31 Ottobre 2008 07:02 TOKYO
CRISI MUTUI: BOJ; LA POLITICA MONETARIA DAL 1999
di ANSA
(CRONOLOGIA)
(ANSA) - TOKYO, 31 OTT - Il taglio dei tassi d'interesse (da
0,5% a 0,3%) deciso oggi dalla Banca centrale del Giappone (BoJ)
rappresenta il primo intervento al ribasso da marzo 2001.
Ecco di seguito la cronologia delle scelte di politica
monetaria messe in campo dal 1999: - febbraio 1999: la BoJ
adotta la linea 'zero-interest-rate''. - agosto 2000: i
tassi salgono allo 0,25%. - febbraio 2001: taglio di 10
punti base, allo 0,15%. - marzo 2001: la BoJ sposa la
politica di 'alleggerimento', per spingere i tassi di
riferimento vicini allo zero. - marzo 2006: la BoJ torna al
metodo convenzionale di controllo dei tassi di interesse. -
luglio 2006: l'overnight sale allo 0,25%, da 'quasi-zero'. -
febbraio 2007: la BoJ porta i tassi allo 0,5%. - ottobre
2008: taglio di 20 punti base, allo 0,3%.(ANSA).
31 Ottobre 2008 09:47 ROMA
Crisi mutui: Gb, fiducia consumatori ai minimi dal 1974
di ANSA
Indice sceso di 4 punti a -36, intenzioni di acquisto -11
punti
(ANSA) - ROMA, 31 OTT - La fiducia dei consumatori inglesi,
a ottobre, e' scesa ai minimi dal 1974. L'indice, calcolato
dal Gfk Nop e riportato da Bloomberg, e' sceso di 4 punti a
-36. Inoltre le intenzioni di acquisto sono scese di 11
punti a -42, livello minimo dall'inizio della serie nel
1974.
31 Ottobre 2008 07:34 TOKYO
Crisi mutui: Boj, taglia tassi 20 punti base, a 0,30%
di ANSA
Primo intervento della Banca centrale del Giappone
(ANSA) - TOKYO, 31 OTT - La Banca centrale del Giappone (BoJ)
ha tagliato i tassi d'interesse di 20 punti base, portandoli
allo 0,30%. Quello della Boj e' il primo intervento al
ribasso da marzo 2001, decidendo quindi di seguire l'esempio
delle banche centrali mondiali, impegnate a tagliare i tassi
per fronteggiare la crisi finanziaria. La BoJ ha anche
tagliato il tasso Lombard allo 0,50% dallo 0,75%.
31 Ottobre 2008 09:54 MILANO
Borsa: Asia contrastata, Tokyo chiude con tonfo ottobre nero
di ANSA
Tornano le vendite sui mercati, indice Msci segna -2,1%
(ANSA) - MILANO, 31 OTT - Tornano le vendite sui mercati
asiatici, sostenute dalla volonta' degli investitori di
mettere al sicuro i rialzi degli ultimi giorni. L'indice
Msci, misura dell'andamento dei listini nell'area dell'Asia-Pacifico,
e' sceso del 2,1% dopo un rimbalzo del 17% nelle ultime tre
sedute e si avvia a chiudere questo ottobre 'nero' in
perdita del 19%. In 21 anni di misurazioni mai aveva fatto
tanto male. In calo Tokyo e Hong Kong mentre altri mercati
come Taiwan (+3,99%) e Seul (+2,61%) hanno registrato buone
performance. Molto bene Mumbay, in rialzo di oltre sette
punti percentuali, dopo la chiusura di ieri per festivita'.
A ingrigire il clima hanno contribuito alcuni dati societari
come quelli di Mazda (-14%) e Pioneer (-15%) che hanno
ridotto le loro previsioni sugli utili mentre Kb Financial
Group e' scivolato a Seul dell'8,6% dopo che la controllata
Kookmin Bank ha riportato utili sotto le attese. Male anche
Toyota (-4,4%)e Honda (-13%). 'Il rally di ieri e' stato
troppo bello per essere vero, gli investitori stanno
probabilmente mettendo al sicuro i propri profitti' ha
commentato alla Bloomberg il capo strategie della Daiwa Sb
Investment, gestore con 53 miliardi di dollari di attivi.
Tokyo e' scesa nonostante la Banca centrale del Giappone,
con una misura che ha spaccato il board, abbia tagliato di
venti punti base i tassi d'interesse portandoli allo 0,3%.
(ANSA)
31 Ottobre 2008 11:52 ROMA
DRAGHI: STAGNAZIONE DURERA' FINO A META' 2009
di ANSA
-
(ANSA) - ROMA, 31 OTT - "Di pari passo con il deteriorarsi
del quadro mondiale, il ritmo di espansione dell'area
dell'euro ha seguitato a rallentare nel corso dell'anno" e
l'Italia, "al pari degli altri grandi paesi dell'area, sta
risentendo dell'avversa congiuntura internazionale. Il
rallentamento della domanda mondiale frena le nostre
esportazioni", ha spiegato Draghi. Per il futuro, "attese di
una domanda in flessione e maggiore avversione al rischio"
segnalano che "l'accumulazione risulterà quest'anno
inferiore a quella programmata. Le attese per l'anno
prossimo sono di un'ulteriore contrazione rispetto al
consuntivo del 2008". Per questo motivo, sottolinea Draghi,
occorre "evitare che l'inasprimento delle condizioni
creditizie per famiglie e imprese e il deterioramento del
ciclo economico si rafforzino a vicenda in una spirale
negativa". (ANSA).
31 Ottobre 2008 15:12
CRISI MUTUI: GERMANIA VERSO RECESSIONE, -0,25% PIL TRIMESTRE
di ANSA
-
(ANSA-REUTERS) - BERLINO, 31 OTT - Il prodotto interno lordo
della Germania, nel trimestre luglio-settembre,
probabilmente ha segnato un calo dello 0,25%, che dopo il
-0,5% del secondo trimestre indica recessione tecnica. Lo
riferiscono alla Reuters fonti del governo tedesco. (ANSA).
31 Ottobre 2008 15:29 ROMA
Usa: indice Pmi Chicago crolla da 56,7 a 37,8
di ANSA
A ottobre scende a minimi dal 2001. Indice fiducia Michigan
57,6
(ANSA) - ROMA, 31 OTT - L'indice Pmi di Chicago, indicatore
dell'andamento del comparto manifatturiero Usa, a ottobre e'
crollato a 37,8 da 56,7 precedente. L'indice e' cosi'
piombato ai minimi dal 2001, dai tempi dell'ultima
recessione. Il dato e' nettamente peggiore rispetto alle
stime degli economisti che si attendevano un calo a quota
48. In linea con le previsioni, invece, l'indice di fiducia
dei consumatori Usa calcolato da Reuters e Universita' del
Michigan, attestatosi a ottobre su quota 57,6.
31 Ottobre 2008 16:23 ROMA
PETROLIO: ANCORA GIU',VERSO RIBASSO RECORD IN UN MESE (-35%)
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 31 OTT - Continua la discesa del prezzo del
petrolio, che prepara il campo al maggior ribasso su base
mensile dall'avvio delle contrattazioni a New York. Il
greggio viene scambiato a 64 dollari al barile, con una
flessione dell'1,7% rispetto all'apertura. Se dovesse
continuare questo trend, secondo quanto si legge su
Bloomberg, il petrolio registrerebbe una flessione del 35%
su base mensile. A pesare sull'andamento del greggio, i
timori sempre maggiori di un'imminente recessione
nell'economia Usa ed i dati sui consumi privati nel mese di
settembre. Nel terzo trimestre il Pil Usa è infatti sceso
dello 0,3%, mentre la spesa al consumo nello scorso mese è
scesa del 3,1% su base annua: la prima flessione dal 1991 e
la più grande dal 1980. (ANSA).
31 Ottobre 2008 18:02 ROMA
CRISI MUTUI:JPMORGAN,NO PIGNORAMENTI SU 110 MLD DLR PRESTITI
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 31 OTT - Jp Morgan ha deciso di congelare i
pignoramenti relativi a mutui erogati per una cifra pari a
110 miliardi di dollari. Lo scrive la Bloomberg. La banca,
la più grande negli Usa per capitalizzazione di mercato, non
pignorerà immobili durante i prossimi 90 giorni, durante i
quali negli Usa apriranno centri regionali di assistenza su
come gestire il proprio mutuo.(ANSA).
31 Ottobre 2008 19:01 NEW
YORK
CRISI MUTUI: USA, DUBBI SU AIUTI STATO, REGALI A BANCHIERI
di ANSA
PERPLESSITA' PER INTERVENTI PER INDUSTRIA AUTO E
ASSICURAZIONI
(ANSA) - NEW YORK, 31 ott - E' intervenuta oggi anche la
Casa Bianca: le banche in cui il Tesoro ha preso una
partecipazione, versando loro ingenti aiuti pubblici, non
devono utilizzare i fondi per pagare i megastipendi
arretrati dei manager e le loro tredicesime, non di rado
milionarie. I timori sono reali e capeggiano in apertura del
Wall Street Journal oggi: colossi come Goldman Sachs, Jp
Morgan Chase e Morgan Stanley devono complessivamente ai
loro dirigenti la spaventosa somma di 40 miliardi di
dollari, tra stipendi arretrati e accantonamenti per la
pensione. E sono calcoli aggiornati alla fine del 2007. Sono
-é vero- somme fluttuanti, perché legate a titoli quotati in
Borsa, ma sono abbastanza impressionanti: 11,8 miliardi di
dollari per Goldman Sachs, 8,5 miliardi per Jp Morgan Chase,
tra i 10 e i 12 miliardi per Morgan Stanley. Quasi nessuna
delle banche in questione, con l'eccezione di Goldman Sachs,
ha reso pubblici questi dati, che sono stati elaborati dallo
stesso Wsj in base ai bilanci pubblicati per legge. Il
meccanismo di differire una serie di pagamenti (chiamato IOU,
'I owe unto', cioé 'devo a') è comune e perfettamente legale
negli Stati Uniti. Offre una serie di vantaggi sia alle
aziende sia ai dipendenti: i primi risparmiano, i secondi
pagano meno tasse. Versando 125 miliardi di dollari a 9
colossi bancari in cambio di azioni privilegiate senza
diritto di voto, il Tesoro Usa ha messo limiti sugli
stipendi d'oro e sui paracaduti dorati, ma teoricamente
nulla riguarda il pregresso. Il vasto programma di
intervento pubblico americano sta facendo gola a tanti,
oltre a sollevare un nugolo di perplessità. Le critiche più
dure riguardano le richieste di due delle tre case
automobilistiche di Detroit, la Gm e la Chrysler, che
vogliono aiuti pubblici per finanziare una eventuale fusione
(con costi di ristrutturazione tra i 5 e i 10 miliardi),
oltre a poter usufruire di prestiti a basso tasso di
interesse per 25 miliardi, che verrebbero ad aggiungersi ad
un analogo pacchetto approvato dal Congresso il mese scorso.
Il New York Times è particolarmente duro, affermandosi
contrario a spendere miliardi "per finanziare una fusione di
dubbio valore", visto che i due colossi perdono denaro "non
riuscendo a produrre auto che i consumatori vogliono
acquistare... Incollare le due aziende l'una all'altra non
cambierà questa dinamica". Il Wall Street Journal ci va
pesante contro le compagnie di assicurazioni come MetLife,
Prudential, Hartford e New York Life, cui piacerebbe
ottenere capitale pubblico. Il problema, secondo il Wsj, è
che generalmente le compagnie di assicurazione godono di
buona saluta (non come il colosso in fallimento Aig,
praticamente acquistato dal Tesoro), non avendo problemi
finanziari legati alla crisi e, contrariamente alla Aig, non
avendo 'coperto' prodotti derivati, particolarmente a
rischio. (ANSA).
31 Ottobre 2008 20:21 ROMA
CRISI MUTUI: BERNANKE,
GARANZIE PUBBLICHE PER MORTGAGE-BOND
di ANSA
-
(ANSA) - ROMA, 31 OTT - Intervenendo via satellite a una
conferenza in California, Bernanke ha usato toni
completamente diversi da quelli a favore del mercato
utilizzati dal suo predecessore alla Fed, Alan Greenspan.
"Bisognerà mantenere un sistema di garanzia dei titoli
emessi dalle attuali imprese a sponsorizzazione pubblica se
queste saranno privatizzate - ha detto -, sembra opportuno
mantenere un sistema di sostegno pubblico al processo di
cartolarizzazione nei periodi d'instabilità finanziaria".
Fra le ipotesi sul tavolo, Bernanke ha citato quella di
fornire un'assicurazione pubblica ai mortgage-bond, cioé ai
bond garantiti da mutui, sulla falsariga dell'assicurazione
che la FDIC (Federal Deposit Insurance Corporation) fornisce
sui depositi bancari. Quanto a Freddie Mac e Fannie Mae,
secondo il banchiere centrale le autorità statunitensi
potrebbero trasformarne la struttura societaria secondo il
modello delle public utility, cioé delle società che erogano
servizi di utilità pubblica come la luce e il gas, oppure un
consolidamento delle due società semi-pubbliche con la
Federal Housing Administration (FHA). (ANSA).
31 Ottobre 2008 14:01 NEW
YORK
DERIVATI: SI' DELLA
FED ALLA CLEARING HOUSE
di WSI
La Federal Reserve di New York annuncia che nelle prossime
settimane dara' il via alla costituzione di una nuova
"borsa" per prezzare equamente e compra-vendere i famigerati
CDS, credit default swaps, il cui ammontare netto e' di $24
trilioni.
La Federal Reserve di New York ha annunciato in una lettera
che nelle prossime settimane dara' il via alla costituzione
di una nuova "borsa", tecnicamente una "clearing house", per
prezzare equamente e poter sia comprare che vendere i
famigerati CDS, credit default swaps, gli strumenti
creditizi responsabili, secondo alcuni critici, di rischi
sistemici per un mercato finanziario gia' scosso dalla crisi
globale. Stando alla lettera della Fed di New York
l'ammontare netto dei credit default swaps in circolazione
e' attualmente di $24 trilioni, una cifra che sarebbe meno
della meta' rispetto alla stima di $55 trilioni (leggi in
Situation Room) circolata fino a qualche giorno fa.
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WALL STREET: GRAN SETTIMANA, MESE TERRIBILE
31 Ottobre 2008 21:04 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
Rialzi settimanali superiori al
10%, ma la performance di ottobre resta pessima. Per
l'S&P500 si tratta del peggior mese dal 1987. Bruciati $9.5
trilioni a livello globale. Spunti positivi nel comparto
finanziario, l'economia pero' resta debole.
Dopo l'apertura in rosso gli indici azionari americani sono
riusciti ad imboccare la strada dei rialzi archiviando la
seduta in territorio positivo. Le nuove iniziative di JP
Morgan mirate alla risoluzione della crisi immobiliare ed il
calo dei tassi interbancari hanno offuscato i deboli dati
macro che hanno evidenziato il difficile momento
dell’economia americana. Il Dow Jones ha guadagnato l'1.57%
a 9324, l’S&P500 l'1.54% a 968, il Nasdaq e’ salito
dell'1.32% a 1720. Brillante la performance settimanale, la
migliore dal 1974, con rialzi rispettivamente di +11.4%,
+10.7% e +10.9%. Pessimo invece il risultato mensile con
ottobre che si conferma il peggior mese dal 1987 per
l'S&P500 (-17%), dal 2001 per il tecnologico Nasdaq (-18%) e
dal 1998 per l'indice industriale (-14%).
"Il continuo allentamento delle tensioni sul mercato del
credito, con il Libor a tre mesi che si muove al ribasso sta
dando un po' di fiducia alle banche, come JP Morgan e Wells
Fargo", ha dichiarato Michael James, senior trader di
Wedbush Morgan. Gli operatori hanno apprezzato l’ultimo
annuncio di JP Morgan relativo alla modifica dei termini sui
mutui contratti dai clienti (per un valore complessivo di
$110 miliardi) per limitare i rischi di pignoramento delle
abitazioni. James Dunigan, responsabile degli investimenti
PNC Wealth Management osserva che "solo quando il mercato
immobiliare tocchera’ un punto di bottom, con la risoluzione
dei problemi legati ai mutui, il mercato azionario potra’
finalmente ripartire con decisione".
La situazione macroeconomica resta pero’ preoccupante: la
fiducia dei consumatori e’ risultata ancora in calo,
prosegue la contrazione del settore manifatturiero, frena la
spesa della famiglie americane. Nel mese di settembre le
spese al consumo sono diminuite in misura maggiore del
consensus nonostante il reddito sia cresciuto oltre le
attese; l'indice dell'attivita' manifatturiera nell'area di
Chicago e' crollato ben al di sotto delle stime mentre la
fiducia dei consumatori e' stata rivista lievemente al
rialzo, risultando comunque in pesante calo rispetto al mese
precedente.
Il sell-off registrato ad ottobre ha mandato in fumo piu’ di
$9.5 trilioni in valore azionario a livello mondiale,
praticamente quasi un terzo delle perdite complessive
registrate da inizio anno, originate dalle massicce perdite
e svalutazioni riportate dagli istituti finanziari. Da
gennaio ad oggi l’indice S&P500 ha registrato un calo del
34%.
A livello societario, sono risultate contrastate le
trimestrali delle principali aziende che hanno diffuso i
risultati fiscali nelle ultime ore. Il gigante petrolifero
Chevron ha riportato un balzo del 114% dei profitti a $7.9
miliardi.
Male invece il colosso dei videogames Electronic Arts che ha
riportato un’ampia perdita negli ultimi 3 mesi e ridotto le
previsioni sui risultati fiscale dell’intero anno, il che ha
spinto il titolo a perdere il 17.78%. Giovedi’ era stata la
rivale giapponese Nintendo a deludere: i due annunci hanno
incrementato le preoccupazioni sulla spesa dei consumatori
proprio in un periodo particolarmente critico, coincidente
con gli acquisti per le festivita’ di fine anno.
Gran recupero sul finale del secondo assicuratore sulla vita
americano Prudential Financial, che proprio due giorni fa
aveva annunciato un'imprevista perdita trimestrale, cosi'
come per Cigna, bersagliata nelle ultime settimane a causa
dei timori sugli utili 2009.
Nel settore hi-tech, chiusura negativa per Intel dopo aver
detto detto che la crisi finanziaria potrebbe avere un
impatto negativo sulla sua produzione di chip. In rosso
anche Yahoo! in seguito ad un articolo pubblicato dal Wall
Street Journal secondo cui il Dipartimento di Giustizia Usa
potrebbe gia’ la prossima settimana respingere la proposta
di partnership con Google sulla ricerca online.
Nel comparto dell'auto, debole General Motors: sembra
infatti che l'amministrazione Bush sia contraria ad un
eventuale merger con Chrysler. GM ha ceduto il 4.61% dopo
che tre fonti hanno riferito a Reuters che le trattative per
la fusione con Chrysler sono in una fase di impasse stante
il fatto che l'amministrazione Bush ha escluso di dare un
contributo finanziario all'operazione.
Sugli altri mercati, in rialzo il petrolio. I futures con
consegna dicembre sono avanzati di $1.85 a $67.81 al barile.
La performance settimanale e' pari ad una perdita 'monstre'
del 33%. Sul valutario, in calo l’euro nei confronti del
dollaro. Nel tardo pomeriggio di venerdi' a New York il
cambio tra le due valute e’ di 1.2744. In progresso l’oro. I
futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno
ceduto $20.30 a $718.20 l’oncia. Arretrano infine i Titoli
di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al
3.97% dal 3.9390% di giovedi'.
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