERGIA
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 29 OTT - L'Asia dà nuova spinta al rally globale delle Borse sulle attese per un taglio dei tassi in Giappone e per un intervento anche della Cina in sostegno dei mercati azionari. I primi a reagire sono i titoli finanziari con Mitsubishi Ufj Financial in progresso del 7,8% e quelli dell'export con Toyota in corsa del 10 per cento approfittando dell'apprezzamento del dollaro sullo yen. Crescono i prezzi del petrolio e delle materie prime e sui listini accelerano anche Bhp Billiton (+3,7%) e Cnooc (+15%) quest'ultima premiata anche da un terzo trimestre positivo per fatturato. Bene anche Canon (+6,9%), Honda (+18%) Rio Tinto (+3,7%), PetroChina (+6,7%). Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali Borse dell'area Asia-Pacifico: - Tokyo +6,41% - Hong Kong +12,04% (IN CORSO) - Shanghai +2,81% (IN CORSO) - Seul +5,57% - Taiwan +0,76% - Sydney -0,38% - Singapore +0,47% (IN CORSO) - Mumbay (CHIUSA) - Kuala Lumpur -4,47% (IN CORSO) - Bangkok +2,79% - Giakarta -4,27% (IN CORSO) (ANSA).

 
 

29 Ottobre 2008 09:12 ROMA
BORSA: FRANCOFORTE CROLLA IN APERTURA (-7,53%)
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 29 OTT - Partenza fortemente negativa per la Borsa di Francoforte, dove l'indice Dax segna -7,53% a 4.460,26 punti. La piazza tedesca sconta il boom segnato ieri, con un guadagno di oltre l'11% registrato grazie alla galoppata del titolo Volkswagen.(ANSA).



 

29 Ottobre 2008 11:13 ROMA
CRISI MUTUI: HYPO RE CHIEDE ALTRI 15 MLD EURO A BUNDESBANK
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 29 OTT - Hypo Real Estate chiede alla Bundesbank altri 15 miliardi di euro a copertura delle esigenze di liquidità a breve termine. La richiesta è stata presentata dalla banca di Monaco al Fondo di Stabilizzazione dei Mercati Finanziari, a pochi giorni dal nuovo intervento della Banca centrale tedesca che aveva portato a complessivi 50 miliardi il piano di salvataggio dell' istituto. Hypo Re ha precisato, in una nota, che una decisione in merito è attesa "a breve", e che richiederà ulteriore aiuto al Fondo, incluse "potenziali misure di capitalizzazione", sottolineando che il salvataggio da 50 miliardi - finanziato in parte da banche tedesche e compagnie assicurative - è nelle fasi "finali" di negoziazione e che la "linea di liquidità" sarà pienamente disponibile da metà novembre. (ANSA).


 

29 Ottobre 2008 11:47 ROMA
BCE: NUOVA LIQUIDITA' PER OLTRE 100 MLD EURO E 100 MLD DLR
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 29 OTT - Nuova doccia di liquidità per il mercato. La Bce ha completato in mattinata diverse aste, mettendo in circolazione oltre 100 miliardi di dollari e oltre 100 miliardi di euro. In particolare, secondo quanto riferisce Bloomberg, l'istituto di Francoforte ha collocato 92,14 miliardi di dollari in un'asta a sette e giorni al tasso dell'1,91% e, contemporaneamente, altri 14,5 miliardi in uno swap in valuta estera in dollari. Per quanto riguarda le operazioni in euro, la Bce ha collocato 103,1 miliardi di liquidità in un'asta di rifinanziamento a tre mesi al tasso del 3,75%, a cui hanno preso parte 223 banche. In precedenza, la Bce aveva comunicato che una o più istituzioni finanziarie hanno preso in prestito 20,31 miliardi di euro tramite operazioni overnight, ad un tasso del 4,25%.(ANSA).

 

 

29 Ottobre 2008 18:34 BERLINO
VOLKSWAGEN:DIMEZZA VALORE IN BORSA; AUTORITA' APRE INCHIESTA
di ANSA
PORSCHE NEGA RESPONSABILITA' E OFFRE QUOTA 5% VW SUL MERCATO
(ANSA) - BERLINO, 29 OTT - Dopo due giornate di corsa sfrenata, la Volkswagen perde quasi la metà del proprio valore in Borsa, mentre l'autorità di vigilanza sui mercati tedesca - la Bafin - apre un'inchiesta per assicurarsi che dietro i maxi-rialzi non ci siano state operazioni illegali. Intanto la Porsche, la società che ha scatenato il putiferio sul titolo con la sua scalata alla Volkswagen (é arrivata in segreto fino al 74,1% del capitale di Wolfsburg), si è difesa negando qualsiasi responsabilità del caos in Borsa. E per evitare "ulteriori distorsioni di mercato" sul titolo, il cui flottante in Borsa è ormai ridotto all'osso, ha annunciato la cessione di una quota fino al 5% della controllata tramite il regolamento di opzioni. Così, dopo aver guadagnato circa il 146% lunedì e circa l'82% ieri, il titolo Vw ha chiuso oggi a quota 514,73 euro, il 45,53% in meno rispetto a ieri. Un livello, comunque, ben superiore (+144% circa) ai circa 211 euro per azione segnati in chiusura di venerdì scorso. Le "distorsioni di mercato", come le ha definite la stessa Porsche in un comunicato diffuso questa mattina, sono state provocate da un'ondata di ricoperture da parte di speculatori che avevano venduto allo scoperto in previsione - anche alla luce della crisi del settore auto - di un calo del titolo. Speculatori che però sono stati presi in contropiede dopo che la Porsche ha annunciato - durante il fine settimana - di possedere il 74,1% della Volkswagen (42,6% in azioni e il restante 31,5% in opzioni sulle azioni) e di voler arrivare al 75% nel 2009. L'annuncio ha subito fatto volare le Vw sulla Piazza di Francoforte, tanto che durante la seduta di ieri il titolo ha toccato quota 1.005 euro (+93%), diventando - sia pur brevemente - la prima società al mondo per capitalizzazione di Borsa, davanti al colosso dell'energia statunitense Exxon. In questo quadro, oltre ad annunciare la vendita del 5% delle azioni di Vw, la Porsche ha preso le distanze questa mattina dal caos in Borsa. La società, infatti, ha "negato" qualsiasi "responsabilità per queste distorsioni di mercato", ma soprattutto "per i rischi conseguenti, ai quali si sono esposti gli investitori che hanno venduto allo scoperto". (ANSA).
 

 

29 Ottobre 2008 18:34 ROMA
Crisi mutui: Bond Banche, Consob mette in guardia
di ANSA
Cardia: si apre il rischio di conflitto di interessi
(ANSA) - ROMA, 29 OTT - Per le banche alle prese con la crisi di liquidita' si apre il rischio di conflitto di interessi, osserva il presidente della Consob. Lamberto Cardia spiega che potrebbero ricorrere sempre piu' a obbligazioni bancarie per fare fronte alla riduzione della consistenza dei depositi e anche per rifinanziare prestiti obbligazionari in scadenza. Le cifre in gioco non sono da poco: ammontano a 200 miliardi di euro le obbligazioni bancarie in scadenza nel biennio 2009-2010. Ascoltato dalla commissione Finanze della Camera, Cardia ha affrontato il tema della crisi finanziaria (''la piu' grave che ho avuto l'esperienza di vivere, anche se i libri parlano del '29...'') e proposto, per difendere le imprese italiane da opa ostili, che le passivity rules possano essere tolte dalla legge Draghi consentendo alle singole societa' di inserirle nei loro statuti. Il vero nodo per superare la crisi -ha spiegato- e' quello del recupero della fiducia dei risparmiatori: ''la fiducia di tutti e' alla base del recupero di efficienza del sistema''. E questo vale soprattutto per il settore bancario, che e' uno snodo dell'economia. ''Il risparmio - ha spiegato Cardia - non si indirizza agli istituti che lo raccolgono ma solo a beni rifugio come i Bot, le Poste o addirittura titoli di altri paesi'' mentre le banche ''devono far fronte alle obbligazioni che hanno assunto, e certo vi faranno fronte, ma devono anche finanziare le grandi imprese, e certo non e' cosa di poca consistenza, ed anche le Pmi, che sono il substrato vivo dell'attivita' del nostro Paese''.(ANSA).

 

 

29 Ottobre 2008 19:18
++ FLASH ++ TASSI: FED TAGLIA MEZZO PUNTO A 1% ++ FLASH ++
di ANSA
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(ANSA) ++ FLASH ++ TASSI: FED TAGLIA MEZZO PUNTO A 1% ++ FLASH ++ (ANSA).

 

 

29 Ottobre 2008 19:23 ROMA
FED: ECONOMIA E' IN FORTE RALLENTAMENTO
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 29 OTT - La banca centrale statunitense ha aggiunto che restano in piedi i rischi al ribasso sul versante della crescita economica. L' inflazione dovrebbe invece rallentare nei prossimi mesi. La frenata dell' economia è stata attribuita alla gelata dei consumi privati. (ANSA).

 

 

29 Ottobre 2008 19:45 ROMA
FED: TASSI TORNANO MINIMO ANNI '50, COME NEL GIUGNO 2003
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 29 OTT - Paradossalmente, il livello del costo del denaro torna cosi' a quei livelli bassissimi ai quali molti analisti imputano la responsabilità indiretta del dissesto dei mercati globali in atto dall' agosto dello scorso anno. Proprio il fatto che il costo del denaro fosse a quei tempi ai minimi storici aveva infatti incoraggiato quelle operazioni fortemente speculative e l' accensione di mutui particolarmente rischiosi il cui crollo ha finito per contagiare i mercati finanziari e l' economia reale. La Fed dopo aver abbassato all' 1% nel giugno di cinque anni fa mantenne stabile questo livello dei tassi per un anno, per poi operare una serie di rialzi consecutivi che in poco tempo lo portarono addirittura al 5,25%. Quest' ultimo livello venne mantenuto fino al settembre dello scorso anno, quando il costo del denaro cominciò ad essere abbassato al profilarsi di quella che viene definita come una delle più drammatiche crisi economico-finanziarie della storia. (ANSA).

 

 

29 Ottobre 2008 20:01 MILANO
CRISI MUTUI: FED TAGLIA TASSI, BOOM BORSE EUROPA E ASIA/ANSA
di ANSA
EUROPA RECUPERA 341 MLD, TOKYO +7,7%; WALL STREET CAUTA
(ANSA) - MILANO, 29 OTT - Scalpitano le Borse mondiali sulla prospettiva di una sforbiciata ai tassi di interesse. I mercati azionari di Asia e Europa hanno infatti galoppato per tutto il giorno in preda all'euforia per l'attesa riduzione da parte della Fed del costo del denaro. Arrivata puntualmente alle 19.15, ora italiana, quando la banca centrale americana ha deciso all'unanimità di abbassare il costo del denaro di 50 punti base all'1%. L'onda lunga rialzista è partita dall'Asia, con Tokyo (+7,7%) galvanizzata dalla discesa dello yen nei confronti dell'euro e del dollaro e dall'ipotesi di una riduzione dei tassi (già bassissimi, allo 0,5%) anche da parte della Banca del Giappone. E si è poi estesa a tutta l'Europa (con la sola eccezione di Francoforte, trattenuta dal pesante calo di Volkswagen): Londra, Parigi, Madrid, Milano e Stoccolma hanno messo a segno rialzi nell'ordine dell'8-9%. Alla fine i listini europei hanno recuperato 341 miliardi di euro di capitalizzazione. Estremamente volatile Wall Street (il Dow Jones e il Nasdaq sono in questo momento praticamente invariati) che, reduce dalla formidabile seduta di ieri, si è mossa intorno alla parità anche dopo la decisione della Fed. I sentori di una riduzione dei tassi (anche la Banca centrale norvegese ha ridotto oggi il tasso 'overnight' di mezzo punto) allenta le tensioni sul mercato interbancario che continua a beneficiare dei provvedimenti dei governi e delle Banche Centrali (oggi la Bce ha offerto circa 210 miliardi di euro mentre la Fed ha abbassato i tassi a cui accetta carta commerciale). Il Libor, il tasso che gli istituti di credito si applicano tra loro per i prestiti in dollari, è sceso di cinque punti base al 3,42% (si tratta del tredicesimo calo consecutivo), e l'Euribor (l'equivalente in euro) si è ridotto di due punti base al 4,83% (il quindicesimo ribasso consecutivo). Il prossimo 6 novembre con ogni probabilità anche la Bce si unirà alla Fed sulla strada del taglio dei tassi. Il miglioramento della situazione ha ridato fiato a bancari e assicurativi con gli strappi di Hbos (+28,3%), Allianz (+26,4%), Aviva (+25,1%), Axa (17,5), Intesa Sanpaolo (+17,5%), Ubs (+15,2%) e Santander (+14,3%). Ma gli acquisti sono piovuti su tutti i settori a partire da minerari (+16% l'indice Dj Stoxx di settore) ed energia (+12,6%) anche nella convinzione che le quotazioni abbiano toccato livelli troppo bassi. In scia ai rialzi delle materie prime e del petrolio (salito fino ai 68,38 dollari al barile), Rio Tinto ha guadagnato il 19%, Bhp il 14%, Shell il 12% e Total il 14%. Nel clima di generale euforia Daimler è volata del 21% dopo che Merrill Lynch ha alzato il giudizio sul titolo a 'buy' (comprare) sul titolo. Tra i listini europei l'unico a chiudere con il segno meno è stato Francoforte, ancora una volta soggetto alle oscillazioni di Volkswagen. Mentre la Consob tedesca ha deciso di ridurre dal 27% al 10% il peso del titolo sull'indice Dax, il costruttore ha perso il 45% dopo che l'azionista di controllo Porsche ha promesso di ampliare il flottante allentando così il cappio al collo dei venditori allo scoperto rimasti a secco di titoli. Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali Borse mondiali: - Tokyo +7,74% - Hong Kong +0,84% - Shanghai -2,94% - Londra +8,05% - Parigi +9,23% - Francoforte -0,31% - Madrid +9,42% - Milano +9,87% - Amsterdam +9,09% - Stoccolma +5,69% - Zurigo +6,18% - New York (Dow Jones) +0,01% (IN CORSO) (Nasdaq) +0,05% (IN CORSO) - Città del Messico +2,05% (IN CORSO) - San Paolo +3,81% (IN CORSO).(ANSA).

 

 

29 Ottobre 2008 21:20 NEW YORK
CRISI MUTUI: FED TAGLIA MEZZO PUNTO, MA RESTANO TIMORI /ANSA
di ANSA
ATTESA PER DATI PIL TERZO TRIMESTRE, RECESSIONE SI AVVICINA
(di Emanuele Riccardi) (ANSA) - NEW YORK, 29 ott - La Fed ha tagliato di mezzo punto i tassi di riferimento, portando oggi i Fed Funds all'1% e il tasso di sconto all'1,25%, cioé ai minimi dal 2003, quando occorreva rilanciare l'America ferita dagli attacchi dell'11 settembre contro le Torri Gemelle e il Pentagono. La Borsa, dopo il rally di martedì, ha salutato prima con un solido rialzo la decisione della Federal Reserve per poi chiudere in rosso, con il Dow Jones in perdita di quasi l'1%, dato che molte perplessità rimangono. Non è detto infatti che la banche, visti i rischi ancora esistenti dopo la devastante crisi dei mutui che le ha messe in ginocchio, torneranno a concedere crediti con maggiore facilità. Secondo il Wall Street Journal, il presidente della Fed, Ben Bernanke, che insegna alla prestigiosa università di Princeton, ha studiato da vicino il caso del Giappone, dove alcuni anni or sono la politica dei tassi d'interesse zero non era riuscita a rilanciare la macchina economica. Tutti gli occhi sono ora rivolti verso la produzione economica, che ha subito un sicuro rallentamento. Domani verranno pubblicati i primi risultati sul prodotto interno lordo (Pil) del terzo trimestre, e si parla di un calo di mezzo punto. A questo punto la parola che è ormai su tutte le labbra, cioé "recessione", verrà finalmente pronunciata ad alta voce e non più soltanto sussurrata, come è successo fino ad oggi. L'economia statunitense ha registrato un "marcato rallentamento", afferma la Fed motivando così la decisione odierna, presa all'unanimità, vista anche la gelata dei consumi privati. Nel comunicato diffuso in serata la Fed ha sottolineato che "le recenti misure, incluso il taglio odierno, le riduzioni coordinate del costo del denaro da parte delle banche centrali, gli straordinari interventi a sostegno della liquidità e i passi ufficiali per rafforzare il sistema finanziario dovrebbero riuscire col tempo a migliorare le condizioni del credito e promuovere il ritorno a una moderata crescita economica". Paradossalmente, il livello del costo del denaro è tornato a quello dell'era di Alan Greenspan, molto criticato ultimamente e considerato da alcuni esperti (e politici) uno dei responsabili della crisi attuale, attraverso la sua politica quasi anarchica di deregulation e i bassi tassi di interesse. Secondo i nemici di Greenspan sarebbe stato proprio il basso costo del denaro ad avere incoraggiato il moltiplicarsi di operazioni a rischio come i mutui subprime, e il conseguente scoppio della 'bolla'. Dopo aver abbassato all'1% nel giugno 2003 i tassi, la Fed ne ha mantenuto stabile il livello per un anno per poi operare una serie di rialzi consecutivi che in poco tempo lo hanno portato addirittura al 5,25%. A settembre dell'anno scorso il costo del denaro ha iniziato progressivamente a scendere per tentare di arginare la grande crisi scoppiata in seguito. (ANSA).
 


 

 

 

WALL STREET: NERVOSA DOPO LA FED, CHIUDE CONTRASTATA

29 Ottobre 2008 21:06 NEW YORK - di WSI
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Il mercato ottiene quello che chiedeva ma il maxi rally degli indici giunge a conclusione. Potrebbero essere necessari nuovi tagli al costo del denaro per ripartire. Tonfo del dollaro, avanza il greggio.
A Wall Street la seduta si e’ chiusa con gli indici contrastati. Il mercato ha ottenuto cio’ che voleva dalla Fed, ovvero un abbassamento di 50 punti base del costo del denaro all’1.00%, ma cio' non e' bastato ad estendere il potente rally della seduta precedente. Il Dow Jones ha perso lo 0.82% a 8890, l’S&P500 l'1.11% a 930, il Nasdaq e' salito dello 0.47% a 1657.
Gli operatori si interrogano ora sulle prossime mosse della Banca Centrale e sul futuro corso degli indici. In molti temono che l’ultimo rally sia semplicemente stato un rimbalzo all’interno del mercato orso, un effetto del classico "buy on the rumors, sell on the news" in vista del taglio dei tassi (poi attuato), e che quindi non sia stato ancora raggiunto un punto di ‘bottom’.
Riconoscendo la fase di debolezza che sta caratterizzando l’attivita’ economica, la Federal Reserve ha ritenuto opportuno abbassare il costo del denaro nel tentativo di rilanciare la spesa dei consumatori e delle aziende. L’ultima volta che fu deciso un abbassamento del target sui fed funds all'1% e’ stato nel giugno 2003, quando ancora a presiedere la Federal Reserve era Alan Greenspan.
I rischi al ribasso per l’economia citati nel documento ufficiale che ha accompagnato la decisione lasciano, stando ai commenti a caldo di alcuni trader, spazio ad un ulteriore taglio dei tassi nel meeting di dicembre. Era il 1958 con Eisenhower presidente degli Stati Uniti l’ultimo anno in cui il costo del denaro fu abbassato al di sotto dell’attuale soglia.
"Penso che questo taglio abbia un valore piu’ simbolico che effettivo" ha dichiarato Ed Hyland, managing director di J.P. Morgan. "Senza dubbio cio’ rende i prestiti meno onerosi, ma cio’ non significa una necessaria ripartenza del mercato del credito. Cio’ di cui ha bisogno l’economia in questa fase delicata sono gli istituti disposti a prestare denaro, qualcuno che sia pronto ad accollarsi dei rischi. Ci vorra’ ancora del tempo perche cio’ avvenga".
Gli ultimi annunci societari hanno evidenziato un ulteriore deterioramento del mercato del lavoro a causa di nuovi licenziamenti, mentre e’ risultato migliore delle attese il dato sugli ordini di beni durevoli del mese di settembre.
Cresce cosi' il numero delle societa’ intenzionate a ridurre la forza lavoro per contenere i costi e cercare di superare la crisi. Il gruppo telecom Qwest ha annunciato un taglio di 1200 posti, il colosso della telefonia mobile Motorola annuncera’ il linenziamento di migliaia di dipendenti entro giovedi' in occasione della diffusione dei risultati trimestrali; il gruppo di ricambi per auto Wabco Holdings (WBC), ha ridotto del 16% il numero dei propri lavoratori, eliminando 1000 posizioni.
Tra le altre news societarie, i due giganti dei prodotti di largo consumo Kraft Foods e Procter & Gamble hanno riportato solidi risultati fiscali, il primo ha anche migliorato le stime sui numeri dell’intero 2008. Bene anche il produttore di cereali Kellogg. Comcast ha battuto le attese degli analisti con un rialzo del 38% dei profitti nel terzo trimestre, mentre Corning, la societa’ specializzata in pannelli televisivi, ha lanciato un profit warning a causa dell’incremento dei costi e delle deboli prospettive di vendita.
Sugli altri mercati, in forte rialzo il petrolio. I futures con consegna dicembre sono avanzati di $4.77 a $67.50 al barile. Sul valutario, in netto calo l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.2950. In progresso l’oro. I futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno guadagnato $13.50 a $754.00 l’oncia. Arretrano infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.87% dal 3.82% di martedi’.

 

Fonte - WallStreetItalia