Borsa di Tokyo positiva, Nikkei +0,4%
La Borsa di Tokyo ha chiuso anche oggi in rialzo. Il
Nikkei ha guadagnato lo 0,4% a 11.251,90 punti ed il
Topix lo 0,5% a 994,78 punti. Il mercato ha beneficiato
oggi della positiva performance registrata venerdì
scorso da Wall Street e dell'accordo raggiunto tra i
membri della zona euro sugli aiuti per la Grecia. Tra i
bancari Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha
guadagnato l'1,6%, Mizuho Financial Group (JP3885780001)
l'1,6% e Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006)
lo 0,3%. Tra gli esportatori Toyota (JP3633400001) ha
guadagnato lo 0,5%, Canon (JP3242800005) lo 0,6% e
Nintendo (JP3756600007) il 3,1%. Lo yen si è indebolito
oggi in Asia rispetto all'euro.
L'aumento dei prezzi dei metalli ha spinto i titoli
delle grandi holdings commerciali. Mitsui & Co.
(JP3893600001) ha guadagnato il 2,4%, Mitsubishi Corp.
(JP3898400001) l'1,6% e Sumitomo Corp. (JP3404600003)
l'1,7%. Il prezzo dell'oro è salito venerdì scorso a New
York ai suoi più alti livelli degli ultimi quattro mesi.
Dentsu (JP3551520004) ha chiuso in rialzo del 4,2%. La
maggiore agenzia pubblicitaria del Giappone ha alzato le
stime sul suo utile operativo per l'intero esercizio
terminato lo scorso 31 marzo.
Redazione Borsainside 08:26
Thailandia: Tonfo Della Borsa Di Bangkok (-5%)
lunedì, 12 aprile 2010 - 8:39
(ASCA) - Roma, 12 apr - Tonfo della borsa di Bangkok.
L'indice principale del listino accusa uno scivolone del
5,20% sul timore degli investitori per la crisi politica
esplosa nel paese che ha provocato finora 21 morti e
oltre 800 feriti.
Ubs: Utili Trimestrali Ai
Massimi Da Tre Anni
lunedì, 12 aprile 2010 08:42 ZURIGO
(AGI) - Zurigo, 12 apr. - La banca svizzera Ubs (Virt-X:
UBSN.VX - notizie) annuncia utili prima delle tasse a
2,5 miliardi di franchi (2,3 miliardi di dollari) nel
primo trimestre, tre volte piu' che nei precedenti tre
mesi. Si tratta del miglior risultato trimestrale da tre
anni a questa parte e cioe' dal secondo trimestre del
2007. La banca fa sapere che il calo della clientela ha
rallentato in tutti i settori di attivita'.
Grecia: Dopo Accordo Ue
Su Aiuti Migliora Spread Titoli Stato
lunedì, 12 aprile 2010 09:21 ATENE
(ASCA) - Roma, 12 apr - Cauto ottimismo sui mercati
finanziari dopo l'intesa raggiunta ieri tra i paesi
dell'Unione Europea per il pacchetto di aiuti a favore
della Grecia. Lo spread tra i titoli di Stato della
Grecia e il bund tedesco decennale in avvio dei mercati
si riduce di 33 punti base scendendo a 365 punti.
L'intesa nell'ambito dell'Eurogruppo stabilisce le
modalita' per l'erogazione dei prestiti bilaterali fino
a 30 miliardi di euro ad un tasso intorno al 5%), ai
quali si aggiungera' il prestito Fmi per una cifra di
circa 10 miliardi. Per far partire i prestiti la Grecia
deve formalizzare la richiesta di intervento. L'accordo
tra i ministri dell'Eurozona prevede che tutti paesi
dell'area euro parteciperanno al piano di aiuti con
prestiti bilaterali per complessivi 30 miliardi di euro
nel primo anno ripartiti secondo le quote di
partecipazione al capitale Bce. Il programma concordato
dall'Eurogruppo coprira' un periodo di tre anni. Il
primo pacchetto fino a 30 miliardi sara' concesso dai
capi di stato e di governo dopo una valutazione della
Commissione UE e della Bce solo se formalmente richiesto
dalla Grecia. Potra' essere attivato immediatamente nel
quadro di un programma congiunto definito e cofinanziato
dal Fondo monetario internazionale.
Euro: Rallenta Dopo Aver
Toccato Massimo Da Quasi Un Mese
lunedì, 12 aprile 2010 - 9:40
(AGI) - Roma, 12 apr. - L'euro rallenta dopo aver
toccato il massimo da meta' marzo sul dollaro. La moneta
europea passa di mano a 1,3626 dollari, dopo essere
salita a un massimo di 1,3691. Bruxelles ha approvato un
piano per prestare fino 30 miliardi di euro alla Grecia
a un tasso del 5%. Al pacchetto Ue si aggiungono almeno
altri 10 miliardi di euro del Fmi.
Grecia: Bini-Smaghi,
Evitata Una Lehman Nell'Euro (Corsera)
lunedì, 12 aprile 2010 10:04 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 12 apr - ''La sostanza e' che abbiamo
evitato in Europa quello che e' successo negli Stati
Uniti con Lehman''. Lorenzo Bini-Smaghi saluta con toni
positivi l'intesa raggiunta nell'ambito dell'Eurogruppo
per il piano di aiuti a favore della Grecia. L'esponente
del board della Bce in una intervista al Corriere della
Sera sottolinea che la Grecia poteva essere la Lehman
dell'euro. ''Avrebbe innescato un meccanismo di contagio
ad altri paesi ed istituzioni. Avrebbe significato che i
paesi nell'area euro possono fallire''.
12 Aprile 2010 10:35 NEW
YORK
PETROLIO OLTRE QUOTA 85 USD. E NON SI FERMA LA CORSA
DELL'ORO
di TELEBORSA-ANSA
Qualcuno riteneva che il metallo prezioso avrebbe
arrestato la sua corsa dopo l'approvazione del piano di
aiuti dell'eurozona alla Grecia. Ma così non è stato e
molti analisti ritengono che i prezzi saliranno
indipendentemente dal...
Vira al rialzo il petrolio, come il resto delle
commodities, che traggono spunto dal recupero del cambio
euro/dollaro in scia all'accordo sulla Grecia raggiunto
in sede europea.
L'ottimismo caratterizza stamattina il sentiment dei
mercati, che la scorsa settimana era stato depresso dai
timori di default del Paese ellenico. Così, il petrolio
guadagna 33 cents a 85,25 dollari al barile, poco sotto
i massimi raggiunti in Asia nella notte a 85,60 USD/B.
Protagonista anche l'oro: c'è chi avrebbe scommesso che
il metallo prezioso avrebbe arrestato la sua corsa dopo
l'approvazione del piano di aiuti dell'eurozona alla
Grecia. Ma così non è stato, almeno per il momento.
Il valore dell'oro, dopo aver toccato venerdì scorso i
massimi da dicembre scorso a 1.165,80 dollari l'oncia,
ha continuato a mostrarsi forte infatti anche nelle
primissime battute della nuova settimana, passando di
mano a 1.170 dollari l'oncia.
Molti analisti sono convinti che il prezzo del metallo
prezioso salirà ancora a causa degli enormi deficit
pubblici dei Paesi ed indipendentemente dal corso del
biglietto verde.
Il piano di salvataggio
Ue-Fmi per la Grecia piace ai mercati
BlueTG.it - lunedì, 12 aprile 2010 - 10:47
Borse europee che aprono la settimana all’insegna del
recupero, mentre anche sui mercati obbligazionari si
respira un’aria più distesa.
Merito anche dell’accordo con cui, dopo due mesi di
chiacchiere, i ministri finanziari della Ue hanno
approvato un piano da 30 miliardi di euro, da finanziare
pro quota tra i paesi aderenti all’euro, per realizzare
un meccanismo d’emergenza a sostegno della Grecia.
Un intervento a cui nel caso potrà aggiungersi un
ulteriore finanziamento da 10 miliardi da parte del
Fondo monetario internazionale (Fmi) e che pare aver
rassicurato definitivamente i mercati circa la volontà
di Eurolandia di evitare ad ogni costo un default della
Grecia e ogni possibile ipotesi di uscita di Atene
dall’euro.
Grecia: Borsa In Forte
Rialzo (+4,50%) Su Piano Aiuti
lunedì, 12 aprile 2010 - 10:24
(ASCA) - Roma, 12 apr - La borsa di Atene brinda
all'intesa nell'ambito dell'Eurogruppo raggiuta ieri per
il piano di aiuti alla Grecia per 30 miliardi di euro
attraverso prestiti bilaterali. L'indice principale
della borsa di Atene mette a segno un balzo del 4,50%
mentre l'indice Ftse Athex 20 dei titoli principali
mostra un progresso del 5,40%.
Le borse della regione
Asia-Pacifico chiudono contrastate
Le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno
chiuso oggi contrastate.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,5% a 3.129,26 punti.
Liu Mingkang, il Presidente dell'organo che vigila sul
settore bancario cinese, ha esortato durante il fine
settimana le banche ad essere più prudenti nella scelta
dei loro creditori. Secondo Liu le banche dovrebbero
evitare di concedere dei prestiti a chi specula sul
mercato immobiliare. Allo stesso tempo Liu ha deciso che
la caparra per l'acquisto della seconda casa deve
ammontare almeno al 40%. Tra i bancari Bank of China
(CN000A0J3PX9) ha perso lo 0,5%, Bank of Communications
(CN000A0ERWC7) il 2%, Shanghai Pudong Development Bank
(CN0009282731) il 2,2% e China CITIC Bank (CNE1000001Q4)
il 2,1%. Nel settore immobiliare China Vanke
(CN0008879206) ha chiuso in calo del 2%, Poly Real
Estate (CN000A0KE8T0) del 4,1% e Gemdale (CNE000001790)
del 4,9%.
I titoli delle linee aeree hanno beneficiato ancora una
volta della speculazione su una possibile rivalutazione
dello yuan. Air China (CNE1000001S0) ha chiuso in rialzo
del 5,5%, China Eastern Airlines (CN0009051771) del 4,9%
e China Southern Airlines (CN0009084145) del 9,2%. Un
apprezzamento della valuta cinese rispetto al dollaro
permetterebbe alle linee aeree di ridurre notevolmente
le loro spese per l'acquisto di aerei.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,3%
a 22.138,17 punti. Sulla piazza finanziaria della città
costiera sono scattate oggi delle prese di beneficio.
Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha perso lo 0,4%,
China Mobile (HK0941009539) lo 0,9%, China Life
(CN0003580601) lo 0,3% e PetroChina (CN0009365379) lo
0,1%. HSBC (GB0005405286) ha beneficiato dell'accordo
raggiunto tra i membri della zona euro sugli aiuti alla
Grecia ed ha guadagnato lo 0,9%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha guadagnato lo 0,7%, il Taiex a Taipei lo 0,3%
e lo Straits Times a Singapore lo 0,2%. Il Kospi a Seul
ha perso lo 0,8%.
Redazione Borsainside 12:07
Si stempera la tensione
sui paesi periferici di Eurolandia
BlueTG.it - lunedì, 12 aprile 2010 15:23 MILANO
Dopo l’accordo di ieri con cui i ministri delle finanze
dell’eurozona hanno garantito aiuti per 30 miliardi di
euro, cui potrebbero aggiungersi fino a 15 miliardi da
parte del Fmi in caso di necessità, i Cds, ossia il
costo di assicurarsi contro l’ipotesi di un default,
appaiono in calo per i bond greci.
Sulla scadenza dei 5 anni scendono ad esempio dello
0,66% al 3,6% circa. Dell’effetto beneficiano altri
paesi periferici come Spagna o Portogallo, che a loro
volta vedono i Cds calare di una decina di punti base
attorno rispettivamente all’1,15% e all’1,45%.
Crisi: Lamy, Ancora 18
Mesi Per Ripresa Occupazione
lunedì, 12 aprile 2010 - 15:38
(AGI) - Parigi, 12 apr. - La ripresa del mercato del
lavoro globale richiedera' ancora del tempo, circa 18
mesi. E' questa la previsione del direttore generale
della Wto, Pascal Lamy. "Tra la ripresa e il
miglioramento del mercato del lavoro passera' ancora del
tempo", ha spiegato Lamy al canale televisivo Canal+,
precisando che si tratta di un periodo "nell'ordine dei
18 mesi". Per Lamy "la crescita' di domani non prendera'
piede con gli stessi posti di lavoro che hanno
accompagnato la crescita di ieri", ha aggiunto
Citigroup: Pandit,
Ridurremo Nostro Bilancio Di Circa Il 40%
lunedì, 12 aprile 2010 16:35 FRANCOFORTE
(ASCA-Afp) - Francoforte, 12 apr - Il gruppo bancario
Citigroup (NYSE: C - notizie) ridurra' le proprie
attivita' in bilancio di circa il 40%, lo ha detto a
Francoforte l'amministratore delegato Vikram Pandit. Il
gigante Usa ha imparato la lezione della crisi
finanziaria, ha spiegato Pandit, che si e' detto
favorevole ad una maggiore trasparenza sui prodotti
finanziari derivati. Citigroup ha chiuso l'esercizio
2009 con un rosso di 9 miliardi, in miglioramento dalla
perdita di 30 miliardi del 2008. Il gruppo ha evitato la
bancarotta grazie all'aiuto finanziario del Tesoro Usa.
12 Aprile 2010 16:20 NEW
YORK
ECONOMIA: SCORTE USA, NO A DOPPIA RECESSIONE
di WSI
Le aziende americane tornano a riempire i magazzini,
fiduciose sulla ripresa economica. Effetti: piu'
produzione e maggiori assunzioni. Non manca pero'
qualche pessimista: la domanda potrebbe non centrare le
attese innescando una nuova frenata.
Da Tiffany a Home Depot, sono molte le societa'
americane che sono convinte che la crescita economica
sia una realta' e che sia debba mantenere il passo della
ripresa per tutto il 2010.
Il colosso dei gioielli sta mettendo in conto un
incremento a singola cifra delle proprie scorte per
quest'anno, merito anche dell'apertura di nuovi negozi.
Il piu' grande retailer a stelle e strisce di articoli
per la casa, dal canto suo, "ricostituira' le proprie
scorte di magazzino" per supportare le vendite, ha
riferito Carol Tome, direttore finanziario del gruppo.
"Ci stiamo muovendo in una fase caratterizzata dalla
ricostituzione delle scorte", ha spiegato David Hensley,
direttore del coordinamento economico globale di
JpMorgan Chase. "Dopo quella del primo trimestre,
vedremo una crescita anche nel secondo e terzo".
La casa d'affari con sede a New York lo scorso 2 aprile
ha consigliato alla propria clientela di preferire
l'azionario all'obbligazionario sovrappesando i titoli
ciclici pronti a correre non appena la ripresa economica
si fara' evidente. Un esempio per tutti: il Consumer
Discretionary Select Sector SPDR Fund (l'Etf che traccia
l'andamento del settore dei consumi discrezionali) e'
rimbalzato del 112% rispetto ai minimi del 9 marzo 2009.
"L'aspetto su cui le persone non stanno ponendo
sufficiente attenzione e' l'importanza che la
ricostituzione delle scorte sta per assumere", aveva
detto soltanto lo scorso 4 aprile l'ex numero uno della
Fed Alan Greenspan in un intervista alla Abc all'interno
del programma "This Week". Secondo il predecessore di
Ben Bernanke le probabilita' di una doppia recessione
"sono calate in modo significativo negli ultimi due
mesi".
Stando a una ricerca targata Bloomberg, le possibilita'
di una ricaduta dell'economia per quest'anno sono pari
al 15%, in calo rispetto al 25% rilevato a settembre.
L'economia e' cresciuta del 5.6% su base annua
nell'ultimo trimestre del 2009, il miglior dato da sei
anni, con le scorte che hanno registrato il maggior
incremento contribuendo per il 3.8% del Pil.
Le previsioni per il secondo trimestre in corso parlano
di un Pil in crescita del 4.5% e di un contributo in
arrivo dalle scorte del 2%. Almeno secondo Joseph
LaVorgna, capo economista per l'America di Deutsche Bank
con sede a New York. La media di 60 esperti interpellati
da Bloomberg e' invece di un +2.8%.
E' il comparto manifatturiero ad aver invertito rotta
tornando a riempire i propri magazzini dopo 46 mesi di
contrazione. Il motivo della riduzione delle merci sugli
scaffali era legato al calo della domanda. Le scorte di
magazzino hanno registrato una flessione di $1.3 mila
miliardi a settembre dal record di $1.51 mila miliardi
nell'agosto del 2008. Secondo i dati forniti dal
Dipartimento del Commercio, a Gennaio hanno raggiunto i
$1.3 mila miliardi e sono pronti a guadagnare un altro
0.4% a febbraio (il dato verra' pubblicato il prossimo
14 aprile).
"Se le vendite riprendono quota, le aziende hanno tutte
le ragioni per rifornirsi", ha riferito Stephen Stanley,
capo economnista in Pierpont Securities. Tutto cio' si
potrebbe tradurre anche in un ritorno alle assunzioni,
effetto di un aumento della produzione.
Il punto piu' rischioso e' rappresentato dal ritmo della
ripresa della domanda. "C'e' il rischio significativo"
che si assisti a una doppia recessione, ha ammonito
Martin Feldstein, professore alla Harvard University.
L'idea e' che le vendite non saranno sostenute come ci
si aspetta e dunque le aziende si troveranno a gestire
piu' lavoratori del necessario e merce invenduta. "I
consumatori stanno attraversando tempi difficili. La
disoccupazione resta molto alta", ha concluso.
Gli fa eco Jan Hatzius, capo economista per gli Stati
uniti di Goldman Sachs, che si aspetta una crescita del
2% nel secondo trimestre e dell'1.5% nella seconda parte
dell'anno.
Crisi: Bankitalia, Pil
-6,5% In 3 Anni. Crescita Potenziale Allo 0,3%
lunedì, 12 aprile 2010 17:05 ROMA
(ASCA) - Roma, 12 apr - Una triennio in retromarcia per
l'economia mondiale colpita dalla maggiore recessione
del dopoguerra. Non fa eccezione l'Italia, dove i
fattori di crisi ''anno complessivamente sottratto 10
punti percentuali di crescita al prodotto (con una forte
concentrazione nel 2009)'', e' scritto nell'Occasional
Paper di Bankitalia, ''La trasmissione della crisi
finanziaria globale all'economia italiana. Un'indagine
controfattuale, 2008-2010''. Ma ''le politiche
economiche e i meccanismi di stabilizzazione automatica
hanno arginato circa un terzo degli effetti negativi'',
prosegue lo studio, limitando al 6,5% la riduzione del
Pil nel triennio considerato. La maggior parte degli
effetti della crisi sarebbe attribuibile all'evoluzione
del contesto internazionale; un ruolo meno rilevante,
sia pure non trascurabile, avrebbero avuto il
peggioramento delle condizioni di finanziamento delle
imprese e la crisi da sfiducia che si e' accompagnata
alla recessione . ''In una prospettiva di piu' lungo
periodo, la crisi sembra avere inciso in misura non
trascurabile anche sulle potenzialita' di sviluppo della
nostra economia. Si stima che il ritmo di crescita del
prodotto potenziale si sia ridotto a circa lo 0,3 per
cento'', e' scritto nelle studio.
Grecia: Germania
Contribuira' Con 8,4 Mld. Italia Intorno a 5,4 Mld
lunedì, 12 aprile 2010 17:57 BRUXELLES
(ASCA-Afp) - Bruxelles, 12 apr - Il prestito da 30
miliardi di euro predisposto dall'Eurogruppo per la
Grecia con un tasso intorno al 5% verra' ripartito
pro-quota tra i paesi dell'Eurozona in base alla loro
partecipazione al capitale della Bce. Il prestito, di
natura di ''ultima istanza'', dovra' essere richiesto da
Atene nel caso fosse impossibilitata a finanziarsi sul
mercato a causa della onerosita' dei rendimenti
richiesti dal mercato. Conplessivamente i 16 paesi
dell'unione monetaria detengono circa il 70% del
capitale dell'Eurotower, il resto e' in capo agli altri
11 paesi aderenti alla Ue. La Germania, che tra i paesi
dell'Eurozona, detiene la quota maggiore nel capitale
della Bce, contribuira' al prestito con 8,4 miliardi,
cifra diffusa anche dal portavoce del ministero della
finanze. Poi la Francia con 6 miliardi, l'Italia con 5,4
miliardi, la Spagna con 3,67, l'Olanda con 1,8, il
Belgio con circa 1 miliardo. Sotto il miliardo, il
Portogallo con 775 milioni, l'Irlanda circa 450 milioni,
l'Austria e la Finlandia. Cifre piu' piccole per Malta,
Cipro, Slovacchia e Lussemburgo.
Borse europee: Domina il
segno più, bene i bancari
La maggior parte dei principali listini azionari europei
ha chiuso oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha
guadagnato lo 0,1%, il FTSE MIB a Milano lo 0,8% e lo
SMI a Zurigo lo 0,3%. Il DAX a Francoforte e il CAC40 a
Parigi hanno chiuso invariati. L'accordo raggiunto tra i
membri della zona euro sugli aiuti alla Grecia ha
tranquillizzato gli investitori. La seduta è stata però
dominata dalla prudenza a causa dell'imminente inizio a
Wall Street della stagione degli utili.
UBS (CH0024899483) ha guadagnato il 3,1%. La banca
svizzera ha annunciato questa mattina di attendersi per
il primo trimestre del 2010 un utile ante imposte di
almeno CHF 2,5 miliardi. Tra gli altri titoli del
settore Barclays (GB0031348658) ha guadagnato l'1,9%,
HSBC (GB0005405286), Lloyds Banking Group (GB0008706128)
lo 0,7%, Commerzbank (DE0008032004) lo 0,5%, Société
Générale (FR0000130809) l'1,3%, UniCredit (IT0000064854)
il 2,3% e Banco Santander (ES0113900J37) il 2,1%.
Il calo dei prezzi dei metalli a New York ha fatto
scattare delle prese di beneficio sui minerari. Anglo
American (GB00B1XZS820) ha perso l'1,1%, BHP Billiton
(GB0000566504) lo 0,7%, Rio Tinto (GB0007188757) lo 0,2%
e Xstrata (GB0031411001) l'1,3%.
Infineon (DE0006231004) ha perso a Francoforte il 3,4%.
Bank of America ha tagliato il suo rating sul titolo del
secondo produttore europeo di semiconduttori da "Neutral"
a "Underperform".
Vallourec (FR0000120354) ha perso a Parigi l'1,9%.
Secondo la "Lettre de l’Expansion" il leader a livello
mondiale dei tubi di acciaio avrebbe ridotto le sue
previsioni per il 2010.
L'Oréal (FR0000120321) ha guadagnato l'1,6%. UBS
consiglia agli investitori l'acquisto del titolo del
leader mondiale dei cosmetici nel breve termine.
Sainsbury (GB00B019KW72) ha chiuso a Londra in rialzo
del 2,4%. Bank of America ha alzato il suo rating sul
titolo della catena di supermercati da "Underperform" a
"Buy".
Home Retail (GB00B19NKB76) ha guadagnato il 4,9%.
Secondo quanto ha scritto ieri il "Mail on Sunday"
potrebbe essere nel mirino di Asda. Sia Home Retail che
Asda non hanno voluto commentare.
Redazione Borsainside 18:28
Grecia: Probabilita'
Insolvenza Scende Al 27%, a Ridosso Dell'Iraq
lunedì, 12 aprile 2010 18:34 ATENE
(ASCA) - Roma, 12 apr - I termini del prestito (30
miliardi al 5%) che i paesi dell'Eurozona forniranno su
base bilaterale alla Grecia per evitarne il ''default''
ha contribuito a raffreddato la tensioni sul mercato dei
titoli governativi. I tassi sui rendimenti dei titoli
decennali greci sono scesi fino a sotto il 6,50% dal
7,12% di venerdi' scorso. Conseguentemente si e'
ristretto anche lo spread con i titoli di stato
tedeschi. Progressi anche sul mercato dei premi contro
l'insolvenza (Credit Default Swap) degli stati sovrani
emittenti di bond, la probabilita' di ''default'' di
Atene si e' ridotta, secondo i dati Cma, al 27,09%
contro il 29,3% di venerdi'. Il paese resta comunque il
5* stato sovrano finanziariamente piu' rischioso del
pianeta. Peggio della Grecia, solo Ucraina (probabilita'
di insolvenza 34%), Pakistan (37%), Argentina (44%) e
Venezuela 46%. Meglio di Atene, l'Iraq (27,04%), Dubai
(26,04%), Islanda (23,08%), Repubblica Dominicana 21,5%,
Lettonia 21,4%.
Usa: a Marzo Deficit
Federale Scende Da 191 a 65 Mld Di Dollari
lunedì, 12 aprile 2010 20:17 WASHINGTON
(ASCA) - Roma, 12 apr - Nel mese di marzo il deficit
pubblico Usa e' risultato pari a 65,4 miliardi di
dollari, in netta contrazione rispetto al rosso di 191,6
miliardi del marzo del 2009. Nei primi sei mesi
dell'esercizio 2009-10, negli Usa l'esercizio
finanziario dello stato inizia ad ottobre, il deficit e'
pari a 716 miliardi di dollari, leggermente inferiore ai
781 miliardi del corrispondente periodo dell'esercizio
2008-09, che poi si chiuse con un rosso di 1.415
miliardi di dollari. I dati sono stati diffusi dal
Dipartimento del Tesoro (NYSE: TSO - notizie) .
Le borse dell'Europa
dell'Est confermano il rimbalzo
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno
chiuso anche oggi in rialzo.
L'indice RTS ha guadagnato a Mosca l'1% a 1.648,43
punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a venerdì
scorso e sono stati bassi. Anche il mercato azionario
russo ha beneficiato dell'accordo raggiunto tra i membri
della zona euro sugli aiuti alla Grecia. LUKoil
(RU0009024277) ha guadagnato l'1,2%, RusHydro
(RU000A0JPKH7) il 4,4%, Uralkali (RU0007661302) il 3,3%
e MTS (RU0007775219) l'1,1%. Sberbank (RU0009029540) ha
perso l'1,3% e Severstal (RU0009046510) lo 0,2%. Gazprom
(RU0007661625) ha guadagnato a San Pietroburgo lo 0,3% a
RUB 176,47.
Il BUX a Budapest ha guadagnato meno dello 0,1% a
25.163,09 punti. La vittoria del centro-destra alle
elezioni parlamentari in Ungheria non ha ispirato gli
investitori. Tra i titoli di maggior peso del BUX OTP
Bank (HU0000061726) ha guadagnato l'1% e Magyar Telekom
(HU0000016522) lo 0,4%. MOL (HU0000068952) e Gedeon
Richter (HU0000067624) hanno perso rispettivamente lo
0,7% e lo 0,6%.
Il PX a Praga ha guadagnato l'1,1% a 1.247,50 punti. I
bancari hanno brillato come su tutte le altre piazze
finanziarie europee. Erste Group Bank (AT0000652011) ha
guadagnato il 2% e Komercni Banka (CZ0008019106) l'1%.
Tra gli altri titoli del listino ceco Ceske Energeticke
Zavody (CZ0005112300) ha chiuso in rialzo dello 0,5% e
Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) dell'1%.
Il WIG a Varsavia ha chiuso in rialzo dello 0,7% a
43.554,22 punti. La catastrofe aerea di Smolensk in cui
ha perso la vita il Presidente polacco Lech Kaczynski
non ha influenzato l'andamento del mercato. Tra i
bancari Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato lo 0,4%,
PKO Bank Polski (PLPKO0000016) l'1,1% e BRE Bank
(PLBRE0000012) l'1,9%. BZW Bank (PLBZ00000044) ha perso
lo 0,8%. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha chiuso in
rialzo del 4,5%. Il prezzo del rame ha aggiornato oggi i
suoi massimi livelli degli ultimi venti mesi. KGHM è il
primo produttore europeo del metallo rosso.
Redazione Borsainside 20:36
Nber, prematuro dire
recessione finita
lunedì, 12 aprile 2010 - 22:06
(ANSA) - NEW YORK 12 APR - Nonostante molti indicatori
siano in rialzo, il Business Cycle Dating Committee
decreta che e' prematuro dichiarare finita la
recessione. Lo afferma la commissione in una nota,
spiegando che molti indicatori attuali sono ancora
'preliminari e saranno rivisti nei prossimi mesi'. Il
Business Cycle Dating Committee e' una divisione del
Nber, National Bureau of Economic Research.
12 Aprile 2010 22:18 NEW
YORK
BORSA USA, SOPRAVVALUTATA DEL 30%
di WSI
Le azioni trattano ad un multiplo di 22 volte gli utili,
a un passo dai massimi. Per il prossimo decennio si
scendera' sotto la media di 16. Anche i ritorni saranno
piu' bassi del solito. E non importa se i tassi di
interesse sono a 0.0%.
Ora che il Dow ha raggiunto la soglia di 11000 punti la
domanda che sorge e': qual'e' il valore dei titoli
scambiati in borsa? Non sono esageratamente alti, ma
nemmeno economici.
Al momento l'S&P 500 tratta su multipli di 22 volte gli
utili delle societa' in esso quotate. La media di lungo
termine (1880-2010) e' di circa 16 volte. L'attuale
livello si trova a un passo dal picco tipico del mercato
toro osservato in passato, fatta eccezione per quello
toccato nel 2000.
12 Aprile 2010 22:24 NEW
YORK
MERCATO TORO: MEGLIO INSEGUIRLO...FINCHE' SI PUO'
di WSI
L'autore della "Gartman Letter" getta la spugna. Aveva
definito stupidi coloro che inseguivano il trend di
mercato. Ma si e' dovuto ricredere. Previsto un
generalizzato sell-off il 15 aprile, il tax-day negli
States.
Dennis Gartman getta la spugna. Non combattera' piu'
contro il rally del mercato in atto l'autore della The
Gartman Letter, la lettera di commento ai mercati
globale che ogni mattino alle 6 (ora newyorkese) viene
inviata a tutti gli investiori.
L'analista pensava che fosse da "stupidi" inseguire
ciecamente il trend del mercato, ma a fare quattrini
sono proprio coloro che hanno ignorato le sue
indicazioni. Sembra frustrato all'idea delle risorse
(mentali e reali) spese per cercare di individuare la
fine del mercato toro.
L'esperto sembra dunque arrendersi all'evidenza dicendo
"meglio non combattere mai contro le tendenze in atto".
Tradotto: la corsa dei listini finira' quando finira' e
non in anticipo, come lui aveva previsto.
Per Gartman, l'unica speranza di rifarsi e' il prossimo
15 di aprile, il giorno entro cui i cittadini americani
sono chiamati pagare le tasse. Intorno a quella data,
sostiene l'analista, le azioni viaggeranno in ribasso
perche' investitori e contribuenti venderaqnno azioni
per raccogliere capitali freschi necessari a pagare la
propria fetta di tasse alle casse degli Stati Uniti.
Questa posizione hsembra aver senso. Non resta che
vedere se la tesi del signor Gartman si realizzera' o
meno.
12 Aprile 2010 22:24 NEW
YORK
UTILI IN CORSA? LA BORSA GIA' SCONTA L'OTTIMISMO
di WSI
Alcoa da' il via alla stagione delle trimestrali. Attesi
numeri sorprendenti per le societa' dell'S&P 500. Ma le
stime sono gia' incluse nei prezzi di borsa. Alert: non
e' escluso un generalizzato sell-off.
Per un altro trimestre, i conti delle societa' americane
potrebbero centrare le stime degli analisti. I profitti
dei gruppi quotati sull'S&P 500 sono visti in crescita
del 36.8% rispetto un anno fa. Si tratterebbe del
secondo trimestre consecutivo (su base annuale) con il
segno piu'. Per la prima volta dal secondo trimestre del
2007, la performance e' tornata ad essere positiva negli
ultimi tre mesi del 2009.
"Stiamo per assistere a numeri sorprendenti", ha detto
Fred Dickson, capo strategist di mercato in D.A.
Davidson & Co. con sede in Oregon. Il punto e' che "dati
macroeconomici superiori alle stime si tradurranno in
ricavi altrettanto migliori del previsto", ha concluso.
Ma le trimestrali saranno cosi' belle da spingere al
rialzo i titoli? L'S&P 500 viaggia in rialzo del 75.4%
rispetto ai minimi del marzo 2009. Il punto e' che sono
in molti a credere che l'entusiasmo sui conti in arrivo
a partire dalla settimana prossima e' gia' incluso nei
prezzi di borsa. Non e' affatto escluso, dunque, che
tutto cio' si traduca in un generalizzato sell-off.
Durante la passata stagione delle trimestrali il
principale benchmark di Wall Street ha perso il 3%.
"Non penso che la pubblicazione degli utili muovera'
qualcosa", ha spiegato Joseph Battipaglia, market
strategist di Stifel Nicolaus a Yardley, Pennsylvania.
"Non si tratta di una brutta notizia. Si tratta
semplicemente di capire che abbiamo abbandonato il
peggiore degli scenari possibili per sposare quello che
viene considerato come il migliore. E ora e' piu'
difficile giustificare prezzi delle azioni ancora piu'
alti".
Storicamente, il mercato mette a segno migliori
performance al di fuori della stagione dei conti. L'S&P
500 ha guadagnato il 6.8% da quando le societa'
americane hanno finito di comunicare i loro risultati.
I settori destinati a vincere sono i finanziari (+205.2%
sugli utili rispetto a un anno fa), materie prime
(+176.4), beni discrezionali (+114.8%). "Non ci
dovrebbero essere profit warning", ha riferito Nick
Kaliva, vicepresidente della ricerca finanziaria e
analista azionario in MF Global a Chicago.
Si ricorda che, per quanto riguarda gli utili delle
societa' dell'S&P 500, il primo trimestre del 2009 e'
stato il peggiore da inizio 2008 mentre il quarto ha
registrato la piu' brutta performance dal 1998.
Negli ultimi tre mesi dell'anno scorso, le societa'
dell'indice hanno battuto le stime sui ricavi nel 70%
dei casi, su rispetto al 59% del terzo trimestre. Per
quanto riguarda gli utili, invece, hanno fatto meglio
del previsto il 72% dei gruppi contro il 79% del terzo
trimestre ma ancora sopra il 61% che generalmente viene
messo a segno nel periodo.
Borse America Latina:
Chiusura contrastata, male San Paolo
Le borse dell'America Latina hanno chiuso ieri
contrastate.
Il Bovespa a San Paolo ha perso l'1,1% a 70,614.36
punti. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso il
2,4%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York
in ribasso. Il mercato teme inoltre che l'impresa
petrolifera possa emettere più titoli del previsto per
finanziare il suo piano d'investimenti. Vale
(BRVALEACNPA3) ha perso lo 0,6%. I prezzi della maggior
parte dei metalli di base hanno perso ieri terreno al
NYMEX. Tra i titoli dei produttori d'acciaio Gerdau
(BRGGBRACNPR8) ha chiuso in calo dell'1,9%% e Usiminas
(BRUSIMACNPA6) dell'1,1%.
Cosan (BRCSANACNOR6) ha guadagnato controtendenza il
3,9%. Morgan Stanley ha promosso il primo produttore al
mondo di zucchero da "Equal-weight" ad "Overweight".
L'IPC a Città del Messico ha guadagnato meno dello 0,1%
e raggiunto un nuovo massimo storico a 33.852,39 punti.
Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213)
e Grupo Mexico (MXP370841019) hanno chiuso in rialzo
dello 0,2%. Cemex (MXP225611567) ha perso lo 0,6% e
Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) lo 0,1%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,1% e l'IPSA a
Santiago del Cile lo 0,4%. L'IGBC a Bogotà ha guadagnato
lo 0,1%, l'IBVC a Caracas il 2,1%, il General a Lima lo
0,1%.
Redazione Borsainside 00:50
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