PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Martedì 13 Aprile 2010

PARTE  2

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La borsa di Tokyo chiude in ribasso, vendite sugli esportatori
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in ribasso. Il Nikkei ha perso lo 0,8% a 11.161,23 punti ed il Topix lo 0,6% a 988,44 punti. Tra gli esportatori Toyota (JP3633400001) ha perso lo 0,5%, Honda (JP3854600008) lo 0,9%, Panasonic (JP3866800000) lo 0,4% e Sony (JP3435000009) lo 0,6%. Lo yen si è apprezzato oggi sia rispetto al dollaro che all'euro.
Nel settore del trasporto marittimo Mitsui O.S.K. Lines (JP3362700001) ha chiuso in calo del 2,6%, Kawasaki Kisen Kaisha (JP3223800008) dell'1,6% e Nippon Yusen (JP3753000003) dello 0,5%. Mitsubishi UFJ ha tagliato il suo rating su Mitsui O.S.K da "Strong Outperform" ad "Outperform" e su Kawasaki Kisen da "Outperform" a "Market Perform".
Isuzu Motors (JP3137200006) ha chiuso in rialzo del 3,1%. Nomura ha promosso il titolo del primo produttore giapponese di camion da "Neutral" a "Buy".
Sanyo Electric (JP3340600000) ha guadagnato l'1,3%. Secondo il quotidiano finanziario "Nikkei" l'utile operativo del primo produttore al mondo di batterie ricaricabili potrebbe aumentare nel corrente esercizio del 50%. Sanyo Electric dovrebbe beneficiare infatti delle rete di distribuzione della sua impresa madre Panasonic.
Redazione Borsainside 08:26

 

 

13 Aprile 2010 10:00 NEW YORK
Petrolio: Aie Alza Stime Su Domanda 2010 a 86,6 Mln Barili - DOMANDA GLOBALE VERSO NUOVO RECORD
di ASCA
Riviste al rialzo le stime da parte dell'AIE, previsti oltre 86 milioni di barili al giorno su scala mondiale. Il maggior contributo ai consumi di greggio arrivera' dai paesi al di fuori dell'Opec, tra cui Cina e Brasile.
La domanda mondiale di petrolio potrebbe toccare un record quest'anno. Lo ha riferito l'Agenzia internazionale dell'energia, che ha ancora una volta alzato le stime sui consumi alla luce della ripresa dell'economia su scala mondiale.
Secondo l'istituzione la richiesta di oro nero potrebbe crescere ogni giorno di 1.6 milioni di barili raggiungendo una media di 86.60 milioni di barili al giorno su scala mondiale, in rialzo rispetto agli 84.93 milioni registrati nel 2009.
L'ultimo record risale al 2007, prima dello scoppio della crisi finanziaria e della recessione economica. "Ci sono segnali di migliormanento nella domanda in Nord America e Pacifico, Asia e Medio Oriente mentre i consumi in Europa sembrano ancora deboli", ha riferito David Fyfe, capo della divisione dedicata al settore petroliferi dell'Aie.
Gran parte della domanda verra' soddisfatta dalla produzione al di fuori dell'Opec. L'Agenzia ha infatti rivisto all'insu' le stime di produzione ex-Opec per il 2010 di 220000 barili al giorno per un totale di 52 milioni di barili al giorno. Cina, Arabia Saudita, Russia, Brasile, Iran e India contribuiranno per tre quarti a sostenere la domanda globale per l'anno in corso.
Tuttavia, le scorte sempre al di fuori del cartello sono viste in crescita di 500000 barili al giorno. Come conseguenza, l'Aie stima che la domanda per il petrolio dei principali paesi produttori possa scendere di 200000 barili al giorno a 29.1 milioni.

 

 

Francia: Inflazione Ai Massimi Dal 2008, +1,7% a Marzo
martedì, 13 aprile 2010 10:23 PARIGI
(AGI) - Parigi, 13 apr. - L'inflazione francese sale a marzo ai massimi dal novembre del 2008, guidata dagli alti costi dell'energia. I prezzi al consumo aumentano dell'1,7% su base annuale a marzo (rispetto all'1,4% di febbraio), rende noto l'ufficio nazionale di Statistica Insee. Su base mensile sono saliti dello 0,5% rispetto alle previsioni dello 0,4% e allo 0,6% di febbraio.

 

 

Germania: inflazione marzo a 1,2%
martedì, 13 aprile 2010 10:36 BERLINO
(ANSA) - ROMA, 13 APR - L'inflazione tedesca a marzo segna il tasso piu' alto in 16 mesi, l'1,2%, armonizzato annuo, in accelerazione rispetto a 0,5% di febbraio. Lo scrive la Bloomberg citando l'ufficio statistico, che ha rivisto al ribasso il dato rispetto alla prima stima di un +1,3%.

 

 

India: stima 8,2% crescita nel 2010
martedì, 13 aprile 2010 10:45 NEW DELHI
(ANSA) - NEW DELHI, 13APR - L'India crescera' dell'8,2% nel 2010 secondo la Banca asiatica per lo sviluppo (Adb) contenuta nel rapporto annuale presentato oggi. La banca avverte del rischio di pressioni inflazionistiche che 'presentano una sfida per le autorita' impegnate a guidare la ripresa'.La crescita, favorita dal pacchetto anti-crisi del governo, e' trainata da domanda interna e aumento degli investimenti.Problemi potrebbero verificarsi per ritardi del settore agricolo e carenza di infrastrutture pubbliche.

 

 

Grecia: Lagarde, Nel Prestito Nessuna Condizione Di ''Ultima Istanza''
martedì, 13 aprile 2010 - 11:47
(ASCA-MarketNews) - Parigi, 13 apr - I 30 miliardi di prestito che i 16 paesi dell'Eurozona sono pronti a offrire su richiesta della Grecia non contemplano la condizione di ''ultima istanza''. Cioe' il vincolo che Atene vi possa ricorrere solo come extrema ratio per evitare il default. Lo ha detto oggi, in un intervista, il ministro delle finanze della Francia, Christine Lagarde. Il ministro ha spiegato che l'accordo raggiunto dall'Eurogruppo ha messo in moto ''un meccanismo'' che potrebbe essere usato anche le futuro. ''Stiamo forgiando qualcosa di veramente nuovo, speriamo di non doverne avere bisogno ancora. Ma abbiamo dimostrato di poter serrare i ranghi e raggiungere un accordo'', ha concluso Lagarde.

 

 

Grecia: ok aste bond, venduto tutto
martedì, 13 aprile 2010 12:09 ATENE
(ANSA) - ROMA, 13 APR - La Grecia ha concluso con successo le aste di oggi su titoli di Stato a 26 e 52 settimane, vendendo per l'intero importo, a 1,2 mld euro. La domanda era superiore all'offerta. Venduto un ammontare maggiore dell'offerta: ceduti 780 mln di titoli a 26 settimane (la domanda era di 4,6 miliardi) e uno stesso ammontare a un anno (3,9 miliardi chiesti) e raggiunti gli 1,56 miliardi euro di titoli complessivi.Il ministro dell'Economia francese, Christine Lagarde, e' fiduciosa del piano di aiuti Ue.

 

 

Borse Asia-Pacifico: Sale solo Shanghai
La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato l'1% a 3,161.25 punti. Il volume dei nuovi prestiti è cresciuto in Cina a marzo meno di quanto previsto dagli analisti. La notizia ha ridotto i timori del mercato relativi ad una possibile stretta monetaria nel paese asiatico. La Borsa di Shanghai ha beneficiato inoltre dell'imminente lancio dei futures sugli indici. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha chiuso in iralzo dell'1,4%, Bank of China (CN000A0J3PX9) dell'1,2% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) dell'1,3%. Ping An Insurance (CNE1000003X6) ha guadagnato il 4%. La seconda impresa assicurativa cinese ha annunciato che i premi contabilizzati della sua divisione vita sono cresciuti nel primo trimestre del 29%. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) e Sinopec (CN0005789556) hanno guadagnato entrambi il 2,3%. Secondo delle voci di stampa la Cina potrebbe aumentare i prezzi della benzina e del diesel.
Nel settore delle linee aeree Air China (CNE1000001S0) ha perso il 3,2%, China Eastern Airlines (CN0009051771) il 5% e China Southern Airlines (CN0009084145) il 3,2%. Il Presidente cinese Hu Jintao ha segnalato nel suo incontro con Barak Obama che una rivaluazione dello yuan non è imminente. I titoli delle linee aeree avevano beneficiato durante le scorse sedute fortemente della speculazione su un possibile apprezzamento della valuta cinese.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,2% a 22.103,53 punti. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso il 2,7%. La rivale statunitense Alcoa (US0138171014) ha registrato lo scorso trimestre un aumento dei ricavi inferiore alle attese del mercato. CNOOC (HK0883013259) ha perso il 2,1%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York in ribasso. Tra gli altri titoli dell'Hang Seng Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha guadagnato lo 0,1%, China Mobile (HK0941009539) l'1,1%, Hutchison Whampoa (HK0013000119) lo 0,3% e Li & Fung (BMG5485F1445) l'1%. HSBC (GB0005405286) ha chiuso invariato.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,7%, il Taiex a Taipei l'1,1% e lo Straits Times a Singapore lo 0,2%. Il Kospi a Seul ha chiuso invariato.
Redazione Borsainside 12:18

 

 

Ocse: a Febbraio Disoccupazione Stabile All'8,6%, In Italia All'8,5%
martedì, 13 aprile 2010 12:32 PARIGI
(ASCA) - Roma, 13 apr - Stabile a febbraio il tasso di disoccupazione nei paesi Ocse all'8,6% anche se i senza lavoro, rileva l'Ocse, rimangono sui livelli piu'elevati. Tra i paesi Ocse in Italia disoccupazione stabile all'8,5% mentre nell'area euro aumenta dal 9,9 al 10%. Su base annuale il tasso di disoccupazione nei paesi Ocse e' aumentato di un punto con variazioni che oscillano tra il minimo dell'Australia (disoccupati invariati nei dodici mesi) e il massimo della Slovacchia con un +4,1% in un anno.

 

 

Usa:a Marzo Fiducia Piccole Imprese Cala a 86,8. Minimo Da Luglio 2009
martedì, 13 aprile 2010 14:17 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 13 apr - Ancora in calo la fiducia delle piccole imprese Usa. Nel mese di marzo l'indice e' sceso di 1,2 punti a 86,8. Si tratta del minimo dal luglio 2009 (86,5), l'indice si trova a soli 6 punti di distanza dal minimo dal marzo 2009 (81 punti), il minimo assoluto e' stato toccato nel 1980 a 80,1 punti. I piccoli imprenditori ''made in Usa'' lamentano ''che il calo dei ricavi e l'incertezza pesano molto di piu' delle notizie piu' generali sul miglioramento dell'economia'', e' scritto nella nota dell'Associazione Nazionale dei piccoli imprenditori.

 

 

Usa: a Febbraio Deficit Commerciale Sale a 39,7 Mld
martedì, 13 aprile 2010 14:39 WASHINGTON
(ASCA) - Roma, 13 apr - Cresce a febbraio il deficit commerciale americano. L'interscambio con l'estero presenta un saldo negativo di 39,7 miliardi di dollari rispetto ai 37 miliardi del primo mese dell'anno. Il risultato e' leggermente peggiore rispetto alle stime degli analisti. Per area geografica, quasi la meta' del deficit americano e' con la Cina ma a febbraio il disavanzo e' sceso a 16 miliardi dagli oltre 18 miliardi di gennaio, al livello piu' basso da gennaio 2009. Quasi raddoppiato il deficit nei confronti dei paesi europei da 2,8 a 5,3 miliardi di dollari.

 

 

13 Aprile 2010 15:13 WASHINGTON - Sole 24 ore
Con Obama Hu apre sull'Iran ma chiude sulla moneta

WASHINGTON – I 47 paesi che partecipano al Vertice di Washington sulla Sicurezza Nucleare, hanno raggiunto un accordo sui principali punti in discussione. Lo si legge in un comunicato congiunto. I principali punti nell'accordo riguardano una maggiore cooperazione per arginare la proliferazione, più sicurezza, ma rispettando le sovranità nazionali e la messa al sicuro entro 4 anni delle materie nucleari poco protette. Viene inoltre ribadito l'appoggio all'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica.
Obama sui rischi di terrorismo nucleare
È necessario «lavorare insieme per evitare che materiali nucleari cadano nelle mani dei terroristi perché se Al Qaida ne entrasse in possesso, sicuramente non esiterebbe ad usarli». Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama durante il breve discorso con cui ha aperto la seduta plenaria e i lavori della seconda giornata del summit sulla sicurezza nucleare che si chiude oggi a Washington. «Gli Stati Uniti ridurranno i propri arsenali nucleari, facendo un passo in più verso un mondo senza armi nucleari», ha detto il presidente americano sottolineando che «oggi abbimo l'opportunità di compiere azioni decise per fare in modo che i materiali nucleari siano sicuri. Possiamo rafforzare l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica in modo che possa raggiungere i propri obiettivi».
Obama ha inoltre annunciato che il prossimo summit sul nucleare si terrà in Corea del Sud entro due anni, ovvero entro il 2012. «I problemi del ventunesimo secolo non possono essere risolti da nessuna singola nazione», ha detto, auspicando un impegno comune in particolare nella lotta al terrorismo nucleare.
Doccia fredda cinese sulla rivalutazione dello yuan
Hu Jintao ha chiarito a Barack Obama che la Cina aggiusterà i sui meccanismi valutari seguendo le sue esigenze economiche interne e non in base alle pressioni o agli interessi internazionali. Se il presidente americano ha ottenuto da Hu una luce verde di massima per lavorare insieme a sanzioni contro l'Iran, per lui il vertice bilaterale di ieri è stato in materia di cambi una doccia fredda.
Anche perché autorevoli quotidiani come il Financial Times avevano anticipato la settimana scorsa che Pechino era pronta a rivalutare lo yuan, anticipazioni non casuali: giungevano da un alto funzionario economico cinese. Ora la smentita, che conferma l'esistenza di una battaglia in corso a Pechino fra "tecnici", economisti, esperti e persino banchieri centrali ci dicono le indiscrezioni e politici. Hu ha chiarito per chi avesse ancora qualche dubbio che la decisione sui cambi è politica e riguarda i massimi vertici del Paese che sceglieranno in base alle esigenze interne del paese.
Queste le sue parole al presidente americano: «La Cina aderirà al suo modello di riforma per la formazione dei tassi di cambio sulla base dei suoi bisogni interni di sviluppo sociale ed economici, in particolare la Cina non spingerà per riforme sotto pressioni esterne», ha detto il leader cinese.
E dati recenti in effetti offrono un contrappeso alle tesi degli occidentali che premono per una rivalutazione dello yuan. La Cina ha registrato per la prima volta un disavanzo commerciale, anche si tratta secondo gli esperti di una semplice deviazione statistica e non uno sviluppo tendenziale. Il credito interno ha problemi crescenti di solvibilità e, infine le riserve in dollari sono aumentate del livello minore negli ultimi anni nell'utlima rilevazione, appena 48 miliardi di dollari su uno stock di oltre 2000 miliardi di dollari.
Nel vertice con Obama, Hu è entrato in dettagli come non aveva fatto in passato, ha detto al presidente americano che non sarà la rivalutazione dello Yuan a risolvere i problemi della disoccupazione in America, una osservazione questa diretta al Congresso che sta preparando nuove tariffe commerciale per i prodotti cinesi se non ci sarà una rivalutazione dello Yuan. Hu tuttavia ha detto a Obama che la Cina non intende avere un avanzo commerciale strutturale nei confronti degli Stati Uniti e che farà il possibile per agevolare un aumento delle esportazioni americane in Cina.

 

 

 
  Martedì 13 Aprile 2010 ..... Martedì 13 Aprile 2010 ..... Martedì 13 Aprile 2010  
       
..... Cina - Edizione Pechino ..... Giappone - Edizione Tokyo ..... India - New Delhi .....
 
 

 

L'Europa non piace piu' ai gestori di fondi
BlueTG.it - martedì, 13 aprile 2010 - 15:29
Fino a cinque mesi fa la maggioranza dei gestori di fondi comuni guardava all’Europa come all’area più promettente dove investire, ma dopo l’esplosione della crisi del debito greco l’Europa è diventata una zona “vietata” per gli investitori, che ora giudicano il mercato azionario giapponese un modo più semplice per scommettere sulla ripresa, secondo quanto emerge dall’ultimo sondaggio rilasciato da Bank of America Merrill Lynch Global Research.
Se a febbraio si registrava ancora un sottopeso netto sul giappone, precisa l’indagine, ora il 12% degli intervistati ha segnalato un sovrapeso mentre il 18% di loro ha segnalato un sottopeso sull’Europa.

 

 

Il downgrade di Ubs affonda le banche regionali Usa a Wall Street
BlueTG.it - martedì, 13 aprile 2010 - 16:11
Gli analisti di Ubs continuano a temere che dalle trimestrali del settore bancario americano possano giungere sorprese negative, con un recupero degli utili inferiore alle attese attualmente incorporate dalle quotazioni di molti titoli.
Così il broker svizzero ha tagliato da “neutral” a “sell” (vendere) il giudizio sugli istituti regionali Huntington Bancshares, KeyCorp, Regions Financial Corporation e Tcf Financial Corporation, mentre quello di Commerce Bancshares passa da “buy” (acquistare) a “neutral”.
Risultato: nelle prime battute della giornata i titoli coinvolti accusano perdite tra i 4 e i 6 punti percentuali a testa.

 

 

Fdic rinnova fino a fine anno garanzia illimitata sui depositi
BlueTG.it - martedì, 13 aprile 2010 16:28 NEW YORK
La Federal Deposit Insurance Corp (Fdic) ha approvato oggi una norma che preevde l’estensione della sua assicurazione illimitata dei depositi ai conti correnti “business” per altri sei mesi fino al dicembre di quest’anno.
Il programma di assicurazione di questa tipologia di conti correnti era stato lanciato durante i picchi della crisi finanziaria per evitare l’implosione dell’economia e avrebbe dovuto concludersi il prossimo 30 giugno, dopo essere già stato esteso di sei mesi rispetto alla scadenza originariamente prevista a fine dicembre 2009.
A ottobre la Fdic deciderà inoltre se estendere il programma di un ulteriore anno, fino al dicembre 2011. Al momento prendono parte al programma circa 6.400 istituti, con garanzie per 266 miliardi di dollari complessivi su depositi oltre il limite fissato in 250 mila dollari per conto prima dell’esplosione della crisi finanziaria.

 

 

Grecia: Sale Avversione Al Rischio. Rendimenti Titoli a 2 Anni Oltre 6%
martedì, 13 aprile 2010 16:46 ATENE
(ASCA) - Roma, 12 apr - Segnali poco incoraggianti dal mercato dei titoli di stato dell'Eurozona. I dettagli del piano di salvataggio a favore della Grecia approntato dai paesi dell'Eurozona (fino a 30 miliardi di euro al 5%) non ''commuovono'' il mercato. Dopo che ieri si era vista una buona accoglienza al piano dell'Eurogruppo, oggi va in onda un altro film. Questa mattina l'asta dei titoli di Stato a breve termine della Grecia e' andata molto bene in termini di domanda ma al prezzo di rendimenti molto appetibili: 4,55% per i titoli a tre mesi(1,38% nelle precedente asta del 12 gennaio 2010) 4,85% per quelli a 12 mesi (2,20% nella precedente asta del 12 gennaio 2010). Per capire l'avversione al rischio-Grecia basta pensare che la Germania paga lo 0,40% a sei mesi e lo 0,60% a dodici mesi. Il piano di aiuti finanziari alle Grecia, ''e' abbastanza ampio per coprire le problematiche di finanziamento a breve termine. Ma restano alcuni dubbi rispetto al medio termine e questa incertezza probabilmente pesera' sulla emissioni a piu' lungo termine'', spiega Luca Cazzulani. Fixed Income Strategy del Gruppo Unicredit. Il balzo dei rendimenti a brevissimo termine registrato oggi ''sta impattando sulle scadenze' intermedie non a caso rispetto a ieri il rendimento dei titoli a 2 anni e' tornato sopra il 6%. Ieri, i rendimenti dei titoli biennali erano scesi fino al 5,11%, dopo il picco all'8,297% dello scorso 8 aprile, ma oggi sono risaliti al 6,19%. Per Atene restano due problemi. Da una parte i maggiori oneri sul debito pubblico impattano sul deficit, dall'altra la contrazione del Pil nominale potrebbe deteriorare ulteriormente il rapporto debito pubblico/pil'', commenta Marco Rocchi, economista della Cassa di Risparmio di Firenze. La Grecia ha chiuso il 2009 con un rapporto deficit/pil al 12,7% e debito/pil al 113%, se quest'anno il Pil della Grecia dovesse scendere del 2% come prevedono in molti, allora questo rapporto si deteriorebbe ulteriormente nonostante le misure anti-deficit messe in capo da Atene. Da non sottovalutare, spiegano molti operatori del mercato obbligazionario, l'appiattimento della curva dei rendimenti sulle varie scadenze del debito pubblico greco. A due anni Atene paga il 6,19%, a dieci anni il 6,69%, la differenza e' di appena 50 punti base, ieri era di oltre 100 punti. E' noto che l'appiattimento della curva segnala i rischi di solvibilita' dell'emittente.

 

 

Jintao: Pechino non cedera' a presisoni esterne su yuan
BlueTG.it - martedì, 13 aprile 2010 - 17:37
Il presidente statunitense Barack Obama torna a chiedere a Pechino di muoversi verso “cambi maggiormente in linea col mercato”, ma il presidente Hu Jintao, ieri in visita a Washington, rimanda gentilmente al mittente l’ennesima sollecitazione.
Pechino, ha fatto sapere Jintao secondo quanto riferisce l’agenzia ufficiale Xinhua, non intende cedere a “pressioni esterne” nel decidere se e quando rivalutare lo yuan ed anzi ogni aggiustamento del cambio dovrà essere “basata sulle necessità economiche e di sviluppo sociale” cinesi.

 

 

13 Aprile 2010 17:45 NEW YORK - Sole 24 ore
Lehman «spostava» i suoi rischiin una società veicolo ombra

Lehman come il centro di tutti i mali, di tutte le truffe. Dopo il paper della corte fallimentare di New York, che ha svelato le pratiche di bilancio non corrette realizzate dagli uomini di Richard Fuld, ecco un'altra tegola sulla ex-banca, fallita in un week-end di settembre del 2008. E, forse per questo, un bersaglio un po' più facile da colpire rispetto ad altre financial firm ancora potenti.
Questa volta è il New York Times a denunciare un altro presunto "misfatto". A dar retta al foglio americano, Lehman ha usato negli anni prima del suo collasso una piccola società, chiamata Hudson Castle, per spostare miliardi di dollari dal suo b ilancio ufficiale.
Secondo alcune dichiarazioni rilasciate da ex dipendenti e da alcuni documenti interni dell'azienda, il veicolo societario costruito ad hoc era nella piena sfera di influenza di Lehman che ne possedeva un quarto del capitale. Molti sostengono che Hudson Castle ha permesso alla banca di trasferire temporaneamente il rischio di diversi investimenti legati ai tristemente famosi "Asset backed security", o altri mutui commerciali, facendo apparire giocoforza, i propri numeri di bilancio più solidi di quanto in realtà fossero.
Hudson Castle, scrive il New york times, aveva creato almeno quattro entità legali per farsi prestare denaro dal mercato, emettendo obbligazioni. Questo cash flow veniva poi usato, a sua volta, per realizzare prestiti alla stessa Lehman o ad altre società finanziarie. Il tutto attraverso il cosiddetti Repo: cioè, quel contratto con cui una banca vende suoi asset, in cambio di denaro, con la promessa di ricomprarli ad un determinato prezzo fissato nel futuro.
Tutte queste operazioni, è l'ulteriore critica, venivano fatte al di fuori dei controlli ufficiali. Una vera e propria "contabilità ombra" che, peraltro, non sarebbe solo della Lehman. La Sec (la Consob americana), infatti, sta esaminando diversi meccanismi di questo tipo usati da altre 20 azienda finanziarie. Un gruppo di senatori, aggiunge il Nyt, che sta realizzando controlli su possibili irregolarità legate alla crisi finanziaria, ha deciso di esaminare la questione, focalizzandosi sulla stessa Lehman e anche su Bear Stearns.

 

 

Borse europee negative, vendite sulle commodities, acquisti sul lusso
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,3%, il DAX a Francoforte lo 0,3%, il CAC40 a Parigi lo 0,5%, il FTSE MIB a Milano lo 0,4% e lo SMI a Zurigo lo 0,4%.
Sulle borse del Vecchio Continente ha pesato il deludente inizio della stagione degli utili delle imprese statunitensi. Alcoa (US0138171014) ha registrato lo scorso trimestre un aumento dei suoi ricavi inferiore alle attese del mercato.
Tra i minerari BHP Billiton (GB0000566504) ha perso l'1,2%, Rio Tinto (GB0007188757) l'1,6%, Vedanta (GB0033277061) il 2,3% e Xstrata (GB0031411001) l'1,6%. I prezzi dei metalli di base sono calati oggi a Londra.
Tra i petroliferi BP (GB0007980591) ha chiuso in calo dello 0,1%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) dello 0,4%, Eni (IT0003132476) dello 0,6% e Total (FR0000120271) dell'1,1%. Il prezzo del petrolio è sceso nel pomeriggio a New York al di sotto di quota $83.
Sui bancari sono scattate delle prese di beneficio. Barclays (GB0031348658) ha perso lo 0,5%, Lloyds Banking Group (GB0008706128) l'1,4%, Deutsche Bank (DE0005140008) lo 0,9%, Société Générale (FR0000130809) lo 0,8% e UBS (CH0024899483) l'1%.
LVMH (FR0000121014) ha guadagnato a Parigi l'1,5%. Il leader a livello mondiale del settore del lusso ha annunciato questa mattina che nel primo trimestre di quest'anno i suoi ricavi sono aumentati dell'11%. Sulla scia di LVMH Bulgari (IT0001119087) ha guadagnato l'1,5%, PPR (FR0000121485) lo 0,7% e Swatch (CH0012255151) lo 0,6%.
Peugeot (FR0000121501) ha chiuso in rialzo del 2,7%. Secondo delle voci di stampa l'impresa francese sarebbe vicina a stringere un'alleanza con la cinese Changan Automobile.
Air France-KLM (FR0000031122) ha guadagnato lo 0,9%. Royal Bank of Scotland ha alzato il suo rating sul titolo della linea aerea da "Hold" a "Buy.
Telecom Italia (IT0003497168) ha guadagnato l'1,2%. L'operatore telefonico ha tagliato i suoi obiettivi di crescita meno di quanto temuto dal mercato e confermato il suo dividendo annuale a €0,05 per azione.
Heineken (NL0000009165) ha perso il 2,3%. J.P. Morgan ha tagliato il suo rating sul titolo del terzo produttore al mondo di birra da "Neutral" ad "Underweight".
Scania (SE0000308280) ha chiuso in rialzo del 6,8%. Il produttore svedese di veicoli pesanti ha più che quadruplicato il suo utile operativo nel primo trimestre.
Redazione Borsainside 18:38

 

 

Ue sostiene tassazione su settore finanziario in lettera a G20
reuters - martedì, 13 aprile 2010 - 19:03
I Paesi dell'Unione Europea sono pronti a cooperare con i membri del G20 sulla possibilità di introdurre una tassa sul settore finanziario.
E' quanto si legge in una lettera inviata al G20.
"La Ue, inoltre, non vede l'ora di discutere il rapporto preliminare del Fondo Monetario Internationale su come il settore finanziario potrebbe contribuire ai costi della stabilità finanziaria", hanno scritto i funzionari al G20.
"Siamo pronti a cooperare con i membri del G20 sui principi per una tassa sul settore finanziario", si legge.
I Paesi Ue, infine, ritengono che il percorso di abbandono delle politiche fiscali varate per rispondere alla crisi finanziaria dovrebbe partire nel 2011, all'inizio dell'anno per alcuni Stati e nell'ultima parte per la maggioranza.
"Una strategia credibile dovrebbe cominciare con il ritiro degli stimoli fiscali e delle misure a sostegno delle imprese", conclude la lettera, datata aprile.

 

 

Carte Credito: Amex Rimborsa Interessi Mora a Titolari Revolving
martedì, 13 aprile 2010 - 19:28
(ASCA) - Roma, 13 apr - American Express (NYSE: AXP - notizie) ha rimborsato gli interessi di mora ai titolari di Carte Blu, Gold Credit e Platinum Credit American Express. L'accredito riguarda pregressi addebiti relativi al periodo 4 ottobre 2006 (data in cui e' stato introdotto l'addebito degli interessi di mora per mancati pagamenti), al 7 ottobre 2009. Lo si legge in una lettera inviata da American Express ai titolari delle carte, il primo marzo scorso. Il rimborso, si legge nella lettera, e' avvenuto ''senza procedere alla preventiva individuazionedei soli titolari effettivamente interessati dalle anonalie dei sistemi e senza ricalcolare la sola eccedenza che avrebbe dovuto essere rimborsata''. Bankitalia, all'esito del rapporto ispettivo, il 2 aprile scorso, aveva sospeso l'emissione di nuove carte American Express del tipo ''revolving'' per riscontrate anomalie, in particolare sul superamento delle soglie fissate per legge per il calcolo degli interessi di mora. ''I rimborsi - specifica American Express nella lettera - vengono effettuati a titolo cautelativo e di maggior favoreper i titolari di carta American Express e senza che implichino alcun riconoscimento di responsabilita' ovvero l'ammissione che siano stati commessi errori nei singoli casi di rimborso''. Amex annuncia comunque che dal 7 ottobre scorso ha sospeso qualsiasi addebito di interessi di mora, correggendo i sistemi.

 

 

Le borse dell'Europa dell'Est chiudono contrastate
Le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi contrastate.
L'indice RTS ha perso a Mosca lo 0,3% a 1.643,98 punti. I volumi di scambio sono aumentati rispetto a ieri e sono stati nella media. La debole trimestrale di Alcoa (US0138171014) ha fatto scattare delle prese di beneficio sulla piazza finanziaria moscovita. Tra le blue chips russe Rosneft (RU000A0J2Q06) ha perso l'1,9%, Sberbank (RU0009029540) ha guadagnato l'1,7% e Norilsk Nickel (RU0007288411) ha chiuso invariato. Gazprom (RU0007661625) ha perso a San Pietroburgo lo 0,6% a RUB 175,50.
Il BUX a Budapest ha perso l'1,1% a 24.893,90 punti. MOL (HU0000068952) ha chiuso in calo del 2,9%. Il board dell'impresa petrolchimica proporrà all'assemblea degli azionisti di rinunciare ad un dividendo per l'esercizio 2009. Male anche OTP Bank (HU0000061726): -1,6% a HUF 7.124. Magyar Telekom (HU0000016522) e Gedeon Richter (HU0000067624) hanno guadagnato rispettivamente lo 0,9% e lo 0,5%.
Il PX a Praga ha guadagnato lo 0,6% a 1.255 punti. Ancora bene i bancari. Erste Group Bank (AT0000652011) ha guadagnato l'1,3% e Komercni Banka (CZ0008019106) l'1,2%. Tra gli altri titoli del listino ceco Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha chiuso in ribasso dello 0,2% e NWR (NL0006282204) dello 0,8%. Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) ha guadagnato lo 0,7%.
Il WIG a Varsavia ha chiuso in rialzo dello 0,4% a 43.727,81 punti. BZW Bank (PLBZ00000044) ha guadagnato l'1,6%. Secondo delle voci di stampa Raiffeisen (AT0000606306) sarebbe interessata ad un acquisto della banca polacca. Tra gli altri titoli bancari Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato l'1,8%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) lo 0,5% e BRE Bank (PLBRE0000012) l'1,7%. Dopo il rally delle scorse sedute KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha chiuso oggi invariato. Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) ha guadagnato lo 0,1%.
Redazione Borsainside 19:54

 

 

Auto: Cina, vendite +63% a marzo
martedì, 13 aprile 2010 20:46 PECHINO
(ANSA) - ROMA, 13 APR - Le vendite di auto in Cina sono schizzate a marzo del 63,2%, ad oltre 1,26 mln, portando il dato del primo trimestre a 4,61 mln. Nel periodo gennaio-marzo il balzo e' del 76,3% rispetto al pari periodo del 2009. Il brillante andamento del mercato cinese - spiegano gli analisti - si deve al boom economico vissuto dal Paese e ai ribassi fiscali sulle compravendite di city car. Andamento positivo anche per il mercato indiano: +25% a marzo per un totale di 1,56 mln di auto.

 

 

Borse dell'America Latina: Sale solo San Paolo
La maggior parte delle borse dell'America Latina ha chiuso ieri in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato lo 0,3% a 70.792,40 punti. MMX Mineração e Metálicos (BRMMXMACNOR2) ha guadagnato il 4,7% a BRL 13,90. UBS ha alzato il suo target price per il titolo dell'impresa mineraria brasiliana a BRL 20. Sulla scia di MMX Vale (BRVALEACNPA3) ha guadagnato lo 0,4%. PDG Realty (BRPDGRACNOR8) ha chiuso in rialzo del 2,1%. L'impresa immobiliare ha registrato nel primo trimestre una forte crescita delle sue vendite. Grupo Pao de Acucar (BRPCARACNPR0) ha perso il 5%. La prima impresa retail brasiliana ha annunciato che Casa Bahia Comercial sta riconsiderando l'accordo di fusione raggiunto lo scorso 4 dicembre con una sua unit. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso lo 0,6%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York per la quinta seduta di fila in ribasso.
L'IPC a Città del Messico ha perso lo 0,1% a 33.819,04 punti. Tra le blue chips messicane Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) ha chiuso in calo dell'1,5%. América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato lo 0,3% e Grupo Mexico (MXP370841019) lo 0,2%. Cemex (MXP225611567) ha chiuso invariato.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,9%, l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,3%, l'IBVC a Caracas lo 0,2% e il General a Lima lo 0,3%. L'IGBC a Bogotà ha chiuso invariato.
Redazione Borsainside 00:27


 

 

 
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WALL STREET: ARRESTA LA CORSA CON I FINANZIARI

13 Aprile 2010 15:30 NEW YORK - WSI
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Si fa sentire la delusione sui conti del colosso dell'alluminio Alcoa. Oggi indicazioni dal settore dei chip con Intel. Delusione dai dati macro. Vendite per tecnologi ed energetici. Giu' petrolio e oro.
Wall Street ha aperto la seduta con il segno meno. Le flessioni sono comunque contenute. Il tutto, all'indomani di una seduta che aveva visto il Dow mantenere fino alla fine gli 11000 punti. Non accadeva dal settembre 2008.

Il Dow lascia sul terreno 9.9 punti a 10996, l'S&P 500 retrocede di 2.4 punti a 1194.08 mentre il Nasdaq scivola di 4.78 punti a 2453.09.

La delusione sui conti di Alcoa si fa subito sentire: il titolo ha aperto con un calo dell'1.7%. Sul fronte delle trimestrali, oggi tocca al colosso dei chip Intel pubblicare i propri conti. Considerato il termometro del proprio settore, il gruppo verra' particolarmente monitorato per capire se consumatori e aziende stanno tornando a spendere.

Si mette subito in evidenza l'operatore turistico online Expedia (+2.5%) grazie alla promozione degli analisti.

Stime non centrate da parte dei dati macro odierni. La bilancia commerciale americana, a febbraio peggiore delle attese. Contemporaneamente e' arrivato il risultato sui prezzi all'import, inferiori alle previsioni degli analisti.

Dal comparto finanziario, dalle colonne del Washington Post il segretario al Tesoro Geithner ha scritto che "e' semplicemente inaccettabile uscire da questa recessione senza aggiustare le falle del sistema che hanno contribuito a crearla". Il successore di Paulson si dice convinto della necessita' di una riforma finanziaria, perche' "potra' prevenire un altra crisi per l'America". "Fortunamente sembra che si stia costruendo un consenso bipartisan", ha aggiunto.

Anche oggi si torna a guardare da vicino la situazione in Grecia. Dopo i dettagli sui prestiti che l'Europa (insieme al Fmi) concederanno solo su richiesta di Atene, e' l'esito dell'asta di titoli Greci ad attrarre l'attenzione del mercato. Sono stati collocati 1.56 miliardi di euro di titoli a 26 e 52 settimane, superando l'ammontare inizialmente previsto. La domanda infatti e' stata forte. E' stato cosi' superato quello che era considerato il primo test di fiducia dei mercati dopo il piano di aiuti europei.

Tra le altre storie del giorno, attenzione al comparto auto americano. Il gruppo Ford ha fatto sapere, per bocca del suo presidente esecutivo Bill Ford Jr., di essere aperto a partenrship nel campo delle tecnologie verdi. Ma resta la cautela nel siglare eventuali alleanze. Gli analisti di Oppenheimer hanno promosso a Outperform ConocoPhillips. La societa' di abbigliamento femminile Talbots (+6%) torna a fare profitti: nel quarto trimestre sono pari a $4.09 milioni contro un rosso di $361.5 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio cedono terreno. I futures con consegna maggio perdono $0.59 attestandosi a quota $83.75 al barile. Sul valutario la moneta unica viaggia a quota $1.3604 (+0.09%). L'oro cede $5.50 in area $1156.80 circa. In aumento i titoli di stato, il rendimento sul benchmark decennale e' in decrescita al 3.80% contro il 3.83% di due ore e mezzo fa.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

WALL STREET: AVANZA CON COLPO DI RENI FINALE

13 Aprile 2010 22:05 NEW YORK - WSI
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Dopo l'avvio negativo i listini azionari Usa riescono ad imboccare la strada dei rialzi. In rosso Alcoa dopo la trimestrale, tonico il settore hi-tech con Intel. Indecisione Fed sul tasso di sconto. Commodities giu', recuperano i Titoli di Stato.
Dopo aver iniziato la giornata sotto tono, Wall Street e’ riuscita a recuperare terreno nelle ore finali, archiviando la seduta in progresso. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.12% a 11019, l’S&P500 lo 0.07% a 1197, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.33% a 2465.

Fin dai primissimi minuti di scambi il mercato era stato condizionato dagli ultimi numeri fiscali di Alcoa. Il colosso dell'alluminio ha infatti pubblicato conti deludenti nell’after hour di lunedi’, soprattutto in riferimento alla voce dei ricavi.

Subito dopo la chiusura delle borse, gli operatori presteranno grande attenzione ai numeri del colosso dei chip Intel, da cui potrebbero emergere nuovi segnali sul trend di ripresa del settore tecnologico. Gli utili per azione sono visti a $0.38 contro $0.11 di 12 mesi fa con ricavi attesi a $9.8 miliardi rispetto a $7.1 miliardi dello stesso periodo dell'anno scorso. Il titolo ha concluso la seduta in progresso dell’1% circa.

La giornata macro non ha fornito particolari spunti positivi. La bilancia commerciale americana, a febbraio e’ risultata peggiore delle attese. Inferiori alle stime sono risultati anche i prezzi alle importazioni, fermatisi a +0.7% lo scorso mese contro il +1% atteso dal mercato. Dalle minute sull’incontro del Fomc svoltosi lo scorso mese, e’ emerso che la Banca Centrale americana ha discusso per la seconda volta un possibile incremento del tasso di sconto, al momento pari allo 0.75%.

Il mercato azionario si e’ spinto al rialzo per 13 mesi grazie ai segnali incoraggianti giunti dal fronte economico che hanno confermato un miglioramento dell’attivita’ a stelle e strisce dopo la recessione. Alcuni analisti sono tuttavia preoccupati dal fatto che l’avanzamento dei listini sia stato troppo veloce, quasi difficile da giustificare. Dopo aver toccato i minimi di 12 mesi, l’azionario ha registrato solo cinque fasi di ritracciamento, tutte inferiori al 10%, soglia minima per una correzione.

Tra le altre storie del giorno, il gruppo Ford ha fatto sapere, per bocca del suo presidente esecutivo Bill Ford Jr., di essere aperto a partnership nel campo delle tecnologie verdi. Gli analisti di Oppenheimer hanno promosso a Outperform ConocoPhillips. La societa' di abbigliamento femminile Talbots viene premiata grazie al ritorno ai profitti: nel quarto trimestre sono risultati pari a $4.09 milioni contro un rosso di $361.5 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico ha chiuso in calo il petrolio, per la quinta seduta consecutiva. I futures con consegna maggio hanno ceduto lo 0.3% attestandosi a quota $84.05 al barile. Sul valutario, invariato l'euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi' a New York il cambio tra le due valute e' pari a 1.3590. In rosso l'oro. I futures con consegna maggio sul metallo prezioso hanno lasciato sul terreno $8.80 a $1152.80 l'oncia. In progresso infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Traesury a 10 anni e' sceso al 3.8110% dal 3.8460%.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

 

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