PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Venerdì 16 Aprile 2010

PARTE  2

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16 Aprile 2010 01:38 NEW YORK
SELL SU GOOGLE NEL DOPO DOPO-BORSA A NEW YORK
di WSI
Calo fino a -5% dopo che il colosso internet ha riportato risultati trimestrali ottimi, ma inferiori alla fascia piu' alta di stime. Vendite anche su AMD.
Google (GOOG) e' quotata in after hours nella tarda serata a New York $566.50, -28.80, equivalenti a -4.84%. Ma le azioni del colosso internet sono scese fino a -5% a $565.44 subito dopo la chiusura di Wall Street, quando e' stato annunciato che gli utili trimestrali, con l'esclusione di poste straordinarie, nel primo trimestre sono stati di $6.76 ad azione, quindi al di sopra del consensus di Thomson Reuters che era di $6.60 per azione, ma al di sotto della fascia di stime piu' alta. Da qui il sell-off abbastanza intenso su GOOG, soprattutto da parte di investitori istituzionali. Il fatturato netto e' ammontato a $5.06 miliardi, al di sopra della stima di $4.95 miliardi.
Google ha comunicato che il tasso di click pagati, cioe' il numero di volte che gli utenti cliccano su una pubblicita' AdSense di Google generando cosi' fatturato, e' cresciuto del 15% rispetto allo stesso periodo un anno fa. I prezzi di questi click sono saliti del 7%. Secondo alcuni analisti Google ha guadagnato $100 milioni con il nuovo telefonino, senza il quale non avrebbe potuto avere i risultati ottenuti.
Il tecnologico mondiale potrebbe comunque avere qualche problema oggi, sulle altre borse, visto che a Wall Street, anche le azioni di Advanced Micro Devices Inc. sono in calo nel dopo-borsa, nonostante i risultati discreti dell'aziensa. (AMD: 9.68, -0.48, -4.72%). Il produttore di chip e' riuscito a chiudere il primo trimestre in utile, con un profitto di $257 milioni, pari a 35 cents per azione, rispetto a una perdita di 66 cents un anno fa. Il fatturato e' aumentato a $1.57 miliardi dai precedenti $1.18 miliardi. Nonostante cio', fondi e investitori istituzionali in after hours puniscono AMD.

 

 

La Borsa di Tokyo chiude in forte ribasso
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in forte ribasso. Il Nikkei ha perso l'1,5% a 11.102,18 punti ed il Topix l'1% a 988,84 punti. Tra gli esportatori Toyota (JP3633400001) ha perso lo 0,4%, Honda (JP3854600008) l'1,4%, Canon (JP3242800005) l'1,4%, Panasonic (JP3866800000) il 2,1% e Sony (JP3435000009) l'1,8%. Le nuove richieste di sussidi alla disoccupazione sono a sorpresa aumentate la scorsa settimana negli USA, il principale partner commerciale del Giappone. Lo yen si è inoltre rafforzato oggi in Asia.
Nel settore dei semiconduttori Advantest (JP3122400009) ha chiuso in ribasso del 2,2%, Tokyo Electron (JP3571400005) del 2,7% e Elpida (JP3167640006) del 2,6%. AMD (US0079031078) ha pubblicato ieri dopo la chiusura delle contrattazioni a Wall Street una trimestrale migliore delle attese degli analisti ma fornito un prudente outlook sul corrente trimestre.
Tra i titoli delle grandi holdings commerciali Mitsui & Co. (JP3893600001) ha perso l'1,5%, Mitsubishi Corp. (JP3898400001) l'1,7% e Sumitomo Corp. (JP3404600003) l'1,5%. I prezzi delle principali materie prime sono calati oggi in Asia. Il prezzo del petrolio è caduto al di sotto di quota $85.
Hino Motors (JP3792600003) ha guadagnato controtendenza il 3,7%. Il produttore di camion ha alzato le stime sul suo utile operativo per lo scorso esercizio.
Redazione Borsainside 08:36

 

 

16 Aprile 2010 09:19 BUENOS AIRES
ARGENTINA E TANGO BOND: RIMBORSO AI CREDITORI. CON UN TAGLIO DEL 66,3%
di AGI
L'offerta, che inizierà tra 10 giorni, e' rivolta a tutti gli obbligazionisti che non hanno accettato lo swap di 5 anni fa e riguarda 20 miliardi di dollari di bond, di cui circa 4,5 miliardi di dollari in possesso di creditori italiani.
L'Argentina offre ai creditori dei bond finiti in default oltre 5 anni fa un rimborso che prevede un taglio del 66,3% sul valore nominale dei titoli in loro possesso.
L'offerta, che comincera' tra 10 giorni e durera' 30 giorni e' rivolta a tutti gli obbligazionisti che non hanno accettato lo swap di 5 anni fa e riguarda 20 miliardi di dollari di bond di cui circa 4,5 miliardi di dollari in possesso di creditori italiani.
Altri creditori risiedono soprattutto negli Stati Uniti, a Lussemburgo, in Francia, in Giappone e in Germania.
Nel commentare l'operazione, l'economista Orlando Ferreres ha affermato che "lo swap sarà un successo".
L'ex numero uno della Banca centrale argentina Alfonso Prat-Gay ha sottolineato poi che "questa operazione ha l'obiettivo di porre fine al nostro isolamento dal resto del mondo. Bisognerà vedere a questo punto se tale generosità sarà ripagata con l'accesso ai mercati a tassi ragionevoli".
Il governo argentino, che aveva dichiarato inizialmente che non avrebbe lanciato un altro swap, è stato costretto a cambiare idea dopo aver constatato l'impossibilità di ricevere nuovi prestiti nei mercati finanziari a tassi inferiori al 14%.

 

 

Grecia, Schaeuble: nessun altro paese Uem in posizione simile
reuters - venerdì, 16 aprile 2010 - 9:19
Nessun paese della zona euro si trova in una condizione di finanza pubblica compromessa in modo paragonabile a quella greca. Dalla grave crisi di Atene occorre invece trarre una lezione e per l'Unione europea sarà necessaria una modifica del trattato.
Lo dice in un'intervista radiofonica il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, secondo cui comunque la Grecia è sulla buona strada per risolvere gli squilibri dei conti pubblici e non dovrà chiedere l'attivazione del meccanismo di aiuto predisposto dai partner della zona euro con il coinvolgimento del Fondo monetario.
"Crediamo sempre che la Grecia vada nella giusta direzione e che alla fine non avranno affatto bisogno forse del pacchetto di aiuti", si legge in una trascrizione dell'intervista rilasciata all'emittente Suedwestrundfunk.

 

 

6 Aprile 2010 10:02 NEW YORK
E ORA UNA TASSA EUROPEA SULLE BANCHE?
di TELEBORSA
Sarebbe questo uno dei punti allo studio dell'Ecofin informale che si apre oggi a Madrid, stando alle indiscrezioni riportate dal quotidiano Milano Finanza. Si parla di una imposizione fiscale "ex ante" sulle transazioni finanziarie degli istituti.
Una tassa "ex ante" sulle transazioni finanziarie delle banche. Sarebbe questo uno dei punti allo studio dell'Ecofin informale che si apre oggi a Madrid, stando alle indiscrezioni riportate dal quotidiano Milano Finanza.
Fra gli altri punti all'ordine del giorno - scrive la testata finanziaria - vi sarebbe anche l'avvio di una riforma delle pensioni a livello comunitario ed il rafforzamento delle politiche fiscali per frenare nuovi casi-Grecia.
Quanto al primo punto, non si conoscono i dettagli della predisposizione di una tassa ex ante sulle transazioni finanziarie, nè tantomeno le aliquote, ma tutto farebbe pensare ad un prelievo più forte sulle banche finanziarie ed uno ridotto su quelle commerciali.
Insomma, i costi della ricostruzione andranno a pesare direttamente su chi ha causato la crisi. L'orientamento sarebbe dunque quello di istituire una tassa che non sia per nulla simbolica, in vista della creazione di un fondo nazionale europeo finanziato dalle banche.
Fra i punti caldi anche quello relativo al miglioramento dei conti nazionali, attraverso il rafforzamento delle politiche fiscali, e ad una maggiore supervisione sugli scostamenti, con l'intento di evitare che si verifichi un nuovo caso-Grecia.

 

 

Grecia: Resta Avversione Rischio. Spread Con Bund Sale a 415 Punti
venerdì, 16 aprile 2010 10:15 ATENE
(ASCA) - Roma, 16 apr - Rimane pronunciata l'avversione al rischio-Grecia. Ieri Atene ha chiesto di ridiscutere con Ue, Fmi e Bce i termini del piano di sostegno finanziario (al momento da 40-45 miliardi di euro) per cercare di portarlo da un orizzonte di breve termine (12 mesi) a un orizzonte pluriennale. Lunedi' si discutera' di questo nel meeting in programma nella capitale greca. Nel frattempo torna a salire il premio sul rischio di credito della Grecia, questa mattina lo spread tra i titoli di stato ellenici a 10 anni e quelli tedeschi e' salito a 415 punti dai 401 delle chiusure di giovedi'. Sul mercato dei Cds, dove si scambiano i premi assicurativi sull'insolvenza degli emittenti di obbligazioni, l'assicurazione sui titoli di stato quinquennali ellenici costa 410 mila euro per 10 milioni di euro di bond, in leggero calo dai 417 mila euro di ieri.

 

 

Islanda: Eurocontrol, a Rischio Cancellazione 17mila Voli Oggi
venerdì, 16 aprile 2010 - 10:51
(ASCA-AFP) - Bruxelles, 16 apr - Oggi, in Europa, sono a rischio cancellazione circa 17 mila voli a causa dell'eruzione vulcanica in Islanda. La stima arriva dall'agenzia intergovernativa Eurocontrol. ''Le previsioni - afferma l'agenzia - che la nube provocata dall'eruzione vulcanica si sta muovendo verso est e sud-est e i suoi effetti proseguiranno per almeno altre 24 ore''. Eurocontrol si attende oggi ''circa 11 mila voli nello spazio aereo europeo. In un giorno normale, i voli sarebbero circa 28 mila''. Sui circa 300 voli transatlantici che ogni giorno arrivano in Europa, nella mattinata, oggi solo 100-120 hanno potuto effettivamente arrivare.

 

 

Grecia, Papandreou: coinvolgimento Fmi si sarebbe potuto evitare
reuters - venerdì, 16 aprile 2010 10:57 ATENE
Il coinvolgimento del Fondo monetario internazionale nel meccanismo di sostegno alla Grecia predisposto dai partner dell'euro riflette le richieste di alcuni partner e, in particolare, l'insistenza del Partito popolare europeo.
Lo ha detto il primo ministro greco George Papandreou parlando al Parlamento.
"Il fatto che un meccanismo del genere sia stato predisposto rappresenta un successo per la Grecia. Avrebbe potuto essere più europeo? Sì, avrebbe potuto. Il coinvolgimento del Fondo è il risultato di una decisione Ue e dell'insistenza di certi interessi, il Partito popolare europeo", ha detto Papandreou

 

 

Eurozona: Rivista In Calo Inflazione Marzo a +1,4%
venerdì, 16 aprile 2010 11:12 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 16 apr - Rivista in calo l'inflazione nell'Eurozona, a marzo. Lo rende noto l'Eurostat, specificando che il valore finale dell'indice dei prezzi al consumo mostra un incremento dell'1,4% su base annua, contro un +1,5% registrato nella stima iniziale. Rispetto al mese precedente, l'inflazione si attesta allo +0,9%. L'inflazione mostra comunque una crescita rispetto a febbraio (+0,9%). Gli analisti avevano previsto un valore invariato rispetto alla stima (+1,5%). Escludendo l'energia, i prezzi al consumo hanno fatto registrare una crescita dello 0,8% su base annua.

 

 

Eurozona: Bilancia Commerciale, a Febbraio Surplus Di 3,3 Mld
venerdì, 16 aprile 2010 - 11:16
(ASCA) - Roma, 16 apr - Cresce il surplus della bilancia commerciale dell'Eurozona, che, a febbraio, si attesta a 3,3 miliardi, rispetto agli 1,9 miliardi del mese precedente. Lo rende noto Eurostat. Il dato risulta in linea con le attese degli analisti. Le esportazioni sono aumentate del 2,7% rispetto a gennaio, in crescita del 10% su base annua. Le importazioni sono invece aumentate dell'1,5% rispetto a gennaio, in crescita del 6% su base annua.

 

 

Grecia: Vicina a Richiedere Prestito. Ma In Europa Cresce Disappunto
venerdì, 16 aprile 2010 11:43 ATENE
(ASCA) - Atene, 16 apr - La Grecia piu' vicina a richiedere l'attivazione del prestito da parte dell'Eurozona e del Fondo Monetario Internazionale. ''Stiamo facendo i passi preliminari'' per attivare il pacchetto di aiuti, ha detto il premier ellenico George Papandreou, precisando che la richiesta del prestito verra' fatta solo ''se sara' nell'interesse del nostro paese''. Cosi' riporta l'agenzia France-Presse e l'ultima frase del premier greco lascia trasparire l'intenzione di ridiscutere i termini della questione. L'obiettivo e' ottenere un piano su base pluriennale in modo da spalmare su piu' anni i tagli alla spesa pubblica per riportare il deficit entro limiti accettabili. Nel 2009 il rapporto deficit/pil e' stato pari al 12,7%, Atene si e' impegnata a ridurlo all'8,7% a fine 2010. Tagliare 4 punti di deficit con il Pil destinato a una nuova contrazione (-2% prevista nel 2010) significa che il governo ellenico per far scendere il rapporto deficit/pil deve lavorare solo al numeratore, in quanto il denominatore invece di crescere e' destinato a diminuire. Cosi' lunedi' 19, ad Atene, nuovo round di trattative con Fmi e Commissione Ue. Colloqui che, considerando le nuove richieste delle Grecia, rimettono in discussione l'accordo raggiunto lo scorso fine settimana: 30 miliardi di prestito dall'Eurozona al 5% e 10-15 miliardi dal Fondo a tassi di interesse piu' bassi. Soldi pero' che coprono solo il fabbisogno del 2010, mentre Atene, da ieri, chiede di lavorare su una prospettiva pluriennale. Certamente sara' un incontro ''caldo''. Infatti, secondo diverse fonti, la nuova richiesta di Atene e' stata pubblicata sul web dal ministero delle finanze prima ancora che gli interessati (Bce,Ue, Fmi) lo sapessero. C'e dunque disappunto tra le istituzioni europee per la forzatura delle Grecia che, grazie allo spettro del contagio della crisi del altri paesi dell'Eurozona (Portogallo e Spagna in primis), sta cercando di dettare l'agenda della crisi.

 

 

Borse Asia-Pacifico negative, Shanghai -1,1%
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso l'1,1% a 3.130,30 punti. Il Governo cinese ha alzato la caparra per l'acquisto della seconda casa ad almeno il 50% allo scopo di frenare la speculazione sul mercato immobiliare. Tra i titoli delle imprese immobiliari China Vanke (CN0008879206) ha perso lo 0,8% e Shanghai Shimao il 2,4%. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso l'1%, Bank of China (CN000A0J3PX9) l'1,1% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) lo 0,9%. Tra i PetroChina (CN0009365379) ha perso l'1,4% e Sinopec (CN0005789556) il 2%. Il prezzo del petrolio è sceso oggi in Asia al di sotto di $85.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dell'1,3% a 21.865,26 punti. Le nuove misure annunciate dal Governo cinese per frenare l'acquisto speculativo di immobili hanno pesato sul settore immobiliare. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha perso il 2,3%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) il 2,1%, Sino Land (HK0083000502) l'1,4% e Henderson Land (HK0012000102) il 4,9%. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha chiuso in calo del 4,5%. Il gigante dell'alluminio ha ricevuto l'approvazione per piazzare fino a CNY 1 miliardo di titoli di tipo A. Foxconn (KYG365501041) ha perso il 4,7%. Il primo produttore al mondo di cellulari su contratto ha generato nel primo semestre un utile inferiore alle attese degli analisti.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,3%, il Taiex a Taipei lo 0,7%, il Kospi a Seul lo 0,5% e lo Straits Times a Singapore lo 0,3%.
Redazione Borsainside 12:05

 

 

Crisi: Barnier, Serve Al Piu' Presto Accordo Per Fondo Preventivo
venerdì, 16 aprile 2010 - 12:46
(ASCA) - Madrid, 16 apr - Un ''fondo preventivo'' per evitare nuove crisi, perche' ''prevenire e' meglio che curare''. Lo ha riproposto il commissario Ue al mercato interno e ai servizi finanziari, Michel Barnier, ai colleghi europei, durante la riunione dell'Ecofin in corso a Madrid. ''Abbiamo bisogno di un accordo politico al piu' presto'' ha detto Barnier, sottolineando come i tempi dell'economia siano ''piu' veloci di quelli della politica''. Il fondo dovrebbe essere pronto per gennaio 2011, ma ''sono peeoccupato che non ce la faremo''. E il rischio e' che a pagare siano sempre i contribuenti.

 

 

Almunia: stop aiuti a banche
venerdì, 16 aprile 2010 - 12:56
(ANSA) - BRUXELLES, 16 APR - Stop agli aiuti alle banche il prima possibile. E' l'appello di Joaquin Almunia, il commissario Ue alla Concorrenza. Almunia invita i 27 ministri finanziari della Ue - riuniti oggi a Madrid - ad avviare un confronto sulle exit strategy dalle misure di sostegno al settore del credito. ''Dobbiamo assolutamente evitare le 'banche zombie', che restano in vita solo grazie ad aiuti ma sono troppo deboli per finanziare l'economia reale', dice Almunia.

 

 

Bank Of America: Utili Oltre Attese a 2,8 Mld Dollari Nel 1* Trim
venerdì, 16 aprile 2010 13:32 NEW YORK
(ASCA-AFP) - Washington, 16 apr - Utili oltre le attese per Bank of America (NYSE: IKJ - notizie) . L'istituto statunitense ha chiuso il primo trimestre con un utile di 2,8 miliardi di dollari, tornando in nero dopo aver accusato una perdita di 194 milioni di dollari nel quarto trimestre dell'esercizio precedente. ''Ogni giorno che passa - ha commentato il ceo Brian Moynihan - conferma il 2010 come l'anno della ripresa del credito e i nostri risultati riflettono un graduale miglioramento dell'economia''.

 

 

 
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Crisi: Junker, Regole Piu' Severe Su Debito. Trichet, Rafforzare Patto
venerdì, 16 aprile 2010 - 14:04
(ASCA) - Madrid, 16 apr - Introdurre ''regole piu' severe'' per la valutazione del debito pubblico del Paesi. Lo ha affermato il presidente dell'Eurogruppo, il lussemburghese Jean Claude Trichet, nella conferenza stampa al termine della riunione dei ministri finanziari della moneta unica. Attualmente il Patto di stabilita' prevede regole precise soltanto per il deficit, con l'apertura di procedure di infrazione quando viene sforato il 3% del pil. Sul debito, al momento, non ci sono indicazioni altrettanto ferree, ma certo il tema del potenziamento del patto e' all'ordine del giorno. Ne ha parlato anche il Presidente della Bce, Jean Claude Trichet: ''Noi siamo fortemente favorevoli ad un rafforzamento del patto di stabilita' e guardiamo con favore ogni intervento che vada in questa direzione''.

 

 

Usa: Costruzione Nuove Case +1,6% a Marzo, Sopra Attese
venerdì, 16 aprile 2010 14:37 WASHINGTON
(ASCA-MarketNews) - Washington, 16 apr - La costruzione di nuove case negli Usa, a marzo, ha fatto registrare un incremento superiore alle attese, con una crescita dell'1,6% a 626 mila nuove unita' immobiliari. In crescita anche le domande per permessi di costruzione, aumentate del 7,5%.

 

 

Usa: Fiducia Consumatori In Calo a Sorpresa In Aprile
venerdì, 16 aprile 2010 16:02 NEW YORK
(AGI) - New York, 16 apr. - La fiducia dei consumatori Usa scende a sorpresa in aprile. L'indice Michigan arretra a 69,5 punti, contro i 73,6 punti di marzo e contro un atteso aumento a 75 punti. L'indice sulla situazione attuale cala da 82,4 a 80,7 punti e quello sule aspettative cede da 67,9 a 62,3 punti.

 

 

Sec accusa Goldman Sachs di frode per i subprime
reuters - venerdì, 16 aprile 2010 17:39 NEW YORK
Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) è stata accusata di frode dalla Securities and Exchange Commission Usa per la strutturazione e vendita di prodotti di debito legati a mutui subprime.
Secondo la Sec, Goldman ha realizzato e commercializzato un "collateralized debt obligation", strutturato su attività legate ai mutui subprime, che è costato agli investitori più di un miliardo di dollari.
Goldman non avrebbe dato agli investitori "informazioni vitali" sul cdo, chiamato Abacus.
Inoltre un grosso fondo hedge, Paulson & Co, era coinvolto nelle decisioni di quali attività sarebbero state incluse nel portafoglio e aveva preso posizioni corte contro i cdo, scommettendo su un calo delle sue valutazioni.
Secondo l'esposto della Sec, Paulson & Co ha pagato Goldman 15 milioni di dollari per stutturare il Cdo, che è stato chiuso il 26 aprile 2007. Poco più di 9 mesi dopo il 99% del portafoglio ha subito un downgrade, ha detto la Sec.
La Sec ha anche detto che il vicepresidente Fabrice Tourre è stato il principale responsabile per la creazione di Abacus.
Non è stato possibile avere un commento immediato da Goldman, Paulson e Tourre.

 

 

Russia: Raddoppiano Miliardari Nel 2010,Lisin Il Piu' Ricco
venerdì, 16 aprile 2010 - 17:46
(AGI) - Roma, 16 apr. - E' raddoppiato in Russia il numero dei miliardari in dollari quest'anno nonostante la crisi economica. Lo rileva l'edizione russa del magazine Forbes, che ha stilato l'annuale classifica. I miliardari passano a 62 da 32 dell'anno scorso e il valore complessivo dei 'paperoni' in lista sale da 142 a 297 miliardi. Al primo posto il re dell'acciaio Vladimir Lisin, patron della Novolipetsk Steel (Nlmk), con una fortuna valutata in 16 miliardi di dollari.

 

 

16 Aprile 2010 18:38 NEW YORK
STOP NEI CIELI: $200 MILIONI DI COSTI AL GIORNO
di WSI
La stima sui danni dell'eruzione vulcanica in Islanda e' della Iata. Se gli aeroporti resteranno chiusi anche nel weekend la spesa potrebbe toccare $1 miliardo. British Airways e Virgin le piu' colpite.
Duecento milioni di dollari al giorno. E' questo il costo dell'eruzione vulcanica in Islanda, che ha portato allo stop del traffico aereo nei cieli del nord Europa. A doverne fare i conti, e' ovviamente il settore aereo globale costretto a lasciare a terra i propri velevoli per evitare che le ceneri di cui e' intrisa l'aria danneggino i motori. Le cifre sono state comunicate dalla Iata.
Ma quali sono le compagnie che subiranno le maggiori conseguenze? Secondo quanto riportato da Bloomberg, la risposta chiama in causa British Airways, Virgin Atlantic Airways e tutte quelle societa' che dipendono da una clientela business.
Le compagnie aeree potrebbero perdere 1000 miliardi se i battenti dei principali aeroporti del Vecchio Continente rimarranno chiusi anche nel week end. Lo ha riferito il Centre for Asia Pacific Aviation.
La compagnia di bandiera inglese, la prima nel mercato nord atlantico inclusi i voli su Londra e New York soffrira' piu' di tutti per via della sua esposizione ai viaggi dei business man che, una volta annullati, possono essere difficilmente ripianificati. Se si considera che non ci saranno voli fino alla una di questa notte e che il gruppo mediamente genera $37 milioni di ricavi al giorno, si capisce quali siano i numeri in gioco.
Anche la societa' che fa capo al miliardario Richard Branson si appresta a registrare importanti perdite che difficilmente verranno recuperate. Nessuna delle due societa' ha ancora comunicato l'ammontare dei costi con cui dovranno fare i conti in seguito all'esplosione vulcanica.
Ma le due societa' rivali nell'aeroporto londinese di Hheatrow non sono le uniche a rimetterci. SAS, che controlla Scandinavian Airlines, risentira' inevitabilmente dello stop ai voli su Norvegia, Svezia e Danimarca. Una cifra verra' fornita nel corso dell'investor day il prossimo 19 aprile. La rivale Finnair Oyj, che ha cancellato 435 voli per 54 mila passeggieri, ha stimato perdite giornaliere per $2.7 miliardi. Effetti anche per Air France-KLM e Lufthansa. Soprattutto alla luce del fatto che la compagnia tedesca (ma altre si trovano nella stessa condizione) non e' assicurata contro...casi di eruzione vulcanica.

 

 

Borse europee: Goldman fa tornare l'orso
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in forte ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso l'1,4%, il DAX a Francoforte l'1,8%, il CAC40 a Parigi l'1,9%, il FTSE MIB a Milano il 2,3% e lo SMI a Zurigo l'1,1%. La SEC (Securities and Exchange Commission) ha accusato di frode Goldman Sachs (US38141G1040). La notizia ha scatenato una pioggia di vendite su tutti i mercati finanziari internazionali.
Tra i bancari Barclays (GB0031348658) ha perso il 2,7%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 7,3%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 3,3%, UniCredit (IT0000064854) il 3,8%, Banco Santander (ES0113900J37) il 2,8% e UBS (CH0024899483) il 2,8%.
Tra i minerari Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso il 3%, BHP Billiton (GB0000566504) il 3,1%, Rio Tinto (GB0007188757) il 3,6% e Xstrata (GB0031411001) il 4,7%. Il prezzo del rame ha registrato oggi a Londra il suo più forte declino da circa un mese. Nel settore petrolifero BP (GB0007980591) ha chiuso in calo dell'1,7%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) dell'1,1%, Eni (IT0003132476) l'1,9% e Total (FR0000120271) l'1,7%. Il prezzo del petrolio è sceso nel pomeriggio a New York fino a circa $83.
Seduta da dimenticare anche per i titoli delle linee aeree. Air France-KLM (FR0000031122) ha perso il 2,8%, British Airways (GB0001290575) il 4% e Lufthansa (DE0008232125) il 4,1%. A causa dell'eruzione del vulcano del ghiacciaio di Eyjafallajökull in Islanda sono stati sospesi oggi in Europa migliaia di voli.
Carrefour (FR0000120172) ha guadagnato a Parigi l'1,4%. La prima impresa europea del settore della distribuzione ha aumentato nel primo trimestre i suoi ricavi più di quanto atteso dagli analisti e annunciato il lancio di un programma di buy-back.
Lafarge (FR0000120537) ha chiuso in rialzo del 2,1%. Secondo delle voci che sono circolate sulla piazza finanziaria francese il primo produttore al mondo di cemento potrebbe alzare le sue stime per il primo trimestre.
Volkswagen (DE0007664005) ha guadagnato a Francoforte lo 0,7%. Il gruppo tedesco ha aumentato le sue vendite nel primo trimestre di quest'anno del 24,6% a 1,73 milioni di veicoli.
Royal Bank of Scotland (GB0006764012) ha guadagnato a Londra il 5,1%. Secondo BofA Merrill Lynch la rivale britannica potrebbe tornare già quest'anno all'utile.
Redazione Borsainside 18:53

 

 

Goldman Sachs: Draghi, Non Ne So Niente
venerdì, 16 aprile 2010 - 19:13
(ASCA) - Madrid, 16 apr - Sulla vicenda Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) ''non ne so niente e non ne abbiamo parlato''. Cosi' il governatore di Bankitalia, Mario Draghi, a margine dell'Ecofin informale in svolgimento a Madrid al quale partecipa come presidente del Financial Stability Board. Goldman sachs, secondo quanto scrive oggi il New York Times (NYSE: NYT - notizie) e' stata accusata di frode dalla Sec per la vendita di prodotti finanziari cda legati ai mutui subprime.

 

 

Goldman Sachs: Accusa Fed e' Completamente Infondata
venerdì, 16 aprile 2010 - 19:51
(ASCA) - Roma, 16 apr - Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) replica all'accusa per frode della Sec. ''L'azione della Sec - afferma la banca americana - e' completamente infondata di fatto e di legge''.

 

 

Le borse dell'Europa dell'Est chiudono in ribasso
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in ribasso.
L'indice RTS ha perso a Mosca il 2% a 1.642,57 punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a ieri e sono stati bassi. Sul mercato azionario russo hanno pesato il calo dei prezzi delle materie prime e l'incerta apertura di Wall Street. Dopo il balzo di ieri Bashneft (RU0007976957) ha perso oggi il 7,1% e guidato la lista dei ribassi. Tra gli altri titoli del listino russo Sberbank (RU0009029540) ha perso il 2,3%, Severstal (RU0009046510) lo 0,4%, RusHydro (RU000A0JPKH7) il 2% e Transneft (RU0009091573) il 2,9%. Gazprom (RU0007661625) ha perso a San Pietroburgo l'1,5% a RUB 182,01.
Il BUX a Budapest ha perso l'1,3% a 24.600,92 punti. Tutte le blue chips ungheresi hanno chiuso in calo. OTP Bank (HU0000061726) ha perso l'1,8%, MOL (HU0000068952) l'1,7%, Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,1% e Gedeon Richter (HU0000067624) l'1,3%.
Il PX a Praga ha perso lo 0,7% a 1.295,40 punti. I bancari hanno sofferto come su tutte le piazze finanziarie europee. Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso lo 0,5% e Erste Group Bank (AT0000652011) l'1,8%. Dopo gli eccezionali guadagni delle scorse sedute NWR (NL0006282204) ha perso lo 0,3%. Tra gli altri titoli del listino ceco Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha guadagnato lo 0,2%, Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) ha chiuso in calo dello 0,3%.
Il WIG a Varsavia ha perso lo 0,3% a 43.912,55 punti. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha chiuso in ribasso del 2,2%. Il prezzo del rame ha registrato oggi a Londra il suo più forte declino da circa un mese. I bancari hanno chiuso contrastati. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato lo 0,6% e BZW Bank (PLBZ00000044) lo 0,1%. BRE Bank (PLBRE0000012) e PKO Bank Polski (PLPKO0000016) hanno perso rispettivamente il 2,3% e lo 0,7%.
Redazione Borsainside 20:12

 

 

Crisi: Draghi, Disoccupazione Aumenta. Servono Riforme Strutturali
venerdì, 16 aprile 2010 20:13 MADRID
(ASCA) - Madrid, 16 apr - La disoccupazione ''aumenta dappertutto. I dati ultimi sulle richieste dei sussidi in Usa sono aumentati piu' del previsto. In Europa la disoccupazione aumenta meno perche' ci sono gli ammortizzatori sociali''. Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine della prima giornata dell'Ecofin. ''Proseguire con questo sforzo, con una crescita economica debole - ha aggiunto Draghi - sara' difficile sia da parte dei governi, sia da parte delle imprese''. Il governatore e' dunque tornato a sollecitare ''riforme strutturali'' da realizzare ''con l'Europa'' che permetteranno di avviare ''un sentiero di crescita''.

 

 

Crisi: Draghi, Capitalizzazione Riduce Rischi Sistemici Non Tasse Banche
venerdì, 16 aprile 2010 20:34 MADRID
(ASCA) - Madrid, 16 apr - La nuova ipotizzata tassazione sulle banche ''non e' diretta a contenere ii rischi sistemici come potrebbe fare livelli di capitalizzazione piu' alti''. Lo ha affermato il governatore della Banca D'Italia, Mario Draghi, nella confedrenza stampa al termine della prima giornata dell'Ecofin. L'ipotesi di una nuova tassa sulle banche circola gia' negli ambienti europei e Draghi lo conferma. ''Bisogna capire lo scopo della tassazione - ha detto il governatore - che e' quello di recuperare denaro speso per sostenere gli interventi finanziari a favore delle banche o per dare risorse ad un fondo di insolvenza. E' una tassazione - ha spiegato Draghi - va da 2 a 5 punti base delle passivita' delle banche, esclusi i depositi. Non e' diretta a contenere i rischi sistemici, come potrebbero fare livelli di capitalizzazione piu' alti''. Draghi ha invitato poi a considerare che ''questa tassazione va a sommarsi ad altri fattori, come la riforma di Basilea 2 e i nuovi requisiti sul capitale. Tutto questo riguarderebbe la stessa banca. Bisogna porsi il problema di come possa sopportare queste novita'''.

 

 

Cina verso cambi flessibili
venerdì, 16 aprile 2010 20:35 PECHINO
(ANSA) - ROMA, 16 APR - La Cina passera' gradualmente ad un sistema di cambi flessibili, sotto la gestione del governo. Lo ha detto il presidente cinese Hu Jintao al vertice di Brasile, Russia, India e Cina (il gruppo 'Bric') a Brasilia. E' quanto si legge sul sito Web del governo cinese.

 

 

Crisi Grecia: Draghi fiducioso
venerdì, 16 aprile 2010 - 20:57
(ANSA) - MADRID, 16 APR - ''Sono fiducioso sull'esito positivo della questione''. Ha detto il governatore di Bankitalia Mario Draghi sulla crisi della Grecia.Secondo Draghi, dall'''Ue bisogna comunicare al mercato con voce unica e ferma'' e dalla Grecia ''devono essere attuate misure di politica economica approvate da Ue, Bce e Fmi''. La Borsa di Atene ha chiuso oggi in netta flessione a -1,64%. E continua a salire il rendimento dei bond greci.

 

 

Le borse dell'America Latina affondano sulla scia di Wall Street
Tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso ieri in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso l'1,6% a 69.421,35 punti. L'accusa di frode contro Goldman Sachs (US38141G1040) ha fatto scattare una pioggia di vendite anche sulla piazza finanziaria brasiliana. Tra i bancari Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha perso l'1,3%, Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) il 3,1% e Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) il 2,1%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso l'1,9%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York in calo del 2,4%. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso l'1,2%. Il prezzo del rame ha registrato ieri a Londra il suo più forte declino da circa un mese.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dell'1,5% a 33.621,39 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha perso lo 0,6%, Cemex (MXP225611567) lo 0,5%, Grupo Mexico (MXP370841019) l'1,5% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) l'1,4%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso l'1,6%, l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,7%, il General a Lima l'1,6%, il Colcap a Bogotà l'1,2% e l'IBVC a Caracas l'1,3%.
Redazione Borsainside 00:30

 

 

 
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WALL STREET: FUTURES USA DEBOLI MALGRADO GE E BOF

16 Aprile 2010 14:00 NEW YORK - WSI
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Convince la trimestrale della banca: migliorata la qualita' del credito. Per la conglomerata contrazione dei profitti minore del previsto. Dubbi sulla solidita' del settore tech dopo i conti di Google e AMD. Focus su immobiliare e consumi.
Ad un'ora e mezzo dall'avvio delle contrattazioni i futures americani scambiano in territorio negativo (vedi quotazioni a fondo pagina), facendo pensare dunque a un'apertura con il segno meno. Sembra dunque che la corsa dei listini in atto da sei sedute consecutive possa arrestarsi all'indomani di una giornata all'insegna della volatilita' ma che alla fine aveva visto Dow e S&P 500 tenere importanti livelli tecnici, rispettivamente oltre quota 11000 e 1200.

Sono i risultati trimestrali, almeno per il momento, a condizionare l'umore degli analisti orientato verso una certa cautela. Ieri a mercati chiusi Google e AMD hanno registrato flessioni, con gli analisti piu' esigenti che sono rimasti delusi dai loro rispettivi conti fiscali. Oggi si guarda alla conglomerata GE e a Bank of America.

Nel primo caso, gli utili hanno subito una contrazione del 32%, ma minore del previsto rilasciando indicazioni incoraggianti sull'andamento dell'economia. Nel secondo, dopo tre trimestri consecutivi in rosso, la banca e' riuscita a tornare in nero nei primi tre mesi dell'anno centrando le attese dei broker. Ecco perche' il titolo guadagna quasi il 3% nel pre-mercato.

Nel contesto Bank of America ha archiviato il primo trimestre con un utile per azione di $0.28, di 19 centesimi meglio del consensus. Il fatturato e' sceso invece del 10.6% anno su anno attestandosi a quota $31.97 miliardi contro i $27.97 del consensus. La qualita' del credito nella maggior parte dei portafogli commerciali ha offerto segnali di miglioramento.

Intanto Mattel e' tornata a registrare profitti nel primo trimestre, sorprendendo le previsioni, grazie alle attivita' della bambola Barbie, vero e proprio marchio di fabbrica dell'azienda, e delle nuove linee di giocattoli come Thomas and Friends.

Anche oggi non mancano le operazioni di fusione e acquisizione. Oracle paghera' $685 milioni ($17 per azione) per aggiudicarsi Phase Forward. Si tratta di un premio del 30%. Cardinal Health e' stata bocciata a Neutral da Goldman Sachs. Boston Scientific avanza nel pre-mercato del 7.5%.

Per quanto riguarda l'agenda macro, in calendario alle 14:30 ora italiana (le 8:30 a New York), e' previsto il dato sull'avvio di nuovi cantieri edili a marzo mentre un'ora e venticinque minuti piu' tardi e' attesa la fiducia dei consumatori del Michigan relativa al mese di aprile.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio sono in flessione. I futures con consegna maggio si muovono in ribasso di $0.89 attestandosi a quota $84.62 al barile. Sul valutario la moneta unica scivola per la seconda volta in sei giorni portandosi a quota $1.3538 (-0.25%). L'oro cede di $3.20 in area $1157.10 circa. In buon progresso i prezzi dei titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.8100% dal 3.8480% di ieri.

Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 perde 2.7 punti (-0.22%) a 1205.80.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 scivola di 5.5 punti (-0.27%) a quota 2029.25.

Il contratto sull'indice Dow Jones scambia in calo di 14 punti (-0.13%) a 11082.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

WALL STREET: SI PRENDE PAUSA, DUBBI SU CRESCITA TECH

16 Aprile 2010 15:30 NEW YORK - WSI
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I listini arrivano nell'ultima seduta di settimana con il fiato corto. Investitori sempre piu' esigenti nell'interpretare i conti fiscali. GE e Bofa battono le stime. AMD e Google bene, ma non abbastanza. Euro e materie prime sotto stress.
Il mercato arriva alla fine della settimana con guadagni pari all'1.4% ma anche con il fiato corto. Dopo essersi reso protagonista di sei sedute consecutive oggi sembra infatti che i listini siano destinati a cedere il passo.

Questo nonostante una serie di dati macro e societari tutto sommato positivi. Ma gli investitori, in particolare per quanto riguarda le cifre trimestrali sono diventati sempre piu' esigenti dopo che il mercato ha accumulato rialzi pari a oltre l'80% dai minimi di 12 anni toccati a inizio marzo 2009.

Il Dow cede lo 0.13% a quota 11129.91, il Nasdaq lo 0.4% in area 2505.54, mentre l'S&P 500 lascia sul campo lo 0.33% a 1207.65 punti.

Sebbene la serie di guadagni sembra destinata ad essere interrotta, le dimensioni delle perdite non dovrebbero essere esagerate e certamente non tali da fermare la striscia positiva settimanale. Per il mercato dovrebbe trattarsi, a meno di incredibili sorprese, della settima settimana in rialzo di fila.

A mettere sotto pressioni gli indici borsistici il fatto che gli investitori abbiano reagito con freddezza ai report trimestrali di Google (GOOG), Bank of America (BAC) e General Electric (GE), nonostante tutte e tre le big di Wall Street abbiano registrato utili superiori alle attese.

Tuttavia quello che gli operatori vogliono vedere e' piu' che altro un miglioramento dell'outlook e profitti di qualita' ancora piu' alta. Nel frattempo il rafforzamento del dollaro di certo non aiuta. Il dollar index, misura della performance del biglietto verde contro le sei principali valute rivali, e' in rialzo dello 0.4%.

I guadagni arrivano per lo piu' alle spese dell'eruso, che continua ad essere danneggiato dai timori legati alla situazione finanziaria precaria della Grecia. In particolare l'incertezza riguarda i tempi e i modi con cui il piano di aiuti ad Atene possa essere messo in pratica.

Sicuramente fa specie che il mercato si muova in moderato calo nonostante l'arrivo di una serie di dati macro e societari nel complesso positivi. I nuovi cantieri edili sono cresciuti dell'1.6% in marzo a quota 626.000 unita', meglio delle 610.000 previste dagli analisti. Le licenze di costruzione sono invece state pari a 685.000 unita', livello che e' superiore al tasso di 625.000 stimato. Il tasso e' risultato in progresso di ben il 7.5% mese su mese. Venticinque minuti dopo l'apertura l'attenzione si spostera' sulla
fiducia dei consumatori a cura dell'Universita' del Michigan e Reuters.

A dire il vero a condizionare in negativo l'umore degli analisti nei confronti del settore tecnologico ha contribuito la pubblicazione, avvenuta ieri a mercati chiusi, dei conti di Google e Advanced Micro Devices, i cui titoli registrano flessioni in Borsa. Gli analisti piu' esigenti sono rimasti delusi dai rispettivi conti fiscali e in particolare dalla crescita delle spese del gigante dei motori di ricerca.

Oggi si guarda sopratutto alla conglomerata General Electrics e a Bank of America. Nel primo caso, gli utili hanno subito una contrazione del 32%, ma minore del previsto rilasciando indicazioni incoraggianti sull'andamento dell'economia. Nel secondo, dopo tre trimestri consecutivi in rosso, la banca e' riuscita a tornare in nero nei primi tre mesi dell'anno centrando le attese dei broker.

Nel contesto Bank of America ha archiviato il primo trimestre con un utile per azione di $0.28, di 19 centesimi meglio del consensus. Il fatturato e' sceso invece del 10.6% anno su anno attestandosi a quota $31.97 miliardi contro i $27.97 del consensus. La qualita' del credito nella maggior parte dei portafogli commerciali ha offerto segnali di miglioramento.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

WALL STREET: SELL-OFF GOLDMAN: ACCUSE DI FRODE DALLA SEC

16 Aprile 2010 17:31 NEW YORK - WSI
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Tonfo del 15%. Secondo l'autorita' di controllo della borsa Usa, la banca avrebbe venduto prodotti collegati ai mutui subprime. Omessi dettagli chiave e rilasciate informazioni inesatte. L'istituto replica: accuse infondate.
Goldman Sachs, una delle banche americane che ha retto meglio la crisi finanziaria, e' stata accusata di frode per aver creato e venduto prodotti collegati a mutui suprime, rilasciando informazioni inesatte e omettendo fatti chiave.

Le accuse sono mosse dalla Securities and Exchange Commission, la Consob americana, che ha avviato una causa civile.

Sulla scia della notizia il titolo cede a Wall Street oltre il 15%, cosa che trascina al ribasso i titoli finanziari in generale. Morgan Stanley perde il 6.74%, Citigroup cede il 4.68%, Wells Fargo lascia sul terreno il 3.88%, JpMorgan perde quasi il 4% mentre Bank of America segna un -5.34%.

Si e' conclusa da pochi minuti la conference call della Sec. L'autorita' non ha per il momento menzionato altri casi, ma per il mercato si tratta del primo caso di una lunga serie.

Non si e' fatta attendere la risposta della banca, che definisce le accuse prive di fondamento. Goldman ha detto che fara' di tutto per difendere il proprio nome e la propria reputazione.

Quella di oggi e' la prima iniziativa che vede le autorita' agire nei confronti di un prodotto messo a punto da Wall Street e che ha aiutato alcuni investitori a capitalizzare sul collasso del mercato immobiliare.

Nel dettaglio, lo strumento creato dalla banca preso di mira dalla Sec e' un Cdo chiamato Abacus 2007-AC1, ed e' uno dei 25 creati da Goldman per consentire alla stessa banca e ad alcuni selezionati clienti di scommettere contro il mercato immobiliare.

Tale strumento finanziario sarebbe stato creato nel febbraio 2007 su richiesta di John A. Paulson, manager di hedge fund che nel 2007 ha guadagnato circa $3.7 miliardi.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

WALL STREET: PAGA LO SCANDALO GOLDMAN, VA TUTTO GIU'

16 Aprile 2010 22:00 NEW YORK - WSI
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La banca (soprannominata "La Piovra") accusata di aver offerto investimenti in mutui subprime destinati a fallire. Nuova crisi sui mercati? Il Vix (indice della paura) schizza quasi +20%. Reazione fredda ai conti Google, GE e BofA.
Afflitto dallo scandalo Goldman Sachs, il motore del mercato azionario americano si inceppa. Con un venerdi' nero si interrompe cosi' bruscamente una serie positiva che si protraeva ormai da sei sedute consecutive. In compenso la settimana si e' chiusa in progresso per Dow Jones e Nasdaq: e' la settima volta di fila che succede.

La notizia del giorno arriva da New York, dove la Sec, la Consob americana, ha scioccato il mercato accusando Goldman Sachs di frode nella gestione dei mutui subrime.

Il mercato, che aveva gia' incominciato la seduta con uno stato di animo sottotono, a meta' mattinata ha esteso le perdite. Gli investitori temono che questa sia solo la prima di una lunga serie di accuse di questo tipo a piovere sul settore. Il benchmark settoriale cede il 3.7% circa.

Il paniere delle blue chip cede l'1.13% a quota 11019.12, mentre l'S&P 500 lascia sul campo l'1.61% in area 1192.14. Il Nasdaq ha perso l'1.37% a 2481.26 punti. Ma a spiccare e' soprattutto il balzo dell'indice di volatilita' CBOE, considerato la misura piu' attendibile della paura nel mercato. L'indicatore e' schizzato al rialzo a quota 19.96 (oltre +19%), sui massimi da febbraio.

In settimana il Dow ha guadagnato lo 0.2% e il Nasdaq l'1.2%. l'S%P 500 ha invece perso lo 0.2%, interrompendo la serie positiva che si ferma cosi' a sei sedute.

L'ultima serie di risultati trimestrali e' stata nel complesso positiva, ma non e' riuscita a convincere una comunita' di investitori che si e' fatta sempre piu' esigente e che vuole vedere un miglioramento dell'outlook prima di far proseguire il rally di Borsa. Non aiutano nemmeno le cifre sulla lettura preliminare della fiducia dei consumatori di aprile, calata inaspettatamente.

I titoli GS cedono quasi il 13% dopo che l'autorita' di controllo dei mercati ha accusato la banca d'affari di frode nella gestione delle attivita' sui mutui ad alto rischio. Goldman, che e' stata un po' il bambino d'oro di Wall Street quando invece altri istituti stavano crollando in Borsa sotto i colpi della crisi finanziaria, e' accusata nello specifico di aver creato e venduto investimenti in mutui che erano stati appositamente pensati per fallire.

Sul Dow Jones i titoli che piu' cedono il passo sono proprio le due societa' che hanno riportato conti migliori del previsto, Bank of America e General Electrics. Anche Google scivola, dopo che il gigante dei motori di ricerca ha riportato utili che hanno battuto le stime con un ampio margine, ma ha al contempo destato le preoccupazioni degli investitori quando ha annunciato un aumento consistente dei costi.

Citigroup da parte sua ritraccia di circa il 3% dopo aver fatto un balzo del 25% nel mese scorso. Gli investitori hanno scommesso sempre di piu' sul potenziale del titolo da quando il governo ha riferito dell'intenzione di iniziare a vendere una quota dell'azienda.

In ambito macro, una sopresa negativa e' arrivata dal settore dei consumi. La lettura preliminare sulla fiducia dei consumatori dell'Universita' del Michigan ha registrato un calo inaspetto in aprile.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio hanno chiusto in pesante flessione. I futures con consegna maggio hanno perso $2.27 attestandosi a quota $83.24 al barile. Sul valutario la moneta unica scivola per la seconda volta in sei giorni portandosi a quota $1.3505 (-0.5%). L'oro cede $23.40 in area $1136.30 circa. In buon progresso i prezzi dei titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.7700%, in calo di 7.8 punti base rispetto alla viglia.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

 

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