PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Lunedì 12 Aprile 2010

PARTE  2

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Crisi: Trichet, Nel 2010 Prevista Moderata Ripresa In Europa
sabato, 10 aprile 2010 - 11:03
(ASCA) - Parma, 10 apr - L'area euro aggancera' la ripresa nel corso del 2010, ma si prospetta una ripresa ''moderata''. A prevederlo e' il presidente della Bce, Jean Claude Trichet, intervenuto questa mattina a Parma alla giornata conclusiva del Forum di Confindustria. ''Nell'area euro - ha detto Trichet - ci aspettiamo una moderata ripresa nell'anno in corso''. Ripresa moderata, dunque, perche' ''sara' circondata da incertezza''. Questo scenario, secondo Trichet, non sara' limitato al panorama europeo: ''nel secondo trimestre dell'anno, l'economia globale comincera' a emergere dopo una prolungato periodo di tempesta finanziaria''.

 

 

Crisi: Trichet, Bce Garantisce Liquidita' Alle Banche
sabato, 10 aprile 2010 - 11:08
(ASCA) - Parma, 10 apr - La Bce continuera' a garantire liquidita' alle banche in crisi. Lo ha assicurato il presidente della Bce, Jean Claude Trichet, durante il suo intervento di questa mattina a Parma in occasione della giornata conclusiva del Forum di Confindustria. ''La Bce - ha detto Trichet - provvede a fornire liquidita' con volumi illimitati e nel lungo termine. Noi garantiamo alle banche liquidita' contro le carenze presenti e future''.

 

 

Crisi: Trichet, Banche Esitano a Finanziare Imprese
sabato, 10 aprile 2010 11:20 BRUXELLES
(ASCA) - Parma, 10 apr - Troppa esitazione da parte degli istituti bancari europei nella concessione del credito alla imprese. La denuncia e' del presidente della Bce, Jean Claude Trichet, pronto a precisare pero' che l'Italia fa parte dei Paesi in controtendenza. ''Continuiamo ad registrare un atteggiamento lievemente prevalente delle banche - ha detto Trichet durante il suo intervento di questa mattina a Parma in occasione della giornata conclusiva del Forum di Confindustria - che dichiarano un indurimento delle condizioni di concessione del credito alle imprese''. Il problema, ha aggiunto il presidente della Bce, e' che ''c'e' un certo numero di banche che continua a esitare perche' le condizione delle loro aziende clienti continuano a essere fragili. Ma nell'area euro - ha concluso - ci sono dei Paesi, e l'Italia e' uno di questi, dove cominciano a migliorare le condizioni per ottenere credito''.

 

 

10 Aprile 2010 20:58 NEW YORK
THAILANDIA: SANGUE NELLE STRADE A BANGKOK, 21 MORTI E 800 FERITI
di APCOM
Si aggrava il bilancio degli scontri a Bangkok tra la polizia e le "camicie rosse": finora si contano almeno 21 morti e 800 feriti. Presi in ostaggio cinque soldati. "E' guerra civile".
All'indomani dei violenti scontri che ieri hanno insanguinato la capitale thailandese, le camicie rosse sono tornate in strada per manifestare la loro determinazione nell'ottenere le dimissioni del premier Abhisit Vejjajiva. Secondo l'ultimo bilancio, ieri a Bangkok sono state uccise 21 persone e oltre 800 sono rimaste ferite.
"Chiediamo al premier Abhisit Vejjajiva di dimettersi immediatamente e di lasciare il paese", ha dichiarato Nattawut Saikuar, uno dei leader dell'opposizione. "Guerra civile", "Bagno di sangue", "La nostra ora più buia", titolavano stamane i quotidiani. Fra le 14 vittime civili anche un cameraman giapponese della Reuters; cinque i soldati uccisi. Gli scontri di ieri sono stati i più gravi dopo un mese di manifestazioni quotidiani organizzate della "camicie rosse", appellativo dei sostenitori del premier in esilio Thaksin Shinawatra, accusato di corruzione e costretto nel 2006 a lasciare il paese dopo un putsch militare. I filo-Thaksni reclamano elezioni antipiate e considerano il governo di Abhisit, alla guida dell'esecutivo dal 2008, come ilelgittimo. (fonte afp).

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Almeno quindici persone sono morte e 680 sono rimaste ferite oggi a Bangkok, nel corso di violenti scontri tra le forze di sicurezza e i manifestanti anti-governativi, le 'camicie rosse' pro-Thaksin Shinawatra. Tra le vittime c'è anche un cameraman giapponese che lavorava per l'agenzia di stampa Reuters.
Dopo un mese di manifestazioni pacifiche, le tensioni inaspritesi progressivamente sono sfociate oggi nel caos, quando le forze di sicurezza - essenzialmente i militari - e le 'camicie rosse' si sono scontrate per il controllo di un quartiere della città vecchia. Quella di oggi è stata la prima dimostrazione di forza da parte delle autorità da quando mercoledì è stato imposto lo stato di emergenza a Bangkok e nelle province limitrofe. E il bilancio degli scontri odierni è anche il più pesante dal 1992, quando nella capitale decine di persone morirono in violenze di piazza.
Gli scontri, scoppiati nel pomeriggio, si sono progressivamente inaspriti, con le forze dell'ordine che hanno utilizzato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua contro i manifestanti. Sono stati poi sparati anche numerosi colpi di arma da fuoco. Almeno 15 persone sono morte, hanno detto i servizi di pronto soccorso, mentre i feriti sono almeno 678.
I "rossi", sostenitori dell'ex premier in esilio Thaksin Shinawatra, chiedono le dimissioni immediate del premier Abhisit Vejjajiva, al potere dal dicembre 2008, e la convocazione di elezioni anticipate. "Condanno questo governo perché ha utilizzato armi da guerra per uccidere dei tailandesi che vogliono la democrazia", ha detto Weng Tojirakarn, uno dei leader delle 'camicie rosse', parlando davanti ai manifestanti a Ratchaprasong.
Il premier, da parte sua, è apparso sulla tv nazionale poco prima di mezzanotte (ora locale) ribadendo che non intende dimettersi. "Io e il mio governo continueremo a lavorare per risolvere la situazione", ha dichiarato il capo del governo in una dichiarazione di qualche minuto. "Tutte le vittime dovranno essere oggetto di una inchiesta indipendente, condotta da personalità neutre e professionali", ha aggiunto.

 

 

Grecia:Eurogruppo, 30 mld per primo anno
domenica, 11 aprile 2010 - 16:49
(ANSA) - BRUXELLES, 11 APR - A disposizione della Grecia 30 miliardi dall'Eurogruppo per il primo anno. Alla quota si agggiungera' il contributo del FMI. Questa la decisione presa nella teleconferenza tra i ministri delle Finanze dei 16 paesi di Eurolandia. Tutti i paesi contribuiranno in base alle quote di capitale nella Bce, ha precisato il presidente dell'Eurogruppo Juncker. Il meccanismo e' pronto - ha aggiunto - ma la decisione di attivarlo non e' stata presa perche' la Grecia non lo ha ancora chiesto.

 

 

Grecia: in arrivo prestiti per 45 mld
domenica, 11 aprile 2010 17:43 BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 11 APR - Ammonta complessivamente a 45 miliardi l'importo dei prestiti a disposizione della Grecia messi a disposizione da Eurogruppo e Fmi. Questa l'indicazione giunta al termine della teleconferenza svoltasi tra i ministri delle Finanze dell'Eurogruppo. Una decisione accolta con soddisfazione da Atene.Il ministro delle finanze Giorgio Papaconstantinou l'ha definita 'importante' ed ha parlato di riconoscimento degli sforzi della Grecia per stabilizzare la situazione finanziaria.


 

 

 
  Lunedì 12 Aprile 2010 ..... Lunedì 12 Aprile 2010 ..... Lunedì 12 Aprile 2010  
       
..... Cina - Edizione Pechino ..... Thailandia - Edizione Bangkok ..... India - New Delhi .....
 
 

 

Borsa di Tokyo positiva, Nikkei +0,4%
La Borsa di Tokyo ha chiuso anche oggi in rialzo. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,4% a 11.251,90 punti ed il Topix lo 0,5% a 994,78 punti. Il mercato ha beneficiato oggi della positiva performance registrata venerdì scorso da Wall Street e dell'accordo raggiunto tra i membri della zona euro sugli aiuti per la Grecia. Tra i bancari Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha guadagnato l'1,6%, Mizuho Financial Group (JP3885780001) l'1,6% e Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) lo 0,3%. Tra gli esportatori Toyota (JP3633400001) ha guadagnato lo 0,5%, Canon (JP3242800005) lo 0,6% e Nintendo (JP3756600007) il 3,1%. Lo yen si è indebolito oggi in Asia rispetto all'euro.
L'aumento dei prezzi dei metalli ha spinto i titoli delle grandi holdings commerciali. Mitsui & Co. (JP3893600001) ha guadagnato il 2,4%, Mitsubishi Corp. (JP3898400001) l'1,6% e Sumitomo Corp. (JP3404600003) l'1,7%. Il prezzo dell'oro è salito venerdì scorso a New York ai suoi più alti livelli degli ultimi quattro mesi.
Dentsu (JP3551520004) ha chiuso in rialzo del 4,2%. La maggiore agenzia pubblicitaria del Giappone ha alzato le stime sul suo utile operativo per l'intero esercizio terminato lo scorso 31 marzo.
Redazione Borsainside 08:26

 

 

Thailandia: Tonfo Della Borsa Di Bangkok (-5%)
lunedì, 12 aprile 2010 - 8:39
(ASCA) - Roma, 12 apr - Tonfo della borsa di Bangkok. L'indice principale del listino accusa uno scivolone del 5,20% sul timore degli investitori per la crisi politica esplosa nel paese che ha provocato finora 21 morti e oltre 800 feriti.

 

 

Ubs: Utili Trimestrali Ai Massimi Da Tre Anni
lunedì, 12 aprile 2010 08:42 ZURIGO
(AGI) - Zurigo, 12 apr. - La banca svizzera Ubs (Virt-X: UBSN.VX - notizie) annuncia utili prima delle tasse a 2,5 miliardi di franchi (2,3 miliardi di dollari) nel primo trimestre, tre volte piu' che nei precedenti tre mesi. Si tratta del miglior risultato trimestrale da tre anni a questa parte e cioe' dal secondo trimestre del 2007. La banca fa sapere che il calo della clientela ha rallentato in tutti i settori di attivita'.

 

 

Grecia: Dopo Accordo Ue Su Aiuti Migliora Spread Titoli Stato
lunedì, 12 aprile 2010 09:21 ATENE
(ASCA) - Roma, 12 apr - Cauto ottimismo sui mercati finanziari dopo l'intesa raggiunta ieri tra i paesi dell'Unione Europea per il pacchetto di aiuti a favore della Grecia. Lo spread tra i titoli di Stato della Grecia e il bund tedesco decennale in avvio dei mercati si riduce di 33 punti base scendendo a 365 punti. L'intesa nell'ambito dell'Eurogruppo stabilisce le modalita' per l'erogazione dei prestiti bilaterali fino a 30 miliardi di euro ad un tasso intorno al 5%), ai quali si aggiungera' il prestito Fmi per una cifra di circa 10 miliardi. Per far partire i prestiti la Grecia deve formalizzare la richiesta di intervento. L'accordo tra i ministri dell'Eurozona prevede che tutti paesi dell'area euro parteciperanno al piano di aiuti con prestiti bilaterali per complessivi 30 miliardi di euro nel primo anno ripartiti secondo le quote di partecipazione al capitale Bce. Il programma concordato dall'Eurogruppo coprira' un periodo di tre anni. Il primo pacchetto fino a 30 miliardi sara' concesso dai capi di stato e di governo dopo una valutazione della Commissione UE e della Bce solo se formalmente richiesto dalla Grecia. Potra' essere attivato immediatamente nel quadro di un programma congiunto definito e cofinanziato dal Fondo monetario internazionale.

 

 

Euro: Rallenta Dopo Aver Toccato Massimo Da Quasi Un Mese
lunedì, 12 aprile 2010 - 9:40
(AGI) - Roma, 12 apr. - L'euro rallenta dopo aver toccato il massimo da meta' marzo sul dollaro. La moneta europea passa di mano a 1,3626 dollari, dopo essere salita a un massimo di 1,3691. Bruxelles ha approvato un piano per prestare fino 30 miliardi di euro alla Grecia a un tasso del 5%. Al pacchetto Ue si aggiungono almeno altri 10 miliardi di euro del Fmi.

 

 

Grecia: Bini-Smaghi, Evitata Una Lehman Nell'Euro (Corsera)
lunedì, 12 aprile 2010 10:04 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 12 apr - ''La sostanza e' che abbiamo evitato in Europa quello che e' successo negli Stati Uniti con Lehman''. Lorenzo Bini-Smaghi saluta con toni positivi l'intesa raggiunta nell'ambito dell'Eurogruppo per il piano di aiuti a favore della Grecia. L'esponente del board della Bce in una intervista al Corriere della Sera sottolinea che la Grecia poteva essere la Lehman dell'euro. ''Avrebbe innescato un meccanismo di contagio ad altri paesi ed istituzioni. Avrebbe significato che i paesi nell'area euro possono fallire''.

 

 

12 Aprile 2010 10:35 NEW YORK
PETROLIO OLTRE QUOTA 85 USD. E NON SI FERMA LA CORSA DELL'ORO
di TELEBORSA-ANSA
Qualcuno riteneva che il metallo prezioso avrebbe arrestato la sua corsa dopo l'approvazione del piano di aiuti dell'eurozona alla Grecia. Ma così non è stato e molti analisti ritengono che i prezzi saliranno indipendentemente dal...
Vira al rialzo il petrolio, come il resto delle commodities, che traggono spunto dal recupero del cambio euro/dollaro in scia all'accordo sulla Grecia raggiunto in sede europea.
L'ottimismo caratterizza stamattina il sentiment dei mercati, che la scorsa settimana era stato depresso dai timori di default del Paese ellenico. Così, il petrolio guadagna 33 cents a 85,25 dollari al barile, poco sotto i massimi raggiunti in Asia nella notte a 85,60 USD/B.
Protagonista anche l'oro: c'è chi avrebbe scommesso che il metallo prezioso avrebbe arrestato la sua corsa dopo l'approvazione del piano di aiuti dell'eurozona alla Grecia. Ma così non è stato, almeno per il momento.
Il valore dell'oro, dopo aver toccato venerdì scorso i massimi da dicembre scorso a 1.165,80 dollari l'oncia, ha continuato a mostrarsi forte infatti anche nelle primissime battute della nuova settimana, passando di mano a 1.170 dollari l'oncia.
Molti analisti sono convinti che il prezzo del metallo prezioso salirà ancora a causa degli enormi deficit pubblici dei Paesi ed indipendentemente dal corso del biglietto verde.

 

 

Il piano di salvataggio Ue-Fmi per la Grecia piace ai mercati
BlueTG.it - lunedì, 12 aprile 2010 - 10:47
Borse europee che aprono la settimana all’insegna del recupero, mentre anche sui mercati obbligazionari si respira un’aria più distesa.
Merito anche dell’accordo con cui, dopo due mesi di chiacchiere, i ministri finanziari della Ue hanno approvato un piano da 30 miliardi di euro, da finanziare pro quota tra i paesi aderenti all’euro, per realizzare un meccanismo d’emergenza a sostegno della Grecia.
Un intervento a cui nel caso potrà aggiungersi un ulteriore finanziamento da 10 miliardi da parte del Fondo monetario internazionale (Fmi) e che pare aver rassicurato definitivamente i mercati circa la volontà di Eurolandia di evitare ad ogni costo un default della Grecia e ogni possibile ipotesi di uscita di Atene dall’euro.

 

 

Grecia: Borsa In Forte Rialzo (+4,50%) Su Piano Aiuti
lunedì, 12 aprile 2010 - 10:24
(ASCA) - Roma, 12 apr - La borsa di Atene brinda all'intesa nell'ambito dell'Eurogruppo raggiuta ieri per il piano di aiuti alla Grecia per 30 miliardi di euro attraverso prestiti bilaterali. L'indice principale della borsa di Atene mette a segno un balzo del 4,50% mentre l'indice Ftse Athex 20 dei titoli principali mostra un progresso del 5,40%.

 

 

Le borse della regione Asia-Pacifico chiudono contrastate
Le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi contrastate.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,5% a 3.129,26 punti. Liu Mingkang, il Presidente dell'organo che vigila sul settore bancario cinese, ha esortato durante il fine settimana le banche ad essere più prudenti nella scelta dei loro creditori. Secondo Liu le banche dovrebbero evitare di concedere dei prestiti a chi specula sul mercato immobiliare. Allo stesso tempo Liu ha deciso che la caparra per l'acquisto della seconda casa deve ammontare almeno al 40%. Tra i bancari Bank of China (CN000A0J3PX9) ha perso lo 0,5%, Bank of Communications (CN000A0ERWC7) il 2%, Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731) il 2,2% e China CITIC Bank (CNE1000001Q4) il 2,1%. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha chiuso in calo del 2%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) del 4,1% e Gemdale (CNE000001790) del 4,9%.
I titoli delle linee aeree hanno beneficiato ancora una volta della speculazione su una possibile rivalutazione dello yuan. Air China (CNE1000001S0) ha chiuso in rialzo del 5,5%, China Eastern Airlines (CN0009051771) del 4,9% e China Southern Airlines (CN0009084145) del 9,2%. Un apprezzamento della valuta cinese rispetto al dollaro permetterebbe alle linee aeree di ridurre notevolmente le loro spese per l'acquisto di aerei.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,3% a 22.138,17 punti. Sulla piazza finanziaria della città costiera sono scattate oggi delle prese di beneficio. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha perso lo 0,4%, China Mobile (HK0941009539) lo 0,9%, China Life (CN0003580601) lo 0,3% e PetroChina (CN0009365379) lo 0,1%. HSBC (GB0005405286) ha beneficiato dell'accordo raggiunto tra i membri della zona euro sugli aiuti alla Grecia ed ha guadagnato lo 0,9%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,7%, il Taiex a Taipei lo 0,3% e lo Straits Times a Singapore lo 0,2%. Il Kospi a Seul ha perso lo 0,8%.
Redazione Borsainside 12:07

 

 

Si stempera la tensione sui paesi periferici di Eurolandia
BlueTG.it - lunedì, 12 aprile 2010 15:23 MILANO
Dopo l’accordo di ieri con cui i ministri delle finanze dell’eurozona hanno garantito aiuti per 30 miliardi di euro, cui potrebbero aggiungersi fino a 15 miliardi da parte del Fmi in caso di necessità, i Cds, ossia il costo di assicurarsi contro l’ipotesi di un default, appaiono in calo per i bond greci.
Sulla scadenza dei 5 anni scendono ad esempio dello 0,66% al 3,6% circa. Dell’effetto beneficiano altri paesi periferici come Spagna o Portogallo, che a loro volta vedono i Cds calare di una decina di punti base attorno rispettivamente all’1,15% e all’1,45%.

 

 

Crisi: Lamy, Ancora 18 Mesi Per Ripresa Occupazione
lunedì, 12 aprile 2010 - 15:38
(AGI) - Parigi, 12 apr. - La ripresa del mercato del lavoro globale richiedera' ancora del tempo, circa 18 mesi. E' questa la previsione del direttore generale della Wto, Pascal Lamy. "Tra la ripresa e il miglioramento del mercato del lavoro passera' ancora del tempo", ha spiegato Lamy al canale televisivo Canal+, precisando che si tratta di un periodo "nell'ordine dei 18 mesi". Per Lamy "la crescita' di domani non prendera' piede con gli stessi posti di lavoro che hanno accompagnato la crescita di ieri", ha aggiunto

 

 

Citigroup: Pandit, Ridurremo Nostro Bilancio Di Circa Il 40%
lunedì, 12 aprile 2010 16:35 FRANCOFORTE
(ASCA-Afp) - Francoforte, 12 apr - Il gruppo bancario Citigroup (NYSE: C - notizie) ridurra' le proprie attivita' in bilancio di circa il 40%, lo ha detto a Francoforte l'amministratore delegato Vikram Pandit. Il gigante Usa ha imparato la lezione della crisi finanziaria, ha spiegato Pandit, che si e' detto favorevole ad una maggiore trasparenza sui prodotti finanziari derivati. Citigroup ha chiuso l'esercizio 2009 con un rosso di 9 miliardi, in miglioramento dalla perdita di 30 miliardi del 2008. Il gruppo ha evitato la bancarotta grazie all'aiuto finanziario del Tesoro Usa
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12 Aprile 2010 16:20 NEW YORK
ECONOMIA: SCORTE USA, NO A DOPPIA RECESSIONE
di WSI
Le aziende americane tornano a riempire i magazzini, fiduciose sulla ripresa economica. Effetti: piu' produzione e maggiori assunzioni. Non manca pero' qualche pessimista: la domanda potrebbe non centrare le attese innescando una nuova frenata.
Da Tiffany a Home Depot, sono molte le societa' americane che sono convinte che la crescita economica sia una realta' e che sia debba mantenere il passo della ripresa per tutto il 2010.
Il colosso dei gioielli sta mettendo in conto un incremento a singola cifra delle proprie scorte per quest'anno, merito anche dell'apertura di nuovi negozi. Il piu' grande retailer a stelle e strisce di articoli per la casa, dal canto suo, "ricostituira' le proprie scorte di magazzino" per supportare le vendite, ha riferito Carol Tome, direttore finanziario del gruppo.
"Ci stiamo muovendo in una fase caratterizzata dalla ricostituzione delle scorte", ha spiegato David Hensley, direttore del coordinamento economico globale di JpMorgan Chase. "Dopo quella del primo trimestre, vedremo una crescita anche nel secondo e terzo".
La casa d'affari con sede a New York lo scorso 2 aprile ha consigliato alla propria clientela di preferire l'azionario all'obbligazionario sovrappesando i titoli ciclici pronti a correre non appena la ripresa economica si fara' evidente. Un esempio per tutti: il Consumer Discretionary Select Sector SPDR Fund (l'Etf che traccia l'andamento del settore dei consumi discrezionali) e' rimbalzato del 112% rispetto ai minimi del 9 marzo 2009.
"L'aspetto su cui le persone non stanno ponendo sufficiente attenzione e' l'importanza che la ricostituzione delle scorte sta per assumere", aveva detto soltanto lo scorso 4 aprile l'ex numero uno della Fed Alan Greenspan in un intervista alla Abc all'interno del programma "This Week". Secondo il predecessore di Ben Bernanke le probabilita' di una doppia recessione "sono calate in modo significativo negli ultimi due mesi".
Stando a una ricerca targata Bloomberg, le possibilita' di una ricaduta dell'economia per quest'anno sono pari al 15%, in calo rispetto al 25% rilevato a settembre. L'economia e' cresciuta del 5.6% su base annua nell'ultimo trimestre del 2009, il miglior dato da sei anni, con le scorte che hanno registrato il maggior incremento contribuendo per il 3.8% del Pil.
Le previsioni per il secondo trimestre in corso parlano di un Pil in crescita del 4.5% e di un contributo in arrivo dalle scorte del 2%. Almeno secondo Joseph LaVorgna, capo economista per l'America di Deutsche Bank con sede a New York. La media di 60 esperti interpellati da Bloomberg e' invece di un +2.8%.
E' il comparto manifatturiero ad aver invertito rotta tornando a riempire i propri magazzini dopo 46 mesi di contrazione. Il motivo della riduzione delle merci sugli scaffali era legato al calo della domanda. Le scorte di magazzino hanno registrato una flessione di $1.3 mila miliardi a settembre dal record di $1.51 mila miliardi nell'agosto del 2008. Secondo i dati forniti dal Dipartimento del Commercio, a Gennaio hanno raggiunto i $1.3 mila miliardi e sono pronti a guadagnare un altro 0.4% a febbraio (il dato verra' pubblicato il prossimo 14 aprile).
"Se le vendite riprendono quota, le aziende hanno tutte le ragioni per rifornirsi", ha riferito Stephen Stanley, capo economnista in Pierpont Securities. Tutto cio' si potrebbe tradurre anche in un ritorno alle assunzioni, effetto di un aumento della produzione.
Il punto piu' rischioso e' rappresentato dal ritmo della ripresa della domanda. "C'e' il rischio significativo" che si assisti a una doppia recessione, ha ammonito Martin Feldstein, professore alla Harvard University. L'idea e' che le vendite non saranno sostenute come ci si aspetta e dunque le aziende si troveranno a gestire piu' lavoratori del necessario e merce invenduta. "I consumatori stanno attraversando tempi difficili. La disoccupazione resta molto alta", ha concluso.
Gli fa eco Jan Hatzius, capo economista per gli Stati uniti di Goldman Sachs, che si aspetta una crescita del 2% nel secondo trimestre e dell'1.5% nella seconda parte dell'anno.

 

 

 

Crisi: Bankitalia, Pil -6,5% In 3 Anni. Crescita Potenziale Allo 0,3%
lunedì, 12 aprile 2010 17:05 ROMA
(ASCA) - Roma, 12 apr - Una triennio in retromarcia per l'economia mondiale colpita dalla maggiore recessione del dopoguerra. Non fa eccezione l'Italia, dove i fattori di crisi ''anno complessivamente sottratto 10 punti percentuali di crescita al prodotto (con una forte concentrazione nel 2009)'', e' scritto nell'Occasional Paper di Bankitalia, ''La trasmissione della crisi finanziaria globale all'economia italiana. Un'indagine controfattuale, 2008-2010''. Ma ''le politiche economiche e i meccanismi di stabilizzazione automatica hanno arginato circa un terzo degli effetti negativi'', prosegue lo studio, limitando al 6,5% la riduzione del Pil nel triennio considerato. La maggior parte degli effetti della crisi sarebbe attribuibile all'evoluzione del contesto internazionale; un ruolo meno rilevante, sia pure non trascurabile, avrebbero avuto il peggioramento delle condizioni di finanziamento delle imprese e la crisi da sfiducia che si e' accompagnata alla recessione . ''In una prospettiva di piu' lungo periodo, la crisi sembra avere inciso in misura non trascurabile anche sulle potenzialita' di sviluppo della nostra economia. Si stima che il ritmo di crescita del prodotto potenziale si sia ridotto a circa lo 0,3 per cento'', e' scritto nelle studio.

 

 

Grecia: Germania Contribuira' Con 8,4 Mld. Italia Intorno a 5,4 Mld
lunedì, 12 aprile 2010 17:57 BRUXELLES
(ASCA-Afp) - Bruxelles, 12 apr - Il prestito da 30 miliardi di euro predisposto dall'Eurogruppo per la Grecia con un tasso intorno al 5% verra' ripartito pro-quota tra i paesi dell'Eurozona in base alla loro partecipazione al capitale della Bce. Il prestito, di natura di ''ultima istanza'', dovra' essere richiesto da Atene nel caso fosse impossibilitata a finanziarsi sul mercato a causa della onerosita' dei rendimenti richiesti dal mercato. Conplessivamente i 16 paesi dell'unione monetaria detengono circa il 70% del capitale dell'Eurotower, il resto e' in capo agli altri 11 paesi aderenti alla Ue. La Germania, che tra i paesi dell'Eurozona, detiene la quota maggiore nel capitale della Bce, contribuira' al prestito con 8,4 miliardi, cifra diffusa anche dal portavoce del ministero della finanze. Poi la Francia con 6 miliardi, l'Italia con 5,4 miliardi, la Spagna con 3,67, l'Olanda con 1,8, il Belgio con circa 1 miliardo. Sotto il miliardo, il Portogallo con 775 milioni, l'Irlanda circa 450 milioni, l'Austria e la Finlandia. Cifre piu' piccole per Malta, Cipro, Slovacchia e Lussemburgo.

 

 

Borse europee: Domina il segno più, bene i bancari
La maggior parte dei principali listini azionari europei ha chiuso oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,1%, il FTSE MIB a Milano lo 0,8% e lo SMI a Zurigo lo 0,3%. Il DAX a Francoforte e il CAC40 a Parigi hanno chiuso invariati. L'accordo raggiunto tra i membri della zona euro sugli aiuti alla Grecia ha tranquillizzato gli investitori. La seduta è stata però dominata dalla prudenza a causa dell'imminente inizio a Wall Street della stagione degli utili.
UBS (CH0024899483) ha guadagnato il 3,1%. La banca svizzera ha annunciato questa mattina di attendersi per il primo trimestre del 2010 un utile ante imposte di almeno CHF 2,5 miliardi. Tra gli altri titoli del settore Barclays (GB0031348658) ha guadagnato l'1,9%, HSBC (GB0005405286), Lloyds Banking Group (GB0008706128) lo 0,7%, Commerzbank (DE0008032004) lo 0,5%, Société Générale (FR0000130809) l'1,3%, UniCredit (IT0000064854) il 2,3% e Banco Santander (ES0113900J37) il 2,1%.
Il calo dei prezzi dei metalli a New York ha fatto scattare delle prese di beneficio sui minerari. Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso l'1,1%, BHP Billiton (GB0000566504) lo 0,7%, Rio Tinto (GB0007188757) lo 0,2% e Xstrata (GB0031411001) l'1,3%.
Infineon (DE0006231004) ha perso a Francoforte il 3,4%. Bank of America ha tagliato il suo rating sul titolo del secondo produttore europeo di semiconduttori da "Neutral" a "Underperform".
Vallourec (FR0000120354) ha perso a Parigi l'1,9%. Secondo la "Lettre de l’Expansion" il leader a livello mondiale dei tubi di acciaio avrebbe ridotto le sue previsioni per il 2010.
L'Oréal (FR0000120321) ha guadagnato l'1,6%. UBS consiglia agli investitori l'acquisto del titolo del leader mondiale dei cosmetici nel breve termine.
Sainsbury (GB00B019KW72) ha chiuso a Londra in rialzo del 2,4%. Bank of America ha alzato il suo rating sul titolo della catena di supermercati da "Underperform" a "Buy".
Home Retail (GB00B19NKB76) ha guadagnato il 4,9%. Secondo quanto ha scritto ieri il "Mail on Sunday" potrebbe essere nel mirino di Asda. Sia Home Retail che Asda non hanno voluto commentare.
Redazione Borsainside 18:28

 

 

Grecia: Probabilita' Insolvenza Scende Al 27%, a Ridosso Dell'Iraq
lunedì, 12 aprile 2010 18:34 ATENE
(ASCA) - Roma, 12 apr - I termini del prestito (30 miliardi al 5%) che i paesi dell'Eurozona forniranno su base bilaterale alla Grecia per evitarne il ''default'' ha contribuito a raffreddato la tensioni sul mercato dei titoli governativi. I tassi sui rendimenti dei titoli decennali greci sono scesi fino a sotto il 6,50% dal 7,12% di venerdi' scorso. Conseguentemente si e' ristretto anche lo spread con i titoli di stato tedeschi. Progressi anche sul mercato dei premi contro l'insolvenza (Credit Default Swap) degli stati sovrani emittenti di bond, la probabilita' di ''default'' di Atene si e' ridotta, secondo i dati Cma, al 27,09% contro il 29,3% di venerdi'. Il paese resta comunque il 5* stato sovrano finanziariamente piu' rischioso del pianeta. Peggio della Grecia, solo Ucraina (probabilita' di insolvenza 34%), Pakistan (37%), Argentina (44%) e Venezuela 46%. Meglio di Atene, l'Iraq (27,04%), Dubai (26,04%), Islanda (23,08%), Repubblica Dominicana 21,5%, Lettonia 21,4%.

 

 

Usa: a Marzo Deficit Federale Scende Da 191 a 65 Mld Di Dollari
lunedì, 12 aprile 2010 20:17 WASHINGTON
(ASCA) - Roma, 12 apr - Nel mese di marzo il deficit pubblico Usa e' risultato pari a 65,4 miliardi di dollari, in netta contrazione rispetto al rosso di 191,6 miliardi del marzo del 2009. Nei primi sei mesi dell'esercizio 2009-10, negli Usa l'esercizio finanziario dello stato inizia ad ottobre, il deficit e' pari a 716 miliardi di dollari, leggermente inferiore ai 781 miliardi del corrispondente periodo dell'esercizio 2008-09, che poi si chiuse con un rosso di 1.415 miliardi di dollari. I dati sono stati diffusi dal Dipartimento del Tesoro (NYSE: TSO - notizie) .

 

 

Le borse dell'Europa dell'Est confermano il rimbalzo
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso anche oggi in rialzo.
L'indice RTS ha guadagnato a Mosca l'1% a 1.648,43 punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a venerdì scorso e sono stati bassi. Anche il mercato azionario russo ha beneficiato dell'accordo raggiunto tra i membri della zona euro sugli aiuti alla Grecia. LUKoil (RU0009024277) ha guadagnato l'1,2%, RusHydro (RU000A0JPKH7) il 4,4%, Uralkali (RU0007661302) il 3,3% e MTS (RU0007775219) l'1,1%. Sberbank (RU0009029540) ha perso l'1,3% e Severstal (RU0009046510) lo 0,2%. Gazprom (RU0007661625) ha guadagnato a San Pietroburgo lo 0,3% a RUB 176,47.
Il BUX a Budapest ha guadagnato meno dello 0,1% a 25.163,09 punti. La vittoria del centro-destra alle elezioni parlamentari in Ungheria non ha ispirato gli investitori. Tra i titoli di maggior peso del BUX OTP Bank (HU0000061726) ha guadagnato l'1% e Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,4%. MOL (HU0000068952) e Gedeon Richter (HU0000067624) hanno perso rispettivamente lo 0,7% e lo 0,6%.
Il PX a Praga ha guadagnato l'1,1% a 1.247,50 punti. I bancari hanno brillato come su tutte le altre piazze finanziarie europee. Erste Group Bank (AT0000652011) ha guadagnato il 2% e Komercni Banka (CZ0008019106) l'1%. Tra gli altri titoli del listino ceco Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha chiuso in rialzo dello 0,5% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) dell'1%.
Il WIG a Varsavia ha chiuso in rialzo dello 0,7% a 43.554,22 punti. La catastrofe aerea di Smolensk in cui ha perso la vita il Presidente polacco Lech Kaczynski non ha influenzato l'andamento del mercato. Tra i bancari Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato lo 0,4%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) l'1,1% e BRE Bank (PLBRE0000012) l'1,9%. BZW Bank (PLBZ00000044) ha perso lo 0,8%. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha chiuso in rialzo del 4,5%. Il prezzo del rame ha aggiornato oggi i suoi massimi livelli degli ultimi venti mesi. KGHM è il primo produttore europeo del metallo rosso.
Redazione Borsainside 20:36

 

 

Nber, prematuro dire recessione finita
lunedì, 12 aprile 2010 - 22:06
(ANSA) - NEW YORK 12 APR - Nonostante molti indicatori siano in rialzo, il Business Cycle Dating Committee decreta che e' prematuro dichiarare finita la recessione. Lo afferma la commissione in una nota, spiegando che molti indicatori attuali sono ancora 'preliminari e saranno rivisti nei prossimi mesi'. Il Business Cycle Dating Committee e' una divisione del Nber, National Bureau of Economic Research.

 

 

12 Aprile 2010 22:18 NEW YORK
BORSA USA, SOPRAVVALUTATA DEL 30%
di WSI
Le azioni trattano ad un multiplo di 22 volte gli utili, a un passo dai massimi. Per il prossimo decennio si scendera' sotto la media di 16. Anche i ritorni saranno piu' bassi del solito. E non importa se i tassi di interesse sono a 0.0%.
Ora che il Dow ha raggiunto la soglia di 11000 punti la domanda che sorge e': qual'e' il valore dei titoli scambiati in borsa? Non sono esageratamente alti, ma nemmeno economici.
Al momento l'S&P 500 tratta su multipli di 22 volte gli utili delle societa' in esso quotate. La media di lungo termine (1880-2010) e' di circa 16 volte. L'attuale livello si trova a un passo dal picco tipico del mercato toro osservato in passato, fatta eccezione per quello toccato nel 2000.

 

 

12 Aprile 2010 22:24 NEW YORK
MERCATO TORO: MEGLIO INSEGUIRLO...FINCHE' SI PUO'
di WSI
L'autore della "Gartman Letter" getta la spugna. Aveva definito stupidi coloro che inseguivano il trend di mercato. Ma si e' dovuto ricredere. Previsto un generalizzato sell-off il 15 aprile, il tax-day negli States.
Dennis Gartman getta la spugna. Non combattera' piu' contro il rally del mercato in atto l'autore della The Gartman Letter, la lettera di commento ai mercati globale che ogni mattino alle 6 (ora newyorkese) viene inviata a tutti gli investiori.
L'analista pensava che fosse da "stupidi" inseguire ciecamente il trend del mercato, ma a fare quattrini sono proprio coloro che hanno ignorato le sue indicazioni. Sembra frustrato all'idea delle risorse (mentali e reali) spese per cercare di individuare la fine del mercato toro.
L'esperto sembra dunque arrendersi all'evidenza dicendo "meglio non combattere mai contro le tendenze in atto". Tradotto: la corsa dei listini finira' quando finira' e non in anticipo, come lui aveva previsto.
Per Gartman, l'unica speranza di rifarsi e' il prossimo 15 di aprile, il giorno entro cui i cittadini americani sono chiamati pagare le tasse. Intorno a quella data, sostiene l'analista, le azioni viaggeranno in ribasso perche' investitori e contribuenti venderaqnno azioni per raccogliere capitali freschi necessari a pagare la propria fetta di tasse alle casse degli Stati Uniti. Questa posizione hsembra aver senso. Non resta che vedere se la tesi del signor Gartman si realizzera' o meno.

 

 

12 Aprile 2010 22:24 NEW YORK
UTILI IN CORSA? LA BORSA GIA' SCONTA L'OTTIMISMO
di WSI
Alcoa da' il via alla stagione delle trimestrali. Attesi numeri sorprendenti per le societa' dell'S&P 500. Ma le stime sono gia' incluse nei prezzi di borsa. Alert: non e' escluso un generalizzato sell-off.
Per un altro trimestre, i conti delle societa' americane potrebbero centrare le stime degli analisti. I profitti dei gruppi quotati sull'S&P 500 sono visti in crescita del 36.8% rispetto un anno fa. Si tratterebbe del secondo trimestre consecutivo (su base annuale) con il segno piu'. Per la prima volta dal secondo trimestre del 2007, la performance e' tornata ad essere positiva negli ultimi tre mesi del 2009.
"Stiamo per assistere a numeri sorprendenti", ha detto Fred Dickson, capo strategist di mercato in D.A. Davidson & Co. con sede in Oregon. Il punto e' che "dati macroeconomici superiori alle stime si tradurranno in ricavi altrettanto migliori del previsto", ha concluso.
Ma le trimestrali saranno cosi' belle da spingere al rialzo i titoli? L'S&P 500 viaggia in rialzo del 75.4% rispetto ai minimi del marzo 2009. Il punto e' che sono in molti a credere che l'entusiasmo sui conti in arrivo a partire dalla settimana prossima e' gia' incluso nei prezzi di borsa. Non e' affatto escluso, dunque, che tutto cio' si traduca in un generalizzato sell-off. Durante la passata stagione delle trimestrali il principale benchmark di Wall Street ha perso il 3%.
"Non penso che la pubblicazione degli utili muovera' qualcosa", ha spiegato Joseph Battipaglia, market strategist di Stifel Nicolaus a Yardley, Pennsylvania. "Non si tratta di una brutta notizia. Si tratta semplicemente di capire che abbiamo abbandonato il peggiore degli scenari possibili per sposare quello che viene considerato come il migliore. E ora e' piu' difficile giustificare prezzi delle azioni ancora piu' alti".
Storicamente, il mercato mette a segno migliori performance al di fuori della stagione dei conti. L'S&P 500 ha guadagnato il 6.8% da quando le societa' americane hanno finito di comunicare i loro risultati.
I settori destinati a vincere sono i finanziari (+205.2% sugli utili rispetto a un anno fa), materie prime (+176.4), beni discrezionali (+114.8%). "Non ci dovrebbero essere profit warning", ha riferito Nick Kaliva, vicepresidente della ricerca finanziaria e analista azionario in MF Global a Chicago.
Si ricorda che, per quanto riguarda gli utili delle societa' dell'S&P 500, il primo trimestre del 2009 e' stato il peggiore da inizio 2008 mentre il quarto ha registrato la piu' brutta performance dal 1998.
Negli ultimi tre mesi dell'anno scorso, le societa' dell'indice hanno battuto le stime sui ricavi nel 70% dei casi, su rispetto al 59% del terzo trimestre. Per quanto riguarda gli utili, invece, hanno fatto meglio del previsto il 72% dei gruppi contro il 79% del terzo trimestre ma ancora sopra il 61% che generalmente viene messo a segno nel periodo.

 

 

Borse America Latina: Chiusura contrastata, male San Paolo
Le borse dell'America Latina hanno chiuso ieri contrastate.
Il Bovespa a San Paolo ha perso l'1,1% a 70,614.36 punti. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso il 2,4%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York in ribasso. Il mercato teme inoltre che l'impresa petrolifera possa emettere più titoli del previsto per finanziare il suo piano d'investimenti. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso lo 0,6%. I prezzi della maggior parte dei metalli di base hanno perso ieri terreno al NYMEX. Tra i titoli dei produttori d'acciaio Gerdau (BRGGBRACNPR8) ha chiuso in calo dell'1,9%% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) dell'1,1%.
Cosan (BRCSANACNOR6) ha guadagnato controtendenza il 3,9%. Morgan Stanley ha promosso il primo produttore al mondo di zucchero da "Equal-weight" ad "Overweight".
L'IPC a Città del Messico ha guadagnato meno dello 0,1% e raggiunto un nuovo massimo storico a 33.852,39 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) e Grupo Mexico (MXP370841019) hanno chiuso in rialzo dello 0,2%. Cemex (MXP225611567) ha perso lo 0,6% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) lo 0,1%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,1% e l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,4%. L'IGBC a Bogotà ha guadagnato lo 0,1%, l'IBVC a Caracas il 2,1%, il General a Lima lo 0,1%.
Redazione Borsainside 00:50

 

 

 
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WALL STREET: IL DOW CHIUDE SOPRA 11000, LIVELLI CHIAVE PER L'S&P

12 Aprile 2010 21:28 NEW YORK - WSI
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Sostenuto dai finanziari, il principale benchmark di Wall Street si avvicina ai 1200 punti. Euro ai massimi di tre settimane contro il dollaro. Treasury in rialzo. Rally per Palm e Ambac.
Wall Street riesce ad archiviare la prima seduta dell'ottova con il segno positivo mentre il Dow ha mantenuto fino alla fine la soglia tecnica degli 11000 punti, livello con il quale non archiviava una giornata dal settembre 2008. Meno nubi sul futuro di Atene e il ritorno delle attivita' di M&A negli States hanno contribuito.

Il Dow chiude a quota 11006.42, in rialzo dello 0.08% (+9 punti), il Nasdad segna un +0.16% a 2458 (+4 punti), mentre l'S&P 500 registra un +0.18% a 1196 (+2 punti).

Per quanto contenuti, gli acquisti dimostrano come (almeno per oggi) le preoccupazioni sullo stato di salute della Grecia siano tornate a calmarsi. Merito dei dettagli del piano di salvataggio messi a punto nel week end da parte dei leader europei: per il primo anno l'Europa a 15 fornira' $40.49 miliardi di prestiti. In particolare, i paesi membri contribuiranno per due terzi, dunque la restante parte ($13.5 miliardi) verra' fornita dal Fmi. Eventuali prestiti per i due anni successivi verrano definiti poi. Il prestito sara' concesso solo dietro richiesta di Atene e sara' disponibile immediatamente.

Tra gli analisti emerge pero' una certa delusione, convinti che il vero problema di Atene resta: riuscire a favorire la crescita e contemporaneamente garantire la sostenibilita' dei conti pubblici di lungo termine.

La giornata di oggi rappresenta la prima della stagione delle trimstrali. Gli investitori si aspettano segnali incoraggianti, testimonianza della ripresa economica in atto. Va detto che il National Bureau of Economic Research (un'associazione no-profit il cui compito e' quello di monitorare l'andamento economico) ha riferito che e' ancora "prematuro" dichiarare che la recessione, iniziata nel dicembre 2007, sia finita. "Molti indicatori sono ancora preliminari e verranno rivisti nei mesi a venire", si legge nella nota. A Wall Street, sono in molti a credere che la recessione sia terminata a meta' dello scorso anno.

Ad aprire le danze e' il colosso dell'acciao Alcoa.... Tra gli altri conti attesi in settimana, figurano quelli di JpMorgan, Bank of America, Google e GE.

Le storie odierne non sono mancate, a cominciare dall'M&A. Il colosso del private equity Cerberus Capital Management compra il gruppo che offre servizi al settore militare DynCorp per $1.5 miliardi ($17.55 per azione), con un premio del 49% rispetto alla chiusura del titolo DynCorp nella seduta di venerdi' ($11.75). Il titolo della societa' acquisita ha guadagnato circa il 48%.

Fusione tutta in azioni nel settore energetico. Mirant Corp (+18%) e RRi Energy (+14%) danno vita a una nuova societa', chiamata GenOn Energy che avra' una capitalizzazione pro-forma di $3.1 miliardi e 24700 megawatts di capacita' di produzione energetica. Gli azionisti di Mirant controlleranno il 54%, mentre il restante 46% e' nelle mani di RRI. Entrambe i titolo hanno corso a doppia cifra.

Tra i tecnologici, Palm e' volata di oltre ... sull'ipotesi di un imminente buyout. Il produttore di telefonini e' in pratica in vendita e conta di stilare un ventaglio di candidati il prima possibile. Nel settore dei semiconduttori, Texas Instruments e' stata premiata grazie alla promozione degli analisti di Credit Suisse a outperform da neutral.

MasterCard ha nominato come presidente e amministratore delegato il suo chief operating officer Ajay Banga. Il ruolo sara' effettivo a partire dal prossimo primo luglio. L'attuale ceo Robert W. Selander diventera' vicepresidente esecutivo. Si ritirera' il 31 dicembre 2010.

Secondo il Wall Street Journal, il Tesoro Usa è alla ricerca di una soluzione che consenta di liberarsi della quota dell'80% detenuta in AIG . Il quotidiano riporta che il salvataggio del settore finanziario è costato $89 miliardi, meno del previsto.

Tra i finanziari, continua il rally di Ambac. Il titolo ha raddoppiato in una sola seduta il suo valore con volumi decisamente alti. Il tutto dopo che venerdi' scorso le azioni avevano guadagnato il 71%, all'indomani di conti trimestrali che hanno visto il ritorno ai profitti contro il rosso di un anno prima.

Wells Fargo ha tagliato le stime di Eps 2010 e 2011 di Bank of America e Morgan Stanley. Il ceo di Morgan Stanley ha detto di non essere soddisfatto della performance della banca.

Bene le compagnie aeree dopo la promozione di Continental Airlines (+6.6%) a Buy da parte degli analisti di Stifel Nicolaus, convinti che il gruppoo abbia buone possbilita' di fusione con United Airlines.

Sul fronte macro, il deficit Usa a marzo si e' attestato a $65.3 miliardi. Il dato e' piu' alto delle previsioni degli analisti che stimavano una cifra pari a $62 miliardi. Il deficit tuttavia e' decisamente piu' basso rispetto ai $191.5 miliardi dello stesso mese del 2009.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico volatili le quotazioni del greggio. I futures con consegna maggio hanno ceduto di $0.69 attestandosi a quota $84.24 al barile. Sul valutario la moneta unica viaggia a quota $1.3591 (+0.68%). L'oro vanifica i guadagni della giornata portandosi a $1155 circa (-0.55%). In crescita i titoli di stato, il rendimento sul benchmark decennale e' in calo al 3.8460% rispetto al 3.8880% di venerdi'.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

 

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